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    PENTAFOT

    O

    Mercoled10 Dicembre 2008IL TIRRENO IIILivorno

    Il futuro del porto finito nel fangoVasca indispensabile: ora per gli escavi, domani per il maxi-terminal

    di Mauro Zucchelli

    LIVORNO. Anche dopo che i carabinierihanno messo i sigilli del sequestro alla Va-sca di Colmata il porto ha continuato a fun-zionare: le grandi portacontainer di mezzomondo hanno continuato a entrare e uscire

    dal porto; le grandi gru hanno continuato amovimentare i carichi; i camion e i trenihanno continuato a arrivare e partire. Eppu-re questo un terremoto che scuote fin dal-le fondamenta il porto: anzi, i porti.

    Il presidente dellAuthority Roberto Picci-ni dice: non c nessuno che ha fatto il furboandando a rimpiattare nelle melme escava-te magari i rifiuti di concerie o gli scarti chi-mici o chiss cosa. Linchiesta mette al cen-tro ripetono dal quartier generale di Pa-lazzo Rosciano linterpretazione giuridi-ca per la quale quel che viene portato viadai fondali del porto con i dragaggi da cata-logare come rifiuto, non semplicementefanghiglia (cio terra).

    TERREMOTO: COME MAIE una impostazione che

    pu innescare conseguenze acatena: ad esempio, su altri po-sti che hanno il bisogno fisiolo-gico della manutenzione con-tro linsabbiamento. E non solo fra Livorno e La Spezia

    che stato messo nero su bian-co un accordo per far viaggia-re i fanghi in cambio di un fiu-me di finanziamenti per operepubbliche.

    La Vasca di Colmata ilcrocevia strategico del porto,qui si incrociano le strade didue operazioni fondamentali.Luna riguarda la Vasca co-me il luogo in cui buttare i fan-ghi portuali; laltra la vede co-me il futuro piazzale i fan-ghi non sono altro che il mate-riale di riempimento delle-spansione a mare sul qualerealizzare future banchine.

    FANGHI, DOVE LI METTOQuanto al primo aspetto,

    facile immaginarsi quant in-dispensabile disporre di unluogo dove mettere i fanghiportuali: il nostro scalo ha fon-dali con una profondit massi-

    ma di 13 metri ma anche latendenza a vederla continua-mente ridurre dallafflusso difanghi e sabbie dallesterno.Questo fa a pugni con il fattoche sempre pi spiccato il gi-gantismo delle navi e dunqueanche il loro pescaggio: gli ar-matori scelgono i porti che ga-rantiscono fondali adeguati.La Zim, la compagnia israelia-na cliente numero uno del por-to, si spesso lamentata di es-ser costretta a lasciare conte-nitori a terra perch doveva al-leggerire la nave altrimenti ri-schiava di rimanere incaglia-ta sul fondale.

    O DRAGARE O MORIRELe profondit sono gi ades-

    so insufficienti per i colossi diultima generazione ma trascu-rare i dragaggi significa ta-gliarsi fuori anche dallutiliz-zabilit della flotta anche di li-vello medio-alto. Solo che perfare i dragaggi c bisogno, pri-ma ancora della draga, di ave-re il luogo in cui sversare i fan-ghi: dal 2000 tab lidea di ri-buttare in mare aperto i fan-ghi portuali. Esattamentequel che veniva fatto in passa-to in nome dellidea che si re-stituisce al mare le sue sab-bie: dimenticandosi per cheintanto la permanenza in por-to le aveva arricchite di in-quinanti come metalli pesantie idrocarburi. Con una postil-la: lubicazione delloffshore12 miglia al largo della costadi Tirrenia stata individuataperch proprio l erano statisversati negli anni90 mi-gliaia e migliaia di metri cubidi fanghi portati via dai fonda-li dello scalo labronico.

    Per adesso abbiamo inrealt solo la Vasca 1, la se-conda in progettazione (ma gi coperta da finanziamentosia direttamente dal ministerosia attraverso il via libero al-larrivo dei fanghi dragati nelporto di La Spezia): ma quan-to dragaggio centra dentrouna Vasca? Ci aiuta a capir-lo il fatto che in questi anni intale area sono stati sversati i

    fanghi provenienti da 15 esca-vazioni di fondali: totale 1,57milioni di metri cubi.

    QUI IL NUOVO PORTORelativamente al secondo

    aspetto, le cose si fanno anco-ra pi rilevanti. Basti dire chedal 2003 in poi, in tutte leidee-guida partorite dalle isti-tuzioni portuali per disegnarefinalmente il nuovo Prg delporto, lelemento-chiave luti-lizzo della Vasca di Colmatacome piazzale di espansione amare per dare sfogo alla famedi spazi che sta creando pro-blemi in porto. E dal consoli-damento dei fanghi fino a farlidiventare una nuova ma-xi-banchina che ci si attende ilraddoppio del porto: anzi, ilnuovo cuore che dar losprint a tutto lo scalo.

    In pratica, le navi portacon-

    tainer del futuro (imminente)hanno un pescaggio di oltre 16metri ma allinterno del portoattuale non c la possibilit diarrivare a tali profondit sen-za compromettere le fonda-menta delle banchine. Delledue luna: o ci tagliamo fuoridalla fetta pi ghiotta dellatorta del traffico marittimointernazionale o cerchiamo dicostruire nuove banchineesterne che abbiano la possibi-lit di raggiungere quota me-no 16 o meno 18.

    La Vasca diventerebbe lamega-superficie sul quale, dal-lattuale sponda ovest dellaDarsena Toscana (dov la Tdtdi portuali e Eurokai-Con-sthip), trasferire il principaleterminal contenitori del portocon lobiettivo di contare i con-tainer a colpi di milioni di teu.

    Non basta: al trasloco delterminal contenitori nei nuovispazi della cosiddetta DarsenaEuropa legata anche lipote-si di riassetto della geografiainterna dello scalo. Sulla spon-da ovest si libererebbe unospazio di primissimo pianocon oltre 400 metri di banchi-na e 13 metri di profondit: cdi che far sbizzarrire la fanta-sia...

    COS DIVENTA OFF LIMITSNon tutto. A prestar fede

    alle analisi che a tambur bat-

    tente circolano a Palazzo Ro-sciano, sede dellAuthority,c un effetto se possibile an-cor pi dirompente. Se la Va-sca sotto sequestro perchcatalogata di fatto come unadiscarica non autorizzata, ilproblema doppio: il seque-stro blocca finch lautoritgiudiziaria non decide di to-glierlo, lindividuazione comediscarica abusiva impedirche in quella zona sia fattaqualunque cosa. Ammessoche questa interpretazione ab-

    bia un fondamento, per poterespandere il porto l ci sareb-be da togliere metro cubo permetro cubo questoceano difango e portarlo in un luogoadatto, poi tornare a riempirela zona con detriti inerti.

    LA SPEZIA E CAPRAIA KOE qui da noi lepicentro del

    terremoto eppure il porto diLivorno non lunico coinvol-to. La Vasca non potr rice-vere i fanghi escavati per rea-lizzare il nuovo porto di Ca-praia. Bloccato anche lafflus-so del primo stock dei 100milametri cubi di melme che il por-to di La Spezia ha tirato viadai suoi fondali e non sa dovebuttare: sarebbero arrivatinei prossimi giorni. Non solo:la classificazione dei fanghidescavo come rifiuto dal pun-to di vista giuridico apre uno

    scenario nuovo che riguardaquasi tutti i porti italiani. Cin-que giorni dopo la pubblicazio-ne del decreto del ministerodellambiente che, sulla Gaz-zetta ufficiale n. 284, mette gila disciplina delle operazionidi dragaggio nei siti di bonifi-ca di interesse nazionale: fi-nora si era andati avanti asuon di autorizzazioni voltaper volta, dopo la svoltadel 99 che aveva chiuso con li-dea di prendere i famghi e sca-raventarli in mare aperto.

    Foto a destra:la Vasca vistadallalto,si distinguonoi quadrilateridei settori.Al centroin orizzontale

    la DarsenaToscana,sulla sinistrala foce delloScolmatore

    PICCINI

    Abbiamo seguitole autorizzazioniLIVORNO. Sono finiti nel

    mirino delle indagini gli escavidal 2001 in poi, io posso solo di-re che abbiamo seguito le rego-le e le autorizzazioni che manmano ci sono state date. Cosa in ballo? Semplicemente il futu-ro del porto, tutto qui. Paroladi Roberto Piccini, seduto sul-la poltronissima di presidentedellAutorit portuale dal di-cembre 2006: i riflettori dellin-chiesta tornano indietro finoal 2001, cio include i periodi incui erano al suo posto, comecommissari, prima Bruno Len-zi (dal 2003 allestate 2005) e poilammiraglio Salvatore Giuf-

    fr, preceduti dal doppio man-dato di Nereo Marcucci.Piccini nega che qualcuno

    abbia fatto il furbo, magari but-tando rifiuti di concerie o fab-briche chimiche nascondendo-

    li in mezzo ai liquami tirati su dai fondali portuali. A quanto neso non capitato e comunque non mi risulta che neanche linda-gine lo ipotizzi: no, l c solo roba di porto, nientaltro.

    E allora? Allora a prestar crescito a quanto emerso nei fac-cia a faccia che Piccini ha avuto ieri con la sua squadra gli in-quirenti vedono nel materiale escavato dai fondali non un nor-male fango bens un rifiuto e dunque da trattare con le cauteleambientali che i rifiuti richiedono. Tradotto: non si pu buttarlinella Vasca di Colmata perch la Vasca non autorizzata comediscarica e perci collocarli l equivale a creare una discarica abu-siva in mare. Con una conseguenza: Stop allidea di costruiresulla Vasca i piazzali del nuovo maxi-terminal, su una discari-ca abusiva non si pu fare nulla n ora n mai.

    Ma se non in questione qualche sversamento-pirata, il guaio viene fatto rilevare sta allora nelliter autorizzativo: passatospesso anche dai massimi livelli ministeriali. (m.z.)

    Roberto Piccini

    IL PROBLEMA

    Blitz Gdf nel 2003 perch gli inquinanti erano fuoriusciti

    Rischi per il mare? Per ora noper resta il timore di falleLIVORNO. La presenza

    della discarica nella vascadi colmata comporta rischiper linquinamento del ma-re? Per ora, rassicurano i

    militari del Nucleo operati-vo ecologico che hannosvolto le indagini, la situa-zione sotto controllo enon ci sarebbero stati sver-samenti in acqua. Sono co-munque in corso campiona-menti dellacqua marinanello specchio antistantela vasca, da parte dellAr-pat, per scongiurare il ri-schio.

    Tuttavia, la paura chedalla vasca possano esser-

    ci delle perdite di percola-to e che quindi la membra-na impermeabile dellareapossa cedere forte. E ilfantasma di quanto accadu-

    to cinque anni fa ancoraaleggia nellaria. Infatti,tra fine 2003 e inizio 2004la Finanza scopr un intor-bidirsi sospetto delle acquea ridosso della vasca. Il ma-gistrato aveva disposto ilsequestro mentre eranostati subito autorizzati gliinterventi tecnici per riu-scire a porre rimedio allefalle o comunque al difettoche sta allorigine del pro-blema.

    LIDENTIKIT

    Serve per dragare i fondali a misura delle nuove navi-kolossal

    Ma fino al 99 la melmaveniva buttata al largo

    Almeno un livornese su ottocampa della ricchezza (e deiredditi) che il porto producema, al di fuori della cerchiadegli addetti ai lavori, per lagrande maggioranza deicittadini la Vasca di Colmata un rebus, una incognita:qualcosa che non si sa bene ncos n a cosa serva n dipreciso dove sia in porto.Eppure Livorno stata la primaa dare questa soluzione albisogno di dragare i porti:chiudendo con la prassiante-1999 di prendere la melma(inquinata o no) e buttarla allargo.

    DOV.La zona quella sullato esterno della DarsenaDarsena Toscana, il principaleterminal contenitori,identificabile dallesterno per legrandi gru gialle che svettanocome la sky-line del porto,soprattutto per chi arriva dalCalambrone. Praticamente frala Torre del Marzocco e la focedello Scolmatore. In unareainaccessibile perch allinternodel perimetro portuale e perchrecintata.

    COS.Lo dice il nome: una Vasca (da colmare didetriti escavati dai fondali delporto). Sono stati costruiti arginiper ritagliare un pezzo di mare,

    poi ulteriormente suddivisiallinterno. Dopo un po di tira emolla con il ministerodellambiente, si provvedutoa impermeabilizzare fondo eargini della Vasca cos daporre una membrana chefisicamente impediscaleventualit che filtriallesterno cio in mareaperto quanto contenutonella Vasca.

    A COSA SERVE.E larea incui vengono gettati fanghi emelme che, con le operazioni didragaggio, vengono pompatevia dai fondali allinterno del

    porto e mandati nella Vasca.Come? Nei dragaggi ordinaritalvolta anche direttamente conuna sorta di doppio pompaggio:luno che lo prende dal fondalee laltro che, sempre tramitetubo, lo manda direttamentenella Vasca. Le cose sonoandate un po diversamentenellescavo del Canaleindustriale, pi delicato dalpunto di vista ambientaleperch le melme contengonopi alte percentuali diidrocarburi e metalli pesanti:qui i detriti dovevano essereanalizzati per capire qualierano da spedire in Vasca equali invece dovevano essereinertizzati mediante trattamentodisinquinante.(m.z.)

    Nei guai Capraiae La Spezia:

    stop ai fanghi

    Amadio (An) attacca

    CommissionedinchiestaIndaghi

    la RegioneLIVORNO.Marcella

    Amadio, consiglierecomunale e regionale deiAn, chiede a gran voceuna commissionedinchiesta della Regioneper accertare fatti eresponsabilit. Lo fa inuna doppia interrogazionepresentata in Regione e aPalazzo civico, dopo averappreso del sequestro, daparte dei Carabinieri delNoe, della Vasca diColmata. Amadioringrazia il nucleoecologico dellArma e lamagistratura per il

    proprio intervento e, aldi l dei fatti di rilievopenale su cui farannochiarezza i giudici,mostra il proprio gravesconcerto. Lesponentedi An-Pdl si rivolge ancheallAuthority e si rivolgea Piccini perch siasubito conto dellasituazione allacittadinanza: Ancheconsiderato il binomioinscindibile che esiste trala citt e il porto diLivorno dichiara trovo che i cittadiniabbiano tutto il diritto disapere cosa sia finoraaccaduto nellareasottoposta a sequestro.