Testure Estratto 2

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testure girolamo de simone

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girolamo de simone

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Accorgimenti / 1• Usare estensioni didattiche• Scegliere ‘a monte’ tonalità semplici, cioè senza molte

alterazioni in chiave• In partitura usare i suoni reali• Non raddoppiare parti che sono evidenti ‘assolo’• Anzi, creare, per ciascuna sezione, una parte di ‘assolo’

(un trucco suggeritomi dal compositore Franco Di Lorenzo). Ad es: creare parti introduttive per chitarre, o per flauti e chitarre, etc.

• Non avere la pretesa di seguire la consecutio frastica(=struttura della frase, non necessariamente solo melodica) e la complessità strutturale degli originali

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Accorgimenti / 2• Tener conto dell’intensità sonora dei singoli

strumenti che compongono le famiglie strumentali presenti a scuola (pertanto, regolare di conseguenza il numero di alunni delle singole famiglie):

Ad esempio: per gli organici di musica da camera “il fortissimo del flauto non potrà corrispondere in alcun modo al fortissimo del corno; all’inverso, il pianissimo del corno o del fagotto non potràmai essere uguale, come intensità sonora, al pianissimo del clarinetto e dell’oboe”.

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Accorgimenti / 3• Progettare l’architettura sonora del brano (trovando, sin

dalla fase di definizione della densità dei raggruppamenti timbrici usati, una sonorità intermedia che consenta poi di andare verso il forte e verso il piano, in maniera efficace).

• Non forzare il suono pregiudicando lo stile del brano; l’acustica ci insegna che se il suono viene sottoposto a forzature di emissione oltre ad essere sgradevole finisce con l’alterare la qualità timbrica del singolo strumento.

• Evitare automatismi (figurazioni ritmiche ripetute troppe volte, arpeggi sempre simili, modalità basso + accordo per tutta la trascrizione). Eccezione, la minimal music.

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Accorgimenti / 4

• Nei riempimenti armonici evitare raddoppi (= duplicazione all’unisono o all’ottava di suono o melodia) inutili (specie degli strumenti a fiato) e valutare bene, se la scrittura è polifonica, quali voci si sceglie di raddoppiare (in generale, mai la sensibile o intervalli a risoluzione obbligata)

• Evitare, a meno che non si voglia ottenere proprio una sorta di ‘spaesamento’ armonico, falsa relazione cromatica e tritono, specialmente tra parti estreme)

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Esempi di insiemi da camera a geometria variabile

per gruppi di musica d’insieme possiamo convenzionalmente intendere quelli che non superino le 8 - 10 unità e, nel caso degli archi, il doppio quintetto.

La scelta delle tipologie ha rilievo per reperire facilmente musica di repertorio da trascrivere

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Esempi di insiemiDuo• violino, pianoforte• flauto, clarinetto• oboe, fagotto

Trio• violino, viola, violoncello• violino, viola, pianoforte• flauto, oboe, clarinetto• 2 clarinetti, fagotto• flauto, clarinetto, fagotto• oboe, clarinetto, fagotto• flauto, oboe, clarinetto,

fagotto

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Esempi di insiemiQuartetto• 2 violini, viola, violoncello• 2 violini, viola, pianoforte

Quintetto• oboe, 2 clarinetti, fagotto,

corno• flauto, oboe, clarinetto,

fagotto, corno

Gruppi misti• fiati, archi• fiati, pianoforte• fiati, archi, pianoforte

Orchestre da camera• Orchestra a plettro• Orchestra barocca

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Ipotesi di gruppi musicali a geometria variabile

• quartetto d’archi (2 violini, 1 viola, 1 violoncello) / quintetto con pianoforte

• quintetto di fiati (flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno)

• orchestra a plettro (mandolini, mandole, mandoloncelli, mandoloni, chitarre e contrabbassi)

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Esempio: orchestra da camera2 flauti2 oboi

2 oboi d'amore2 oboi da caccia

3 trombe2 corni naturali

timpaniarchi (violini I e II, viole)

basso continuo (fagotto, violoncelli, viole da gamba, violone, liuti e tiorba; al posto del

clavicembalo: pianoforte)

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Coro• Il coro può essere previsto come completamento del

laboratorio di musica d’insieme (ove presente nelle primarie di I grado – DM 180/99 e succ. - , sempre nei Licei)

• Per l’I.M. è una delle ‘strategie privilegiate’, soprattutto nelle classi prime e seconde (dal momento che le prime non suonano subito lo strumento è consigliabile un lavoro infradisciplinare che valorizzi le competenze dei cinque docenti – musica + strumento – del corso)

• Per i Licei soprattutto nel primo biennio• (pertanto si può ipotizzare che lungo il percorso

formativo la tipologia delle quattro geometrie d’insieme previste dalle indicazioni nazionali possa variare).

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Piccola parentesi normativa sui laboratori musicali

• 1-Con la Legge 440/97 si istituisce il fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’Offerta Formativa e per gli interventi perequativi.

• 2-Con la Nota Ministeriale 25 settembre 1998, relativa alla "diffusione della musica come fattore educativo nel sistema scolastico" si creava un gruppo di lavoro con l'obiettivo di studiare la fattibilità della creazione dei laboratori musicali, e specialmente di:-dotare tutte le scuole di un laboratorio musicale-creare la figura di sistema del coordinatore del laboratorio musicale

• 3- La Direttiva 180/99 si rivolge al "Potenziamento della culturamusicale con attività rivolte alla diffusione della musica come fattore educativo nel sistema scolastico".

• 4- La CM 198/99 (Progetto speciale musica) e CM 279/00 (approvazione di ulteriori laboratori), istituiscono ulteriori laboratori musicali, alcuni dei quali destinati -in rete o capofila- anche ad Istituti superiori.

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Vexata quaestio: Estensione e tessitura vocale nei bambini

• Un trucco preliminare per la distribuzione della densità nelle tessiture vocali:

• I suoni acuti sono più direttivi e si propagano rapidamente• I suoni gravi sono si espandono invece sfericamente,

arrivando all’orecchio di chi canta prima degli acuti.• PERTANTO: nella distribuzione delle voci in partitura e nella

disposizione (numero e logistica) nell’insieme coro + orchestra, tener conto della probabilità che il coro, sentendo di più i suoni gravi, tenda ad eccedere nell’emissione degli acuti.

• Altri suggerimenti: evitare salti che comportino cambi di registro vocale e conseguente repentino adattamento della laringe.

• Altri suggerimenti: distinguere tra estensione (= rangefrequenziale di voce o strumento) e tessitura (= range in cui l’emissione di voce e strumento risulta ottimale). Usando come punto di riferimento la tessitura si otterrà una emissione più facile e una migliore intonazione.