Testo: Irene Biemmi · 2018. 3. 12. · «Maestra, lì mi è scappata la penna! Volevo scrivere 48...

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Testo: Irene Biemmi

Illustrazioni: Elisa Paganelli

Progetto grafco: Simonetta Zuddas

www.giunti.it

© 2015 Giunti Editore S.p.A.

Via Bolognese, 165 - 50139 Firenze - Italia

Piazza Virgilio, 4 - 20123 Milano - Italia

Prima edizione: settembre 2015

Ristampa Anno

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Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A

Stabilimento di Prato

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Irene Biemmi

Non ch amatemi

secch one!

illustrazioni di Elisa Paganelli

amatemi i i i i i i iiii

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ggi è proprio una bruttissima

giornata per Gianni. La mae-

stra Daniela appoggia sul suo

banco un compito di matema-

tica immacolato, pulito come un bimbo

appena uscito dal bagnetto, profumato

come una violetta, candido come neve

appena caduta.

O

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La maestra

guarda il suo allievo

preferito, gli si avvicina con un gran

sorriso e gli sussurra all’orecchio: «Non

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mi deludi proprio mai, caro Gianni, fos-

sero tutti come te…».

Gianni ha un brivido lungo la schiena.

Che imbarazzo! Speriamo che i suoi

compagni non abbiano visto e sentito

niente…

E in effetti pare che sia così: ognu-

no è immerso nel proprio compito, a

controllare minuziosamente tutti gli

errori segnati in rosso. Qualcuno tenta

di contestare…

«Maestra, lì mi è scappata la penna!

Volevo scrivere 48 non 77!»

Oppure: «Maestra, il fatto è che il

giorno della verifica io avevo il mal di

pancia e proprio non ce l’ho fatta a fini-

re l’ultimo esercizio, perché son dovuto

correre in bagno! Io lo sapevo fare, ma

proprio non ho fatto in tempo!».

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Gianni ascolta con vera ammirazione:

che fantasia ci vuole, e quanto coraggio,

per inventare scuse così convincenti!

Lo scorso anno un bambino della

quinta B aveva fatto un vero e proprio

comizio per dimostrare che il compi-

to di geografia che aveva sul banco,

valutato “quattro meno meno”, non

poteva essere il suo, non era neppure

scritto con la sua calligrafia! Giurò sulla

sua collezione di figurine che qualcu-

no doveva aver scritto tutto il compito

sbagliato al suo posto, solo per fargli

dispetto! Sembrava così arrabbiato e

offeso che alla fine tutti gli credettero,

tranne la maestra…

Gianni non ha mai di questi proble-

mi: non deve contestare, chiarire, di-

scutere i giudizi. Gira il compito che

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ha tra le mani per leggere il voto sul retro: “dieci” e, in aggiunta: “P.S. Bravissimo! Neanche un errore!”.

Questa proprio non ci voleva. Speriamo non si sparga la voce, altri-

menti chi li sente i compagni di classe? Lo grideranno in coro: GIANNI È UN

SECCHIONE! GIANNI È UN SECCHIONE! GIANNI È UN SECCHIONE!

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Lo scriveranno sui muri: GIANNI,

SECCHIONE FOREVER. Forse la notizia

passerà anche alla radio: ULTIME NO-

TIZIE: GIANNI SI CONFERMA UN SUPER

SECCHIONE!

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Nove al compito di scienze, nove al

compito di italiano e adesso dieci in

matematica! Sperava proprio di aver

sbagliato qualcosina, almeno quella

somma di frazioni che lì per lì non gli

riusciva… Invece niente da fare: com-

pito perfetto!

“Così non si può più andare avanti!”

pensa Gianni. “Devo assolutamente fa-

re qualcosa. Forse Paolo potrebbe aiu-

tarmi…”

Paolo è il compagno di banco di

Gianni ed è anche il suo migliore amico.

D’inverno indossa sempre la tuta

sportiva, d’estate pantaloncini corti e

maglietta e ai piedi ha sempre le sue

scarpette da calcio, con i tacchetti, co-

sì quando arriva l’ora di ginnastica è già

pronto. In un attimo scatta in piedi,

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corre al campetto e… Guardatelo: è

davvero in gamba!

Agile, veloce, deciso.

L’esatto contrario di Gianni.

A Gianni non piace l’ora di ginnastica

e, soprattutto, odia giocare a calcio.

Va sempre a finire che i compagni lo

mettono in porta (e, a dirla tutta, fan-

no bene perché in campo combina solo

guai…).

Gianni se ne sta lì, come un pesce in

un retino e si prepara al peggio. Quan-

do arriva il momento, trattiene forte il

respiro e spera soltanto che la palla non

lo colpisca in faccia: sarebbe un vero

guaio, visto che porta gli occhiali da

vista! Proprio non ce la fa: all’ultimo

momento d’istinto si copre gli occhi e

ovviamente gli avversari fanno goal.

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Ed eccoli di nuovo…

I SECCHIONI NON GIOCANO A PALLO-

NE! I SECCHIONI NON GIOCANO A PAL-

LONE!

A Gianni viene il batticuore, diventa

tutto rosso e corre via.