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MULETTI DAPPERTUTTO N.1 2017 2016: VENDITE RADDOPPIATE ENTUSIASMO TRA GLI UTILIZZATORI DEGLI EP25-35N

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MULETTIDAPPERTUTTO

N.1 2017

2016: VENDITE RADDOPPIATEENTUSIASMO TRA GLI UTILIZZATORI DEGLI EP25-35N

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2 MULETTIDAPPERTUTTO

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3 MULETTIDAPPERTUTTO

Cat Lift Truck:carrelli per alteelevazioni 6 12 30

Mitsubishi presenta il nuovo Direttore Vendite Degrocar

Euro Assistance Group: Il consulente per la logistica

A spasso nel tempoLogistica autonoma, istantanea, equo solidale e automatizzata 8

Robotica ed EuroparlamentoL’Unione Europea si prepara a creare un’Agenzia per la robotica 16

Le origini del carrello elevatoreUna datazione approssimativa fa risalire i primi muletti agli Anni Ventidel XX secolo

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Automazione del magazzinoL’azienda Nino Castiglione fiore all’occhiello dell’industria alimentare 46

Eventi & AppuntamentiFiere, manifestazioni ed appuntamenti dedicati al mondo dei carrelli elevatori e alla logistica

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MULETTIDAPPERTUTTO

Muletti DappertuttoRegistrazione del Tribunale di Cagliari

N°11 del 22 Agosto 2013

Direttore ResponsabileMichelangela Vincis

Vicedirettore ResponsabileErika Atzori

Redazione Romolo GentileClaudio Reale

Francesca Salis

Project ManagerGiuseppe Raspino

Supporto Direzione Marketing Camilla Dallasta

Realizzazione Grafica Marcello Sanna

Giovanni Zoppeddu

Segreteria e RedazioneEx S.S. 131 Km 12,00 – 09028 Sestu, Cagliari

Tel. +39 0702326009Cell. +39 393 8155234

[email protected]

Editore SocialTecnica Editore S.R.L.S.

DisegniFilippo Sbressa

Foto poster Alessandra Ennas

Testimonial PosterValeria Defraia

StampaArti Grafiche Pisano Srl

Via Nervi09122 Elmas (CA)

www.mulettidappertutto.it

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4 MULETTIDAPPERTUTTO

EDITORIALEdi Erika Atzori

Cari lettori, il primo numero di questo 2017 vi attende con entusiamante trepidazione. Tante, le novità che abbiamo voluto introdurre con il nuovo anno e con questo nuovo ciclo di pubblicazioni. Grafiche e di contenuto. Perché s’è vero che una rivista non deve mai annoiare, altrimenti perderebbe il suo compito, il nostro intento è quello di informarvi, incuriosirvi, stimolarvi e perché no, magari condurvi al dibattito costruttivo che ha reso questa rivista quello che, oggi, è diventata.Una grafica più snella fa capolino tra le pagine tutte da sfogliare di questo nuovo primo numero del 2017 di Muletti Dappertutto. Abbiamo cercato di rendere più gradevoli ai vostri occhi ogni suo inserto, ogni articolo e tutte le rubriche, grazie all’utilizzo di immagini a tutta pagina e di qualche accorgimento che in passato era forse solo embrionale. E se quindi anche l’occhio vuole la sua parte, l’eleganza che abbiamo cercato di imprimere a questa rivista non dovrebbe passare inosservata. Una fine copertina ed una elegante rilegatura brossurata, le principali novità che saltano subito all’occhio!Ma non bisogna dimenticare che Muletti Dappertutto è soprattutto sui contenuti che forgia la sua forza. Al suo interno, infatti, un rinnovamento anche per le rubriche e gli approfondimenti, nuove interessanti interviste e soprattutto la nostra Enciclopedia del Muletto, un inserto presente in copertina, fascicolabile, pensato per tutti gli appassionati che amano collezionare, catalogare, conservare gelosamente. E infine una rubrica fissa di appuntamenti ed eventi del settore, che, a cadenza mensile, ricorderà le date delle kermesse e degli incontri e dei principali avvenimenti dedicati al mondo del carrello elevatore.Immancabili il fumetto e l’oroscopo, ormai caro a tutti i nostri lettori.Il nostro tentativo non è quindi quello di cercare di stupirvi con effetti speciali. Seppure nei suoi grandi risultati Muletti Dappertutto è una rivista ambiziosa ma allo stesso tempo desiderosa di crescere e di fare sempre meglio. Il nostro intento è quello di incuriosirvi. Di condurvi, per mano, fino all’ultima pagina, col piacere che ha contraddistinto la lettura della prima.E nella speranza di esserci riusciti almeno in buona parte, l’augurio è sempre lo stesso:Buona Lettura!

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5 MULETTIDAPPERTUTTO

5 mila occupati in vertenza: la Cgil chiede la clausola sociale per eliminarele zone grigie degli appalti

Un fatturato di oltre 1 miliardo e mezzo di euro. Il territorio veneziano, nel settore logistica è uno dei più consistenti in termini di occupati ma il proliferare di appalti e subappalti sembrerebbe a rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata

E' uno dei settori trainanti l'economia veneziana e tutto il Nord Italia. Grazie alla presenza di un porto commerciale attivissimo e di un aeroporto non da meno. Eppure proprio qui, nel territo-rio che serve l'intero Nordest ed oltre, sembra che la logistica non dia i suoi numeri migliori. Anzi, i numeri li da tutti e li offre in termini di occupazione e fatturato, garantendo 5 mila impiegati e oltre il miliardo e mez-zo di euro l'anno, grazie alla sua ragnatela di imprese grandi e piccole. Dati entusiasmanti se non fosse che tutta la movimentazione di merci che vede Venezia ed il suo hinterland grandi protago-nisti di numeri assai efficaci, il proliferare di appalti e subap-palti non conosce frontiere e in certi casi è perfino a rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. E' grazie a porto e aeroporto che su Venezia transitano tutti i generi di merci: dall'articolo acquistato su Amazon e consegna-to dal corriere espresso alle derrate alimentari che vengono consegnate a supermercati e centri commerciali, fino ad arri-vare alle autobotti che riforniscono i distributori di benzine e biodiesel giungendo a destinazione via mare o via fiume. Ed è proprio per quest'ordine di motivazioni che il rinnovo del

contratto nazionale entra nel mirino dei sindacati. A chiedere la "clausola sociale" per gli appalti, l'assunzione diretta e a tempo indeterminato degli autisti e la contrattazione di secondo livel-lo con una forma di “welfare aziendale” sono loro, preoccupati per le vertenze già poste in atto dagli occupati nel settore. “La gestione degli appalti nel mondo della logistica presenta sempre più criticità legate a situazioni grigie nei rapporti di la-voro – spiega Marcello Salbitani, della segreteria Filt-Cgil vene-ziana –. Il modello, in questi ultimi anni, ha mostrato tutti i suoi limiti e i suoi difetti. È quindi di grande importanza rafforzare le disposizioni contrattuali in materia, per trovare soluzioni ido-nee a contrastare fenomeni distorsivi di dumping contrattuale e di concorrenza sleale”. In particolare “il cambio di gestione nelle attività esternalizzate con gli appalti – aggiunge il sindacalista – deve avvenire me-diante una procedura sindacale ben definita. Per questo chie-diamo – chiosa Salbitani -, l’istituzione della clausola sociale, in modo da garantire ai lavoratori impiegati negli appalti che spesso riguardano cooperative spurie, sia i trattamenti econo-mici e normativi stabiliti dal contratto nazionale, sia la continu-ità nel rapporto di lavoro”.

Logistica & Trasporti

di Erika AtzoriMULETTO BUSINESS

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6 MULETTIDAPPERTUTTO

Da CGM una famiglia di carrelli retrattili CAT Lift Truck

Elevazione fino a 13 metri: le tre versioni CAT, che ampliano la serie NR20NX, sono dotate di dispositivo antioscillazione del montante e hanno una portata nominale di due tonnellate

CGM, distributore unico di CAT Lift Trucks in Italia, presenta una famiglia di carrelli retrattili che consente di sollevare carichi molto pesanti fino all’altezza di tredici me-tri, in totale sicurezza. I tre prodotti, che rappresentano un am-pliamento della serie NR20NX, hanno una portata nominale di due tonnellate e – gra-zie al dispositivo antioscillazione del mon-tante (Active Sway Control, ASC) - offrono valori di portata residua molto competitivi. Basati su soluzioni tecnologiche avanzate, i carrelli assicurano alti livelli di produttività, sicurezza e comfort per l’operatore.La famiglia comprende tre versioni, con elevazioni massime di 12 metri, 12,5 metri e 13 metri rispettivamente. I valori di por-tata residua dipendono anche dal tipo di batteria impiegata e le opzioni disponibili per gli accumulatori sono tre: 620, 775 o 930 Ah. La possibilità di sollevare - in totale sicu-rezza - carichi molto pesanti fino ad altezze di dodici o tredici metri si deve al sistema Active Sway Control, installato di serie su questi carrelli retrattili. Grazie ad appositi sensori di pressione idraulica e ad un siste-ma elettronico governato da uno speciale software, infatti, il sistema ASC è in grado di calcolare e applicare al montante forze di compensazione che minimizzano l’oscil-lazione.I carrelli retrattili per alte elevazioni condi-vidono con gli altri modelli della serie NR-20NX una ricca dotazione tecnologica (che comprende comandi a microleve e display a colori) e una vasta gamma di opzioni, tra cui telecamera sulle forche, forche telesco-piche, indicatore di peso del carico, cabine per ambienti freddi o caldi, luci di sicurezza ed altri optional. Le soluzioni tecnologiche avanzate adotta-te da CAT Lift Truck in questi prodotti con-sentono di aumentare produttività e sicu-rezza anche in quei settori dell’industria e del commercio che utilizzano scaffalature molto alte.

Carrelli per alte elevazioni

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8 MULETTIDAPPERTUTTO

Logistica autonoma, istantanea, equo solidale e automatizzata:i trend del futuro

DHL Global Fowarding ha definito quelle che saranno le tendenze dei prossimi anni, per il mondo della logistica. Nulla di futuristico ma realizzabile solo con un'incessante e continua innovazione

La logistica è l'artefice della vita di molte aziende, il cuore del loro business. Eppure spesso la sua importanza è trascurata. Comprendere la direzione dello sviluppo della logistica signifi-ca infatti trasversalmente capire cosa influenzerà la società del futuro. E' a questo scopo che DHL Global Fowarding ha definito quelli che saranno i trend dei prossimi anni per la logistica, pre-sentandoli nel DHL Logistic Trend Radar.Che DHL punti sulla robotica è qualcosa a cui avevamo già ac-cennato in precedenza ma che intenda il futuro costellato da “robot fianco a fianco dei magazzinieri, esoscheletri, consegne on-demand, aerei auto-pilotanti, logistica di anticipazione” è uno scenario tutt'altro che futuristico che ancora non avevamo

descritto. “Sono gli sviluppi di cui si vedono già oggi le prime applicazio-ni”, ha dichiatato Mario Zini, CEO DHL Global Forwarding Italy. “DHL – sottolinea Zini -, come società presente a livello globale e partner di aziende in numerosi settori, ha una visione privile-giata sulle sfide che ci troveremo ad affrontare nel prossimo fu-turo e si prodiga in un costante impegno per esplorare le nuo-ve opportunità che la tecnologia ci offre. Solo un’innovazione continua ci permetterà infatti di sfruttare al meglio, a livello sociale ed economico, le incredibili novità dei prossimi anni”.Andiamo nello specifico a capire quali saranno i trend del fu-turo.

A spasso nel tempo

di Erika Atzori

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9 MULETTIDAPPERTUTTO

● Logistica autonomaI veicoli autopilotanti hanno già raggiunto una maturità suffi-ciente per poter essere utilizzati nei magazzini. Basti pensare alle prime generazioni di navette e carrelli elevatori autonomi che, impiegati in zone delimitate e controllate, hanno sblocca-to diversi livelli di efficienza sia delle prestazioni che dei pro-cessi in generale. Il passo successivo sarà quello – secondo DHL -, di raggiungere le strade e di sfrecciare in cielo con veicoli senza equipaggio.

● Internet of ThingsSi stima che nel 2020 oltre 50 miliardi di oggetti saranno con-nessi ad internet. Questo genererà 1.9 trilioni di opportunità per la logistica. Non a caso Internet of Things è ormai nell'agen-da della maggior parte delle aziende che continuano la loro ascesa nell'innovazione. Perché questo diventi realtà è chiaro però che è necessario lo sviluppo di standard di settore non a macchia di leopardo e che si giunga ad un livello di sicurezza superiore all'attuale.

● Forza lavoro robotizzataQuanto all'interazione tra macchine e umani nella logistica e alla loro collaborazione, molto è stato fatto negli ultimi anni soprattutto in relazione alla vision picking, che, mediante l'uso degli smart glass consente operazioni intelligenti, a mani com-pletamente libere. I livelli di efficienza stimati a seguito dell'in-

troduzione della realtà aumentata superano il 25%, oltre a riscuotere un feedback positivo dagli utenti. In futuro, i robot svolgeranno i lavori più ripetitivi e faticosi fianco a fianco con le risorse ed il personale “umani”.

● Logistica istantaneaSempre e ovunque sono le parole d'ordine della tendenza di una logistica al dettaglio che esige una consegna in qualsiasi momento, luogo e di qualsiasi cosa. Il futuro della logistica in tal senso sarà tutto improntato verso l'omni-canalità. Ciò sig-nifica che come l'esperienza dell'utente si articola tra on e of-fline, anche la logistica deve iniziare a sviluppare proposte e soluzioni innovative in grado di soddisfare le richieste person-alizzate con opzioni di consegna personalizzate. Un esempio oggi, è fornito dalle consegne effettuate “ad armadietto”.

● Logistica equa e solidaleMaggiore attenzione agli aspetti ambientali e sociali saranno e sono già oggi requisiti fondamentali per le aziende del futuro. In tal senso, il trend prevede che aumenterà la trasparenza all’interno di catene di approvvigionamento e con tutta proba-bilità si svilupperanno nuovi concetti fondati sull'economia cir-colare. Un esempio è già palese con i mezzi per consegne che raccolgono articoli da riciclare sulle rotte di andata e ritorno e gli imballaggi biodegradabili ed eco-efficienti capaci di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2.

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10 MULETTIDAPPERTUTTO

Il 2016 di CLS secondo l’AD dell’azienda, Paolo Vivani

Grandi soddisfazioni dovute all'inaugurazione della nuova filiale di Torino, alla presentazione di nuove soluzioni e nuovi prodotti e al continuo incremento di fatturato

M. : “Come potrebbe sintetizzare il 2016 per CLS?”P.V.: “L’anno passato è stato per CLS ricco di soddisfazioni. Abbiamo presentato nuovi prodotti e nuove soluzioni, confer-mando la nostra vocazione sempre più spiccata verso il ser-vizio, abbiamo ottenuto la certificazione di conformità OHSAS 18001 ed abbiamo inaugurato la nuova filiale di Torino.Per quanto riguarda i dati economici, abbiamo chiuso l’anno con un aumento del nostro giro d’affari. Anche per il 2017 è previsto un ulteriore incremento del fatturato. Ciò sembra con-fermare la bontà delle scelte che abbiamo attuato sino ad ora, che possono essere riassunte nella volontà di operare secondo due criteri fondamentali: prossimità e competenze. Operando secondo queste due parole chiave è possibile capitalizzare il le-game con il cliente, offrendogli un importante valore aggiunto: quello della possibilità di interfacciarsi in maniera diretta con personale tecnico, qualificato e motivato”. M. : “Cosa ci può dire della nuova sede di Torino?”

P.V. : “Nell'ottica di essere vicini ai nostri clienti, abbiamo re-centemente inaugurato la nuova filiale di Torino, un impian-to di 1.000 metri quadri coperti che si trova in una posizione particolarmente strategica. La nuova filiale ha come punti di forza un’ampia officina attrezzata, grazie alla quale sarà pos-sibile offrire un’assistenza specializzata ed ancora più rapida, ed il servizio ricambi garantito h24 con consegne anche “in-ni-ght”. Vogliamo rendere questa nuova filiale torinese un punto di aggregazione per il personale, così da poter rispondere in modo ancora più tempestivo e professionale alle esigenze dei clienti che fanno abitualmente capo alla sede piemontese. Il trasferimento della sede di Torino è un chiaro esempio della nostra volontà di essere vicini ai clienti e di avere un punto di riferimento diretto entro 50 chilometri da loro. La capillarità territoriale con cui operiamo è frutto di un’attenta osserva-zione del settore, che negli ultimi anni ha subito un profondo cambiamento”.

Muletto Business

Paolo Vivani , Amministratore Delegato CLS

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11 MULETTIDAPPERTUTTO

M. : “Un 2016 ricco anche di nuovi prodotti”...P.V. : “Per quanto riguarda i nuovi prodotti e soluzioni, prestia-mo costante attenzione alle necessità del mercato e degli ope-ratori, a cui cerchiamo di rispondere con l’offerta più adeguata. Per fare un esempio, lo scorso anno abbiamo presentato una nuova cabina Hyster per celle frigo, frutto di un’attenta pro-gettazione incentrata sul bisogno di comfort e libertà di movi-mento dell’operatore, durante tutto il turno di lavoro ma non solo. Questo perché sappiamo bene che le celle frigo dell’in-dustria alimentare sono tra i settori di applicazione più difficili per la logistica. E non ci fermiamo qui. Stiamo continuando a potenziare la nostra offerta di usato e a far crescere la flotta noleggio per intercettare le esigenze di tutti i nostri clienti e garantire una risposta a chi richiede diversi tipi di carrelli, per turni di lavoro più o meno intensi, per esigenze di movimenta-zione all'interno o all'esterno, per magazzini automatici o ma-nuali, fino ad ambienti particolari come aree sterilizzate, celle frigorifere, porti ed interporti. Grazie ad una varietà di prodotti specifici per vari tipi di applicazioni, alla possibilità di offrire prezzi competitivi ed alla forza del servizio di assistenza e an-che di consulenza pre-vendita, ci presentiamo oggi sul mercato con un’offerta unica che punta sempre su qualità, efficienza e sicurezza”.

M. : “Ci parli invece della certificazione di conformità OHSAS 18001 che avete ottenuto. Cosa ci può dire in merito alla si-curezza del vostro personale?”P.V. : “CLS, così come le altre società del gruppo Tesa, ha con-tribuito a far crescere la cultura della sicurezza in tutto il per-sonale aziendale con un lungo lavoro pianificato e con la forte determinazione di coloro che hanno creduto fin dall'inizio in questo grande valore. La certificazione OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) è il culmine di questo percorso e rappresenta il modo di lavorare di cui andiamo fieri a tutti i livelli della nostra organizzazione. Sicurezza ed efficien-za sono due aspetti imprescindibili che vanno di pari passo, e con cui vogliamo continuare a contraddistinguerci nei confron-ti di clienti, partner, e fornitori”.

La nuova filiale di Torino

Retrattili con cabina per celle frigo Hyster Usato garantito: i nostri controlli qualità

M. : “Cosa vi aspettate dal futuro?”P.V. : “Per quanto riguarda il futuro, ci aspettiamo di continuare a crescere. Ritengo che CLS abbia tutto ciò che occorre per ri-spondere alle necessità dei clienti e all’evoluzione del mercato italiano. Mercato che ha registrato negli ultimi periodi un an-damento complessivamente positivo. Nel 2016 le vendite dei carrelli da magazzino hanno visto un balzo del 30% (dati AISEM / ANIMA), nonostante una crescita pressochè nulla nel paese. Vogliamo agganciare questa ripresa ed affrontare con fiducia le sfide che il futuro ci presenterà all’insegna dell’innovazione e dell’attenzione al cliente”.

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12 MULETTIDAPPERTUTTO

Mitsubishi presenta il nuovo Direttore Vendite Degrocar: Roberto Savini

Riorganizzare la rete vendita per rafforzare il marchio, garantendo affidabilità, qualità ed innovazione al servizio del cliente

Importanti novità nei quadri dirigenziali di Degrocar Mitsubishi Carrelli Elevatori Italia con l'ingresso nel management di Ro-berto Savini, in veste di Direttore Vendite. Milanese, cinquant’anni, all'attivo una decennale esperienza nel settore della grafica industriale, nel 2002 Savini comincia l'avventura nel mondo della logistica. Dapprima Area Sales Manager per Jungheinrich, dal 2003 al 2006 entra nel grup-po OM fino a diventare Key Account Manager, proseguendo poi come Area Manager per una concessionaria Toyota fino al 2009. Per quasi cinque anni lavora nel settore delle piattafor-me autocarrate per lavoro aereo come Area Manager di tutto il Triveneto presso Pm Group S.p.A. e, a partire dal settembre del 2014, ritorna nel settore dei carrelli elevatori con l'incarico

di Sales Manager per un concessionario Linde, prima di diven-tare ad ottobre 2016 Sales Manager per Degrocar Mitsubishi Carrelli Elevatori Italia.“Sono felice di lavorare per un brand come Mitsubishi che, grazie anche alla recente acquisizione di Unicarriers - spiega Roberto Savini - rappresenta sempre di più un punto di riferi-mento nel panorama dei carrelli elevatori in termini di qualità ed affidabilità. Le mie aspettative? Riorganizzare e sviluppare ulteriormente la rete vendita così da rafforzare la presenza del marchio: questi i principali obiettivi per il 2017. Sicuramente dispiegheremo tutte le nostre energie con l'obiettivo di crea-re nuove partnership e consolidare così la nostra presenza su tutto il territorio italiano, ma non solo. Ci aspetta una sfida

Nuove sfide

Mitsubishi serie EDiA

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13 MULETTIDAPPERTUTTO

altrettanto importante: essere in prima linea per rispondere tempestivamente alle richieste del cliente finale, garantendo un servizio efficiente, un’assistenza a trecentosessanta gradi e prodotti in grado di soddisfare le diverse necessità. Per questo sarà essenziale dotare la nostra rete vendita di tutti gli stru-menti indispensabili per guidare il cliente all’acquisto e suppor-tarlo nell’apprendimento delle funzionalità esclusive e innova-tive che contraddistinguono i nostri prodotti”.

Il cliente al centro del movimentoPer garantire la soddisfazione del cliente è importante offri-re un prodotto di qualità, ma anche rendere i flussi di lavo-ro snelli, affinché si adempia in maniera efficace alla presa in carico dell’ordine. “Per essere competitivi sul mercato non basta offrire un prodotto di qualità ad un prezzo accattivante – commenta Roberto Savini – è indispensabile incrementare costantemente competenze e professionalità. Nel programma di quest’anno non mancheranno numerosi appuntamenti for-mativi per il personale di assistenza e vendita di tutta la nostra rete di concessionari”.

Parola chiave: automazioneOltre ai carrelli elevatori elettrici e diesel e alle macchine da magazzino, nell’offerta di Mitsubishi Carrelli Elevatori non po-tevano mancare i veicoli a guida automatica senza operatore AGV, fiore all’occhiello dell’azienda giapponese. “Le macchine a guida automatica rappresentano un mercato in piena espan-

sione – prosegue il nuovo DV di Degrocar - non solo permet-tono di automatizzare e semplificare i processi, ottimizzando così la movimentazione delle merci, ma saranno in grado di ri-spondere in tempo reale ad un mercato che diventa via via più esigente. Proprio per promuovere questo segmento innovati-vo dalle grandissime potenzialità, nel 2017 attueremo azioni commerciali mirate in appoggio agli invitanti incentivi fiscali”.

Nuovo anno, nuove sfide“Il 2017 sarà sicuramente un anno rilevante per Degrocar - osserva Giuliano De Grossoli, titolare della storica azienda di Arzignano –. Festeggiamo infatti 15 anni di collaborazione con Mitsubishi e 30 anni di attività. Faremo il possibile perché non sia solo un anno significativo dal punto di vista delle ricorrenze, ma anche dei risultati”.Se nel 2015 l’azienda vicentina ha chiuso il bilancio con un fat-turato di 13,4 milioni di euro, il 2016 ha visto un incremento delle vendite del 26,5% raggiungendo un fatturato di 19,3 mi-lioni di euro. I numeri non spaventano sicuramente l’azienda berica: è il 1997 quando, dopo anni di esperienza nella commercializza-zione di carrelli elevatori, Degrocar lega il suo nome a Mitsu-bishi, diventando distributore del marchio giapponese per il Nord Italia. Solo dopo dieci anni, nel 2007, Mitsubishi assegna a Degrocar la gestione in esclusiva di tutte le attività commer-ciali sull’intero territorio nazionale, in virtù degli ottimi risul-tati raggiunti. Ad oggi, sono diventati 41 i concessionari della rete vendita in tutta Italia e 32 le persone del team con provata esperienza nell’assistenza post vendita, nella formazione, ma anche nell’area commerciale e marketing, nonché nella logisti-ca e nell’amministrazione.Se la matematica non è un’opinione, non resta che tirare le somme e augurarsi un 2017 tutto in positivo.

Roberto Savini, Direttore vendite Degrocar

Macchina AGV

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14 MULETTIDAPPERTUTTO

Il nuovo al prezzo dell'usato

Prodotti eccellenti, quelli di Italia Ricambi, che propone novità di successo nel mercato italiano di riferimento

Italift

Carrello elevatore Italift FTB15-20 IT1

La famiglia Frosio ha una forte esperienza nel settore dei car-relli elevatori. Di generazione in generazione, dal 1958 con il nonno Giovanni che riparava e iniziava a commercializzare i carrelli, la gestione aziendale si è tramandata al figlio Edoardo responsabile dell'internazionalizzazione dell'azienda soprat-tutto da e verso il Giappone. E' da lui che nasce la Edocar srl di Rudiano, in provincia di Brescia. Il cambiamento del merca-to, soprattutto nel 2010, le modifiche del contesto internazi-onale, gli scenari economici e le politiche dei colossi nipponici responsabili della crisi di gran parte degli importatori europei di carrelli nuovi e usati, hanno favorito la nascita e lo sviluppo di aziende specializzate nella commercializzazione di ricambi per carrelli elevatori. Ed è così che nel 2012 ha preso vita Italia Ricambi srl. Le redini dell'azienda passano in mano alla terza generazione della famiglia, con Giorgio Frosio, Business Development Man-ager di Italia Ricambi srl, società che da meno di un anno si af-faccia sul panorama italiano con prodotti altamente innovativi.L'azienda Frosio è in grado di fornire ricambi e riparare car-relli di qualsiasi marca. E non solo. Giorgio Frosio ha un’altra intuizione “rivoluzionaria”: perché non offrire al mercato un prodotto nuovo, garantito, efficiente, performante al prezzo di un ottimo usato?

Nasce così nel 2015 ITALIFT, marchio di Italia Ricambi srl, con lo scopo di rispondere alla richiesta di nuovi carrelli. Per un paio d’anni, fino alla fine del 2014 il team Ricerca e Sviluppo di Italia Ricambi srl lavora tenacemente per mettere a punto carrelli frontali e da magazzino, dotati della migliore componentistica giapponese e tedesca, alla quale è stato aggiunto il consolidato know-how ital-iano, frutto delle competenze maturate in oltre 50 anni di esperienza.I prodotti ITALIFT sono subito un successo ed oggi ven-gono distribuiti da circa una ventina di concessionari dis-locati in Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. La gamma dei prodotti ITALIFT si articola in carrelli elevatori frontali elettrici/diesel e carrelli da magazzino quali transpallet elettrici e manuali, stoccatori ad alto livello destinati a chi ne fa un uso quotidiano continuativo e che cerca un prodotto affidabile con un ottimo rapporto qualità/prez-zo. Infatti le linee produttive dislocate in Asia hanno per-messo di contenerne i costi di realizzazione, senza dover rinunciare alla qualità e l'affidabilità del mezzo.Ecco perché il costo dei nuovi carrelli ITALIFT, equipara quasi il prezzo dell’usato garantito.

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15 MULETTIDAPPERTUTTO

Sunlight presenta il suo moderno impianto di riciclaggio delle batterie al

piombo

Fare business non significa solamente accrescere il proprio fatturato: vuol dire farlo in maniera consapevole, proprio come insegna uno dei maggiori produttori di batterie per carrelli elevatori

L'innovazione passa dalla Grecia

Impianto SUNLIGHT di Komotini, Grecia del Nord

E'all'insegna della consapevolezza che Sunlight, uno dei mag-giori produttori di batterie per carrelli elevatori, prosegue la sua attività pregiandosi del più importante e moderno impian-to europeo di riciclaggio di batterie al piombo. Un investimento complessivo di oltre 20 Milioni di Euro, realiz-zato nel 2015 all'interno di un'area di 42.000 metri quadrati nel territorio di Komotini, nella Grecia del Nord.L’impianto, che utilizza tecnologie all’avanguardia di ultima generazione, rappresenta l’ultimo fiore all’occhiello dell'azien-da.Il processo copre l’intera catena di riciclo dell’esausto: raccolta di batterie esauste, lavorazione e raffinamento del materiale ottenuto secondo gli stretti standard internazionali di qualità e sicurezza, ed infine produzione di nuove batterie a marchio Sunlight.Seguendo le migliori pratiche di riciclaggio piombo a livello mondiale, questa procedura consente di produrre piombo di altissima qualità con zero emissioni nell’aria e nessuno scarico di acque reflue in ambiente, grazie al sistema di produzione a circuito chiuso. Un nuovo impianto che contribuisce in modo significativo a soddisfare gli obiettivi ambientali ben delimita-

ti dall’Unione Europea, che impongono ai paesi di riciclare il 100% delle batterie esauste. Il riciclo del piombo infatti non è solamente essenziale per mantenere un equilibrio ecologico ed ambientale ormai ampiamente minato dagli agglomerati industriali, ma contribuisce anche all’Economia Circolare, pro-cesso che garantisce l’approvvigionamento e l’utilizzo delle ma-terie prime per il più lungo tempo possibile, minimizzando l’in-cidenza dei rifiuti durante la produzione e il consumo dei beni.Un circolo virtuoso insomma, che si spera possa dare l'esempio anche ad altre realtà industriali meno attente ai temi ambien-tali. Attualmente oltre il 45% del piombo necessario allo stabili-mento produttivo di Sunlight, locato a Xanthi – Grecia del Nord, è garantito dalla produzione del nuovo impianto di Komotini.La presenza commerciale di Sunlight in Italia è garantita dal punto di produzione, stoccaggio e distribuzione presente a Lo-nigo (Vicenza). Forte di uno stock di tutto rispetto, Sunlight Italy garantisce una qualità di prodotto con estrema velocità nelle consegne, sen-za eguali nel mercato. Il tutto condito da un rapporto qualità/prezzo di tutto rispetto.

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16 MULETTIDAPPERTUTTO

L'Unione Europea si prepara a creare un'Agenzia per la robotica

Una robusta cornice legale per tenere sotto controllo l'evoluzione dell'intelligenza artificiale e impedire che minacci il mercato del lavoro ed i lavoratori reali

L'uomo nero è un groviglio di circuiti elettrici e microchip. Per-ché “un numero crescente di parti delle nostre vite è minaccia-to dalla robotica” e, addirittura, “bisogna assicurarsi che i robot restino al servizio degli umani”. L'Unione Europea si prepara a creare un'Agenzia per la robotica, per mettere sotto controllo l'evoluzione dell'intelligenza artificiale e impedire che minacci il mercato del lavoro reale: una relazione approvata dalla com-missione Affari giuridici del Parlamento europeo a larghissima maggioranza (17 favorevoli, due contrari e altrettanti astenuti) punta il dito contro l'evoluzione di droni, automi e affini, che secondo l'Europa possono sostituirsi troppo spesso ai lavora-tori, anche con conseguenze etiche. La relazione si concentra infatti ad esempio su mestieri come le badanti: la sostituzione delle persone con androidi, secondo l'Europarlamento, porta con sé il rischio che anziani e persone sole possano preferire un assistente elettronico a uno in carne ed ossa, con conse-guenze de-umanizzanti che i deputati di Bruxelles ritengono pericolose.Così si corre ai ripari. “Abbiamo l'esigenza di creare una ro-busta cornice legale europea”, scrive la commissione, che ha proposto una legge all'assemblea parlamentare continentale.

Con l'obiettivo di mettere sotto controllo tutto il settore: dalla sicurezza delle macchine alla responsabilità di chi le progetta, dal rischio che “i robot possano uccidere cittadini” fino ovvia-mente al rapporto androidi-uomini sul mercato del lavoro. Un aspetto che desta l'allarme dell'Europarlamento è in particola-re l'uso di automi e droni nella logistica e nei trasporti: la re-lazione invoca infatti regole per i veicoli con guida automatica e propone la creazione di un fondo per le vittime di incidenti provocati dai robot. D'altro canto, secondo l'Unione Europea, fra il 2010 e il 2014 c'è stato un boom nella produzione e nella distribuzione di macchine dotate di intelligenza artificiale: solo nel 2014 l'incremento è stato del 30 per cento rispetto all'anno precedente. “Lo sviluppo della robotica – annota la commissio-ne guidata dalla lussemburghese Mady Delvaux – può provo-care grandi trasformazioni nella società, inclusa la creazione o la perdita di posti di lavoro in determinati ambiti. La Commis-sione Europea deve seguire molto da vicino queste tendenze”. Per impedire che l'uomo elettronico diventi un uomo nero, ma – più concretamente – per fare in modo che l'evoluzione dell'intelligenza artificiale sia una risorsa per il continente.

Robotica ed Europarlamento

di Claudio RealeMULETTO E AVANGUARDIE

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17 MULETTIDAPPERTUTTO

mentando l’ergonomia dell’operatore durante le operazioni di presa e deposito della merce.Costruito interamente in acciaio inossidabile AISI 304 - com-prese la pompa di sollevamento e le componenti idrauliche - il transpallet a pantografo si rende adatto all’utilizzo in ambienti umidi e corrosivi dove si richiedono pulizia ed igiene impecca-bili, oltre che a risolvere problemi di corrosione legati all’impie-go di acidi e soluzioni saline. Per assicurare stabilità al carico e sicurezza all’operatore, sono montati lateralmente rulli stabiliz-zatori che si appoggiano al terreno non appena il carico si sol-leva. I cuscinetti sono impermeabili e le boccole sono costruite in materiale poliammidico idionei anche alle esigenze dell’in-dustria alimentare.Grazie alle specifiche (olio idraulico certificato per l'industria alimentare NSF H1) e all’utilizzo di batterie al gel sulla versione elettrica, le macchine sono certificate UNI EN 1672-1 2014 (prodotto per industria alimentare - concetti di base) e UNI EN 1672-2 2009 (prodotto per industria alimentare – concetti di igiene). Tali caratteristiche le rendono ottimali per l’impiego nell’industria agroalimentare, chimica e farmaceutica. Resistenti, maneggevoli e dal design ergonomico, rispondono completamente alle richieste di igiene più severe grazie alla possibilità di lavaggio ad alta pressione.Questo prodotto si affianca alla gamma manuale Mr. Hydro che include il transpallet manuale INOX, l’unico transpallet manuale al mondo realizzato con l’ausilio di materiali in tec-no-polimero e acciaio inox, il GS/G, transpallet manuale gal-vanizzato, il GS/I e GS/P INOX, transpallet manuale in versione standard e con sistema pesatura interamente in acciaio inox e bronzo.

Transpallet sollevatore a pantografo in acciaio Inox

Un prodotto adatto all’utilizzo in ambienti umidi, in grado di limitare la corrosione legata all’impiego di acidi e soluzioni saline

Lifter by Pramac

I-NOX in uso

Pantografo HX 10E INOX Gel

Il transpallet sollevatore a pantografo in versione acciaio inox della divisione Material Handling Equipment, è stata una delle novità introdotte durante la riunione delle filiali europee del gruppo Pramac.Disponibile con sollevamento manuale o elettrico, questo pro-dotto permette un'elevazione fino a 800 mm consentendo di posizionare la merce all’altezza ideale riducendo lo sforzo e au-

Transpallet GS Mr. HydroPesatori GS/P INOX

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20 MULETTIDAPPERTUTTO

Oggi l’autonomia degli accumulatori d’energia rappresenta il principaletallone d’Achille per cellulari, tablet e macchine elettriche in genere.Nonostante la capacità delle batterie sia aumentata nel corso deglianni, la loro durata è cresciuta poco o nulla, a causa della sempremaggiore richiesta di energia da parte dei dispositivi.

RICERCA E INNOVAZIONE SUGLI ACCUMULATORI D’ENERGIA

Una soluzione al problema potrebbe arrivare prossimamente dalle batterie dotate di un elettrolita solido, che au-menterebbe in modo significativo l’affi-dabilità e la sicurezza.

Ciononostante gli scienziati si mostrano ottimisti e assicurano che con le adegua-te migliorie le nuove batterie potrebbe-ro approdare sul mercato molto presto.

In attesa di capire cosa sarà del super-condensatore in grado di ricaricare lo smartphone in meno di un minuto, che dovrebbe essere commercializzato nel 2017 al prezzo di circa 30 euro.

Altre ricerche lavorano su batterie agli ioni di alluminio, che possono essere caricate completamente in circa un mi-nuto e garantiscono un’elevata sicurez-za: tale batteria è in grado di sopportare ben 7500 cicli completi di ricarica senza perdere la sua efficienza iniziale (con-tro i 1000 attuali), è più sicura rispetto ai modelli attualmente in commercio, già che non corre il rischio di prendere fuoco; ha inoltre un impatto ambientale inferiore rispetto alle batterie attuali ed è assai meno costosa.

Un altro progetto molto atteso è quello chiamato uBeam, un sistema che con-verte gli ultrasuoni in elettricità per ricaricare i dispositivi mobili. Seppure manchino ancora dati su quanta energia trasmetta e quanta ne disperda, uBeam ha convinto investitori privati e società come Yahoo! ottenendo quasi 2 milioni di dollari di finanziamento.

Dal primo telefono cellulare della storia, il Motorola Dyna, del 1984, che pesava 793 grammi, che aveva un’autonomia di poche ore e costava quasi 4.000 dolla-ri, ne sono stati fatti di passi in avanti. Sono passati 30 anni da allora e un'e-voluzione simile è attesa per le batterie delle auto elettriche e ibride. L'obiettivo è sempre lo stesso, incrementare la du-rata e la capacità di accumulo di ener-gia in relazione al peso, ridurre i costi di produzione e i tempi di ricarica, con quest'ultimi che dovrebbero divenire paragonabili agli attuali rifornimenti di benzina.

È inoltre flessibile e si può piegare in modo sicuro, caratteristica che apre la strada a dispositivi ricaricabili portati-li che potranno essere indossati come fossero dei vestiti in totale sicurezza. L’unico problema che ancora ne impedi-sce una produzione su scala commercia-le è la mancanza di una potenza suffi-ciente, attualmente inferiore della metà di quelle attuali.

L’Università della California intanto ha realizzato una batteria agli ioni di litio con autonomia tripla rispetto a quelle attuali, utilizzando la sabbia: costi con-tenuti ed un’autonomia triplicata, con l'opportunità di integrare subito la novi-tà poiché non c'è bisogno di interveni-re su peso e dimensioni delle batterie. L'altra via seguita per bloccare la sete di energia è velocizzare i tempi di ricarica dei dispositivi.

Molte case automobilistiche, a comin-ciare da Nissan e Volkswagen, hanno di-chiarato di avere messo a punto tecno-logie atte allo studio di nuovi materiali ad alta capacità. Svolta che dovrebbe portare alla realizzazione di batterie con densità energetica superiore del 150% rispetto agli attuali modelli. I primi ef-fetti delle attuali ricerche dovrebbero vedersi sul mercato nel 2020, alcuni, fi-nanziati da Horizon 2020, il programma per l'innovazione da 70 miliardi di euro dell'Unione Europea che sta studiando nuovi materiali come grafene e carbo-nio.

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Un punto di riferimento per chi ha ne-cessità di energia trasportabile, una ricerca nella qualità sempre costante, che offre, grazie alla vasta possibilità di scelta, accumulatori d’energia in grado di rispondere alle continue richieste di sempre maggior energia.

La Saf Italy, azienda produttrice e distributrice di batterie per trazione e avviamento è proiettata alla ricerca di prodotti sempre più innovativi e affidabili, oggi presente sul mercato con una trentina di punti vendita è in grado di commercializzare batterie per ogni tipo di esigenza, per ogni tipo di veicolo, dall’industria, con batterie realizzate su misura, al fotovoltaico, dai carrelli elevatori all’auto e ancora per moto, camion, nautica da diporto e da pesca.

La tecnologia si evolve continuamente e questo richiede sempre maggior en-ergia, ecco perché lo sforzo nella ricerca è nelle risposte che la nostra azienda offre è una serie di accumulatori con amperaggi e spunti sempre maggiori.

Nel campo della produzione di batte-rie per trazione, costruiamo modelli per ogni tipo di esigenza, forniamo un servizio importante post vendita con ra-pidità e precisione.

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23 MULETTIDAPPERTUTTO

Baoli in Italia taglia il traguardo dei 200 carrelli consegnati

Ottimi risultati sul mercato della logistica per il marchio del Gruppo Kion distribuito in Italia da Om Carrelli Elevatori

A dodici mesi dall’ingresso sul mercato italiano, i risultati otte-nuti da Baoli sono ottimi. E' stato infatti consegnato di recente il carrello numero 200, un KBE elettrico da 2,5 tonnellate forni-to dal Big Orms e acquistato da Materiali Edili Comel, azienda livornese attiva nel settore edile. Un successo rafforzato dal numero degli ordini, che ad oggi hanno già raggiunto le 350 unità, un trend in continua crescita che fa ben sperare per il futuro del neonato marchio.“Fa certamente piacere aver venduto il carrello numero 200 – dichiara il Responsabile Vendite di Big Orms Srl, Zannotti –, ma la cosa per noi più importante è constatare che i carrelli Baoli incontrano il favore dei nostri clienti. In particolare, grazie al prezzo estremamente competitivo, rappresentano una solu-zione preferibile ai carrelli usati. Proprio questo è stato uno dei principali motivi che hanno spinto Materiali Edili Comel a scegliere un carrello Baoli rispetto ad un usato. In questo modo potranno fare affidamento su un carrello nuovo con una batte-ria nuova, discriminante fondamentale nell’economia dell’inte-ra macchina”. Gli ottimi risultati ottenuti in soli dodici mesi da Baoli sono frut-to del lavoro compiuto dalla nuova rete commerciale compo-

riore alle nostre aspettative. I risultati che abbiamo raggiunto sono il frutto di un grande lavoro volto a produrre dei carrelli essenziali ma ben fatti, capaci di soddisfare molteplici esigenze e di garantire affidabilità in ogni circostanza. La consegna del carrello numero 200 rappresenta per noi un primo traguardo, che ci sprona ad impegnarci al massimo per raggiungere nuovi e più ambiziosi obiettivi”.

Business Story

KBE 25 in uso presso Materiali Edili Comel

sta da dealer tutti accuratamente selezionati dalla divisione BAOLI di OM Carrelli Elevatori, una rete che garantisce profonda conoscen-za del territorio, ricambi in pronta consegna e assistenza pre e post vendita di livello Pre-mium. Ad oggi sono già 30 i dealer che hanno deciso di sposare il progetto Baoli, avvicinandosi così all’obiettivo iniziale di creare una rete compo-sta a regime da circa 50 dealer. Per il marchio, gli obiettivi raggiunti finora rappresentano quindi una conferma della validità del proget-to. Grazie alla profonda riorganizzazione della produzione voluta dal Gruppo Kion, leader in Europa e secondo al mondo nella produzione di carrelli elevatori e macchine da magazzino, Baoli ha saputo adeguare i propri prodotti ai più moderni standard disponibili oggi sul mercato mantenendo un prezzo estrema-mente competitivo.“Abbiamo creduto sin dall’inizio nelle poten-zialità del marchio Baoli – afferma Massimo Marchetti, Responsabile vendite di Baoli – ma il successo sino ad ora ottenuto presso gli ad-detti ai lavori ed i clienti è addirittura supe-

Carrello Baoli in applicazione

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24 MULETTIDAPPERTUTTO

Dal Veneto, il rivenditore Clark Europe GmbH: Trevicar S.r.l.

Più di trent'anni d'esperienza nel mondo del carrello elevatore e della movimentazione che hanno portato la società padovana a scegliere Clark, punto di riferimento del settore

Trevicar è una società fondata nel 1983 che vanta un’esperien-za trentennale nel mondo del carrello elevatore e della movi-mentazione. Una realtà che propone formule per grandi, pic-cole e medie imprese e che si avvale di uno staff composto da 15 tecnici meccanici ed elettronici specializzati per l’assistenza, funzionari commerciali e impiegati di supporto. Trevicar offre ai suoi clienti un ampio ventaglio di proposte: dalla vendita di carrelli elevatori nuovi e revisionati garantiti al noleggio a lungo o breve termine, passando per l'assistenza e la manutenzione su chiamata fino al controllo sicurezza e ma-nutenzioni programmate.Sei i furgoni attrezzati per l'intervento rapido presso i clienti e un'officina di oltre duemila mq, modernamente attrezzata. Con sede in Veneto, a Limena, provincia di Padova, Trevicar oggi è senz’altro una delle più importanti e qualificate realtà della zona.Le sue officine mobili completamente attrezzate per l'assisten-za presso le sedi del cliente, i tempi di intervento con i migliori

standard del settore, non fanno che incrementare la qualità di un servizio già di per se ottimale. Punto di riferimento per il mercato dei carrelli elevatori, Tre-vicar aspira a mantenere e sviluppare la sua rete commerciale con un'assistenza tecnica capillare su tutto il territorio. E' per questo che viste le offerte di prodotti e servizi sempre più stan-dardizzati da parte delle aziende del settore, la società ha scel-to di fare la differenza in merito a: 1) Velocità nel proporre offerte, preventivi ed interventi2) Versatilità nell'organizzazione e nelle proposte3) Valore aggiunto della professionalità acquisita grazie ad un'esperienza trentennaleForte di un background di tutto rispetto, Trevicar nel 2016 ha inoltre scelto di collaborare con Clark Europe GmbH, l'azienda fondata nel 1917 che ha realizzato i primi carrelli elevatori ne-gli anni Venti del XX secolo. Tra le motivazioni di questo con-nubio, l'ampia varietà di prodotti che spaziano dai carrelli ele-vatori frontali alle macchine da magazzino come transpallet e

Noleggio e Ricambi

Trevicar, rivenditore Clark Europe GmbH

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25 MULETTIDAPPERTUTTO

stoccatori oltre ai carrelli retrattili. La scelta è ricaduta su Clark per offrire ai clienti un'ampia gamma di scelta e un importante assortimento di soluzioni dedicate alla logistica.In un mercato maturo solo la professionalità delle persone e la loro capacità di inventare continuamente soluzioni e risposte diverse a domande ed esigenze altrettanto differenziate, può creare un vero valore aggiunto.

TREVICAR SrlVia IV Novembre, 4 – 35010 Limena (PD)Telefono 049 768722 – Fax 049 768732

www.trevicar.it – [email protected]

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26 MULETTIDAPPERTUTTO

Monitorare il funzionamento delle batterie oggi è possibile con GNB PRO

GNB PRO è lo strumento offerto da GNB® per tenere monitorato l’utilizzo delle batterie garantendo l’incremento dell’efficienza intralogistica e una diminuzione dei costi

La disponibilità delle batterie è uno degli elementi chiave per un efficiente flusso logistico. GNB®, la divisione industriale di Exide Technologies, da sempre investe in Ricerca & Sviluppo per offrire la soluzione perfetta per ogni esigenza del mondo della movimentazione di merci. Oggi GNB® amplia la propria offerta con l’inserimento in gam-ma di GNB PRO, lo strumento ideale per tenere costantemen-te sotto controllo il funzionamento delle batterie, affinché il loro utilizzo raggiunga sempre la piena efficienza e così che le batterie stesse risultino sempre disponibili all’utilizzo, evitando momenti di fermo.GNB® è consapevole che un’innovazione, per essere veramen-te efficace, deve essere anche di semplice utilizzo, proprio come nel caso di GNB PRO. Questa soluzione di GNB® consiste semplicemente in un dispo-sitivo da installare sulla batteria che si occupa di raccogliere i dati relativi per esempio al consumo di Ah, alla temperatura, al livello dell’elettrolita o alle scariche profonde e successivamen-te di trasmetterli in modalità wireless al computer, attraverso l’utilizzo di un ricevitore. Tutti i dati vengono poi caricati su un software appositamente sviluppato per il dispositivo GNB PRO, che restituisce i risultati in un report generato automaticamen-te di facile comprensione.Grazie a GNB PRO, che permette di analizzare l’utilizzo e il ca-rico di lavoro della flotta di carrelli e delle batterie, è quindi possibile monitorare costantemente e facilmente le batterie stesse: di conseguenza, l'efficienza del flusso intra-logistico viene incrementata.Di seguito vediamo uno schema che ne riassume il flusso del processo di analisi:

Storie di stra-ordinaria efficienza

Monitoraggio: consumo di Ah, temperatura, livello di elettrolita,

scariche profonde, etc.

Comunicazione wireless, banda 2.4 GHz

Comunicazione dei dati attraverso la porta USB

excel

Report generato automati-camente e inviato via e-mail

GNB Pro

SOFTWARE

PORTALE ONLINE

Il dispositivo GNB PRO per il monitoraggio delle batterie

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Con GNB PRO, il funzionamento delle batterie è monitorato non solamente attraverso l’analisi del consumo di Ampere/ora, ma anche con la segnalazione degli agenti dannosi, quali alta temperatura, basso livello di elettrolita e scariche profonde. Grazie a questa analisi esaustiva e completa del funzionamen-to delle batterie, i costi vengono abbattuti in modo significati-vo attraverso una manutenzione preventiva.La semplicità di GNB PRO non risiede solo nel funzionamento del dispositivo ma anche nel report che restituisce i dati del monitoraggio, studiato perché consenta un’interpretazione semplice e immediata.

Reportistica inviata via email

I dati inviati al software, infatti, vengono elaborati automatica-mente e inviati via e-mail in un unico documento di sintesi in formato pdf.Il report ricevuto dall’utente contiene nella prima parte i risul-tati relativi alla diagnosi della batteria, riportati in forma sche-matica attraverso grafici e tabelle che permettono una lettura chiara già al primo sguardo: i tempi operativi, con l’indicazione del tempo di scarica e carica e dei tempi di riposo; le capaci-tà minime e massime raggiunte durante l’utilizzo; il livello di elettrolita, temperatura ed eventuali scariche profonde; l’indi-cazione della capacità utilizzata, rimanente e quella dispersa. Nella seconda parte del report, invece, si trovano i dettagli dell’analisi, con l’indicazione dei dati che riguardano il tempo operativo puntuale e medio per ciclo, la scarica media di Ah per ciclo, le informazioni dettagliate su carica e scarica, ecc,

riportati in una tabella sinottica che favorisce la comprensione immediata di ogni singola voce.GNB PRO è un dispositivo di dimensioni contenute (200x25x42 mm) che può essere utilizzato in ogni condizione ambientale, poiché resiste a temperature operative che vanno da -10° C a +60° C. Inoltre, è testato contro urti e vibrazioni in base agli standard IEC 68-2-6 & IEC 68-2-28. E' resistente all’acido solforico a den-sità inferiore di 1.40 kg/L e rientra nella classe di protezione IP65 (contro la polvere e i getti d’acqua) in base allo standard EN 60529.

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28 MULETTIDAPPERTUTTO

Carrefour punta sulla tecnologia agli ioni di litio

Dimensioni più ridotte, sicurezza nelle emissioni certificata dall'assenza di acidi e possibilità di ricarica in qualsiasi momento, tra le motivazioni della scelta

di una sala di ricarica isolata e appositamente attrezzata, of-frendo una risposta ideale all’esigenza di ottimizzare gli spazi.Non solo le batterie agli ioni di litio possono essere ricaricate ovunque, ma anche in qualsiasi momento.A differenza di quanto avviene con le batterie al piombo non è infatti più necessario attendere che la batteria sia completa-mente scarica per ricaricarla.Questa caratteristica, oltre a garantire la massima versatilità dei mezzi, riduce totalmente il rischio di danneggiamento

dovuto ad un cattivo utilizzo delle batterie: spesso, infatti, la manutenzione delle batterie richiede degli accorgimenti parti-colari che difficilmente vengono completamente rispettati dal cliente, dando luogo a guasti. Le batterie al litio, non richieden-do alcuna manutenzione, sono invece estremamente resistenti e permettono di eliminare costi aggiuntivi solitamente non co-perti dal noleggio full service. Tali batterie consentono risparmi energetici fino al 20% rispetto alle tradizionali batterie al Piom-bo Acido grazie all’elevata efficienza del processo di ricarica.

Om Still

Carrello OM STILL in attività presso Carrefour

Carrefour Italia, presente in 18 re-gioni con oltre 20.000 collaboratori e 1.065 punti vendita (suddivisi in 58 Ipermercati Carrefour, 409 Super-mercati Carrefour Market, 585 pun-ti vendita di prossimità Carrefour Express e 13 Cash and Carry Docks Market e GrossIper), conferma la sua fiducia a Om Still ordinando 66 nuovi transpallet con tecnologia agli ioni di litio da impiegare nei punti vendita italiani del gruppo.La celebre catena di supermercati e ipermercati conferma la tendenza ad orientarsi verso le innovazioni del mercato, scegliendo per il rinnovo della sua flotta di transpallet la tec-nologia del futuro: l’energia agli ioni di litio. Numerosi sono i benefici che han-no fatto propendere Carrefour Italia verso questa decisione. Innanzitutto le nuove batterie al litio hanno dimensioni più ridotte rispet-to a quelle al piombo, conseguente-mente i transpallet che le montano sono molto più compatti e agili, perfetti per muoversi tra le corsie anche dei piccoli store di prossimità. Le batterie agli ioni di litio sono inol-tre assolutamente sicure in quanto a differenza delle tradizionali batterie al piombo non hanno acidi e durante il processo di ricarica non produ-cono alcuna emissione. Un fattore che elimina la necessità di disporre

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29 MULETTIDAPPERTUTTO

Una datazione approssimativa fa risalire i primi muletti agli Anni Ventidel XX secolo

E' davvero attendibile far rientrare l'invenzione del carrello elevatore nei primi decenni del Novecento? Una piccola rilessione ci dice che non sia del tutto corretto…

Ricercare le origini del carrello elevatore non è affatto semplice per un motivo essenziale: dare una definizione corretta a que-sto mezzo, dalle mille e diverse sfaccettature risulta fuorviante. Ma proviamoci:“Per carrello elevatore, colloquialmente detto “muletto”, si intende un mezzo operativo dotato di ruote ed azionato da motori elettrici, diesel o a gas, che viene utilizzato per il solle-vamento e la movimentazione di merci all'interno dei depositi di logistica o per il carico e scarico di merci dai mezzi di tra-sporto”. Se dovessimo seguire alla lettera questa generica definizione, sarebbe immediato intuire come molte attrezzature e mezzi di lavoro possano rientrare in questa categoria. Vi rientrebbe, a pieno titolo, tutto ciò che è in grado di offrire un ausilio all'at-tività umana nello spostamento di materiali pesanti o ingom-branti e tutto ciò che può accellerare un determinato lavoro che sia esso faticoso per le “braccia umane”. Volendo fare un salto indietro nel tempo, cercando di collocare temporalmente l'invenzione del carrello elevatore e scoprire quindi quali siano le sue origini, i primi dati che abbiamo risal-gono intorno agli anni Venti del XX secolo. Ma se solo si riflette un istante, è facile immaginare come per arrivare ad una simile definizione di carrello elevatore, ci siano voluti esperimenti e studi nei decenni precedenti che permettessero di pensare ad una macchina concepita a tale scopo. Diverse sono le invenzioni ed i brevetti nei campi più disparati, che messi insieme un po' per caso, per studio o per necessità, hanno portato oggi a quel capolavoro che è il carrello eleva-tore. Non dimentichiamoci che dietro un carrello elevatore abbiamo un mezzo con ruote e volante, dei pistoni idraulici. Abbiamo bisogno di energia per farlo lavorare e abbiamo bi-

sogno di un sollevatore per alzare i carichi. In definitiva, tutte queste parti sono state realizzate e prima ancora studiate nei decenni precedenti agli anni Venti e per usi totalmente diversi e slegati fra loro. Il primo contributo per i mezzi di movimentazione, risalente a più di cento anni fa, sembrerebbe sia stato un caricatore a mano a due ruote, utile per molteplici attività lavorativi e ver-satile per manegevolezza e praticità. I primi modelli venivano costruiti da produttori locali con materiali grezzi, soprattutto assi in ferro battuto e ruote fuse. Questi primi rudimentali ca-ricatori, consentivano di non sollevare la merce manualmente ma di caricarla per trasportarla da un punto ad un altro, a pro-prio piacimento. Probabilmente questi hanno rappresentato la prima applicazione del principio a sbalzo per il sollevamento di materiali come le attrezzature per la movimentazione. Come è facile notare dal raffronto tra le due immagini, nono-stante gli anni che separano le due produzioni, la struttura è praticamente identica.

Le origini del carrello elevatore

di Giuseppe Raspino

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30 MULETTIDAPPERTUTTO

Il consulente per la logistica nel settore della movimentazione speciale

Corsie molto strette, carichi straordinari e immagazzinamento merci: EA Group porta in Italia Combilift e Aisle-Master per le necessità di spazio di una clientela esigente

Carrelli elevatori Combilift modello CB/CBE: coprono solleva-menti fino a 7,5 m di altezza e portate tra i 2.500 e 4.000 kg. Più compatti rispetto ai carrelli frontali, sono disponibili in versione diesel/Gpl ed elettrica, offrendo il vantaggio dell'essere multi-direzionali e quindi ideali per movimentare merci su pallet così come carichi in spazi ridotti, specialmente se di lunghe dimen-sioni. Insomma, due vantaggi in una sola tipologia di macchina: versatilità e riduzione degli spazi di immagazzinaggio. Ed è pro-prio sulle dimensioni che questa tipologia di carrelli gioca un ruolo fondamentale nell'ausilio ai conducenti di magazzino e addetti allo stoccaggio. Le dimensioni del Combi-CB permetto-no tra l'altro di eseguire all'interno stesso dei container le ope-razioni di carico e scarico e l'assenza della piattaforma di carico consente il facile stoccaggio delle merci direttamente a terra.

Euro Assistance Group

Se a questo si aggiunge che possono essere utilizzate all'inter-no cosi come all'esterno grazie alle ruote gommate, è facile comprenderne i vantaggi. Un telaio robustissimo con tre ruote motrici oltre che direzionali, nella versione disel, due anteriori e una posteriore, facilitano il movimento in maniera assai effi-cace. Quanto alla cabina, la sua ergonomia è stata studiata per fornire il massimo comfort. Tutte le funzioni vengono gestite da un distributore idraulico a leve e un selettore di direzione permette all'operatore di scegliere il programma di sterzatura frontale, laterale o a 360 gradi. Tra le macchine maggiormente interessanti che Euro Assistan-ce Group propone ai suoi clienti, spiccano anche gli elevatori Aisle-Master. Carrelli dal design progettato per le corsie stret-te, fino a un minimo di 1,9 mt. dedicati a merce pallettizzata. Si tratta di macchine che consentono di massimizzare la densità di stoccaggio attraverso un unico mezzo durante tutto l'intero ciclo di movimentazione della merce. Gli Aisle-Master sono di-sponibili in versione GPL ed elettrica e assicurano performance in altezza fino a 15 metri eportate nominali fino a 3.000 kg. Anche in questo caso, la semplicità operativa e l'ergonomia degli spazi e della cabina, si traducono presto in una maggiore efficienza.

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34 MULETTIDAPPERTUTTO

“TVH is proud to announce the launch of their new website"Forkliftmuseum.com”

Una piattaforma per tutti gli appassionati di carrelli elevatori. Nasce dall'iniziativa di TVH e dell'ungherese Pagat Gold con l'obiettivo di essere un luogo di memoria e condivisione

“Siamo lieti di annunciarvi il lancio del loro nuovo sito web, Forkliftmuseum.com!”Così esordisce TVH, l'azienda belga attiva nel mercato dei car-relli elevatori, presentando la prima piattaforma interattiva de-dicata a tutti gli amanti dei carrelli elevatori. Un portale fatto dai fan per i fan. Si, perché si tratta del primo progetto dedicato agli appassionati nato da un'iniziativa di TVH e della società ungherese Pagat Gold; un luogo che viene inte-ramente gestito da estimatori dei carrelli elevatori.Forkliftmuseum.com è infatti una piattaforma internazionale dove gli amanti del settore e dei carrelli nello specifico, posso-no discutere, votare e condividere foto.Un portale che svolge una duplice funzione. Una funzione sto-rica, quella cioè di porsi come scrigno in cui raccogliere imma-gini di carrelli elevatori vintage, vecchi e ormai in disuso e una funzione di socialità, quindi di scambio di impressioni, com-menti e di discussione per coloro che condividono una stessa grande passione.

Già a prima vista, il sito mostra l'intento di questo progetto: preservare la memoria del Vintage Material Handling Equip-ment. La navigazione è semplice ed efficace. Sull'homepage capeggiano le immagini vintage dei più famosi marchi di carrelli: Clark, Yale, Hyster ed altri. Ognuna è comple-ta di casa ed anno di produzione, genere di carrello ed ulteriori caratteristiche tecniche. Ed ogni giorno, migliaia di appassiona-ti effettuano upload di foto esclusive divertendosi a commen-tare le foto postate dagli altri utenti. Ogni persona in possesso di una macchina fotografica – più semplicemente con uno smartphone - che intercetta un car-rello elevatore d'epoca può inviare le foto per condividerle con altri appassionati. Ed è così che da diversi punti del mondo ar-rivano e vengono caricate ogni giorno sul sito Forkliftmuseum.com le immagini dei carrelli più singolari. Grazie a questo progetto e alla penuria di musei dedicati al car-rello elevatore, al momento, Forkliftmuseum.com può vantare la più grande collezione di foto di carrelli elevatori d'epoca.

Innovazioni

di Erika Atzori

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36 MULETTIDAPPERTUTTO

Acronimi talvolta incomprensibili dietro cui si nascondono tutte le figuredella sicurezza

RSPP, ASPP, RLS e APS. L'organigramma della sicurezza ci aiuta a cogliere le differenze e le competenze di ogni responsabile interno all'azienda

Quando si parla di sicurezza si è soliti sentire una marea di si-gle e acronimi. RSPP, ASPP, RLS, APS, sono solamente alcune di quelle abbreviazioni che talvolta sembrano far parte di un’altra lingua. In realtà, descrivono perfettamente il mondo della sicu-rezza, solito ad utilizzarle per definire le molteplici figure che operano al suo interno.Ma quali sono le figure della sicurezza e quali sono presenti nelle nostre aziende? Sono tutte obbligatorie?Per rispondere a questi interrogativi, proviamo allora a capi-re come si compongono l’insieme delle figure della sicurezza dettate dalla normativa di riferimento, D. Lgs 81/08 s.m.i., pre-senti in quello che può essere definito l’organigramma della sicurezza. Al centro di ogni azienda, vi è il datore di lavoro, colui che ha

deciso di affrontare il rischio di impresa così come definito dal Codice Civile. E' lui l'attore principale dell'organigramma, che sceglie e attribuisce le deleghe delle funzioni a tutti i compo-nenti dell’azienda.Immediatamente vicini al datore, i dipendenti, istruiti sulla for-mazione generica e specifica in base al rischio d’azienda. Tra lavoratori ed eventuali soci, figura quello che il datore di lavoro ha facoltà di nominare addetto alle emergenze: Antincendio e Primo Soccorso. Si tratta solitamente di soggetti più adatti a gestire situazioni delicate e di pericolo che non possono non accettare l’incarico a meno che non ci siano veramente impor-tanti impedimenti documentati, che ne comportino l'esenzio-ne dall’incarico.Prendendo a riferimento l'organigramma, all’interno del grup-

Muletto Sicuro

di Michelangela VincisMULETTO SICURO

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po di lavoro, è solitamente presente anche una persona che per mansioni ricoperte e funzioni svolte nell’orario lavorativo ha una responsabilità maggiore rispetto gli altri dipendenti. A lui spettano compiti di vigilanza e coordinamento sull'intero gruppo: si tratta del preposto e/o dirigente, qualora l'azienda sia di grandi dimensioni.Il decreto prevede inoltre una sorveglianza sanitaria che vie-ne valutata in base al tipo di rischio e le mansioni svolte dai diversi dipendenti. E proprio per questo ordine di motivazioni che all'interno dell'azienda è fondamentale anche la figura del medico competente.Chi manca ancora all'appello? RSPP. RSPP non è altro che il responsabile del servizio di prevenzio-ne e protezione. Colui, che, come stabilito dal D.Lgs. 81/2008, viene nominato dal datore di lavoro e deve possedere capacità e requisiti adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, per assumersi e dimostrare di avere quelle responsabi-lità che gli permettono di organizzare e gestire tutto il sistema appartenente alla prevenzione e alla protezione dai rischi.In questo caso l’RSPP può essere sia il datore di lavoro, che un dipendente o un esterno. In tutti e tre i casi è necessario possedere delle competenze che vengono acquisite attraverso dei corsi previsti dal Decreto e che variano in base al rischio e

in base al soggetto che effettua l’incarico. In alcune aziende, a seconda delle dimensioni o della tipologia, il RSPP può essere affiancato da altri soggetti, gli Addetti al Servizio di Prevenzio-ne e Protezione (ASPP). Sono genericamente figure professio-nali in possesso di caratteristiche tecniche specifiche per poter svolgere questo ruolo e per supportare il responsabile nel co-ordinamento del servizio di prevenzione e protezione dei ri-schi. Infine, tra i dipendenti viene solitamente scelto anche un RLS, un rappresentante dei lavoratori della sicurezza, che funge da portavoce dei lavoratori ed è presente in ogni fase dell'intero sistema sicurezza. Anche in questo caso, sulla base del numero di dipendenti e del rischio d’azienda (quest’ultimo dipende dal codice ATECO dell’azienda), è possibile che, tra aziende diverse, si abbiano variazioni nella conformazione dell’organigramma. Com'è facile percepire, anche dopo una breve e generica de-scrizione, i vari acronimi altro non sono che figure di fonda-mentale importanza all'interno dell'azienda. E voi? Conoscete i nominativi delle diverse figure della sicurez-za presenti all'interno della vostra azienda? Divertitevi nella creazione del vostro organigramma!

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38 MULETTIDAPPERTUTTO

Applicare ai carrelli elevatori magneti e calamite per il sollevamentoin sicurezza, nel rispetto delle normative vigenti

In qualità di Organismo Notificato e Laboratorio Prove Accreditato, ECM assiste tutti i produttori e distributori che intendano adottare soluzioni speciali per i propri carrelli elevatori

Come si deve procedere nel caso di attrezzatura speciale pro-gettata e realizzata su misura per la movimentazione di carichi in ferro mediante l’applicazione di magnete sul carrello eleva-tore, nel rispetto delle normative vigenti? Lo abbiamo chiesto a ECM, che è intervenuta in diverse occasioni e su diverse tipo-logie di attrezzature, per certificare le soluzioni adatte al sol-levamento e movimentazione di carichi pesanti e costituiti da materiali ferrosi.

Quale procedura bisogna adottare per verificare l’applicazio-ne dell’elettromagnete sul carrello elevatore?Il primo passo da compiere, se si intende procedere con l’appli-cazione ad un carrello elevatore di una speciale macchina per il sollevamento, è effettuare le corrette verifiche di conformità sull’insieme delle parti che costituiscono tale dispositivo per il sollevamento. Nel nostro caso, quando ci siamo trovati ad in-

tervenire in tal senso, la prima attività che abbiamo effettuato è stata verificare l’idoneità del carrello elevatore e dell’attrez-zatura elettromagnetica da applicare. In molti casi, essendo ECM già stata chiamata dai costruttori per rilasciare la marca-tura CE su tale attrezzatura, il processo di verifica si semplifica in quanto già in possesso della documentazione necessaria e certi della conformità. Una particolare tipologia di accessorio di sollevamento si com-pone di un’attrezzatura inforcabile, dotata di un elettromagne-te per la presa e il sollevamento di materiali in acciaio e di un gruppo elettrogeno per l’alimentazione dell’elettromagnete stesso. Trattandosi di una soluzione speciale per il sollevamen-to applicata ad un carrello elevatore, è necessario prendere in considerazione le più svariate possibilità di rischio legate a tale applicazione ed effettuare i test di conformità in riferimento alle norme applicabili.

Carrelli elevatori dotati di accessori speciali

Carrello elevatore dotato di elettromagnete, con generatore di corrente applicato al carrello

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39 MULETTIDAPPERTUTTO

Quali test effettua ECM per verificare la conformità di tale at-trezzatura speciale applicata al carrello elevatore?In un caso specifico che è capitato di affrontare, ossia di un’at-trezzatura inforcabile dotata di un gruppo elettrogeno per l’a-limentazione dell’elettromagnete e annesso elettromagnete, il nostro personale ha eseguito i seguenti test:• prove di compatibilità elettromagnetica;• prove di rumorosità;• tempo di mantenimento delle batterie dell’elettromagne-

te, a generatore spento;• prove di stabilità dell’attrezzatura durante l’immagazzina-

mento;• prove di stabilità del carrello elevatore.Ulteriori prove sono state effettuate sulla base delle norme ap-plicabili e a seconda della tipologia di magnete che si intende abbinare al mezzo.

A seguito del superamento dei test, quale documentazione viene rilasciata?Una volta effettuati i test necessari a verificare la conformità dell’attrezzatura di sollevamento e l’applicazione della stessa sul carrello elevatore, Ente Certificazione Macchine emette la documentazione necessaria (test e certificati) al fine di garan-tire il rispetto delle normative vigenti e la conformità dell’in-sieme. Viene anche redatta l’integrazione al Manuale d’Uso originario del carrello elevatore accessoriato con magnete, riportante la descrizione dell’attrezzatura, le modalità d’impie-go, le norme di sicurezza e le operazioni di manutenzione da effettuare. Trattandosi di una soluzione speciale per il sollevamento, resta fondamentale effettuare la corretta formazione degli operatori addetti all’utilizzo e alla manutenzione del mezzo, nonché l’u-tilizzo di adeguati dispositivi di protezione individuale, come riportato sul manuale d’uso e manutenzione.

Carrello elevatore dotato di elettromagnete,con generatore di corrente applicato al carrello

Carrello elevatore dotato di elettromagnete,con generatore incorporato

Accessorio elettromagnete inforcabile,corredato di generatore di corrente

Le aziende hanno sempre più l’esigenza di movimentare mer-ce dalle caratteristiche particolari che necessita di attrezzature dedicate, la cui applicazione ai carrelli elevatori è possibile solo attraverso un processo di certificazione d’insieme che richiede competenza e conoscenza delle normative vigenti, al fine di garantire la sicurezza degli operatori. Ente Certificazione Mac-chine, in Qualità di Organismo Notificato e Laboratorio Prove Accreditato, che da anni si occupa di verificare la sicurezza dei carrelli elevatori, assiste i suoi clienti nelle attività necessarie a valutare la conformità dei mezzi nel caso di applicazioni di at-trezzature speciali per il sollevamento, come nel caso specifico degli elettromagneti.

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1Tra le figure relative alla sicurezza presenti in azienda possiamo elencare

A La polizia municipale e il datore di lavoro

B La guardia di finanza e il datore di lavoro

C I lavoratori e il datore di lavoro

2Esistono in base alle normative vigenti, sanzioni quali l’arresto o ammenda per i dipendenti in caso di violazione delle norme

A Sì

B No

C È possibile solo un richiamo verbale da parte del datore di lavoro

3 Cos’è il D. lgs. 81/2008 e smi.?A Il Testo Unico sulla sicurezza stradale

B Il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

C La legge finanziaria

4 Alcool, sostanze psicotrope e stupefacenti

AVanno prese in considerazione come elemento per una valutazione del rischio di incidente sul luogo di lavoro

B Non influiscono sullo stato dell’operatore

C Solo gli stupefacenti influiscono negativamente

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5 Gli agenti cancerogeniA Non sono presenti nei luoghi di lavoro

B Non esiste nessuna sigla che li contraddistingue

C Hanno le sigle di riconoscimento R45, R49

6 Rischio vibrazioniA Non influiscono nel lavoro

B Esistono solo nelle situazioni lavorative del secolo scorso

C Le vibrazioni sono da prendere sempre in consi-derazione

7 Movimentazione manuale dei carichi

A Il peso massimo sollevabile per la popolazione adulta in condizioni ottimali è di 25 Kg

B Non ha limiti particolari, dipende dall’individuo

C Il peso massimo sollevabile per la popolazione adulta in condizioni ottimali è di 45 kg

8 Stress CorrelatoA È una malattia

B È una situazione prolungata di tensione

C Non esiste

9 DPI

A

Si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro

B Non sono obbligatori

C È una figura preposta alla sicurezza

10 Definizione di LavoratoreA Risorsa umana iscritta all’albo dei lavoratori con

doveri e diritti gestiti dai sindacati

B

Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’am-bito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere

C Collaboratore con contratto subordinato che opera in un contesto di produzione

11 VideoterminaliA Le precauzioni sono facoltative

B È compreso nei rischi l’utilizzo dei cellulari

C

Si intende per lavoratore VDT: il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videotermina-li, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni previste dalla legge (ART 173)

12 Datore di lavoroA Opera nell’ambito di un rapporto di lavoro solo

ed esclusivamente continuativo

BColui che utilizza la forza lavoro e organizza il pagamento del corrispettivo in base alla quantità di ore fornite dal lavoratore

C

Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secon-do il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’u-nità produttiva in quanto esercita i poteri decisio-nali e di spesa

13 Responsabilità del Datore di Lavoro

A Valutazione dell’andamento produttivo del lavo-ratore

B Il datore di lavoro è obbligato a dotarsi di una rete organizzativa e gestionale

CNon ha il dovere del controllo e della verifica nel rispetto delle leggi sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro

14 Responsabile del servizio di prevenzione e protezione

APersona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi

B Non è la figura disciplinata nell’ordinamento giuridico italiano dal D. Lgs. 81/08

CNon viene designato dal datore di lavoro per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi

15 È necessario aggiornare il DVRA Mai perché non è obbligatorio

B Quando c'è una variazione societaria generale

C È facoltativo

1C - 2A - 3B - 4A - 5C - 6C - 7A - 8B - 9A - 10B - 11C - 12C - 13B - 14A - 15B

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42 MULETTIDAPPERTUTTO

Formazione efficace: La Corte di Cassazione si pronuncia in meritoalle responsabilità

La necessità di comunicare ed apprendere la cultura della sicurezza diventa l’obiettivo della formazione e delle nuove disposizioni normative in materia di sicurezza sul lavoro

Formare nella sicurezza? Si sempre. Ma formare secondo quali criteri? Qual è l’obiettivo che si deve raggiungere? Siamo sicuri che non si ritenga tempo perso come succede per la maggior parte delle aziende che si scontrano con questa realtà indesiderata ma obbligata, che rappresenta tra l’altro anche un costo?Di recente è stata la Corte di Cassazione a fornire una risposta decisamente interessante a questi interrogativi, parlando, in più di una sentenza, di formazione efficace. Per formazione efficace s'intende che la formazione deve es-sere svolta in modo che il discente comprenda il messaggio relativo alla sicurezza e che venga a mutare proprio il modus operandi durante l’orario di lavoro. La necessità di comunicare ed apprendere la cultura della sicurezza diventa così l’obiettivo stesso della formazione e delle nuove disposizioni normative in materia di sicurezza sul lavoro.In questo modo entrano in gioco diverse parti ma soprattutto l’operato degli enti formativi o chi per loro svolge la funzione di formare.La sentenza della Corte infatti, solo per citare un esempio, Cass. pen., sez. IV, 22 Ottobre 2012, n. 41191, ha considerato l’azienda responsabile perché da un’analisi della formazione che in questo caso era stata svolta, l'ha reputata non efficace e corretta per quel tipo di soggetto e per quel tipo di rischio.L’azienda si ritiene quindi responsabile non solo di ottempera-re all’obbligo della formazione ma anche nella scelta di coloro che svolgono la formazione. In tal senso il D.Lgs 81/08 e s.m.i. ha ben chiarito chi sono i soggetti che possono effettuare la formazione sulla sicurezza. Con il nuovo Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016, entrato in vigore il 7 Settembre 2016, si è avuta un'ulteriore modifica per quanto attiene agli enti paritetici che non compaiono più come enti formatori.Non solo: i formatori devono essere in possesso dei requisiti previsti dalla C.M. 6 marzo 2013 dove sono elencati i diversi titoli o esperienza necessari per poter essere considerati for-matori della sicurezza.Il datore di lavoro o chi ne fa le veci, dovrà quindi formare non perdendo di vista che:- l'ente formativo sia tra quelli elencati dal D. Lgs. 81/08 s.m.i.;- i requisiti del formatore;- che la formazione sia efficace.Analizzando i primi due vincoli, è possibile che la terza venga da se perché gli enti che hanno queste caratteristiche solita-

mente sono anche al passo con i tempi. Non si occupano sem-plicemente di formazione obbligata ma considerano loro obiet-tivo fondamentale diminuire gli incidenti sul luogo di lavoro.Ma quindi, perché formazione efficace? Facciamo un'altra do-manda, spostiamo il soggetto in questione.Se fossi tu ad avere un incidente sul luogo di lavoro cosa vor-resti accadesse:a) vorresti che nessuno sapesse come comportarsi b) preferiresti che qualcuno cercasse di aiutarti con il rischio di capitolare insieme a tec) vorresti che sia tu che i tuoi colleghi sapeste come compor-tarvi in caso di incidenteLa domanda è retorica. Ma questo purtroppo non è solo un quiz. È la tua vita. E’ l’efficacia della formazione. È l’obiettivo della sicurezza sul lavoro.

La cultura della sicurezza

di Michelangela Vincis

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44 MULETTIDAPPERTUTTO

Green & Innovazione: i binari su cui scorre Greenrail™

Annoverata fra le migliori 10 startup italiane, la giovane azienda che utilizza materiale riciclato per produrre traverse ferroviarie, assolve anche il suo compito in senso ambientalista

Da diversi anni, il mondo della logistica e dei trasporti, mostra un occhio di riguardo verso i temi della sostenibilità ambienta-le. E lo fa non solo in relazione alle emissioni di CO2 ma anche per ciò che riguarda le produzioni ed i materiali utilizzati. Un esempio, in tal senso, lo offre Greenrail™, il nuovo concept di traversa ferroviaria innovativa ed ecosostenibile costruita con plastica riciclata e gomma ottenuta dal recupero di pneumatici fuori uso. Una start up che entra appieno nel novero delle 10 migliori aziende che nell'arco di quasi due anni sono state premiate dal loro mercato di riferimento con fatturati di tutto riguardo. Le caratteristiche delle traverse di Greenrail™ permettono di entrare sul mercato ferroviario come sostituta delle traverse in calcestruzzo armato precompresso. Greenrail™ infatti, contribuisce alla riduzione dei costi ma-nutenzione, abbattendo inoltre le vibrazioni e la rumorosità. Realizzata da un outer shell ottenuto da un mix di plastica e gomma e da un inner core in calcestruzzo armato, la traver-sa Greenrail™ è ottenuta da materiale riciclato, è in grado di ridurre l’impatto acustico e richiede un minore uso di risorse.La società, nasce infatti col doppio intento di risolvere tutti i problemi collegati all’utilizzo delle traverse in c.a.p., unendo

le migliori caratteristiche delle traverse composite al peso ed al sistema d’attacco rotaia di quelle in c.a.p. Questo vantaggio è implementato da altri numerosi benefici di tipo ambientale, come il decremento nel consumo di ballast e la conseguente diminuzione di emissioni di polveri sottili nell’aria. Non solo: l'utilizzo di materiali di riciclo permette di ridare vita a tutte quelle materie che altrimenti sarebbero difficili da smaltire. Inoltre, grazie alla composizione della traversa Greenrail™ è possibile produrre energia elettrica con l'ausilio di sistemi pie-zoelettrici o fotovoltaici integrati, cosa che si traduce in un al-tro vantaggio in termini di sostenibilità. Se poi si pensa che il ciclo di vita delle rotaie è stimato in più di 50 anni dalla prima installazione, ben si comprende di che portata sia questa meravigliosa innovazione. Greenrail, start-up fondata nel 2012, iscritta nel registro spe-ciale delle Start Up Innovative Italiane, nasce dall’esperienza nel settore ferroviario del suo fondatore Giovanni Maria De Lisi e cura tutto il processo di progettazione, brevettazione, proto-tipazione e testing dei prodotti, distinguendosi nel panorama internazionale come sinonimo di innovazione e sostenibilità grazie alla collaborazione anche con i principali centri di ricerca a livello mondiale.

La prima traversa ferroviaria ecosostenibile

di Francesca SalisMULETTO E DINTORNI

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45 MULETTIDAPPERTUTTO

La certezza di un prodotto d'alta qualità, grazie a 30 anni di esperienzanel settore

Impegnata a tradurre l'energia in prodotti dall'eccellente efficienza, GM si distingue per precisione e affidabilità. Tra gli imperativi aziendali, minore consumo energetico e basso impatto ambientale

Di GM Electric abbiamo parlato per tutto il 2016 come di una società attenta e impegnata nel tentativo di rafforzare il suo profilo aziendale e produttivo. Abbiamo evidenziato i punti di forza dell'azienda di articoli elettrici e della sua distribuzione capillare che, legate ad un'assistenza puntuale e scrupolosa fanno di questa realtà veneta un punto di riferimento per il mercato dei carrelli elevatori.Nell'arco dell'ultimo anno, GM ha dedicato molte delle sue energie nel miglioramento della qualità di produzione, intro-ducendo un più rigido controllo sulla componentistica e sui materiali elettronici. Fra gli obiettivi raggiunti durante tutto l'arco dell'anno, l'esser riusciti nell'intento di prolungare la vita delle batterie e di abbassare i consumi energetici. Si perchè, parlando di energia, nella produzione di GM il rispar-mio incide in maniera importante. Sia in fase di progettazione, nel momento cioè in cui vengono messi in cantiere tutti i pro-dotti, che a livello globale. Basti pensare alla piantumazione di alberi programmata, che

compensa la CO2 prodotta in azienda e al tentativo di utilizzare la componentistica a km 0: due vie verso il risparmio ed il con-trollo della qualità del proprio lavoro che fanno onore a tutte le realtà aziendali che come GM si impegnano in tal senso.Il tutto ovviamente a diretto vantaggio del cliente. Perché pro-durre in Italia significa sia assicurare standard qualitativi molto alti che garantire prodotti spesso più economici.Consumi ridotti e un'occhiolino schiacciato verso il green, che oggi fa tanto bene.Adesso, per GM, uno sguardo all'internazionalizzazione sembra d'obbligo. I vertici aziendali stanno infatti pensando di espan-dersi non solo a livello europeo, ma mondiale. Forti dell'espe-rienza trentennale in Italia, intendono porsi quale principale produttore di articoli elettrici per una clientela sempre più am-pia. E noi siamo sicuri che, grazie alla sua lungimiranza, GM Electric sarà in grado di raggiungere tutti i suoi obiettivi, anche quelli più ambiziosi. Muletti Dappertutto non può che augurar-vi un grande in bocca al lupo!

GM Electric

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46 MULETTIDAPPERTUTTO

L’azienda Nino Castiglione: quando la tradizione sposa l’innovazione

Manualità e automatismo in magazzino, per il primo produttore italiano di tonno in scatola a private label per GD e GDO. Ne abbiamo parlato con il responsabile della logistica dell’azienda, Rosario Calandro

L’azienda Nino Castiglione, con una produzione annua di oltre 100 milioni di scatolette, è il primo produttore italiano di tonno in scatola a private label per GD e GDO. Dal 1933, rappresenta una realtà industriale prestigiosa, dota-ta di moderni stabilimenti, impianti produttivi all’avanguardia, laboratori per il controllo qualità, linee di confezionamento e un’ottima organizzazione logistica. Negli stabilimenti situati a Trapani la lavorazione del tonno è realizzata esclusivamente da maestranze locali, circa 200 i dipendenti, che, cresciute in un contesto vocato da sempre alla pesca del tonno, realizzano il prodotto finito secondo i metodi dell’antica tradizione sicilia-na. L’intero processo produttivo, dall’approvvigionamento del-la materia prima al confezionamento, è interamente tracciabile e certificato, così da poter fornire tutte le informazioni sul tipo di tonno utilizzato, la zona di pesca, il metodo di cattura. La tracciabilità è principio fondante di un altro valore aziendale:

la sostenibilità. Sensibile alla salvaguardia dell’ecosistema ma-rino, la Nino Castiglione aderisce al progetto dolphin safe che garantisce una pesca selettiva che non danneggia i delfini, e ha ottenuto anche la certificazione Friend of the Sea che attesta l’utilizzo di tonni adulti pescati in bacini non sovrasfruttati. L’a-zienda condivide inoltre il protocollo dell’Unione Europea che bandisce la pesca illegale e non regolamentata. Abbiamo intervistato il responsabile della logistica della Nino Castiglione, Rosario Calandro, col quale abbiamo parlato di come un’attività così fortemente fondata sulla tradizione sia stata in grado di sposare l’innovazione, automatizzando il suo magazzino.

M.: “Sappiamo che la mission della vostra azienda è coniuga-re l’antica tradizione locale della pesca del tonno con l’inno-vazione dei processi produttivi, nel rispetto dell’ambiente e

L’intervista

di Erika Atzori

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47 MULETTIDAPPERTUTTO

della dignità dei lavoratori. Tradizione e innovazione, quindi. E’ un connubio fortunato?”R.C.: “L’attività della nostra azienda rappresenta una sintesi perfetta di tradizione e innovazione, manualità e automati-smo, storia e avanguardia tecnologica. Noi abbiamo iniziato a pescare tonni con l’antico sistema della tonnara fissa, una tradizione rispettosa del mare e delle sue specie. Nasciamo come pescatori che lavoravano il tonno, ma negli anni siamo cresciuti molto fino a diventare il primo produttore italiano di tonno in scatola a marchio privato. Siamo riusciti a mantenere saldi gli stessi principi che ci guidavano in passato. Ciò che è cambiato è la mole di lavoro, che ci ha portato ad automatizza-re alcuni processi (dall’inscatolamento alla clusterizzazione, ad esempio, fino ai sistemi di stoccaggio), ma lasciando invariate alcune fasi, che si svolgono esattamente come un tempo, come la selezione delle pezzature, il taglio, la preparazione dei pezzi per la cottura, la monda. Abbiamo mantenuto un altro aspetto della vecchia tradizione di tonnara: la lavorazione di tutte le parti del tonno, esattamente per come si faceva in passato.

M: “Quali sono le principali differenze tra il prima e il dopo automazione del magazzino? Come si lavorava prima e come si lavora adesso? R.C.: “Da quando è entrata in vigore la normativa sulla trac-ciabilità dei prodotti alimentari, per noi è sorta l’esigenza di gestire il magazzino prodotto finito in maniera automatica. Ge-stiamo infatti una trentina di marchi e ognuno di questi ha tra le 5 e le 6 referenze diverse. In realtà per noi ogni lotto di pro-duzione è ormai una referenza a sè. Risulta quindi facile intuire la complessità del magazzino e la consequenziale esigenza di gestirlo in maniera automatizzata. In passato non era richiesta una precisione così capillare. Oggi ogni lotto ha la sua storia, dalla barca con la quale viene pescata la materia prima fino al prodotto che troviamo sullo scaffale.

M: “Quali sono le attrezzature in uso nell’azienda?”R.C.: “Il nostro magazzino prodotto finito viene gestito con due impianti automatici che hanno una capacità di circa 5.000 posti pallet. Il tutto gestito da un software che, attraverso lotto di produzione e scadenza, ci garantisce la rotazione dei prodotti con criterio FIFO”.

M: “Come ha preso il personale l’automazione? Con diffiden-za o con entusiasmo?”R.C.: “Dopo una fase iniziale di leggero scetticismo, che con-traddistingue peraltro ogni innovazione, i protagonisti del no-stro lavoro hanno preso con sempre maggiore entusiasmo un metodo che alla fine assicura a tutti più tutela e più precisione. Ma in realtà, la lavorazione del tonno in scatola prevede tutta la fase iniziale che è e rimane manuale come la monda, che noi consideriamo il cuore pulsante dell’azienda. E’ una fase fondamentale, eseguita esclusivamente da maestranze locali che, con estrema cura, puliscono il pesce da lische, pelle, spine e tutto ciò che non deve finire in scatoletta. Alla fine infatti il prodotto inscatolato è altamente selezionato. Dalla qualità di questo lavoro dipende la qualità del prodotto finito e la soddi-sfazione del consumatore. E non c’è automazione che può so-stituire questo processo, che richiede esperienza, competenza, attenzione”.

IL PROCESSO PRODUTTIVO

Le scatolette di tonno, dopo la sterilizzazione, vengono pallet-tizzate e poste a maturare in magazzino nel quale, trascorso un periodo di stagionatura adeguato per raggiungere l’optimum delle caratteristiche organolettiche, vengono confezionate in cluster e assemblate in fardelli di cartone protetti da polieti-lene termoretratto prima di essere destinati alla distribuzione.

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49 MULETTIDAPPERTUTTO

Esperienza pluridecennale e tecnologie all'avanguardia: le parole chiave

dell'eccellenza

La specializzazione nella progettazione e la costruzione di stampi e attrezzature per la deformazione a freddo della lamiera, alla base del successo dell'azienda del Modenese

Borghi Assali

La “Borghi Ivan snc” nasce nel gennaio del 1971 per offrire l'ec-cellenza in fatto di tecnologie all'avanguardia nella produzione di stampi e attrezzature che consentono la deformazione della lamiera a freddo. Un settore che ha consentito all'azienda di espandersi in altri campi e di lanciarsi nello sviluppo di assali folli sterzanti per carrelli elevatori e trattorini aeroportuali. La produzione ha avuto inizio sul finire del 1996, conquistando i mercati di riferimento. A partire da quel momento, avvalendo-si delle tecnologie di progettazione più innovative, la Borghi ha saputo sviluppare un’ampia gamma di prodotti a partire dagli assali sterzanti con soluzioni brevettate. L’azienda è infatti pre-sente nel settore dei carrelli elevatori in molti paesi europei ed extra europei con oltre quasi il 40% della produzione, fornen-do i più importanti brand mondiali. E' dai primi anni del 2000 che la “Borghi” decide di puntare con determinazione anche sul miglioramento della sicurezza: dal 2003 è infatti possibile applicare agli assali prodotti dall'azienda un dispositivo di lim-itazione del rischio che aumenta di gran lunga la sicurezza dei mezzi sui quali vengono applicati gli assali stessi. A partire dal 2009 la “Borghi Ivan s.n.c.”, intuendo che il futuro avrebbe vis-to l’ascesa delle trazioni elettriche, inizia a sviluppare le ruote motorizzate sia a motore orizzontale che verticale e, contem-poraneamente, investe nello sviluppo degli assali differenziali a trazione elettrica. Dopo solo due anni di lavoro, i prodotti messi a punto sono stati presentati alla fiera internazionale di Hannover, in Germania, nel maggio 2011. Dal 1 agosto 2013 la Borghi Ivan Snc si è trasformata in Borghi Assali S.R.L., variando la sola denominazione. Una società certificata ISO 9001, in lin-

ea con i requisiti di legge in materia di sicurezza sul lavoro che ha aderito allo standard USA per l’ antiterrorismo denominato C-TPAT: un’iniziativa delle dogane in collaborazione con una comunità di business per garantire la catena di approvvigion-amento globale. Ma c'è di più. Il controllo di qualità interno all'azienda verifica meticolosamente i componenti in ingresso ed in uscita per mezzo di sistemi di controllo automatici che garantiscono la qualità dei prodotti. Grande esperienza, mas-sima cura dei progetti, tecnologie all'avanguardia e attenzione ai minimi particolari. Uno staff giovane e dinamico completa la qualità dei prodotti: seri e motivati professionisti che sod-disfano pienamente i clienti garantendo l'elevatissima qualità dei servizi offerti. Un'azienda che si fa notare, anche a livello internazionale. Dopo la presenza a Stoccarda, al Logimat 2016, la Borghi Assali S.r.l. ha infatti offerto la sua prestigiosa presen-za anche al CeMAT 2016 di Hannover. Questo, per un'azien-da così virtuosa, non è certamente un punto d’arrivo ma solo un nuovo step di un cammino verso sempre nuovi successi. In quest’ottica la Borghi Assali, nell’ultimo anno, ha sostenuto in-vestimenti per quasi 3 milioni di euro acquistando due nuovi capannoni, nuovi macchinari, isole robotizzate e un magazzino automatico da 1000 contenitori. Insomma, un successo italiano nel mondo.

Elettroruote EBO 1450

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Carpooling aziendale: la nuova frontiera delle aziende eco-compatibili

Nel 2016, condividere l'auto per gli spostamenti casa-lavoro ha ridotto le emissioni di CO2 di 105 mila Kg. A riverarlo è un rapporto di Jojob, servizio dedicato alla condivisione dell'auto

646.900,82. Sono i chilometri risparmiati durante tutto il 2016 in Italia dai lavoratori che hanno deciso di viaggiare condivi-dendo l'auto con i propri colleghi, anche di aziende limitrofe, per raggiungere il posto di lavoro. Una tendenza che secondo i dati forniti dal Rapporto sul car pooling aziendale elaborato da Jojob ha visto 16.500 sposta-menti certificati effettuati in condivisione. L'opzione sarebbe stata scelta da 20.000 passeggeri che avrebbero deciso di la-sciare a casa il proprio veicolo preferendo un viaggio insieme ai colleghi. La media dei viaggiatori si è quindi attestata sulle 2,56 persone per ogni tratta e i fruitori del servizio sono lievitati del 227% rispetto al 2015. Individualmente è stato stimato che su una media distanza di circa 25 chilometri, su un'auto con tre persone a bordo, nell'ar-co dei circa 220 giorni lavorativi, ogni viaggiatore possa rispar-miare circa 600 euro l'anno posto il costo medio del carburante pari a 1,5 euro/litro. Per quanto riguarda l'impatto ambientale e le emissioni, invece, il risparmio sarebbe stato pari a 105.670 kg di CO2. Ma chi sono coloro che utilizzano il car pooling? Dati alla mano, secondo Jojob, il viaggiatore medio che utilizza il servizio è di età compresa fra i 35 ed i 40 anni (50%) per un tragitto quotidiano che rientra in una fascia chilometrica com-presa tra i 20 e i 30 km (il 50% dei viaggi).

Il car pooling sembra stia diventando una pratica sempre più diffusa tra le aziende. A dimostrare questo dato, l'analisi sulle modalità di scelta del servizio. La tipologia di mobilità condivi-sa sembra infatti venga scelta anche quando esiste l'alternativa del trasporto pubblico e sarebbero oltre il centinaio le aziende coinvolte in Italia da questo programma. La divisione territoriale priviliegia il Nord Italia con il 60% di aziende coinvolte, a seguire il Cento con il 30% e il Sud dove an-cora il servizio è poco diffuso. Condividere un viaggio, quindi, non solo per risparmiare ma anche per inquinare assai meno. Risparmi per il portafogli ma anche per l'ambiente perché in effetti in benefici del servizio non riguardano solamente i viag-giatori ma anche le emissioni dei mezzi di trasporto.Il servizio, attraverso un'app, permette di calcolare le emissioni di CO2 effettivivamente risparmiate da ogni utente registrato. Numeri certificati dall’azienda che vengono inseriti nel bilancio di sostenibilità.Gerard Albertengo, fondatore di Jojob ha dichiarato che “i ri-sultati ottenuti dalle aziende che nel corso del 2016 hanno atti-vato il servizio di carpooling, promuovendolo tra i dipendenti, sono stati ottimi, sia in termini di welfare aziendale che di ab-battimento delle emissioni”. Condividere. Provare per credere!

Idee per il risparmio

di Erika Atzori

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52 MULETTIDAPPERTUTTO

La Consulta e i referendum: quale destino per i voucher?

In aumento del 36%, oltre 132 milioni attivati nel 2016 e 13% di quota INPS pari a 2,50 euro. Tante le perplessità in caso di abolizione dei voucher, che potrebbe creare un grosso buco contributivo e non solo

La Corte Costituzionale si è recentemente pronunciata su tre requisiti referendari proposti dalla CGIL: il primo riguardava la reintegrazione ed estensione dell’art 18 della L.300/1970 c.d. statuto dei lavoratori; il secondo relativo all’abrogazione dell’articolo 29 DLGS.276/2003 in tema di solidarietà tra appal-tatore ed appaltante; il terzo relativo ai voucher, con il quale si chiedeva l’abrogazione delle disposizioni in tema di lavoro accessorio cosi come recentemente riformate dagli articoli 48, 49, 50 DLGS.81/2015. Si trattava di tre requisiti che se ritenuti ammissibili avrebbero potuto affossare la recente riforma del

mercato del lavoro operato dai c.d. decreti del Jobs Act. La Corte Costituzionale ha considerato non ammissibile il quesi-to referendario relativo all’articolo 18 L.300/1970, perché si è ritenuto non fosse di tipo abrogativo ma di tipo propositivo. Infatti la richiesta referendaria non solo prevedeva l’abolizione di quanto previsto dal DLGS. 23/2015 (recante disposizioni in materia di lavoro a tempo indeterminato a tutela crescente) che prevedeva in caso di licenziamento ingiustificato, con il crescere dell’anzianità di servizio, il pagamento di un’indennità che variava da 4 a 24 mensilità, ma anche l’estensione della

Attualità

di Romolo Gentile

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reintegra del posto di lavoro in caso di licenziamenti illegittimi dalle aziende con più di 15 dipendenti alle aziende a partire dai 5 dipendenti. Si trattava dunque di una proposta che avrebbe snaturato lo spirito della riforma colpendone il suo principale attore: il contratto a tutela crescente.Si ricorda infatti che il fine della riforma del Jobs Act era non solo il perseguimento del collocamento a tempo indetermina-to come principale figura di rapporto di lavoro, ma anche quel-lo di incentivare una nuova stagione di assunzioni caratterizza-ta dalla consapevolezza per le aziende di poter effettuare, in tema di politica occupazionale, scelte libere nel perseguimen-to degli obiettivi aziendali, in quanto i costituenti rapporti di lavoro vedevano i relativi costi e tutele crescere con l’anzianità di servizio. Non volendo in questa sede entrare nel merito della scelta del-la Consulta di ritenere ammissibile il quesito referendario in tema di solidarietà tra appaltante ed appaltatore, si considera sicuramente meno illuminata la decisione della Corte stessa di ritenere altresì ammissibile il quesito relativo all’abrogazione dei voucher. L’astratta considerazione da parte dei sindacati cir-ca l’inadeguatezza dei voucher come strumento di regolamen-tazione dei rapporti di lavoro in tema di equità sociale, stride con la realtà dei fatti. Il fenomeno del lavoro accessorio disci-plinato dai voucher proprio perché esasperatamente abusato nella sua originaria previsione operata dal DLGS 276/2003, era stato fatto già oggetto di una profonda rivisitazione da parte del legislatore e dalle circolari attuative del ministero del La-voro nel corso di questi ultimi anni (L. 92/2012; DLGS 81/2015 e 185/2016). Ne è derivato un impianto normativo dove eli-

minati i vincoli agli ambiti del lavoro accessorio, sola eccezio-ne gli appalti pubblici, il fenomeno dei voucher è fortemente soggetto a controlli per quanto riguarda la sua costituzione, durata e limiti economici sia per committente che per pre-statore. Questo perché da un lato si è voluto porre freno agli esasperati abusi del passato e dall’altro ci si è resi conto della naturale flessibilità di questo strumento come alternativa sep-pur non dichiarata ai maggiori costi conseguenti un’assunzione a tempo indeterminato. In questa direzione si riscontra da un lato l’aumento del 36% dei voucher attivati nel 2016 rispetto al 2015, oltre 132 milioni di voucher complessivi, dall’altro, le perplessità provenienti dallo stesso INPS che in caso di aboli-zione di detta figura vedrebbe aprirsi un grosso buco contribu-tivo (13% quota INPS di 2,50 euro per 132 milioni di voucher). Il referendum, laddove non dovesse cadere il governo, do-vrebbe svolgersi la prossima primavera, con il rischio, in caso di abolizione, di un vuoto normativo che se non colmato in tempi brevi potrebbe comportare una stagnazione a livello occupazionale. Il governo ha già reso noto che per evitare il referendum cercherà di proporre misure restrittive che sostan-zialmente si articolano nei seguenti punti: vietare i voucher nell’edilizia; vietarli nella pubblica amministrazione; vietarli come pagamento per i propri dipendenti; ridurre da un anno a sei mesi la validità del voucher una volta acquistato; abbassare i tetti di reddito attualmente previsti. Proposte queste giudi-cate pericolose dal mondo economico ed imprenditoriale in quanto si ritiene, da un lato, necessario impedire il referen-dum su detto quesito, ma dall’altro si anche che le riforme da operare non dovrebbero snaturarne i contenuti.

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Ambiti di Innovazione della logistica“Ambiti di innovazione nella logistica: esperienze a confronto” è il convegno organizzato dall’Osservatorio Contract Logistics della School of Management del Politecnico di Milano in col-laborazione con Assologistica e il patrocinio di Confindustria Padova che si terrà a Padova il 26 gennaio 2017. “La logistica e la distribuzione sono per definizione territoria-lità: i luoghi hanno proprie peculiarità, infrastrutture, filiere e servizi richiesti diversi. Abbiamo scelto il Triveneto per il nostro secondo convegno annuale, perché è una macroregione chiave dell’economia italiana in diversi settori”, ha spiegato Gino Mar-chet, Direttore Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics. Il quadro che emerge dalla ricerca è quello di una logistica sempre più complessa, che grazie alle nuove tecnologie deve essere sempre più SMART, acronimo di un complesso concet-to: “Servizio” del cliente e della strategia aziendale; “Multica-nale”, interprete dell’evoluzione del consumatore; “Agile”, os-sia in grado di seguire i cambiamenti con velocità; “Resiliente”, perché il sistema logistico deve saper reagire a perturbazioni temporanee limitando i rischi per i committenti e “Tecnologi-ca”, perché la tecnologia e il digitale sono ormai gli elementi fondamentali che abilitano l’innovazione.

CeMAT Eurasia, from Istanbul to the WorldL'industria è più in rete che mai e nuove e idee e prodotti arricchiscono l'offerta del vivace settore della logistica. A qualche giorno di distanza da CeMAT Southeast Asia, che si terrà a Giacarta tra il 2 ed il 4 marzo, un nuovo appunta-mento attende tutti gli addetti e appasionati al Materials Handling, a Istanbul, dal 16 al 19 marzo 2017 con CeMAT Eurasia, la più grande area espositiva dedicata alla logi-stica. Fervono dunque i preparativi per gli espositori provenienti da tutto il mondo che presenteranno sistemi innovativi di logistica, gru e carrelli elevatori, tecnologie di confeziona-mento, sistemi di scaffalature e soluzioni IT elettroniche e idrauliche oltre che pneumatici. A Istanbul si attendono oltre 78.000 visitatori e 1.600 espositori provenienti da 41 paesi, principalmente da Asia, Nord America, Balcani e Medio Oriente.

Logistica sotenibileConsumatori sempre più sensibili ai temi ambientali, la normativa per il calcolo della carbon footprint, le indicazio-ni della Commissione Europea per una riduzione del 60% delle emissioni del settore trasporto e lo spostamento fino al 50% da gomma a “vie navigabili o rotaia”. Le sfide che il settore del largo consumo deve affrontare nel prossimo futuro sono ardue ma ricche di buoni propositi. L'obiettivo di creare consapevolezza sull’impatto climatico della logistica, su come misurarlo e sulle azioni che posso-no migliorarlo sembra sempre più raggiungibile. In attesa di nuove soluzioni per migliorare la sostenibilità ambienta-le della supply chain, si moltiplicano i progetti in tal senso, come GreenRouter e le green practice di Conad e Sanpel-legrino.

NEWS DAL MONDO

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55 MULETTIDAPPERTUTTO

Emissioni CO2 da benzina e gasolio in di-scesa Sarebbero quasi un milione di tonnellate in meno rispetto al 2015. E' quanto emerge da una tabella elaborata dal Centro Ri-cerche Continental Autocarro sui dati del Ministero dello Sviluppo Economico. Il calo delle emissioni di CO2 da benzina sarebbe pari al 3,1% rispetto al 2015, mentre le emissioni derivate dal ga-solio sarebbero diminuite dello 0.2%.Un calo sicuramente moderato, ma un dato già importante che potrà essere migliorato nel 2017 grazie anche all'atten-zione con cui i principali attori del mercato si stanno impe-gnando a proporre sul mercato nuovi dispositivi tecnologici per rendere più efficiente l'uso di veicoli a motore. Il tutto, nell'ottica di una diminuzione progressiva dei consumi di carburante e quindi, di emissioni di CO2.

Master in “Management dei sistemi di trasporto e logistica”Nuove opportunità in un settore in forte espansione: Mas-ter in management dei sistemi di trasporto e logistica della mediterranea.Sono aperte le iscrizioni al Master di primo livello in “Man-agement dei Sistemi di Trasporto e Logistica” organizzato dal DIIES dell’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria. Il percorso didattico costituisce un’opportunità per approfondire i temi connessi ai trasporti, alla logistica ed alle tecnologie ICT di supporto alle imprese. L’offerta formativa rappresenta un’evoluzione del Master in Ingeg-neria dei Trasporti organizzato dallo stesso dipartimento universitario negli anni precedenti e mira a formare pro-fessionalità di alto profilo in grado di utilizzare un ampio spettro di conoscenze e competenze per interpretare, descrivere e risolvere problematiche connesse ai trasporti e della logistica.Per info e iscrizioni: http://www.diies.unirc.it/master.php

LogiMAT 2017: la piattaforma per le soluzio-ni dell‘intralogistica La LogiMAT 2017, 15° salone internazionale per la distribuzio-ne e per il fl usso di materiali ed informazioni avrà luogo dal 14 al 16 Marzo 2017 nel Centro Fieristico più moderno d’Europa presso l’aeroporto di Stoccarda. L’evento offre una visuale uni-camente varia dell’offerta attuale di prodotti e soluzioni fini ad una gestione intelligente, orientata al futuro ed efficiente dei processi logistici interni e dimostrerà nuovamente la sua im-portanza come la fiera annuale dell’intralogistica più grande. Grazie alla struttura eccellente del centro fieristico e alla chiara suddivisione delle tematiche espositive nei padiglioni, la Logi-MAT è la fiera dalle “brevi distanze” nonostante la considere-vole varietà. A Stoccarda vengono predisposte investizioni con-crete, e vengono instaurati i contatti decisivi. Quale altro modo migliore per iniziare il nuovo anno all'insegna del Business?

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56 MULETTIDAPPERTUTTO

21 marzo - 20 aprile

TRANSPALLET ELETTRICO

A volte è davvero difficile capirvi, ma non impossibile. Il vostro carattere, il vostro semplice atteggiarvi porta in realtà a conclusioni spesso sbagliate, ma chi vi conosce bene sa che può sempre affidarvi qualsiasi peso. Una can-zone per rilassarvi sensualmente.

21 aprile - 20 maggio

MULETTO DIESEL

Il destino è una cosa strana, e gioca, soprattutto con voi. Ma tanto ci siete abituati e sapete già come gestirlo. Questa volta sono pochi i consigli da offrirvi, state procedendo benissimo con la vostra calma che solitamente porta tutto a buon fine. Una canzone per la vostra fame di novità.

21 maggio - 21 giugno

MULTIDIREZIONALE

Quante volte vi hanno detto che sembrate due anime diverse racchiuse in una? Del resto, da voi ci si può aspettare solo questo. Ma il bello è che ogni vostra faccia, alla fine piace. Una canzone per farvi vedere anche il bellissi-mo lato oscuro di voi.

22 giugno - 22 luglio

RETRATTILE

E’ così importante per voi? Davvero siete convinti di non poter perdere que-sta occasione? E allora, perché continuate a nascondervi? Solo voi potete risolvere i vostri problemi, prendendoli in mano. E tutto si aggiusterà! A vol-te tirarsi indietro non è la mossa migliore. Per voi una canzone che vi farà capire cosa pensano davvero gli amici.

23 luglio - 23 agosto

MULETTO FUORISTRADA

Solo parole! Siete così bravi con quelle, riuscite sempre a convincere tutti ancora prima di dimostrarle con i fatti. Ecco perché la vostra canzone rimane solo in musica, anche essendo essenziale e piena. Non possiede parole ma può trasmettere tutto ugualmente.

24 agosto - 22 settembre

TELESCOPICO

A volte, guardando tutto da un altro punto di vista, si percepisce una realtà diversa, una realtà che gli altri non possono capire… A volte, questi siete voi, così lontani ma così efficaci. Una canzone per voi molto significativa, ma che pochi in realtà colgono e sentono davvero.

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57 MULETTIDAPPERTUTTO

23 settembre - 22 ottobre

MULETTO ELETTRICO

Finalmente vi siete accorti di esistere? Qualcuno vi ha detto quanto vi ap-prezza? E ci voleva così tanto? Comunque dovreste davvero guardarvi più dentro, dove scorre quell’energia che normalmente dedicate solo al lavoro e che invece potrebbe portarvi ovunque. Una canzone chiara, senza equivoci, che vi aiuti a capire chi siete davvero.

23 ottobre - 22 novembre

PORTA CONTAINER

Uno come voi, così grandioso e imponente… uno che comanda, che dice agli altri cosa devono fare, ha sempre tutte le responsabilità, ma ricordatevi che se voi cadete, portate tutti con voi. E’ questo che volete? Non tutto dipende sempre da voi, imparate dalla canzone e ricordatevi che tutte le vostre con-seguenze non possono pagarle sempre gli altri.

23 novembre - 21 dicembre

TIMONATO

Se si potesse scegliere un amico, qualsiasi, in mezzo a tanti, sicuramente bisognerebbe scegliere voi. Siete voi quelli sempre pronti a dare una spalla su cui appoggiarsi, e, a volte, può capitare che proprio voi non abbiate un aiuto… Ma non prendetevela, speriamo che questa canzone sia il vostro ap-poggio.

22 dicembre - 20 gennaio

CARRELLO A COLONNA

In ogni occasione vi distinguete dagli altri, quindi per voi solo ottimi auspici per il futuro. Sapete controllarvi, dominarvi e sfogarvi come si deve e quan-do si può. Una canzone per farvi ballare fino allo sfinimento, con il consiglio di… metterla a tutto volume!!!

21 gennaio - 19 febbraio

TRANSPALLET MANUALE

Siete così umili a volte, così impegnati per tutti quelli che vi stanno intor-no, per la vostra famiglia, per il vostro lavoro… Meritate molto di più, e un giorno ve ne accorgerete. Per voi una delle canzoni più belle della storia, da ascoltare rilassandosi e godendosi la vita.

20 febbraio - 20 marzo

COMMISSIONATORE

Chiunque può farvi solo i complimenti, visti i risultati eccellenti che state ottenendo, ma oltre a questo, è proprio uno splendido futuro quello che vi aspetta. E per festeggiare questi giorni stupendi ecco a voi una canzone che vi dia il buongiorno ogni mattina.

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58 MULETTIDAPPERTUTTO

Eventi & AppuntamentiUna nuova mini guida per rimanere sempre aggiornati sui prossimi eventi. Fiere, manifestazioni ed appuntamenti dedicati al mondo dei carrelli elevatori e alla logistica

Tra i principali appuntamenti della sta-gione invernale, iniziamo subito col ri-cordarvi SaMoTer 2017 a Verona dal 22 al 25 Febbraio 2017. Il Salone interna-zionale delle macchine movimento ter-ra, da cantiere e per l’edilizia, si presen-terà al pubblico con moltissimi seminari, convegni e, immancabilmente, centina-ia di espositori. La fiera, a cadenza trien-nale, è uno degli eventi ai quali non ci si può permettere di mancare. L'ingresso è a pagamento, con agevo-lazioni per vari settori ed è richiesta la prenotazione anticipata.All’interno della stessa fiera troverete anche Transpotec Logitec 2017, Salone dei trasporti e della logistica, che, con-temporanea a SaMoTer e Asphaltica, offre l’occasione di ottimizzare le visite e moltiplicare i contatti di affari. A tutti gli addetti ai lavori sarà possibile scoprire i mezzi più innovativi, dai truck ai veico-li commerciali, rimorchi o allestimenti, componentistica e ricambi, ma anche un’ampia gamma di servizi pensati per

l’autotrasportatore.E per chi ha voglia di fare qualche chilometro in più, vi segnaliamo CO-NEXPO-CON/AGG 2017 dal 7 all’11 Marzo a Las Vegas, Nevada, America; tema: il futuro dell’industria edile e del-le costruzioni, con tutto quello che può anche solo minimamente farne parte, quindi ogni mezzo, utensile, program-ma, attrezzo o prodotto che può essere utilizzato nel mestiere.Tornando in Italia, andiamo a Ravenna, dove dal 29 al 31 Marzo si terrà OMC 2017, dedicata a chi lavora nel campo delle nuove energie e ricerche.Non meno importante, come evento, l’asta che ogni anno si tiene a Caorso (PC), della Ritchie Bros e Auctioneers, il 23 Marzo 2017: l’esposizione di moltis-simi mezzi per varie tipologie lavorative, venduti all’asta al miglior offerente, pro-prio come si vede in TV.Un evento al quale partecipare anche solo per curiosità.Come non accennare, nella nostra rubri-

ca anche a CeMAT 2018? La più importante fiera riguardante tan-tissimi tipi di carrelli elevatori e logistica, dove i principali brand mondiali, e non solo, si riuniscono per mostrare le novi-tà e le innovazioni meccaniche o elettro-niche sui propri prodotti.Per chiunque voglia fare 2 passi in Ger-mania, ad Hannover, tra il 23 ed il 27 Aprile, ne vale davvero la pena.Concludono la stagione altri due appun-tamenti all’estero, nel Paesi Bassi e in Spagna con le fiere ESTA AWARDS OF EXCELLENCE il 6 Aprile ad Amsterdam e SMOPYC dal 25 al 29 Aprile a Saragoz-za: due appuntamenti per gli esperti del settore di macchine per l’industria e per il trasporto, dove anche i carrelli eleva-tori avranno un loro spazio di esposizio-ne.Moltissimi dunque, gli appuntamenti dedicati al mondo dell’industria e a tut-to l'indotto, partendo dalla bulloneria ai software più articolati.

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ENCICLOPEDIA DEL MULETTO MULETTIDAPPERTUTTO

CARRELLO FRONTALE CONTROBILANCIATO

Il carrello frontale controbilanciato è la macchina da movimentazione più comune, caratterizzata da una unità di sollevamento composta da montante e forche utili a movimentare, trasportare e stivare merce impilata sui bancali.Impiegato per diverse attività, è disponibile in differenti modelli a seconda degli ambienti in cui viene utilizzato.

CaratteristicheSollevamentoFra 2300 mm e 8700 mm

PortataFra 1000 kg e 8500 kgFra 18000 e 45000 (grandi portate)

PneumaticiTubex, standard o gomma piena

AlimentazioneA benzina, diesel, a gas

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Il carrello elevatore frontale è una macchina da lavoro impiegata sia in ambienti interni che esterni. Per il lavoro in magazzino viene generalmente prediletta la versione elettrica perché silenziosa e non inquinante, mentre all'esterno è facile ritrovare le versioni più poten-ti a benzina, gas o diesel. Il posto di guida dell'operatore è situato dietro il montan-te ed è composto da un sedile entro i 2 metri di altezza costruttiva, coperto da telaio metallico di protezione o da cabina chiusa con cristalli, che ne consente i lavori all'a-perto tutelando l'operatore dalla caduta carichi dall'alto, da ribaltamenti e condizione atmosferiche avverse.Sulla cabina nella parte superiore, anteriore e/o poste-riore vengono solitamente collocati gli indicatori lampeg-gianti di colore arancione, nonché avvisatori acustici utili a segnalare l'inserimento della retromarcia del mezzo, fari di lavoro per l’utilizzo notturno o in luoghi non per-fettamente illuminati.

CARRELLO FRONTALE CONTROBILANCIATO

MULETTIDAPPERTUTTO

ENCICLOPEDIA DEL MULETTO

DISPOSITIVI DI COMANDODi fronte a sé, il manovratore ha una serie di leve, mini-leve o joystick che comandano il sollevamento e le altre funzioni idrauliche opzionali quali lo spostamento del ca-rico per traslazione o per brandeggio e l'allargamento/stringimento delle forche.I carrelli moderni sono provvisti di variazione modulabi-le della velocità, di conseguenza il movimento viene co-mandato in assenza del pedale della frizione. Sui carrelli diesel, insieme ad acceleratore e freno è possibile tro-vare un terzo pedale, denominato "Incing Control", che agisce sul freno disinserendo al tempo stesso la trasmis-sione, per poter accelerare il motore e avere più potenza.

IL MOTORE Il motore è riposto nella parte inferiore del posto di guida in modo tale che il baricentro sia più basso possibile per garantire una stabilità maggiore durante la movimenta-zione dei carichi. Grazie alla presenza dello sterzo poste-riore, i carrelli elevatori frontali sono piuttosto agili nel lavoro all'interno di magazzini e corridoi stretti o di pic-cole dimensioni. Decisiva la tipologia di motore ed il peso del carrello. La capacità di carico è infatti maggiore nei carrelli con moto-re endotermico a scoppio, più ridotta nel caso di carrelli alimentati elettricamente.

SOLLEVAMENTOL'altezza di sollevamento viene definita dalla tipologia di montante che può essere Simple, Simplex G.V. (a Grande Visibiltà), Duplex o Triplex a seconda del numero di slitte che compongono la struttura telescopica. I montanti Du-plex e Triplex, definiti GAL, a Grande Alzata Libera, con-sentono di raggiungere altezze considerevoli. Su questi, la visibilità è eccellente, in quanto il pistone centrale di sollevamento sale insieme alla prima slitta. Sul carrello elevatore frontale, i montanti si allungano idraulicamen-te di 2/3 volte la loro lunghezza raggiungendo un'altez-za di carico inclusa fra i 4 ed i 7 metri. Esistono inoltre i montanti ad alzata libera, dove la piastra portaforche permette di sollevare un carico entro l’ingombro minimo della colonna, utile nei locali più bassi.

STABILITA'La stabilità di un carrello elevatore è fondamentale. A tal proposito esistono carrelli elevatori a 3 o 4 ruote: il primo ha una manovrabilità elevatissima in ambienti estrema-mente ristretti e può avere un motore posteriore avendo più carico in trazione e differenziale meccanico (oppure due motori anteriori aventi differenziale elettronico per una maggiore precisione); mentre il secondo è caratteriz-zato da una portata di sollevamento più alta e da migliore stabilità.Nella maggior parte dei casi, le gomme utilizzate per i carrelli elevatori frontali sono di tipologia superelastica e senza camera d'aria. Ciò limita le forature e garantisce al mezzo una solidità ed una stabilità maggiore rispetto alle ruote pneumatiche.