EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI.
Testi di epidemiologia di base Epidemiologia di base R.Beaglehole, R. Bonita, T. Kjellström....
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Testi di epidemiologia di baseTesti di epidemiologia di base
Epidemiologia di baseR.Beaglehole, R. Bonita, T. Kjellström. Seconda Edizione aggiornata. Editoriale Fernando Folini,
Elementi di Metodologia Epidemiologica
Carlo SignorelliSocieta' Editrice Universo
Altri testi di epidemiologiaAltri testi di epidemiologia
EPIDEMIOLOGIA
Disciplina che ha come oggetto di studio intere intere popolazionipopolazioni (o loro parti più o meno estese) nelle quali intende valutare la frequenzafrequenza, le modalità di modalità di comparsacomparsa, la propagazionepropagazione delle malattie ed i fattori i fattori in grado di influenzare le condizioni di salute e/o di in grado di influenzare le condizioni di salute e/o di malattia dell’uomo.malattia dell’uomo.
Obiettivi dell’epidemiologia
Descrivere lo stato di salute di una popolazione
Spiegare l’eziologia delle malattie
Suggerire interventi preventivi, curativi, riabilitativi
Valutare l’efficacia degli interventi sanitari
Predire l’occorrenza e la distribuzione delle malattie
Obiettivi di uno studio epidemiologico
Le misure in epidemiologiaLe misure in epidemiologia
I principali tipi di misure che si usano in epidemiologia I principali tipi di misure che si usano in epidemiologia sono:sono:
• Frequenza: - misure assolute: numero dei casi
- misure relative: tassi e proporzioni
• Associazione: - rapporti: rischio relativo, odds ratio
• Impatto: - differenze: rischio attribuibile, frazione eziologica, anni di vita perduta, ecc.
È il numero che esprime la frequenza di comparsa di un È il numero che esprime la frequenza di comparsa di un fenomeno nel tempo di osservazionefenomeno nel tempo di osservazione
Misure di frequenza: valori assolutiMisure di frequenza: valori assoluti
NN(t)(t)
NN = numero di casi osservati= numero di casi osservati
tt = intervallo di tempo nel quale è avvenuta = intervallo di tempo nel quale è avvenuta
l’osservazionel’osservazione
ove:ove:
I valori assoluti in epidemiologia I valori assoluti in epidemiologia vengono usati quando…vengono usati quando…
a) si tratta di eventi rari, in cui anche un solo caso
costituisce una segnalazione importante sul piano
sanitario (es. accertamento di un caso di influenza
aviaria in un essere umano in Italia);
b)b) il numero assoluto di eventi osservati può essere il numero assoluto di eventi osservati può essere
confrontato al numero di eventi attesi sulla base di una confrontato al numero di eventi attesi sulla base di una
popolazione di riferimento popolazione di riferimento (es. comparare i morti
osservati per tumori nel comune di Brescia con quelli
attesi sulla base dei valori regionali, nel 2000).
RAPPORTIRAPPORTI
Consentono di comparare due variabili fra loro indipendenti.
Formula generale:
Nx
Ny
Nx = frequenza della prima variabile
Ny = frequenza della seconda variabile
- In unIn un rapportorapporto,, il numeratore non è necessariamente contenuto nel il numeratore non è necessariamente contenuto nel denominatore. denominatore.
N(t)R =P(t)
K*
R
Numero di casi osservati in un intervallo di tempo t
Popolazione in cui i casi sono stati osservati nello stesso intervallo di tempo t
K
P(t)
N(t)
Costante (di solito multiplo di 10)
Ove:
Rapporto
Calcolo della proporzione di un evento sulla popolazione
MISURE RELATIVE IN EPIDEMIOLOGIA: I RAPPORTI
RAPPORTO = il numeratore non è contenuto nel denominatore (es. maschi:femmine); assume qualsiasi valore positivo.
PROPORZIONE = il numeratore è contenuto nel denominatore (es: % morti per tumori sul numero dei dei morti per tutte le cause); assume solo valori da 0 a 1 o da 1% a 100%.
MISURE RELATIVE IN EPIDEMIOLOGIA: I RAPPORTI
TASSO = il numeratore è contenuto nel denominatore, che comprende anche la variabile tempo (tempo-persona = anni-persona, mesi-persona, giorni-persona) (es: tasso di mortalità per tumori in una popolazione in un anno); assume qualsiasi valore positivo.
TNumero di casi osservati in un intervallo di tempoPopolazione in cui i casi sono stati osservati
K
P
N(t)
Costante (di solito multiplo di 10)
Ove:
Tempo di osservazione
Calcolo del tasso di un evento in un determinato tempo
N(t)
Tasso = * K P* T
Rapporti e proporzioni sono usati Rapporti e proporzioni sono usati per…per…
a) comparare l’entità dello stesso fenomeno in due
gruppi o popolazioni diverse (es. comparare la
mortalità per tumori dei residenti nell’ASL di Brescia
e nella Lombardia);
b)b) comparare l’entità di un fenomeno in due momenti comparare l’entità di un fenomeno in due momenti
diversidiversi (es. comparare la mortalità nel comune di
Brescia nel 1990 e nel 2000).
c) comparare l’entità di un fenomeno in sottogruppi di
una popolazione (es. comparare la mortalità per
tumori nel comune di Brescia tra maschi e femmine).
Misure di frequenzaMisure di frequenza• Morbosità: numero dei malati in una popolazione:
- incidenza = nuovi casi
- prevalenza = tutti i casi
• Mortalità: numero dei morti in una popolazione:
• Altre misure: numero dei soggetti ricoverati in ospedale, numero di soggetti con esenzione ticket per una data patologia, ecc.,
Il valore è compreso tra 0 (nessun caso nella popolazione) e 1 (tutti ammalati in quel momento) ovvero tra 0% e 100%
P=Numero di casi di malattia
Popolazione totale
Rapporto tra il numero di casi di malattia esistenti in un determinato istante (prevalenza
puntuale) o in un periodo di tempo (prevalenza periodale) e la popolazione totale
PrevalenzaPrevalenza
La prevalenza misura il numero totale dei casi di una specifica malattia presenti in un determinato momento in una popolazione
R prevalenza (to) = N
P* K
Ove :
t0 = momento in cui i casi sono stati osservati
N = numero totale dei casi osservati in t0
P = entità della popolazione in t0
K = costante
Rapporto tra il numero di nuovi casi di malattia in un determinato periodo di tempo e il numero di persone a
rischio di sviluppare la malattia
Nel considerare le persone a rischio si includono solo quelle suscettibili di ammalarsi, escludendo quelli già ammalati *all’inizio del periodo di tempo preso in esame.
I=Numero di nuovi casi di malattia
Popolazione a rischio*
t0 t1
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Soggetto in SaluteSoggetto ammalato
Prevalenza puntuale t0 =
Prevalenza periodale t0-t1 =
Incidenza t0-t1 =
t1= 3/10 (30%)2/10 (20%)
6/10 (60%)
4/8 (50%)
Incidenza cumulativa t0-t1 =
COORTE STATICA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
t0 t1
Entrata nello studio Insorgenza della malattia
4/10 (40%)
R (t1 - t0) =N
P* K
Ove : t1 - t0 = Intervallo di tempo in cui i casi sono stati osservati
N = Numero di casi di malattia compresi nell’intervallo t1 - t0
P = Popolazione a rischio al tempo t0
K = Costante
Incidenza cumulativa (rischio)Incidenza cumulativa (rischio)
Totale periodi di osservazione:
COORTE DINAMICA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
t0 t4
Entrata nello studio Insorgenza della malattia Uscita dallo studio (sano)
t1t2 t3
Totale numero di eventi:Tasso di Incidenza (persona/tempo): 6/30 =0.2 = 20/100 anni-persona
30 6
E’ corretto calcolare i tassi di incidenza in una popolazione senza tenere conto del contributo di ciascun individuo al periodo di
osservazione ? Un esempio di eventi relativamente rari (TI < 1/ 100 persone-anno) in una coorte statica (chiusa)
Denominatore del calcolo dei tassi: P*T (1) o ∑Ti (2) ?
Anno di osservazione
Inizio 1° 2° 3° 4° 5° Fine Totale
anni: 5
N° casi 1 2 4 1 2 Totale casi: 10
Soggetti a rischio all’inizio di
ciascun periodo
1000 999 997 993 992 990 990 990
1) Formula 1: TI = 10 / (1.000 * 5 ) = 10 / 5.000 = 2 / 1.000 = 2 * 10-3
2) Formula 2: TI = 10 / (990*5 + 1 + 2*2 + 4*3 + 1*4 + 2*5) = 10 / 4.981 = 2,008 / 1.000 = 2,008 * 10-3
INumero di casi osservati in un intervallo di tempoPopolazione in cui i casi sono stati osservati
K
P
N(t)
Costante (di solito multiplo di 10)
Ove:
Tasso di incidenza
Tassi: calcolo del tasso di incidenza
N(t)
I = * KP* T
T Tempo di osservazione
Misure di incidenzaMisure di incidenza
• Incidenza cumulativa (rischio) = numero complessivo dei
nuovi casi di malattia che si verificano in un determinato
intervallo di tempo nella popolazione a rischio all’inizio del
periodo di osservazione. Essa è una misura del RISCHIO di
contrarre la malattia, che per le malattie croniche aumenta
con l’aumentare del tempo di osservazione.
• Tasso di incidenza o densità di incidenza= numero dei nuovi casi di
malattia che si verificano nell’unità di tempo in persone/tempo a
rischio. Essa è una misura della FREQUENZA dei nuovi casi di
malattia nel periodo e non aumenta all’aumentare della durata
dell’osservazione se il fenomeno è costante nel tempo.
Calcolo e interpretazione del tasso in Calcolo e interpretazione del tasso in una popolazione: esempiouna popolazione: esempio
I = 300 / (200.000 *3) = 50 / 100.000 anni-persona
• Il denominatore del tasso è costituito da un numero di individui osservati
per un certo tempo, che si suppone uguale per tutti, e si esprime in tempo-
persona (person-time: anni-persona, mesi-persona, giorni-persona).
• Il tasso esprime la frequenza della malattia nell’unità di tempo: è di fatto
una media aritmetica della frequenza della malattia nel periodo di
osservazione. Nell’esempio: si sono osservati in media 50 casi ogni 100.000
persone per anno nel periodo di osservazione.
Si sono riscontrati 300 casi di tumore polmonare in 3 anni in una popolazione
di 200.000 abitanti; il tasso di incidenza è:
R = 300 / (200.000) = 1,5 / 1000 = 0,15%
E il rischio?E il rischio?
50 67
1) In una coorte di 10 soggetti si sono verificati 6 casi di malattia in 3 anni, secondo il seguente schema: …....: indica assenza di stato di malattia X: indica inizio dello stato di malattia : indica persistenza dello stato di malattia †: indica il decesso del soggetto Soggetto Inizio Fine 1° anno Fine 2° anno Fine 3° anno
A …......................................……………………………………………………………………….. B …....................……........................X C …...............………..X † D ….................................……………….………………………………………….X E …................................................................. ………..X † F …..........………………………………………………………………………………………….. G …............................................................................…………………………………………….. H …..........……………………………. X I ………X_______________________________________________________________________…. L …………………………… X_________________†…………………………………………….
Dall’analisi di questi dati si calcoli la prevalenza alla fine del 2° anno e il rischio di malattia nei 3 anni: Prevalenza :_____% Rischio :______%