Testi delle risposte scritte ad interrogazioni della I...

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ALLEGATO ALLA CCXCIII SEDUTA DEL 21 SETTEMBRE 1949 RISPOSTE SCR1T”I‘E AD INTERROGAZIONI INDICE PAG. ALMIRANTE E RORERTI: Razione viveri agli specialisti dell’Aeronautica ...... 1041 ALMIRANTE: Approvvigionamento idrico di Mugnano del Cardinale, Quadrelle, Siri- gnano (Avellino). .......... 1041 AMBRICO: Riconoscimento pubblico al po- popolo di Matera che per primo nell’Ita- lia meridionale cacciò i tedeschi .... 1042 AMBRICO: Piano organico di edilizia scola- stica per la Lucania ........ 1042 ARATA E ALTRI: Situazione della colonia della ex gil a Misano Mare (Piacenza) ... 1042 BABBI:Funzionamento della pretura di Ri- mini ................ 1043 EARBINA: Pagamento di 12 milioni di lire dovute dall’,Ufficiocontrollo formaggi in liquidazione a un centinaio di piccole latterie turnarie del Friuli ...... 1044 BARTOLE: Eliminazione del passaggio a li- vello in prossimith di Modena sulla linea ferroviaria Bologna-Milano ...... 1044 BARTOLE: Composizione della commissione di studio per la compilazione della nuova .BASILE: Fermata dei treni diretti alla sta- zione di Venetico .......... 1045 EELLAVISTA: Restituzione da parte della Prefettura di uno stabile di Agrigento il cui decreto di requisizione fu revocato per illegittimità ........... 1046 BELLAVISTA: Approvvigionamento idrico del comune di Monreale. ......... 1046 BERNARDI:) Sequestro delle proprietà degli optanti dell’Alto Adige ........ 1047 BIAGIONI: Proroga di un anno ai c,arabinieri richiamati e non in servizio effettivo i quali devono lasciare, per recente dispo- sizione, ‘l’Arma entro il 31 luglio 1949. 1047 BIAGIONI: Provvedimenti da adottare in base alla disposizione dell’Alto Com- missario per la Sardegna del contributo dovuto dai cacciatori non iscritti alle sezioni provinciali della caccia della Sar- degna ............... 1047 . farmacopea ufficiale ......... 1045 PAG. BIANCO: Provvidenze a Iavore degli agri- coltori del comune di Miglionico danneg- giati dalla grandinata del 5 luglio 1949. 1049 BIANCO: Lavori di ampliamento dell’acque- dotto pugliese in territorio di Matera . . 1050 BIANCO: Ricostruzione della caserma di Santa Marina in Potenza distrutta per cause belliche ............ 1050 BIMA ED ALTRI: Costruzione del ponte sul torrente Moira per allacciare la frazione di Paglieres alla nazionale n. 22 ... 1051 BIMA: Sistemazione amministrativa degli ’ufficiali e del personale militare collocati in congedo assoluto il 10 ottobre 1947 . . 1051 BIMA E SCOTTI ALESSANDRO: Previdenze so- ciali agli insegnanti incaricati e supplenti 1051 BIMA ED ALTRI: .Estensione dei benefici pre- visti dal decreto legislativo 5 maggio . 1948, n. 814 agli ufficiali provenienti dal- l’aspettativa per riduzioni di quadri o collocati nella riserva anteriormente al 10 gennaio 1940 ......... 1052 BONINO: Limite massimo di età nel concorso per volontario di cancellerie e segreterie giudiziarie (gruppo B) ........ 1052 BONINO: Maggiore stanzianiento a favore delle sezioni industriali del Banco di Na- poli e del Banco di Sicilia ...... 1052 BONINO: Limiti di età per il collocamento in congedo dei sottufficia.li e militari di truppa trattenuti e richiamati . . 1053 Bosco LUCARELLI: Sistemazione della posi- zione dei commissari di leva ...... 1053 BOTTAI: Soppressione dell’indennità di mis- sione ai funzionari dello Stato che si recano fuori sede entro un raggio di 20 chilometri e riduzione alla metà della stessa oltre tale limite ........ 1053 BUCCIARELLI DUCCI ED ALTRI: Risarcimen- to dei danni d i guerra alle c,onfraternite di misericordia ........... 1054 CACCURI: Utilità agli effetti della pensione del servizio prestato dagli ufficiali della Marina militare richiamati a - domanda o col consenso ed esclusi dal trattamen- to ordinario di quiescenza ...... 1054 I .

Transcript of Testi delle risposte scritte ad interrogazioni della I...

ALLEGATO ALLA CCXCIII SEDUTA DEL 21 SETTEMBRE 1949

RISPOSTE SCR1T”I‘E AD INTERROGAZIONI

INDICE PAG.

ALMIRANTE E RORERTI: Razione viveri agli specialisti dell’Aeronautica . . . . . . 1041

ALMIRANTE: Approvvigionamento idrico di Mugnano del Cardinale, Quadrelle, Siri- gnano (Avellino). . . . . . . . . . . 1041

AMBRICO: Riconoscimento pubblico al po- popolo di Matera che per primo nell’Ita- lia meridionale cacciò i tedeschi . . . . 1042

AMBRICO: Piano organico di edilizia scola- stica per la Lucania . . . . . . . . 1042

ARATA E ALTRI: Situazione della colonia della ex gil a Misano Mare (Piacenza) . . . 1042

BABBI: Funzionamento della pretura di Ri- mini . . . . . . . . . . . . . . . . 1043

EARBINA: Pagamento di 12 milioni di lire dovute dall’,Ufficio controllo formaggi in liquidazione a un centinaio di piccole latterie turnarie del Friuli . . . . . . 1044

BARTOLE: Eliminazione del passaggio a li- vello in prossimith di Modena sulla linea ferroviaria Bologna-Milano . . . . . . 1044

BARTOLE: Composizione della commissione di studio per la compilazione della nuova

.BASILE: Fermata dei treni diretti alla sta- zione di Venetico . . . . . . . . . . 1045

EELLAVISTA: Restituzione da parte della Prefettura di uno stabile di Agrigento il cui decreto di requisizione fu revocato per illegittimità . . . . . . . . . . . 1046

BELLAVISTA: Approvvigionamento idrico del comune di Monreale. . . . . . . . . . 1046

BERNARDI:) Sequestro delle proprietà degli optanti dell’Alto Adige . . . . . . . . 1047

BIAGIONI: Proroga di un anno ai c,arabinieri richiamati e non in servizio effettivo i quali devono lasciare, per recente dispo- sizione, ‘l’Arma entro il 31 luglio 1949. 1047

BIAGIONI: Provvedimenti da adottare in base alla disposizione dell’Alto Com- missario per la Sardegna del contributo dovuto dai cacciatori non iscritti alle sezioni provinciali della caccia della Sar- degna . . . . . . . . . . . . . . . 1047

. farmacopea ufficiale . . . . . . . . . 1045

PAG.

BIANCO: Provvidenze a Iavore degli agri- coltori del comune di Miglionico danneg- giati dalla grandinata del 5 luglio 1949. 1049

BIANCO: Lavori di ampliamento dell’acque- dotto pugliese in territorio di Matera . . 1050

BIANCO: Ricostruzione della caserma di Santa Marina in Potenza distrutta per cause belliche . . . . . . . . . . . . 1050

BIMA ED ALTRI: Costruzione del ponte sul torrente Moira per allacciare la frazione di Paglieres alla nazionale n. 22 . . . 1051

BIMA: Sistemazione amministrativa degli ’ufficiali e del personale militare collocati in congedo assoluto il 10 ottobre 1947 . . 1051

BIMA E SCOTTI ALESSANDRO: Previdenze so- ciali agli insegnanti incaricati e supplenti 1051

BIMA ED ALTRI: .Estensione dei benefici pre- visti dal decreto legislativo 5 maggio . 1948, n. 814 agli ufficiali provenienti dal- l’aspettativa per riduzioni di quadri o collocati nella riserva anteriormente al 10 gennaio 1940 . . . . . . . . . 1052

BONINO: Limite massimo di età nel concorso per volontario di cancellerie e segreterie giudiziarie (gruppo B) . . . . . . . . 1052

BONINO: Maggiore stanzianiento a favore delle sezioni industriali del Banco di Na- poli e del Banco di Sicilia . . . . . . 1052

BONINO: Limiti di età per il collocamento in congedo dei sottufficia.li e militari di truppa trattenuti e richiamati . . 1053

Bosco LUCARELLI: Sistemazione della posi- zione dei commissari di leva . . . . . . 1053

BOTTAI: Soppressione dell’indennità di mis- sione ai funzionari dello Stato che si recano fuori sede entro un raggio di 20 chilometri e riduzione alla metà della stessa oltre tale limite . . . . . . . . 1053

BUCCIARELLI DUCCI ED ALTRI: Risarcimen- t o dei danni d i guerra alle c,onfraternite di misericordia . . . . . . . . . . . 1054

CACCURI: Utilità agli effetti della pensione del servizio prestato dagli ufficiali della Marina militare richiamati a - domanda o col consenso ed esclusi dal trattamen- t o ordinario di quiescenza . . . . . . 1054

I

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CAMERA DEI DEPUTATI - 1036 - 21 S E T T E M B R E 1949

PAG. CACCURI: Riesame della posizione ‘di un

agente ferroviario esonerato per motivi politici nel 1923 . . . . . . . . . . . 1055

CACCURI : Favorevole corso allo schema di ,provvedimento legislativo gi8 predi- sposto dalla Presidenza del Consiglio in merito alle promozioni al grado vIII di gruppo A e al grado JX di gruppo B. 1055

CAPACCHIONE: Trasferimento del reparto lebbrosi dall’ospedale (( Miulli )) di Acqua- viva delle Fonti . . . . . . . . . . . 1056

CAPALOZZA: Danni atmosferici in provincia di Pesaro . . . . . . . . . . . . . . . 1057

CAPALOZZA: Modifiche al decreto legislativo Sulla revisione delle carriere dei pubblici impiegati . . . . . . . . . . . . . . . 1058

CAPALOZZA: Notizie sulla sorte dei due motopescherecci del porto di Fano se- questrati dalle autorita marittime ju- goslave . . . . . . . . . . . . . . . 105s

CAPALOZZA: Provvedimenti a favore degli insegnanti incaricati presso i Conservatorf di musica . . . . . . . . . . . . . . 1058

CAPALOZZA E SACCENTI: Esecuzione degli sfratti da immobili urbani nelle città con popolazione superiore ai 305 mila abitanti. . . . . . . . . . . . . . . 1059

CARCATERRA: Riassunzione degli avventizi reduci nelle pubbliche amministrazioni. 1060

CARONIA ED ALTRI: Fumigazioni cianidriche nei limoneti attaccati dal mal Secco nella pianura di Taormina e di Giardini. 1061

C x i ~ ~ ~ ~ E BIAscTu: Conlerma della nomina di UI? gruppo di avventizi presso 11 prov- veditorato agli studi di Udjnc. . . . . 10131

CASALINUOVO: Riconoscimen lo del la quali- fica di stazione di cura, soggiorno e tu- rismo al comune di Soverato (datanzaro). 1062

CASALINUOVO: Concorsi per ufficiale sani- tario delle citta capiluogo di provinc,ia. 1062

CASALINUOVO: Compensi- agli ufficiali sa- nitari . . . . . . . . . . . . . . . . 1062

CASERTA: Trasferimento a Napoli dei pub- blici registri immobiliari riguardanti i comuni e le popolazioni gia compresi nella circoscrizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere da alcuni anni passati al Tribunale di Napoli. 1063

CASERTA: Assegnazione dei fondi occorrent,i per la prosecuzione dei lavori per l’ac- quedotto dell’agro nolann . . . . . . 1063

CASTELLARIN: Provvedimen ti assistenziali a favore di molti abitanti del comune di Porto Tolle (12ovigo). . . . . . . . 1064

CAVAZZINI ED ALTRI: Provvedimenti assi- stenziali a favore dei comuni di Stienta, Ficarolo, Gaiha; Occhiobello, Salara, Villamarzana e San Belino . . . . . . 1064

CAVAZZINI ED ALTRI: Attuazione di lavori pubblici nella provincia di Rovigo. . 1065

PAG.

CECCHERINI: Abolizione del prezzo politico del pane in Gorizia . . . . . . . . . 1067

CERABONA: Ripristino dell’Ufficjo del re- gistro di Sant’Arcangelo (Potenza) . . 1067

CHATRIAN: Trasferimento delle scuole ele- mentari del comune di Lettere (Napoli) dal circolo didattico di Gragnano a quello di Pompei. . . . . . . . . . . 106s

CHIARINI ED ALTRI: Finanziamento del Con- sorzio prpvinciale dell’istruzione teC- nica per le provincie lombarde . . . . 1068

CHIESA:TIBALDI MARY: Accorgimenti tecnici contro il rischio della silicosi . . . . . 1069

CLOCCHIATTI: Aumento del canone di af- fitto per lo sfalcio delle erbe . . . . . 1069

COLASAWTO: Tutela dell’attivita della coo- perativa (( C. Colombo )) di Napoli, per servizi ausiliari di emigrazione. . . . . 1070

CONCETTI: Permanenza in servizio degli ufficiali sanitari fino al 700 anno di eta. 1071

COPPI ALESSANDRO: Restituzione del co- mune di Montese alla giurisdizione della pretura di Vignola . . . . . . . . . . 1071

CORBI: Provvedimenti assistenziali a favore dei comuni della provincia de L’Aquila danneggiati dal nubifragio del 20 set- tembre 1945 . . . . . . . . . . . . 1071

COSTA E GUARIENTO: Studi per la difesa dalle piene del fiume Adige. . . . . . 1072

CREMASCHI OLINDO: Mancato intervento delle autoritk in seguito ad unamani- festazione di carattere lascista nella notte del 18 giugno 1949 in San Felice sul Panaro (Modena) . . . . . . . . . 1072

CUTTITTA: Ricostituziope degli ordini delle professioni sanitarie . . . . . . . . . 1073

CUTTITTA: Corresponsione agli ufficiali di complemento richiamati e trattenuti

in servizio non per esigenze di guerra di.un trattamento di buonuscita . . . . 1073

CUTTITTA: .Ammissione Ira gli operai civili dell’officina riparazioni automobilistiche del Centro autieri di Palermo di un gra- duato profugo della Tunisia . . . . . 1074

CUTTITTA: Trattamento giuridico ed econo- mico degli uficiali superiori delle Forze armate collocati nella riserva o inausi- liaria per slollamento di quadri prima del compimento del 400 anno di servizio. 1074

CUTTITTA: Cessazione dal servizio di un ser- gente maggiore armiere dell’heronau- tica dopo soli 11 anni di servizio e suo trattamento economico di quiescenza. . 1075

D’AMICO: Ricostitnzione degli ordjni sanitari 1075 D’AMICO:’ Epidemia di febbre tifoidea ad

Agrigento . . . . . . . . . . . . . . 1076 DE’ COCCI: Imposta di consumo Sui vini

in bottiglia gassati artificialmente . . . 1076 DE’ COCCI: Stipendi al personale del Com-

missariato nazionale della G. I. . . . . 1077

21 SETTEMBRE 1949 . I

CAMERA PEI DEPUTATI - 1037 - . _ l . . _ . ~ . ,

PAG.

DE’ COCCI: Revoca della circolare 27 gen- naio 1945 n. 16600-15-50985 sulla vigi- lanza e il controllo sui servizi di riscos-

DE’ COCCI: Devoluzione al personale comu- nale e provinciale del diritto di riscontro sulle quietanze rilasciate dagli esattori delle imposte per tributi locali e pro- vinciali . . . . . . . . . . . . . . 1075

DE’ COCCI: Compensi da erogare a favore dei segretari comunali e di altri dipendenti comunali cui sia affidata la carica di se- gretario o di aiutante presso gli enti co- munali di’ assistenza . . . . . . . . . 1079

DE’ COCCI: Concessione ai segretari coniu- nali per la elevazione dei protesti cam- biari degli onorari percepiti allo stesso ’

titolo dai notai’ . . . . . . . . . . . 1079 DE’ COCCI: Estensione della corresponsione

dell’indennità di carovita ai dipendenti dello Stato e degli enti locali anche per i figli studenti fino al completamento de- gli studi e in ogni caso non oltre il 260 anno di età . . . . . . . . . . . . . 1079

DE MARTINO CARMINE: Istituzione del ruolo degli jspettori provinciali alle Opere pie. 1051

DE h/IARTINO CARMINE: Unificazione degli enti pubblici di assistenza . . . . . . 1051

DE PALMA: Collegamento della stazioile climatica di Fiuggi con Roma e Frosinone 1052

DE PALMA: Costruzione della strada dei Lepini (Frosinone) . . . . . . . . . . 1053

DI DONATO: Stato di disagio della scuola media nel capoluogo e nella provincia di Bari . . . . . . . . . . . . . . . 1054

DQNATINI E PAGANELLI: Ricostruzione del sottofondo delle st,rade della provincia . di Firenze . . . . . . . . . . . . . 1055

EBNER: Compili assegnali aiio speciale uf- ficio delle zone di confine presso la Pre- sidenza del Consiglio . . . . . . . . . . 1085

FANELLI: Ripristino delle opere portuarie del porto mercantile secondario di Santa Maria (Gaeta) . . . . . . . . . . . . 1056

FANELLI: Inizio dei lavori dell’acquedotto di Tecchiena (A-latri), in provinc;a di Fro-

. sinone. . . . . . . . . . . . . . . . 1086 FANELLI: Acquisto del fabbricato ex Picci-

rilli (Frosinone) per poterlo destinare a sede degli uffici finanziari del capoluogo 1056

FANELLI: Stato di abbandono delle scuole elementari del comune di Campoli Ap- pennino (Frosinone). . . . . . . . 1 1057

FANELLI: Completamento di acquedotti in provincia di Frosinone . . . . . . . 1057

FERRARESE: Riconoscimento delle campa- gne di guerra 1940-45 . . . . . . . . 1088

FERRARESE: Ricostruzione di case distrutte per rappresaglia nazifascista in provincia di Treviso . . . . . . . . . . . . . 1085

sione delle imposte di consumo . . . 1075

-. - .. i . . . . . . .

PAG. F ERRARESE: Lavori di ricostruzione della

FERRARESE. Cantieri di rimboschimento a stazione ferroviaria di Treviso . . . . 1089

Crespano ‘del Grappa, Valdohbiadene e , Vittorio Veneto . . . . . . . . . . . 1090

F ODERARO: Opere pubbliche a favore del CO- mune di Molochio (Regio Calabria) . . 1090

FRANZO: Provvedimenti a favore degli as- suntori delle ferrovie dello Stato . . . 1090

FRANZO: Sistemazione nei ruoli speciali ’

transitori del personale ncn di ruolo e dei manovali in possesso di titolo di stu- dio superiore a quello avuto all’atto del- l’assunzione . . . . . . . . . . . . 1091

GATTO: Inchiesta contro l’ufficio requisi- sizioni A. -4. dj Padova . . . . . . . 1092

C IOLITTI: Riparazione e manutenzione della strada di circonvallazione del comune di Garessio (Cuneo) . . . . . . . . . . 1092

GIOLITTI: Riattazione della strada militare che unisce il comune di Garessio (Udine) a Va1 Casotto e a San Mjchele di Mon- dovi . . . . . . . . . . . . . . . . 1092

GRECO: Provvidenze in Cavore della città di Reggio Calabria per i danni causati da.1

GRECO: Provvedimenti in favore dei produt- tori e lavoratori di bergamotto della , provincia di Regqio Calabria danneggiati dalla eccezionale ond5ta canicolare . . 1093

GRECO: Restauro dela chiesa parrocchiale di San Domenico J n Stilo . . . . . . 1093

GRECO: Provvidenze in favore delle zone terremotate del 1905 . . . . . . . . . . 1094

GUADALUPI: Valorizzazione dell’aeroporto di Brindisi . . . . . . . . . . . . . 1095

IMPERIALE: Ripristino della sezione lavori di h‘oggia . . . . . . . . . . . . . . I V Y ~

LACONI: Adeguamento degli assegni agli ufficiali della marina nierc,antile sfdllati in virtu della legge 11. 354 . . . . . . 1096

LARUSSA E ALTRI: Elettrificazione della linea Sant’ Eufemia - Lamezia - Catanzaro Ma-

LATORRE: Provvedimenti a favore dei co- muni della provincia di Taranto clanneg- giati dalla violenta grandinata del 19 e 20 giugno 1949 . . . . . . . . . . . i097

LEONE-MARCHESANO: Sgravi fiscali a favore del commercio palermitano . . . . . 1095

LEONETTI: Servizio viaggiatori da e per la Stazione di Formia Sui treni rapidi tran- sitanti sulla Roma-Napoli . . . . . . 1099

LIGUORI E CHIARAMELLO: Liquidazione del- l’inpennità di requisizione agli albergatori. 1099

LONGHENA: Provvedimenti a favore della popolazione amalfitana danneggiata dalla , recente alluvione . . . . . . . . . . . 1099

nubifragio del 30 attobre 1945 . . . . 1092

, nnr

. rina. . . . . . . . . . . . . . . . . . 1096

21 SETTEMBRE 1949 CAMERA DEI DEPUTATI - 1038 -

PAG.

LOZZA E TORRETTA: Trasformazione delle ca- serme di Ulzio e Cesana (Torino) in co- lonie cstive . . . . . . . . . . . . . 1100

LUPIS: Nuova sede della ricevitoria poste- ’ legrafica di Vittoria e sua trasforma-

1100 LUPIS: Collegamento telefonico di Vittoria

con la frazione di Scoglitti . . . . . . 1100 MAGLIETTA: Aumento di fit.ti disposto dal-

l’Istituto per le Case popolari della pro- vincia di Napoli. . . . . . . . . . . 1101

MAGLIETTA: Situazione del Teatro San Carlo di Napoli . . . . . . . . . . . . . . 1101

MANCINI: Inclusione di Silvana Manzio ira le stazioni della costruenda ferrovia silana . . . . . . . . . . . . . . . 1102

MANCINI: Sospensione del concorso per titoli ed esami ai posti vacanti di ufficiale sanitario nella provincia di Cosenza in- detto con decreto prefettizio del 27 di- cembre 1948. . . . . . . . . . . . . 1103

MANCINI: Provvedimenti a favore di alcune zone della provincia di Cosenza danneg- giate dalla grandine il 4 luglio 1949 . . 1103

MANCINI E BRUNO: Finanziamento per la- vori pubblici a favore del coiiiune di San Marco Argentano (Cosenza) . . . . . . 1103

MANNIROWI: Costituzione del consiglio d’ani- ministrazione del Banco di Sardegna . 1104

MANNIRONI: Abolizione dei contrjbiiti Se- pral sui generi alimentari . . . . . . 1104

MAROTTA: Emigrazione di nostri lavoratori in. Australia . . . . . . . . . . . . . 1105

MAROTTA: Licenziamento dei vincitori di concorsi gih. assunti in servizio che non sono in grado di esibire ancora la dichia- razione integrativa di cui alla circolare ii. 5000 del Ministero della Difesa . . . 1105

MAROTTA: Aiiinistia a J’avore dei militari ,

sbandatisi I’S settembre 1943 e colpiti da condanna dei Tribunali militari . . . 1106

MARTINO CAETANO: Riassunzione del per- sonale della Milmart in servizio pernia- nente effettivo . . . . . . . . . . . 1106

MATTEOTTI MATmo: Problema delle opzioni nei rapporti italo-jugoslavi . . . . . . 1107

MAZZA: Ricostruzione della scuola. marittima nel coinune di Torre del Greco . . . . 110s

MICELI : Liceiiziainenti nel Consorzio agrario d j Catanzaro. . . . . . . . . . . . . 1108

MIEVILLE: Richiesta da parte della Russia delle navi da guerra assegnatele dal Diktat . . . . . . . . . . . . . . . . 1109

-MIEVILLE: Sfollamento dei quadri degli uf- ficiali in servizio permanente delle Forze armate . . . . . . . . . . . . . . . 1109

_MIGLIORI E LEONE: Frodi perpetrate in giu- dizi di annullamento di matrimonio avanti ai Tribunali rumeni . . . . . . 1110

zione in ufficio principale . . . . . . .

PAG.

MONTICELLI: Ammissione ai concorsi per titoli a posti di ruolo speciale transitorio nelle scuole medie degli istitutori di ruolo dei Convitti nazionali. . . . . . . . . 11 11

MONTICELLI: Applicazione delle norme di agcvolazioni tributarie anche ai trasferi- menti di terre gi& precedentemente av- venuti a favore di 300 braccianti della -zona dell’Amiata . . . . . . . . . . 11 11

MONTICELLI: Completamento dei lavori ne- gli Stabilimenti delle terme di San Ca-

MONTICELLI: Presa in consegna da parte del- l’amministrazione ferroviaria della Sta- zione di Serre di Rapolano sulla linea Chiusi-Siena . . . . . . . . . . . . . 11 12

MONTICELLI: Sistemazione della strada Che unisce Orbetello con Porto Ercole . . . 1112

MORELLI: Pagamento anticipato delle polizze dei coinhat,tenti della guerra 2915-1918 1113

PAGLIUCA: Conferiinento extra contingente

PALLENZONA: Concorsi per personale sanita- rio per l’Istituto Santa Corona di Milano 1113

PERA: Trasferimento in Italia dei crediti ita- liani bloccati presso banche cecoslovacche. 11 14

PIASENTI E ALTRI: Criterio delle offerte e delle erogazioni nel socGorso jnvernale ai disoccupati . . . . . . . . . . . 1 1 1 5

PIGNATELLI: Costruzione di un nuovo ponte apribile sul canale navigabile di Taranto 1118

PIGNATONF.: Proroga delle promozioni degli impiegati di ruolo al grado IX del gruppo B e all’VIII del gruppo A. . . . . . 1118

PIGNATONE: Disponibilith. dei locali dell’ex

PINO: Valutazione dei titoli nei concorsi ai

POLANO: Condizioni della sicurezza. pubblica

PRETI: Rilascio dei deportati da Gorizia nel

PRETI: Situazione dell’E. A. M. . . . . . . 1120 PRETI’: Assegnazione di fondi a favore del

Ministero dell’ADica italiana . . . . . 1122 PRETI: Situazione degli impiegati assunti

dai comuni per i servizi annonari . . 1122 REALI: Provvedimenti a favore degli agri-

coltori di Sogliano al Rubicone e Mercato Saraceno (Forli) danneggiat~ dal la gran-

RESCIGNO: Uniformith dei criteri di mas- sima per la valutazione dei danni di

RESCIGNO: Elevazione del limite massimo di et& nel concorso a 3G0 posti di volon- tario di cancelleria e segreteria giudi- ziarie pubblicato nella Gazzetta UfJicinle

~

sciano Bagni. . . . . . . . . . . . . 1 i 12

del grano all’ammasso . . . . . . . . 1113 d

fascio di Canicattì (Agrigento) . . . . 1119

posti di veterinario condotto . . . . 1119

in Sardegna . . . . . . . . . . . . . 1120

1945 . . . . . . . . . . . . . . . . 1120

dine il giorno 30 giugno 1949 . . . . 1122

guerra . . . . . . . . . . . . . . . i 122

del 20 giugno 1949 . . . . . . . . . . 1123

CAMERA DEI DEPUTATI - 1039 - 21 SETTEMBRE 1949

PAG. RESCIGNO: Graduatoria preferenziale per

gli incarichi e per le supplenze nelle scuole elementari per l’anno scolastico 1949-50 . . . . . . . . . . . . . . . . 1123

RESCIGNO: Rifornimento idrico delle fra- zioni del comune di Vietri sul Mare (Sa-

RESCIGNO: Inclusione della citta di Salerno fra le istituende sedi d i Legioni di Cara- binieri . . . . . . . . . . . . . . . 1124

R E S C I G N O : Sistemazione dell’hccademia aeronautica nella antica sede d i Case~ta. 1124

R,ESCIGNO: Partecipazione ai concorsi ban- diti nel 1947 per medici e veterinari con- dotti . . . . . . . . . . . . . . . . 1125

RESCIGNO: Sistemazione della vasca di IJO- nifica del torrente Corbara nella Prazioiie di San Lorenzo del comune di Sant’Egidio

RESCIGNO: Costruzione dell’acquedotto Con- sorziato Monte San Giacomo-Sassano (Salerno). . . . . . . . . . . . . . . 1125

RESCICNO: Indennità di studio e di carica al personale ediicativo ed insegnante degli istitnti di rieducazione minorile. 1126

RESTA:’ Soppressione del Tribunale mili- tare territoriale di Earj . . . . . . . 1126

RICCIARDI: Interruzione dei lavori di co- struzione dell’acquedotto delle frazioni superjori di Vietri sul Mare (Salerno). 1127

RICCIARDI: Restauro e consolidainento del- l’edificio dell’amniinistrazione provin- ciale di Salerno danneggiato per cause belliche . . . . . . . . . . . . . . . 1127

RICCIO: Soppressione del ruolo degli ufficiali inferiori delle varie armi terrestri con carriera limitata al grado di capitano. 1125

ROBERTI E MIEVILLE: Ritardo nelle promo- zioni dei sottufficiali dell’esercito con anzianità 1937 . . . . . . . . . . . 112s

ROSELLI E COLLEONI: Costruzione di una nuova stazione ferroviaria nella cittk di Brescia . . . . . . . . . . . . . . 1129

Russo PEREZ: Nomina con riserva di que- gli idonei e vincitori del concorso a 355 posti di volontario di cancelleria e segre- teria giudiziarie in attesa del rjconosci- mento della qualifica di combattente ai militari ex repubblichini discriminati dj prjina categoria . . . . . . . . . . . 1129

SAIJA: Completamento della ferrovia Giar- dini-Leonforte . . . . . . . . . . . . 1130

SAIJA: Coltivazione dell’eucalictus, dell’a- ramia e di altre piante produttrici d i cellulosa da parte della societa Snia- Viscosa . . . . . . . . . . . . . . . . 1130

SAIJA: Agevolazioni Perroviarie a favore degli agenti, rappresentanti, viaggiatori e piazzisti di commercio . . . . . . . 1131

lerno) . . . . . . . . . . . . . . . 1224

Montalbino (Salerno) . . . . . . . . . 1125

-

+

PAG. SAILIS: Sistemazione giuridica del perso-

SAILIS: Provvedinienti relativi alla recin-

SALVATORE: Esclusione delle sentenze emesse dal tribunale speciale fascista nei certificati generali rilasciati . dai casel- lari generali. . . . . . . . . . . . . 1133

SCOTTI ALESSANDRO: Aumento del minimo imponibile delle affittanze agrarie e del minimo imponibile per i redditi agrari dei coltivatori diretti. . . . . . . . . . . 1134

SCOTTI ALESSANDRO E CHIARAMELLO: Rico- struzione del ponte sul Tanaro fra Rocca di Arazzo e Castello D’Annone (Asti) . 1134

SEMERARO SANTO: Provvedimenti assisten- ziali a favore dei comuni pugliesi dan- neggiati dalla grandine nei giorni 19 e

SILIPO: Conferimento delle supplenze per l’anno scolastico 1949-50 . . . . . . 1135

SILIPO: Distribuzione del D. D. T. nella zona malarica dell’Jonio . . . . . . . 1136

SILIPO: Trasformazione in direzione dell’UC- ficio lniposte dirette di Catanzaro . . 1136

STELLA ED ALTRI: Provvedimentj in favore degli agricoltori del Piemonte danneggiaii dalla alluvione . . . . . . . . . . . . i137

STORCHI: Gravosità dell’imposta c,omple- mentare sui redditi impiegatizi superiori alle lire 6OO mila annue . . . . . . . 1137

tori della Cooperativa agricola (( Trotta di campagna )) estromessi dall’aminini- strazione del centro ippico di Persano (Salerno) . . . . . . . . . . . . . . 1 i35

STORCHI E GUJ: Proroga del sussidio stra- ordinario cli disoccupazjone a favore dei dipendenti dell’industria della seta della provincia di Padova . . . . . . . . 1135

TAMBRONI: Interpretazione dell’articolo 2 del decreto legislativo presidenziale 7 no- vembre 1947 n. 1559 . . . . . . . . . 1135

TARGETTI: Condizioni della sicurezza pub- blica nella provincia di Palermo . . . 1139

zione del servizio prestato nelle scuole medie dai maestri laureati . . . . . . 1140

TONENGO: Ripristino del servizio di distri- buzione del sale pastorizio . . . . . . 1140

TONENGO: Ammasso del grano per contin- gente nelle provincie del Piemonte. . . 1141

TONENGO: Estensione agli agricoltori delle provvidenze adottate per i1 rjsarcimento dei danni ai partigiani . . . . . . . . 1141

TONENGO ED ALTRI: Diminuzione degli at- tuali prezzi dei prociotti industriali . . 1142

nale della Croce Rossa Italiana . . . 1131

zione del porto di Cagliari . . . . . . 1131

. 20 giugno 1969 . . . . . . . . . . . 1134

STORCHI: Restituzione dei terreni ai lavora- ’

TITOMANLIO VITTORIA ED ALTRI: Valuta-

CAhmÀ, DEI DEPUTATI - 1040 -, 21 SETTEMBRE 1949

T,URCHI: Annullaiiiento del decreto iiiini- steriale relativo a vendita di terre di uso civico del comune di Bassiano . . . . .

VALANDRO GIGLIOLA: Riconoscimento della qualifica di profugo ai cittadini rimpa- triati da Stati esteri per imposizione delle autorita italiane. . . . . . . . .

VERONESI: Liquidazione delle pensioni al personale dei monopoli . . . . . . . .

VIVIANI LUCIANA: Ripristino dell’ufficio postale nel coniune di Guadagnolo (Roma) . . . . . . . . . . . . . . .

VIVIANI L U C I A W A : Ricosti~uzione dell’edi- ficio scolastico del comune di Casagiove

PAC.

1145

2 146

1146

1146

1147

, <!

VIVIANI LUCIANA: Perequazione del rap- porto previsto dal paragrafo 3 dell’arti- colo 51 del decreto legislativo 10 aprile 1947 n.. 261 in favore della provincia di Avellino . . . . . . . . . . . . .

VOCINO: Sfollamento dei sottufficiali sotto un’unica data . . . . . . . . . . .

WALTER: Costituzione di comitati speciali per la disoccupazione e la tubercolosi presso l’Istituto Nazionale della Previ- denza Sociale . . . . . . . . . . . .

ZAWFAGNINI: Opere pubbliche e agricole .in favore del Friuli. . . . . . . . . . .

ZANFA.GNINI: Liquidazione del personale li- cenziato dall’U. P. S. E. A. di Udine .

P A G .

1147

114.8

1145

1149

1150

dlAMERA DEI DEPUTATI - 1041 - I 22 SETTEMBRE ,1,949

RISPOSTE .SCRITTE AD INTERROGAZIONI ANNUNZIATE

ALMIRANTE, ROBERTI. - AZ Ministro delln difesa. - (( Per sapere i motivi per cui agli specialisti dell’aeronautica non viene di- spensata la razione viveri stabi1it.a dal de- creto ministeriale 3 febbraio 1948, relativo alla modifica della composizione delle razioni viveri d i conforto, di cui alla lettera C, com- ‘ma c ) , allegata al decreto ministeriale 22 ago- sto 1946 (pagina 333 della Gazzetta Ufficiale. dispensa n. 9 del 10 maggio 1949), mentre ai piloti 6 stato sempre corrisposto quant,o loro spetta in forza del citato decreto rr.iniste- riale )).

RISPOSTA. - (( La razione viveri di con- -forto venne istituita dall’Aeronautica mi iitare ‘con il decreto ministeriale 22 agosto 1946

, (Suppl. n. 3 al Giornale ufficiale dell’A.M., 1946). \

(c Detta razione, prevista in favore degli equipaggi di volo e più precisnmente del (( personale navigante in effettiva att.ività presso i reparti di volo n, in relazione alle acarse disponibilità d i bilancio, veniva limi- tata ai soli piloti.

(( Successivamente con il decreto ministe- riale 8 febbraio 1948 ,dispensa n. 9 del Gior- nale ufficiale del1’A.M. 1948) che modificò il precedente decreto ministeriale, la razione

-viveri di conforto, in composizione differente, venne prevista in favore dei piloti ed in fa- vore degli specialisti facenti parte degli equi- paggi di volo. Tenuto conto che le modifiche comportavano un maggior onere finanziario si chiesero al Tesoro i mezzi per fronteg- giarlo.

c( I1 nuovo decreto sarebbe dovuto entrare in vigore il io febbraio 1948. La registrazione alla Corte dei conti porta, peraltro, la data

d e l 5 marzo 1948 e la sua pubblicazione ebbe luogo sul Giornale ufficiale 10 maggio 1948.

(1 Daltra parte le trattative COI Tesoro si conclusero praticamente nel mese di marzo scorso e cioè quando vennero autorizzate le maggiori assegnazioni di bilancio che hanno formato oggetto del 6” provvedimento di va- riazioni a l bilancio 1948-49 già approvato dal

lParlamento ed attualmente in corso di pub-

blicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Re- pubblica.

(( Ad ogni modo a decorrere dal mese di giugno scorso si è iniziala la distribuzione della prevista razione anche al personale spe- cialista. Essa sarà proseguita anche nell’eser- cizio 1949-50, dato che la necessaria copertura finanziaria i! stata prevista ed è compresa in bilancio.

(( Trattandosi di una razione specia!e da conferire esclusivamente in natura (quindi mai in contant,i) B da escludere che la ritar- data applicazione del decreto 8 febbraio 1948 possa dare luogo alla corresponsione di arre- trati per il controvalore in contanti della ra- zione stessa D.

Il Sottosegretario d i Stato RODIN~.

ALMIRANTE. - AZ Ministro dei lnvori pubblici . - N Per sapere quale provvedi mento ha adottato o intende adottare per ve- nire incontro alle popolazioni di Mugnano del Cardinale, Quadrelle, Sirignano (Avellino), facenti parte del Consorzio (C Acquedotto hoc- che dell’acqua )) le cui possibilità idriche, specie in questo momento, sono molto prc- carie n.

RISPOSTA. - I( Allo scopo di andare incon- tro ai segnalati bisogni delle popolazioni dei comuni che devono essere alimentati dall’ac- quedotto consorziale (( Bocche dell’acqua )), il Provveditorato alle opere pubbliche di Na- poli, nell’impossibilità di finanziare, per mancanza di fondi, l’intera spesa di lire 30 milioni, occorrente per il completamento del- l’acquedotto stesso, ha intanto, utilizzato le economie realizzate con i ribassi d’asta ot,- tenuti su altri appalti, approvato e finanziato una perizia di Lire 16 milioni, per l’acquisto dei tubi occorrenti.

L’ufficio del Genio civile di Avellino è stato già autorizzato ad esperire la relativa gara d’appalto )).

Il Sottosegretario d i Stalo CAMANGI.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1042 - 21 SETTEMBRE 1949

AMBRICO. - Al Presidente del Consiglio de i Ministri e nl Ministro dell’interno. - (( Per conoscere se intendond conferire un pubblico riconoscimento al popolo di Matera che, primo nell’Italia meridionale, seppe dar prova di patriottismo, cacciando i tedeschi e pagando con 24 vittime della barbarie teuto- nica la sua ferma volontà di liberazione n.

RISPOSTA. - (( Nulla risulta agli atti del- l’ufficio storico dello Stato maggiore Esercito circa il comportamento del popolo .di Matera in occasione della occupazione tedesca.

(C Si è pertanto reso necessario ordinare accurate indagini, le quali non hanno però fornito ancora elementi sufficientemente si- curi al riguardo.

(( Dette indagini sono ancora in corso e richiederanno altro tempo per poter essere concluse, dovendosi interpellare sulla que- stione diversi comandanti militari che nel- l’epoca esercitavano li1 loro giurisdizione sul territorio di Matera.

(( Si fa pertanto riserva di comunicare ap- pena possibile una esauriente risposta e le evcntuali decisioni in merito alla richiest,a )).

I l Sottosegretario da Stato per la d i fesa

RODIN~ .

AMBRICO. - Ai Ministri dea lavori p b - hlici e della pubblica istruzione. - (( Per co- noscere se intendono per il prossimo esercizio finanziario e per i successivi, predisporre, in- dipendentemente dai provvedimenti 1 egisla- t,ivi in corso, un piano organico di edilizi-a scolastica per la Lucania, considerando da un lato i l dissesto finanziario. delle amministra- zioni comunali e dall’altro la tragica situa- zione delle scuole in quella regione )).

RISPOSTA. - (( Come è noto, la costruzione degli edifici scolastici rientra nella esclusiva competenza degli enti locali interessati, i quali, in base sia alle disposizioni finora in vigore, sia alle nuove noime di legge, che sono state recentemente approvate e saranno tra breve emanate, possono chiedere il con- corso dello Stato per il finanziamento della relativa spesa.

(( Solo eccezionalmente, per motivi contin- genti, lo Stato, cofi i fondi stanziati a sollievo della disoccupazione, ha qualche volta anti- cipato l’intera spesa occorrente per la costru- zione di detti edifici, salvo rimborso, da parte degli enti locali, del 50 per cento della spesa stessa in trenta annualità senza interessi.

’ (( Altri straordinari interventi sono stati disposti con le assegnazioni speciali dei fondi del piano E.R.P.

(( Complessivamente, nelle provincie &i PO- teiiza e Matera, sono stati finora eseguiti, sono in corso di esecuzione, o saranno quanto prima iniziati, appena cioè perfezionata la istruttoria tecnica dei relativi progetti, lavori per l’ammontare complessivo di lire 489 mi- lioni 38.908, interessanti n. 28 edifici scola- stici, tutti d’insegnamento elementare, a’d ec- cezione del nuovo liceo nel rione Libertà in Potenza e della scuola media nel comune di M o literno.

(C Giova anche ricordare che, nella stessa regione è attualmente in corso la riparazione di undici edifici scolastici, per un ammontare complessivo di spesa di lire 61.316.076

(( I fondi per la disoccupazione sono però, ora, esauriti e pertanto, poiché l’iniziativa della costruzione degli edifici in parola deve essere presa dagli enti interessati, essendo li- mitato l’intervento statale alla concessione dei normali benefici di legge, questo Mini- stero, almeno per quanto lo riguarda, non I-itiene sia il caso di compilare un piano oraa- nico di edilizia scolastica né per la Lucania, né per qualsiasi altra regione.

(C Possono, caso mai, essere accertate le ne- cessità esistenti per averne opportuna norma nelle previsioni di bilancio, riferentisi agli stanziamenti per la concessione dei cont.ributi . E, per la regione Lucana, è già noto che oc- correrebbero ancora circa 1500 aule, con una spesa presumibile di 5 miliardi di lire D.

IZ Sottosegretario d i Stato per i lavori pubbl ic i

CAMANGI.

ARATA, MARENGHI, MOLINAROLI BERTI GIUSEPPE f u Giovanni. - Al Pre- sidente de l Consiglio dei Minis tr i . - (1 Per sa- pere :

1”) se il complesso immobiliare costituen- te la colonia (( Piacenza )) a Misano Mare, sii! stato senz’altro passato alla gestione di liqui. dazione G.I., come è avvcnuto per la gcnern- lità dei beni della ex g. i. 1. (si fanno in t a l caso le più ampie riserve sulla legittimità di un tal trattamento);

2”) per quali ragioni e con quale diriiio i: Gommisgariato della 6.1. a soli trenta gior- ni di distanza della data di apertura della co - lonia, ha comunicato, pey iscritto e successi- vamente a mezzo ispettore, a l Patronato SCO-

hstico di Piacenza (Ente gestore della coloniil e tenuto per leggc a tale forma di assislenza)

CAMERA DEI DEPUTATI - 1043 - 21 SETTEMBRE 1949

che il fabbricato non è più a disposizione del Patronato, a meno che questi non si assoggetti al pagamento di un canone fittalizio, o non rinunci alla gestione.

(C Gli interroganti segnalano che questa presa di posizione da parte del Com-missaria- t.0 della (2.1. (la cui attività liquidatoria non si capisce perché si trascini tanto a lungoj, ha sollevato penosa impressione e sorpresa negli ambienti del Patronato scolastico di Piacen- za, che non intende rassegnarsi a veder com- promessi e dispersi, all’ultimo momento, 5 frutti di una preparazione coscienziosa e la- boriosa che dura da mesi, con piena soddi- sfazione degli enti pubblici e delle collettività scolastiche )).

RISPOSTA. - (( Per l’attuazione- delle nor- me di cui agli articoli 6 e 10 del regio decreto- legge 2 agosto 1943, n. 704, il Governo dispow la nomina, con decreto 19 agosto 1944 emana- to dal Presidente del Consiglio dei Mjnisfri di concerto con i Ministri per la g u e ~ ~ a e la pubblica istruzione, I di un Commissario della Gioventù italiana, che curasse l’amministra- zione del patrimonio della g. i. 1. sino a quan- do non fosse possibile provvedere, con appo- sito provvedimento, alla definitiva ripartizio- ne ,dei compiti e dei beni già proprP della soppressa organizzazione.

(( In adempimento di tali prescr-izioni, i l Commissariato della G.I. ha sinora svolto una proficua e pienamente legittima azione intesa ad assicurare la conservazione (non la liqui- dazione, come è indicato nel1’interrogazi.one) di quel patrimonio, in attesa dell’emanazione del cennato provvedimento di ripartizione, che trovasi attualmente in fase di t avanzato studio presso questa Presidenza.

(( Nella sua azione, però, i l Commissariato si i! trovato di fronte a gravissime difficolilà, tra cui, principali, quelle di ordine finanzin- rio; le limitate disponibilità di mezzi liquidi non consentivano infatti di provvedere alle ingenti spese di manutenzione del complesso immobiliare da amministrare e conservare, mentre, d’alt-ra parte, era sempre più viva- mente sentita la necessità di mantenere tale complesso in condizioni di efficiente funziona- mento per offrire il massimo possibile di as- sistenzk ai bambini bisognosi.

(( Per soddisfare dette opposte esigenze, i ! Commissariato ritenne pertanto che fosse con sigliabile, oltreché procedere ad una limitata gestione in proprio di colonie ed immobili ex

. g. i. l., disporre la temporanea cessione di un certo numero di impianti del genere ad enti assistenziali, che davano concreto affidamento

di servirsene nell’interesse della gioventù in- digente.

(( B evidente che con tale comportamento la G.I. non ha effettuato alcun formale trasfe- rimento degli immobili di cui si tratta, i qua!i all’opposto sono saldainente rimasti a far par- te del complesso patrimoniale originario; 13 stato soltanto affidato a terzi l’uso di essi, uso temporaneo e quindi revocabile in qucilsiasi momento ovvero alla scadenza del termine fissato nelle convenzioni eventualmente a!- l’uopo stipulate con gli enti concessionari.

(( Le cessioni furono in un primo tempo disposte senza alcun corrispettivo; successi- vamente però, aggravatasi la situazione finan- ziaria della G.I. - è noto che il Governo, pur non avendone l’obbligo, viene incontro i i l l ~ esigenze della G.I. con sussidi straordinari di lire 25 milioni mensili per assicurare il pagn- mento delle retribuzioni ai suoi dipendenti - il Commissariato ha ritenuto necessario im- porre apli enti concessionari delle colonie, il pagamento di un modesto canone che, sia pure in minima parte, possa coiit,ribuire a fornire i mezzi occorrenti alle spese di manutenzione degli altri immobili da esso amministrati.

(( Al lume delle considerazioni esposte ap- paiairà evidente come non possano essere mos.- si rilievi al Commissariato della G.I. per il comportamento da esso tenuto nei riguardi della colonia ex g. i. 1. di Misano Mare, r.ni si fa riferimento.

(( La colonia di cui si tratta pervenne alli1 g. i. 1. dalla ex federazione fascista di Piacen- za in forza dell’atto pubblico 24 ottobre 194j., n. 6750 di rep. a rogito del dottor Paolo Bo- nadi, Notaio in Zinno Piacentino; legittima- niente quindi essa rientra nel complesso im- mobiliare affidato per l’amministrazione e In conservazione al Commissariato della G.I. La colonia venne concessa in uso temporaneo al Patronato scolastico di Piacenza, che pertan- Lo non ha mai acquistato la proprietà, né altri diritti su di essa.

(( La cessione, effettuata in un primo tem- po gratuitamente, è stata ora, come in tutti gli altri casi del genere, assoggettata al papa- mento di una modesta quota in corrispettivo, p o t a che si è reso necessario richiedere pei’ le ragioni sovraccennate, la cui fondatezm ion potrh non essere riconosciuta D.

Il Sottosegrefnrzo di Stnln MARTINQ.

BABBI. - Al Ministro di grnzin e gizr- rtizin. - (( Per sapere quali provvedimenti ntende adottare per assicurare il funziona- nento dell’importante pretura di Rimini, at-

tualmente priva d i ben due funzionari 3i can- celleria.

(( I3 da considerare che quella Rimini (con due sedi distaccate) è la più importiinte pre- tura mnndamentale d’Italia, cioè di città non sede di tribunale, la quale svolge u n enorme mole di lavoro, in.tutti i rami dell’attività giu- diziaria, superiore come quantità, secondo !e statistiche ufficiali, a quello dclle altr.6 sei pre- ture del circondario di Forlì, cumulativamen- te considerate (preture di Forlì, Cesena, Rocca San Cassiano, Bagno di Romagna, Galealil e Sogliano al Rubicone).

(( Che, ciononostante, la pretura d i Rimini ha un organico di soli sei funzionari, contro un complesso di 15 cancellieri delle a!tre sitd- dette sei preture (5 a Forlì, 5 a Cesena, 2 a Rocca San Cassiano,’e 1 a ciascuna delle Ti:

manenti). (( L’insufficienza della pianta organica 3.d-

la pretura di Rimini è inoltre vieppiu aggra- vata, dal fatto che dal ‘1945 in poi, pcr l’avvc- nuta distruzione a causa dei bombardamenti

I aerei della vecchia degna sede, l’ufficio è 8.1- legato in un locale provvisorio (già civile abi- tazione) assolutamente indecoroso e insuffi- ciente, tanto che tutti i funzionari di cancel- leria, compreso il dirigente e due amanuensi, in totale otto persone, sono costretti a svolgere In loro attività in un unico ristretto vano, fra l’altro anticamera del- gabinetto di decenza.

(( L’interrogante chiede perciò se non si creda necessario ed opportuno esercitare auto- revole pressione sull’AmministrazioI?e coinu- nalc di Rimini, perché risolva al più presto il

’ problema dei locali, che è indilazionabilc, an- che per i l continuo incremento del !avors e per la aumentata competenza civile dei pre- lori e, in sede di riforma delle circoscrizioni giudiziarie, aumentare congruamente l’orgn- nico, ora assolutamente insufficienle, dispo- nendo intanto, in via di assoluta urgenza, la destinazione di due funzionari di cancelleria in sostituzione di quelli mancanti, d a prele- varsi quanto meno dai nomjnandi volontari di cancelleria )).

RISPOSTA. - (( ‘Con la prossima destinazio- ne dei volontari d i cancelleria vincitori ‘del- l’ultimo concorso a 388 posti, sarà comple- tato l’organico della pretura di Rimini.

(( Per quanto riguarda poi i locali della detta pretura si informa che esiste a l Mini- stero dei lavori pubblici, per la approvazione e l’autorizzazione della relativa spesa, un pro- getto per la costruzione d i un edificio da adi- birsi ad uffici statali d i quella città che do- vrebbe ospitare anche la pretura.

(( Questo Ministero segue da parte sua soli particolare interesse la pratica e si spera che essa possa avere una sollecita definizione )).

IZ Sottosegretario d i Stato CASSIANI.

BARBINA. - AZ Presidente del ConsigZio dei Minis tr i e aZl’AZto Commissario per Z’oZi- mentnzione. - (( Per sapere se e come inten- dano disporre perché sia provveduto al paga- mento di circa lire 12 milioni dovute dali’uf. ficio controllo formaggi in liquidazione a un centinaio di piccole latterie turnarie del .Friuli, per integrazione prezzo lattc conse- gnato nel 1944 e 1945 )).

RISPOSTA. - (( Si informa che il caso se- gnalato non è isolato, ma rientra nella si- tuazione generale determinata, dalla declara- toria di inefficacia giuridica di cui al decrct,o- legge 5 ottobre 1944, n. 245, di tutti gli atti e provvedimenti emessi dal sedicente gcverno della repubblica sociale italiana, tra i qu.ilLi quello relativo alla concessione di quote i n -

tegrative di prezzo a carico del bilancio de!lo Stato sul latte utilizzato o consegnato per la produzione dei derivati.

(( CiÒ stante, le possibilitb d i pagamento a favore di coloro che non furono a siio t,em:jc soddisfatti, sono subordinate alla emanazione di apposit,a legge di autorizzàzione, per la qua- le questo Alto Commissariato si sta ilssiduti- mente adoperando presso il Ministero del te- soro, con il quale occorre proviamccte con- cordare il testo del provvedimento )).

L’A Zto Commissario per Z’nlim~,,ztazzonc RONCHI .

BARTOLE. - AZ Ministro dei Znwri pub- blici. - (( Per conoscere se intenda prmvcderc entro l’esercizio finanziario in corso alla ur- gente eliminazione dell’unico passaggio a li- vello che, rispetto alla via Emilia, ,.irnanga sulla linea ferroviaria Bologna-Mi i:+no, iii prossimità d i Modena, dove le inkrferenze del traffico ‘ferroviario con quello stradale sono talmente accentuate da ingenerare frequen- tissime congestioni di automezzi )).

RISPOSTA. - (( I1 passaggio a livelh esisten- te sulla strada statale n. 9 (via Emiiia), nel- l’incrocio con la ferrovia Bologna-Milano, in prossimità di Modena, essendo l’unico rima- sto su ;di un così lungo tratto di strada, non costituisce un grande inconveniente agli ef- fetti del traffico su tale via di comunIGazione.

CARIERA DEI DEPUTATI . - 1045 -, 21 SETTEMBRE i949

C( 1n.considerazioni di ciò e della particola- re onerosità della spesa che dovrebbe e s s a sostenuta in dipendenza dei lavori che SH. rebbero necessari per la sua elimicnzione, si ritiene che l’esecuzione di dette opere possa essere rimandata a quando si avranno mag- giori disponibilità d i bilancio n.

IZ Sottosegretario d i Stato CAMANGI

.

BARTOLE. - AZ Presidente del Gonsiglzo dei Ministri e aZ2’ Alto Commissario p:r Z’igie- Re. e lu sanità pubblica. - (( Per .coitw-cere se nella designazione dei membri componenti i:i

commissione di studio per la compilazione del- la nuova Farmacopea ufficiale sia$! inteso adottare il necessario usuale criteriho di una equa rappresentanza di esperti in tLlti,e le ma- terie attinenti a l complesso argornen-o, inup- portunamente abbandonato nel 1938; se detlii commissione siasi posto il problema +Ala in- derogabile esigenza di portare al più preslo possibile a termine il proprio lavoro. tenuto conto che la VI edizione della Farmxopen LI!- ficiale tuttora vigente, sebbene a riorma l i legge avrebbe dovuto essere rinnovata entro il 1945, risulta in gran parte superata dal pro- gresso scientifico )).

RISPOSTA. - (( La Commissione per la re- visione della Farmacopea ufficiale ,di cui dl- l’articolo 124 del t,esto unico delle leggi sani- tarie venne costituita in modo permanente con decreto interministeriale 1” aprile 1930. Essa era allora formata d a :

1 professore di chimica genera te; 1 professore di chimica farmace:;tica.; 1 professore di chimica farmacologica

(t,itoiari di cattedre universitarie); 1 dottore in m,edicina partico,:rrmenle

versato nelle scienze biologiche; 1 esperto in materia giuridico-ammini-

strativa .scelto fra i funzioncwi del R’linistero dell’interno;

2 esperti (1 in chimica e I in farmacia) scelti fra i funzionari della sanità pubhlica;

1 rappresentante del sind,icato r!irzionaie farmacisti.

(( Tale formazione venne con decreto 30 di- cembre 1932 integrata con l’aggiunta di un professore universitario di botanica, e succes- sivamente‘ modificata col decreto ministeriiile 29- ottobre 4938 che introdusse nella composi- zione anche 2 esperti in igiene d i cui uno pro- fessore universitario componente del Consiglio superiore di sanità quale presidente (De Blnsi)

e l’altro, funzionario del Ministero dell’inter- no (Petragnani). ‘

(( Tale Commissione ha curato la VI edi- zione della Farmacopea ufficiale pubblicata nel 1940.

(( Con varie sostituzioni di nomi essa ha funzionato, compatibilmente con le limitazio- ni imposte dal periodo bellico, senza per altro poter concretare una nuova edizione della Far- macopea ufficiale.

(( In vista delle moderne acquisizioni scien- tifiche nel campo farmaceutico.è stata da tem- po predisposta una radicale rifoima della sua costituzione.

(C I1 decreto che è in corso di firnia prevede che vengano chiamati a farne parte 7 profes- sori universitari delle discipline più stretta- mente attinenti ,al campo farmaceutico con rappresentanti della categoria, capi servizio del1’A.C.I.S. e i1 Direttore generale dell’Isti- tuto superiore di sanità )).

L’Alto Commissario

I COTELLESSA.

BASILE. - AZ Ministro dei trasporti. -- (( Per conoscere se non ritenga oppoltuno di istituire, nel prossimo rimaneggiaineiito de- gli orari. ferrcviari, la fermata dei treni diret- ti alla stazione di Venetico, giL3st.a aspirazione delle popolazioni dei comuni di Rometta, Ve- netico, Spadafora, Valdina, Roccavaldina, Monforte San Giorgio (complessivamente cir- ca 30.000 abitanti). Ciò in considerazione delle esigenze e delle necessità di t.iittii l’economia del vasto territorio servito dalla stazione di Venetico, d i un rilevante numero di produt- tori e commercianti di prodotti ortofrutticoli e di non poche industrie locali d i laterizi )).

RISPOSTA. - (( La stazione di Venetico è at- tualmente servita da cinque coppie di treni accelerati, convenientemente distribuiti nella giornata, che si ha motivo di ritenere possano essere sufficienti per i rapporti di quella loca- lità col capoluogo di RIessina. Inoltre, nel far presente che nella predetta stazione i treni diretti non hanno avuto mai fermata, occorre rilevare che adottando il provvedimento ri- chiesto, si dovrebbe necessariamente esten- derlo anche alle altre diverse località di pari o maggiore iniportanza, che hanno già avan- zato analoga richiesta con esito negativo, COI! la conseguenza di una ancora minore celerità nelle comunicazioni dirette, il che non è de- siderabile.

Non riesce pertanto possibile accogliere i l desiderio espresso, pur assicurando che !c

CAMERA DEI DEPUTATI - 1046 - 21 SETTEMBRE 1949

esigenze segnalate saranno tenute presenti per quanto l’elettrificazione ed una maggiore di- sponibilità di mezzi potrà consentire di mi- gliorare i servizi locali sulla linea di cui si tratta n.

11 Mi n.is tro CORBELLINI.

BELLAVISTA. - AZ Ministro dell’interno. - (( Per conoscere i motivi per i quali il pre- fetto di Agrigento non intende rilasciare ai proprietari Giuseppe e Giovanni Caramazza di Àgrigento, la loro casa di abitazione sitn in Agrigento, Piazza San Sebastiano, nono- stante che !a Giunta di giustizia amministra- tiva regionale fin dal 30 novembre 1948, con sentenza n. 36, .abbia revocato per illegi ttiinita il decreto di requisizione emesso dallo stesso prefetto, che invece di dare esecuzione a detti1 sentenza, ha nel dicembre 1948 emesso un nuovo decreto di requisizione, identico a quel- lo già dichiarato illegittimo, manifestando così il proposito di voler mantenere con un att,o arbitrario una sit,uazione di cose già rico- nosciuta e dichiarata illegale, con grave viola- zione dei diritti del cittadino garantiti dalla

RISPOSTA. - (( Il prefetto di Agrigento ha niiovamente decretato, in data 12 gennair: 1949, ai sensi dell’articolo 7 della legge 20 marzo 1865, li. 2248, allegato E, la requisi- zione dcll’appartamento di propriet8 della si gnor’a Pancamo Maria vedova Caramazza e figli, in considerazione della grave ed impro- rogabile urgente necessità, nonché della cir- costanza che non altrimenti si sarebbe potuto sodisfare il pubblico interesse, quale yuello della indispensabile presenza, prevista ed im- posta dalla legge, dei servizi d i pubblica si- ,

curezza nella provincia. (( L’annullamento, ad opera del Consiglio

di giustizia amministrativa per la Sicilia, del precedente decreto prefettizio era avvenuto per insufficientc motivazione; ed a ciò ha provveduto il nuovo provvedimento. D’al- tronde, altra alternativa non vi era per assi- curare servizi, la. cui esistenza assume aspetti di pressante ed inderogabile necessith.

(( Avve?so il nuovo provvedimento è stato rivolto ricorso al Consiglio di giustizia nm- ministrativa della regione, che. nella sua conipeienza, emetterà la decisione al rI- guardo.

(( Si soggiunge che la requisizione dei lo- cali ha carattere temporaneo e si assicvra che per provvedere in via definitiva all’allog- giamento delle guardie di pubblica sicurezza

. Costituzione della Repubblica 1).

di Agrigento è stata prevista la costruzione di apposita caserma nel programma da finan- ziare col fondo di un miliardo, che, con prov- vedimento legislativo in corso, sarà assegnato per la costruzione di nuove caserme ad uso delle Forze di polizia U.

IL Minis tro SCELBA.

BELLAVISTA. - AZ MinasCro dei lavoTi pubblici. - (( Per sapere se 1’Animinisfl.a- zione dipendente è a conoscenza che il popo- loso comune di Monreale, a seguito dell’esnu- rimento delle sorgenti urbane di acqua pota- bile, è condannato alla sete, in attesa del- l’auspicato completamento della condut.tura interna, e del serbatoio relativo, della sor- gente rurale della Favara; e per conoscere se non ritenga che questi lavori abbiano prece- denza assoluta nella politica dei lavori puh- blici in Sicilia D.

RISPOSTA. - (( Nel comune di Monrealc sono in corso di ultimazione, da parte della sociebà (( Dalmine )) ed a cura dell’Uficio del Genio civile, i lavori di complctamento della condotta esterna dell’acquedotto, dell’importo di lire 13 milioni, con cui vengono erogati al comune stesso litri 21 al secondo.

(( Con ciò viene scongiurato il pericolo che la popolazione possa rimanere sprovvista di acqua potabile e sia condannata a soffrire la sete.

(( I3 infatti prevista, in linea provvisoria, la immissione dell’acqua della suddetta con- dotta nella esistente rete di distribuzione i’n- terna, mentre 13 stata prevista anche la co- struzione di un nuovo serbatoio, il cui pro- getlo, dell’importo di lire 34 milioni, è stato già redatto. Al finanziamento di tale spesa si potrà però provvedere solo se saranno di- sposte nuove assegnazioni straordinarie di fondi essendo del tutto esauriti quelli già de- liberati.

(( Per quanto riguarda la costruzione di una nuoza rete di distribuzione, richiesta dal cGmune, per la spesa preventivata di lire 70 milioni, si potrà prendere in esame la poq- sibilità di finanziare detti lavori in un secon- do tempo e sempre che si possa fare assegnn- mento su stanziamenti straordinari di fondi che consentano di provvedere all’esecuzione di operc per conto depli enti locali.

(( Comunque è da tener presente che sono state approvate e samnno tra breve emanalz nitove. norme di legge, dirette appunto sd agevolaye gli enti locali nella realizzazione dei loro programmi costruttivi.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1047 - 21 SETTEMBRE 1949

(( In ogni caso, quindi, il comune di Mon- reale potrà chiedere, in applicazione di tali norme, la concessione. dei sensibili benefici che esse prevedono e dare attuazione ai la- vori di che trattasi )).

I l Sottosegretario d i Stato CAMANGI.

RISPOSTA. - A seguito della precedente nota di questo Ufficio del 17 settembre ultimo scorso, pari numero, si porta a conoscenza che i1 medico provinciale di Palermo ha co- municato che attualmente le condizioni del- l’approvvigionamento idrico del comune di ,Monreale sono sodisfacenti sia ‘dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

(( Alimentavano quell’abitato le sorgent<l: -4ranci0, Canale, Calceramo, Pozzillo, Santa Rosalia e San Cristoforo, ma queste attu?-!- mente sono tutte esaurite a d eccezione di quella di Santa .Rosaha e di Pozzillo, d i C U I l’ultima di scarsissima portata.

(( Per eliminare queste gravissime defi- cienze si è provveduto a convogliare le SC-

clue della Sorgente Favara ed i lavori di coni- pletamento della condotta adduttrice sono in via di ultimazione, sono in corso di realiz- zazione i lavori della perizia 11 maggio 1949 dell’importo di lire 2.400.000 per la sistema- zione provvisoria di una rete volante per l’al- lacciamento Idell’adduttrice con i castellett,;

d i distribuzione della vecchia rete. (( In atto parte delle fontanelle pukhlichs

di yuell’abitato sono già in funzione. (i Inoltre, con successivo telegramrne Getto

medico provinciale ha fatto present? che il Genio civile di Palermo ha ~ S S ~ C C U I * ~ L X ) che i lavori in corso, riguardanti l’ac\wxlotto in parola, saranno accelerati a1 massimo pr:r darli ultimati nel più breve tempo pussibilc n.

L’Alto Commissario COTELLESSA.

BERNARDI. - AZ Minis tro del tesoro. - (( Per sapere in base a quali disposizioni di legge i1 Commissario governativo per l‘Alto Adige proceda al sequestro dei beni di pro- prietà degli optanti, la cui domanda per i1 riacquisto della citt,adinanza italiana è stata respinta n.

RISPOSTA. - (( A’norma dell’articolo 2 del decreto legislativo 8 febbraio 1946, n. 49, sul- la cessazione dello stato di guerra, le dispo- sizioni della legge di guerra e le relative mo-

difiche ed aggiunte continuano ad avere ap- plicazione nei confronti dei beni dei sudditi tedeschi e giapponesi.

(( Inoltre in forza del Memorandum d’in- tesa 14 agosto 1947 fra i Governi di Francia, di Inghilterra e degli Stati Uniti d’America da una parte e il Governo d’Italia dall’altra (reso esecutivo con il decreto legislativo 3 feb- braio 1948, n. 177) il Governo italiano deve .prendere. le misure del caso per accertare i beni tedeschi che non si trovino sotto alcuna amministrazione (paragrafo i), scoprire i beni tedeschi nascosti o mascherati in Italia (paragrafo 5, lettera a ) , n. 2) e fornire al Co- mitato tutte le informazioni concernenti il censimento e lo statzcs delle attivitaà tede- sche (paragrafo 7).

(( Resta inteso che, a termine di detto Me- m o r a n d u m d’intesa, solo i beni appartenenti a tedeschi (( residenti in Germania 1) vengono venduti o liquidati; quelli invece pertinenti a tedeschi (( residenti i n Italia )I o in Stati di- versi alla Germania e dal Giappone conti- nuano a rimanere sotto sequestro conserva- tivo od altri vincoli sino a quando non sarà determinata la loro sorte in basti a speciali accordi con la Germania, tenuta presente la situazione dei beni italiani in detto Stato.

(( Osservasi che sono stilte concordate con la Presidenza del Consiglio dei Ministri di- sposizioni per non rendere gravosa la sotto- posizione a sequestro dei beni degli optanti che non possono riottenere la cittadinanza italiana N.

Il Ministro MALVESTITI.

BTAGIONI. - Al Minist~ro della difesa. -- (( Per sapere se non ‘intende concedere la pro- roga di almeno u n anno a t.utti quei carabi- nieri (graduati e truppa) rkhiamati e non in servizio effdtivo, i quali, in base a re- centi disposizioni, devono lasciare l’Arma en- tro il 31 luglio. Trattandosi nella maggior parte di cittadini, i quali, fra richiami e servizio iniziale di arruolamento volontario hanno dedicato al servizio del paese molti anni, ed i migliori della loro vita, all’inter- rogante sembra giust,o che il Ministro sopras- sieda alla disposizione emanata e studi in- vece la possibilità, presentando un’opportuna legge al Parlamento, di ammettere i militari in oggetto nella forza effettiva dell’Armd D.

RISPOSTA. - (( I militari dell’Arma dei carabinieri per i quali è stato disposto il

CAMERA DEI DEPUTATI - 1048 - 21 SETTEMBRE 1949

congedamento (da attuare entro il 31 luglio 1949) sono circa duemila di cui :

960 circa trattenuti, i quali erano già stati colpiti dai limiti di servizio stabiliti dalle disposizioni di legge in vigore ed avreb- bero dovuto pertanto, gà da tempo, essere congedati; detti militari, che hanno tutti di- rito a pensione, vengono collocati in congedo perché raggiudi anche dai limiti di età pre- visti dalla nuova legge, in corso di elabora- zione, sul collocamento a .riposo per età dei sottufficiali e dei milit.ari di truppa del- l’Arma;

1040 circa, richiamati a domanda per esigenze di ordine pubblico, in occasione (3el- le elezioni politiche, e che permangono tut- tora volontariamente alle armi.

(( Tali elementi non sono in servizio da molti anni, ma solo da circa 18 mesi, e per la loro posizione giuridica non avevano’ e non hanno diritt,o a pensione (tranne i pochi pro- venienti dalla carriera continuativa, che tale diritto ‘avevano già maturato prima del ri- chiamo).

(( Non è possibile attuare il passaggio ilei ruoli del servizio effettivo dell’Arma del ptr- sonale di cui trattasi, in analogia a qualito poté essere consent,ito eccezionalmente nel 1946 agli assunti in linea provvisoria ìle1 Corpo degli agenti di pubblica sicurezzti, i1 quale era allora in fase di organizzazione.

(( Al riguardo si fa presente che con la !?g- ge in corso di elaborazione citata al princi- pio - con la quale i limiti di servizio p e - visti dalle disposizioni vigenti per il collo- camento in congedo dei militari della car- riera continuativa vengono sostituiti dai li- miti di età - dovranno essere mantenuti in servizio, per un periodo più lungo di quallo che poteva essere previsto qualche anno la, numerosi militari fra i più anziani.

(( Per ragioni di equità saranno mantemti in servizio, fino al raggiungimento dei nJo- vi limiti di età, anche i sottufficiali, graduati e militari di truppa ininterrottamente tratte- nuti in servizio o richiamati da data aiite- riore al 10 luglio 1940.

(( Inoltre, al fine di non arrecare ulteriori aggravi al bilancio dello Stato in seguito s l mantenimento in servizio dei suddetti mlli- tari trattenuti o richiamati, sarà necessario comprimere in parte, per un certo numero di anni, i normali arruolamenti (questa misara è espressamente disposta dal citato disegno di

(( Per tiit,te le suddette circostanze si pro- vocherà un notevole (( invecchiamento )) dei ruoli dei sottufficiali e ,milit,ari di truppa dei

legge).

krabinier i ed ,una farte diminuzione della percentuale di personale celibe.

(( Ed è pertanto evidente che non sarebbe possibile, senza compromettere gravem,:ate l’efficienza dell’Arma (ed in ispecie dei re- parti mobili) immettere nella carriera coliti- nuativa altro pcrsonale già anziano e nd la quasi totalità ammoglinto, contraendo aiìco- ra, al fine di non superare le 75.000 usità previste dal h t t a t o ‘di pace, in normali ar- ruolamenti di personale giovane e celibe ))

I l Sottosegretario d i Stato RODIN~ .

BIAGIONI. - Al Man,istro dell’agricoltura e delle foreste. - (( Per sapere quale posi- zione intenda assumere di fronte alla incon- cepibile disposizione data dall’Alto Commis- sario per la Sardegna, in base alla quale ogni cacciatore continentale che intenda reca.rsi alla caccia nell’Isola dovrà pagare lire 10 mila per i primi dieci giorni di caccia e ilre 3000 giornaliere, qualora venga oltrepas:,sto detto lasso di tempo.

(( All’intemogante sembra indispensal.le l’Intervento immediato del ministro, o,ide venga a.brogata una deliberazione in così I A -

to cont.rasto c,on lo spirito della C0stituzicj;ie. Ogni disposizioiie del genere della citata r,on fa altro che accrescere la sfiducia del popolo nella serenith di giudizio e di amniinisirn- zione degli ist,ituti ed istituendi Consigli re- gionali )).

RISPOSTA. - (( I1 decreto 19 maggio 1649 dell’Alto Commissario per la Sardegna ;cm- tenente norme per la tutela del patrimoiiio faunistico sardo), a l quale si fa riferimento, non fissa la misura del contributo dovuto dai cacciatori non iscritti alle Sezioni provinciali della caccia della Sardegna, ma si limita a stabilire che tale misura (( verrà fissata d’in- tesa con la Federazione italiana della caccia ))

(articolo 9), la quale com’è noto, inquadra e rappresenta tutti i cacciatori italiani. Né ri- sulta a questo Ministero che la Federazione suddetta abbiil dato sinora il suo consenso all’imposizione ‘di un contributo così elevato come quello indicato. Comunque non si è mancato e non si mancherà di intervenire per segnalare alla competente Presidenza del Con- siglio il proprio punto di vista sulla questione ed eventualmente la (necessità di provvedere all’annullamento di provvedimenti che non fossero conformi alla legge 1).

Il Ministro SEGNI.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1049 - 21’ SETTEMBRE 1949

BIANCO. - Ai Minis tr i dell’agricoltura e foreste e delle finanze. - (( Per sapere quaii provvidenze intendono adottare, anche in via di sgravi fiscali, a favore degli agricoltori c!el comune di Miglionico, a seguito dei gravi dan- ni da essi subiti per effetto della tempestos.: grandinata del 5 luglio 1949, che ha grave- mente colpito piantagioni e prodotti di vigne- ti, oliveti e frutteti in genere )).

RISPOSTA. - (( In relazione alla richiest:, e premesso che si risponde anche a nome rle! Ministero delllagricoltura e foreste che non ha possibilità di adottare alcun provvedimen- to in proposito, non avendo nei capitoli di bi- lancio amministrati stanziamenti che consen- tano la erogazione di contributi per danni del genere, si osserva, per quanto rientra nella competenza del Ministero delle finanze, che in base all’articolo 47, primo comma, del regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, che approva i! testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni, nel caso che per parziali infortuni non contemplati nella formazione delle tariffe di estimo venissero a mancare i due terzi almeno del prodot’to ordinario del fondo, l’Ammini- strazione può concedere una moderazione del- l’imposta erariale sui terreni, nonché dell’im- posta sui redditi agrari, dietro presentazione, da parte degli interessati, alla competente In- tendenza di finanza, entro trenta giorni dal- l’accaduto infortunio, di apposita domanda, con la indicazione, per ciascuna particella ca- tastale, della quantità e qualità dei frutti per- duti e del loro valore.

(( l3 da tener presente, però, che i danni provenienti da infortuni atmosferici, come la grandine, la siccità, le gelate, le alluvioni e simili, vengono considerati nella formazione delle tariffe d’estimo e, perciò, di regola, non possono dar luogo alla moderazione d’impo- sta di cui all’articolo 47 del predetto testo uni- co 8 ottobre 193f, n. 1572, anche quando si sia verificata la perdita totale del prodotto.

(( Infatti, giust.a l’articolo 112 del regola- mento approvato con regio decreto 12 ottobre 1933, n. 1539, per l’esecuzione di detto testo unico, la quantità dei prodott,i si espone al net,to degli infortuni ordinari, e cioè, tra l’al- tro, dei danni provenienti dagli infortuni atmosferici (grandine, siccità, borea e simili).

(( Da ciÒ si evince, chiaramente, che nella formazione delle tariffe in parola gli infortuni atmosferici (compresa la grandine) sono con- siderati infortuni ordinari in senso quali ta- tivo, prescindendo dalla maggiore o minore intensità dei loro effetti.

..A . I - . __ . . . . . (( Tale interpretazione delle disposizioni

che regolano la materia della mpderazione del- le imposte fondiarie in dipendenza d’infor- tuni - che è strettamente aderente alla lettera della legge - potnà sembrare eccessivamente fiscale, ma in realtà non lo 8, ove si. consideri che gli estimi isctitti in catasto sono determi- nati in base alla media dei prodotti di un pe- riodo di anni sufficiente per tenere conto delle vicende ordinarie della produzione e l’even- tuale perdita, anche totale, del prodotto può trovare compensazione nelle annate di super- produzione, i cui maggiori redditi non ven- gono tassati dall’ Amministrazione, data la stabilità degli estimi catastali.

(( Ciò posto, non verificandosi il concorso delle condizioni stabilite dall’articolo 47 del testo unico su citato, non si vede la. possibilità di accordare ai danneggiati cfall’infortunio di cui trattasi una moderazione dell’imposta fon- diaizia, la quale, peialtro, ove venisse con- cessa, ben scarso sollievo arrecherebbe ai dan- neggiati stessi, essendo limitata allo sgravio parziale dell’imposta erariale - decurtato dalle spese di verifica - mentre i comuni e la provincia, date le difficili condizioni dei loro bilanci, non potrebbero, certamente, rinun- ziare alle rispettive sovrimposte che, unita- mente ai contributi agricoli unificati, costi- tuiscono gli oneri più rilevanti:

(( Peraltro, qualora i danni rivestano, In qualche caso, carattere duraturo ed abbiano, quindi, determinato una diminuzionc della potenzialità produttiva del fondo o un cam-1 biamento di coltura che importi yn minor redmdito imponibile, gli interessati potranno eventualmente, ottenere la revisione dell’esti- mo catastale in diminuzione, a norma del- l’articolo 43 del più volte cieato testo unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dall’arti- colo 22 del regio decreto-legge 4 aprile 1939, n. 589.

(( Per l’impost,a di ricchezza mobile sullo affittanze agrarie, i contribuenti, ove ne ricor- rano gli estremi, potranno presentare doman- da di rettifica entro il 31 luglio prossimo ven- turo.

(( Si assicura, infine, che ogni qualvolta vengono segnalati danni causati da infortuni slle colture agricole, il Ministero non manca 3i interessare le competenti Inten’denze di fi- nanza, affinché riferiscano sollecitamente cir- >a l’entità e ‘la natura dei danni arrecati dagli infortuni stessi, per un completo esame della juesfione )).

’ I l Minjstro

,‘

VANONI. . . , ,

CAMERA DEI DEPUTATI - I050 - 21 SETTEMBRE i949

BIANCO. - Ai Ministri dei lavori pubblici e del lavoro e previdenza sociale. - (( Per sa- pere se è a loro conoscenza che la ditta as- suntitrice dei lavori di ampliamento dell’ac- quedotto pugliese in territorio di Matera, ac- campando futili pretesti addebitabili a suti colpa e comunque resistiti dal capitolato di appalto, minaccia di sospendere e rallentare i lavori in corso, con il conseguente licenzia- mento di un notevole numero di operai chz vi sono adibiti; e per conoscere se e quali provvedimenti di urgenza intendano adottar? in difesa degli interessi dell’Ente, della popo- lazione di Matera e dei lavoratori minacciati di essere gettati alla fame ,). .

RISPOSTA. - (( I lavori per la costruzionc della nuova dirimazione dell’acquedotto pu- gliese per Matera (i” lotto), furono consegnati nel gennaio 1949.

(( Trattasi, in veritg, ,di lavori il cui pro- getto non fu studiato in vista delle esigenzc della disoccupazione, ma nell’intento di darc it Matera un’adeguata dotazione idrica; per- ciò in capitolato non è riportata alcuna pre- scrizione specifica relativa allo impiego della inano d’opera. Detto impiego, peraltro, si ri- duce a ben poca cosa rispetto all’assieme, dato che l’appalto verte essenzialmente s u l h fornitura e posa in opera di tubazioni.

(( I movimenti di materie vengono condot- ti con ritmo alquanto lento, ma non tale da giustificare decisivi interventi. a norma dellc clausole contrattuali. Qualche ritardo vi è sta- to invece per quanto riguarda la fornitura delle tubazioni, che l’Impresa propose chi: fossero ,di n i h r a diversa da quelli1 pre- vist,a.

(( L’Amministrazione ritenne inaccettabil2 tale proposta per ragioni tecniche e notific3 due ordini di servizio per indurre l’Impresa :L desistere dal suo tentativo, che rinmsero però privi di effetto.

(( Ultimamente, l’impresa stessa ha pre- sentato un esposto per addivenire alla riso- luzione di detta vertenza, ma la Giunta per- manente dell’Ente acquedotto pugliese non ha ritenuto di accogliere le proposte avanzate ed ha disposto che la ditta venga invitata a pro- cedere subito alla posa delle tubazioni pre- scritte iniziando da quelle di minore pres- si one.

(( Se anche tale ulteriore categorico invih non dovesse avere risultato positivo, 1’Ammi- iiistrazione appaltante, avvalendosi della clausola di capitolato, agirà a norma del vi-

gente regolamento sui lavori pubblici, prov- vedendo eventualmente all’approvvigiona- mento diretto delle tubazioni 1).

Il Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici

CAMANGI.

BIANCO. - A l Ministro della difesa. - -

u Per conoscere - dato il progressivo sgre- tolamento a cui sono esposti, nello stato at- tuale di abbandono, i ruderi della caserma ,li Santa Maria in Potenza, gi!à sede della scuoli allievi ufficiali di complemento di artiglieria, fortemente disastrata dai bombardamenti aerei del 9 settembre 1943 - non ravvisi la necessità e l’urgenza di adottare, alternativa- mente, la soluzione o’ d i disporre la ricostru- zione della caserma o di cedere l’edificio disa- strato al comune, che provvederebbe a rico- st,ruirlo adattandolo ad abitazioni popolari, in vista anche della grande penuria di alloggi da cui è affiitto quel capoluogo di provincia ‘,.

RISPOSTA. - (( Si precisa anzitutto che 1:i caserma (( Santa Maria ) I , cui si fa riferimento fa parte (della caserma (( Lucania )), già sede della scuola allievi ufficiali di complemento.

C( Nello scorso anno, a seguito di richiest.1 del comune, questo Ministero esaminò la pos- sibilità di cedere a quella civica amministra- zione il complesso immobiliare; ma non fu possibile farvi luogo avendo gli uffici compe- tenti rappresentato la necessità di conservare la ,disponibilità del compleko.

(( La questione sarà ora riesaminata secon- do il ‘senso invocato per il fatto che la richie- sta .di cessione al comune è ora limitata. alla sola parte dell’immobile denominata (( Caser- ma Santa Maria )).

(( Si fa, quindi, riserva di ulteriori comu- nicazioni al riguardo, appena possibile )).

Il Sottosegretario di Stato MEDA.

RISPOSTA. - (q A scioglimento della riserva contenuta nella risposta trasmessa col foglio n. 1266 del 29 luglio 1949, poiché in sede di riesanie della questione è risultato che l’im- mobile cui si fa riferimento si identifica con la caserma (( Lucania )) (ex Basilicata) di IPo- tenza, ubicata nel rione Santa Maria, questo Ministero è costretto a confermare la neces- sità di conservare la caserma predetta all’Am- ministrazione militare per un complesso di ragioni d i ordine militare, trattandosi, fra

CAMERA DEI DEPUTATI - 1051 - 21 SETTEMBRE 1949

l'altro, ,dell'unico immobile' esistente nella zona inlerna del territorio,' destinato ad ac- cogliere comandi, enti o servizi dislocati o da dislocare nella fascia costiera.

(( Quanto phi i11 ripristino dell'immobile, si fa presente c!x già da tempo sono stati pro- grammati i lavori da farsi, ma che, a causa dell'indisponibilità dei fondi occorrenti, sarà possibile procedere alla esecuzione dei lavori stessi, sia pure parzialmente, soltanto nel prossimo esercizio finanziario )).

Il Sottosegretario d i Stato MEDA.

BIMA, FERRARIS EMANUELE, FUSI, GIACCHERO. - Al Ministro dei lavori pub- blici . - (( Per conoscere se non intenda di- sporre - con le economie di bilancio del Provveditorato alle opere pubbliche di To- rino - la costruziofie del ponte sul t,orrente Moira per allacciare la frazione di Paglie- ies alla nazionale n. 22 ed' al capoluogo del comune di San Damiano Macra (Cuneo) da cui la frazione dipende.

(( Tale operii - la CUI progettazione è già ultimata da anni -- è resti maggi0rment.e ne- cessaria dal fatto che la passerella costruita sul torrente a spese del comune per un im- porto di 2 milioni è già stata tre volte aspor- t,ata dalia ull.ime recenti alluvioni.

(( Inoltre i l comune di montagna con la po- .poiazione di 2469 abitanti non può far fronte czll'onere derivanfe dalla costruzione di tale opera perchi! durante il periodo della domi- nazione riazi-fascista f u totalmente distrutto (114 fabbricati bruciati e 200 abitazioni sac- c.heggint.e, 01ti.e 50 partigiani e civili truci- dati), il che ha impoverito le già scarse Bn- trate del comune.

(( Per h t t i questi motivi gli interroganti insist,ono snll'urgenza di realizzare tale opera anche per dare una prova tangibile ' d i soli- darietà a popolazioni tanto duramente pro- vate )).

-.

RisPosr.4. - (( J lavori di costruzione del ponte sul torrente Moira per allacciare la fra- zione di Paglieres alla strada statale n. 22 ed al capoluogo del comune di San Damiano lMacra sono conipresi fra quelli da finanziare nel corrente esercizio.

(( Dette opere, quindi, di cui è stata segna- lata l'urgente necessità, potranno essere sol- lecitamente attuate )).

I l Sottosegretario d i Stoto CAMANGI.

BIMA. - Al Ministro della difesa. - (( Per conoscere i motivi dell'inspiegabile re- mora che si frappone alla sistem.azione am- ministrativa (trattamento di pensione e d i li- quidazione una tan tum) per gli ufficiali ed il personale inilitare col!ocati in con3edo assolu- to il 10 ottobre 1947 per effetto della circo- lare n. 288 de1,Giornale militare dello stesso anno )).

RISPOSTA. - (( In nierih si fa presente che lu questione ielativil al lrattamento di quie- scenza del personale militare collocato a ri- poso per non ixver rinnovato il giuramento (decreto legislativo 5 agosto 1947, n. 837, cir- colare n. 288 del 'Giornale mili tare 1" ottobre 1947) è tutt,ora allo studio ai finli di una comu- ne direttiva per l'applicazione 'delle norme ai personali militari interessati ,delle tre Forze armate.

(( Questa Amministrazione però, ha già provveduto ad impartire disposizioni in- tese a :

i") far corrispondere un anticipo in con- to pensione (ca.lcolato, secondo apposita ta- bella, in base allo stipendio inizia1,e di cia- scun grado) agli ufficiali che ra3giungono i 19 anni, 6 mesi ,e 1 giorno ,di effettivo servizio, considerando tale, giusta la legge #del 1947, i 5 anni di maggiorazione;

2") far corrispondere agli uffiaciali che non aaggiungono detto limite minimo, ,di 19 anni, 6 mesi e i giorno ,di servizio, compresa la maggiorazione, un acconto mensile in base alla predisposta tabella fino alla concorrenza della somma risultante, d'al calcolo di un otta- vo dell'itltimo stipendio annuale .moltiplicato per gli anni ,di effettivo servizio, escluso,, per ora, per ragioni cautelativ,e, il calcolo1 aggiun- tivo dei 5 anni di concessione e ,dell,e even- tuali campagne, e di altri benefici.

(( Inoltk si fa presente che nel frattempo tutte le pratiche relativ'e a tale personal~e ven- gono regolarmente istruite in modo che i provvedi,menti potranno essere adottati appe- na saranno stati fissati i criteri da seguirsi per le liquidazioni in argomento )).

Il Sottosegretari,o d i Stato RODIN~.

BIMA, SCOTTI ALESSANDRO. - Al Mi- nistro della pubbl ice istruzione. - (( Per GD- noscere se e quali 'difficoltà ostino a che agli insegnanti incaricati e supprenti vengano' ,este- se le provvidenze sociali già disposte con cir- colare ministeriale n . 6 ,d,el 2 febbraio. 1948: .disposjzioni rimaste a tuttora inoperanti D.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1052 - 21 SETTEMBRE 1949

RISPOSTA. - (( I1 lavoro per l'applicazione delle previdenze sociali al personale insegnan- te incaricato e supplente comporta la revisio- ne di molte migliaia di sch'ede contenenti i dati atti a ricostruire la carriera del predetto personale presso le varie-scuole .dove ha pre-

(( Tali schede sono tuttora in corso d'invio da parte delle scuole interessate ed i l lavoro di riscontro, quanto mai lungo e paziente, deve essere affrontato insieme .a tutto l'altro che si è vtenuto, moltiplicando, 'ed accumulan- do per effetto delle varie disposizioni .di legge sulla concessione ,di benefici di carriera, in- dennità e assegni vari.

(( Occorrerà quindi ancora un ulteriore pe- riodo d i lavoro, tenendo, peraltro, presente che la trattazione ,di molte pratiche potrà ri- dursi notevolmente con l'assunzione 'di molti incaricati e supplenti nei ruo,li speciali tran- 3itori 1) .

I l Ministro GONELLA.

* stato servizio a decosrere dall'anno, 1938.

BIMA, CAGNASSO, STELLA 'e' SODANO. - Ai Ministri del tesoro e della difesa. - (( Per conoscere se non intendano prendere in esame e co,mun,que tenere in considerazione - per prossimi opportuni provvedimenti - il voto a più riprese fatto pr,esente da alcune categorie di ufficiali (quelli provenienti dalla aspettativa per riduzione d i quadri e co.loro che furono collocati nella riserva-anteriormen- te al 1" gennaio 1940) i quali chiedono siano a loro estesi i benefici di cui a l ,decreto, legi- slativo 5 fiaggio 1948, n. 814 (concessione d'el- la indennità speciale di riserva). E ciò per eliminare troppo evidenti e stridenti dispari- tà di trattam'ento ,di quiescenza, ed a l fine di migliorare le condizioni 'economiche ,della pre- detta categoria di ufficiali n.

RISPOSTA. - (( Si comunica quanto appres- so, anche a nome del Ministro per il tesoro:

(( Gli uficiali collocati in aspettativa per riduzione di quadri ai sensi del regio decreto- legge 4 settembre 1925, n. 1600, e del regio decreto 29 settembre 1925, n. 2399, fruirono di un trattamento economico eccezionale fa- vorevole. Detto trattamento, infatti, prolun- gatosi nel tempo fino a quattro anni dopo il raggiungimento dei limiti di età prescritti per il grado con cui i cennati ufficiali lascia- rono il servizio effettivo, è risultato di gran lunga superiore a qualsiasi altro praticato. a partire dalla guerra 1915-18, nei confronti degli ufficiali dell'Esercito allontanati dal ser-

vizio permanente con le leggi sullo sfolla- mento dei quadri.

(( In conseguenza di ciò, non si ravvisa la opportunità di estendere agli ufficiali in que- stione i benefici pr'evisti dal cennato decreto !egislativo 5 maggio 1948, n. 814.

(( Per quanto concerne, invece, gli ufficiali collocati nella riserva anteriormente al 1" gen- naio 1940, si rende noto che lè già in corso uno schema di disegno di legge inteso, fra l'altro, ad aumentare d i 10 volte l'indennità prevista dall'articolo 72 della legge 16 giugno 1915, n. 1026, quale risulta modificato dall'artico- lo 3 del regio decreto-legge I7 maggio 1938, n. 605 )).

' 11 Solttosegn-etario d i Stato per la difesa

MEDA.

BONINO. - AZ Ministro d i grazia e giu- stizia. - (( Per conoscere se non ritenga o p , portuno stabilire nel concorso che pare 'dovrà essere bandito per coprire posti d i volonta- riato nelle cancellerie e segreterie giudiziarie (gruppo B ) , come limite massimo di età quel- lo di 30 anni, dando così modo a tanti giovani che attendono questo concorso almeno da dieci anni, di parteciparvi n.

RISPOSTA. - (( Si osserva che è all'esame della Camera dei Deputati uno schema di leg- ge di iniziativa parlamentare, con il quale viene elevato ad anni 32 il limite di età mas- simo prescritto per l'ammissione al concorso per 300 posti di volontario di cancelleria e se- greteria giudiziarie, bandito con decreto mi- nisteriale 15 aprile 1949, pubblicato nella Gaz- zetta Ufficiale n. 139.

(( Poiché tale disegno di legge è giustifi- cato da motivi ,di equità in quanto dal 1941 non sono stati banditi concorsi ordinari, ma soltanto ,concorsi per reduci in base alle di- sposizioni del regio decreto 6 gennaio 1942, n. 27, questo Ministero non ha fatto obiezioni al riguardo I ) .

I l Sottosegretario' d i Stato- CASSIANI.

BONINO. - Al Ministro del tesoro. - (( 'Per conoscere quando il Governo provve- derà allo stanziamento di altri due miliardi a favore delle seFioni industriali del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia, da utilizzare per finanziamenti alla media e piccola in- dustria in base al decreto legislativo 15 dicem- bre 1947, n. 1419, assumendo l'onere sino al 4 per cento per contributi a l pagamento degli

- 1053 - . 21 SETTEMBRE 1949 CAMERA DEI DEPUTATI

interessi, giusta l’ordine del giorno a suo tem- po approvato dalla Commissione Finanze e ‘l’esoro all’unanimità, come risulta dal reso- conto stenografico del 24 novembre 1948, pa- gina 4778 n.

RISPOSTA. - (( In sede di esame parlamen- tare del disegno di legge contenente norme in- tegrative dei decreti legislativi 14 dicembre 1947, n . 1598 e 15 dicembre 1947, n. 1419, e che poi divenne la legge 29 dicembre 1948, n. 1452, la X Commissione permanente della Camera dei Deputati approvò all’unanimità un ordine del giorno in cui, riconoscendosi la necessità di venire incontro alle esigenze fi- nanziarie delle medie e piccole industrie, si faceva voto a che il, Governo predisponesse un apposito disegno di legge in cui, tra l’al- tro,‘ si prevedesse il concorso statale nel pa- gamento degli interessi in misura non ecce- ciente il 4 per cento.

(( Data la situazione deficitaria del bilan- cio, e i l noto disposto dell’articolo 81 della Costituzione, non è stato sinora possibile ve- nire incontro al predetto voto della Camera ed alle sollecitazioni pervenute - in materia - da parte di vari enti eco-nomici; peraltyo sono attualmente allo studio del Comitato dei Ministri per il credito e il risparmio dei prov- vedimenti -integrativi a favore delle medie e piccole industrie )).

I l Sottosegretario d i Stato MALVESTITI.

BONINO. --Al Minis tro della difesa. - (( Perché consideri se non sia opportuno pro- porre un provvedimento, col quale si elevino i limiti di età, raggiunti i quali dovrebbero essere congedati i sottufficiali ed i militari di tmppa, trattenuti e richiamati )).

RISPOSTA. - C( I (( limiti di età )) (di ser- vizio per l’Arma dei car‘abinieri) riguardano solo il personale della carriera continuativa.

(( I sottufficiali e militari di truppa tratte- nuti e richiamati non vengono perciò COIIO- cat,i in congedo al raggiungimento di deter- minati limiti di età, ma solo in seguito alla cessazione delle cause che determinarono i! loro trattenimento o richiamo.

(( Comunque, in relazione a particolari esi- genze dell’Arma, per i sottufficiali ed i mili- t,ari di t,ruppa dei carabinieri trattenuti o ri- chiamati è stato di regola seguito, negli u l - ’ timi anni, il criterio di ricollocare in congedo detto personale a l raggiungimento dei limiti di servizio previsti per i pari grado della car- riera continuativa.

(( Al riguardo-anzi si fa presente che e in corso di elaborazione un disegno di legge il quale ,sostituirà, sempre relativamente ai sot- tufficiali e militari di truppa della carriera continuativa, gli attuali limiti di servizio con più favorevoli limiti di età e che, in attesa che detta legge sia emanata e in relazione a quanto fatto presente nel precedente comma, questo Ministero trattiene alle armi i mili- ~

tari dell’Arma dei carabinieri richiamati e trattenuti di autorità, che non abbiano an- cora raggiunto i nuovi limiti di età previsti dal disegno di legge D.

I l Sottosegretario d i Stato RODINÒ.

BOSCO LUCARELLI. - Al Mznistro della difesa. -’ (( Per sapere se non ritenga giusto di sistemare finalmente la posizione dei com- missari di leva, i quali, provenienti dagii uf- ficiali del servizio permanente (e perciò ap- partenenti al gruppo A ) in seguito a concorso per meriti e per titoli, sono stati assegnati con la nomina a commissari di leva, ingiu- stamente ed illegittimamente, al gruppo B dell’ordinamento gerarchico.

(( Per legge i commissari di leva sono equi-‘ parati a tutti gli effetti amministrativi agli ufficiali in servizio permanente effettivo e per- ciò a categoria di impiegati del gruppo A )).

RISPOSTA. - (( Si comunica che questo Mi- nistero già da tempo aveva posto allo studio la questione relativa all’inquadramento dei due ruoli (ordinario e straordinario) dei com- missari di leva nel gruppo A dell’ordinamento gerarchico statale ed aveva anche proweduto a prendere gli opportuni contatti con gli or- gani finanziari interessati.

(( Senonché il provvedimento progettato non ha potuto essere concretato, non essen- dosi ravvisati nei ,compiti demandati ai com- missa’ri di leva attribuzioni ed espletamenti di funzioni proprie del gruppo A ed anche perché un provvedimento del genere avrebbe potuto provocare richieste di miglioramento e‘conomico conseguenti all’ingiustificat,o in- quadramento nel gruppo superiore )).

12 Sottosegretario d i Stato MEDA.

BOTTAI. - Al Ministro delle f inanze. - (( IPer sapere se risponda a verità l’esistenza di uno schema ,di provvedimento legislativo volto a sopprimere l’indennità di missione ai funzionari dello Stato che si recano fuori del- la propria sede entro un raggio di.20 chilo-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1054 - 21 SETTEMBRE 1949

metri e a ridurre alla metà l’indennità di missione per viaggi compresi tra i 20 ed i 50 chilometri.

(( E, in caso positivo, per sapere se non ri- tenga che lo schema stesso colpisca, in modo notevole, gli interessi di molti funzionari del- lo Stato e non comporti un pregiudizio per determinati servizi, delicati ed importanti, cui i funzionari stessi sono preposti I ) .

RISPOSTA. - ( (Lo schema di ,disegno di legge, inteso a regolare la materia delle in- dennità di missione ai funzionari dello Stato, che si recano fuori della propria sede, è tut- tora in corso di esame.

(( Sarà tenuto conto, nella redazione dello schema definitivo, della questione prospettata nel senso di conciliare l’interesse dei dipén- denti stat,ali con quelli dell’ Ammini stra- zione n.

Il Sottosegretario d i Stnto per il tesoro M ALVESTITI.

BUCCIARELLI DUCCI. - Al Manistro del- li. finanze. - (( Per conoscere se non ritenga opportuno provvedere it che, in analogia a quanto già disposto per i danni bellici a stru- menti di lavoro, si sia provveduto a risarcire anche i danni sofferti dalle Confraternite di misericordia alle autoambulitiize,, moto-letti- &e, strumenti e attrezzi di ambulatorio, e porre così tali Confritternite in condizioni di riprendere e svolgere la loro attivita alta- mente umanitaria, venendo, intanto, incontro niie loro più urgenti necessità con istruzioni itlle dipendenti Intendenze per la immediata corresponsione di adeguati acconti )).

RISPOSTA. - (1 Gli acconti che attualmente si corrispondono, nel quadro della legge 26 ottobre 1940, n. 1543, per danni di guerra agli

~ strurnentj del lavoro, riguardano soltanto i piccoli artigiani ed i professionisti ed hanno per fine di aiutare queste categorje di lavo- ixtori a riprendere l’attività professionale od utigiana, da cui ritraggono i mezzi di sussi- stenza.

(( Tali requisiti non ikorrono nei riguardi delle Confratemite di misericordia per la per- dita di autoambulanze, moto-lettighe ed at- trezzi di litboratorio, poiché questi beni non possono considerarsi quali strumenti di lavo- ro nel senso sopraindicato; e d’altra parte, es- sendo le dette Confraternite Enti di benefi- eienza, u ra eventuale corresponsione di in- dennizzi a loro favore rientrerebbe nella com- petenza del Ministero dei lavori pubblici, ai

sensi dell’idicolo 27 della legge citata, non- ché dei decreti legislativi 27 giugno 1946, il. 35, e 29 maggio 1947, n. 649 D.

I l Sottoseg,retario da Stato CIFALDI.

CACCURI. - AZ Ministri della di fesa e del tesoro. - (( Per conoscere se non sia op- portuno predisporre un provvedimento legi- slativo diretto a considerare utile, agli effetti della pensione il servizio prestato dagli u%- ciali della marina militare delle categorie del congedo, richiamati a domanda o col con- senso ed esclusi, allo stato, dal trattamento di pensione ordinaria be da qualsiasi . altro trattamento di quiescenza previsto dal regio decreto-legge 30 dicembre 1937, n. 2411, per i rickiiamixti d i autorità I ) .

RISPOSTA. - (( Si premette che per gli uf- ficiali di complemento il regio decreto-legge 30 dicembre 1937, n. 2411, consente la valuta- bilità, ai fini della pensione, dei servizi da essi prestat,i soltanto se resi nelle condizioni di cui al secondo comma dell’articolo 1 (d’au- torità e senza il consenso dell’interessato, ov- vero volontariamente presso unita mobilitate in caso di guerril dichiarata o di mobilita- zione sia pure parziale).

(( Ciò posto, si informa che questo Mini- stero non ha mancato di occuparsi ampia- mente delle questioni sorte in dipendenza del- le norme sopracitate, né di portare il suo esa- me sulla possibilit& d i riconoscere, ai fini del- la pensione, i servizi comunque prestati !dagli ufficiali di complemento e della riserva, quali trattenuti o richiamati, almeno ‘durante il pe- riodo dell’ultima guerra.

(( Le relative proposte si trovano ora al- l’esame degli organi competenti, ma è da far presente che la complessività delle questioni e li1 necessità di risolverle di concerto con Am- ministrnzioni interessate, costituiscono le ra- gioni per le quali non si è potuto finora per- venire ad alcuna decisione in proposito.

(1 Si può comunque assicurare che una in- tesa con gli organi finanziari è stata di recente i*ilggiunta in merito alla valutabilità iti fini della pensione del servizio prestato dagli uffi- ciali dei ruoli speciali del complemento della marina, per i quali è allo studio la possibilità di unii sistemazione (definitiva nei ruoli del servizio permanente I ) .

Il Sottosegretario d i Stato per la difesa

RODINÒ.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1055 - 21 SETTEMBRE 1949

0 CACCURI. - Al Ministro dei trasporti. - Per conoscere se non sia il caso di far riesa-

minare la pratica dell'ex agente ferroviario Pizzuto Sabino esonerato nel 1923 perché COF- rispondente del giornale I l Mondo e la cui posizione non pare sia stata esattamente va- Iut,ata dalla Commissione unica che, sembra, abbia trascurato l'esame di importanti docu- menti, dai quali risulta la persecuzione e la esclusione del Pizzuto finanche dai concorsi, in regime fascista, per motivi politici n.

RISPOSTA. - (( L'ex commesso avventizio Pizzuto Sabino fu esonerato dal servizio il 30 ottobre 1923, ai sensi ,dell'articolo 69, lette- rit n) d&l regolamento del personale allora vi- gente, (( per aver dimostrato qualità non sod- disfacenti per un regolare disimpegno del ser- vizio D. Tale provvedimento fu adottato in base ad un rapporto del capo della sezione movimento di Bari, nel quale risultavano am- piamente illustrati, fra l'altro, i seguenti ad- debiti :

10) accùse infondate a carico di u n di- pendente;

20) sciente iippropriazione - sia pure in misura limitata - di cose dell'Amministt-a- zione;

30) rissa in servizio con altro agente; 40) alterazione del foglio di congedo mi-

litare, su cui faceva figurare di aver prestato servizio da ufficiale anziché da soldato.

(( Tra i numerosi documenti rinvenuti nel- lit sua posizione personale esiste una lettera del 14 dicembre 1923, redatta su carta dell'al- lora commissario straordinario, la cui firma (( Torre-)) si rivelò falsa, con la quale veniva di sposta lii immediata riassunzione del Piz- zuto e la revisione dell'esonero.

(( Risulta inoltre: a) che il Pizzuto fu in- scritto al partito fascista dal io febbraio 1923

- . ed alla milizia fascistii quale camicia nera . della 25" legione (( Ferrea )) di Monza; b ) che

non partecipò ad agitazioni sindacali antifa- sciste; c) che fu fervido simpatizzante del- l'onorevole Acerbo; . d ) che nel 1927 fu con- dannato a tre mesi di carcere dal tribunale militare di Milano, per tentata alienazione di effetti militari e per tale ragione fu radiato dalla milizia. r

(( Nei suoi numerosi esposti, richiedenti la riiiinmissione in sefvizio, quale esonerato po- litico, i l il?iezuto fa leva. sulle informazioni fornite nel 1939 iilh miiizia d i Verona, in oc- casione di una sua domanda intesa ad ottenere la. concessione di un'assuntoria (informazioni che lo definivano come ex simpatizzante del partito socialista), facendo gravitare il mo-

tivo del suo esonero su attacchi mossi, me- diante corrispondenze al giornale Il Mondo (delle quali però non risulta traccia nella pra- tica), contro alcuni funzionari delle ferrovie, per il ritardo della sua nomina in prova.

(( Ora è evidente che, anche a voler dare peso alle informazioni postume che lo defi- niscono simpatizzante per il partito socialista ed alla sua attività giornalistica, non si pos- sono imperniare su ciò i motivi 'dell'esonero, i quali si basano invece su fatti concreti di natura puramente amministrativa.

(( l?er le ragioni suesposte la Commissione unica per gli affari del personale, dopo at- tento e scrupoloso esame di tutti i documenti in atti, non ritenendo raggiunta la prova di motivi esclusivamente politici nell'esonero, ha dovuto respingere la domanda di riassunzione del Pizzuto 1).

Il Ministro CORBELLINI.

CACCURI. - Al Presidente del Consiglio dei Ministri . - (('Per conoscere:

a) se non ritenga opportuno che, perdu- rando le condizioni di disagio che impedirono durante la guerra e nell'immediato dopo guerra un'adeguata preparazione agli esami, sia ancora prorogato il sistema del merito comparativo per le promozioni al grado VI11 d?i gruppo A ; IX di gruppo B e XI di gruppo Cl

b ) se, pertanto - nonostante il contrario parere espresso (( a maggioranza )) del Consi- glio di Stato (che fra l'altro non ha tenuto ben presenti le gravi sperequazioni che si verrebbero a determinare tra il personale che ha già potuto godere entro il 31 dicembre 1948 dei benefici di CUI al regio decreto 6 feb- braio 1942, n. 27, in molti casi anche con ab- breviazione del periodo di servizio prescritto per la promozione, ed il personale che n'è ri- masto escluso) - nona ritenga opportuno ed equo discostarsi da esso (analogamente a quanto fu fatto in occasione del regio decreto 6 febbraio 1942, n. 27, che fu emanato nono- stante il contrario parere dello stesso Consi- glio di Stato espresso nell'adunanza generale del 17 luglio 1941, n. 623) e conseguentemente dare favorevole corso allo schema di provve- jimento legislativo già predisposto dalla Pre- sidenza del Consiglio e per cui era previsto il conferimento delle promozioni al grado VI11 li gruppo A , ed al grado IX di gruppo B , per i posti disponibili dal 1" gennaio 1949, per In terzo mediante esame di concorso per me- %o distinto e per due terzi per merito com- 3arativo )).

CAMERA DEI DEPUTATI - 1056 - 21 SETTEMBRE 1949

RISPOSTA. - (( Per opportuna conoscenza si trasmette in copia il parere con il quale il Consiglio d i Stato ha espresso contrario av- viso all’ulteriore corso del provvedimento pre- disposto da questa Presidenza al fine d i atr tuare, in via transitoria, un sistema misto che, senza prorogare la sospensione degli esami di promozione, di cui al regio decreto 6 febbraio 1942, n. 27, tendesse ad eliminare le spere- quazioni create tra gli immpiegati d i uno stesso ruolo da un sessennio d i applicazione di detto decreto.

(( L’Alto Consesso non ha ritenuto di acce- dere alla proposta in parola, nella precipua considerazione che il sistema degli esami do- vrebbe essere maggiormente valorizzato nella auspicata riforma degli ordinamenti della carriera statale, al fine di eliminare le defi- cienze che il vigente meccanismo degli scru- tini ha rivelato, e che non sia quindi consi- gliabile un’ulteriore deroga alle attuali nor- me dello stato giuridico in materia di pro- niozioiii. ,

(( A seguito del cennato parere, che è stato diramato a tutte le Amministrazioni, questa Presidenza ha creduto di doversi astenere da ulteriori iniziative. Poiché, peraltro, B stata recentemente presentata alla Camera una pro- posta di legge in materia, il Governo si riser- va d i esprimere il proprio definitivo punto di vista in sede di dimscussione ‘della proposta an- zidetta )).

Il Sottosegretario d i Stato ANDREOTTI .

CAPACCHIONE. - AZZ’Alto Commissario per Z’igiene e la sanità pubblica. - (( ,Per sa- pere se - in accoglimento del voto unanime reiteratamente espresso dal Consiglio comu- nale di Acquaviva delle Fonti e per placare le vivissime apprensioni di quella cittadi- nanza, giustamente allarmata dalle notizie di un progetto di costruzione del villaggio di lebbrosi, in Acquaviva delle Fonti - l’ono- revole Alto Commissario non ritenga di dover immediatamente smentire tali notizie e dare, nel contempo, le più alte assicurazioni che non solo una tale costruzione, in Acquaviva o in agro di Acquaviva, non ci sarà, ma anzi verrà senza ulteriore ritardo trasferito altrove i l reparto lcbbrosi esistent,e tuttora nell’ospe- dale (( Miulli )) quantunque istituito ventidue anni or sono con carattere di mera provviso- rietà D.

RISPOSTA., - (( I1 ,reparto lebbrosi, esistente fin dal 1927 presso l’ospedale (( Miulli )) di Ac-

quaviva delle Fonti ed affidato per la part8 clinico-scientifica alla direzione della clinica dermosifilopatica dell’Universit8 di Bari, non può costituire, come non ha costituito un pe- ricolo per la sanità pubblica durante il suo più che ventennale funzionamento.

(( Tuttavia questo Alto Commissariato, ai soli fini sociali, ritiene necessario che tale re- parto venga sistemato in aperta zona cam- pestre nell’Agro di Acquaviva allo scopo di assicurare agli infermi una ben più ampia disponibilità di spazio, per dare ad essi un maggiore benessere e più adatte distrazioni, condizioni queste indispensabili, data la du- l’ixttt particolarmente lunga delle degpze .

(C In tale modo l’assistenza sanitaria conti- nuerebbe ad essere assicurata a mezzo del pro- fessore Bertaccini, direttore della clinica der- mosifilopatica di Bari e ,dei suoi assistenti ormai particolarmente specializzati per la cura dei lebbrosi e ciò anche con pieno gra- dimento dei vari ricoverati che preferiscono; anche per questo l’ospedale di Acquaviva del- le Fonti.

Tale trasferimento non B stato attuato fino ad ora per motivi di carattere finanziario.

(( La località prescelta per l’istituzione della. colonia agricola i! stata già oggetto di sopraluoghi eseguiti anche dalle autorità sa- nitarie e non può costituire alcun pericolo per *

la tubazione dell’acquedotto pugliese il qua- le, a prescindere dal fatto che non\ passa per il suolo predetto ma ad una distanza d i oltre cento metri dai confini, è costi~uito in modo tale da impedire ovviamente qutllsiasi con- tatto con l’ambiente esterno. D’altra parte è pacifico che ogni luogo ,di ricovero (ivi com- presi gli altri reparti per lebbrosi esistenti in Italia) abbia assoluta necessità di un vasto impianto idrico per gli indispensabili servizi igienici richiesti da tali luoghi di cura.

(( Si precisa infine che il suolo occorrente (appena 10 ettari) in gran parte roccioso, è *

oggi coltivato estensivamente a cereali e ad erbaggi, mentre esso invece, con l’attuazione di tale colonia, verrà utilizzato intensiva- mente nel miglior modo possibile per l’ali- mentazione degli stessi ricoverati, donde tale colonia verrà ad assumere unil fisionomia spiccatamente agricola.

C( Questo Alto Commissariato ha ritenuto non opportuno rimuovere i 1 lebbrosario delle Puglie, considerando che ben 75 lebbrosi, fra i 300 esistenti in Italia, sono o pugliesi’o del- le provincie limitrofe di Cosenza e Taranto; in tal modo a questi infelici viene data la pos- sibilità ‘di non essere troppo allontanati dalla loro terra natale e dalle famiglie.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1057 - 21 SETTEMBRE 1949

(( Infine è da tener presente che il peri- colo di contagio per la lebbra è rappresen- tato dai lebbrosi non’ ricoverati e quindi iso- lati a domicilio per mancanza di posti e non dagli appositi reparti di isolamento e cura, e sono anche da tener presenti i-benefici eco- nomici che deriveranno ‘alla popolazione di Acquaviva per la costruzione di un’opera che comporta la spesa di alcune centinaia d i mi- lioni )).

L’Alto Commissaqio COTELLESSA.

CAPALOZZA. - Al Presidente del Consi- glio dei Ministri e al Ministro dell’interno. - (( IPer conoscere quali provvi’denze inten- ,dano di assumere in favore dei piccoli pro- prietari e dei contadini del comune di Fron- tone e del comune di Persola, in provincia di Pesaro, cui nei giorni scorsi la grandine ha distrutto il raccolto, gettandoli nella costerna- zione e nella miseria )).

RISPOSTA. - (( Nell’avvenimento in esame i l Ministero dell’interno può, trattandosi di pubbliche calamità, espletare solo quegli in- terventi immediati resi necessari dallo stato di particolare bisogno in cui si siano venute a trovare alcune famiglie a seguito dei danni subiti e ciò nei limiti ,dell’assiatenza generica e in relazione ai fondi all’uopo disponibili per g l i E.C.A.

(( I1 Ministero dell’agricoltura e delle fo- reste non ha la possibilità di adottare partico- lari provvedimenti in quanto nei capitoli di bilancio amministrati non vi sono stanzia- menti che consentano la erogazione di contri- buti per danni del genere, ma esaminerà con ogni benevolenza la situazione degli agricol- tori danneggiati agli effetti del conferimento .del contingente del grano loro attribuiio.

(( ‘Per quanto rientra nella competenza del Ministero delle finanze, si osserva che, in base all’articolb 47 del regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, che approva il testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni, nei casi che per parziali infortuni non contemplati nella for- mazione dell’estimo venissero a mancare i due terzi almeno del prodotto ordinario del fondo, l’Amministrazione può concedere una moderazione dell’imposta sui terreni, nonché di quella sui redditi agrari, dietro presenta- zione, da parte dei possessori danneggiati: alla competente Intendenza di finanza, entro trenta giorni dall’accaduto infortunio, di ap- posita domanda, con l’indicazione, per cia- scuna particella catastale, della quantità e

qualità dei frutti perduti e dell’ammontare del loro valore.

(( I3 da tenere presente, però, che i danni provenienti da infortuni atmosferici.; come la grandine, la siccità, le gelate, le alluvioni e simili, vengono considerati nella formazione delle tariffe di estimo e, perciò, di regola, non possono dar luogo alla moderazione d’imposta di cui a l citato articolo 47 del testo unico 8 ot- tobre 1931, n. 1572, anche se si sia verificata la perdita totale del prodotto.

(( Infftti, giusta l’articolo 112 del regola- mento approvato- con regio decreto 12 otto- bre 1933, ‘n . 1539, .per l’esecuzione di detto testo unico, la qualità dei prodotti si espone al netto ,degli infortuni ordinari, e cioè, tra l’altro, dei danni provenienti dagli infortuni atmosferici (grandine, siccità, borea e simili).

Da ciò si ervince, chiaramente, che nella formazione delle tariffe in parola gli infortuni atmosferici (comprese le grandinate e i nubi- fragi) sono conSiderati infortuni ordinari in senso qualitativo, prescindendo dalla maggio- re o minore intensità dei loro effetti.

(( Tale interpretazione delle disposizioni che regolano la materia della moderazione delle imposte fondiarie in dipendenza d’infor- tuni - che è strettamente aderente alla lettera della legge - potrà sembrare eccessivamente fiscale, ma in realtà non lo 8, ove si consideri che gli estimi iscritti in catasto sono deter- minati in base alla media dei prodotti di un periodo di anni sufficiente per tenere conto delle vicende ordinarie della produzione ,e la eventuale perdita, anche totale, del prodotto può trovare compensazione nelle annate di super-produzione, i cui maggiori redditi non vengono tassati dall’ Amministrazione, data la stabilità degli estimi catastali.

(( Ciò posto, non verificandosi il concorso delle condizioni stabilite dall’articolo 47 del testo unico su citato, non si vede la possibi- lità d i accordare ai danneggiati dall’infortu- nio di cui trattasi una mo’derazione dell’im- posta fondiaria, la quale, peraltro, ove ve- nisse concessa, costituirebbe una duplicazione di sgravio e ben scarso sollievo arrecherebbe ai danneggiati stessi, essendo limitata allo sgravio parziale della imposta erariale - de- curtato dalle spese di verifica - mentre i co- muni e la provincia, date le difficili condi- zioni ,dei loro bilanci, non potrebbero, certa- mente, rinunziare alle rispettive sovrimposte che, unitamente ai contributi agricoli unifi- cati, costituiscono gli oneri più rilevanti.

(( Tuttavia, qualora i. danni rivestano, in qualche caso, carattere duraturo ed abbiano, quindi, determinato una diminuzione della

CAMERA DEI DEPUTATJ - 1058 - 21 SETTEMBRE 1949

potenzialità produttiva del fondo o un cam- biamento di coltura che importi un minor reddito imponibile, gli interessati potranno, eventualmente, ottenere la revisione del1’est.i- mo catastale in diminuzione, a norma dell’ar- ticolo 43 del più volte citato testo unico 8 ot- tobre 1931, n. 1572, modificato dall’articolo 22 del regio decreto-legge 4 aprile 1939, n. 589.

(( Per quanto riguarda l’imposta di ric- chezza mobile sulle affittanze agrarie, i con- tribuenti, ove ne ricorrano gli estremi, po- tranno presentare domanda di rettifica entro i l 31 luglio prossimo venturo.

(( Si assicura, infine, che ogni qualvolta vengono segnalati danni causati da infortuni alle colture agricole, il Ministero non manca di interessare le competenti Intendenze di fi- nanza, affinché riferiscano sollecitamente cir- ca l’entità e la natura dei danni arrecati ‘dagli infortuni stessi, per u n completo esame della questione )).

I l Ministro delle f inanze VANONI .

6 CAPALOZZA. - Al Ministro dell’interno. - (( Per conoscere se non ritenga logico che, a modifica e in aggiunta a l disposto dell’arti- colo 14 ‘del decreto legislativo 12 dicembre 1947, n. 1488, riguardante le norme integra- tive sulla revisione ,delle carriere del’ pubblici impiegati, sia consentito anche al funziona- rio a suo tempo dispensato ‘di potere inoltrare tanto all’Ente locale cui appartenne, quanto iill’autorità governativa, motivato ricorso in- teso ad ottenere l’eventuale adozione di una deliberazione, da assumersi in contradditto- rio con l’interessato, sulla sua riammissione in servizio, previo ricsome dei precedenti del ricorrente, così come, in sostanza, è stato re- centemente disposto con la legge 14 maggio 1949, n. 326, a favore dei fascisti dispensati dal servizio n xguito ‘di epurazione ) I .

RISPOSTA. - (( Si premette che la dispo- sizione di cui ;i1 citato ‘decreto legislativo nu- mero 326, in base alla quale è ammesso il ri- corso al Consiglio ,di amminishzione del per- sonale ,dell’Amministrazione postale e tele- grafica, non si riferisce ai fascisti dispensati dal seivizio a seguito di epurazione bensì sol- tanto alla speciale categoria prevista dalla 1et.- tera b ) dell’articolo 3 del decreto legislativo lucgotenenziale 2 giugno 1945, n. 321, modi- ficato dall’articolo 3 del decreto legislativo luogotenenziale 21 marzo 1946, n. 336 (ausi- liari che dagli stati informativi per l’anno i944 fossero ‘dichiarati non meritevoli della conferma in servizio).

(( Ora, ii prescindere dalla impossibilitk di pratica attuazione del richiesto, provvedi- mento attesa la diversità di struttura degli or- dinamenti delle Amministrazioni dello Stato e degli Enti locali (presso i quali, tra l’altro, non esiste la particolare categoria di perso- nale prevista dall’articolo 3 del citato decreto legislativo luogotenenziale n. 321), si osserva che, come tutti gli altri prowedimenti, gli atti relativi alla revisione delle carriere degli ex !dipendenti, sono adottati, su istanza degli interessati e, ovviamente, previo esame dei precedenti di costoro, da organi collegiali (Consiglio o Giunta comunale e Deputazione provinciale), ai sensi dell’articolo 14 del de- creto legislativo 12 dicembre 1947, n. 1488 (contenente norme integrative delle vigenti disposizioni sulla revisione delle carriere dei pubblici ,dipendenti) e sono sottoposti a l con- trollo delle autorità governative d i tutela, con- trollo che si ritiene sufficiente per assicurarc la legittimità dell’operato degli Enti locali in materia.

(( D’altra parte contro gli atti integrati dal provvedimento tutori0 sono poi ammessi, come è noto, oltre i normali rimedi ammini- strativi, anche quelli giurisdizionali in dop- pio grado (Giunta provinciale amministrativa e Consiglio di Stato) che ammettono i l più ampio contraddittorio fra le parti.

(C Ciò stante, non si ravvisa la necessità di tradurre in termini legislativi la proposta avanzata )).

I l Minis tro SCELBA.

CAPALOZZA. - Al Ministro degl i affari esteri. - (( Per conoscere quali notizie pos- sano essere date alle famiglie dei componenti gli equipaggi dei due motopescherecci del porto di Fano - già da. oltre un mese seque- strati ,dalle autorità marittime jugoslave -, di cui si ignora la sorte, con le angosciose conseguenze affettive ed economiche che sono facilmente immaginabili )).

RISPOSTA. - (( Si informa che gli equi- paggi in parola sono stati rilasciati dalle au- torità jugoslave e restituiti alle loro fa- miglie )).

I l Minis tro SFORZA.

CAPALOZZA. - AZ Minislro della pub- blica istruzione. - (C Per conoscere se e quali provvedimenti intenda adottare a favore degli insegnanti presso i Conservatori di musica, che siano incaricati a seguito di regolare con-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1059 - 21 SETTEMBRE 1049 1

corso annuale per titoli, i quali in passato non poterono mai partecipare a concorsi ministe riali perché sprovvisti d i iscrizione al partito fascista, mentre oggi si trovano ad aver supe- rato i limiti di età per futuri concorsi >).

RISPOSTA. - (( I1 limite massimo di età per l’ammissione ai concorsi a posti di direttore e di professore di ruolo negli Istituti di istru- zione artistica e musicale è stabilito in anni 40, dall’articolo 5 della legge 16 luglio 1912, nu- mero 167. Per quanto riguarda, invece, la proroga di tale termine, sono applicabili le comuni norme sullo stato giuridico degli im- piegati civili dello Stato.

(( Pertanto, a favore di coloro che abbiano riportato, per comportamento contrario al re- gime fascista, sanzioni penali o d i polizia, ovvero siano stati ‘deportati od internati per motivi ‘di persecuzione razziale, è applicabi le il disposto dell’articolo 5 del decreto legisla- tivo del Capo provvisorio dello Stato 12 di- cembre 1947, n. 1488, che eleva a 45 anni il ljmite massimo per la partecipazione ili con: corsi. statali.

(( Nessun beneficio - nei concorsi generali - è, invece, previsto dal vigente ordinamento a favore di coloro che non presero parte ai pubblici concorsi sotto il passato regime per- ché non iscritti al pdrtito fascista.

(( Qualsiasi eventuale iniziativa intesa a concedere una deroga all’attuale limite mas- si,mo di età per l’ammissione ai pubblici con,- corsi sarebbe di competenza ‘della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dovendo essa ri- guardare tutti i concorsi a posti di ruolo sta- tali. \

(( Tuttavia, gli insegnanti incaricati presso i Conservatori di musica potranno parteci- pare ai concorsi per i posti di ruolo’ speciale transitorio di prossima istituzione, prescin-

’ dendo dal limite massimo di età, qualora essi si trovino nelle condizioni di cui al decreto legislativo 7 maggio 1948, n. 1127.

(( Inoltre, premesso che non è possibile estendere l’applicabilità dell’articolo 17 del decreto legislativo ,del Capo prowisorio dello Stato 21 aprile 1947, n. 73 nei riguardi dei concorsi a posti di direttore o di insegnante negli Istituti di istruzione artistica, in quanto le norme ‘del provvedimento cennato si riferi- scono esclusivamente ai concorsi a cattedre celle scuole secondarie, per lè quali vigono disposizioni particolari e diverse da quelle che regolano i concorsi a cattedre negli Isti- tuti di istruzione artist.ica, si fa, tuttavia, pre- sente che, a norma del decreto legislativo 13 luglio 1947, n. 961, per la partecipazione ai

primi concorsi il cattedre negli Istituti d’istru- zione artistica e musicalk, che verranno ban- diti dopo la revisioni degli organici dei pre- detti istituti, si prescinderà dal limite massi- mo di età previsto ‘dalle vigenti norme.

(( Di. conseguenza, gli insegnanti incaricati potranno, in tale occasione, prendere parte ai conc,orsi, prescindendo dal limite massimo di età.

(( Pertanto, nessun provvedimento speciale è necessario adottare per consent,ire l’ammis- sione dei professori in parola ai concorsi che verranno banditi dopo la revisione degli orga- nici, né ricorrere alla estensione nei loro ri- guardi ,dei benefici di cui all’articolo 17 del decreto legislativo del Capo provvi :;orio dello Stato 21 aprile 1947, n. 373 )).

Il M m i s tro GONELLA.

CAPALOZZA, SACCENTI. - Ai Ministri dell’interno e di grazia e’ giustizia. - (( Per conoscere se non ritengano opportuno di di sporre che non solo nella città capoluogo di provincia, ma in tutte le città con popolazione superiore ai trecentocinquemila abitanti, an- che se non capoluogo di provincia, venga sot- toposta al preventivo giudizio di opportunità della speciale Commissione composta dal rap- presentante del quest.ore, dal prefetto .e dal sindaco, la esecuzione degli sfratti da immo- bili urbani n.

RISPOSTA. - (( Si deve precisare, se si vuol fare riferimento al comitato per l’esecuzione degli sfratti, previsto nella circolare nume- ro 210/27/V/Gab. del Ministro di grazia e giustizia in data 17 maggio 1949, pubblicata nel Bollettino Ufficiale del 30 giugno ultimo SCOSO (n. 12, pagg. 352-353), che le norme di tale circolare, sia per la loro natura non legi- slativa, sia per i1 loro contenuto sostanziale, non modificano affatto, né comunque interfe- riscono con le norme dettate dalle leggi sulle locazioni in tema-di esecuzione e proroga de- gli sfratti. Esse tendono invece il regolare, il; caso di affollamento d i esecuzioni di sfratti nello stesso periodo di tempo, lo svolgimento di esse secondo un certo ordine, in dipendenza soprattutto della disponibilità della forza puh- blica.

(( Quanto al merito della questione solle-. vata, si rileva poi che, anche nei comuni non capoluoghi di provincia, nei ,quali la circo- lare non prevede la costituzione del comitato, detta disciplina della materiale esecuzione de- gli sfratti trova attualmente attuazione, in quanto la circolare stessa prevede in propo-

21 S E T T E M B R E 1949 0 CAMERA DEI DEPUTATI - 1060 -

sito l’intervento di opportuni accordi fra il pretore ed il dirigente ‘dell’ufficio distaccato di pubblica sicurezza.

(( Sostanzialmente, quindi, lo scopo è ugual- mente raggiunto anche senza la costituzione di quel comitato, che non sarebbe giustificato in detti comuni non capoluoghi, nei quali fra l’altro mancherebbe anche il questore )I .

Il Sottosegretario d i Stato per la grazia e giustizia

CASSIANI.

CARCATERRA. - AZ Presidente del Con- siylio. dei Ministri . - (( Per sapere:

10) da quali criteri si lasciano guidare le pubbliche Amministrazioni, le quali, pur es- sendo tenute a riassumere gli avventizi redu- ci che ne abbiano fatto domanda nei termini previsti nel decreto legislativo luogotenen- ziale 26 marzo 1946, n. 138, e coloro che fu- rono licenziati per motivi politici (decreto le- gislativo luogotenenziale 10 agosto 1944, nu- .mero 190), si rifiutano di procedere alla do- vuta riassunzione, opponendo che il decreto legislativo 7 aprile 1948, n. 252, il quale vieta ogni assunzione, non consentirebbe nemmeno le riassunzioni di cui sopra;

20) se d i fronte al reiterarsi di tali casi, .dei quali qudcuno è stato già portato alla co- gnizione del Consiglio d i Stato, non creda sia necessario diramare una istruzione alle dipen- denti amministrazioni o predisporre una nor- niit di legge interpretativa n.

RISPOSTA. - (( In merito si comunica: (( io) Sgo1;ba Francesco. I1 Ministero delle

finanze, Direzione generale dogane, ha infor- mato questa Presidenza di averne predisposto la riassunzione in servizio, in attuazione del- l’articolo 1 del decreto legislativo 26 mafzo 1946 n. 138. I1 provvedimento, perd, non è stato ammesso a registrazione dalla Corte dei conti, la quale ha ritenuto che vi osti il di- vieto di nuove (( assunzioni )) sancito dall’ar- ticolo 12 del decreto legislativo 7 aprile 1948, n. 262.

(( Questa Presidenza ha quindi avvertito il predetto Ministero di non ritenere applicabile l’articolo 12 del citato decreto legislativo nu- mero 262 al ripristino di rapporti di impiego imposto da disposizioni speciali che hanno concessc in casi determinati il diritto alla rias- sunzione od alla riammissione in servizio. E si è pregato il Ministero medesimo di riferire i l pensiero di questa Presidenza in. risposta al rilievo dell’organo di controllo.

(( Si fa quindi riserva di comunicare se, ir! seguito ai chiarimenti suaccennati, la Cor- te dei conti riterrà di ammettere a registra- zione il provvedimento.

(( 20) De Sario Giuseppe. Tutti i licenzia- menti disposti dal sedicente governo della re- pubblica sociale sono stati dichiarati giuridi- camente inefficienti dall’articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale 5 ottobre 1944, nu- mero 249. I1 rapporto d’impiego non di ruolo del De Sario invece è venuto a cessare ope Zegis, per la mancata sua rinnovazione alla scadenza prestabilita, nonché successivamente per la mancata riassunzione, cadendo così sot- to la disciplina dell’articolo 1 del decreto le- gislativo 15 novembre 1946, n. 375.

(( Relativamente alla domanda di riassun- zione in servizio presentata dall’interessato, 1

Ministero del tesoro - I. G. per il credito ai dipendenti dello Stato - ha precisato quanto segue :

(( I! 13 settembre 1945 il De Sario trasmise a questo Ispettorato generale da Terlizzi, suo paese di nascita e di rcsidenza, una domanda di riassunzione in servizio, domanda che non poté trovare accoglimento, perché, mentre la maggiore parte delle riassunzioni era stata già effettuata, restavano allora da coprire, presso questo Ispettorato generale, soltanto tre posti di cui uno di prima categoria, uno di seconda categoria ed uno di quarta cate- goria. I1 De Sario, come fu detto, era ex av- ventizio di terza categoria e non poteva, quin- di, aspirare ad uno di questi tre posti, né, co- munque, vantare un diritto di priorità, come sarà dimostrato più avanti. .

(( Successivamente domande di riassunzio- ne dello stesso De Sario furono inviate, ner competenza, alla D’irezione generale degli af- fari generali e del personale del Ministero, alla quale, nel frattempo, era stata devoluta la riassunzione di tutto il personale non di ruolo.

(( J3 da tener presente che allora le riassun- zioni di personale non di ruolo dovevano es- sere effettuate, secondo istruzioni impartite dal Sottosegretario di Stato per il tesoro, tra gli elementi licenziati dallo pseudo governo fascista repubblicano, che si erano distinti per capacità e rendimento, dando la preferenza a quanti avevano sofferto il carcere, il confino, le torture, ecc., durante il periodo fascista o nei mesi di occupazione tedesca, a quelli che si trovavano in condizioni più bisognose, non- ché, per il decreto legislativo luogotenenziale 1” marzo 1946, n. 110, ai reduci di guerra.

(( I1 De Sario Giuseppe, nato il 24 maggio 1924, celibe, conviveva a Terlizzi con il padre,

,

ChRlERA DEI DEPUTATI - 1061 - , 21 SETTEMBRE 1949

la madre, due fratelli celibi e due sorelle nu- Iiili. Egli asseriva di avere a carico la fami- glia intera, essendo il padre inabile a qual- siasi lavoro, ma da sue stesse ammissioni e dalle indicazioni di un certificato anagrafico e di un atto notorio da lui prodotti risultava che il padre, nato il 19 settembre 2886 e pen- slonato dell’Istituto nazionale della previ- denza sociale, faceva il sacrestano, e che due suoi fratelli maggiori esercitavano l’uno il mestiere di falegname e l’altro, fuori sede, quello di sarto.

(( D? un certificato allegato ad una delle sue domande e rilasciato dalla sezione di Ter- lizzi del Partito del reduce italiano, risultava che il De Sario era iscritto a quel partito in qualità di reduce dalla guerra di liberazione.

(( Sotto quest’ultimo titolo, ai sensi del de- creto legislativo luogotenenziale 26 marzo 1946, n. 138, anche per corrispondere al vivo interessamento della segreteria particolare del Sottosegretario di Stato al tesoro, fu com- pilato un (decreto di assunzione in servizio a favore del De Sano; ma prima di inoltrare il decieto alla Corte dei conti per la registra-

’ zione, onde evitare un sicuro rilievo della Corte stessa, fu invitato l’interessato, a mezzo della segreteria particolare del Sottosegreta- rio di Stato, a produrre una regolare dichia- razione dell’autori tà militare competente, da cui risultasse validamente la sua qualifica di reduce combattente non potendo a ciò far feae ia semplice dichiarazione anzidetta della se,- zione di Terlizzi del Partito del reduce-ita- liano.

(( L’interessato non curò, né aliora né più tardi, di far pervenire il chiesto documento probatorio e così la sua posizione cadde sotto la sanzione del decreto legislativo 4 aprile 1947, n. 207, che, all’articolo 12 sancì il di- vieto di nuove assunzioni di personale non di ruolo presso le Amministrazioni dello Stato, divieto confermato dall’articolo 12 del decreta legislativo 7 aprile 1948, n. 262 )).

I l Sottosegretario d i Stato ANDREOTTI.

CARONIA, LO GIUDICE, STAGNO D’AL- CONTRES. - AZ Ministro dell’agricoltura e delle foreste - Per sapere quali sono i cri- teri in base .ai quali il Consorzio anticocci,dico di Catania inten’de proce,dere alle fumigazio- ni cianidricha nei limoneti attaccati dal mal secco della pianura di Taormina e ,di Giardini.

(( Tali fumigazioni che importano una spesa oscillante tra le 200 e le 300 lire per pianta, rappresenterebbero un’operazione

inutile per le piante attaccate dal mal secco e non più redditizie, ed un aggravi0 insop- portabile per i coltivatori n.

Date le gravi infestioni di mal secco verificatesi nella decorsa primavera nessun Iimoneto della pianura di Giardini e di Taormina sarà sottoposto a trattamento cianidrico obbiigatorio nella presente campa- gna estiv,a.

(( Della esclusione è stata ‘data assicurazio- ne dal Commissariato generale anticoccidico di Catania che - come è noto - provvede, tra l’altro, alla delimitazione delle zone da sottoporre, in ciascuna campagna, alla fumi-. gazione obbligatoria ) I .

IZ Ministro SEGNI.

RISPOSTA. -

CARRON, BIASUTTI. - Ai Minzstri del tesoro e della pubblica istruzione. - (( Per sapere perche non si sia ,ancora preceduto ,alla conferma della nomina ,di .un gruppo di avventizi presso i1 Provv’editorato agli studi .di Udine.

(( Costoro vennero assunti con autorizza- zione del Governo militare alleato dal 15 set- tembre 1945 e la loro assunzione venne co- municata alla Amministrazione centrahe, la quale non f,ece nessun rilievo.

(( Mentre gli ,awentizi di altri Provvedi- torati agli studi, assunti con la medesima pro- cedura, furono - alla restituzione delle ri- spettiv’e provincie all,a Amministrazione ita- liana - confermati nell’ufficio in base .al de- creto luogotenenziale 31 agosto 1945, n. 571, gli avventizi del provveditor,ato agli studi di Udine, .ai quali era stato, allo scopo, chiesto l’invio della ,documentazione, furono sospesi dall’ufficio dal 10 ottobre 1947, in attesa del provvedimento di conferm.a, che, a tutt’oggi, non è stato ancora emanato )).

RISPOSTA. - (( I provvedim,enti con i quali B stata regolarizzata fino al 30 giugno 1949 la posizione del personale, assunto presso i Prov- veditorati #agli studi di Udine e di Gorizia a seguito di autorizzazione dell’e autorità mili- Bari alleate, sono in corso ,di registrazione.

(1 Considerate le esigenze di funzionamen- to dei detti Provveditorati agli studi, e non avendosi, per il momento, la possibilità di as- segn,arvi impiegati di ruolo, sono stati anche predisposti - e sono in corso - i decreti di pro.roga al 30 giugno 1950 degli incarichi con- feriti da1l’A.M.G. )).

I l Ministro della pubblica istruzione GONELLA.

21 SETTEMBRE 1949 CAMEI;A DEI DEPUTATI - 1062 - . - CASALJNUOVO. - AZ n/linistro dell’in-

l’in 1 erno . - (( Per conosc.ere se intenda di- sporre che, in applicaz\one del regio decreto- legge 15 aprile 1926, n . 765, e successive mo- difiche, sia riconosciuta la qualifica di (( sta- zione di cura, soggiorno ‘e turismo )) al ter- ritorio del comune di Soverato, in provincia. di Ca-tanzaro, possedendo l’accogliente e gra- ziosa cittadina sul magnifico golfo di Squil- lace, che è fra le più frequentate spiagge dello Jonio, tutti i requisiti richiesti dal re- gio decreto-legge 29 genn,aio 1934, n . 321, ed essendo la istruttoria relativa all’auspicato ri- conoscimento, già completa, dopo i pareri fa- vorevolmente espressi dal Ministero delle fi- nanze e dall’Alto Commissariato per l’igiene e la sanità pubblica n.

RIPOSTA. - (( Si comunica che, espletata la dovuta istruttoria con ‘deweto interministe- riale, in corso, a l comune di Soverato (Ca- tanzaro) è stato riconosciuto il carattere di stazione di cura, soggiorno e turismo )).

I l !Ministro SCELBA.

CASALINUOVO. - All’Alfo ComimissarLo per l’,@iene e la sanitù pubblica. - (( P,er co- noscere se non ritenga opportuno, ,avvalendo- si della facoltà !concessagli ~dall’,articolo~ 36 del testo unico delle leggi sanitarie, regio de- creto 27 luglio 1934, n . 1265, di affidare ad un’unica commissione di esam’e i co,ncoisi per ufficiale sanitario ,delle città capoluogo di provincia, o per lo mseno di caggruppare momlti concorsi sotto una sola commissione centaale.

(( Un provvedimento del genere fareboe sottrarre i concorsi ,alle inevitabili infiuenze locali ‘e metterebbe i candidati in condizione di poter concorrere a parecchie sedi senza ec- cessivo dispendio.

(( D’altra parte, il sistema dell’aggruppa- mento dei concorsi, già felicemente coll.auda- to fino al 1940, favorisce le Amministrazioni interessate, riducendo le spese ,di concorso ed offrendo la possibilità, dato il maggior nume- ro di candidati, di av,ere. funzionari compe- tenti e ben preparati D.

RISPOSTA. - L’opportunità di affidare il giudizio di più concorsi per ufficiale sanitario ad una stessa Commissione si ritiene fondata anche ,da qu,esto ufficio tanto che in effetti, per i l passato, si è fatto uso, di regola, di tale fa- coltà prevista dal vigente testo unico delle leg- gi sanitarie.

(( Solo in casi particolari si è proceduto alla nomina di Commissioni giudicatrici per sin- goli concorsi e cioB per quelli previsti dal-

l’articolo 35 del citato testo unico (concorsi per titoli per i posti vacanti in comuni capo- luoghi ‘di provincia o sedi di importanti in- diislrie o, comuni dichiaratri st,azioni di cura, soggiorno e turismo) I ) . ,

L’Alto Commissario COTELLESSA.

CASALINUOVO. - All’AZfo Commissario per l’igiene e la sanitù pubblica. - (( Per cono.scere se non ritenga opportuno estendere anche ‘agli ufficiali sani’tari le disposizioni contenute nella circolare n . 157, ,del 20 otto- bre 1948, riguardante i casi specifici di ap- plicazione d,ella ritenuta comunale sui com- pensi dovuti ai veterinari per le prestazioni nell’interesse privato, dato che la materia è regolata in modo ind’entico per le due cate- gorie di sanitari .dagli articoli 42, 43, 61 e 62 del testo unico delle leggi sanitarie 27 luglio 1934, n . 2265.

(( I3 vero che, non essendo stato pubblicato il. decreto ‘ministeriale previsto ‘dagli artico- li 42 e 61 ,del testo unico, le disposizioni con- tenute nei detti articoli non hanno avuto ap- plicazione; ma la circo1,are n. 157 non costi- tuisce un puro ,e semplice richiamo alla legi- slazione precedente, bensì pone in essere una netta specificazione dei casi di applicazione della ritenuta, proprio in conformità delle norm’e dell’articolo 61 .del testo unico, che è identico, sia nello forma, che nello spirito, all’,articolo 42, riguardante gli ufficiali sani- tari.

(( Si ,eliminerebb,e in tal modo una striden- te disparità ‘di trattamento fra le due cate- gorie di funzionari, così affini nel loro stato giuridico e nelle mansioni di caratt,ere i$ie- nico-sanitario; disparitri già da tempo elimi- n’ata dalla circolare consecutiva alla l’egge 23 giugno, 1927, n . 1070, e quindi .definitiva- mente ,dal testo unico del 1934 )).

RISPOSTA. - Com’è noto, l’applicazione d,e- gli articoli 42, 43, 61 e. 62 del testo unico delle leggi sanitarie 27 luglio 1934, n. 1265, che disciplinano la materia ,dei compensi relativi alle prestazioni ,eseguite dagli ufficiali sani- tari e dai veterani condotti nell’esclusivo in- teresse priv,ato venne sospesa con circolare del Ministero dell’inte~no - Direzione generale sanità pubblica - n. 20173.15.45 del 20 ago- sto 1934, in attesa d,el decreto ‘ministeriale che ,avrebbe dovuto determinare la misura dei compensi medesimi ed i casi in cui essi erano dovuti.

(( Nelle more dell’emanazione di detto de- creto, la citata circolare richiamava, per la

CAMERA DEI DEPUTATI - 1063 - 21 SETTEMBRE 1949

esazione ed il riparto dei compensi, le norme preesistenti e cioè l’articolo 6 della legge 23 giugno 1927, n. 1070, per gli ufficiali sani- 1.ari e la tariffa deliberata ai sensi del quarto comma dell’articolo 199 del testo unico 10 ago- sto 1907, per i veterinari condotti.

(( Poiché quest’ultima tariffa fa riferimen- to ai certificati rilasciati di ufficio, si è rite- nuto opportuno, in accoglimento ‘dei voti espressi ,dalla categoria interessata, di ema- fiare la circo1,are n . 20400.I.AG. 2/12279 del 20 ottobre 1948, chiarendo che la ritenuta a favore dei comuni per le presta-zioni eseguite dai veterinari condotti nell’interesse privato deve intendersi limitata a i soli compensi do- vuti per il rilascio dei certiiicati ufficiali e cioè di quelli portanti il visto dell’Autorità comunale.

(( Nono,stante ogni migliore disposizione, non è possibile impartire analoghe disposi- zioni per gli uffici,ali sanitari’, in quanto i l citato’ .articolo 6 della lregge 1927 prescrive che sulle somme versate dai privati per i compen- si di che trattasi è ,devoluta, in ogni caso, a i comune una quota non superiore a i 25 per cento.

(( Ciò lwemesso, se, pur ravvisando la ne- cessiti, di un definitivo .assetto ‘di tutta la m,a- teria anche allo scopo ,di eliminare la dispari-

, tk di trattamento tra le due categorie di fun- zionari, non può prescindersi dal rilevare le difficoltà di pratica applicazione di una mi- sura di compensi uguale per tutto il territo- rio dello Stato, avuto riguardo alle notevoli differenze esistenti tra provincia e provincia, in relazione alle particolari situazioni econo- miche locali che non hanno consigli,ato finora l’adozione di un provvedimcnto .di ordine ge- nerale.

(( La complessa materia form’a pertanto og- getto di studi al fine di esaminare, tenute presenti le prospettate difficoltà, se non sia possibile addivenire .alla determinazione di tariffe region,ali: tale studio è connesso con quello ,della revisione ‘delle norme che regola- no il servizio di vigilanza igienica e d i pro- filassi ai fini di una nuova disciplina. del ser- vizio stesso e di eventuali modifiche al tratta- mento economico-giuridico degli ufficiali sa- nitari )).

L’Al to Commissario COTELLESSA.

CASERTA. - A2 Ministro, di grazia e giu- stizia. - (( Per conoscere i motivi per cui non si è ancora pmvveduto a trasferire a Napoli i pubblici registri immobiliari riguarda-nti i comuni e le popolazioni già compresi nella

circoscrizione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e .da alcuni anni passati al Tri- bunale di Napoli.

(( Si tratta .di oltre centomira cittadini, re- sidenti a pochi chilometri da Napoli costretti a raggiungere con grave fastidio la lontana Santa Maria Capua Vetere per compi’ere le opera-zioni ,di iscrizione e trascrizione dei ne- gozi immobiliari )).

RISPOSTA. - (( I1 Consiglio notarile d i Na- poli, con ordine del giorno approvato nella se- duta ,del 5 luglio 1947, faceva voti perché ve- nkse legislativamente disposto che le trascri- zioni e le annotazioni relative agli atti di beni compresi nel territorio dei mandamenti d i Acerra, :Cicciano e Nola fossero eseguiti presso la conservatoria dei registri immobiliari ‘di Napoli, invece che in quella d i Santa Maria Capua Vletere. I1 ‘Ministro delle finanze, cui l’ordine del giorno venne trasmesso, ne man- dò copia ‘al Ministero ,della giustizia‘ con fo- glio n. 166919 del 29 agosto 1947, manifestan- do parere contrario all’inizi,ativa (C perch6, dato che il metodo delle iscrizioni e trascrizio- n i personali del nostro sistema ipotecario, gravi sono le difficoltà che derivano dai mu- tamenti delle circoscrizioni degli uffici ipote- cari per lo stralcio’ e l’attribuzione da uno al- l’altro ufficio, senza dire che le circoscrizioni degli uffici ipotecari non sempse coincidono con altre circoscrizioni ) I .

(( I1 Ministero della giustizia ritenendo fon- dati i rilievi sopra trascritti, invitò, con let- tera ,de11’8 settembre 1947, il Presidente del tribuna1,e di Napoli a comunicarse .al Consiglio notari1,e ,di quella città l’avviso contrario, di entrambi i Dicasteri delle finanze e della giu- stizia alla proposta ‘da quell’Ente formulata )).

I l Sottosegretario d i Stato CASSIANI.

CASERTA. - AZ Ministro dei lavori pub- bZii5. - (( Per conoscere se le in qual modo abbia provveduto alla assegnazione dei fondi occorrenti per procedere al secondo lotto dei lavori per l’acquedotto ,dell’Agro Nolano. Le popolazioni di detti comuni attendono da de- cenni quest’opera indispensabiEe e indilazio- nabile e presentemente facilitata. dall’esple- tamento del primo lotto.

(( In ispecie, per quanto riguarda uno di tali comuni, quello di Roccarainola, si chiede di conoscerme i motivi per cui finora non si è ancora provveduto alle riparazioni, decise e appaltate fin dal 31 maggio 1949, che permet- terebbero ,al piccolo acquedotto locale, primi-

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tivo e insufficiente, di fornire alla popolazione un certo quantitativo d’acqua potabile.

(( Attualmente gli abitanti di Roccarainola sono letteralmente le totalmente privi di acque, onde la assoluta necessità di un inter- vento che tolga un paese civile dalla attuale, inverosimile situazione .di villaggio africano )).

RISPOSTA. - (( I1 progetto d,el secon’do lotto dei lavori di costruzione dell’acquedotto del Nolano dovrà essere modificato, in conformi- tà .alle osservazioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici ed a tale scopo è stato re- stituito al compet,ente ufficio del Genio civile.

(( Devesi, peraltro, far presente che, per il momento, non vi è alcuna possibilith di fi- nanziar,e tali lavori, essendo d’e1 tutto esauri- ti i fon,di stanziati per l’esecuzione di opere, a sollievo della ,disoccupazione, di conto d’egli Enti locali.

<( Comunque, se nuove .assegnazioni straor- dinarie dovessero ,essere disposte potr,ebbe es- sere esaminata la possibilità di includere i lavori in parola nel pr0gramm.a ,di quelli da attuare con tali fondi.

(( In ogni modo, però, come è noto, sono state recentemente approvate e saranno tra breve emanate nuove norme di legge che sono dirette appunto ad agevolare gli Enti locali nella realizzazione aei loro programmi co- struttiii.

(( E pertanto, i comuni interessati alla co- struzione dell’ac,que,dotto di che trattasi ‘po- tranno .avvalersene per chiedere la concessio- ne dei s,ensibili benefici che tali norme pre- vedono ed assicur,are così la prosecuzione ‘ed il completamento Ndell’opera.

(( P,er quanta rigu,artda la sistemazione del- l’acque,dotto di Roccarainola, dopo esperita 15a gara ufficiosa per l’accollo ‘dei lavori, si è dovuto attendere che fosse regolarizzata la procedura per l’impegno della spesa.

(( Concretizzata tale procedura, in penden- za che il comune pr,esenti la richiesta delibe- razioee con cui si impegna a simborsare la metà dell’a spesa, a termini dell’articolo 3 del decreto legislativo luogo’tenenziale 10 .agosto 1945, n. 517, si è ora ‘disposta la consegna d,el- le opere D.

Il Sottosegretario di Stato CAMANGI.

CASTELLARIN. - AZ Ministro dei Zavorz pubblici. - (( Per conoscere se intende, an- che gradualmente, alleviar,e i gravi disagi di molti abitanti del co,mune d i Porto Tolle (Ro- vigo), costretti a vivere in sconnesse baracche, senza luce e senza acqua.

(( La tubercolosi continuamente falcia vite umane.

(( Gli abitariti di queste bar.acche attingono l’acqua dai fossati. Per contro, i fondi sono dotati di stalle fornite di luce elettrica e dl acqua corrente n. .

RISPOSTA. - (( I1 comune di Porto Tolle non è compreso negli ‘elenchi dei comuni più gravemente sinistrati ‘dalla guerra, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 49 del decreto legislativo 10 .aprile 1947, n . 261, e pertanto non sono state sino ad ora ad esso applicabili le disposizioni di tale legge, per l,a costruzio- ne di case per i senza tetto.

(( Si è ugualmente cercato d i andare in- contro ai’ bisogni di quella popolazione, me- diante la costruzione di un fabbricato di 14 alloggi, ch,e viene eseguita .a cura dell’Istituto provinciale per 1.e case popolari di Rovigo,, nel cui finanziamento lo Stato concorre, .cz norma del decreto legislativo 8 maggio 1947, n. 399, con un contributo in capitale nella mi- sura ,del 50 per cento d,elba spesa. ,

(( Poiché, peraltro, in base alla nuova leg- ge ,d,ella ricostruzione edilizia, recentemente emanata, potrh provved,ersi, col sistema del . pagamento in annualith, alla costruzione di case per i senza tetto in tutti i comuni d.an- ncggiati ‘dalla guerra, anche se non compresi n,ei sopradetti el,enchi, è stata presa pa.rticol,a- re nota dell’e n’ecessità del comune di Porto Tolle per poterne tener conto in sede di ripar- tizione dei fondi assegnati in bilancio per tale categoria ,di lavori D.

I l Sottosegreturao d i Stato CAMANGI.

CAVAZZINI, PESENTI,. ROSSI MARIA MADDALENA. - Ai Minzstra dell’inter7i0, delle finanze ‘ e dei lavori pubblici . - :( Per sapere quali provvedimenti si intendono, dopo tante prom’esse,. ,effettiva,mente .adottare per allevi,ar..e la gravissima situazione della popo- lazione della zona limitata nei seguenti co- muni : Stienta, Ficarolo, Gaiba, Occh lobello,, Salara, Villamarzana, San Belino, nei quali la gr,andine ha distrutto raccolti per il valore di un miliardo e mezzo, per cui più di dieci- mila tra compartecipanti, piccoli proprietari e coltivatori, sono ridotti in condizione di mi- seria assoluta.

(( Era stato, suggerito .da una delegazione di sindaci delle zone colpite:

per il Ministero delle finanze : revisione e annullamento d,egli imponibili per l’anno in corso;

CAMERA DEI DEPUTATI - 1065 - 21 SETTEMBRE 19493

per il Ministero dei lavori pubblici i la- vori segu'enti già approvati dalle autorità tu- torie competenti : comune -di Stienta, lavori per case popolari, per i quali l'Istituto auto- nomo case po'polari ha già 'dato benestare; ri- parazione di str.ade nei comuni di Ficarolo, Gaiba, Salara, prevista già dal Genio civile; lavori per acquedotti ,di cui ad altra Interro- gazione )).

RISPOSTA. - (( In merito si ossel'va, per quanto rientra nella competenza del Mini- stero delle finanze, che, in base all'articolo 4: del regio decreto ,8 ottobre 1931, n. 1572, che approva il testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni, nei casi che per parziali infortuni non contemplati nella formazione dell',estimo venissero ,a mancare i due terzi almeno del prodotto or,dinario del fo'ndo, la Amministrazione può conoedere una modera- zione dell'imposta sui terreni, nonché di quel- la sui re,dmditi agrari, in seguito a presenta- zione, da parte dei possessori danneggiati, alla competente Intend,enza di finanza, entro tre'nta giorni 'dall'accaduto infortunio, 'di ap- posita domanda, con l'indicazione, per cia- scuna particella catastale, della quantità e qualità dei frutti perduti e ,dell'ammontare del loro valor'e.

(( I3 da t,enere presente, però, che i danni provenienti 'da infortuni atmosf,erici, come la grandine, la ,siccità, le gel,ate, le alluvioni e simili, vengono consi,derati, di regola, nella formazio,n4e ,d,elle tariffe d'estimo e perciò non possono ,dar luogo al18a moder,azion$e d'impo- sta di cui al citato articolo 47 d,el test,o unico 8 ottobre 1931, n . 1572, anche se siasi verifi- cata la perdita totale d,el prqdotto.

(1 Infatfi, giusta l'articolo 112 del Regola- mento ,approvato con regio decreto 12 ottobre 1933, n . 1539, per 1'esecuzi.one d i detto testo unico, la qu'antità dei prodotti si espone al netto 'degli infortuni ordinari, e cioè, tra l'altro, ,dei ,danni pro,venienti ,dagli infortuni atmosferici (gran,dine, siccità, borea e si- mili).

(( Da ciò si ,evince, chiar.amenbe, ch'e nella formazione delle tariffe in parola gli infortu- ni atmosferici sono considerati infortuni or- dinari in senso qu,alitativo, prescindendo dal- la m.aggiore o minore intensità dei !oro, ef.- f,etti.

(( Tale interpretazione 'delle 'disposizioni ch,e regolano la materia d,ella moderazione del- le imposte fondiarie in dipendenza d i infor- tuni - che è str,ettamente aderente 8iilla let- tera della legge - potr'ebbe sembr,are nlquan-

to fiscale, ma in realtà non lo 8, ove si con- sideri cbe gli estimi iscritti in catasto sono determinati in base alla media dei prodotti di un periodo di anni sufficiente per tenere conto dsel18e vicende ,della produzione e l'even- tuale perdita, anche totale, del prodotto tro- va, quindi, compensazione nelle ,annate di

' superproduzione, i cui maggiori re,d,diti non vengono assoggettati all'imposta, d.ata la sta- bilità ,degli ,estimi catastali.

(( CiÒ posto, non verificandosi il concorso. delle condizi,oni stabilite 'dall'articolo 47 del testo unico su citato, non si vede la possibi- lità di ,acco,rdare ai danneggiati dall'infortu- nio 'di cui trattasi una mo,derazione dell'impo- sta fondiaria la quale, peraltro, ove venisse concessa, costituir,ebbe una mduplicazione di sgravio e ben scarso sollievo arrecherebbe ai danneggiati stessi, essendo limitata a! rim- borso parzi.ale dell'imposta erariale - decur- tato dalle spese di verifica - mentre i comu-- ni e la provincia, date le diffidi condizioni d(ei loro bilanci, non sar,ebbero, certamente, in gr,a(do, ,di rinunziare alle rispettive sovrim-. poste che, unitamente ai contributi +yicoli unificati, costituiscono l'on,ere più rilevante.

(1 Tuttavia,. qnalora i danni rivestano, in. qualche caso,, caratter'e duraturo e,d abbiano,, quindi, determinato una diminuzione della potenzialità produttiva ,d,el fo,ndo o un cani-- biamento di coltura che importi un minoi- reddito imponibile, gli interessati potranno, eventualmente, ottenere l,a revisione c@ll'esti-- mo catastale, in 'diminuzione, a no,rm'a del-- l'articolo 43 .del più volte citato testo unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dall'arti- colo 22 del regio 'decreto-legge 4 aprile 1939, n. 589.

P,er quanto rigu.arda l'imposta di ric- chezza mobile sulle affittanze agr.arie, i con- tribuenti, ov,e ne rimrrano gli estremi, po- tranno presentare domanda di rettifica, in di-- minuzione, entro il 31 luglio 1949.

(( Si 'dà, ad ogni modo, assicurazione che l'Intendenza di finanza di Rovigo è stata inte-- ressata fin dal 28 maggio 1949 I ed ora viene sollecitata - affinchk riferi,sca circa la entità e la natura dei danni arrecati dalla grandi- nata di cui trattasi, per un completo esame della questione )).

Il Ministro delle finumze

VANONI .

CAVAZZINI, PESENTI, ROSSI MARIA. MADDALENA. - AZ Ministrz dell'interno e cIei lavori pubblici. - (( Per sapere per quali motivi, nonostante l'e promesse, non' si sia

21 SETTEMBRE 19!& CAMERA DEI DEPUTATI - 1066 -

ancora provveduto ad attuare i lavori ,di im- prorogabile necessità e precisamente :

10) l’ric.quedotto di Fiesso Umbertiano (Kovigo) che dovrebbe provvedere a cinque paesi (Fiesso, Pingara, Frassinallo, Occhio- bello e Caearo), e per il quale vi è già il pro- getto .approvato dal Genio e dalla prefettura;

2”) l’acquedotto $di Ariano PoLesine, ch,e , deve servire tutta l’isola attualmente priva

in modo ,assoluto di acqua, anch’e per questo’ esiste un progetto già .approvato;

30) l’,acquedotto d i Cav,ello n’elle stesse condrzi,oni;

4”) l’acquedotto di Porto Tolle (stessa si- tuazione) deve alimentare l’intera popo’lazio- ne dell’isola - 26 mila abitanti - che vivono in condizioni disastrose e devono recarsi a prendere acqua .al Po (con conseguenti ma- lattie infettive); per il quale vi sono state re- centem,ente anche assicurazioni del Ministro Tupini n.

.

RISPOSTA. - (1 All’ufficio del Genio civile di Rovigo è stato finora presentato solo il pro- getto dell’aoquedotto per i comuni consorziati cli Fiesso Umbertiano, Occhiobello, ‘Canaro, Pincara e Frassinello Cdell’importo di liye 292.570.000 ch’e trovasi tuttora, in COTSO di istruttoria.

(1 Detto progetto pvevede l’utilizzazione del- le acque freatich’e da estr.arsi a mezzo pozzi tdvellati in golena ,del fiume Po .e poiché i pozzi stessi, per la loro ubicazione, sarebbero stati ,esposti all’azione della piena, si è rav- visata l’opportunità di effettuare dei sondaggi, per accertare la qualità ‘dell’acqua, la quota reale del pelo dell’acqua dei pozzi e la dispo- nibilità effettiva ‘della dotazione idrica su. cui si può fare assegnamento.

(( Per far fronte alla spesa occorreate per tali sondaggi prevista in lire 3.300.000, il Con- sorzio dell’.acquedotto ha chiesto la concessio- ne d i un sussidio, che questa Amministrazio- ne si è dichiarata disposta ,a concedere nqellL misura dei due terzi della spesa stessa; cioè nella misura massima consentita dalle dispo-’ sizioni ora in vigore per le opere igieniche.

(( Relativamente alla spesa di 292.570.000 lire preavvisata per la costruzione dell’acque- dotto di che trattasi, si ,deve far presente che, pur riconoscendo che dette opere, rispondono ad un’effettiva urgenbe necessità, quest’ Am- niinistlazione non può disporre il finanzia- mento dei lavori stessi, dato che sono esauriti i fondi stanziati per l’esecuzione ,di opere a sollievo , della disoccupazione, di competenza degli Enti 1,ocali.

I1 Consorzio interessato potrà però avva- lersi ,delle nuove norme di legge, di prossima emanazione, dirette appunto ad agevolar’e detti Enti nella realizzazione dei loro pro- grammi costruttivi e chiedere la concessione dei sensibili benefici previsti in tale legge.

(( D’altra parte l’impossibilità di provved,e- r.e .altrimenti è già stata segnalata da questo Ministero, in seguito alle premure che gli sono, pervenute per la realizzazione dell’acque- dotto in paro1,a.

(( Anche in tale occasione, non si è potuto che fare richiamo all’emanan’da legge in fa- vore ,degli Enti locali e non risulta che siano state date .assicurazioni d’altro genere.

(( P8er quanto rigu,ar,da gli altri acquedotti segnalati, di Gavello, Ariano Polesine e Porto Tolle, non s i h a alcun elemento per precisare la spesa che occorrerebbe per la ,loro costru- zione, in quanto i relativi progetti non sono stati ancora allsestiti.

(( Comunque, anche per i l finanziamento di ‘detti lavori, lo Stato non potrebbe che con- tribuire nella misura e con le modalità sta- bilite dalla legge sopraccennata, qua.ndo que- sta entrerà in vigore n.

Il Sottosegretario d i Stato CAMANGI.

RISPOSTA. - (( La guerra come fattore do- minante .ed i l co’nseguente ,stato di ,abbando- no in cui per tanti anni le opei-e igieniche citate sono state lasciate all’azione ‘deleteriit del tempo, hanno creato una situazione vera- mente critica e pericolosa con gravi ripercus- sioni sulla salute delle popolazioni.

Com’e logica co,nseguenza ne é derivato che i l Ministero dei lavori pubblici, cui è stata devoluta la competenza di tale settore delle oper’e igieniche con decreto legislativo n. 681, del 16 giugno 1932, in questi ultimi anni è stato oberato da un notevole numero di richieste provenienti ,da Enti pubblici ed intese ad ottenere i l finanziamento, di opere igieniche; richieste cui non è stato in gra’do di far fronte malgrado tutta la sua bont8, per ragioni di bilancio.

(1 Questo Alto Commissariato da part.e sua si è sempre preoccupato di tenersi in str’etta relazione con il detto Dicastero ed h a sempre interposto il proprio valido ,appoggio pér i l sollecito corso .delle innumeri pr,atiche.

(( I1 predetto Dicastero, ne.ll’assoluta impos- sibilità di ,evadere un così notevole numero di richieste, ha testé presentato all’esame del Parlamento un provvedimento legis-lativo in base al quale sarà possibile concedere notevoli

CANEHA DEI DEPUTATI - 1067 - 21 SETTEMBRE 1949

contributi a lunga scadenza a i comuni che ne facciano domanda per la esecuzione di opere pubbliche di interesse di Enti locali.

(( Nel caso, specifico occorre quindi’ pre- .sentare a suo tempo a l Ministero in parola le richieste intese ad ottenere le agevolazioni- concesse.

(( Questo Alto Commissariato assicura che da parte sua darà tut,to il proprio valido ap- poggio presso il detto Dicastero’ perché le pra- tiche abbiano il pii1 sollecito corso, possibile ) I .

L’Alco Commissario COTELLESSA.

CECCHERINI. - Al Presidente del Consi- glio dei Minis tr i . - (( Per sapere se, nella ipotesi dell’abolizione della tesser.a del pane, si intenda abolire anch,e il prezzo po,litico, tutt0r.a vigente in Gorizia, di questo prodo,tto così .essenziale ‘e preponderante d,ell’alimen- -+,azione soprattutto delle cl.assi più povere.

(1 L’interrogante segnala la ,dolorosa situa- zione ,econo.mica in cui trovasi questa cittii, ,oggi staccata dal proprio, retroterra dal nuovo confine. politi,co e alla quale il riconoscimento di (( zon,a franc.a )I a l proprio territorio comu- nale, per vari motivi non h a dato quei bene- fici effetti che i cittadini si atten’devano: tal- ehé, oggi, le attività commerciali, industriali ed artigiane sono in gran parte in condizioni veramente allarm.anti, m,entre la disoccupa- zione aumenta giornalmente e.d è giunta a li-. velli che pongono questo comune tra quelli in testa, in tutta Italia, alla gradaatoria di questa triste corsa .alla fame ) I .

RISPOSTA. - (( L a questione ha formato og- getto della più attenta considerazione sia di questa Presidenza, sia dell’Alto Commissa- riato per l’alimentazione e del Ministero del tesoro. Sono stati valutati tutti gli aspetti eco- nomici e politici del problema non senza tener conto dei riflessi che le possibili soluzioni avrebbero avuto anche nell’ambito del re- stante territorio nazionale.

(( Com,e è noto, sin dal 1947 venne asami- nata l’opportunità di .disporre per la provin- .cia di Gorizia l’adeguamento ,del prezzo del gane e della pasta al prezzo vigente nel re- stante territorio nazionale. P.artico,lari consi- derazioni consigliarono a quel tempo di man- tenere inalterato i l prezzo allora in vigore sino a tutto il 31 dicembre 1947. Successiva- mente l’agevolazione venne coniermata ed anche recentemente, nello scorso aprile, mal- grado l’onere derivante all’Erario, fu stabilito

di rimandare ogni decisione alla fin; della nuova campagna cerealicola.

(1 P u r rendendosi conto ,d,elle difficoltà del- la situazione locale, dopo l’avvenuto ripristi- no del prezzo del pane e della pasta in tutte lc, altre provincie della Repubblica, non è sembrato possibile mantenere ulterio,rmente per la sola provincia di Gorizia un pre‘zzo politico.

(( I1 Governo non m.anch,erà, tuttavia, come ha sempre fatto, di esimInar.e con la maggio- re comprensione ogni alira possibilità ,di ve- nire incontro, alle esigenze di quella provinci.a, in relazione alla sua particolare situazione economica ,e territoriale )).

Il Sottosegretario d i Stato ANDREOTTI.

CERABONA. - Al Ministro delle finlanze. - (( Per saper.e quando sarà ripristinato l’uf- ficio d,el Registro di S.ant’Arcangelo (Potenza) che, soppresso dal fascismo, non ancora i! sta-. to ricostituito, malgrado ,assi,curazioni ed in- sistenze e perdwando il grave disagio, di tutti i paesi inter,essati 1 1 .

RISPOSTA. - (1 Il ripristino del1,’ufficio del Registro, di Sant’ Arcangelb è stato chiesto dal- le Autorità ‘amministrative e politiche del co- mune omonimo, con apposita deliberazione trasmessa ,alla Commissione istituita per il riordinamento delle circoscrizioni finanziarie..

(( La richiesta anzidetta, ha formato og- getto di attento esame da parte della c,ennata Commissione la quale, sulla scorta delle ri- sultanze dell’istruttoria all’uopo ,disposta, ha manifestato parere contr.ario al ripristino del- l’ufficio in questione non essendosi riscontra- to 11 motivo di una inderogabile ed urgente necessitk dei contribuenti e ,dato c,he tuttora permangono l’e condizioni che, a suo tempo, determinarono la soppressione .dell’ufficio stesso.

(( Infatti, con il trasferimento dei comuni di Colobraro, e di Tursi dalla provincia di Po- tenza a quel1.a di Matera, l’ufficio del Registro di Sant’Arc.angelo limitò la propria giurisdi- zione ad una zona mo,lto ristretta, eminente- mente agricola, priva di industrie ed avente quindi lieve importanza. ,dal punto di vista tributario.

(( Tale situ,azione, ancora in atto, determi- nò la soppressione d,ell’ufficio il cui ripristino non SI ritiene, .almeno per ,ora, possibile ) I .

Il Ministro VANONI.

cAMEBA DEI DEPUTATI - 1068 - 21 SETTEMBRE 1949

CHATRIAN. - Al Ministro della pubblica istrzuione, - (( Per conoscere se - in rela- zione alle viv'e preoccupazioni della popola- zione interessata - non ritenga di intervenire tempestivamente pressd il 'Provveditorato agli studi competente, per evitare il trasferimento delle scuole elementari del comune di Lettere (Napoli) dal circolo 'didattico di Gragnano a quello, costituendo, di Pompei, ,disposto dal Provveditorato medesimo. Tale trasferimento turba una situazione scolastica palesatasi nei decenni la più rispondente alle esigenze della popolazione interessata, in quanto :

a) la deficiente viabilita d'ella zona e la inesistenza di m.ezzi di comunicazione perio- dici ,diretti rendono il trasferimento Lettere- Pompei più lungo,, disagiato e ,dispenldioso di quanto non lasci supporre la ,distanza di 25 chilometri tra i dure paesi, e contribuiscono altresì a .determinare una minore efficienza d'ella azione di co'ntrollo ,del direttore di- da ttico.

b ) il territorio ,di Lettere non ha alcun rapporto - né amministrativo, né economico, né religioso, (mandamento : Gragnano; ufficio del registro : Castellammare d i Stabia; com- missione distrettuale ,delle imposte : Castel- 1,amm.are d i Stabia; diocesi : Castellammare di Stabia) - con Pompei 11.

I

RISPO~TA. - (( Ne! nuovo ,ordinamNento dei circoli didattici ,della provincia di Napoli, a seguito delle richieste delle autorità ammini- strativ,e locali, in accoglimento 'di analoga proposta del Provveditore agli studi di Na- poli, fu istituita un.a direzione didattica in Pompei, comune che in questi ultimi. tempi ha assunto una notevole importanza per svi- luppo demografico e perché centro turistico di grand,e affluenza.

(( Con la creazione ,della detta nuova dire- zipne didattica si ravvisò la opportunità di alleggerire i circoli didattici di C.astellamma- re di Stabia e di Gragnano, diventati pletori- ci, e pertanto il circolo 'di Pompei fu formato oltre, che con le scuole dello stesso comune anche con ,quelle di Sant'Antonio Abate e di Lettere che appunto furono rispettivamente sottratte ai cixoli di Castellammare e di Gra- gnano .

(( I1 raggruppamento di scuole som'e sopra indicato f u quindi stabilito in relazione alle esigenze scolastiche della zona, che possono essere - e sembrano, infatti - $estranee ai rapporti amministrativi, economici e religio-

(( Ad ogni modo, si scrive adessp a! Prov- veditore agli studi di Napoli invitandolo a

a si a cui si fa riferimento.

riprendere in esame la condizione delle scuole di Lettere relativamente alla disposta aggre- gazione al circolo di,dattico di P,ompei per stabilire se convenga a-ddivenire ad una di- versa sistemazione con la conservazione delle scuole di Lettere al circolo di Gragnano )).

I l Ministro GONELLA.

CHIARINI, ROSELLI, BIANCHINI' LAU- RA, MONTINI, BAZOLI. - Al Minis tro del- la pubblica istruzione. - (( Per conoscere qua- li criteri abbiano presieduto alla assegn.azione di contributi per il finanziamento dei Con- ,sorzi provinciali per l'istruzione tecnica nel- l'anno in corso nelle provincie lombardse, ri- levando che alla provincia di Brescia, che ha una popolazione (di oltre 800 mila abitanti e con oltre 50 scuole in funzione, è stata asse- %nata la somma ,di lire 240 mila, notevolmen- te inferiore .all,e assegnazioni fatte ad altre pro- vincie della Lombardia, che contano un assai min0.r numero, ,di abitanti e di scuole n.

RISPOSTA. - (1 Ogni anno i l Ministero cor- risponde ai Consorzi per l'istruzione tecnica, con i fondi stanziati su apposito capitolo del suo bilancio, i contributi ordinari che i co- muni e le provincie avevano destinato alle scuole (di istruzione tecnica .di carattere libe- ro e che .ai sensi delle disposizioni contenute me1 testo unico sulla finanza locale, approvato con regio decreto 14 settembre 1931, n. 1175, furono consolidati e trasferiti a carico' del- 1'Erario.

(( Per l'anno 1948-49, era stato progettato inizialmente uno stanzi.amento di lire 100 mi- lioni. sul capitolo suindicato, per .adeguare all'attuale costo della vita i contributi o,rdi- nari in questione. Peraltro, la commissione per la revisione delle spese dello Stato ed il Parlamento ridussero a sole lire 10 mil-ioni il .detto stanziamento (che già, per accordi in- tervenuti col Ministero del tesoro era stato, invece, proposto in lire 60 milioni).

(( Pertaoto, anziché conseguire il deside- rate adeguamento dei contributi in questione a l costo .della vita, il relativo stanziamento ha subito una riduzione di 20 milioni di lire ri- spetto .a quello che er,a stato concesso per l'ari- no 1947-48 (e che eia, cioè, di lire 30 milioni).

(( In base al suddetto stanziamento di lire 10 milioni, i contributi ex comunali ed ex provinciali risultano aumentati, per l'anno 1948-49, appena ,del 2,50 per cento rispetto allo stanziamento del 1940-41.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1069 - 21 SETTEMBRE 1949

(( Dalla suddetta perwnhale di aumento, appare evidente come i contributi ,di che trat- tasi siano irrisori, ed assolutamente insuffi- cienti per i bisogni delle scuole (un migliaio circa) a favore delle quali i contributi stessi risultano conferiti.

(( I1 Ministero, quindi, preoccupato delle difficoltà nelle quali venivano a trov.arsi i Consorzi per l’istruzio,ne tecnica, per il tra- mite dei quali i contributi ex comunali ed ex provinciali vengono, corrisposti, studiò il modo di finanziare ugualm,ente i Consorzi, versando acd essi dei contributi straordinari a titolo di integrazione del contributo opdinario annuale ex comun.ale ed ex provincialme che si sarebbe dovuto corrispondere, in modo che 10 stanziamento complessivo risultasse egyale ai trenta milioni ‘di lire dello scorso anno’: in base .a tale finanziamento, la quota per .i1 Con- sorzio di Brescia ammonta precisamente a lire 240.000.

(( Da quanto, s0pr.a premesso, appare chia- ro che il Ministero h a corrisposto a ciascun Consorzio, tenendo conto del contributo straordinario, quanto ad ,esso sarebbe spetta- to co’me contributo opdinario ex comunale ed ex provinciale se al rel.ativo stanziamento noi.! fosse stata apportata n,essuna riduzione rispet- to all’assegnazione fatta per il 1947-48.

(( A maggiore chiarimento, 8, particolar- mente, da precisare che i contributi in que- stione non sono stati corrisposti sulla base ?i una ,egu,ale ripartizione tra i Consorzi, bensì sull,a base del contributo originariamente tra- sferito, aumentato delle aliquote che mgn mano sono state fissate; e chme, pertanto, non può ‘evitarsi che vi siano ,delle eventuali di- sparità t ra pr0vinci.a e provincia, in quanto tali disparità risalgono e dipendono dalle maggiori disponibilità o dai maggio,ri sacri- fici fatti dalle provincie stesse o dai comuni per erogare, a suo tempo,, i contributi che, poi, sono stati consolidati a carico dello Stato )).

Il Ministvo GONELLA.

CHIESA TIBALDI MARY. - AZ Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - c( Per

, sapere s e intende adottare speciali pompe ir- roratrici o aspiratori per lavori di perfora- zione nelle dighe, ‘dispositivi urgenti a tutela della salute degli operai. La legislazione fran- cese e svizzera, per ovviare alle gravi conse- guenze derivanti dalla silicosi ha emanato prowedimenti in -merito a l collocamento ob- bligatorio di tali apparecchi; che purificano

l’aria e salvano la vita agli operai. Sarebbe opportuno anche in Italia rendere obbligato- rio tale procedimento )).

RISPOSTA. - (( Si fa presente in merito che, sebbene nessuna disposizione legislativa sta- bilisca, per la prevenzione contro il rischio della silicosi, l’adozione di perforatrici con immissione di acqua o con aspirazione nei la- vori di perforazione per la costruzione delle dighe, queste macchine sono già state adottate da alcune imprese.

L’uso ,degli strumenti di cui si tratta è in molti casi tecnicamente impossibile ed in altri perfino sconsigliabile dallo stesso punto di vista igienico, in quanto, ad esempio, il sistema di perforazione ad acqua presenta l’inconveniente, particolarmente grave nelle gallerie ad elevata temperatura, di aumentare eccessivamente i 1 grado igromeCrico dell’aria peggiorando le condizioni ambientali di la- voro. D’altra parte l’applicazione pratica del sistema di perforazione con irnmissione di acqua o con aspirazione di polveri può essere ottenuta con svariati sistemi e tipi di appa- recchi, ognuno dei iuali presenta vantaggi e svantaggi tanto di ordine tecnico che di or- dine igienico.

(( Inoltre la costruzione e l’uso di tali di- spositivi dànno luogo a problemi .tut,tora in- soluti, per la risoluzione dei quali sono attual- ente in corso prove ed esperienze da parte di tecnici competenti e dell’Ispettorato me- dico del lavoro che segue gli studi allo scopo di’ determinare con criteri scientifici la reale efficacia di vari ,dispositivi.

(( Si ritiene perciò opportuno attendere l’esito delle esperienze in corso prima di san- cire con disposizione legislativa in quali cir- costanze e con quali cautele siano da adottare i mezzi preventivi di cui si tpatta.

(( Non consta che la legislazione svizzera e quella francese abbiano stabilito l’obbligo di usare gli apparecchi ai quali si fa riferi- mento )).

IZ Ministro FANFANI.

GLOCCHIATTI. - Ai ikfiwistri de?k fi- nanze e dell’agricoltura e foreste, - (( Per sapere se sono a conoscvenza e come giustifi- chino .,che, dopo l’avvenuta concessione alle Cooperative di braccianti .delle terre a.rgiiiali sul Po per lo sfalcio delle erbe, il canone di affitto è ‘stato aumlentato in modo esager.ato.

(( Poiché la Costituzione itahana stabilisce che il movimento cooperativo, deve essere po- tenziato ed il lavoro protetto in ogni suo cam-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1070 - 21 SETTEMBRE 1949

po, l'interrosante non ritiene che la coopera- zione venga potenziata ed il lavoro protetto quando, per lo sfalcio delle erbe del sesto comprensorio sul Po, il canone di affitto cne per i frontisti era stabilito in lire 61.000 an- nue, oggi dalle cooperative viene pagato in lire 610.000.

'(( L'interrogante chiede, inoltre, quali provvedimenti il Governo intende pren,dere per sgravare di tale onere le cooper,ativ.e brac- cianti )I .

RISPOSTA. - (( Le pertinenze idrauliche de- maniali in passato' venivano dall'Amministra- zione concesse ordinariamente con preferenza a i proprietari frontisti in considerazione do1 particolare interesse che essi .avevano ed han- do di utilizzare le pertinenze stesse, aderenti alle loro proprietà.

(( Nel 1947 però, in seguito a numerose oc- cupazioni abusive verificatesi nelle provincie della Valle Pa,dana .da parte di br.accianti agri- coli disoccupati, questo Ministero, d'intesa con quello dell'agricoltura e foreste, decise di andare incontro agli immediati bisogni dei predetti operai e con telegramma-circola- re 31 dicembr'e 1947 n. 38571 impartì disposi- zioni alle dipendenti Intendenze di finanza nel senso che nelle futur,e concessioni ,di per- tinenze idcauliche dovevano possibilmente es- sere preferite le Cooperative agricole.

( ( P e r quanto rigu'arda i canoni dovuti d.alle ditte concessionarie all'Amministrazio- ne quale corrispettivo dell'utilizzazione, va fatto presente che, in conseguenza della sva- ìutazione della moneta verificatasi n,el dopo gwerra, con due successivi provvedimenti le- gislativi, di carattere generale, tutti i canoni demaniali sono stati aumentati e precisamen- te, con dec.reto legislativo del Capo provviso- iio d,ello Stato 7 gennaio 1947, n. 24, sono stati decuplicati .a decorrerme dal 1" gennaio 1947 e con legge 21 gennaio 1949, n. 8, sono stati ul- teriormente qUadruplJCati a decorrere dal 1" gennaio 1949.

(( Tali provvedimenti 'di legge, di vasta postata finanzi.aria, si ripete, riguavdano i canoni dem.aniali in genere o sono stati adot- tati esclusivamente in conseguenza della sva- !utazione della moneta, per cui si deve esclu- dere ogni intenzione da parte dell'Ammini- strazione di volere particolarmente colpire le Cooperative agricole o qualsiasi altra ditta.

(( Del resto il primo dei cittiti provvedi- menti legislativi, il decreto 'i gennaio 1947, n. 24, più importante in quanto ha. stabilito l'aumento Idei canoni in ragione del decuplo, risulta emanato quando ancora non si erano

.

neppure verificate le occupazioni abusive da parte dei braccianti agricoli e quindi non si pensava di dovere impartire le disposizioni di cui ai citiito telegranima-circo1,are do: 31 di- cembre 1947, intese invece a d agevolare i brac- cianti stessi, riuniti in cooperative, usando loro preferenza nelle concessioni delle perti- nenz,e idrauliche.

(( Va infine osservato che i canoni relativi alle pertin.enz,e idaauliche, determinati caso per caso dagli uffici tecnici erariali co,mpeten- ti, anche dopo gli aumenti di legge risultano ina,deguati .al valore attuale delba moneta. ed al rendimento dei terreni concessi.

(( Infatti, nel caso segnalato, i l canone di lire 610 mila stabilito a carico ,della Coopera- iivq (( La Fratellanza )) di Villanova d'Ai-da per la concessione del sesto comprensorio di [Po' in provincia di Piacenza, si present& ab- bastanza vantaggioso per la cooperativa stes- sa, in quanto è dovuto su una vastissima estensione d i terreno di ettari 52 circa.

(( Pur tenendo conto della natura di tale terreno e delle possibilità limitate di utilizza- zion,e, ,data la rilevante estensione d,el terre- no stesso, non è chi non veda.che i l canone di lire 610 mila B alquanto conveniente e co- inunqu,e ,sensibilmente inferiore ai canoni at- halmente praticati nelle fittanze agrarie dei terreni priv.ati.

I( In conclusione quindi, le cooperative agricole, già agevolate con la preferenza loro usata nelle concessioni .di nunìerose e vaste zone ,di pertinenza idrauliche, pagano, di fat- to, canoni che non sono eccessivi 'ed inferiori al rendimento dei terr,eni concessi. Per tali ragioni non si ritiene di adottare ulteriori provvedim,enti di favore ) I .

IZ Ministro delle finanze VANONI .

COLASANTO. - A.1 Ministro degli a f f a~ i esteri. - (( Per conoscere se e come intende '

tutelare l'attivi& della, cooperativa (( C. Co- lombo )I di Napoli, per servizi ausiliari d i emigrazione.

Tr,attasi 'di un gruppo di lavorato,ri ad- ,detti da moltissimi anni a tale servizio e m,e- ritevoli di essere tutelati nel ,diritto di assu- mere direttamente, e non a mezzo di specula- tori, il loro lavoro. E ciò in modo da non gra- O

vare sugli emigranti ) I .

'RISPQSTA. - (( Si informa che la coopera- tiva i~ ,Colombo )) svolge u n servizio alle di- pendenze ,del ,Ministero degli esteri e sotto i l suo. controllo. Nell'esercizio di questo potere di direzione di controllo il Ministero degli

CAMERA DEI DEPUTATI . - IO71 - 21 SETTEMBRE 1949

esteri s'ispira costantemente alla tutela dei le- gittimi interessi idei lavoratori ed insieme alla fondamentale esigenza di assicurare l'assi- stenza degli emigranti e di impedire ogni sfruttamento ai loro danni n.

Il Ministro SFORZA.

CONCETTI. - Al1:Alto Commissario per l'igiene e la smyità pubblica. - 11 Per co- noscere :

10) se la circolare 2 gennaio 1947 del- l'A.C.I.S., impartente disposizioni circa la in- terpretazione e la attuazione dell'articolo 76 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, deb- b.a ritenersi di valore oogente e quindi obbli- gatoria per le Amministrazioni comun.ali;

2") se, in difetto di tale obbligatorietà, l'onorevole Alto Commissario non ravvisi, anch,e per: dar corso alla prom'essa da lui fatta alla Associaiione nazion.ale medici condotti, di ,accompagnare con parere favorevole una proposta legislativa tendente ad ottener,e la permanenza in servizio ,effettivo d,ei sanitari condotti anzi.ani fino al raggiungimento del 70" anno di età, la- necessità (di approntare un opportuno progetto legislativo;

30) se, in ogni ipotesi, non ritenga op- portuno intervenire presso le Amministrazio- ni comunali ,al fine ,di garantire ai medici con- dotti interessaii i l raggiungimento del qua- cantesimo anno di servizio entro il limite di settanta anni di età )).

'

RISPOSTA. - (( 1") La circolare 2 gennaio 1947 ,di quest' Alto Commissariato impartente disposizioni circa la interpretazione e l'attua- zione dell'articolo 76 del vigente testo unico delle leggi sanitarie, non può avere carattere obbligatorio per le amministrazioni comuna- li, ma deve intendersi come raccomandazione rivo'lta alle medesime per venire incontro alla situ.azione in cui son venuti a trovarsi quei sanitari condotti i quali, pur avendo raggiun- to il limite massimo di età prescritto per il collocamento a riposo., non hanno m.aturato i l periodo di tempo utile a l conseguimento del massimo dell,a pensio,ne;

20) non si ritiene opportuno promuovere un disegno d i legge inteso a prorogare a l 700 anno il limite di età per il collocamento a ri- poso dei sanitari condotti in quanto che, per l'espletamento delle funzioni inerenti a l suo ufficio, si richiede nel sanitario con,dotto una pestanza fisica che non è possibile possedere in età avanzata., , I

(( Le disposizioni del1.a circolare di questo Alto Commissariato 2 gennaio 1947, n. 1, giu-

stificate dalla necessità di venire inco,ntro, alla situazione in cui sono venuti a trovarsi al- cuni sanitari condotti con l'entrata in vigore del vigente testo unico delle leggi sanitarie, rivestono carattere ,eccezion.ale e transitorio.

3") non i! possibile intervenire presso le Amministrazioni comunali a l fine d i garan- tire ai medici condotti interessati il raggiun- gimento del quarantesimo anno di servizio entro il limite di settanta anni di età, perche per ,dare una tale gar.anzia occorrerebbe mo- dificare le disposizioni legislative esistenti e cib non si ravvisa possibile per le ragioni anzi cennate D.

L'Alto Comuìssario COTELLESSA.

COPPI ALESSANDRO. - Al Ministro di grazia e giustizia. - 11 Persapere se non in- tenda prowedere a che il comune d i Montese venga pestituito alla giurisdizione della pre- tura d i Vignola -- sezione di Zocca - elimi- nando in tal modo l'incongruenza - da nulla giustificata - che un comune della provincia di Modena dipenda giudiziariamente da or- gani di altra provincia (Bologna) I ) .

RISPOSTA. - (I Si assicura di aver disposto l'istruttoria della pratica concernente il di- stacco del comune di Montese 'dalla pretura d i Porretta Terme e la sua aggregazione alla pretura di Vignola, sede distaccata di Zocca )).

Il Sottosegretario di Stato

'C ASSI ANI

CORBI. - Ai Ministri dell'interno, della agricoltura e foreste, delle finanze e dei lavori pubblici. - (I Per sapere - premesso che il giorno io settembre 1948 un violento nubifra- gio ha arrecato danni d i eccezionale gravità al raccolto, ai fabbricati, a l bestiame, alle opere di interesse pubblico di ben 14 comuni della provincia di Aquila ,(Celano, Oricolo, Pereto, Rocca.di Botte, 'Pratola Peligna ed altri) - 'se non ravvisino la necessità (di adottare. solleciti provvedimenti al fin'e di alleviare il disagio in cui versano i co,ltivatori dei sudd'etti comu- ni e per evitare che oltre al r.accolto già per- duto non sia compromesso il prossimo raccol- to autunnale, per salvare il quale è indispen- sabile prowedere d'urgenza a. riparare. cana- li di irrigazione, strade, argini, ecc. In par- ticolare i danneggiati chiedono; sgravi fi- scali, sussidi alle famiglie ;iù povere e dan- neggiate; applicazione del d'ecreto, legislativo io luglio 1946, n. 31; opere di pubblico inte- resse a carico dello Stato )I.

CAMERA DEI D E P U T A T ~ - 1072 - 21 SETTEMBRE 1949

R r s ~ o s ~ s . - (( Si e ritenuto opportuno di dover attendere, prima d i rispondere, che po- tessero essere fornite notizie concrete e pre- cise informazioni 4‘rca la misura e l’entità delle provvidenze che potevano essere dispo- ste in favore dei comuni rimasti danneggiati dal violento nubifragio che si abbatte il 10 set- tembre dello scorso anno su alcune zone della provinc.ia di Aquila.

Infatti, questa Amministrazione, oltre agli interventi .di pronto soccorso, per cui fu- rono .assegnati al Provveditorato alle opere pubbliche d i Aquih 30 milioni per assicurare la pubblica incolumità ,e dare corso alle ripa- razioni di più inderogabile necessità, inten- deva promuovere l’emanazione di uno specia- le provvedimento legislativo per agevolare gli Enti interessat,i nel ripristino definitivo delle opere pubbliche r1m.ast.e danneggiate.

(( Tale intendimento, però, per motivi di forza’ maggiore, che trovxno giustificazione nella diffici1,e situazion’e ,del bilancio, non h a potuto essere subito realizzato, anche perché nel fr,attempo analoghi sinistri avevano col- pito altre numerose regioni e, pertanto, do- vendo pure ad ,esse estendersi i benefici della legge ch.e si voleva emanare, veniva notevol-

.,mente ad aumentare l’onere di spesa che lo ‘Stato doveva sopportare.

(( Comunque, tutte le difficoltà sono state superate e, con provvedimento legislativo di prossima emanazione, verrà autorizzata la spesa di lire 350.000.000 per la concessione di sussidi in favor’e ,di quegli Enti che intendano ripristinare le opere p~~bbl ich~e rimaste dan- neggiate in conseguenza delle alluvioni del 1948 .e che ne facciano richiesta entro i1 ter- mine che sarà stabilito dalla 1,egge stessa N.

Il Sottosegretario d i Stato CAMANGI.

COSTA E GUARIENTO. - Ai Ministri dei luvori pubblzci e dell’agricoltura e foreste. - :( Per conoscere a qual punto siano gli studi per la difesa delle piene del fium,e Adige. Dopo l’approvazione, ,da parte del Consiglio supe- riore dei lavori pubblici, del prosetto a suo tempo allestito dal Magistrato alle acqu’e di V,enezi.a fu dato inizio alla costruzione della

I galleria Mori-Torbolo, .di deviazione d’elle acque di piena nel Garda.

(1 Ciò usufruendo dei finanziamenti di- sposti col regio decreto-legge 10 dicembre 1938, n. 1810, convertito nella legge 30 gen- naio 1939, n . 428.

(t I lavori furono interrotti a causa dell’ul- tima guerra.

(( Durante !’Assemblea Costituente si riu- nirono i ,deputati veneti con l’intervento del Presidente del consiglio superiore dei 1.avoz.i pubblici, deLegato, dal Ministro ,dei lavori pub- blici e del Direttor,e generale della produzione agricola, delegato dal Ministro cdell’agricol- tur.a e delle forèste, per esaminar’e il proble- ma in rapporto alle conseguenze che una rotta dell’Adige (tenuta nelle co,ndizioni attu.ali di difesa del fiume pensile) avrebbe sulla agri- coltura .di tanta parte della pianura veneta e sui terreni con tanti sacrifici bonificati )).

RISPOSTA. - Per giungere all‘auspicata soluzione del problema della difesa. idraulica d,ell’Adige, ,si è ritenuto necessario procedere ad uno studio generale ,di tutte le premesse tecnico-scientifiche che si. riferiscono ,al pro- blema stesso, della cui vitale importanza si

(( Si e pertanto d.ato incarico-ad una.Com- missione, composta dai professori Ferro e Marzollo (i quali si sono successivamente a.g- gregati al professor Scimeli), che hanno una particolare competenza per ,essersi già occu- pati di tale problema, ,di effettuare uno studio tecnico-scisentifico gen.e.rale relativo (alla di- fesa idraulica del fiumme A,dige, allo scopo di determinare gli effetti i,drometrici ottenibili in seguito alla scolmatura delle piene previ- ste ,nel progetto d’e1 Magistrato alle acque di V.enezia, mediante la galleria inizi,ata; deter- niinar,e l’e modalità più opportune di esercizio ,della derivazione a Mori; stabi1ir.e se il prov- vedimento, già in atto, ,di scoln-iatura delle piene rappresenti una soluzione sufficiente per il problema di difesa ,dNell’A,dige o se la solu- zione Yichiesta debbla trov.arsi in un più vasto piano di opere coordinate; e, infine, stabilire le direttive per lo studio di un general’e pro- getto di massima.

(( Appena la Commissione avrà condotto a termine gii studi iniziati, questo Ministero, in base al risultato di essi, non mancherà di aggiornare ‘e perfezionare il piano generale all,o scopo ‘di ten,erlo pronto per ogni possibi- iit& ,di realizzazione che si presenti )).

Il Sottosegreturio d i Stato per i lnvori pubbl ic i

CAMANGI.

h a piena cognizionme. - .

CREMASCHI OLINDO. - AZ Ministro d,cll’intento. - (( Per conoscere quali prov- vedimenti intenda prendere contro il coman- do dei carabinieri di San Felice sul Panaro {Modena) e contro i 1 prefetto di Modena per oinessa denuncia nei confronti degli ex-re-

- 1073 - 2.1 SETTEMBRE 1949 CAMERA DEI DEPUTATI

pubblichini Ragazzi Mario, Rebecchi Aronne, Marchesi Arturo e Guerzoni Araldo, tutti re- sidenti a San Felice sul Panaro (Modena), avanzata dal sindaco e da altri tre cittadini ciel luogo, i quali hanno sorpreso i predetti il, cantare inni fascisti e ad acclamare sedizio- samente nella notte del 18 giugno 1949, sia per le vie del paese che sul locale monumento

RISPOSTA. - (c L’organo a cui si presenta- no le denunzi,e (di’ reati è il procuratore della RepubbIica ,e non il prefetto : nessuna n0rm.a prescrive, inf.atti, che il pr,efetto si debba fare latore di denunzie. I1 reato di omessa denun- zia sarebbe stato consumato dal sindaco il quale, anche quale ufficiale di polizia, era te- nuto‘,a presentare la denunzia all’org.ano com- petente. ’Per quanto riguarda i carabinieri la accusa è infondata perché la denunzia è stata da essi presentata alla competente autorità giudiziaria )).

Il Miwistro SCELBA.

. ai Caduti ) I .

.

CUTTITTA. - A.Z Presidente del Consi- glzo dei Ministri. - (( Per conoscere i motivi per i-quali ancora non è stato provv,eduto ad emanare il regolamento di esecuzione previ- sto dall’articolo 28 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233, relativo alla ricostituzione degli .or:dini delle professioni sanitari,e e per la disciplina del1’~esercizio delle professioni stesse )).

RISPOSTA. - (( Lo schema. di rego1ament.o previsto, dall’articolo 28 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 1.3 settem- bre 1946, n. 233, già da tempo predisposto d.a questo Alto Commissariato, venne sottoposto al parere delle altre Amministrazioni inte- ressate.

e (( A seguito di pr6poste di modifiche for- mul’ate da talune d,elle predette Amministr.a- zioni, lo’ sch’ema dovette però formare nuova- mente oggetto di esamé da parte d,ell’appo- sita Commissione, per la reda.zione .del testo definitivo.

(( Tale testo è stato già compilato e tra- -smesso, per il pr,escritto par’ere, al Consiglio di Stato 1).

L’Alto Commz-issario COTELLESSA.

\

CUTTITTA. b - AZ Mmistro della difesa. - (( P.er conoscere se, per ovvie ragioni di equi tB, non ritenga opportuno promuovere

apposito provvedimento d i legge c,he lo m’et- ta in grado di corrispondere agli infficiali di complemento richiamati e trattenuti in ser- vizio non per esigenze .di guer‘ra, all’att,o in cui vengono ricollocati in congedo, un tratta- mento di buona uscita identico a quello. che usa corrispondere agli impiegati civili diur, nisti ,dell’Amniinistrazione militare, licenzia- ti o ,dimissionari volontari, e che si conweta con il pagam’ento di una mensilità di assegni per o,gni anno di servizio prestato ) I .

RISPOSTA. - (( I rapporti intercorrenti f ra lo Stato, da una parte, e gli ufficiali di com- plemento ed i l personale non di ruolo dal- l’altra, hanno .diverso fondamento e diff eren- te natura; conseguentemente diverse devono essere le norme che tali r.apporti regolano. ,

’ (( M,entre, infatti, l’ufficiale di complemen- to trattenuto e richiamato in servizio, .anche se non per esigenze di gu,erra, adempie ad un suo preciso dovere verso lo Stato, ta.nto che in caso di diserzione o di mancata ottempe- ranza all’ordin,e di chiamata incorre in san- zioni penali (,articoli 148 e 151 del co,dice pe- nale militare di pace) e tra lui e lo Stato non si costituisce alcun ra.pporto di impiego, vi- ceversa il personale civile cui si fa riferi- mento si pone volontariamente al servizio dello Stato e ;dandosi luogo fra le parti ad un rapporto di impiego: tale rapporto di impie- go sussiste. In virtù Idi questo rapporto sorge nello Stato il diritto ad ottenere una presta- ‘zione d’opera e, nell’impiegato, tra l’altro, quello ad una data ret~ibuzione nonché ad un particolare trattamento economico di ’ buonu- scita, dopo un determinato periodo minimo di permanenza in servizio (trattamento che per i dipendenti non di ruolo sostanzialmente è sostitutivo alla pensione).

(( Ciò premesso non si ravvisa l’opportuni- tà di promuovere il provvedim,ento ,di legge, inteso a concedere in via normale agli u%- ciali di complemento richiamati o trattenuti in servizio non per esigenze di guerm il trat- tamento economico di buonuscita previsto pei. i dipen,denti non di ruolo dello Stato.

(( Invero l’attribuzion,e di un tale tratta- m,ento agli ufficiali ‘di complemento, (tratta- mento che non si vede poi .perché non dovreb- be essere concesso anche ai sottufficiali appar- ten,enti alla categori#a ,del congedo ed #ai mi- i - . tari d i truppa) mentre non troverebbe alcuna. base giuri,dica, potrebbe menomare il fonda- mento etico. della prestazione del servizio 12-i- litare )).

’ Il Sottosegret,ario di Stato RODIN~ .

CAMERA DEI DEPUTATI - 1074 - 21 SETTEMBRE 2948

CUTTITTA. - Al Ministro della di fesa. - (( Per conoscere se non ritenga opportuno, per ovvie ragioni di umana e doverosa solida- rietà nazionale, immettere fra gli operai ci- vili dell’officina riparazioni automobilistiche dell’1l0 Centro autieri di Palermo, il caporal maggiore autista-meccanico Amico Salvatore, classe 1910, attualmente trattenuto alle armi presso il suddetto reparto nella qualità di pro- fugo della Tunisia, dove gli è inibito il ritor- no, per essersi, a suo tempo, arruolato volon- tario nelle truppe italiane combattenti in ter- ra d’Africa D.

RISPOSTA. - (1 A scioglimento della riserva formulata nella risposta trasmessa con il fo- glio n. 1260 del 29 luglio ultimo scorso, si co- munica che dagli accertamenti eseguiti è ri- sultato che il militarizzato con il grado di %a- poralmaggiore Amico Salvatore non è un ex operaio di questa Amministrazione né fu as- sunto .direttamente in colonia da enti militari colà dislocati.

(( I1 militarizzato Amico venne richiamato dal Console generale di Tunisi in data 2 di- cembre 1942 ed assegnato al secondo batta- glione volontari tunisini; caduto prigioniero i! 9 maggio 1943, egli cooperò con le truppe alleate, in Africa prima, in Italia poi. Attual- mente il militarizzato in parola è trattenuto in servizio perché residente in territorio inac- cessibile, in base alle ‘disposizioni impartite a suo tempo dallo Stato maggiore dell’Esercito.

(( Premesso quanto sopra, si fa presente che, allo stato attuale, non si rende possibile immettere l’Amico fra gli operai civili del- l’officina riparazioni automobilistiche dell’llo Centro di Palermo - pur trattandosi di ope- raio motorista di provata capacità - in quan- to, giusta parere espresso dal Consiglio di Stato, a ciò osta il disposto dell’articolo 12 del decreto legislativo 7 aprile 1948, n. 262, per il quale dalla data di entrata in vigore di detto decreto (( cessano di aver efficacia tutte le disposizioni che consentano l’assunzione di personale non di ruolo, con qualsiasi denomi- nazione, presso le Amministrazioni dello Sta- to, anche con ordinamento autonomo, nel ter- ritorio della Repubblica )):

I l Sottosegretario d i Stato MEDA.

CUTTITTA. - Al Ministro della difesa. - (( Per conoscere se non ritenga equo pro- muovere apposito provvedimento di legge per stabilire che agli ufficiali superiori delle for- ze armate collocati nella riserva o in ausi-

liaria per sfollamento di quadri, in applica- zione del decreto legislativo 24 maggio 1946, n. 384, prima d i aver compiuto 40 anni di servizio, si faccia luogo ad una nuova liqui- dazione della pensione non appena, col com- puto del tempo già trascorso nella riserva o in ausiliaria, e tenuto conto di tutti i benefici di legge già concessi, vengono a raggiungere gli anni d i servizio richiesti per il diritto alla pensione massima, anziche dover indiscrimi- natamente attendere, per tale nuova liquida- zione, il compimento de11’8” anno di perma- nenza nella riserva o nell’ausiliaria, come ora prescri tbo.

CC Ciò nella particolare considerazione che, in seguito alla emanazione della legge 29 apri- le 1949, n. 211, sull’adeguamento delle pen- sioni ordinarie, il trattamento previsto dal de- creto legislativo 14 maggio 1946, n. 384, ha perduto completamente quei vantaggi che valsc-9 ad allethre ufficiali relativamente gio- vani a chiedere il collocamento nella riserva pur non avendo ancora titolo alla - pensione massima n.

RISPOSTA. - (( La proposta involge una questione di -principio, in quanto il tratta- mento giuridico ed economico degli ufficiali nelle ,diverse posizioni previste dalle norme d i stato, va riguardato nel suo complesso ed in relazione agli obblighi di servizio che ciascu- r?a posizione comporta.

(( Nel caso di che trattasi B ovvio che non potrebbe essere modificato uno degli elementi di natura economica che contraddistinguono le posizioni di riserva e di ausiliaria senza modificare con ciò gli altri elementi, sia di natura economica che giuridica, che costitui- scono le caratteristiche di quelle posizioni.

(C Infatti, una più favorevole norma in ma- teria di riliquidazione della pensione degli uf- ficiali nelle predette posizioni, comporterebbe senza dubbio il riesame della necessità di mantenere o non in vita, oppure dc ridurre l’indennità speciale annua di riserva di cui all’articolo 48 della legge 9 maggio 1940, nu- mero 369 e successive modificazioni ed inol- tre, l’anticipata riliquidazione della pensione non potrebbe non avere influenza sulle attuali caratteristiche di stato della posizione di ri- serva ed in particolare sugli obblighi di ser- vizio previsti dalle norme vigenti per gli uf- ficiali in tale posizione.

(( In sostanza, l’anticipata riliquidazione della pensione sulla base di 40 anni di ser- vizio, renderebbe non più giustificabile la cor- responsione dell’indennità speciale di riserva di cui all’articolo 48 della legge n. 369, perché

C A M E R A DEI DEPUTATI - I075 - 21 SETTEMBRE 1949 D

tale indennità è derivata dall’opportunità di concedere agli ufficiali nella riserva un parti- colare trattamento in aggiunta di quello di quiescenza, sia per la considerazione che il kattamento in parola viene liquidato spesso In base ad un numero non elevato di anni di servizio potendo .l’ufficiale essere collocato nella riserva per cause varie, sia perché per i primi otto anni di permanenza nella riserva o nell’ausiliaria gli ufficiali sono ancora a di- sposizione dell’Amministrazione.

(( Deve poi tenersi presente che se si am- mettesse la riliquidazione della pensione per gli ufficiali che raggiungono i 40 anni di ser- vizio utile prima del compimento degli otto

’ anni di permanenza nella riserva o nell’ausi- liaria, senza che venisse contemporaneamente riveduta l’indennità di riserva o di ausiliaria itd essi corrispost,a, gli interessati verrebbero itd ‘usufruire del massimo della pensione per un più lungo periodo di tempo con conse- guente maggiore aggravi0 per lo Stato.

(( Le ragioni di ordine sostanziale sopra rappresentate già sembrano sufficienti ad im- pedire l’emanazione del ’ provvedimento ri- chiesto, ma anche a poter prescindere da esse, neppure sarebbe conveniente e’d opportuno presentare oggi un provvedimento legislativo del genere, mentre è allo studio una nuova legge sullo stato degli ufficiali ldelle tre forze armate, che perÒ non 8 dato prevedere se e

, come potrà risohere la questione in argo- mento 3 ) .

I l Sottosegretario d i Stato RODINÒ. I,

CUTTITTA. - Al Ministro della difesa. -- (C [Per conoscere :

1”) perché è stato .posto, in congedo, per ridLzione di organico, il sergente maggiore in carriera continuativa nell’aeronautica mi- litare Orlando Santo fu Rosario della classe 1919 - &stretto Palermo - che contava solo 11 anni di servizio e si sono lasciati in car-

’ riera altri sottufficiali più anziani di età, ed aventi diritto a pensione;

20) quale trattamento economico di quie- scenza è stato fatto al sergente,maggiore Or- lando )).

RISPOSTA. - (( I1 provvedimento di cessa- zione dal servizio del sergente maggiore ar- miere dell’ Aeronautica militare Orlando San- te fu Rosario, motivato, come quello di tutti gli altri sottufficiali sfollati, dalla dolorosa ma inderogabile necessità di adeguare il perso- nale ai nuovi ridotti organici imposti dal trat-‘ tato di pace, è stato adottato, ai sensi del de-

c.ret.0 legislativo del Capo provvisorio dello Stato 5 settembre 1947, n. 1220, in base al giu- dizio espresso, come per legge, balle compe- tenti Commissioni di valutazione. .

(( I1 trattamento economico spet,tante i! quello previsto dall’articolo 6 del cennato de- creto. ‘

(( Devesi, peraltro, aggiungere a questo ri- guardo che l’Amministrazione, nell’intento d i temperare nei limiti del possibile i riflessi e le conseguenze dello sfollitmen to, ha fra l’al- tro adottato il criterio di prorogare opportu- namente la data di cessazione dal servizio, in tutti quei casi in cui il personale, ail’atto del definitivo computo degli anni prestati e delle conseguenti liquidazioni, risulti in procinto di raggiungere il periodo minimo richiesto pel trattamento più favorevole.

(( Alla stregua di tale criterio il sergente maggiore Orlando, essendo molto prossimo al compiment’o di 11 anni e 6 mesi di servizio effettivo, potrà essere collocato a riposo con pensione, qualora, beninteso, ottenga che gli siano computate le campagne di guerra, per i l riconoscimento delle quali è stato redatto ap- posito provvedimento legislativo che st,a per essere presentato al Parlamento D.

Il Sottosegretario d i Stato MEDA.

D’AMICO. - Al Ministro dell’interno. - (( Per conoscere quali ragioni possono giusti- ficare il ritardo della pubblicazione del rego- lamento al decreto legislativo 13 settembre’ 1946, n. 233, che ricostituisce gli ordini sani- tari e che a norma dell’articolo 28 dél decreto stesso deve regolare e disciplinare l’esercizio delle professioni steqse )). .

RISPOSTA. - (( L o schema di regolamento previsto dall’articolo 28 del decreto legislativo- del Capo provvisorio dello Stato 13 settembra. 1946, n, 233, già da tempo predisposto da que- sto Alto Commissariato, venne sottoposto al parere delle altre Amministrazioni interes sate.

(( A seguito di proposte di modifiche for- mulate da talune delle predette Amministra- zioni, lo schema dovette però formare nuova- mente oggetto di esame da parte dell’apposita . Commissione, per la redazione del testo defi- nitivo.

(( Tale testo è stato già compilato e trasmes so, per il prescritto parere, al Consiglio di Stato )).

L’Alto ,Commissario per l’igiene e la sanitd pubbl ico

COTELLESSA.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1076 - 21 SETTEMBRE 1949

D’AMICO. - AZZ’Alto ~Commissnrio per l’igiene e In san,ità pubblica. - (( Per cono- scere i provvcdimenti presi o che intenda prendere per fronteggiare il diffondersi del tifo, che presenta aspetti allarmanti, nella città di Agrigento n.

RISPOSTA. - (( Nel mese di luglio decorso sono stati denunziati, nel comune di Agrigen- t.0, 11. 38 casi di infezione tifoidea, dei quali 25 sono attualmente convalescenti o miglio- rati e 2 deceduti. ’

(( Le indagini epidemiologiche relative hitnno dato fondati elementi di sospetto nei liguardi delle verdure concimate con acque

’ di rifiuto : il contagio interumano ed il veicolo mosche hanno limitat,amente contribuito al- l’estendersi della manifestazione.

((Sebbene l’aspetto della curva della mor- bilità .e la distribuzione topografica dei casi faccia escludere l’ipotesi della origine idrica, particolare attenzione è stata posta nella revi- sione degli impianti di approvvigionamento delld citt’à, considerate le loro precarie condi- zioni. B stato, pertanto, rimesso in efficienz:t l’apparecchio cloratore.

(( B stato tempestivamente provveduto al- l’isolamento degli infermi, alle disififezioni, alla intensi ficazione dei servizi di nettezza iurbana, al trattamento della periferia del- l’abitato con Oktaclor, alla rigorosa sorve- glianza sanitaria sui locali e sul personale delle attività del ramo alimentare, con spe- ciale riguardo all’espletamento del commer.cio degli ortaggi.

(( Sono state. Ii~rgamente praticate le vacci- nazioni preventive specifiche con bi livaccin o ed idroviiccino, di cui questo Alto Commis- sariato ha inviato n. 2000 e n . 3000 dosi, ri- spettivamente, ad integrazione dei quantita- %ivi che spetta agli enti locxli di acquistare D.

L’Alto Cwmmissnrio COTELLESSA. ,,

*

DE’ COCCI. - AZ Ministro delle fiiianze. - (( Per conoscere se non ritenga opportuno emanare prccise disposizioni Yivolte a chin- rire che i vini in bottiglia gasati artificial- mente non debbono venire tassati con l’im- posta di consumo superiore itl 20 per cento del valore.

(( C accaduto, infatti, che a Napoli i vini in bottiglia gasati artificialmente, prodott,i nel comune di Cupramontana (Ancona), fatturati al prezzo di lire 250 circil pela ogni bottiglia, sono stati tassati come vino champngne con a l iyuot~ che sono giunte fino a !ire 250 per

ogni bottiglia, anziché. coli aliquote pari a lire 50 circa per ogni bottiglia, come avviene a Roma e in quasi tutte le grandi città it,a- liane.

(c Occoyre che detta applicazione, difforme da luogo a luogo, delle norme che discipli- nano l’imposta di consumo venga pronta- mente eliminata, onde evitare rallentamenti della produzione e conseguenti disagi nei la- voratori in alcuni operosi centri, come quello di Cupramontana.

(( Poiché sembra che il Ministero delle fi- nanze sia intervenuto in relazione a casi sin- goli, anche in seguito alle ulteriori sperequa- zioni di trattamento verificatesi fra ditta e ditta, l’interrogante ritiene urgente e neces- saria una precisazione di carattere generale )).

RISPOSTA. - (( La disposizione che disci- plina l’applicazione dell’imposta di consumo sui vini spumanti trovasi nell’articolo 96 del testo unico 14 settembre 1931, n. 1175, modifi- cato dall’articolo 3 del decreto legislativo Iuo- gotenenziale 8 marzo 1945, n. 62.

(( Secondo tale disposizione u per vini spu- manti in bottiglia si intendono lo chnmpngiie e tutti i vini spumanti tipo chnnzpagne con- tenuti in bottiglie di vetro temperato, resi- stenti ad elevate pressioni, del tipo chnmpe- noise e chiuse con tappo assicnrato con filo.

(( 53 chiaro, dunque, - ed è pacifica- mente riconosciuto - che per l’applicazione della particolare tariffa, diversa da quella prevista per i vini comuni, occorre il simul. taneo concorso di due condizioni, c cioè nhe si rtatti di vini champagne o spumanti tipo chnmpngne e che siano contcnuti in bottiglie che abbiano le suddette specifiche csratteri- stiche; conseguentemente, non possono conPi- derarsi N vini spumanti 1) (passibili della più elevata tassazione) i vini artificialmente ga- sati, anche se contenuti nelle suddette carat- teristiche bottiglie.

(( Le succitate disposizioni, coine si è det- to, vengono applicate dagli uffici delle im- poste di consumo; per modo che non si appa- lesa necessario intervenire con apposita cir- colare in materia che non d à loogo a contro- versie; mentre il caso denunciato devesi rite- nere ,dipendente da un fortuito errore che avrebbe potuto essere eliminato qualora il contribuente avesse fatto valere i propri di, rit,ti, sollevando una controversia di tariffa a norma del combinato ‘disposto degli articoli 90 ,del testo unico succitato e 134 del regola- mento 30.aprile 1936, n. 1238.

(1 Ad ogni modo si assicura che il Mini- skro delle finanze ha invitato l’ufficio di’ Na-

CAXJERA DEI DEPUTATI ’ - 1077.- ’ 21 SETTEMBRE 1949

poli il ~~i fe r i r e su quanto segnalato, richia- mando al tempo stesso l’Ufficio ,all’esatta ap- plicazione delle vigenti disposizioni I ) .

Il Ministro VANONI.

DE’ COCCI. - Al Presidente de l Cons,iylio dei Minis t r i e ai Ministri , della pubblica i s m - =ione e del tesoro. - (( Per conoscere, face?ido seguito ad altra iiiterrogazion? presentata il 26 niarzo 1949:

lo ) , quali motivi hanno portato alla pre- sente grave situazione per cui il Coiiiniissa- r i d o della Gioventù italiana non è più. in condizioni di corrispondere gli stipendi ai suoi dipendenti, i quali non hanno ancora liercepito lo stipendio relativo al mese di aprile;

2;) in qual niodo la Presidenza del Con- siglio ritiene che il Commissariato debba provvedere a tale pagamento, sia ora, sia nei prossimi mesi, tenuto conto che il provvedi- ~nent~o di legge relativo al contributo di. lire 300 milioni per l’esercizio 1945-49 non ha iLvuto ancoril, o ha avuto solo in questi giorni, la definitiva adesione del Ministro del tesoro c che, pertanto, è presumibile debbano ancora trascorrere alcuni mesi prima della sua en- irata in vigore;

3”) quali provvedimenti la Presidenza del Consiglio intende tempestivamente adot- ,tare perché I al Commissariato della Gioventù italiana siano forniti i fondi necessari al pa- gamento degli stipendi dal lo luglio 1949 in poi e fino al momento in cui verrà, com’e è stato più volte pleannunciato, disciplinata con un organico provvedimento legislativo l‘interi1 materia dell’assistenza- alla gioventù, onde evitare che la situazione in atto diventi ancora più incresciosa I ) .

RISPOSTA. - (1 La Gioventù italiana avreb- Ise potuto, a suo tempo, per risanare la sua situazione finanziaria, procedere al licenzia-

-mento della massima parte del personale di- pendente, che si era dimostrato esuberante ai propri servizi e non utilizzabile da altre am- ministrazioni.

(( Non lo fece per ragioni essenzialmente umanitarie, ed anche nella fiducia che, con la definitiva sistemazione dei compiti e beni del- la ex g.i.l., potesse sorgere la necessità di av-

“valersi ancora dell’opera del personale stesso. (( Molto diversa sorte fu invece riservata

al personale di altri organismi disciolti dopo gli eventi del 1943, ed in particolare di quelli

che ‘erano emanazione del soppresso part.ito fascista : tale personale, infatti, venne in mas- sima licenziato.

(( Sotto questo riflessd deve, quindi, rile- varsi che la situazione dei dipendenti della ex g.i.l., se pure non certamente rosea, avreb- be potuto assumere aspetti ben più dramma- tici di quelli che attengono al lamentato ri- tardo nella corresponsione degli stipen’di.

(( Lo Stato non dovrebbe provvedere al finanziamento della Gioventù italiana; tutta- via esso è venuto incontro alle necessità del- l’ente, erogando, dal febbraio 1948, sussidi straordinari per mensili lire 25 milioni, allo s c ~ p o di consentire il pagamento delle retri- buzione al personale.

(( La questione odella definitiva sistema- zione della Gioventù italiana, che rientra nel generale problema della gioventù, è all’esame degli .organi competenti; non vi è dubbio che nei prossimi mesi essa sarà condotta ad una soluzione, che si spera possa por fine al cen- nato stato di cose.

(( Questi rilievi rispondono in massima alle questioni poste. Vi è tuttavia da aggiungere alcune osser,vazioni che mostrano come sia stato inevitabile per la Gioventù italiana giungere @lle tanto deprecate‘ condizioni eco.- nomiche attuali.

’ (( Gli eventi bellici e politici hanno del tut- to mutato la’ situazione finanziaria della ex g.i.1.: immobili distrutti, da riparare o, c,o- munque, da non potersi più utilizzare, cessa- zione dei’contributi ed elargizioni d i enti e privati, dei quali la soppressa organizzazione faceva largo uso per sostenere le enormi spese di esercizio, hanno costretto la Gioventù ita- liana, per mantenere il personale e per prov- vedere alle più urgenti spese di riparazione di immobili di elevato valore, ad assorbire gradatamente tutto il patrimonio liquido re- siduato.

( c A cura anche di questa Presidenza, è sta- to, d’altra parte, impedito che per far fronte alle cennate necessihà si desse,inizio ad una estremamente dannosa e progressiva aliena- zione del patrimonio immobiliare, essendosi ritenuta esigenza inderogabile il mantenere tale patrimonio il. più possibile integro sino alla sua definitiva destinazione.

(( I3 infine da rilevare che ie entrate ordi- narie della Gioventù italiana sono pressocché nulle, pochissimi, essendo ,gli immobili red- ditizi da essa posseduti, e non potendosi ov- viamente assoggettare ad elevati canoni le cessioni di uso di colonie fatte per scopi di beneficenza ed assistenza sociale.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1078 - 21 SETTEMBRE 1946

(1 Di fronte a tale situazion,?; la Gioventù italiana ha ricorso al Tesoro dello Stato, il quale è intervenuto con i noti sussidi; questi però non hanno potuto, per ragioni di bilan- cio, assumere carattere continua.tivo, ma sono stati volta a volta concessi in via del tutto eccezionale e straordinaria.

Con i sussidi finora ottenuti, è stato as- sicurato il pagamento delle retribuzioni al personale sino a tutto il corrente mese di fu- glio, facendosi opport,uno ricorso ad antici- pazioni bancarie e prelevamenti da fondi del- l’ente, in attesa dell’effettiva riscossione dei sussidi stessi; per il futuro, e sino a quando non sarà definitivamente sistemata la sortc della ex g.i.l., non sembra possa seguirsi altra strada che fare affidamento su nuovi contri- buti straordinari, che il Tesoro ha dichiarato potranno essere concessi in relazione a parli- colari documentate esigenze dell’organizza- zione )).

I l Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio

MARTINO.

DE’ COCCI. - Al Ministro dell’interno. - (( Per conoscere se non ritenga equo ecl opportuno revocare la circolare 27 gennaio 1948, n. 16600-15-50985, la quale precisava che la vigilanza ed il contrOllo sui servizi di ri- scossione delle imp0st.e di consumo, sia ge- stiti in economia, sia in appalto, costituiscono normali attività di ufficio di carattere obbli- gatorio e che di conseguenza nessun com- penso poteva essere corrisposto ai segretari comunali per il lavoro svolto in dipendenza di tali attività.

E necessario però ricordare, che per al- tre categorie di dipendenti pubblici, invece, con decreto legislativo 26 marzo 1948, n. 261, veniva disposto quanto segue :

(1 La restante quota del 10 per cento (dei diritti di statistica) è versata direttamente dagli Uffici delle imposte di consumo ad ap- posito conto corrente postale intestato alla Direzione generale della finanza locale. Tale fondo sa& ripartito ed erogato a favore del personale della predet,ta direzione.

(( E pertanto inevitabile che siano sorte lamentele, nella categoria dei segretari comu- nali, date le condizioni finanziarie in cui essi versano e la loro responsabilità in ordine al servizio delle imposte di consumo D.

RISPOSTA. - (( Le questioni poste involgono l’attento esame d i una eventuale revisione delle norme attualmente vigenti; cib che non potrebbe in ogni caso promuoversi se non pre-

vie intese con gli altri Dicasteri interessati e deliberazione del Consiglio dei Ministri.

(1 Si assicura che la questione è stata po- sta allo studio, e si fa riserva di ulteriori co- municazioni D.

Il Ministro SCELBA.

DE’ COCCI. - Al Ministro delle finanze. - (( Per conoscere se non ritenga equo ed opportuno - per eliminare malcontenti veri- ficatesi nella categoria dei dipendenti degli enti locali - prendere l’iniziativa di un prov- vedimento le,gislativo per la devoluzione al personale comunale e provinciale del diritto di riscontro sulle quietanze rilasciate dagli esattori delle imposte per tributi locali e pro- vinciali, mentre presentemente l’importo di tale diritto è destinato a favore del personale dell’Amministrazione finanziaria )).

- RISPOSTA. - (( I1 diritto di riscontro sulle

quietanze rilasciate sot,to qualsiasi forma da- gli esattori delle imposte dirette all’atto del pagamento dei tributi è stato istifuito con l’articolo 2 del decreto legislativo del Capo provvisorio.dello Stato i1 maggio 1947, n. 378. Esso trova il suo fondamento, fra l’altro, nella intensificata azione ispettiva e di con- trollo che il personale delle imposte dirette deve eseguire con prestazioni eccezionali, ec- cedenti quelle retribuite, sul complesso degli atti della gestione esatt.oriale, a salvaguardia di rilevanti interessi dello Stato e dei contri- buenti, in dipendenza dei provvedimenti ema- nati a favore degli esattori e ricevitori delle imposte dirette, con i decreti legislativi 19 ottobre 1944, n. 351; 18 giugno 1945, n. 424; 12 ottobre 1945, n. 689; 2 giugno 1946, n. 587 e 7 gennaio 1947, n. 83 e prowedimenti suc- cessivi. Difat,li in base a tali provvedimenti è previsto un intervento, a carico del bilan- cio dello Stato, per l’integrazione dei bilanci delle gestioni esat.toriali, in relazione ai so- pravvenuti maggiori oneri di riscossione.

(( L’applicazione, pert.anto, del diritto di riscontro è estranea alla valutazione dei sin- goli tributi che l’esattore è chiamato a ri- scuotere, poiché riguarda soltanto l’organiz- zazione dei servizi esattoriali che lo Stato ha ’stabilito per la riscossione dei tributi era- riali e della quale usufruiscono anche gli Enti autorizzati ad imporre tributi o contri- buti riscuotibili per ruolo.

(( E vero che, nella concessione delle ge- stioni di esattorie, i comuni sono chiamati a svolgere determinate operazioni preliminari, ma essendo le medesime preordinate alla pra-

21 SETTEMBRE 1949 CAMERA DEI DEPUTATI - 1079 --

tica attuazione del vigente sistema di riscos- sione, non possono esplicare efficacia ai fini della questione in esame.

(( Per i motivi sopra esposti non si ritiene di poter accogliere la proposta avanzata in merito ) I .

IL Ministro VANONI.

. DE‘ COCCI. - A1 Ministro d,ell’intemo. - (( Per conoscere se non ritenga equo ed opportuno predisporre un provvedimento di carattere generale per determinare i- com- pensi da erogare a favore dei segretari co- inunali-o di altri dipelidenti comunali, cui sia affidata la carica di (( segretario )) o di (( aiutante )) presso gli Enti comunali di assi- stenza, quale corrispettivo per una prestazione d i lavoro straordinario che eccede le normali s.ttività di ufficio )).

RISPOSTA. - (( Non si ritiene opportuno di promuovere l’emanazione di un provvedi- mento di carattere generale per determinare i compensi da erogare a favore dei segretari comunali e degli altri dipendenti comunali che s i sensi del.combinato disposto degli ar- ticoli 1 SUI) 241 della legge 27 giugno 1942, R. 862, recante modifiche al testo unico della ,legge comunale e provinciale e 31 della legge 17 luglio 1890, n. 6972 sulle istituzioni pub- bliche di assistenza e beneficenza, prestano ld loro opera a favore degli Enti comunali di assistenza, non prestandosi la materia a re- golamentazione di carattere generale, doven- do i compensi di cui trattasi essere determi- nati in base alle esigenze‘ di servizio ed alle possibilità finanziarie dei singoli enti ) I .

I I Ministro SCELBA.

DE’ COCCI. - AZ LWinistro d i grazia e giu- stizia. (( Per conoscere se non ritenga equo ed opport.uno prendere la iniziativa di un provvediment,o con il quale si stabiliscono, a favorc - dei segretari comunali obbligati a l servizio dei prot,esti cambiari nei comuni, eguali diritti a quelli spettanti ai notai per la

I grave responsabilità che il servizio stesso comporta 1).

RISPOSTA. - (( Si osserva che già la Fede- , razione nazionale autonoma dipendenti enti locali aveva chiesto a questo Ministero di esa- minare con benevolenza il voto espresso dai

. Segretari comunali di concedere loro la ele-

vazione dei protesti cgmbiari onorau uguali a quelli che percepiscono allo stesso titolo i notai.

(( Si deve però osservare in proposito, anzi- futto, che i segretari comunali sono, quali im- piegati degli enti locali, forniti di un tratta- mento economico di cui non godono, come è poto, i notai, che sono liberi professionisti, e in secondo luogo che la elevazione dei protesti cambiari per i segretari comunali costituisce e deve costituire una attività del tutto acces- soria ed eventuale, mentre per i , notai costi- tuisce un’attività che non può non rient,rare nelle loro normali attribuzioni.

(( Per questi rilievi non sembra che possa accogliersi il voto espresso dai segretari co- munali dei Comuni d’Italia D.

Il Sottosegretario di Stato CASSIANI.

DE’ COCCJ. - ,41 Ministro del tesoro. - (( Per coiioscere se non ritenga equo ed , op- porturio promuovere l’estensione ‘della corre- sponsione dell’indennità ’ di carovita ai dipen- denti dello Stato e degli Enti locali anche per i figli studenti fino al completamento del corso di studi ed in ogni caso non oltre il com- piment,o del 260 anno di età (età analoga a quella siabilita per l’adempimento degli ob- blighi militari) e sempre -che i figli non siano occupati e non abbian? redditi propri di qual- siasi natura, nei limiti previsti dalle norme vigenti che escludono dalla concessione anche i figli minorenni.

[L Per compensare in linea di massima l’onere che deriverà dall’adozione del prov- vedimento. sopra auspicato, potranno - in via di esempio - esseire esclusi dalle quote complementari i familiari dei dipelhdenti, i quali abbiano redditi propri, derivanti non solo dal lavoro, ma anche da proprietà. mo- biliari, ed immobiliari )).

RISPOSTA. - (( AI riguardo si comunica che la questione ha più volte formato oggetto di’ attento esame da parte di questo Ministero, ma non ha potuto essere favorevolmente ri- solta. .

& E opportuno ricordare che ~i decreti del 1918 e del 1920, con cui fu concessa l’inden- nità di caroviveri, stabilivano una misura fissa, di indennità per i dipendenti senza oneri di famiglia, e quote suppletive, in aggiunta alla indennità fissa, per quelli con congiunti I

a carico; tali quote venivano corrisposte sia per la moglie ,dell’impiegat.o sia per- le altre persone di famiglia, conviventi, a carico, mi-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1080 - 21 SETTEMBRE 1949

norenni ed invalide al lavoro e quindi non soltanto per il coniuge e la prole, ma anche per i genitori, i fratelli e le sorelle.

(( Stante, però, l’elasticità di criteri con cui potevano essere va1utat.i i requisiti del carico e dell’innbilità al lavoro e la facilità con cui gli intercssnti potevano procurarsi attestazio- ni compiacenti al riguardo, le norme in pa- iola ricevevano, troppo frequentemente, una applicazione pratica non rispondente alla fi- nalità della concessione con conseguenze fi- nanziaric assai rilevanti, trat,tandosi di ma- teria riguardante centinaia di migliaia. di di- pendenti.

(( Pertanto, nel 1923, nell’intento di ov- viare agli abusi e nello stesso tempo di eso- nerare le Amministrazioni dal compito di esperire n1inut.e ed accurate indagini sul conto di ciascun congiunto dei propri dipen- denti, ed allo scopo, altresì, di ridurre, per necessità dell’Erario, il cospicuo onere del caroviveri la ma.teria fu disciplinata col regio decreto 5 itpuile 1923, li. 853, in modo più rigoroso, conservandosi i1 diritto alle quote supp1et.ive unicamente per la moglie e per la prole di ctà inferiore ai 18 anni e con esch- sione, quindi, sia dei figli ultra diciottenni, ancorché inabili il1 lavoro, sia dei genitoii, dei fuatelli e delle sorelle.

(( Con la legge 27 giugno 1929, n. 1047, le indennità di caroviveri vennero sostituite dal- l’aggiunta di famiglia che, giusta le norme contenute nella legge medesima, spettava solo ai coniugati ed ai vedovi con prole, e per quanto riguardava le quote complementari per la prole, queste venivano cour.isposte pei i figli minorenni, kestando quindi esclusi quelli maggiorenni ancorché inabili perma- nentemente al lavoro.

(( Col decreto legislativo 21 novembre 1945, n. 722 è stata soppressa l’aggiunta di fami- glia ed istituita, come è noto, l’indennità di carovita 1ii cui concessione è stata regolata con criteri più larghi di quelli già in vigore per le soppresse indennità di caroviveri e aggiunta di famiglia.

(( Infatti l’attribuzione dellc quote comple- mentari è prevista, oltre che per i figli mi- norenni, anehe per i figli maggiorenni che risultino permanentemente inabili a l lavoro nonché per I genitori, sempre che inabili per- manentemente al lavoro, conviventi ed a ca- rico.

(( Ciò preinesso, è d’uopo ~i levare che, nella specie, la concessione delle quote com- plementari di carovita per i figli minorenni, che non abbiano cioè ancora superato i 21

.

anni di età, è già più favorevole di quella che si opera i n materia di assegni familiari nel settore privato.

Invero il limite ‘massimo di età per la corresponsionc degli assegni di famiglia per la prole è d i 18 anni se i figli sono a caricm di personale impiegatizio, di 14 imni se a c,il!.icO di operai (decreto legislntivo 16 set,tem- hre 19i6, n. 479).

(( Non si ravvisa quindi opportuno inno- vare ai criteri vigenti in materia, nel senso =

di consentire la coiicessionc delle quote com- plementari dell’indennit,à di carovita anche per i figli studenti fino al compimento del 260 anno di età, sia perché il provvedimento importerebbe un notevole onere che non si rende assolutamente possibile far gravare oril sul bilancio statale, sia perché In concessione verrebbe subito invocata anche per i fratelli e le sorelle conviventi ed a carico, per i quali sono state gih a.vanzate numeuose e reiterate richieste, alle quali non sarebbe possibile resistere unil volta che venisse accolta la pro- posta in oggetto, con conseguenze finanzia- r ie,di considerevole entità; senza dire che si veiificherebbero di nuovo i gravi inconve- nienti pi8 riscontrati in sede di applicazione dei decreti de l 1918 e 1920, concernenti le soppresse indennità di caroviveri e che si erano eliminabi nel 1923, restringendo la con- cessione per la. moglie e per i figli di età non superiore ai’ 18 anni.

(( Non è poi da trascurare che l’iniziativa proposta i~ favore dei figli studenti fino al 360 anno d i età, non ha quel fondamento so- ciale che potxbbe apparire da un primo esa- nic, in cjuanto g ià , sussistono disposizioni di legge che consentono sostanzial i facilitazioni economiche (esonero totale , o parziale delle tasse universitarie) a favo1.e degli studenti figli d i cittadini non abbienti e meritevoli per profitto negli studi; provvidenze che con disegno di legge di iniziativa parlamentare concernente revisione delle tasse scolastiche universitarie, verrebbero notevolmente am- pliate e migliorate.

(1 Non meno rilevante è infine l’altra con- siderazione di carattere giuridico-sociale che non sarebbe giustificato innovare, per il solo triittamento di carovitra, al principio che re- gola I n maggiore età nel campo privatistico, secondo cui nll’età di 21 anni si presume che la persona acquisti il pieno esercizio della sfera dei propri diritti personali e patrimo- niali. Se, quindi, a tutti gli effetti il cit,tadino al 210 anno di età consegue, con la piena ca- pncità di agire, la propria indipendenza mo- rale. ed economica, non si vede perché egli

CAMERA DEI DEPUTATI - 1081 - 21 SETTEMBRE 1949

debba, successivamente a t,ale età, gravare sul bilancio familiare e, come proposto, su quello statale per la circostanza di frequen- trare corsi di studio superiori che, come sopra detto, possono non importare nuovi oneri.

(( Circa la proposta di escludere dalle quote complementari i familiari dei dipen- denti, i quali ab’biano redditi propri, deri- vanti non solo dal lavoro ma anche da pro- prietà mobiliari ed immobiliari e citi al fine di compensare l’onere che deriverebbe dal-

,l’adozione del provvedimento in parola - si fa. presente che con il decret,o legislativo 27 novembre 1947, n. 1331 che prevede, con effetto dal 1” ottobre 1947, .un ulteriore au- mento delle quote complementari di carovita, si è dispost,~ che detto aumento non spetta al dipendente del cui nucleo familiare faccia parte altra. persona provvista di reddito di lavoro subordiriato o indipendente - di im- porto superiore a lire 22.000 lorde mensile a carico dello Stato e di alt,ri enti pubblici, in- tendendosi per reddito di lavoro subordinato quello derivante da un rapporto di impiego e di lavoro con lo Stato, gli Enti locali terri- toriali, parastatali ed in genere di diritto pub- blico oppure con aziende private e con qual- siasi datore di lavoro, mentre per reddito di la‘voro indipendente si intende quello deri- vante dall’esercizio in proprio di una .pro- fessione o comunque dal-l’esercizio d‘i qual- siasi attività lavorativa.

(( Da quanto sopra, emerge chiaramente la disciplina alquanto rigida che si applica per l’erogazione delle quote complementari, limi- tata e tale comunque da non giustificare un mutamento nei criteri st.abi1it.i dalle disposi- zioni vigenti per la det,erminazione delle quote complementari dovute ai familiari del personale dipendente.

La cennata limitazione al solo reddito di lavoro trova poi giustificazione nella difficoltà di indagini, da parte dell’Amministrazione, per l’accertamento di eventuali redditi mobi- liari e immobiliari, i l quale accertamento im- porterebbe un’eccessiva ingerenza dell’Ammi- nistrazione nei rapporti di diritto privato del dipendent,e statale e renderebbe ancora più pesante e lenta, per le menzionate difficoltà di ,indagini, l’at,tribuzione del trattamento di carovita per le persone di famiglia a carico.

(( Per le suesposte considerazioni non ap- pare opportuno provvedere all’esclusione dal- ie quote complementari relative ai familiari provvisti di redditi mobiliari e immobiliari D.

Il Sotrosegretario d i Stato MALVESTITI.

*

DF: MARTINO CARMINE. - AZ Ministro rlell’interno. - (( Per conoscere se, in dipen- denza della costitazione della Direzione ge- nerale dell’assistenza pubblica - che, a nor- ma dei decreto ministeriale 10 giugno 1949, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 13 giugno 1949, assume le attribuzioni in ma- teria di assisienza e beneficenza pubblica esercitata finora dalla Direzione generale del- 1’ Ainmfnistrazione civile - non ritenga op- poi-tuno di istituire il ruolo degli ispettori provinciali alle Opere pie: qualifica che po- t,rebbe essere conferita, senza alcun aggravi0 per il bililncio dello Stat,o, agli attuali segre- tari de l Comitato provinciale di assistenza e beneficenza pubblica, a carico delle rispet- t.ive amministrazioni provinciali I ) .

RISPOSTA: - (( Non si ravvisa la opportu- n!t.à di ist,ituire il ruolo degli Ispettori provin- ciali delle Opere pie in quanto le ispezioni S U I funzionamento delle Ist,ituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza rient,rano fra le naturali attribuzioni del Vice Prefetto ispet- tore 1).

IZ Ministro SCELBA.

DE MARTINO CARMINE. - Al Presiden- te del Consiglio dei Min,istri. - (( Per cono- scere quanti e quali sono attualmente gli enti pubblici d i assistenza sorti e funzionanti in Italia in dipendenza delle guerie e che godono di sovvenzioni e contributi a carattere conti- nuativo, a. carico del bilancio dello Stato; e se è avviat,o lo studio per la indispensabile ed auepicata unificazione degli enti mede- simi n.

RISPOSTA. - (1 Gli enti di assistenza sorti in dipendenza della guerra 1915-18 costituiti per legge o che hanno conseguito il ricono- scimenBo giuridico sono i seguenti : Opera na- zionale orfani di guerra, Opera nazionale in- validi di guerra, Associazione nazionale mu- iilati ed invalidi di guerra, Associazione na- zionale combattenti e reduci, Associazione na- zionale famiglie caduti in guerra, Ente nazio- nale edilizio f1-a mutilati ed invalidi di guer- YiJ, Gruppo’ medaglie d’oro al valor militare, 1stitut.o del nastro azzurro fra combattenti de- corati al valor militare, Opera nazionale Ita- lia redenta, Ente nazionale per le Tre Ve- nezie.

(( Gli enti di assistenza sorti in dipendenza della guerra 1940145 che hanno /conseguito fino ad oggi il riconoscimento giuridico sono

CAMERA DEI DEPUTATI - 1082 - 21 SETTEMBRE 1949

i seguenti : Associazione nazionale partigiani d’Italia, Federazione italiana volontari della libertà, Associazione nazionale ex internati, Fondazione solidarietà nazionale pro-parti- giani e vittime civili di guerra, Federazione (( Pro infanzia mutilata:, fra enti di assi- stenza dei mutilatini d i guerra, Associa- zione nazionale vittime civili di guerra, As- sociazione nazionale reduci della prigionia, dell’internamento e della guerra di libe- razione,.

(( Oltre gli enumerati enti sono state co- stituite numerose altre associazioni aventi per scopo la tutela morale e materiale dei dan- neggiati di guerra e politici e dei decorati a l valnre. Esse, però, sono soltanto delle asso- ciazioni di fatto non avendo chiesto o non <,vendo ottenuto il riconoscimento giuridico.

(1 Dei predetti enti ricevono un contributo continuativo a carico dello Stato : l’Opera na- zionale orfani di guerra (legge 26 luglio 1929, 11. 139’7); l’Opera nazionale invalidi di guerra (regio decreto-legge 1.8 agosto 1942, n . 1175); l’Associazione nazionali mutilati ed invalidi di guerra per i servizi di assistenza ed avvia- mento alla rieducnzione e di collocamento a Favore dei mutilati ed invalidi stessi (decreto legislativo 19 dicembre 1928, n. 2055); l’Asso- ciazione nazionale combattenti e reduci (re- 4 0 decreto i9 aprile 1923, n. 850); l’Associa- a. zione nazionale famiglie caduti in guerra (regio decreto i9 aprile 1923, n . 850); il Gruppo medaglie ,d’oro al valor militare; l’Associazione nazionale vittime civili di guerra.

(( Gli altri enti hanno avuto soltanto qual- che contributo una tnnticm dal Ministero del- l’inteimo o dal Ministero del lavoro.

(( Questa Presidenza, in omaggio al prin- cipio della libertà di associazione sancito nel- la Costituzione, non ha ritenuto di provocare l’unificazione dei predetti enti. D’altra parte non sono stati rilevati notevoli inconvenienti o apprezzabili interferenze derivati dalla loro pluralitb. I3 vero che negli anni decorsi si è verificato un pullulare di associazioni che costituivano degli evidenti duplicati, ma è aitresì vero che la mancanza di vitalità orga- nizzativd o la ristrettezza dei fini istituzio- nali hanno fatto venir meno talune associa- zioni o hanno provocato la loro fusione. Sic- ché può dirsi che oggi si presenta una fase di assestamento ariche per le varie associa- zioni assistenziali di fatto sorte in seguito alla guerra ),.

Il Sottosegretario d i Stato ANDREOTTI.

DE. PALMA. - AZ Minis€ro dei trasporti. - ( (Pe r sapere se sono a sua conoscenza le deficienze dei servizi, che collegano Roma e Frosinone con la stazione idro-climatica di Fiuggi, le cui acque miracolose le hanno dato fama e risonanza internazionale. .

(( Se non ritenga opportuno, anche da un punto di vista turistico, migliorare quantita- tivamente e qualitativamente tali servizi, ren- dendo facile e comodo l’accesso alle molte migliaia d i forestieri, che, durante la sta- gione di cura, affluiscono alla stazione ter-, male.

C( Non è concepibile che i viaggiatori, pro- venienti dal Mezzogiorno d’Italia, arrivati alla stazione di Frosinone, debbano spesso sobbarcarsi a lunghe soste per poter usu- fmire delle poche corse di autobus, che col- legano detta stazione con Fiuggi, e spesso essere costretti a dover effettuare trasbordi durante il percorso, impiegando così tempo assai rilevante per coprire la breve distanza di 33 chilometri.

(( Come pure non è concepibile che il per- corso Roma-Fiuggi, di appena 74 chilometri, debba essere effettuato da due corse giorna- liere di autobus e da una ferrovia a scarta- mento ridotto, la quale impiega a percorrere la breve distanza. circa tre ore o mezzo.

(( Basterebbe, per ovyiare a tali inconve- nienti, disporre un congruo aumento delle corse giornaliere di autobus tra Roma e Fiug- gi e Froslnone-Fiuggi, affidandone l’eserci- 5

zio, in concorrenzci con l’attuale concessiona- ria Societk S.T.E.F.E.R., ad altre aziende, disposte ad effettuarle a condizioni più van- taggiose per gli utenti, ed a vantaggio della intera cittadinanza fiuggina D.

RISPOSTA. - (C Al riguardo mi pregio co- municare che in sede di Conferenza di San Remo il problema del collegamento stagionale di Fiuggi con Roma e Frosinone venne am- piamente discusso e gli enti interessati, com- preso l’E.P.T. di Frosinone, ebbero modo di esporre i l loro punto di vista in merito ai miglioramenti da apportare alle comunica- zioni allora in atto per adeguatamente sod- disfare le esigenzc di traffici di quell’impor- tante centro idropinico.

C( In tale sede, a l fine d i risolvere in modo soddisfacente il problema del collegamento di Fiuggi con gli altri centri, si stabilì, di comune accordo, di istituire in aggiunta alle comunicazioni ordinarie le seguenti autolinee stagionali :

Io) autolinea Roma-Fiuggi da accordarsi alla Societb S.T.E.F.E.R. e da esercitarsi con

CAMERA DEI DEPUTATI I - lOS3 - 2i SETTEMBRE 1949

i! programma di esercizio di due coppie di corse al giorno;

2”) autolinea Frosinone-Fiuggi da accor- darsi sempre alla cenilata Società e da eserci- tarsi con una coppia di corse al giorno.

(( In merito all’inefficiente e poco comodo servizio di collegamento con i treni del Mez- zogiorno, si osserva che i viaggiatori prove- nienti dal Sud in arrivo a Frosinone hanno la possibililà di proseguire da questa loca- lità per Fiuggi senza kubìre trasbordi inter- medi in quanto le corse effettuate tra Frosi- none e Fiuggi dalla Società S.T.E.F.E.R. sono in coincidenza con i due treni prove- nienti dal Mezzogiorno.

(( A tal proposito va rilevato che la quasi t,otalità dei viaggiatori dell’Italia meridionale ha la possibilità di usufruire, una volta giun- ta a Napoli, di un comodo e rapi’do mezzo di collegamento con Fiuggi. Infatti la Società S.A.C.S.A. effettua tra Napoli e Fiuggi due coppie di corse al giorno.

(( Tra Roma e Fiuggi, nei giorni feriali, 01- tre Alle due coppie di corse automobilistiche, si effettua, in aggiunta a l normale program- ma ferroviario, una coppia di treni rapidi; nei giorni festivi, poi, dat,o che più intenso si inanifesta il traffico la. Società S.T.E.F.E.R. è st,ata di recente autorizzata ad effettuare m a terza coppia di corse automobilistiche ed una coppia bis di treni rapidi.

(( In ordine al tempo impiegato dai treni per superare la distanza che separa Roma da Fiuggi si fa presente che la Società S.T.E.F.E.R. ha già ricevuto buona parte del materiale rotabile da impiegare- nell’esercizio della ferrovia Roma-Fiuggi, e con l’immis- sione in linea di detto materiale, il che si pre- vede avverrà entro la prima quindicina di ilgOStG, il tempo di percorrenza verrà ridotto a ‘due ore e 15 minuti circa.

(( La S.T.E.F.E.R. si è dichiarata disposta a.d aument.are, se necessario, il numero delle corse automobilistiche pur facendo presente rlhe i1 PisÙltato non potrebbe essere che se- riamente preoccupante per il bilancio del- !’Azienda.

(( D’altra part,e che allo stato attuale non si appalesi opportuno aumentare il numero del- le corse automobilistiche lo si può desumere ponendo mente ai dati de1,traffici rilevati nel periodo 10-24 luglio sulle cennate relazioni.

(( [nvero nei giorni feriali sull’autolinea Roma-Fiuggi su una disponibilità di 35-45 posti la media è stata di 18 viaggiatori per autobus; sui beni rapidi aventi una dispo- nibilità di 106 posti di prima e terza classe la media è stata di 40-41 viaggiatori con pun-

.

te massime di 79 viaggiatori. Nei giorni do- menicali la media per autobus è stata di 28 viaggiatori e soltanto poche volte è accadut,o che l’autobus ha viaggiato al completo e i viaggiatori che non hanno trovato podo sul- l’autobus in partenza da Roma alle ore 8 (è questa la corsa più affollata) hanno potuto utilizzare la corsa delle ore 9.

(( Sulla relazione Frosinone-Fiuggi la me- dia è stat’a di 5-6 viaggiatori per corsa men- tre sulla corsa inversa Fiuggi-Frosinone la inedia è stata di 1-2 viaggiatori con un mas- simo di 6.

(( Si assicura ad ogni modo che questo Mi- nistero non mancherà di seguire con la più. vigile cura l’andamento del t,raffico e di ordi- ilare, ove se ne manifesti la necessità, alla S.T.E.F.E.R. di provvedere all’immediato mi- glioramento delle comunicazioni automobili- stiche )).

Il Ministro CORBELLINI.

DE PALMA. - AZ Ministro de i lavori pub- blici. - (( Per sapere se non ritenga oppor- tuno disporre perché sia preso in esame dai competenti organi’ tecnici del suo Dicastero il progetlo di costruzione della strada dei Le- pini in provincia di Frosinone.

(( La costruzione di ‘tale strada più volte promessa in passato oltre a costituire un’an- tica aspirazione dei centri urbani della zona verrebbe :

a) a risolvere il problema delle comuni- cazioni fra detti centri e le zone su cui essi gravitano, cioè quella Pontina e quella indu- striale di Colleferro;

b) porrebbe in comunicazione diretta i comuni di Giuliano di Roma, Patrica, Su- pino, Morolo, Sgurgola e Colleferro, i quali, pur essendo tra loro a breve distanza, sono oggi irrazionalmente collegati per mancanza della st.rada, di cui si chiede la sollecita rea- lizzazione )).

RISPOSTA. - (( L’Amministrazione provin- c lale di ‘Roma, allora territorialmente ’ com- petente fece iniziare nel 1921 un primo tratto della strada pedemontana dei monti Lepini a partire dalla strada Carpinetana Gerso Sgur-

-gola, eseguendo soltanto una parte dei movi- menti di t,erra ed alcune piccole opere d’arte lungo un tratt,o di metri 2900. Essendo però stati abband0nat.i i lavori, il tratt,o suddetto abbisognerebbe ora ugualmente di notevoli lavori di sistemazione e di completamento.

(C Dopo la liberazione, l’ufficio del Genio civile di Frosinone, ha fatto redigere i pro-

CAMBRA DEI DEPUTATI - 9084 - 21 S E T T E M B R E 1949

getti relativi ai vari tronchi della strada di che trattasi, la cui lunghezza complessiva. rag- giunge uno sviluppo di metri 22.862,61, così distinti :

Primo tronco: dal ponte della Crocetta sulla provinciale Carpinetana alla comunale

. Sgurgola - Stazione ferro- viaria . . . . . . . . m. 8.268,45

Secondo tronco: da Sgurgola a Morolo . . . . . . . )) 6.440,93

Terzo tronco: da Morolo a Su- pino . . . . . . . . . )) 3.516,63

Quarto tronco: da Supino alla comunale di Patrica . . . )) 4.636,60

Totale . . . m. 22.862,61

(( Nella compilazione dei progetti, .il pri- mo, secondo e quarto tronco sono stali suddi- visi in due tratti ciascuno e quindi sono stati redatti 7 elaborati, il cui importo comples- sivo, valutato alla data di compilazione (anno 1946), ammontava a lire 157.400.000.

(( Sui due progetti del primo tronco, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, con voto del 1’0 novembre 1947, ha espresso pa- rere favorevole alla loro approvazione in li- nea tecnica per gli importi rispettivi di lire 24.700.000 e di lire 31.000.000, riconoscendo però che la loro esecuzione avrebbe dovuto essere rinviata a miglior tempo.

(( Anche nei riguardi degli altri progetti, relativi ai tronchi secondo, terzo e quarto per un importo complessivo di lire 101.700.000, lo stesso Consiglio superiore, con voto 5 novem- bre 1946, n. 1249, pur esprimendo l’avviso che i progetti stessi potevano considerarsi tecnica- mente ammissibili, ha tuttavia proposto che, attesa la sproporzione fra la ingente spesa da erogare e la finalità pratica delle opere, si rinunziasse alla loro esecuzione, o, quanto meno, la si rinviasse ad altra epoca.

(( I1 detto Consesso ha osservato particolar- mente che i comuni i quali verrebbero allac- ciati dalla progettata strada, godono già di una viabilità pr3gredita in confronto di tanti altri abitati ancora isolati.

(( D’altra. parte l’affermato mig’ioramento delle comunicazioni che ne derivereblse fra la Valle del Sacco e la Piana Pontina si limite- rebbe a soli 14 chilometri di abbreviazione sull’attuale percorso.

(( La spesa che si presume necessaria, ai prezzi correnti, B di c’r7a lire 280.000.000.

(( Ccmunque la strada in oggetto, rientran- do nella competenza dei comuni interessati,

non potrebbe essere eseguita che su iniziativa dei medesimi avvalendosi eventualmente dei benefici previsti nella nuova legge per le ope- re degli Enti locali, non potendo prevedersi, sia per mancanza di stanziamenti, sia per le condizioni suesposte, l’intervento diretto dello Stato D.

Il Sottosegretario d i Stato

CAMANGI.

DI DONATO. - Ai Mznistri della pubbl ica istruzione e dei lavori pubbl ic i . - (( Per sa- pere :

lo) se conoscono lo stato di pronfondo cli- sagio in cui si trova la Scuola .media nel ca- poluogo e nella provincia di Bari per la mnn- canza assoluta di locali o per lo stato in cui si trovano quelli disponibili, per cui !e scuole non possono funzionare con quel minimo di regolaritlrl e normalit,à necessario per un re- golare svolgimento dell’insegnaniento;

2”) quali provvedimenti si sono presi o si intendono prendere per dare una tempesti- va ed adeguata sistemazione della grave e preoccupante questione 1).

RISPOSTA. - (( Tutti gli edifici per scuole medie esistenti nella città di Bari-e nella pro- vincia, rimasti danneggiati per cause di guer- ra, sono stati già riparati, con una spesa com- plessiva di circa lire 153.000.000.

(( Fanno eccezione solo il Liceo ginnasio di Trani, che viene ancora utilizzato come ospe- dale dell’I.R.0. per i profughi e la scuola tecnica, (( G. Gimma )) nel capoluogo, occu- pata dal Reparto celere di pubblica sicurezza, sprovvisto di una propria caserma.

(( Si B invece potuto provvedere solo in mi- nima parte a l ripristino degli arredamenti sco- last.jci ma ciò è giustificato dal fatto che i fondi finora avuti a disposizione per la ripa- razione dei danni bellici sono stati ut,ilizzati per i lavori niurari, ai quali, com’b ovvio, si è dovuto dare la precedenza.

(( Comunque per la fornitura di suppellet- tili andate distrutte e per la riparazione di quelle esistenti si sono finora spesi, per la provincia in parola, 10 milioni e per l’avve- nire si cercherà di andare incontro, nel mi- glior modo possikile, anche a tali esigenze.

(( Per quanto riguarda la costruzione di nuovi edifici, pnr riconoscendone l’urgente IN cessità, deve considerarsi che spetta ai comu- ni interessati provvedervi, ed alle Ainmini5kiL- zioni provinciali per i Licei scientifici e per gli Istituti tecnici.

C A M E R A DEI DEPUTATf - j08s - 24 SETTEMBRE i949

(( Lo Stato, però, in base alle nuove nor- me di legge, recentemente emanate, per age- volare l’esecuzione di opere pubbliche di in, teresse degli Enti locali, può concorrere nella spesa relativa mediante la concessione di ade- guati contributi da erogarsi in trentacinque annualith costanti )).

IZ Sottosegretario di Stato CAMANGI.

DONATINI, PAGANELLI. - AZ Ministro dei lavori pubblici. - (( Per sapere se non ri- tenga opportuno assumere, con criteri di più giusta interpretazione del (( danno di guerra ))

la ricostruzione del sottofondo delle strade del- la provincia di Firenze, strade che per il pas- saggio della guerra e il perdurare delle ope- razioni militari, sono per molti tratti, specie nella zona appenninica, del tutto inadatte al transito, né possono essere ripristinate dalla provincia coi fondi e i mezzi dell’ordinaria manutenzione )I .

RISPOSTA. - (( I danni risentiti dalla pub- blica viabilità in conseguenza sia del traffico eccezionale dei mezzi militari durante lo svol- gersi delle operazioni belliche, sia del lungo periodo di trascurata manutenzione, originato prima dalla mancanza dei materiali occorren- ti e poi dal perdurare di dette operazioni, non possono essere considerati dipendenti da azio- ni di guerra e quindi risarciti dallo Stato:

solo i danni provocati da azione direbta di bombe o di cannoneggiamenti sono ritenuti ammissibili a tale risarcimento.

(( Una diversa interpretazione, d’altra par- te, avrebbe posto senz’altro a carico dello Sta- to il rifacimento dell’intera viabilità provin- ciale e comunale, dato che, per una ragione o per l’altra, si potrebbe sempre far risalire la origine del danno alla guerra H.

I l Sottosegretario di Stato CAMANGI.

EBNER. - AZ Presideizte del Consiglio dei Ministri. - (( Per conoscere quali compiti e quali mansioni siano assegnate allo speciale ufficio delle zone di confine presso la Presi- denza del Consiglio; e per conoscere quali compiti specifici siano a detto ufficio assegnati nei riguardi del territorio e della popolazione della provincia di Bolzano; e infine per cono- scere quali pratiche e quali questioni devono essere da parte dei vari Ministeri preventiva- mente sottoposte al parere di detto ufficio spe- ciale n.

RISPOSTA. - (( L’ufficio per le zone di con- fine è stato istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri per gli affari esteri e per l’inlerno, in data 1” novembre 1947, registrato alla Corte dei conti i l 10 dicembre 1947, reg. 12, fog. 145.

(( Dopo aver ricordato nelle premesse il compito del preesistente’ufficio per la Venszia Giulia (( di promuovere e coordinare le inizia- tive in favore dei connazionali profughi da quella regione )) il decreto così stabilì le attri- buzioni del nuovo ufficio: (( all’ufficio per le zone di confine )) istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono devoluti oltre ai compiti già affidati all’ufficio per la Venezia Giulia, che è soppresso, le seguenti attribu- zioni :

a) attuazione degli accordi italo-austriaci e tratt,azione dei problemi ad essi inerenti, nonch6 coordinamento delle attività proprie delle varie amministrazioni interessate;

b) definizione delle pendenze d’ordine amministrativo e contabile del cessato ufficio per l’Alto Adige di cui al regio decreto-legge 13 dicembre 1939, n. 1888;

c) esame e definizione degli affari co- munque derivanti dalla cessata gestione Tjpl soppresso Governatorato della Dalmazia, non- ché delle questioni riferentisi agli interessi degli italiani già residenti nei t.erritori d’oltre Adriatico, non facenti più parte dello Stato italiano;

d ) attuazione delle direttive politiche del Governo per quanto attiene alla tutela dei vari interessi italiani -nelle zone di confine 1 ) .

(( Nella dizione (( zone di confine )) ripetuta nel riportato punto d) è, natiiralmente, com- presa anche la provincia di Bolzano relativa- mente alla quale la competenza dell’ufficio ? quella che risulta dal disposto del decreto.

(( Per quanto concerne la sottoposizione di questioni da parte dei vari Minideri all’esa- me dell’ufficio per le zone di confine, si ossei va che, com’è ben noto, è ermpre stata se- guita la prassi per cui i.Ministri, quando lo ritengano opportuno, si rivolgono alla Presi- denza del Consiglio dei Minishi per chiedere direttive o pareri. Poiché l’ufficio zone di con- fine fa parte della Presidenza, le accennate richieste vengono ad esse asscgnate quando concernono materie di sua competenza, ma senza che sia stato introdotto alcun partico- lare obbligo per i vari Ministeri di prospdt- tare per il parere determinate questioni )).

1Z Sottosegretario di Stato ANDREOTTI.

CAMERA DEI bEPUTAT1 - i086 - 21 SETTEMBRE 1949

FANELLI. - Ai Ministri dei lavori pub- blici e della marina mercantile. - (( Per co- noscere a che punto si trovano i lavori di ri- pristino delle opere portuarie del porticciuolo mercantile di Santa Maria nel porto di Gaeta, e quando saranno iniziati i lavori del secondo e terzo lotto progettati nel 1946-47, e se inten- dano affrettare i lavori per lrnire la disoccu- pazione in quella cit&, duramente danneg- giata dalla guerra )I .

RISPOSTA. - (( A causa degli eventi bellici andò distrutta la banchina del porto di Santa Maria in Gaeta.

(( In base al progetto, 24 settembre 1947, redatto, dopo accurati accertamenti e rilievi, dall’ufficio del Genio civile di Latina, fu dal Provveditorato alle opere pubbliche di Roma appaltato un primo lotto di lavori per l’im- porto di lire 19.000.000, riguardante !a rico- struzione di circa metri 88 di banchina.

(( Tali lavori sono stati u!timati_ alla fine dello scorso anno.

(C Venne poi compilata dal Genio civile ali- zidetto una nuova perizia, per l’importo di lire 29.815.000, per il completamento dell’ope- ra con un ulteriore sviluppo di circa metri 112 di banchina. Tale elaborato fu, nel novembre scorso, sottoposto all’esame del Consiglio s u - periore dei lavori pubblici, i l quale però fu d’awiso che fosse da riformare secondo al- cune considerazioni e direttive indicate nel suo voto. Successivamente il progetto fu mo- dificato secondo l’intendimento del predetto Consesso e nuovamente sottoposto all’esame del Consiglio stesso il quale espresse il parere che il progetto fosse meritevole di approva- zione.

(( In seguito a cib è stato bandito l’appalto dei lavori relativi in base a licitazione privata. L’appalto ha avuto già corso e i lavori sonn stati aggiudicati per l’importo d i 29 milioni 1).

I l Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici

CAMANGI.

FANELLI. - AZ Ministro .!ci lavori p!+ blici. - (( Per conoscere se risponde a veri14 che i lavori dell’acquedotto di Tec9hieria (Alatri), in provincia di Frosinone, già finan- ziati ed appaltati, non potranno, essere inizia- ti prima di almeno cinque mcsi per la mm- canza delle tubazioni; per conoscere, altre:ì, quali provvedimenti il Ministero intenda adottare per sollecitare tali lavori vivamente attesi da una. popolazione di oltre 5000 abi-

tanti, costretta a peraorrere circa 4 chi:o- metri per assicurarsi il rifornimento idrico D.

RISPOSTA. - (( Le tubazioni occorrenti per la costruzione dell‘acquedot-lo di Tecchiena furono ordinate sin dallo scorso mese di maggio.

(( La società (( Dalmine )) richiese però quattro mesi di tempo per poter effettuare la loro consegna, la quale dovrebbe aver luogo, per la maggior parte del materiale ordinato, entro la prima quindicina del corrente mese di agosto.

(( Tutti i lavori di acquedotti subiscono purtroppo dei ritardi a causa del tempo che occorre per l’approvvigionamento dei tubi ma non rientra nella possibilità di quest’Ammini- strazione la eliminazione di tale inconve- niente )).

Il Sottosegretario di Stato CAMANGI.

FANELLI. - Al Ministro delle finanze. - (C Per conoscere i motivi che impediscono, malgrado la favorevole istruttoria della rela- tiva pratica da parte della competente Inten- denza di finanza, l’acquisto del fabbricato ex Piccirilli, nel comune di Frosinone, per poter dare una sede decorosa agli Uffici finan- ziari del capoluogo n.

RISPOSTA. - (( L,’immobile di proprietà Piccirilli, sito in Frosinone, e del quale è stato proposto al Ministero delle finanze l’ac- quisto per potervi sistemare gli Uffici finan- ziari di quel capoluogo, B costituito da,i ru- deri di un fabbricato quasi completamente di- strutto per fatti bellici.

(( Detto stabile, per poter essere utilizzato, dovrebbe essere ricostruito ex novo.

(( Poiché alla ricostruzione deve provve- dere, nella propria competenza, il Ministero dei lavori pubblici, prima di far luogo al- l’acquisto di ciò che resta del predetto fab- bricato Piccirilli, si rese necessario chiedere a detto Ministero se aveva o meno la possi- bilità di provvedere alla esecuzione di tale opera.

(( Detto Ministero, nel far presente che l’opera sarebbe stata tenuta in particolare evi- denza, dichiarò che l’esecuzione avrebbe do- vuto essere rinviata ad epoca più propizia, essendo esauriti i fondi stanziati per tale ge- nere di lavori.

(( In data 16 giugno 1949 è stato nuova- mente scritto al predetto Dicastero, rinno- vando le premure perché detta costruzione sia inclusa nel programma di opere di im-

21 SETTEMBRE 1949 CAMERA DEI DEPUTATI - 1087 -

mediata attuazione ed esprimendo la fiducia che col nuovo esercizio, esista la disponibilitti dei fondi occorrenti sia per la ricostruzione del nuovo edificio, sia per l’acquisto della realità Piccirilli (il cui onere deve del pari far carico al bilancio dell’Amministrazione dei lavori pubblici). .

(( Attualmente si è in attesa della risposta del Ministero dei lavori pubblici per poter in- teressare l’Intendenza di finanza ad appron- tare quanto è necessario ,per il concretamento dell’acquisto dell’immobile Piccirilli n.

I l Ministro VANONI.

FANELLI. - AZ MinistTo della .pubbZica istruzione. - (( Per conoscere se è noto al suo Ministero, lo stato di abbandono delle scuole elementari del comune di Campoli Appennino. (provincia di Frosinone), e quali provvedi- menti intenda adottare per sopperire a tale insostenibile situazione n.

RISPOSTA. - (( Le scuole di Campoli Ap- pennino (capoluogo) sono ospitate in Gn edi- ficio che venne costruito dopo il terremoto del 1915, per i senzatetto.

(( Detta scuola si compone di ~ u a t t r b aule che‘ a l momento attuale devono ospitare sei classi; due di queste praticano il turno pome- ridiano. . (( L’edificio, non essendo stato costruito per tale uso, manca di tutti i servizi igienici ed è soggetto ad umidità non avendo il piano rialzato.

(( Inoltre il vento, spesso, provoca danni al tetto per cui a volte la pioggia penetra nelle aule stesse come recentemente è avvenuto. I1 comune sta provvedendo per la costruzione di un gabinetto.

(( Per quanto riguarda la scuola della ‘fra*- zione di Vallecisterna, l’aula della scuola era in condizioni deplorevoli tanto che la Dire- zione didattica fu costretta a diffidare il co- mune per eventuali danni agli alunni; recen- temente essa è stata riparata conveniente- mente.

(( Le scuole .delle frazioni a i Tre0 e Col- leaurelio sono ospitate in locali discreti; nelle rispettive contrade non vi sono locali migliori.

(( Ad eccezione dell’edificio del capoluogo le aule scolastiche appartengono ad abitazioni private.

(( L’arredamento scolastico pub conside- rarsi discreto poiché con il sussidio accordato da questo Ministero nel 1946 fu provveduto

alla fornitura di 80 banchi, i quali, anche se non costruiti nelle forme prescritte, hanno permesso un funzionamento abbastanza rego- lare a quelle scuole. Mancano del tutto i sus- sidi didattici.

(( L’Amministrazione di Campoli Appen- nino recentemente ha approvato una delibe- razione con al quale veniva deciso l’abbatti- mento di alcune case che dovrebbero permet- tere l’allargamento della piazza del paese per un importo di cinque milioni di spese: a pa- rere di molti cittadini, tale -somma, aumentata da contributo statale potrebbe servire per co- struire un nuovo edificio scolastico molto più utile per l’intera popolazione.

(( Pertanto, in proposito, questo Minist,ero ha interessato il prefetto della provincia di Frosinone pregandolo di intervenire con l’autorità che gli è propria, presso 1’Ammini- strazione comunale di Campoli perché esami- ni i desideri della popolazione locale.

(( Non appena questo Ministero sarà a co- noscenza delle determinazioni che la detta Amministrazione comunale avrà creduto op- portuno adottare, interesserà, se del caso, il competente Ministero dei lavori pubblici per- ché, secondo le vigenti disposizioni di legge, venga concesso al suddetto comune un con- tributo statale per agevolare la realizzazione delle opere richieste che, per legge,^ gravano non già sullo Stato, ma sul bilancio del co- mune.

(( Comunque, fin da ora, il Ministro dei lavori pubblici ha fatto conoscere a questo Dicastero che l’edificio scolastico del comune di Campoli Appennino (capoluogo), rimasto, a suo tempo, danneggiato dalla guerra, ven- ne parzialmente riparato nel i945 a cura del- l’ufficio del Genio civile di Frosinone, che eseguì lavori per l’importo di lire 350.000.

(( Da accertamenti ora eseguiti sul .luogo, è stato rilevato che l’edificio suddetto neces- sita di altri lavori di riparazione, per un am- montare di circa lire 800.000.

(( Per ,la ricostruzione dell’arredamento scolastico, pure andato distrutto in -seguito alle azioni belliche, e prgvista una spesa di lire 300.000, con cui si provvede& sia per le scuole del capoluogo che per quelle delle fra- zioni.

(( Di tali ulteriori fabbisogni di spesa sarà tenuto debito conto dal detto Dicastero dei lavori pubblici per la possibilità di iqterve- nire con le assegnazioni di bilancio del cor- rente esercizio finanziario )).

I l Ministro GONELLA.

CAMERA DEI DEPUTATI - 2088 - 21 SETTEMBRE 1949

FANELLI. - Al Ministro dei lavori pub- blici. - (( Per conoscere se in vista della nuo- va ripartizione dei fondi E.R.P. ritenga ne- cessario ed urgente provvedere 3.1 completa- mento dei seguenti acquedotti in provincia di Frosinone :

1") acquedotto di Va1 San Pietro; 20) acquedotto di Capofiume; 3") acquedotto di Fontana Liri e Terello.

(( Di essi il primo interessa i comuni di Sora, Arpino, Isola Liri, Campoli Appennino, Casalvieri e Casalatt,ico; il secondo interessa i comuni di Frosinone, Torrice, Giuliano di Roma, Ripi e Porolo; il terzo interessa i co- muni di Fontana Liri e Terelle D.

RISPOSTA. - (( Nessuna nuova ripartizione di fondi E.R.P. B attualmentc in vista per opere del genere, ragione per cui non si può dare alcun affidamento in merito.

(1 D'altra parte le dette opere, rientrando nella specifica competenza dei comuni inte- ressati, potranno essere realizzate a cura di questi facendo ricorso alla legge per la ese- cuzione delle opere di competenza degli enti locali recentemente approvata dal Parla- mento.

(( Per quanto riguarda l'acquedotto di Te- relle B stata scelta la soluzione di ripristinare i due cisternoni distrutti dalla guerra e vi si provvederà, possibilmente coi fondi .di bi- lancio del corrente esercizio )).

I l Sottosegretario d i Stato CAMANGI.

FERRARESE. - A l Ministro della difesa. - (( Per conoscere i motivi per cui dopo quat- tro anni dalla liberazione non si B ancora provveduto a dare disposizioni per il ricono- scimento delle campagne di guerra 1940-45 e se sia tenuto conto che tale ritardo B causa di disagio morale ed economico per gli ex combattenti dipendenti statali e civili, che cessando dal servizio per limiti di eth, rice- vono - a causa del mancato computo delle campagne - una liquidazione di quiescenza sensibilmente inferiore a quella di diritto - che il ritardo stesso reca aggravi0 di lavoro agli organi liquidatori e di controllo, costret- ti a ripetere più volte la liqnidazione e rela- tive registrazioni, con conseguenti perdite di tempo, che accent,uano il disagio degli aventi diritto a pensione D.

RISPOSTA. - (( Si informa che il disegno di legge concernente il computo delle campagne della guerra 1940-45 B stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 22

giugno 1949 e che il decreto 'di autorizzazione a presentare a l Parlamento il detto disegno di legge trovasi ora alla firma dei vari Mi- nistri concertanti.

(( La redazione dello schema del provvedi- mento in questione ha richiesto non brevc tempo a causa delle particolari e complesse questioni ad esso connesse e del conseguente approfondito studio che hanno dovuto com- piere al riguardo tutte le Amministrazioni interessate D.

'Il Sottosegretario di Stato RODIN~.

FERRARESE. - A l Ministro dei lavori pubblici . - (( Per ' conoscere come e quando intenda provvedere alla ricostruzione di 59 case distrutte da rappresaglia nazi-fascista nei comuni di Pieve di Soligo, Farra di So- ligo, Follina e Sernaglia della Battaglia (pro-. vincia di Treviso),, di cui ad una precedente interrogazione del 1947 e conseguente ispe- zione da .parte di funzionario del Ministero dei lavori pubblici D.

RISPOSTA. - (( Nei comuni di Pieve di So- ligo, Farra di Soligo, Follino e Sernaglia della Battaglia i: stata svolta una notevole aCtivit,à per la riparazione e ricostruzione del- le case danneggiate e distrutte in seguito a rappresaglia nazi-fascista.

(( Nell'esecuzione di tali lavori B stato im- piegato e totalmente esaurito il fondo asse- gnato al Consorzio dei comuni dalla prefet- tura di Treviso nella complessiva somma di 60 milioni, prelevati dal fondo di solidarieth nazionale accredi6ato alla Prefettura stessa dal soppresso Ministero dell'assistenza post- bellica.

(( Gli interessati chiedono ora che l'atti- vit& iniziata sia continuata e che sia disposto un ulteriore finanziamento per le opere di

.riparazione e ricostruzione ancora da ese- guire.

(( Al riguardo si deve far presente che nes- suna disponibilità esiste più su detto fondo il quale deve invece affluire in conto entrate del Tesoro.

(( Conseguentemente i proprietari potran- no ora ottenere soltanto i contributi previsti dal decreto legislativo presidenziale 10 aprile 1947,- n. 261, e dalla legge 25 giugno-1949, n. 409.

A seguito dell'ispezione disposta da que- sto Ministero, furono date istruzioni all'uffi- ci0 del Genio civile di Treviso perche facesse del suo. meglio per portare a termine le pra- tiche ancora non definite.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1089 - 21 SETTEMBRE 1949

(( In occasione di tale sopraluogo fu anche rilevato che gli appartament,i costruiti a to- tale cura e spesa di questo Ministero pei senzatetto (10 palazzine con 40 alloggi nel comune di Pieve di Soligo e 5 palazzine con 20 alloggi nel comune di Farra di Soligo) era- no stati soltanto parzialmente occupati, ma nessuno da famiglie proprietarie di case di- d r u t t e.

(( Tali famiglie non solo non avevano chie- st,o l’assegnazione degli alloggi di cui trat- tasi, ma nemmeno intendevano chiederla per- ché decise ad attendere la ricostruzione della !oro casa a toltile carico dello Stato.

(( Questo Ministero non mancò, pertanto, d i segnalare tale situazione sia al Genio ci- vile che alla prefett,urar di Treviso, signifi- cando la necessità di far intendere agli inte- ressati che intanto si erano costruite tali case in quanto dovevano essere occupate dai senza +,etto, ancoiché fossero proprietari di fabbri- cati dishutti, e che non poteva pretendersi n i l contemporaneo duplice intervento statale che awebbe generato una esuberanza di abi- tazioni, laddove nella quasi totalità dei co- inuni, se ne riscontrava (come se ne riscontra tuttora) un? grave deficienza.

(( I1 suddetko UfFicio del Genio civile ha anche fatto e sta facendo opera di persuasione fra i proprietari, perché vogliano convin- cersi che, nella maggior part,e dei casi è pos- sibile la ricostruzione del loro fabbricato con la seniplicc applicazione delle norme della. citata legge 10 aprile 1947, n. 261.

(( Per i rimanenti casi in cui l’importo di spestt supererebbe le 500.000 lire, si ha mo- tivo di ritenere che, con le nuove provvidenze di legge, portanti il contributo sulla spesa di lire un milione (per i comuni minori), sarà possibile convincere anche i proprietari più rest,ii, ed ottenere l’integrale ricostruzione nei comuni più sopra citati.

(( Risultano intanto presentate, nei comuni di che trattasi, 176 domande di contributo per riparazione e ricostruzione di case di abita- zione, delle quali 114 sono state già istruite e si sono finora concessi ai proprietari inte- ressati contributi in capitale per complessive lire 27.694.2 10.

IZ Sottosegretario d i Stato CAMANGI.

FERRARESE. - AZ Ministro dei trasporti. - (L Per conoscere le ragioni per cui vennero

, sospesi i lavori di ricostruzione della sta- zione ferroviaria di Treviso, dopo che con lettera 8 aprile 1948 lo stesso ministro comu- nicava al sottoscritto l’approvazione dello

stanziamento di circa 434 milioni per detta ricostruzione; quale la somma stornata per fa i fronte ad alt,ri (si dice) più pressanti la- vori e per quali lavori tratt,asi; se egual sorte ebbero a subire altre stazioni in via di rico- st.ruzione, come per esempio, Padova e Ro- vigo; come fu possibile lo storno; se e quali danni vi siano per la ditta appaltatrice, chi li paghi; se e quando si intendano riprendere i lavori, in considerazione che la deprecata sospensione ha provocato la disoccupazione di molti operai, le proteste della cittadinan- za,. il mancato completamento di un’opera ne- cessarissima per Treviso che vuole risorgere, i: più presto possibile dalle sue rovine ) I .

RTSPOSTA. -- (( La ricostruzione del fabbri- .cato viaggiatori di Treviso comprende tre fasi di cui la prima, che riguarda un fabbricato per sewizi accessori oltre il cavalcavia lato Udine, è già ultimata; la seconda, che inte- ressa altro fabbricato in prosecuzione al fab- bricato viaggiat,ori è in corso e i relativi la- vori proseguono e saranno tra breve ultimati. La. terza fase, la più onerosa, che interessa iì fabbricato viaggiatori vero e proprio, è an- cora da eseguire, e di essa soltanto B stato rinviato l’inizio. Intanto il servizio si svolge in condizioni tali da non recare apprezza- bile danno alla ferrovia.

(( L’Amministrazione, per mancanza di fondi, ha sospeso tutti i lavori che con il minore nocumento per l’esercizio potevano essere dilazionati. E pert,anto l’economia di 300 milioni che si realizzerà con tale rinvio non è dest,inata a far fronte ad altri lavori più pressanti, ma. servirà, insieme ad altre riduzioni di impegno, al pagamento di lavori da tempo gih eseguiti.

(( Non è possibile precisare quando questo e gli altri numerosi lavori sospesi in ogni parte della rete potranno essere ripresi; ad ogni inodo, se sarà necessario, l’Impresa ap- palt,atrice del fabbricato viaggiatori di Tre- Tiiso verrh indennizzata per il mancato rag- giungimento dei 4/5 dell’importo contrattuale, a norma di legge.

(( L’Amministrazione ferroviaria rieono- sce che il rinvio della ricostruzione della par- t,e più rappyesentativa del fabbricato lascia una sit,uazione poco soddisfacente nei riguar- di della edilizia e della estetica e pertanto confida che il Ministero del tesoro vorrà met- tere in grado le Ferrovie di proseguire que- sto ed i numerosi lavori sospesi.

(( Per quanto riguarda le stazioni di Pa- dova e Rovigo significo che il servizio viag- giatori nella stazione ‘di Padova si svolge

CAMERA DEI DEPUTATI - 1090 - 21 SETTEMBRE 1949

oggi in tali condizioni, da non potere asso- l u t a m d e sospendere i lavori in corso senza darino per l’Amministrazione. In ogni modo i lavori approvat’i riguardano una prima fase relativa alla parte centrale del fabbricato viaggiatori ed al sottopassaggio, dopo di che, permanendo le att.uali deficienze di bilancio, si dovrà far luogo alla sospensione, pure riconoscendo che le opere provvisorie sono cfimpletamente inadalte per svolgere un ser- vizio normale. I lavori della stazione di Ro- vigo sono pressoché ultimati n.

I l Ministro CORBELLINI.

FERRARESE. - Al Ministro del lavoro e della previden.za sociale. - ( (Pe r sapere quando avranno inizio i cantieri di rimbo- schi’mento in Creepano del Grappa, Valdob- biivdene e Vittorio Veneto, già approvati da ,circa un anno e che permetterebbero la occu- pazione di parecchi operai da mesi disoccu- P a t‘ 1 1).

RISPOSTA. - (( La istituzione di cantieri di rirnboschimento nelle località alle quali si fa riferimento, era del tutto subordinata alla entrata in vigore della legge 29 aprile 1949, n. 264, pubblicata, come è noto, solo il 10 giugno 1949.

(C I1 progetto a suo tempo predisposto dal comune di Vittorio Veneto B già stato appro. vato da questo Ministero, previo parere c‘cl- l’apposita commissione centrale, in data 1” settembre 1949. A quanto è lecito presuIrinre. l’attività del cantiere medesimo potrà avcw inizio ai primi del venturo ottobre.

(( In ordine, poi, ai progetti internssmti i comune clj Valdobbiadene e di Crespano del Grappa, desidero comunicare che essi sa- ranno sottoposti all’esame della commissione centrale suindicata, nella sua prossima adu- nanza )>. ~

IZ Ministro FANFANI.

FODERARO. - Al iMinistro dei lavo“ pzrbblici. - (( Per conoscere quali provvi- denze intende adottare a favore del comune di Molochio (Reggio Calabria) ove sono an- cora numerose persone costrette a vivere nelle baracche costruite dopo i lterremoto del 1908.

(( Tale stato di cose - oltreché un’offesa ai principi più elementari di umanità - è un grave pericolo per l’igiene e la sanità pub- blica, essendo numerosi i casi di tubercolosi t ra quella popolazione ) I ,

RISPOSTA. - (( Nel comune di Molocchio la costruzione di 20 alloggi popolari per un ani- montare di spesa di lire 28.000.000, per dare conveniente sistemazione ad altrettante fami- glie tuttora costret*te a vivere nei baracca- menti colà impiantati dopo i terremoti del 1905 e del 1908, è stata ultimata il 4 maggio i949 ed B in corso la pratica per la. consegna d i essi all’Ufficio gestione case economiche e popolari di Reggio Calabria.

(( Altri 12 alloggi, inoltre, la cui costru- zione venne autorizzata nel 1947 sono pure st,ati ultimati fin dt111’8 dicembre 1948 e sono stati da tempo occupati dalle famiglie aventi diritto.

(( Infine è in corso la redazione di un pi-o- getto per la costruzione nello stesso comune, di altri 20 alloggi, recentemente autorizzati da questo Ministero.

(( A questa 4mministmzione è ben nota la gravità del problema che si riferisce anche ad altri 69 comuni delle provincie di Reggio Calabria e di Catanzaro. Ma a causa delle difficollà di bilancio, all’integrale soluzione del problema stesso si può giungere solo gra- dualmente, in relazione alle altre numcrose necessità da soddisfare ed all’entità delle as- segnazioni di fondi che vengono di volta in volta assentite.

(( A Molochio dovrebbero infatti essere cost,ruiti alt,ri 201 alloggi, per i quali è pre- visto un fabbisogno di spesa di lire 225 mi- I ioni.

(( Tale esigenza, di cui si riconosce il ca- rclt.tere di particolare necessità ed urgenza, non potrà essere affrontata se non con una larga disponibilità di fondi da poter impie- gare per la costruzione di nuove abitazioni.

(( Dett.i lavori sai‘anno ,tenuti presenti in secle di compilazione dei programmi per l’uhlizzazione dei fondi stessi, sia pure se- guendo i; criterio di gradualità suaccennato, reso indispensabile, come si è detto, dalla vast.ità dei problemi che debbono essere af- frontati e risolti con inadeguate disponibilità finanziarie n.

IZ Sottosegretario d i Stato CAXANGI.

FRANZO. - Al Ministro dei trasporti. - (( Per conoscere se non ritenga urgente enia- nare le norme di applicazione della legge 14 febbraio 1949, n. 40, che equipara gli assun- tori a determinat,e qualifiche del personale ferroviario, stabilendo il trattamento relativo in base all’importmza dell’assuntoria.

(( L’interrogante chiede, inoltre, di cono- scere se, anche in armonia ad analoghi voti

CAMERA .DEI DEPUTATI - 1091 - 21 SETTEMBRE 1949

espressi dalla categoria interessata e dal rela- iivo Sindncato, non ritenga giust,o e dove- roso considerare gli assuntori cBme personale non di ruolo alle dirette dipendenze delle ferrovie dello Stato e come tale inquadrarlo in un apposito ruolo transitorio n.

RISPOSTA. - (( I3 intendimento di questo Minis1,ero di dare applicazione con la mas- sima urgenza alla legge 14 febbraio 1949, n. 40, recante provvedimenti a favore degli assuniori delle ferrovie dello Stato.

(( Devesi peraltro far pr-esente che la clas- sificazione delle assuntorie prevista dagli ar- ticoli 1 e 4 della predetta legge, richiede un complesso studio statistico ed è appunto que- st,o che ha impedito una immediata applica- zione della legge in parola. Sarà posta co- munque ogni cura per definire detta classi- ficazione con la massima sollecitudine.

(( Per quanto riguarda la seconda parte della int,crrogazione, poiché la natura giuri- dica del contrat:to di assuntoria non consente ‘di pot,er considerare gli assuntori personale non di ruolo alle dipendenze delle ferrovie dallo Stato, non riesce possibile- inquadrarlo in un apposito ruolo transitorio in applica- zione del decreto legislattivo 7 aprile 1948, n. 262 D.

IZ Ministrò ‘ CORBELLINI.

FRANZO. - AZ Ministro de i trasporti. - (( Per conoscere se intenda sollecitamente di- sporre per. l’emanazione delle norme integra- tive di attuazione del decreto legislativo n. 262 del 7 aprile 1948, relativamente all’isti- tuzione di ruoli speciali transitori, che con- sentano la sistemazione del personale non di rgolo e dci manovali in possesso di u n titolo di studio superiore a quel10 avuto all’atto della loro assufizione.

(( CiÒ al fine di alleviare le tristi condi- zioni economiche e morali di quegli agenti che, con gravi sacrifici, sono venuti in pos- sesso del titolo richiesto per ottenere i l col- locamento in altri ruoli; ed allo scopo di ren- dere veramente operante il disposto del pre- fato decreto legislativo n. 262 )).

RISPOSTA. - (( Prima di addivenire alle sistemazioni previste dal decreto legislativo 7 aprile 1948, 11. 262 dovr& applicarsi al per- sonale ferroviario’ non di ruolo il precedente decreto legislativo del Càpo provvisorio del- lo Stat,o 4 aprile 1947, n. 207, che concerne i l -trat.tamento giuridico ed economico del per-

sonale civile non di ruolo in servizio nelle Animinist.razioni dello Stato.

(( Dato però l’ordinamento speciale del- l’Amministrazione delle ferrovie dello Stato, le disposizioni contenute nei citati decreti possono rendersi applicabili al personale non di ruolo ferroviario colo promuovendo appo- sito pro~vediment~o legislativo di adeguit- mento. ’

(( Tnveyo i citati decreti, per quanto in essi sia dett,o che le relative disposizioni sono ap- plicabi li .anche alle Amministrazioni dello Stato con ordinamento autonomo, si riferi- scono tut$avia esclusivamente agli impiegati non di ~1io10 di cui al regio, decreto-legge 4 febbraio 1937, n. 100, le cui disposizioni, come prtlcisato dall’articolo 10 del decreto stesso, non sono applicabili nei confronti del personale non di ruolo delle ferrovie dello Stat.0, comunque assunto o denominato.

(( Tn base ti quanto previsto dal su riferito regio decreto-legge 100/1937 gli impiegati non di ruolo delle a lke Amministrazioni statali risultano distinti in quatt,ro cat.egcrie di cui le prime tre corrispondono ai gruppi A , B e C e la quarta al gruppo subalterno del per- sonale di ruolo.

[( TI personale ferroviario non di ruolo in scgu i to all’emanazione del regio decreto-leg- ge 17 novembre 1938, n. 1785, con il quale vennero istituite le categorie dei sussidiari, cont,ratti sti ‘e straordinari e all’3emanazione del decreto legislativo luogotenenziale 12 aprile 1946; n . 292, nonché del decreto ’legi- slativo 9 luglio 1947, n. 66‘7 coi quali, contem- poraneamente alla sistemazione ruolo dei su.ssidia.ri e dei contrattisti venne stabilita altresì la soppressione di queste ultime cate- gorie, è rimasto att,ualment,e costituito dalla, sola cat.egoria degli straordinari che mantie- ne la stessa particolare fisionomia del perse- naie di ruolo ferroviario e comprende quindi sia qualifiche del ramo amministrativo ,che rivestono carattere impPegatizio, sia qu’elle del ramo esecutivo, di cui soltanto una parte con mansioni impiegatizie.

(( Dato quanto sopra è sorto i l quesito se le disposizioni contenute nei decreti 20711947 e 262/1948 siano applicabili indistintamente nei confronti di tutt,o il personale ferroviario non di ruolo, sia con mansioni impiegatizie, sia con milnsioni prettamente esecutive (operai, cantonieri, manovali, ecc.).

(( Considerat,o che gli agenti ferroviari con queste 12 It,ime mansioni costituiscono la mag- gior parte del personale non di ruolo, la cosa riveste particolare importanza perch6, qua- lora si adottasse l’interpretazione restrittiva

CAMERA DEI DEPUTATI - 1092 - 21 SETTEMBRE 1949

e si escludesscro dai benefici previsti gli agenti non rivestiti di qualifiche a carattere impiegrLtizio, !n questionc dell’avvefitiziato iion potrcbbc considerarsi risolta per 1’Ammi- aistrazione delle ferrovie dello Stato.

(( E stato perciò chiesto il parere del Con- ?,iglio d i Stili0 il1 riguardo, e pertanto, non appena decisa la questione, veri*à provve- duto il dar corso agli app0sit.i disegni di legge )I .

Il Ministro CORBELLINI.

GATTO. - Al iMin.i>stro della difesa. - (( Per conoscere l’esito dell’inchiesta promos- sit dalle autorit,à competenti a seguito delle accuse, mosse dal tenente colonnello Ciro Ni-, cblett,i contro l’ufficio requisizioni A. A. di Padova e di quelle contro detto tenente co- lonnello Nicoletti mosse da altri )).

RISPOSTA. - (( Si fa seguito alla risposta i nteyluc,utoria t,iasmessa con lettera n. 788 del 28 maggio 1949 e si informa che, in base a quanto risultato (dagli accertamenti compiuti presso il Ccmando territoriale di Padova, sono stati adottati i seguenti provvedimenti :

(( In merito alle accuse mosse dal tenente co!onnel!o nella riserva Nicolett,i Ciro a ca- rico dell’ufficio requisiqione A. A. di Padova: licenziamento del ragioniere Amato e richie- sta all’nvvocaio mi litiwe del territorio di Pa- dova di esame delle eventuali responsabilità penali dello stesso ragioniere Amato.

(( In merito alle accuse formulate contro il tenente colonnello Nicoletti :

a) addebito al Nicoletti di chilogrammi 98 di benzina e di lire 16.200 per altrettanta somma indebitamente riscossa nella liquida- zione di fogli di viaggio;

b) sanzione disciplinare di giorni 10 ar- resti di rigore e giorni 15 arresti semplici a caxico del Nicoletti e richiesta all’avvocato militare del territorio di Padova di esame in ordine ad eventuali responsabilità penali del ,medesimo Nicolet.ti ) I .

Il Sottosegretario di Stato RODIN~.

GIOLITTI. - A i Ministri della difesa e dez 1 0 j O T l pubblici. - (( Per sapere se e come intendano provvedere direttamente (oppure assegnandola all’Amministrazione provincia- le) alla riparazione e manutenzione della strada di c,irconvallazione del comune di Ga- ressio (Cuneo) costruita nel 1939 dal Genio militar6 e chiamata (( variante alla provin-

ciale Giwessio-Albenga )), strada di grande utilità, ma in pessimo stato di conserva- zione )).

RISPOSTA. -- (( Con provvedimento in cor- so, la strada militare di circonvallazione del comune di Garessio viene dismessa dal de- manio pubblico militare ed assegnata alle locali autorità civili, in quanto essa non pre- senta più alcun interesse militare.

(( Sinora dall’aut,orit& militare non si è provveduto alla manutenzione di detta strada i n quanto i l imitdi stanziamenti di bilancio non lo htinno consentito )).

Il Sottosegretario di Stnto , per la difesa

MEDA.

,

GIOLITTI. - Ai Minzstri’ della difesa e dei lavori pubblici. - (C Per sapere se e come intendano provvedere alla riattazione e manu- tcnzione della strada militare che unisce il co- mune di Garessio (Cuneo) a Va1 Casotto e San Michele di Mondovì e consente, quindi, agli abitanti dell’Alta Va1 Tanaro di raggiungere Mondovi, evitando la più lunga via di Ceva, con notevole vantaggio per le comunicazioni tra la Liguria e quella importante zona turi- stica alpina. Tale strada è stata completa- mente abbandonata di3lla data della sua co- struzione nel 1939 e minacqin di andare del tutt,o in rovina in mancanza di tempestivi lavori di riattazione, i quali, oltre ai vantaggi sopra accennati, portcrebbero pure un note- vole sollievo alla disoxupazione nella zona )).

RISPOSTA. - (( Con provvedimento in cor- so, la strada militare che unisce il comune di Garessio (Cuneo) a Va1 Casotto e San Michele di Mondovì viene dismessa dal demanio pub- blico militare ed assegnata alle locali auto- rità civili; ciò in quanto dett,a strada, che non presenta più alcun interesse militare, non è stata compresa fra quelle da conservare in uso a questa Amministrazione.

(C Sinora dall’autorità militare non si è provveduto alla manutenzione di detta strada in quanto i 1imit.ati sianziamenti di bilancio non lo hanno consentito ) I .

Il Sottosegretario di Stato per la difesa

MEDA.

GRE,CO. - Ai Ministri dell’interno e dei lavori pubblici. - (( Per conoscere le imme- diate e adeguate provvidenze in riparazione dei gravi danni cagionati ‘dal violento nubi-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1093 - 21 SETTEMBRE 1949

fragio scatenatosi nella città di Reggio Calit- bria la mattina del 30 ottobre 1948 1 1 .

RISPOSTA. - (( Si è ritenuto opportuno attendere informazioni precise e notizie con- crete circa la misura e l’entità delle prov- videnze che potevano essere disposte per ov- viare ai danni arrecati dal nubifragio scate- natosi sulla città di Reggio Calabria il 30 ot- tobre 1948.

(( Infatti questa Amministrarione oltre agli interventi di pronto soccorso subito effettuati dall’ufficio del Genio civile per assicurare la pubblica inco1umit:à e per dare corso alle ri- parazioni più urgenti e necessarie, intendeva promuovere l’emanazione di uno speciale provvediment,o legislativo per agevolare il ri- pristino definitivo delle opepe pubbliche ri- maste danneggiate.

(( Tale intendimento, però, per motivi di forza maggiore, che trovano giust,ificazione nella difficile situazi6ne del bilancio, non ha potuto essere subito realizzato, .anche perché nel frattempo analoghi sinistri avevano col- pito altre numerose regioni e, pertanto, do- vendo pure ad esse edendersi i benefici della legge che si voleva emanare, veniva notevol- mente ad aumentare l’onere di spesa che lo Stato doveva sopportare.

(( Coniunque, tutte le diffi.toItà sono state superate e, con provvedimento legislativo di- prossima emanazione, verrà antorizzata la spesa di lire 350.000.000 per la concessione di sussidi in favore di quegli ent.i che intendano ripristinare le opere pubbliche rimaste dan- neggiate in conseguenza delle alluvioni del 1948 e che ne facciano richieeta entro il ter- mine che sarà stabilito dalla legge stessa )).

Il Soltosegrctario di Stato per i lavori pubblici

CAMANGI.

GRECO. - AZ Governo. - ( (Per cono- Scere l’azione spiegata a seguito della grave denunzia presentata dai produttori e lavora- tori testé colpiti dalla eccezionale ondata ca- nicolare che ha ‘determinato la totale Idistru- zione della produzione del bergamotto sulla zona jonica della provincia di Reggio Cala- bria e per cui : riuniti in generale assemblea, alla presenza delle autorità politiche e am- ministrative, essi hanno invocato la constata- zione dei danni ingentissimi a mezzo degli organi tecnici competenti e in conseguenza adeguati provvedimenti riparatori I ) .

RISPOSTA. - (( Nello stato di previsione del- la spesa del bilancio di questo Ministero non

sono stanziati fondi per l’erogazione di sussidi per danni causati d$ vicende metereologiche.

(( Tuttavia, qualora trattisi di ripristinar? l’efficienza produttiva dei terreni, nulla vieti1 che, nei limiti delle disponibilità ,finanziarie derivanti dalle assegnazioni concesse, i Co- mitati provinciali dell’agricoltura ammettano a contributo le domande che possono essere presentate, in applicazione dell’articolo 1 del decreto legislativo presidenziale 1” luglio ’

1946, n. 31, dalle aziende sinistrate. (( I produttori di berganiott,o nella zona

jonica della provincia di Reggio Calabria po- tranno rivolgersi, per eventiiali chiarimenti in merito al competente Ispettorato provin. ciale dell’agricoltura di Reggio Calabria )).

Il Ministro

SEGNI. I &ll’ag.ricolturn c delle foresic

GRE,CO. - A i Mznistri della pbblzcn istruzion.e, dei lavori pubblici e dell,’znterno. - (C Per conoscere se non si rit,eiika final- mente doveroso restaurare la chiesa parroc . chiale di San Domenico in Stilo, annessa il- l’ex convento, dove fra Tommaso Campanella, stilese, cre,bbe nella lneditazione e nel sogno della sua cristiana (( Città del Sole )I e che f u la chiesa del pittore Francesco Cozza, stilese, il più famoso dei discepoli di Domenico Zhm- piefi e adornat,ore coi più soavi dipinti delle più egregie chiese romane e che f u la chiesi1 del cardinale Guglielmo Sirleto, stilese, as- sertore invitto della verità di Roma, contro la bugiarda Riforma. I3 dal 1925 che lo storico illustre tempio attende di essere riparato e . riconsacrato il culto, nel quale si educarono per servire la Patria i cinquantasei giovanetti stilesi caduti nella guerra 1915-18 (su una po polazione di t,remila anime !) ed è dal 1937 che non si trova modo di potere erogare 11.11 sussidio, determinato originariamente dal Ge- nio civile in sole lire 105.000 e che revisionato ai prezzi attuali non è certo la spesa che polr,B far traboccare il vaso delle ben note stremate finanze dello Stato ) I .

RISPOSTA. - (( Con decreto i 2 gennaio 1911, questo Ministero concedeva al parroco della chiesa di San Domenico in Stilo un sussidio di lire 2500 per la esecuzione dei lavori di riparazione dei danni subiti dal sacro edificio in dipendenza del terremoto del 1908.

(( Tale sussidio non fu più potuto corri- spondere in quanto risultò che la chiesa non era parrocchiale.

(( Successivamente in seguito all’aggra- varsi dei danni ed alla riconosciuta parroc,-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1094 - 21 SETTEMBRE 1949

chialità della chiesa, con decreto del 3 set- tembre 1937 veniva corkesso in base al pro- getto redatto dalla Svvrainteiiiienza delle anti- chità ed arte del Bruzio e Lucanin un sus- sidio di lire 105.000 pari al 50 per cento della spesa preventivata.

(( I1 parroco, però, invece :li esegnire i la- vori, faceva redigere da un libero professio- nista una perizia di stralcio per l’importo di lire .105.000, pari all’animontare del sussidio concesso, che inoltrava poi per l’approva- zione.

(( Su tale elaborato questo Ministero non trovava nulla da osservare ma avvertiva ,però il comune che, nel caso avessero avuto attua- zione solo i lavori previsti nello stralcio stes- so, il contributo statale sarebbe stat,o conse- guentemente limitato a lire 57.500.

(1 I1 comune allora, in seguito a questa pre- cisazione, chiedeva la restituzione del proget- to generale di lire 210.000 inte.ndendo prov- vedere con mezzi propri al finanziamento del- la quota di lavori non sussidiati, ma poi forse anche a cau sii dei sopravvenuti avvenimenti bellici, ai lavori non fu più dato corso, mal- grado che questo Ministero, per assicurare tempestivamente lo svolgimento di essi, aves- se anche accreditato all’ufficio del Genio ci- vile di Reggio Calabria la somma di lire 63 mila per poter corrispondere nll’ente interes- sato la somma dovuta in base allo s tdo di avanzamento delle opere.

(( Si è fatta una breve cronistoria di tutto lo svolgimento della pratica, per dimostrare come da parte di questa Amministrazione si sia sempre cercato di favorire i! restauro del- la chiesa di che trattasi, che non potette rea- lizzarsi per cause indipendenti dalla sua vo- lontà.

(( Comunque s’informa che sono state ora date disposizioni al competente ufficio del Genio civile perché proceda all’aggiornamento del suaccennato progetto per poter poi eia- minare la possibilità, in relazione alla dispo- nibilità di bilancio, di concedere un sussidio integrativo, in base alle vigenti norme di leg- ge in materia, fino a raggiungere l’ammon- tare del 50 per cento ‘della spesa che risulterà prevista, gi prezzi aggiornati )).

Il Sottosegretario ,di Stato per i lavori pubblici

CAMANGI.

GRECO. - Ai Ministri dei lavori pubblici e del tesoro. - (( Per conoscere se non riten- gano del tutto doveroso sopperire alle tuttora denegate risolutive provvidenze in favore del-

le zone terremotate del 1908, agevolando al- meno nei limiti stessi dei relativi stanzia- menti in bilancio, la ricostruzione a mezzo dei contributi deliberati e da deliberare e cioè :

Io) con la proroga di almeno due anni, per la presentazione dei nuovi progetti, ai sensi del decreto legislativo 3 settembre 1947, n. 940;

20) con la facoltà del mutamento del- l’area fabbricabile per lo stesso periodo di tempo;

30) con la facolt:à, ai titolari dei contri- buti, di associarsi per bnica I-icostruzione su area pertinente a chiunque degli stessi ti- tolari.

(( L’interrogante ritiene che, dopo quarm- ta anni dal più grande disastro tellurico ,>he abbia colpito l’It,alia, trascurare ancora e pro- crastinare la ricostruzione delle zone d a n n q - giate e che sono fra le-più belle, le più laho- riose e le più generose del territorio nazio- nale, può trovare sì, come sempre ha trovato, stirate giustificazioni, ma negare quanto, sen- za aggrnvio delle attwtli somme destinate in bilancio, mira alla più pronta e reale utiliz- zazione delle somme desse, non potrebbe non significare un immeritevole espediente ed un atto ingeneroso verso popolazioni dimostra- tesi sin troppo patriottiche ‘e pazienti )).

RISPOSTA. - (( Come è noto si I è voluto att,endere, pri,ma Idi rispondere, che fossero concretizzati i provve’dimenti che si intende- vano adottaye in favore ,dei sinistrati del ter- remoto siculo-calabro del 1908.

(( Si può ora comunicare che i voti forniu- lati trovano quasi completo accoglimento nel- l’apposita legge, già approvata, che dovrà es- sere prossimamente emanata.

(( Infatti, per quanto concerne la richiesta proroga per la presentazione dei progetti e della documentazione possessoria dell’area sulla quale è prevista la nuova costruzione, il termine per la presentazione del nuovo pro- getto e della relativa domanda di maggiora- zione, è stato fissato in un 3nno, a partSre dalla data di entrata in vigore della nuova legge sopracennata.

(( La legge stessa prevede, altresì, la fa- coltà di poter cambiare il suolo edificatorio nell’ambito dello stesso .comune, sempre p6rÒ entro il termine suddetto di un anno.

(( Circa, infine, la richiesta di consentire ai titolari di contributi, di associarsi per unica ricostruzione, su area pertinente a chiunque degli stessi titolari, si è anche provveduto al riguardo con la legge stessa. Si sottintende,

. , . , C A M E R A DEI DEPUTATI . , - .10,95 - ii’ SETTEMBRE 1949

perÒ, che ogni titolare di contributo che vo- glia associarsi ad altro, debba acquistare le- galmente la comproprietà dell’ij rea sulla qua- le intende costruire )).

Il Sottosegretwio d i Stato per i lavori pubblici

CARIANGI.

GUADALUPI. - Ai Ministri tdclllt difesa e del l ’ indmtria e commercio. - (( Per cono- scere quali provvedimenti intendano adottare perché l’aeroporto di .Brindisi, sempre adi- bito a l traffico aereo internazionale, sia con- siderato unico scalo per tutte le rotte aeree tra l’Italia e i Paesi dell’oriente, data la sua posizione e la felice ubicazione, per essere vicino al centro urbano, per l’efficienza di tut- ti i suoi servizi inerenti all’assistenza di volo diurno e notturno, per la sua attrezzatura, completa anche di una aero-stazione )).

RISPOSTA. - (( La presente risposta viene data anche per conto del Ministero dell’in- dustria e del commercio.

(( Nelle Puglie sono attualmente in fun- zione gli aeroporti di Brindisi e Bari, entram- bi aperti a l traffico aereo civile. A.Brindisi funziona un servizio doganale a carattere per- manente, mentre a Bari tale servizio viene espletato a richiesta.

N Entrambi gli aeroporti sono idonei ad accogliere collegamenti internazionali, ma l’effettivo affluire sull’uno o sull’altro dei ser-

, vizi aerei internazionali dipende da elementi di fatto sui quali questo Ministero può assai scarsamente influire; trattasi cioè delle esi- genze del traffico e di considerazioni di uti- lità commerciale che interessano in partico- lp-e modo le compagnie esercenti.

(( Se taluna di esse dimostrerà preferenza per l’aeroporto di Brindisi, questo Ministero non mancherà di darle ogni possibile inco- raggiamento ) I .

Il Sottosegretario d i Stato per la di fesa MALINTOPPI.

. !

IMPERIALE. - AZ Ministro dei trasporti. - (( Per conoscere se non ritenga opportuno provvedere al ripristino della Sezione lavori di Foggia, tenuto conto che gli ostacoli che si opposero nel 1946 alla suddetta realizzazione (mancanza di locali per uffici e di qualche a!- loggio per i funzionari) devono ritenersi su- perati.

(( Per una maggiore intelligenza della pra- tica, trascrivo parte di una lettera in data

26 settembre 1946 del Ministro dell’epoca, Giacomo Ferrari, diretta allo scrivente :

(( Caro Imperiale, ho il piacere di comuni- ‘carti che, esaminata la situazione di Foggia, è stato deciso, da parte della Direzione gene- rale delle ferrovie, il ripristino in quella lo- calità della Sezione lavori che venne sop- pressa diversi anni addietro. Vi saranno però difficoltà per gli alloggi ed i locali da adi- birsi ad uso abitazioni ed uffici. Per l’una e per l’altra questione sono sicuro del tuo inte- ressamento al riguardo e della comprensione dei foggiani, mentre da parte de1l’Ammini- strazione si andiià mano mano provvedendo per colmare le suddette lacune. Anzi, per quanto riguarda gli alloggi, ti comunico che è in corso di approvazione del Consiglio di amministrazione il prolungamento del 90 c? 10” isolato sul Viale XXIV Maggio, prolunga- mento che consterà di ben 90 alloggi oltre locali a pianterreno per magazzini, ecc. La relativa spesa & prevista in lire 121.271 000. Come sai sono anche in costruzione il 200 e 21O isolato per case ferrovieri n.

~ RISPOSTA. - (( La ricostituzione della Se- zione lavori di Foggia, sebbene effettivamente prevista nel 1946, non è stata poi attuata per la deficienza di locali per uffici ed alloggi per il personale.

(( La decisione cui accennava il Ministro dell’epoca, Giacomo Ferrari, nella lettera ci- tata, non riguardava il singolo caso della Se- zione lavori ,di Foggia; ma faceva parte di un progetto di larga massima che si proponeva di sud,dividere in due sezioni le Sezioni lavori di tutti i Compartimenti delle ferrovie dello Stato.

(( Tale progetto f u in seguito rinviato per- ché da un successivo studio di dettaglio si rilevò che i vantaggi che si speravano da una maggiore suddivisione del lavoro, non compensavano l’onere finanziario cui 1’Am- ministrazione delle ferrovie dello Stato sa- rebbe andata incontro per l’organizzazione dei nuovi uffici e per l’aumento del personale.

(( Pure prescindendo da tali considerazioni di carattere essenziale, è da tener presente che per l’istituzione della Sezione lavori di Foggia permane tuttora il problema della si- steinazione dell’ufficio, che richiede locali adat,ti e dell’alloggio delle famiglie per 11 personale che la Sezione richiederehbe in ag- giunta a quello~ora in servizio nella città di Foggia.

(( Infatti, nonostante i nuovi fabbricati co- struiti, la disponibilità degli alloggi è ben lungi dal sodisfare le richieste del numeroso

CAMERA DEI DEPUTATI . - i096 - 24 S E T T E M B R E 1949

personale che già è residente a Foggia e che aspira alla cessione dell’alloggio in case della Amministrazione delle ferrovie dello Stato 1).

CORBELLJWI .

LACONI. - A l Ministro della difesa. - (( Per conoscere se non ritenga opporiuno dare sollecitamente le necessarie disposizioni perché il servizio di commissariato della. Ma- rina militare soprassieda al pagamento dei quattro quinti degli assegni agli ufficiali sfol- lati in virtù della legge n. 384, provvedendo alla pronta attuazione degli adeguamenti già approvati, in linea di massima, dal MinLstro del tesoro. (Già i competenti servizi dell’Eser- cito e dell’Acronautica pagano gli assegni per intero ai loro ufficiali. Tale situazione crea una forte sperequazione nel trattamento fatto agli ufficiali delle diverse Armi).

(( E per chiedere, inoltre, che i l Ministro si interessi perché gli ufficiali possano rice- vere sollecitamente, dsgli uffici competenti, il libretto di pensione. I1 provvedimento in questione solleverebbe di molto le condizioni economiche di coloro che attualmente perce- piscono soltanto i quattro quinti degli asse- gni, pur avendo circa cinquanta anni di ser- vizio 1).

RISPOSTA. - (( Sia l’Esercito che l’Apro- nautica non corrispondono attuallmente agli ufficiali collocati nella riserva o in posizione ausiliaria ai sensi delle leggi sulla riduzione degli organici, gli assegni in misura intera (anzich6 ridotti ai 4/5), né ,d’altronde ciò sa- rebbe possibile in base alle disposizioni legi- slative in vigore.

(( AI riguardo si fa presente che, in conse- guenza. degli adeguamenti delle pensioni or- dinarie disposti dalla legge 29 aprile 1949, n. 221, nella maggior parte dei casi il tratta- mento di quiescenza normale supererà quel-, lo che dovrebbe spettare agli ufficiali di cui trattasi in base alle suddette leggi sulla ridu- zione degli organici. In vista di ciò questo Ministero ha già predisposto le nuove tabelle degli anticipi mensili da corrispondere al personale in attesa della liquidazione clelln pensione ordinaria (liquidazione provvisoria deIla pensione stessa in misura scarsamente inferiore a quella che prevedibilmente potreb- be spettare all’interessato) .

(( Le relative tabelle sono’ state ora sotto- poste all’approvazione del i\/Iinistpro del te- soro ed allorché saranno state diramate, gii interessati, dopo averne presa visione, po

tranno chiedere la corresponsione degli anti- cipi in esse previsti, qualora li ritengano più convenienti del trattamento di sfo!!oment,o.

(( Per quanto si riferisce all’ultima parte si assicura che questo Ministero ha provve- duto e sta provvedendo al riguardo con la massima possibile sollecitudine ) I .

IL Sottosegretario d ì Stato , RODINB.

LARUSSA, TURCO, CASALINUOVO. - Al Ministro dei trasporti. - (( Per sapere se non trova necessaria ed urgente l’elettrifica- zione della linea Sant’Eufemia Lamezia-Ca- tanzaro Marina, di appena 47 chilomet,ri, che: risolverebbe uno degli assillanti problemi della Calabria in particolare e del Mezzo- giorno in generale, in quanto linea traversale - la più breve d’Itaiia - che congiunge i! Tirreno con lo Jonio.

(( Tale tronco è st,ato sempre tenuto in scar- sa considerazione, con palese atto di ingiu- stizia verso gran parte delle popolazioni del Meridione e con grave onere per 1’Ammini- strazione ferroviaria, la quale è obbligata ad avviare v.erso la più lunga linea litoraiien vasto movimento di merci )).

RISPOSTA. - (( I3 stato predisposto un pro- gramma di potenziamento delle’ ferrovie esi- stenti, limitando i lavori a quelli strettamente indispensabili ed urgenti in relazione al traf- ficio attuale.

(( Fra questi lavori è compresa la elettri- ficazione della linea Sant’Eufemia Lamezia- Catanzaro Marina.

(( ~a spesa da sostenere è la seguente:

1) Elettrificazione della -li- nea (km. 47) . . . . . L. 1.000.000.000

2) Rinnovamento b i n a r i (km. 35) . . . . . . )I 240.000.00~l

3) Sistemazione ponti . . )) 250.000.000 4) Prolungamento binari di

incrocio in relazione alla maggiore potenzialità . )) 200.000.000

5) Sistemazione a p p a r a- t i centrali elettrici di segnalamento e blocco )) 300.000.000

6) Sistemazione impianti telegrafonici e di illu- minazione . . . . . )) 240.000.00Q

.

TOTALE . . . L. 2.230.000.000

(( La spesa è ingente e riguarda uno sols dei lavori compresi nel programma.

C A M E R A DEI DEPUf’ATI - io97 - $4 SETTEMBRE 4949

(( Non è quindi possibile dire quando si potrà realizzare la elettrificazione della linea suddetta, dipendendo ciò dagli stanziarceiit i che verranno messi a disposizione dell’.4m- ininistrazione ferroviaria. Ad ogni modo il problema viene tenuto in particolare evidenza dalla Direzione geneme delle ferrovie n.

IZ Ministro CORBEL LINI.

LATORRE. - Ai Ministri dell’ngricol!?~rcl e foreste e delle finanze. - (( Per conoscer#: le misure adottate o che intendono adolhre a favore di numerosi piccoli e medi proprie- tari, mezzadri, fittavoli e coloni colpiti da112 violenta grandinata abbattutasi nei giorni 19 e 20 giugno 1949 su numerosi comuni della provincia di Taranto e particolarmente su1 comuni di Grottaglie, Manduria e Monteme- sola, e quali provvidenze intendano prendere per favorire le stesse categorie di lavoratori, che nelle stesse giornate furono colpiti dal violentissimo nubifragio che si abbatte sul comune di Ginosa e nell’agro di Gjnosa Ma- rina )).

RISPOSTA. - (( Premesso che si risponde anche a nome del ,Ministero dell’agricoltura e delle foreste che non ha possibilità di adot- tare alcun provvedimento in proposito, non avendo nei capitoli di bilancio amministrati stanziamenti che consentano la erogazione di contributi per ,danni del genere, si osserva, per quanto rientra nella competenza del Mi- nist,ero delle finanze, che in base all’artico- lo 47, primo’comma, del regio decreto 8 ot- tobre 193’1, n. 1572, che approva il testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni, nei casi che per parziali infortuni non. contem- plati nella fopmazione dell’estimo venissero a mancare i ,due terzi almeno del prodotto or- dinario d e1 fondo, l’Amministrazione può con- cedere una moderazione dell’imposta sui ter- reni, nonché di quella sui re’dditi agrari, die- tro presentazione, da parte dei possessori dan- neggiati, alla competente Intendenza di finan- za, entro trenta giorni ‘dall’accaduto infortu- nio, di apposita dommda, con l’indicazione, per cjascxnia particella catastale, della quan- tità e qualità dei frutti perduti e dell’ammon- tare del loro valore.

(( I3 da tenere presente, però, che i danni provenienti da infortuni .atmosferici, come la gmndine, la siccità, le gelate, le alluvioni e simili, vengono considerati nella formazione delle tariffe d’estimo, e perciò, di regola, non

4

possono dare luogo alla moderazione d’impo- sta di cui al citato articolo 47 del testo unico 8 otbbre 1931, n. 1572, anche se si sia verifi- cata la perdit.a totale del prodotto.

(( Infatti, giusta l’articolo 112 del Regola- mento, approvato con regio decreto 12 ottobre 1933, n. 1539, per l’esecuzione di detto testo unico, la quantità dei prodotti si espone al netto (( degli infortuni ordinari 1 1 , e cioè,- tra .l’altro, dei danni provenienti dagli infortuni atmosferici (grandine, siccibà, borea e simili).

(( Da ciò si evince, chiaramente, che nella formazione delle tariffe in parola gli infor- tuni atmosferici (comprese le grandinate e i

nubifragi) (( sono considerati infortuni ordi- nari in senso qualitativo, prescindendo dalla maggiore o minore intensità dei loro effetti )).

(( Tale interpretazione delle disposizioni che regolano la materia della moderazione delle imposte fondiarie in dipendenza d’in- fortuni - che è strett.amente aderente alla let- tera della legge - potrà sembrare eccessiva- mente fiscale, ma in, realtà non lo è, ove si consideri che gli estimi iscritti in catasto sono determinati in base alla media dei prodotti ’

di un periodo di anni sufficiente per t,enere conto delle vicende ordinarie della produzione e l’eventuale perdita, anche totale, del pro- dotto piiò trovare. compensazione nelle annate di superproduzione, i cui maggiori redditi non vengono tassati dall’Amministrazione, data la stabilità degli estimi catastali.

Ciò posto, non verificandosi il concorso delle condizioni stabilite dall’articolo 47 del testo unico su citato, non si vede la possibilita di accordare ai danneggiati dall’infortunio di cui trattasi una moderazione dell’imposta fon- diaria la quale, peraltro, ove venisse concessa, costituirebbe una duplicazione di sgravio e ben scarso sollievo arrecherebbe ai danneg- giati stessi, essendo limitata allo sgravio par- ziale della imposta erariale - decurtato dallc spese di verifica - mentre i comuni e la pro- vincia, date le difficili condizioni dei loro bi- lanci, non potrebbero, certamente, rinunziare alle rispettive sovrimposte che, unitamente ai contributi agricoli unificati, costituiscono gli oneri più rilevanti.

qualche caso, carattere duraturo ed abbiano, quindi, determinato una diminuzione della potenzialità produttiva del fondo o un cam- biamento di coltura che importi un minor ’

reddito imponibile, gli interessati potranno, eventualmente, ottenere la revisione dell’esti- mo catastale in diminuzione, a norma del- l’articolo 43 del più volte citato testo unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dall’arti-

.

(( Tuttavia, qualora i danni rivestano, in ‘

CAMERA DEI ~ E P U T A T ~ - lo$$ - 84 SETTEMBRE 194g

colo 22 del regio decreto-legge 4 aprile 1939, n. 589.

C( Per quanto riguarda l’imposta di Pic- chezza mobile sulle affittanze agrarie, i con- tribuenti, ove ne ricorrano gli estremi, po- tranno presentare domanda di rettifica entro il 31 luglio 1949.

(( Si assicura, intanto, che è stata interes- sata l’Intendenza ‘di finanza di Taranto, affin- ché riferisca sollecitamente circa l’entità e la natura ,dei danni arrecati da detti infortuni atmosferici, per un completo esame della que- stione D.

I l Ministro delle finanze VANONI :

LEONE-MARCHESANO. - AZ Ministro delle finnnze. - (( Per conoscere se, in rela- zione alla grave crisi che travaglia il com- mercio palermitano, intenda. procedere alla riduzione dell’aliquot,a di ,ricchezza mobile e alla c,onseguent,e Yiduzione delle addizio. nali in favore degli enti locali, nonché a!- l’abolizione di ogni aprioristica valutazion-

‘ del coefficiente di utile, che oggi a Palermo è basato irrazionalmente sul volume degl. :-iffaii.

(( Se non ritenga, altresì, in materia di profitti di guerra, richiamare gli uffici com- petznti ad avvalersi con estrema cautela della facoltà loro concessa di procedere ad iscri- zione provvisoria e se non creda utile l’esten- sione del sistema di applicazione una t an tum della imposta generale sull’entrata o, quanto imeno, la compensazione della imposta in una o più fasi degli scambi commerciali con esen- zioni a tutti i prodotti alimentari di prima necessità D.

RISPOSTA. - (( La crisi del c,ommercio pa- lermitano non può giustificare un provvedi- mento di carattere generale quale è quello della riduzione dell’aliquota dell’imposta di Yicchezzn mobile e delle relative addizionali, in quanto il carico tributario è commisurato nl reddito accertato per le singole aziende in bctse ad una valutazione diretta di tutti gli elementi che comunque influiscono sulla pro- duzione del reddito stesso.

I contribuenti che, per effetto del rista- gno degli affari, ritengano di essere eccessi- vamente gravati dagli oneri tributari sopra menzionati, possono chiedere individual- mente nll’Ufficio distrett,uale delle Imposte dirette, a norma delle disposizioni legislative vigenti, entro il 31 luglio, la re€tifica in di- minuzione del reddito imponibile per l’an- no 1950.

(( D’altra parte, l’Amministrazione finan- ziaria h3. già dato disposizioni ai dipendenti uffici di agevolare il pagamento dei carichi arretrati d’imposta, concedendo a tutti co- loro che si trovano in particolari difficoltà una rateazione superiore alle normali sei rate.

(( Per quanto riguarda la valutazione dei redditi è da tener presente che gli Ispettorati compartimentali delle Imposte dirette stabili- scono periodicamente, su ri’chiesta delle asso- ciazioni di categoria ed in base anche agli elementi forniti dalle medesime, i coefficienti di utile per le diverse attività; detti coeffi- cienti.non sono vincolativi né per la finanza, né per i contribuenti in quanto costituiscono solo una base di oPientament.0 per i funzio- nari addetti agli accertamenti.

(( E da escludere, quindi, che nei singoli casi si proceda ad una valutazione apriori- stica e definitiva dei redditi imponibili, tan- to più che, in ogni, caso, i l contribuente ha sempre la facoltà di ricorrere alle commis- sioni amministrative di primo e di secondo grado per il giudizio di merito.

(( Per quanto concerne la richiesta di . ri- duzione dell’imposta comunale sulle indu- stiie, commerci, arti e professioni e della re- lativa addizionale provinciale, riduzione che, dovrebbe essere conseguente, secondo quanto ritenuto, a quel1 aidell’imposta di ricchezza mobile, si deve osservare che la questione può considerarsi risolta con la formulazione del disegno di legge sulla perequazione tri- butaria recentemente deliberato dal Consi- glio dei Ministri, nel senso che le aliquote attualmente in vigore tanto per l’imposta co- inunale sulle industrie quanto pcr la relativa addizionale provinciale, vengono bloccate, e viene abolita la facoltà di apportarvi maggio- razioni ai sensi degli articoli 332 e 336 della legge comunale e provinciale.

(( I3 infatti da Considerare che tali aliquote sono tuttora quelle istituite nel 1931, col’ te- sto unico per la finanza locale a differenza di quelle di altri tributi che hanno subito ulteriori aumenti.

(( Relativamente al quesito se non si ri- tenga (( utile l’estensione del sistema di appli- cazione una tantum della imposta sull’entra- ta o, quanto meno, la condensazione della imposta in una o più fasi degli scambi com- merciali con esenzione dell’ultimo scambio e l’estensione delle esenzioni a tutti i pro- doiti alimentari di prima necessità )), si deve far presente che l’amministrazione si B finora a b a l s a con una certa larghezza dell’indicato sistema di imposizione una tanEum, attuan- dolo in quei settori nei quali la sua applica-

CAMERA DEI DEPUTA”€ - 1099 - 9i SETTEMBRE i949

zione non dà luogo a particolari inconvenienti o elusioni.

(( Comunque, si ritiene che possa addive- nirsi ad un esame generale e completo della questione in sede di studio e di un’eventuale riforma tributaria.

(( Per quanìo poi concerne l’invocato eso- nero dall’imposta per tutti i generi alimen- t,ari di prima necessità non sembra che l’eco- nomia della legge dell’imposta sull’entrata ed altresì le esigenze del bilancio possano con- sigliarne l’accogliinento. Peraltro, devesi far presente che il pane ed il lat.te aliment.are allo stat.0 naturale godono già dell’esenzione dal tributo e che per alcuni generi alimentari di più largo consumo popolare l’aliquota di imposta è attualmente stabilita in misura in- feriore a quella normale (2 per cento) )).

Il Ministro VANONI.

*

LEONETTI. - AZ Ministro dei trasporti. - (( Per conoscere se non ravvisi la opportu- ni.tà di disporre che i t,reni rapidi transitanti sulla Roma-Napoli effettuino servizio viaggia- tori da e per la sta@one di Foimia.

(( Gli interroganti si permettono far notare che tale servizio, mentre non apporterebbe alcun ritardo all’attuale orario, perché sta di fatto che tutti i rapidi transitanti per Foimia effettuano la cosiddetta fermata di servizio o simbolica prevista nella percorrenza orario con due minuti di perdita di tempo, apporte- rebbe invece un enorme beneficio sia ai cit- tadini di Formia, sia ai numerosissimi turi- sti che, specie in periodo estivo, affollano la incantevole citt.adina t.irrenica e sia alla Amminist,razione la quale, senza alcun dan- no, verrebbe invece a percepire ì’utile deri- vantegli dal compenso per supplemento ra-

RISPOSTA. - (( Recentemente B stata, come noto, assegnata la feimata nella stazione di Formia ai treni rapidi R.561 ed R.562 fra Roma e la Calabria, in considerazione sia del- la disponibilità di posti che essi offrono in confronto alla loro frequentazione, sia per la buona comunicazione che essi rappresentano per il collegamento di Formia tantd con il Meridione che con l’Alta Italia date le buo- ne coincidenze che i treni stessi trovano a Roma.

(( Gli altri rapidi invece, che del resto fra Roma e Napoli sono sussidiati da ‘mmerosi t,reni aventi feimata a Formia, sono di nor- ma eccessivamente affollati tanto da superare

pido )I. . o

sovente il numero dei posti offerti. Pertanto non riesce possibile gravarli di ulteriori ser- vizi, già negati, per lo stesso motivo, anche ad altre località importanti che avevano avan- zata analoga richiesta.

(( ‘G da osservare che le fermate di servizio assegnate ai rapidi della linea in questione nella stazione di cui si tratta sono dovute a particolari e temporanee condizioni di im- pianti che sono in corso di sistemazione de- finitiva, per cui verrà presto a cessare la ne- cessità delle fermate stesse I) .

Il Ministro CORBELLINI.

LIGUORI E CHIARAMELLO. - Al Mini- stro del tesoro. - (( Per conoscere per quali motivi non vengono definite le pratiche per la iiquidazione delle indennità di requisizione dovute agli albergatori.

(( Per conoscere, altresì, perche non si ema- nino le rmme relative alle liquidazioni dei danni di occupazione degli alberghi, non- ost,ante che siano ormai trascorsi quattro anni dalla filma del Trattato di pace, col quale l’Italia si impegnò a liquidare tali‘ danni 1 1 .

RISPOSTA. - (( Alle liquidazioni delle in- dennità di requisizione dovute agli alberga- iori si e provveduto e si provvede man mano che l’ufficio centrale di controllo per le requi- sizioni anglo-americrtne del Genio militare l a . istruttoria delle numerose domande pre- sentate, molte tra le quali sono insufficien- temente documentate.

(C Per quanto riguarda, poi, i danni deri- vanti dalle requisizioni stesse non B stato pos- sibile fino ad ora provvedere ai relativi ri- sarcimenti in quanto il regio decreto legi- slativo 21 maggio i9G6, n. 451, non detta le norme per la valutazione dei danni stessi.

(( Con prowedimento che sarà quanto .pri- m i sottoposto alla commissione delle Assem- blee legislative vengono fissate tali norme ed in conseguenza sarà possibile provvedere al pagamento in parola I) .

Il SottosegretaTio di Stato CIFALDI.

LONGHENA. - Ai Ministri delllinterno e dei lavori pubblici. - (( Per sapere quali provvedimenti abbiano presi e quali inten- dano’ prendere per andare incontro alla po- polazioiie amalfitana ed alla città di Amalfi, seriamente danneggiata dalla. recente ?llu- vione I).

~ A M E R A DÉT DEPUTATI - 1108 - 21 SETTEMBRE 1049

RISPOSTA. - (( Premesso che il potere d’in- tervento di questo Ministero, in caso di pub- bliche calamità, B diretto soltanto alla imme- diata assistenza delle famiglie bisognose mag- giormente danneggiate, si ccmunica che, a tal fine, 6 stata disposta l’assegnazione straordi- naria di un milione )).

I l Ministro dell’interno

S CELBA.

LOZZA E TORRETTA. - Al Ministro del- la difesa. - (( Per sapere se sia disposto a cedere ad enti di assistenza, al fine di ve- derle trasformate in colonie estive, le nume- rose caserme ormai abbandonate e alla merce di tutti di Ulzio e Cesana (Torino) ) I .

RISPOSTA. - (( Nelle zone di Ulzio-Cesana esistono, in effetti, alcune caserme al mo- mento inutilizzate.

(( Allorché sarà definito il nuovo ordina- mento dell’Esercito, sarà possibile procedere ad una distinzione fra gli immobili che han- no conservato uno specificg interesse mili- tare e quelli che sarà possibile dismettere.

(( In attesa di tale classificazione, gli enti assistenziali interessati alle istituzioni di co- lonie estive, potranno avanzare richieste al Comando militare territoriale di Torino.

(C Questo Ministero ha infatti gi8 autoriz- zato i Comandi militari territoriali a conce- dere in uso, compatibilmente con le esigenze militari e limitatamente al periodo estivo, gli edifici richiesti da enti od associazioni varie per gli scopi assistenziali anzidetti.

Il Sottosegretario di Stato MALINTOPPI.

LUPIS. - -41 Ministri delle poste e delle telecomunicazioni. - (( Per conoscere ;

10) se B a sua conoscenza che la ricevi- toria postelegrafica di Vittoria, una delle più importanti d’Italia, ha locali indecorosi e non rispondenti alle esigenze del pubblico;

29 se, data l’importanza della detta ri- cevitoria, non creda opportuno di trasformar- lo. .in ufficio principale )).

RISPOSTA. - (( Per una direttiva di carat- tere generale impartita nell’agosto 1946, è ri- masta ed 13 tuttora sospesa ogni trasforma- zione di ricevitorie postali e telegrafiche in uffici principali.

C( Nel prendere e mantenere ferma tale det.erminazione l’Amministrazione s’ispirb, anche iq vista. di esaminare in sede di 7 - rifor- ”....

ma il complesso delle questioni attinenti al- l’Ordinamento degli stabilimenti postelegra- fonici, a criteri di economia, perché inten- deva. evitare, a!meno fino a quando le condi- zioni del bilancio non lo permetteranno, il notevole aggravi0 che al bilancio stesso deri- verebbe da ciascuna delle trosformazioni di ricevitorie in uffici principali.

(( Cib premesso, e soggiungendosi che fi- nora nessuna deroga B stata fatta anche per centri, che per numero di abitanti, per estensione territoriale e per attività agricola- industriale-commerciale-turistica possono con- siderarsi di importanza non inferiore a quel- lo di Vit.toria (Ragusa) si espongono i motivi, c,he, in aggiunta a quello non meno trascu- rabile della maggiore spesa che la proposta trasformazione della detta ricevitoria in uffi- cio principale import,erebbe, sconsigliano, almeno per il momento, di far luogo all’invo- cato provvedimento :

10) il personale attualmente applicato presso la suddet.ta ricevitoria, qualora essa fosse trasformata in ufficio principale, rimar- rebbe senza impiego, non potendo detto per- sonale essere assunto direttamente dall’Am- ininistrazione, vietando il decret,o legislativo n. 262 del 7 aprile 1948 qualsiasi nuova assun- zione;

20) considerata l’attuale deficienza degli alloggi, sarebbe impossibile e quanto meno difficile trasferire colà impiegati da ,altre sedi )).

I2 Ministro JERVOLINO.

LUPIS. - Al Ministro delle poste e delle I e le comu nic azioni. - (( Per conoscere quali pr0vvediment.i abbia preso a seguito delle sollecitazioni e della deliberazione del Con- siglio comunale di Vittoria circa i l collega- mento telefonico di quella citth con la fra- zione di Scoglitti )). ‘

RISPOSTA. - (c Al riguardo si comunica che il decreto legislativo 30 giugno 1947, n. 783 riguarda solo i collegamenti dei Comuni del- l’Italia Meridionale ed Insulare sprovvisti di telefono e non si è potuto, pertanto, estendere l’applicazione di esso alle semplici frazioni di Comune anche in considerazione della li- mitata disponibilità dei fondi che imponeva di per sé la necessità di mettere i cgpoluoghi di Comune su un piano di assoluta prefe- renza rispetto alle semplici frazioni.

(( Le domande presentate dalle varie fra- zioni, e tra queste Scoglitti, sono, peraltro,

CAMERA DEI DEPUTATI . - iioi - 21 SETTEK~BRE i949

tenute in evidenza dall’ Amministrazione per il caso che venga concesso un nuovo finan- ziamento che consenta il collegamento telefo- nico delle frazioni stesse.

(( Per quanto riguarda la eventuale tra- sformazione dell’attuale impianto telegrafico di Scoglitti in fonotelegrafico, si deve far presente che tale trasformazione darebbe cer- tamente luogo a lagnanze da parte della popo- lazione, sia per la minore garanzia di segre- Cezza che offre il servizio fonotelegrafico ri- spetto a quello telegrafico, sia perché Sco- glitti cesserebbe di avere i collegamenti tele- grafici diretti con Siracusa ed altri centri in quanto, per assolute esigenze di economia, vengono soppressi i collegamenti telegrafici nei centri a traffico limitato forniti d’impianto fonotelegrafico.

(( Si informa, d’altro canto, che 1’Ammini- strazione B venuta recentemente nella deter- minazione di utilizzare la pnlificazione tele- grafica esistente fra Scoglitti e Vittoria per posarvi un doppino telefonico, fermo restan- do l’attuale circuito telegrafico n. 3627.

(( La spesa occorrente è prevedibile in lire 2.100.000,- e potrebbe essere sostenuta dall’Am- ministriizione, solo se la Società concessiona- ria S.E.T., che verrà opportunamente inter-

. pellata, si impegnasse a pagare i normali ca- noni di affitto ed a provvedere alla gestione del servizio telefonico )).

Il Ministro JERVOLINO.

MAGLIETTA. - Al Ministro dei lavori pubblici. - (t Per conoscere le ragioni per le quali non è .stata ancora data disposizione all’Istituto per le case popolari della provin- cia di Napoli di ritirare la ingiustificata ed illegale disposizione di aumenti di fitti fatta in contrasto con la legge su l’edilizia po- polare )).

B RISPOSTA. - (C L’Istituto delle case popolari

di Napoli ha fatto conoscere di aver apportato ai canoni di locazione degli appartamenti di sua proprietà un aumento del 30 per cento a decorrere dal 10 gennaio 1949, oltre alla ri- valsa dei maggiori oneri per indennith di con- Bingenza ai portieri.

(( Analoghi aumenti sono stati decisi da quasi tutti gli Istituti di case popolari delle maggiori città, ritenendo gli Enti medesimi che dette maggiorazioni siano legittimate d?l- le vigenti disposizioni di legge in materia.

(( Poiché, peraltro, risulta che della que- stione, ad iniziativa di alcuni inquilini del-

l’Istituto di Napoli, B stata investita l’Autorith giudiziaria, questa Amministrazione ha rite- nuto di astenersi dall’intervenire, in attesa dell’esito del giudizio n.

Il Sottosegretario di Stato CAMANGI.

MAGLIETTA. - AZ Presidente dcl Con- siglio dei Ministri. - (( Per conoscere i prov- vedimenti che intende adottrqre perche i l tea- fro San Carlo di Napoli sia posto in condi- zione di assoluta parità con la Scala di Mi- lano e cori l’Opera di Rcma; e per conoscere, aliresì, a che punto si trova la elaborazione del progetto per la nuova legislazione sul teatro 1).

RISPOSTA. - (( Premesso che dei dieci tea- tri costituiti in Enti autonomi lirici solo tre (e cio& Opera di Rcma, Scala di Milano e Co- munale di Firenze) hanno per legge un tratta- mento preferenziale, in quanto le sovvenzioni concesse con il fondo derivante dal 12 per cento dei diritti erariali sui pubblici epetta- ‘coli devono essere innanzi tutto erogate C( te- nendo presenti le esigenze dei complessi sta- bili )) degli stessi teatri; l’Ente autonomo del teatro San Carlo di Napoli è stato oggetto, ri- spetto agli altri Enti non privilegiati, di par- ticolarissima considerazione per quanto si ri- ferisce alle. sovvenzioni statali, e ciò in omag- gio alle sue tradizioni ed in riconoscimento della funzione che tuttora esercita nella vita musicale italiana.

(( Nell’esercizio finanziario 1947-48, ment,re gli Enti lirici non privilegiati hanno goduto cii m a sovvenzione media di 57 milioni con una attività di 30 spettacoli lirici e 15 con- certi sinfonici, Napoli ha ottenuto una sov- venzione di lire 183.500.000. Del pari, durante l’esercizio 1948-49, mentre agli stessi Enti scddetti è stata assegnata - a causa del mi- nor gettiho dei diritti erariali sugli spettacoli e quindi della minore disponibilità di fondi - una sovvenzione media di lire 49 milioni per 26 spettacoli lirici e 13 concerti sinfonici, a Napoli ne è stata attribuita una di lire 234.282.000, più 5 milioni per spettacoli di danze classiche nel Teatro Greco di Pompei e cioè in definitiva, lire 239.222.000 per 83 re- ciie liriche, 15 concerti sinfonici e vari spet- tacoli di danze classiche.

qc Per il corrente esercizio finanziario la sovvenzione al San Carlo è di importo pari a quella del 1948-49 (lire 234.222.000) - a cau- sa del gettito del fondo pressoché uguale a quello dello scorso esercizio - con una inte- . _ _ , . . . .

CAMERA DEI DEPUTAT~

grazione di lire 8.500.000 per spet,tacoli di danze classiche, concerti sinfonici e spettacoli di prosa a Pompei, Napoli e Capri.

(( L’entità delle predette sovvenzioni a con- fronto con quella degli altri Enti lirici non privilegiati, sta a dimostrare che si B voluto avvicinare gradualmente Napoli al tratta- mento usato per Roma e Milano.

(( I1 riordinamento degli Enti lirici B pro- blema che dovrà essere affrontato nel quadro generale della riforma della legislazione sul teatro, attualmente allo studio. Frattanto, questa Presidenza ha assunto l’iniziativa di un disegno di legge, diretto a venire incontro alle. più urgenti esigenze nel campo teatrale.

(( I1 provvedimento, che pub in un certo senso considerarsi preparat,orio, della più va- sta riforma da attuare in questo settore, com- pohrebbe, tra l’altro, l’aumento dal 12 al 15 per cento della quota a favore degli Enti lirici da prelevarsi dai diritti erariali sui pub- blici spettacoli, nonché l’istituzione di una Commissione consultiva centrale, divisa in due sezioni, di cui una per la lirica e per i concerti, con il compito di esaminare i pro- blemi di carattere generale interessant,i il teatro.

(( In tal modo verrebbero apprestati sul piano finanziario e tecnico i mezzi per proce- dere alla stabilizzazione dei quattro maggiori Enti lirici (Roma, Milano, Firenze e Napoli), nonche per la sistemazione a carattere stagio- nale degli Enti minori.

(( Si attende, ora, l’adesione dei Ministeri interessati, per concretare il testo definit.ivo dello schema di legge da sottoporre al Consi- glio dei Ministri n.

I l Sottosegretario di Stalo ANDREOTTI.

MANCINI. - Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Porzio e al Ministro dei trasporti. - (( Per conoscere in relazione alla risposta a una precedente int,errogazione con richiesta di risposta scritta circa la fer- rovia Silana e la stazione ferroviaria in Sil- vana Mansio, se - ai fini dello sviluppo tu- ristico della Sila, più volte promesso dal Go- verno e riconfermato di recente dal Sottose- gretario Andreotti in Senato nella seduta del 21 luglio - ritengano opportuno che una del- le stazioni della costruenda ferrovia Silana - in milncanza di apprezzabili motivi tecnici ed in contrasto con il più elcmentare buon senso - sorga lontana tre chilcmetri da Silvana Mansio, localiti3 turistica fiorente e , .

sviluppata, unico centro abitato di tutta la zona attraversata dalla ferrovia e dotata di MTicio postelegrafico, punto d’incontro della progettata strada di allacciamento con i laghi.

(( E per conoscere, alt,resì, quali siano le (( ovvie c.onsiderazioni )) che si oppongono al- l’attuazione del richiesto spostamento, in quanto all’interrogante consta, per direhta co- noscenza, che una deviazione del tracciato verso Silvana Mansio, all’altezza del chilo- metro 90 della strada st.atale n. 107,“non com- porterebbe né maggiori oneri fiscali, né dif- ficoltà di (( penetrazione planoaltimetrica )) ; le quali difficoltà, anche se esistenti, dovreb- bero essere superate in considerazione dei ri- levanti vantaggi che ne deriverebbero a tutta la zona.

(( L’interrogante fa presente, inoltre, che le assicurazioni contenute nell’ultima parte della risposta del Ministro dei trasporti rela- tive alla (( possibilità di spostare di circa 250 metri verso Camigliatello la prevista stazione dei Villini )) non soltanto non toccano ’la so- stanza del problema, ma palesano una non precisa conoscenza dei luoghi da parte del Ministero dei trasporti; in quanto la località di Campigliatello, distante oltre 13 chilometri di strada statale (n. 107) e 3 chilometri di strada interna dalla località Villini (vecchia denominazione di Silvana Mansio)) non pub avere alcun rapporto con il richiesto spo- stamento.

(( Per sapere, infine,se non ritengano giu- sto e conveniente dare immedhte istruzioni - e comunque prima che abbiano inizio i lavori - perche si provveda finalmente allo spostamento della stazione nella località di Silvana Mansio )I .

RISPOSTA. - ( (Al riguardo, anche a nome del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Vice Presidente del Consiglio, onorevole Porzio, si comunica ‘quanto segue.

(( Nella costruzione della ferrgvia Cami- gliatello-San Giovanni in Fiore fu prevista a circa 10 chilometri da Camigliatello una fer- mata che prima denominata San Nicola B stata denominata poi Villini.

(C Tale fermata B stata spostata, senza al- cuna variazione nel tracciato ferroviario, verso San Giovanni in Fiore in località più pianeg- giante e più prossima alla strada nazionale il. 107.

(( La esatta conoscenza della localith con- sente di confermare che l’avvicinamento del- la fermata stessa alla località Silvana Mitn- sio, che ne dista circa 3 chilometri, richie- derebbe una deviazione ,al tracciato ferrovia-

CAMERA D E I DEPUTATI - 1103 - 21 SETTEMBRE 1949

rio, che importerebbe un allungamento di circa 3 chilomet.ri e una maggiore spesa di oltre 200 milioni.

(( La deviazione darebbe luogo, inoltre, a una sensibile deformazione al tracciato ferro- viario, che .aggraverebbe le condizioni eco- nomiche dell’esercizio.

(( Pertanto la deviazione proposta, eostitui- rebbe un errore tecnico ed economico che non trova sufficienti giustificazioni nel traffico da servire D.

. I l Ministro dei trasporti CORBELLINI.

MANCINI. .- AZl’AZto Commissnn‘o per l’igiene e la sanità pubblica. - (([Per coco- scere i motivi che - in contrasto con le esi- genze di 14 Comuni interessati e con le le- gittime aspettative dei medici aspiranti - hanno suggerito la sospensione del concorso per titoli ed esami ai posti vacanti di ufficiale sanitario nella provincia di Cosenza, regolar- mente indetto con decreto del Prefetto del 27 dicembre 1948 D.

RISPOSTA. - (( I1 prowedimento di sospen- sione dei concorsi ai posti vacant.i di Uffi- ciale sanit*ario, non ancora espletati alla data del provvedimento st,esso, B stato adottato per tutte le provincie e non soltanto per quella di Cosenza.

. (( I motivi che hanno suggerito la sospen- sione dei predetti concorsi sono da ricercarsi nella necessita di rivedere le norme che at- tualmente regolano l’importante e delicato servizio della vigilanza igieni& e della pro- filassi delle malattie trasmissibili, al fine di migliorarne il fiinzionamento.

CC Lo studio delle nuove norme B tuttora in corso e non sembra opportuno revocare il provvedimento di sospensione dei concorsi in ngget,to, in attesa della nuova disciplina del servizio e delle eventuali modifiche al tratta- mento economico-giuridico degli Ufficiali sa- nitari )).

L’Alto Commissario COTELLESSA.

MANCINI. - Ai Ministri delle finanze, dez lavori pubblici e dell’agricoltura e fore- ste. - (( Per sapere quali immediati provve- dimenti - e in modo diretto (sussidi, inden- nizzi, contributi) ed in modo- indiretto (sgravi ed agevolazioni fiscali) - intendano adottare per alleviare i danni di rilevante entità pro- dotti dalla. grandine abbattutasi con inaudit,a violenza, nella notte del 4 luglio 1949, in al- cune zone della provincia di Gosenza ed in

particolare modo nel territorio dei comuni di Guardia Piemontese, Fuscaldo, Cetrano, Pao- la, San Lucido, Acquappesa, Marano Mar- chesano, Marano Principato, Cerisano, Men- dicino, Carolei, Paternb, Mangone, Rogliano e Belsit.0, e per conoscere quali istruzioni si intendono ‘dare ai dipepdenti Uffici periferici per l’approntamento di quei mezzi capaci di rendere sollecite e rapide le procedure di ac- certamento e di liquidazione dei danni a fa- vore delle popolazioni colpite che, essendo per la gran pwte composte dalle minori categorie agricole, si trovano in una situazione di estre- mo disagio per la distruzione quasi totale dei raccolti n.

RISPOSTA. - (( La violenta, grandinata ab- battutasi nella notte del 4 luglio corrente acno sui comuni di Guardia Piemontese, Fuscaldo, Cetraro, Paola, Marano Principato, San Lu- cido, Acquappesa, Marmo Milrchesano, Ce- risano, Mendicina, Carolei, Paternb, Man- gone, Rogliano e Belsito ha danneggiato quasi esclusivamente , proprietà agricole per cui esula dalla compctcnzd di questa Ammini- strazione ogni intervento al riguardo.

(( Solo i comuni di Acquappesa, Aieta e Belvedere Marittimo hanno segnalato all’Uf- ficio del Genio civile di Cosenza altri danni e precisamcnte, il primo la rottura di circa 30 mila tegole a case di proprietà privata e gli altri due lievi danni alle opere di interesse pubblico.

(( Nessun provvedimento deve quindi es- sere adottato da parte del Ministero dei la- vori pubblici)).

II Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici

CAMANGI.

MANCINI E BRUNO. - AZ Ministro dei lavori pubblici. - (C Per conoscere le ragioni per le quali il comune di San Marco Argen- tano, in provincia di Cosenza, non B stato in- cluso fra quelli a favore dei quali, nell’eser- cizio 1948-49, sono stati disposti finanzia- menti per lavori pubblici, nonostante che la Amministrazione comunale, sollecitata da no- tevoli esigenze locali, rese più acute dall’au- mentata disoccupazione e nello stesso tempo ispirandosi a motivi generali di convenienza economica, con lodevole diligenza avesse tem- pestivamente richiamata l’att,enzione degli Uf- fici regionali e provinciali sulla opportunità di utilizzare i fondi - Contrariamente a quanto k poi avvenuto - per ultimare opere già iniziate e non compiute; e per conoscere se non rit,enga opportuno dare istruzioni per-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1104 - 21 SETTEMBRE 1948

eh6 in occasione dei nuovi stanziamenti si ri- pari all’ingiusto trattamento e si adottino cri- teri di maggiore equith sociale e convenienza economica )).

(1 RISPOSTA. - (1 I fondi stanziati nello scorso esercizio per l’esecuzione di opere pub- bliche straordinarie, anche di conto degli Enti locali, erano d’importo assai limitato, in relazione alle, richieste dei diversi Co- muni ed alle numerosissime urgenti neces- sita d s fronteggiare.

(1 Non tutti i Comuni hanno potuto, ouindi, essere soddisfatt,i e non si B nemmmeno po- tuto assicurare il comp1et;lmento di tut,te le opere giA iniziate e rimaste sospese per man- canza di finanziamento.

(1 Comunque, le esigenze segnalate dal co- miine di San Mnrco Argentano sono tenute in pwticolare evidenza e si cerrherh di nn- darvi inr,ontro, nel miglior modo possibile, se si avranno in segiiito ulteriori dipponibi- lit& da utilizzqre per lavori del genere.

(( In ogni modo sono state recentemente ap- provde e saranno quanto prima puFblicate, nuove norme di legge rhe sono dirette ap- punto ad awvolare gli Enti locali nella ren- lizzazione dei loro Drocrnmmi costru Vivi. An- che i l comune di San Marco Argentano potra percib chiedere la concesione dei sensihi.li benefici che esse prevedono par dare attua- zione, sia pure gradualwente, alle opwe che rientrano nella sua competenza, compreso il completnmmto di quelle che lo St.ato ha in part,e pot,uto finora finanziare in virtù delle eccezionali disposizioni agevolative di legge emanate per lenire la disoccupazione )).

IL Sottosegretario d i Stato CAMANGI.

MANNIRONI. - AZ Ministro del tesoro. - Per conoscere ‘le ragioni che hanno finora

ritardato e ritardano la definitiva costituzione del consiglio di amministrazione del Banco di Sardegna e quindi l’effettivo funzionamento del Bqnco stesso.

(( Tale ingiustificato ritardo B qnanto mai dannoso all’economia isolana, soprattutto per- chb - proprio per il mancato funzionamento del Banco - non si B potuto finora prowe- dere all’impiego degli 800 milioni destinati all’industrializzazione della Sardegna, che di quei fondi ha urgente necessitk x .

RISPOSTA. - 11 Per quanto concerne la no- mina del Consiglio d’AmminiFtrazione e del Collegio sindacale del Bmco di Sardegna si

dichiara ch.e questo Ministero ha dovuto at- tendere che gli Enti indicati dalle noime sta- tutarie (e cioB, Alto Commissariato per la Sardegna, Camera di commercio, agricoltura e industria di Cagliari, Sassari e Nuoro) fa- cessero pervenire le previste designazioni. At- tualmente, si B in attesa del benestare, da pzlrte del Presidente della Regione sarda, nei riguardi della nomina di uno degli elementi designati per la carica di Consigliere.

I( Non appena perverra tale risposta, che 8 stata gi8 sollecitata, la trattazione potrà essere portata, in una delle prossime riunioni al- l’esame del Comi t,ato interministeriale per il credito ed il riepnrmio, a i fini della nomina degli elementi prescelti.

(( Per quanto riguarda la scelta del Presi- dent,e del Banco, l’Amministrazione centrale della Banca d’Italia aveva chiesto al cessato Alto Commissariato pcr la Sardegna, in via ufficiosa e riservata, una lista di nomi, ma la richiesta B rimasta inevasa. Cib, ovviamente, ha ritardato la definizione della quest.ione, in quanto ha posto questo Ministero nella con- dizione di non. poter procedere alla nomina, mancando i nominativi degli elementi quali- ficati, ritenuti idonei alla assunzione della carica.

(1 Si fa presente, comunque, che, entro breve termine, non appena completata la ne- cessaria istrutt,oria, si ritiene possa farsi luo- go alla definitiva nomina delle cariche . di competenza governativa, in modo che il Bnnco di Sardegna possa. iniziare i l suo effettivo funzionamento )).

IZ Sottosegretario di Stato MALVESTITI.

MANNIRONI. - AZ Ministro dell’ngricoltu. ra e delle foreste e all’Alto Commissario per l’alimentazione. - (1 Per sapere se non riten- gano necessario abolire definitivamente i con- tributi gravanti, a favore delle SEPRAL, su varl generi alimentRri dei qual i i predetti or- ganismi non si occupano più, dopo la cessa- zione di ogni disciplina annonaria.

. C( L’interrogante ritiene che il ritorno alla normalitd nel settore annonario e l’abolizioni: delle registrazioni e dei tesseramenti non solo non giustificano il pagamento dei contributi, che incidono inevitabilmente sul costo dei ge- neri gravati (carni, vino, ecc.), ma neppure la sopravvivenza degli attuali uffici n.

RISPOSTA. - 11 Si informa che questo Alto Coxmissariato, in data 31 luglio 1949, ha di- sposto, presso le varie provincie, la emana-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1205 - 21 SETTEMBRE 1949

zione d i apiositi decreti prefettizi i quali con- templano, entro il termine massimo del 31 agosto 1949, l’abolizione d i tutti i contributi SEPRAL gravanti i prezzi ,di prodotti alimen- tari, oltre quelli sui cereali e derivati gi& abo- liti .a decorrere dal 1” agosto 1949.

(( Per quanto in particolare concerne la fu- tura attività delle Sezioni provinciali della alimentazione - cheysi alimentano ora con i soli contributi sul grano e sullo zucchero ap- plicati su base nqzionale - si fa presente che la questione deve essere inquadrata in tutto il problema alimentare e risolta in rapporto alla polilica che il Governo intender& seguire in tale settore D.

L’Allo Commissnrio COTELLESSA.

MAROTTA. - A l Ministro det lavoro e detta previdenza sociale. - K , Per conoscere quali siano - allo stato attuale - le possibi- lità di emigrazione in Australia di nostri la- voratori e quali prospettive si abbiano per l‘avvenire n.

RISPOSTA. - I( Allo stato attuale le possibi- lità di emigrazione in Australia per i lavora- tori italiani sono molto limitate, in quanto gli espat,ri verso quel continente hanno luogo sol- tanto in base ad atti di chiamata diretta ef- fettuati da familiari, colà residenti, o da im- prese australiane che ’abbiano ottenuto il re- lativo permesso di sbarco.

(( Con tale procedura partono in media un centinaio di -persone al mese.

(( Durante l’anno 1948, secondo le statisti- che del Ministero degli affari esteri, sareb- bero così emigrate 1534 uni&.

(( Per quanto riguarda le prospettive per l’avvenire, il Ministero predetto ha fatto co- noscere che si hanno fondate speranze di po- ter stabilire una notevole corrente migratoria non appena saranno concluse le t,rattative già iniziate al riguardo con le competenti autorità australiane )).

Il Minist70 FANFANI.

MAROTTA. - 41 Ministro de i trnspoTli. - (( Per- conoscere se non ritenga opportuno chiedere il parere del. Consiglio di Stato, so- prassedendo nel frattempo da ogni decisione, in merito alla dibattuta questione dei minac- ciati licenziamenti di quei vincitori di con- corsi, già assunti in servizio,‘ che non sono in gl;ado di esibire la dichiarazione integrativa

richiest,a con la circolare 5000 del io agosto 1948, del Ministero della difesa.

(( Infatti, un eventuale atteggiamento della Amministrazione favorevole al licenziamento dei suddetti, potrebbe apparire contrario ad ogni principio di diritto, dato che essi hanno partecipat,o ai concorsi esikendo i titoli ri- chiesti dal bando, sono stati assunti p.rima ancora che fosse emanata la citata circolare ed hanno già prestato oltre un anno di ser- vizio.

(( IJn migliore esame della qvestion’e si rende necessario soprattut,to per gli apparte- nenti a delle formazioni militari che all’at,to dell’espletamento dei concorsi venivano con- siderati come rpparti combattenti della gu er- ra di Liberazione’e che soltant,o in seguito sono state escluse da tale riconoscimento, con una disposizione che non pub certo avere ef- ficacia retroattiva, anche in considerazione del fatt,o che i predetti vincitori avrebbero potuto più facilmente trovare un’altra siste- mazione, se la loro esclusione fosse stata tem- pestivamente disposta e non si fosse fatto pas- sare tanto tempo lasciandoli in servizio, pie- namente tranquilli circa il loro avvenire )).

RISPOSTA. - (( L’Amministrazione ferrovia- ria per ottemperare alla legislazione ed alle disposizioni normative emanate dal Ministero della difesa per riconoscere ed attribuire a chi di diritt,o la qualifica di combattente, ha diramato opportune circolari a tutti gli Im- pianti per richiedere agli interessati, come stabilito, le dichiarazioni integrative secondo le ultime disposizioni dettate dalla circolare n. 5000 del 10 agosto 1948 del Ministero della difesa.

(( Tale richiesta si imponeva per definire la posizione di ,tutti coloro che avevano ber,e- ficiato delle provvidenze previste per i com- battenti, tenendo conto della raccomandazio- ne fatta: con la surriferita circolare in merito alla ((necessitk di garantire che le dichiara- zioni ,di cui si tratta fossero sempre rilasciati, nella nuova formula e soltanto a chi ne :Aves. se effettivamente diritto D.

(( Ad ogni ‘modo si fa presente che noil h stato mai dato alcun ordine di licenziamento nei confronti di coloro che pur avendo a silo tempo comprovata la qualità di combatlrrlti. in base alle disposizioni allora vigenti. 219~

siano ora in grado di presentare la dichiara- zione integrativa conforme alle ultime dispo.- sizione legislative e che, nei riguardi di CPVF. sti ult,imi, si B stabilito che i singoli casi siano . segnalati alla Direzione generale delle ferro- vie dello Stato per le opportune decisioni.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1106 - 21 SETTEMBRE 1949

CC Tali decisioni sarhnno adottate dopo un nuovo esaiiie delle rispettive posizioni e sen- tita, se del caso, la Presidenza del Consiglio al fine di seguire criteri uniformi rispetto agli altri Ministeri 1).

Il nlinis tro CORBELLINI.

MAROTTA. - A1 Ministro della difesa. - (( Per conoscere se non ritenga opportuno proporre la concessione di una amnistia a fa- vore di quei militari sbandatisi 1’8 settembre 1943, in seguito ai noti eventi bellici, e poi colpiti da condanna dei Tribunali militari, anche perche molt.issimi militari che si tro- varono nelle stesse condizioni, più fortunati, non sono stat.i affatto perseguiti.

(( La concessione del condono della pena, già att,uato, non elimina le conseguenze della condanna soprattutto nei riguardi di quei gio vani aspiranti a pubblici impieghi )).

RISPOSTA. - (( Si comunica che non risul- ta vi siano delle denuncie, seguite da conda , - na, a carico di militari dell’Esercito per il solo fatto di essersi sbandati all’atto dell’armi- stizio.

(( Well’ipotesi che si voglia far riferimento ai militari che non hanno risposto ai bandi di censimento, si osserva:

a) i militari sbandati vennero a trovarsi in posizione militare irregolare, in quanto non potevano essere considerati in congedo provvisorio n6 legittimamente assenti dal servizio;

b ) i bandi di censimento avevano, fra l’altro, il fine di regolarizzare la posizione mi litare degli sbandati;

c) detti bandi, disposti dopo la libera.- zione delle singole provincie, prevedevano ter- mini amplissimi per la presentazione, talché nessuna causa di forza maggiore poteva giu- stificare la non presentazione; 3

d ) gli interessati, pertanto, non rispon- dendo ai bandi in parola, incorsero nel reato di diserzione, dato che, volontariamente, ven- nero meno ad un tassativo okbligo imposto dalle leggi militari;

e) la denuncia, quindi, in tali casi, non avvenne specificamente per lo sbandamento, ma per reato che, pur traendo origine dallo sbandamento medesimo, si fondava sulla in- frazione all’obbligo previsto dai ripetuti bandi.

(( Peraltro, i militari in questione hanno fsuito delle disposizioni previste dal decreto

luogotenenziale 29 marzo 1946, n . 132, modifi- cato dall’articolo 15 del decreto presidenziale 22 giugno 1946, n. 4, il quale, come B noto, concesse per i reati di assenza dal servizio:

l’amnistia, se l’interessato si fosse gilà ri- presentato spontaneamente alle armi entro il 1” maggio 1945, (ci08 anteriormente alla emanazione del citato decreto lugotenenziale);

il eondono, qualora la ripresentazione alle armi non fosse stata spontanea o - pur essendo tale - fosse avvenuta dopo i l termine predetto o non avesse addirittura a,vuto mai luogo (per coloro che avessero ancora obbli- ghi di servizio la concessione del condono ere subordinata alla prese.ntazione %d una auto- rità militare entro il 23 luglio 1946).

(( Premesso quanto sopra, questo Ministe- r o ritiene che non sia il caso di procedere ad una estensione della amnistia a favore di tutt.i coloro che non si sono ripresentati alle armi. Occorre infatti considerare che trattasi di ele- menti i quali, non curando di ripresentarsi ai reparti,’hanno dato prova di totale disin- teresse dei loro obblighi militari e che solo ora, volendo accedere ai pubblici impieghi, chiedono la concessione di benefici che, per il loro comportamento, hanno dimostrato di non meritare.

(( L a concessione del condono a favore dei predetti elrmerti B gi& da considerarsi un atto di magnanimità e di indulgenza oltre il qua- le non sembra opportuno andare, anche per non creare un pericoloso precedente ai fini del mantenimento della disciplina D.

Il Ministro PACCIARDI.

.

MARTINO. - A2 Ministro della difesa. - (( Per sapere se, dato che i l personale della disciolta (( Milmart )) non venne compreso nel Corpo reale artiglieria marina come di sposto dal decreto 2 marzo 1944, n. 81, e non percepì il t,rattamento di quiescenza ad esso spettante, il Ministero non intenda adottare provvedi- menti a l fine della riassunzione del detto per- sonale in servizio permanente effettivo )).

RISPOSTA. - CC In merito si fa presente che il Corpo reale artiglieria marittima, istituito con regio decreto-legge 2 marzo 1944, n. 81, e successivamente disciolto ai sensi della leg- ge 5 maggio 1948, n. 178 (che non converti in legge il sopradetto regio decreto) verne costi- tuito essenzialmente con personile di leva e richiamato che le varie armi cedettero, a suo tempo, alla istituenda, n Milmart I>,

CAMERA DE‘I DEPUTATI - 1107 - 21 SETTEMBRE 1949

(( Naturalmente, in seguito allo scioglimen- to del Corpo, i l predetto personale venne resti- tuito all’arma di provenienza che ne dispose il congedamento in ragione della classe di ap- partenenza.

(( Gli elementi che non appartenevano alle suddette categorie (leva-richiamali), ma a quelle dei volontari o del serbizio permnnen- te, vennero reintegrati dall’armn di prove- nienza al proprio Corpo e categoria in rela- zione, alla posizione giuridica da essi pos- seduta.

(( Al personale appartenente all’ex (( Mil- mart )) venne conseguentemente corrisposto, all’atto del congedamento, il trattamento eco- nomico previsto dalle disposizioni in vigore e quindi soltanto al persopale di carriera in de- terminate condizioni ed in possesso dei titoli necessari fu potuto corrispondere il tratta- mento di quiescenza cui aveva diritto.

(( Cib premesso, non pub parlarsi generi- camente di riassunzione in servizio perma- nente effettivo, e la richiesta di riassunzione potrebbe, a1 massimo, riferirsi soltanto ai mi- litari legati all’Amministrazione da nn vinco- lo di ferma o da un rapporto di eervizio.

(( Tuttavia, neppure per tale limitata rias- sunzione appare possibile aderire alla richie- st,a perche ad essa si oppongono gli obblighi assunti col trattato di pace e le conseguenti liwitazioni sull’entith della forza bilanciata e dei relativi organici D.

IZ Sottosegretario d i Stato RODIN~,

MATTEOTTI MATTEO. - AZ M i n i . ~ t ~ o degli &fari esteri. - (1 Per sapere quale azio- ne il Governo intende svolgere per tutelare gli interessi e i diritti dei cittadini italiani re- sidenti nel territorio ceduto alla Jugoslavia, i quali a norma dell’articolo 19, sezione 11, del Trsttato di pace dovevano esercitare diritto di opzione entro la data del 15 setbembre 1948 per conservare la cittadinanza italiana; tenen-

‘ do presente che circa trentamila italiani si t.rovano oggi, scaduto tale termine, nella im- possibilita di conservare la citt,adinanza ita- liana per cause indipendenti dalla loro volon- ta. Tali cittadini vanno incontro a!la perdita dei loro beni, del lavoro a cui hanno dovuto rinunciare all’atto dell’opzione per la cittadi- nanza italiana e corrono il rischio di perdere la libertà e spesso la vita come gi$ verificatosi durante il tentativo di esodi clandestini >).

RISPOSTA. - (( Al problema delle opzioni, che B fra peUf cbe hanno maggiore rilievo

nei rapporti italo-jugoslavi, il Governo ha de- d icato particolare cura, adoperandosi nei modi e con tutti i mezzi possibili per cercare .di rerdere meno onerose le clausole del Trat- tato di pace e - in presenza dell’atteggia- mento rigido e per molti a?pet,ti negativo del Governo jugoslavo - in ogni caso ottenerne l’osservanza. L’azione italiana si 8, grosso modo, aggirata su tre punti:

1”) scadenza’al i5 settembre i948 del ter- mine per esercitare il diritto di opzione;

2”) espletamento della procedura di opzione nei confronti di coloro che avessero presentato la relativa dichiarazione entro i termini prescritti;

3”) assistenza a coloro che, p’ir essendo et,nicamente italiani ed avendo optato per l’Italia nei modi prescritti, avessero veduto rigettata la loro opzione &!le Autorità jugoslave.

(( Per quanto concerne il primo punto, si è provveduto, all’approssimarsi del 15 settem- bre 1948, a rappresentare al Govorno jugo- slavo l’opportunita di una proroga al termine per l’esercizio del diritto di opzione, atteso il verificarsi di numerosi casi di mancato eser- cizio in termini di tale diritto per motivi che non potevano invero imputarsi alla volontk de- gli interessati. Dopo un iniziale rifiuto il Go- verno jugoslavo decideva una proroga del ter- mine a1 15 febbraio 1949, in prosqirnita della data stessa;’col che praticamente non si ottene- va che una sanatoria delle opzioni tardive.

(C Alle stesse autorith jugoslave noc si 4 mancato di far presenti gli inconverienti de- rivanti dalla lunghezza del disbrigo delle va- rie pratiche di opzione, cib che dpterminava fra gli optanti il prohngarsi di numefose si- tuazioni personali e familiari particolarmente incresciose. Limitando l’esame della questione alla, categoria di coloro che hanno optato stan- do sul territorio ceduto alla Jugoslavia, si è in grado di precisare che, secondo’ dati non definitivi e riferentisi al 30 aprile 1949, circa 20 mila dichiarazioni di opzione vono state accolte e gli interessati han potiito raggiun- gere l’Italia o sono in via di trasferimento; altre 10 mila dichiarazioni invece non hanno sortito esito favorevole. Nei confronti dei ti- tolari delle dichiarazioni respinte, di cui ri- sultava in modo non dubbio l’appartenenza per lingua’ all’Italia, la Legazione in Re]- grado ed il Conosolato generale in Zagtlbria hanno spiegato’ e vanno spiegando tu& la possibile assistenza, affinche tali decisioni vengano riformate dagli organi jugoslavi di seconda e terza istanza d i fronte ai quali i varP provvedimenti di rigetto del16 op-

: CAMERA DEI DEPUTATI - 1108 - 21 SETTEMBRE 1049

zioni sono stati impugnati dai singoli inte- ressati. -

(c.Allo stato attuale di cose, comunque, poi- ch6 nei rapporti italo-jugoslavi è subentrata una fase di contatti e trattative su quasi tutti i problemi riferentisi all’applicazione del Trat- tato di pace, il Governo italiano si adopererà in tale sede per dare alla questione un nuovo impulso cercando di assicurare un’adeguata tutela dei beni e degli interessi degli optanti )).

I l MinisIro SFORZA.

MAZZA. - AL Ministro dei locori pub- blici. - (( Per conoscere i motivi per cui si ritarda da anni la ricostruzione delia scuola marittima nel comune d i Torre del Greco, ter- zo comune italiano per la matricola della-gen- te di mare D.

RISPOSTA. - (( I1 comune di Torre del Gre- co dette a suo tempo incarico ad un ingegnere libero professionista di redigere il prog:tto per la ricostruzione della scuola professionale marittima del comune stesso.

(( L’elaborato fu trasmesso nel luglio rlel- lo scorso anno all’ufficio del Genio civile com. petente ma fu restituito al progettista per al- cune necessarie variazioni di carattere temi- co e solo recentemente è stato ripresentato per l’approvazione.

c( I1 progetto in parola è tenuto in partico- lare evidenza per poter disporre il finaiLzia- mento e l’esecuzione dei relativi lavori appe- na possibile )).

I l Sottosegretario di Stato CAMANGI.

MICELI. - Al Ministro dell’agricoltura e delle foreste. - (( Per conoscere i motivi per i quali il Consorzio agrario di Catanzaro, dopo aver licenziato nell’aprile ’ ben 18 dipendenti, si accinge a licenziarne altri 20 entro il 31 lu- glio 1949; e per sapere se - tenuto conto che le molteplici attivita, del Consorzio - create, oltre che dal forzoso cont,ributo dei produttori e dei consumatori, anche dalle capacita. e dall’operosit& del personale dipendente - possono consentire la continuazione di un uti- le impiego di tutto il personale attualmente in servizio; e che sarebbe scandaloso accre- scere ulteriormente i giA riFpettabili incre- menti patrimoniali del Consorzio a spese del- la miseria e della disoccupazione dei dipen- denti; potendosi prevedere che, gran parte dei dipendenti del Consorzio stesso, per la loro esperienza delle condizioni della produzione

agricola locale, dovranno essere assunti quali elementi tecnici negli organi di rilevazione e controllo destinati alla attuazione della rifor- ma fondiaria, particolarmente operante in una provincia che come quella di Catanzaro b sede di vaste zone latifondistiche - il Ministro dell’agricoltura, a cui a norma del decreto legislativo 7 m%ggio 1948, n. 1235, b demani data 1’8lta sorveglianza, non ritenga neces- sario ed urgente perché il minacciato licen- ziamento venga sospeso.

RISPOSTA. - (( I1 Consorzio agrario provin- ciale di Catanzaro, come molti altri Consorzi si trova nella necessit,h di dover licenziare una parte del proprio personale, in quanto le.ge- . stioni ‘speciali affidate dallo Stato ai Consorzi agrari vanno sempre più diminuendo di nu- mero e di lavoro.

(C Conì’è noto, infatti, le Gesione U.N.R.R.A. i= e 20 programma -sono da tempo esaurite, gli ammassi dei prodotti agricoli, che fino a qualche anno fa riguardavano la maggior parte dei prodotti, sono oggi limitati a l solo ammasso per contingente del grano. La fi- . duzione di attivita, di tali gestioni speciali im- pone di conseguenza la necessità, seppure spiacevole, di riduzione del personale che a tali gestioni era addetto.

(( N6 pub imporsi a l )Consorzio agrario di Catanzaro di mantenere in servizio tutto il personale esuberante, in quanto cib impliche- rebbe in poco tempo la rovina economica del- l’Ente, il quale come tutti i Consorzi agrari svolge una importantissima azione calmiera- trice nel commercio di materie utili all’agri- coltura.

c( Né, d’altra parte, tutto il personale esu- berante può trovare utile impiego in quella che è la gestione ordinaria del Consorzio agra- rio di Catanzaro, .in quanto B da tener pre- sente che tale gestione già dispone del perso- nale necessario, né il Consorzio è in condi- zioni di intraprendere nuove attività tali da impiegare tutto il personale esuberante.

(( Un intervento del Ministero inteso a far sospendere i licenziamenti in corso, sarebbe, quindi, oltre che un att’o illegittimo, in quanto viziato da eccesso di potere, anche un atto cont,rario alle fina1it.h del Consorzio.

(( Non si vede, infine, per quali motivi il licenziamento di parte del personale accre- scerebbe il patrimonio. del Consorzio, il quale, com’è noto, non ha fini di lucro, n6, come il personale esuberante possa trovare impiego nell’attuazione della riforma fondiaria, tut- tora in corso di studio.

‘ CAMERA DEI DEPUTATI - 1109 - 21 SETTEMBRE 1949

(( Ad ogni modo si fa presente che poiche la quest.ione‘ dei licenziamenti dei dipendenti dei Consorzi agrari, non è limitata al solo Consorzio di Catanzaro, è in corso un’aziorie di tu,tela da parte del Sindacato dipendenti consorzi agrari, azione che tende a far otte- nere un trattamento di favore al personale li- cenziando, a carico del bilancio dello Stato.

(( In proposito è stat’a già tenuta presso questo Ministero una riunione alla quale han- no pw-tecipato anche i rappresentanti del Mi- nistero dell’interno, del tesoro e del lavoro e si fa affidamento che il Ministero del tesoro possa venire incontro almeno in parte, a quel- le che sono le richieste del Sindacato dipen- denti consorzi agrari D.

I l Ministro SEGNI.

MIEVILLE. - AL Ministro degli affari esteri. - (( Per conoscere quanto concerne la richiesta improvvisa, da parte della Russia sovietica, per l+ consegna, anche non ripa- rate, delle navi da guerra assegnatele dal d i t ta l . E per sapere se risulti al Ministro degli ciffari esteri che gli Stati Uniti e la Gran Bre- tagna erano gih a conoscenza della richiesta russa, prima che questa fosse ufficialmente avanzat,a al nostro paese I ) ,

RISPOSTA. - (( La consegna di 33 navi da guerra italiane, assegnate al1’U.R.S.S. in base all’articolo ‘57 del Trattato di pace, fu formal- mente chiesta dalla potenza interessata il 3 luglio dello scorso anno.

(( I governi americano, bqitannico e fran- cese erano naturalmente al corrente di tale richiesta, dato che quest’ultima ha dovuto es- sere inoltrata al governo -italiano per il tra- mite della Commissione navale delle quattro pot,enze in cui detti Governi sono rappre- sentati.

(( Come è noto, degli altri beneficiari del- !’articolo 57 del Trattato di pace, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, con gesto partico- larmente amichevole e magnanimo, hanno ri- nunziat,o alla totalith delle aliquote della flotta italiana loro assegnate., Anche con la Francia, le trattative iniziate subito dopo la ra t i f ia del Trattat,o di pace si sono concluse con l’ac- cordo del 24 luglio 1948 che, pur imponendo alla Marina italiana un doloroso sacrificio, è il frutt.0 di scambievoli rinuncie e reciproche concessioni, effettuate nel quadro dell’amici- zia che ormai anima i rapporti.tra i due Paesi.

(( 11 ’governo italiano noii poteva mancare d i rivolgere analogo appello alla compren- siQQe del governo sovietico; nella speranza

che quest’ultimo volesse mostrarsi disposto a compiere un gesto simile a quello degli Stati Uniti e della Gran Bretagna o a giun- gere almeno ad un accordo di compromesso, del tipo di quello stipulato con la Francia.

(( 11 governo sovietico, mentre ha accbn- sentito a rinunciare alla completa rimessa in efficienza delle navi, ha però insistito per il loro sollecito trasferimento nel porto di Odes- sa, richiedendo che esso avesse luogo entro termini così brevi, che da parte nostra non poterono essere accettati, dato che non vi sa- rebbe stato il tempo materiale per porre le

‘navi in ‘condizioni di navigabilith. (( La questione fu ripresa in esame-e trat-

tata a Mosca parallelemente ai negoziati per il pagamento delle riparazioni e fu così possi- bile, il 6 novembre 2948, giungere ad una intesa, successivamente completata da un ac- co’rdo tecnico stipulato a Roma; in base alla buale l’Unione Sovietica ha confermato la sua rinunzia alla rimessa in efficienza delle navi ed ha accettato termini di consegna più lar- ghi, in ottemperanza dei quali B attualmente in corso il tpasferimento nel1’U.R.S.S. delle 33 unità assegnatele dal Trattato d i pace n.

IZ Ministro SFORZA.

MIEVILLE. - AZ Ministro della difesa. - (( Per conoscere per quali motivi i soli uffi- ciali inferiori in servizio, permanente eff et- tjvo dell’Esercito siano rimasti esclusi dalle possibilita di sfollamento concesse agli uffi- ciali superiori, ed ai pari grado delle altre armi Creando così, malgrado l’avvenuta uni- ficazione delle forze armate, una evidente condizione di sperequazione che perpetua, la impressione che glf svantaggi siano esclusi- vamente per gli appartenenti all’Esercito; e se ritenga opportuno, che agli effetti della ricost,ruzione dell’Esercito, ufficiali debilitati fisicamente e moralmente, senza più nessuna passione che la loro _missione richiede, ven- gano a trovarsi nel bisogno di rimanere in servizio a causa della loro necessità econo- mica, poiche la sola via di uscita dall’esercit,o loro concessa è la rinuncia a qualsiasi in- dennità o tyattamento di quiescenza per gli anni di servizio prestati; e se non ritenga che in tal modo, per quanto riguarda i’capitani, torni, oltre t,utto, a danno dell’erario, giac- ché costoro promossi al grado superiore, e trovati sL1ccessivament.e non idonei, vengono poi cbllocati in congedo di autorith, con un tratt,amento economico superiore a quello di

CAMERA DEI DEPUTATI - 1110 - 21 SETTEMBRE 1949

cui fruirebbero se potessero lasciare l’Esercito col grado attuale D.

RISPOSTA. - (( Lo sfollamento dei quadri degli ufficiali in servizio permanente delle, forze armate è stato disposto non per favorire l’esodo di coloro i quali sfiduciati moralmente preferivano abbandonare detti quadri anziché riimanervi anche nella sorte avversa (in tal casa sarebbe mancata ogni ragione ideale per un trattamento di favore), bensì per adeguare i ‘quadri alle ridotte esigenze del dopo guerra.

(( Ora, tali esigenze, per quanto riguarda l’Esercito, hanno reso necessario limitare lo sfollamento dei quadri agli ufficiali superiori, per le ragioni che gli organici degli ufficiali inferiori - eccetto quelli dei capitani dei ca- rabinieri e di amministrazione, per le cui ec- cedenze si B provveduto con le norme spe- ciali di cui al decreto legislativo 3 mag- gio 1948, n. 543 - presentavano, all’epoca in cui venne disposto il detto sfollamento, note- voli deficienze numeriche.

(1 Anche allo stato attuale, la situazione dei quadri degli ufficiali inferiori B da conside- rarsi, nel suo complesso, deficitaria, dato che le eccedenze verificatesi nel grado di capitano di fanteria, successivamente all’emanazione del decfeto legislativo 14 maggio 1946, n. 384, per effetto delle promozioni .di numerosi pre- termessi e 8ei trasferimenti per meriti di guerra, si prevede potranno essere presto as- s0rbit.e in virtù del normale ritmo di avanza- ment’o e in vista di quell’assestamento orgn- nico che il nuovo esercito non può mancare di avere.

(( Per quanto concerne, poi, il carattere dell’cffettuato sfollamento dei quadri, B da rilevare, che lo sfollament,o stesso - specie se si tien conto che per suo mezzo si B prov- veduto alla eliminazione dalle forze armate dei più compromessi dopo 1’8 settembre 1943 - lungi dall’essere un premio (dalla cui esclusione a quanto s i sosterrebbe, si lamen- terebbero gli ufficiali inferiori dell’Esercito), B pur sempre un provvedimento che, se anche non si vuol considerare punitivo, ha, quanto meno, aspetto prevalente di selezione nega- tiva, onde non di svantaggi rispetto agli uffi- ciali delle altre forze armate si può parlare, bensì di trattamento di minor rigore.

(C Infine, B da osservare che l’Amministra- zione, nella sua attivith, deve guardare al quadro generale di ogni questione e non ai singoli casi, numericamente trascurabili, come potrebbero essere quelli di ufficiali cbe, (( senza più nessuna passione che la loro mis- sione richiede )), potrebbero essere c0strett.i a

rimanere in servizio, anche perche per questi casi - ammesso che ve ne fossero - si pro\-. vederebbe con i normali mezzi di elimina- zione consentiti dalla legislazione ordinaria.’

(( Per le ragioni sopra esposte, non può che essere confermato l’indirizzo rivolto ad evitare, specie per i gradi inferiori, un ulte- riore depauperamento dei quadri 1).

IZ Sottosegretario di Stato RODINO‘.

MIGLIORI E LEONE. - AZ Ministro d i grazia e giustizia. - (1 Per conoscere che cosa precisamente consti circa frodi perpetrate in giudizi di annu1lament.i di matrimonio avanti i tribunali rumeni, delle quali si ebbe notizia dalla stampa quotidiana, e quali conseguenze possono prevedersi dall’eventuale accertamen- to di frodi, in ordine alla già avvenuta tra- scrizione delle sentenze di cui trattasi presso gli uffici di Stato civile n.

RISPOSTA. - (1 Questo Minidero si è occu’ pato degli annullamenti dei matrimoni di cit- tadini italiani in Romania.

Con circolare del .Guardasigilli 30 dicem- bre 1947 (pubblicata nel Bollettino Ufficiale 31 gennaio 1948, n. 2), dirett.a ai Procuratori generali, furono date istruzioni nel senso c,he le sentenze romene relative a detti ‘annulla- menti di matrimoni, non dovessero essere tra- scritte ed annotate nei registri di stato civile, in Italia, senza il previo giudizio di delibe- razione da parte delle competenti Corti di appello.

Successivamente fu segnalato al Procu- ratore generale presso la Suprema corte di cassazione la opportunit,h di proporre ricorso nell’interesse della legge contro la sentenza 15 aprile 1948 della Corte di appello di Torino, in causa Mazzola contro Ranaldi, con la quale era stato deciso che invece l’anzidetta deli- bazicjne ,in virtù della convenzione consolare italo-romena 15 agosto 1880, non fosse ri- chiesta.

I1 yicorso fu infatti proposto e recente- mente la Suprema Corte di cassazione a Se- zioni unite civili, con sentenza 22 maggio ul- timo scorso, ha cassato nell’interesse della legge la citata sentenza della Corte di appello di Torino.

(1 L a interpretazione data nella circolare del Guardasigilli all’articolo I1 della Conven- zione consolare italo-romena 15 agosto 1880, resa esecutiva con regio decreto 24 marzo 1881, n. 137, ha ricevuto, con la citata sentenza del- la Corte suprema di cassazione, la più autore- vole conferma.

CAMERA DEI DEPUTAT~ - fiii -il 21 S E T T E ~ B R ~ 4949

(( Pertanto, qualora venisse sc,operto che sentenze romene di annullamento d i matri- monio siano state trascritte nei registri di stato civile senza il previo giudizio di deli- bazione della competente Corte di .appello, po- trebbe il Pubblico ministero promuovere azione per fare dichiarare la invalidita del- l’avvenuta trascrizione da parte del tribunale nel cui circondario fu eseguita la trascrizione della sentenza romena non delibata D.

I l Sottosegretario d i Stato CASSIANI.

MONTlCELLI. - Al Ministro della pub- blica istruzione. - (( Per conoscere se non ri- tenga opportuno chiarire l’ordinanza mini - steriale del 25 maggio 1949,. pubblicata nella Gazzetta Ufficiole del 27 maggio 1949, relativa ai concorsi nazionali per tit,oli a posti di ruo- lo speciale transitorio nelle scuole medie, nel senso che possono chiedere la ammissione ilgli esami anche gli istitutori di ruolo dei convitti nazionali (salvo a dimett.ersi al ma- mento della nomina), i quali si trovino nelle condizioni volute dal bando di concorsa, e cioè che abljiano insegnato regolarmente per :in triennio nelle scuole governative nel pe- riodo 1943-48, e che siano provvisti di abili- tazione all’insegnamento )).

RISPOSTA. - (( Da un. approfondito studio delle norme contenute nel decreto legislativo 7 maggio-1948, n. 1127, istitutivo dei ruoli specia.li transitori per il personale insegnante non di ruolo, appare chiaro che le norme stes- se non possono applicarsi in nessun modo nei cocfronti degli istitutori di ruolo; e. ciò per le seguenti ragioni :

1”) il decreto n. 1127 sancisce il princi- pio che, per essere ammessi ai concorsi nazio- nali a posti di ruolo speciale transitorio, oc- corre che gli aspiranti, alla data di entrata in vigore del decret,o stesso, appartengano a ca- tegorie di personale insegnant.e non di ruolo. Pertant,o, non possono parteciparvi gli isti- tutori di ruolo, anche se prima della data di entrata in vigore del predetto decreto ave- vano insegnato regolarmente -come incaricati per un triennio nelle scuole governative nel periodo dal 1943 al 1948;

20) l’unica eccezione al principio più so- pra enunciato B quella introdotta per i pro- fessori di ruolo delle scuole secondarie, ai sensi dell’a.rticolo 7 del decreto legislativo 7 maggio 1948,-.n. 1127, ma essa è pienamente giustificata, sia perché trattasi sempre di per- qonale insegnante, sia perche detti professori

.

di m o l o possono partecipare ai concorsi solo nel caso in cui figurino istituiti posti di ruolo speciale transitorio per gli insegnamenti da essi attualmente impartiti (e ciò allo scopo di non sottrarre posti a coloro che debbono bene- ficiare delle disposizioni di cui al citato de- creto n. 1127). La stessa eccezione, invece, con potrebbe essere estesa anche agli istitu- tori di .ruolo che, com’è noto, appartengono a categorie di personale civile delle Ammi- nistrazioni dello Stato. Si aggiunge che gli istitut,ori di ruolo, per aver la possibilità di essere collocat,i nei ruoli speciali in base al prescritto periodo di servizio preshto come insegnanti incaricati nelle scuole secondarie statali, avrebbero dovuto chiedere le dimis- sioni all’atto dell’entrata in yigore del citato decreto legislativo n. 1127.

(( Per .’tali motivi non si può che rispon- dere negativamente in merito X.

I l Ministro GONELLA.

MONTPCELLI. - AZ Ministri delle finan- ‘ze e dell’agricoltura e foreste. - i( Per Ba- pere, se allo scopo di evitare il rientro in pos- sesso da parte dei propriet,ari dei 435 ettari di terreno concesso a 300 braccianti della zona dell’dmiata, divenuti così piccoli pro- prietari, non ravvisino l’opportunità di dare disposizioni ai dipendenti uffici provinciali e distrettuali, affinch6 le disposizioni del de- creto legislativ? 24 febbraio 1948, n. 114, e del. decreto legislativo 5 maggio 1948, n. 1242, contenenti provvidenze a favore della piccola proprietà contadina, siano applicate anche nei confronti dei contratti di compra vendita dei t,erreni stipulati anteriormente all’entrata in vigore dei suddetti ‘decret.i, ma ancora in corso di accertamento agli effetti dell’impost,a normale del registro e dell’imposta ipotecaria normale 1).

. RISPOSTA. - (( In merito si ritiene di dover precisare, per la parte di competenza, che non si pub far luogo all’applicazione delle norme di agevolazioni tributarie contenute nei d e creti legislativi 24 febbraio 1948, n. 114 e 5 maggio 1948, n. 1242, per la folmazione della piccola proprietà contadina, oanche ai trasfe- rimenti .di terre già precedentemente awe- nuti a favore di 300 braccianti della zona di Amiata. . (( E ci8 perché, trattandosi di ‘norme di

privilegio, le quali formano eccezione alla normalit8 di tributi, qualsiasi estensione per via di interpretazione, oltre i casi e i tempi

CAMERA DEI DEPUTATI - iiii - 21 SETTEMBRE 1949

espressamente contemplati, B interdetta dal- l’articolo 14 delle preleggi.

. ( C Gli interessati per i quali non sia stato ancora definito il procedimento di valutazio- ne, possono, tuttavia, usufruire della mag- giore tolleranza fino ad un terzo dei valori in corso di. accertamento, eccezionalmente consentita con legge 12 maggio 1949, n. 206 (articolo 12), purchB l’amichevole componi- mento delle relative vertenze. avvenga non oltre il 31 maggio 1950 D.

Il Mi.nistro delle finanze VANONI.

MONTICELLI. - Al Ministro dei lavori pubblici . - (C Per conoscere i motivi per cui, malgrado lo stanziamento dei fondi fatto dal ministro in occasione di una sua visita allo Terme di San Casciano Bagni, danneggiate dagli ev,enti bellici, ancora non si B provve- duto al completamento dei lavori stessi, in modo che le nuove terme ancora non sono in efficienza -1).

RISPOSTA. - (( La ricostruzione degli sta- bilimenti termali Docciaccia e Doccia della Testa in comune di San Casciano dei Bagni, ha subito un lieve ritardo perché, in corso di esecuzione, si sono oltrepassate le previ- sioni di spesa delle perizie approvate. Cib ha reso necessaria la compilazione di perizie - suppletive e, conseguentemente, si B dovuto assicurare il loro finanziamento con un ulte- riore stanziamento di fondi.

(( Comunque, i lavori che si riferiscono allo stabilimento Doccia della Testa, sono in corso e, a termini di contratto, devono essere ultimati entro il 24 settembre 1949. Quelli per lo stabilimento Docciaccia sono stati in- vece già ultimati il 13’c. ,m. )).

I l Sottosegretario d i Stato CAMANGI.

MONTICELLI. - Al Ministro dei tra- sporti. - (( Per conoscere i motivi per cui !’Amministrazione ferroviaria ancora non ha preso in consegna la stazione di Serre di Ra- polano sulla linea Chiusi-Siena, che B stata ultimata nella sua costruzione da. parecchio tempo.

(( Tale stazione trovasi in un centro indu- striale di grande importanza per le numerose cave di travertino esistenti nella zona, che dànno lavoro agli operai d i tre comuni ed il suo funzionamento si rende quanto mai urgente a causa dell’intenso traffico di viag- giatori e di merci )).

RISPOSTA. - (( La presa in consegna, da parte dell’Amministrazione ferroviaria, del fabbricatino viaggiatori della feimata di Ser- re di Rapolano è ritardata perché il comune di Rapolano, che ha cost,ruito il fabbricah su area di privati (eredi Carmi) in base a convenzione stipulata, non ha ancora presen- tato il certificato storico catastale e i certi- ficati delle iscrizioni e trascrizioni ipotecarie relative al terreno da cedersi alle Ferrovie.

(( I1 comune di RapolanÒ ha assicurato gli uffici competenti delle Ferrovie di avere sol- lecitati dett-i certificati da parte degli eredi Carmi.

(( Manca altresì l’impianto luce cui deve provvedere il comune cve non si voglia far servizio con lanterne portatili D.

I l Ministro CORBELLINI.

MONTICELLI. - Al Ministro dei l a v m i pubblici . - (( Per conoscere se e quando In- tende provvedere alla sistemazione della strada che unisce Orbetello in provincia di Grosseto con Porto Ercole.

(( Tale strada, della lunghezza di pochi chilometzi, divenuh impraticabiie ed inser- vibile, è l’unica via di accesso al paese di IPorto Ercole, centro peschereccio e di inte- resse turistico D.

RISPOSTA. - (( Risulta invero che il tronco di strada che unisce Orbetello in provincia di Grosseto a Porto Ercole e che costituisce l’unica possibilità di accesso al detto paese è in mediocri condizioni di viabilith.

(( Peraltro tale stato di consistenza non B peggiore di altri tronchi di strade provin- ciali non asfaltate per le quali a causa della mancanza di piogge nella stagione autunno- invernale non è stato possibile utilizzare il materiale di rifiorimento.

(( La carreggiah viene ,mantenuta a spesa dell’amministrazione provinciale di Grosseto mediante spandiment,o di pietrisco. Recente- mente in seguito a danni provocati da allu- vioni, l’ufficio del Genio civile di Grosseto ha provveduto a sua cura al ripristino di cunette ed alla -rimozione delle frane nonché alla costruzione di un tratto di muro di so- stegno.

(( Per una definitiva sistemazione della detta strada occorrerebbe :

10) procedere all’allargamento di due brevi tratti posti all’inizio e a l termine della strada della larghezza. di soli m. 4,50 in con fronto ai m. 6 di larghezza del restante tron co stradale;

CAMERA DEI DEPUTAT~ - lli3 - i i S E T T E ~ ~ B ~ ~ E i94g

2”) prowedere alla fornitura di spandi- mento e cilindratura del piet.risco ancora oc- corrente ed alla successiva bitumatura.

(( Poiché trattasi di lavori di sistemazione e manutenzione di stfade appartenenti alla provincia, lo Stato non ha alcuna possibilit& d’intervento nella esecuzione dei lavori stes- si. Pertanto spetka alla provincia prowedere )).

I l Sottosegretario d i Stalo CAMANGI.

MORELLI. - AZ Ministro del tesoro. - (( Per sapere se non creda opportuno antici- pare al 1” gennaio 1950 il pagamento delle po- lizze, rilasciate ai combattenti della guerra 1916-.i8, con scadenza 29 giugno 1950, prati- cando così ai 400 mila combattenti intestatari lo stesso trattamento praticato ai 2.350.000 di altri combattenti le cui polizze, pur scadendo il 1” gennaio 1948, furono ammesse al paga- mento a partire dal 1” maggio 1947 (decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 7 aprile 1947, n. 397) )).

RISPOSTA. - Un eventuale prowedimento nel senso richiesto non potrebbe essere perfe- zionato se non verso la fine del corrente anno, In epoca, cioè, d i poco precedente quella del- la normale scadenza, venendo a risultare così praticamente d i scarsa utilità.

(( Si assicura che il Tesoro ha già dato di- sposizioni, perché il competente servizio del- l’Istituto nazionale delle assicurazioni inizi sin ,da ora tutto il lavoro preliminare, ine- rente alla liquidazione delle polizze con sca- denza 29 giugno 1950, in modo che da tale data possa senza alcun indugio farsi luogo al relativo pagamento in favore degli interes- sati I ) .

I l Sottosegretario d i Sta€o MALVESTITI.

PAGLIUCA. - Al Ministro dell’agricol- tura e delle foreste. - (( Per conoscere:

1”) se, nell’interesse della produzione fu- tura e dei produttori, non ritenga opportuno ed urgente disporre che l’ammasso extra-con- tingente sia consentito quest’anno fino al 15 agosto o fino al 31 luglio, e che in conside- razione della siccità e dell’andamento stagio- nale pessimo, specie nel Mezzogiorno, siano adottate le stesse tabelle dello scorso anno per la determinazione delle caratteristiche del grano da conferirsi ai (( Granai del’ popolo ));

2”) se non ritenga opportuno vietare ai Consorzi agrari l’acquisto in proprio del gra- no escluso dal conferimento, per evitare con-

fusione tra il movimento e la destinazione di tale grano-e il movimento e la destinazione del grano ammassato )I .

RISPOSTA. - (( 1. - A seguito delle deci- sioni del Consiglio dei Ministri e del Comi- tato interministeriale della ricostruzione, con circolare 10. giugno 1949, n. 3930, si è comu- iiicato ai prefetti, presidenti dei Comitati pro- vinciali ammasso per contingente, che nessun conferimento di grano ’è ammesso quest’anno in aggiunta a quelli risultanti dalle notifiche effettuate dai competenti’ uffici della UNSEA all’inizio .della caapagna granaria,.

(1 Unica eccezione è stata fatta per i pic- coli produttori già esonerati dall’obbligo di conferimento dalla legge 5 gennaio 1949, n.,7 (trattasi di coloro che nella campagna scorsa sono stati chiamati alla consegna di quanti- tativj di cereali non superiori ai 5 quintali), ai quali si è ritenuto opportuno concedere la facoltà di conferire i1 prodotto, qualora lo vogliano.

(( Manca pertanto’ la possibilità di consen- tire conferimenti extra-contingente, nemmeno per un periodo di tempo limitato, come viene suggerito. ,

(( Per quanto riguarda poi la determina- zione delle caratteristiche del grano d a con- ferire si assicura che la tabella di valut,azione adottata quest’anno è la stessa della campa- gna decorsa.

(1 2. - Non si vede come poter vietare ai Consorzi agrari (né del resto sarebbe oppor- tuno) l’acquisto in proprlo del grano non sog- getto ad obbligo di ammasso.

(( Si precisa in merito che non risulta si siano verificati sinora, presso i Consorzi agra- ri, inconvenienti del genere di quelli prospet- tati e si ha ragione di ritenere che non si ve- rificheranno nemmeno in futuro )).

Il Ministro SEGNI.

PALLENZONA. - Al Ministro dell’inter- no e alZ’Alto Commissario per l’igiene e la sanità pubblica. - Per conoscere gli- inten- dimenti del Ministero circa la richiesta avan- zata in data 25 settembre 1947 e rinnovata il 19 febbraio i949 dall’Amministrazione del- l’Istituto di San Corona di Milano, con ospe dale a \Pietra Ligure, tendente ad ottenere lo sganciamento della legge generale sugli ospe- dali circa la regolamentazione dei concorsi per il personale sanitario che presta servizio in detto Istituto e cioè ottenere lo stesso tratr tamento in uso negli ospedali amministrati dall’Istituto di previdenza sociale, avendo

CAMERA DEI DEPUTATI - 1114 - 21 SETTEMBRE 1949

l’ospedale di San Corona caratteristiche ana- loghe a quelle degli ospedali a tipo sanato- riale gestiti dall’1.N.P.S. )).

RISPOSTA. - (( Quanto in oggetto è stato comunicato all’ Alto Commissal iato diretta- mente dai meaici dipendenti dai detti Iwituti, senza che, per altro, sui voti espressi da que- sti ultimi si fossero pronunciate 1’Ammini- strazione e tanto meno la direzione sanitaria interessata.

(( Questo Alto Commissariato, quindi, in attesa di conoscere anche l’avviso dei predet,ti organi, ha frattanto assicurato ufficiosamente gli istanti che i loro voti sarebbero stati te- nuti presemi, giusta il desiderio da loro espresso, in sede di aggiornamento del regio decreto 30 settembre 1938, n. 1631.

(( Trattasi infatti di questione che involge importanti e delicate affermazioni di prin- cipio, che non potrebbero essere poste a base di un provvedimento riguardante soltanto gli Istituti ospedalieri di Pietraligure, ma che dovrebbero, invece, f0rma;l.e oggetto di st,u- dio, in sede di aggiornamento della legisla- zione ospedaliera, ed eventualmente costimire le premesse di particolari disposizioni esten- sibili a tutti gli Istituti a tipo sanatoriale )).

L’Alto Commissario ’ ,

COTELLESSA .

PERA. - Ai Ministri del tesoro, delle fì- )innze e degli affari esteri. - (( Per conoscere quali provvedimenti siano stati presi\ per as- sicurare a cittadini italiani, che abbiano ere- diti fermi presso banche cecoslovacche, la possibilità di trasferirli in Italia i.

~ ~ I S P O S T A . - (( Si comunica che: 10) con la Repubblica di Cecoslovacchia

non esiste, attualmente, alcun accordo parti- colare inerente alla possibilità di trasferi- menti finanziari. La questione del cambio fra le due monete, non ancora definita, è una del- le ragioni che ostacolano la conclusione di un accordo del genere;

20) gli scambi tra i due Paesi si svolgono sulla base delle compensazioni private;

30) esiste un accordo, filmato il 10 feb- braio 1947, sulla emigrazione di mano d’ope- ra italiana, in base alla quale le rimesse alle famigIie dei nostri operai in Cecoslovacchia vengono pagate con forniture di caibone alle ferrovie dello Stato, per un valore corrispon- dente. Tuttavia, lo sfasamento esistente tra la data di trasferimento delle rimesse e la data delle esportazioni del caibone, costringe l’uf-

ficio italiano dei cambi ad effettuare paga- menti allo scoperto.

40) in aaLa 2 luglio 1947 fu firmato, a Praga, un IProtocollo tra Italia e Cecoslovac- chia relativo agii interessi italiani lesi dai de- creti cecoslova&hi del 1945 sulle nazionaliz- zazioni e dalle misure legislative cecoslovac- ciLe sulle requisizioni e confische. Tale Pro- iocollo, nel suo preambolo, faceva riferimento anche ai crediti; senza tuttavia stabilire le modalità degli eventuali trasferimenti che avycbbero dovuto foimare oggetto di una re- goiamentazione da adoltarsi di comune intesa aai due Governi nel corso dei negoziati per l’applicazione del Protocollo stesso. Tuttavia tali negoziai non. hanno avuto mai luogo, per‘- ché le vicenae poliliche della Repubblica Ce- coslovacca hanno indotto quel Governo ad adottare una linea di condotta ben lontana, anzi contraria allo spirito informatore del suddetto Protocollo, con l’emanazione di nuo- ve leggi e’ disposizioni contrarie agli interessi italiani. A tutt’oggi l’accordo predetto del 2 luglio 1947 non è stato ratificato.

(( In definitiva, allo qtato attuale, nessun trasferimento è possibile, dovendo innanzi tutto il Governo cecoslovacco mantener fede a quanto stipulato nel luglio 1947, ed in se- corldo luogo aovendosi risolvere le varie que- stioni coamerciaii ancora in sospeso tra i due Paesi, tra cui principalissima quella del cambio D.

I l MinistTo degli affari estera SFORZA.

RISPOSTA. - (( Con la Cecoslovacchia non esiste un accordo per i trasferimenti di carat- tere finanziario. Non B stato possibile rag- giungere tale accordo data l’attuale impossi- bilità di fissare un cambio reale tra de due monete.

(C L’intercambio commerciale si svolge, gi8 da molti anni, mediante compensazioni pri- vate.

(( Esiste un accordo per l’immigrazione di lavoratori italiani in Cecoslovacchia, firmato il 10 febbraio 1947, in base al quale le rimes- se dei lavoratori alle loro famiglie in Italia vengono pagate con la fornitura di carbone cecoslovacco alle ferrovie dello Stato per un valore corrispondente. Dato lo sfasamento esi- stente tra la aata dei trasferimenti delle ri- messe e quella dell’importazione dei quanti- tativi di carbone corrispondenti, il Cambital effettua i pagamenti allo scoperto, per andare incontro alle necessità delle famiglie dei la- voratori.

C A M E R A DEI DEPUTATI - 1115 - 21 SETTEMBRE 1949

(( 13 stato firmato a Pkaga il 2 luglio 1947 un Protocollo concernente gli interessi italiani colpiti dai decreti cecoslovacchi dell’anno 1945 sulle nazionalizzazioni, le confische, le pre- scrizioni, sulle misure relative all’istituzione dell’Amministrazione nazionale.

(( Detto Protocollo, secondo quanto è espres- so nel preambolo, è applicabile anche ai ere- diti italiani, ma esso non è mai entrato in vigore non essendo stato ratificato da parte cecoslovacca.

(( In occasione di future trattative di carat- tere economico con la Cecoslovacchia, da par- te italiana non si mancherà di proporre la so- luzione dei problemi finanziari, nel loro com- plesso.

(( lPer il momento comunque non esiste al- cuna possibilità di trasferire in Italia i ere- diti fermi dei nostri connazionali esistenti presso banche cecoslovacche )).

I l Sottosegretario d i Stato per il tesoro MALVESTITI.

I

PIASENTI, SPIAZZI, TOMBA. - Al Vice- presidente del Consiglio de i Minis tr i . - (( Per conoscere i motivi del dannoso ritardo sulle istruzioni relative alla iniziativa del soccorso invernale di disoccupati, e quelli che hanno determinato il ritorno al criterio accentratore delle offerte e delle erogazioni; criterio che, mentre rende impossibile il controllo sugli oblatori, da parte delle provincie, toglie ad essi u n necessario stimolo di azione ) I .

RISPOSTA. - (( Quanto al dannoso ritardo, si fa presente che le istruzioni furono impar- tite con circolare 27 dicembre scorso anno, che si allega in copia, e che la raccolta dei fondi e la distribuzione del soccorso sono state effettuate jn tutte le provincie.

(C I1 ritardo iniziale nell’emanazione di det- te istruzioni è dipeso dal fatto che la effettua- zione della campagna per il soccorso inver- nale f u decisa soltant,o nel novembre e la Com- missione nazionale fu costituita ai primi di dicembre.

(( Quanto, poi, all’altro rilievo del ritorno al criterio accentratore delle offerte, si fa pre- sente che trattasi di una informazione perfet- tamente contraria allo stato dei fatti. Con In circolare allegata (pag. 3, paragrafo 40) furo- no disposte sottoscrizioni provinciali ed i fon- di sono stati tutti erogati in provincia. Dalle relazioni dei prefetti si rileva che il sistema B stato accolto con generale soddisfazione.

(( Al Focdo nazionale sono affluiti soltanto i sovraprezzi obbligatori sui biglietti del ci- nema e dei viaggi, che sono stati distribuiti tra le piovincie deficitarie 1).

Il Vicepresidente del Consiglio, SARAGAT.

ALLEGATO.

SOCCORSO INVERNALE

Al fine di coordinare l’organizzazione del- le Commissioni provinciali per il soccorso in- vernale ai criteri di massima di questa Com- missione nazionale, ritengo opportuno segna- lare .le istruzioni che seguono :

io) Costituzione dei Comitati esecutivi delle Commissioni provinciali. - Le Commis- sioni provinciali foimate dalle SS. LL. con larghe rappresentanze di autorità e di citta- dini, a scopo di propaganda in ogni categoria sociale, devono procedere subito alla nomina di un ristretto Comitato esecutivo ccmposto da pochi elementi, che possano con continuità ed assiduità e con la necessaria snellezza e rapidità attendere al lavoro organizzativo del- la propaganda e della distribuzione del soc-

2”) Raccolta dei fondi . - Ccme è stato ccmunicato col telegramma del 26 volgente‘ n . 90880 la Confederazione generale ,del lavoro ha aderito alla Commissione nazionale per il soccorso invernale ed ha dato disposizioni per la raccolta del contributo dei lavoratori. I3 stato a tal riguardo. pubblicato un appello al paese sottoscritto, oltre che dalle due Confe- derazioni generali del lavoro, anche dalle grandi Confederazioni dei dat,ori di lavoro.

11 contributo è volontario. Tale criterio im- porta che l’opera di propaganda, sia presso le varie categorie di lavoratori inquadrate nei rispettivi si.rdacati, sia presso le Associazioni periferiche dei datori di lavoro, deve agire quanto più è possibile in profondità, curando che nessuna categoria sfugga al contributo. La misura della mezza giornata di lavoro è indicativa, nel senso che, se essa può essere, eventualmente, ridotta per coloro che abbia- no bassi salari e condizioni speciali di lavoro e di famiglia, può, invece, anche essere ele- vata per quelle categorie che siano remune- rate con maggior larghezza. 13, comunque, auspicabile che tutti i lavorat,ori occupati sen- tano l’obbligo morale di dare, sia pure in mo- desta misura, il loro aiuto a favore delle fa- miglie di coloro che non lavorano.

corso.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1116 - 21 SETTEMBRE 1949

Le Confederazioni dei datori di lavoro hanno assunto l’impegno di corrispondere, paritetiqamente, un’altra mezza giornata di lavoro per cizscun dipendente. ilnche in que- sto settore è necessario un lavoro approfon- dito di reperimento dei contributi. I3 da tener conto, al riguardo, che possono esservi datori di lavoro, come ad esempio imprese elettri- che, molini e pqstifici, aziende telefoni- che, ecc., che pur svolgendo una cospicua at- tività, abbiano uno scarso numero di lavora- tori dipendenti. In tal caso, occorrerà che le con missioni provinciali ottengano da codeste ditte offerte complementari al fine di pere- quarne il cont,ributo a quello degli altri indu- striali.

La misura della mezza giornata di lavoro, come già è noto, è stata estesa a l contributo di tutti i dipendenti statali, parastatali, degli enti locali e di beneficenza e privati. I1 get- tito di tali contributi sarà tanto maggiore quanto più accurato sarà il lavoro di propa- ganda del ccmitato esecutivo, in modo che nessun ufficio, ede , società, consorzio, ditte commerciali, imprese appaltatrici, ecc., che abbiano dei dipendenti, possano estraniarsi da questa grande manifestazione di solida- rietà. Così del pari lo stesso criterio potrà es- sere tenuto presente nel fare appello ai pro- fessionisti, avvocati, medici, ingegneri, ecc., i quali, ove non credano di dare più larga- mente secondo le singole possibilità, dovreb- bero quotarsi per un contributo non inferiore alle lire mille per ciascuno, ovvero per un contributo percentuale sul reddito imponibile. Quanto alle ditte commerciali, occorrerà atte- nersi ad altri criteri, avendo esse, nella mag- gior parte, limitato numero di dipendenti, per cui la misura paritetica potrebbe essere inadeguata alla loro capacità contributiva. Al riguardo si potrà chiedere o un contributo fisso per ciascuna categoria, a seconda della loro importanza, ovvero un contributo per- centuale proporzionato al reddito imponibile.

Così per i datori di lavoro dell’agricoltura, i quali, oltre a raccogliere mezza giornata di lavoro dei loro dipendenti, dovrebbero corri- spondere un contributo proporzionato alla eskensione dei terreni.

Infine, per le categorie dei maggiori cen- siti, mi affido all’opera di persuasione che le SS. LL. potranno svolgere personalmente, perché la loro adesione al soccorso invernale sia adeguata alle loro maggiori possibilith.

Questa commissione nazionale interverrà direttamente presso tutte le singole Confede- razioni nazionali e tutte le associazioni, enti, consorzi ed istituti a base nazionale, perché

:empiano opera di incitamento per far parte- :jpare alla manifestazione di solidarietà tutti :,i organismi locali da esse dipendenti. A tal 3roposito sarà bene che le SS. LL. mi segna- lino subito quei settori che non rispondono ill’appello a favore delle classi bisognose, af- finché questa commissione possa rinnovare le sue premure.

La Confederazione dell’artigianato ha sspresso, in seno alla Commissione nazionale, la difficoltà di raccogliere dalle categorie arti- giane larghi contributi, trovandosi in genere in condizioni di disagio. Occorre avvertire, peraltro, che, a parte alcune categorie di arti- giani isolati che traggono dalla loro attività notevoli guadagni, non bisognerà escludere dal contributo le botteghe artigiane (barbieri, sarti, ecc.), trattandosi sempre di lavoratori occupati che non possono esimersi di dare i l loro aiuto ai disoccupati bisognosi.

Avverto infine che il Ministero della pub- blica istruzione ha offerto il concorso della scuola per le offerte a beneficio del fondo pro- vinciale. Le SS. LL. prenderanno accordi coi provveditori agli studi per concertare le mo- dalità della raccolta dei fondi e della eroga- zione del soccorso, che potrà eventualmente avvenire anche con la collaborazione dei pa- tronati scolastici.

3”) Propaganda ed iniziative per la rac- colta dei fondi. - La commissione nazionale lascia alle commissioni provinciali le più am- pie facoltà di iniziativa. Sarà organizzata dal centro unii vasta propaganda attraverso la stampa, la radio ed il cinematografo, allo SCO- PO di affiancare la propaganda locale, ma que- sta potrà essere intensificata con ogni altro mezzo di diffusione che sarà ritenuto più effi- cace e adatto all’ambiente locale. Al riguardo le SS. LL. tengano presente che a norma del- l’articolo 8 del decreto legislativo 21 dicem- bre 1948, n. 1440, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 volgente tutte le pubblicità per il soccorso invernale sono esenti da bollo.

Per l’opera di propaganda, le SS. LL. po- tranno chiedere anche la collaborazione dei parroci, interessandoli a divulgare dal pu 1- pito l’invito alle contribuzioni per, sovvenire le famiglie bisognose.

Potranno essere chiamate a collaborare le A.C.L.I. e le organizzazioni giovanili per rac- colte nei pubblici locali, nelle chiese, nei teatri, ecc.

Questa commissione ha interessata la Di- rezione generale del teatro e l’Associazione italiana dello spettacolo, perché t,utte le com- pagnie teatrali di qualsiasi genere offrano ‘ il loro contributo con l’organjzzazione di spetr

CABlER.4 DEI DEPUTATI - 1117 - 21 SETTEMBRE 1949

tacoli, a totale beneficio del fondo provinciale per il soccorso invernale.

4”) Finanziamento del Fondo provinciale per il soccorso invernale. - Come è stato già comunicato col t,elegramma del 15 dicembre n. 28294/3/18.4 a differenza di quanto fu di- sposto lo scorso anno, tutti i fondi raccolti in provincia rimarranno a disposizione della Commissione provinciale, ,che li gestirà di- rettamente a mezzo del comitato esecutivo. Questo nuovo criterio è stato ,adottato al fine di stimolare ancora più le offerte dalle varie categorie sociali, che si indurranno più facil- mente a contribuire, nella certezza che i fondi raccolti saranno *destinati esclusivamente ai .bisognosi della provincia. L’afflusso d i tutte le offerte raccolte in provincia alla commis- sione provincixle. verrà a determinare, in molte zone più popolose, aventi largo svilup- po indudriale e commerciale e notevole nu- mero di dipendenti, di uffici pubblici, di pro- fessionisti, ecc., una situazione molto diversa da quella dello scorso anno:’ allorché le offer- te vennero centralizzate il1 fondo nazionale., Epperò mentre alcune provincie saranno auto- sufficienti, o quasi, altre provincie, a mag- giore disoccupazione, . non raccoglieranno i fondi necessari al loro fabbisogno. A ripia- nare tali situazioni deficitarie, dovrà provve- dere il Fondo nazionale, a l quale affluiranno, come è noto, il miliardo concesso dallo Stato, i sovraprezzi di cui ai decreti legislativi 21 dicembre 1948, numeri 1440 e 1441, le offerte dei connazionali all’estero ed altre eventuali con tribuzioni.

Al fine di assicurare a l Fondo nazionale il maggior gettito possibile, sarà opportuno che le SS. LL. si assicurino che i rappresentanti locali delle società degli autori curino la ri- gorosa applicazione del decreto legislativo nu- mero 1440, affinché nessun locale di pubblico spettacolo, trattenimento o manifestazione sportiva sfugga alla riscossione del sovra- prezzo.

Nei locali in cui si dànno trattenimenti do- vranno anche comprendersi i dancing, i tea- room, i caffè con orchestrina, i concerti mu: sicali e simili. Eguale’ vigilanza dovrà essere fatta presso tutte le società ed aziende di pub- blici trasporti per la riscossione del sovrti- prezzo nelle domeniche che saranno fissat,e dal Ministero dei trasporti.

Allo scopo di assicurare subito la dispo- nibilità dei fondi necessari all’attuazione del- le somme di soccorso deliberate dalla Com- missione, qualora la raccolta delle offerte e contribuzioni locali richieda del tempo, i pre- fetti faranno conoscere subito l’ammontare

della integrazione chiesta sul Fondo nazionale e, nelle more dell’accreditamento, e nei casi di assoluta urgenza, potranno domandare al Ministero dell’interno l’autorizzazione ad an- ticipare la somma occorrente sui fondi in ge- nere del conto corrente, salvo a ripianarla coi focdi raccolti localmente o con la integra- zione. del fondo nazionale.

5”) Versamento delle offerte. - Le of- ferte pervenute alla Commissione provinciale e quelle fatte direttamente da ditte, associa- zioni o da singoli, dovranno essere versate allB Banca nazionale del Lavoro, o altri isti- tuti bancari, salvo il riaccredito sulla Banca del Lavoro a favore della commissione pro- vinciale.

La Banca Nazionale del Lavoro, essendosi dichiarata disposta ad anticipare il contributo del miiiardo dello Stato, assumerà, in sosti- tuzione della Banca d’Italia, il servizio di te- soreria, sia della commissione nazionale, sia delle -corr.niissioni provinciali. ‘

Le offerte collettive o di singoli potranno, peraltro, essere anche fatte presso gli uffici postali, al fine di agevolare coloro che risie- dono in comuni che non abbiano sportelli del- la Banca del. Lavoro, o ’ di banche corrispon- denti. Le somme raccolte presso gli uffici po- stali saranno, a seconda del bisogno, prele- vate dalle SS. LL., e riversate alla Banca del Lavoro, per il finanziamento delle forme di soccorso da attuare.

Le offerte collettive provenienti da ditte industriali, associazioni, ecc., e quelle rac- colte direttamente dalle commissioni, siano esse versate alla Banca del Lavoro o altre ban- che, o agli uffici postali, dovranno essere ac- compagnate da elenchi che specifichino, per gruppi, la categoria donde le offerte proven- gono, allo scopo, non solo di appurare l’entità dell’apporto dato da determinate classi socia- li, ma anche di controllare, sia pure appros- simativamente: la percentuale dei presenti, a questa grande manifestazione di solidarietà.

Le offerte devono di regola essere fatte en- tro il 31 gennaio prossimo vent,uro. Le com- missioni provinciali potranno stabilire termi- ni più brevi, oppure prorogare tale data se ciò è ritenuto utile per un più largo afflusso di fondi.

6.) Attqazione del soccorso invernale. - Come già’ si è accennato nella circolare del 29 novembre, la commissione nazionale non ha ritenuto di fissare uniformità di criteri per

- i l soccorso invernale. Le commissioni provin- ciali potranno, quindi, decidere di attuare quelle , forme di soccorso che siano ritenute

CAMERA DEI DEPUTATI - 1118 - 21 S E T T E M B R E 1949

più efficaci e più facilmente realizzabili a se- conda delle varie situazioni locali. Potranno essere distribuiti buoni viveri, o buoni pasti, ovvero contributi per pagamento di fitti, o di consumo di gas, ‘di energia elettrica (con ver- samento diretto alle società fornitrici), ecc., evitando, in linea di massima, la distribu- zione di sussidi in danaro. IPotranno farsi di- stribuzioni di indumenti o di medicinali o di combustibili, ecc. Per i generi alimentari, le SS. LL. prenderanno diretti accordi con l’Alto Commissariato dell’alimentazione.

L’erogazione del soccorso, in qualunque forma venga attuato, ‘dovrà essere fatta attra- verso l’Ente comunale di assistenza. Ad evi- tare abusi nella distribuzione dell’assistenza, la commissione nazionale segnala in modo particolare il sistema di selezione dei biso- gnosi adottato dall’Ente comunale di assi- stenza di Milano. S.e e per quanto esso possa essere applicato anche in altre provincie, le SS. LL. potranno prendere accordi coi presi- denti degli E.C.A., ai quali sono state comu- nicate dall’Associazione nazionale degli Enti di assistenza le norme in uso presso l’E.C.A. di Milano.

L’assistenza ‘dovrà esscre fatta, in preva- lenza, ai disoccupati, iscritti negli uffici di collocamento, salvo casi eccezionali, previo accertamento delle condizioni di .bisogno da parte de1l’E.C.A. Di regola sarà opportuno prendere per base il rilevamento statistico più recente fatto dal competente ufficio provin- ciale del lavoro. Dovrà essere data la prece- denza ai capi di famiglia, che non abbiano altri componenti occupati. E: necessario co- munque adottare rigorosi criteri di selezione, ad evitare che si verifichi una artificiosa in- flazione di ‘disoccupati, a tutto danno dei veri bisognosi.

I prefetti che non l’abbiano ancora fatto sono pregati di comunicare con tutta urgenza il numero dei bisognosi da assistere.

* t *

Dalle reiazioni fin qui pervenute sull’opera iniziata dalle commissioni provinciali, ho mo- tivo di trarre la convinzione che il compito loro affidato, sotto la direzione delle SS. LL., sia stato ovunque assunto con l‘entusiasmo ed il fervore necessari. Bisogna galvanizzare tut- te le energie, mobilitare gli animi, incitare a questa opera di solidarietà specialmente gli indifferenti che vivono nell’agiatezza e pos- sono contribuire più largamente.

H o molta fiducia nella collaborazione in- telligente ed operosa delle SS. LL. e sono si- ’

curo che i risultati saranno pari al fine che ci siamo proposti a beneficio delle famiglie bi- sognose.

I l Vicepresidente del Consiglio Presidente della Commissione nazionale

SARAGAT.

PIGNATELLI. - Al Ministro dei lavori pubbl ic i . -.(I Per sapere se ritenga essere di competenza del proprio Dicastero la eventuale costruzione ,di un nuovo ponte apribile sul ca- nale navigabile di Taranto, le cui finalità sono sempre state e restano di esclusivo interesse militare, onde gli scopi del ponte predetto - inderogabilmente necessario alla vita di quel- la popolosa città - non possono non essere subordinati a quelli militari del canale me- desimo )).

RISPOSTA. - (( A quale Amministrazione competa di provvedere all’eventuale costru- zione di un nuovo ponte apribile sul canale navigabile di Taranto non è stato ancora defi- nitivamente stabilito.

(( Infatti, ‘se non pub ‘disconoscersi che il detto ponte, oltre a servire al traffico urba- nistico tra la vecchia e la nuova città di Ta- ranto, assicura anche Ia continuità delle stra- de di grande comunicazione dell’Italia meri- dionale, quali le statali n. 7 e n. 100, la lito- ranea allacciante le regioni della Calabria e della Lucania e la provinciaIe Martina Fran- ca, deve però considerarsi che il ponte stesso fu costruito dalla Marina militare, con parti- colari caratteristiche, per sodisfare a sue spe- ciali esigenze, che permangono tuttora e di cui dovrebbe essere tenuto senz’altro conto anche nella nuova costruzione.

(( Non sembra quindi che possa parlarsi di interesse prevalente di una o dell’altra Am- ministrazione, ma, caso mai, di interessi con- comitanti oltre che dei due Dicasteri anche della provincia e del comune.

(( Comunque la questione è tut,tora allo’stu- dio e sarà esaminata e discussa da questa Am- ministrazione tenendo nella dovuta conside- razione l’importanza che il ponte di che trat- tasi riveste, oltre che ai fini militari, anche per i bisogni civili D.

Il Sottosegretario d i S te to CAMANGI.

PIGNATONE. - AI Ministro d i grazia e giustizia. - (( Per sapere se non ritenga op- portuno, in considerazione del fatto che tut- tora esist,ono le difficoltà che hanno legitti-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1119 - 21 SETTEMBRE 1949

mato le precedenti proroghe, di prorogare an- cora per un congruo periodo di tempo la leg- ge 6 gennaio“ 1942, n. 27, riguardante le pro- mozioni degli impiegati di ruolo al grado 90 del gruppo B ed a11730 del gruppo A n.

RISPOSTA. - (: Diverse amministrazioni avevano proposto una ulteriore proroga della legge 6 gennaio 1942, n. 27; ma il Consiglio di Stato richiesto del parere dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’adunanza ge- nerale del 19 maggio 1949, si B espresso sfa- vorevolmente ‘argomentando che sono venuti a cessare i motivi che consigliarono l’emana- zione di tale legge e affermando>l’esigenza di tornare, nell’interesse della Amministpzione, ai sistemi normali di promozione.

(( Non si ritiene pertanto di potere aderire alla richiesta )).

Il Sottosegretario .di Stato

CASSIANI.

~

PIGNATONE. - Al Ministro dell’interno. - ((]Per sapere se non creda opportuno recu- perare la disponibilità dei locali dell’ex- fascio di Canicattì (Agrigento) abusivamente occu- pati dalla locale sezione del Partito comunista.

’ (( I locali predetti potrebbero essere asse-

gnati provvisoriamente agli Uffici del regi- stro e delle imposte dirette, sprovvisti di lo- cali, e cib in considerazione del fatto che l’edi- ficio fu costruito con mezzi derivanti da pub- bliche sottoscrizioni e verrebbe così restituito a servizi di pubblica utilit,à.

(( Si verrebbe in tal modo incontro ai voti e ai desideri di tutta la cittadinanza canicat- t,inese I ) .

RISPOSTA. - (( L’Amministrazione dema- niale, uni formandosi alle costanti direttive di utilizzare prevalentemente i propri immobili per le esigenze dei servizi governativi, fin dal settembre 1946 ebbe ad interessare 1’Inten-

, denza di finanza di Agrigento perché il fab- bricato in Canicattì di proprietà dell’ex par- tito nazionale fascista e devoluto allo Stato

. ai sensi dell’articolo 38 del decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159, fosse liberato da persone e da cose per essere desti-

‘nato à sede degli uffici del registro e delle im- poste, collocati in modo inadeguato -in locali di proprietà privata e per cui da parte della prefettura si era dovuto ricorrere alla requi- sizione, in quanto i proprietari non avevano consentito la rinnovazione dei contratti sca- duti ed anzi avevano insistentemente chiesto la restituzione dei locali medesimi. ,

(( Tutte lè iniziative svolte con perseveran- za da quella Intendenza di finanza, che non ha mancato di chiedere la collaborazione del capo della provincia, sono riuscite infruttuose di fronte all’atteggiamento del comune, che arbitrariamente aveva ,fatto occupare i locali da enti, organizzazioni politiche ed assisten: ziali sotto il pretesto della opportunità del momento e del mantenimento dell’ordine pub- blico.

(( Di fronte a tale atteggiamento del comu- ne, l’Amministrazione ha già dato disposi- zioni all’htendenza di finanza di Agrigento perché sia investita della questione la compe- tente avvocatura distrettuale per ottenere il rilascio forzoso del fabbricato demaniale ) I .

Il Ministro delle finanze VANONI.

PINO. - Al Ninistro della pubblica istru- zione e all’Alto Commissario per l’igiene e la sanitù pubblica. - (( Per sapere se essi siano a conoscenza delle proposte per la valutazione dei titoli nei concorsi ai posti ‘di veterinario condotto, avanzate recentemente dall’Associa- zione nazionale veterinari italiani (A.N.V.I.); ed in particolare per conoscere, nel caso affer- mativo, quale sia il loro pensiero ed il conse- guente atteggiamento circa proposte, che per il loro carattere umiliante ed offensivo hanno suscitato largo e profondo risentimento fra le categorie interessate 1 1 .

RIsPasTA. - (( Come B noto, compete alle commissioni giudicatrici dei concorsi a posti di sanitari condotti ‘di determinare, entro i li- mili della discrezionalità loro consentita dalla legge, i criteri di valutazione dei titoli dei con- correnti.

(( Nell’intento di assicurare, nei limiti del possibile, uniformità di indirizzo nell’operato delle predette Commissioni, furono impartite in passato opportune istruzioni dal Ministero dell’icterno - Direzione generale sanità puh- blica - e pertanto questo Alto Ccmmissa- riato, pur dopo la emanazione della legge 10 mai*zo 1949, n. 55, non ha ritenuto d’impar- tire ulteriori istruzioni ,ravvisan,do sufficienti allo scopo quelle emanate in precedenza.

(( Risulta che l’Associazione nazionale ve- terinari italiani ha assunto l’iniziativa di for- mulare proposte circa i criteri di valutazione dei titoli dei partecipanti ai concorsi per vete- rinario condotto.

(( Di tale iniziativa ha avuto notizia questo Alto Commissariato che peraltro non ha dato né poteva dare alcun riconoscimento alla ini-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1120 - 21 SETTEMBRE 1949

ziativa stessa, non potendo questa, ovvia- mente, considerarsi che come espressione del pzrticolare punto di vista della predetta Asso- ciazione )).

L’Alto Commissario COTELLESSA.

POLANO. -- Al Ministro dell’interno. -- (( Per conoscere quali misure siano state adot- tate per ,assicur.are la tranquillità nelle strade della Sardegna, contro il dilagare del bandi- tismo che opera indisturbato e in perfetta li- bertà, ostentando chiaramente la propria si- curezza nella impunità, come è ,dimostrato, dalla rapina avvenuta il 30 maggio 1949 sulla strada Pattada-Daddusè e dalle più recenti aggressioni di queste ultim’e settimane; quella della autocorriera sulla linea Nuoro-Macomer e l’altra ad una autovettura privata in regione (( Su Crumene )) sulla ‘Nuoro-Orgosolo )).

RISPOSTA. - (( Le condizioni ,della sicurez- za pubblica in Sardegna sono state oggetto di attento esame da parte di questo Ministero che ha $ià a,dottato idonei provvedim.enti, resi noti attraverso un comunicato ufficimale pubblic,ato dalla stampa X.

I l Ministro SCELBA.

,

PRETI. - AZ Ministro degli affari esteri. - (( Per conoscere se non sia il caso ,di cspii- care una azione - tramite gli org,ani diplo- matici - presso il Governo jugoslavo, intesa ad ottenere il rilascio ,dei deportati da Gori- zia nel 1945, o ,quanto meno conoscer<e la sorte subita da centinaia e centinaia ,di italiani strappati alle loro famiglie dall’occupante jugoslavo )).

RISOSTA. - (( Si informa che sulla que- stione dei deportati italiani in Jugoslavia si richiama quanto ebbe a dichiarare al. riguar- do il Sottosegret,ario di Stato Brusasca nella seduta dell’S giugno i948 al Senato, in rispo- sta alle interrogazioni ,dei senatori Gaspa- rotto, Biaschi, Bubbio, Palermo e ,Minio:

11 Sono certamente note le difficoltà. inter- vcnule fiell’npphazione degli accordi italc- jugoslavi nei confronti dei condannati dai Tri- bunali civili e militari od in attesa ‘di giudi- zio, e che dovrebbero portare al .rimpatrio degli italiani trattenuti in Jugoslavia in una qualsiasi posizione limitativa della loro li- bertà personale.

(( Nel febbraio 1949, il Ministero degli af- fari esteri ritenne necessaria una presa di po- sizione diretta a provocare un definitivo chia- rimento ,delle intenzioni jugoslave nella que-

stione, e fece rimettere al Governo di Belgra- do una Notà che aprì una nuova fase di di- scussioni tuttora in corso a Bclgrado.

(( Il Governo conta pertanto di potere - al momento della ripresa parlammentare - rag- guagliare il Parlamento e l’opinione pubblica sull’intero stato della questione.

(( Si è comunque in grado di assicurare che i passi per affrettare il rimpatrio dei su- perstiti delle deportazioni nonché la consegna da parte jugoslava della documentazione r$la- tiva ai morti, non avranno soste né esitazioni fino. a quando non si saranno ottenuti dal Go- verno di Belgrado elementi di giudizio atti a far ritenere chiuso l’angoscioso problema n.

I l Minastro SFORZA.

PRETI. - AZ Ministro dei trasporti. - (1 Per sapere se è ,a conoscenza dei gravi fatti verificatisi in seno a1l’E.A.M. .e in particolar. ,dei seguenti :

non si è ancora provveduto a dare inizio ai compiti ,di assistenza all’autotr,asporto, pre- visti dal ,decreto legislativo pres idaenziale 19 luglio 1946, n. 39;

in antitesi con lo spirito che avev.a indot- to l’allora Ministro dei trasporti a richiamar.e in sede presso le Amministrazioni di prove- nienza tutti i comandati presso l’E.N.A.C. (Ente cui 1’E.A.M. B succeduto), sono, invec,e in seguito. stati chiamati funzionari dell’Ispet- torato generale ‘della M.C.T.C. a ricoprire ca- riche in sostituzion,e di funzionari .diretta- mente ,dipendenti dall’Ent,e;

si è lasciato, con grave pregiudizio del- l’E.A.M., che l’Ispettorato generale della M.C.T.C. .con un.a semplice circolare mutasse lo spirito del comma quarto dell’articolo 3 d,el decreto costitutivo dell’E.A.M., avocando arbitrariamente a sè la gestione degli auto- mezzi ,di pre,da bellica;

- l’ufficio di sorveglianza sul1’E.A.M. è retto ,dallo stesso direttore centrale dell’Ente;

è stata messa a carico de1l’E.A.M. una spesa .annua di 7 milioni di lire distinta in due voci: 10) per il sud,detto ufficio di ’

sorveglianza; 20) per l’Ispettorato generale M.C.T.C.; O

si tollererebbe che un funzionario, in possesso del solo diploma dell’Istituto tecnico ,di Friburgo, assuma il titolo accademico di ingegnere .e come tale firmi gli atti ufficiali dell’Ente, e ciò. in contrasto con le disposizio- ni del regio decreto-legge 8 febbraio 1929.

(1 Cib stante l’interrogante chie:le di sapere se l’onorevole Ministro non creda opportuno ~

CAMERA DEI DEPUTATI - 1121 - . 21 S E T T E M B R E 1949

individuare le responsabilità e prend,ere le misure necessarie a garantire la completa ef- ficienza dell’Ente e il non più ripetersi per l’avvenire di fatti che potrebbero determina- re la fine dell’Ente medesimo, il quale, ben- ch6 creato per assolvere a necessità contingen- ti, ha in sè tutti gli elementi e le possibilità per rispon,dere ai compiti specifici di assisten- za nel vasto campo dell’autotrasporto, e dà lavoro a 1400 famiglie di impiegati )).

RISPOSTA. - (( L’E.A.M. h,a dato inizio ai compiti di assistenza all’autotrasporto previ- sti ,dal decreto, legislativo 19- luglio 1946, n. 39, fin dal gennaio 1948: in particolare si è in- tensificata l’esplicazione .delle pratiche auto- mobilistiche, che ha incontrato n,otevole fa- vore nell’ambiente degli autotrasporti.

(( Nel campo della assistenza generale l’E.A.M. è intervenuto ed interviente attiva- mente ‘ed efficacemente presso le Amministra- zioni statali per la risoluzione di questio’ne di massima o contingenti e per la definizione delle direttive più opportune, legislative ed a.mmini s t ra t iv’e .

(( Partecipa all’attività dei Comitati regio- nali di coordinamento, alla Commissione in- terministeriale per lo studio dei problemi re- lativi agli autotr.asporti d i merci nonché ad ogni riunione, congresso o comitato in cui si discutano problemi inerenti all’autotrasporti di cose.

(( In ogni suo intervento l’E.A.M. persegue le finalità istituzionali affid,ategli d.al legi- slato,re e cioè quelle djel potenziamento del set- tore nel quale opera.

(( Non è noto a che si voglia far riferimento quando si accenna allo spirito che indusse nel 1946 il Ministro dei trasporti Ferrari a richia- mare in scde i funzionari statali già coman- dati presso l’E.N.A.C. Sta ,di fatto che i l ri- chiamo di tali funzionari avvenne in dipen-. denza della soppressi0,ne del1’E.N.A.C. e fu determinato esclusivamente da motivi di ser- vizio. Lo stesso Ministro Ferrari incaricò fin dall’inizio, un funzionario dell’Ispettorato se- nerale della motorizzazione civile, della dire- zio,ne d’ell’E.’A.M. mettendo a su.a disposizio- ne un altro funzionario, pure dell’Ispettorato esperto in materia contabile.

(( La destinazione successiva d i altri fun- zionari al1’E.A.M. ,disposta seimpre dal Mini- stro Ferrari fu determinata dalla necessità di sopperire alle esigenze di servizio del- l’E.A.M.

(( L’.articolo 3 del decreto costitutivo del- 1’E.A.M. è stato soppr,esso con l’articolo 12 del desreto legislativo 22 gennaio 1948, n. 118.

(( L’ufficio ,di tutela e. ‘di vigilanza sul- l’E.A.M., che ,dipen,de direttamente dal Diret- tore generale: è diretto ,da un funzionario dell’Ispettorato della motorizz.azione e non dal Direttore centrale dell’Ente, il quale non ha, sull’ufficio stesso, a1cun.a ingerenza.

approvato dall’apposito Comitato di gestione istituito ai sensi adell’articolo 7 del decreto istitutivo ,dell’Ente, figura una spesa .di h e 4.200.000 e non di 7 milioni, rappresentante il rimborso, fatto da1l’E.A.M. delle spese so- stenute dall’Ispettor,ato generale per la vigi- lanza sull’Ente stesso.

(( Circa il funzionario del cui titolo di stu- dio si fa cenno, non risulta essere in servizio al1’E.A.M. alcun diplomato dell’Istituto tecni- co di Friburgo. Si vuole, forse,‘ far riferi- mento ad un funzionario che ha conseguito la abilitazione alla professione d’ingegner’e per le co,struzioni civili in Francia e per cui la pratic,a relativa al rilascio del certificato, per l’iscrizione nell’albo professionale è attual- mente in corso pr,esso il Ministero degli este- ri, a cura ,del funzionario interessato. Ai sen- si della legge 25 giugno 1940, n. 1066, i citta- dini italiani rimpatriati, i quali nel paese st,raniero ,di provenienza, erano in possesso dei titoli professionali o di studio necessari e suf- ficienti per esercitare una professione, sono senz’altro iscritti negli albi delle corrispon- denti professioni nello Stato italiano.

(( I1 funzionario predetto occupa comun- que un posto, per cui non è pr,escritto il titolo .di ingegnere né firma atti ufficiali dell’Enbe.

(( Per qu,anto riguar,da la situazione ed ef- ficienza del1’E.A.M. si comunica che, a segui- to ,della cessazione del contingentamento del carburante, detto Ente ha visto cessare il ,suo compito di m,aggior mole ed ha pertanto do- vuto ri,durr,e in proporzione la sua attrezzatu- ra ed il suo personale che risulta ora di circ.a 700 unità in rapporto alle circa 1400 #del pe- rio’do prece’dente.

(( L’E.A.M. , h a peraltro proseguito’ nella esplicazione degli altri compiti affidatigli dal legisl.ator8e, in materia di assistenza, di stati- stica e di ausilio all’Ispettorato generale della M.C.T.C.

(( La definizione della situazione dell’Ente stesso, nell’assetto organizzativo dei trasporti, è attualmente allo studio .di questo Ministero e formerà oggetto di apposito provvedimento che verrà, appena possibile, sottoposto &ll’tlsa- me delle Assemblee legislative D.

IZ Ministro CORBELLI NI.

(( Nel bilancio dell‘E.A.M., regolarmente.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1122 - 21 SETTEMBRE 1949

PRETI. - Al Ministro del tesoro. - (( Per conoscere per quali motivi non abbia ancoia risposto al1’interroga.zione con risposta scrit- ta rivoltagli diversi mesi fa dall’interrogante e in cui si chiedeva se vi fosse possibilità di una assegnazione di fon,di a favore del Mini- stero dell’Africa ‘italiana in maniera da reil- ,dere possibile la liquidazione non di tut.to il personale dipendente dagli Enti pubblici già operanti nell’Africa italiana, ma almeno di quello richiamato alle armi, il cui diritto è ormai acquisito D.

RISPOSTA. - (( La precedente risposta fu data il 24 febbraio 1949.

(( Con lettera 7 aprile 1949, numero 282/D rimessa per notizia al Segretario generale della Camera dei Deputati, si chiese di voler precisare (( a quale delle varie questioni con- cernenti il trattamento economico da corri- spondere a detto personale si voleva far rife- rimento. E cioè se la questione riguarda il trattamento relativo al periodo anteriore al- l’occupazione dei territori coloniali, oppure quel16 che si riferisce al periodo durante il quale il personale è stato eventualmente in- ternato, o il trattamento per licenza non fluita, nel periodo di internamento, oppure altri particolari trattamenti N.

(C A questa richiesta non è stato, dato alcun seguito 1).

Il Sottosegretario di Stato MALVESTITI.

PRETI. -- Al Ministro dell’interno. - (( Per conoscere se - premesso che il Ministe- ro ,dell’interno, con circolare 5300 ,del 24 mag- gio 1959, ha comunicato di non assumere più alcun impegno di spesa per gli impi’egati dei comuni assunti per i servizi annonari, ma non ha imposto il licenziamento degli impie- gati medesimi - non ritenga opportuno dare precise istruzioni alle prefettwe, di fronte al fatto che alcune, c0m.e ad esempio quella di Ravenna, rifiutano inspi.egabilm’ente di ap- provare le delibere ,di passaggio dei detti im- piegati ad altri servizi anche se giustificati dal fatto, che si sono resi scoperti i posti per allontanamento di altri impiegati e proposte da comuni che hanno il bilancio in pareggio. Infatti il decreto legislativo 5 febbraio i948 vietando nuove assunzioni non può applicar- si ,agli impiegati annonari, che in questa ma- niera vengono, solo spostati ‘e sono assai lungi dall’essere ,dei nuovi assunti )).

RISPOSTA. - C( Nessuna disposizione vieta che i comuni interessati possano assorbire

qualche elemento a suo tempo assunto per le esigenze degli uffici comunali ,di razionamen- t,o e c,onsum-o, destinandolo’ ad i!tri servizi permanent,i dell’Amniinistrazione, qualora si verifichi un’,effettiva necessità di personale.

(( Pertanto questo Ministero, considerata la estrema delicatezza di tali provvedimenti, non mancherà ,di impartire le opportune istruzio- ni caso per caso, dopo aver vagliato) le singole circostanze ,di fatto e diritto )).

I I Ministro SCELBA.

REALI. - AI Ministro dell’agricoltzrra e delle foreste. - (( Per sapere se, in seguito a l violento temporale con grandine che si è .ab- battuto nei comuni di Sogliano al Rubicone e Mercato Saraceno, in provincia di Forlì, il giorno 30 giugno 1949, il ,quale ha distrutto buona parte del raccolto, egli intenda venire in soccorso ,delle famiglie colpite, traendo i msezzi dal fon,do che i l Ministro stesso stanzia a favore ,delle provincie per migliorie fon- diarie )).

R~SPOSTA. - (C Nello stato di previsione del- la spesa del Ministero dell’agricoltura e delle foreste non vi sono stanziamenti di danni del genere. Tuttavia qualora trattisi di ripristi- nare la efficienza produttiva dei terreni, nulla vieta che nei limiti .d,elle ‘disponibilità finan- ziarie derivanti ,dalle assegnazioni concesse, i Comitati provinciali dell’agricoltura ammet- tano a contributo preferibilmente le domande che possono, .essere presentate, in applicazio- n,e dell’articolo 1 del decreto legislativo presi- denziale io luglio 1946, n. 31, d,alle aziende si- nistrate. CiÒ ‘anche in conformità di quanto prescritto nella circolare ministeriale n. 21 del 10 ‘dicembre 1948, con cui sono state im- p r t i t e istruzioni agli Ispettorati provinciali ,d,ell’agricoltura perché nella concessione dei contributi previsti ,dal. citato decreto legislati- vo sia accordata assoluta preferenza. alle pic- cole aziende agricole ed ‘a quelle maggiormen- te danneggiate.

(( Gli agricoltori dei comuni danneggiati potranno rivolgersi, per eventuali chiarimen- ti in merito al competente Ispettorato provin- ciale dell’agricoltura )).

I I Ministro SEGNI.

RESCIGNO. - Al Ministro del tesoro, - (( Pler sapere se è a conoscenza dei criteri ec- cessivamente restrittivi portati di recente da un funzionario del suo Dicastero iiella liqui- dazione dei danni di guerra mobiliari presso

CAMERA DEI DEPUTATI - 1123 - 21 SETTEMBRE 1949

l’Intendenza ,di finanza di Salerno, criteri ch’e, mentre - essendo in contrasto con quel- li in precedenza seguiti in base a circolari ministeriali - vengono a produrre sperequa- zioni t ra danneggiati già risarciti e dann’eg- giati .ancora in attesa di liquidazione, hanno determinato in questi ultimi vivo malconten- to, di cui si è fatta eco anche la stampa (ve- dere giornale R o m a del 3 giugno 1949) )).

RISPOSTA. - (( In occasione della correspcn- sione del terzo acconto sui danni di guerra per beni mobili, ,disposta con provvedimento dell’onorevo1,e Ministro in data 31 gennaio 1949 e di cui alla circolare del Sottosegreta- rio di Stato per i danni .di guerra. n. 13854, del 23 febbraio 1949, si rese indispensabile, per potere ottener,e la maggiore uniformità possibile di criteri, avvalersi dell’opera ispet-

, tiva dei signori ispettori generali del Ministe- ro delle finanze, i quali, in una riunion’e, hanno’ fissato, secondo ‘direttive di questo Sottosegretariato danni ,di guerra e della Di- rezione generale ,del servizio, cr ikr i di mas- sim.a da applicarsi da tutte le Intendenze.

(( Da .altre riunioni risultò che presso la Intendenza di Salerno erano seguiti c’riteri in contrasto con tale disposizione generale e perciò, opportunamtente, l’Ispettoi..e di zona diede le istruzioni intese ad ottenere che non ci fossero, discordanze nei criteri generali di valutazion,e e ,di corresponsione del terzo ac- conto.

(( Tale disposizione ,era resa anche più ne- wssaria dal ‘fatto che, essendo, stata disposta da quest,o Sottosegretariato l’a revisione ‘di tutte le do8mande, proprio ai fini di ott,enere la maggiore possibile perequazione del risar- cimento a tutti i danneggiati, era necessario che ciascuna domanda venisse riesaniinat,a e decisa con i criteri sudd,et,ti.

(( Consegu’entemente si è potuto verificare qualche malumore tra i danntgggiati, i qu.ali vedevano una differenza di valutazione 1’1-

guardo ‘a coloro che già avevano ottenuto, presso l’Intendenza di Salerno, la correspon- sione del terzo acconto, ma tale inconveni,ente non poteva certo, impedire l’applicazione delle chiare e precise dispo.sizioni .emanate ,da que- sto Sottosegr,etariato ed applicate ,da. tutte le Intendenze di finanza D.

Il Sottosegretario d i Stato CIFALDI.

RESCIGNO. - Al Minisrro d i grazia e giustizia. - (( Per sapere se, in r,elazione al bando di concorso per esami a 300 posti d i volontario di cancelleria e segreteria giudi-

ziaria, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale nu- mero 39, del 2Q giugno 1949, non ritenga giu- sto ed opportuno elevare a 30 anni per tutti i concorrenti il limite massimo di età ivi sta- bilito a 25 anni, e ciò in consi,der,azione del fatto che l’intera popolazione la quale oggi trovasi tra i 25 e i 30 anni è stata la più du- ramente provata dalla guerra 1 1 .

RISPOSTA. - (( Si osserva che è all’esame della Camera dei Deputati uno schema di leg- ge di iniziativa parlamentare, con il quale viene elevato ad anni 32 il limite di età m a s simo prescritto per la ammissione al concor- so per 300 posti di volontario di segreteria e cancelleria giudiziaria, bandito con decret,o ministeriale 15 aprile 1949, pubblicato nella Gnzzetta Ufficiale n. 139. A Poiché tale disegno di legge è giustifi-

cato da motivi ‘di equità, in quanto dal 19il non .sono stati banditi concorsi ordinari, m a soltanto concorsi per reduci in base alle l i l -

sposizioni del regio d,ecreto 6 gennaio 1942, n. 27, questo Ministero non ha fatto’ obiezione a l riguardo 1 1 .

Il Sottosegretario di Stato CASSIANI.

RESCIGNO. - AZ Minzstro della pubblica istruzione. - (( P’er sapere se non ritenga giu- sto ed opportuno estendere il beneficio ,d,ella graduatoria prefer#enziale di cui #al comma b ) dell”artico1o 4 ,dell’ordinanza relativa agli in- carichi ,provvisori ‘e alle supplenze nelle scuo- 1.e ,el’ementari per l’ann,o scol’astico 1949-50 anche agli idonei del concorso B-6, che hanno mostrato la loro capacità attraverso prove scritte ed orali di esame più rigi’de di quelle dei concorsi B-4 e B-5 D.

RISPOSTA. - (( A base della determinazione dei criteri per l’assegnazione ,d’egli aspiranti ad incarichi provvisori e supplenze nelle scuo- le elementari alle categorie preferenziali, non è ,stato posto il concetto della maggiore o mi- nore difficoltà ,daelle prove di ‘esame sostenute, tanto che delle categorie stesse f.anno parte gli idonei dei co,ncorsi A - i e B-4 che non han- no partecipato alle prove d’ei concorsi attuali, perché idonei di concorsi precedenti.

(( I1 criterio differenziatore è stato dato dal fatto che i concorsi A-1,’ A-2, A-3, B-4 e B-5 sono concorsi speciali ad esaurimento,, riser- vati a d’eterminate categorie ,di insegnanti aventi particolari requisiti, combattentistici o scolastici, mentre i1 B-6 è un concorso genera- le, a cui, pertanto, non spettano particolari trattamenti di favore.

. CAMERA DEI DEPUTATI - 1124 - 21 SETTEMBRE 1949

(( Va considerato che gli idonei dei concorsi A-1, A-2, A-3 , B-4 ‘e B-5, trattandosi di gra- duatorie ad esaurimento, hanno diritto senza altro alla graduale sistemazione in ruolo, de- terminata soltanto dalle vacanze che verranno a verificarsi nei vari ruoli provinciali e d a ri- coprirsi nella misura di un quinto per ogni anno scolastico.

(( Costoro, quindi, hanno ormai un diritto alla sistemazione, diritto che non compete agli idonei del concorso B-6; e, pertanto, è ovvio che ad essi sia data la precedenza negli inca- richi provvisori e supplenze di fronte a maestri non provvisti dei loro titoli preferenziali.

(( Pel’ tali motivi la proposta non può e s sere accolta A .

16 Ministro GONELLA.

RESCIGNO. - Al Ministro dei lavori pub- blici. - (( Per (sapere se non ritenga giusto disporre che, nel progfamma in elaborazione delle opere da. compiersi in, provincia di Saler- no. nell’esercizio 1949-50, vengano comprese quelle necessarie a fornire l’acqua ,alle frazioni del comune di Vietri sul Mare (Albori, Dia- gonea, Raito), ch,e per esserne prive trovansi in un assillante situazione, specie sotto il pro- filo igienico-sanitario ) I .

RISPOSTA. - (( I3 da premettere che le ope- re relative all’approvvigionamento idrico de- gli abitanti rientrano nell’esclusiva compe- tenza ,dei comuni interessati e pertanto è da esclu’dere la possibilità che i lavori occorrenti per completar,e La sistemazione dell’acquedot- to che alimenta le frazioni alte; del comune di Vietri sul Mare siano compresi fra quelli da finanzi.are con i fondi assegnati nel bilancio di questo’ Ministero, per il corr,ente esercizio.

C( I1 primo lotto .di detti lavori dell’importo di liPe 16.296.000 già ,eseguito è stato infatti finanziato con i fondi stanzimati a sollievo del- la disoccupazione sui quali però non vi è più alcuna disponibilità.

(( Come però è noto sono state recente- mente approvate e saranno tra breve emanate nuove disposizioni legislative che sono a p punto dirette ad agevolare gli Enti locali nella realizzazione dei loro programmi costruitivi e che prevedono anche la concessione di spe- ciali e sensibili benefici per le opere di prov- vista d i acqua potabile.

(C I1 comune di Vietri potrà quindi chiede- re l’applicazione di tali norm,e ed attuar,e così. il completamento dell’opera di che trattasi 1 1 .

Il Sottosegretario di Stato CAMANGI.

RESCIGNO. - A l lMinistro della difesa. - (( Per sapere se non ritenga necessario assi- curare le popolazioni dcl Salernitano che Ira le istituende sedi di legioni dei carabinieri resterà compresa, come si è proposto dal co- mando generale ,dell’Arma, la città di Saler- no, la cui Amministrazione provinciale va di già apprestando i locali indispensabili. Ciò ad eliminare il vivo malcontento determinato in quella regio,ne ,dalle recenti e sorprendenti voci in contrario, che svonano offesa alle ragioni storiche, geografiche, demografiche e,d econo- miche le quali assicurano il buon diritto .alla istituzione di che trattasi della detta città di Salerno, che per ben ,due volte è stata sede nel passato di legione d,ell’Arma 1 1 .

RISPOSTA. - (( In merito si fa presente che è stata in effetti studiata l’opportunità di mo- dificare l’attuale ordinamento territoriale del- l’Arma dei carabinieri, data la necessità d i sdoppiare le legioni di *Milano, Bologna, Roma e Napoli, risultate piuttosto pesanti al funzionamento.

(( L’indirizzo, al riguardo sarebbe di far cor- rispondere, per quanto possibile, la organiz- zaziohe territorial’e d,ell’Arma dei carabinieri coa il futuro ordinamento regionale, tenendo altresì conto della esigenza di aumentare del minimo necessario l’attuale numero ,delle le- gioni.

(( P,er.tanto, al mom,ento attu’ale, sarebbe prevista soltanto la costituzione di 4 nuove le- gioni, e precisamente a Brescia, Parma, Pe- rugia e Potenza, escludsendo Sa1,erno in quan- to per la regione camprtna già vi sarebbe la legione di Napoli, mentre la regione lucana non avrebbe una propria legione.

(( La ,decision,e suddetta non è comunque ,definita, essendo la questione ancora allo stu- dio ed anche perché si renderà probabilmen- te opportuno rimandar,e e ,disporre le modifi- che in ,parola successivamente all’attuazione ‘dell’ordinamento regionale 1 1 .

I l Ministro PACCIARDI.

RESCIGNO. - A l Ministro della difesa. - (( Per conoscere i motivi per i quali non ancora si è provveduto, contrariamente alle assicurazioni a suo tempo date dal Ministro Cingolani, alla sistemazione dell’Accademia aeronautica nell’antica se,de di Caserta; e per sapere se persiste l’intendimento di lasciare nella Campania, oltre la detta Accademia, an- ch,e la Scuola specialisti dell’aeronautica, sic- c,ome impone l’elementare senso di giustizia verso il Mezzogiorno 11.

CAMERA DEI D E P U T A T ~ -1125 - 21 SETTEMBRE 1949

RISPOSTA. - (( Si assicura che è tuttora in- tendimento di questo Ministero di sistemare l’Accademia aeronautica nell’antica sede di Caserta.

(( A ciò si spera di poter provv,edere quan- to prima e, possibilmente, con l’inizio del prossimo a-nno accademico.

(( A Caserta si conta di far rimaner,e altresì la Scuola specialisti dell‘aeronautica 1).

Il Ministro PACCIARDI.

RESCIGNO. - AlZ’AZto Commissario per l’igiene e la sanità pubblica. - (( Per sapere se non ritenga giusto ed urgente un provve- dimento ch’e consenta a coloro che non hanno potuto partecipare: ai concorsi banrdi ti nel 1947 per m,edici e veterinari condotti, ,aven,do su- perato il limite di età di 45 anni allora richie- sto, di presentare la domanda di .ammissione a i conco’rsi stessi entro un nuovo congruo ter- mine, avvalendosi ,del beneficio relativo alla età co,ncesso dall’articolo 4, secondo capoverso, della legge 10 marzo 1949, n . 55 )).

RISPOSTA: - (( Non sembra possibile dare efficacia retroattiva all’articolo 4, secondo ca- poverso, ,della legge 10 marzo 1940, n. 55, per consentire la partecipazione .alle categorie di sanit,ari alle quali si fa riferimento, anche perché i concorsi sanita,ri banditi nel 1947 sono stati espletati o sono i n . corso di avan- zato svolgimento.

(( Peraltro, il predetto articolo 4, per i con- corsi banditi dopo la pubblicazione d’ella cita- ta legge, ha esentato dal limite massimo di età i combattenti della seconda guerra mon- diale ,e,d ha prolungato di ,dieci anni i limiti d i ,età per tutti indistintamente gli altri con- correnti )).

L’Alto Commissario COTELLESSA.

RESCIGNO. - Ai Ministri dei lavori p u b - blici e dell’agricoltzwa e foreste. - (C Per sa- pere se non ritengano neoessario ed urgente ,disporre che i dipendenti uffici provvedano alla sollecita rimessione ’in efficienza d’ella vasca di bonifica .della frazione San Lorenzo nel comune di Sant’Egi,dio Montalbino, (Sa- lerno), che raccoglie le acqu,e del torrente Cor- bara ed ‘essendo del tutto colma di materi.ali alluvionali costituisce un serio pericolo in pre- visione delle immancabili piogge autunnali )).

RISPOSTA. - (( Il probrema segnalato inve- ste la situazione idraulico-forestale del bacino montano sovrastante l’abitato, nel quale, a

causa del disboschiniento, le materie alluvio- nali non trattenute vengono convogliate in pran copia nella vasca stessa.

(( Senza la esecuzione ,dei l.avori di rimbo- schimento ‘delle pendici, riuscinebbero inutili ed infruttuosi i lavori per il ricavamento del- la vasca in parola, la quale tornerebbe ben presto ad ,essere nuovamente colmata dalle pri- m’e piogge alluvionali.

(( I1 Genio civile .e l’Ispettorato ripartimen- tale delle foreste di Salerno hanno già preso contatto per compiere in collaborazione i ri- lievi n,ecessari alla compilazione ,d,el progetto di sistemazione della zona che contemplerà, opere murarie e .di scavo e opere in verde.

(( Per l’e prime un calcolo sommario fa ascend’ere la spesa a circa 40 milioni. Nessuna valutazione è stata ancora effettuata per le se- conde.

(( Sta co,munque il fatto che attualmente nessun provv,edimento può (essere preso da questo Ministero per mancanza ,di finanzia- mento, i n quanto il progr,amma dei lavori idraulico-forestaii per la Campania, predispo- sto per il 1948-49 da quel’ Provveditorato re- gionale alle opere pubbliche n’el quale sono previsti, sia pure in misura non corrispon,den- te al fabbisogno, i lavori di cui si tratta e ch.e deve ,essere finanziato con i fondi E.R.P., non è stato ancora approvato ,dalla Missione E.C.A. )).

Il Ministro de’lZ’agricoltura e fowste SEGNI.

RESCIGNO. - Al Ministro1 dei lavon pub- blici. - (( Per saper,e se, nel programma di opere pel prossimo esercizio 1949-50, non re- puti indispensabi1,e comprendere almeno il primo lotto ,dei lavori di costruzione del- , l’acquedotto consorziato Monte San Giacomo- Sassano, in provincia di Salerno, il cui pro- getto continua ad impolverarsi presso il Prov- ve,dito,rato alle opere pubbliche di Napoli, mal- grado l’assegnazione di 10 milioni .di cui alla comunicazione ministeriale 13 maggio 1947, n. 1533 Gab., mentr,e i due popolosi comuni sono tormentati dalla sete e d.a conseguenti pericolose condizioni igienico-sanitarie ) I .

RISPOSTA. - (( Per la’ esecuzione ,di un pri- mo lotto di lavori ‘dell’acquedotto consorziale Monte San Giacomo-Sassano, fu a suo tempo ,effettivamente assegnata, utilizzando i fondi stanziati a sollievo della disoccupazione,. la somma .di lire 10.000.000 e contemporaneamen- te si richiese la presentazion,e del relativo pro’- getto.

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CAMERA DEI DEPUTATI -1126 - 21 SETTEMBRE 19-49

(( Senonche la Prefettura di Salerno, con nota ,del 24 aprile 1948, diretta all'ufficio del G'enio civile di quella città e per conoscenza al Laboratorio provinciale 'di igiene e profi- hssi , subordinava la esecuzionedei lavori pre- visti in tale elaborato agli accertamenti, da parte del predetto laborat,orio, sulla potabilità delle acqu'e ,delle due sorgenti da captare.

(( P,eryenuto il certificato sul risultato dell,e analisi 'e dato corso alle altre formalità pre- scritte, l'istruttoria del progetto in parola si 8, in definitiva, conclusa favorevolmente.

(( I3 stato però possibil'e provvedere soltanto , ora, sulle ,economie realizzate, al recupero di

fondi come sopra assegnati - che, nelle more di d'etta istruttoria, erano stati stornati per altre ,oper,e aventi carattere di maOb. vwiore ur- genza e per le quali era stata già definita la istruttoria del relativo progetto - .di modo che si darà corso quanto prima #all'esperim.ento della gara di appalto ,ed all'inizio .dei lavori stessi.

(( I3 però da-tenere presente che, com,e so- pra si è detto, la somma impiegata per il fi- nanziamento di tale primo lotto di opere f u prelevata dalle straordinarie autorizzazioni di spesa per l'esecuzion,e .di opere a sollievo d,el- la disoccupazio'ne e che 'detti fondi, stanziati per far fronte a necessità di carattere contin- gente ed eccezionale, non figurano tra le ordi- narie previsioni del bilancio e sono ora d,el tutto esauriti.

(( Pertanto, ai completamento dei la$ori di che trattasi che rientrano nella esclusiva com- petenza dei comuni int,eressati, dovranno in seguito provvedere i comuni stessi i quali po- tranno chiedere la concessione dei benefici pre- visti ,dalle nuove norm,e di legge, recentemen- te approvate ,e ,di prossima .emanazione, dir,ette appunto ad agevolare gli Enti locali nella rea- lizzazione dei loro programmi costruttivi )).

Il Sottosegretario d i Stato CAMANGI.

RESCIGNO. - AZ Ministro di grazia e giu- s€izia. - (( P,er sapere se non ritenga ginsto ed urgente apprestar.e, di concerto col Mini- stro del tesoro, un disegno di legge che con- ceda anche al personale educativo, ed inse- gnante degli istituti di rieducazion,e minori In (censori, vice-censori, istitutori .ed assistenti! le ind,ennità di studio' ,e di carica di cui god? l'analogo persona1.e dipendente dal Ministelo della pubblica istruzione, in confronto del qua- le il ,detto personale degli istituti di lieduca- zione minorile compie opera più paziente e

delicata, senza pause di vacanze e con più viva esigenza di aggiornamento della propria cul- tura D.

RISPOSTA. -- (C Questo Ministero seguiva con simpatia l'aspirazione del personale del rholo di educazione e .di quello del ruolo di sorv'eglianza diretta ad ottenere l'indennità di studio' e di carica, già concessa agli insegnan- ti delle scuole pubbliche.

(( Si asteneva tuttavia dal proporre prov- vedimenti legislativi per la estensione di sif- fatto benseficio al ,personale di cui trattasi, es- sendo noto che presso il Ministero del tesoro erano allo studio miglioramenti economici per tutti i dipen,de,nti ,dello Stato; miglioramenti che si sarebbsero, in massima, concret,ati nella concessione di una indmennità amministrativa, destinata ad appianare le .disparità ormai sta- bilitesi in conseguenza delle varie indenni tà concesse .a numerose categ0ri.e di pubblici im- pi,egati.

(( Si ha ragione di sperare che la indicata indennità amministrativa sodisfi ora le aspi- razioni del personale di cui trattasi.

(( I3 da notar,e'che d'etto personale fruisce già di una modesta indennità penitenziaria D.

I l So,ttosqgretario d i Stato CASSIANI.

RESTA. - AZ Minis t ro della difesa. - (( Per conoscere se sia esatto che i? in progetto la soppressione d'e1 tribunale militare territo- riale di Bari e se non ritenga - invece - che il suo m,antenim,ento in vita sia giustifi- cato ,dalla eccessiva ,estension'e che verrebbero ad av,ere i tribunali militari territoriali di Na- poli o di Taranto, nella cui giurisdizione quel- lo di Bari verrebb,e ad essere compreso )).

RISPOSTA. - (( I1 numero di tribunali nii- litari territoriali previsto dall'articolo 7 del regio decreto 9 settembre 1941, n. 1022, sul- 1'0,rdinamento giudiziario militare e dalle suc- cessive modificazioni, è 'di dodici.

(1 Detto numero fissato in relazione alle esi- genze militari delp tempo ,di guerra e degli anni successivi alla cessazione del conflitto, si ravvisa ora esubserante rispetto .alle necessith attuali delle Forze armate.

Infatti : a) dopo l'entrata in vigore della Costitu-

zione della Repubblica i tribunali militari sono competenti in tempo di pace a conoscere solamente d,ei reati militari commessi da ap- partenenti alle Forze armate e perciò stesso la sfera di giurisdizione ,dei tribunali in pa-

C A M E R A DEI DEPUTATI - 1127 - 21 SETTEMBRE 1949

rola è ridotta in confronto a quella ad essi precedentemente attribuita;

b) il numero ,degli app?rtenent,i alle For- ze armate, che, come detto nella lettera pre- cedente, sono i soli sottoposti alla giurisdizio- ne militalle in tempo di pace, ha subito, per le limitazioni derivanti dal Trattato di pace, una notevole contrazione, con conseguente di- minuzione di numero cielle d,enunce a.i tribu- nali militari.

(( Fra i tribunali militari di cui, in seguito a detta decisione, è prevista la soppressione vi sanebbe in effetti anche quello di Bari, i1 quale fu costituito per le ‘esigenze .di guerra.

(( Si può peraltro assicurare che il tribu- nale $militare di Taranto, il quale prima del- l’istituzione di quello ‘di Bari estendeva la sua giurisdizione su tutto il. territorio attribuito quest’ultimo, sarà in grado di riassumere sen- za difficolth i l territorio a suo tempo sottrat- togli per le suddette esigenze derivanti dallo stato di guerra )).

I l So,ttosegretario di Stato

. RODINÒ.

RICCIARDI. - Al Ministro dei Iavorj pub- blici. - (( P,er conosGere le ragioni per le qua- li sono stati interrotti i lavori ,di costruzione d’ell’acquedotto delle frazioni superiori di Vietri sul Mare (Salerno); lavori iniziati circa due anni fa per dare l’acqua a. 6000 abit,anti delle frazioni Albori, Raito, Dragon’ea E.‘ Be- nincasa, ,e per. i quali sembra che siano già stati seesi 20 milioni.

(( Tale interruzione, nel mentre co.stituisce un grave danno per’ l’Amministrazione dei la- vori pubblici, in quanto le opeqe incomplete sono, soggette a deterioramento, rappresenta un insormontabi1,e ,disagio per quelle laboriose e non ricche popolazioai che sono costrette a pa- gare somme considerevoli per rifornirsi di un elemento indispensabile alla vita ) I .

RISPOSTA. - (( I lavori di sistemazione ,del- l’acquedotto che alimenta l’e frazioni alte del comune di Vietri sul Mare, di cui è stato già ,eseguito u n prim:o lotto per l’importo di lire 16.296.000, non hakno potuto avei:e ulteriore seguito non essendovi più alcuna disponibili- tà sui fondi stanziati a sollievo della disoccu- pazion.e, con i quali è stato’ finanziato il Cietto primo lotto.

(( Come è noto però, sono state recentemen- t’e approvate .e saranno, tra breve emanate nuo- ve norme di legge dirette ad ,agevolare gli Enti locali nella realizzazione .dei loro programmi costruttivi. E di tali disposizioni il comune di

Vietri potrà avvalersi per chieder.e la conces- sione dei benefici che esse prevedono e porta- re a compimento l’opera ,di che trattasi )).

Il Sotlosegretarzo di Stato CAMANGI.

RICCIARDI. - AZ Ministro dei lavori pubblici. - (( Per conoscere se e quando sarà provveduto alla esecuzione definitiva delle opere di consolidamento e di restauro del- l’e’dificio del1,’Amministrazione provinciale di Salerno, ‘gravemente sinistrato nell’agosto 1943 da bombardamenti ,aerei .ed ulteriorm’en- te ,danneggiato per l’occupazione degli anglo- americani; opere la cui esecuzione cade a, to- tale carico (dello Stato ,e la cui indifferibilità è imposta dalla insopprimibile necessità fun- zionale dell’Ente. Non senza rilevare che, menT tre per un edificio ,di carattere monumentale e di particolare interesse per la sua destina- zione si trovano difficoltà ad approntare 1 1 mez-

. zi finanziari neaessari per assicurarne l,a con- servazion.e e l’uso, si stanziano ,e si ,erogano somme’ maggiori per opere che se appagano’ il senso stetico non sono pQstulate da urgenti necessit.à )).

RISPOSTA. - (( Si ritiene opportuno, in- nanzi tutto, chiayire quali siano stati gli spe- ciali interventi dello Stato, in ordine di tem- po, per i1 riattamento ‘dell’edificio dell’Am- minist,razione provinciale di Salerno, di cui si interessa, edificio danneggiato’ come è noto nel 1943 in seguito allo scoppio di bombe e, successivamente, in conseguenza dell’occupa- zione alleata.

(( Nell’agosto, del 1946, ,epoca, in cui fu Tioc- cupato d.all’Amministrazione provinciale, era stato, sistemato solo il terzo piano d’ell’edificio anzid,etto in seguito a i lavori eseguiti nel 1944 in base ad una. spesa di circa lire 3.390.000.

(( Successivam.ente, nel 1947, venne prov- veduto alle riparazioni urgenti negli altri pla- ni, con esclusivo riguardo alla stabilità del- l’edificio - ala oriental’e - con una spesa di compEessive lire 16.290.000.

(( Nel 1948 si provvi,de alla riparazione del lato nord-est e del fronte nord con una spesa di lire 20.000.000; i relativi lavori stanno per esser.e ultimati. Altri lavori di ripar,azione al lato est e ,di parta .d,el lato’ sud dell’importo di lire 5.500.000, assegnati sui fondi a disposizio- ne per l’anno finanziario scorso, sono al- l’inizio.

(( Rkulta, pertanto, che fino .ad ora sono stati assegnati e quasi totalmente spesi, per la riparazione dell’e’dificio in parola, oltre 45 mi- lioni di lire.

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CAMERA DEI DEPUTATI - 1128 - 21 SETTEMBRE 1949

(( Informasi, inoltre, l’onorevole interro- gante che nel programma dell’esercizio finan- ziario in corso è stata pr,evista la spesa di lire 10.000.000 per provoederc alla riparazione di alcuni pavimenti e soffitti pericolanti al se- con,do piano del lato ovest.

(( Per commpletare infine la, sistemazione del- 1.e oper’e murarie dell’,edificio rimane solo il consolidamento dell’angolo sud-est con 11 ri- f.acimento dell’opera ,di sottofondazione che consentirebbe, tra l’altro, l’abolizione dell’esi- stente sperone. Tale abolizione è ritenuta ne- cessaria per ragioni estetiche, in quanto il d,etto sperone si trova sul fronte principale dell’edificio monumentale.

(( P’er la .realizzazion,e di tale opera, che importa una spesa di lire 15 milioni, P: staia già pr,edisposta, ,dal competente ufficio del G,enio civile la relativa perizia.

(( ‘Al finanziamento ,dei lavori anzidetti come a quelli di rifinitura del fronte’ princi- pal’e, che peraltro’ si manifestano di minore urgenza perche non interessano le necessità funzionali ,dell’Ente, non è possibile provvede- re subito.

(( Essi però potranno .avere .attuazione nori appena lo consentirà la disponibilità dei fondi.

(( Non si tratta quindi, come viene asserito, di dare la precedenza ad alcuni lavori di mi- nore urgenza in confronto ad altri :di mag- giore interesse, ma si tratta che occorre prov- vedere ad una razionale e graduale riparti- zione di fondi in confronto alla loro limitata disponibilità D.

1Z Sottosegreturio d i Stato CAMANGI.

RICCIO. - Al Ministro della difesa. - (C Per conoscere se sia in preparazione un di- segno di legge, che, in modifica dell’artico- lo 10 del decreto legislativo 20 gennaio 1949, n. 45, avente ad oggetto la soppressione del ruolo degli ufficiali inferiori delle armi d i fanteria, cavalleria, artiglieria e genio con carriera limitata. a l grado di capitano isti- tuito I con regio ,decreto-legge 6 luglio 1938, n. 1166, abolisce la limitazione della carriera al grado di capitano per gli ufficiali prove- nienti da1 ruolo sottufficiali )).

RISPOSTA. - (( In effetti non trovasi attual- mente in preparazione alcun provvedimento che - a modifica di quanto dispone l’artico- lo 10 del decreto legislativo 20 gennaio 1948, n . 45 - abolisca la; limitazione della carriera al grado di capitano per gli ufficiali prove- nienti dai sottufficiali.

(( La questione formerà, però, oggetto di studio in occasione della nuova legge sul- l’avanzamento (degli ufficiali delle tre forze amiate; in tai sede sarà esaminata la possi- bilità, in rapporto ai nuovi criteri di ordi- namento che saranno adottati, di abolire la limitazione della carriera per gli ufficiali di che trattasi N.

1Z Sottosegretario d i Stato RODINÒ.

I ROBERTI E MIEVILLE. - Ai Minis tr i del- la difesa e del tesoro. - (( lPer conoscere i mo- tivi per i quali mentre i sergenti maggiori dell’Esercito con anzianità 1936 sono stati pro- mossi marescialli fin dal 1943, quelli con an- zianità 1937 attendono ancora la promozione; e se rispondono a verità informazioni. pub- blicate ‘dal Corriere Mili tare, secondo le quali detto ritardo :dipenderebbe dal non aver an- cora il Ministero del tesoro approvat,o l’orga- nico provvisorio dei sottufficiali dell’Esercito, presentato al Ministero suddetto da oltre un anno; mentre tale ritardo importerebbe per questa categoria di sottufficiali una perdita di anzianità di oltre quattro anni V.

RISPOSTA. - (( Anche a nome del Ministero del tesoro si comunica.

(( Gli organici dei sottufficiali dell’Esercito sono fissati, globalmente, per i gradi di ser- gente e sergente maggiore e per i tre gradi di maresciallo.

(( Ciò fa sì che le *promozioni ‘da sergente a sergente maggiore, da maresciallo or’dinario a maresciallo capo e da mareseiallo capo a maresciallo maggiore possono essere effettuate appena gli interessati abbiano compiuto il pe- riodo di+ permanenza minima nel grado (2 anni per i sergenti; 4 anni per i primi due gradi di maresciallo).

(( Le promozioni da sergente maggiore a maresciallo sono- invece subordinate alla esi- stenza di vacanze nell’organico stabilito, come sopra detto, per i t1.e gradi ‘di maresciallo.

(( Ora la situazione degli organici, non ha finora consentito di effettuare dette promo- zioni.

(( Questo Ministero ha però già da tempo port,ata la sua attenzione sulla necessità di stabilire gli organici provvisori ‘dei sottuffi- ciali, in quanto solo in seguito alla *loro ap- provazione sarà possibile procedere alle pro- mozioni in parola.

(( Le trattative al riguardo con i compe- tenti organi finanziari sono state particolar- mente lunghe e laboriose e solo in questi gior-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1129 - 21 SETTEMBRE 1949

ni è stato possibile raggiungere l’intesa su tutti.i punti con gli organi, suddetti.

(( Conseguentemente si potrà, quanto pri- ma, disporre le promozioni di cui trattasi.

(( Si precisa peraltro che alla determina- zione degli organici provvisori dei sottuffi- ciali dell’Esercito non si sarebbe potuto pro- cedere prima che fosse completato lo sfolla- mento, e cioè non prima ‘del 30 giugno 1948.

(( In relazione a ciò è stata prevista per gli organici suddetti la efficacia retroattiva al 10 luglio 1948; efficacia che eviterà che i sott,uffi- ciali in carriera continuativa dell’Esercito, al- meno per quanto riguarda gli effetti giuridici i

delle promozioni, possano essere dann’eggiat,i dal ritardo frapposto al perfezionamento del relativo disegno di legge D.

IZ Ministro della difesa PACCIARDI.

. ROSELLI E COLLEONI. - 41 Ministro dei trasporti. - (( Per conoscere se, superata la fase di improrogabili impegni di ricostruzio- ne ferroviaria, non ritenga necessaria ed ur- gente la costruzione di una nuova stazione ferroviaria nella città ‘di Brescia che sia de- gna del #decoro e delle esigenze del secondo centro economico della Lombardia )).

RISPOSTA. - (( Le ferrovie dello Stato han- -no ormai completato il ripristino del preesi- stente fabbricato viaggiatori di Brescia, che può essere sufficiente per mo1t.i anni alle esi- genze ferroviarie. Considerata l’attuale diffi- cilissima situazione finanziaria e il fatto che la ricostruzione ferroviaria non è ancora ter- minata, non si vede per ora la possibilità di demolire il fabbricato viaggiatori esistente, per costruirne uno completamente nuovo con una spesa che si prevede dell’ordine di 600 milioni.

(1 Le richieste ‘del comune tendenti ad otte- nere per esigenze urbanistiche l’ampliamento e la sistemazione più razionale del piazzale esterno e tdelle strade adiacenti, demolendo e ricostruendo in altra posizione l’attuale sta- zione ferroviaria, sono state anche recente- mente esaminate d’intesa con le competenti autorità comunali, ma per le ragioni suespo- ste a tali richieste non è possibile aderire )i.

I l Ministro CORBELLINI.

RUSSO PEREZ. - AZ M ~ W L S ~ T O d i grazia e giustizia. - (( Per conoscere se, in attesa che il Parlamento tramuti’ in legge il disegno già approvato dal IConsiglio dei Ministri, rela-

tivo al riconoscimento della qualifica di com- battente dell’ultima guerra ai militari ex re- pubblichini discriminati di prima categoria, non intenda nominare con riserva, assumen- doli conseguentemente in servizio, quei can- didati che, dichiarati idonei e vincitori del concorso a 388 posti di volontario di cancel- 1eria.e segreteria giudiziali, si trovino in con- dizioni di avere rjconosciuta la qualifica di combattente dalla legge emananda n.

RISPOSTA. - (( La nomina dei candidati di- chiarati vincitori del concorso per 388 posti di volontario di cancelleria e segreteria giu- diziarie che si t.rovano nelle condizioni previ- ste dall’articolo 11 del decreto legislativo 4 marzo 1948, n . 137, non potrà effettuafsi fino a quando il disegno di legge relativo al rico- noscimento della qualifica di combattente ai militari ex repubblichini non sarà applhovato dal Parlamento.

(( La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio studi e legislazione - in attesa del: l’esame del provvedimento legislativo, ha emesso apposita circolare del 10 giugno 1949, n. 3729614590 6.8.211.2.2 con la quale regola le posizioni individuali dei candidati che si tro- vano nelle condizioni di cui sopra )i.

I l Sottosegretario d i Stato CASSIANI.

SAIJA. - Al Ministro dei trasporli. - (1 Per sapere:

10) quali provvedimenti intende prende- re per il completamento della femovia Giar- dini-Leonforte, che aspetta attuazione da ol- tre venti anni; ‘

2”) se è vero che nell’esercizio in corso sono stati esclusi tali lavori di completamento;

30) se è vero che tali lavori sono stati esclusi anche dall’elenco di quelli da attuarsi con i fondi E.R.P. )).

RISPOSTA. - (( I1 completamento della fer- rovia Biardini-Leonforte è compreso, per 1 . tronchi intercedenti tra Giardini e Nicosia, nel piano decennale della costruzione di nuo- ve ferrovie in Sicilia approvato dalla appo- sita Commissione istituita presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Per i1 tronco Giardini-Randazzo sono in corso le pratiche per poter indire un appalto- concorso per il completamento con allaccia- mento alla stazione di Alcantara e per un pri- mo gruppo di lavori è stato proposlo che la _I

spesa occorrente venga compresa nel progetto

21 SETTEMBRE 1949 CAMERA DEI DEPUTATI - 1130 -

di impiego del fondo-lire E.R.P. per l’eser- cizio 2948-49.

(( Anche per il tronco Rogalbuto-Nicosia sono state iniziaie le pratiche per poter irdire un appalto-concorso per la costruzione e il relativo finanziamento sai?& tenuto presente per poterlo inserire nel progetto di impiego dei fondi E.R.P. per gli esercizi successivi 1).

Il Ministro CORBELLINI.

SAIJA. - Ai Ministri dell’agricoltura e fo- reste, dell’industria e commercio, dei lavori pubblici e del lavoro e previdenza”socia1e. ’- (( Per sapere:

i 0 j se è vero che la società Snia Viscosa abbia fatto passi per la coltivazione dell’euca- liptus, della ramia e di altre piante produt- trici di cellulosa, nella zona pliocenica are- naria di Enna, Aidone e Piazza Armerina;

20) se è vero che è intendimento della Società suddetta di fare sorgere uno stabili- mento per la lavorazione della fibra, al lago di Pergusa, utilizzandone le acque previa as- sicurazione di un maggiore afflusso di acque delle pendici di Enna, in conseguenza della deviazione del deflusso del torrente Torricida.

(( Per conoscere, inoltre, se non intendano coordinare i vari interventi di rispettiva com- petenza, in modo da facilitare tale iniziativa, i cui benefici riflessi potrebbero essere di in- calcolabile portata )).

RISPOSTA. - (( La società Snia Viscosa non ha fin’oggi fatto passi presso i Ministeri del- l’agricoltura e foreste, dell’industria e com- mercio e dei lavori pubblici per la coltiva- zione di eucaliptus, ramia ed altre piante pro- duttrici di cellulosn, in territorio dei coniuni di Enna, Aidone e Piazza Armerina.

(( Tale territorio è compreso in gran parte nel perimetro dei bacini montani Gornalunga e Dissueri nei quali sono in corso lavori di sistemazione idraulico-forestale. Per cui, eventuali richieste in ordine a quanto sopra, saranno prese in attento esame dal Ministero dell’agricoltura e delle foreste, in relaziona alla vigente legislazione forestale ed agli altri intelventi sistematori nella zona di che trat- tasi.

(( Si informa, tuttavia, che da notizie as- sunte per le vie brevi dal Ministero dell’in- dustria e del commercio presso la detta So- cietà è risultato che:

a) per quanto riguarda la coltivazione della ramia, le società Snia e Cisa Viscosa, hanno in corso delle coltivazioni, a carattere sperimentale, in .provincia di Catania. I3 pre-

vista anche la costruzione di uno stabilimento (( pilota )) per lo sfruttament,o di detta fibra;

b ) per quanto riguarda la coltivazione estensiva dell’eucaliptus, !a Snia Viscosa ha . intenzione di effettuarla in diverse zone della Sicilia ed a tale scopo ha in corso intese con il Governo della regione. Sinora, però, non può parlarsi di alcuna pratica realizzazione;

c) nulla è stato progettato dalla Società predetta per l’allestimento dello stabilimento per la lavorazione della fibra, essendo ogni programma subordinato ai risultati degli esperimenti ed all’esito delle trattative in corso.

(( Si assicura, in ogni modo, che i Mini- steri interessati, nei limiti della propria com- petenza, non mancheranno di dare ogni pos- sibile appoggio alla eventuale realizzazione della iniziativa di cui trattasi )).

Il Ministro dell’agricoltura e delle foreste

SEGNI.

SAIJA. - Al Ministro dei trasporti. - (( Per sapere:

10) se non reputi opportuno estendere a favore delle categorie degli agenti, rappresen- tanti, viaggiatori e piazzisti di commercio, la riduzione del 40 per cento sugli abbonamenti dei viaggi ferroviari, così come gilà è con-- cesso agli studenti ;

20) se non reputi opportuno, in correla- zione a quanto sopra, estendere, a favore dei suddetti, la categoria I1 per il trasporto dei campionari )).

RISPOSTA. - (( Gli abbonamenti per stu- denti delle scuole governative, per i quali è prevista la riduzione del 40 per cento sui prezzi degli abbonamenti ordinari, si rila- sciano sulle ferrovie dello Stato per percor- renze massime di chilometri 250 per giovani fino al trentesimo anno di età e non dànno diritto a fermate intermedie. .

(( A parte tali caratteristiche che non si ad- dicono agli agenti, rappi,esentanti, viaggiatori e piazzisti di commercio, non si ritiene poter accordare la riduzione del 40 per cento agli abbonamenti emessi a favore di tali persone sia perché queste svolgendo la loro attività su determinate zone, possono usufruire degli at- tuali abbonamenti regionali e a serie con ridu- zioni variabili dal 15 al 20 per cento (o intera rete con una riduzione del 40 per cento) sia per non creare precedenti per le altre cate- gorie economiche che fruiscono degli abbona- menti ferroviari.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1131 - 21 SETTEMBRE 1949

(( Per quanto riguarda la richiesta applica- zione della serie I1 alle spedizioni di campio- nari si deve far presente che l’unificazione del- la tassazione di queste e delle altre cose ani- messe al trasporto a bagaglio tè stata suggerita dalla necessità di semplificare e di eliminare abusi che nel passato si verificavano frequen- temente. Invero, senza dire della difficoltà da parte delle stazioni di distinguere, nella mol- teplicità dei commerci, i campionari dalle partite di merci vire e proprie, accadeva spes- sissimo che merci che avevano viaggiato come (( campione 1) erano poi vendute a destina- zione.

(( Si rende n6t0, però, che le ferrovie del.10 Stato hanno interessato fin dai primi d i ago- sto, le Federazioni centradi dei detti agenti in Milano e in Roma, come pure l’Unione ita- liana delle ‘Camere di commercio perché - fermi restando i principi generali suddetti - venga studiato al più presto, in comune con

. i rappresentanti centrali della *detta catego- ria, l’adozione di altre zone di abbonamenti, oltre le serie in vigore, per venire sollecita- mente incontro ai desiderata del commercio )].

Il Ministro CORBELLINI.

SAILIS. - Al Presidente del Consiglio dei Ministri . - (( Per sapere quali intendimenti persegua il Governo in merito alla sistema zionc giuridica del personale della Croce Roa. sa Ttiiliana, che risulta privo di qualsiasi stato giuridico e persino di quelle elementari e pii- cifiche garanzie, relative alla sicurezza, entità, stabilità del salario, che sono patrimonio or- mai acquisito dai lavoratori. Tanto più grave e inesplicabile risulta la condizione del perso- nale della Croce Rossa Italiana in quanto trat- tasi di un benemerito ente, la cui attività non può non richiamare le doverose premure dello Stato n.

RISPOSTA. - (( Con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato del 3 luglio 1947, n. 626, vennero soppressi i ruoli del personale dell’Associazione italiana della Croce Rossa.

(( Con tale decreto fu stabilito anche che, fino alla emanazione del regolamento orga- nico per la disciplina dello stato giuridico ed wonomico dei dipendenti dell’Associazione medesima, il rapporto d’impiego dei dipen- denti stessi sarebbe stat,o disciplinato dalle norme che regolano i contratti di impiego privato a tempo indeterminato.

(( I1 Comitato centrale della Croce Rossa, in ottemperanza al disposto dell’articolo 2 del

decreto legislativo 20 gennaio 1948, n. 19, ha, con deliberazione del 29 settembre 1948, ema- nato il regolamento organico del personale impiegatizio centrale e periferico ed il rego- lamento organico del personale salariato cen- trale e periferico, trasmettendo i relativi testi agli organi tutori per l’approvazione.

(( I prowedimenti predisposti si basano sui seguenti criteri fondamentali :

a ) parificazione di gradi e quin’di di trat- tamento economico (escluso il trattamento di quiescenza) del personale dell’Associazione ai dipendenti dell‘Amministrazione statale;

b) disciplina dello stato giuridico dei di- pendenti dell’ Associazione stessa sulla base delle norme al riguardo vigenti per i dipen- denti dello Stato.

(( I regolamenti prevedono due categorie di personale e cioè: di ruolo ed a contratto.

(( I1 personale di ruolo è assunto solo per Ie esigenze funzionali organiche e permanenti del Comitato centrale e dei Comitati locali.

(( I1 personale a contratto è assunto per lo espletamento di servizi che non rivestano ca- rattere permanente, nonché per quei Comitati locali, i quali per la situazione del proprio ’

bilancio, non possono prowedere alla istitu- zione di ruoli organici.

(( I1 trattamento d i previdenza è attuato mediante polizza di assicurazione stipulata con l’Istituto nazionale assicurazioni.

(( I1 Ministero del tesoro ha già comple- tato l’esame del regolamento* concernente 11 personale impiegatizio ed il provvedimento con il quale detto Ministero esprime il proprio parere favorevole dev’essere ancora ‘rasmesso a questo Alto Commissariato pcr la parte d i competenza.

(( I1 regolamento concernente il personale salariato è invece tuttora in corso di esame presso il Ministero del tesoro )).

L’Alto Commissario per Z’igiene e la sanità p b b l i c n

COTELLESSA.

SAILIS. - A i Ministri della marina me?- candle, della difesa (Mar ina) , del15 finanzc e clell’interno. - (( Per conoscere d’urgenza :

a ) se corrisponde a superiori direttivc ministeriali il totalitario compartamento dello autorità marittime e doganali di Cagliari, che incuranti delle reiterate proteste manifestato dall’Amministrazione civica .-: nome e col pressante consenso di tutta la cittadinanza, mai hanno .provveduto ad abbattere le bar- Tiere del porto, che, elevate nel recente pc-

21 SETTEMBRE 1949 CAIUERA DEI DEPUTATI - 2132 -

~

riodo bellico dagli Alleati per spieg,ibili mo- tivi, hanno sottratto e sottraggono al citt;i- dino la facoltà, sempre e tradizionalmente ri- conosciuta5 di spingersi, senza dispendio ed ostacoli di sorta, fino al (( suo )) mare, per go- derne la vista e il refrigerio, con utilità e sol- lievo evidenti dell’intero popolo;

b) se è possibile che risponda a direttivo ministeriali la condotta di detti organi, che hanno ora disposto, con precipitazione di assai dubbia saggezza e con scarsa sensibilità delln psicologia popolare, l’effettivo inizio dei la- vori per rendere stabile e permanente l’odia- ta barriera, coll’intento di mettere ,!utorità e popolo - in tutti i suoi ceti e indipendente- mente da correnti politiche - di fisonte a l fat- to compiuto, e ciò senza avere adottato prima il prudenziale e dignitoso criterio di concer- tare - come dovere e corrett,pzza :ivile im- pongono - con gli orgiini rappresentativi e responsabili del popolo (che pure hanno sem- pre. guardato ,con simpatia e comprensione alle locali autorità marittime e doganali) il miglior modo di salvaguardars e i compren- sibili interessi della sicurezza pubblica e do- ganale e il rispetto di una tradizione radicata e pacifica, e senza neanche comunicare al- l’autorità comunale, se non aliro in omaggio ad un sano e democratico principio di colla- borazione, il progetto del lavoro inkiato, che pure fiancheggia la migliore strada e la pii1 bella passeggiata della citkà, massacrata dalla guerka; , .

c) se non ritengano di intervenire con la messima urgenza - e non con la.forza - per impedire che il malumore generalc, ormai giunto al colmo, del sano popolo cagliaritano sfoci, da un momento all’altru, in una pro- babile manifestazione di piazza, col pericoli? di turbamento dell’ordine pubblico e, di spia- cevoli e dolorose conseguenze, finora evitate dalla saggezza delle autorità locali t ’ dal fer- mo mp sempre misurato intervecto delld stampa, che insorgono oggi, unanimi, contro il temerario procedere degli organi Jciarittimi e doganali di Cagliari )).

RISPOSTA. - (( Per quanto riguarda la parti: di competenza di questo Ministero .. fa pre- sente quanto segue:

(( La recinzione di tutti i porti nazionali fu disposta nell’immediato dopo-guerr.1, di co- mune accordo, dalle Amministrazimi del1 L

marina mercantile, delle finanze, dei traspor- ti, dell’interno, dei lavori pubblici I: dai Co- mandi generali della Guardia di finanza e dei carabinieri, allo scopo di rendere possibile o piu agevole il controllo dei varchi, control!o

che, specialmente allora, era asso Lutament-: indispensabile per porre un freno al dilagare dei furti; manomissioni, contrabbandi e traf- fici illeciti.

(( Per quanto riguarda in partico1ar.e i1 porto di Cagliari, la recinzione delle aree por- tuali in questa sede venne attuata per la pri- ma volta dalle truppe alleate nel periodo in cui gestirono direttamente il porto e venne in seguito mantenuta, con qualche variante nei tracciato, perché riconosci’uta indispensabili2 per il buon funzionamento del porto sia dalle locali autorità doganali e di pubb:ica sicu- rezza come dagli organi economici, commer- ciali,, industriali e dei trasporti.

(( Essa venne ostcggiata so1amenl.e per a + serite ragioni estetiche e tradizionali da pari? delle autorità comunali, le quali, pe4-altro, in- sistett,ero specialmente sulla quustion.. di este- tica, accettando che la recinzione, anziché in filo spinato, come temporane.mentz attuat(l per motivi di economia,, venisse t r 2sformat.t in una cancellata di aspetto decoroso.

(( I1 Provveditore alle operi2 pubbliche hct potuto recentementc stanziare i fondi neces- sari e si è dato inizio alla costruzione della nuova recinzione secondo un tracciato ed una forma approvata dai competenti organi te- cnici del Genio civile e. del comune di Ca- gliari.

(( Senonché da qualche tempo sulla stampa locale è stata iniziata una campagna ostile al mantenimento della recinzione delle aree portuali.

(( In seguito all’intensificarsi di tale cam- pagna si è ritenuto opportuno indire in Ca- gliari una riunione, cui ha preso partc il co- mandante in seconda del porto ed alla quale è intervenuto il direttore superiore delle do- gane, il comandante della legione Guardie di finanza ed il comandante d i pubblica sicu- rezza dello Scalo marittimo.

(( Dopo attento esame di tut,ti gli elementi della questione è emerso che:

10) la recinzione del porto di’ Cagliari, ol- tre che prevista dalle disposizioni delle auto- rità centrali, è stata riconosciuta indispensa- bile in un primo tempo da tutte le autorità;

20) col normalizzarsi delle condizioni della sicurezza pubblica e del traffico mercan- tile, è stata. riconosciuta da alcuni l’opportu- nità di eliminare la recinzione da quelle zone commerciali, per esempio la darsena.

(( Ma le maggiori pressioni da parte delle autoribà comunali nell’interesse della popola- zione vengono fatte per la zona prospiciente la via Roma, ed è proprio in tale zona che il traffico si svolge intensissimo, né il porto po-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1133 - 21 SETTEMBRE 1940

irebbe funzionare qualora si togliesse dalla disponibilità delle navi e del traffico la ban- china di via Roma, !a quale con lc adiacenti Ixmchine Dogana, e Sanità, è destinata all’or- ineggio di navi con carichi di merci varie;

30) sono altualmente in corso importanti lavori nella banchina di via Roma, onde, an- che dal punto di vista della incolumità pub- blica sarebbe pericoloso permettervi l’afiusso dei cittadini;

40) la nuova recinzione nel tratto di via Roma è stata tracciata e studiata d’accordo fra i competenti organi tecnici del comune B del Genio civile d’intesa con tutte le autorità interessate a l porto (Dogana, Finanza, Pub- blica sicurezza, ecc,.).

(( Allo stato delle cose il Ministero della marina mercantile è di opinione che il desi- derio manifestato dalla cittadinanza di avere . un accesso al mare in zona centrale, potrà es- sere preso in considerazione non appena sarh ultimato i l ripristino di quelle opere portuaLi che assicurino l’incolumità dei passanti (eli- minazione di buche, coperture di tombini, chiusure di cantieri, ecc.).

(( Ammesso, quindi, che alcune zone del porto possano, appena consentito, essere aper- te a l libero accesso del pubblico, per venire nel frattempo incontro alle esigenze estet,iche fatte presenti dalle autoritik comunali, è sem- brato opportuno procedere, nei punti panora- micamente interessanti (via Roma) alla sosti - tuzione della vecchia recinzione del filo spi- nato con una decorosa cancellata n.

Il Sottosegretario d i Stato per la mar ina meycuntile

S ALERNO. . .

SATlVATOlZE. - d l Mz,nzstro d i gruzia c -qiusnzio. - (( Per conoscere se non ritenga urgente disporre che nei certificati generali rilasciati dai casellari giudiziari non vengano Qiù oltre annotate le turpi se’ntenze emesse dal tribunale speciale costituito a suo tempo nel vano tentativo di sorreggere il regime e ].’impalcatura fascista.

(( Tale provvedimento, rispondente soprat- tutto ad esigenze di giustizia, si rende neces- sario perche a tutt:oggi il rilascio di detti cer- tificati viene eseguito con tali annotazioni e con conseguente grave danno ai cittadini che vengono cdsì pregiudicati nell’esercizio dei loro diritti, come recentemente è avvenuto presso il Provveditorato delle opere pubbliche di Palermo per un certificato del genere rila-. sciato dalla procura della Repubblica presso i l tribunale di Caltagirone 11

RISPOSTA. - (( Si osserva che non sembra sia il caso d i prendere iniziative per ulteriori provvedimenti in materia di sentenze emesse dal cessato tribunale speciale per la difesa dello Stato [istituito con legge 25 novembre 1926, n. 2005, e soppressc c m il regio decreto legislativo 29 luglio 1943, n. 668) ritenendosi completa la legislazione attualmente vigente.

(( Infatti, l’articolo 1 del decreta] legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159, abrogò tutte le disposizioni perinli emanate a tutela delle istituzioni e degli organi polit’ci creati dal fascismo e sancì l’annullamento delle sen- tenze già pronunciate in base a tali disposi- zioni; l’articolo 1 del decreto legislativo luo- gotenenziale 5 ottobre 1944, n. 316, sancì che le sentenze del cessato tribunale speciale (fuo- ri dei casi di annullamento) sono soggctte a revisione quando (( la decisione appare in con- trasto con le risultanze processuali ovvero quando appare altrimenti palesemente iniquo ovvero quando sulla decisione hanno influito motivi di evidente carattere fascista 11.

(( Tali norme sembrano coprire ogni pos- sibile caso in C U I un qualsiasi, anl;he lontano, elemento politico abbia influito sulla deci - sione, ’sicché può affermarsi che, se unti istan- za di revisione di sentenza del tribunale spe- ciale venga rigettata, è segno che col fascismo e con la possibile faziositlà dei giudici di tal tribunale nulla aveva a che vedere la sentenza stessa.

(( Superfluo appare, infine, accennare alle sentenze emesse dal tribunale speciale de1Li repubblica sociale italiana, in quanto il de- creto legislativo luogotenenziale 5 ottobre 1944, n. 249, dichiara, fra l’altro, privi di ef- ficacia giuridica (( le senlenze emanate ed i prowedimenti emessi in sede di istruttoria dal tribunale speciale per la difesa dello Stato 7

da ogni organo giurisdizionnlc costituitd m ~ W V O dal sedicente govcxno della repuh- blics sociale itaialna con giurisdizione penale (articolo 1, n. 3).

(( Dal certificato penale del condannat,o deve risultare l’annullamento della sentenza o l’esito del giudizio di Tevisione, mentre non dovrebbero esservi annotate ie sentenze emesse sotto i l governo della repubblica so- ciale italiana. Non si vede, quindi, quale nocu- mento possa derivare alle parti, le quali, ps- raltro, possono presentare gli e-, en tuali re- ciami al procuratore della Repubblica ai sensi dell’articolo 610 del Codic,e di procedura pe- nale )I . ,‘

Il Sottosegretarzo di Stato CASSIANI.

CAlIERA DEI DEPUTATI - 1134 - 21 SETTEMBRE 1949

SCOTTI ALESSANDRO. - 81 Mi7izstro delle finanze. - (( Per conoscere se non ri- tenga rispondcre a criteri di giustizia pro- iiiuovere uii provvedimento legislativo che elevi 11 minimo imponibile delle affittmza agrarie e fissi un minimo imponibile per i redditi agrari dei coltivatori diretti.

1‘ Tenuto conto della svalutazione della moneta, il minimo imponibile dovreblse esse- re per lo meno conguagliato a quello dei lavo- ratori dipendenti, che è fissato in lire 240.000 e tenuto conto che la piccola proprieih ed i: piccolo affitto rurale costituiscono una mode- sta azienda familiare nella quale la teria, piii che costituire un capitale nel senso economico e giuridico del termine, costituisce uno stru- mento di lavoro e un mezzo di produzione ”.

RISPOSTA. - (( L’Amministrazione finali- ziaria .ha giii adottato criteri particolarmentc

, eyuitativi per la tassazione dei piccoli affit- tuari coltivatori diretti, ai quali è stato con- cesso, con la circolare del 12 giugno 1946, nu- mero 4090, in sede di applicazione del tributo mobiliare, il passaggio dalla cahegoria B a h categoria C/1, proprio in vista della circo. stanza che le piccole imprese agricole trag- gono il proprio ieddito prevalentemente dal lavoro.

(1 Per quanto riguarda l’imposta sui red- diti agrari è da rilevare che, ai sensi dell’ar- ticolo 4 del decreto-legge 4 aprile 1939, n. 589, il relativo estimo catastale B costituito soltanto dal reddito del capitale di esercizio e del la- voro direttivo, restando così escluso dalla tas- sazione il rcddito del lavoro manuale,, d:t chiunque prestato.

(( Giova osservare, al riguardo, che in se- guito glla determinazione del reddito agrayio, con le stesse operazioni stabilite per la for- mazione degli estimi censuari, a mente della norma citata, i redditi della specie vengono assoggett,ati ad imposta qualunque sia i l loro ammontare.

( (Ad ogni modo, B nel programma del- l’Amministrazione finanziaria di accordare, per tutti i redditi di categoria B (tra i quali sono compresi quelli degli affittuari di fondi rustici) e di categoria C / i , una congrua detra- zione alla base, in maniera che una certa quo- ta di essi rimanga esonerata dall’imposta di ricchezza mobile.

1( Si fa presente a tale proposito che con di- segno di legge recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri ed in corso di perfezio- namento, viene disposto fra l’altro che dal 10 gennaio 1950 i redditi mobiliari di cate- gorie B e C/1 accertati a nome d i persone fisi-

che saranno soggetti all’imposla di ricchezza mobile per la parte eccedente l’importo netto di lire 120.000, elevate a lire 240.000 da1 i” gennaio 19%.

(( In tal modo verra attuata l’esenzione dei redditi di più modesto ammontare, che non raggiungeranno l’importo stabilito per l’ab- battimento alla base e si otterrà una mode- razione di aliquota tanto mqggiormente sesi- sibile quanto pii1 modesta è l’entità dei red- diti che superano il limite d’imponibilith $ > . .

I l M i nis t rn VANONI.

SCOTTI ALESSANDRO, CHIARAMELLO. - A l Ministro dei lavori pubblici. - 1( Pei, sapere per quali ragioni sono stati sospesi i lavori per la ricostruzione del ponte sul Tana- . ro f ra Rocca di Arazzo e Castello D’Annone (provincia di Asti), sospensione che ha desta- to vivo malumore tra le laboriose popolazioni rurali interessate, parte delle quali hanno te,-- reni da una partc o dall’altra del fiume e de- vono perdere tempo prezioso in attesa di es- sere traghettate unitamente ai carri agricoli )).

RISPOSTA. - (( Per il completamento del ponte sul Tanaro fra Rocca D’Arazzo e Castel- lo D’Annone è in corso di approvazione una perizia dell’importo di circa 7 milioni riguar- dante la costruzione del marciapiede a sbalzo sul ponte stesso.

(( Appena la pcrizia anzidetta sarà stata ap- provata dal Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alle opere pubbliche di Torino i lavori saranno appalt,ati ed accele- rati sino al compimento dell’opera che potrii effettuarsi molto probabilmente entro dut> mesi n.

Il Softoseg.r.etario di Stelo CAMANGI.

SEMERARO SANTO. - Ai Minis1ri del- l’agricoltura e foreste e delle finanze. - (( Per sapere quali prowedimenti intendano adot- tare a favore dei numerosi piccoli e medi agricoltori, fittavoli e mezzadri, così dura-~ mente colpiti, in seguito alle violenti grandi- nate dei giorni 19 e 20 giugno 1949 che hanno provocato gravissimi danni nelle campagne della regione pugliese ed in special modo nei territori dei comuni di Brindisi, Oria (provin- cia d i Brindisi), di Conversano (Bari), di Mon- tesemola, Grottaglie e Manduria (Taranto), dove l’intero raccolto dei vigneti e degli oli- ,

CAXER.4 DEI DEPUTATI - 1135 - 21 SETTEMBRE 1949 ’

veti è stato al cento per cento distrutto, get- tando nella miseria larghissimi strati delle popolazioni pugliesi )).

RISPOSTA. - N Premesso che si risponde anche a nome del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, che non ha possibilità di adot- tare alcun provvedimento in proposito, non avendo nei capitoli di bilancio amminishati stanziamenti che consentano la erogazione di contributi per danni del genere, si osserva., per quanto rientra nella competenza del Mi- nistero delle finanze, che, in base all’articolo 47 del regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572. che approva il testo unico delle leggi sul nuo- vo catasto dei terreni, nei casi che per par. ziali infortuni non contemplaii nella forma- zione dell’estimo venissero a mancare i dui. terzi almeno del prodotto ordinario del fondo, l’Amministrazione può concedere una mode- razione dell’imposta iui terreni, nonché cii quella sui redditi agrari, dietro prescntazionc, da parte dei possessori danneggiati, alla com- petente Intendenza di finanza, entro trentcl giorni dall’accaduto infortunio, di apposita domanda, con l’indicazione, per ciascuna par.- ticella catastale, della quantità e qualità dei frutti perduti e dell’ammontare del loro valore.

(( Giusta l’articolo 112 del regolamento ap- provato con regio decreto 12 ottobre 1933, n. 1539, per l’esecuzione di ‘detto testo unico, la quantità dei prodotti si .espone al netto (( degli infortuni ordinari )), e cioè, tra l’al- tro, dei danni provenienti dagli infortuni atmosferici (grandine, siccità, borea e si- mili).

(( Da ciÒ si evince, chiaramente, che nella formazione delle t,ariffe in parola gli infor- tuni atmosferici (comprese le grandinate) (( sono considerati infortuni ordinari in senso yualitativo, prescindendo dalla maggiore o minore intensità dei loro effetti ) I .

(( Tale interpretazione delle disposizioni che regolano la materia della moderazione delle imposte fondiarie in dipendenza d’infor- tuni - che è strettamente aderente alla let- tera della legge - potrlà sembrare eccessiva- mente fiscale, ma in realtà non lo è , ove 4 consideri che gli estimi iscritti in catasto sono determinati in base alla media dei prodotti di un periodo di anni sufficiente per tenere cont:, delle vicende ordinarie della produzione e la eventuale perdita, anche totale, del prodotto può trovare compensazione nelle annate di su- perproduzione, i cui maggiori redditi non vengono tassati dall’ Amminilstrazione, data la stabilit,à degli estimi catastali.

(c Ciò posto, non verificandosi il concorso delle condizioni stabilite dall’articolo 47 del testo unico su citato, non si vede la possibi- lità di accordare ai danneggiati dall’infortu- nio di cui trattasi una .moderazione dell’im- posta fondiaria la quale, peraltro, ove venisse concessa, costituirebbe una duplicazione di sgravio e ben scarso sollievo arrecherebbe a i danneggiati stessi, essendo limitata allo sgra- vio parziale dell’imposta erariale - decurtato delle spese di verifica - ’mentre i comuni e In provincia, date le difficili condizioni dei loro bilanci, non potrebbero, certamente, rinun- ciare alle rispettive sovrimposte che unita- mente ai contributi agricoli unificati, costitui- scono gli oneri più rilevanti.

(( Tuttavia, qualora i danni rivestano, in qualche caso, carattere duraturo ed abbiano, quindi, determinato una ,diminuzione della potenzialità produttiva del fondo o un cam- biamento di coltura che importi’ un minor reddj to imponibile, gli interessati potranno, eventualmente, ottenere la revisione ddl’esti- mo catastale in diminuzione, a norma del- l’articolo 43 del più volte citato testo unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dall’arti- colo 22 del regio decret,o-legge 4 aprile 1939, n. 589.

(( Per quanto riguarda l’imposta d.i ric- chezza mobile sulle affittanze agrarie, i con- tribuenti, ove ne ricorrano gli estremi, po- tranno presentare domanda di rettifica entro il 31 luglio prossimo venturo.

(( Si assicvra, intanto che sono state inte- ~essa te le Intendenze di finanza di Brin’disi, Bari e Taranto, affinché riferiscano sollecita- mente circa l’entità e la natura dei danni ar- recati dalle grandinate di cui trattasi, per un completo esame della questione )).

Il Ministro delle finanze VANONI.

SILIPO. - -41 Ministro della pubblico istruzione. - (( Per conoscere i motivi che hanno indotto a modificare le disposizioni (in vigore fino allo scorso anno) disciplinanti il conferimento delle supplenze per l’anno SCO- 1astic.o 1949-50 e per le quali, mentre si e ah- tribuito un più alto punt,eggio,al voto di lau- rea, si è diminuito quello di valutazione degli anni di servizio )).

RISPOSTA. - . (( Poiché, dal Fopra riportato testo, non risulta a quali ordini di scuole si faccia riferi.m.ento, si deve, anzitutto, pre- cisare che la questione non concerne l’istru- zione elementare. -

CAMERA DEI DEPUTATI - 1136 - 21 SETTEMBRE 1949

(( Infatti, tanto con la circolare 10650/52 del 5 agosto 1948, quanto con la circolare 2111/24 del 25 marzo 1949, ai diplomi di lau- rea è conferito, senza distinzione nei riguardi del voto riportato, il punteggio di 2 ai fini dell’attri buzione degli incarichi provvisori 12

Pupplenze nelle scuole elementari. (( Uguillmentc, sia la circolare citata

10650152, sia ia 2111r24, attribuiscono i! pun- teggio di 1 pei. ogni anno di servizio pre- stato nelle scuole elementari.

(( Nessuna variazionc quindi si è apportatx al punteggio stabilito per i l conferimento de gli incarichi provvisori e supplenze per I ’anno scolastico 1949-50, rispetto a quello sta- hilito per i l precedente anno 1948-49.

([ Si fa riferimento, invece, agii inse- giianti ,delle scuole secondarie : in proposito si deve fitre pl.esentc che le ca t cgoh interes- sat.e avcwno prospettato al Ministero l’oppor. tunità che fossc attribuita, per il confe1:iinentu delle s~ipplenzc c dcgli incarichi d’insegna - mcnto per il prossimo anno scolasiico, una valutazione maggiore ai titoli di studio rispet- to a quclli di Pervizio scolastico.

(( Il Ministci~), prim;i di cmanare le I I U ~ I \ ,

per il coiiferiment,~ degli incarichi per il 1949- 1950, hit riesaminato le disposizioni delle pre- rrdenhi ol,diniir?zr e, t ~ . i ~ l’altro, ha ritenut.3 c-he ragioni di eciuith consigliasse~o l‘nccogli- mento delle lichieste di cui sopra.

c \ In tal modo, infatti, si viene ad attri- buire Llnil maggiorc valutazione a qu{:l’i cha dcbhono considcraPsi i titoli d i meiaiti speci fici attestanti la preparazione culturale : L I . l’adempimento delle speciali funzioni didat. tiche, titoli che itppaiono preminenti rispett,, il quelli d i sciavizio, i quali, periiltro, unita- mente alle qualifiche liportate per ciascun pe- Yiodo del servizio stesso, trovato adeguato i~iconoscimento nel punteggio per essi previ- sto dall’ordinaiiza rclativit al prossimo anno scolastico 1 1 .

I2 Mi? iis tro GONELLA.

SILI PO. ~ d Il‘AZfo Co?nmis,snno pe;. I’igic- e In .sani&ì pnbbldca. - i( Per sapere se sia

i l stia. conoscenzit chc il DDT distrihuito nell;i zona malariex del Jonio, in Calabria e parti. (*olitt mente nel li^. zona di SiintiL Caterinii Jonio, è di qtjalità così scadente, che non ap- poria iiessun bencficio alla zona sfessa.

(( L’interrogante ritiene sommaniecte ur- pente rimediare. inviando-sul posto una quan- tiiA suficiente di autentico DDT c. non una specie di surrogato di nessuna efficacia.

(( Appare anche necessario indagare per ac- certare se ci sia stato dolo e in caso afferma- tivo prendere prowedimenti adeguati )).

RISPOSTA. - I1 DDT, in polvere e6 in so- luzione concentrata a l 26 per cento, d a im- piegare nella lotta antimalarica, viene asse- gnato ili singoli Comitati provinciali antima- larici dopo severi controlli analitici eseguiti presso l’Istituto superiore di sanità.

(( I3 noto però che le mosche di varietà resi- stenti al DDT hanno preso man man:) i l so-. pmvvento sulle altre distrutte nelle canipagnc presedenti, in modo tale che nelle zone che hanno già subito più di un trattamento non si trovano che mosche di questa variet4.

(( Non altrettanto succede Iortunatamentc Q C Y le zanzare della specie anopheles, vettori della malaria, per le quali fino a questo mo- mento non si è dimostrata alcuna varietà resi- stente.

(1 Pwtroppo il pubblico spesso è indotto :i ritenere che l’efficacia del DDT usato sia mi- nore di quello adoperato per la prima volta, rilevando la presenza sempre maggiore di mo- sche c di zanzare della specie culex, fasti- diosa ma innocua, di cui alcunc varietlh coinr’ i l p.1p.en.q pipiens e l’autogenico sono sponta- neamentc resistenti al DDT.

(( Per questo motivo l’Alto Commissariatti ha quest’anno sperimentato in alcunc zone i l trattamento misto con DDT ed Octnklor, otte- nendo risultati per il momenlo molto sodi- sfacenti. Se l’esperimento dimostrerh l’effi- cacia di questo nuovo trattamento, l’anno ven . turo surri provveduto ad estenderne maggior mente l’uso, qualora non ostino serie diffi. coltà finanziarie.

(( D’altra parte l’efficacia del DDT usato ili

fini profilattici antimalarici è dimostrata dai dati statistici veramente confortanti relativi nll’andamento dell’endemia mn larica nell’an- no in corso.

(( Si assicura che in data odiern.1 dellit questione è stato interessato il prefetto di Ca- tanzaro perché vengano disposte rigorose in- dagini ed attuati i necessari provvedimenti conseguenziali di cui si attende un rappov.tn dettagliato )).

L’dlto Commissnr ìci

COTELLESPA .

SILIPO. - Al : W ~ Y L Z S ~ T O delle f iname. - (( Per sspere se non ritenga opportuno ed utile (:levare a Direzione l’ufficio imposte dirette di Catanzaro, tenendo presente la pariicolarc importanza amministrativa e regionale del1

CAMERA DEI DEPUTATI - 1137 - 21 SETTEMBRE 1949

città, sede dei massimi uffici statali e perifc- rici, nonché il continuo sviluppo economico e. quindi, finanziario della medesima ) I .

RISPOSTA. - (1 La Deputazione pro-inciale di Catanzaro, con deliberazione del 10 marzo 1949, ha espresso voti perché l'ufficio distret . tuale delle imposte dirette di quei capoluogo sia elevato a sede di Direzione.

(C Al riguardo non si è mancato di racco- g!iere i dati relativi al gettito tributario, non- ché gli altri elementi necessari per stabilire l'importanza del cennato ufficio ai fini dellx sua classificazione fra le' sedi di Direzione.

Dai dati anzidetti è emerso che le imposte di maggiore importanza afferenti all'anno 1938 hanno dato complessivamente lire 1 mi- lione e 312.098.

(( Le stesse impost,e afferenti al 1949 hanno gittato lire 50.037.270.

(( Ponendo, pertanto, in relazione il totale del 1938 e quello del 1939, .e considerando 50 volte l'indice di svalutazione monetaria fra i l gettito pre-bellico e quello attuale, si nf-lta che le imposte anzicennate, per l'anno 1949, non hanno segnato un effettivo miglioramento.

(1 Inoltre, i comuni costituenti i l distrettci finanziario, in base al censimento del 1936 avevano una popolazione di circa 104.000 abi- tanti, mentre a l 1948 la stessa è di circa 124.000 abitanti.

(( In dipendenza delle suespost,e premesse e tenuto conto che gli uffici distrettuali dellc imposte dirette-elevati a direzione, con sede in capoluoghi di provincie o meno, hanno tutti un gettito maggiore di quello di Catan- zaro, non si ravvisa, almeno, per ora, .l'op- portunità di elevare d i categoria l'ufficio pre- detto.

(( Ove, in avvenire, si verificasse uii'accre- sciuta importanza del suddetto capoluogo sot- to ' i molteplici aspetti considerati, si assic.ura che la richiest,a avanzata dalla Deputazione provinciale sarà riesaminata con particolare attenzione )).

. Il Ministro VANONI.

STELLA, FERRARIS, SODANO. - Al Ministro dell'agricollura e delle foreste. - (1 Per saperme se non ritenga opportuno, in base a l decreto legislativo presidenziale 10 luglio 1946, n. 31, che reca provvedimenti per la ri- presa dell'efficienza produttiva ,delle aziende agricole e la utilizzazione ,della mano 'd'opera disoccupata, aumentare i fondi per riparare almeno in parte, gli enormi danni subiti a più riprese ,dagli agricoltori del Piemonte per

le gravi alluvioni verificatesi nell'annata 1947-48 'e 1949 ed in particolar modo nelle zone montane e collinari ove vige in premi- nenza la piccola proprietà )).

RISPOSTA. - (1 Si informa che le provvi- denze recate dal decreto 1,egislativo presimden- zia1,e 1" luglio 1946, n. 31, troverebbero larga possibilità .di applicazione in favore ,degli agri- coltori danneggiati dalle recenti alluvioni, dato che la riparazione di tali danni richiede principalmente l'esecuzione di opere di siste- mazione di temeni di arborature, espressa- mente previste dal citato decreto legislativo.

. (( Allo, stato, attuale, perb, ogni intervento ,di questa. Amministrazione nelle forme indi- cate, è impedito dalla assoluta carenza di mez- zi finanziari, risultando per intero impegnati i fondi di cui potevano disporre le provincie piemontesi colpite dall'alluvione, 'ed essendo esaurita a-nche 1' assegnazione straordinari a che fu disposta in favore della stessa provin- cia in seguito alle alluvioni ,della scorsa pri- mavera.

(( In consi.derazione dei danni e dell'urgen- za di prowedere si è quindi richiesto (con il foglio n. 897784 ,del 17 settembre 1948) al Mi- nistero del tesoro una autorizzazione straordi- naria di spesa per un ammontare minimo di lire 120.000.0000 ,da prelevarsi a titolo di an- ticipo sullx quota dei fondi previsti dal piano E.R.P. che sarà assegnata a questo Ministero, per fronteggiare la spesa di quelle opere che presentino carattere di in,dilazionabilità n.

I l Ministro SEGNI.

STORCHI. - Al Ministro delle finanze. - (1 Per saper'e ,quali provvedimenti intenda adottare di fronte a1l.a 'eccessiva gravosità del- le attuali aliquote d'ella imposta complemen- tare corrispondenti ai red.diti dei 'ceti medi impiegatizi superiori ,a lir'e 600.000 annue.

(( La iscrizione a ruolo, attualmente in cor- so, delle differenze 'di imposta dovuta per gli anni 1946-47-48-49 importa, per i lavoratori colpiti, un carico insostenibile, onde si ritiene urgente un provvedimento, che elevi congrua- mente, con #effetto retroattivo al 1946, 'la quota di r,eddito esente, nonche la quota su cui si applica l'aliquota ridotta 'de11'1,575 per cento n.

RISPOSTA. - (1 In merito si assicura che la Amministrazione finanziaria st,a provvedendo ad un riesame del vigente sistema di t.assa- zione dei redditi soggetti all'imposta ' comple- mentare nei confronti dei prestatori d'opera.

CAMERA DEI DEPUTAT~ 1 - 1138 - 21 SETTEMBRE 1949 r - -~

(( Le nuove norme, già in ,elabora-zione, ap- porteranno un sensibile .alleggerimento del- l’attuale carico tributario per i redlditi d,ella specie, mentre, per quanto riguarda gii arre- ha t i di detto tributo, l’Amministrazione non mancherà di esaminare qu,ali possibili agevo- lazioni potranno ,essere a,dottate nei confronti dei prestatori d’opera I ) .

Il MinLstro VANONI.

STORCHI. - Al Ministro della difesa. - (( Per conoscere quali provvedimenti intende adottare in merito alla restituzione dei terre- ni ai, lavoratori ldella Cooper.ativa agricola (( Trotta di campagna I ) , che furono ingiusta- mente estromessi dall’Amministrazione del Centro ippi,co di P’ersano (Provincia #di Sa- ierno) nonostante avessero sui terreni mede- simi eseguite notevoli operazioni culturali in preparazi,one della nuova semina. Tale pra- tica si trascina da ,oltre un anno e nonostante i tentativi del Sottosegretario onorevole Meda, la Cooperativa (( Trotta )) non h a po,tuto ria- vere i terreni ch.e aveva in concessione. Sa- rebbe n.ecessario che l’onorevole Ministro di- sponesse una sollecita inchimesta al riguardo, promuovendo altresì la sistemazione di quei terreni, come ad ,esempio quelli del Centro ‘di Persano, cbe dispongono ,di notevoli superfi- ci per un numero molto esiguo, e che produt- tivamente potrebbe riuscire vantaggiosa al- l’impiego ,di lavoratori ,agricoli e alla stessa Amministrazione D.

RISPOSTA. - (( Com’è noto in merito alla questione in oggetto sono di nuovo in corso contatti 6iretti tra il presidente delle Asso- ciazioni cristiane dei lavoratori italiani, e i l Soltosegretario di Stato Meda.

(( Si f,a riserva, all’esito, di detti contatti, di prendere Ie ,d’eterminazioni del caso ) I .

Il Ministro PACCIARDI.

STORCHI. - AZ iMinzstro del lavoro e della pwvidenza sociale. - (( Per conoscere se non ritenga opportuno emanare un decreto di proroga di almeno un m,ese del sussidio straordinario di disoccupazione a favore dei dipendenti cdell’industria della trattura dell,a seta della provincia di Padova.

2”) tutte le pratiche per detta concessio- ne, approvate *dal Comitato apposito fino dal giugno 1945, furono espletate prima dell’otto- bre 1948;

20) per i dipendenti della medesima in- dustria delle provincie confinanti di Viwnza

e Treviso f u concessa, ancora nel 1948, una proroga di tre mesi, determinando in tal modo per i lavoratori ,della provincia di Padova; iigiia:mente ‘discocupati, una evidmte condi- zione di inferiorità;

30) che ,alcune filande ,della provincia .di Padova non lavorano da anni e ch,e pertanto in quelle. località le maestra.nze sono in uno stato di estrema neoessita I ) .

RISPOSTA. - (( I1 provvedimento circa la concessione di un sussidio str,aordinario di di- soccupazione di 30 giorni a favore dei dipen- denti dell’industria della, trattura della seta della provincia di ‘Padova è già stato disposto in data 30 giugno 1948, è andato in attuazione il 22 aprile 1949.

(( Non è stato possibile concodmere un nuovo periodo di 90 giorni, come B già avvenuto per le provincie di Vicenza e Treviso, perché dal 15 ottobre 1948 è cessata la proroga d4el regio decreto-legge 14 aprile 1939, n. 636, ch’e eleva- va il limite massimo di godimento] adell’inden- nità di disoccupazione d,a 120 a 180 giornate.

(( D’altra parte, la legge 29 aprile 1949, nu- mero 264, entrata in vigore. il giorno 6 giugno 1949, reca nuove disposizioni in materia di avviamento al lavoro, e ,di assistenza a i lavo- ratori disoccupati ,ed abroga le disposizioni di leggi preesistenti che regolavano la concessio- ne dei sussidi straordhari di disoccupazion,e, sopprimendo il Comitato interministeriale il cui parere era indispensabil’e ai fini della con- cessione.

(( La citata legge, innovando neLla maheria in argomento, ha stabilito l’istituzione, presso il Ministero del lavoro, di una Commissione c,entr,ale per l’avviamento al lavoro e per la assistenza ai ,disoccupati, che eserciterà, in materia più ampia ,ed organica, 1.e funzioni consultive già athibuite ai preesistenti Comi- tati interministeriali.

(( Non appena pubblicato il r:egolamento per l’attuazione dell,a predetta legge, potr& essere ripreso l’,esame delle prop0st.e .di con- cessione dei sussidi st,raordinari d i disoccu- pazione, le quali, in ogni caso, ,dovranno es- sere preventivamente sottoposte all’esame ed a l parere della precitata Commissione centrale, già regolarmente costituita ) I .

Il iWinist?to FANFANI.

TAMBRONI. - Al Ministro del l ’ intemo. - (( Per conosceue se è esatta la interpretazione del decreto legislativo presidenziale 7 novem-

. bre 1947, n. 1559, apparso nella Gazzetta Uf- ficiale del 19 gennaio 1948, con il quale, a se-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1139 - 21 SETTEMBRE 1949 -

guito dell’articolo 2, viene ad essere intaccato il diritto ,di sciopero sancito dalla Costituzio- ne nei confronti dei lavoratori esattoriali.

(( Le interpretazioni del Ministro delle fi- nanze al riguardo sono state evasive. Comun- que: è certo che in occasioni nelle quali i se- gyetari provinciali della Federazione dei lavo- ratori esattoriali hanno dovuto dichiarare nel- le provincie uno sciopero, essi sono stati chia- mati dai rispettivi questori ed intimato loro n recedere dalla dichiarazione di sciopero a causa della esistenza della legge n. 1559.

(( Si richiama l’attenzione del Ministro su tale disposizione, perche i lavoratori esatto- r i d i possano essere tranquillizzati nel loro di- ritto, specie in questo periodo nel qugle sono impegnati a trattare con gli esattori il loro contrat.to nazionale )).

RISPOSTA. - (( Anche a nome del Ministro ,dell’interno si osserva che dopo la emanazione ,del decreto legislativo 7 novembre 1947, nu- mero 1559, su proposta del Ministro delle fi- nanze, furono avanzate dalle organizzazioni operaie, e precisamente dalla Confederazione generale italiana del lavoro; alcune preoccu- pazioni in ordine alla port,at<a delle disposi- zioni anzidette. Si affaccib, sostanzialmente, il dubbio che le nuove norme,potessero costi- tuire una violazione del diritto di sciopero nelle persone incaricate dei servizi di accer- tamento e di riscossione delle imposte.

(( In proposito auesto Ministero, all’uopo interpellato, ebbe a manifestare l’avviso che le accennate preoccupazioni non sembravano giustificate. Si fece invero presente che l’arti- colo 2 del decreto legislativo - sulla cui esten- sione si avevano maggiori perplessità - non pareva che si potesse applicare ai pubblici ufficiali ed al personale addetto ai servizi di accertamento o di riscossione delle imposte. Il suddetto articolo 2 in base all’inciso (( fuori dei casi previsti nell’articolo precedente 1 1 , era strettamente legato all’articolo i ; mentre l’azione delittuosa dei pubblici ufficiali e de- gli incaricati di pubblici servizi di accerta- mento e di riscossione delle imposte, era spe- ci ficamente considerata nella disposizione del- l’articolo 3. Ora quest’ultima richiede, per aversi il reato, un (( fine specifico ) I , che è quello di (( interrompere o di turbare la rego- lczrità dei servizi di accertamento o di riscos- sione delle imposte I ) , di guisa che la esistenza di qualsiasi altro fine - diverso da quello stabilito dall’articolo 3 - escluderebbe la ipo- tesi delittuosa ivi preveduta.

(( D’altra parte, come è noto, una completa regolamentazione ,del diritto di sciopero è allo

studio e si spera di poter sottoporre quanto prima all’csame .del Parlamento ‘il relativo disegno di legge )).

11 Sottosegretario d i Stato per la grazia e giustizio

CASSIANI

T,ARGETTI. - AL Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’interno. - (( Per sapere se il Governo, di fronte alle pa- lesi inquietudini dell’opinione pubblica - col- pita da sdegno e dolore per il tragico episodio di Bellocampo e preoccupata dall’eccezionale situazione che questo episodio denuncia in una delle più importanti provincie d’Italia - non ritenga il caso di rendere noto fin d’ora che il Governo stesso è disposto a riconoscere l’opportunith che il Parlamento partecipi di- rettamente, nel modo previsto dall’articolo 82 della Costituzione, alla risoluzione di un pro- blema che non pub essere dato da azione di polizia e tanto meno da arbitrarie restrizioni di diritti sanciti dalla Costituzione, ma che richiede indagini approfondite delle cause vi- cine e remote del problema stesso,, accerta- menti e denunzie di ogni collusione e respon- sabilità e provvedimenti di portata politico- sociale, che possano curare il male alle ra- dici nell’interesse superiore del Paese D.

RISPOSTA. - (( Si risponde quanto segue, anche per conto del Presidente del Consiglio dei , Ministri :

(( Le condizioni della sicurezza pubblica nella provincia di Palermo e la proposta di nomina di una $Commissione parlamentare ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione furono oggetto di ampio dibattito davanti al Senato della Repubblica nelle sedute del 22 e 23 giu- gno 1949.

(( I sequestri di alcuni facoltosi proprietari e soprattutto il proditorio agguato di Bello- campo contro le forze di polizia, che hanno caratterizzato la situazione di questi ultimi, mesi, hanno portato all’a’dozione, da parte del Governo, di misure --.già allo studio - per rendere più efficiente l’azione repressiva delle forze di polizia e. assicurare il più rapida- mente possibile condizioni di normalità in tutta la provincia di IPalermo.

(( Le misure ad0ttat.e e rese di pubblica ra- gione, in perfetta rispondenza con le ripetute dichiarazioni ufficiali, secondo cui la situa- zione non era ‘tale da legittimare il ricorso a misure eccezionali, non comportano minima- mente resbizioni di diritti sanciti dalla Costi-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1140 - 21 SETTEMBRE 1949

tuzione, che in ogni caso spetterebbe al-Par- lamento deliberare.

I! I provvedimenti presi sono ritenuti, allo stato delle cose, sufficienti a fronteggiare la situazione. Tuttavia il Governo non mancherà di considerare, con la dovuta attenzione, tutti J suggerimenti prat,ici in’dicati per la elimi- nazione dell’ultimo focolaio di delinquenza organizzata rimasto nel Paese e che condi- zioni ambientali ben note e aggravate ’dalla guerra hanno reso più persistente )).

I l Minis tTo SCELBA.

TITOMANLIO VITTORIA, FRANCESCHI- NI, BERTOLA. - AZ Ministro della pubbl ica istruzione. - (( Per conoscere se intende far valutare nei concorsi a posti per le scuole ele- mentari il servizio eventualmente prestato nelle scuole medie dai maestri laureati. Ciò per una ragione di giustizia, perché nella ta- bella dei titoli valutabili annessa alla circo- lare per gli incarichi e le supplenze nelle scuole elementari, vien fatta menzione solo del servizio prestato nei corsi di avviamento e non si fa cenno a quello prestato nelle scuo- le medie n.

RISPOSTA. - (( Lo scopo cui tendono le di- sposizioni sui concorsi speciali ed ordinari e su quello dei R. S. T. è soprattutto di siste- mare in modo stabile. e sicuro quei dipendenti statali che abbiano lodevolmente superato una prova di esame, ovvero abbiano prestato un periodo minimo di servizio nell’Amministra- zione scolastica.

(( I3 ovvio che, per ragioni di giustizia di- stributiva, ai ruoli della scuola elementare possano accedere coloro che nella stessa ab- biano prestato servizio e diano quindi garan- zia di quella specifica attitudine didattica, che è necessaria per tale tipo di insegnamento, mentre coloro che abbiano prestato servizio nelle scuole secondarie potranno accedere ai ruoli costituiti per queste ultime.

(( Ammettere nei ruoli delle scuole elemen- tari quegli insegnanti, che abbiano dato la loro opera in altri ordini di scuole, signifi- cherebbe danneggiare quei maeshi che all’in- segnamento primario, e solo a quello, hanno dato la loro attività, dimostrando, con il loro attaccamento, di voler proseguire tutta la loro carriera in tale ordine di scuole.

(( L’argomento addotto circa la valutazione prevista nella ordinanza per incarichi e sup- plenze nelle scuole elementari per l’anno sco- lastico 1949-50 del servizio prestato nei corsi

,

di avviamento, non può essere presa come ele- mento di paragone e di decisione.

(( I3 noto, infatti, come, nelle scuole e corsi secondari di awiamento professionaie, possa- no, a determinate condizioni, essere adibiti anche maestri elementari, beninteso, in qua- lità di incaricati provvisori o supplenti.

(( Non era quindi, giusto, che tali maestri venissero privati della valutazione di un ser- vizio espressamente previsto dalle disposi- zioni in vigore e per il quale i loro titoli di studio sono ritenuti sufficienti.

C( Uguale non è la posizione degli inse- gnanti delle scuole secondarie, per i quali è necessario il titolo abilitativo o, quanto meno, il diploma di laurea. In tal caso il maestro laureato esercita la sua funzione di insegnante nelle scuole secondarie non in quanto mae- stro, ma in quanto laureato, dimostrando, in tal modo, di preferire all’insegnamento ele- mentare l’insegnamento medio e di volersi in- dirizzare, ai fini della carriera, verso questo ultimo, costituendo l’insegnamento elemen- tare un semplice ripiego momentaneo in at- tesa di una migliore sistemazione.

(( Non sarebbe giusto che questi insegnanti potessero ottenere il vantaggio di indirizzare la loro attività secondo il personale gradi- mento verso l’una o verso l’altra forma di in- segnamento e tipo di scuola, mentre ai mae- stri elemefltari non laureati non rimane se non l’unica strada dell’insegnamento pri- mario.

(( Per tali motivi la proposta non può e s sere accolta D.

IZ Ministro GONELLA.

TONENGO. - Al Ministro delle f inanze. - (( Per conoscere se non creda opportuno - nell’interesse della produzione zootecnica ed eliminando le pastoie burocratiche che intral- ciano lo sviluppo della nostra agricoltura e sottraggono tempo prezioso ai lavoratori dei campi - ripristinare il servizio di distribu- zione del sale pastorizio, disciplinandolo in modo da evitare qualsiasi forma di specula- zione, e fornendo agli aventi diritto uno spe- ciale libretto che darebbe all’intestatario la facoltà di prelevare mensilmente un determi- nato quantitativo massimo e sul quale annual- mente o semestralmente sarebbero apportate le opportune variazioni da parte di un Ente riconosciuto (ad esempio l’Ispettorato provin- ciale per l’agricoltura). Tale sistema favori- rebbe effettivamente la produzione zootecnica, permettendo, in tali casi, di utilizzare anche

CAMERA DEI DEPUTATI - 1141 - 21 SETTEMBRE 1949

foraggi 3 mangini di qualità piuttosto sca- dente, aumentando di conseguenza, le possi- bilità zootecniche e migliorando igienica- mente gli allevamenti )).

RISPOSTA. - (( L’Amministrazione dei Mo- nopoli concede già agli allevatori una note- vole facilitazione sul prezzo di vendita del sale destinato all’alimentazione del bestiame. Jn- fatti, il sale pastorizio viene ceduto a lire 2000 il quintale mentre il prezzo di vendita del sale comune per uso alimentare è di lire 500@ al quintale.

(( La vendita è normalmente effettuata, come nell’anteguerra, dai depositi, dagli uffi- ci. di vendita e dai magazzini di vendita dei generi di monopolio.

(( Gli allevatori, per essere ammessi a l be- neficio, devono esibire una attestazione del sindaco circa il numero e la specie degli ani- mali per i quali il sale viene richiesto.

(( Le disposizioni vigenti prevedono, altre- sì,- il rilascio agli .allevatori di speciali bol- lettari (Mod. U. 84) per il prelevamento del sale pastorizio in relazione al fabbisogno.

(( Nell’intento di agevolare gli allevatori di bestiame è stata consentita, inoltre, la ven- dita del sale pastorizio attraverso i Consorzi agrari, i quali si rendono responsabili verso l’Amministrazione dei requisiti necessari al- l’acquisto del sale da parte dei proprietari di bestiame.

(( La quantità di sale occorrente per ogni capo è stata determinata di intesa con l’Alto Commissariato per l’igiene e la sanità pub- blica )I .

Il Ministro VANONI .

TONENGO. - A l Ministro dell’agricoltura e delle foreste. - (( Per conoscere le ragioni per le quali, nonostante le ‘disposizioni a suo t.empo impartite relative all’esenzione dal- l’obbligo, nella campagna granaria 1948-49, del conferimento all’ammasso per coloro che erano vinco1at.i fino ad un massimo di cinque qiiintali di grano, oggi alla quasi totalità de- gli agricoltori del Piemont,e viene recapitata per iniziativa dell’U.P.S.E.A., una cartolina ingiuntiva di conferimento all’ammasso di quant.itativi di grano stabiliti con criteri irra- zionali, provocando un legittimo risentimento tra gli interessati.

(( L’interrogante chiede, inoltre, di cono- scere i motivi per i quali i quantitativi di grano n carico dei conferitori all’ammasso

maggiorati, per alcuni in maniera sensibile, tanto da provocare malumore e fermento )).

RISPOSTA. - (( La legge 5 gennaio 1949, n. 7, com’è noto, ha esonerato dall’obbligo di conferimento gli agricoltori che nella cam- pagna scorsa sono stati chiamati alla conse- gna di u n quantit,ativo di prodotto non supe- riore ai 5 quintali.

(( Dagli accertamenti dell’Ufficio nazionale statistico economico dell’agricoltura, risulta che gli esonerati, nelle provincie del Pie, mont,e, sono stati i n . totale 77.920, così di- s h t i : . Torino, 10.415; Novara, 15.538; Ver- celli, 3961; Alessandria, 16.510; Asti, 15.053; Cuneo, 15.013. Nel complesso gli esonerati sono il 59 per .cento circa rispet,to il1 numero di 131.243 conferenti dello scorso anno. Per- t8anto non’ risponde al,la realtà la notifica del contingente, che sarebbe s t ah fatta alla (( quasi totalità. degli agricoltori del Pie- monte 1); né risulta che l’assegnazione delle quote alle. singole aziende sia stata eseguita. c,on criteri irrazionali.

(( Dei quantitativi esonerati dall’obbligo di conferimento non si è mancat,o di tener conto nella fissazione dei contingenti provin- ciali, e pertanto non si vede come le quote di contingente possano essere state notevol- menh maggiorate nei confronti dell’anno scorso. Effettivamente per la campagna cnr- rente, sulla media dei conferimenti del ses- sennio 1941’-46 è stato applicato - per la de- terminazione dei contingenti - i1 coefficiente del 67,60 per cedo, invece del 66,66 per cento adottato per la campagna passata, ma tale lieve aumento non ha influito sensibilmente sulle quote singole. .

(( A meno che non si voglia far riferimento al fatto che quest’anno, essendo l’ammasso li- mitato al’ solo grano,’ gli uffici compefenti hanno dovuto tener conto di tale circostanza nell’assegnazione dei contingenti aziendali, specialmente nei confronti dei produttori di montagna che coltivano prevalentemente ee- reali Iminori.

(( Comunque, anche per questo i ’ contin- genti delle aziende maggiori produttrici di grano non hanno subìt,o un notevole ag- gravio D.

Il Minis tra.

SEGNI.

. TONENGO. - Al Presidente del Consiglio dei Minisrri e al Ministro del tesoro. - N Per conoscere le ,ragioni per le quali all’atto in cui il Ministero della difesa disrrone la ricon-

per la campagna granaria 1948-49 siano stati 1 segna o il pagamento da part,e^degli agricol-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1142 - 21 SETTEMBRE 1949

tori dei cavalli e muli a suo tempo dai me- desimi acquistati dai partigiani e dal Comi- tato nazionale di liberazione dietro rilascio di regoiare ricevuta, non fu tendo conto 116 del- la somma precedentemente versata, né del valore dei c.avalli stessi al l’atto dell’acquistfi, ma si pretese il pagamento riferito a l costo vigente all’epoca in cui venne adottata la pre- detta disposizione ministeriale.

(( L’interrogante chiede di conoscere se non ritenga equo estendere a beneficio degli agricoltori le provvidenze adottate per il ci- sarcimento danni partigiani, di cui l’articolo 13 del decreto legislativo n. 517, del i9 apri- le i948 )).

P ~ P O S T A . - (( Le valutazioni dei cavalji e miili R suo tempo acquistati dagli agricol- tori fat,t.e dai partigiani o dal Comitato nazio-

I nale di liberazione non sembra possano es- sere riconosciute dall’Amministrazione de!lo Stato, . sia perché probabilmente influenzate da circostanze o motivi contingenti sia perché r,on appare possibile attribuire’ a detti orga- nismi iina compebenia tecnica.

(( Gli organi t.ecnici dell’ Amministrazione dello Stato sono - peraltro - tenuti all’os- serv~iiza. delle norme che presiedono alle va- lutazioni in parola, norme che con ogni pro- babilità possono non essere state tenute pre- senti dai Comitati di liberazione nazionale.

(( Si aggiunqe - inoltre - che la richie- sta comporterebbe, ovviamente, un completo ed oneroso cont.rollo dei rapporti a suo tempo posti in essere dai Comitati di liberazione nazionale.

(( Ouanto al13 procedura adottata per il re- cupero c le valutazioni dei quadrupedi di preda bellica, si precisa che il Ministero del- la difesa (Esercito), .Ispettorato ippico e ve- t,erinario, provvede ora a recuperare i qua- drupedi già appartenenti all’Amministraziòne militare o di preda bellica. L’Ispettorato pre- deth, allo scopo di venire incontro agli agri- coltori, riconosce a questi ultimi la proprie- tà dei quadrupedi di cui si trovano in pos- sesso, previo pagamento del prezzo di stima riferito nll’epooa della cessione.

(( Nei casi in cui gli enti o le autoritk abbiano ,già riscosso acconti sul valore dei quadrupedi a suo tempo ceduti, i detentori degli st.essi vengono chiamati a corrispondere la differmza affiorata dal giudizio di stima esprcspo dalla competente commissione mi- litare.

(( Quanto all’ultima parte tendente a cono- scere se non si ritenga equo estendere a bene- ficio degli agricoltori le provvidenze adottate

per il risarcimento ,danni partigianl di cui all’articolo 13 del decreto legislativo n. 517 ‘del 19 aprile 1948, devesi segnalare che detto provvedimento prevede i casi in cui io Stato è chiamato a soddisfare le obbligazioni passive cont,ratte dalle formazioni partigiane e non già i casi contrari per i quali lo Stato at- tende, come nella fattispecie, alla riscossione di crediti per conto degli Alleati, nei con- fronti dei quali non pub ovviamente solle- varsi obiezione alcuna.

(( Non si ritiene quindi estensibile a i casi prospet,tati la citata norma che disciplina al- tri diyersi rapporti )).

IZ Sottosegretario d i Stato per il tesoro MALVE M TI TI.

TONENGO, FERRARIS EMANUELE E SCOTTI ALESSANDRO. - -41 Minisrro del- l’ industria E del commercio. - (( Per sapere se non ritenga giusto e doveroso (( diminuire ))

od almeno contenere gli attuali prezzi dei prodotti industriali, specie dell’energia elet- trica, affinché non venga a crearsi una esa- gerata sproporzione con i prezzi dei prodotti agricoli in allarmante discesa tanto da scorag- giare il lavoro rurale e la produzione stessa )).

RISPOSTA. - (( L’indirizzo della politica ec.onumica del Governo, che muove verso l’abolizione giaduale dei prezzi politici, ha ridotto progressivamente il campo di azione del Comitato interministeriale dei prezzi il CiLlit lci luttaviix, per alcun settori fondamen- tali, svolge ancora la sua attivita. al fine di contenere i prezzi di quei prodotti le cui pun- te risulterebbero eccessivamente alt,e rispetto all’andamento generale del mercato ed’ assi- curare in tal modo, a più larghi strati di im- prendi tori, l’approvvigionamento di determi- nati beni strumentali.

(( Così, soffermandosi nel settore indu- striale interessante l’agricoltura, va notata una sensi bile riduzione apportata nei prezzi de! petrolio agricolo e del gasolio che, da lire 60 e lire 58,80 al chilogrammo nel giu- gno 1948, sono discesi, nell’agosto del corrente anno, rispettivamente a lire 47,50 e 43,50. An- che ne! campo dei concimi chimici è da regl- st.rare una riduzione dei prezzi: ad esempio il perfosfato da lire 90 ad unità di anidride fosforica è stato portato a lire 84 ed inoltre è stato effettuato, sempre nello stesso campo, iin ritocco ai compensi di distribuzione sia per i grossisti che per i rivenditori.

(( Per quanto concerne poi l’energia elet- bica occorm tener presente che le relative

- 1143 - 21 SETTEMBRE 1949 CAZ~EHA DEI DEPUTATI

tariffe, auinentate,’come è noto, di 23 volte rispetto al 1942, non possono creare - né direttamente, né indirettamente attraverso l’incidenza dei costi dei prodotti industriali - quella (( esagerata sproporzione )) con i prezzi dei prodotti agricoli dato che questi ultimi hanno subìt,o, rispetto alla stessa epo- ca, iiumentr di gran lunga superioii a l sud- detto coefficiente di maggiorazione.

(( Comunque, allo scopo di consentire una valutazione migliore della questione in ge- nerale si ritiene oppoytuiio esaminare, qui di seguito, l’andamento dei prezzi all’ingrosso in Ita!ia. Esso presenta tre fasi caratteri- stiche :

settembre 1947: che segna l’apice, se- guito da un rovesciamento della curva;

luglio 1948: che registra un minimo, segiiito da una ripresa;

gennaio-febbraio 1949 : che segnano un ma.szimoj cui succede una discesa graduale, prolungatasi fino al momento attuale.

(( 1 numeri indici dei prezzi alI’ingrosso, ca!colati da1l’I.S.T.A.T. per l’intera nazione, e della Camera di cmmmercio di Milano, per quella piazza, e riportati alla base 1938=1 per comodità di confronto, sono:

M E S I Indici Indici Mi,ano NaZiondi (Camera di

commercio) (ISTAT)

Settembre 1947. . . . . . 62 68

Luglio 1948 . . . . . . . . 51 5 6

Gennaio - Febbraio 1949 . . 57 61

Giugno 1949 . . . . . . . 52 57

Luglio 1949. . . . . . . . 50 55

Agosto 1949 . . . . . . . 50 55

(( La diversa ampiezza assunta dalle due seric di indici, è in dipendenza dei diversi criteri di rilevazione e di elaborazione; co-

ini~nqne rispecchiano un andamento paral- lelo.

11 compoyt,amento dei prezzi non i: na- turalmente uniforme per tutte le merci, ma varia da gruppo a gruppo, come i? facile rile- vare dalle tavole 111 e IV, in. cui sono ripor- tati gli elementi, relativi ai periodi più sa- lienti, già indicati.

(( Comunque, è bene osservare come i prezzi delle derrate alimentari, le quali co- stituiscono la massima parte dei prodotti agricoli, pur presentando attualmente notevoli contrazioni in confronto al settembre 1947, si mantengono al di sopra del livello generale dei prezzi, soprattutto per quelle di origine animale, giacché i prezzi per le derrate di origine vegetale, si discostano di poco dal- l’indice medio. A Milano, ad esempio, nel- :’ultinza settimana di agosto del 1949, l’indice generale dei prezzi all’ingrosso risultava 55 volte l’anteguerra, quello delle derrate ali- ment,ari 59 volte (54 volte le derrate vegetali A 67 volte quelle animali), e l’indice dei prez- zi dei prodotti industriali 53 volte.

(( E pertanto, ripetesi, non sembra deb- basi parlare di. (( esagerata sproporzione )) tra i prezzi dei prodotti agricoli e dei prodotti industriali giacché quella che viene chiamata (( allarmate discesa )) dei prezzi, non costitui- sce irltro che la, necessaria e indispensabile fase di assestamento verso un nuovo equili- brio del sistema generale dei pP‘ezzi in Ita- lia, perché non va dimenticato che i prezzi dei prodotti agricoli, nel settembre 1947, ave- vano raggiunto un IiveIlo del tutto eccezio- nale, originato dalla carenza delle derrate, carehza che oggi viene superata mercé l’in- cremento della produzione e il giuoco delle importazioni. Tale fenomeno ha avuto del re- sto il suo sviluppo anche per i prodotti in- dustriali e basta il raffronto tra alcuni prezzi degli stessi nel 1948 e. quelli per le stesse voci nel 1949 )).

Il Ministro MATTEO IVAN LOMBARDO.

CAMERA DEI DEPUTATI - 1144 - 21 SETTEMBRE f94&

I Tav. 11.

Numeri indici generali dei prezzi all’ìre- griìsso a Milano dist~intamerrle per mesi.

(base 1938 = 1)

1 ~ Milano).

(Elaborazione della Camera di Commercio di

M E S l 194 1 48 1949

TAV. I.

, Settembre

1947 GRUPPI DI M E R C I

Numeri indici nazionali dei pTezzi all’in- yrnsro iri Italia, distintamentc per mesi.

(base 1938 = 1)

(Elaborazione dell’Istitut0 Centrale di Statistica)

Agosto

1949 ultima Luglio Gennaio Giugno Luglio 1949

1948 1949 1949 settimana

M E S I 1947 1948 1949

Derrate alimentari in complesso . . . . . Derrate alimentari di origine vegetale. . . Derrate alimentari di origine animale. . . Materie prime e prodotti tessili . . . . . Pelli e calzature. . . . . . . . . . Materie prime e prodotti metallurgici e

meccanici . . . . . . . . . . . . . . Combustibili e lubrificanti . . . . . . Materie prime e prodotti chimici . . . . . Prodotti cartari . . . . . . . . . . . . .

’ Legname da lavoro . . . . . . . . . . . ~ Laterizi e affini. . . . . . . . . . . . .

Gennaio . . . . . . 38 54

Febbraio. . . . . . 39 54

Marzo . . . . . . . . 4 1 53

Aprile . . . . . . . 45 52

Maggio . . . . . . 52 52

Luglio . . . . . . . 58 51

Agosto . . . . . . 59 57

Settembre . . . . . 62 ’ 58

Giugno . . . . . . 53 . 51

Ottobre . . . . . . 60 57

Novembre . . . . . 56 57

Dicembre . . . . . 55 57

i Indice generale . . . . . . . . . . . . . I 62 I 5 1 I

57

57

56

54

53

52

50

50 ulti- ma sett.

Gennaio . . . . . . 48

Febbraio. . . . . . 49

Marzo . . . . . . . 51

Aprile . . . . . . . 55

Maggio . . . . . . 62

Giugno. . . . . . . 64

Luglio . . . . . . . . 65

Agosto . . . . . . 66

Settembre . . . . . 68

58

59

58

58

5 a. 57

56

57

59

Ottobre . . . . . . 66 59

Novembre . . . . . . 62 58

Dicembre . . . . . 58 60

61

6 1

60

59

58

57

55

55 ulti- ma sett.

TAV. 111.

Numeri indici nazionali dei prezzi all’ingrosso in Italia distintamente per gruppi di merci.

(base 1938 = i )

( Elaborazione dell’Istituto Centrale di Statistica ).

Vetri e cristalli . . . . . . . . . . . . .

65

5 1

104

72

7 1

65

38

65

95

79

66

46

50

41

73

61

44

58

46

58

53

56

61

49

59

53

75

61

53

57

43

59

5 1

56

60

49

57

I

54

50

65

60

44

54

38

57

47

57

61

49

52

52

48

61

58

44 ,

52

39

56

46

57

61

49

50

51

-

58

44

53

39

55 - 57

60

49

50

CARIERA DEI DEPUTATI - 1145 - 21 SETTEMBRE 1949

Gennaio

1949

62

s2 63

56

59

56

5 4

51

7 0

57

T - 7 6 1 _ _

Numeri indici dei prezzi all’ingrosso u Milano distintamente per gruppi d i merci.

(base 1938 = I!)

( Elaborazione della Camera di Commercio di Milano ).

e. i* ( 1

KGiugno

3-1949

57

7 4

62

52.

56

57

50

46

63

54

57

G R U P P I D I M E R C I

I - Derrate alimentari vegetali . . . . I1 - Derrate alimentari animali . . . .

I11 - Materie tessili . . . . . . . . . . IV - Prodotti chimici . . . . . . . . . V - Minerali e metalli

VI - Laterizi e legname . . . . . . . . . . . . . . . .

VI1 - Pr6dotti vegetali vari. . . . . . . VJII - Materie industriali varie . . . . .

I - I I -’ Derrate alimentari . . . . . . . I1 - VI11 - Materie industriali . . . . . .

Indice generale . . . . . . . . . . . . .

ettembre

1947

67

i 02

57

7 3

63

6 8

69

5

so 64

6 8

TURCHI. - AZ Ministro dell’agricoleura e delle foreste. - ((‘Per conoscere le ragioni per le quali il Ministero dell’agricoltura ha lasciato inevasa una istanza present,ata sin

’ dal 1945 dal comune di Bassiano, diretta ad ottenert3 l’annullamento dell’autorizzazione a vendere poderi della Università agraria, auto- rizzazione concessa dall’autorità repubbli- china alla fine del settembre 1943. In conse- guenza di t,ale autorizzazione venne espletata ai danni della popolazione di Bassiano una stranissima vendita, niente di meno che il 29 maggio 1944 in Roma ancora sotto i tede- schi, mentre il comune di Bassiano era già liberato.

(( La vendita rlguardante circa 65 ettari fu effett,uata persino senza le necessarie inser- zioni nella Gazzeten Ufficiale, ecc., né fu ap- provata dalla Giunta provinciale amministra- tiva. Eppure i compratori si sono immessi nei poderi e ne godono.

(( Di fronte ad una CaIe situazione nessuno può dubitare de lh nullità della vendita e del- la opportunità di )*evocare l’autorizzazione a vendere. Ciò nonostante una pratica così chia- riL dorme inevasa malgrado infiniti e conti- niii solleciti. I3 necessario innanzi tutto che i1 comune di Bassiano ottenga finalmente una

Luglio

1948

52

si 56

55

55

59

49

4 8

6 3

54

5 6

Luglio

1949

55

67

61

51

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47

45

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53

55

Agosto 1949

ult.ima settimana

54

67

61

50

55

57

47

45

59

53

55

adeguata 1.ispost.a alle sue richieste, nonché il provvedimento di revoca dell’autorizza- zione ad alienare, indispensabile per definire la destinazione da dare alle terre, destina- zione che, conformemente alla legislazione sugli usi civici deve essere a favore della popolazione di Bassiano.

Per coiioscere inoltre se non ritenga ne- cessario accertare per quali ragioni si è avu- to l’incredibile indugio di quasi quattro anni a rispondere ad una così chiara istanza nella quale i l ritardo ad una qualsiasi risposta ha significato esclusivamente vantaggio per i - possessori dei terreni che si stanno arric- chendo a tutto danno di quella popolazione ) I .

RISPOSTA. - (( I1 decreto ministeriale 27 settembre 1943, con il quale fu autorizzata la vendita di terre di uso civico già apparte- nenti alla soppressa Università agraria di Bassiano, deve ritenersi nullo e privo di effi- citcia giuridica, in applicazione dell’articolo 2, n. 5, del decreto legislativo luogotenen- ziale 5 ottob1.e 1944, n. 249, sull’assetto della iegislazione nei territori liberati, per essere stato emesso sotto l’impero del sedicente go- verno della repubblica sociale italiana e per non essere stato - in considerazione dei mol-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1146 - 21 SETTEMBRE 1949

leplici vizi di forma e di merito che lo infi- ciano - dichiarato valido dal ministro del- l’agricoltura e delle foreste, entm il t emine all’uopo assegnato dall‘articolo 3 del richia- mato decreto luogotenenziale, . successiva- ment,e prorogato ed ormai del tutto scaduto.

(( Derivando dunque l’inefficacia giuridica del predetto decreto ministeriale dalla espli- cita disposizione di legge sopra riportata, ap- pare chiara l’incompatibilità dell’emissione di uno speciale provvedimento di revoca, che dovrebbe trovar fondamedo in una dichiara- zione di nullità, la quale invece promana gih dalla legge.

(( I1 voto formulato dall’Università agraria di Bassiano, con la sua istanza a questo Mi- nistero, risulta perciò sostanzialmente adem- piuto ope Zegis, in quanto, essendo i l ripe- tnto decreto indubbiamente nullo ed ineffi- cace, gli acquirenti delle terre di che trat- tasi vanno considerati quali abusivi occupa- tori, soggetti al procedimento di reintegra - da esperirsi con urgenza, a norma della leg- ge 16 giugno 1927, n. 1766, dal Commissario degli usi civici del Lazio, che è stato all’uopo officiato dal MinisBero - nel caso non venga da essi proceduto al volontario rilascio delle terre, entro un breve perentorio termine.

(( In conseguenza, è da ritenere che 1’Unl- versità agraria possa rientrarc al più presto in possesso delle terre di uso civico illegal- mente alienate D.

I Z Minis tro SEGNI.

VALANDRO GIGLIOLA. - A l Mznistr dell’interno. - %Per sapere se non istimi op- portuno che le disposizioni di cui al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato, 3 settembre 1947, n. 885, e al decreto del Pre- sidcnt,e del Consiglio dei Ministri 10 giugno 1948, circa il riconoscimento della qualifica di profugo, siano estese ed applicate, oltre che ai cittadini provenienti dalle zone del- 1’Istria e della Dalmazia annesse all’Italia nel pt?riodo bellico, e dalle zone di Briga e Tendd sulle quali è pure passata la sovranità dello Stato italiano, anche ai rimpatriati da Stati csferi, qualora vi abbiano lavorato alle di- pendenze di societ,à nazionali e siano stati costretti a tornare in Patria, abbandonando la loro attività e sfroncando la loro carriera, a motivo. dello stato di guerra e per formale imposizione delle autorità italiane D.

RISPOSTA. - (( Con circolare è stato chia- rito che la qualifica di profugo, oltre che ai

cittadini provenienti dalle zone ‘della Venezia Giulia in cui B cessat,a per effett,o del tratt,ato di p’ce la swranitk italiana, Spett. anche a. quci cittadini provenienti dalle zone del- 1’Istria e della Dalmazia annesse all’Italia nel periodo bellico e dalle zone di Briga e Tenda sulle quali è pure cessata la sovranità d e l b Stato italiano.

(( La qualifica di profugo non spetta, in- vece, ai rimpatriati dagli stati esteri i quali, come è evident,e, si trovano in una posizione ben divema da quella dei profughi veri e propri 1).

I l Ministro SCELBA.

VERONESI. - A l Ministro delle finanze. - C( Per c,onoscere i prowedimenti che in- tende prendere per assicurare ai molti pen- sioni1.ti d e I Monopolio la riliquidazione delle pcnsioni nei termini previsti.

(( L’attuale consistenza dell’(( Ufficio perso- nale operaio )) presso la direzione del Mono- polio deve essere infatti ritenuta assoluta- mente insufficiente alla straordinaria mole d i lavoro che si è accumulata con i successivi Ye- centi provvedimenti di legge riguardant,i le pensioni degli statali )).

RISPOSTA. - (( L’applicazione dei vari provvedimenti legislativi riguardanti le pen- sioni dei dipendenti statali ha creato in seno all’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato una situazione particolarmente dif- ficilc per il gran numero di posizioni da re- visionare, assolutamente sproporzionato i~ confvonto all’esiguità del personale addel.t.0 a quel particolare servizio.

(( Preoccupat,a di tale stato di cose essa ha cercato di rimediarvi chiedendo il tempora- neo distacco di personale dagli altri uffici cen- trali dell’Amministrazione finanziaria, allo scopo di rendere ‘possibile il normale e solle- cit,o svolgimenfo degli adempimenti deman- datile dalle nuove leggi.

(( Si può assicurare che questo processu dai rafforzamento del personale i! già in corso e sarà vieppiù intensificato per venire incontro alle legittime aspettative degli interessati )I.

Il Ministro VANONI.

VIVIANI LUCIANA. - Al Mznzstro delle poste e dclle telecomunicazioni. - (( Per co- noscere quando intenda prowedere al ripri- stino dell’ufficio postale nel comune di Gua-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1147 - 21 SETTEMBRE 1949

dilgnolo (provincia di Roma), soppresso pa- recchi anni fa.

(( Guadagnolo, località situata ad una tren- tina di chilometri in linea d’aria da Roma, a 1218 metri sul mare, è noto per l’esteso pa- norama che vi si ammira ed è frequentato, durante l’anno, da numerosi gitanti.

(( L’istituzione di tale servizio pubblico risulterebbe di grande utilità agli abitanti della zona, i quali: fra l’altro, debbono sog- giacere a percorrere dagli 8 ai 10 chilometri a piedi attraverso sentieri d i campagna per raggiungere In ricevitoria postale più vicina )I .

RISPOSTA. - I( In proposito le comunico che Guadagnolo non è un comune ma solo una frazione di Capranica IPrenestina.

(( L a ricevitoria postale di Guadagnolo ven- ne soppressa nel giugno 1923, perché non pre- sentava alcun traffico apprezzabile e in sua vece, venne istituito un servizio di portalet- tere rurale.

(( Delle istanze pervennero nei primi mesi del 1946 alla Direzione provinciale delle po- ste e telegrafi di Roma da parte di privati ed associazioni, fra le quali il Comitato nazio- nale reduci e la Unione combattenti, a l fine di ot,tenere la riattivazione della ricevitoria in parola.

(I JTI seguito a ciò la predetta Direzione di- spose un sopraluogo ispettivo per un rilievo dei dati statistici indispensabili all’esame del- la richiesta, sopraluogo c.he riuscì complefa- mente negativo, sia per l’esiguifà del movi- mento postale, sia per l’assoluta mancavza di operazioni a danaro, nonché per la man- canza, in loco, di uffici pubblici, stabilimenti indust,riali, aziende e collettività importanti.

I( ‘Ciò stante, si decise di non accogliere la richiesta in parola; senonché l’Unione nazio- nale conibattent,i e reduci di Guadagnolo rin- novò la richiesta stessa con successive istan- ze del settembre 1946 e gennaio 1948, fornen- do alcuni dati statist,ici che, secondo l’Ente, avrebbero dovuto determinare il ripristino della ricevitoria in parola.

(( Sottoposta la richiesta alla commissione centrale delle ricevitorie venne dato parere contrario a tale ripristino, in considerazione che la località non è del tutto priva di un servizio postale perche servita da un porta- lettere rurale e dell’esito degli accertamenti eseguiti dal funzionario ispettivo, il quale venne nelle conclusioni di rit,enere assoluta- mente inuti le l’apertura di uno stabilimento postale.

(( D’altro canto le att,uali condizioni defi- c,itarie del bilancio non consentono per ora

di accogliere le richieste delle frazioni d i comune con quella stessa larghezza con cui vengono accolie le yichiest,e avanzate dai 60- muni D. Il MinislTe

JERVOLIWO.

VIVIANI LUCIANA. -- Al Mznzstro dei LQ- vori pubblici . - II Per conoscere le ragioni per le quali, contrariamente agli impegai che sono stati assunti, n0.n sono stati adottati i pr~vve~dimenti per la ricostruzione deli’edi-6- ci0 scolastico del comune a i Casagiove, dan- neggiato .da eventi bellici )).

RISPOSTA. - (( Per i lavori ,di riparazione dell’edificio scolastico (,ex M,auro) nel comune di Casagiove, è stata già redatka la relat,iva perizia dell’importo di lire -1.000.000 e se ne b proposto il finanziamento con i fondi asse- gnati nel bilancio di questa Amministrazione per il corrente esercizio n.

Il Sottosegretano d i Stdo, CAMANGI.

VIVIANI LUCIANA. - A 1 Ministro dei lavori ,pbbTici . - (( Per conoscere se inten- da procedere alla perequazione del rapporto previsto dal paragrafo terzo dell’articolo 51 dnl c1ecret.o legislativo 10 aprile 1947, n. 261, in favore della provincia di Avellino.

(( Con detto decreto per tale provincia, e per tutto il Mezzogiorno in generale, il prez- zo delle costruzioni edilizie fu elevato da 23 a 32 volte, quando in realtà dal maggio 1940 tale prezzo risulta aumentato di almeno 45 volle.

(( D’altro canto, poi, per le provincie del- l’Italia Settent,rionale il rapporto di cui al decreto summenzionato Q stato fissato in 38-40 volte, con aumenti ‘del precedente rapporto sensibili tra i l 65 e il 90 per cento.

(( Si chiede, pertanto, che per i comuni meridionali e particolarmente per Avellino, Benevento e Caserta, il succitato rapporto sia adegudo all’effettivo delle costruzioni, come in parte è stato fatto per i.’Italia del nord ))

RISPOSTA. - (( L’articolo 51 del decreto le- gislat,ivo 10 aprile 1947, n. 261, detta le norme per la determinazione della spesa di ricostru zione ammissibile a contributo.

(( Detto articolo tra l’altro prescrive che la spesa necessaria per ricostruire il fabbricato distrutto secondo i prezzi vigenti nel mese precedente alla dichiarazione di guerra, de- curtala di un’aliquota per vetusià, deve es- sere moltip1icat.a per il rapporto esistente tra: i priezzi al momento della ricostruzione e

CAMERA DEI DEPUTATI - 1148 - 21 SETTEMBRE 1949

quelli correnti nel mese precedente alla di chiarnzione di guerra.

(( Tale rapporto viene determinato ogni anno con decreto di questo Ministero e di quello del tesoro, in base alle proposte che vengano elaborate da apposita commissione.

( (Lo scopo è d i aggiornare annualmente, in relazione alla media delle variazioni dei costi dei materiali e della mano d’opera, i l coefficiente di cu-i trattasi. Anche per l’anno cori-ente tale adeguamento è stato compiuto ccn decreto interministeriale del 7 luglio 1949.

(( Dai rilevamenti fatti è risultato che, nel 1948, si - è verificata una diminuzione del prezzo di costo dei principali materiali da costruzione ed un a u m d o del costo della. mano d’opera.

(( Tali variazioni hanno apportato, in me- dia, una diminuzione massima del costo com- plessivo di cost,ruzione, rispetto all’anno pre- cedente, del 4 per cento.

(( Siccome, però, da più parti era stato se- gnalato che i coefficienti di maggiorazione fissati per il 1948 erano piuttosto scarsi e con- siderato d’altronde che è necessario dare im- pulso ad incoraggiamento alla ricostruzione edilizia, non è :?mbrato opportuno di addi- venire, per l’anno corrente, alla riduzione dei cocfficienti stessi.

(( Non potendosi, d’altra parte., ignorare che la produzione dei materiali è ormai suf- ficiente al fabbisogno costruttivo e che i mez- zi di trasporto si sono normalizzati, si è rite nuto, invece, di poter dare una maggiore uni- formità ai coefficienti stessi, per le varie pro- vincie.

(( Per tale motivo, il numero dei coeffi- cicnti, che nel 1948 era di cinque, e cioè 32, 3 k , 36, 38, 40, è stato, nel 1949, ridotto a tro sicché i coeffcienti att,ualmente in vi- gore sono 34, 36, 38.

(( Si 8, cioè, operato un aumento di due punti su quello più basso portandolo da 32 rz 34 ed un’analogcz diminuzione su quello pìÙ alto portandolo da 40 a 38.

(( Da t.ali modifiche risulta che per il 1949: il coefficiente 34 viene applicato in 16

provincie; il coefficiente 36 è applicato in 26 pro-

vincie; il coefficimte 38 è applicato in 49 pro-

vincie. (( Per le provincie di Avellino, Benevento

e Caserta il coefficiente è stato fissato in 34 volte il prezzo di anteguerra ) I .

1I Sottosegretario di Stato

CAMANGI.

VOCINO. - Ai Minisrri della difesa e del tesoro. - (( Per sapwe ,se e con quali norme intendano prowed,ere, per,ché siano collocati in congedo tutti con la medesima ,data, senza nessuna eccezion,e, come imprescin’dibili cri- teri di equità e di giustizia imporrebbero, i sottufficiali dell’Esercito, della marina e della aeronautica allontanati o da allontanare dal servizio in base, alle disposizioni legislative intese a ridurre gli organici dei quadri degli ufficiali e sottufficiali ,d’elle Forze armate n.

RISPOSTA. - (( La questione prospettata è stata già da tempo presa in esame da questo Ministero.

(( AI riguardo si ritiene ,anzitutto o,pportu- no precisare che lo’ sfo,llamlento dei sottufficia- li, come quello degli ufficiali, non poteva ve- rificapsi sotto un’unica ,data.

(( Ed invero tale simultaneità, per ragioni tecniche e organizzative delle Foiaze ,armate, non era praticamente attuabile, in quanto, la riduzione dei quidr i non poteva essere dispo- sta che con la stessa gradualità con cui la forza militare è andata man mano adeguando- si alle possibilità consentiteci ,dal Trattato di pace.

(( E altresì, da tener presente ch,e anche nel caso del normale svolgersi del rapporto d i servizio dei dipendenti statali i provvedimen- ti di Stato, e in particolare quelli conoernenti il collocamento nella riserva o’ in .altre posi- zioni non di servizio attivo, non possono che avere decorrenze ,diverse a seconda ,della posi- zione dei singoli o ,d’ella situazione dei ruoli.

(( Premesse le accennate considerazioni di ordine generale, si fa osseryare che l’eventua- le spostamento cd,elle date di cessazione dal servizio darebbe luogo anche a problemi di carattere giuridico, dovendosi modificare ,de- correnze di provvedimenti di Stato definitiva- mente perfezionati.

(( Non vanno taciute, infine, le ripercussio- ni di carattere finanziario.

(( Per quanto sopra detto, come si potrik rilevitre, la questione presenta indubbio ca- rattere di grave difficoltà e non 6 dato preve- dere it quale soluzione si potrà giungere I ) .

11 Sottosqp-etario di Stalo per In difesa

RODINÒ.

WALTER. - A2 Ministro del lavoro e del- la previdenza sociale. - (( Per conoscere il motivo per cui non sono stati ancora costituiti i Comitati speciali per la disoccupazione e la tubercolosi presso l’Istituto nazionale ,del la previ,denza sociale, nei cui uffici giacciono, mi-

eA31EK.4 DEI DEPUTATI - 1149 - 21 SETTEMBRE 1949

gliaia di ricorsi e ogni giorno decine e decine di persone si recano per vedere l'esito, 'dei loro reclami D.

RISPOSTA. - (( I motivi per cui non sono stati ancora costituiti i Comitati speciali per la disoccupazione e la tubercolosi presso 1'Isti- tuto nazionale della previdenza sociale, risie- de nel fatto che la C.G.I.L., invitata a desi- gnare i rappresentanti ad essa spettanti, non ha ancora provveduto in merito ritenendo di dover essere l'unica associ,azione di rilevante importanza nazionale e di avere, quindi, di- ritto a designar,e un maggior numero di pro- pri rappresentanti rispetto a quelli delle altre associazioni sindacali a carattere nazionale. Questo Ministero non ha, peraltro, mancato, in ogni sollecito diretto alla C.G.I.L., di rap- presentare l'ur3enza della costituzione dei Co- mitati in parola e .di far presente che presso. gli uffici dell'Istituto nazionale <d.ella previ- denza sociale giacciono migliaia ,di ricorsi con grave pregiudizio dei lavoratori tutti e quin- di anch'e di quelli rappresentati dalla C.G.1.L: stessa. '

(( Questo Ministero avvalendosi del dispo- sto dell'articolo 2 del d,ecreto legislativo d,el Capo provvisorio #d,ello Stato 13 maggio 1947, articolo che prevede, in caso 'di mancato in- vio tempestivo delle richieste designazioni, la nomina *diretta da parte d,el Ministero del la- voro ,e della previdenza ,sociale, ha concesso 15 giorni di tempo alle organizzazioni sin,d\a- cali per procedere alle disegnazioni )).

I l MinistT30 FANFANI.

ZANFAGNINI. - Ai Ministr i del lavoro e previdenza sociale, dell 'agricoltura e foreste e dei lavori pubbl ic i . - (( Per sapere se, tenuta presente la situazione estremamente grave in cui versa il Friuli, recentemente rappresen- tata dai parlamentari friulani all'onorevole Presidente del Consiglio, non ritengano di provvedere con estrema urgenza :

10) all'attivazione d'ei 41 cantieri di rim- boschimento previsti per il Friuli nella nota legge Fanfani (Ministero 'del lavorò e previ- denza socia1.e);

20) al finanziamento dei 7 vivai forestali esistenti in provincia di Udine, indispensabi- li ,ad alimentare l'opera di rimboschimento e le opere di sistemazione e manutenzione dei bacini montani (Ministero ,dell'agricoltura e delle foreste);

30) (al finanziamento, dei progetti di la- vori pubblici interessanti i l Friuli, presentati

al Magistrato alle acque di Venezia per dan- ni di guerra ad opere pubbliche ed opere straordinarie, in misura maggiore di 'quanto non abbia potuto face il Magktcato stesso (Ministero dei lavori pubblici) )).

. RISPOSTA. - (( Alla provincia di Udine sono stati assegnati 329 milioni per riparazio- ni .di danni ,di guerra, su un totale di lire 2.525.500.000 a disposizione per tutto il Com- partimento del Provveditorato alle opere pub- bliche, che si estend'e su dieci .provincie, e .i05 milioni per opere pubbliche straordina- rie, su un complesso di lire 1.039.600.000 asse- gnate per tutto il Compartiment,o d4el Magi- strato alle acque, che si estende su 13 pro- vinci e.

(( Sono, quindi, in tutto 434 milioni su una assegnazione complessiva di lire 3.565.100.000; tale somma è superiore a quella messa a di- sposizione ,di tutte le altre provincie del Ve- n,eto, eccettuata soltanto Venezi8a.

(( Un'altra notevole assegnazione è poi pre- vista sui fo,n,di per il finanziamento delle ope- re a pagamento differito.

(( Pur riconoscendosi cK8e la somma asse- gnata alla provincia di Udine è inferiore alle effettive necessità della provincia stessa; sulle limitate disponibilità esistenti non 'si è potu- to' conced,ere di più in quanto si sono dovute tenere presenti, dopo un accurato. esame com- parativo, anch'e le esigenze di tutte, le altre provincie del Compartimento.

(( Si assicura per,altro, ch,e 'qualora si po- tesse in seguito disporre d i ulteriori assegna- zioni, non si mancherà di tenere nella mi- gliore consi,derazione le giustificate richieste che vengono rivolte perché sia incrementata l'esecuzione di pubblici lavori nella provincia in parola ) I . ,

Il Sottosagyetario d i Stato per i lavori pubbl ic i

CAMANGI.

RISPOSTA. - (( Per quanto attien,e alla com- petenza di questa Amministrazione si comu- nica in merito che per la provincia di Udine è stata già ,decisa in .data 29 luglio 1949 la apertura ,di n. 6 cantieri di rimboschimento, nei quali si potranno impiegare complessiva- mente n. 324 1,avoratori (disoccupati; l'apertu- ra dei cantieri in parola avrà luogo non ap- pena i locali enti gestori ,avranno ultimato le pratiche relative, .e presumibilmente tra la fine di agosto ed il principio di settembre.

(( Per quanto concerne le restanti richieste ji fa presente che ,esse, previo esame degli or-

CAMERA DEI DEPUTATI - 1150 - 21 SETTEMBRE 1949

gani tecnici, saranno sottoposte alla Commis- sione centrale per l’avviamento al lavoro, per l’emanazione del parere previsto dalla legge 29 aprile 1949, n. 264 X.

Il 1Ministro del lavoro e della previdenza sociale

FANFANT.

ZANFAGNINI. - A l Ministro dell’agricol- tura e delle foreste. - (( Per sapere perché non è stato ancora provve,duto, ad oltre un anno .e mezzo di #distanza dal licenziamento, alla liquidazione delle indennità spettanti in dipendenza del cessato rapporto d’impiego .ad una ventina circa di impiegati avventizi li- cenziati da1l’U.P.S.E.A. ‘di Udine; e se non creda opportuno e doveroso disporre perché tale liquidazione, che è di ‘diritto, venga fatta senza ulteriore ritardo ) I .

RISPOSTA. - (( Gli Enti ,economici dell’agri- coltura e l’A.N.E.E.A., ,allorché furono sop- pressi e posti in liquidazione, giusta decreto legislativo luogotenenzia1,e 25 .aprile 1945, provvidero al lioenziamento di quasi tutto il personale dipendente; mentre invece, per il personale in servizio presso 1’U.P.S.E.A. di Udine, ne fu disposto il licenziamento solo in data 31 dicembre 1947, a seguito cioè del pas- saggio di quella provincia all’Amministrazio- ne italiana.

(( Quest’ultimo personale venne, poi, rias- sunto d,all’U.N.S.E.A., a far tempo dal 10 gennaio 1948, ad ,eccezione di 17 elementi non ritenuti idonei alle esigsnze dei servizi de1l’U.N.S.E.A. stesso, che, da parte sua, provvide al licenzimamento- ‘di 3 elementi, as- sunti ,dalle Autorità alleate, sod’disfacen,doli di ogni lo’ro spettanza. .

(( L’A.N.E.E.A. però, non ha potuto, far luogo ,alla definitiva liquid,azione ,dei sum- menzionati 17 elementi, essendo ancora in corso l’approvazione, da parte del Ministero del tesoro, della deliberazione commissariale n . 54 del 5 ,dicembre 1947, colla quale vennero estesi .al persunale sd,ell’A.N.E.E.A. medesima i miglior,amenti economici #di cui al ,decreto legislativo ,del Capo provvisorio dello Stato 5 agosto 1947, n. 778, con effetto dal 1” giu- gno, stesso anno.

(( Comunque, l’Ente .anzidetto ha. già loro corrisposto dei congrui acconti, compatibil- mente con le scarse sue disponibilità finan- ziarie, circostanza ch,e, tuttora, lo costringe a tenere sospeso i l pagamento di indennità di licenziamento, già liquidate per un ammon- taye d i oltre 50 milioni )).

Il MinLstro SEGNI.

-~ TIPOGRAFIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI