Terza domenica di Pasqua Anno C

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ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, acco- gli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA Cel. Esulti sempre il tuo popolo, o Padre, per la rinnovata giovinezza dello spirito, e come oggi si allieta per il dono della digni- tà filiale, così pregusti nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. Padre misericordioso, accresci in noi la luce della fede, perché nei segni sacramen- tali della Chiesa riconosciamo il tuo Figlio, che continua a manifestarsi ai suoi discepo- li, e donaci il tuo Spirito, per proclamare davanti a tutti che Gesù è il Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen La prima lettura descrive il coraggio con il quale gli apostoli, mossi dalla forza dello Spirito, ren- ANTIFONA D’INGRESSO in piedi Acclamate al Signore da tutta la terra, cantate un inno al suo nome, rendetegli gloria, elevate la lode. Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore Gesù, risuscitato dai morti, per la potenza dello Spirito Santo e la volontà del Padre, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è l’Agnello im- molato che vive in eterno e ha ricevuto onore e potenza dal Padre. Apriamo i cuori al pen- timento e alla purificazione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, tu che sei il Vivente, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, Agnello immolato e risorto, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che hai chiesto a Pietro di pascere il tuo gregge, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci condu- ca alla vita eterna. Ass. Amen INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi « P P asci le mie pecore». Qui vediamo il fondamento di ogni ministero pastorale nella Chiesa. È il nostro amore per il Signore che deve plasmare ogni aspetto della nostra predicazione e insegnamento, della celebrazione dei sacramenti, e della nostra cura per il popolo di Dio. È il nostro amore per il Signore che ci spinge ad amare quelli che egli ama, e ad accettare volentieri il compito di comunicare il suo amore a coloro che serviamo. Durante la passione del Signore, Pietro lo ha rin- negato tre volte. Ora, dopo la risurrezione, Gesù lo invita tre volte a dichiarare il suo amore, offrendo in tal modo salvezza e perdono, e allo stesso tempo affidandogli la sua missione. La pesca miracolosa aveva sottolineato la dipendenza degli apostoli da Dio per il successo dei loro progetti terreni. Il dialogo tra Pietro e Gesù ha sottolineato il bisogno della divina miseri- cordia per guarire le loro ferite spirituali, le ferite del peccato. In ogni ambito della nostra vita abbiamo bisogno dell’aiuto della grazia di Dio. L’Eucaristia che celebriamo è la nostra risposta all’appello sempre nuovo che Gesù ci rivolge: servirlo con amore, servirlo nei fratelli. 3ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO C (bianco) 14 APRILE 2013 89 a GIORNATA DI PREGHIERA PER L’UNIVERSITÀ CATTOLICA

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Sussidi liturgici

Transcript of Terza domenica di Pasqua Anno C

ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, tiglorifichiamo, ti rendiamo grazie per latua gloria immensa, Signore Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotente. Signore,Figlio unigenito, Gesù Cristo, SignoreDio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tuche togli i peccati del mondo, abbi pietà dinoi; tu che togli i peccati del mondo, acco-gli la nostra supplica; tu che siedi alladestra del Padre, abbi pietà di noi. Perchétu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solol’Altissimo, Gesù Cristo, con lo SpiritoSanto nella gloria di Dio Padre. Amen.COLLETTACel. Esulti sempre il tuo popolo, o Padre,per la rinnovata giovinezza dello spirito, ecome oggi si allieta per il dono della digni-tà filiale, così pregusti nella speranza ilgiorno glorioso della risurrezione. Per ilnostro Signore Gesù Cristo... Ass. AmenOppure:Cel. Padre misericordioso, accresci in noi laluce della fede, perché nei segni sacramen-tali della Chiesa riconosciamo il tuo Figlio,che continua a manifestarsi ai suoi discepo-li, e donaci il tuo Spirito, per proclamaredavanti a tutti che Gesù è il Signore. Egli èDio, e vive e regna con te... Ass. Amen

La prima lettura descrive il coraggio con il qualegli apostoli, mossi dalla forza dello Spirito, ren-

ANTIFONA D’INGRESSO in piediAcclamate al Signore da tutta la terra,cantate un inno al suo nome, rendetegligloria, elevate la lode. Alleluia.Cel. Nel nome del Padre e del Figlio edello Spirito Santo. Ass. AmenCel. Il Signore Gesù, risuscitato dai morti,per la potenza dello Spirito Santo e lavolontà del Padre, sia con tutti voi.Ass. E con il tuo SpiritoATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle, Gesù è l’Agnello im-molato che vive in eterno e ha ricevuto onoree potenza dal Padre. Apriamo i cuori al pen-timento e alla purificazione.(Breve pausa di silenzio)Cel. Signore, tu che sei il Vivente, abbipietà di noi. Ass. Signore, pietàCel. Cristo, Agnello immolato e risorto,abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietàCel. Signore, che hai chiesto a Pietro dipascere il tuo gregge, abbi pietà di noi.Ass. Signore, pietàCel. Dio onnipotente abbia misericordiadi noi, perdoni i nostri peccati e ci condu-ca alla vita eterna. Ass. AmenINNO DI LODECel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pacein terra agli uomini di buona volontà. Noi

«PPasci le mie pecore». Qui vediamo il fondamento di ogni ministeropastorale nella Chiesa. È il nostro amore per il Signore che deveplasmare ogni aspetto della nostra predicazione e insegnamento,

della celebrazione dei sacramenti, e della nostra cura per il popolo diDio. È il nostro amore per il Signore che ci spinge ad amare quelli cheegli ama, e ad accettare volentieri il compito di comunicare il suo amorea coloro che serviamo. Durante la passione del Signore, Pietro lo ha rin-negato tre volte. Ora, dopo la risurrezione, Gesù lo invita tre volte a dichiarare il suo amore,offrendo in tal modo salvezza e perdono, e allo stesso tempo affidandogli la sua missione. Lapesca miracolosa aveva sottolineato la dipendenza degli apostoli da Dio per il successo deiloro progetti terreni. Il dialogo tra Pietro e Gesù ha sottolineato il bisogno della divina miseri-cordia per guarire le loro ferite spirituali, le ferite del peccato. In ogni ambito della nostra vitaabbiamo bisogno dell’aiuto della grazia di Dio. L’Eucaristia che celebriamo è la nostra rispostaall’appello sempre nuovo che Gesù ci rivolge: servirlo con amore, servirlo nei fratelli.

3ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO C (bianco) 14 APRILE 201389a GIORNATA DI PREGHIERA PER L’UNIVERSITÀ CATTOLICA

gioire su di me. Signore, hai fatto risalirela mia vita dagli inferi, mi hai fatto rivivereperché non scendessi nella fossa. Rit.Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, dellasua santità celebrate il ricordo, perché lasua collera dura un istante, la sua bontà pertutta la vita. Alla sera ospite è il pianto e almattino la gioia. Rit.Ascolta, Signore, abbi pietà di me,Signore, vieni in mio aiuto! Hai mutato ilmio lamento in danza, Signore, mio Dio, tirenderò grazie per sempre. Rit.SECONDA LETTURADal libro dell’Apocalisse di SanGiovanni apostolo (5,11-14)Io, Giovanni, vidi, e 11udii voci di moltiangeli attorno al trono e agli esseri viventie agli anziani. Il loro numero era miriadi dimiriadi e migliaia di migliaia 12e dicevanoa gran voce: «L’Agnello, che è stato im-molato, è degno di ricevere potenza e ric-chezza, sapienza e forza, onore, gloria ebenedizione». 13Tutte le creature del cielo e sulla terra,sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri chevi si trovavano, udii che dicevano: «AColui che siede sul trono e all’Agnellolode, onore, gloria e potenza, nei secoli deisecoli». 14E i quattro esseri viventi diceva-no: «Amen». E gli anziani si prostraronoin adorazione.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioCANTO AL VANGELO in piediAlleluia, alleluia.Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,e ha salvato gli uomini nella sua misericor-dia. Alleluia.VANGELO

Dal Vangelo secondo GiovanniGv 21,1-19 [forma breve Gv 21,1-14]

Ass. Gloria a te, o Signore[In quel tempo, 1Gesù si manifestò di nuovoai discepoli sul mare di Tiberìade. E simanifestò così: 2si trovavano insiemeSimon Pietro, Tommaso detto Dìdimo,Natanaèle di Cana di Galilea, i figli diZebedèo e altri due discepoli. 3Disse loroSimon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dis-sero: «Veniamo anche noi con te». Allorauscirono e salirono sulla barca; ma quellanotte non presero nulla.4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva,ma i discepoli non si erano accorti che era

dono testimonianza a Cristo. L’annuncio è perloro una necessità. Essi devono scegliere tral’ubbidire a Dio e l’ubbidire agli uomini. Sce-lgono Dio e sono oltraggiati.La seconda lettura descrive l’Agnello immolatoche è degno di ricevere potenza e ricchezza. IlCristo viene intronizzato: in lui opera la forzadello Spirito. L’inno, che proviene dalla liturgiacristiana, è insieme annuncio della gloria delRisorto al mondo.Il Vangelo evidenzia due particolari: lo sforzo, disapore lucano, di descrivere l’apparizione diGesù in modo da far percepire la sua realtà el’intenzione di presentare sullo sfondo di unapesca miracolosa il conferimento dei poteri aPietro. Tre i simboli da evidenziare: la barca,immagine della Chiesa; un solo gregge, comeuno solo è il pastore; l’iniziativa di Pietro nel tira-re a riva la rete.

PRIMA LETTURA SedutiDagli Atti degli Apostoli

(5,27b-32.40b-41)In quei giorni, 27il sommo sacerdote interro-gò gli apostoli dicendo: 28«Non vi avevamoespressamente proibito di insegnare in que-sto nome? Ed ecco, avete riempito Gerusa-lemme del vostro insegnamento e volete farricadere su di noi il sangue di quest’uomo».29Rispose allora Pietro insieme agli apostoli:«Bisogna obbedire a Dio invece che agliuomini. 30Il Dio dei nostri padri ha risuscita-to Gesù, che voi avete ucciso appendendoloa una croce. 31Dio lo ha innalzato alla suadestra come capo e salvatore, per dare aIsraele conversione e perdono dei peccati.32E di questi fatti siamo testimoni noi e loSpirito Santo, che Dio ha dato a quelli chegli obbediscono».40bFecero flagellare [gli apostoli] e ordinaro-no loro di non parlare nel nome di Gesù.Quindi li rimisero in libertà. 41Essi allora sene andarono via dal Sinedrio, lieti di esserestati giudicati degni di subire oltraggi per ilnome di Gesù.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioSALMO RESPONSORIALE (Sal 29)Rit. Ti esalterò, Signore,

perché mi hai risollevato

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risolle-vato, non hai permesso ai miei nemici di

Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avetenulla da mangiare?». Gli risposero: «No».6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dallaparte destra della barca e troverete». La get-tarono e non riuscivano più a tirarla su per lagrande quantità di pesci. 7Allora quel disce-polo che Gesù amava disse a Pietro: «È ilSignore!». Simon Pietro, appena udì che erail Signore, si strinse la veste attorno ai fian-chi, perché era svestito, e si gettò in mare.8Gli altri discepoli invece vennero con labarca, trascinando la rete piena di pesci: nonerano infatti lontani da terra se non un cen-tinaio di metri. 9Appena scesi a terra, videroun fuoco di brace con del pesce sopra, e delpane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ delpesce che avete preso ora». 11Allora SimonPietro salì nella barca e trasse a terra la retepiena di centocinquantatré grossi pesci. Ebenché fossero tanti, la rete non si squarciò.12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». Enessuno dei discepoli osava domandargli:«Chi sei?», periché sapevano bene che era ilSignore.13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diedeloro, e così pure il pesce. 14Era la terzavolta che Gesù si manifestava ai discepoli,dopo essere risorto dai morti.]15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse aSimon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni,mi ami più di costoro?». Gli rispose:«Certo, Signore, tu lo sai che ti vogliobene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».16Gli disse di nuovo, per la seconda volta:«Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Glirispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti vo-glio bene». Gli disse: «Pascola le mie peco-re». 17Gli disse per la terza volta: «Simone,figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietrorimase addolorato che per la terza volta glidomandasse: Mi vuoi bene?, e gli disse:«Signore, tu conosci tutto; tu sai che tivoglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci lemie pecore. 18In verità, in verità io ti dico:quando eri più giovane ti vestivi da solo eandavi dove volevi; ma quando sarai vec-chio tenderai le tue mani, e un altro ti vesti-rà e ti porterà dove tu non vuoi».19Questo disse per indicare con quale morteegli avrebbe glorificato Dio. E, detto que-sto, aggiunse: «Seguimi».Parola del Signore. Ass. Lode a te, o CristoSIMBOLO DEGLI APOSTOLI in piediIo Credo in Dio, Padre Onnipotente, crea-tore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo,

suo unico Figlio, nostro Signore, (si china ilcapo), il quale fu concepito di SpiritoSanto, nacque da Maria Vergine, patì sottoPonzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepol-to; discese agli inferi; il terzo giorno risusci-tò da morte; salì al cielo, siede alla destra diDio Padre onnipotente; di là verrà a giudi-care i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesacattolica, la comunione dei santi, la remis-sione dei peccati, la risurrezione dellacarne, la vita eterna. Amen.PREGHIERA DEI FEDELICel. Fratelli e sorelle, il Signore risorto èpresente e vivo in mezzo a noi. Egli operanella sua Chiesa, attraverso i suoi ministri eciascun battezzato.Lettore Acclamiamo con gioia:Ass. CRISTO, AGNELLO

IMMOLATO, ASCOLTACI!1. Perché la missione del Santo Padre siasostenuta da tutti i membri della Chiesa edall’azione potente dello Spirito Santo.Preghiamo.2. Perché i popoli dell’Europa riconoscanole radici cristiane di questo giovane conti-nente e i governanti delle nazioni si ispiri-no ai valori del Vangelo. Preghiamo.3. Perché impariamo a rispettare la fede reli-giosa di ogni credente e a condividere il co-mune impegno per la giustizia e la pace.Preghiamo.4. Perché gli operatori sanitari sappianoagire secondo coscienza e difendere sem-pre il valore della vita, dal suo nascere finoal suo compimento. Preghiamo.5. Perché la nostra comunità celebri sem-pre con gioia e fedeltà la Pasqua del Signo-re e si metta in ascolto della Parola di vita.Preghiamo.Cel. O Padre, hai affidato a Pietro e agli altridiscepoli il compito di guidare la Chiesa e diservire il mondo: fa’ che i popoli della Terraaderiscano con gioia e fiducia al Vangelo.Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Accogli, Signore, i doni della tua Chiesain festa, e poiché le hai dato il motivo di tantagioia, donale anche il frutto di una perenneletizia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO PASQUALE IILa nuova vita in CristoÈ veramente cosa buona e giusta, nostrodovere e fonte di salvezza, proclamare sem-pre la tua gloria, o Signore, e soprattuttoesaltarti in questo tempo nel quale Cristo,nostra Pasqua, si è immolato. Per mezzo dilui rinascono a vita nuova i figli della luce, esi aprono ai credenti le porte del regno deicieli. In lui morto è redenta la nostra morte,in lui risorto tutta la vita risorge. Per questomistero, nella pienezza della gioia pasquale,l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’as-semblea degli angeli e dei santi canta l’innodella tua gloria.MISTERO DELLA FEDETu ci hai redenti con la tua croce e la tuarisurrezione: salvaci, o Salvatore del mon-do.PREGHIERA DEL SIGNOREGesù si è immolato per noi, obbedienti allasua Parola, diciamo con fiducia.Tutti: Padre nostro…SCAMBIO DELLA PACECel. L’Eucaristia ci rende tutti fratelli:scambiatevi un segno di pace.CANONE CANTATOVi lascio la pace, vi dò la mia pace: nonvi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la miapace: abbiate fede in me.ANTIFONA ALLA COMUNIONEDisse Gesù ai suoi discepoli: «Venite amangiare». E prese il pane e lo diede loro.Alleluia.DOPO LA COMUNIONE in piediCel. Guarda con bontà, Signore, il tuopopolo, che hai rinnovato con i sacramen-ti pasquali, e guidalo alla gloria incorrut-tibile della risurrezione. Per Cristo nostroSignore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre eFiglio ✠ e Spirito Santo. Ass. AmenCel. La gioia del Signore sia la nostraforza: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

Attualizzare la ParolaNella liturgia dell’odiernadomenica, che segue a brevedistanza la Pasqua, risuonala breve domanda di Cristorisorto indirizzata a SimonPietro. La domanda sull’a-more: “Mi ami? . . . mi ami

tu più di costoro?” (Gv 21,15). Questa doman-da appartiene al mistero pasquale. La risurre-zione di Cristo orienta l’uomo verso ciò che“non muore”, verso ciò che è più forte dellamorte. Ciò che permane eternamente. Checostituisce la sostanza stessa dell’immortalità.Che appartiene alla vita in Dio. Proprio que-sto è amore. Non è una domanda facile quel-la sull’amore. E non è facile nemmeno larisposta a questa domanda. Simon Pietro sadi amare, ma si richiama a ciò che Cristoconosce di lui, più che alla testimonianzadella propria coscienza. Non è facile per l’uomo questa domanda, enon è facile la risposta. Eppure si tratta diuna domanda fondamentale. Dalla rispostadipende in definitiva il valore della vitaumana. Davanti a Dio che è “Amore”, il valo-re di tutto viene misurato con l’amore.Davanti a Cristo, che “ci ha amato e ha datose stesso per noi” (cf. Ef 5, 2), il valore dellavita umana viene misurato soprattutto conl’amore: col dono di se stessi. L’amore decidein definitiva della santità dell’uomo.

Al Cristo risortoTu sei risorto, Signore,hai sconfitto la morte,hai vinto il male, hai datola speranza a ogni uomo.È la speranza che ci faandare avanti, è la spe-ranza che ci fa vivere, checi spinge ad amare. Grazie Gesù.Sperare è un bisogno di tutti, è dovere di ogniuomo, e soprattutto del cristiano.Sperare in te, o Signore, non è come sperarenegli uomini: tu sei colui che non vienemeno; tu sei colui che vince la morte.In te, o Signore, è la mia speranza. Fammimorire a ogni dubbio e risorgere alla speran-za. Riempi di speranza gli spazi vuoti dellamia vita. Amen. Alleluia.