Territorio Insieme per lo sviluppo - Sequals · 2018-03-19 · DARE VOCE Insieme per lo sviluppo AI...

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Insieme per lo sviluppo DARE VOCE AI BISOGNI E ALLE ATTESE DELLE COMUNITÀ L’editori ale di Francesco Cassandro* Eco è un fenomeno acu- stico, dovuto alla rifles- sione delle onde sonore, per il quale un suono prodotto davanti ad un ostacolo piutto- sto lontano, è nuovamente udito nel punto in cui è stato emesso”. In questa defini- zione del dizionario Gabrielli, è racchiuso, sin dal nome, il progetto editoriale e giornali- stico che ispira questa inizia- tiva: raccogliere i fermenti di un territorio, dar voce ai biso- gni e alle attese delle comu- nità, condividerli e riportarli là, da dove sono partiti. Non sarà, lo sappiamo, né un compito facile né breve. Ci vorrà tempo e pazienza, capa- cità di ascolto e soprattutto l’umiltà di saper ascoltare: una pratica in disuso in tempi dove prevalgono l’urlo e l’invettiva, il rancore e l’aggressione. *Direttore de “L’Eco delle Valli e delle Dolomiti Friulane PRIMO P IANO I presidenti dell’UTi, Andrea Carli, e dell’Alleanza territo- riale per lo Sviluppo, Igor Al- zetta, ripercorrono le tappe che hanno portato il territorio delle Valli e delle Dolomiti Friulane a mettere insieme per la prima volta progetti e bi- sogni, risorse e servizi. Con un obiettivo: imboccare la strada dello sviluppo. Scomnessa per il futuro, impegno per il territorio Una scommessa per il futuro, un impegno per il territorio: questo è il Consorzio Nip di Maniago, nato con la legge per la ricostru- zione dopo il disastro del Vajont del 1963.Uno degli obiettivi del- l'ente era, ed è, la promozione dello sviluppo economico, favo- rendo nuove iniziative industriali e creando le condizioni neces- sarie per la nascita e l'espansione di attività produttive e servizi. 4000 posti di lavoro in 123 aziende ubicate nei comuni che fanno parte del Nip: numeri che parlano da soli e dai quali si evince il ruolo chiave che l'ente ha avuto negli anni. Cultura Scrittori e giovani raccontano la montagna a pagina 40 Sport Maniago ospita i campionati mondiali di paraciclismo a pagina 5 “Torricelli” “Il Tagliamento”: L’Eco entra nelle aule Scuola alle pagina 34 - 35 a pagina 30 Carli, presidente UTI: «Abbiamo progetti finanziati per 28 milioni. L’impegno dei prossimi mesi è di avviare i cantieri» Territorio Le sfide che sindaci e categorie stanno affrontando continua a pagina 5 a pagina 5 Economia Il ruolo del Consorzio Nip a pagina 30 Anno 1 - n. 1 - Marzo 2018 Comunità Incontri nel “segno” di don Milani a pagina 45 Più telecamere e controlli stradali L’impegno della Polizia locale per un territorio più sicuro Alle spalle, spiega il coman- dante Cancian, un 2017 tutto in salita, davanti un’organizza- zione da consolidare, in un ter- ritorio che affronta nuove sfide, che delinea nuovi progetti, al- l’insegna dello sviluppo e della sicurezza. a pagina 48 l ' e n t e r e n d o s a r i e 4 0 0 0 p a r t e r u o l o a p a g a i n a 3 0 Il territorio si coltiva insieme PROSSIMA APERTURA RISTORANTE Via Roma - Maniago

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Insieme per lo sviluppoDARE VOCEAI BISOGNIE ALLE ATTESEDELLE COMUNITÀ

L’editoriale

di Francesco Cassandro*

“Eco è un fenomeno acu-stico, dovuto alla rifles-sione delle onde sonore,

per il quale un suono prodottodavanti ad un ostacolo piutto-sto lontano, è nuovamenteudito nel punto in cui è statoemesso”. In questa defini-zione del dizionario Gabrielli,è racchiuso, sin dal nome, ilprogetto editoriale e giornali-stico che ispira questa inizia-tiva: raccogliere i fermenti diun territorio, dar voce ai biso-gni e alle attese delle comu-nità, condividerli e riportarli là,da dove sono partiti.Non sarà, lo sappiamo, né uncompito facile né breve. Civorrà tempo e pazienza, capa-cità di ascolto e soprattuttol’umiltà di saper ascoltare: unapratica in disuso in tempi doveprevalgono l’urlo e l’invettiva,il rancore e l’aggressione.

*Direttore de “L’Eco delle Vallie delle Dolomiti Friulane

PRIMO PIANOI presidenti dell’UTi, AndreaCarli, e dell’Alleanza territo-riale per lo Sviluppo, Igor Al-zetta, ripercorrono le tappeche hanno portato il territoriodelle Valli e delle DolomitiFriulane a mettere insiemeper la prima volta progetti e bi-sogni, risorse e servizi. Conun obiettivo: imboccare lastrada dello sviluppo.

Scomnessa per il futuro,impegno per il territorioUna scommessa per il futuro, un impegno per il territorio: questoè il Consorzio Nip di Maniago, nato con la legge per la ricostru-zione dopo il disastro del Vajont del 1963.Uno degli obiettivi del-l'ente era, ed è, la promozione dello sviluppo economico, favo-rendo nuove iniziative industriali e creando le condizioni neces-sarie per la nascita e l'espansione di attività produttive e servizi.4000 posti di lavoro in 123 aziende ubicate nei comuni che fannoparte del Nip: numeri che parlano da soli e dai quali si evince ilruolo chiave che l'ente ha avuto negli anni.

CulturaScrittori e giovaniraccontanola montagnaa pagina 40

SportManiago ospitai campionati mondialidi paraciclismoa pagina 5

“Torricelli”“Il Tagliamento”:L’Eco entranelle aule

Scuola

alle pagina 34 - 35

a pagina 30

Carli, presidente UTI: «Abbiamo progetti finanziati per 28milioni. L’impegno dei prossimi mesi è di avviare i cantieri»

Territorio Le sfide che sindaci e categorie stanno affrontando

continua a pagina 5

a pagina 5

Economia Il ruolo del Consorzio Nip

a pagina 30

Anno 1 - n. 1 - Marzo 2018

Comunità

Incontrinel “segno”di don Milani

a pagina 45

Più telecamere e controlli stradaliL’impegno della Polizia locale per un territorio più sicuro

Alle spalle, spiega il coman-dante Cancian, un 2017 tuttoin salita, davanti un’organizza-zione da consolidare, in un ter-ritorio che affronta nuove sfide,che delinea nuovi progetti, al-l’insegna dello sviluppo e dellasicurezza.

a pagina 48

l'enterendosarie4000parteruolo

a papp ga iggnii ann 30

Il territorio si coltiva insieme

PROSSIMA APERTURA RISTORANTEVia Roma - Maniago

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2 - Marzo 2018

Carli: «Le sfide da vincere,i progetti per crescere,l’impegno per il lavoroun futuro per i giovani»CHI E’

Andrea Carli, cin-quant’anni, è lau-reato in ScienzeStatistiche edEconomiche al-l’Università di Pa-dova e specializ-zato in Risk Ma-nagement allaS.D.A. Bocconi diMilano. Dal 2012è sindaco del co-mune di Maniagoe dal 2016 presi-dente dell’UTIdelle Valli e delleDolomiti Friulane. Dal 31 ottobre2017 è presidentedel Consigliodelle AutonomieLocali(CAL).«Una no-mina – ha com-mentato – chepremia gli sforzi ditutti, e che misento di condivi-dere con ammini-stratori, direttore,segretario, sin-daci e dipendentidella nostra UTI,perché rappre-senta un ricono-scimento al la-voro che tutti in-sieme stiamo fa-cendo».

«La continuità ci dà le radici; il cam-biamento ci regala i rami, la-sciando a noi la volontà di esten-

derli e di farli crescere fino a raggiun-gere nuove altezze». L’aforisma, attri-buto a Pauline R. Kezer, docente, exsegretario di Stato del Connecticut(Usa), sintetizza efficacemente il“cuore” della missione che si è datal’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friu-lane: rivitalizzare le proprie radici, sin-cronizzando campanili, municipi e co-munità; immaginare nuovi orizzonti, di-segnando nuove strade, indirizzando ilcambiamento e lo sviluppo.

Partiamo dall’inizio di questo viag-gio, presidente Andrea Carli. Nel 2012, quando iniziai la mia espe-rienza amministrativa con l’elezione asindaco di Maniago, la Regione avevaistituito da pochi mesi le Unioni, limitateai comuni montani e non obbligatorie.

Con quali effetti?La prima, più evidente, era la frammen-tarietà. L’attuale territorio dell’UTI, adesempio, era diviso in due Unioni, equella di Maniago comprendeva Co-muni, come Polcenigo, del tutto scolle-gati dal resto del territorio. E non eral’unica lacuna.

Cos’altro?Si parlava esclusivamente di condivi-sione di servizi, mai di sviluppo. Nono-stante questi limiti, avevamo iniziato unpercorso e adottato uno Statuto, masiamo stati fermati dalla Regione (rin-novata dopo le elezioni del 2013), la cuinuova Giunta era decisa ad estenderele Unioni anche al territorio non mon-tano e quindi era intenzionata a presen-tare una nuova norma…

Una buona notizia.Non discuto sulle buone intenzioni, maperché bloccare le esperienze in atto?

Magari l’esperienza (e gli sbagli) delleUnioni di Comuni Montani sarebberostati utili nell’elaborare la nuovaLegge…

Pausa obbligata, dunque.No. Noi sentivamo comunque l’esi-

genza di stare insieme, e così abbiamodeciso di creare un’Associazione Inter-comunale per la condivisione dei ser-vizi. Nel contempo, abbiamo iniziato ariflettere su politiche legate allo sviluppodel territorio.

Ad esempio?Quella per certi versi più emblematica,è stata quella che ci ha visti uniti e de-terminati contro l’intenzione della Re-gione di prevedere un solo ConsorzioIndustriale per provincia.

Quant’erano nel Pordenonese?Tre. Avremmo dovuto chiudere il nostro,che consideravamo uno strumento in-dispensabile per attrarre nuove aziendenel territorio montano, e quindi nuovolavoro.

Com’è finita?Abbiamo convinto la Regione dellabontà delle nostre idee. Oggi dei treConsorzi esistenti, ne sono rimasti due:uno in montagna, il nostro, e l’altro asud della provincia. Inoltre, abbiamosfatato l’idea che la montagna del Por-denonese fosse di serie B rispetto aquella della Carnia.

Che altro?L’anno dopo abbiamo condiviso un mo-dello di raccolta dei rifiuti porta a portaspinto per tutte le tipologie, tradotto inuna gara d’appalto che ha cambiato ra-dicalmente il servizio, motivandoci an-cor più nello stare insieme.

Poco dopo è arrivata la nuova leggeregionale sulle Unioni. Eravatepronti?Abbastanza. Soprattutto volevamo cre-derci. Certo, all’inizio il nostro percorsonon è stato facile, trovandoci ad ope-rare attraverso la sintesi delle due ori-ginarie Unioni montane, che avevanocome riferimenti Maniago e Spilim-bergo.

A complicare il passaggio è arrivatopoi il “no” di Spilimbergo.

«Il passaggiodecisivo?Aver stabilitoche una testavale un voto»

Il presidente dell’Unione delle Valli e Dolomiti Friulaneripercorre le tappe che hanno portato alla costituzione dell’UTI

di Francesco Cassandro

Andrea Carli,presidente UTI

Unione delle Valli e delle Dolomiti Friulane

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Marzo 2018 - 3

“La continuità ci dà le radici; il cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi

la volontà di estenderli e di farli crescere fino a raggiungere nuove altezze”

Un “no” vissuto dai Comuni montanidella Val Cosa e Val d’Arzino come untradimento. Ma il nostro problema eraun altro: costruire un rapporto di fiduciatra Montagna e Fondovalle.

Come l’avete superato?Il passaggio decisivo, che ha scioltoogni dubbio, è stata la decisione che“una testa vale un voto”. Un criterio, in-somma, assolutamente paritario, a pre-scindere dal numero degli abitanti e diqualsiasi altro criterio. Lì anche i piùscettici hanno capito che non c’era nes-suna volontà o velleità di prevaricare. Econ questa fiducia reciproca abbiamocominciato a costruire.

Come avete scelto il nome?Scegliere un nome non è mai un pas-saggio banale, perché crea un’identità.

Com’è andata?A molti sindaci piaceva molto il nome“Dolomiti Friulane” (è il nome del ParcoNaturale), perché le Dolomiti (patrimo-nio Unesco, ndr) rappresentano unbrand importante. I sindaci dei Comuniche non facevano parte delle DolomitiFriulane, hanno chiesto di aggiungere“Valli”. E in trenta secondi ci siamo tuttiidentificati in questo nome: “Unionedelle Valli e delle Dolomiti Friulane”.

E così arriviamo al 20 aprile 2016,quando nasce l’UTI delle Valli e delleDolomiti Friulane, con l’adozionedello Statuto, l’elezione del presi-dente e del vice. L’1 luglio 2016 leprime funzioni delegate diventanooperative. Da allora quali sono stati ipassaggi più importanti?Innanzitutto mi piace ricordare il grandeentusiasmo che ci animava in queigiorni e la voglia di essere i protagonistidi questo cambiamento. Lo si vedevadall’atteggiamento di tanti amministra-

tori, a prescindere dall’appartenenzapolitica.

Cosa vi legava?La consapevolezza che ognuno di noi,preso singolarmente, era fragile; in-sieme, invece, avevamo grandi poten-zialità. In seguito ci siamo resi contoche questo progetto, così grande e im-portante, non potevamo costruirceloda soli, ma che avevamo assoluta-mente bisogno di essere guidati da unbravo direttore e non da persone qual-siasi.

Come siete arrivati a LucianoGallo?L’abbiamo incrociato la prima volta nel2015, durante la fase formativa per gliamministratori. Personalmente ho su-bito pensato “questo è l’uomo giustoper il nostro progetto”, iniziando a lan-ciargli qualche proposta di lavoro. Du-rante l’estate del 2016, in occasione diun nuovo incontro, abbiamo intuito chec’era la possibilità di poter lavorare in-sieme. Abbiamo deciso così di percor-rere questa strada fino in fondo, e il 1gennaio 2017 Luciano Gallo è entratoa far parte del nostro gruppo.Tutto ciò per noi sindaci ha rappresen-tato un’ulteriore iniezione di fiducia:noi, piccolo e fragile territorio del Friuli,scelti da un direttore che ha fattoscuola a livello nazionale in merito alleUnioni! La sua esperienza e la nostravoglia di lavorare insieme fornivano ilgiusto mix per realizzare un progettocosì importante…

Che anno è stato Il 2017?Un anno fatto di lavoro “matto e dispe-ratissimo”, parafrasando Leopardi.Condivisione, costruzione, riorganizza-zione…

Ad esempio?In due anni il 30% del nostro perso-

nale, quello assunto all’indomani delterremoto del 1976, è andato in pen-sione, costringendoci ad una maratonadi concorsi. Il risvolto della medaglia èche ora possiamo contare su personalegiovane, culturalmente preparato ad in-serirsi in un nuovo schema organizza-tivo. E’ una criticità superata?In gran parte sì, anche se ci sono an-cora dei concorsi da espletare. Ab-biamo comunque messo in sicurezzatutti gli uffici comunali, e adesso pos-siamo guardare con maggiore atten-zione alle politiche di sviluppo, al con-fronto e alla condivisione con le compo-nenti economiche e sociali del nostroterritorio. Un impegno che l’8 aprile2017 ha avuto un momento importantedi compartecipazione e di condivisionenell’incontro alla centrale di Mandesio.

Quella che avete chiamato “La caricadei 101”?Si. Che poi alla fine erano più di due-cento, divisi in tanti tavoli tematici, a ra-gionare su come vogliamo vedere il no-stro territorio nei prossimi vent’anni. Unconfronto che ha rappresentato unprimo impulso di un processo che staportando alla redazione dei cosiddettipiani dell’Unione.

Il passaggio successivo?La costituzione del tavolo dedicato al-l’Alleanza territoriale per lo sviluppo. Sitratta di una trentina di persone, espres-sione del mondo dell’impresa e del la-voro, chiamati a dare un contributo diidee e di proposte ai piani dell’Unione.

E’ cambiato il vostro rapporto con laRegione?E’ evidente che insieme contiamo di più.E che questo si traduce non solo inmaggiore potenzialità di attrazione difondi, di finanziamenti, ma anche di unacondivisione di progettualità.

La vostra agenda 2018 cosa pre-vede?Innanzitutto, mettere in campo una ca-pacità organizzativa che ci permetta direalizzare i tantissimi progetti che ab-biamo approvato e per i quali siamo riu-sciti a trovare i finanziamenti. Stiamoparlando di una cifra che orientativa-mente supera i venti milioni di euro.

Poi?Dobbiamo dare gambe al Tavolo territo-riale per lo sviluppo, con la consapevo-lezza che la vera sfida, a cui tengo par-ticolarmente, è quella legata al mondodei giovani. Devono percepire che è inatto un profondo cambiamento, che sistanno creando le condizioni per restarein un territorio che garantisca i loro pro-getti di vita. Partendo dal lavoro, natu-ralmente.

Progetto ambizioso.Una grande sfida. Che si vince solostando insieme.

Abbiamoprogettifinanziatiper 28 milionidi euro.La sfidadei prossimi mesiè di riusciread avviarei cantieri

UTI

VALLI DOLOMITI FRIULANE

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Alleanza Territoriale per lo Sviluppo

4 -Marzo 2018

Data importante, l’8 gennaio scorso, lungamentepreparata e attesa dall’Uti delle Valli e delle Do-lomite Friulane. A Udine i presidenti della Re-

gione e dell’Uti, Debora Serracchiani e Andrea Carli, allapresenza dell’assessore regionale alle Autonomie localiPaolo Panontin, firmano l’Intesa per lo sviluppo regio-nale e locale,; un documento che destina circa147 mi-lioni di euro in un triennio alla realizzazione di interventidi area vasta a disposizione delle Unioni territoriali.Nel dettaglio, per il 2018 si prevede uno stanziamentodi 20 milioni di euro, da utilizzare esclusivamente per fi-nanziare spese di investimento; 40 milioni di euro per il2019 e 40 milioni di euro per il 2020 per un totale di oltre100 milioni di euro a disposizione delle amministrazionilocali. All'importo si aggiungeranno poi le quote diavanzo non vincolato delle ex Province di Gorizia, Por-denone e Trieste da considerarsi come risorse una tan-tum che le Unioni potranno utilizzare a titolo di cofinan-ziamento ed ulteriori 20 milioni di euro di quota di cofi-

nanziamento da parte delle amministrazioni comunali.Risorse che raggiungono i 160 milioni di euro, se si con-siderano anche i 13,5 milioni di euro già stanziati nel2017 per progettare l'avvio degli interventi.Gli interventi sul territorio previsti nei Piani delle Unioniammontano complessivamente a 262, in media uno perciascun Comune con lo scopo di superare le criticità dideterminate aree territoriali e svilupparne le potenzialitàsul lungo periodo.Particolare rilevanza è data alle azioni e progettualitàvolte alla promozione del turismo slow, interventi nel-l'area del welfare, di messa in sicurezza del territorio, re-cupero e riqualificazione energetica degli edifici pubblicie tesi alla valorizzazione del patrimonio storico e arti-stico.L’Intesa dovrebbe rappresentare e si declina, quindi,come uno strumento negoziale a disposizione dei terri-tori, che diventano artefici del loro destino definendo leloro priorità e proponendole alla Regione.

L’Alleanza per lo Sviluppo è la na-turale prosecuzione dell’evento “Lacarica dei 101. L’unione è la forzaper lo sviluppo del territorio”, tenu-tosi l’8 aprile 2017, che ha messoattorno a tavoli di discussione oltre250 tra esponenti del mondo del-l’impresa, dell’associazionismo edelle istituzioni, rappresentatividelle distinte realtà dell’UTI. Tra gli indirizzi strategici emersic’era l’impresa sostenibile del bello,buono e ben fatto; il paesaggiodelle Valli e Dolomiti friulane: na-tura, storia, cultura; la terra delleopportunità per tutti; e l’UTI distri-buita, collegata, cooperativa. L’ini-ziativa ha rappresentato l’elementoalla base del Piano dell’Unione,nato dagli spunti, idee e necessitàportati alla luce durante l’incontroproprio da chi vive il territorio.

Intesa per lo sviluppo regionale e locale:una firma che vale 147 milioni di euro

Udine, 18 gennaio 2018

La “scossa”irresistibiledella “Caricadei 101”(che poi

erano 250)

Sopra, foto di gruppo, immagine “sim-bolo” di un territorio che imbocca la

strada dello sviluppo. A destra, la firma ad Udine dell’Intesa

per lo sviluppo regionale e locale

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«Per la primavolta nella nostrastoria possiamomettereinsieme le esigenzee le ideedi ogni singolacategoria»

«Vengo da Montereale», rispon-deva il giovane Igor Alzetta, allorastudente a Venezia, a quanti gli

chiedevano da dove venisse. La rea-zione, ricorda, era un «Ah, la Valcel-lina». A quanti avevano dimestichezzacon la bolletta della luce, infatti, quellalocalità era ben nota, legata a quella fa-mosa centrale che accese la prima lam-padina in piazza San Marco.L’aneddoto serve oggi a Igor Alzetta, sin-daco di Montereale, vice presidentedell’UTI delle Valli e delle Dolomiti diMontereale, ma soprattutto presidentedel Tavolo dell’Intesa per lo sviluppo, aricordare come la storia di un territoriosia importante, e alcuni luoghi abbianoun significato forte, simbolico. Come, so-prattutto, la Centrale di Malnisio.E non è certo un caso che da quelluogo, che anche visivamente docu-

menta la capacità del costruire, di orga-nizzare fin dal 1900 questi piccoli terri-tori, che è nata, si è sviluppata e cre-sciuta l’idea di mettere attorno ad un ta-volo tutti i protagonisti del territorio – sin-daci, imprenditori, artigiani, commer-cianti, rappresentanti del lavoro e dellafinanza -, sull’idea finora inedita o mar-ginale, dello sviluppo, di una visionecondivisa del territorio.«Già al primo incontro – sottolinea il pre-sidente Alzetta – abbiamo sottoscritto ilProtocollo d’Intesa e il regolamento delTavolo di concertazione denominato Al-leanza Territoriale per lo Sviluppo (ATS).L’effetto di quella firma, prosegue IgorAlzetta, è dirompente. «Per la primavolta nella nostra storia ora possiamopensare e ragionare in maniera collet-tiva e non in termini settoriali, mettendoinsieme le esigenze e le idee di ogni sin-

gola categoria. L’idea alla base del pro-getto è di creare dei tavoli permanenti dimonitoraggio per ascoltare il territorio,per metterne a fuoco le esigenze, le cri-ticità, le necessità più impellenti e per in-dividuare i canali da utilizzare per at-tuare concretamente progetti di area va-sta. Avere una visione comune dellepriorità e una base concreta di dati ag-giornata e condivisa per sviluppare pro-getti collettivi, permetterà di accedere inmaniera mirata e quindi più efficiente aifinanziamenti – siano essi regionali o eu-ropei – e di anticipare e fronteggiaretempestivamente eventuali problemati-che».

«Effetti centrali di questo impegno –conclude il presidente del Tavolo – èquello di generare un’identità condivisa,fare rete, mettere insieme le forze perprocedere unitamente verso obiettivistrategici, che non possono più esseredemandati all’azione dei singoli comuni,spesso sottodimensionati rispetto allesfide e ai cambiamenti cui deve farfronte ogni giorno la pubblica ammini-strazione.La finalità lè a promozione di uno svi-luppo sostenibile dell’area delle Valli eDolomiti Friulane nelle sue dimensionieconomica, comunitaria e istituzionalemediante il metodo della concertazione,la collaborazione e la partecipazione at-tiva tra Stato, mercato e comunità. Unacooperazione volta all’elaborazione delnuovo Piano dell’Unione, che dovrà es-sere approvato prima dal Tavolo, poi dal-l’Ufficio di presidenza e infine dall’As-semblea dei Sindaci.

Marzo 2018 - 5

Ma non per questo ci scoraggiamo.Anzi. In queste stupende valli e monta-gne del Friuli avvertiamo un ventoamico che ci sospinge e ci incoraggia.E’ quello che spira sui municipi, tra lecategorie economiche, nei generosimondi dell’associazionismo e del volon-tariato. E’ la voglia, l’impegno, la deter-minazione, la volontà dello stare in-sieme, di fare squadra, di credere che èpossibile, necessario, urgente imboc-care la strada dello sviluppo economico

e sociale. E’ la voglia di guardare avanti,facendo tesoro del passato, rispettandoe valorizzando un territorio straordina-riamente bello ed integro.

Rappresentare tutto questo, contribuirea far crescere identità e condivisione, in-coraggiare e sostenere un progetto cosìgrande, ricompensa largamente la sfidache oggi “l’Eco delle Valli e delle Dolo-miti Friulane” intraprende. Perchéquest’avventura che due giovani im-

prenditori hanno colto fondando questogiornale, non è solo una sfida econo-mica ma una scommessa sulla capacitàdell’informazione a interpretare e rac-contare la vita, le storie, i problemi e lesperanze di un territorio.Una sfida che da cronisti accettiamocon entusiasmo, e che con l’aiuto e labenevolenza di tutti, cercheremo di vin-cere.

Francesco Cassandro

DARE VOCE AI BISOGNI E ALLE ATTESE DELLE COMUNITÀ

DALLA PRIMA

PAGINA

Il presidente dell’Alleanza per lo Sviluppo

Igor Alzetta: «Il Tavolo per generareun’identità condivisa»

Igor Alzetta

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6- Marzo 2018

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Marzo 2018 - 7

Arba

Progetti

Si prospetta una nuova vita ad una struttura nata

nei primi anni Cinquanta per volontà di Carlo Di Giulian

Si punta a darenuova vita al centrodi formazionepolifunzionale

Il Comuneè intenzionatoa redigere un bandorivoltiad associazioniculturali, start-up,società di persone e capitali,reti di imprese ecooperative per l’affidamentodel centro.Verrà effettuata una selezionedei miglioriprogetti in termini di innovazionee sostenibilità

Internet

Nuovo sito internet per il Comune diArba: lo spazio web è accattivante, mo-derno e con tante informazioni imme-diatamente fruibili sin dalla home page.Tra le curiosità, l'aggiornamento co-stante della demografia locale, che oggipuò contare su 1.283 abitanti. In questo quadro, sono subito consul-tabili anche le informazioni sugli eventiospitati in paese, sul lavoro e gli oraridegli uffici e sui lavori pubblici. La se-zione dedicata alle news consente di vi-sualizzare le notizie più fresche in pri-mis sull'attività amministrativa e su ser-vizi utili per i cittadini.

Si punta

sui giovani

senza

dimenticare

le radici

Una delle associazioni più lon-geve di Arba è l'Afds (donatori disangue), che l'anno scorso ha ta-gliato il traguardo del mezzo se-colo. Il gruppo nasce il 23 marzo1967: un giovedì sera, nella salacinematografica parrocchiale,alla presenza dell'allora sindacoElso Miotto, si è svolto lo scruti-nio per le cariche della neonatasezione. Si realizzava il sogno di IgnazioZuccolin, che sarebbe diventatoil primo presidente, di fondare nelsuo paese un'associazione di do-

natori di sangue. La cerimonia uf-ficiale, con benedizione del la-baro sociale, dono della sezionedi Maniago, si è tenuta ad Arba il9 aprile 1967. Negli anni la sezione è cresciuta,con una politica mirata ai giovani,senza dimenticare le radici. I ri-sultati delle donazioni sono sod-disfacenti, con un indice di dona-zione del 10 per cento rispettoagli abitanti (la media italiana èdel 3 per cento).

Dare nuova vita al centro di for-mazione polifunzionale di Arba.E' il progetto che l'amministra-

zione comunale intende realizzare perscrivere un nuovo capitolo della storiadi una struttura nata nei primi anni Cin-quanta per volontà del cavaliere CarloDi Giulian e che ha rivestito un ruoloimportante all'interno della comunità. In seguito alla soppressione dell’Irfop,ente che ha gestito la scuola per moltotempo, nel 2004 il centro è passato inmano alla Fondazione opera sacra fa-miglia, che poi ha dovuto interromperele attività. Per cercare di ridare ad Arbacentralità nella formazione professio-nale delle arti e dei mestieri, l'ammini-strazione comunale ha chiesto alla Re-gione l’autorizzazione a una nuova de-stinazione d’uso dell’immobile. Si in-tende promuovere nuove forme inte-grate di attività di utilità pubblica diretta(formazione) e indiretta (co-working eincubazione di impresa).Il Municipio ha in mente di redigere unbando rivolto ad associazioni culturaliinserite nell’albo regionale, start-up,

società di persone e capitali, reti di im-prese e cooperative per l’affidamentodel centro. Verrà effettuata una sele-zione dei migliori progetti in termini diinnovazione e sostenibilità. Piani che puntando su temi che riguar-dano creazione di una materioteca conattività di laboratorio, stoccaggio mate-riali e centro riuso; attivazione di co-working inteso soprattutto come valo-rizzazione sinergica delle risorseumane; attività di formazione rivolta aiformatori delle scuole materne e pri-marie e secondarie, con particolare ri-guardo alla manualità; attività di forma-zione specifica rivolta a professionisti,con attenzione al settore della creati-vità e manualità; creazione e promo-zione di eventi culturali e aggregativi;attivazione di un’area dedicata alla cu-cina come spazio laboratoriale e for-mativo ed eventualmente come servi-zio ristoro. Un’altra forma di valorizza-zione dell’attività di insegnamento eformazione professionale, in pro-gramma tra luglio e agosto, sarà l’alle-stimento di una mostra all’interno di al-

cuni locali al piano terra del convittoCarlo Di Giulian, in piazza IV novem-bre.Il materiale fotografico e documentaleancora oggi archiviato nella struttura,oltre che i lavori svolti dai ragazzi du-rante le lezioni, permetteranno dicreare un’esposizione che ripercorrerài momenti più significativi della vita delfondatore e dei primi anni dell'immo-bile, dalla sua costruzione all’attiva-zione dei corsi. L'obiettivo è creareun’esposizione permanente che possacrescere ed essere arricchita con do-cumentazioni che testimoniano le atti-vità svolte sul territorio e l’apprezza-mento di imprenditori locali e stranierisulla professionalità acquisita dai lorolavoratori, formatisi nel centro profes-sionale. L'amministrazione ha messoin evidenza quanto è importante che lacomunità, giovani in primis, mantengamemoria della storia di questa scuolaperché direttamente o indirettamentequest'ultima ha influenzato formazionee professionalità di generazioni di ar-besi, e non soltanto.

Tante news

“fresche”

sull’attività

amministrativa

e sui servizi

Da oltre mezzo secolo l’Afds è impegnatacon i suoi soci a donare il sangue

Associazioni

Il Comune ha un nuovo sitoUno spazio moderno e ricco di notizie

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l'Autore, mostre, corsi di fumetto e labo-ratori."Questo sogno è riuscito a diventare re-altà grazie al prezioso aiuto dell'Ammini-strazione Comunale di Andreis che hacreduto nel progetto, al Parco Naturaledelle Dolomiti Friulane che ha offerto glispazi e alla popolazione locale che ci haaccolti benevolmente" spiega VincenzoBottecchia (Vicepresidente dell'Associa-zione)".L'interessamento e la partecipazione at-tiva da parte della Regione FVG, dell'UTIdelle Valli e delle Dolomiti Friulane e il so-stegno della Fondazione Friuli hannopermesso all'Archivio, nel corso dei dueanni di attività, di ospitare Autori digrande spessore, tra cui Giulio De Vita,Luca Salvagno, Paolo Castaldi e SIL-VER, allestendo altresì preziose mostrededicate ad Artisti e personaggi ormaiconsolidati nella memoria collettiva deilettori: Osamu Tezuka, Lupo Alberto,Coccobill, Tex, oltre a numerose esposi-zioni di satira internazionale.L'Archivio offre inoltre progetti improntatia una valorizzazione della socialità e del-l'implementazione turistica, affiancandosi(senza sostituirsi ad esse) alle realtà giàpresenti e consolidate nel territorio.Numerosi laboratori sono stati realizzatisia per i ragazzi delle zone limitrofe, fa-cendo quanto più possibile riferimentoalle peculiarità di Andreis, sia in altre Re-gioni.L'Associazione Màcheri, inoltre, edita vo-lumi e cataloghi per valorizzare e storiciz-zare le iniziative svolte.La scelta e sfida di far incontrare il fu-metto e la montagna - con la convinzioneche la particolarità del contesto, la suastoria, l’ambiente naturale e le personeche lo vivono sia un’incubatrice di unostile di vita diverso da quello proposto inaltri ambiti - è stata pertanto fruttuosa.La complessità di ritmi e narrazioni allabase dell'Arte del Fumetto si è altresì ri-velata alla portata di persone di qualsiasietà e formazione.Fumetto significa Cultura, Arte, Socialità,Aggregazione e Promozione Territoriale:questo è il messaggio che Màcheri vuoleveicolare alle Comunità che con grandecuore hanno saputo e voluto accoglierla.

Andreis

Enogastronomia

L'evento di punta per il comune Andreis equello di Frisanco è “Paesi aperti", l’appunta-mento con i sapori dei piatti tipici e con l’atmo-sfera magica dei luoghi più caratteristici dellapedemontana pordenonese, che riesce a ri-chiamare pubblico anche da fuori regione.Quest'anno l'iniziativa, in calendario di solito ainizio settembre, taglierà il traguardo dei 24anni. La manifestazione enogastronomica eculturale è nata per fare conoscere usi e co-stumi della montagna e i suoi prodotti artigia-nali, tra chioschi e laboratori allestiti nelleviuzze dei centri storici meglio conservati della

provincia di Pordenone.

“Paesi aperti” tagliail nastro dei 24 anni

Parco delle Dolomiti

E' meta di scout, ma non soltanto. La base scoutdi Andreis, dedicata a Ezio Migotto, scomparsonel 2013 e che per questo immobile si è spesomolto, è gettonata anche dalle scolaresche, chel'hanno scelta come struttura in cui pernottare esvolgere attività nel corso delle uscite didattiche.Le scuole medie di Montereale Valcellina e Clauthanno dato vita, per esempio, al progetto "An-dreis...a scuola!", che contempla un'esperienzadi qualche giorno all'interno della base, che que-st'anno compie 28 anni. La struttura si trovanella frazione di Bosplans: per raggiungerla inmacchina è necessario imboccare la strada cheporta alla forcella di Pala Barzana, prima di en-trare nel paese di Andreis.

All’ospedale dei rapaci,dove è tornata l’aquilaAndreis può contare anche su un'area avifaunistica, meglionota come ospedale dei rapaci del Parco delle Dolomiti friu-lane, dove l'anno scorso, dopo dieci anni, è tornata l'aquila.Nelle voliere, che si trovano sulle colline alle spalle del paese,sono ospitate numerose specie ferite. Il senso di queste strut-ture è mantenere rapaci non più abili al volo e al contempofare educazione ambientale, consentendo a ragazzi e utentidi osservare da vicino animali difficilmente visibili in natura. Non una sorta di parco zoo, ma un sito nel quale i rapaci ven-gono accuditi nell'auspicio di potere ritrovare il piacere di li-brarsi in volo.Le voliere rappresentano il fulcro del centro di recupero: lapossibilità di osservare gli esemplari al loro interno fornisceuna preziosa opportunità informativa e didattica.

A Bosplans

Un “campo base”che non tradisce

L’archivio del fumettodi alta quota di Andreis

Uno strumentodi informazionee di studio, ma ancheun richiamoturistico

8 - Marzo 2018

Da un'idea del fumettista PaoloCossi e di un gruppo di amici colle-zionisti e amanti del fumetto, nel

2016 è nato il primo centro di documenta-zione del Friuli Venezia Giulia dedicato ai“comics”: l'Archivio del Fumetto d'AltaQuota “PAOLO COSSI”.La sede si trova all'interno della splendidacornice del Parco Naturale delle DolomitiFriulane e più precisamente nel comunedi Andreis, affascinante paese che hadato i natali al poeta Federico Tavan. La scelta di questo borgo è dovuta allamagia che questo luogo riesce a creareper la peculiare combinazione di natura,tradizioni e atmosfere, identificandosi nelluogo perfetto per accompagnare i visita-tori in un percorso che si dipana tra realtàe immaginazione.Da una poesia di Tavan prende nomel'Associazione Màcheri, gruppo che coor-dina e gestisce gli eventi dell'Archivio e,

più in generale, numerose attrazioni cul-turali del territorio.Questa “biblioteca” custodisce una colle-zione di oltre 6.000 volumi di grande qua-lità, pregio e rarità (cartonati, edizioni limi-tate, edizioni in lingua straniera, sezionespecifica per bambini, saggistica, tesi dilaurea, riviste tematiche storiche, sezionededicata agli autori friulani, fumetto in dia-letto locale, etc..) ed è costituita da duegruppi distinti: la raccolta privata dell’au-tore Paolo Cossi - da questo donata - equella in costante aumento dell’Associa-zione Màcheri, che comprende donazionidi Autori, case editrici e privati che hannovoluto mettere a disposizione della collet-tività il loro tesoro di nuvolette e carta.Parallelamente a questa attività stabile econtinuativa, improntata ad una valorizza-zione delle tematiche correlate al media“fumetto”, l'Associazione propone un foltoe nutrito carnet di iniziative: incontri con

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Barcis

10 - Marzo 2018

Ritrovata nel 1953

Il territorio di Barcis è cono-sciuto non soltanto per il lagodalle acque smeraldine, maanche per la meteorite, unadelle 921 ufficiali a livello na-zionale. Trovata nel 1953 du-rante i lavori di costruzionedella diga di Ponte Antoi, ap-partiene alla rara famigliadelle meteoriti Ferro-pietroseed è annoverata, a pieno ti-tolo, tra le più importanti delpatrimonio meteoritico nazio-nale. Le meteoriti sono fram-menti di corpi rocciosi del si-stema solare che concludonoil loro viaggio cosmico colli-

dendo con la terra.

Sport

A luglio, sulle rive del lago di Barcis, è in programma uno deglieventi culturali più attesi dell'estate pordenonese: la cerimoniaconclusiva del Premio Giuseppe Malattia della Vallata, con-corso di poesia che nel 2017 ha raggiunto la trentesima edi-zione e che negli anni è cresciuto, sia quantitativamente siaqualitativamente, coinvolgendo un gran numero di appassio-nati, traghettando la manifestazione tra gli appuntamenti di ri-lievo regionale e facendo sì che Barcis diventasse luogo dipoesia.Da questa edizione del 2018, il Premio è dedicato a POESIENEI DIALETTI ITALIANI E NELLE LINGUE MINORITARIE,inedite o edite e mai premiate in altri concorsi. Si partecipacon un minimo di tre e un massimo di cinque poesie non su-periori a cinquanta versi ciascuna.I testi vanno spediti entro il 21 maggio 2018. La premiazionesi terrà domenica 15 luglio a Barcis.Info:http://www.premiogiuseppemalattia.it/

Motonauta: il lago di Barcisteatro di una gara mondiale

Vela, surf, kajak, sport subacquei, canoa, motonautica,hovercraft e pesca sono le attività sportive che si pos-sono praticare al lago di Barcis. Dal 1985 il comunevalcellinese ospita il Campionato italiano di motonau-

tica, che nel 1992 è stato abbinato auna gara del campionato europeo edal 2000 a una prova del Campionatomondiale. La competizione costituisceuno degli appuntamenti più attesi espettacolari della valle. La forma e la dimensione del lagosono ottimali per gustare ogni mo-

mento della competizione. Decine di coloratissimi catamarani da 300 cavalli vo-lano sull'acqua del lago a gran velocità. Il Triathlon in-ternazionale ha scelto la Valcellina come ambienteideale per disputare una prova di Campionato italiano.

Eventi culturali

A luglio la cerimonia finaledel Premio Giuseppe Malattia

12 mila presenzenelle strutturericettive e 3 milanel campeggio.10.150 bigliettivendutiper il treninoe 13.103gli ingressialla vecchiastrada

I numeri della stagione 2017confermano Barcis “capitale”del turismo valcellinese

Non solo lago,ma famosianche per la meteorite

Barcis è "capitale" del turismo val-cellinese. I numeri della stagione2017 parlano chiaro: 12 mila pre-

senze nelle strutture ricettive e 3 mila nelcampeggio. Ben 10.150 biglietti vendutiper il trenino della Valcellina e 13.103 gliingressi alla vecchia strada della Valcel-lina, altro punto di forza dalla grande at-trattiva. Molto gettonato anche il ponte ti-betano, che attraversa la forra del Cellinae porta a un sentiero che permette ai piùavventurosi di raggiungere una sopra-stante cavità naturale. Ma c'è di più:1.200 mezzi hanno sostato nell'area ca-

ravan e 22.500 autovetture negli spaziadibiti a parcheggio, di cui 13 mila nelcentro urbano e 9.500 su aree attrezzate.Barcis conferma, insomma, la vocazioneturistica. Al di là delle bellezze naturali,ad attirare visitatori in riva al lago sonoanche le tante iniziative messe in campoda Comune e associazioni. Dalle manife-stazioni sportive alle rassegne culturali,dalle mostre ai mercatini. Manifestazionisupportate dalle strutture ricettive realiz-zate non soltanto con contributi pubblici,ma anche con l’impegno personale di chi,con lungimiranza, ha puntato sulle poten-

zialità del paese in campo turistico. Oggiil turista che si reca a Barcis può contaresulle 35 camere dell’albergo diffuso, per86 posti letto, sul campeggio con 66 postiper caravan e tende e sulle 99 camereper complessivi 243 posti messi a dispo-sizione da b&b, foresterie, pensioni, agri-turismi e un albergo. Ma, secondo l'ese-cutivo, la vera sfida odierna è rappresen-tata dal convincere quei pochi ma validi ecoraggiosi imprenditori a fare squadra perstare al passo con un mercato globaliz-zato e competere con qualità e innova-zione. Il sindaco Claudio Traina ha messoin luce che, «pur essendoci nelle nostrecomunità giovani dalle grandi potenzia-lità, è faticoso motivarli a mettersi in giocoper cogliere quelle opportunità che of-frono i piani di sviluppo e che ci regala unterritorio splendido, dal valore unico comeil nostro, che può vantare il riconosci-mento dell’Unesco». Traina ha auspicatoche «qualche legislatore condivida l’op-portunità di riconoscere alle zone mon-tane una fiscalità di vantaggio, che per-metta ad abitanti e imprenditori di concor-rere con analoghe realtà di pianura allestesse condizioni. Da una riduzione delleaccise per i carburanti per autotrazione eriscaldamento venduti in zona ai residentialle imposte e tasse rimodulate in rela-zione ai maggiori costi di produzione so-stenuti dalle aziende che effettivamenteoperano nelle nostre zone, a una ridu-zione dei costi del lavoro per favorire leassunzioni». «Non si tratterebbe di con-tributi - ha chiarito -, ma di misure corre-late all’effettivo riconoscimento delle inne-gabili difficoltà che incontrano quotidiana-mente abitanti e imprenditori dei nostripaesi e che permetterebbero loro di con-frontarsi alla pari con analoghe realtà chesorgono in territori meno "svantaggiati"».

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Raccolta archeologicadi Villa Sulis: a brevel’ok dei Beni culturali

Marzo 2018 - 11

Castelnovo del Friuli

Praforte Vecchio

Lavori pubblici

Il piano triennale punta su viabilità parcheggi e manutenzionedel territorio

Opere pubbliche

La giunta di Castelnovo del Friuli ha adot-tato il programma triennale delle operepubbliche 2018-20. Sono quattro gli inter-venti importanti previsti, per un totale di593 mila 460 euro. Si eseguirà un impor-tante intervento di manutenzione straordi-naria (300 mila euro) della viabilità e riqua-lificazione dell'illuminazione pubblica. Del-l'elencofanno parte anche un intervento di manu-tenzione dell'alveo del torrente Cosa (150mila euro, la sistemazione dissesto franosodella località Tisius (70 mila), e l’allunga-mento per permettere la manovra anche aimezzi di soccorso, della strada comunaledella borgata Gris (50 mila).

Sono stati affidati dal Comune di Castelnovo del Friuliall'impresa Forner di Roveredo in Piano, i lavori per larealizzazione di una pista ciclabile fra la frazione di Pa-ludea e il centro abitato di Travesio. L'opera compor-terà un quadro economico di 200 mila euro, cifra finan-ziata a tra Regione e Unione intercomunale delle Vallie delle Dolomiti friulane. L'intervento a costo zero perle casse comunali – afferma il sindaco Juri Del Toso –collegherà l’abitato di Paludea con la frazione di Zan-can del Comune di Travesio. Sarà particolarmente gra-dito agli appassionati del "pedale" che, potranno per-correre un ampio tratto stradale in sicurezza.

Appaltati i lavori per la ciclabile

Paludea-Travesio

Si sta concretizzando ilprogetto dell’Ammini-strazione comunale di

Castelnovo del Friuli, già pre-annunciato in campagna elet-torale, di costituire un polod’attrazione culturale a VillaSulis con i reperti archeologiciche ospita. Ad annunciarlocon soddisfazione il sindaco,Juri Del Toso, il quale sottoli-nea che a breve sarà sotto-scritta una convenzione con laSoprintendenza per il depositoe l’apertura ordinaria al pub-blico della raccolta di reperticeramici rinascimentali rinve-nuti nel territorio castellano econservati a Villa Sulis. Già daanni la struttura, giudicata dalnucleo dei carabinieri per latutela del patrimonio culturaleperfettamente idonea a con-servare i reperti, ospita diversieventi culturali legati alla tradi-zione locale e alle tematichedella ceramica e, oltretutto, èsede dell’associazione Scuolaper la Ceramica di Villa Sulis(sostenuta dall’associazioneLis Aganis), che intende valo-rizzare il territorio risalendo

Cultura

alle proprie radici attraversocorsi, incontri, mostre, labora-tori, feste e pubblicazioni. Ilmateriale conservato a VillaSulis testimonia la radicatatradizione ceramista del terri-torio castellano il quale,avendo consistente disponibi-lità di materie prime e unaricca quanto documentatapresenza di magistri scode-lari, probabilmente era anchesede di una fornace. “Comeamministrazione e su indica-zione della Soprintendenza cisiamo posti l’obiettivo di rego-larizzare la raccolta archeolo-gica” chiarisce Del Toso. Perquesta ragione l’amministra-zione castellana ha affidato auna giovane professionista -la spilimberghese Irene Sar-cinelli, laureata a pieni voti inScienze dell’antichità all’Uni-versità Ca’ Foscari di Vene-zia, con Master in Digital Hu-manities conseguito nell’ate-neo lagunare - la curateladella raccolta di Villa Sulis,che conta 138 frammenti diceramica rinascimentaleesposti.

Sono stati inaugurati a Praforte Vecchio i lavori di re-stauro dell'antico cimitero. Un intervento di vitale importanza per valorizzare l'antico

camposanto, risalente al1908 e sopravvissuto al-l'invasione austro-unga-rica del 1914 dove at-tualmente riposano lespoglie di una quaran-tina di defunti, l'ultimo deiquali sepolto nel 1969.Da allora Praforte Vec-chio, a ridosso del monteCjaurlec (all'epoca unodei poligoni più trafficatid'Italia), è stata evacuatae la popolazione trasfe-rita, prima a Travesio epoi nella nuova Praforte,nelle vicinanze di Palu-dea.

Completati i lavori di restaurodell’antico cimitero

Gli oltre5milaframmentisarannocatalogati dall’espertaIreneSarcuinelli

Riflettori accesi sulla Val Cosa e sullesue specialità orticole. Villa Sulis di Ca-stelnovo del Friuli, de "Le Rivindicu-les", associazione vocata alla salva-guardia e al recupero dei prodotti orti-

coli e degli alberida frutta della Val-cosa, ha ospitatole telecamere di"Parola di polliceverde", la trasmis-sione in onda suRete4 condotta daLuca Sardella.

“Per tutti è stato un onore” spiega il sin-daco castellano Juri Del Toso, il quale,assieme al direttivo de Le Rivindiculese ai produttori orticoli soci, ha accoltola troupe.

Riflettori accesi sulla Val Cosae sulle sue specialità orticole

Il sindacoJuri Del Toso

• Le Rivindiculessulle reti Mediaset

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Apertura anticipataper la strada turisticadella Val Cimoliana

12 - Marzo 2018

Cimolais

Lavori pubblici

Lo sguardodell’aquila

Il 12 aprile si chiudonole iscrizioni del con-corso letterario "Losguardo dell’aquila",presentato la scorsaestate a Cimolais e cherientra nell'ambito del"Festival dei giovanidelle Dolomiti friulane".Il tema è "Lo spazio(in)finito".Spazio inteso comeluogo di partecipa-zione, coinvolgimento,discussione e con-fronto e vuole promuo-vere la partecipazionee la conoscenza deigiovani che abitano neimunicipi delle DolomitiUnesco, mediante lacondivisione di obiettivie attività comuni.I racconti vincitori, se-gnalati e una selezionedi componimenti sa-ranno pubblicati nel2019 in un’antologiache fa parte della col-lana “I racconti dellosguardo dell’aquila”. La giuria sarà compo-sta da insegnanti,esperti di comunica-zione, rappresentantidell’Uti delle Valli edelle Dolomiti friulane.I criteri di valutazionesono: originalità, svi-luppo del tema, effica-cia comunicativa.

Concorsoletterario:iscrizionientro il 12 aprile

Cimolais spinge sull'accele-ratore del turismo e cercadi ampliare l'offerta con

un occhio attento anche sulfronte della viabilità. Una delleprime misure del 2018 riguardala strada turistica della Val Cimo-liana, che sarà accessibile aescursionisti e visitatori in anti-cipo. L'amministrazione comu-nale lo ha deciso per favorire i tu-risti e andare incontro alle loro ri-chieste. D'altronde la valle è sempre piùgettonata: chi vuole immergersitra boschi e monti non ha chel’imbarazzo della scelta, con per-corsi che hanno viste mozzafiato.La strada della Val Cimoliana disolito veniva aperta a metàaprile: quest'anno sarà accessi-bile da marzo. Ma il Municipio stapensando di estendere il periododi transito: l'esecutivo Protti hafatto sapere che per il prossimoinverno si valuterà se lasciarlasempre aperta, almeno sino a lo-calità Gote.Misure, queste, che il Comunegiudica strategiche per fare inmodo che la Val Cimoliana,cuore di un territorio che dal 26giugno 2009 è riconosciuto comepatrimonio mondiale Unesco perbellezza e unicità, sia sempre piùattrattiva. La strada turistica con-duce nel cuore del Parco natu-rale delle Dolomiti friulane e alcampanile di Val Montanaia,

vetta simbolo del Parco. Il per-corso è anche sfruttabile per rag-giungere il rifugio Pordenone,che sorge su un promontorio aipiedi del monolite roccioso, dovela Val Montanaia si unisce allaVal Meluzzo, confluendo insiemenella Val Cimoliana. Il rifugio rap-presenta il punto ideale di par-tenza per le escursioni e le tra-versate in quest'area del parcodelle Dolomiti friulane.La Val Cimoliana, insomma, pro-pone all’escursionista itinerari in-teressanti. Anche le casere atti-rano l'attenzione dei turisti: unodegli ultimi investimenti effettuatidal Municipio riguarda CaseraFeron, inaugurata nel 2016 dopoessere stata ricostruita. La vec-

chia struttura, che risaliva a inizioNovecento, è stata demolita erealizzata ex novo, dal momentoche non era possibile procederecon il recupero dell'immobile. Sul piatto un investimento dicirca 270 mila euro stanziati dallaRegione, che ha garantito ancheun contributo di 28 mila euro perrealizzare due casette sugli alberinelle vicinanze del rifugio Porde-none. Per risparmiare sulle opererelative alla casera, il Comune haprovveduto anche a realizzareuna strada forestale che porta alricovero montano. Un intervento da 217 mila euro,coperto con fondi europei delPiano di sviluppo rurale. Senza lastrada forestale, la spesa per larealizzazione della casera sa-rebbe lievitata: si sarebbero do-vuti trasportare con elicottero ilmateriale derivante dalla demoli-zione del vecchio stabile e quelloper costruirne un altro. La caseraè stata ricostruita in maniera fe-dele al modello precedente. La struttura è composta da duepiani: nel primo ci sono ingressoe cucina, nel secondo bagno estanza con dieci posti letto. Pro-getti che testimoniano come lepolitiche del Comune di Cimolaissiano da tempo orientate al mi-glioramento e potenziamentodell'offerta turistica.

Cultura

Lavori pubblici per un milione di euro nel 2018 sul territoriocomunale di Cimolais: l'amministrazione ha dato il via li-bera a quattro importanti cantieri. L'intervento più oneroso,da 563 mila euro, riguarda il completamento della messain sicurezza dell'abitato. Spazio poi alla riqualificazione emessa in sicurezza della viabilità municipale in località SanFloriano, per 210 mila euro. 119 mila euro sono stati messi sul piatto per i lavori di ma-nutenzione straordinaria, ammodernamento e amplia-mento del campeggio comunale in località Santa trinità e100 per il miglioramento della viabilità e delle infrastrutturein via D'Annunzio.

Quattro cantieri apertiper un milione di euro

La tradizionaleapertura di metà aprilevieneanticipataa metà marzo.Ma la novitàè attesa per l’inverno:il Comune,infatti,sta pensandodi mantenerela stradasempreaperta,almenosino a localitàGote

Praforte Vecchio

Comune di Cimolais è al fianco degli studenti: sino al 30giugno è possibile presentare domanda in municipio per ac-cedere ai contributi economici destinati a chi va a scuola. Irequisiti di ammissione sono tre: Isee non superiore a 35mila euro, residenza a Cimolais e iscrizione scolastica.Ecco l'elenco dei benefit: contributo di massimo 250 europer le spese di trasporto scolastico e convitto a favore deiragazzi delle superiori, di massimo 150 euro per le spesedi acquisto dei libri di testo per alunni delle medie e superiorie di massimo 200 euro per comprare buoni mensa per al-lievi di asilo, elementari e medie. Attenzione a chi invia leistanze per posta: farà fede la data di ricevimento e non iltimbro postale.

Contributi agli studenti:domande entro il 30 giugno

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Claut

Amicizia & solidarietà

Scenari

Sul monte Resettum

Claut ha una nuova grotta: scoperta per caso l'anno scorso inmezzo ai mughi del monte Resettum, è stata battezzata“l'abisso dell’Ottavo nano”. Si trova a 1.800 metri di altitudine:chi l'ha visitata parla di qualcosa di sensazionale. A impressio-nare è la quantità di acqua che scorre nelle viscere della mon-tagna e che fa presumere si tratti di un bacino vastissimo chedrena nell’alveo del Cellina. La temperatura è di 3 gradi e questo rende difficoltoso ogni ac-cesso. Del tutto insolita anche la presenza di formazioni calca-ree che gli esperti chiamano “latte di montagna”.In altre zone si ergono stalattiti e stalagmiti che fanno pensarea venature di acqua sulfurea. Le ricerche continueranno peranni sino alla definitiva mappatura dell’intricato sistema di forree spazi scavati dall’erosione e dai movimenti della roccia. Siaccerterà poi se nell’orrido esistano forme viventi oltre ai già“catalogati” pipistrelli.

Scoperta una nuova grottasul monte Resettum

C'è un evento speciale a Claut che ogni anno è all'insegna delsuccesso: i "Lory days", quattro giornate nel nome di musica,giochi, sport e solidarietà. Una manifestazione nata tra il 2008e 2009, quando alcuni ragazzi si sono riuniti per organizzareuna manifestazione in ricordo della loro amica Lorenza DellaValentina, figlia dell'ex sindaco Alceo, scomparsa prematura-mente a causa della leucemia. L’obiettivo dell'evento è non soltanto ricordare Lorenza, ma an-che raccogliere fondi per chi è affetto dallo stesso male, in par-ticolare nel contesto pediatrico. I "Lory days" hanno inizio nel2009, con due sole giornate. Ma già l’anno successivo, vista lapartecipazione sentita di Claut, Cimolais, Erto e non soltanto, ilprogramma è stato esteso. Continuando a crescere, i Loryfriends nel 2014 sono diventati una onlus: contano oggi, oltreche sul direttivo, su una quarantina di collaboratori. L'associa-zione, tra l'altro, ha ricevuto il premio Stella di Natale.

L’amministrazione comunale ha investito anchenegli ultimi anni con l’obiettivo di rendere le duestrutture all’avanguardia, attrattive ai flussi turistici

14 - Marzo 2018

Ricordi

E' un ricordo indelebilequello che il calciatore clau-tano Ruggero Grava, mortoassieme ai compagni disquadra del Grande Torinoin un incidente aereo a Su-perga, il 4 maggio 1949, halasciato nel piccolo comunevalcellinese. Sono numerose le iniziativeper onorarne la memoria,che vedono in regia in pri-mis l'associazione Valcel-lina, guidata da Alvaro Car-din e il cui responsabile de-gli eventi è Giancarlo Mar-tini. Tra quelle degli ultimianni spicca quella allo sta-dio Dacia Arena. Nell'occasione, i compo-nenti del sodalizio hannoconsegnato una targa al di-rettore generale della squa-dra del Torino, AntonioComi e una al presidentedell'Udinese Franco Sol-dati.

Tante iniziativeper ricordareRuggero Grava.calciatoredel Grande Torino

“Lory days”: musica, giochie sport per ricordare Lorenza

Palaghiaccio “AlceoDella Valentina” e rifu-gio Pradut sono le due

strutture su cui il Comune diClaut ha maggiormente inve-stito anche negli ultimi anni,con l'obiettivo di renderle al-l'avanguardia e di attirare unnumero crescente di turisti. IlPalaghiaccio si trova alla con-fluenza tra i fiumi Cellina eSettimana, in una cornice na-turale unica.L'immobile è stato realizzato inoccasione delle Universiadi2003 per ospitare le gare dicurling: oggi è l'unico centrofederale italiano per questa di-sciplina. Non è mai stato con-siderato come un polo di cuipossono usufruire solamente iresidenti a Claut, ma comeuna struttura sovracomunale.Per gli amanti del pattinaggio,dall'agonista a chi vuole diver-tirsi, il Palaghiaccio mette a di-sposizione una struttura mo-derna, che è sede di grandimanifestazioni di caratteresportivo, spettacoli su ghiaccioe ricreativi in genere e orga-nizza corsi di pattinaggio

base, artistico, nonché corsi dipattinaggio short-track (patti-naggio di velocità su pistabreve) e pista lunga (pattinag-gio di velocità su pista lunga,su un anello di 400 metri).Il Municipio è proprietario nonsoltanto di questo impianto,ubicato in località Despolei,ma anche delle piste da scidenominate "Despolei" e "Pi-ste campo scuola". L'ammini-strazione comunale sta spin-gendo anche sull'acceleratoredello sviluppo turistico dellazona Lesis-Pradut, con parti-colare attenzione al rifugioPradut.Quest'ultimo e la vecchia ca-

sera omonima sorgono a 1430metri, sulla dorsale settentrio-nale del monte Resettum,sommità che, assieme alRaut, costituisce una lungacatena di montagne ben visi-bile anche dalla pianura friu-lana. Per tradizione questazona è particolarmente ani-mata in inverno, anche perchéè possibile praticare lo scialpi-nismo. Ma non soltanto: moltiamano effettuare escursioni

con ciaspe, in mountain bike etrekking. Nel periodo invernaleè disponibile il servizio navettadal Pian del muscol al rifugioPradut con il gatto delle nevi.Dal rifugio si apre una splen-dida visuale sulla Valcellina esui suoi monti. Ma c'èun'escursione da non perderea Claut, per fare un tuffo in unpassato molto lontano: si trattadella passeggiata al geosito diCasera Casavento dove, sottolo scrosciare della cascata delCiòl di Cjasavent, sono im-presse su un masso di Dolo-mia Principale – una forma-zione rocciosa depositatasi neltriassico superiore – due im-pronte fossili di dinosauro te-

ropode, risalenti a 200 milionidi anni fa. Singolare il rinveni-mento di queste importanti te-stimonianze, avvenuto percaso la mattina del 30 settem-bre 1994. Protagonista ungruppo scolastico in visitad’istruzione al Parco. Questa prima scoperta ha sti-molato ulteriori ricerche nelterritorio del Parco, ed altreconferme non hanno tardato avenire. Il percorso è allestitocon segnaletica e pannelli in-formativi per raggiungere piùfacilmente il sito. Nei centri vi-site e negli uffici informazionesono a disposizione dei pie-ghevoli-guida integrativi.

Turismo: Palaghiaccioe rifugio Pradutle due carte vincenti

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Marzo 2018 - 15

Clauzetto

“Le grotte di Pradis son doni e riservepel tempo futuro dei servi fedel. Così,in questo cerchio racchiuso fra’ monti,

col taglio di un raggio, che il Cosa gli fa”:sono alcuni dei versi con cui don Gia-como Bianchini, parroco a Pradis di Sottonegli anni Venti, esaltò la bellezza delsito. Come vuole una tradizione ormaiconsolidata, riapriranno al pubblico ilprossimo lunedì di Pasquetta (dalle 10alle 18) le Grotte verdi di Pradis, attra-zione che, ogni anno di più, richiama tu-risti da ogni dove desiderosi di ammirarelo spettacolo descritto da don Bianchinifino a raggiungere l’orrido creato dal fe-nomeno erosivo del torrente Cosa.«Nelle sole Grotte, lo scorso anno, sonostati staccati oltre 18 mila biglietti per al-trettanti visitatori: il museo, rispetto a solitre anni fa, ha raddoppiato il numero dellevisite, raggiungendo quota 6 mila 439quando, nel 2014, erano poco più di 3

mila». Numeri importanti per il sindaco diClauzetto, Flavio Del Missier, che, appro-fittando di una pausa che durerà sino al2 aprile, tira le somme di quella che èstata un'altra annata straordinaria in ter-mini numerici, ma non solo, per le Grotteverdi e il museo della grotta di Pradis.«Dire che siamo soddisfatti è poco»,spiega il primo cittadino: «Di tutto ciòdobbiamo rendere merito a quanti, congrande entusiasmo, contribuiscono ognianno di più a fare conoscere questo no-stro tesoro». Il pensiero di Del Missier vain particolare ai docenti e agli studentidell'università di Ferrara cui, accanto al-l'annuale campagna di scavi – da cuisono emersi risultati scientifici estrema-mente interessanti, di rilevanza interna-zionale, che attestano la presenza del-l’Uomo di Neandertal 48 mila anni fa –compete l'organizzazione delle “Giornatedella preistoria”, nate per divulgare e pro-

muovere, rendendo facilmente assimila-bili teorie e concetti scientifici, attraversodelle attività ludico-didattiche pensateprincipalmente per i bambini ma oggi an-che in nuova veste, per adulti e pubblicodi alta qualità. Giornate alla Indiana Jo-nes, divertenti e istruttive, che non po-trebbero avere luogo senza l'apporto fon-damentale dell'Ecomuseo Lis Aganis edell'Associazione culturale Pradis, par-tner dell'iniziativa assieme ad Archeo2000 e al Gruppo speleologico Pradis «adimostrazione di come, lavorando in si-nergia si possano raggiungere risultatifino a qualche anno fa inimmaginabili».Risultati che in prospettiva si conta, perquanto possibile, di migliorare a tal puntoche, sulle Grotte verdi, l'esecutivo clau-zettano ha deciso di investire una cifraimportante, ovvero circa 190 mila euro:«Alla riapertura consegneremo anche gliattesi lavori di restyling dell'ambito delleGrotte che prevedono la realizzazione diun nuovo ingresso con annesso locale bi-glietteria a servizio dell'utenza, e soprat-tutto la sistemazione dei percorsi pedo-nali "di vista" ad anello, con la creazionedi nuovi punti panoramici in modo da po-ter godere dello spettacolo che regala ladiscesa lungo i 207 scalini che condu-cono all'orrido creato dal torrente Cosa»,conclude il sindaco.

Opere pubbliche

Sì del Comuneper la bandaultralarga ad alta velocità

Internet

La giunta di Clauzetto dicesì alla banda ultralarga pernavigare in internet ad altavelocità. L'esecutivo pre-sieduto dal sindaco FlavioDel Missier ha aderito alpiano di sviluppo propostodal ministero dello Sviluppoeconomico, che punta allacopertura anche delle zonesinora non toccate dal ser-vizio ( è il cosiddetto piano"aree bianche"). L'amministrazione della ValCosa ha approvato la con-venzione con l'azienda In-fratel - società in housedello stesso ministero - perregolare il modello di co-struzione e mantenimentodella rete sulle strade dicompetenza comunale.

Poco meno di 1 milione e400 mila euro, spalmatinell'arco dei tre anni: è laspesa prevista per la rea-lizzazione del piano trien-nale 2018-2020 delleopere pubbliche del Co-mune di Clauzetto. Tra leopere previste per l'anno incorso spiccano un inter-vento di recupero dei ter-reni incolti e abbandonati,già finanziato dalla Re-gione con un contributo di88.179 euro, di regimenta-zione delle acque del Cosain località Noraz (50 milaeuro), di manutenzionestraordinaria dei fabbricatidi proprietà del Comune(100 mila euro) e la realiz-zazione di un parcheggioin località Triviat (84 milaeuro).Dell'elenco dei cantieri diquest'anno fa parte anchela realizzazione della piaz-zola ecologica (20 milaeuro).

Via liberaal piano triennaledi poco meno1,4 milioni

Accoglienza

Taglio del nastro alla casa di riposo Fondazione GiacomoFabricio di Clauzetto - attività gestita dalla parrocchia San

Martino Vescovo e Sacro Cuoredi Gesù di Clauzetto - dove sonostati inaugurati i nuovi interventi diristrutturazione finanziati dallaRegione. Un intervento sostenutocon un contributo di 1,9 milioni dieuro. Oltre all'ampliamento e allamessa a norma, l'ammoderna-mento della struttura renderà pos-sibile l'accoglimento di personenon in grado di provvedere a séstesse che necessitano di assi-stenza costante.Per l'accoglienza dei 25 ospiti è

stato sostituito l'arredo per ade-guarlo alle nuove normative, anche in riferimento alla sicu-rezza e alla salubrità dei luoghi di lavoro.

Ristrutturazione completataalla Casa di riposo Fabricio

Record di visitatorialle grotte verdi e al museo di Pradis

Val Cosa-Val d’Arzino

Don Italico Josè, parrocodi nove comunità pastorali

Si è guadagnato l'attenzione dei media nazionali e inquesto caso le colonne di "Sovvenire", la rivista trime-

strale del Servizio per la promo-zione del sostegno economicoalla Chiesa cattolica della Con-ferenza episcopale italiana, donItalico José Gerometta, parrocodella Val Cosa-Val d'Arzino.E’ alla guida di ben nove comu-nità pastorali fra Anduins, Vitod'Asio, Clauzetto, Pielungo, Ca-siacco, San Francesco, Pradis,Pinzano e Manazzons. Un parroco-missionario attentoalla propria comunità e alla suacrescita.

Don Italico José Gerometta

Le grotte verdi(foto di Stella Zannier).Sopra, il sindaco Flavio Del Missier

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La Via Crucis di Ertocandidata a diventarepatrimonio culturaleimmateriale Unesco

Erto e Casso

Mostra dedicata al mestiere del carbonaio

Tragedia dei Vajont

Ogni anno migliaia di tu-risti si recano nei luoghidella memoria del Vajont.Per non dimenticare latragedia del 1963 si effet-tuano visite guidate nellezone in cui sono rimastisegni indelebili: oltre al-l’immensa frana, capitelli,chiesette, scheletri archi-tettonici e pavimenti diabitazioni.Ci sono due soluzioni perle visite: brevi, indicateper chi in poco tempo (40minuti) vuole conosceregli aspetti salienti dellatragedia assieme agli in-formatori della memoria,e lunghe, che oltre al co-ronamento faranno cono-scere i luoghi simbolo deldisastro del Vajont, alcuninascosti, altri segreti neiquali entrare in punta dipiedi. Ad accompagnare ivisitatori in questo casosaranno le Guide natura-listiche delle Dolomitifriulane. Per info e prenotazionichiamare lo 0427-87333.

Migliaiadi turistisui luoghidella memoria

La storica rappresenta-zione della via crucis diErto potrebbe diventare

patrimonio culturale immate-riale dell'Unesco.Un riconoscimento importanteper la tradizionale processionein costume del venerdì santo,che ogni anno viene portata inscena dai residenti ed è capacedi attirare pubblico anche dafuori regione. A febbraio, al mi-nistero dei Beni culturali, è statofirmato il protocollo d’intesa trai sindaci dei 27 comuni aderentia Europassione per l’Italia, larete delle associazioni che por-tano avanti i riti e le rappresen-tazioni della passione di Cristo.Con la sottoscrizione del docu-mento tra gli aderenti alla Retedelle passioni di Cristo, il Co-mune di Erto e Casso - che conFagagna rappresenta il Friuli inquesta "missione" - diventaparte attiva del percorso Une-sco con un’importante prospet-tiva di valorizzazione di un ap-puntamento dal forte senti-mento popolare. Ma in cosa consiste il proto-collo? Si tratta di un accordo divalorizzazione e costituzionedella Rete dei sindaci delle pas-sioni di Cristo, che ha l'obiettivodi sostenere le azioni di tutela e

un obiettivo di valorizzazionedella cultura locale anche inchiave turistica, nonché un per-corso che coinvolge la cittadi-nanza. Come si legge nel pro-tocollo, «la valorizzazione diqueste tradizioni serve affinchéqueste ultime non si esauri-scano, ma vengano tramandatealle giovani generazioni, inquanto veicolo e strumenti di in-tegrazione sociale e di cre-scita». Caltanissetta è statascelta come capofila nell'orga-nizzazione dei tavoli istituzionaliper le attività a sostegno delprogetto di valorizzazione ecandidatura Unesco.Con la sigla, i sindaci si sonoimpegnati a coinvolgere i terri-tori che amministrano nella rea-lizzazione del progetto.Per gli ertani, come spiega il co-mitato organizzatore della viacrucis, il venerdì santo rappre-senta un ex voto dei loro aviche è doveroso rispettare. Nonè quindi uno spettacolo.

salvaguardia in favore di questopeculiare elemento identitariodella cultura e tradizione ita-liana ed europea,trasmessa persecoli dalle comunità attraversoforme di teatro e riti legati allasettimana santa. La difesa e laconservazione degli elementimateriali legati a queste perfor-mance, la valorizzazione, lapromozione e la trasmissionedell'immaterialità dell'elemento,attraverso l’organizzazione dieventi culturali, seminari, mo-stre e attività di trasmissione,costituiscono i punti fondanti deldocumento.L'iter, che Europassione perl’Italia ha messo in atto negli ul-timi anni in favore del percorsodi candidatura, sostenuto datutti i sodalizi europei di Euro-passion-Passio domini in Eu-rope, raggiunge un'altra impor-tante tappa, avvicinandosi alcompletamento del dossier edelle azioni programmate dallecomunità. Per il municipio valcellinese èun momento importante, comeha messo in evidenza l'ammini-strazione comunale: un'oppor-tunità per fare accendere i riflet-tori internazionali sulla storicavia crucis.La candidatura Unesco è infatti

A Erto e Casso c'è un museo che custodisce la storia delpaese: il legno è il suo filo conduttore. Legno che diventagiocattolo, culla e suole delle scarpe nella mostra dedicataal bambino.Oggetto da vendere, carretto e cassettiera sulle spalle deivenditori ambulanti nel percorso tematico “Partire, partirò,partir bisogna”. Arte nelle opere lignee del simposio di scul-tura che celebrano la continuità della vita e dividono lo spa-zio con una selva in miniatura di tronchi. Mauro Corona ha dato voce agli alberi nel percorso audio-sonoro accessibile con le cuffie sensoriali. L’incanto dei bo-schi ertani si svela attraverso “La magia del legno che di-venta carbone”, mostra dedicata all’antico mestiere del car-bonaio.

“La magia dei legnoche diventa carbone”

Non èuno spettacolo,ma il rispettodi un ex votodei avi chegli ertanivoglionorispettare

Iniziativa dell’Ecomuseo di Erto

Arte e ricordo si fondono nel "Simposio di scultura su legnodi Erto e Casso", che quest'anno compie 12 anni. Un eventoche si tiene a metà ottobre, dopo le cerimonie in ricordo deldisastro del Vajont del 9 ottobre 1963. Una data simbolica, quindi, che segue l’anniversario dellacatastrofe per sottolineare l’importanza della continuità dopole sciagure e le tragedie, non soltanto quelle del passato,ma anche quelle che oggi accadono, ancora troppo nume-rose.La tematica è la continuità di vita, collegata alle diverseforme ed espressioni che può assumere nelle arti. Il simpo-sio è organizzato dall’Ecomuseo Vajont di Erto in collabora-zione con il Comune, la Pro loco e il Parco naturale Dolomitifriulane..

Simposio di cultura sul legnosulla continuità della vita

16 - Marzo 2018

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Rifiuti. Un anno dopo Val Colverasi scopre virtuosa

Frisanco

• Architettura “spontanea”

Quel turismodell’abbandono

È vero che c’è ancoraqualche abbandono di ri-fiuti in valle, localizzatosopratutto nella zona dellegallerie e, in particolarmodo, nei primi tempidella nuova modalità diprelievo porta a porta, mail trend è incoraggiante.Inoltre, con la recentegiornata ecologica, grazieai volontari sono stati ri-mossi tutti gli oggetti ab-bandonati. Considerata lalocalizzazione di alcuni ri-fiuti, l’amministrazione lo-cale tende peraltro a nonattribuirli ai contribuentidella Val Colvera, ma aqualcuno che li ha gettativenendo da fuori. Il cosid-detto turismo dell’abban-dono.

Ad un anno esatto dall’en-trata in funzione delnuovo sistema di raccolta

rifiuti porta a porta, la Val Col-vera si scopre virtuosa, tanto perla capacità dimostrata dai propriabitanti - e dai turisti - di proce-dere ad una differenziazionespinta delle varie tipologie,quanto per il risparmio che si stagenerando per le casse pubbli-che. Nel dettaglio, nell’anno 2016 iltotale delle tonnellate raccolte disecco non riciclabile è stato di73,40 per un costo complessivodi 17.007 euro; lo scorso anno -il servizio è stato attivato il primofebbraio - le tonnellate comples-sive sono scese a 49,72, per uncosto finale di 12.117 euro.Andando ad analizzare alcune ti-pologie, per quanto riguardal’umido si scopre che le tonnel-late raccolte nel 2016 erano31,84 per un costo complessivodi 6126 euro; più che dimezzatequelle dello scorso anno, chesono state 14,04 per un onere acarico della collettività di soli di2.714. “Sull'umido incide anchemolto la campagna che abbiamopromosso per procedere con ilcompostaggio domestico - ha ri-

Ambiente

mentre almeno adesso lo smalti-mento segue l’iter corretto e nonci sono segnalazioni particolari diinosservanza”. In generale, se si considera laquantità complessiva di rifiuti, ag-giungendo anche carta, plasticae vetro (i cui dati ancora nonsono disponibili) nel 2016 sonostate conferite complessivamente240 tonnellate, nel 2017 per orasoltanto 180. Un quarto esatto inmeno.Circa i costi, nel 2016 sono statispesi poco meno di 60.000 europer arrivare ad una previsione suidati 2017 di 55.000: nonostante ilcosto del servizio sia maggiore(escludendo conferimento e trat-tamento del rifiuto) con il nuovosistema porta a porta si ravvisagià una diminuzione degli oneri.“Siamo ancora lontani dal poterriuscire a far pagare a ciascuno ilrifiuto non riciclabile conferito - haconcluso Rovedo -, ma questa èla strada giusta che darà van-taggi a tutti nel breve periodo,con costi che non continuerannoad aumentare anno per anno.Meno rifiuti conferiti significa mi-glior qualità della differenziata eminori costi".

cordato il sindaco di FrisancoSandro Rovedo - e quindi sul-l'inopportunità di conferire instrada tale frazione: una sceltache per chi abita in realtà come lenostre, con spazi adeguati perprocedere ad uno smaltimentoautonomo ed eco-compatibile,non poteva non essere sfruttatameglio rispetto al passato. Quantinon hanno aderito a tale sistemae, quindi, non hanno ritirato il bi-done dell’umido, sono triplicaticon conseguente riduzione deicosti di smaltimento per la comu-nità locale”. Dando uno sguardo agli ingom-branti c’è un dato in assoluta con-trotendenza: nel 2016 le tonnel-late raccolte erano 3,36 per uncosto complessivo di 850 euro,mentre lo scorso anno sono stateraccolte 12,35 tonnellate gene-rando una spesa di 3.835 euro.“In questo caso - ha spiegato ilprimo cittadino della valle - è unaumento dovuto all'effetto svuo-tamento delle case per il porta aporta e al fatto che nei bidoncini,che hanno capacità ridottissima,non si insericono molte cose chenei cassonetti stradali venivanoinvece buttate: quello non eracertamente il metodo adatto,

Poffabro è uno dei borghi più belli d'Italia findal 2002. Le sue abitazioni risalenti al Cin-quecento e al Seicento sono costituite daedifici di tre o quattro piani con alti pilastri inpietra calcarea tagliate a vivo che raggiun-gono la sommità del tetto con i tipici ballatoiin legno, le scalinate tortuose e le cortichiuse alle quali si accede attraverso stret-tissimi archi in sasso. Tutti elementi semplici e rigorosi di un’“archi-tettura spontanea e funzionale” provenientedal territorio e risultato della lunga espe-rienza della gente della valle, che si incastraperfettamente e in modo armonioso con lanatura circostante e con la tranquillità che sirespira a Poffabro.Tra gli edifici più interessanti, la chiesa, si-tuata nella piazza principale, simbolo dellaindiscutibile fede del territorio, che svetta per

altezza sul resto delle costruzioni che lo af-fiancano. Caratterizzata da una meravi-gliosa facciata bianca, la seicentesca chiesanel corso degli anni è stata più volte sotto-posta a vari lavori di restauro in seguito aiterremoti. In particolare dopo quello del1976 furono riscoperte e riportate in salvo al-cune antiche caratteristiche architettoniche.

Il fascino semplice e rigoroso di Poffabro,uno dei borghi più belli d’Italia

Il sindacoSandroRovedo:«Siamoancora lontani dal poterriuscire a far pagare a ciascunoil rifiuto non riciclabileconferito,ma questaè la stradagiusta»

• Dedicato agli operatori economici

Lo scorso autunno l'amministra-zione comunale di Frisanco, incollaborazione con l’associa-zione Lis Aganis-EcomuseoRegionale delle Dolomiti Friu-lane, che opera da oltre 10 anniper la tutela, valorizzazione epromozione del patrimonio lo-cale, ha organizzato un corso diformazione per operatori eco-museali, capaci di accoglieregruppi in visita per raccontare ilpatrimonio culturale del territo-rio.Una decina di persone, tra cuialcuni valligiani, ha seguito i treincontri. Le tematiche espostedagli esperti Chiara Aviani,Anna Vallerugo, Giulia di Ber-nardo, Graziano Danelin, Be-

nito e Mario Beltrame, Giu-seppe Ferroli e Adriana Cozza-rin hanno abbracciato diversiargomenti quali la storia, le tra-dizioni e l’architettura sponta-nea in Val Colvera, l’arte deiPresepi e le perle del Parco Na-turale delle Dolomiti Friulane.Gli operatori hanno iniziato dasubito a mettere in pratica le co-noscenze acquisite durante ilcorso; infatti, durante la manife-stazione di “Poffabro Presepetra i Presepi”, numerose sonostate le comitive che hanno ri-chiesto la guida. Le personeformate sono incaricate su chia-mata e retribuite dall’associa-zione Lis Aganis: il servizio è di-sponibile tutto l’anno.

Un corso di formazioneper conosce e raccontare la valle

Marzo 2018 - 17

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18 - Marzo 2018

Maniago

Maniago conferma apieni voti la bandieraarancione che le è

stata attribuita dal Touring clubitaliano tre anni fa: un ricono-scimento ambitissimo che èstato assegnato finora a soli227 comuni della Penisola, en-trati a far parte di un gruppod'élite che si fregia di significa-tive certificazioni di eccellenza.E' utile ricordare che nelle loca-lità che si sono meritate questosimbolo gli arrivi di turisti sonoaumentati in media del 45% ele presenze hanno avuto un in-cremento del 38%. La cerimo-nia di consegna del drappoarancione è avvenuta nellescorse settimane in Liguria,alla presenza dei rappresen-tanti di tutti gli enti locali chefanno parte di questo gruppoesclusivo. Ora sventola dalle fi-nestre del municipio.I Comuni Bandiera Arancionesono stati ospiti di recente nellaPiazza d'armi del Castello Sfor-zesco di Milano, dove le eccel-lenze dell'entroterra hannomesso in mostra le loro specia-lità culinarie. Maniago ha pre-senziato con le produzioni tipi-che al servizio della cucina, lelame.Coronamento delle bellezzedei borghi italiani, la città è

stata premiata "per la varietàdei contesti che presenta, par-tendo dal centro storico benconservato e mantenuto, il cuisimbolo è piazza Italia, unadelle piazze più grandi della re-gione su cui affacciano i monu-menti più significativi: il munici-pio, il duomo, la loggia, Pa-lazzo d’Attimis e infine lachiesa dell’Immacolata". Non di minor importanza l’ec-cellente servizio di informazionie accoglienza turistica che pro-muove le risorse naturalistiche,gli eventi e prodotti tipici/arti-gianali che si possono acqui-stare o degustare nei ristorantidella zona.In questo versante l’associa-zione Touring Club aumenta lapromozione tramite i propri ca-nali diretti, favorendo la pubbli-cità di eventi e tradizioni cheanimano la città di Maniago,dal Carnevale dei ragazzi afebbraio (uno dei più rinomatidella regione) alla stagione diprosa del teatro Verdi, la Fieradell’Olivo, passando per Ma-niago in festa, contenitore dieventi durante tutta l’estate cheinclude anche la fiera di SanGiacomo, mostra mercato diartigianato e prodotti tipici, eColtello in festa, grande eventodedicato all’attività che ha reso

famosa la città, con espositorie dimostrazioni di alcune delleprincipali lavorazioni realizzatedagli artigiani locali. Altra tipicità della zona è quelladi sorgere su un territorio carat-terizzato da un ambiente natu-rale ricco e vario, delimitato dai corsi del Cellina e del Colvera,dal monte Jouf e dall’area deimagredi.Numerosi sono gli itinerari siapedonali sia ciclabili che si svi-luppano nel centro ma soprat-tutto nei dintorni del paese enelle frazioni, permettendo discoprire il territorio in manieraconsapevole, originale e di-versa. Favorevoli anche la po-sizione della cittadina, ben ser-vita da vari mezzi di trasporto econ una fresca novità; la nuovalinea ferroviaria (Maniago-Sa-cile) che permette arrivi e par-tenze ancor più facilitati. Dafine anno si arriverà fino a Ge-mona. Una curiosità: le bandierearancioni del Tci possono es-sere assegnate esclusiva-mente se si rispettano due re-quisiti fondamentali. Le localitàdevono avere un territorio co-munale situato nell’entroterra euna popolazione residente nonsuperiore alle 15 mila unità.

Riconoscimento ambitissimo che è statoassegnato finora a soli 227 Comuni d’Italia

Bandiera arancionedel Touring club,la città sottoi riflettori nazionali

Cos’èla BandieraArancione

Appuntamenti

Gradita novità per gliamanti della musica d'au-tore: torna il festival Vocalia, che ha portato alVerdi di Maniago grandinomi della musica d'au-tore contemporanea. Ancora top secret gli arti-sti di quest'anno, mentre èstata resa nota la missiondell'evento, che vuoleincrementare occasioni dicrescita culturale della comunità locale, promuo-vendo nel contempoil territorio con l'afflusso dinumerosi visitatori dafuori.Vocalia avrà, dunque,come obiettivi immediatiquello di valorizzarel’aspetto vocale in varieforme, incrementare iflussi di visitatori e favo-rire collaborazioni traistituzioni culturali, finaliz-zate a far divenire il festi-val uno strumento di comunicazione e crescitaculturale per i residenti,ma anche ampliarel’offerta culturale con un progetto incentrato sullamusica dal vivo, che nonvede altre manifestazionidi rilievo nell’area dell’Utidelle Valli e delle DolomitiFriulane. Vocalia si svolgerà in dueweek end del mese diaprile e prevede, oltre aquattro concerti, a corolla-rio, altre iniziative cultu-rali. Ha appena ottenutoun significativo sostegnoeconomico dalla Regione.

Torna Vocalia,il festivaldella canzoned’autore

Eventi

Dopo il successo dell'edizioned'esordio, quest’anno Maniago ri-lancia la “Fiera dell’Olivo”. Sitratta di un'antica tradizione delluogo rispolverata e ripropostaalla comunità per sancire la chiu-sura dell'inverno e portare un’on-data primaverile per le vie limi-trofe al centro storico, convertitoper l'occasione in giardino fiorito. La festa originaria, celebratanella domenica delle Palme,dava vita a una grande fiera agri-cola che coinvolgeva l’intera co-munità in una giornata di prima-

Il Touring Club Ita-liano nasce comeassociazione privatanon profit che per-segue un unicoobiettivo: quello diridare centralità a lo-calità spesso e in-giustamente consi-derate marginali. At-traverso la Bandieraarancione, marchiodi qualità turistico-ambientale, vieneassegnato questo ri-conoscimento a bor-ghi che godono diun patrimonio sto-rico-culturale e/o ar-tistico, capaci di of-frire al potenziale tu-rista un’esperienzaa 360° attraverso ipropri punti di forza.

L’antica Fiera dell’Olivo nella domenica delle PalmeRecupera un’antica tradizione che sanciva la chiusura della stagione invernale

protagonista, la flora. In programma laboratori, giochi eanimazioni per bambini e fami-glie, la mostra triveneta di Bon-sai, organizzata dal Fuji BonsaiClub, che avrà luogo all’interno dipalazzo d’Attimis, una mostra fo-tografica intitolata “Un viaggio...ascatti. Stazioni e paesaggi sullaferrovia Sacile-Gemona”, nel Mu-seo dell’arte fabbrile e delle col-tellerie, e una rassegna fotogra-fica “La natura in Fvg” alle vec-chie scuderie di Palazzo d’Atti-mis.

vera, dopo la lunga sosta dalle at-tività all’aperto legata alla sta-gione fredda.Quest'anno la data prescelta èdomenica 25 marzo, proprio allePalme, nella giornata che avvia laSettimana Santa. La fiera si svi-lupperà dalle 9 alle 19 approfit-tando del cambio dell'ora che ga-rantirà una luce naturale prolun-gata. Le bancarelle si insedie-ranno nel centro storico e nei din-torni occupando corso Roma,piazzetta Trento, via Umberto I° elargo San Carlo, con un’unica

Foto Massimo Beltrame

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Meduno

Sul monte Valinisuna pedanaper deltaplanistidiversamente abili

Polisportiva Vameduna

Dal monte Valinis di Medunopotranno spiccare il volo an-che deltaplanisti diversa-

mente abili. Sulla cima del rilievoverrà creata la prima pedana di lan-cio della regione dedicata a sportivicon problemi fisici: la rampa verràcostruita entro la primavera. Lo scopo di Flyve, con alla guida Be-rardo Gasparini e il campione delmondo di deltaplano Suan Selenati,è realizzare il progetto prima dell'av-vio dello "Spring meeting", uno degliappuntamenti più importanti d'Eu-ropa per il volo libero in scena dal 25

aprile al 1° maggio. La pedana verràcostruita in legno di abete bianco for-nito dal Comune di Ampezzo (unastruttura analoga sarà realizzata sulPasso Pura). Per tradurre in realtà il piano è statasiglata una convenzione tra il Muni-cipio udinese, quello di Meduno, Le-gno servizi, Flyve, Life sport e il so-dalizio Pefc Italia, che costituiscel’organo di governo nazionale del si-stema di certificazione Pecf (Pro-gramma di valutazione degli schemidi certificazione forestale). La pe-dana è più lunga di quelle che si uti-

lizzano per il decollo perché è dotatadi un binario sul quale scorre il car-rello che trasporta la persona diver-samente abile che deve lanciarsi involo. La struttura verrà costruita da Flyvee Comune di Meduno: quest'ultimosi occuperà pure di sistemare lastrada che porta al monte Valinis. Unprogetto importante, quello dellanuova rampa, che consentirà al sitodi Meduno, meta di sportivi da tuttoil mondo, di fare un ulteriore salto diqualità.Allo stato attuale dal Valinis pos-

sono decollare solamente parapen-disti diversamente abili, tant'è chedal rilievo hanno già spiccato il volopersone in carrozzina. Ma per i del-taplanisti servono condizioni diverse,in quanto non si vola da seduti. Daqui la necessità di creare una pe-dana ad hoc. Tra gli eventi sportivipiù importanti non c'è solamente lo"Spring meeting", ma anche il cam-pionato del mondo di deltaplano,competizione che vedrà protagoni-sta la montagna pordenonese e udi-nese nel 2019. Si prevede una par-tecipazione di circa 200 tra piloti e

accompagnatori in rappresentanzadi oltre venti nazioni.Circa 100 volontari per due setti-

mane faranno funzionare la com-plessa macchina organizzativa sottol’egida dell’Aero club d’Italia e la re-gia del team Volo libero Carnia e del-l’Aero club lega piloti. Un'occasionedi promozione turistica non da pocoe un volano per l'economia locale, dicui sarà dato un assaggio a luglio,con una manifestazione che può es-sere considerata un premondiale. Anche la malga ubicata sulla cimadel rilievo si rivelerà strategica pergestire l'accoglienza: a febbraio2017, si è aggiudicato l'immobile ilgruppo composto Flyve, Angela Bor-tolussi, che gestisce il bar-gelateriaVanin a Meduno, e la società agri-cola Pradons, che si trova sempre aMeduno, a mezzo chilometro dallapista di atterraggio del Valinis. Ora siattende l'apertura. Un progetto at-teso da anni, quello della valorizza-zione dell'area che sorge sulla cimadel rilievo medunese, che pian pianosta prendendo forma.

Eventi

Una delle associazioni più attive è laPolisportiva Valmeduna, presiedutada Pietro Del Din e il cui obiettivo èla promozione dello sport. Tra le ma-nifestazioni più importanti organiz-zate dal sodalizio figura il trail ValMeduna, che l'anno scorso ha vistola partecipazione di 400 persone an-che dall'estero. 200 erano in lizzanella competizione più lunga, da 24chilometri per un dislivello di 1.600metri, e altrettante nella mini gara.

In quattrocentoal trail Val Meduna

Associazione I Canais

Espressione significativa della storiadi Meduno è il museo del Risorgi-mento, nella frazione di Navarons,dedicato ai moti risorgimentali del1864, dei quali fu protagonista eanima il medico Antonio Andreuzzi,con il figlio Silvio e altri patrioti che pa-garono duramente gli ideali di libertà eindipendenza, nel nome dell’italianitàdel territorio allora appartenente all’impero austro-ungarico. Il museo è visitabile su prenotazione.

Quindici anni dedicati alla sicurezza degli studenti

I Canais di una volta hanno compiuto 15 anni. Un com-pleanno importante per il sodalizio medunese presie-duto da Ennio Faion, il cui braccio destro è GiulianaZannier. Segretario, tesoriere e rappresentante legaleè invece Andrea Cecchini. L'associazione è stata fondata il 3 marzo 2003 per ef-fettuare il servizio di sorveglianza degli alunni dell’istitutocomprensivo di Meduno all'entrata e all'uscita dallascuola e diffondere valori come senso civico, rispetto esolidarietà, sia con l’esempio sia con iniziative.Il compleanno è stato festeggiato al teatro Pasolini: ilComune ha omaggiato il gruppo.

Navarons

Museo Risorgimento:visite su prenotazione

Dal 25 aprile al 1° maggio in programma lo“Spring meeting”, appuntamento europeo

Marzo 2018 - 19

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Montereale

Grandi eventi

Un grande canyon tra Montereale Valcel-lina e Barcis. Stiamo parlando della ri-serva naturale della Forra del Cellina, ge-stita dal Parco naturale delle Dolomiti friu-lane e che interessa la parte più significa-tiva della grande incisione valliva scavatadal torrente Cellina nei calcari di età cre-tacica che costituiscono i rilievi posti tra idue comuni.L'aspetto morfologico è quello tipico di ungrande canyon, il maggiore della regione,e uno dei più spettacolari d'Italia, con pa-reti verticali e imponenti fenomeni di ero-sione fluviale. Questo ambito naturalisticoassume una particolare valenza storicaper la vecchia strada della Valcellina.

Via libera dal Municipio di MonterealeValcellina alle procedure per la nuova va-riante al piano regolatore generale comu-

nale. Unostrumentoche sirende ne-c e s s a r i oper rece-pire modifi-che chehanno inte-ressato ne-

gli ultimi anni il quadro normativo in ma-teria urbanistica e considerare richiestedella cittadinanza, volte a perfezionare

previsioni di edificabilità e sollecitarecambiamenti dello strumento regolatore.La variante affronterà principalmentequesti temi, con particolare attenzioneverso la diminuzione del consumo disuolo e promozione, recupero, riuso ecompletamento degli insediamenti esi-stenti. Sarà attuata anche una puntuale modi-fica delle norme tecniche di attuazione al-legate al piano, in particolare per pro-muovere recupero e adeguamento delpatrimonio edilizio esistente, migliorare laqualità architettonica dell’edificato storicoe favorire la ricettività turistica degli im-mobili.

Al via la procedura per la nuova variantedel piano regolatore generale comunale

Urbanistica

Buona la primaMalnisio science festivalincassa il successoed è già al lavoroper l’edizione 2018

Il primo festival friulano dedicato allascienza è andato in scena a MonterealeValcellina. "Il Malnisio science festival" è

stato ospitato nella centrale idroelettricaAntonio Pitter lo scorso 6 e 7 ottobre: unevento all'insegna del successo, tant'è chela macchina organizzativa è già al lavoroper l'edizione 2018. Una manifestazione che ha visto protago-nisti esperti di fama mondiale, ricercatori,docenti universitari e imprenditori: nonun'iniziativa dedicata agli addetti ai lavori,ma una finestra di 48 ore sul futuro di tutti,come ha messo in luce il Comune, organiz-zatore dell'appuntamento. Mille le presenze e tanti ragazzi. Anchenello staff molti giovani: in 33 hanno messoa disposizione il proprio tempo per l'orga-nizzazione. Oltre a 10 ragazzi di Monte-reale Valcellina, 18 giovani del liceo scien-tifico Torricelli di Maniago hanno parteci-pato nell'ambito del progetto di alternanzascuola-lavoro e 5 studenti dell'istituto supe-riore “Il Tagliamento” di Spilimbergo hannoallestito il punto informativo dedicato allascuola.

Auditorium gremito durante la cerimoniainaugurale, che si è aperta con la "voce"della centrale: il suono delle turbine al la-voro. Spazio poi a Massimo Polidoro, scrit-tore, giornalista, divulgatore scientifico esegretario nazionale del Comitato italianoper il controllo delle affermazioni sullepseudoscienze, che ha coinvolto il pubblicocon simulazioni e test sugli inganni dellamente. Ospite di spicco è stato Piergiorgio Odi-freddi, matematico e scrittore (premio Gali-leo per la divulgazione scientifica nel 2011),che ha presentato il libro "Dalla terra allelune". I numeri della prima edizione del fe-stival sono significativi: 27 conferenze, 26relatori, 2 lectiones magistrales, 4 labora-tori, 3 punti esperienziali e 2 escursioni gui-date. Quest'anno l'evento punta ad ampliarsi: tregiorni anziché due, il 5, 6 e 7 ottobre. Iltema sarà l’acqua e sarà trattato con un ap-proccio scientifico e multidisciplinare, concarattere divulgativo. Il format utilizzato,come lo scorso anno, prevede interventibrevi, di circa 20 minuti. Con un linguaggio

semplice, il pubblico sarà portato in viaggioalla scoperta di curiosità scientifiche sull’ac-qua su più fronti: nello spazio, nei ghiacci,nell’ambiente marino e nel corpo umano.La suggestiva sede scelta per l'evento èstata molto apprezzata: la centrale che hailluminato piazza San Marco ha fatto colpo.Un'occasione anche per conoscere la sto-ria della Pitter, che proponiamo in manierasintetica. A fine Ottocento, l'ingegnere capodel Regio Ufficio del genio civile, AristideZenardi, ebbe l'intuizione, rivoluzionaria perquel periodo, di sfruttare le acque del tor-rente Cellina per produrre energia elettrica.La costruzione iniziò nel 1900: Zenari curòla parte idraulica e quella civile, mentre l'in-gegner Antonio Pitter si occupò delle fun-zioni elettromeccaniche. Più di duemilaoperai lavorarono per cinque anni al pro-getto, che prevedeva l'installazione di quat-tro turbine accoppiate ai rispettivi alterna-tori. La corrente generata a 4 mila volt fuelevata con due trasformatori sino a 30mila volt. La centrale entrò in funzione amaggio 1905 e diede la prima luce a piazzaSan Marco. Rimase attiva sino al 1988.

Palazzo Toffoli è una delleperle di Montereale Valcel-lina. Si tratta di un com-plesso edilizio di origine sei-centesca, che oggi è sededella biblioteca civica e delMuseo archeologico di Mon-tereale Valcellina (Mamv).Una struttura che ospita nu-merosi ritrovamenti venutialla luce durante le ricerchearcheologiche condotte apartire dal 1985 dalla So-printendenza per i Beni ar-cheologici del Friuli VeneziaGiulia.

Palazzo Toffoli,perlaseicentescadi Montereale

Ambiente

Il fascinodel grande canyon

24 - Marzo 2018

20 - Marzo 2018

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Pinzano al Tagliamento

Il Progetto

E' stato un corteocarnevalesco singolaree solidale quello propo-sto a Pinzano dallaSomsi in sinergia conl'associazione Giocacon Peter Pan.La terza edizione della"Sfilata delle carrioleallegoriche" è stata anche all'insegnadell'impegno sociale: èstata attivata unaraccolta di fondi afavore della scuola primaria di Pinzano, ilcui ricavato servirà a finanziare un laboratorio musicale.

Favorire la cultura digitale, offrendo la possibilità ai cittadinid’accedere con sicurezza agli strumenti informatici. Questi gliobiettivi di “Innovazione e culturale digitale” iniziativa promossadal Comune di Pinzano al Tagliamento.Il progetto si è sviluppato con un programma articolato fra in-

contri dedicati alle famiglie e un corso di informatica di base. Aquest’ultimo hanno partecipato 17 corsisti, tra pinzanesi e resi-denti nei comuni vicini, molti dei quali alla loro prima esperienzadavanti a un computer. Un dato su tutti incuriosisce. L'età media dei corsisti: 61 anni.

Approvato dal consiglio comu-nale di Pinzano al Tagliamento,il nuovo regolamento per laconcessione in uso della pale-stra comunale, annessa allascuola elementare Giosuè Car-ducci. Composto da 14 articoli pre-vede che possano richiedernel'utilizzo associazioni sportive edi volontariato, gruppi ricreativie culturali aventi sede legalenel territorio comunale ma an-che al di fuori. Chi la utilizzeràpotrà contare su un impianto to-talmente rinnovato. La palestraè stata interessata da un impor-tante intervento di riqualifica-zione per cui si è potuto contaresu un contributo regionale di140 mila euro.

Corso di informatica di base

Computer: il primo incontro... non si scorda mai

Preservare i valori paesaggistici e lasicurezza del territorio, erose dalpotenziale abbandono delle aree

un tempo condotte dall'uomo, e oggi la-sciate a loro stesse. Ma anche valoriz-zare ambiti di interesse storico e natura-listici, puntando alla creazione di un'eco-nomia locale autosostenibile che coin-volga le aziende agricole e zootecnicheche operano sul territorio. È quel che sipropone di fare "Riprendiamoci il paesag-gio", nuova iniziativa promossa dall'am-ministrazione comunale di Pinzano al Ta-gliamento, ribattezzata orgogliosamente"Modello Pinzano", finalizzata a realiz-zare interventi di ripristino del paesaggio.I contenuti sono stati illustrati in salaSomsi nel corso di un incontro a tema in-titolato "Il restauro del paesaggio attra-verso un'economia locale autososteni-bile" che ha visto una nutrita partecipa-zione.L'innovativo progetto destinato a farescuola in regione per la sua originalità èstato illustrato, introdotti dal sindacoEmanuele Fabris, dai suoi ideatori, l'ar-

chitetto Andrea Bernava e il vicesindacodella comunità collinare Emiliano De Bia-sio, che hanno colto l'occasione per spie-garne le premesse, le finalità, le modalitàe le aree su cui insisterà l'intervento.“Quante volte ci siamo detti che una voltail nostro paesaggio non era così? Cheuna volta era tutto un prato? Ecco, par-tendo da questi interrogativi, e recependolo stimolo dell'architetto Andrea Bernava,fra i curatori della nostra "Carta del pae-saggio", abbiamo sviluppato una proget-tualità innovativa” ha sottolineato De Bia-sio. “Il progetto si pone l'obiettivo di recu-perare aree un tempo mantenute a pratoe ora imboschite, affidandole ad un pri-vato, dietro lo stanziamento di fondi tra-smessi al Comune dalla Regione”.I fondi (poco meno di 40 mila euro quellistanziati da Trieste per la prima fase),sono stati assegnati mediante la parteci-pazione al bando: “Una volta conclusa laprima fase, l'operatore incaricato dal Co-mune, individuato una volta espletatetutte le procedure richieste dal bando nel-l'azienda agricola Capramica che ha

sede proprio a Pinzano, dovrà corrispon-dere un canone d'affitto al Comune, do-vrà garantire la conservazione delle areerecuperate per almeno altri cinque anni,mantenendole a prato o a pascolo, po-tendo accedere a ulteriori contributi pre-visti dal Fondo europeo di sviluppo regio-nale”, conclude De Biasio.Quattro in particolare le aree definite darecuperare: Pontaiba, l'area del sacrariomilitare germanico in Col Pion, l'area delCastello e quella del mulino di Borgo Am-piano. Un'iniziativa, che segue di qualche meseall'adozione della cosiddetta “Carta delpaesaggio” redatta al termine di un pro-getto che ha visto anche il coinvolgimentodel comune contermine di Castelnovo delFriuli finalizzata alla valorizzazione, con-divisa, dell'ambito paesaggistico delle“colline argillose”. Determinanti in talsenso le segnalazioni delle comunità,suggerite nel corso di incontri pubblici,catalogate e raccolte in carte tematiche,per essere recepite dagli strumenti nor-mativi comunali e regionali.

Emanuele Fabris

Sfilata delle carriole allegoriche

Raccolta fondi per finanziareun laboratorio musicale

Regolamenti

Le nuove regoleper accederealla palestra

22 - Marzo 2018

«Riprendiamoci il paesaggio e puntiamo su un’economiasostenibile»

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Sequals

Cantieri in vista, per la Casa del-l'emigrante “Cesare e AgneseCarnera”, gestita dal Comune di

Sequals e, dal 1° marzo 2015, facenteparte dell'Azienda per i servizi alla per-sona “Pedemontana” che, oltre alla casadi riposo di Sequals comprende anche lacasa di riposo di Cavasso Nuovo. “Dopo un lungo percorso di analisi dei di-versi possibili assetti nella gestione dellaCasa dell’Emigrante. l’amministrazionecomunale di Sequals ha mantenuto co-stantemente i contatti con il direttore e ilpresidente dell’Asp, rispettivamente En-nio Tomizza e Gilberto Macaluso, e ha in-contrato il suo consiglio di amministra-zione per monitorare l’andamento dellanuova gestione” spiega la sindaco di Se-quals, Lucia D'Andrea. I contatti non si sono limitati ai momentiformali con gli organi di gestione dell’Asp,ma la sindaco D'Andrea e il vicesindacoMatteo Moretto, durante la prima fase di

passaggio, in affiancamento al CdAdell’Asp della “Pedemontana”, hanno in-contrato i familiari degli ospiti della Casadell’Emigrante per presentare il lavorosvolto e raccogliere suggerimenti, propo-ste e, eventuali, lamentele. “Dal 2015 al 2017, presso la struttura diSequals numerosi sono stati gli interventimanutentivi e di riorganizzazione del ser-vizio” chiarisce la prima cittadina sequal-sese. “Nel giardino sono stati tagliati ipioppi ed è stato rifatto il manto di asfalto,è stata eliminata l’immissione nel canaledi bonifica di acque reflue domestiche,seppur diluite, scaricate a partire dal ma-nufatto sfioratore, in collaborazione conil Comune di Sequals, a seguito di se-gnalazione dell’Arpa nell’agosto del2015, all’interno è stata realizzata unasala riunioni, sono stati completamenterifatti l’ingresso, la portineria, i bagni as-sistiti al pian terreno, i pavimenti delle cu-cine e l’ambulatorio”.

Salute

La comunitàdi SolimbergofesteggiaSocietà operaia

Appuntamenti

La comunità di Solimbergosi prepara a festeggiare:Società operaia, UET (UnitàEducativa Territoriale) CasaMander e Amministrazionecomunale, ancora una voltainsieme, per organizzareuna serie di eventi, valoriz-zare il patrimonio architetto-nico e culturale della fra-zione di Solimbergo e recu-perare la propria storia lo-cale, attraverso la comme-morazione 250° anniversa-rio della Chiesa di Solim-bergo.

Continuano le attività dipromozione della salutenella popolazione adultanel Comune di Sequals.L’Ente ha raccolto l’invitodella UISP (Unione italianasport per tutti), per favorirel’attività fisica e organizzareincontri di informazione suitemi legati al movimento,alla prevenzione e alla sa-lute.Nel territorio sono già daanni attivi i gruppi di cam-mino e il servizio Pedibus,ma l’obiettivo è di coinvol-gere il maggior numero dipersone per prevenire lemalattie, per sostenere stilidi vita sani e perché no pro-muovere la socializzazioneattraverso il movimento incompagnia.

Incontrodi informazionesull’attivitàfisica

Riconoscimento

Le associazioni del Comune di Sequals Archeo2000, Circoloculturale e ricreativo “G.Ciani”, Coro Santa Maria, Gruppo spor-tivo Sequals, Pro loco di Sequals, Unione SMT calcio, Societàoperaia di Sequals, di Lestans e di Solimbergo hanno dimo-strato grande dinamismo e ottima capacità progettuale, parte-cipando ai bandi cultura-turismo-sport dell’UTI. Le risorse messe a disposizione dall’UTI Valli e Dolomiti friulanea favore delle associazioni che si impegnano sul territorio co-stituiscono un importante riconoscimento dell’impegno profusoa favore della cittadinanza.

Il forte sostegno dell’Uti all’attività delle associazioni

Progetti

Verso il recupero di villa SandrinOspiterà servizi socio-sanitari

A sinistra, la Casadell’emigranteA destra, il sindaco Lucia D’Andrea

Si fanno più strettii tempi per il recu-pero di villa San-drini, facente partedel lascito di Ame-lia Sandrini, scom-parsa nel 2006.Una storia cheparte da lontano.Un contributo di200 mila euro erastata chiesto alla

Regione dalla precedente amministrazione Piuzzo per la crea-zione di un "Centro sociale Zuliani-Sandrini". L'iniziativa, mo-mentaneamente congelata è stata recuperata dall'amministra-zione D'Andrea nel 2014.L'edificio ospiterà gli ambulatori di medicina di base, gli ufficidell'assistente sociale e i servizi territoriali dell'Ambito socio-as-sistenziale.

Formazione continua per ivolontari della squadra co-munale di protezione civiledi Sequals impegnati in uncorso di radiocomunica-zioni che segue quello te-nuto sempre internamentee dedicato, in questo caso,all'apprendimento delleprincipali tecniche percompiere manovre di diso-struzione pediatriche.

Protezione civile

Formazionecontinuaper la squadracomunale

Non sono mancati anche interventi di ca-rattere tecnologico: “L’edificio è ora do-tato di Wi-Fi, e i carrelli per i farmaci sonoinformatizzati così come su ogni ala dellastruttura sono stati posizionati due tableta cui hanno accesso gli operatori tramitepassword, con autorizzazioni diverse,per gestire in maniera efficace ed effi-ciente la situazione sanitaria di ciascunospite” chiarisce la sindaco. Novitàhanno riguardato anche il personale inservizio: “La struttura ora dispone di uncoordinatore infermieristico e di un coor-dinatore assistenziale, assunti diretta-mente dall’Aso per garantire un alto li-vello qualitativo del servizio agli ospitimentre per la somministrazione dei pastil’Asp ora si è dotata di una cucina tera-peutica al fine di poter controllare la dietadegli ospiti, garantendo il giusto equilibriotra proteine, grassi, carboidrati, ecc., so-prattutto nei casi di diete liquide”. Ma non finisce qui: “Per il 2018 sono pre-visti importanti lavori di isolamento, conil rifacimento di tutti i serramenti e con larealizzazione del cappotto su tutto l’edi-ficio, grazie a un rilevante finanziamentoregionale, pari a circa 1 milione di euro,di cui hanno beneficiato solo dieci Asp intutta la Regione Friuli-Venezia Giulia” an-nuncia D'Andrea ricordando che, lanuova struttura che gestisce 184 postiletto (93 a Sequals, dove possono es-sere ospitate persone non autosufficientianche gravi), ha mantenuto invariate lerette antecedenti alla fusione stessa. “Ilcomplesso e lungo processo di fusione adistanza di due anni sta dimostrando chele scelte operate con il voto unanime ditutto il Consiglio comunale stanno produ-cendo i loro frutti in termini di qualità delservizio erogato e di valorizzazione del-l’edificio” conclude la sindaco.

I nuovi lavori andranno a sommarsi a quelli realizzatidal 2015 al 2017 anche sul piano organizzativo

Cantieri in vista per la Casa dell’emigrante

16 - Febbraio 2018

Marzo 2018 - 23

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Ex locanda Vittoria: una sceltaper la comunità che vieneda lontano e che guarda lontano

Tramonti di Sopra

Attrazioni

Pitina, pozze smeraldinee un antico borgo cheriaffiora dal lago di Re-dona in secca: sono so-lamente tre dei motiviper cui i turisti scelgonodi immergersi nella na-tura incontaminata dellaVal Tramontina.Le pozze del Meduna,che si trovano in localitàSant'Antonio, lungo ilsentiero che porta allaBorgata Frassaneit,dove è nata la pitina,sono finite sulle paginedel The Guardian, il ce-lebre tabloid britannicoche le ha inserite tra idieci luoghi acquatici piùmeritevoli di visita in Ita-lia. Ad attirare l'attenzionedei turisti sono pure i ru-deri del borgo Movada,che riemergono dal lagodi Redona in secca. Gli"scheletri" delle anticheabitazioni, che da oltresessant'anni resistonoalle correnti del Meduna,soprattutto nei fine setti-mana sono ammirate datanti visitatori.

I tre motiviche portanoi turistial lago di Redona

Il progetto

Il sindacoGiacomo Urban:l’ex locandapuò diventareun riverimentoper la valle

La spesa copertaper la gran parteda contributiregionali

Le nostre eccellenze

Pitina: dal 23 aprile potrà riportarein etichetta il logo dell’Unione europea

Una scelta per la comunità che viene da lon-tano e che guarda lontano. Lo ha definitocosì l'amministrazione comunale di Tra-monti di Sopra, guidata dal sindaco Gia-como Urban, il progetto di ristrutturazionedell’ex locanda Vittoria, che punta a diven-tare riferimento per la valle. Un riferimentoche oggi manca, come ha messo in luce ilMunicipio, e che sarebbe indispensabile an-che per un ulteriore rilancio economico dellaVal Tramontina. Per l'ex locanda l'investi-mento sostanzioso: sul piatto ci sono 819mila 517 euro per un piano che era stato av-viato dall'esecutivo del sindaco Antonino Ti-tolo. La spesa è coperta per la gran partecon contributi regionali, ma anche con gliavanzi di amministrazione 2013 e 2014. Ilcomplesso edilizio, ubicato nel cuore delpiccolo paese, risale a fine Ottocento: dalpunto di vista architettonico e storico, rap-presenta quindi anche un bene da salva-guardare.L'immobile è composto dalla cosiddetta “Lo-canda Vittoria” e da una serie di piccoli edi-fici a schiera utilizzati durante la prima metàdel Novecento come abitazioni private emagazzini. Il progetto sarà tradotto in realtàper passi: la prima fase di lavori è finalizzataal completo ripristino del piano terra delcorpo principale, delle cucine e dei magaz-zini, da adibire a bar e ristorante. Nella se-conda fase di cantiere si punterà a conferireal corpo principale dell'immobile una desti-nazione alberghiera, con interventi di finiturasu altri piani, vano ascensore e corpo sopra-

vanzato, nonché a realizzazione camere eadeguati servizi. L'ultimo passo contemplail ripristino anche in termini funzionali dellaschiera nord-ovest, con funzioni da definirein riferimento alle future esigenze della strut-tura ricettiva.L'atto con cui si dà avvio alla realizzazionedell’opera è corposo, ma può essere sinte-tizzato in due punti principali: nel primo sonostati indicati gli interventi necessari per rea-lizzare la ristrutturazione dell’esistente.Dalle demolizioni dei punti critici, quindi, allarealizzazione delle opere statiche e igienico-sanitarie imposte dalle normative.Il secondo riguarda gli interventi funzionaliper proseguire l’opera dopo la messa in si-curezza e le ristrutturazioni, sino alla vera epropria realizzazione dei nuovi spazi, ossiaservizi igienici, impianto ascensore, magaz-zino di dodici metri quadrati, tre livelli di lo-canda, nuova pavimentazione interna edesterna, rete di scarichi fognari e di approv-vigionamento idrico e serramenti. Quellodell'ex locanda Vittoria è un progetto alquale l'amministrazione Urban tiene molto:l'edificio è considerato di pubblica utilità e sista facendo il possibile per cercare di rea-lizzare il piano in tempi ragionevoli, consi-derata anche la lunga attesa. Un piano cherientra nella rosa di interventi che il Comunevuole portare a compimento per cercare direndere il territorio della Val Tramontinasempre più attrattivo dal punto di vista turi-stico

Il 26 e 27 maggio

Un fine settimanaall’insegnadelle erbe e del benessere

Fine settimana all'insegna delle erbe edel benessere il 26 e 27 maggio a Tra-monti di Sopra. La festa, che que-st'anno vede la collaborazione anche diAboca editore, si apre il sabato sera: incalendario ci sono numerose iniziativeper soddisfare i gusti di tutti. Curioso ilmaster sul tè, che vedrà in scena SlowFood. Non mancherà l'escursione allaricerca delle erbe con Adriano Bruna ePaolo Siega Vignut. Ci sarà anche il botanico Giovanni Bol-dini. Il programma prevede inoltre labo-ratori per bambini, musica, intratteni-mento, mercatini, enogastronomia conpiatti pure vegetariani e vegani. La gio-vane artista medunese Eva Di Silvestroesporrà le sue opere.

La pitina, prodotto simbolo della ValTramontina, da febbraio 2017 godedalla protezione transitoria a livello na-zionale e dal 23 aprile potrà riportare inetichetta il logo comunitario. Un ricono-scimento importante per l'intera valle eper Tramonti di Sopra, considerato che,negli anni Ottanta, il primo a scommet-tere su questo prodotto con spirito im-prenditoriale, portandolo sul mercato ediffondendone la fama, è stato il macel-laio del paese Mattia Trivelli.Per il Friuli si tratta di un traguardo rag-giunto in tempi minimi, grazie a un la-voro di squadra tra funzionari della Re-gione, del ministero e produttori, che haportato in meno di due anni a chiudereuna pratica che era aperta dal 2006. Lasigla Igp è il marchio di origine che

viene attribuito dall'Ue a quei prodottiagricoli alimentari per i quali qualità ereputazione dipendono dall'origine geo-grafica e la cui produzione, trasforma-zione ed elaborazione avvengono inun'area geografica determinata.

24 - Marzo 2018

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Arte & cultura: nuova stradaper un turismo d’elite

Tramonti di Sotto

Casa della conoscenza

Arte e cultura come stru-menti di coesione e svi-luppo: ne è convinta l'am-

ministrazione comunale di Tra-monti di Sotto, che, viste le criti-cità economiche e sociali pre-senti sul territorio, ha deciso dipercorrere nuove strade per con-solidare i legami comunitari e ri-chiamare in valle un numero cre-scente di turisti. Da qui il progetto della Val Tra-montina come “Officina del fare”,un territorio in continuo fermentosocioculturale che proponeeventi perlopiù di carattere par-tecipativo, che coinvolgono inprima persona il turista, ma an-che le associazioni. Ora si guarda pure oltre confine:l'ultimo progetto in cantiere è"Stream", nel quale il Comune fada partner al municipio trevi-giano di Sarmede, all’Unpli delVeneto e a due comuni della Ca-rinzia. Finanziato con l’ultimo In-terreg Italia-Austria, il piano na-sce dalla volontà di aumentare ilpotenziale turistico dell’area tran-sfrontaliera, mettendo in rete ri-sorse culturali italiane e austria-che. Tra gli obiettivi figurano la valo-rizzazione e preservazione delpatrimonio e il suo inserimento inuna rinnovata offerta turistica,tramite una serie di azioni volte acreare modelli di sviluppo soste-nibile per spazi pubblici e privati,

arte e cultura (rigenerazione ur-bana), rilancio di piccoli centristorici (rigenerazione culturale),promozione integrata e sosteni-bile delle destinazioni culturalivalorizzate.Il progetto prevede una strategiadi comunicazione che guardaalla diffusione delle informazionie dei messaggi chiave propostiper promuovere lo sviluppo so-stenibile del turismo culturale nei

centri e borghi rurali di monta-gna.I risultati attesi sono l’aumentodella partecipazione nei processidecisionali e la promozione turi-stica delle destinazioni meno co-nosciute. Iniziative che possonoessere realizzate grazie a nume-rose strutture ricettive presenti invalle (case parrocchiali, apparta-menti dell’albergo diffuso, b&b,locanda e albergo, campeggio),

alla sinergia d’intenti con le as-sociazioni del territorio, in primisla Pro loco Valtramontina, e auna gastronomia importante conprodotti di nicchia, come la pi-tina, il pistum, il formaggio salatoe il formaggio dal cìt.Con progetti che hanno comeperno il binomio arte e cultura eche guardano al turismo, il Co-mune di Tramonti di Sotto è par-tito quattro anni fa: il debutto con"Il filo di mosaico", un sottile filodi tessere musive, variopinto emultimaterico, che grazie all’im-pegno di esperti, volontari e vil-leggianti anno dopo anno si al-lunga e avvolge l'abitato, cor-rendo lungo le vie, i muri e i mar-ciapiedi del paese e facendositrait d'union inusuale. E poi ci sono "ArtInVal" e "FestIn-Val". Dedicati rispettivamente adarte e artigianato e alla danzapopolare, si tratta di due festivalricchi di proposte culturali e ri-creative di qualità, che coinvol-gono il turista in originali propo-ste che riguardano la sfera cultu-rale nelle sue diverse declina-zioni, dalla gastronomia alla mu-sica, dal recupero della tradi-zione alle nuove tecnologie.L'intento è di intrecciare i saperitradizionali del territorio, recupe-randoli e trasmettendo il loroknow how in un pacchetto turi-stico variegato rivolto a un turi-smo di nicchia e non di massa.

Eventi

A Tramonti di Sotto c'è l'Archeopointnella Casa della conoscenza (ex lat-teria). Una sala interattiva con video-proiettore e stazioni multimediali, peroffrire una panoramica dei rinveni-menti archeologici del Friuli occiden-tale, in particolare della necropoli delcomune valligiano.Orari di visita: sabato, domenica efestivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle18. Per informazioni è possibile chia-mare lo 0427-869017.

Viaggio nel passatonella sala interattiva

Cultura. Scade il 25 maggio

Novità 2018 in ambito culturale è il librodell'architetto e urbanista Moreno Bac-chichet "Comunità di villaggio e insedia-mento nelle Api friulane: la Val Me-duna".L'opera, realizzata col sostegno dei

due comuni valligiani, presenta un'ac-curata indagine sulla situazione abita-tiva, economica e sociale della Val Me-duna e Val Tramontina tra il 1500 e il1800. Si mettono in luce aspetti interes-santi delle piccole comunità.

Premio Menegon per studentidelle elementari e medie

Il Comune di Tramonti di Sotto ha promosso anche que-st'anno il Premio letterario Piero Menegon, concorso rivoltoagli studenti di elementari e medie della regione, patroci-nato dal Miur e che intende valorizzare creatività, ingegnoe competenza linguistica dei giovani. E' dedicato al maestro tramontino Piero Menegon (1917-1974), definito il Rodari friulano. L'edizione 2018 si ispiraall'acqua e alla pietra.Tre le categorie: narrativa, poesia, arte e multimedia. Gliautori in erba potranno raccontare storie legate al tema initaliano o in friulano. C'è tempo sino al 25 maggio per partecipare.

Val Meduna e Val Tramontina

Libro di Bacchichetsulle piccole comunità

Si punta a creare modelli di sviluppo sostenibili per spazipubblici e privati, arte e cultura, rilancio dei piccoli centri storici,

promozione integrata delle destinazioni culturali

Marzo 2018 - 25

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Travesio

Il Progetto

Corso di informatica di base

Tuttoteatro porta in tourneela nuova commedia “Gildo”

La Regione Friuli Venezia Giulia in-terverrà sostenendo, con proprifondi, alcuni progetti di investi-

mento nel campo della viabilità, istru-zione e sanità come già successo per al-tri territori del Friuli Venezia Giulia esclusidalla zonizzazione delle aree interne.Inoltre valuterà se sarà possibile contri-buire, attraverso propri servizi, alla manu-tenzione del castello di Toppo e alla pro-mozione di questo importante sito storico. Lo ha assicurato la presidente della Re-gione Debora Serracchiani incontrando aTravesio il sindaco Diego Franz e l'asses-sore Adelchi Pellarin.Al centro del confronto una serie di temiposti all'attenzione dal primo cittadino tracui quello riguardante la mancata inclu-sione del comune nei progetti legati allearee montane, a seguito di alcune sceltecompiute dall'Unione europea sulle co-siddette aree interne. A tal proposito Ser-racchiani ha ricordato che anche Trave-sio potrà beneficiare, come è già avve-nuto per altri comuni delle valli del Torree Natisone, di alcuni fondi che la Regione

mette a disposizione dei territori esclusidalla zonizzazione. Come detto dalla pre-sidente, queste risorse potranno essereutilizzate per l'avvio di piccoli progetti lo-cali che riguardano la viabilità, istruzionee sanità "In attesa di capire se i comunirimasti fuori dalle aree interne potrannoessere ricompresi nella zonizzazione –ha detto Serracchiani – la Regione stan-zierà già nella legge finanziaria che an-dremo ad approvare entro la fine del-l'anno risorse con le quali sostenere al-cuni interventi. Ciò si va ad aggiungerepoi agli altri investimenti che potrannocompiere i comuni ricompresi nelle Uti".Sul versante turistico, è stato affrontatoanche il tema riguardante la gestione delcastello di Toppo (fortilizio del XII secoloda cui si gode di un panorama mozza-fiato). Con il venir meno della Provincia di Por-denone, in passato comproprietaria delmaniero al 50 per cento con il Comune,ora la titolarità della quota che apparte-neva all'Ente di largo San Giorgio è statatrasferita all'Ente regionale per il patrimo-

nio culturale (Erpac). Quest'ultimo, comeemerso nel corso del confronto, potrebbeintervenire a sostegno della valorizza-zione del sito storico. "I finanziamenticoncessi in passato dalla Regione per ilrestauro del castello – ha detto la presi-dente al termine della visita alla villa diToppo Wassermann alla presenza dell'ar-cheologo Luca Villa che ha seguito i la-vori – rappresentano un punto di par-tenza per dare il via ad un progetto di svi-luppo di questa area. L'Erpac, infatti, potrebbe rappresentare lostrumento per sviluppare importanti siner-gie con il Comune al fine di valorizzaretanto l'area del castello quanto i repertivenuti alla luce con il recupero storico delmaniero. Inoltre, sulla falsariga di quantogià avvenuto con i bastioni di Palmanovae il parco del castello di Miramare, si po-trebbe valutare la possibilità di stipulareuna convenzione con il servizio manuten-zione della Regione per la periodica ge-stione del verde, aiutando così la comu-nità locale alla valorizzazione di questoimportante sito".

Castello di Toppo:la Regione studiala possibilitàdi un intervento

Lavori pubblici

La Pro locopreparala sagradelle rane

Edizione 2018

Di data in data, di palco in palco prosegue la nuova avven-tura della compagnia Travesio Tuttoteatro con "Gildo", lanuova commedia diretta da Tommaso Pecile."Gildo" è ambientata nella New York di fine anni 20. MeniCecon è un emigrante friulano che ha fatto fortuna. Fortunaminacciata dal ciclone che si sta per scatenare in casa: unimbroglio di figlie legittime e meno, ciascuna con il suo spa-simante.

Lavori pubblici: un settoreda tempo in sofferenza perle amministrazioni localicostrette a fare i conti conrisorse sempre più risicate.Al riguardo la giunta muni-cipale di Travesio ha auto-rizzato il sindaco DiegoFranz a presentare una se-rie di domande di contri-buto. Nell'elenco delle ri-chieste di contributo giàinoltrate all'Uti e in Regionefigurano sia lavori di riqua-lificazione e manutenzionedi sedi stradali sia accorgi-menti agli impianti sportivisia per l'acquisto di beninonché per la manuten-zione straordinaria e tra-sformazione dell'ex latteriadi Toppo.

Il Comunebussain Regionee all’Uti

Iniziativa benefica

Portons fonde da otto annitradizione e solidarietà

Quando la tradizione sposa la solidarietà. Nasce così Portons diNadal, iniziativa natalizia benefica promossa dai volontari che ri-siedono in via della Fornace, a Toppo di Travesio, da otto anni im-pegnati nell'organizzazione di una festa nata per sostenere Lucaonlus. Quest'ultimo sodalizio opera a livello regionale con attivitàa favore dei bambini oncologici. Anche l'ultima edizione ha vistotanta gente rispondere alla chiamata della solidarietà, garantendol'opportunità di centrare un'altra impresa: raccogliere 10.850 euro.Ad oggi, gli euro raccolti e donati sono stati poco meno di 50 mila.

Fervono i preparativi adUsago per l’edizione 2018della Sagra della rane, ap-puntamento promossodalla Pro loco di Travesioche, di fatto, apre la nuovastagione delle feste pae-sane nella Pedemontanaspilimberghese. Due wee-kend di festeggiamenti (24,25, 31 marzo e l’1, 2 aprile)in cui non mancheranno in-trattenimento musicale,luna park, chioschi e, ov-viamente, piatti a base dirane, specialità gastrono-mica preparata seguendole ricette di una volta.

26 - Marzo 2018

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Vajont

Squadra rosae sguardo lungo:il sindaco Coronacambia “modulo”

Servizi

Cambiare il metodo di gestionedella macchina organizzativacomunale: è l'ambizioso obiet-

tivo che si è prefissato il Municipio diVajont, guidato dal sindaco Lavinia Co-rona e che può contare su uno staffnuovo al femminile. Il lavoro che l'am-ministrazione sta portando avanti vededa una parte la rinnovata aperturaverso l’esterno e la collaborazione fre-quente e fattiva con altri Comuni delterritorio e dall’altra il notevole sforzoper cambiare l’approccio nella gestionedegli uffici. Si punta a passare da unapproccio di risoluzione di problemi auno di programmazione e prevenzione,per "anticipare" e limitare le criticità.Questo cambio di metodo, né facile néscontato come ha messo in luceil primocittadino, permetterà alla macchina or-ganizzativa comunale di essere perfet-tamente funzionante, al di là della com-ponente politica di governo, perché au-tonoma nell’espletamento delle fun-zioni. Questa rivoluzione consentiràagli amministratori di fare politica attivae portare avanti i progetti per il paese

Eventi

Il Comune informa che dal 3 aprile gliuffici saranno aperti da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e lunedìe mercoledì anche dalle 15 alle 17. L’assistente sociale riceverà il giovedìdalle 10 alle 12.I cittadini possono comunque contat-tare il Municipio allo 0427-71395 perconcordare una prestazione in unorario diverso da quello di apertura.Sindaco e giunta sono a disposizionesu appuntamento.

Dal 3 aprile cambianogli orari comunali

Associazione I Canais

Novità sul fronte dei rifiuti dopo che siè passati al sistema di raccolta porta aporta spinto: il Municipio fa sapere chesi possono ritirare i sacchi azzurri perla raccolta della plastica all’ufficiotecnico comunale dal lunedì al ve-nerdì, in orario di apertura al pubblico. L’olio esausto va conferito il venerdìalle 10 nei magazzini comunali.

Per urgenze è possibile comunquechiamare lo 0427-71395.

Due bandi per l’abbattimentodi canoni di locazioni e immobili

Due bandi comunali per l’abbattimento di canoni di locazionie immobili adibiti a uso abitativo e per la concessione di con-tributi a soggetti che mettono a disposizione alloggi a favoredi locatari meno abbienti: c'è tempo sino al 27 aprile per pre-sentare istanza. Si tratta di due misure importanti: le informazioni sono repe-ribili anche consultando l'albo pretorio del Municipio.

La domanda di attribuzione del contributo, redatta dal titolaredel contratto, va compilata esclusivamente su apposito mo-dulo predisposto dal Comune di Vajont, a disposizione deicittadini nell'ufficio dei servizi sociali o in segreteria.

Ambiente

Importanti novitàsul fronte dei rifiuti

Invece di “subire” i problemi, si punta adun’organizzazione che anticipi le criticità

senza sostituirsi ai funzionari perl’espletamento della burocrazia neces-saria al funzionamento dell’ente. Impor-tanti diventano tutti i servizi che pos-sono essere offerti ai cittadini in tempirapidi e con efficacia. Un approccio chegarantirà soprattutto maggiore traspa-renza a tutte le attività dell'ente, inquanto risultato di un lavoro di sinergiatra uffici e politica. I vantaggi sono tan-gibili: migliore efficienza e maggiore ra-pidità nel lavoro. Dal pensiero diognuno infatti si può arrivare all’idea ri-solutiva.La divisione dei compiti permette di ar-rivare a risultati importanti in ogni sin-gola sezione, di qualunque settore sitratti. Inoltre non è da sottovalutare ilcontesto sociale: l’esperienza di lavoropuò diventare più gratificante propriograzie ai rapporti umani e ciò incide di-rettamente su maggiore e migliore pro-duttività. Il sostegno reciproco rende illavoro più facile e la realizzazione di unprogetto comune, che non è possibilecol lavoro di un singolo, porta a unagrande soddisfazione. Il risultato finale,

come osserva il sindaco, sarà sempremigliore della somma delle singole abi-lità. Altra novità per il Municipio di Va-jont riguarda lo staff: dopo 18 mesi diintenso lavoro amministrativo e disquadra, ha in organico tre nuove di-pendenti che garantiranno trasparenzae maggiore qualità e quantità dei ser-vizi offerti ai cittadini. Si tratta del se-gretario Patrizia Mascellino, classe1970 e vincitrice del concorso in ana-grafe nel 1997 a Vajont, della ragione-ria Anna Scagnol, classe 1967 e vinci-trice del concorso a Vajont nel 1999,dell'impiegata dell'anagrafe FedericaMazzega Fabbro, classe 1984, e diElrns Clarini, classe 1984, che operaall'ufficio tecnico.Resta per ora vacante il posto di ope-raio comunale che per il 2018 vedràl’assunzione, a tempo determinato persei mesi prorogabili, di un operaio ma-nutentore.L’obiettivo è di andare verso l’assun-zione a tempo pieno e indeterminatoentro il 2021, per ottenere ottimi stan-dard di ordine e pulizia.

La divisionedei compiti permettedi arrivarea importantirisultati in ogni singola sezione.

Il risultatofinale,assicura il sindaco Lavinia Corona,sarà sempremiglioredella sommadelle singoleabilità

Marzo 2018 - 27

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Vito d’Asio

Val d’Arzino

Sport

Cresce il vivaio dell’Arzinoin vista dei 35 anni del club

Entrare nella Val d'Arzino è come af-facciarsi a un mondo fatato di in-comparabile bellezza. Faggete

che in autunno s'incendiano di colori datogliere il fiato rivelano scorci sempre ina-spettati; l'Arzino con le sue “marmitte” diacqua turchese cristallina è stato inserito,nientemeno che dal Financial Times, frai luoghi di balneazione selvaggi più bellid'Europa. C'è un piccolo paese, Anduins,dove la scuola primaria sopravvive an-cora, aggrappata al limitare del bosco ein prossimità delle salubri fonti solforose.In questa scuola ci sono 14 bambini, figlidi genitori che ancora credono nella qua-lità del tempo senza fretta che traghettanel presente i valori del passato.Quando nel giugno scorso è arrivata la

notizia della riduzione a una pluriclasse acausa dell'esiguo numero di bambini, permolti è stata come una tegola sulla testa.Non rimaneva che andarsene e portarevia i bambini verso altre scuole. Ma, come a volte accade, è nel peggioredei momenti che si ritrovano le miglioriidee, energie, sinergie, per una rinascita.

Un intervento della dirigente Carla Cozziha permesso di ottenere un'insegnante inpiù per consentire lo sdoppiamento deigruppi e talvolta anche la suddivisione intre gruppi. In fin dei conti, la maggiorparte delle classi delle scuole, soprattuttodi città, costituite da realtà diversissimefra loro per provenienza e competenze,altro non sono che pluriclassi numerose.Un altro privilegio consiste nella posi-zione della scuola: un ambiente inconta-minato che permette di fruire di espe-rienze immersi nella natura. Spazi enormiper pochi bambini, grandi possibilità direalizzare progetti di qualità, utilizzandol'esistente, le risorse del territorio, comefra l'altro prevede l'Autonomia scolastica.Così, è bastato guardarsi attorno e pen-sare a quello che è necessario per il fu-turo dei bambini per trovare una nuovastrada, una nuova spinta, una nuova vi-sione .Da qui la creazione di una scuola prima-ria a indirizzo musicale e artistico, senzadimenticare l'informatica: il tutto grazie alcontributo del Comune di Vito d'Asio (che

garantisce inoltre il servizio di trasportoscolastico anche per gli alunni che pro-vengono da fuori Anduins) e al volonta-riato di genitori esperti nei settori musi-cale e informatico. Gli alunni adesso sono14: 4 in prima, 3 in seconda, 2 in terza, 3in quarta e 2 in quinta.Si punta a superare i 18 per avere duepluriclassi. Utilizzando il potenziamento el'organico dell'autonomia tre sono oggi leinsegnanti (con una classe ne spettereb-bero solamente due), in più la Scuolagode della professionalità di esperti dimusica, friulano e inglese. Un piccolo incremento numerico permet-terà di istituire nuovamente due pluri-classi, il che significa maggiori possibilitàdi suddivisione in gruppi. In un mondo incui le piccole realtà vengono spazzate vianella logica della razionalizzazione deicosti, la risposta della scuola primaria diAnduins sta nella parola "resilienza": re-sistere e risorgere, attivando le migliori ri-sorse e trasformando lo svantaggio inelemento di forza e attrazione.

Anduins, scuola resilienteObiettivo: 18 alunniper garantire il servizioa sostegno delle famiglie

Bilancio

Piccoli musicisticrescononella scuolaSanta Margherita

Scuola

Si prepara a festeggiare i suoi primi 35 anni di attività l'associa-zione sportiva dilettantistica Arzino, nata il 18 giugno del 1983.Un sodalizio sportivo cresciuto nel tempo, sempre più punto diriferimento per tanti giovani di tutta la Val d'Arzino e non solo.Merito va ai tanti dirigenti che si sono succeduti e ai volontari.Particolarmente attivo il settore giovanile con una quarantina dibambini suddivisi nelle categorie primi calci, pulcini (in foto) edesordienti, con il sogno di poter iscrivere ai campionati, in futuro,anche una squadra di giovanissimi.

Un piano da poco più 350mila euro: è il programmadi dismissione di beni im-mobili che potrebbe con-sentire al Comune di Vitod'Asio di dare respiro al bi-lancio di quest'anno. Lagiunta Gerometta ha dato ilvia libera al programmadelle alienazioni e delle va-lorizzazioni immobiliari,manovra che permetterà dimettere sul mercato beniimmobili di fatto non utiliz-zati. Si tratta di immobili si-tuati fra Anduins, Pielungoe SanFrance -sco, chenecessi-tano di uni n t e r -vento dir iqualif i-cazione.

Il municipiovende immobiliper far quadrareil bilancio

Il consiglio comunale diVito d'Asio ha votatoil conferimento della cittadinanza onorariaa don Aniceto Cesarin,oggi parrocodi San Quirino, Sedranoe San Foca.Nato a San Martino al Tagliamento il 5 luglio1940, ordinatosacerdote il 29 giugno1965 ad Annone Veneto,don Aniceto, dall'annodel terremoto in Friuli,il 1976, sino al 1991,fu parroco ad Anduins, parrocchia alla qualefacevano capo anche Casiacco, San Francescoe Pielungo.

Piccoli musicisti crescono inVal d’Arzino, dove prose-guono le attività della scuoladi musica Santa Margheritadi Anduins, sodalizio natootto anni fa dal desiderio edalla volontà di don ItalicoGerometta, parroco della Vald’Arzino-Val Cosa, e di al-cuni residenti di promuoverela cultura musicale sul terri-torio. Il sodalizio, presiedutoda Francesco Faleschini,conta una trentina di iscritti.

Il sindacoPietroGerometta

Riconoscimenti

Il parrocopost terremotoè cittadino onorariodi Vto d’Asio

Svolgere congiuntamenteattività di valorizzazione delterritorio, di promozione tu-ristica e socializzazione:questa la finalità principaledella convenzione siglatadal Comune di Vito con l'Al-bergo diffuso Valmeduna eVal d'Arzino, società coope-rativa che gestisce una plu-ralità di immobili distribuitisul territorio ricompreso,appunto, fra le due vallatedella destra Tagliamento.Scopo del “patto”? Appunto promuovere as-sieme quelle iniziativeche rappresentano l'occa-sione per incrementare lapresenza turisticaa beneficio dell'attivitàcommerciale locale.

Il “Patto”

Accordocon Albergo diffusoper la promozioneturistica

28 - Marzo 2018