Termini e definizioni generali e simboli grafici di Prevenzione Incendi e segnaletica di sicurezza...

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Termini e definizioni Termini e definizioni generali e simboli grafici generali e simboli grafici di Prevenzione Incendi e di Prevenzione Incendi e segnaletica di sicurezza segnaletica di sicurezza I.T.I.S. Avogadro –Torino- I.T.I.S. Avogadro –Torino- CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE DI TORINO Ing. Giovanni CICCORELLI

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Termini e definizioni generali e Termini e definizioni generali e simboli grafici di Prevenzione simboli grafici di Prevenzione

Incendi e segnaletica di Incendi e segnaletica di sicurezzasicurezza

I.T.I.S. Avogadro –Torino-I.T.I.S. Avogadro –Torino-

CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO

COMANDO PROVINCIALE DI TORINO

Ing. Giovanni CICCORELLI

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D.M.I. 30.11.1983D.M.I. 30.11.1983: : Termini e definizioni generali e Termini e definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendisimboli grafici di prevenzione incendi

D.Lgs. 493/96D.Lgs. 493/96: : Attuazione della direttiva 92/58/CEE Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o per la segnaletica di sicurezza e/o salute sul luogo di lavorosalute sul luogo di lavoro

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CENNI STORICICENNI STORICI

InfortuniInfortuni

sul lavorosul lavoro

DPR 547/55DPR 547/55 DPR 689/59DPR 689/59

…….... DL 626/94DL 626/94 DL 493/96DL 493/96 DM 10.3.98DM 10.3.98

PrevenzionePrevenzione

incendi incendi

vecchiavecchia

L. 966/65L. 966/65 Circ. n° Circ. n°

91/6191/61

PrevenzionePrevenzioneincendi incendi nuovanuova

• DPR 577/82• DM 16.2.82• DM 30.11.83• ……• DPR 37/98• DM 4.5.98

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D.M.I. 30.11.1983D.M.I. 30.11.1983 Allegato A Allegato A

Definizioni generali di P.I.Definizioni generali di P.I.

1. Caratteristiche costruttive1. Caratteristiche costruttive

2 . Distanze2 . Distanze

3. Affollamento - Esodo3. Affollamento - Esodo

4. Mezzi Antincendio4. Mezzi Antincendio

5. Tolleranze e misure5. Tolleranze e misure

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Norme tecniche successiveNorme tecniche successive D.M. 10.3.98D.M. 10.3.98 Norme UNI e CEINorme UNI e CEI BibliografiaBibliografia

MODIFICHE D.M.I..Un errata-corrige 1984

NONO

SISIMODIFICHE DEFINIZIONI .

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D.M. 9.4.94D.M. 9.4.94Approvazione della regola tecnica Approvazione della regola tecnica

di prevenzione incendi per la di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio delle costruzione e l’esercizio delle

attività ricettive turistiche-attività ricettive turistiche-alberghierealberghiere

Art. 4 termini e definizioniArt. 4 termini e definizioni

spazio calmospazio calmo

corridoio ciecocorridoio cieco

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D.M. 12.4.96D.M. 12.4.96Approvazione della regola Approvazione della regola

tecnica di prevenzione incendi tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la per la progettazione, la

costruzione e l’esercizio degli costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da impianti termici alimentati da

combustibili gassosicombustibili gassosi

Art. 1.1 termini e definizioniArt. 1.1 termini e definizioni

a) …...a) …...

m) locale esternom) locale esterno

o) locale interratoo) locale interrato

v) ……….v) ……….

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D.M. 10.3.98D.M. 10.3.98Criteri generali di sicurezza Criteri generali di sicurezza

antincendio e per la gestione antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di dell’emergenza nei luoghi di

lavorolavoro

Art. 3.1 definizioniArt. 3.1 definizioni

- affollamento- affollamento

- luogo sicuro- luogo sicuro

- percorso protetto- percorso protetto

- uscita di piano- uscita di piano

- via di uscita- via di uscita

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UNI 10779 mag./2002UNI 10779 mag./2002Impianti di estinzione Impianti di estinzione

incedni - Reti di idranti - incedni - Reti di idranti - Progettazione, Progettazione,

installazione ed esercizioinstallazione ed esercizio

Art. 3 termini e definizioniArt. 3 termini e definizioni

3.12 - idrante a muro3.12 - idrante a muro

……......

3.21 - pressione statica3.21 - pressione statica

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LUOGO SICUROLUOGO SICUROD.M. 30.11.83D.M. 30.11.83

Spazio scoperto ovvero compartimenti Spazio scoperto ovvero compartimenti antincendio - separati da altri antincendio - separati da altri compartimenti mediante spazio compartimenti mediante spazio scoperto o filtri a prova di fumo - scoperto o filtri a prova di fumo - avente caratteristiche idonee a avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un ricevere e contenere un predeterminato numero di persone predeterminato numero di persone (luogo sicuro statico) ovvero a (luogo sicuro statico) ovvero a consentirne il movimento ordinato consentirne il movimento ordinato (luogo sicuro dinamico).(luogo sicuro dinamico).

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LUOGO SICUROLUOGO SICUROD.M. 10.03.98D.M. 10.03.98

Luogo dove le persone Luogo dove le persone

possono ritenersi al sicuro possono ritenersi al sicuro

dagli effetti di un incendio.dagli effetti di un incendio.

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APPROCCIO TECNICO APPROCCIO TECNICO A TERMINI E DEFINIZIONIA TERMINI E DEFINIZIONI

ESEMPI VARIESEMPI VARI

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D.P.R. 37/98 art. 5D.P.R. 37/98 art. 5

1. 1. Gli Enti e i privati responsabili di attività Gli Enti e i privati responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione soggette ai controlli di prevenzione incendi hanno l’obbligo di mantenere in incendi hanno l’obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio adottate e di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo ed effettuare verifiche di controllo ed interventi di manutenzione secondo interventi di manutenzione secondo cadenze temporali ……..cadenze temporali ……..

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D.P.R. 37/98 art. 5D.P.R. 37/98 art. 5

2. 2. I controlli, le verifiche, gli I controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione, interventi di manutenzione, l’informazione e la formazione l’informazione e la formazione del personale, che vengono del personale, che vengono effettuati devono essere annotati effettuati devono essere annotati in un apposito registro a cura dei in un apposito registro a cura dei responsabili dell’attività. ……..responsabili dell’attività. ……..

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Art. 6.2 - D.M. Art. 6.2 - D.M. 10.03.9810.03.98

Sorveglianza:Sorveglianza: controllo visivo atto a controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e operative, siano facilmente accessibili e non presentino danni materiali accertabili non presentino danni materiali accertabili tramite esame visivo. La sorveglianza può tramite esame visivo. La sorveglianza può essere effettuata dal personale essere effettuata dal personale normalmente presente nelle aree protette normalmente presente nelle aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni.dopo aver ricevuto adeguate istruzioni.

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Art. 5 UNI 9994/marzo92Art. 5 UNI 9994/marzo92estintori - d’incendio - estintori - d’incendio -

manutenzionemanutenzione

5.1. sorveglianza:5.1. sorveglianza: consiste in una misura di consiste in una misura di

prevenzione atta a controllare, con costante e particolare prevenzione atta a controllare, con costante e particolare

attenzione, l’estintore nella posizione in cui è collocato, attenzione, l’estintore nella posizione in cui è collocato,

tramite l’effettuazione dei seguenti accertamenti …….tramite l’effettuazione dei seguenti accertamenti …….

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Art. 6.2 - D.M. Art. 6.2 - D.M. 10.03.9810.03.98

Controllo Periodico:Controllo Periodico: insieme di operazioni insieme di operazioni

da effettuarsi con frequenza almeno da effettuarsi con frequenza almeno

semestrale, per verificare la completa e corretta semestrale, per verificare la completa e corretta

funzionalità delle attrezzature e degli impianti.funzionalità delle attrezzature e degli impianti.

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Art. 5 UNI 9994/marzo92Art. 5 UNI 9994/marzo92estintori - d’incendio - estintori - d’incendio -

manutenzionemanutenzione

5.2. controllo:5.2. controllo: consiste in una misura di consiste in una misura di

prevenzione atta a controllare, con frequenza prevenzione atta a controllare, con frequenza

almeno semestrale, l’efficienza dell’estintore tramite almeno semestrale, l’efficienza dell’estintore tramite

l’effettuazione dei seguenti accertamenti …….l’effettuazione dei seguenti accertamenti …….

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Art. 6.2 - D.M. Art. 6.2 - D.M. 10.03.9810.03.98

Manutenzione:Manutenzione: operazione od intervento operazione od intervento

finalizzato a mantenere in efficienza ed in finalizzato a mantenere in efficienza ed in

buono stato le attrezzature e gli impianti.buono stato le attrezzature e gli impianti.

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Art. 6.2 - D.M. Art. 6.2 - D.M. 10.03.9810.03.98

Manutenzione ordinaria:Manutenzione ordinaria: operazione che si attua operazione che si attua

in loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente. Essa in loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente. Essa

si limita a riparazioni di lieve entità, abbisognevoli si limita a riparazioni di lieve entità, abbisognevoli

unicamente di minuterie e comporta l’impiego di unicamente di minuterie e comporta l’impiego di

materiali di consumo di uso corrente o la sostituzione di materiali di consumo di uso corrente o la sostituzione di

parti di modesto valore espressamente previste.parti di modesto valore espressamente previste.

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Art. 5 UNI 9994/marzo92Art. 5 UNI 9994/marzo92estintori - d’incendio - estintori - d’incendio -

manutenzionemanutenzione

5.3. revisione:5.3. revisione: consiste in una misura di consiste in una misura di

prevenzione, di frequenza almeno pari a quella indicata prevenzione, di frequenza almeno pari a quella indicata

nel prospetto, atta a rendere perfettamente efficiente nel prospetto, atta a rendere perfettamente efficiente

l’estintore, tramite tramite l’effettuazione dei seguenti l’estintore, tramite tramite l’effettuazione dei seguenti

accertamenti e interventi …….accertamenti e interventi …….

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Art. 6.2 - D.M. Art. 6.2 - D.M. 10.03.9810.03.98

Manutenzione straordinaria:Manutenzione straordinaria: intervento di intervento di

manutenzione che non può essere eseguita in loco o che, manutenzione che non può essere eseguita in loco o che,

pur essendo eseguita in loco, richiede mezzi di particolare pur essendo eseguita in loco, richiede mezzi di particolare

importanza oppure attrezzature o strumentazioni importanza oppure attrezzature o strumentazioni

particolari o che comporti sostituzione di impianto o la particolari o che comporti sostituzione di impianto o la

completa revisione o sostituzione di apparecchi per i quali completa revisione o sostituzione di apparecchi per i quali

non sia possibile o conveniente la riparazionenon sia possibile o conveniente la riparazione

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Art. 5 UNI 9994/marzo92Art. 5 UNI 9994/marzo92estintori - d’incendio - estintori - d’incendio -

manutenzionemanutenzione

5.3. collaudo:5.3. collaudo: consiste in una misura di consiste in una misura di

prevenzione atta a verificare, con frequenza sotto prevenzione atta a verificare, con frequenza sotto

specificata, la stabilità del serbatoio o della bombola specificata, la stabilità del serbatoio o della bombola

dell’estintore, in quanto facenti parte di apparecchi a dell’estintore, in quanto facenti parte di apparecchi a

pressione.pressione.

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D.M.I. 30.11.1983D.M.I. 30.11.1983 Allegato A Allegato A

punto 5 tolleranze delle punto 5 tolleranze delle misuremisure

Ai fini delle presenti indicazioni e tenuto conto dei Ai fini delle presenti indicazioni e tenuto conto dei

criteri di tolleranza normalmente in uso per i dati criteri di tolleranza normalmente in uso per i dati

quantitativi facenti parte delle normative o delle quantitativi facenti parte delle normative o delle

prescrizioni tecniche, si stabiliscono le tolleranze prescrizioni tecniche, si stabiliscono le tolleranze

ammesse per le misure di vario tipo riportate nei ammesse per le misure di vario tipo riportate nei

termini e definizioni generali di prevenzione incendi.termini e definizioni generali di prevenzione incendi.

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2% per misure maggiori di 2,40m

misure lineari tolleranza

5% per misure minori o uguali di 2,40m

misure di superficie tolleranza 5%

misure di volume tolleranza 5%

misure di pressione tolleranza 1%

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DPR 547/55 art. 14DPR 547/55 art. 14come modificato da come modificato da

D.Lvo. 626/94 suc. var. D.Lvo. 626/94 suc. var.

5. Alle porte per le quali è prevista una larghezza 5. Alle porte per le quali è prevista una larghezza

minima di m. 1,20 è applicabile una tolleranza in minima di m. 1,20 è applicabile una tolleranza in

meno del 5% (cinque per cento). Alle porte per le meno del 5% (cinque per cento). Alle porte per le

quali è prevista una larghezza minima di m. 0,80 è quali è prevista una larghezza minima di m. 0,80 è

applicabile una tolleranza in meno del 2% (due per applicabile una tolleranza in meno del 2% (due per

cento). cento).

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NormaPorta0,9m

Porta3,6m

D.Lvo.626/94

2%0,882m

5%3,42m

D.M.30.11.83

5%0,855m

2%3,53m

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5. Le vie e le uscite di emergenza devono avere altezza minima di m. 2,0 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio.

DPR 547/55 art. 13DPR 547/55 art. 13come modificato da come modificato da

D.Lvo. 626/94 suc. var. D.Lvo. 626/94 suc. var.

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??

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D.M.I. 30.11.1983D.M.I. 30.11.1983 Allegato A Allegato A

Definizioni generali di P.I.Definizioni generali di P.I.

1. Caratteristiche costruttive1. Caratteristiche costruttive

2 . Distanze2 . Distanze

3. Affollamento - Esodo3. Affollamento - Esodo

4. Mezzi Antincendio4. Mezzi Antincendio

5. Tolleranze e misure5. Tolleranze e misure

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.1. Altezza ai fini 1.1. Altezza ai fini antincendio degli edifici antincendio degli edifici civilicivili

Altezza massima misurata dal livello inferiore dell’apertura più alta dell’ultimo piano abitabile e/o agibile, escluse quelle dei vani tecnici, al livello del piano esterno più basso

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C.M.I. 25/82C.M.I. 25/82 Altezza in grondaAltezza in gronda

Altezza massima misurata dal piano esterno accessibile ai mezzi di soccorso VVF all’ indradosso del soffitto del piano del più elevato locale abitabile

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.2. Altezza dei piani1.2. Altezza dei piani

Altezza massima tra pavimento e intradosso del soffitto

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1.3. Carico d’incendio1.3. Carico d’incendio

1.4. Carico d’incendio 1.4. Carico d’incendio

specificospecifico

1.5. Compartimento 1.5. Compartimento

antincendioantincendio

1.6. Comportamento al fuoco1.6. Comportamento al fuoco

1.7. Filtro a prova di fumo1.7. Filtro a prova di fumo

D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche costruttive

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.8. Intercapedine 1.8. Intercapedine antincendiantincendi

Vano di distacco con funzioni di areazione e/o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non inferiore a 0,60m; con funzione di passaggio di persone di larghezza trasversale non inferiore a 0,90m.

Longitudinalmente è delimitata dai muri perimetrali (con o senza aperture) appartenenti al fabbricato servito e da terrapieno e/o da muri di altro fabbricato, aventi pari resistenza al fuoco

Superiormente è delimitata da “spazio scoperto”.

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.8. Intercapedine 1.8. Intercapedine antincendiantincendi

Per scopi di aereazione e scarico prodotti combustione

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.8. Intercapedine 1.8. Intercapedine antincendiantincendi

Per la funzione di passaggio di persone

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1.9. Materiale1.9. Materiale

1.10. Reazione al fuoco1.10. Reazione al fuoco

1.11. Resistenza al fuoco1.11. Resistenza al fuoco

D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche costruttive

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.12. Spazio scoperto1.12. Spazio scoperto

Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente, anche se delimitato su tutti i lati, superficie minima in pianta (m2) non inferiore a quella calcolata moltiplicando per tre l’altezza in metri della parete più bassa che lo delimita.

h1

h2

h3

S = 3 x h

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.12. Spazio scoperto1.12. Spazio scoperto

La distanza fra le strutture verticali che delimitano lo spazio scoperto deve essere non inferiore a 3,50m

3,50m

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.12. Spazio scoperto1.12. Spazio scoperto

Se le pareti delimitanti lo spazio a cielo libero o grigliato hanno strutture che aggettano o rientrano, detto spazio è considerato «scoperto» se sono rispettate le condizioni del precedente comma e se il rapporto fra la sporgenza (o rientranza) e la relativa altezza di impostazione è non superiore ad 1/2.

H

L

L / H < 1/2

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.12. Spazio scoperto1.12. Spazio scoperto

La superficie minima libera deve risultare al netto delle superfici aggettanti. La minima distanza di 3,50 m deve essere computata fra le pareti più vicine in caso di rientranze, fra parete e limite esterno della proiezione dell’aggetto in caso di sporgenza, fra i limiti esterni delle proiezioni di aggetti prospicienti.

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D.M.I. 30.11.1983 Allegato A D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 1. Caratteristiche 1. Caratteristiche costruttivecostruttive1.13. Superficie lorda di un 1.13. Superficie lorda di un compartimentocompartimento

Superficie in pianta compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il compartimento

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2.1. Distanze di sicurezza 2.1. Distanze di sicurezza

esternaesterna

2.2. Distanze di sicurezza 2.2. Distanze di sicurezza

internainterna

2.3. Distanze di protezione2.3. Distanze di protezione

D.M.I. 30.11.1983 Allegato A 2. Distanze

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2. Distanze2. Distanze

3. Affollamento - esodo3. Affollamento - esodo

4. Mezzi Antincendio4. Mezzi Antincendio

5. Tolleranza delle misure5. Tolleranza delle misure

D.M.I. 30.11.1983 Allegato A

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