Teresa di Lisieux ottobre 2016... · 2017-03-28 · Primo ritiro 25 ottobre 2016 Teresa di Lisieux...
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Preghiera finale
Voglio cantare perché ti amo. Maria, il tuo dolce nome riempie il mio cuo-re di gioia. Quando contemplo la tua vita nel Vangelo, non ho più paura di avvicinarmi a te, Vergine piena di grazia. Tu a Nazaret sei vissuta po-vera tra i poveri. Tu sei la madre dei poveri, degli umili, dei piccoli. Essi possono, senza timore, alzare gli oc-chi a te. Tu sei l'incomparabile Ma-dre che va con loro per la strada co-mune, per guidarli al cielo. O Maria, voglio vivere con te, voglio vivere co-me te, voglio seguirti ogni giorno. Mi immergo nella tua contemplazio-ne e scopro gli abissi d'amore del tuo cuore. Tutti i miei timori svaniscono nel tuo sguardo materno che mi inse-gna a piangere e a gioire.
« La santità: il frutto della Misericordia »
Le sante dei nostri giorni
Primo ritiro 25 ottobre 2016
Teresa di Lisieux
Santa Teresa di Gesù Bambino patrona delle missioni
Invocazione allo Spirito
Vieni, vieni, Spirito d'amore,
ad insegnar le cose di Dio. Vieni, vieni, Spirito di pace,
a suggerire le cose che Lui ha detto a noi.
Noi ti invochiamo, Spirito di Cristo,
vieni Tu dentro di noi. Cambia i nostri occhi,
fa' che noi vediamo la bontà di Dio per noi.
Noi ti preghiamo, Spirito del Padre,
vieni Tu dentro di noi. Cambia i nostri cuori,
fa' che noi viviamo la vita divina in noi.
Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare,
insegnaci a lodare Iddio. Insegnaci a pregare,
insegnaci la via, insegnaci Tu l’unità
Pr: Il Padre che in Cristo do-
na lo Spirito di Santità sia con tutti voi.
Ass: E con il tuo spirito
Pr: O Dio, nostro Padre, che apri le porte del tuo re-gno agli umili e ai piccoli, fa' che seguiamo con se-rena fiducia la via traccia-ta da santa Teresa di Ge-sù Bambino, perché an-che a noi si riveli la gloria del tuo volto. Per il no-stro Signore...
Ass: Amen
Nel cuore della Chiesa
io sarò l’amore
Entriamo nel clima della pre-ghiera recitando assieme ( con calma ) salmo 94
Venite, applaudiamo al Signore, acclamiamo alla roccia della nostra salvez-za. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui ac-clamiamo con canti di gioia
Poiché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua ma-no sono gli abissi della ter-ra, sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l'ha fatto, le sue mani han-no plasmato la terra
Venite, prostràti ado-riamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce
Ascoltate oggi la sua voce: « Non indurite il cuo-re, come a Merìba, come nel giorno di Massa nel de-serto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere
Per quarant'anni mi disgustai di quella genera-zione e dissi: Sono un po-polo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie; perciò ho giurato nel mio sdegno: Non entreranno nel luogo del mio riposo »
Gloria al Padre e al Figlio, e allo Spirito San-to. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen . Siccome le mie immense aspirazioni erano per me un martirio, mi rivolsi alle lettere di san Paolo, per trovarmi final-mente una risposta. Gli occhi mi caddero per caso sui capitoli 12 e 13 della prima lettera ai Corin-zi… Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l'amore ed in tal modo sarò tutto e il mio deside-rio si tradurrà in realtà.
Dalla 1° Lettera di S. Paolo
ai Corinzi 12,27-31.2,1-12
27Ora voi siete corpo
di Cristo e, ognuno secon-
do la propria parte, sue
membra. 28Alcuni perciò 02
Misericordia di Dio, che scendi al mondo nella persona del Verbo Incarnato
Misericordia di Dio, che scorre-sti dalla ferita aperta del Cuore di Gesù
Misericordia di Dio, racchiusa nel cuore di Gesù per noi e soprattutto per i peccatori
Misericordia di Dio, imperscruta-bile nell'istituzione dell'Euca-ristia
Misericordia di Dio, che fonda-sti la santa Chiesa
Misericordia di Dio, che istituisti il Sacramento dei Battesimo
Misericordia di Dio, che ci giu-stifichi attraverso Gesù Cri-sto
Misericordia di Dio, che per tut-ta la vita ci accompagni
Misericordia di Dio, che ci ab-bracci specialmente nell'ora della morte
Misericordia di Dio, che ci doni la vita immortale
Misericordia di Dio, che ci segui in ogni istante dell’esistenza
Misericordia di Dio, che conver-ti i peccatori, induriti
Misericordia di Dio, che ci pro-teggi dal fuoco dell'inferno
Misericordia di Dio, meraviglia per gli angeli, incomprensi-bile ai santi
Misericordia di Dio, presente in tutti i divini misteri
Misericordia di Dio, che ci solle-vi da ogni miseria
Misericordia di Dio, sorgente d'ogni nostra gioia
Misericordia di Dio, che dal nul-la ci chiamasti all'esistenza
Misericordia di Dio, che abbrac-ci tutte le opere nelle tue ma-ni
Misericordia di Dio, che coroni tutto ciò che esiste ed esiste-rà
Misericordia di Dio, in cui tutti siamo immersi
Misericordia di Dio, amabile conforto dei cuori esacerbati
Misericordia di Dio, speranza unica dei disperati
Misericordia di Dio, in cui i cuori riposano e gli spauriti trovano pace
Misericordia di Dio, che ispiri speranza contro ogni speran-za
Agnello di Dio, che togli i pecca-
ti del mondo, perdonaci, Signore Agnello di Dio, che togli i peccati
del mondo, esaudiscici, Signore Agnello di Dio, che togli i pecca-
ti del mondo, abbi pietà di noi.
Nel 3° Mistero dell’Annuncio meditiamo la chiamata di cia-scuno a servire il Vangelo Offriamo questa decina per l’Africa, perché in un conti-nente così ricco di risorse, sfrut-tato dall’ingordigia dei potenti e in preda alle guerre, non man-chino mai sguardi attenti e pre-murosi che si facciano annuncia-tori del cambiamento a favore della giustizia delle sue genti. Nel 4° Mistero della Carità me-ditiamo l’Amore di Dio che ci unisce Offriamo questa decina per l’America, perché le disparità e le disuguaglianze sociali esi-stenti vengano superate da una nuova cultura della solidarietà ispirata ai valori del Regno di Dio e le minoranze dei popoli siano rispettate nei loro diritti fonda-mentali. Nel 5° Mistero del Ringrazia-mento meditiamo la gioia che viene dalla Misericordia Quest’ultima decina la of-friamo per l’Oceania, perché le sue genti possano conoscere la
bellezza del Vangelo e, dalla vita che rinasce dalla Misericordia, sa-nare le divisioni, i conflitti culturali, etnici e sociali, per ritrovarsi tutti parte dello stesso Popolo di Dio. Salve regina Litanie della divina misericordia Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Misericordia di Dio, che scaturisci
dal seno del Padre confido in te!
Misericordia di Dio, massimo at-tributo della Divinità
Misericordia di Dio, mistero in-comprensibile
Misericordia di Dio, sorgente che emani dal mistero della Trinità
Misericordia di Dio, che nessuna mente né angelica né umana può scrutare
Misericordia di Dio, da cui provie-ne ogni vita e felicità
Misericordia di Dio, sublime più dei cieli
Misericordia di Dio, sorgente di stupende meraviglie
Misericordia di Dio, che abbracci tutto l'universo
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Dio li ha posti nella Chiesa
in primo luogo come apo-
stoli, in secondo luogo co-
me profeti, in terzo luogo
come maestri; poi ci sono i
miracoli, quindi il dono
delle guarigioni, di assiste-
re, di governare, di parlare
varie lingue. 29Sono forse
tutti apostoli? Tutti profeti?
Tutti maestri? Tutti fanno
miracoli? 30Tutti possiedo-
no il dono delle guarigioni?
Tutti parlano lingue? Tutti
l e i n t e r p r e t a n o ? 31Desiderate invece inten-
samente i carismi più gran-
di. E allora, vi mostro la via
più sublime 1 Se parlassi le
lingue degli uomini e degli
angeli, ma non avessi la ca-
rità, sarei come bronzo che
rimbomba o come cimbalo
che strepita. 2E se avessi il
dono della profezia, se co-
noscessi tutti i misteri e a-
vessi tutta la conoscenza,
se possedessi tanta fede da
trasportare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla. 3E se anche
dessi in cibo tutti i miei be-
ni e consegnassi il mio cor-
po per averne vanto, ma
non avessi la carità, a nulla
mi servirebbe. 4La carità è
magnanima, benevola è la
carità; non è invidiosa, non
si vanta, non si gonfia d'or-
goglio, 5non manca di ri-
spetto, non cerca il proprio
interesse, non si adira, non
tiene conto del male rice-
vuto, 6non gode dell'ingiu-
stizia ma si rallegra della
verità. 7Tutto scusa, tutto
crede, tutto spera, tutto
03
sopporta. 8La carità non a-
vrà mai fine. Le profezie
scompariranno, il dono
delle lingue cesserà e la co-
noscenza svanirà. 9Infatti,
in modo imperfetto noi co-
nosciamo e in modo imper-
fetto profetizziamo. 10Ma
quando verrà ciò che è per-
fetto, quello che è imperfet-
to scomparirà. 11Quand'ero
bambino, parlavo da bam-
bino, pensavo da bambino,
ragionavo da bambino. Di-
venuto uomo, ho eliminato
ciò che è da bambino. 12Adesso noi vediamo in
modo confuso, come in u-
no specchio; allora invece
vedremo faccia a faccia. A-
desso conosco in modo im-
perfetto, ma allora conosce-
rò perfettamente, come
anch'io sono conosciuto. 13Ora dunque rimangono
queste tre cose: la fede, la
speranza e la carità. Ma la
più grande di tutte è la ca-
rità
Alle parole del Salmo 130
ripetiamo assieme il ritornello:
L’anima mia ha sete del Dio vivente Quando vedrò il suo volto
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia. Speri Israele nel Signore, ora e sempre.
Proposta di riflessione
Preghiera di adorazione comunitaria
( al momento dell’esposizione )
Genti tutte, proclamate
il mistero del Signor,
del suo corpo
e del suo sangue
che la Vergine donò
e fu sparso in sacrificio
per salvar l'umanità.
04 09
Canto di reposizione
Quanta sete nel mio cuore: solo in Dio si spegnerà.
Quanta attesa di salvezza: solo in Dio si sazierà.
L'acqua viva che egli dà sempre fresca sgorgherà.
Il Signore è la mia vita, il Signore è la mia gioia.
Nel mattino io t’invoco: Tu, mio Dio, risponderai. Nella sera rendo grazie: Tu, mio Dio, ascolterai.
Al Tuo monte salirò, e vicino ti vedrò.
Pomeriggio
Recita del Santo Rosario con una particolare
intenzione verso le missioni
Nel 1° Mistero della Contem-plazione meditiamo il Volto Misericordioso di Dio Offriamo questa decina per l’Asia, perché la Luce che viene da Gesù possa dissipare le tenebre di chi è perseguitato a causa della fede, di chi non può confessarla liberamente e di quanti cadono vittime del terrore del fanatismo religioso. La luce che viene da Gesù illumini quanti vivono nell’ombra della morte. Nel 2° Mistero della Vocazio-ne meditiamo il progetto di Dio sull’umanità Offriamo questa decina per l’Europa, perché abbia il co-raggio di riconoscere l’impronta della fede cristiana nelle radici della sua storia, per riscoprire i valori della vera fratellanza, del-la solidarietà e dell’uguaglianza tra i popoli. Perché più che o-stentare la nostra eloquenza nel parlare di misericordia ci impe-gniamo ad essere misericordiosi come il Padre
Quali sono i piccoli atti di amore che possiamo fare per essere segno dell’amore di Dio? Sono capace di perdonare? Come segno del perdono che ho ricevuto anch’io?
Preghiera per la reposizione
Con gioia, o Gesù, vengo ogni sera davanti a te per ringraziarti dei doni che mi hai fatto e per chiederti perdono delle mancanze che ho commesso. Vengo a te con fiducia. Ricordo la tua parola: «Non sono quelli che stanno bene che hanno bisogno del medi-co, ma i malati». Gesù, guariscimi e perdonami. E io, Signore, ricorderò che l'anima alla quale tu hai perdonato di più deve a-marti di più. Ti offro tutti i battiti del cuore come altrettanti atti di amore e di riparazione e li unisco ai tuoi meriti infiniti. Ti supplico di agire in me senza tener conto delle mie resistenze. Non vo-
glio avere altra volontà che la tua, Signo-re. Con la tua grazia, Gesù, vo-glio cominciare una vita nuova nella quale ogni istante sia un at-to di amore. Signore, lo splendo-re della tua luce ha illuminato il mio cuore. Ti chiedo perdono per i miei fratelli peccatori. Ac-cetto di mangiare del pane della sofferenza fino a quando tu vor-rai. Non voglio alzarmi da questa tavola colma di amarezza, alla quale siedono i peccatori, prima del giorno che tu hai stabilito... A nome mio e dei miei fratelli, ti ripeto: «Abbi pietà di noi, Signo-re, perché siamo peccatori». Si-gnore, ti prego, liberaci dal pec-cato e rendici giusti e santi da-vanti a te. Gesù, se' è necessario che la tavola che i peccatori han-no sporcato sia purificata da un'anima che ti ama, accetto di mangiare sola il pane della prova fino a quando ti piacerà di intro-durmi nel tuo regno luminoso. La sola grazia che ti chiedo è di non offenderti mai... Signore, tu lo sai, non ho altri tesori se non le anime che a te è piaciuto unire alla mia.
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Voglio seguirti portando la mia croce. Signore, vieni in mio aiuto e guidami nel cammino. La tua voce, Si-gnore, ha un'eco profonda nel mio cuore. Gesù, mio Signore e mio Dio, voglio diventare in tutto simile a te, voglio soffrire e morire con te, per raggiungere con te la gioia della risurrezio-ne. Tu, quel gran Dio che l'universo adora, vivi in me giorno e notte. E sempre la tua voce mi implora e mi ripete: «Ho sete, ho sete di amore»! Anch'io voglio ri-petere la tua divina pre-ghiera: ho sete d'amore. Io ho sete d'amore! Sazia la mia speranza, accresci in me, o Signore, il tuo ardore divino. Ho sete d'amore! Quale sofferenza, mio Dio, e come grande! Come vor-rei volare da te! Il tuo amo-re, o Gesù, è il mio solo martirio; perché più brucia d'amore, più desidera a-marti l'anima mia. Gesù, fa' che io muoia d'amore per te!
Dato a noi da madre pura,
per noi tutti s'incarnò.
La feconda sua parola
tra le genti seminò;
con amore generoso
la sua vita consumò.
Nella notte della Cena
coi fratelli si trovò.
Del pasquale sacro rito
ogni regola compì
e agli apostoli ammirati
come cibo si donò.
La parola del Signore
pane e vino trasformò:
pane in carne, vino in sangue,
in memoria consacrò!
Non i sensi, ma la fede prova questa verità
Iniziamo l’adorazione con questa preghiera di Santa Teresa di Gesù bambino
Signore Ge-sù, tu hai da-
to la vita per me: io voglio donare la mia a te. Signore Gesù, tu hai detto: «Amore più grande non c'è che dare la vita per gli amici». Il mio supremo amore sei tu. è sera. Il giorno ormai decli-na. Resta con me Signore.
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nulla senza la carità, e che que-sta medesima carità é la via più perfetta che conduce con sicu-rezza a Dio. Avevo trovato final-mente la pace. Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ritrovavo in nessuna delle membra che san Paolo aveva descritto, o meglio, volevo veder-mi in tutte. La carità mi offrì il car-dine della mia vocazione. Com-presi che la Chiesa ha un corpo composto di varie membra, ma che in questo corpo non può mancare il membro necessario e più nobile. Compresi che la Chie-sa ha un cuore, un cuore brucia-to dall'amore. Capii che solo l'a-more spinge all'azione le mem-bra della Chiesa e che, spentp questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il Van-gelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Compresi e conobbi che l'amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l'a-more é tutto, che si estende a tutti i tempi e a tutti i luoghi, in una parola, che l'amore é eter-no. Allora con somma gioia ed estasi dell'animo grida: O Gesù, mio amore, ho trovato finalmente la mia vocazione. La mia voca-zione é l'amore. Si, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto me lo hai dato tu, o mio Dio.
Per l’adorazione
e la riflessione personale
Dall'«Autobiografia» di san-
ta Teresa di Gesù Bambino, vergine
Siccome le mie immense aspirazioni erano per me un martirio, mi rivolsi alle let-tere di san Paolo, per tro-
varmi finalmente una risposta. Gli occhi mi caddero per caso sui capitoli 12 e 13 della prima lette-ra ai Corinzi, e lessi nel primo che tutti non possono essere al tempo stesso apostoli, profeti e dottori e che la Chiesa si compo-ne di varie membra e che l'oc-chio non può essere contempo-raneamente la mano. Una rispo-sta certo chiara, ma non tale da appagare i miei desideri e di dar-mi la pace. Continuai nella lettu-ra e non mi perdetti d'animo. Tro-vai così una frase che mi diede sollievo: «Aspirate ai carismi più grandi. E io vi mostrerò una via migliore di tutte» (1 Cor 12, 31). L'Apostolo infatti dichiara che anche i carismi migliori sono un
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dono, sicura come sono che quando si ama non si fanno calcoli. lo ho dato tutto al Cuore divino che trabocca di tenerezza! Non ho più nulla. La mia sola ricchezza è vivere d'amore. Leggera è la fatica del cammino, ma se cado, o Gesù, a ogni passo tu mi rag-giungi. Di volta in volta mi sollevi, mi avvolgi nel tuo ab-braccio, e mi dai la tua grazia. lo vivo di amore. Vivere d'a-more è un navigare incessan-te, seminando nei cuori la gioia e la pace. Mi incita la carità, o mio Gesù, perché ti vedo in tutte le anime sorelle. La carità, ecco la mia sola stella. Alla sua luce, vogo di-ritta. E sulla vela è scritto il mio motto: Vivere d'amore. Vivere d'amore, che strana pazzia! Il mondo mi dice: smettila di cantare e bada a non sprecare la tua vita. I ta-lenti che hai, impiegali util-mente! Ma amarti, Gesù, che perdita feconda! Tutto ciò che sono e che ho è tuo, Gesù. Io voglio cantare lasciando il mondo. Io muoio di amore. Morire d'amore, ecco la mia speranza: quando vedrò spezzati i miei lacci, Dio sarà la mia ricompensa: non vo-glio altri beni. Sono tutta pre-
Nel cuore della Chiesa, mia ma-dre, io sarò l'amore ed in tal modo sarò tutto e il mio desiderio si tra-durrà in realtà. Preghiera di Santa Teresina
Signore Gesù, tu hai det-to: «Se uno mi ama, metterà in pratica la mia parola, e il Padre mio lo amerà. Io verrò da lui con il Padre mio e abiteremo con lui... Come il Padre ha a-mato me, così io ho amato voi: rimanete nel mio amore». Vi-vere d'amore è custodirti, Ver-bo increato, Parola del mio Di-o. Io ti amo e tu lo sai, o Gesù. Lo Spirito di amore mi incen-dia col suo fuoco. Amando te, Gesù, attiro il Padre nel mio debole cuore, come tu hai det-to. O Trinità, tu sei prigioniera del mio amore. Vivere d'amore non è piantare la tenda sulla cima del Tabor, ma salire con te sul Calvario, o Gesù, e desi-derare il tesoro della croce. Vi-vrò in cielo esultante, quando ogni prova sarà passata per sempre. Ma quaggiù voglio vivere d'amore, costi quel che costi, pagando il prezzo della sofferenza. Vivere d'amore quaggiù è un darsi smisurato, senza chiedere nessuna ricom-pensa. Senza far conti io mi
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