TENDINOPATIE Dr. Felix Alberto Rossato Biella Giugno 2009.

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TENDINOPATIETENDINOPATIE

Dr. Felix Alberto RossatoBiella Giugno 2009

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IL TENDINE

I tendini sono robuste strutture fibrose che connettono i muscoli alle ossa e consentono di

trasmettere, distribuire e graduare le sollecitazioni che le attività muscolari esercitano

costantemente sull’apparato scheletrico.

osso

tendine

muscolo

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Tenociti:• Collagene (resistenza)• Matrice

extracellulare proteoglicani

Peritenonio:• Epitenonio

(vasi, nervi)

• Paratenonio (fibre elastiche, collagene,

cellule sinoviali)

1-3mm

ANATOMIAANATOMIA

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ANATOMIAANATOMIA

• 30% Collagene (il 70% è collagene tipo I)• 2% Elastina• 68% Acqua

• Nella sua morfologia d’insieme il tessuto tendineo è costituito da fillieri di cellule tenute in contatto tra loro, separate da fasci di fibre di collagene contenenti poche fibre elastiche

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FUNZIONI DEI TENDINIFUNZIONI DEI TENDINI• Meccanica: trasmissione del Meccanica: trasmissione del

movimento,prodotto dalla movimento,prodotto dalla contrazione muscolare, dal contrazione muscolare, dal muscolo all’ossomuscolo all’osso

• Propriocettiva: all’interno di Propriocettiva: all’interno di ogni struttura tendinea si ogni struttura tendinea si trovano gli organi tendinei del trovano gli organi tendinei del Golgi ed i fusi neuro muscolari Golgi ed i fusi neuro muscolari che forniscono informazioni che forniscono informazioni sullo stato di tensione di tutto il sullo stato di tensione di tutto il complesso muscolo-tendineocomplesso muscolo-tendineo

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ALLUNGAMENTOALLUNGAMENTO DEL DEL TENDINETENDINE

Fino al 4% è fisiologico

Dal 4% al 8% non è più fisiologico e iniziano a prodursi le prime rotture dei vasi

Oltre l’8% i rischi di lesione sono elevati

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LA GIUNZIONE MUSCOLO-TENDINEA Punto di Unione con il musculo

LA GIUNZIONE OSTEO-TENDINEA

DUE ZONE ANATOMICHE AD ALTADUE ZONE ANATOMICHE AD ALTASPECIFICITÀ DI FUNZIONE:SPECIFICITÀ DI FUNZIONE:

Punto di Unione con l’osso

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Giunzione musculo-tendinea Giunzione osteo-tendinea

ALTA SPECIFICITÀ DI FUNZIONEALTA SPECIFICITÀ DI FUNZIONE::

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PATOLOGIA TENDINEAPATOLOGIA TENDINEA

• Tendinopatie ad eziologia meccanicaa) Tendinopatie inserzionalib) Tenosinovitic) Peritendinitid) Peritendiniti e tenosinoviti associate a tendinosie) Tendinosi e metaplasie

• Tenosinoviti batteriche• Tendinopatie nelle malattie dismetaboliche e nelle

collagenopatie• Rotture sottocutanee• Lesioni traumatiche chiuse e aperte• Tumori

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EZIOLOGIA MECCANICAEZIOLOGIA MECCANICA

- Trauma diretto: danno alla micro-vascolarizzazione provocato dall’edema post-traumatico

- Microtraumi ripetuti:

Esogeni : abbigliamento, attrezzature sportive, calzature.

Endogeni: anomalie congenite, affezioni dello scheletro primitive o secondarie, ipersollecitazioni funzionali)

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TENDINOPATIE INSERZIONALITENDINOPATIE INSERZIONALI

Caratterizzate da fenomeni infiammatori e degenerativi della giunzione osteo-tendinea

Si manifestano clinicamente con dolore e limitazione funzionale piú o meno intensa.

Solitamente dovute ad over-use

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tendini della cuffia dei rotatori tendine del capo lungo del bicipite tendini dei muscoli epicondiloidei

ed epitrocleari tendini degli abduttori ed extrarotatori

dell’anca inserzione distale del grande gluteo inserzione distale dell’ileo-psoas tendini adduttori della coscia tendine quadricipitale

Quali Tendini?Quali Tendini?

TENDINOPATIE INSERZIONALITENDINOPATIE INSERZIONALI

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PERITENDINITI - PERITENDINITI PERITENDINITI - PERITENDINITI CON TENDINOSICON TENDINOSI

Peritendiniti pure: caratterizzate da fenomeni flogistici dei foglietti peritendinei senza interessare il tessuto tendineo vero e proprio

Peritendiniti con tendinosi: caratterizzate da fenomeni infiammatori peritendinei associati a degenerazione del tessuto tendineo

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bandelletta ileo-tibiale tendini della zampa d’oca tendine d’achille tendine rotuleo tendine del bicipite femorale

QualiQuali tendinitendini??

PERITENDINITI - PERITENDINITI PERITENDINITI - PERITENDINITI CON TENDINOSICON TENDINOSI

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AchillodiniaAchillodinia

TumefazioneDolore spontaneoDolore al pinzamentoRx – Ecografia - RM

Tendinite del rotuleoTendinite del rotuleoTumefazione Dolore spontaneo anterioreDolore al pinzamentoRx – Ecografia - RM

PERITENDINITI - PERITENDINITI PERITENDINITI - PERITENDINITI CON TENDINOSICON TENDINOSI

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TENDINOSI E METAPLASIETENDINOSI E METAPLASIE

I processi degenerativi dei tendini sono asintomatici se non sono presenti processi infiammatori.

Caratterizzate da manifestazioni degenerative del tendine, talora associate a focolai di metaplasia osteo-cartilaginea

L’evoluzione più temibile delle tendinosi è la ROTTURA SOTTOCUTANEAROTTURA SOTTOCUTANEA,, in quanto il tessuto colpito dal processo degenerativo è meno resistente agli stimoli meccanici.

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Consiste nell’iniezione nel tendine patologico di un Consiste nell’iniezione nel tendine patologico di un concentrato di piastrine autologhe, ricavato per concentrato di piastrine autologhe, ricavato per centrifugazione dal sangue prelevato dal paziente centrifugazione dal sangue prelevato dal paziente stesso.stesso.

Viene eseguito dopo il fallimento dei normali Viene eseguito dopo il fallimento dei normali trattamenti non invasivi, prima di ricorrere al trattamenti non invasivi, prima di ricorrere al trattamento chirurgico.trattamento chirurgico.

TRATTAMENTO CON FATTORI TRATTAMENTO CON FATTORI PIASTRINICIPIASTRINICI

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TRATTAMENTO CON FATTORI TRATTAMENTO CON FATTORI PIASTRINICIPIASTRINICI

Patologie Tendinee che possono essere trattate:Patologie Tendinee che possono essere trattate:

-Epicondilite (Gomito del Tenista)Epicondilite (Gomito del Tenista)-EpitrocleiteEpitrocleite-Fascite PlantareFascite Plantare-Tendine d’AchileTendine d’Achile-Tendine RotuleoTendine Rotuleo-Tendinite ischio-cruraleTendinite ischio-crurale-PubalgiaPubalgia-Trocanterite (periartrite dell’ancaTrocanterite (periartrite dell’anca-Primo stadio di Artrosi di ginocchioPrimo stadio di Artrosi di ginocchio-Periartrite scapolo-omeralePeriartrite scapolo-omerale

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TRATTAMENTO CON FATTORI TRATTAMENTO CON FATTORI PIASTRINICIPIASTRINICI

ProceduraProcedura

1. Colloquio Preliminare (consenso)

2. Prelievo del sangue venoso:

3. Estrazione del plasma ricco di piastrine:

4. Disinfezione della cute

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TRATTAMENTO CON FATTORI TRATTAMENTO CON FATTORI PIASTRINICIPIASTRINICI

ProceduraProcedura

5. Anestesia locale

6. Scarificazione locale della zona affetta

7. Iniezione del concentrato piastrinico

8. Medicazione

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EPICONDILITEEPICONDILITE

Degenerazione del tessuto dei tendini estensori del polso e dell’avambraccio a livello del gomito.

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TENDINITE/ TENDINOSI DI ACHILLETENDINITE/ TENDINOSI DI ACHILLE

La patologia del tendine di Achille può essere acuta o cronica :

• Acuta: è presente l'infiammazione • Cronica: c’è una degenerazione delle fibre tendinee che può progredire fino al parziale o al completo strappo

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Un concentrato piastrinico di 3-5ml è il quantitativo massimo da utilizzare in questo tipo di trattamento.

Sistemare il paziente in posizione prona. Palpare l’area cercando il punto di maggiore sensibilità.

Preparare e coprire il paziente in maniera

sterile.

Utilizzando l’ago da 25 e la siringa da 5 fornite dal Kit, infiltrare nella cute, nel tessuto sottocutaneo e nel tendine 2-3ml di anestetico locale nell’area di maggior sensibilità. Aspettare 2-3 minuti affinché l’anestetico faccia effetto.

TENDINITE/ TENDINOSI DI ACHILETENDINITE/ TENDINOSI DI ACHILE

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Un concentrato piastrinico di 3-5ml è il quantitativo massimo da utilizzare in questo tipo di trattamento.

Nota: Il PRP deve essere prima portato a pH.Utilizzando l’ago da 22 e la siringa da 10ml forniti dal Kit, introdurre 3-5ml di PRP nell’area di maggior sensibilità o più dolorosa.

Una sola somministrazione con più penetrazioni nell’area di maggior sensibilità (5-7) è sufficiente.

 

Medicare sterilmente l’area dell’iniezione. Tenere il paziente in posizione prona per 15 minuti affinché il PRP rimanga localizzato nell’area di somministrazione. Prescrivere al paziente un antidolorifico da utilizzare nelle prime 24-48 ore dal trattamento.

TENDINITE/ TENDINOSI DI ACHILETENDINITE/ TENDINOSI DI ACHILE

Page 26: TENDINOPATIE Dr. Felix Alberto Rossato Biella Giugno 2009.

FASCITE PLANTAREFASCITE PLANTARELa fascite plantare: dolore del tallone che può portare ad un cambiamento patologico-degenerativo del tessuto simile a quello che si osserva nella spalla del tennista

Cambiamento o un aumento dell’attivitàAssenza di supporto dell’arcoMancanza di flessibilità dei muscoli del polpaccioSovrappesoLesione improvvisaUtilizzo di scarpe poco ammortizzate su terreni duriUtilizzo di scarpe che non fasciano bene il piedeStare troppo tempo in piedi

Cause:

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UTILIZZO DI FATTORI DI CRESCITA UTILIZZO DI FATTORI DI CRESCITA NELLE FASCITI PLANTARI NELLE FASCITI PLANTARI

Un concentrato piastrinico di 3-5ml è il quantitativo massimo da utilizzare in questo tipo di trattamento.

Primo Step:  Sistemare il paziente in posizione supina con il piede posizionato in modo ottimale per l’iniezione. Palpare il piede per cercare il punto di maggiore sensibilità.

Secondo Step:  Preparare e coprire il paziente in maniera

sterile.

Terzo Step:  Utilizzando l’ago da 25 e la siringa da 5 incluse nel Kit, infiltrare nella cute, nel tessuto sottocutaneo e nel tendine 2-3ml di anestetico locale nell’area di maggior sensibilità. Aspettare 2-3 minuti affinché l’anestetico faccia effetto.

Quarto Step:  Nota: Il PRP deve essere prima portato a pH con la tecnica descritta precedentemente.Utilizzando l’ago da 22 e la siringa da 10ml forniti dal Kit, introdurre3-5ml di PRP nell’area di maggior sensibilità o più dolorosa.

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Quinto Step:  Una sola iniezione con più penetrazioni nella fascia (5-7) è sufficiente.

 

Sesto Step:  Medicare sterilmente l’area dell’iniezione. Tenere il paziente in posizione supina per 15 minuti affinché il PRP rimanga localizzato nell’area di somministrazione. Prescrivere al paziente un antidolorifico da utilizzare nelle prime 24-48 ore dal trattamento.

Settimo step:  Far indossare al paziente lo stivale-immobilizzatore. Mantenere il paziente in per 48 ore. Lo stivale-immobilizzatore deve essere utilizzato per 2-3 settimane successive al trattamento.

UTILIZZO DI FATTORI DI CRESCITA UTILIZZO DI FATTORI DI CRESCITA NELLE FASCITI PLANTARI NELLE FASCITI PLANTARI

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Nostra Esperienza: EPICONDILITE

• Gel Piastrinico Autologo• Studio prospettico con un Follow-up di 12 settimane dopo le infiltrazioni.•Utilizzo di scala di VAS•Soggetti con insucceso di tratamento infiltrativo locale con farmaci cortisonici o altri medicamenti locali dopo 6 settimane di trattamento.

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Epicondilite

Numero de Infiltrazione

32

93

Pazienti %

7525

Destro 10 2Sinistro

SESSO

FM 7

5

8317

58 42

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Epicondilite

Regresione della Sintomatologia 9

Pazienti %

75

Chirurgico 1

Recidiva della Sintomatologia

2

17

8

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Tendinite d’Achile

Unica Infiltrazione 3

Pazienti %

100

3

100

Regressione della Sintomatologia

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Fascite Plantare

3 2

Pazienti %

100

2

100

Regressione della Sintomatologia

Infiltrazioni

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Conclusioni

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Grazie...