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Anno XX - N° 6 Giugno 2009 Mensile della comunità Tempo di vacanze

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Anno XX - N° 6 Giugno 2009Mensile della comunità

Tempo di vacanze

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Bonate Sotto2 l’

L’INCONTRO DI BONATE SOTTOPeriodico mensile della comunità di Bonate Sotto. Reg. Trib. di BG n. 11 del 13.04.1990. Direttore Responsabile: Giovanzana Maria Luisa - Redazione: Casa Parrocchiale - Via S.Sebastiano, 1 - 24040 Bonate Sotto (BG) - Pubbl. in. al 70% - Stampa: Tipografia dell’Isola s.n.c. - Terno d’Isola (BG).

ANNO XX - NUMERO 6 - GIUGNO 2009

ORARIO delle SS. MESSE e pOSSIBILITà DI CONfESSIONI

LuNEDI ..........ore 8.30 - 16.30 - 20.00 (Chiesina dell’Oratorio)

MARTEDI .......ore 8.30 - 16.30 - 20.00 (Chiesa S. Lorenzo)

Confessioni ore 15.30 - 16.15

MERCOLEDI ..ore 8.30 - 16.30 (Elementari e Medie) - 20.00

GIOvEDI .........ore 8.30 - 16.30 - 20.00

Confessioni dalle ore 9.00

vENERDI ........ore 8.30 - 16.30 (Cresimandi - 3ª Media) - 20.00

SABATO .........ore 8.30 - 18.00 (prefestiva)

Confessioni dalle ore 16.00

DOMENICA ....ore 7.00 - 9.00 - 10.30 - 18.00

vISITA pERSONALE (la chiesa rimane aperta ogni giorno feriale dalle 9.00 alle 11.00)

CATECHESI ADuLTI: ogni martedì ore 9.00

LECTIO DIvINA: ogni lunedì ore 17.00 nella chiesina dell’oratorio

CONfESSIONI: ogni sabato dalle ore 16.00 alle ore 18.00 in chiesa parrocchiale

COpERTINA:Tempo di vacanze

INDIRIZZI E TELEFONI

DON fEDERICO BROZZONI - pARROCOVia S. Sebastiano, 1 tel. 035 99.10.26

DON GIuSEppE AZZOLA - DIR. ORATORIOVia G. Donizetti, 2 tel. 035 99.54.04

DON ETTORE RONZONIVia Ghiaie, 34 - GhIAIE DI BONATE tel. 035 61.31.19

www.oratoriosangiorgio.it

SCuOLA MATERNA “REGINA MARGHERITA”Via A. Locatelli, 1 tel. 035 99.10.68

fARMACIA tel. 035 99.10.25

AMBuLANZA / CROCE ROSSA tel. 035 99.44.44

GuARDIA MEDICA tel 035 99.53.77

IL PROSSIMO NUMERO IL 27 SETTEMbRE 2009

TERMINE pER CONSEGNA ARTICOLICasa del parroco entro il 10/9/2009

E-mail: [email protected]

SoMMArioLA PAROLA DEL PARROCO

• Buonevacanze

• LaMontagna

CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

SETTORI

• SettoreFormazione

• SettoreLiturgia

• SettoreFamiglia-Scuola

• SettoreCaritàeMissione

LE ASSOCIAZIONI

• Dall’UNITALSI

• LaPiaAssociazionedimutuosuffragio delSantoPerdonod’Assisi

• CentridiPrimoAscoltoeCoinvolgimentoCaritas

• Dall’AssociazioneDiaconiadell’Isola beatopapaGiovanniXXIII

• DalleACLI

• DallaResidenzaSocioSanitariaperDisabili pressoilCentroBernareggi

VITA DELLA CoMUNITà

• DalleomeliediDonTarcisio

• Laredazioneringrazia

• IlSantodelmese

• Notiziedistorialocale

• Generositàperlaparrocchia

• FlashsuBonateSotto

NELLENoSTREFAMIGLIE

AuTOffICINA, CARROZZERIA, SOCCORSO, STRADALE

FRATELLIANGIOLETTI

s.N.c.

BONATE SOTTO - Via Vitt.Veneto, 64Tel. 035 / 99.10.27

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Laparolaparrocodel

Buone vacanze

L’estate è un tempo propizio per avere momenti di pausa ristoratrice. È un tempo benedetto nel quale aumentano le possibilità di scelta nell’organizzare e vivere le proprie giornate e più numerose si fanno le occasioni per un rapporto disteso con il creato, con gli amici, con Dio.E’ una stagione nella quale l’espandersi del turismo culturale facilita la scoperta di altri popoli, culture e civiltà e allarga i confini dello spirito favorendo il ri-spetto per ogni uomo e la tolleranza verso sensibilità e valori differenti dai nostri. Anche uno spazio per forme di turismo religioso o per vere e proprie esperienze di spiritualità, che rispondono a un profondo bisogno del cuore e che aiutano ad aprire l’anima a quell’incontro con il Creatore, nel quale essa trova vero riposo e gioia piena.La Domenica costituisce come il paradigma di tutta l’estate. Siamo allora tutti invitati a far sì che l’Eu-caristia della Domenica sia davvero il cuore vivo e palpitante di tutta la nostra estate. E perché il nostro sia “un Giorno del Signore lungo tutta una estate”, il nostro anno di lavoro e di fatica sfoci nell’incontro con Dio, per esprimergli il ringraziamento e la gioia di aver goduto dei frutti della terra, dei prodotti dell’ingegno dell’uomo, della solidarietà e della collaborazione che ci costruisce come famiglia umana incamminata a fare “cieli nuovi e una nuova terra” di cui l’Eucaristia è il segno e la risorsa.Non manchino veri e propri momenti di riposo, nei quali liberarci dalla schiavitù di una indebita assolu-tizzazione del lavoro e del profitto. Godiamo, se ne ab-biamo la possibilità, del creato, della sua bellezza e dei suoi beni. Diamo spazio anche a forme di sano diverti-mento e a momenti di relazioni gratuite. E tutto questo concorra a dare alla nostra estate anche la dimensione della festa, di una festa radicata nella gioia cristiana della comunione con Dio.Alle famiglie vorrei suggerire la visita a qualche San-tuario, la sosta di alcuni giorni nei monasteri per mo-

menti di condivisione spirituale, un soggiorno in quel-le “case per ferie” che curano l’accoglienza fraterna, attenti ai bisogni di serenità e di riservatezza che le nostre famiglie ricercano per una vacanza positiva e salubre per l’anima .Ai fedeli rivolgo l’invito a non “dimettere” la fede in tempo di vacanza, ma a divenire testimoni e missiona-ri di quei valori umani e cristiani che sono il “sale” e la “luce” in una cultura sempre meno intrisa di fermento evangelico.Buona estate a tutti!

CardinaleDionigiTettamanzi(Arcivescovo di Milano)

UNA BiCiCLETTA AL PArroCoConl’avvicinarsidell’anniversariodell’ordinazionesacerdotaledidonFederico(èstatoordinatoil27giugno1970),ivolontariedamicihannoregalatounasplendidabiciclettaconl’augurio:“pedali!”.DonFedericoharisposto:“Celametteròtutta!Peroraungraziedicuore”.

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La Montagna“I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia l’opera sua”(Sl18).Ilcieloelaterraparlanounlinguaggioaccessibi-lea tutti, grandi epiccoli,uominidiuna razzaodell’altra,diunareligioneodiun’altra.Senoisia-mocapacidiguardareediascoltare, sentiamo lavocedellabellezzadeifiorichechiedonodiessereguardati, ilcaloredelsolechetuttorischiaraefavivere,ipratielesorgenticheaccolgonolavitaelaconservano,imontielecollinecheospitanoognisortadibestieearmenti,dipianteearbusti.Que-sterealtàdellavitaquotidianafannoscattarenellepersoneattenteesensibililamolladellostuporeedellameraviglia,eun’ardentecuriositàdiconosce-reColuicheperprimolehaposteinessere.Hosempreamatoandareinmontagnaperchéos-servatorioprivilegiatodelcreato.Inmontagnanonsipuòrestareindifferenti,nonsipuònoncredereinDio.MentresalgosuunmontepercepiscoinmodosensibileedistintoleparoledellaGenesi: “Dio vide che era cosa buona… Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona” (Gen 1). Ealloralagioia invade la mia anima e quella delle personechecamminanoaccantoame.Ungiorno,però,hovissutounasituazionechehadell’incredibile.Lun-goilcamminounapersonasiunìalnostrogruppo.Fupernoiuncompagnodiviaggioprezioso,per-chéconoscevaquellamontagnacomeleditadellamano,esapevarispondereatuttelenostredoman-de.Lesueparolesembravanol’ecodiquelledelDiodellacreazione:“Evidecheeracosabuona…evidecheeracosamoltobuona”.Raggiunta lavetta,cifermiamo per uno spuntino. Io mi sedetti vicinoa lui per carpirgli qualche altro segreto di quellamontagnaemideliziavodellesueparoleedelsuoentusiasmo.Fuquichemifecequestaconfidenza:‘IononcredoinDio’.Questeparoledetteconmol-topacatezza,risuonaronoaimieiorecchicomeuntuono a ciel sereno. Chi lo avrebbemai pensato?Dopoilprimomomentodismarrimentopensaialle

paroledellibrodellaSapienzaeaquellediSanPa-olonella letteraaiRomani. Il librodellaSapienzaaffermasenzaombradidubbiochelagrandezzaelabellezzadellanaturanonpossonocherimandarealloroAutore,chehaseminatonellacreazionelesuetracceproprioperchétuttipotesserotrovarlo.Mapoiconcludeamaramentechenonsempregliuominilohannoriconosciuto:nonlohannotrova-to,sisonoingannatilasciandosisedurredall’appa-renzaedallabellezzadellecosearrivandotalvoltaaconsiderarecome‘dei’glielementidellanatura.La loro ignoranza, in parte comprensibile perchéabbagliatidallabellezzadellecosecreate,nonèindefinitivascusabile,“poiché–diceSanPaolo-ciòchediDiosipuòconoscereè loromanifesto;Diostessolohaloromanifestato”(Rm1,18).Quell’uo-mointelligentehasaputoparlareconentusiasmodelle cose belle della creazione, ma non è riusci-toaparlarediDio,cioèarenderelodeaDioperibeneficichedispensaallesuecreature.Quell’uomorobustohascalatotantemontagne,manonèriu-scitoaraggiungerelavettapiùimportante:l’oreb,lamontagnadiDio.

don Federico Brozzoni

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Consiglio Pastorale Parrocchiale

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Sintesi della seduta del CPaP18 aprile 2009 (seconda parte)

NelnumeroprecedenteabbiamopresentatogranpartedellarelazionetenutadaDonGiuseppeAzzolasultema:“Educare i figli in chiave vocazionale”. Inquestapubblicazionevogliamoultimarelasuaanalisieportareaconoscenzadellacomunitàleconsiderazionipiùsignificativechesonoscaturitedaldibattitoall’internodelConsiglioPastoralePar-rocchiale.

Leduedimensionidell’educare(quelladelleregolelegateall’oggiedellafiducialegataalfuturo)sirealizzanoconcretamentenellacomunitàcristiana,inparticolarenelletre“case”dellacomunità:laChiesa,laCasadellaCarità,l’oratorio,taliluoghinonesaurisco-noperòtuttigliambitidovesipossonosvilupparetalidimensioni.LaChiesapotrebbeessereconsideratacomelacasaincuisicelebranoiriti,siascoltalaParola.Peralcuniquestadimensioneèsufficiente,altri, invece,cercanodideclinarelalorofedeinaltriambiti,sipreoccupanodistareaccantoairagazzi,aigenitoripereducareinchiavevocazionale.LaCasadellaCaritàèsegnodell’attenzioneversogliultimi,inquestoluogosiascoltanoquellichehannodiversenecessità.L’oratorioèil luogoincuiilritocelebrato,leregoleassimilatetrovanounapossibilitàdisvilupparsiattraversoilvolontariato,ilgioco,l’accompagnareiragazziconpazienza,instillandoinloroil“gusto”perlavita,laconvinzionechevalelapenaspendersi,giocarebenelepropriecarte.Negliannipassati–perfareunabreveparentesistorica–eraprobabilmentepiùfacilel’educazioneinquantosussistevaunagrandepropostacondivisa(ciòchedicevanoige-nitori,venivaribaditoanchedalparroco,dallascuolaedalmondo).oggigiorno,invece,esisteunatalecomplessitàdiproposteenessunoha ilmonopolio,neanche igenitori(quellochesiproponeincasaè,avolte,incontrapposizioneconciòchesidiceascuola,inparrocchia,congliamicioinaltriluoghi).Pensandoaquestasituazionediestremacomplessitàediframmentazione,occorredo-mandarsicomeunapersonapossasviluppareunavocazionedavantiacontrappostecon-cezionidivita;diventadavverodifficiletrovareleenergieperdareunarispostaunitaria.Lavocazioneè,infatti,unarispostaunitariaealgiornod’oggièarduoperunragazzotrovarequellecondizioniperdireunsìdefinitivoadunasceltacheimplicatuttalaper-sona.L’aspettopositivo,nellacomplicatasituazioneodierna,consistenelfattochelefamiglieiscrivonoancorainunapercentualemoltoelevatailorofiglialcatechismo,alCRE,ossiasonofavorevoliallafrequentazionedell’oratorio,perché?Sipotrebbepensaresuperficial-mentecheigenitorimandanoilororagazziall’oratoriointendendoquestoluogocomeunasortadi“parcheggio”maDonGiuseppevapiùinprofonditàconlasuarispostacheperluièquellafondamentale:lefamiglieindirizzanoancorailorofigliinoratorioperchéigenitoripercepisconocheèunluogoincuisivuolbeneairagazzi,dovesilavorapereducareallamanieradidonBoscocheaffermavachel’educazioneè“affaredicuore”.Ilfattochelamaggiorpartedeiragazzifrequentaancoral’oratorioèunagrandeoppor-tunità.Compitodeglieducatorièdisaperliaccogliere,accompagnareproponendoloroqualcosadi significativo.Gli educatori, i catechisti, gli animatori,mettonopassionee

acuradiElisaSgarzi

Si riporta qui di seguito la seconda parte della sintesi della seduta delConsiglio Pastorale Parrocchiale del 18 aprile 2009 sul tema

“Educare i figli in chiave vocazionale”.

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Cons

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dedizioneinciòchefanno,tuttociòèdimostratoanchedalfattochechisiimpegnainquestocompitolosvolgecomevolontario.Vieneacrearsicosìun’alleanzatraparrocchia,oratorioefamigliaperchéigenitoriavvertonocheilmetodoeducativodell’oratoriosifondasulvolerbeneailorofigli,sullafiducia,sulfattocheseanchequalcunosbaglia,puòrialzarsi inpiedi,crescere,migliorare,giocarealmeglio lasualibertàe incontrarequellaParolacheinterpella.

Concretamente ciò che attualmente realizza questa alleanza tra famiglia e comunitàcristiana–prosegueDonGiuseppe–èrappresentatodainuoviincontrichesonostatiavviaticonigenitorideiragazzidellacatechesi(inparticolareconigruppidellaprimaedellasecondaelementare).Gliincontrideigenitoridiprimaelementaresonotenutidaduecoppiedigenitorichesistannospecializzandoinquestocompitononperinsegnarequalcosaadaltrigenitorimaperprovocare,stimolareigenitoriacondividereesperienze,riflessioni. Igenitori, inquestomodo,sisentonocoinvolti,sentonolafiduciadapartedellaparrocchiaedeicatechisti.Neigenitoridiprimaelementarevengonopoi indivi-duatialtriquattroocinquegenitorichesirendonodisponibiliagiocareilruolodeglistimolatoridelgruppocheproseguiràilcamminoinseconda,terza,quartaelementare,ecc.sollecitandocondomandeaffinchésicontinuiancoraariflettereinquestosenso.Glistessigenitoristannoportandoavantiunmododiversodieducazione,cheèquellodiintendereiragazzinoncomedeisacchivuotidariempiremadeisacchipienichedasvuotare.

Alterminedellarelazione,iniziaildibattito.Prendonolaparolaunarappresentantedeiquattrogenitoridiprimaelementarecheanimanoquestinuoviincontridicatechesieunpapàtraigenitorichehannopresoincustodiailorocolleghi/genitoridisecondaelemen-tareriportanol’esperienzadiquellochesistafacendo.Entrambiriferisconocheigenitoriacuisirivolgonosisentonoaccoltiecheillorocompitoèsoprattuttoquellodicercaredicoinvolgereigenitori,dicreareunambienteidoneoperunoscambiodiopinioni.All’iniziodiogniriunione,siavvalgonodistrumentiqualiadesempiocanzoni,videocheservonodaspuntoperavviareladiscussione,percoinvolgereglialtrigenitori.Daquestaesperienzapositivasipuòcertamentededurrecheigenitorinonintendonoilcatechismosolocomeunserviziomachedavverolamaggiorpartedeigenitoritieneailorofigliedèdisponibileacondividerequestotipodiformazione.Taliincontrioffronoanchel’oppor-tunitàamoltepersonechenonsononativediBonate,mavengonodafuori,dipotersiintegrareerappresentanodeimomentipreziosiincuilepersonehannol’occasioned’in-contrarsiedicrescereinsieme.Accantoaquesti incontricon igenitoricisono i ritirideibambinichesi ritrovano inoratorio per mangiare insieme, offrendo un’ulteriore occasione di coinvolgimento deigenitorinellapreparazionedelpranzo.Gliincontriconigenitorisonogeneralmentequattroperogniclasse.Avolteigenitorivannounpo’sollecitatiperchémagarisipercepisceinloroildesideriodistareunpo’tranquilliladomenica,maquandopartecipano,sicoinvolgonopersonalmenteeattiva-mente.

Qualcunosottolineal’importanzaeavolteladifficoltàdapartedeicatechistidiconosce-reafondoiragazziloroaffidati.Sisuggeriscedicercaremomentid’incontroanchealdifuoridelmomentodelcatechismoesievidenzial’esperienzapositivadeilaboratoricari-tativo,liturgicoperchél’esperienzialitàpuòagevolarequelprocessocheaiutairagazziatirarfuorilerisorsechehannodentro.Qualcunaltrosichiedeseversoilgruppochierichetti,comeaccadevainpassato,c’èan-coral’attenzionediproporreunaccompagnamentoadunavocazionesacerdotale.Ilgruppochierichettièunagrandeopportunitàe“scuola”cheinsegnaadesserefedeliagliimpegni,acollaborareinsieme.Seilmondodeiragazzièabbastanzafaciledaraggiungereecoinvolgere,quellodegliadolescentipresentaunasituazioneproblematica.Essisonosfuggenti,difficilidacono-scereecoinvolgere.Sequalcheannofa,dopolaCresima,siriuscivaacreareunbuon

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Consiglio Pastorale Parrocchiale

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gruppodiragazzicheproseguivanelcammino,orasifasemprepiùfaticaaformareungruppodiprimasuperiore.

Ilparrocoproponediaverepiùcoraggiocomecomunitàparrocchialenelfarelanostraproposta.Sihal’impressionechedavantiallenuovegenerazionicisisentaunpo’spaven-tatiperladifficoltàdicomunicazione,periltimoredinonessereconvincenti.Forsedovremmoesserepiùpropositivi,coraggiosi,mettercidipiùingioco.Difronteadalcunigiovanicheappaionounpo’aldifuoridainostriparametri,lasceltapiùsempliceèquelladiandarsene,rimpiangendoitempipassati.Invece,ilmettersiingiocoimplica,piùcheripiegaresulpassatonostalgicamente,avereilcoraggiodivivereilpresenteproiettativersoilfuturo.occorreaverelacapacitàdileggereilnuovochestanascendo(adesempioinuoviincontriconigenitoritenutidaaltrigenitorirappresentanounfruttopositivodelleiniziativenuovechestannoavanzando).E’necessarioassumereladinamicadelbambinoche,inuncertosensononhaunpassatodarimpiangere,masolounfuturoacuiaffacciarsi:inquestomodosaremofacilitatiaguardarelarealtàconuncertoottimismo.Quindimentresianalizzanoirischielediffi-coltàdelmondod’oggi,ènecessariostareattentiascorgereeincoraggiarelenuoveini-ziativechepermettonodiincontrareiragazzi,gliadolescenti,igiovanielelorofamiglieeusufruiredegliincontridicatechesiperigenitoriperaiutarliascorgereeadiventareresponsabiligiàdaiprimiannidelleelementarideirischi,delledinamichecomportamen-talichepossonoscaturireneiragazzi.

Terminatoildibattito,nelqualesièavutounnutritoscambiodiopinioniediriflessionidapartedeidiversimembridelConsiglio,AlfredoRavasio,responsabiledelSettoreCaritàeMissione, riporta i puntipiù significativi che sonoemersi dall’incontrodellaCaritasdiocesanaacuihapartecipato.Riferiscechenell’ultimoperiodolaCaritashacercatodicorreggereunpo’larottaintrapresanegliultimianniduranteiqualisierapuntatomoltosullarealizzazionediservizisegno(dormitori-mense-centrid’ascolto).Questohaportatoalverificarsidelrischiodidelegadapartedellecomunitàcristiane.UltimamenteidirettoridelleCaritaslombardehannopubblicatounvolumettoches’in-titola“L’operatoreCaritas”.IlvescovohasuggeritochequestostrumentopossadiventarenelprossimoannopastoraleargomentoutilediriflessioneperiConsigliPastorali.L’im-pegnoperilfuturoèquelloditornareariformarelepersoneaffinchénellacomunitàparrocchialetuttisisentanocoinvoltievitandocosìdiricaderenelrischiodelladelegaquandosolopochepersonesirendonodisponibiliadoperarenell’ambitocaritativo.Altrielementididiscussionesonostati:l’emergenzaAbruzzochehaportatoalladecisio-nediunaraccoltadiofferteintutteleparrocchied’Italia;lacreazionedifondipervenireincontroallefamiglieinsituazionedibisognoacausadellacrisieconomica;ilverificarsidiunaumentodeisuicidinellabergamascanegliultimiquindicianni.AlfredoRavasioporta,infine,aconoscenzadelConsiglioilprogrammadelleiniziativeri-guardantiifesteggiamentidell’UNITALSInellaricorrenzadelcinquantesimodifondazio-neeinformasulcorsodialfabetizzazioneperdonnestranierechesitieneaBonateSopra.

Stefano Vecchi347 4194705 - 035 616135BONATE SOTTO - Via Trieste, 19

Gianluca tironi339 3356736 - 035 616135

BONATE SOPRA - Via S. Francesco d’Assisi, 10

Serviziodiurno - notturno - feStivo

CaSa del Commiato

Servizio ambulanza24 ore Su 24

lapidi - monumenti

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Della perduta anima

Il tema centrale dello spettacolo è “l’anima” che, attraverso lo schema simbolico della navigazione, affronta il viaggio ed entra in un orizzonte sfumato ed indefinito. Se chiamata, sa scorgere una sor-gente nella quale si lascia trasportare al fiume e arriverà alla foce e cercherà il suo approdo finale.Usando le immagini e la letteratura ecco in sintesi lo spettacolo.

I componenti del settore formazione la sera di martedì 12 maggio 2009hanno assistito allo spettacolo teatrale “DELLA PERDUTA ANIMA.

Viaggio filosofico in sei tappe alla ricerca dell’anima”,al cineteatro San Fedele di Calusco D’Adda.

L’orizzonte“Desidero avere la conoscenza di Dio e dell’Anima. E nulla più? No, proprio nulla!” (S. Agostino)

Lungolarottaedurantelanavigazioneil corsodelfiumeappariràcomplesso,immenso, tormentato, ma alimentatodasorgentichemanoamanoandran-no delineando territori più definiti epercorribili,finoascoprirelafocechesi apre sui nostri giorni dove sembrache l’anima,sospesa inuntempofre-neticoeindifferente,ancoranonpossatrovareilsuoapprododefinitivo.

La sorgente sacra“Dio creò l’ uomo a sua immagine; maschio e femmina li creò”. (Genesi)

SecondolasorgentesacradellaBibbial’animaèintimamenteconnessaconlacarne,cosìdacostituireunessereviventeunitario.Èladimensionetrascendentedellapersona,ilsuoessere“immaginediDio”,lanostracapacitàdieternità.L’uomobiblicoèunmicrocosmocompostodaanimaecarne,inseparabili.

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Formazione

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IlgrandepensatoregrecoAristotelestimoladasubitolanostrariflessioneparlandodelsinolo,unioneindissolubiletraanimaecorpo.Attraversol’unionedelcorpoedell’animal’uomoeladonnasiincon-trano,entranoinrelazione,siriconosconoedivengonociòchesono.

Una voce! Il mio diletto! Eccolo, vienesaltando per i monti, balzando per le colline.Somiglia il mio diletto a un caprioloo a un cerbiatto.Ecco egli sta dietro il nostro muro;guarda dalla finestra,spia attraverso le inferriate.Ora parla il mio diletto e mi dice:“Alzati, amica mia, mia bella, e vieni”!(Cantico dei cantici)

L’amoretrauomoedonna,intuttelesuedimensioni,quandoècapacedirecuperarel’originariarela-zionecolCreatore,haunasuaforzasuperioreaquelladellamorte,eliberal’essereumanodallapaura;ilcorpo-relazionerivelasestessoancheattraversolacura;essohabisognodispazio,dimovimento,diattenzioni,dicureedipremurematerneepaterne…

Ci troviamo in questo spazio simbolico che èl’Arte,lapoesia,laletteratura,attraversolequalil’animaeilsuocantohannoraggiuntovetteal-tissime.

L’anima con tanti aggettivi: Anima degna, cortese, viva, buona, malsana, trista, fella, morta, fuia, lesa, feroce, ria, fera,

antica, nascosta, sciocca, confusa, intera, lieta, divisa, lombarda, gentil, caraca, latina, sem-plicetta, avara, monda, vaga, santa, preclara,

gloriosa, primaria, sana, mia, sua…(Dante Alighieri)

InDostoevskjiiltemadell’immortalitàdell’animaècentrale:“La mia immortalità è indispensabile, perché Dio non vorrà commettere un’ iniquità e spegnere del tutto il fuoco d’amore dopo che questo si è acceso per Lui nella mia anima”.

SerVizi funebribonate Sotto - via donizetti, 1 - tel. 035 90.40.14 - Cell. 335 210028terno d’iSola - via trento, 13 - tel. 035 90.40.14 - Cell. 339 5341345

il corso del fiume

L’anima poetica “Che fai alma? Che pensi? Avrem mai pace? Avrem mai tregua? Od avrem guerra eterna”? ( Petrarca)

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L’approdoGli uomini di età hanno da essere esploratori. Il luogo e l’ora non importano noi dobbiamo muovere senza fine verso un’altra intensità per un unione più completa, una comunione più profonda. Nella mia fine è il mio principio. (T. S. Eliot)

Noi contempliamo una visione che l’occhio non ha visto, né l’orecchio ha mai udito e che non è mai giunta fino al cuore del mondo: sarà una visione che supera tutte le bellezze della terra, dell’oro, dell’ argento, dei boschi, dei campi, la bellezza del mare, del cielo, del sole, della luna, delle stelle, de-gli angeli, una bellezza che supera tutte le cose, poiché è da essa che tutte le cose traggono la loro bellezza. (S. Agostino)

La FoceCome gli alberi che chiedono sulla cima la luce e la negano alla radice perché vivo anch’io cercando Dio con le parole e respingendolo dall’anima?

Se sbarcherò alla foce e alla foce non c’è nessuno, la faccia mi laverò nell’acqua del torrente.

(Fabrizio De Andre)

KiKuo Takano, poeta giapponese contemporaneo,sembradircichel’animaodiernaèormaispogliadiDio.Chefinehafattooggi,l’anima?Nei secoli c’è chi l’ha voluta incatenare al corpo,distinguerladaessooridurlaaectoplasma,chil’hainnalzatamisticamente,intuitacomespiritopuris-simo,scintilladivina,come“unabissodiluceincuiDiosisvela”,chiinvecehacercatodiselezionarlaconilbisturidelpositivismoriducendolaapsicheosistemaneuronale.Cosìchelastoriadell’animasiconfiguracomelastoriadell’uomoelafilosofiadiognisecolohadotatolapropriaimmaginedell’uo-modiunanimaparticolare.

Edorachesiamogiuntifinquiapparechiarocomel’approdofinalenonabbialesembianzediunportosicuroeprotetto.Comprendiamoilsignificatopiùprofondodel-lacelebrefraseenunciatadalfilosofotedescoKarlPopper:“Laricercanonhafine”,davantianoipossiamoscorgerenuoviorizzontiesemprealtre terreda esplorare. Le acque continuanoascorrereel’animanoncessadiraggiungercipercondurcioltre.

Inutile dire che è stata una serata intensa e che ha suscitato in noi una volontà di co-noscenza e non solo di approfondimento ma soprattutto di studio dove la mente lascia il posto al cuore.

Dal testo teatrale“Dalla Perduta Anima”

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Liturgia

l’ Bonate Sotto 11

Un anno di impegnoliturgico e tanti grazie

Pensando a un anno di impegno come settoreliturgia,pensosiaimportantedirealmenoduegra-zie.

IlprimograzievaalSignore,chenellaEucarestiadomenicaleeferialecihalasciatoilmodopiùbellodifarecomunione.Nellamessaportiamoognivol-tagioieedoloridituttiediciascuno:lagioiaperibambinibattezzati,per leprimecomunioni,perle cresime, per le nuove famiglie che si formanocon il matrimonio. Nella messa poniamo davantialSignorelanostrasofferenza,lemalattie,inostrilutti. Nella messa diventiamo comunità e speri-mentiamolavicinanzaneimomentilietieinquellitristi:nellamessanessunosisentesolo.

Ilsecondograzievaallepersonecheavariotitolosioccupanodirenderebelleeverelenostreliturgie.È giusto ricordare chedentroogni Eucarestia c’èl’impegnocostanteefedeleditantepersone.Èim-portantenondarenullaperscontatoeimparareaesserericonoscenti.Perquestovorreiricordarleperambitidiimpegno.

Grazie ai sacristi feriali e domenicali, che predi-spongonoconcuratuttociòcheènecessarioperlacelebrazione.GrazieallaCoralesantaCecilia,alcorogiovaniealcoroEmmaus,cheanimanoleliturgiedomenicali.Grazieallepersonechelungotuttol’annosiimpe-gnanoaprepararelepreghieredeifedeli.Grazieailettori,chesipreparanoconcuraperpro-clamarelaParoladiDio.Grazieaichierichetti, chesono la speranzaper ilfuturodellanostraparrocchiaecheportanofre-schezzaegioianellenostrecelebrazioni.

Grazieallepersonecheraccolgonoleofferteechediventano un mezzo attraverso il quale la caritàfraternadellaparrocchiasiesprimeall’internodel-lamessa.GrazieaiministristraordinaridellaComunionecheportanoilpanespezzatonellacelebrazioneeucari-sticaaglianzianieagliammalati.Grazieacolorochesioccupanodellapuliziaedeldecorodellachiesaedegliarredisacri.Eagliuominichesioccupanodiallestireisimbolichevisualizzanopertuttalacomunitàl’itinerarioparrocchiale.Graziealgruppochesensibilizzagliabitantidellevieinteressatedalleprocessioniesimetteadispo-sizioneperprepararegliaddobbi.Egrazieachisifacaricodiportareglistendardi,lelanterneelestatuedelleprocessioni.GrazieaglianimatorideiCentrid’ascoltochepor-tanolaParoladiDionellefamigliedellaComunità.EinfinegrazieainostrisacerdotidonFederico,donGiuseppe,donEttoreedonGiovannichespezzanoilPanedellaParolaedell’Eucarestiapernoi.

Eleonora

O N O R A N Z E F U N E B R I

R E G A Z Z IMADONE via Piave, 4 035 791 336

Disbrigo pratiche presso Comuni, Ospedali e Case di riposoa r. AUTOAMBULANZA

ServizioDiurno

NotturnoFestivo

Servizifunebricompleti

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Famiglia e disabilitàa confrontoAcuradiAnnaDonadoni

Martedì 2 giugno in occasione della Festa del-laRepubblicamoltidinoihannoavuto ilpiacerediascoltareilrepertoriomusicaleeseguitodall’orchestra“Una nota in più” composta da musicisti disabili enon.Mentreascoltavol’esecuzioneperaltrodibranidimusicamoltoimpegnativi,riflettevoinmeritoall’im-pegno,allosforzoprofusidaquestiragazziedailoroinsegnantieaquanteequalienergiedovesseroesserenecessarieperottenereuntalerisultato.Questa piccola orchestra è un esempio di come lasocietà…noituttiinprimapersona,possiamoanzi….dobbiamoattivarciper fare inmodoche lapersonaaffetta da disabilità possa non sentirsi più personaconhandicap.Ladifferenzatraidueterminiègrande:unapersonaèdisabilequandoèaffettadaunameno-mazioneossiaunaesteriorizzazionediunostatopa-tologico,daunaanomaliatransitoriaopermanente.Ciòchesiriferisceall’handicaprichiamainveceunfe-nomenoprettamentesociale.L’handicapèunasitua-zionedi“svantaggiovissuta”chemoltospessovieneimpostadallasocietàstessaecheimpedisceallaper-sonadisabilediricoprireilruolonormalmenteproprioin relazioneall’età, sessoeai fattori socio-culturali.Ènecessariointervenirenonsolosull’ambiente(bastipensare all’abbattimento delle barriere architettoni-che), ma anche al livello della persona rimuovendotuttelebarrieresocialiepsicologiche,agendosemprenelrispettodellapersonaconatteggiamentidisolida-rietà,tolleranzaevitandosoprattuttogiudiziaprioriestigmatizzazioni,maancoradipiù... mettendoci nella posizione di chi trae insegnamento dalla diversità.Ilprimoimportantepasso,quandositrovadifronteadunasituazionedidisabilità,vienesvoltonatural-mentedallafamigliaincuiildisabilesitrovaavive-re.Nelprecedentenumerosonogiàstateesposte leproblematichecheinsorgonodifronteadunamalat-tiaall’internodellafamigliaechevalgonoancheneiconfrontidiunfiglioaffettodadisabilità.Lafamigliadame intervistatahasceltodi rimanere

anonimaper unamotivazione benprecisa. Secondoquesta mamma parlare del “suo” problema sarebbestato inopportuno in quanto tutte le famiglie conesperienza di disabilità possono ritrovarsi nelle sueparoleeneiproblemicheellaeilmaritohannodasu-bitodovutoaffrontare...insolitudine.Sì,sembrerebbestrano,malaparolasolitudineèunaparolachiaveintuttelestoriedifamigliechesiconfrontanoconunfigliodisabile.Solitudineperché la tuafamigliapuòesserti vicina con le parole, ma i sentimenti che tuprovi,lipuoiprovaresolotuperchéquestaesperienzadevastanteètuaesolotua.All’inizio,comemirac-conta questa mamma: ”nessuno ti sa dare delle in-dicazioni,nemmenol’A.s.l.,etutiritroviafaremilletelefonate,acercarediarrabattareleinformazioniadestra e a sinistraper iniziareamuovertinelmodogiustoepercercarediaiutaretuofiglio.Laburocrazianonaiutaperniente. Inoltreservemoltotempoperelaborarealivellomentaleedemotivolanotizia,tantisonoisensidicolpa.Ancheora,dopoanni,èancoradifficileaccettarecheunfiglioabbiavoglia,grandedesideriodi fareanche lecosepiù semplici,macheilsuocorpoloimprigioni.Èunagranderabbiachesiprovadentro”.Lechiedocosaècambiatonellororap-portodicoppiaaseguitodellanascitadilorofiglioequalisonolemotivazionichelihannospintiadaverneunsecondo.Ambeduesonod’accordonell’affermarechetuttodaquelmomentoècambiatomainpositi-vo:“Èaumentatoildialogo,inoltrelapercezionedellavitanonèpiùlastessa,ècambiata...Nonsiguardanopiù le cose superficiali, si accresce quella sensibilitàunicaeprofondacheèfattadisguardi,dipercezionichevannoaldilàdelleparole.Sihailbisogno,comecoppiadiconfrontarsisututto.”Perquantoriguardapoilarispostadiquestamammainmeritoallasceltadel secondo figlio, devo dire che sono stata ancorauna volta impressionata dalla motivazione datami:”È statauna scelta egoistica. È stato il voler vederedapartemia come sarebbecresciutounfiglionella

normalità,senzaproblemi,anchesel’esperien-zadiun fratello è statadi sicurogiovamentoeapportatricedi stimoli”.Chiudoquestanuo-vaesperienzariportandoleparolecheilfigliodiquestacoppiaveramentespecialeharivoltoallasuamammadurante lamia intervista:“Iosono fortunato ad avere una mamma così”. Equestoèciòcheognimammavorrebbesentirsidiredaiproprifiglimachenelcaso specifico,dette da un bambino che deve confrontarsiognigiornoconproblemimoltopiùgrandidilui,acquistanounsignificatosulqualetuttinoisiamochiamatiariflettere.

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Carità e Missione

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Un’estate di qualitàNell’imminenza delle vacanze estive, proponiamo alcuni spunti scritti

dall’arcivescovo di Milano card. Dionigi Tettamanzi,per vivere davvero un’estate di riposo ma anche di solidarietà.

“Iltuoripososicambie-rà in gioia” è il titolo delmessaggio e l’augurio cheil cardinale Dionigi Tetta-manzi ha rivolto lo scorsoanno in occasione dellevacanze estive. Riportiamoalcunipassaggidelloscrit-to del cardinale, per potervivereconintensitàilpros-simoperiodoestivo,siachelo passeremo lontano, siachelopasseremonellano-stracasa.

“Carissimi,sonolietodiri-volgerviunauguriosinceroe affettuoso per le vostreprossime vacanze: che pertutti voi siano un tempodi riposo dalle fatiche del lavoro o dello studio, untempoda trascorrerenella serenitàcon i familiari egli amici, un tempo soprattuttonelquale rinnovaree rinfrancare lo spirito, riscoprendo il gusto di quelsilenziointeriorechedonapacealcuoreelodisponeall’ascoltodellaparoladiDio.Un tempo per il riposo: ma quale riposo?

Lavacanzaestivaèdaipiùdesideratacomeunmo-mentodipausa,edunquediriposo,dairitmiintensi,affannatiespessofreneticidella vitaquotidiana. Il ri-posoperònoncoincideconilsemplice“nonfarnulla”enonèsinonimodiuntem-po vuoto da riempire co-munque-conaltrorumoreocondivertimentiforzati-,matrovalasuaautenticitàeimportanzanell’essereunmomento che permette lariscoperta delle cose es-senziali,piùbelleepiùveredellanostravita,cheripor-taagliaffettipiùprofondie alle relazioni più signifi-cative, alla valorizzazionedellabellezzadellanaturaedell’arte,algustodiriviverelacalmadelritmonaturaledeltempo.

Iltempodelriposononpo-chevolte si coniugaancheconiltempodel“viaggiare”.E così per alcuni di voi lavacanza potrà comporta-re l’esperienza del visitarePaesi e popoli lontani. E’un’occasione preziosa dicui far tesoro,questa,per-ché l’incontro con culturediversedallanostraciaprepiù facilmente alle dimen-sionidelmondo.Faccio mio l’invito di Gio-vanni Paolo II a “viaggiarecongli occhi del cuore”. Sitratta di imparare a cono-scere,rispettare,valorizzareogni cultura e a dialogarecon essa. Il ritorno a casa

potrà allora essere arricchito da un rinnovato spiri-todicomprensione,diaccoglienza,disolidarietàeditolleranzaneiconfrontidicoloroche,magaridaque-gli stessiPaesicheabbiamovisitato, sonovenutiadabitareelavorarepressodinoi.

“Viaggiarecongliocchidelcuore”significaanchenonrestareinsensibilidavantiallepreoccupantiformedipovertàchesipossonoincontrare.Cisiimmettecosìsullaviadiunacrescitainnoidiun

piùaltosensodi responsa-bilità,digiustiziaedi soli-darietàversoilfratello,lon-tanoovicino,checichiedepaneeacqua.

A ciascuno di voi, per unavacanza ricca di sapien-za, rivolgo l’invitodel librosacro: «Seguine le orme ecercala, ti si manifesterà;eunavolta raggiunta,nonlasciarla. Alla fine troveraiin lei il riposo,edessati sicambieràingioia»(Siracide6,27-28).

Buona riflessione ebuona estate a tutti!

Alfredo

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Dall’UNiTALSi

Le sette parole di Gesùin Croce

Dopo aver ascoltato e meditato le sette parole di Cristo in croceuna antica omelia del Sabato Santo

accompagna il silenzio della morte nell’attesa della resurrezione.

Il Sabato santo è il giorno dopo l’abisso dellapassione di Cristo e della passione del cristiano,ungiornosegnatodaundoloremuto: le lacrimesonocessate, i lamentinonsialzanopiù,si restainsilenzioperchéildoloreper lamortedelMes-sia – “il nostro respiro”, come lo chiamavano leLamentazionidiGeremia–nonhapiùespressionipermostrarsielagioiarestaancorainaccessibile.Giornodisilenzio,addiritturaaliturgiconellechie-se,giornochepuò soloessereassuntonel segnodelsilenzioedellasolitudine.Leparolediunautoreanonimosembranoun ri-percorrerenellamente il camminodell’uomodalsoffio vitale di Dio al nuovo soffio di Cristo cheallunga lamanoper riprendere l’uomodal regnodellamorteperportarlonellanuovalucedelregnodeicieli.Ascoltiamolo:

“Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silen-zio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell’ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sof-ferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: «Sia con tutti il mio Signore». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: «E con il tuo spirito». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: «Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illu-minerà.Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avu-to origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che

erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché ri-manessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura.Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son di-ventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per po-terti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all’albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel pa-radiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio son-

il Santo Sepolcro a Gerusalemme

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no ti libererà dal sonno dell’inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te. Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece usci-re dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti ado-rino quasi come Dio, anche se non sei Dio. Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i porta-tori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l’eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In

altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».”

ConquestaanticaomeliasulsabatoSantoterminailcamminodiriflessioneattornoallesetteparolediCristoinCroce.LapassionediCristodeiVangelinarrasoprattuttoimomenti,gliatteggiamentieifattiaccadutiepiùilmomentodellacrocifissioneedellamortesiavvicinaemenosonoleparoledettedaipresentialdrammadellacroce.QuestepocheparolesonodiGesù,sonoilsuotestamentoall’uo-monell’attesadellalucedellaresurrezione.

Emanuele

La Pia Associazione di mutuosuffragio del Santo Perdono d’Assisiil rinnovo e le iscrizioni sono aperte dal 5 al 26 luglio

L’Associazione,fondataaBergamonel1778,haloscopodiassicurareagliiscrittiqueisuffragidicuilaloroanimaavràbisognodopolamorte.Questisuffragivengonoassoltimutuamentetrai soci, sia mediante preghiere, sia mediante leloro quote annue utilizzate per la celebrazio-ne di Messe in suffragio, sia con l’IndulgenzaPlenaria della Porziuncola che viene acquista-taperogni sociodefuntodaunsocioviventeche,all’uoposorteggiato,partecipail2agostoinBergamo,nellachiesadiS.AlessandroinCo-lonna,alSantoPassaggio(S.Messa,Comunio-

ne,Processione). L’Associazioneprovvedea farcelebrareannualmente leSS.Messepertutti isociviviedefuntieperisocidefuntinell’anno.ABonateSottoilrinnovodelleiscrizioniallaPiaAssociazionediMutuoSuffragiodelS.Perdonod’Assisivieneraccoltodirettamentedallasigno-raEmiliaArsuffiSangalli inviaBeataCaterinaCittadini 6 (ex via S. Pietro) non più lungo lastrada,manelgiardinodicasa.Leiscrizionisonoaperteda domenica 5 a do-menica 26 luglio.Laquotadiassociazioneèdisoli2euro.

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Tempo di pellegrinaggiPellegrinaggio Diocesano a Lourdes 2009,sui passi di Bernadette

Lourdes8-14Maggio2009

“Questa vita si può riepilogare in tre parole:Bernadette fu fedele alla sua missione, fu umilenellagloria,fufortenellaprova”.Eraquestoiltemadiquest’annochecongrandegioiaefedeabbiamovissuto intensamente nel nostro pellegrinaggio aLourdes,un’esperienzachehalasciatounprofondosegnoneinostrocuori.SubitodallapartenzadelvenerdìseraintrenodaBergamosiamoentrati inclimadipreghieracon-divisaconglialtripellegrinidituttaladiocesi.Conl’arrivoalla stazionediLourdes, il sabato in tardamattinata,edopoilpranzoelasistemazioneinalbergo,èiniziatol’intensoprogrammadiattivitàconilsalutoaMariainprocessione,lavisionedelfilmatosullavitadiS.BernadetteeconlaS.MessaseralediaperturadelpellegrinaggionellachiesadiS.Bernadette.LadomenicaèiniziataconlaS.MessaInternazionalenellagrandeBasilicasotterraneaS.PioX,doveoltreduecento sacerdoti provenienti da tutto il mondo hanno concelebrato la funzione, ognuno nella proprialingua.Vederelapartecipazionedicosìtantepersonedinazionalitàdiversa,unoafiancoall’altro,pregarenellediverselinguelastessaMadreMariaImmacolataèstatoparticolarmenteemozionante,donandociunfortesentimentodifratellanzauniversale.MomentodiforteemozionecheèproseguitonelpomeriggioconlaProcessioneel’AdorazioneEucaristica.Legiornatedilunedìemartedìsonostatealtrettantointense:lavisitaallebasilichediLourdes,allacasadiS.Bernadetteedallachiesadoveharicevutoilbattesimo,lacatechesidelVescovoconipellegrini,ilSacramentodellaConfessione…DiparticolareintensitàinquestegiornatelaS.Messadavantiallagrottadell’Apparizionecontuttigliam-malatieilCamminodelCalvario,laViaCrucis,momentodiriflessioneprofondasulnostroviveregiornopergiornoportandolanostracrocecomeGesùlaportòsulCalvario.Allaserasièsvoltalagrandeetradizionalefiaccolatacontuttigliammalati:alterminesiècelebratalaS.MessadavantiallaGrotta,presiedutadalVescovo,checihainvitatoapresentareallaMadonnatuttelenostresofferenzeequelledituttelepersonechesieranoaffidateanoiperunapreghieraedunpensiero.AlmercoledìmattinolacelebrazionedellaS.MessadichiusuradelpellegrinaggionellachiesadiS.Bernadette,conclusalaqualecisièdirettiversolaGrottaperunultimosalutopersonale,chehalasciatounsensodipaceeserenitàneinostricuori.Daquialrientrointreno,cheattraversomomentidipreghieracomunitariacomelaliturgiadeiVesprielaliturgiadellelodidelmattinocihariportatiaBergamoilgiovedìmattina.Ungraziedicuoreatuttol’UNITALSIperl’intensitàdiquestopellegrinaggio,eaMariaImmacolata,madrepremurosaeattentaaibisognideisuoifigli.

I pellegrini bonatesi: Pinuccia, Caterina, Angela, Giuseppe e Maria

Pellegrinaggio Diocesanoa CaravaggioIl pellegrinaggio diocesano a Caravaggio sarà celebratoquest’annoDoMENICA20SETTEMBRE.Leiscrizionisirice-vonoapartiredal20agostoprossimopressodonFedericoepressoGiuseppinaDossiinviaTrieste.Laquotadiiscrizioneècomeloscorsoannoparia25euro,comprensivadipul-lmanepranzoconristorante.Lapartenzaèfissataperleore8.15dalsagrato.Rientroprevistoperle16.30.

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Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento Caritas

Le famiglie fragili interroganola comunità cristiana (ottava parte)

Durante l’anno pastorale 2008/2009 abbiamo sviluppato alcuni concettisulle diverse fragilità che ognuno può vivere nell’arco della vita.

Abbiamo visto quali sonolefragilitàoggiequalisonolefamigliefragili,cosaessechiedono alla comunitàparrocchiale, quali rispostepossono essere date e infi-ne cosa può fare la comu-nità parrocchiale. Quantedomande!Eppureseandia-mo a rivisitare i volti dellepersone che si presentanoalcentrodiascolto(seppurinmanieradifferente)tutteesprimonounasituazionedibisognoinquantovivonounadelletantesitua-zionidifragilità.Conquestoscrittochiudiamounariflessionecheabbiamovolutocondividerecontutticolorochehannoacuorelediversepovertàchecaratteriz-zanolanostrasocietàechediversepersonedelnostropaesesperimentanoognigiorno.Ilgruppoimpegnatoinquestolavoropressolacasadellacarità continua la suaopera perché ci sarannosempre delle persone che si trovano in questecondizioni.Perciòcontinueremoadascoltare,adelaborare alcune idee per facilitare il lavoro diaiutoversoisoggettipiùdeboli.Possiamo innanzitutto fare una distinzione tra“fragilità temporanee” e “fragilità permanenti”.Suquestidueaspettidobbiamoancora lavora-re: per il primoaspetto, chedovrebbe essere ilpiùfacile,ènecessariomettereinattotuttiqueimeccanismichefacilitanoilritornoallanorma-lità, o meglio portare l’individuo all’autonomiaperchépossavivere lasuavitacomepersonaecittadino. Invece per il secondo aspetto è ne-cessarioavereunamaggioreattenzioneperfa-cilitarelagestionequotidianadiunarealtàcheperduraneltempo;perquestoènecessariopen-sareadellestrutturechefavorisconoilmante-nimentodellecapacitàesistentienelcontempomettonoilsoggettonellacondizionediesprime-

reilpropriopotenziale:questestruttureaiutanolafamigliaareggereilpesodellafaticadiognigiorno.ogniideaperdivenirerealtàhabisognodidiver-si passaggi: il primoconsistenelprendereattodell’esistenzadisituazionidifragilitàchedevonoesseretenuteinconsiderazioneperessererisolte.Perciò dentro la comunità in cui viviamo dob-biamo individuare quali possono essere quelleiniziativecheaiutanotutticolorochesperimen-tano dei momenti in cui hanno bisogno di unaiuto.Perquestoènecessariorecuperareilsensodel-la comunità affinché ognuno nel suo ambitosia costruttore di proposte che maturano nellacoscienzacollettivaperdiventarepoistrumentidiaiuto.Lafragilità,secondivisa,diventaancheun’occasionepervalorizzarelediversesensibilitàelecapacitàdiognuno.Purcontutte ledifficoltàchepossiamoincon-trarenellavoroquotidianodiascoltoediletturadeltessutosocialedellanostracomunità,ciòchecistimolaadaresignificatoallanostraazioneèla volontà di riconoscere sempre nell’altro unapersonachehabisognodiessereaccolta.

Il gruppo di volontaridel Centro di Ascolto Caritas

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Dall’Associazione Diaconia dell’isola beato papa Giovanni XXiii

Quando finisce un’esperienzaÈ terminata da poche settimane l’esperienza della casa di accoglienza di

Calusco d’Adda, esperienza straordinaria di carità voluta da don Battista Paltenghi,parroco di Calusco e primo presidente dell’Associazione Diaconia dell’Isola

Nella vita di ognuno puòsuccedere di dover portare atermine un lavoro in cui si ècredutomoltoeincuisisonospesenonpocheenergieper-ché il progetto si realizzassenel miglior modo possibile,pursapendochequellaespe-rienza fosse caratterizzatada molti rischi, interessandoper lopiùpersonecheper lastragrandemaggioranza sonogiovanivenutidalontanoincercadiunlavoroenul-latenenti. Pensiamoper unmomento al viaggio perapprodarenellanostraterra:daunpaesedell’Africa,diversisonopartitiall’avventuraneglianni‘80,attira-tidaunaprospettivadimiglioramentodivitaperséeperiproprifamiliari,lasciatialpaesediorigine.Quantevolteabbiamoraccontatociòchehacompor-tatounviaggioduratoalcunigiorniosettimane,conilpericolochequalcosanonandassenelversogiusto.Comunque, in quel periodo, con fatica si arrivava adestinazione,ancheperchéprimaaltriavevanopro-vato,cominciandoavivereinclandestinitàeinattesadiunasanatoriachegiungevasempre.Di fronte ad una emergenza, un parroco del nostroterritoriodell’IsolaBergamascahamessoadisposizio-neunacasachesieraresaliberaperospitarealcunigiovani che erano stati oggetto di sgombero di unfabbricatoabbandonato.Costuihadovutoaffrontarenonpochedifficoltàanzituttoneiconfrontideisuoiparrocchiani,vistochenontuttieranod’accordoperquella scelta. Sicuramente ha aperto tante volte lepagine del Vangelo e si è soffermato ameditare suquelleparoleconcuiGesùinvitaadaverecuradellostranierobisognosodiaccoglienza,senzafarealcunadistinzione.QuelluogoeravicinoallasuacasaeaquelladelSuoSignore in cui aveva sceltodi spendere tutta la suavita.InoltresentivasullesuespallelaresponsabilitàdipastoredellaparrocchiacheilVescovogliavevaaf-fidatoeluivolevaesserefedelealmandatoricevuto.Sicuramentehapregatoprimadiprenderequelladeci-sioneedhacontinuatosinoalgiornodellasuamorte,avvenutail16gennaio2002,chiedendol’aiutodicon-durregiornodopogiornoquellaavventura.Nonsonomancate leamarezzecheha saputo teneredentro ilsuocuore,offertesenz’altronellamessacheognigior-nocelebrava.Apochissimihaconfidatoquesticruc-

ci, soloper chiedereunaiutonel gestire questa esperienza,perché da solo non potevafare tutto ciò che comporta-vanellapraticadiognigiorno,unarealtàdipersone,omegliogiovani,chenonavevanonul-la. Il tuttoperdodicipersonedivise in due appartamenti,contuttiqueiproblemidior-dine logistico che potesseroesserciinquellacasa.Aquesto

proposito faceva sempreunesempio:pensatequan-doinunacasanonc’èunadonnaperaccudiretuttii lavori domestici. E poi l’avvicendarsi delle persone,quantestoriedaraccontare,dicuialcunelieteperchécondotte a buonfine, per lo più con il ricongiungi-mentofamiliareedandounaiutodopoavertrovatocasaconl’arredoecontuttoquellocheeranecessa-rio.Altreinvecehannocomportatoluttiesofferenze,nonèstatofacilecomunicareaifamiliari lamorteenemmenoaccompagnarelebareversoilpaesediori-gine,consegnandoleallesposeconfigliinteneraetàeailorogenitori.InquesteoccasionidonBattistaeradipocheparole, il tuttoall’insegnadellapietà edelrispettodellapersona.Senz’altroeranoanchequestisuoiparrocchiani.Altricasi,purnonnelladrammati-citàdiperditeumane,hannocomportatogrossiaiutiversosituazionidimalattieodiinvaliditàpermanen-ti.Quantevolte,daquel lontano1989, rileggendo ilregistrodellepresenzeabbiamorivissutostoriechetidanno il sensodiciòchehacomportato ilcamminofaticosodiquestianni,personechesisonorealizzate,altreinvecechenoncel’hannofatta,mapursempre“figlidellostessoPadre”eaiutatiadiventareuomini.Gli ultimi hanno trovato una sistemazione recente-mente,perpoiliberaretuttoeconsegnarelostabileneiprossimigiorni.Finiscecosìunastoriaincuidiver-sihannocreduto,aiutatoesostenutoquestaimpresachesembravaimpossibilefarcontinuareneltempo.Ilpretechel’havolutahasopportatoilpesoelefatichediquelcredereinunafedechesitraduceinoperedicarità.Altriancorahannocredutoalsuoesempioedalsostegnochenonèmaimancato,continuandolasua opera per aver obbedito ad un invito al lavoronellavignadelSignore,ilqualecihadatol’esempiodicendociche“ipoveriliavretesempreconvoi”,ognigiorno,bastaguardarsiattorno.

Claudio Vavassori

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Carità e Missione

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Dalle ACLi

“Stradaleggendo”Nella primavera scorsa, in vari luoghi religiosi e laici della città di Bergamo

e della provincia, si è svolta una manifestazione denominata “STRADALEGGENDO”.

L’edizione2009dieffettobibbia,ègiuntaalsuosecondoanno.IlComitatoorganizzatorediquestamanifestazione è rappresentato da alcuni CentriCulturali,daalcuneFondazioni,dalleACLIProvin-ciali edaiGruppibiblicidelladiocesidiBergamo.Questagrandeiniziativahaavutotrefilonispecifici:Stradaleggendo, il testo biblico e le sue traduzio-ni, Vedere la parola. LeACLIdiBonateSottoconaltriCircolidellazonaeconalcunilavoratoridellaTenarishannopartecipa-toallaletturadialcunibranidellaBibbianell’am-bitodellamanifestazioneStradaleggendo.Il luogodell’incontro,l’oraeibranilettieranomoltoparti-colari, infatticisiamoritrovatiaDalmine,allaTe-naris,(nellostabilimento)alle12,30divenerdì24aprilealeggereilibridiosea,Gioele,AmoseAbdia.Eccoinsintesileletture.*osea, profeta dell’VIII secolo a.C., aveva sposatouna donna, Gomer figlia di Diblaim, che era unaprostituta.osealaamavaprofondamentemaleilotradiva di continuo. Il profeta legge la sua storiapersonaleelaidentificainquelladelpopolod’Israe-le;infattiilSignoreamaintensamente“lasuasposaIsraele”,malei,infedele,loricambiaricorrendogliidolicananei.Inquestolibroosearappresental’al-leanzatraDioe ilsuopopolocomeunarelazioned’amoretraduepersone,conaspettidiintimità,dicomunione,dispontaneità.Inol-trenelcapitolo11oseadescrivel’amore di Dio per Israele contanta tenerezza tanto da scor-gerviigestidiunamadre.*Al tempo del profeta Gioele,l’agricoltura fu colpita da duepiagheterribili: lasiccitàe l’ in-vasione di cavallette. Per il lorocarattere distruttivo, sono para-gonate dal profeta alla venutadelSignorenelgiornodelGiudi-zio.Egliquandoverràraddrizzeràle vicende storte degli uomini,infatti livellerà, colmerà, peseràogni cosa con la bilancia dellagiustizia che sarà imperscruta-bile.Gioele richiama il popolo a“lacerarsi il cuore” ad un penti-mento interiore fattodidigiunoepenitenza.Lasalvezzasaràper

igiustimasugliempisiabbatteràlacolleradivina,cheinaugureràilsuogiudizionellaVallediGiosafat.*AmosabitavainunvillaggioneldesertodiGiudaefacevailpastore,fuchiamatodaDiocheloman-dò inunacittàopulentadellaSamaria.Qui iniziòunapredicazionetesaalladenunciadelleingiustizieperpetratedallealteclassisocialineiconfrontideipoveriedegliumili.Egliè l’inviatodivino,parlaanomedelSignoreepiùvolteesorta ilpopoloconparole come “Ascoltate!” e “Guai!” scagliate versoi ricchiproprietari terrieri,destinatial “giornodelSignore”,incuiDiointerverràcontrol’ingiustizia.Ilprofetalanciaunaseriedidenuncieprecisecontroleviolenze,levolgaritàleingiustizieperpetratedairicchidiSamaria,attirandosianchegliattacchidelsacerdoteAmasia. Il librodiAmosterminaconunmessaggiodi speranzamessianica e si apre adunorizzontedisalvezzaedivita.*IllibrodiAbdiaèilpiùcortodeilibriprofetici.Costituitodaununicocapitolo,èlatestimonianzadell’incarnazionedellaparoladiDionella storiadi Israele, nelle sue sof-ferenzeepassioni,maanchenellesuesperanzeinun futuromiglioredi libertà, attuatodallagiusti-ziadivinachesischieradallapartedeglioppressi.Ilprofetavederealizzarsituttociònel“giornodelSignore”.Terminata la lettura dei libri dei quattro profeti,

abbiamolasciatolostabilimentodellaTenaris–Dalmineecisiamoscambiati le nostre impressioni.Unatristezzaèscesainnoiricor-dando il detto “Non fare il pro-fetadisventura”comedire,“Vaioltre,nonvogliosentire”.Eppurequestepagineparlanodiamore,giustizia,fedeltà,onestàedial-leanza;elaparolaultimaèsem-prelasperanzaelacertezzacheDiosemprevieneasalvareilsuopopolo.Questopaiod’oresonostateunalezionedivitaoltrechedifedeehannosuscitatoinnoiildesiderioe una maggiore consapevolezzadi voler conoscere ed approfon-diresempredipiùlaParoladiDio.

Il Circolo ACLIdi Bonate Sotto

Anna Locatelli durante la letturadi un brano della Bibbia

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Ricordate!!!SiamoiragazzidellaR.S.D.(residenzasociosanitariperdisabili)diBonateSottoeancheper noi come per tutti, l’estate è un periodo chevuoleesserecontraddistintodaattivitàedesperien-zecertamentepiùrilassanti,ricreativeeludiche.Infatti,comedadiversianni,conl’iniziodellasta-gione estiva, il nostro programma di attività set-timanali cambia in modo significativo: più gite,attivitàall’ariaapertapiùesperienze insituazionidiverse….Ancheperquest’annonelmesedigiugno,ungrup-podinoi,andràalmareunasettimana:saremoac-compagnatidainostrieducatoriedaungruppodivolontarichedadiversianniciseguonoinquestaavventura.Ilcamping,4stellechesitrovaaBibione,rinoma-ta localitàdellacostaveneta,èunastrutturacheoffrediversepossibilitàditrascorrereunasettima-nadi relax totale tramare, sole, spiaggia,piscinaanimazioneseraleeunottimoserviziodipensionecompletanelristorantedelvillaggio.Il calendario estivo propone anche altre attività,quali:unavoltalasettimanacamminatatraparchiesentieridellenostrevalli,conmeritatopranzoalsacco,e rientropomeridianopresso il centro,op-pure,sempreunavoltalasettimanaungruppetto

Dalla residenza Socio Sanitaria per Disabili presso il Centro Bernareggi

Finalmente l’estate!

dinoitrascorrerà,pressouncampingdiVercurago,sulle rive del lago di Lecco, un’intera giornata direlax,ovegentilmente laproprietàdellastrutturacimetteadisposizioneun’areaattrezzataconta-volini,sedieeovviamentedallasanaombra,gentil-menteregalatacidapiantesecolari,cosìpuresem-precomeunavoltalasettimanaandremoagoderedi scivoli, piscineegiochid’acquapresso il parcoacquatico“Acquaneva”diInzago.Sempre per quest’estate, in maniera sperimentaleungruppettodinoiospititrascorrerà2giornipres-soilrifugioAlpeCorte,unodeitantirifugisparsisuisentieridelleorobie.L’estateèdunqueallepor-te,lepropostesonovarie,speriamodidivertircieditrascorrereun’estateserena...Ungrazieanticipatoedicuoreatutticoloro,vo-lontari e operatori tutti, che a vario titolo ci of-frono l’opportunità di sperimentarci in situazionidivertentieincontestidiversi.Ciripromettiamo,asettembre,diriprenderequestanostra piccola rubrica, raccontando con maggioridettaglialcunedelleattivitàchequiabbiamobre-vementedescritto.Buonevacanzeatutti

Per gli ospiti della RSDIl responsabile Vavassori Luca

Continuiamo, anche con questo nostro secondo articolo, a parlare un poco di noi…

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Vita della Comunità

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CituffiamoancheinquestomesenellaletturaenellariflessionediunaomeliadelnostrocarodonTarcisio.Perilettoride“L’incontro”hosceltoperilmesedigiugnoilcommentoalleletturedellaXIIdomenicadeltempoordinariodell’anno“B”:Chièdunquecostui,cheancheilventoeilmaregliobbediscono?Èlarispostaaquestadomandachesipongonoidiscepoli.Anchestavoltasonocertodifareungraditodonoailettoridiquestarubrica.

Chi è dunque costui?DALLE oMELiE Di DoN TArCiSio

acuradiMons.GiulioVilla

Molte volte anche noi ci siamo chiesti: Chi è Gesù? Ogni domenica ci viene offerta qualche risposta e ogni domenica scopriamo sempre me-glio un tratto del suo volto. La domanda che ci poniamo è la stessa degli apostoli al momen-to della tempesta: chi è dunque costui? Dando uno sguardo alla prima lettura, anche se in ogni omelia viene privilegiato il commento al testo del Vangelo, ci troviamo a scrutare un personaggio noto, il saggio Giobbe. Egli lamenta l’ingiustizia di Dio nei suoi riguardi e urla la propria inno-cenza. Dio invita Giobbe a fidarsi di lui e mostra la sua potenza. La descrizione di Dio che chiude il mare è forte, possente e dice “fin qui giunge-rai” e qui si infrangerà l’orgoglio delle tue onde”. Questa potenza di Dio trova un parallelo con Cri-sto che fa cessare le onde del lago di Genezaret. Rileggiamo allora il brano: Gesù, dopo una gior-nata di lavoro decide di attraversare il lago. Si adagia a poppa della barca e si addormenta. In-tanto scoppia improvvisa una forte tempesta. Chi conosce quel lago sa che la sua configurazione geologica è causa di improvvisi temporali. Il son-no di Gesù in un momento drammatico, dà l’im-pressione di un’indifferenza da parte di Gesù ver-so i suoi apostoli; forse in un primo momento non

si sono messi in allarme: erano infatti pescatori e conoscevano bene quel lago. Ma quando le onde si fecero più minacciose, così da sconquassare la fragile barca, allora, falliti gli sforzi, svegliano Gesù con un lamento che pare un’accusa. La paura ha il sopravvento e la fede traballa. Ed ecco Gesù levato in piedi comanda alla tempesta di cessa-re e rimbrotta gli apostoli per la loro poca fede. È un grande miracolo: chi può storcere le leg-gi della natura? Sappiamo che i miracoli sono dei segni e in questa luce vanno interpreta-ti. Le forze del mare in tempesta erano ri-tenute forze demoniache; per questo Gesù si manifesta vincitore di satana e del male. Una riflessione: nella vita tutti sperimentiamo momenti di burrasca: malattie, dissesti di ogni genere, droga, morte di congiunti … sono tutte re-altà che mettono a dura prova la nostra fede. For-se anche noi come gli apostoli ci siamo lamentati con Dio, un Dio che ci sembrava dormisse e sordo ai nostri richiami. Forse anche noi abbiamo fatto il processo a Dio con dei lamenti e recriminazioni. Il Vangelo di oggi ci richiama ad avere una fede più forte. E affidarci a colui che ha indicato la croce non come condanna, ma come via di sal-vezza.

LaRedazioneringraziailsindaco

Emma Brembillaeilconsiglio comunale

uscenteeaugura

buonlavoroalneosindacoLivio Mangili

ealnuovoconsiglio comunale

eletto.Emma Brembilla Livio Mangili

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Dopoilgrannumerodivergini-mar-tirideltempodelleprimepersecuzio-ni verso i cristiani, coloro cheoltre arifiutarel’adorazioneagliidolipagani,rifiutavano soprattutto le offerte e idesiderisessualideilorocarnefici,(vedisantaLucia,santaAgata,santaCecilia,sant’Agnese,santaGiuliaealtre,)cifuun lungo periodo in cui nella Chiesanon comparvero figure importanti dimartiriperlapurezza.Nelnostrotem-poperòlaChiesahapostosuglialtarifigureesemplarididonneadolescentie giovani che nella difesa della vir-tùdellapurezza,oggi tanto ignorata,hannopersolavitainmodoviolento,diventandocosìmartiri.E’ilcasodellabeataCarolinaKozka,nel1914,inPolonia,dellabeataAntoniaMesina,nel1935aor-gosolo,dellaservadiDioConcettaLombardo,nel1947aStaletti,Catanzaro.PrimadilorovifuladodicenneMariaGoretti,mortaaRomanel1902,beatificatanel1947eproclamatasantanel ’50dapapaPioXIIdu-rantequell’AnnoSanto.Forseoggiparlaredelladifesaestremadellapurezzafasorridere,vistoillassismocheimpera,lasfrenatezzadeicostumieilsessoliberotraigiovani,anchesefinoapochidecennifalapurezzaera una virtù e un bene a cui specialmente tutte leragazzetenevanocomedonodadifendereepreservareperl’amorecompletoebenedettodalsacramentodelmatrimonioocomedonodaoffrireaDioinunavitaaluiconsacrata.DaquandolaChiesariconoscequestifatti, quelli che prima erano considerato stupri finititragicamenteperlaresistenzadellavittima,oggiassu-monolalucenuovadimartirio.MipiacequiricordaresanDomenicoSaviochenellasuapuraadolescenzadi-ceva: - la morte, ma non il peccato! - CosìpossiamoparlaredellavitaterrenadiPierinaMorosini.Narrarnelamorte,sembradiscrivereeleggereunanotiziadellacronacaneraoggicosìfrequente:unostupro,violentoebrutale, tantopiùperchénon riuscito, che scatenal’ira del bruto che uccide a colpi di pietra la vittimapredestinataeribelle.Èlafinecheètoccataallabeata,ma sarebbe comegià detto soloun fatto di cronacanera, se non si collocasse come coronamento di unavitatuttadedicataallafamiglia,dicuieral’unicoso-stentamentoeperlaqualerinunciòallasuavocazionedifarsisuora.NacqueaFiobbio,frazionedelComunediAlbinoinprovinciadiBergamo,il7gennaio1931,pri-madinovefiglidaRoccoMorosinieSaraNoris,umiliepovericontadini.PrimaComunioneeCresimanellasuafrazioneenelsuocomune.Terminatelescuoleelemen-tari,siiscrisseallascuoladicucitoetagliomapoifuassuntacomeoperaiatessilenellostabilimentoHoneg-gerdiAlbino,distanteun’oraemezzadisentierodalla

iL SANTo DEL MESE

Beata Pierina Morosini acuradiVicoRoberti

cascinadovevivevaecon ilsuosala-rio manteneva la numerosa famiglia,datocheilpadreeradiventatoprestoinvalidoal lavoro.Lecompagnedi la-vorolachiamavano“sibrottona”perlasua semplicità. Iscritta alla GioventùFemminile di Azione Cattolica, parte-cipòallacerimoniadibeatificazionediMariaGorettiaRomail27aprile1947,unico viaggio effettuato fuori dallasua Provincia nella sua vita. Questaesperienzalasegnòprofondamenteedelesseasuoesempiolasantamartire.Il viaggio in treno, dono dei genitorigratiperilsuocompletospendersiper

lafamiglia,consoprabitoesandaliprestatidaunazia.Iscrittaall’AzioneCattolica,divenneprestounasempli-cemaefficaceeducatriceperlesue“aspiranti”,alcu-nedellequaliancoraoggilaricordanoconemozione. Inun suo scritto ritrovatoallamorte, si trovò la suaprofessionediverginitàinsiemealladedicazionedellasuavitaallaMadonna.Fuzelatricedelleoperemissio-narie e del seminario. ogni mattina prima di andareal lavoro, nellamessa riceveva la s. Comunione e siaall’andatacheal ritorno recitava lungo la strada il s.Rosario.Nella suanumerosa famigliaeraadoratadaifratellipiùpiccoli(perarrotondare leentratedelsuolavoro, la mamma custodiva durante il giorno anchealtri bambini le cui mamme lavoravano, perché nonc’eranoancoragliasilinidod’oggi )aiquali riporta-vadalturnodilavoroqualchefruttorisparmiatodallasuacolazioneocastagneomoreefragoledibosco.(ilgiornodellasuamorteavevanellasuaborsaditelatre mele) E recitando il rosario, ritornando dal lavo-ro il4aprile1957, lungoisentierisolitaridelMonteMisma, s’imbatté nel suo carnefice: morì due giornidopoinospedalesenzariprendereconoscenza, lìtra-sportatadaisuoifamiliarichel’avevano,dopolungheedisperatericerche,trovatainunlagodisangue,pre-saasassateper lasuaresistenza.DaglistessisanitarifuriconosciutacomeunanuovaMariaGoretti;lasuatombafusubitometadipellegrinaggi,speciedell’Azio-neCattolica.IlvescovodiBergamo,ClementeGaddi,il6gennaio1976avviaval’iterperlacausadibeatifica-zione;il10aprile1983lasalmavennetraslatadalci-miterodiFiobbioallachiesaparrocchialeepostainunsarcofagodimarmobianco.ÈstatabeatificatadaPapaGiovanniPaoloIIil4ottobre1987.Dileipochefoto-grafiearicordarneilvolto,unadelgruppopellegrinoaRoma,unadallacartad’identitàchequipubblichiamo.Sepossosuggerire,andatequest’estatenellamagnifi-cavalledelLujo,intornoadAlbino:potretevisitarelachiesaeprovareisentieridelMisma!Buonevacanzeatuttiegrazieperl’attenzione!

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NoTiZiE Di SToriA LoCALE

acuradiAlbertoPendeggia

50° Anniversariodella consacrazione dellaparrocchia al Cuore immacolato di Maria

1959 - 31 Maggio - 2009

Inoccasionedell’annoMarianodel1988pervolontàdel Prevosto mons. Tarcisio Pezzotta, era stata pro-mossal’iniziativadicelebrareneigiovedìdelmesediMaggio,larecitadelS.RosarioelacelebrazionedellaMessavespertinainvariezoneperiferichedellaPar-rocchia,cheebbecontinuitàepartecipazionefinoaigiorninostri.Sonotrascorsioramai50annidaquelladomenicadel31maggio1959,nellaqualeconsolennicelebrazio-ni,laParrocchiadiBonateSottovenivaconsacrataalCuoreImmacolatodiMaria.Unangolocaratteristicodelnostropaese,quellochefino allora veniva chiamata “Piazzetta Lochis” dalnome dell’antistante casa padronale, già dei contiLochis,oraproprietàComi,venivadedicatoallaMa-donna.Rimanesignificativochequestoluogocarat-teristicodellavecchiaBonatedoveagliinsediamenticaratteristicidiepochepassate,checonservanoan-corainteressantiesempidistoriaabitativa,visiastatainseritaunatestimonianzadiunimportanteavveni-mentoreligiosodellanostraComunità,avvenuto50annifa,diventandoancheunluogodipreghiera.Diquestoavvenimento,lovogliamoricordare,abbia-moscrittosuiNotiziariparrocchialideimesidigiu-gnodel1993ediapriledel2003.Quiinformasinte-ticalovogliamoricordare,conlapresunzionedifarloconoscereaigiovanieainuoviabitantidelpaese,èunapartedellanostrastoria.In occasionedell’AnnoMariano, celebratonell’anno1959,sempresuiniziativadelPrevostomons.TarcisioPezzotta,laParrocchiadelSacroCuorediGesùvenivaconsacrataalCuoreImmacolatodiMaria.UnanuovastatuadellaVerginevenivacollocataalcentrodiquelporticoinbelstileneo-classicochesitrovainfondoaquestapiazzetta.Inprecedenzainquestoluogovisitrovavaunastatuainpietraarenariaconsuntadaltempoerovinatadallanciodei sassidei ragazzichegiocavano in strada;la gente aveva soprannominato questo oramai irri-conoscibile soggetto “ol nono”, forse rappresentavailpoetaTorquatoTassocheavevaafiancounsatirocampestre.PervolontàdelConsigliocomunale,condeliberadel17ottobre1959,questapiazzettaebbeladenomina-zioneufficialedi“PiazzaMariaImmacolata”.Intempipiùrecenti,ancheperricordarequestoavvenimento,l’Amministrazionecomunale,neilavoriattuatiperla

pavimentazionediquesto luogo,sudiunaparteri-alzatadelterrenoadestradelportico,con“ciottoliamosaico”èstataraffigurata inmodoschematico, laBasilicadiS.Giulia,simboloestemmadelComunediBonateSotto.Sullaparetesinistradelporticovenivacollocataunatarga in marmo, portante la seguente iscrizione:PIAZZAMARIAIMMACoLATA–LAFEDEDELPoPoLoALLAVERGINEDEDICo’–BoNATESoTTo31-5-1959.Davanti al piedestallo che sostiene la statua, vennepostaun’altratargadimarmoconlaseguenteiscri-zione:RICoRDoDELLACoNSACRAZIoNEDELLAPAR-RoCCHIAALCUoREIMMACoLAToDIMARIA–31-5-1959–DoNoDELLAFAMIGLIACoMI.Legiornateprecedentiladomenica31maggio,furo-nointensediparticolaricelebrazioniconunamassic-ciapartecipazionedeifedelibonatesi,cosìtroviamoscrittotral’altrosulNotiziarioparrocchialedelmesedigiugnodel1959…..”Nellaparrocchialeeranoprevi-steperilTriduosuccessivoorediguardiaaturnofratuttiiceti,riuscitemagnificamente,malaMadonnanuovanon èmai rimasta sola (meno chedi notte).Pertregiornifuuncontinuoandirivienidallachie-sacomeseinessasistesserocelebrandoleSS.Qua-rantore.AnchelapartecipazioneaiSS.Sacramentièstataconfortevole.E’statalaPasquadellaMadonna.Ed eccoci al punto culminante: Domenica 31 mag-gio,ore19,S.MessaVespertinaaccompagnatadallaScuoladiCanto,chealterminehaeseguitola“Can-tataallaVergine”delMaestromons.A.Castelli……….AltermineilParroco,,dopounaennesimaesortazio-needistruzionesulsignificatoeleconseguenzedellaConsacrazione,procedevaalla letturadella formula,scandendoleparoleripetutedaifedelichestipavanolapurcapacechiesa.MentresubitodopoiPresidentidelle Associazioni Cattoliche controfirmavano l’At-todiConsacrazione innomedi tutta la Parrocchia,aveva iniziounsecondocorteoper recare laStatuaalluogosceltocomeperennericordodellaavvenutaConsacrazione.”Ilcorteouscendodallachiesaparrocchialenell’attra-versarelaPiazza,sierafermatodavantialPalazzoco-munaledoveilSindacoEdoardoBianchessi,cheresseilComunedal1956al1966,sostavaconicomponentidel Consiglio comunale, “… conungesto che vera-mentetornaasuoonoreeresterànellagratitudinedituttalapopolazionedaLuicosìegregiamenteammi-

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ChiesaSacroCuore.............................€ 7.214,00ChiesaS.Giorgio...................................€ 1.373,00ChiesaS.Lorenzo...................................€68,00CandeleVotive......................................€1.903,00Buste(n.205)......................................€2.540,00

nistrata,hariconfermatolavolontàdellapopolazionediconsacrarsiaMariainvocandolecelestibenedizio-nidellaMadonnaeproponendopraticheconseguen-zedaquestoatto.”Nel suodiscorso ilSindacoBianchessi facendo rife-rimentoaquestoimportanteattoreligiosoedifede,tral’altrodiceva:”…ciproponiamodiconsiderarelanostraautoritàcomeprovenientedaDiopermezzodelpopolo;diesercitareilnostromandatoperilbenedelpopolostessosenzaricercadipersonaliinteressi,disoddisfazioni,diorgoglio,divanitàediambizione.CiproponiamoanchediimitarelaTuadolcezzama-ternaamministrandopiùconlapersuasionecheconlaforza,conlagiustiziaenonconlacaparbietà,conlacaritàenoncolrisentimento,diamministrarecioèsecondolospiritodelVangelo,secondoquellaleggecheinvitaadamareilprossimo,aperdonareleoffese,

atutelareesoccorrereipiùpoverieipiùdeboli,adessereillorosostegnoelalorodifesa….”LacronacadiquestoavvenimentopubblicatasulNo-tiziarioparrocchialesopraccitatocosìsiconcludeva:“DallaPiazzacomunale,frasparidipetardi,squillidicampane,cantireligiosievociarenonsolodeipicco-limaanchedeigrandi, attraverso le viepavesateafesta,finalmenteilSimulacro,cheincosìpocotem-poègiàdiventatopartedinoistessi,haraggiuntoilmonumentochesaràilsuotronopersempre.Parti-colarmente entusiasti gli abitanti dei dintorni dellapiazzetta,maegualeentusiasmo loabbiamonotatosuivoltiditutti.”ÈimportanteperunaComunitàdicredentiricordaretuttoquesto?Perchéilpresentedovrebbeesserevis-sutocomelacontinuitàdelpassato,perpoterepen-sareeprogrammareancheilfuturo.

Generosità per la parrocchiaPeriodo: APriLE-MAGGio 2009

A tutti un grazie di cuore

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l’ Bonate Sotto

Vita della Comunità

25

Flash suBonate Sotto

Corpus Domini2009

13 GiUGNo:Partenza “Corribonate”

i giovani che partiranno per il Malawi con i padri monfortani

Angelo Maffeis e Bruno Epis

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Bonate Sotto26 l’

Nelle nostre famiglie

iN ATTESA Di riSorGErE

riCorDiAMo i NoSTri CAri NELL’ANNiVErSArio DELLA MorTE

UNiTi iN MATriMoNioMArTiNELLi PAoLoconMANGiLi LAUrAil15/6/2009

MASSiNA SiLVioconMoNZNAi FrANCESCAil6/6/2009SCoTTi ALESSANDroconViTALi CLAUDiAl’11/6/2009

MiSTriNi DANiELEconMAZZoLA ELEANNAil12/6/2009PAriS CriSTiANconPANSEri FrANCESCAil13/6/2009

roCCHi LUCAconBESANA CriSTiNAil20/6/2009

STUCCHiVirGiNiAved. ravasiodiabbi74+5/6/2009ViaV.Veneto,25

iNNoCENTiATTiLiodianni69+7/6/2009viaDanteAlighieri,1

GALBUSSErALUCiANo

+10/6/1992

BESANAFrANCESCo+15/6/2004

ArSUFFiPiETro

23/6/1985

MAZZoLALUiGi

17/7/1981

BrEMBiLLALUCA

11/7/2008

PANSiEriATTiLio

17/7/2006

PiZZoNiGiUSEPPE

+29/12/1959

PANSEri TErESAin Pizzoni

+12/1/1945

PrEViTALiANGELo

+7/4/1953

PiZZoNiViTToriA

+30/7/2008

riNATi iN CriSToBATTEZZATIIL31MAGGIo2009

BErETTA SAMUELEdiGiorgioeCenturelliKantiananatoil31/3/2009

BATTEZZATIIL21GIUGNo2009rADioLi MArTiNAdiStefanoeWangHangnatail9/7/2009FiLiPPi ANDrEAdiRobertoeRossiDanielanatoil7/3/2009

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