Tempo di Pasqua- B - IV° domenica Parrocchiale a Buon pastore · Tempo di Pasqua- B - IV°...

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Buon pastore L’immagine del pastore, che la liturgia ripropone tutti gli anni nel tempo di Pasqua, ci fa forse pen- sare a qualcosa di antico, misurato, naturale. Invece nell’antico Oriente era piuttosto frequente e associata ai capi del popolo. Era ovvio che non tutti i pastori tenessero al bene delle proprie peco- re, intesi come propri sudditi. In particolare, a partire dall’esilio il titolo di pastore era riservato al Messia che si sarebbe messo alla testa del suo popolo per riscattarlo dai cattivi pastori che l’avevano guidato in precedenza. Il modello era Dio stesso, can- tato nel salmo 23. Gesù si identifica con quel pastore atteso, aggettivandolo con u- na parola ebraica che può significare “buono”, ma anche “bello” e “utile”. Per spiegarsi meglio ci dice di conoscere ogni pecora, di tenerci così tanto a ciascuna da essere disposto a dare la vita per lei. È preoccupato anche per le pecore che non sono nel suo re- cinto e che sente ugualmente affidate a sé. Sapranno riconoscere la sua voce affezionata e si uniranno al gregge. Fuor di metafora, tutti siamo coinvolti da questo desiderio di Gesù di condurci alla vita piena. Sentiamoci amati, cercati, protetti, cu- rati e salvati da Gesù. E impariamo da lui la stessa qualità e in- tensità dell’amore: essere attenti all’altro, fargli sentire la propria vicinanza, proteggerlo dal male, attenderlo quando è rimasto in- dietro… fino a offrire la propria vita per lui. Stampato in proprio - Parrocchia Sant’Ignazio da Laconi - Serramanna - VS Tempo di Pasqua- B - IV° domenica ANNO OTTAVO SETTIMANA n° 15 22 - 29 Aprile 2018 PARROCCHIA Sant’IGNAZIO da Laconi Viale S. Ignazio 55 , 09038 SERRAMANNA tel. +39 389 00 45 667-telegram: santignaziodalaconi www.parrocchiasantignaziodalaconi .it FAMMI ESSERE BUON PASTORE Donami, Signore, la saggezza del buon pastore. Quello che conosce ogni pecora, che comprende i suoi movimenti, che previene i pericoli per la sua salute. Quello che trova i gesti e le parole per guidarla ai pascoli migliori, per condurla al sicuro nell’ovile. Donami, Signore, la pazienza del buon pastore. Quello che non conta le ore del pro- prio lavoro,quello che le segue da lontano,lasciandole libere di vagare, di trovare la loro strada,ma aspet- tando con trepidazione il loro ritorno. Donami, Signore, l’affetto del buon pastore. Quello che si affeziona a ciascuna, le difende con la sua vita dal perico- lo del lupo,corre a cercare la peco- rella smarrita e fa festa quando rie- sce a recuperarla. Fammi essere buon pastore incon- trando le persone come membro di una comunità, come educatore, co- me padre... fratello... figlio. Parrocchiale a Gesù è il dono del Padre. Chi è veramente Gesù? Niente come l’antitesi tra il Buon Pastore e il mercenario ce lo fa capire. In cosa si differenziano radicalmente le due figure? Non certo il ruolo. Li oppone e li divide la natura intima del rapporto con le pecore: la non appartenenza per il merce- nario e l’appartenenza per il pastore. Se le pe- core non ti appartengono te ne vai quando arriva il lupo e le lasci alla sua mercé. Se sei un mer- cenario non t’importa delle pecore e non ti im- porta perché non le conosci. Non le conosci “per esperienza”, non le conosci per amore: esse non sono tue. E da che cosa si vede se sono tue? Che dai la vita per loro. Gesù dà la vita per noi. È lui che ce la dà, tiene a precisare, nessuno gliela toglie. Lui, solo lui, ha il potere di offrire la sua vita e di riprenderla di nuovo. In questo sta la sua autorevolezza, nel potere dell’impotenza, a cui Dio nella morte si è volontariamente esposto. Gli uomini possono seguire Gesù solo in forza di questa sua autorevolezza. Per essa ne conoscono la voce, subiscono il fascino della sua Presenza, si dispongono alla sequela. Solo nel vivere questa appartenenza il cristiano di- venta a sua volta autorevole, cioè capace di incontrare l’altro, di amarlo e di dar la sua vita per lui. L’appartenenza fa essere eco fragile e tenace della sua Presenza e suscita la nostalgia di poterlo incontrare.

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Buon pastore L’immagine del pastore, che la liturgia ripropone tutti gli anni nel tempo di Pasqua, ci fa forse pen-

sare a qualcosa di antico, misurato, naturale. Invece nell’antico Oriente era piuttosto frequente e associata ai capi del popolo. Era ovvio che non tutti i pastori tenessero al bene delle proprie peco-re, intesi come propri sudditi. In particolare, a partire dall’esilio il titolo di pastore era riservato al Messia che si sarebbe messo alla testa del suo popolo per riscattarlo dai cattivi pastori che l’avevano guidato in precedenza. Il modello era Dio stesso, can-tato nel salmo 23. Gesù si identifica con quel pastore atteso, aggettivandolo con u-na parola ebraica che può significare “buono”, ma anche “bello” e “utile”. Per spiegarsi meglio ci dice di conoscere ogni pecora, di tenerci così tanto a ciascuna da essere disposto a dare la vita per lei. È preoccupato anche per le pecore che non sono nel suo re-cinto e che sente ugualmente affidate a sé. Sapranno riconoscere la sua voce affezionata e si uniranno al gregge. Fuor di metafora, tutti siamo coinvolti da questo desiderio di Gesù di condurci alla vita piena. Sentiamoci amati, cercati, protetti, cu-rati e salvati da Gesù. E impariamo da lui la stessa qualità e in-tensità dell’amore: essere attenti all’altro, fargli sentire la propria vicinanza, proteggerlo dal male, attenderlo quando è rimasto in-dietro… fino a offrire la propria vita per lui.

Stampato in proprio - Parrocchia Sant’Ignazio da Laconi - Serramanna - VS

Tempo di Pasqua- B - IV° domenica

ANNO OTTAVO SETTIMANA n° 15

22 - 29 Aprile 2018

PARROCCHIA Sant’IGNAZIO da Laconi Viale S. Ignazio 55 , 09038 SERRAMANNA

tel. +39 389 00 45 667-telegram: santignaziodalaconi www.parrocchiasantignaziodalaconi .it

FAMMI ESSERE BUON PASTORE Donami, Signore, la saggezza del buon pastore. Quello che conosce ogni pecora, che comprende i suoi movimenti, che previene i pericoli per la sua salute. Quello che trova i gesti e le parole per guidarla ai pascoli migliori, per condurla al sicuro nell’ovile. Donami, Signore, la pazienza del buon pastore. Quello che non conta le ore del pro-prio lavoro,quello che le segue da lontano,lasciandole libere di vagare, di trovare la loro strada,ma aspet-tando con trepidazione il loro ritorno. Donami, Signore, l’affetto del buon pastore. Quello che si affeziona a ciascuna, le difende con la sua vita dal perico-lo del lupo,corre a cercare la peco-rella smarrita e fa festa quando rie-sce a recuperarla. Fammi essere buon pastore incon-trando le persone come membro di una comunità, come educatore, co-me padre... fratello... figlio.

Parrocchiale a

Gesù è il dono del Padre. Chi è veramente Gesù? Niente come l’antitesi tra il Buon Pastore e il mercenario ce lo fa capire. In cosa si differenziano

radicalmente le due figure? Non certo il ruolo. Li oppone e li divide la natura intima del rapporto con le pecore: la non appartenenza per il merce-nario e l’appartenenza per il pastore. Se le pe-core non ti appartengono te ne vai quando arriva il lupo e le lasci alla sua mercé. Se sei un mer-cenario non t’importa delle pecore e non ti im-porta perché non le conosci. Non le conosci “per esperienza”, non le conosci per amore: esse non sono tue. E da che cosa si vede se sono tue? Che dai la vita per loro. Gesù dà la vita per noi. È lui che ce la dà, tiene a precisare, nessuno gliela toglie. Lui, solo lui, ha il potere di offrire la sua vita e di riprenderla di nuovo. In questo sta la sua autorevolezza, nel potere dell’impotenza, a cui Dio nella morte si è volontariamente esposto. Gli uomini possono seguire Gesù solo in forza di questa sua autorevolezza. Per essa ne conoscono la voce, subiscono il fascino della sua Presenza, si dispongono alla sequela. Solo nel vivere questa appartenenza il cristiano di-venta a sua volta autorevole, cioè capace di incontrare l’altro, di amarlo e di dar la sua vita per lui. L’appartenenza fa essere eco fragile e tenace della sua Presenza e suscita la nostalgia di poterlo incontrare.

Le sue aule sono in ospedale, i suoi alunni ragazzini malati che in quelle ore di lezione provano a dimen-ticare cure e terapie. Annamaria Barenzi, 51 anni, docente di matematica agli Spedali Civili di Brescia, è l'Insegnante dell'Anno 2017, tra gli undicimila segnalati al Ministero. Il premio di 50 mila euro verrà utilizzato per portare i "suoi" adolescenti a parlare nelle scuole di quanto la malattia ha cambiato la loro visione di vita, i loro valori. È convinta che questa condivisione li aiuterà nella vita e potrà educare chi ascolta a mettere nella giusta prospettiva i problemi dell'adolescenza, o a diventare donatori di midollo e sangue. «All'inizio avevo paura di non reggere il dolore dei ragazzi, ma hanno forza e sono loro ad inse-gnarci coraggio e dignità. Ecco, la soddisfazione è quando per qualche ora riesci a far dimenticare la malattia e si mettono in gioco, sentendosi gli adolescenti che sono».

ORARI delle CELEBRAZIONI

FERIALE e PRE FESTIVO FESTIVO ore 18.00 S. Rosario ore 8.30 ore 18.30 S. Messa e Vespri ore 10.00 ore 11.30 Il sabato mattina alle 8.30 S. Messa in latino e lodi. Per le CONFESSIONI il parroco è sempre disponibile!

Benedizioni delle Case e Famiglie Ho quasi concluso con le benedizioni delle case, martedi 24 dalle 15.30 in poi , intendo fare i recuperi chi desidera la Benedizione ne dia comunica-zione in sacrestia.

Lavori casa Canonica Abbiamo terminato i lavori di completamento della casa canonica, desidero esprimere un GRAZIE all’ingegner Vincenzo Carboni per aver fatto il progetto e seguito i lavori a titolo completamente gratuito.

Festa della FAMIGLIA Domenica 6 aprile

Presso il Tancato degli Evaristiani con Messa ore 12 e pranzo comunitario (la parrocchia offre malloreddus per tutti) a seguire giochi con tutti i bam-bini. Possono partecipare tutti bambini, giovani e adulti. Si può raggiungere il Tancato in bicicletta partendo dal piazzale della Parrocchia alle 10.30 oppure in macchina. Per motivi organizzativi dare le adesioni in sacrestia o in oratorio entro il 3 maggio.

Pellegrinaggio a LOURDES 19 - 25 luglio

Dal 19 al 25 luglio ci sarà il pellegrinaggio parrocchiale a Lourdes e Mon-serrat con visita di Tolosa Saragozza e Lleida. Il programma è a disposizione, iscrizioni e acconto entro 11 maggio 2018.

Vangelo Vivo

Avvisi della Settimana

Candu ddu scìnt in tres, ddu scìt dogn’arresi !

- let. Quando lo sanno in tre, lo sa ogni rettile.

- fig. Un segreto è considerato tale se è conosciuto da poche persone, una o al massimo due. Ma se la cosa è conosciuta da tre persone è come se fosse già di dominio pubblico.

Dalla saggezza dei nostri padri

DOMENICA 22 APRILE IV DOMENICA di PASQUA B. M. Gabriella Sagheddu M. Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni

8.30 In onore di S. RITA da Cascia 10.00 Caboni OTTONIELE (vicinato) 11.30 Altea PIETRO

LUNEDÌ 23 APRILE IV Settimana di PASQUA S. Giorgio M.

18.00 Rosario con P. Pio 18.30 In onore di S. PIO da Pietrelcina (gruppo P. Pio) 19.00 Limoncino GIANNI (trig.)

MARTEDÌ 24 APRILE IV Settimana di PASQUA B.V. di BONARIA patrona massima della Sardegna solennità

18.00 S. Rosario e litanie 18.30 In Ringraziamento alla MADONNA Adorazione e preghiera di Lode e Istruzione : Il discepolo è colui che ascolta.

MERCOLEDI’ 25 APRILE IV Settimana di PASQUA S. Marco Ev.

8.30 Deneke GIOVANNA (trig.)

GIOVEDÌ 26 APRILE IV Settimana di PASQUA S. Giorgio Vescovo di Suelli

18.30 In onore dello SPIRITO SANTO (rinnovamento)

VENERDÌ 27 APRILE IV Settimana di PASQUA S. Zita

18.30 Pinna ANTONIO - FIFFINA - GIANNI 19.00 Falchi M. POMPEI (trig.)

SABATO 28 APRILE IV Settimana di PASQUA S. Pietro Chanel

8.30 QUINTO - PASQUALE e fam. def. 18.30 Onida GAVINO

DOMENICA 29 APRILE V DOMENICA di PASQUA S. Caterina da Siena

8.30 FORTUNATO - COLOMBA - PINO 10.00 Picciau ANTONIO - ANNA 11.30 Pro POPULO Battesimo di Arrius DAVIDE - Cadeddu NICO- LE ESMERALDA - Serra FEDERICO

Buona Settimana a tutti!

don Pietro

Calendario liturgico e intenzioni SS. Messe