Risonanza magnetica multiparametrica della prostata(tecnica d’esame)
TEMI D’ESAME DI ANALISI MATEMATICA II - mat.unimi.it · Corso di laurea in Fisica a.a.2001/02 ......
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I seguenti quesiti ed il relativo svolgimento sono coperti dal diritto d’autore, pertanto essi non
possono essere sfruttati a fini commerciali o di pubblicazione editoriale senza autorizzazione espli-
cita e scritta dell’autore. Ogni abuso sara perseguito a termini di legge dal titolare del diritto.
TEMI D’ESAME DI ANALISI MATEMATICA IICorso di laurea in Fisica a.a.2001/02
Prova scritta del 4 aprile 2002
1. Dato il problema di Cauchy 3x2y′′ − 7xy′ + 3y = 0y(1) = ay′(1) = b
a, b ∈ R ,
i) scriverne la soluzione su (0,+∞);ii) stabilire per quali coppie (a, b) tale soluzione e prolungabile
a tutto l’asse reale e discutere l’unicita del prolungamento.
2. Dato
E =(x, y, z) ∈ R3 : 5z ≤ x2 + y2 ≤ z + 5
,
i) verificare che E e compatto;ii) calcolare ∫
E(x + 1)ez dxdydz.
3. Sia ω la forma differenziale
ω =(
4x + ay
x2 + y2− 1
)dx +
(4y − ax
x2 + y2+ 2
)dy.
i)Verificare che ω e chiusa su Ω = R2 − (0, 0) per ogni a ∈ R;ii) determinare per quali valori del parametro a la forma ω e
esatta su Ω e per tali valori calcolarne il potenziale che si annullanel punto (1, 0).
1
2
1. L’equazione differenziale assegnata e un’equazione lineare omogeneadel secondo ordine e in particolare e un’equazione di Eulero. Cerchiamo so-luzioni del tipo y(x) = xα con α ∈ R. Derivando e sostituendo nell’equazioneotteniamo
[3α(α− 1)− 7α + 3]xα = 0 per ogni x > 0
e quindi
3α2 − 10α + 3 = 0 α =5±
√25− 93
cioe α = 3 e α = 1/3. Poiche ovviamente le funzioni y1(x) = x3 ey2(x) = x1/3 sono linearmente indipendenti su (0,+∞), tutte le soluzionidell’equazione su tale intervallo sono le funzioni
y(x) = c1x3 + c2x
1/3.
Imponendo le condizioni iniziali, otteniamo che la soluzione del problema diCauchy e la funzione
y∗(x) =3b− a
8x3 +
9a− 3b
8x1/3.
Per poter prolungare la soluzione a tutto l’asse reale, occorre prima di tuttoprolungarla a x = 0; ovviamente y∗ e prolungabile per continuita, ma, peressere derivabile in x = 0 (da destra) occorre che 9a−3b
8 = 0, cioe b = 3a.Otteniamo quindi la funzione
y∗(x) = ax3 x ≥ 0.
D’altra parte, tutte le soluzioni su (−∞, 0) sono le funzioni
y(x) = d1x3 + d2x
1/3 d1, d2 ∈ R.
Esse sono prolungabili a x = 0 se e solo se d2 = 0. Inoltre la funzione
y∗∗(x) =
ax3 x ≥ 0d1x
3 x < 0
e derivabile 2 volte sull’asse reale per ogni d1 ∈ R ed e un prolungamento diy∗. In conclusione, le coppie (a, b) per le quali la soluzione del problema diCauchy e prolungabile a tutto l’asse reale sono (a, 3a) per ogni a ∈ R e lasoluzione puo essere prolungata in infiniti modi per ogni a ∈ R.
2. Osserviamo che dalle disuguaglianze che definiscono E si ottiene chedeve essere
5z ≤ z + 5 e anche z + 5 ≥ 0 cioe − 5 ≤ z ≤ 5/4.
Ne segue che E e incluso nella regione spaziale tra i piani orizzontali a quota−5 e 5/4, e, poiche x2 + y2 ≤ 25/4, e piu precisamente incluso nel tronco dicilindro avente per asse l’asse z e circonferenza di base di raggio 5/2. QuindiE e limitato e, essendo ovviamente chiuso, e compatto.
3
La funzione f(x, y, z) = (x + 1)ez e continua su R3 e quindi integrabile.Poiche E e simmetrico rispetto al piano x = 0, si ha∫
E(x + 1)ez dxdydz =
∫E
xez dxdydz +∫
Eez dxdydz = 0 +
∫E
ez dxdydz
Per il calcolo dell’integrale, utilizziamo le coordinate cilindriche: posto
x = ρ cos θ y = ρ sin θ z = Z, ρ > 0, θ ∈ (0, 2π), Z ∈ Rotteniamo che l’insieme in corrispondenza biunivoca con E a meno di insiemidi misura nulla e
E∗ =(ρ, θ, Z) : 5Z ≤ ρ2 ≤ Z + 5, θ ∈ (0, 2π)
=
(ρ, θ, Z) : −5 < Z < 0, ρ <
√Z + 5, θ ∈ (0, 2π)
∪
(ρ, θ, Z) : 0 < Z < 5/4,
√5Z < ρ <
√Z + 5, θ ∈ (0, 2π)
e quindi∫
Eez dxdydz =
∫ 2π
0dθ
∫ 0
−5eZdZ
∫ √Z+5
0ρ dρ +
∫ 2π
0dθ
∫ 5/4
0eZdZ
∫ √Z+5
√5Z
ρ dρ
= π
∫ 0
−5(Z + 5)eZdZ + π
∫ 5/4
0(5− 4Z)eZdZ
= π[eZ(Z + 4)
]Z=0
Z=−5+ π
[eZ(9− 4Z)
]Z=5/4
Z=0
= π(e−5 + 4e5/4 − 5).
3. Si ha∂
∂y
(4x + ay
x2 + y2− 1
)=
ax2 − ay2 − 8xy
(x2 + y2)2=
∂
∂x
(4y − ax
x2 + y2+ 2
)e quindi la forma ω e chiusa su Ω.
Per stabilire se e esatta, visto che Ω non e semplicemente connesso, pro-viamo a calcolare l’integrale di ω su una curva chiusa che “faccia un giro”attorno all’origine e, visto l’espressione analitica dei coefficienti, scegliamo
φ(t) = (cos t, sin t) t ∈ [0, 2π]
Si ha∫φ
ω =∫ 2π
0[(4 cos t + a sin t− 1)(− sin t) + (4 sin t− a cos t + 2) cos t] dt
=∫ 2π
0[−a + sin t + 2 cos t] dt = −2aπ
Ne segue che se a 6= 0 la forma ω non e esatta. Se a = 0, cioe
ω =(
4x
x2 + y2− 1
)dx +
(4y
x2 + y2+ 2
)dy
4
con semplici calcoli si ha che le funzioni
Fc(x, y) = 2 log(x2 + y2)− x + 2y + c
sono potenziali di ω su Ω; quindi il potenziale che si annulla in (1, 0) e
F1(x, y) = 2 log(x2 + y2)− x + 2y + 1.
5
Prova scritta del 4 giugno 2002
1. Determinare la soluzione del problema di Cauchy y′ =y3
3y2 + ex+y
y(1) = −1
e tracciarne un grafico qualitativo.Puo essere utile preventivamente determinare una funzione realedi variabile reale x → f(x) regolare tale che la forma differenziale
ω = y3f(x) dx− (ex+y + 3y2)f(x) dy
risulti esatta su R2.
2. Data la successione di funzioni
fn(x) = log(
2 +1
1 + xn
)x ≥ 0,
i) verificare che fn converge puntualmente su [0,+∞) e deter-minare la funzione limite f ;
ii) stabilire su quali intervalli (a, b), con 0 ≤ a < b ≤ +∞, laconvergenza e uniforme;
iii) stabilire se
limn→+∞
∫ M
0fn =
∫ M
0f (M ∈ R, M > 0).
3. Stabilire per quali valori del parametro reale α la funzione
fα(x, y, z) =yz
xα(x2 + y2 + z2)e integrabile su
E =(x, y, z) ∈ R3 : x > 1, z2 + y2 < 4, z > 0
e per tali valori calcolare∫
Efα(x, y, z) dxdydz.
6
1. Affinche ω sia esatta su R2 e necessario e sufficiente che ω sia chiusa,cioe che valga per ogni (x, y) ∈ R2
3y2f(x) =∂
∂y
(y3f(x)
)=
∂
∂x
(−(ex+y + 3y2)f(x)
)= −ex+yf(x)− (ex+y + 3y2)f ′(x)
ovvero che(ex+y + 3y2)(f(x) + f ′(x)) = 0
e quindi che per ogni x ∈ R si abbia f(x) + f ′(x) = 0. Deve quindi esseref(x) = ce−x, con c ∈ R, ad esempio, c = 1.
Per quanto riguarda l’equazione differenziale, poiche ovviamente
y′ =y3
3y2 + ex+y=
y3e−x
(3y2 + ex+y)e−x=
y3e−x
3y2e−x + ey,
essa risulta cosı essere un’equazione ai differenziali esatti; la soluzione delproblema di Cauchy assegnato non e altro che la soluzione definita implici-tamente a partire dal punto (1,−1) dall’equazione G(x, y) = 0, dove G e ilpotenziale che si annulla in (1,−1) della forma differenziale
ω = y3e−x dx− (ey + 3y2e−x) dy
Con semplici calcoli si ottiene G(x, y) = −ey − y3e−x e quindi (posto F =−G) possiamo considerare l’equazione
F (x, y) = e−xy3 + ey = 0.
Poiche Fy(x, y) = 3y2e−x +ey > 0, limy→0−F (x, y) = 1 e limy→−∞F (x, y) =−∞ l’equazione definisce implicitamente una ed una sola funzione y = y(x),che risulta in particolare negativa. Poiche dall’equazione differenziale otte-niamo che il segno di y′ e il segno di y, la funzione y e monotona decrescentesu R. Poiche per ogni x ∈ R
ey(x)
y3(x)= −e−x
e il secondo membro e infinitesimo per x → +∞, necessariamente y(x) →−∞ per x → +∞; inoltre il secondo membro diverge a −∞ per x → −∞ equindi necessariamente y e infinitesima per x → −∞.
Osserviamo infine che dall’equazione F (x, y) = 0 e possibile ricavare x =−y+log(−y3) e quindi tracciare il grafico di questa, ricavando di conseguenzaquello della soluzione.
2. Sia x0 ≥ 0; poiche
limn→+∞
log(
2 +1
1 + xn0
)=
log 3 se x0 < 1log(5/2) se x0 = 1log 2 se x0 > 1
7
la successione fn converge puntualmente su [0,+∞) alla funzione limite
f(x) =
log 3 se x < 1log(5/2) se x = 1log 2 se x > 1
Poiche le funzioni fn sono continue su [0,+∞) mentre f e discontinua nelpunto x = 1, la successione non puo convergere uniformemente su intervalliche abbiano x = 1 come punto interno o di frontiera; consideriamo quindi icasi 0 ≤ a < b < 1 oppure 1 < a < b ≤ +∞.
Osserviamo che per ogni n la funzione fn e positiva e decrescente su[0,+∞).
Se 0 ≤ a < b < 1, si ha
supx∈(a,b)
|fn(x)− f(x)| = supx∈(a,b)
∣∣∣∣log(
2 +1
1 + xn
)− log 3
∣∣∣∣= sup
x∈(a,b)
(log 3− log
(2 +
11 + xn
))=
(log 3− log
(2 +
11 + bn
))→ 0 n → +∞
e quindi fn converge uniformemente su (a, b).Se 1 < a < b ≤ +∞, si ha
supx∈(a,b)
|fn(x)− f(x)| = supx∈(a,b)
∣∣∣∣log(
2 +1
1 + xn
)− log 2
∣∣∣∣= sup
x∈(a,b)
(log
(2 +
11 + xn
)− log 2
)=
(log
(2 +
11 + an
)− log 2
)→ 0 n → +∞
e anche in questo caso fn converge uniformemente su (a, b).Infine, se x ∈ (0,M), per ogni n si ha
0 ≤ fn(x) ≤ log 3
e quindi vale il passaggio al limite sotto il segno di integrale per il teoremadi convergenza dominata.
3. L’insieme E e misurabile in quanto e un insieme aperto; la funzione f emisurabile in quanto e continua, ma cambia segno su E. D’altra parte, E esimmetrico rispetto al piano y = 0, mentre si ha fα(x,−y, z) = −fα(x, y, z).
Quindi, se fα e integrabile su E,∫
Efα = 0.
Consideriamo allora
E1 = E ∩ (x, y, z) : y > 0
8
e stabiliamo, mediante il teorema di Tonelli, per quali valori di α la funzionefα ∈ L(E1). Utilizziamo le coordinate cilindriche: posto
x = x y = ρ cos θ z = ρ sin θ
l’insieme che corrisponde a E1 a meno di insiemi di misura nulla e
E∗ = (ρ, θ, x) : x > 1 , 0 < θ < π/2, 0 < ρ < 2Quindi∫
E1
fα(x, y, z) dxdydz =∫
E∗fα(x, ρ cos θ, ρ sin θ) ρ dxdρdθ
=∫ π/2
0cos θ sin θ dθ
∫ +∞
1dx
∫ 2
0
ρ3
(ρ2 + x2)xαdρ
=12
∫ +∞
1dx
∫ 2
0
ρ3 + ρx2 − ρx2
(ρ2 + x2)xαdρ
=12
∫ +∞
1dx
∫ 2
0
(ρ
xα− ρ
(ρ2 + x2)xα−2
)dρ
=12
∫ +∞
1
(2xα
− 12xα−2
log(
1 +4x2
))dx.
Poiche per x → +∞2xα
− 12xα−2
log(
1 +4x2
)=
2xα
− 12xα−2
(4x2− 8
x4+ o(x−4)
)∼ − 4
xα+2
la funzione fα e integrabile se e solo se α + 2 > 1, cioe se e solo se α > −1.
9
Prova scritta del 1 Luglio 2002
1. Dato il problema di Cauchyy′ = (y − 2)(x2 − 4x)ex
y(0) = a a ∈ Ri) determinarne la soluzione massimale y = ya(x) e tracciarne ungrafico qualitativo al variare del parametro reale a;
ii) posto a = an con an → 2 per n → +∞ e detta yn la soluzionecorrispondente, verificare che yn converge puntualmente a y2 estabilire se la convergenza e anche uniforme. .
2. Determinare gli estremanti assoluti e relativi della funzione
f(x, y) =
x3 + y3
x2 + y2(x, y) 6= (0, 0)
0 (x, y) = (0, 0)
sull’insiemeB = (x, y) ∈ R2 : x2 + y2 ≤ 1 .
(Puo essere utile stabilire preventivamente la continuita di f suB.)
3. Verificare che la funzione
f(x, y, z) =xye−2z
x2 + y2
e integrabile su
E =(x, y, z) ∈ R3 : x > 0, y > 0, z − 2 < x2 + y2 < 4z
e calcolare ∫
Ef.
10
1. L’equazione assegnata e un’equazione del primo ordine lineare e poichei suoi coefficienti sono continui su R possiamo affermare che la soluzionemassimale del problema di Cauchy e definita su tutto l’asse reale; essa risultaanche essere a variabili separabili e per determinare ya trattiamola in questomodo.
Se a = 2, la soluzione e la funzione costante y2(x) = 2. Se a 6= 2,osserviamo che per il teorema di esistenza e unicita, se a > 2 si ha ya(x) > 2per ogni x ∈ R, mentre se a < 2 si ha ya(x) < 2 per ogni x ∈ R e quindi∫ x
0
y′(t)y(t)− 2
dt =∫ x
0(t2 − 4t)et dt
logy(x)− 2
a− 2= ex(x2 − 6x + 6)− 6.
Ne segue che la soluzione cercata e per ogni a ∈ R (anche a = 2) la funzione
ya(x) = 2 + (a− 2) exp(ex(x2 − 6x + 6)− 6
).
Dall’equazione differenziale, si ha che x = 0 e x = 4 sono punti estremanti:se a > 2, ya ha un punto di massimo in x = 0 e un punto di minimo inx = 4, se a < 2, invece, ya ha un punto di minimo in x = 0 e un punto dimassimo in x = 4. Dall’espressione analitica di ya si ha poi immediatamente
limx→+∞
ya(x) = +∞ limx→−∞
ya(x) = 2 + (a− 2)e−6.
Consideriamo ora
yn(x) = 2 + (an − 2) exp(ex(x2 − 6x + 6)− 6
)Ovviamente per ogni x ∈ R, x fissato, si ha yn(x) → 2 = y2(x) per n → +∞.D’altra parte
supx∈R
|yn(x)− y2(x)| = |(an − 2)| supx∈R
exp(ex(x2 − 6x + 6)− 6
)= +∞
e quindi la convergenza non e uniforme.
2. Per (x, y) → (0, 0) si ha
|f(x, y)| =∣∣∣∣ x2
x2 + y2x +
y2
x2 + y2y
∣∣∣∣ ≤ |x|+ |y| → 0
e quindi f e continua nell’origine; d’altra parte, (0, 0) non e un estremanteper f , poiche, ad esempio, la restrizione di f a y = 0 (cioe f(x, 0) = x) estrettamente crescente.
Ovviamente f e di classe C∞ su R2 − (0, 0) e quindi in particolare inB0 − (0, 0); cerchiamo se ci sono dei punti stazionari interni, risolvendo il
11
sistema con (x, y) 6= (0, 0)fx(x, y) =
x4 + 3x2y2 − 2xy3
(x2 + y2)2= 0
fy(x, y) =y4 + 3x2y2 − 2x3y
(x2 + y2)2= 0
x(x3 + 3xy2 − 2y3) = 0y(y3 + 3x2y − 2x3) = 0
Non vi sono soluzioni sugli assi coordinati; inoltre il sistemax3 + 3xy2 − 2y3 = 0y3 + 3x2y − 2x3 = 0
non ha soluzione e quindi gli estremanti vanno ricercati su ∂B. La restrizionedi f a ∂B puo essere scritta nella forma
f(cos θ, sin θ) = cos3 θ + sin3 θ θ ∈ [0, 2π]
Poiched
dθf(cos θ, sin θ) = 3 sin θ cos θ(sin θ − cos θ)
i punti stazionari vincolati sono quelli corrispondenti a θ = 0,, π/4, π/2, π,5π/4, 3π/2 e, poiche
f(1, 0) = f(0, 1) = 1 f(−1, 0) = f(0,−1) = −1
f(1/√
2, 1/√
2) = 1/√
2 f(−1/√
2,−1/√
2) = −1/√
2
i punti (1, 0) e (0, 1) sono punti di massimo assoluto, mentre i punti (−1, 0)e (0,−1) sono punti di minimo assoluto; i punti ( 1√
2, 1√
2) e (−1√
2, −1√
2) sono
estremanti per la restrizione di f a ∂B, ma non sono estremanti relativi perf su B poiche ad esempio (1/
√2, 1/
√2) e punto di minimo su ∂B, mentre
e punto di massimo sulla bisettrice y = x, con |x| ≤ 1/√
2 e viceversa perl’altro punto.
3. La funzione f e continua e quindi misurabile sull’aperto E; inoltref e non negativa; possiamo applicare il teorema di Tonelli, ottenendo cosısia l’integrabilita che il valore dell’integrale. E pero conveniente passare acoordinate cilindriche: si ha
E∗ =(ρ, θ, z) ∈ R3 : ρ cos θ > 0, ρ sin θ > 0, z − 2 < ρ2 < 4z
=
(ρ, θ, z) ∈ R3 : θ ∈ (0, π/2), z ∈ (0, 2), 0 < ρ < 2
√z
∪(ρ, θ, z) ∈ R3 : θ ∈ (0, π/2), z ∈ (2,+∞),
√z − 2 < ρ < 2
√z
12
Quindi ∫E
f =∫ π/2
0sin θ cos θ dθ
∫ 2
0e−2z dz
∫ 2√
z
0ρdρ
+∫ π/2
0sin θ cos θ dθ
∫ +∞
2e−2z dz
∫ 2√
z
√z−2
ρdρ
=14
∫ 2
04ze−2z dz +
∫ +∞
2(3z + 2)e−2z dz
=
14
−
[e−2z(1 + 2z)
]z=2
z=0−
[e−2z
(32z +
74
)]z=+∞
z=2
=14
(1− 1
4e4
).
13
Prova scritta del 18 settembre 2002
1. Sia f : (0,+∞) → R una funzione di classe C∞ e ω la formadifferenziale
ω = yf(x2 + y2) dx− xf(x2 + y2) dy .i) Determinare tutte le funzioni f per le quali ω e chiusa su
Ω = R2 − (0, 0);ii) calcolare
∫φ ω dove φ e la circonferenza con centro in (0, 0) e
raggio 2 percorsa in senso antiorario;iii) esistono funzioni f per le quali la forma ω e esatta su Ω ?
2. Stabilire per quali valori del parametro reale positivo α lafunzione
fα(x) =1
(xα + log2 x) 5√
sinx
e integrabile secondo Lebesgue su (0,+∞).
3. Data l’equazione differenziale
y(3) − y(2) + a(y′ − y) = x− 2 + 3e2x a ∈ Rscriverne tutte le soluzioni al variare del parametro reale a.
14
1. i) La forma differenziale e di classe C∞ su Ω; essa e chiusa se e solo se
∂
∂y
[yf(x2 + y2)
]=
∂
∂x
[−xf(x2 + y2)
]cioe se e solo se per ogni (x, y) 6= (0, 0)
f(x2 + y2) + 2y2f ′(x2 + y2) = −f(x2 + y2)− 2x2f ′(x2 + y2)
Se poniamo x2 + y2 = t, la condizione diviene
tf ′ + f = 0 per ogni t > 0
cioe f deve soddisfare su (0,+∞) un’equazione differenziale lineare del primoordine a coefficienti continui; risolvendola, si ottiene
f(t) =c
tc ∈ R.
ii) Per la curva φ si ha, ad esempio,
φ(θ) = (2 cos θ, 2 sin θ) θ ∈ [0, 2π]
Quindi∫φ
ω =∫ 2π
02 sin θf(4)(−2 sin θ)− 2 cos θf(4)(2 cos θ dθ = −8πf(4)
iii) Poiche φ e una curva chiusa di classe C∞ con sostegno in Ω, affinche ω
sia esatta deve necessariamente valere∫φ ω = 0; quindi deve essere f(4) = 0,
che, per quanto visto al punto i), comporta che f sia identicamente nulla.
2. La funzione fα e definita e continua per x 6= kπ, k ≥ 1, x > 0 e quindie misurabile su (0,+∞); allora fα ∈ L(0,+∞) se e solo se
|fα(x)| = 1(xα + log2 x) 5
√| sinx|
∈ L(0,+∞)
Si ha∫ +∞
0|fα(x)|dx =
∫ π
0|fα(x)|dx +
+∞∑k=1
∫ (k+1)π
kπ|fα(x)| dx (∗)
e, poiche per x → 0+
|fα(x)| ∼ 1x1/5 log2 x
e per x → kπ con k ≥ 1
|fα(x)| ∼ 1(kπ)α + log2 kπ
· 1
|cos kπ(x− kπ)|1/5=
c
|x− kπ|1/5,
gli integrali che compaiono a secondo membro della (*) sono finiti. Quindi|fα| ∈ L(0,+∞) se e solo se la serie in (*) e convergente. Poiche la funzione
15
g(x) = xα+log2 x e ovviamente crescente su (π,+∞), per il termine generaledella serie si ha per k → +∞
A
πα· 1kα
∼ A
((k + 1)π)α + log2(k + 1)π
≤∫ (k+1)π
kπ|fαx)|dx
≤ A
(kπ)a + log2 kπ∼ A
πα· 1kα
dove
A =∫ (k+1)π
kπ
1
|sinx|1/5dx,
perche la periodicita di | sinx| rende l’integrale indipendente da kMa allora la serie converge se e solo se α > 1 e quindi fα ∈ L(0,+∞) se
e solo se α > 1.
3. L’equazione proposta e una equazione differenziale lineare di ordine 3a coefficienti costanti, non omogenea. L’equazione caratteristica associata e
P (z) = z3 − z2 + a(z − 1) = (z − 1)(z2 + a)
e quindii) se a > 0 c’e la radice reale λ = 1 e le radici complesse e coniugate
λ = ±i√
a;ii) se a = 0 ci sono due radici reali: λ = 1 con molteplicita 1 e λ = 0 con
molteplicita 2;iii) se a = −1 ci sono due radici reali: λ = −1 con molteplicita 1 e λ = 1
con molteplicita 2;iv) se a < 0, a 6= −1 ci sono tre radici reali distinte: λ = 1 e λ = ±
√−a.
Quindi tutte le soluzioni dell’equazione omogenea associata sono le fun-zioni
i) yom(x) = c1ex + c2 cos
√ax + c3 sin
√ax
ii) yom(x) = c1ex + c2 + c3x
iii) yom(x) = c1ex + c2xex + c3e
−x
iv) yom(x) = c1ex + c2e
√−ax + c3e
−√−ax
Per la determinazione di un integrale particolare dell’equazione non omoge-nea, osserviamo che la linearita dell’operatore
L(y) = y(3) − y(2) + a(y′ − y)
ci permette di determinare separatamente una soluzione particolare di L(y)= x − 2 e una di L(y) = 3e2x e poi sommarle ottenendo una soluzionedell’equazione data.
16
In base a noti criteri, se a 6= 0, tra le soluzioni di L(y) = x − 2 vi e unpolinomio di I grado, P (x) = cx + d. Sostituendo si ottiene
a(c− cx− d) = x− 2 ⇒ c = −1/a d = 1/a
P (x) = −(1/a)(x− 1)
Se invece a = 0, c’e un polinomio del tipo P (x) = x2(cx + d) = cx3 + dx2.Sostituendo si ottiene
6c− 6cx− 2d = x− 2 ⇒ c = −1/6 d = 1/2
P (x) = −(1/6)x3 + (1/2)x2
Per quanto riguarda l’equazione L(y) = 3e2x, se a 6= −4 esiste una soluzioneparticolare del tipo y∗(x) = ce2x e quindi si ottiene
ce2x(8− 4 + 2a− a) = 3e2x ⇒ c = 3/(4 + a)
mentre se a = −4 c’e una soluzione del tipo y∗(x) = cxe2x e quindi si ottiene
ce2x(8x + 12− 4x− 4− 4(x + 1)) = 3 ⇒ c = 3/4
In conclusione, una soluzione particolare di L(y) = x− 2+3e2x e data dallafunzione
a 6= 0,−4 y∗(x) =1− x
a+
34 + a
e2x
a = 0 y∗(x) =3x2 − x3
6+
34e2x
a = −4 y∗(x) =x− 1
4+
34xe2x
17
Prova scritta del 6 novembre 2002
1. Verificare che l’insieme
E =
(x, y) ∈ R2 : x2e−y − 4yex2= 0
coincide con il grafico di una funzione y = f(x) definita su tuttol’asse reale. Studiare l’andamento di f e tracciarne sommariamen-te il grafico (non e richiesto lo studio della convessita). Stabilirepoi se f e Lebesgue integrabile su R.
2. Stabilire per quali valori del parametro reale positivo α lasuperficie in forma implicita
S =(x, y, z) ∈ R3 : (1 + x2)−α − y2 − z2 = 0
ha misura σ(S) finita.
3. Dato il problema di Cauchyy′ − x + 2
x2 + 1y +
y2
(x2 + 1)3/2= 0
y(0) = a2
a ∈ R
i) determinarne la soluzione locale;ii) stabilire per quali valori del parametro reale a la soluzione
massimale e definita su tutto R.
18
1. L’insieme E e l’insieme di livello a quota zero della funzione di classeC∞ su R2 data da
F (x, y) = x2e−y − 4yex2.
Ovviamente, affinche (x, y) ∈ E, deve essere y ≥ 0 e, in particolare, y = 0 see solo se x = 0; inoltre, se (x, y) ∈ E, anche (−x, y) ∈ E. Quindi possiamoconsiderare soltanto il primo quadrante [0,+∞)× [0,+∞). Poiche
Fy(x, y) = −x2e−y − 4ex2< 0,
l’applicazione y → F (x, y) e decrescente su [0,+∞) per ogni x > 0 fissato;essendo poi
limy→0
F (x, y) = F (x, 0) = x2 limy→+∞
F (x, y) = −∞,
per ogni x > 0 (e, per quanto visto prima, per ogni x ∈ R) esiste uno ed unsolo y = y(x) tale che F (x, y(x)) = 0. Questo significa che E coincide con ilgrafico di y = y(x) e che y e definita su R.
Poiche in ogni punto di E si puo applicare il teorema del Dini, la funzioney e di classe C∞ su R e
y′(x) = −2xe−y − 8xyex2
−x2e−y − 4ex2 =2xe−y(1− x2)x2e−y + 4ex2
Ne segue che x = 0 e un punto di minimo e x = ±1 sono punti di massimo.Poiche y decresce su (1,+∞) ed e positiva, allora
limx→+∞
y(x) = β ≥ 0;
se fosse β > 0, si avrebbe per x → +∞
0 = x2e−y(x) − 4y(x)ex2 ∼ −4y(x)ex2 → −∞!!!
e quindi deve essere β = 0.Infine, poiche ey(x) ≥ 1 per ogni x ∈ R, otteniamo
0 ≤ y(x) ≤ y(x)ey(x) =x2e−x2
4e quindi y e Lebesgue integrabile per il criterio del confronto.
2. Ricordiamo che S e una superficie regolare in forma implicita poiche Se l’insieme di livello a quota zero della funzione di classe C1 su R3 data da
F (x, y, z) = (1 + x2)−α − y2 − z2
il cui gradiente e non nullo in ogni punto di S; infatti
∇F (x, y, z) = (−2αx(1+x2)−α−1,−2y,−2z) = 0 ⇔ (x, y, z) = 0 /∈ S.
Osserviamo poi che S e una superficie di rotazione, ottenuta facendo ruotarenel piano y = 0 il grafico della funzione
z = h(x) con h(x) = (1 + x2)−α/2
19
attorno all’asse x di un angolo di 2π. Una carta locale per ogni punto di S,eccettuato un insieme di misura superficiale nulla, e data da
x = v y = h(v) cos u z = h(v) sin u u ∈ (0, 2π) v ∈ R
e quindidσ(u, v) = h(v)
√1 + (h′(v))2 dudv.
Ne segue
σ(S) =∫ 2π
0du
∫ +∞
−∞(1 + v2)−α/2
√1 + α2v2(1 + v2)−α−2dv
= 4π
∫ +∞
0(1 + v2)−α/2
√1 + α2v2(1 + v2)−α−2dv
e poiche per x → +∞
(1 + v2)−α/2√
1 + α2v2(1 + v2)−α−2 ∼ v−α
in conclusione otteniamo che σ(S) < +∞ se e solo se α > 1.
3. L’equazione assegnata e una equazione di Bernoulli; poiche la funzione
F (x, y) =x + 2x2 + 1
y − y2
(x2 + 1)3/2
e di classe C1 su tutto il piano, ogni problema di Cauchy associato al’equa-zione ha una ed una sola soluzione locale. Ovviamente la funzione nulla e lasoluzione del problema con a = 0 e le soluzioni corrispondenti a valori nonnulli del parametro a non si annullano mai e quindi, poiche a2 > 0, sonosempre positive.
Calcoliamo la soluzione locale ponendo y(x) = 1/z(x) e quindi y′(x) =−z′(x)/z2(x). Si ottiene il nuovo problema di Cauchy
z′ +x + 2x2 + 1
z =1
(x2 + 1)3/2
z(0) = 1/a2
e quindi
z(x) = exp(−
∫ x
0
t + 2t2 + 1
dt
) 1a2
+∫ x
0exp
(∫ r
0
t + 2t2 + 1
dt
)1
(r2 + 1)3/2dr
= exp
(− log(x2 + 1)
2− 2 artg x
).....
=e−2 artg x
√x2 + 1
1a2
+∫ x
0
e2 artg r
r2 + 1dr
=
e−2 artg x
√x2 + 1
1a2
+12e2 artg x − 1
2
.
Ne segue che la soluzione locale cercata e la funzione
y(x) =2e2 artg x
√x2 + 1
2a2 − 1 + e2 artg x
(∗)
20
La soluzione massimale e definita su tutto l’asse reale se e solo se il denomi-natore in (*) non si annulla su R; poiche la funzione g(x) = e2 artg xassumetutti i valori dell’intervallo (e−π, eπ), dobbiamo imporre la condizione
1− 2a2≤ e−π oppure 1− 2
a2≥ eπ
La seconda non e mai soddisfatta mentre la prima porta a2a2≥ 1− e−π a2 ≤ 2eπ
eπ − 1e quindi (tenuto conto anche del caso a = 0)
|a| ≤√
2eπ
eπ − 1.
21
Prova scritta del 13 gennaio 2003
1. Data l’equazione differenziale
y′ =x(1− y2)y(1− x2)
(∗)
determinare la soluzione dei seguenti problema di Cauchy, preci-sandone l’intervallo massimale di definizione
(∗)y(2) = 2
(∗)y(0) = −1
2
(∗)y(0) = 1.
2. Data la successione di funzioni
fn(x) =n2
4x2 + 3nx + n2,
i) verificare che fn converge puntualmente su R e calcolarnela funzione limite;
ii) verificare che fn non converge uniformemente su R;iii) stabilire se fn converge uniformemente sugli intervalli com-
patti [a, b].
3. Dopo aver verificato che la funzione
f(x, y, z) = z log z
e integrabile sull’insieme
E =(x, y, z) ∈ R3 : x2 + y2 < 4, 0 < z < 3, z > 1− x2 − y2
,
calcolare ∫E
f.
22
1. La funzione
f(x, y) =x(1− y2)y(1− x2)
e definita su R2 privato delle rette y = 0, x = −1 e x = 1 ed e di classe C1
in un intorno dei punti (2, 2), (0,−1/2) e (0, 1); quindi i problemi di Cauchyassegnati hanno una ed una sola soluzione locale.
Poiche f(x, 1) = 0 per ogni x 6= ±1, il terzo problema assegnato ha persoluzione la funzione costante y = 1 sull’intervallo massimale (−1, 1). Sey = y(x) e la soluzione del primo problema, si ha che y(x) > 0 in un intornoU di x = 2 incluso in (1,+∞) e quindi
y′(x)y(x)1− y2(x)
=x
1− x2x ∈ U∫ y(x)
2
t
1− t2dt =
∫ x
2
t
1− t2dt
−12
logy2(x)− 1
3= −1
2log
x2 − 13
y2(x) = x2
In definitiva la soluzione massimale e
y(x) = x x ∈ (1,+∞).
Se ora y = y(x) e la soluzione del secondo problema, si ha che y(x) < 0 inun intorno U di x = 0 incluso in (−1, 1); ne segue∫ y(x)
−1/2
t
1− t2dt =
∫ x
0
t
1− t2dt x ∈ U
−12
log1− y2(x)
3/4= −1
2log(1− x2)
1− y2(x) =34(1− x2)
e quindi la soluzione massimale e
y(x) = −√
1− 34(1− x2) = −1
2
√1 + 3x2 x ∈ (−1, 1).
2. Dopo aver osservato che per ogni n ≥ 1 e per ogni x ∈ R si ha(4x2 + 3nx + n2 6= 0), poiche per ogni x0 ∈ R si ha per n → +∞
fn(x0) =n2
4x20 + 3nx0 + n2
→ 1,
possiamo affermare che fn converge puntualmente su R alla funzione limitef(x) = 1.
23
D’altra parte si ha
supx∈R
|fn(x)− f(x)| = supx∈R
∣∣∣∣ 4x2 + 3nx
4x2 + 3nx + n2
∣∣∣∣ ≥ limx→±∞
∣∣∣∣ 4x2 + 3nx
4x2 + 3nx + n2
∣∣∣∣ = 1
e quindi la convergenza su R non e uniforme.Inoltre per la funzione
gn(x) =4x2 + 3nx
4x2 + 3nx + n2
si ha
gn(0) = gn(−3n
4) = 0
g′n(x) =n2(8x + 3n)
(4x2 + 3nx + n2)2
e quindi gn decresce da 1 a gn(−3n/8) e poi cresce al valore 1. Sia [a, b] unintervallo compatto: per n sufficientemente grande gn e monotona crescentesu [a, b], poiche il punto di minimo xn = −3n/8 → −∞. Ne segue che
supx∈[a,b]
∣∣∣∣ 4x2 + 3nx
4x2 + 3nx + n2
∣∣∣∣ = max |gn(a)| , |gn(b)| → 0
e quindi fn converge uniformemente.
3. L’insieme E e la regione aperta e limitata di R3 compresa fra i pianiz = 0 e z = 3, il cilindro x2 + y2 = 4 e il paraboloide z = 1 − x2 − y2. Lafunzione f e continua nel semispazio z > 0 e prolungabile con continuitaal piano z = 0, ponendo f(x, y, 0) = 0. Ne segue che f e integrabile su E,poiche e prolungabile con continuita al compatto E.
Per il calcolo dell’integrale, utilizziamo le coordinate cilindriche
x = ρ cos θ y = ρ sin θ z = z ρ > 0, 0 < θ < 2π, z ∈ R
L’insieme in corrispondenza biunivoca con E a meno di insiemi di misuranulla e
E∗ =(ρ, θ, z) : ρ2 < 4, 0 < z < 3, z > 1− ρ2
= E1 ∪ E2
E1 =(ρ, θ, z) : 0 < ρ < 1, 1− ρ2 < z < 3, 0 < θ < 2π
E2 = (ρ, θ, z) : 1 < ρ < 2, 0 < z < 3, 0 < θ < 2π
24
Per il teorema del cambiamento di variabili e il teorema di Fubini si ha∫E
f =∫
E∗f(ρ cos θ, ρ sin θ, z) ρ dρdθdz
=∫ 2π
0dθ
∫ 1
0ρdρ
∫ 3
1−ρ2
z log zdz +∫ 2π
0dθ
∫ 2
1ρdρ
∫ 3
0z log zdz
= 2π
∫ 1
0ρ
[z2
2log z − z2
4
]z=3
z=1−ρ2
dρ + 2π
∫ 2
1ρ
[z2
2log z − z2
4
]z=3
z=0
dρ
= π
∫ 1
0ρ
[9 log 3− 9
2− (1− ρ2)2 log(1− ρ2) +
(1− ρ2)2
2
]dρ
+ π
∫ 2
1ρ
[9 log 3− 9
2
]=
32π
[9 log 3− 9
2
]− π
∫ 1
0ρ
[(1− ρ2)2 log(1− ρ2)− (1− ρ2)2
2
]dρ
=32π
[9 log 3− 9
2
]− π
2
∫ 1
0
[u2 log u− u2
2
]du
=32π
[9 log 3− 9
2
]+
π
18+
π
12.