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Parrocchia Sant’Antonino - Via Chiostri Sant’Antonino, 6 - 29121 Piacenza tel e fax 0523.320653 - e-mail: basilicasantantonino@libero. it - www.sant-antonino.it Notiziario della Comunità di S. Antonino in Piacenza supplemento de “il Nuovo Giornale” settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio n. 44 di giovedì 15 dicembre 2016 Poste Italiane s.p.a. - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 CN/PC - Aut. Tribunale di Piacenza n. 4 - giugno 1948 Direttore: Davide Maloberti Via Vescovado, 5 - Piacenza Stampa: M. V. Tipografia Via Donnino Bentelli, 17 - Piacenza Natale 2016 VITA PARROCCHIALE A Natale non celebria mo un ricordo, ma una profezia. Natale non è una festa sentimenta le, ma il giudizio sul mondo e il nuovo ordinamento di tutte le cose. Quella notte il senso della storia ha imboc cato un’altra direzione: Dio verso l’uomo, il grande verso il piccolo, dal cielo verso il basso, da una città verso una grotta, dal tempio a un cam po di pastori. La storia rico - mincia dagli ultimi. Mentre a Roma si decidono le sorti del mondo, mentre le legioni mantengono la pace con la spada, in questo mec canismo perfettamente olia to cade un granello di sab bia: nasce un bambino, suf ficiente a mutare la direzio ne della storia. La nuova ca pitale del mondo è Betlem me. Lì Maria die- de alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una man giatoia... nella greppia degli animali, che Maria nel suo bisogno legge come una cul la. La stalla e la mangiatoia sono un “no” ai modelli mondani, un “no” alla fa- me di potere, un no al “così van no le cose”. Dio entra nel mondo dal punto più basso perché nessuna creatura sia più in basso, nessuno non raggiunto dal suo abbraccio che salva. (continua a pag. 2) La gioia del Natale Affresco dell’Annuncio dell’angelo ai pastori del Guercino (1627), Cattedrale di Piacenza. È stato scritto dal mistico Angelo Silesio “Se anche Cristo nascesse mille o diecimila volte a Betlemme ma non nasce una volta nel tuo cuore, è come se non fosse mai nato”. Lasciamo entrare Gesù nella nostra vita, lasciamolo parlare, ci perdonerà, ci guarirà il cuore, ci farà nuovi, ci farà dono della sua gioia... e la vita fiorirà. Immergiamoci nel Vangelo e lasciamoci rapire e ferire da questo mistero incredibile che riguarda Dio e noi: noi siamo “culla” di Dio, siamo figli di Dio. Lasciamoci amare da Dio. È Lui il primo dono di Natale che vi auguro di accogliere. Un abbraccio a tutti. d. Giuseppe Il mio augurio

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Parrocchia Sant’Antonino - Via Chiostri Sant’Antonino, 6 - 29121 Piacenzatel e fax 0523.320653 - e-mail: basilicasantantonino@libero. it - www.sant-antonino.it

Notiziario della Comunità di S. Antonino in Piacenzasupplemento de “il Nuovo Giornale” settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbion. 44 di giovedì 15 dicembre 2016Poste Italiane s.p.a. - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. inL. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1CN/PC - Aut. Tribunale di Piacenza n. 4 - giugno 1948Direttore: Davide Maloberti Via Vescovado, 5 - PiacenzaStampa: M. V. Tipografia Via Donnino Bentelli, 17 - Piacenza

Natale 2016

VITA PARROCCHIALE

A Natale non celebria mo un ricordo, ma una profezia.Natale non è una festa sentimenta le, ma il giudiziosul mondo e il nuovo ordinamento di tutte le cose.

Quella notte il senso della storia ha imboc catoun’altra direzione: Dio verso l’uomo, il grande verso ilpiccolo, dal cielo verso il basso, da una città verso unagrotta, dal tempio a un cam po di pastori. La storia rico -mincia dagli ultimi. Mentre a Roma si decidono le sortidel mondo, mentre le legioni mantengono la pace con laspada, in questo mec canismo perfettamente olia to cade ungranello di sab bia: nasce un bambino, suf ficiente a mutarela direzio ne della storia.

La nuova ca pitale del mondo è Betlem me. Lì Maria die-de alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce elo pose in una man giatoia... nella greppia degli animali,

che Maria nelsuo bisognolegge comeuna cul la. Lastalla e lam a n g i a t o i asono un “no”ai modellimondani, un“no” alla fa-me di potere, un no al “così van no le cose”.

Dio entra nel mondo dal punto più basso perché nessunacreatura sia più in basso, nessuno non raggiunto dal suoabbraccio che salva.

(continua a pag. 2)

La gioia del NataleAffresco dell’Annuncio

dell’angelo ai pastori del Guercino (1627),

Cattedrale di Piacenza.

È stato scritto dal mistico AngeloSilesio

“Se anche Cristo nascessemille o diecimila volte a Betlemme ma non nasce una voltanel tuo cuore, è come se non fossemai nato”.

Lasciamo entrare Gesù nella nostra vita, lasciamolo parlare, ci perdonerà, ci guarirà il cuore,ci farà nuovi,

ci farà dono della sua gioia...e la vita fiorirà.Immergiamoci nel Vangelo e lasciamoci rapire e ferire da questo mistero incredibile che riguarda Dio e noi:

noi siamo “culla” di Dio, siamo figli di Dio.Lasciamoci amare da Dio. È Lui il primo dono di Natale che vi auguro di accogliere. Un abbraccio a tutti.

d. Giuseppe

Il mio augurio

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dicembre 2016Vita Parrocchiale2(prosegue da pag. 1)

Natale è il più grande atto di fede diDio nell’umanità, af fida il figlio allemani di una ragazza inesperta egenero sa, ha fede in lei. Maria si pren-de cura del neonato, lo nutre di latte, dicarezze e di sogni. Lo fa vivere con ilsuo abbraccio. Allo stesso modo,nell’incar nazione mai conclusa delVerbo, Dio vivrà sulla nostra terra solose noi ci prendia mo cura di lui, comeuna ma dre, ogni giorno. C’erano in quella regione al cuni

pastori... una nuvola di ali e di cantoli avvolge. È co sì bello che Luca

prenda no ta di questa unica visita, ungruppo di pastori, odorosi di lana e dilatte... È bello per tutti i poveri, gli ul-timi, gli a nonimi, i dimenticati. Diori parte da loro. Vanno e trovano unbambi no. Lo guardano: i suoi occhisono gli occhi di Dio, la sua fame è lafame di Dio, quelle manine che si ten-dono ver so la madre, sono le mani diDio tese verso di loro.

Perché il Natale? Dio si è fat to uo-mo perché l’uomo si faccia Dio. Cri-sto nasce perché io nasca. La nascitadi Gesù vuole la mia nascita: che ionasca diverso e nuovo, che nasca conlo Spirito di Dio in me.

Natale è la riconsacrazione delcorpo. La certezza che la nostra car-ne che Dio ha pre so, amato, fattosua, in qual che sua parte è santa, chela nostra storia in qualche sua paginaè sacra.

Il creatore che aveva pla smatoAdamo con la creta del suolo si fa luistesso cre ta di questo nostro suolo. Ilvasaio si fa argilla di una va so fragilee bellissimo. E nessuno può dire: quifinisce l’uomo, qui comincia Dio,perché Creatore e creatura ormai sisono abbracciati.

Ed è per sempre. Ermes Ronchi

Grazie alla passione e alla creatività di Marco Carubbi e di alcuni amici, la nostra parrocchia da oltre dieci anni può goderedella presenza di un bel presepe che viene allestito all’interno della Cappella dedicata a Sant’Opilio. Ogni hanno viene ab-bellito e arricchito di qualche particolare. Il presepe rimarrà allestito da giovedì 8 dicembre a domenica 8 gennaio (Festadel Battesimo di Gesù).

Il nostro presepe

La notte è scesae brilla la cometa

che ha segnato il cammino.Sono davanti a Te,Santo Bambino!

Tu, Re dell’universo,ci hai insegnato

che tutte le creature sono uguali,che le distingue solo la bontà,

tesoro immenso,dato al povero e al ricco.Gesù, fa’ ch’io sia buono,

che in cuore non abbia che dolcezza.Fa’ che il tuo dono

s’accresca in me ogni giornoe intorno lo diffonda,

nel Tuo nome.Umberto Saba

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dicembre 2016 3Vita Parrocchiale

Calendario celebrazioni del tempo di Avvento e di Natale

MERCOLEDÌ 14 DICEMBREOre 17: celebrazione penitenziale per i fanciulli

del III-IV anno

DOMENICA 18 DICEMBREOre 11.30: Festa Anniversari di matrimonio

(1-5-10), vestizione Chierichetti, Benedizione statuine di Gesù Bambinoe di tutti i bambini

MARTEDÌ 20 DICEMBREOre 18: S. Messa presieduta

dal Vescovo Gianni Ambrosio nella Mensadella Fraternità (via S. Vincenzo, 13)

MERCOLEDÌ 21 DICEMBREOre 17: celebrazione

penitenziale per ragazzidel V e VI anno

Ore 21: celebrazionecomunitaria della penitenza per i giovani e gli adulti dell’Unità Pastorale

SABATO 24 DICEMBREOre 9-12 e 16-19: confessione adulti Ore 10 - 18: celebrazioni eucaristicheOre 24: eucaristia della Notte di Natale

(canti animati dal Coro Farnesiano)

DOMENICA 25 DICEMBRESolennità Santo NataleOre 10 - 11.30 - 20.30: Sante Messe

LUNEDÌ 26 DICEMBRE - Festa di Santo StefanoOre 10 - 18: Sante Messe

SABATO 31 DICEMBREOre 10: Santa MessaOre 18: S. Messa con Te deum di ringraziamento

(animata dalla Corale Sant’Antonino)

DOMENICA 1 GENNAIOSolennità S. Maria Madre di Dio

Ore 10 - 11-30 - 20.30:Ss. Messe

VENERDÌ 6 GENNAIOSolennità dell’Epifania Ore 10 - 20.30: SanteMesseOre 16.30: Concertodel Coro Farnesiano

DOMENICA 8 GENNAIOFesta del Battesimo di Gesù

Ore 10 - 11.30 - 20.30: Sante Messe

VENERDÌ 13 GENNAIOOre 21: inizio cammino di fede in preparazione

al Matrimonio

Durante tutto il periodo di Avvento e di Natale, siamo invitati a portare nel “Cesto della Carità”,

nella Cappella dell’Ultima Cena(dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00),generi alimentari confezionati a lunga scadenza

e prodotti per l’igiene personale. I viveri saranno consegnati, dai volontari della Caritas parrocchiale,

alle persone bisognose che ne faranno richiesta il primo e l’ultimo venerdì del mese

nel pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00.

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D omenica 20 novembre è statacelebrata la Festa del Ritrova-mento delle Reliquie diSant’Antonino. Pubblichiamo

tre testimonianze della giornata.La famiglia: una realtà oggi tanto cri-

ticata e contestata, ma di cui ovviamen-te tutti sentiamo il bisogno se così nu-merosi, ogni anno di più, rispondiamoall’invito della nostra parrocchia che ciinvita a pranzo, proprio per sentirci fa-miglia in occasione dell’anniversariodel ritrovamento delle reliquie di S.Antonino, nostro patrono.

Così domenica 20 novembre, dopo lamessa solenne, ci siamo ritrovati per ilpranzo: c’erano bambini, anche neona-ti, ragazzi, giovani sposi, adulti, anzia-ni, persone con qualche difficoltà ac-compagnaste da volontari, amici nondella parrocchia attratti dall’atmosferagioiosa e serena, animata da sorrisi egesti di affetto,che ogni anno contrad-distingue questo incontro.

C’erano genitori, figli, zii,nonni, pro-prio come in una famiglia vera e pro-pria e naturalmente il capofamiglia del-la nostra parrocchia di Sant’Antonino,il nostro Don Giuseppe, ad accoglieretutti con il suo abituale sorriso affettuo-so per dimostrare ancora una volta chec’è posto per tutti, per aiutare e per es-sere aiutati, per dare e per ricevere:nessuno è privilegiato, proprio comedeve essere in una buona famiglia.

A rendere questo incontro ancora piùpiacevole è stato il buon cibo che alcu-ni generosi e laboriosi parrocchiani conspirito di servizio e notevole faticahanno preparato e servito a quasi 300persone.

E proprio in questo clima di pace e diserena gioia abbiamo sentito che inquesta agape fraterna Gesù era fra noi

per condividere anche questo momentodella nostra vita.

Maria Teresa

Domenica 20 novembre abbiamo ce-lebrato l’anniversario del Ritrovamen-to delle Reliquie di Sant’Antonino: fe-sta grande per la nostra parrocchia! Ini-ziamo con una breve, ma raccolta,  pro-

La gioia di stare insieme!

dicembre 2016Vita Parrocchiale4

Nelle foto, alcuni momenti della Festa del Ritrovamento delle Reliquie di Sant’Antonino. In alto,don Giuseppe ringrazia i volontari; sopra, il gruppo dei cresimandi; nella pagina a fianco, Marzia,la “regina dei fornelli”, e alcuni nostri esploratori e guide del gruppo Scout.

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cessione da Santa Maria inCortina fino alla Basilicadove ci accoglie una splen-dida chiesa, nonostante iponteggi, ed un altare pienodi sedie, sono per i 31 ra-gazzi che il 4 giugno rice-veranno il sacramento dellaConfermazione. Finiamo lagioiosa messa e ci avviamoal “pranzo in famiglia” permeglio dire... la “festa infamiglia”, perché  è  pro-prio così,  una festa per ilcuore e per gli occhi. Unsalone pieno di personesorridenti e contente distare insieme, una comu-nità che  vive e condividela convivialità.

Tanti i volontari, conMarzia a capo della brigata, che lavora-no per questa bella iniziativa giuntaall’ottavo anno grazie all’inesauribileforza del nostro don Giuseppe. Sui vol-ti dei lavoratori non vedi stanchezza,ma solo felicità di aver contribuito arendere più  salda la famiglia di San-t’Antonino prendendola anche per lagola. Ottimi i piatti preparati e che diredelle splendide composizione di fiori efrutti del Campo dei Frutti. Chi non hamai partecipato lo deve assolutamentefare... è pura gioia!

EdyAnche quest’anno la nostra comunità

parrocchiale ha festeggiato con Gioia laFesta del Ritrovamento delle Reliquiedi Sant’Antonino. Il primo appunta-mento è stato alle ore 11.15 davantiall’Oratorio di santa Maria in Cortina,luogo secondo la tradizione dove grazieal vescovo Savino (secondo vescovo diPiacenza), furono ritrovati i resti delcorpo di sant’Antonino. Partendodall’Oratorio bambini, Scout, educato-

ri, insieme a tutta la comunità parroc-chiale hanno partecipato alla processio-ne guidata dal parroco e dai chierichetti.

Uniti nella preghiera ci siamo cosìavviati verso la Basilica per la celebra-zione dell’Eucaristia. La celebrazione,piena di entusiasmo e di una fede viva,gioiosa e solenne ad un tempo, è stataanimata dal coro dei giovani della no-stra comunità.

Durante la messa un bel gruppo di ra-gazzi, che riceveranno il sacramentodella Confermazione domenica 4 giu-gno in Cattedrale, hanno rinnovato laloro professione di fede, rispondendocon il loro “Eccomi” alla chiamata delSignore, invitando così ciascuno di noia continuare il cammino di fede comeindividui e come comunità.

Al termine della celebrazione si èsvolto un bel momento di condivisionee fratellanza attraverso la benedizionedei panini, un simbolo che ci invita anutrirci del buon pane del Signore perfarci noi stessi pane e nutrimento per

gli altri. È il buon pane del Vangelo edell’Eucarestia del resto che ci permet-te di trasmettere l’Amore di Dio nelMondo, imparando a condividere conchi di pane non ne ha e facendo dellanostra stessa vita un dono.

A seguire grazie in particolare ad unbel gruppo di volontari (coordinati daMarzia) è stato possibile anche que-st’anno partecipare insieme al Pranzoin Famiglia, tenutosi a San GiuseppeOperaio e giunto alla settima edizione.Momento molto significativo per la no-stra Comunità parrocchiale, in quantoci ricorda come solo collaborando in-sieme è possibile uscire dal proprio in-

dividualismo

ed essere una grande Famiglia unita nelSignore. Marzia e gli altri volontarihanno accolto la chiamata a farsi pane,dono per gli altri preparando una bellatavola imbandita e ricca di fiori, profu-mata non solo di ricche pietanze, maanche e sopratutto della solidarietà e diquella Gioia che solo la condivisione ela relazione con i fratelli sa donare.

Per concludere un grazie sincero alnostro parroco Don Giuseppe, chesempre più ci fa sentire una bella co-munità, riempiendoci di entusiasmo edi una fede piena di luce e di vita, gra-zie ai bambini che nella loro semplicitàci hanno ricordato che per essere felicibasta davvero poco, come giocare ecorrere in un prato, grazie ai camerieri,agli chef, ai volontari. Grazie a tutti co-loro che hanno partecipato perché ègrazie a momenti come questi che lanostra comunità cresce e si fa “pane”,presenza di Dio vivo in mezzo a noi.

Gaia

dicembre 2016 5Vita Parrocchiale

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P rocedono i lavori di restauro con-servativo all’interno della nostraBasilica e con precisione della na-vata centrale e delle dieci finestre

della medesima. Dopo oltre quattro me-si dall’inizio del cantiere (18 luglio u.s.),proprio in questi ultimi giorni è stata ter-minata la prima volta a crociera d’in-gresso al presbiterio. Il restauro dellevolte è realizzato dal Laboratorio d’artee restauro di Dino Molinari (Roveleto diCadeo); mentre le finestre dalla dittaRabbaglio di Montodine (CR). La dire-zione lavori è affidata allo Studio di Ar-

chitettura dell’arch. En-rico De Benedetti edell’arch. Chiara Genoc-chi, i quali stanno ope-rando in stretta collabo-razione con la Soprinten-denza delle Belle Arti diParma e Piacenza.

L’obiettivo di questolavoro, che abbiamo po-tuto iniziare con fiduciagrazie alla generosità diun benefattore della no-stra parrocchia, è quellodi dare continuità al no-stro impegno di conser-vare con cura e di mette-re in sicurezza la nostraBasilica, una delle testi-monianze religiose e ar-tistiche più belle, prezio-se e antiche della nostracittà.

Come afferma la Costituzione Conci-liare sulla Sacra Liturgia “SacrosanctumConcilium” (1963): (…) La santa madrechiesa ha sempre favorito le arti liberali,e ha sempre ricercato il loro nobile ser-vizio, specialmente perché gli oggettidestinati al culto splendessero veramen-te per dignità, decoro e bellezza, segni esimboli delle realtà soprannaturali (n.122). Inoltre, la chiesa non ha mai con-siderato come proprio un particolare sti-le artistico, ma, secondo l’indole e lecondizioni dei popoli e le esigenze deivari riti, ha ammesso le forme artistichedi ogni epoca, creando così, nel corsodei secoli, un tesoro artistico da conser-varsi con ogni cura (n. 123).

Anche alla luce di tali affermazioni,sentiamo quindi l’obbligo morale diportare avanti quest’opera nonostante levarie difficoltà che essa comporta.

Al momento, complessivamente, icontributi pervenuti alla parrocchia sono

LA BASILICA: UN TESORO D

Nelle foto, i progressi dei restauri in basilica. A lato, particolare di una finestra re-staurata e un momento della lavorazione; nelle altre foto, particolare della volta pri-ma e dopo il restauro.

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dicembre 2016 7Vita Parrocchiale

euro 70.000 (settantamila). Rin-graziamo la Banca di Piacenzaper aver sponsorizzato il restaurodi una finestra (euro 3000). Altrequattro sono state finanziate daalcuni parrocchiani.

Per raccogliere gli ulteriori fon-di necessari, speriamo di essereaiutati dalla generosità di nume-

rosi parrocchiani e da persone dibuona volontà, capaci di com-prendere che tale progetto non haun valore esclusivamente artisti-co ma quello di offrire lavoro, intempi sicuramente non facili, aprofessionisti, artigiani, tecnici eoperai prevalentemente della no-stra città e provincia.

A CONSERVARE CON CURATi ricordiamo

che puoi fare la tua libera offerta direttamente in sacrestia

oppure con un bonifico bancario

sul conto corrente intestato a:

BASILICA SANT’ANTONINOBANCA DI PIACENZA

Codice IBAN:IT51C0515612600CC0000033157Il tuo contributo, anche se piccolo,

è certamente prezioso per realizzare questo progetto di restauro.

Tutti donatori, come già fatto in occasione del restauro del Chiostro,

saranno ricordati scrivendo i loro nomi in un apposito

registro dei benefattori che è custodito

nel nostro Archivio Capitolare di Sant’Antonino.

RINATI NEL BATTESIMOFiorella Enea

Giancani Maria VittoriaSparzagni CamillaEsposito Lorenzo

Esposito LudovicoCorradini FedericoBellingeri EttoreCravedi RomeoMenghini Lucia

Casalini RiccardoCantoni Vittoria

Molaschi Giorgio

SPOSATI IN CRISTOBisotti Nicolò

e Tansini MariaViani Matteo

e Sineri GiovannaTorregiani Fabio e Azzalin AliceFerrari Mirko

e Bernardi Roberta

TORNATI ALLA CASADEL SIGNORE

Verri CesarinaRiva Rosanna

Martinelli AlvaroAlberoni Maria Elisabetta

Ballerini BonaDonelli Stefano

Bisotti EdoIsaia Pia (Elisa)Bernini MarioTorretta Lino

Musi Maria LuisaSolari StefaninaChiesa RenatoBarbieri Pietro

AVVENIMENTI 2016

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8 Vita Parrocchiale dicembre 2016

D omenica 9 ottobre u.s. abbia-mo salutato la nostra cara suorStellanna, perché chiamata acontinuare la sua missione

nella città di Como. Per otto hanno haservito con grande generosità e fedel-tà la nostra comunità.

Le dobbiamo molto perché ci hamostrato il volto bello della vita con-sacrata, della chiesa che ama servirepiù che essere servita e che monsi-gnor Tonino Bello definiva “delgrembiule”.

Pubblichiamo il saluto che Edoardoha letto, a nome dei chierichetti (mapotremmo dire di tutta la comunità!),al temine della celebrazione eucari-stica.

Cara Suor Stellanna,chi se lo sarebbe immaginato che ci

saremmo ritrovati ascriverti queste ri-ghe?È difficile per noi

accettare quanto staaccadendo, prendereper buono ciò che ilSignore ha decisoper te. Ma dobbiamofarlo. E tu per primace lo insegni.Sei stata il nostro

punto di riferimen-to, per noi chieri-chetti, ma anche permolti altri. Chi di-menticherà i tuoicuoricini con la la-vanda a San Valenti-no o i sacchettini diulivo, tutto per rica-vare soldi da desti-nare a chi È menofortunato?Ci hai insegnato a

lavorare insieme,come formiche ope-rose, e tu con il tuoesempio ci incitavi eci motivavi, e ci haimostrato che con ilpoco di tutti si arri-va a tanto, e con iltanto qualcosa diimportante e bello si riesce sempre afare.Hai cresciuto tanti di noi chierichet-

ti, e per noi fare il chierichetto non èstato semplicemente servire il Signorela domenica mattina, ma fare gruppo,

ritrovarci il sabato aimparare da te e afare festa insieme,come un bel gruppodi amici accomunatida un interesse uni-co: farsi servitori diGesù, ed essere utilialla comunità, inquanto parte dellacomunità.Per qualcuno di

noi hai addiritturaaperto le porte delVaticano e ha avutoil privilegio, graziea te, di soggiornarenel preseminario ac-canto alla dimora diSanta Marta, ed offi-ciare per un periododi tempo nella Basi-lica di San Pietrocon il Santo Papa edi suoi Cardinali.E quando si pote-

va, ci portavi tutti alcampo dei frutti, perché ci hai inse-gnato che la vita è bella, e la naturaè meravigliosa, e va rispettata, edera bellissimo fare catechismo tra glialberi di ciliegio in fiore e le api checi ronzavano attorno incuriosite.

E poi la tombola di Natale, e pertutti noi c’era un tuo regalo, per chifaceva tombola ma anche per chi nonaveva vinto nulla. Con te tutti vince-vamo. Hai fatto catechesi, e tanti di noi

bambini ti hanno avuta come guidameravigliosa ed esemplare, severama dallo spirito pratico e dolce.Senza di te la Santa Messa della

notte di Natale sarebbe stata forsemeno sentita: chi penserà infatti oraal presepe vivente, a cercare volonta-ri, a preparare i costumi, a provare leparti da recitare?E tu tutto questo lo hai sempre fatto

in silenzio.Grazie Suor Stellanna, per tutto

quello che ci hai dato. E dal momen-to che quello che ci hai dato è tanto,il vuoto da colmare sarà grande.Ma vogliamo pensare in positivo, e

cioè che il Signore, che ci ha permessodi averti tutti questi anni, lo ha fattoperché noi potessimo imparare da te,e anche quando tu non sarai più connoi, noi lo continueremo, o almenocercheremo di farlo. Te lo dobbiamo. Ci auguriamo di continuare a re-

stare tutti nel tuo grande cuore, cometu rimarrai per sempre nel nostro.Grazie

“I tuoi chierichetti”

Grazie, Stellanna!

Sopra, suor Stellanna, con alcuni parrocchiani nel giorno del saluto;a lato, al lavoro per sistemare la sala dell’oratorio dopo un “Pranzoin famiglia”.