-Tel .( 057 ) 632 Depuratore: cosa sta succedendo? Gli ... · de ll’oro e del tessile lasciando...

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Successivamente sono nate le strutture che hanno fatto la nostra fortuna. Con la soppressione delle Province la capofila turistica è rappresentata dal Comune capo- luogo che si è appropriato di que- sto servizio chiudendo la struttura che la Provincia aveva realizzato a Cortona. Ricordiamo al Sindaco di Arezzo che la sua città da sempre ha privilegiato la realtà industriale dell’oro e del tessile lasciando l’at- tività turistica in fondo ai suoi pro- grammi. Una sola volta ci fu una inversione di tendenza con il prof. Armando Cherici ma fu una espe- rienza estremamente breve. Oggi, in occasione dell’anniversario dell’aretino Piero della Francesca la città di Arezzo si è fatta sfuggire i festeggiamenti oggi in auge nella città di Forlì. Il DNA turistico non si può clonare per legge. Faccia crescere la città nel turismo ma lasci a Cortona il suo “capitale”. C ortona pretende il ripri- stino dell’Ufficio Turistico perché è estremamente importante per offrire al- l’ospite che viene a Cor- tona un servizio adeguato. Da oltre 70 anni la vocazione turistica del nostro territorio è stata coltivata con intelligenza e continuità fin dai tempi del presi- dente dell’Azienda Autonoma di Cortona, comm. Favilli e prima ancora da dr. Lucarini che ne fu fondatore. In carenza di strutture recetti- ve ricordiamo Giuseppe Favilli fau- tore di una iniziativa che, abbiamo verificato nel tempo quanto fosse utile. Per sopperire alla necessità di ospitalità il presidente dell’Azienda visitava gli alloggi privati per verifi- carne la bontà dell’offerta. Per anni siamo stati i fautori del cosidetto “albergo diffuso”. PAGINA 1 di Enzo Lucente Il “DNA” turistico non si può clonare Depuratore: cosa sta succedendo? Gli Enti si rimpallano le responsabilità Loc. Le Piagge, 33/A - Camucia di Cortona (Ar) Locale climatizzato Chiuso il lunedì tel/fax 0575-62.996 tel. 0575-95.51.87 cell. 33125.44.379 www.cantanapoli.net [email protected] Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Cortona, Vicolo Corazzi, 17-19 show room Piazza della Repubblica, 15 boutique +39 0575 630.643 www.delbrenna.it Anno CXXIV - N° 4 Cortona - Lunedì 29 febbraio 2016 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80 SEGUE A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 13 Monsigliolo certifica quanto di peggio potevamo aspettarci , tanto da dichiarare: “ I cittadini devono sapere che dalle analisi fatte svolgere dal Consorzio per qualificare il materiale fangoso per il pro getto di ripulitura della Reglia, si evidenzia la presen- za di idrocarburi e metalli pe- santi tali che si qualificano nel la tabella B del D.lgs 152/ 2006 quali rifiuti” . Ecco, in quel preciso mo- mento abbiamo avuto la certezza che il benessere dei cittadini ha minor valore del lapis con il quale, ogni 5 anni, mettiamo la croce sul nome dei futuri ammi- nistratori; una croce indelebile , diversamente dalle promesse elet- torali. Con estrema cautela avevamo segnalato un probabile malfunzio- namento del depuratore e una situazione potenzialmente perico- losa; ci accorgiamo che invece questa situazione va avanti da an- ni, (e come ci raccontano dei cit- tadini, forse fino dal 2008 ). Adesso sembra che tutti sapes- Sembra proprio che l’ambien- te non sia proprio il punto di forza della Giunta Basanieri, infatti in stretto giro di tempo si sono verifi- cati due episodi come lo sversa- mento di percolato alla ex-discari- ca del Barattino e adesso il depu- ratore di Monsigliolo che, secon- do chi si è preso la briga di fare privatamente delle analisi in nome della salvaguradia dell’ambiente, sversa acque non completamente depurate nei fossi rischiando quindi di compromettere l’am- biente. A conferma di quanto dichia- rato dagli amici del Comitato Tu- tela Valdichiana si può leggere la nota di Tamburini, Presidente del Consorzio di Bonifica, che dopo essersi difeso dalle accuse di man- cata manutenzione dei fossi dove viene sversata l’acqua del depura- tore, dichiara che proprio durante le operazioni di manutenzione di sero e a noi poco importa chi do- veva fare cosa; forse potrebbe e dovrebbe interessare alle autorità giudiziarie. In questo gioco a scarica ba- rile una sola realtà emerge: l’ina- deguatezza di enti, amministrato- ri, controllori, gestori , assessori e uffici ambiente ad assolvere i loro incarichi; in alcuni casi si inseguo- no solo visibilità carrieristiche in- fischiandosene di quanto succede Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 fuori dal palazzo. Sicuramente in quegli uffici lavorano uomini e donne coscienziosi ma, visti i ri- sultati, sembarano piuttosto dei” baracconi” mal governati. E’ così per le strade, per le scuole e per mille altre cose ma in questo caso, depuratore e di- scarica, l’inadeguatezza non è "ONDE GRAVITAZIONALI ED ALTRO" PARRUCCHIERE Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com I disastri (ambientali) dell’Amministrazione Comunale D opo le nostre segnala- zioni alle autorità com- petenti eravamo mode- ratamente soddisfatti delle reazioni riscontra- te: Arpat risponde celermente e ci contatta per richiedere la nostra presenza in occasione dei prossi- mi controlli programmati; dispo- nibilità a ripetere le analisi del liquido là dove prelevato da noi; Sindaco che fa proprie le nostre richieste… Poi la bomba! Il Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno, uno dei numerosi enti coinvolti nella gestione, controllo e manutenzio- ne del sito del depuratore di L a democrazia non deve essere solo una parola "astratta" ma bensì un valore imprescindibile, troppo spesso si parla di democrazia, trasparenza, efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione, purtroppo alcuni uomini politici che dovreb- bero rappresentare detti valori, per primi li calpestano! Non è la prima volta, e non sono il solo a parlare dei dubbi legati alle scorse elezioni ammini- strative, non per caso, non per sovvertire il risultato ma bensì per gli elementi che ad oggi vengono alla luce e che sono preoccupan- ti ..... Le voci e non solo si rincorro- no, come il fatto che alcuni stranieri avrebbero votato "all'ulti- mo secondo", con personaggi locali di un certo partito che si sono adoperati per incentivare al voto le persone comunitarie presenti nel nostro Comune (soprattutto Rumeni), richieden- do in massa la tessera per il voto amministrativo. Aldilà della lista "civetta" Cor- Lettera denuncia alle Autorità Editoriale indigesto, ma valido e appropriato C on molto garbo, ma con strana invasione di cam- po alla Bagnasco, Walter Checcarelli ha inviato una sua lettera a L’Etruria per esprimere dissenso sulle posizioni prese dal Direttore del giornale col dire “La tua decisione di uti- lizzare la prima pagina del tuo giornale, per la polemica nei confronti del Vescovo mi ha la- sciato francamente perplesso. Quello che tu hai usato è il luogo deputato per il confronto e la dialettica politica, ma il vescovo non è il sindaco”. Come componenti del Consi- glio di amministrazione ci preme precisare in primo luogo che il giornale non è del Direttore ma della società a carattere cooperati- vo. In secondo luogo ogni edito- riale, in qualsiasi giornale, ha una propria forte funzione di richiamo che si ispira alla stessa linea di fondo che il giornale si è dato ed il Direttore, in alcune circostanze, quando i problemi riguardano proprio il territorio di Cortona, con un proprio editoriale, sintetiz- za o amplia la tematica di quelli che sono stati gli interventi, gli articoli che i giornalisti o l’opinio- ne pubblica hanno sollevato o de- stato maggiore interesse. Un gior- nale radicato nel territorio e che tratta esclusivamente problemi del territorio, non può sottacere circa il destino di una parte di storia che Riceviamo e Pubblichiamo Abbiamo dei dubbi sulle elezioni amministrative 2014 quei canali sono stati estratti fan- ghi contenenti idrocarburi e me- talli pesanti. La mia impressione è che oltre allo scarica barile tra enti di com- petenza, come avviene spesso in questi casi, si può chiaramente vedere la mancanza di interesse degli enti pubblici nei confronti dell’ambiente. Il primo responsabile è il Co- mune di Cortona che come pro- prietario del depuratore e della ex-discarica e come responsabile della salute e della sicurezza dei cittadini avrebbe dovuto essere il primo a controllare e segnalare quanto stava accadendo al Barat- tino e quanto avviene al depurato- re di Monsigliolo, purtroppo in- vece non è stato così ma è solo grazie alle segnalazioni di qualche I campioni di acqua e di fango

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Page 1: -Tel .( 057 ) 632 Depuratore: cosa sta succedendo? Gli ... · de ll’oro e del tessile lasciando l’at-tività turisticaa in fondo ai suoi pro- ... presenti nel nostro Comune (soprattutto

Suc cessivamente sono nate lestrut ture che hanno fatto la nostrafortuna. Con la soppressione dellePro vince la capofila turistica èrappresentata dal Comune capo -luo go che si è ap propriato di que -sto servizio chiu dendo la strutturache la Provincia a veva realizzato aCortona. Ri cordiamo al Sindaco diArezzo che la sua città da sempreha privilegiato la realtà industrialedell’oro e del tessile lasciando l’at -tività turistica in fondo ai suoi pro -grammi. Una sola volta ci fu unainversione di tendenza con il prof.Ar mando Cherici ma fu una e spe -

rienza e stremamente breve. Oggi,in oc casione dell’anniversariodell’aretino Piero della Francescala città di Arezzo si è fatta sfuggire ifesteggiamenti oggi in auge nellacittà di Forlì. Il DNA turistico nonsi può clonare per legge. Facciacrescere la città nel turismo malasci a Cortona il suo “capitale”.

Cortona pretende il ripri-stino dell’Ufficio Turi sti coperché è estremamenteimportante per offrire al -l’ospite che viene a Cor -

to na un servizio adeguato.Da oltre 70 anni la vocazione

turistica del nostro territorio èstata coltivata con intelligenza econtinuità fin dai tempi del presi-dente dell’Azienda Autonoma diCortona, comm. Favilli e primaan cora da dr. Lucarini che ne fufondatore.

In carenza di strutture recetti-ve ricordiamo Giuseppe Favilli fau -

tore di una iniziativa che, ab biamoverificato nel tempo quanto fosseutile.

Per sopperire alla necessità diospitalità il presidente dell’Aziendavisitava gli alloggi privati per verifi-carne la bontà dell’offerta.

Per anni siamo stati i fautoridel cosidetto “albergo diffuso”.

PAGINA 1

di Enzo Lucente

Il “DNA” turistico non si può clonare Depuratore: cosa sta succedendo? Gli Enti si rimpallano le responsabilità

Loc. Le Piagge, 33/A - Camucia di Cortona (Ar)

Locale climatizzato Chiuso il lunedì

tel/fax 0575-62.996 tel. 0575-95.51.87 cell. 33125.44.379www.cantanapoli.net [email protected]

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg.Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

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Cortona, Vicolo Corazzi, 17-19 show room Piazza della Repubblica, 15 boutique

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Anno CXXIV - N° 4 Cortona - Lunedì 29 febbraio 2016 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80

� SEGUEA PAGINA 2

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� SEGUEA PAGINA 2

� SEGUEA PAGINA13

Monsigliolo certifica quanto dipeg gio potevamo aspettarci , tantoda dichiarare:

“ I cittadini devono sapereche dalle analisi fatte svolgeredal Consorzio per qualificareil materiale fangoso per ilpro getto di ripulitura dellaRe glia, si evidenzia la presen-

za di idrocarburi e metalli pe -santi tali che si qualificanonel la tabella B del D.lgs 152/2006 quali rifiuti” .

Ecco, in quel preciso mo -mento abbiamo avuto la certezzache il benessere dei cittadini haminor valore del lapis con ilquale, ogni 5 anni, mettiamo lacro ce sul nome dei futuri am mi -nistratori; una croce indelebile ,diversamente dalle promesse elet -torali.

Con estrema cautela avevamosegnalato un probabile malfunzio-namento del depuratore e unasituazione potenzialmente perico-losa; ci accorgiamo che inveceque sta situazione va avanti da an -ni, (e come ci raccontano dei cit -ta dini, forse fino dal 2008 ).

Adesso sembra che tutti sapes-

Sembra proprio che l’ambien-te non sia proprio il punto di forzadella Giunta Basanieri, infatti instretto giro di tempo si sono verifi-cati due episodi come lo sversa-mento di percolato alla ex-discari-ca del Barattino e adesso il de pu -ratore di Monsigliolo che, se con -do chi si è preso la briga di fareprivatamente delle analisi in nomedella salvaguradia dell’ambiente,sversa acque non completamentedepurate nei fossi ri schian doquin di di compromettere l’am -biente.

A conferma di quanto dichia-rato dagli amici del Comitato Tu -tela Valdichiana si può leggere lanota di Tamburini, Presidente delConsorzio di Bonifica, che dopoessersi difeso dalle accuse di man -cata manutenzione dei fossi doveviene sversata l’acqua del depura-tore, dichiara che proprio durantele operazioni di manutenzione di

sero e a noi poco importa chi do -veva fare cosa; forse potrebbe edovrebbe interessare alle autoritàgiudiziarie.

In questo gioco a scarica ba -rile una sola realtà emerge: l’ina-deguatezza di enti, amministrato-ri, controllori, gestori , assessori euffici ambiente ad assolvere i loroincarichi; in alcuni casi si inseguo-no solo visibilità carrieristiche in -fischiandosene di quanto succede

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

fuori dal palazzo. Sicuramente inquegli uffici lavorano uomini edonne coscienziosi ma, visti i ri -sultati, sembarano piuttosto dei”baracconi” mal governati.

E’ così per le strade, per lescuole e per mille altre cose main questo caso, depuratore e di -sca rica, l’inadeguatezza non è

"ONDE GRAVITAZIONALI ED ALTRO"

PARRUCCHIERE

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BENESSERE

ESTETICO

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I disastri (ambientali)dell’Amministrazione Comunale

Dopo le nostre segnala-zioni alle autorità com -petenti eravamo mode -ratamente soddisfattidel le reazioni riscontra-

te: Arpat risponde celermente e cicontatta per richiedere la nostrapresenza in occasione dei prossi-mi controlli programmati; dispo-

nibilità a ripetere le analisi delliquido là dove prelevato da noi;Sindaco che fa proprie le nostrerichieste…

Poi la bomba! Il Presidente delConsorzio 2 Alto Valdarno, unodei numerosi enti coinvolti nellagestione, controllo e manutenzio-ne del sito del depuratore di

La democrazia non deveessere solo una parola"astratta" ma bensì unvalore imprescindibile,troppo spesso si parla di

democrazia, trasparenza, efficaciaed efficienza della pubblicaamministrazione, purtroppoalcuni uomini politici che dovreb-bero rappresentare detti valori,per primi li calpestano!

Non è la prima volta, e nonsono il solo a parlare dei dubbilegati alle scorse elezioni ammini-strative, non per caso, non persovvertire il risultato ma bensì pergli elementi che ad oggi vengono

alla luce e che sono preoccupan-ti.....

Le voci e non solo si rincorro-no, come il fatto che alcunistranieri avrebbero votato "all'ulti-mo secondo", con personaggilocali di un certo partito che sisono adoperati per incentivare alvoto le persone comunitariepresenti nel nostro Comune(soprattutto Ru me ni), richieden-do in massa la tessera per il votoamministrativo.

Aldilà della lista "civetta" Cor -

Lettera denuncia alle Autorità

Editoriale indigesto, ma valido e appropriato

Con molto garbo, ma constra na invasione di cam -po alla Bagnasco, WalterChec carelli ha inviato unasua lettera a L’Etruria per

esprimere dissenso sulle posizioniprese dal Direttore del giornalecol dire “La tua decisione di u ti -lizzare la prima pagina del tuogior nale, per la polemica neiconfronti del Vescovo mi ha la -sciato francamente perplesso.Quello che tu hai usato è il luogodeputato per il confronto e ladialettica politica, ma il vescovonon è il sindaco”.

Come componenti del Con si -glio di amministrazione ci premeprecisare in primo luogo che ilgior nale non è del Direttore madella società a carattere cooperati-

vo. In secondo luogo ogni edito-riale, in qualsiasi giornale, ha unapropria forte funzione di richiamoche si ispira alla stessa linea difondo che il giornale si è dato ed ilDirettore, in alcune circostanze,quando i problemi riguardanopro prio il territorio di Cortona,con un proprio editoriale, sintetiz-za o amplia la tematica di quelliche sono stati gli interventi, gliarticoli che i giornalisti o l’opinio-ne pubblica hanno sollevato o de -stato maggiore interesse. Un gior -nale radicato nel territorio e chetratta esclusivamente problemi delterritorio, non può sottacere circail destino di una parte di storia che

Riceviamo e Pubblichiamo

Abbiamo dei dubbi sulle elezioni amministrative 2014

quei canali sono stati estratti fan -ghi contenenti idrocarburi e me -talli pesanti.

La mia impressione è che oltreallo scarica barile tra enti di com -petenza, come avviene spesso inquesti casi, si può chiaramentevedere la mancanza di interessedegli enti pubblici nei confrontidell’ambiente.

Il primo responsabile è il Co -mune di Cortona che come pro -prietario del depuratore e dellaex-discarica e come responsabiledel la salute e della sicurezza deicit tadini avrebbe dovuto essere ilprimo a controllare e segnalarequanto stava accadendo al Ba rat -tino e quanto avviene al depurato-re di Monsigliolo, purtroppo in -vece non è stato così ma è solograzie alle segnalazioni di qualche

I campioni di acqua e di fango

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L’ETRURIA N. 4 ATTUALITÀ

PAGINA 2

Caro prof. Caldarone,ho letto il calendario degli eventi dell’anno in corso, pubblicizzatodall’Amministrazione Comunale di Cortona, in cui si annunciano “eventi dimusica, teatro, sport, enogastronomia, libri, tecnologia e molto altro …”,con un titolo enfatico “Il turismo e la cultura motori dell’economia corto-nese”. Ma, dopo aver letto l’elenco delle manifestazioni, dal febbraio asettembre, sono rimasto francamente deluso. Così mi permetto di esterna-re le mie riflessioni, partendo dal titolo “turismo come motore dell’econo-mia cortonese”. Il turismo è una cosa seria e la storia toscana, che puòdare lezioni in materia, ci ricorda che occorrono persone qualificate estrutture efficienti per gestire scientificamente il fenomeno. Ma, intanto, aCortona viene chiuso l’Ufficio turistico che qualche funzione ha pure avuto.Passando poi ai titoli delle manifestazioni, sono rimasto perplesso per lospazio dato alle parole inglesi, come Shop theatre, Cortona classic cars,CortonaLab Google trekking, Bacialla bike, come se non fossimo giàesausti dall’ascolto quotidiano di stepchild adoption, spending review,jobs act … Ma non siamo in Toscana, dove è nata la lingua italiana? E,passando all’argomento in questione, se si esclude la stagione teatrale o ilFestival di musica sacra, poche in realtà, secondo il mio punto di vista,sono le iniziative che possono dirsi culturali e in grado di attirare turisti.Siamo, credo, in piena recessione in questo settore importante dell’econo-mia cortonese se a caratterizzare l’estate sarà ancora una volta una edizio-ne del Mix Festival: un miscuglio di banalità, facendo salve alcune esecu-zioni musicali dell’orchestra della Toscana. E’ inutile, a questo punto,rimpiangere il Tuscan Sun Festival, e sarebbe troppo facile; quello cheoccorreva fare era dare spazio nel corso dell’estate agli artisti del territoriocortonese e aretino con una accurata ricerca e con un programma artisti-co e culturale che riqualificasse e riflettesse la storia e la civiltà della nostraTer ra. E la presenza di nomi, presi dal nostro territorio, ben noto in Italia eall’estero, oltre a far risparmiare soldi, avrebbe sicuramente attratto eincuriosito turisti italiani e stranieri più delle mezze calzette propinateci daqualche casa editrice e da persone interessate. E questa idea, caroCaldarone, da tempo e in diverse circostanze l’hai tu suggerita su questepagine, ricordando il talento dei vari pianisti Attesti, Lanari, del fisarmonici-sta Alessandro Dei… che mietono successi all’estero. E la nostra città èveramente ingrata verso i suoi figli che tengono alto il suo nome conbravura e serietà. Comunque, per fortuna, nel programma si può leggereanche l’evento Authentic Smiles. Così ci si può consolare con un bellarisata.

Un tuo collega e abbonato che si firma

Ho letto anch’io il programma e pensavo che i nuovi amministra-tori facessero dimenticare il recente passato e dal calendariovenisse depennato per sempre il Mix Festival. Non è avvenuto,purtroppo. Spero, comunque, di sbagliarmi e che quest’annol’evento possa essere più produttivo per la città sia dal punto divista dello spessore culturale che dello sviluppo economico, dopoi lunghi e inoperosi mesi invernali. Il mio interlocutore ha rispol-verato una mia vecchia idea, che consisteva nel programmarel’estate cortonese all’insegna delle eccellenze locali e per leragioni già ricordate. Naturalmente un programma del genere vagestito tutto l’anno da esperti che abbiano nel loro pedigreeprofessionalità e competenze collaudate in campo artistico eculturale. I talenti ci sono e sono riconosciuti in campo interna-zionale; si tratta di partire con altri intendimenti che non sianoquelli della apparenza e della popolarità: quasi mai il successo-ammoniva lo scrittore Henry James - è sinonimo di valore. Unmonito che vale, in particolare, per una società come la nostra,che ha scelto per divinità l’egoismo e lo sfoggio dilagante dellapropria immagine, costi quel che costi. Fare cultura significa benaltro e cioè tutto il contrario di quello che vediamo e ascoltiamooggi; fare cultura significa alimentare continuamente il propositodi migliorare il nostro rapporto con il prossimo e con il creatoall’insegna del rispetto e dell’amore. Tenere ai margini lepersone che valgono è il risultato di un vizio atavico, moltodiffuso, purtroppo, anche dalle nostre parti, che mina alle radiciun sano rapporto sociale e civile: l’invidia. A che è servita lalezione di Dante quando affermava che l’invidia, insieme all’arro-ganza e all’ingordigia, è una “favilla” che crea rissosità e inimici-zia tra i cittadini? Fare cultura significa orientare i nostri passinella direzione illuminata dalle grandi testimonianze del passato.E’ un concetto da rispolverare anche da noi, diversamente lascarsa sensibilità dominante verso il bello e il buono rischia, conla tendenza diffusa alla grandezza simulata e alla ciarlataneria disuccesso, di divorare qual tanto di arte di cui Cortona è ancoracapace.

29 febbraio 2016

Caro Amicoti scrivo ...

di Nicola Caldarone

Cultura come vita

tollerabile perché priva i cittadinidi servizi essenziali lautamente pa -gati e del diritto a vivere in un am -biente sano.

Adesso è importante non tantola rimozione dei fanghi, chi ladeve fare, quanto costa o costerà.Quel lo che preme è sapere per -ché quei fanghi di indubitabile

natura inquinante finiscono nelfosso, che addirittura esonda neicampi in caso di pioggia.

Conosciamo le condizioni eco -nomiche in cui versano gli entipubblici, la penuria di risorse ecc,ecc.

Ce lo ripetono da anni maquesto non giustifica la mancataerogazione di servizi per i quali icittadini versano tributi ad hoc

(depurazione acque e consorziobo nifica sono destinatarie di tri -buti specifici ); se questi tributinon sono sufficienti a garantireservizi efficienti nonostante la lororilevante entità, viene da doman-darsi se sono correttamente am -mi nistrati.

Anche i cittadini attraversanole stesse difficoltà economiche male affrontano con regole di ele -mentare rigore: prima i bisogniin dispensabili poi il resto.

Ecco, noi abbiamo l'impres-sione che talvolta il “resto “ vengaanteposto ai bisogni primari.

Chiediamo a tutti i nostri am -ministratori, diretti e indiretti intutte le municipalizzate sono pre -senti rappresentanti delle nostreamministrazioni), di alzare la vo -ce, sbattere i pugni sul tavolo epretendere il rispetto dei diritti deicittadini; che smettano di lamen-tarsi per le scarse risorse disponi-bili e si ribellino a quelle regoleche i loro diretti superiori ognigiorno votano a Roma.

Se invece tacciono, per ordinidi partito o amor di carriera, nonli riteniamo degni di rispetto.

E noi continueremo ad esigereche in quei fossi tornino a scorre-re acque chiare.

Con rabbia e amarezza.Comitato Tutela di Cortona

cittadino con a cuore l’ambienteche siamo potuti venire a cono -scenza di questi fatti.

Su Nuove Acque niente di nuo -vo, sono soliti dire che va sem pretutto bene, ma sia chiaro che lage stione del depuratore da parteloro ha il suo bel peso sulle ta -sche dei cittadini che trovano infat tura gli oneri di depurazioneper poi assistere a queste gravi i -nadempienze che mettono a ri -schio la salute di tutti.

Infatti anche se sull’articoloap parso sulla Nazione del18/02/2016 si cerca di spostare ladi scussione dalle acque che sgor -gano dal depuratore ancora con -tenenti fanghi reflui non depuratiai canali che non sono ben puliti edragati, cercando in qualche mo -do di rendere quest’ultimo il mo -tivo per cui si verifica il sedimentocontenente sostanze pericoloseper l’ambiente, la realtà è che inquei fossi l’acqua arriva carica dicerte sostanze perchè non vienedepurata bene e per questo poisedimenta quel genere di sostanze

nel fondo del canale.Non stiamo certo a dire che

non sia necessaria una pulizia co -stante dei corsi d’acqua ma perfavore non cerchiamo di distoglie-re l’attenzione da quello che è ilve ro problema.

Per ultimo sottolineo il com -portameto della giunta di fronte aquesti casi :

Latitanza!!!!!Infatti come è vero che i vari

esponenti della Giunta cortonesesono sempre propnti a metterci lafaccia quando presentano alla po -polazione i loro progetti, anchegonfiati con parecchia propagan-da, è altrettanto vero che quandosi verificano fatti come quello delladiscarica o del depuratore gli stes -si esponenti nascondono la pro -pria faccia e preferiscono metteredavanti gli altri come in questocaso ARPAT e Consorzio di Bo ni -fica che hanno si le loro responsa-bilità ma che certo non vengonopri ma di quelle del Comune diCortona.

Matteo Scorcucchi

“Professionisti in Allegria”

da pag. 1Depuratore: cosa sta succedendo?... da pag. 1I disastri (ambientali)

da pag. 1Editoriale indigesto...

Dopo due anni di preziosa collaborazione con il nostro Giornale, la dott.ssaOlimpia Bruni, storica dell’arte e autrice del libro Le Fedi Chianine che,per il successo conseguito nel nostro territorio, è in via di ristampa, inquesti giorni ha ricevuto dall’ordine dei Giornalisti della Toscana l’iscrizioneall’albo dei Giornalisti - pubblicisti: un traguardo raggiunto con determina-zione e bravura. Il nostro Giornale, mentre esprime le sue congratulazioni alla neo giornali-sta, si augura di potere, per il futuro, offrire ai lettori i suoi apprezzaticommenti sulle espressioni artistiche del territorio cortonese.

Olimpia Bruni è giornalista

ha riguardato e riguarderà la città.Se espressioni dure sono stateusate nei confronti del vescovo, sequeste possono aver causato qual -che mal di pancia a qualcuno, nonce ne dispiace. Vuol dire che il Di -rettore ha fatto bene il suo mestie-re di voce critica del territorio.

I problemi della città, del Co -mune, del territorio che è la no -stra stessa vita, non possono es se -re sottaciuti. Devono essere af -frontati e con trasparenza date lo -giche spiegazioni. E’ vero: il Ve -scovo non è il Sindaco. Ma noi e ilDirettore lo sappiamo bene e nonda oggi. Ciascuno di loro svolgefunzioni diverse, uno funzioni re -ligiose e l’altro funzioni civili, ma,tutti e due devono rendere contodell’utilizzo del patrimonio che èstato loro affidato, del patrimonioche, guarda caso, è frutto dei pro -venti, sia per l’uno che per l’altro,del contributo sostanziale, basilaredelle rispettive comunità religiosee civili. Né l’uno né altro possonosottrarsi ad un giudizio pubblicosul loro impiego, sul loro utilizzo.Sono amministratori e, su questocampo, non sono infallibili! Comecomponenti del nostro Consigliodi Amministrazione lo sappiamobe ne e usiamo il dovuto rispettoper i soggetti istituzionali. Non le -diamo le loro responsabilità, néin vadiamo i loro doveri d’ufficio.Quan do però ne va di mezzo l’in -teresse di una comunità, il propriosviluppo, la propria identità, alloranon ci si può nascondere come falo struzzo per non affrontare ipro blemi.

Li affrontiamo tutti e con de -terminazione. Non guardiamo airuoli rivestiti, ma agli atti compiutio che intendono compiere comeistituzioni amministrative. L’edito -riale non aveva alcun richiamo adaspetti prettamente religiosi, ma dicostume, di interessi e risvolti perla città. Per la messa unica, sono

state riportate lamentele espressesoprattutto da un certo tipo dipopolazione, quella an ziana, chenel nostro territorio è maggiorita-ria e abitudinaria e priva di mezzimotori per potersi spostare, anchese volente, nella chiesa dove officiail Vescovo.

Quella che Checcarelli giudicaopportunità, per molti fedeli equal che sacerdote, è disagio. Cheil problema del Palazzo Vescovilenon dovesse essere affrontato sulgiornale può essere anche critica-bile, ma un giornale locale comeque sto non può fare a meno diriportare quello che è il sentimen-to prevalente, quello che tantidicono ma non proclamano. Co -me componenti del consiglio diamministrazione plaudiamo all’ar-ticolo del Diret tore e facciamopre sente a chi ha orecchie per in -tendere che l’insegnamento diSan t’Agostino, (obbedienza totaleal vescovo), che sul piano religio-so rispettiamo, sul piano laico edella civitas cortonese proprionon riguarda un giornale libero eindipendente come l’Etruria.

A conferma vedasi nel giornaledel 15 febbraio a pag. 2, l’articolodi Carlo Viviani, “Le stanze del Ve -scovo”/ Lettera aperta a monsi-gnor Riccardo Fontana. Il proble-ma è aperto e chi vuole interveniresull’argomento può farlo. Il gior -nale è aperto a tutti e a tutte le cri -tiche o plauso che esso si merita.La verità, per dirla con un pensie-ro di Blaise Pascal, è che “Coloroche non amano la verità pren -dono a pretesto le contestazionie la moltitudine di quelli che lanegano. E così il loro errore nonproviene se non dal fatto ch’essinon amano la verità o la carità;e quindi la loro scusa non è va -lida” .Piero Borrello e Ivo Camerini,

componenti del Consigliod’Amministrazione

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L’ETRURIA N. 4 CULTURA

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Difetti e difettucci della vita quotidiana

Prove di Galateodi Nicola Caldarone

L’elenco dei possibili gesti virtuosiè sterminato ma per la presenteru brica si considerano solo alcuniambiti in cui si possono otteneresignificativi effetti e riuscire a evi -tare una gran quantità di spre chi.Per esempio in bagno poco si faper evitare di far scorrere ac quainutilmente. Non serve infatti te -nere il rubinetto aperto per tutti iminuti di pulizia dei denti: nelloscarico finiranno fino a 10 litri diacqua, quando ne basta uno solo.Diventano addirittura, secondo uncalcolo diffuso da Lega Ambiente,23 i litri (2 invece che 25) “gua -dagnati” se ci si rade la barbaaprendo il flusso all’occorrenza. Elo sciacquone con doppio pulsan-te consente il risparmio di 5/6 litriogni volta. Sempre secondo LegaAmbiente ogni giorno in Italia siconsumano circa 200 litri d'acquapotabile a testa (dai 104 di AscoliPiceno ai 350 di Milano). Molto dipiù di quella che ci serve davvero.E' acqua che è stata prelevata dapompe, talvolta trattata in impianti,analizzata in laboratori sofisticati,distribuita in tutte le nostre case eche, infine, dovrà essere depurataprima di venire restituita ai fiumi oal mare. Sprecare questo benepre zioso è più facile di quel che sicreda: un rubinetto che perde unagoccia ogni 5 secondi, a fine annone ha buttati 2 mila litri! Se poi aperdere è il rubinetto dell'acquacalda, è come se avessimo spreca-to anche una decina di metri cubidi metano. Ecco perché i consigli

per non sprecare acqua e nonsprecare energia si assomiglianocosì tanto.Inoltre nel corso della giornata cideve essere lo spazio da dedicarea una maggiore consapevolezzadella necessità di essere più re -sponsabili nei confronti dell’am-biente. Qualche piccolo gesto an -che su questo fronte è bene farlo.L’esempio classico è quello diabbassare di un grado il riscalda-mento in casa o in ufficio. Ri sul -tato: quasi un chilo in meno diOc2 al giorno. E sempre per e vi -tare una eccessiva dose di anidri-de carbonica inquinante è utilesostituire con una lampadina arisparmio energetico quella vec -chia a incandescenza. Quanto al -la stanby, tenere la televisione inquesta modalità equivale al con su -mo di tre ore di visione. Al ter -mine della giornata queste buoneazioni non salveranno il mondoma intanto si inizierà a cambiarein meglio se stessi.

Nella sua Cortona Antica, pubbli-cata nel 1900, Alberto Della Cella,racconta che il prof. FrancescoMoretti di Perugia restaurò lavetrata -avendola trovata “guasta”-raffigurante San Paolo nel 1891nei locali del Seminario. Moretti era stato incaricato di ef -fettuare il restauro di tutte le ve -trate della chiesa di Santa Mariadelle Grazie al Calcinaio diretta-mente dal Ministero della Pub -blica Istruzione e dall'Uffizio Re -gionale per la Conservazione deiMonumenti della Toscana.Informato dell' esistenza di questafinestra smontata, la ricompose, larestaurò ed infine la collocò nellacappella in Cornu evangelii. DellaCella considera questa opera diminor valore rispetto alle altrerea lizzate da Guillaume de Mar cil -

lat, ed anzi, forse, neanche fruttodel genio del grande maestro fran -cese ma di uno dei suoi epigoni.

A collaudare l'opera di restau-ro di Francesco Moretti, nel 1992venne da Firenze al Calcinaio ilgrande architetto Luigi Del Morodell'Ufficio Regionale per la To -scana per la Conservazione deiMonumenti, come è attestato daun'interessante corrispondenza inmerito. Sempre il Della Cella, ciriferisce l'entusiasmo che l'enco-miabile lavoro del prof. Morettisuscitò nel funzionario regionaleche contribuì a salvare dal de -grado delle importanti opere ar -tistiche che altrimenti sarebberoandate perdute.

Un altro personaggio di spic -co, non certo meno importante,che ha prestato la propria operaprofessionale in favore dei restaurief fettuati in quel periodo al Cal -cinaio, è l'architetto DomenicoMir ri, insigne rappresentante diuna delle più importanti famigliecortonesi, recentemente soggettodi una monografia scritta dal

Durante la S. Messa in suffra-gio di Angelo Vegni, officiata daMons. don Alvaro Bardelli, par ro -co del Duomo di Arezzo, nell’o-melia e nell’intervento della Di -rigente Maria Beatrice Capecchiera stato messo in risalto il gesto

munifico del Fondatore dell’I sti -tuto e del grande DONO lasciatoalla grande famiglia del Vegni.

Non è una casualità che nelgiorno del suo “ricordo” AngeloVe gni abbia voluto donare un’altratestimonianza del suo attaccamen-to all’Istituto che porta il suo no -me ed a tutto il nostro territorio.

Santiccioli GianfrancoTremori Graziano

nipote in linea retta prof. Edoardo(“Ricordo di Domenico Mirri nel75° della morte”, Calosci editore,2014, volume facente parte dellacollana monografica dell'Acca -demia Etrusca “Note e Docu -menti”). Anche dei rapporti intercorsi traDomenico Mirri e Fran cesco Mo -retti, abbiamo reperito un'ineditacorrispondenza.

Da sottolineare in questo la -voro eseguito dal prof. Moretti,co me già abbiamo accennato nel -lo scorso numero della nostrarubrica, i numerosi pezzi che sonostati interamente ricostruiti perricomporre la vetrata, nonché lemisure della stessa che sono leg -germente diverse rispetto a quelleindicate precedentemente.

Inoltre, la parte superiore conl'angelo e la grande conchigliaver de, si presentava come un pez -zo a sé con la cornice che noncon tinua con il disegno della parteinferiore. E' da notare il disegno autografo,con tutte le parti in ne ro che sonostate totalmente ri create. Lamisura della vetrata, ri trovata inpessime condizioni da re staurarenel 1890, era quindi di cm 71 x241.

Sabato, 20 febbraio è statare cuperata una pianella incotto, datata 1741, con lostemma del l’Ospedale degliInnocenti di Fi renze.

La segnalazione della presenzadell’importante oggetto è avvenutadurante le cerimonie in ricordo diAngelo Vegni, che, come ogni an -no, si tengono il 18 febbraio, an -niversario della morte del fondato-re dell’Istituto (18 febbraio1883).

Stranamente nessuno si eramai accorto che nella facciata del“Podere Cilone” fosse presentequesto antico manufatto, ulterioretestimonianza che la fattoria delleCa pezzine fu acquistata, dalla fa -mi glia Vegni nell’anno 1864, pro -prio dall’Ospedale degli Inno centi.

Però, un ex allievo del Vegni,presente alla cerimonia di giovedìscorso, aveva bene impresso, nel -la sua mente, che in una casa co -lonica, di proprietà dell’Istituto A.Vegni si trovava lo stemma con “ilPut to” simbolo dello storico O -spedale, indicandone con preci-sione il fabbricato e la posizione.

Immediatamente la Presidenzadell’Istituto e dell’Associazione “A -mi ci del Vegni” si sono attivati pre -disponendo il recupero di un og -getto che al di là del suo valoreintrinseco rappresenta un valore i -ne stimabile per l’Istituto Vegni eper quanti vogliono bene a questastorica istituzione.

29 febbraio 2016

BAR SPORT CAFFE’di Tacconi & Pacchini

Piazza Signorelli, 16

52044 Cortona (Ar) Italy

Tel./Fax 0575-62.984

Importante recupero

L’iniziativa, che figura tra leattività culturali della Fon dazionedi particolare rilievo, è stata rea -lizzata in collaborazione con l’As -sessorato alla cultura del Comunedi Cortona. In programma una in -troduzione sull’Autore e sul libroda parte del prof. Nicola Calda -rone e l’esecuzione di brani musi -cali a cura dell’Associazione degliAmici della Musica di Cortona. Percomprensibili ragioni di tempo,nel prossimo numero il giornalefarà un resoconto della importan-te iniziativa culturale.

Domenica, 28 febbraioscorso, alle ore 17,presso la Sala Con vegnidi Sant’Agostino in viaGuelfa Cortona, è stato

o spite della Fondazione Nico de -mo Settem brini Jas Gawronski,corrispondente dagli Sati Uniti eda Mosca tra gli anni Settanta eOttanta, già parlamentare europeoe senatore della Repubblica Ita -liana e attualmente giornalista escrittore per presentare il suolibro, edito da Aragno, “A cena dalPapa e altre storie”.

Buon2016

Nel pomeriggio di Sabato12 Marzo prossimo,nella Sala del ConsiglioComunale di Cortona, ildott. Michele Punturo,

scienziato originario di Monte SanSavino, primo ricercatore pressol’Istituto Nazionale di Fisica Nuc -lea re, sezione di Perugia, per in -teressamento e su invito dellaFondazione “Nicodemo Settem -brini” e in collaborazione conl’Ammini strazione Comunale diCortona, terrà una conferenza su“La rivelazione delle onde gravita-zionali un secolo dopo l’ipotesi diAlbert Einstein: l’alba di una nuovaastrofisica”.

Lo scienziato aretino MichelePunturo, dopo anni di attività diricerca al CERN di Ginevra, entranel progetto Virgo nel 1994 e par -

tecipa alla sua realizzazione pro -gettando parti cruciali del rilevato-re di onde gravitazionali.

Dal 2008, oltre a collaborareall’attività scientifica dell’esperi-mento Virgo, coordina il progettoeuropeo per la realizzazione del -l’osservatorio di onde gravitazio-nali “Einstein Telescope”.

Sarà questa l’occasione deltut to particolare per capire da unodei protagonisti il significato dellascoperta delle onde gravitazionaliche ha interessato ed esal tato ilmondo scientifico agli inizi di que -sto 2016.

n.c.Al Signorelli il “Servo per due”

Jas Gawronski a Cortona L’Evento Scientifico dell’anno nella Conferenza dello scienziato Michele Punturo

un Galateo per vivere con stileSi è posta come una riflessio-

ne diversa su un classico delteatro la pièce teatrale “Ser -vo per due” andata in scenamartedì e mercoledì 17 feb -

braio presso il Teatro Signorelli diCortona. Riadattamento de “Il ser -vi tore di due padroni” di Carlo Gol -doni, il testo dipende a sua voltada una rivisitazione di RichardBean, questa volta in inglese e a -vente per titolo ‘One Man, Two Guv -nors’.

Lo spettacolo andato in scena alSi gnorelli si deve al brio di Pier -francesco Favino e Paolo Sassanellie si presenta come una commediacomica, con attori che cadono dallescale, sbattono le porte e interagi-scono con il pubblico.

Ambientato nella Rimini degliAn ni Trenta, il testo vede come pro -tagonista Pippo (P. Savino), arlec-chino tormentato dalla povertà edalla fame, che si improvvisa servi-tore di Rocco, giunto in città perconcludere un matrimonio, e di Lu -dovico, malvivente toscano innamo-rato di Rachele, gemella di Rocco.

In realtà i panni di Rocco sonoindossati da Rachele, alla ricercadell'amato Ludovico che scopriamoessere causa della morte di Rocco.

La trama è un susseguirsi di malin-tesi e goffi tentativi di Pippo di bar -camenarsi tra due padroni ignaril'uno dell'altro. Intorno a que sta si -tuazione, plautina prima che goldo-niana, roteano vicende amorose,comiche e farsesche con una co ro -na musicale da avanspettacolo benamalgamata con la storia e affidataall'orchestra "Musica da Ri po sti -glio”. L’amenità dei protagonisti siavvale di personaggi del contestomalavitoso, comico e vernacolare,per cui Bartolo si esprime in mi la -nese e Zaira, la sua domestica, fem -minista ante litteram, in romagnoloverace. Notevole l'interpretazione diFavino, che padroneggia tutte letecniche recitative, dagli stilemidella commedia dell'arte al canto. Sidistinguono anche Bruno Armando,nei panni del truffaldino Bartolo,Ugo Dighero, servitore genovese, eil gruppo “Danny Rose”, ventun at -to ri che si alternano nei tredici ruolidello spettacolo nel corso dellalunga tournée. Una commedia visivae auditiva complessa e di grandepresa sul pubblico, anche se di du -rata forse eccessiva con le circadue ore e mezza di rappresentazio-ne.

Elena Valli

L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

Il primo effetto dell’amore è di ispirare un gran rispetto. Si ha una sorta di venerazione per ciò che si ama. E’ giustissimo: non si vede nulla al mondo di così grande come ciò che siama. Blaise Pascal (1623-1662), matematico, fisico, filosofo e teologo francese. Ci restano dei frammenti sparsi, intitolati Les pensées (I pensieri) pubblicati postumi, nel 1670.

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

Chiesa di Santa Mariadelle Grazie al Calcinaio

Aggiornamenti sulla vetrata rappresentante San Paolo

Cartone del 1891 di Francesco Mo -retti della vetrata

Cartone parte superiore con l'angelo

Vetrata San Paolo

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L’ETRURIA N. 4 CULTURA 29 febbraio 2016

(vin cente) una delegazione corto-nese (a ulteriore dimostrazione diattaccamento alla cittadina gemel-lata al suo comune di Chateau Chi -non), ci fu il diktat dell’allora re -sponsabile esteri PCI, Napolitano,a negare il nulla osta alla parteci-pazione del sindaco comunista: “per non irritare i comunisti fran -cesi” si disse. Ma questi non sisarebbero alleati col più credibilecandidato di sinistra alle presiden-ziali francesi?!...

Quanta confusione in testa aquei dirigenti, allora come o ra...Tuttavia una delegazione cortonesepartì e fu accolta con onore, o -spitata nello stesso aereo diMitterrand, al ritorno dal comizio.E di quella spedizione ricordiamole battute tra lo Statista e il nostroFranco Tonelli: “Ca va Francò?”“Mica tanto!” fu la risposta d’unamico desideroso di maggiori dosidi champagne, che, di lì a poco,non mancarono!

Ricordare i numerosi gesti diattenzione personale di Mitterrandverso i cortonesi sarebbe una listainfinita…i fiori in albergo allafiglia del sindaco Petrucci in viag -gio di nozze a Parigi… semprefiori e le migliori attenzioni e cureper un Assessore cortonese rico -verato in ospedale a Parigi…lenumerose volte che gruppi dicortonesi ebbero ospitalità all’E -liseo, in situazioni particolari o in

occasione del 14 Luglio…Italo Petrucci, Ferdinando Ma -

gini, Franco Tonelli, Tito Barbini,Italo Monacchini, Ilio Pasqui, ilsottoscritto, Spartaco Mennini, E -manuela Vesci… e mi fermo qui,per chè sarebbe impossibile ricor-dare quanti ebbero una o piùoccasioni di incontrarlo, parlarcidi questioni familiari o di argo -menti impegnativi.

Mitterrand fu davvero genero-so di amicizie! Come non mancò,da Sindaco e da Presidente, di vi -sitare Cortona, anche senza impe -gni istituzionali. Pure ospite diprivati cittadini.

Tra gli ultimi miei ricordi: lavisita al Museo del Settennato (poiraddoppiato) a Chateau Chinon,dove sono conservati i doniricevuti da Lui, come Presidente,da altri Capi di Stato in visita (a -vete presente la figura cacina deigovernati italiani nei Paesi Arabi,dove si sono accapigliati per unRolex?!), e un ricevimento all’E -liseo, prima della sua rielezione.In quella occasione, già malato,alla mia domanda se si fossericandidato mi lasciò nel dub bio...con discrezione e modestia dagrande personalità. Mentre volleconfidarmi la sorpresa e l’emo-zione ch’ebbe guardando, alla TV,gli oltre tre milioni presenti ai fu -nerali di Berlinguer.

www.ferrucciofabilli.it

Già sapere che il più illu -stre concittadino onora-rio del secolo passato,Fran çois Mitterrand, te -nesse tra le città italiane

più amate Cortona, insieme aFirenze e Roma, era gratificante.Di un affetto generalizzato: allepersone, alle istituzioni (Comunee Comitato del gemellaggio),all’arte, alla sua storia... Ultimo,tra quanti ho conosciuto, apparte-nente alla razza speciale dei politi-ci umanisti, del quale conservosuoi libri, regalati personalmentein elegante rilegatura. A partiredalla raccolta di immagini earticoli di giornale sul 10 maggio1981, in occasione dei festeggia-menti per la sua prima elezione aPresidente della Repubblica Fran -cese. Raccolte di discorsi politici,nei lunghi anni di militanza socia-lista, insieme a saggi specifici chead ogni loro uscita suscitavanodiscussioni, non solo nella suapatria e nella sua area politica, main tutta Europa. Chi ha buonamemoria, della mia generazione,li ricorderà: “Ma part de verité”[La mia parte di verità], suicontroversi rapporti con gli altripartiti di sinistra, nel suo sforzounitario ch’ebbe pure un momen-taneo successo, fino a riuscire adattrarre verso i socialisti gran par -te dei migliori dirigenti comunistifrancesi (anche per il suo fascinopersonale). Oltre a saggi sulle sueidee e obiettivi di governo: “Ici etmaintenant” [Qui e ora], “Lapaille et le grain” [La paglia e ilgrano], e, uno tra i suoi bestseller,“L’abeille et l’architecte” [L’ape el’architetto]. Perseguiva l’idea diun’Europa Unita anche a livellomonetario onde impedire che unmarco forte riportasse l’Europa insituazioni conflittuali, e di ciòalcuni lo rimproverano.

Senza dubbio l’operazione

Eu ro ha avuto, tra gli effetti nondesiderati, quello di rafforzareproprio l’economia tedesca. Madall’epoca di Mitterrand ad oggi èpassata tanta acqua sotto i ponti,ed è facile addossare alle vecchiegenerazioni errori nelle strategieeuropee che si stanno rivelandodannose per molti cittadini eimprese. Lontano da me l’idea discagionare Mitterrand da eventualierrori nella prospettiva dell’U nio -ne da lui perseguita. Non ne avreineppure le competenze. Quel cheè certo, senza indulgere a nostal-gie anacronistiche, Mitterrand eradi una pasta politica diversa datanti suoi successori. Prendendoplatealmente mano nella mano ilCapo del governo tedesco, rimar -cò la chiusura di un capitolo tra -gico della storia europea, offrendoun segnale nuovo di fraternità,libertà di circolazione dei cittadinie delle merci, aperture su cui do -vranno impegnarsi i politici di og -gi e di domani, superando vecchiee nuove difficoltà di percorso. Chenon sono certo poche. E, semprenei suoi scritti, resta un messaggioda tanti abiurato o messo in soffit-ta: il bisogno di socialismo e dipolitiche sociali includenti, controla povertà, la disoccupazione e lemiserie, drammaticamente pre -sen ti in società, all’apparenza, o -pulente. Il messaggio “socialista”di Mitterrand, sostenuto fino allafine dei suoi giorni, è senz’altro ilpiù trascurato.

Non possiamo nascondere ilsuo fascino politico anche al diqua delle Alpi, dove non si perse-guiva certo “l’unità della sinistra”.Al contrario. Era in atto, tra co -munisti e socialisti, una delle piùcatastrofiche competizioni che sisarebbe conclusa nella scomparsadegli uni, i socialisti, e nella tra -sformazione - per tentativi ma la -mente abborracciati, carenti diidee e strategie - del partito co mu -nista. Tantoché, l’adesione natu -rale al PSE (coalizione socialistaeuropea) del maggiore partito su -perstite a sinistra è avvenuta conatto di forza del segretario del PD,Renzi, ex democristiano... Fu pro -prio una vicenda cortonese chem’il luminò sulla confusione re -gnante tra i dirigenti del PCI versoMitterrand e verso le sue idee disi nistra unitaria. Quando Mitter -rand invitò al comizio conclusivodella sua campagna elettorale

François Mitterrand grande statista e affezionato a CortonaCento anni fa

Domenico Cecchi nacque aCortona nel 1650 e visseappieno la sua carriera dicantante esibendosi nei

più importanti teatri europei e allacorte di nobili e potenti del suotempo. A scoprire le sue eccelsedoti canore fu il maestro della cat -tedrale di Cortona Placido Basili,che ne curò l'istruzione musicalefacendo di lui, in pochi anni, unottimo sopranista. Debuttò nellasua cittadina nei primi anni settan-ta del Seicento nell'opera “Laforza dell'amore” (libretto di O.Tartaglini e musica di P. Basili),ottenendo un notevole successo.

Nel 1673 in un concerto alTeatro Formagliari di Bologna, funotato dal critico teatrale persona-le del duca di Mantova che lo vollea corte. Nel 1681, scritturato a Ve -nezia per il carnevale, fu acclama-to dal pubblico e, l'anno successi-vo, fu chiamato al servizio dell'im-peratore Leopoldo I. Nel 1685 alTeatro S. Luca di Venezia, impres-sionò favorevolmente Giorgio IIIprincipe elettore di Sassonia chelo volle al suo servizio, dove re -sterà fino al 1688 quando canterà

a Monaco di Baviera con Mar ghe -rita Salicola in un'opera moltosfarzosa (si narra di un costo di50.000 fiorini). L'anno seguentefarà ritorno a Mantova richiamatodal duca Ferdinando Carlo, doveaffronterà un'intenso periodo dilavoro. Nel 1690 sarà protagoni-sta, insieme ai più famosi cantantidell'epoca, del dramma “Il Favoredegli dei” (libretto di A. Aureli emusica di B. Sabadini), operascrit ta per festeggiare le nozze diOdoardo Farnese con DoroteaSofia, figlia di Filippo Guglielmo diNeuburg, rappresentata al teatroFarnese di Parma, e nel 1691riporterà uno strepitoso successone “Il Colombo, ovvero l'Indiascoperta”, al Teatro Tor di Nonadi Roma, che fu l'avvenimento piùclamoroso della storia del teatroromano di quegli anni. In seguitoprenderà parte alle più importantirappresentazioni teatrali tra cuialcune prime assolute come “Iltrionfo di Camilla, regina de'Volsci” di Giovanni Bononcini al S.Bartolomeo di Napoli, e “FlavioAnicio Olibrio” di Francesco Ga -sperini al Teatro Cassiano di Vene -zia.

La sua fama, oltre che alla suaindiscutibile bravura, si dice sialegata anche ai notevoli compensiottenuti da nobili e mecenati delsuo tempo. Tornato a Vienna sidedicherà soprattutto alla funzionedi maestro di musica delle arcidu-chesse reali fino al 1711, quando,alla morte di Giuseppe I, verrà li -cenziato, probabilmente a causadi ruggini ed invidie dovute allasua fama. Divenuto ormai ricchis-simo, si ritirò nella sua Cortona,dove visse agiatamente gli ultimianni di vita fino al momento dellamorte avvenuta nel 1717. Esiste,tuttavia, una seconda versione chelo vedrebbe finire i suoi giorni nellazzaretto di Vienna, solo e po ve -ris simo, versione, a mio avviso,abbastanza improbabile.

Antonio Aceti

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L’Etruria compie 25 anni!

Musica e musicisti di CortonaDomenico Cecchi detto “il Cortona”

Gli antichi fondatori sicura-mente non pensavano che L’Etruriaavrebbe avuto una vita così lunga,erano già felici e giustamente orgo -gliosi di aver raggiunto il quarto disecolo… Avevano un’agguerritaconcorrenza, pensate che in queglianni Cortona era probabilmente ilcentro culturale più sviluppato del -la provincia e nelle edicole si po -tevano trovare ben tredici periodicilocali, forse un numero maggioredi quelli esistenti nella stessa Arez -zo. Invece siamo ancora qui, daso li, a ricordare che il secolo loab biamo già abbondantemente su -pe rato, grazie ai giornalisti che siso no succeduti nel corso degli an -ni, ma soprattutto per merito deilet tori, perché senza di essi il gior -nale non avrebbe ragione di esiste-re. Di seguito un estratto del sup -plemento che uscì nel gennaio1916, dove è narrata brevementela nascita del nostro periodico.

16 gennaio 1892 - 1916.Per la nostra Cronistoria. CariA mici dell’Etruria […] permet-tete a me, che ne fui uno dei fon -datori, e il primo Direttore, di se -gnare, pel nostro numero unico,fugacemente qualche impressio-ne. La nostra Cortona non ebbe,prima dell’Etruria, alcun giorna-le. L’idea di fondarne uno sorse ame, a Ugo Bi stic ci, Icilio Nibbi eSilvio Passerini […] fummo permolto tempo esitanti, perchéricchi di bellissime idee, ma al -trettanto scarsi di quattrini! Iten tativi fatti per pubblicarlo colBimbi, col Si nat ti di Arezzo, conun tipografo di Castiglion Fio -rentino erano riusciti disastrosi,perché ci avevano richiesto, chipiù chi meno, somme che a noie rano sembrate favolose, qualchecosa come 20 o 25 lire per nu -mero! Roba da far venire i bri -vidi!! Le di scussioni non manca-vano in tanto intorno al nome dadare al giornale e al programmada svolgere. Quanto al primo ipiù notati erano «Eco del Po po -lo» e il «Risveglio» […] quantoal pro gramma eravamo tuttid’ac cordo, non pettegolezzi, noninvettive, la meritata lode, ilbiasimo con certa parsimonia, edopo aver accertato bene i fatti,e il fine unico l’elevamento mo -ra le della nostra Cortona. Pro -gramma modesto, ma che rivela-va in noi, allora molto giovani,quei principi di vero galantomi-smo giornalistico che portanopur troppo né alla celebrità néalla ricchezza, ma che danno, achi li professa quell’intima sod -disfazione che suol riassumersiin una frase - abbiamo fatto ilnostro dovere. Ricordo che ungiorno l’amico Ugo Bisticci, chedell’Etruria doveva rimanere ilfattor massimo, presentandosi alnostro cenacolo dello scomparsoCaffè Ristori, ove ci riunivamo asorbire il decimino, se ne vennecol suo titolo fatto «L’Etruria».

Fu accolto il nome con applausi[…] il titolo era stato di nostrogra dimento e fu accettato. Ri -maneva la ricerca della tipogra-fia […] ma ci venne in aiutol’a mico Emilio Alari, che stavatrat tando l’acquisto di una pic -cola tipografia […] incomin-ciammo col fittare un quartieri-no dell’ex casa Danzi, che pro -spettava gli Uffici della Direzionein via Nazionale, e con l’ammo-biliarlo modestamente, non tra -scurando però l’armamentariodei timbri, carta intestata, tes -sere,. Registri, cassette, busteecc., tanto per non venir menoal la burocrazia, cara pure algior nalismo […] Il 17 gennaio1892 uscì il 1° numero del -l’Etruria. Il foglio era del formatoun pochino più piccolo dell’at-tuale, solo l’intestazione di uncarattere un po’ tozzo. C’era an -che un po’ di reclame, la DittaBan fi di Milano aveva aderito alnostro invito, e dei paesani, lafabbrica di calzetteria Torelli-Ma scalchi. Il giornale uscì la se -ra, fra un atto e l’altro del DonPasquale, che si rappresentava alnostro Signorelli: il teatro fu i -non dato. Fu un successone […]At traverso le vicende umane l’E -truria ha resistito all’ingiuria deltempo perché il suo programmaonesto, fu onestamente svoltosem pre. Divergenze di vedute al -lontanarono spesso me da UgoBi sticci, con quale rimasi legatonondimeno da fraterna amicizia[…] E mi tornarono spesso allamente alcune frasi del program-ma d’inaugurazione e special-mente questo periodo «L’Etrurianascendo indipendente, parto distudio e di riflessione, confida dicontrobilanciare il biasimo allalode, in quei limiti che vuole laconvenienza senza uscire né inlodi sperticate, né in invettive vi -gliacche. Essa, se la bontà dei let -tori vorrà, si ripromette impavi-da scorrer gli anni sempre gio va -ne, sempre salda nei sui principid’onestà e di buon senso, certasolo di portare un vantaggio allasua città natale». E poiché que -sto programma fu seguito sem -pre, l’Etruria può solennizzare ilsuo 25° anniversario di vita,men tre tanti altri fogli nostri,sorti in nome di una falsa libertàe per combattere persone, mi se -ramente perirono. La missionedel la stampa è quella di educare,non devono esistere per essa ne -mici, ma solo avversari, e conquesti cortese lotta d’idee.

L’Etruria ha corrisposto, ed èper questo che essa è letta anchenei campi opposti, e ci ha conso-ciati da 25 anni.

Possa essa solennizzare lesue nozze d’oro e trovare allorachi faccia la sua cronistoria inmodo più degno, ma non menosincero e affettuoso. Roma, 10 gennaio 1916. Ezio Co -satti.

Mario Parigi

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L’ETRURIA N. 4 TERRITORIO

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

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29 febbraio 2016

men tato Patrizia, la moglie di Willy- è che a dieci anni dalla scompar-sa di mio marito, il suo essere ar -tigiano - artista venisse ricordato ela sua opera conosciuta da chinon ha avuto la possibilità di in -contrarlo e conoscerlo. Willy si èimpegnato molto nel suo lavoro,ha faticato senza risparmiarsi, hacreduto nelle sue potenzialità e ha

lavorato giorno e notte per creareoggetti che diventassero immortalie parlassero di lui”.

Willy Pagani, nato a Cortonanel 1967, fin da piccolo ha di mo -strato la sua abilità e intelligenzacreativa. Dopo la scuola dell'ob-bligo sceglie l'istituto Orafo "Mar -gar tone" di Arezzo dove cominciail suo percorso di apprendimentoe sperimentazione dedicato alletecniche dell'oreficeria. Dopo averconseguito brillantemente il di plo -ma, lavora dapprima in un labora-torio orafo a Passignano sul Tra -

Una borsa di studio in ri -cor do di Willy Pagani. E’quanto ha deciso di pro -porre la Confartigianato di

Arezzo in occasione delle nuovaedizione del Master Executive in"Storia e Design del Gioiello", ilcorso specialistico post-laureanato appositamente per le esigen-ze del comparto orafo.

Il Corso sta per prendere il viaal Dipartimento Universitario Are -ti no. "Abbiamo pensato - ha spie -gato il Presidente di Confar ti gia na -to, Ferrer Vannetti - che il percor-so formativo promosso dall'Uni -ver sità di Siena potesse essere lagiusta iniziativa da sostenere perricordare il genio e l'entusiasmocreativo di un artista-artigiano cheha saputo lasciare nel settore del -l'oreficeria e gioielleria una testi-monianza destinata a rimanere neltempo.

"Il mio desiderio - ha com -

Nei primi giorni di febbraiosi è riunito il consigliodel la Proloco di Teverina.Il presidente Giuseppe

Meac ci ha illustrato il consuntivodel passato anno e proposto nuo -ve iniziative per il 2016.

In estate - ha detto Meacci- ac -canto alle due tradizionali festedella montagna, organizzeremoan che una speciale Festa dei gio -va ni.

Sarà un'iniziativa per invitare inostri giovani a rimanere nellamontagna cortonese che oggi si èquasi completamente spopolata.

I giovani rimarranno in mon -

tagna - ha concluso Meacci- se na -turalmente la politica locale e na -zionale daranno loro le opportu-nità di restare anche attraversosgra vi fiscali ed incentivi a rifareimpresa negli antichi borghi mon -tagnini che una volta erano all'a-vanguardia per la pastorizia e perla norcineria.

Auguri sinceri a Meacci e allaProloco perché davvero si possaarrestare ed invertire l'abbandonodel le nostre amate terre di monta-gna. Certamente una Festa non sa -rà la panacea, ma potrà essere unmo mento di utile discussione e ri -chiamo sul problema. (IC)

Bene, benissimo ha fattol’Am ministrazione Co mu -nale ad interessarsi dellefrazioni del Comune quali

centri di aggregazione e di possibi-le sviluppo socio culturale. Un ini -zio si è avuto con positiva speri-mentazione sabato sei febbraio aCamucia, non in un locale istituzio-nale del Comune, non in una pub -blica piazza, bensì in un eserciziopubblico, l’Angolo Caffè, in ViaLauretana. Presente l’Asses sore allaCultura Albano Ricci all’inaugura-zione dell’esposizione di quadri emosaici degli artisti Fabiola Rocchie Marco Garbin. Successo di pubblico, successoorganizzativo di AION Cultura,successo soprattutto dell’iniziativadella Presidente del Club GinoSeverini Lilly Magi, quale prosieguodella IV edizione della Mostra inter-nazionale di arti visive “O mag gio aGino Severini - Pre mio città diCortona” conclusasi con la premia-zione delle opere migliori e la mes -sa in luce di molti artisti più omeno noti nel cortonese. L’As -sessore ha puntualizzato che l’ini-ziativa avrebbe avuto tutte le pre -messe per sviluppi futuri e che lastessa presenza di un nutrito pub -blico all’iniziativa a Camucia, fuoridall’ambito del Capoluogo, era in -dice di sensibilità per colmare unvuoto sentito nelle frazioni tenuteas senti dal circuito culturale e -spresso fino ad ora. Gli artisti chenell’occasione hanno esposto leloro opere in una inconsuetalocazione, hanno avuto il merito diaprire un nuovo ciclo culturalenella frazione più importante epopolosa del Comune.

Messi a loro agio nell’esporrele proprie opere illustrando inprimis il proprio curriculum for -mativo e lavorativo, hanno descrittole tecniche usate ed espresso isentimenti propri nel portare acompimento i manufatti, frutto distu dio, ricerche, sacrifici e di sod -disfazioni.

Fabiola Rocchi, definitasi essastessa “Poetessa della luce”, di

indole esuberante e creativa, hapresentato i propri dipinti ad olio,risultato di passione per la pittura,che l’hanno portata in contatto conartisti romani approfondendo leconoscenze pittoriche contempora-nee e partecipando a collettive nelcontesto laziale.

L’apprezzamento di critici d’ar -te aretini hanno consentito allaRocchi di esporre a Cortona, nelPalazzo più prestigioso della città,Palazzo Casali, le opere in occasio-ne della III e IV edizione delpremio “ Arti visive - Omaggio a Gi -no Severini Premio Città di Cor -tona” . Affascinanti i quadri olio sutela: Natura morta “rossa” mo -nocromatica, Fiori, Vaso blu, il “Cupolone”, nero, in fondo luce vivoarancione, ed lo splendido “La go”dai colori evanescenti, quasi eterei.Marco Garbin, artista del mosaico,utilizzando materiali poveri qualipiastrelle e materiali di recupero,ha offerto al pubblico delle operedi profondo fascino sentimentale edi ispirazione religiosa, illuminantequale il “Battesimo di Cristo” conscritta “OMNIS GUTTA VITA EST”(ogni goccia è vita) con i volti delCristo e del Battista nell’atto diricevere la purificazione conl’acqua, con sottinteso messaggiosubliminale della sua importanza,del valore vitale di tale bene edignobile spreco che viene fattodella risorsa con politiche mo -nopolistiche dei governi occidenta-li.

Il vernissage non poteva nonterminare se non con un brindisiaugurale ai promettenti artisti, alloro avvenire e ad un nuovometodo per delocalizzare i centriculturali nel territorio comunale.

Piero Borrello

12 febbraio – Cortona I Carabinieri di Cortona hanno arrestato un 52enne della Val -dichiana, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.Verso le ore 13.30 di ieri 11 febbraio, nel corso di servizio perlu-strativo, i militari dell’Arma lo hanno fermato durante un controllosu strada rinvenendo 2 spinelli a bordo della sua autovettura.Nel corso della successiva perquisizione domiciliare i Carabinierihanno recuperato altri 7 frammenti di hashish del peso complessivodi grammi 30, 24 semi di canapa indiana e 2 involucri in cellopha-ne contenenti complessivamente 12 grammi di marijuana.

13 febbraio – Camucia I Carabinieri della Stazione di Camucia hanno denunciato un 32enne, residente in valdichiana, per indebito utilizzo di carta dicredito e ricettazione.I militari, dopo una denuncia di furto di una carta “Postpay” sportada un 31 enne, rumeno, hanno accertato che il 32 enne aveva utiliz-zato, in piu’ occasioni, la carta di credito denunciata presso undistributore di carburante del posto, per un importo complessivo di200 euro.

15 febbraio – LucignanoI Carabinieri della Stazione di Lucignano e quelli del NucleoOperativo e Radiomobile della Compagnia di Cortona hannoarrestato un 27 enne ed un 26 enne, entrambi macedoni, pertentato furto aggravato.I militari prontamente inviati dalla centrale operativa in Monte SanSavino hanno sorpreso i due macedoni all’interno di una abitazionedove si erano introdotti dopo aver forzato una finestra.

19 febbraio – Foiano della Chiana I Carabinieri della Stazione di Foiano della Chiana hanno denuncia-to una 47enne originaria della provincia di Napoli, residente inValdichiana, per furto con destrezza.I militari, a conclusione di indagini, hanno accertato che la donna,nel novembre scorso presso un centro commerciale dellaValdichiana, si era resa responsabile di furto con destrezza, diutensili da cucina del valore complessivo di circa 220 euro.I Carabinieri della Stazione di Foiano della Chiana hanno inoltredenuncato una 25enne, croata, residente in Valdichiana, sempre perfurto con destrezza.I militari hanno accertato che la donna nel gennaio scorso pressoun centro commerciale della Valdichiana, aveva rubato con destrez-za, di capi di abbigliamento del valore complessivo di circa 150euro. Tutta la refurtiva è stata interamente recuperata e restituita.

19 febbraio – Cortona I Carabinieri della Stazione di Cortona (AR), coadiuvati da militaridel Nucleo CC Ispettorato del Lavoro di Arezzo e da Ispettori dellaDirezione Territoriale di Arezzo, a seguito di controllo ad cantiereedile che si trova in Valdichiana, hanno segnalato: un 41enne dellaValdichiana, libero professionista, coordinatore dei lavori in fase diesecuzione, per violazione degli Obblighi del coordinatore per laprogettazione, di cui art. 92 comma 1 lett. b del D.Lgs 81/2008; un61enne della Valdichiana, legale rappresentante di ditta edile pervarie violazioni al Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, dicui agli artt. art. 36, 37, 45, 96, 122, 133, 146e 168 del D.Lgs 81/2008.Nella circostanza sono state contestate 4 violazioni penali ammon-tanti ad euro 10.850 e 2 violazioni amministrative ammontanti adeuro 350.

Il giorno 8 febbraio u.s. unteam di esperti accreditatipresso le Soprintendenze alleBelle Arti hanno eseguito un

sopralluogo al quadrante dell’oro-logio della torre del Comune diCor tona. L’incarico era stato loroaffidato dall’Associazione OrganiStorici di Cortona che ha provve-duto al noleggio, a proprie spese,di una piattaforma aerea idonea aconsentire un’ispezione ravvicina-ta ad una altezza di oltre 22 metri.

Il sopralluogo, svoltosi nellecondizioni di massima sicurezzasecondo le vigenti disposizioni, èstato coordinato dai Soci architettiPaolo Vaccaro e Marco Poesini.

Un primo risultato è la confer-

ma che l’oscuramento del qua -drante è dovuto a estese colonie dilicheni (organismi costituiti da al -ghe e funghi) che trovano facileha bitat in superfici fratturate oero se dall’azione combinata del -l’acqua e del gelo. L’esame ravvici-nato ha inoltre consentito di ri co -struire i vari interventi che neltempo hanno dato luogo a modifi-che del quadrante originario. Fragli accertamenti più importanti èla constatazione di microfratture edistacchi negli elementi lapideiche richiedono, anche ai fini dellasi curezza, interventi a breve. An -che la copertina in piombo esi -stente necessiterà di una integra-zione.

Il passo successivo della As so -ciazione sarà la messa a punto diun progetto di restauro che, conogni probabilità, sarà un restauroprettamente conservativo.

Particolare attenzione saràdedicata alla protezione finaledelle superfici onde preservare neltempo questo prezioso repertostorico e ancora oggi...strumentoquotidiano di consultazione.

GCR

simeno per poi aprire nel 1992,all'età di 25 anni, finalmente, lasua bottega d'arte orafa. "In queglianni - ricorda la moglie Patrizia -Willy è così appassionato, così en -tusiasta del suo lavoro di artigianoorafo, che non solo riesce a crear -si in poco tempo una clientelaaffezionata, ma si dedica a svilup-pare un personale percorso disperimentazione attraverso cuipro pone sempre gioielli originali,creati attraverso caratteristichestilisticamente ingegnose. Fra lesue creazioni spicca una linea digioielli in argento e oro ispiratiall'arte orafa etrusca; gioielli cheWilly realizza dopo aver attenta-mente studiato, recandosi spessoal Museo MAEC di Cortona, cheriscuotono grande successo fra gliacquirenti italiani e stranieri.

"Le qualità di Willy, il suo en -tusiasmo, la sua voglia di mettersiin gioco e di sperimentare sem -pre, senza arrendersi mai - haspie gato ancora il Presidente del -l'Area Valdichiana, Luca Parrini, cisono sembrate emblematiche per

una borsa di studio da dedicare aduno studente del Master in storia edesign del gioiello. Crediamo chegrazie a questa borsa di studio unaltro giovane meritevole potrà,sul l'esempio di Willy, mettere afrutto la sua creatività, e onorarela memoria del nostro artigianoorafo."

"A Willy Pagani - ha commen-tato il Presidente dell'AssociazioneO reficeria Artistica di Con far ti gia -na to Imprese Arezzo, OrianoMearini - è stata intitolata la primanostra esposizione di arte orafadedicata alla storia del gioielloetrusco e svolta al Museo MAEC diCortona nel 2007. Ricordo che fuproprio attraverso quella bellissi-ma esperienza che si costituì inseno a Confartigianato l'Asso cia -zione Oreficeria Artistica che si èresa protagonista in questi ultimi10 anni di tante iniziative per lavalorizzazione del gioiello di A rez -zo e per il trasferimento alle nuovegenerazioni delle conoscenze edelle competenze dell'arte orafa".

L.L.

tEvErINA

Programma 2016 della Proloco

CortoNA

Avviati gli accertamenti sull’orologio della torre comunale

Spostato il baricentro culturale dal Capoluogo alle frazioni

L’idea nasce grazie alla Confartigianato Arezzo. Soddisfazione della moglie Patrizia

una Borsa di Studio per ricordare Willy Pagani

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L’ETRURIA N. 4 TERRITORIO

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E' così che va, ti giri un'attimoe tutto il passato sparisce, di frontea te una nuova via si apre e tu nonpuoi fare a meno di percorrerla,perchè è la tua.

Così qualche decennio fa si ètro vato il Tuttù. Aveva un bel lavorodi responsabilità in una grandefattoria ma il profumo di libertà loaveva spinto verso qualcosa dinuo vo, di sconosciuto che già diper se affascina, poi spesso avereun'handicap da la possibilità aglialtri sensi di aumentare le lorocapacità. Lui sognava un posto do -ve potesse dare sfogo alla sua vo -glia di fare, senza avere i vincoli diorari e produzioni da rispettare evoleva essere amico di tutti.

Fu così che un bel giorno rac -colse le sue cose e se ne andò. Ilsuo titolare gli disse amaramenteche si sarebbe pentito di quellascelta e che prima o poi sarebberi tornato a chiedere di lavorare eche lì, non lo avrebbe più accolto.Fu la benzina necessaria che loavrebbe aiutato a non tornare suisuoi passi e che lo avrebbe fattodi ventare quello che è oggi.

Scoprì percorrendo la sua viache strada facendo si relazionavacostantemente e in maniera di ver -sa con quelli che incontrava finen-done arricchito e arricchendoli.

Ogni nuova amicizia diventavaun confronto di idee senza esclu-sione di possibilità, moltiplicandole esperienze e offrendo semprepiù un ampio ventaglio di profes-sionalità da offrire, fino a che nondivenne un tuttologo del lavoro ein ogni campo aveva cognizione dicausa, diventando quasi insostitui-bile, in qualsiasi luogo si recasse esi intrattenesse.

Poi c'era da mettere in contola sua fantasia, l'incredibile ge ne -ro sità e sprezzo del pericolo, finoa mettere a repentaglio la propriain columità, come accadde ad e -sempio quando in una notte senzaluna quando si ritrovò in mezzo aduna tempesta di tuoni e fulminiche parevano volessero sconquas-sare cielo e terra, e illuminavano aflash tutt'intorno.

Lui se ne stava sotto una tettoiadi un vecchio capannone, al si cu -ro e fu da là che vide rannicchiatavicino ad un cactus una piccolaca briolet con la capot tutta scar -ruffata che tremava di paura.

Gli si avvicinò pian piano, tra i

lampi, la convinse ad accendere ifari e se la portò in salvo, oppurementre percorreva una strada dimontagna, vicino al gran canyon,trovò un furgoncino telonato che ilvento aveva spinto fuori strada edera prossimo a precipitare nelvuoto. Non ci pensò due volte, lole gò stretto a se, con il rischio diprecipitare pure lui nel vuoto e ri -mase lì fino a che non arrivarono isoc corsi.

La decisione di fermarsi inpian ta stabile venne dall'amicizia eil rispetto che trovò in un paesinosperduto nel grande territorio delnostro stato.

Là poteva essere quel lo cheaveva sempre sognato di essere,libero dai pregiudizi e sicuro cheogni azione o lavoro sarebbediventata un'avventura fantastica,da condividere assieme a tuttidavanti ad un bel boccale di oliosopraffino, certo che ogni hobby opiacevole svago sarebbe diventatodi interesse comune e non derisoo considerato come un'inutilepassatempo.

Fu per questo che nessuno sistupì quando dopo una settimanadi permanenza nel nostro paesino,decise di stabilirsi là, nel vecchiogarage in cima alla collina che unavolta era stato un fortino per l'avvi-stamento di eventuali pericoli perla città, un po' distante ma semprevisibile e di vedetta per tutti.

Da quando lui era là, le luci incima alla collina davano allostesso tempo sicurezza e compa-gnia e per lui vedere da lassù leluci della città lo facevano sentirein compagnia e godere di unasplendida solitudine.

Si, penso che a volte i percorsidella vita ci portano lontano perpoi stare vicini in una maniera cheneanche immaginiamo.

Strada facendo diventiamoquello che siamo, allontanandocida noi per vederci tutti interi evedere bene quello che siamo, perlimare gli angoli e buttare quelloche non ci serve, raccogliere queipezzi che poi ci fanno diventareveramente noi.

Così la sera guardiamo quellaluce accendersi, certi che lui guar -derà noi, nel rispetto e nel silenzioche tutti ci meritiamo, consapevoliche ogni notte avrà un'alba e al ri -sveglio sarà tutta un'altra storia.

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29 febbraio 2016

Le favole di EmanueleLa storia a puntate

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dal 1937 - CORTONA

Il Centro Aggregazione So ciale,il Comune di Cortona in colla-borazione con la Misericordiadi Camucia-Calcinaio e la

Miseri cor dia di Cortona organizzadue incontri con la popolazione sutemi sanitari il giorno 14 marzoalle ore 21. Interveranno l’ass.alle Politiche Sociali e Sanità ing.Andrea Bernardini e il presidentedel l’Avis di Cortona Ivo Pieroni,formatori: Fabiola Chiodi e Ema -nuele Marchesini.

In questi giorni i bambini delleclassi prime della scuola pri -maria e delle sezioni di cinqueanni della scuola dell’infanzia

del l’Istituto Comprensivo di Te ron -tola stanno vivendo momenti spe -ciali: a scuola sono sottoposti alloscreening uditivo ad opera deldott. Gian Piero Chiavini, all’inter-no del progetto “Children first -Bam bini al centro”, promosso dalLions Club Cortona ValdichianaHost.

Si tratta di un programma cheriunisce diverse iniziative per aiu -tare i bambini a inserirsi meglionella realtà scolare e prescolare,attraverso interventi di screeningutilissimi ad identificare problemilegati alla salute che possono con -dizionare negativamente la vita deibambini: in questo caso si parla discreening audiometrico perchéuna percentuale di bambini soffredi otiti catarrali consistenti chespesso vengono diagnosticate tar -divamente perché del tutto asinto-matiche. A quest’età i bambini nonsono in grado di definire i sintomie di riferirli al medico, così pos so -no avere danni permanenti all’udi-to senza campanelli d’allarme: siparla di forte perdita dell’udito maanche di sordità permanente.

La Dirigente scolastica Anto -nietta Damiano ha proposto conmolto interesse il progetto agliinsegnanti e ai genitori, che hannoacconsentito subito all’iniziativa,del tutto gratuita e soprattutto disemplice esecuzione, e questo èimportante quando si tratta dibam bini.

E qui entra in gioco la profes-sionalità del medico: il dott. Chia -vini, medico chirurgo otorinola-ringoiatra, si è presentato e hamostrato ad ogni bambino l’appa-recchio per la misurazione, haspiegato cosa stava facendo e hafatto notare sul display la linea chesi muoveva trasformandosi in unamontagna o in una collina, a se -conda della singola rilevazione.L’esame non è invasivo, perché sitratta di inserire un otoscopio nel -l’orecchio e rilevare la risposta deltimpano, ma è importantissimoperché da qui si possono scoprireeventuali danni, che potrebberoavere conseguenze nefaste se i -gno rati.

Il dott.Chiavini si è dimostratola persona più adatta al’iniziativa:mette i bambini a loro agio, spiegale fasi del lavoro, risponde alleloro domande, perchè, si sa, lacuriosità dei bambini non ha li -miti, ma è stato disponibilissimo achiarire i dubbi delle insegnanti,che gli hanno chiesto quali sono isegni da tenere sotto controllo e

che esprimono il disagio deibambini. Uno potrebbe essere ilfat to che il bambino parla a vocetroppo alta o chiede spesso all’a-dulto di ripetere la frase una se -conda volta, e in questo caso sipo trebbe ipotizzare un abbassa-mento della capacità uditiva, ma èsolo un esame audiometrico chepuò mettere al riparo da dubbi.

Ecco perché il dott.Chiavinipensa che sia utile riproporre loscreening anche il prossimo annoper i bambini di cinque anni dellascuola dell’infanzia, in modo datenere sotto controllo questa fa -scia d’età così esposta alle patolo-gie dell’orecchio.

Il Lions Club cortonese ha or -ganizzato negli anni altre iniziativeper la scuola, che sono semprestate accolte con entusiasmo, per -chè interessanti e utili, ma conques to screening dà vita a qualco-sa di più, perché può veramentesalvare il futuro dei bambini: ognibam bino infatti ha ricevuto in bu -sta chiusa la diagnosi, da portareal pediatra; poi sarà compito deigenitori iniziare la cura affidandosiallo specialista, nel caso in cui fos -sero stati rilevati problemi.

La vita quotidiana mette a duraprova l’udito e il silenzio è diventa-

to merce rara: siamo sommersi dasuoni e rumori ininterrottamentee i dispositivi come gli auricolarida una parte rendono ogni per so -na connessa ma dall’altra causanodanni consistenti, nel tempo, co -me ci dice Silvia Zambrini nel suotesto “La nuova sordità”, per que -sto l’iniziativa portata avanti nellescuole è utile anche per porrel’attenzione sulla cura che ciascu-no deve avere della propria salute,sin dall’infanzia.

Il dott. Chiavini ha annunciatoche in maggio è in programma unconvegno a cui sono invitati ge ni -tori ed insegnanti per la presenta-zione dei risultati dello screening,che sarà interessante non solo pergli addetti ai lavori, ma soprattuttoper i genitori, per metterli in guar -dia sulla frequenza delle patologiedell’orecchio e sulle complicazio-ni che si possono sviluppare dauna semplice infezione. In sintesi,me glio una visita pediatrica in piùper avere la sicurezza del benesse-re del proprio figlio.

Inoltre il 17 aprile si svolgeràall’outlet di Foiano un’altra iniziati-va legata alla salute: i Lions Clubdel territorio offriranno screeninggratuiti relativi a diverse patologie,per sensibilizzare la popolazionesulle tematiche della salute e perl’acquisizione di un sano stile divita.

MJP

Domenica 7 febbraio 2016alle ore 16.00 presso lesa le del Museo di Cortonal’Archeologo dott. Stefano

Rossi ha tenuto una conferenza sultema "L'alimentazione nella prei -storia", in concomitanza con lamostra didattica allestita all'inter-no del museo stesso, dal titolo"L'alimentazione dall'Au stra lopite -

co all'Homo sapiens: evoluzionedelle diete nelle culture preistori-che".

“Un’occasione per riflettere -ha sottolineato il prof. PaoloBruschetti nell’introdurre l’evento- e un valido spunto per conside-rare come l’alimentazione incidasulla vita di tutti i giorni e al tempostesso ne sia condizionata”. Con lasua preziosa declinazione didatti-ca, la mostra si pone, nelle paroledell’assessore alla Cultura AlbanoRicci, come “una modalità pertrasmettere alle nuove generazioniil valore del cibo” e consente adartisti locali e non, come gli stu -denti dell’Università della Georgia- di esprimersi sulla tematica conopere di loro ideazione. Con talipremesse, l’attenzione alle paroledi Rossi nel corso della conferen-

za, non poteva che essere alta: ilpubblico ha compreso che, a unafase iniziale in cui probabilmente iprimi Ominidi furono predatori dicarcasse di animali abbattuti daaltri carnivori, seguì un periodo incui si cacciarono grandi mammi-feri tra cui rinoceronti, cervidi efelini.

Abbondante bottino dovette

risultare dalla pesca di mare ed’acqua dolce, per la quale siimpiegavano arpioni e altre armida getto. Rivestì poi un ruolonotevole la raccolta di prodottispontanei, quali frutti selvatici,bacche, tuberi, radici, germogli eforse anche molluschi, sia terrestriche marini, di cui sono stati rinve-nuti gusci nelle campagne di sca -vo.

Tuttavia, a rivoluzionare l’ali-mentazione dell’uomo preistoricoe la sua economia furono il fuoco,la coltivazione (cereali) e l’alleva-mento. Di conseguenza, cibi cotti,farine, grassi e latte arricchironola tavola dei primi uomini checontinuarono, comunque, a prati-care la caccia, la pesca e la raccol-ta.

Le tecniche agricole risultava-

Temi: - Mondo del volontariato -Ser vizi al cittadino - Emergenzater ritoriale.

Il giorno 4 aprile alle ore21, formatori: Fabiola Chiodi eEmanuele Marchesini. Temi: - Incidenti domestici (pre -venzione e trattamento) - Cenni diprimo soccorso - Ostruzione viearee da corpo estraneo (bambinoe adulto) - A.C.R. morte cardiacaim provvisa - Progetto Arezzo cuo -re.

tEroNtoLANella scuola dell’obbligo una interessante iniziativa del Lions Club Cortona

Screening uditivo

CAMuCIAIl 14 marzo e il 4 aprile

Incontri sanitari con la popolazione

"Una vita ai fornelli". SantinoCenci ha ricevuto recentemente ilriconoscimento “alla carriera”del l’Associazioni Cuochi di Arezzo.Nell’ambito del Premio Guido Tar -lati, istituito nel 1991 per rendere

omaggio a chi del mondo dell’e-nogastronomia contribuisce apromuovere la cucina tipica dellaterra aretina in Italia e nel mondo,il noto ristoratore cortonese èstato premiato proprio per la suadedizione al lavoro e alla cucina.

La targa gli è stata consegnatadal Presidente dell’AssociazioneCuochi di Arezzo Gianluca Dragodi fronte ad una platea compostada molte autorità locali e regiona-li, il presidente FIC Nazionale egiornalisti.

Santino conosciuto da tutticome “Santi” ha lavorato per oltre30 anni presso il Ristorante To ni -no per poi decidere di spiccare ilvolo insieme alla sua famiglia a -prendo la “Trattoria Toscana” aCor tona.

Insieme a Santino Cenci è sta -to premiato Alberto Lupini, diret-tore di ‘Italia a Tavola’, una delletestate più rilevanti per il mondoHoreca e di ‘RistoTv.it’, un portaleche è un vero e proprio punto diri ferimento per l’intero compartoenogastronomico.

Premio speciale Boscovivoanche per Rossana Del Santo eNicola Impallomeni cofondatori dicoquinaria.it, sito internet dicultura gastronomica. L.L.

Premio a Santino

Il Tuttù senza fari e la voglia ...

no, infatti, ancora troppo primitiveper garantire cibo sufficiente allasopravvivenza della comunità.

Una comunità che ancoraoggi, a distanza di secoli, continuaa interrogarsi sulla qualità del cibo

e dell’alimentazione e che ha fattopro prie le parole di La Ro che -foucauld, per il quale ‘mangiare èuna necessità. Mangiare intelligen-temente è un'arte”.

Elena Valli

CortoNANelle sale del MAEC

L’alimentazione nella preistoria

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L’ETRURIA N. 4 TERRITORIO

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

29 febbraio 2016

Attenendomi ai tempinecessari alla redazionedel giornale per laregolare uscita di questonumero, scrivo queste

righe di premessa ai bei versimercatalesi di Fe derico Giap -pichelli due giorni prima del 22febbraio, della data cioè in cui aCortona e nel suo territorio sicelebra la festa patronale di SantaMargherita. Non sono in gradoperciò di dire se poca o moltagente di Mercatale abbia sentito oappagato, nella ricorrenza diquest’anno, il devoto desiderio di

onorarLa dinanzi all’Urna delle suesacre Spoglie. Una osservazionefortemente suggerita dalla compa-razione del presente con il passatodi 70 anni fa, a cui ci riporta l’auto-re nella sottostante poesia, descrit-tiva come tutte le sue altre di dolciricordi e di realtà paesane vissutein prima persona. Osservazioneche non vuole certamente valutarela misura religiosa della nostrapopolazione, ma riferire solo iriflessi che la mutata identità deimercatalesi, orientata sempre piùverso l’Umbria, ha reso evidenti an -

MErCAtALE22 febbraio 1946

Alla Festa di Santa Margheritache nella devozione a Santa Mar -gherita da Cortona, oggi qui menosentita e manifesta, rispetto aitempi andati, nella sua sacra vestedi patrona.

Da quel lontano 1946 la rinno-vata popolazione e l’adeguamentoai costumi attuali hanno notevol-mente cambiato il volto di Mer -catale. Nuove generazioni e nuovefamiglie hanno ricoperto - quan -tunque solo in parte - il gran vuotola sciato da quelle precedenti, ra -dicate da secoli in questo terreno,allora strettamente più legato,malgrado la scomoda distanza, al

capoluogo cortonese nei rapportid’ogni genere. Il mercato del sa ba -to era una grande occasione perandarci; acquisti o scambi com -merciali, necessità o spedaliere, se -m inario e scuole su periori, consu-lenze professionali, tutto indirizzavala Val di Pierle quasi esclusivamen-te a Cortona, quindi Cortona nonera soltanto il capoluogo ammini-strativo ma anche la città deimercatalesi. E Santa Margherita erala santa di tutti.

Veramente sentite erano per -ciò le sue feste, a cui molto spesso

internazionali e nazionali, quali lalotta contro il morbillo o il soste-gno all'istituzione dei cani guidaper non vedenti. Dalla riqualifica-zione di aree verdi a Foiano, condonazione di alberature da partedei Lions e individuazione diun'area da destinare a giardino"Mel vin Jones", alla beneficenza,con con tributi in generi al BancoAlimentare, alla realizzazione diun importante convegno sulle di -pendenze e, nello specifico, sulle

ludopatie, la collaborazione fraclubs ha dato i suoi molteplicifrut ti realizzando anche, in piùscuo le, il Service nazionale "Pro -get to Martina", ovvero la lotta con -tro i tumori, responsabilizzando igiovani alla prevenzione e diagnosidi malattie tumorali agli apparatiriproduttivi, maschili e femminili.

Tale importante iniziativa ha coin -volto le ultime classi delle scuolesuperiori di Castiglion Fiorentino eFoiano, ha avuto un positivo ri -scontro presso i giovani, comesot tolineato dal dirigente scolasti-co Angelo Maccarini. Di grandespessore sono state altre iniziative,che hanno visto il L. C. "CortonaCo rito Clanis" come unico promo-tore. Tale e' stato il Poster per lapace, service internazionale che ilCorito Clanis conduce ormai damolti anni, coinvolgendovi gli a -lunni di Scuola Media del nostroter ritorio, e che quest'anno ha vi -sto la premiazione di un alunnoda parte del Distretto, e pertantose ne prevede una premiazione sulterritorio più ricca di sorprese.

Infine, sabato 20 febbraio,una serata di aggregazione convi-viale tenutasi presso il Circolo R.C.S. Di Monsigliolo, in collaborazio-ne con V.I. S. Triathlon, ha avuto loscopo di raccogliere fondi per larealizzazione di un'importante atti -vità gio vanile nel territorio, cheben pos siamo riassumere con il ti -tolo: "Il Triathlon e i giovani percre scere insieme". I giovani sono,del re sto, i destinatari di altri servi-ces e stremamente qualificanti, inattuazione dal Marzo in poi, che licoinvolgeranno in varie iniziative,e di cui ben presto torneremo apar lare. Clara Egidi

Sono passati due mesi dall’i-nizio del nuovo Corso dilingua italiana per stranieripresso i locali di Via Zef fe -rini a Cortona e non molte

sono state le persone che hannocolto questa opportunità: impara-re l’uso corretto della lingua italia-na attraverso lo sviluppo di co no -scenze e capacità linguistiche pra -tiche e situazionali. Un corso gra -tuito promosso dal Centro di A -scolto Caritas Cortona e reso pos -sibile da una brillante Laura Caciniche, affiancata da una giovanecortonese Margherita Migliacci, sivede coinvolta, per il terzo anno,in quella che per lei è stata e -sperienza di tirocinio quando erastudentessa ed esperienza socialee di vita adesso. Un progetto che,oltre a rilasciare un attestato difrequenza, passa da un livello basea uno intermedio utile per la pre -parazione al test di conoscenza

della lingua italiana (livello A2)previsto dallo Stato italiano a ri la -sciare il permesso CE per i sog -gior nanti di lungo periodo. Gio -vani volontari a servizio di altrigio vani, a servizio di persone chein terra straniera si trovano adaffrontare tutte le problematicheche questa comporta. Pro ble ma -tiche che questo corso, almeno inparte, si impegna ad affrontare in -sieme a ogni cittadino straniero,residente in Italia, che mosso damo tivi di integrazione e di lavoro,de cide di cavalcare l’onda dell’im-petuoso mare della non conoscen-za. Per info: Centro di Ascolto Ca -ri tas Cortona Via Vagnotti 11 Tel:0575-60.50.46

Martina Maringola

si era presenti. Ecco nella poesia diFederico Giappichelli la partenzaper Cortona, il 22 febbraio 1946, diun gruppetto di mercatalesi, uo -mini e donne di varie età, lui com -preso, con la carica emotiva di par -tecipare con devozione alle cele -brazioni nella basilica della Santa el’entusiasmo di una gratificantegita. Un vecchio automezzo rabber-ciato alla meglio osa caricare lacomitiva e partire (in quegli anniun veicolo ormai logoro non sirottamava come oggi, ma si facevadi tutto per poterlo recuperare).Ma giunti all’inizio della salita, il“postalino” si rifiuta di affrontarla.Vani sono i tentativi del conducentea farlo proseguire, così che rimanesolo dover rinunciare al viaggio etornarsene desolati verso casa.Federico e i più giovani come luinon se la sentono però di arren-dersi ai capricci di quel vecchiomotore e decidono immantinentedi proseguire con le propriegambe.

Affrontano la ripida salita dellavecchia strada, poi la lunga discesae dopo qualche ora giungono aMontanare. Lì si rifocillano, poifan no per proseguire, ma Cortonaè ancora di stante, troppo lontanaper arrivare in tempo alla Festa.Con grande mestizia riprendonocosì il cammino per tornare a Mer -catale su perando già stanchi la ci -ma dove li coglie un improvvisotur binìo di neve. Spossati, rientranoin paese quando la notte è ormaidiscesa, ed è la fine dolce-amara diuna pia, ammirevole avventura.

Mario Ruggiu

Apertasi all'insegna dellepro blematiche socialipiù scottanti, quali lapia ga della mafia con lesue molteplici implica-

zioni, la presente annata lionistica,che vede come presidente l'archi-tetto Do natella Grifo, ha confer-mato, in questi mesi, la validità dellavoro per commissioni, già a -dottato nelle annate precedenti,che ha consentito di portare avantiun lavoro proficuo e molto artico-

lato. Grande spazio è stato datoanche alla collaborazione con glialtri clubs ed istituzioni del terri-torio, riuscendo ad operare insinergia e consolidando l'amicizia.Una bella iniziativa, condotta incollaborazione con il Centro diAggre gazione sociale di Camucia,ha visto la premiazione della Lionnotaio Emilia Puliatti, per essersidistinta con la propria ineccepibi-le professionalita' nel territoriocortonese. La convivialità, messain atto non solo nelle occasionipiù istituzionali, quali la festa degliauguri, ma anche in altre occasio-ni, quali il carnevale, non è maistata fine a se stessa, ma ha piutto-sto consentito di portare validicontributi a services importanti,

Stranieri: corso gratuito di lingua italiana

Sono venuti al giornale intanti ma stanno prepandouna pe ti zione da consegna-re al Sin daco. Il centro sto -rico di Cortona ha il più

alto nu mero di cittadini anziani ditutto il territorio, molte sono le ve -dove che doverosamente si recanosettimanalmente al cimitero per ri -trovare i loro cari nella loro ultimadimora.

D’inverno incontrano vento ditramontana, facile in quella zona,e pioggia, d’estate un sole cocente.

Sono venuti a chiederci per -ché il Comune, come già c’era unavolta, non istituisce un servizioridotto di minibus.

Chiedono per il cimitero diCor tona che venga effettuato il tra -sporto almeno per un’ora al gior -no nella tarda mattinata, dalle ore10 alle ore 11 per fare un esem -pio.

In questo modo si concentre-rebbero in una piazza scelta dal -l’Amministrazione le persone chevogliono recarsi nel nostro cimite-ro.

Crediamo sia possibile met -tere a fuoco questo problema etro vare una soluzione positiva aquesta istanza che oggettivamenteè da risolvere.

CortoNA

un minibus per il Cimitero

Cavàrono i Micheli ‘n so de ducche un postalino tutto sconquassèto.Ci si zeppèa da ghjétro, ma le zucchepel bùjo e pe’ le strède ‘n mèlo stèto

se battévano ‘nsiéme ché st’affère‘nn avéa finestre e nun avéa sidilima banche rimedjète, ‘ndù gni père,altrovète tai fondi e tai finili.

Pel ventidò febbrèo se ride e canta,se parte ‘n tanti col vistito nòvoper gì a Cortona a ringraziè la Santa:se stéva fitti comme l’òvo!

Fino da Castagnòlo béne, pùeel postalino cuminciò a fè ‘l matto,buttèva ‘l fume bianco: “Tutti giue!-Pippo urdinò- spignémo su, nu scatto

diciso, tutti ‘nsiéme, fòrza gèntech’arpàrte, s’è ‘ngolfèto ‘n puchinino,

ma ‘l sò per esperienza che ‘nn è gnènte!”E ‘nfatti doppo ‘n rombo, ‘n culpittino

arpàrte, alora su! “Noi vogliam Dio!...”s’arcanta spensierèti…a la girèta,strétta de Pierle, tràmbala, oddìo!S’ariscénde, la gente sconsolata

cumincia a domandè: “Quando s’ariva,Pippo, a Cortona? Santa Margheritaajutètici vo’! “ Dice l’Uliva:“Io arvòlto, Lola, tanto l’ho capita

che nun s’ariva manco a mezzogiorno!”“Anch’io ‘n m’azzardo, nò! – dice Pietrone -Alora è mèglio a chèsa fè ritorno!”E fan la fila ‘n giù verso Brancone.

‘N mezzo a la strèda armanse ‘l postalino;Pippo col su fratello giù e sùecércon de fallo argì; dice Minchino:“E’ meglio che s’arvòlta e s’arvà giùe!”

Qualcuno stabilì, tra questi anch’io,de gicci a piédi…e se partì ridèntie via! Cafaggio, ‘l Busco e pù Trarìo,Scanizza…dal Bellucci érme contenti.

E se magnò, se bévve…e pù Giovaccoguardò l’orlòggio e disse: “Ma ‘n dù vite?Ormèi le dò son pàsse!” Alora ‘l taccos’arvoltò ‘n su…s’arpréson le salite

per quei stradelli ritti, tra le balze.Pù cuminciò a bufè, le scarpe rottetra quei sassi magnèvono le calze! S’argiònse a Mercatèle ch’éra notte.

Federico Giappichelli

Lions Club Cortona Corito Clanis

Il punto sull’annata

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L’ETRURIA N. 4 ATTUALITÀ 29 febbraio 2016

La “Crisi Economica”offre pe -nu ria di denaro e si sa che dovescar seggiano i mezzi è più difficiletrovare soluzioni. Facile e son bravitutti a governare con l’abbondanza!Al tempo di oggi, dove si perdonodi continuo i diritti/doveri sulla cer -tezza del lavoro perchè infangatidal la devastante disonestà che nemi na di continuo le soluzioni, perla comunità è di fondamentale im -portanza la capacità di riconoscerei propri punti di forza per riprovarea rimettersi in gioco. La collettività

cor tonese dimostra grande gratitu-dine e cura per ciò che le è statotra mandato fin dal tempo degliEtruschi. La stessa conferenza sulleMura di Cortona nella sede delMAEC svolta lo scorso 21 febbraiomira a studiare il potenziamentodel patrimonio del Comune. Il drPao lo Bruschetti, Vice Lucumone diCortona, concedendomi una breveintervista prima della conferenza,ha affermato che“ .. si articolerà suuna serie di interventi in cui sa ran -no presi in esame vari aspetti dellacerchia muraria monumentale,quin di non solo il circuito etrusco.Saranno formulate possibili propo-ste di opere destinate al restauro ealla valorizzazione del complesso;non esiste alcun progetto di otti -mizzazione e l’incontro si prefiggeproprio di valutare se sia o menoopportuno uno studio del genere econ quali possibilità effettive direalizzazione, al di là di belle, maspesso inutili proposte..”.

Sono mirabili le intenzioni ditali ricerche perché Cortona è bel -lissima e sono proprio le sue im po -nenti mura a farla apparire Unicaanche da lontano! Il profilo deisuoi edifici in pietra e cotti antichi,si staglia sulle montagne retrostantima ciò che la distingue e la elevasu perbamente fra le tante bellecittadine toscane sono le sue grandimura secolari che la delimitanoproprio come un prezioso nastrodi seta stringe i suoi meravigliosifiori. La cinta muraria si presentafor mata alla base da pietre ciclopi-che di formazione etrusca (IV e III

sec. a.c.) fino a quella tardo ri na -sci mentale. I periodi si distinguononet tamente, persino io li riconosco!La prima volta che le ho viste vo le -vo scendere e toccarle per sentirele vibrazioni del tempo, desideravoavvertire la solidità della pietra sot -to le mie dita, gli incastri a secco eco sì pensavo di percepire la faticadel le braccia degli uomini che lehan no levigate ed erette. Provo ungran de fascino per l’Ingegnere E -tru sco che ha realizzato il grandepro getto di difesa per l’antica Lu -cumonia! Il lato Nord Ovest risultaquello meglio conservato e tutt’og-gi, l’accesso alla città avviene attra-verso varie entrate: Porta Mon ta -nina, Porta Colonia, Porta SantaMa ria, La Bifora Etrusca e PortaGuel fa. Sono presenti anche altriac cessi come Porta Santa Mar ghe -ri ta, diversamente le mura si am mi -

rano sull’alto versante est vicini allaFortezza del Girifalco e nella pas -seg giata della Via Crucis. E’ interes-sante studiare la vegetazione chenasce spontanea intorno a questespecifiche pietre e sarebbe carinopasseggiare sotto alcuni tratti dellemura ancora inaccessibili. L’am -biente esercita un effetto profondosull’animo degli uomini e allora in -fondevano sicurezza sulla popola-zione che non conosceva ancoral’uso dei droni armati di telecame-re e bombe!

Nella Civile Lucumonia Etruscarappresentavano il luogo di con -trollo e studio del territorio, da es -se si formulavano progetti di bonifi-che dei terreni, delle coltivazioni etracciavano i percorsi delle costru-zioni di strade. Dai punti più alti siosserva il cielo stellato, quindi nonsolo difesa. Oggi sono parte inte -grante del Parco Archeologico diCor tona. Nella nostra Regione è ne -cessario muoversi con grande pro -fessionalità, non si “gioca all’ar-cheologo” perché penso che siamaggiore la storia sepolta ancorasotto le zolle che quella rinvenutaalla luce.

Saggi sono stati gli amministra-tori, che si sono succeduti neltempo, che hanno vietato la costru-zione di nuovi edifici sui suoicrinali e felice la scelta di far svilup-pare un’area industriale nel bassopaese di Camucia dove bisogna so -lo sperare che riprenda, proseguae prosperi.

Roberta Ramacciotti blogCortonamore.it

Le Muradi Cortona

Via Matteotti, 41-43 - CamuciaTel. e Fax 0575-62.285 - [email protected]

Al mercheto ho incontro el miGosto e dopo avecce saluteto ildiscorso è vito su i fatti de Parigi,sen proprio finiti in un mondo dematti, i manicomi crimineliandribbero riaperti e ficcaccedentro ste persone che tutt’intereun sono e con loro chi dietrol’angolo le spinge a tanto orrore.Ma come si fa? Ognun de noi, e semo miliardi sula terra, la pensa a modo suo ecrede dae tutte le ragioni da la suparte, semo egoisti pè natura,dicea bene el poro Angelone“Gnissuno è neto Santo“ e perdiventello la via è longa e faticosa,anco il Santo Padre ci arcordasempre che tante son le Virtù cheemo a porteta de meno e poche opunte son quelle che prendemo,purtroppo così è fatto l’omo. Il Renzi, tanto per tornè a quel checombineno i nostri amati politiciche di danni li fanno tanti ma permò un amazzeno nissuno, se trovaa gestì con i Sua una situazioneingarbuglieta, s’arparla de prima-rie, artorna fora tanta gente che èpronta al novo sacrificio pur dearraffere poltrone mai dimenti-chete, eppù la destra, i grillini , lebanche e la ripresa economicache gioca a nascondarella altroche Leopolda ce vole. A proposito de banche v’arcordetede quando el nostro Pasqualedella Cerventosa dopo avè vinto unterno al lotto mise il su cruzzolosotto le banche dentro al Domo?Ebbene Lù l’altrovò tutto seno,dopo aver tratto giù dal letto anotte fonda il sacresteno chebontà sua un ne spazzae mai lachiesa pensò bene de vird a farbisboccia a Fiorenza, mò ipoveracci che eono messi inbanca i pochi spiccioli sartrovenocon meno de gnente, oh!!! se sonmossi tutti, son gnuti anco dalonteno, tutti han ditto che deonoaere tutto qualche aveano,creeranno commissioni, interpel-lanze, leggi, il governo deve esseLù che deve sistemere la cosa eanco i quadrini, io dico che aquesto punto il governo semo noi

cittadini e semo noi che al fin delletante glorie sarimmo chiameti aaprire la borsa e chi ha combinotutto sto casino restarà fora, comecapita spesso, con il suo gruzzolet-to ben protetto pronto a farsi dacapo, trovere il colpevole inquesta facenda, me dicea il miGosto è come trovè un ago nelpaglieo, sé mossa anco la giustizia,forse i pronipoti sapran qualcosa? Il tempo è parente stretto dell’o-blio, disse un saggio cinese, anoaltre ce resta confortecce con ilFoscolo “La speme ultima dea”.La sinistra brancaleone è aumentacome capi e come idee, ma noncome comprendomine, anchequalche saggio consiglio deto dachi capisce chede nel buco nerodell’ozono che è dentro la mentede sta gente, qui ce trovemo,come dice el mi Gosto, tra colorche per far dispetto alla moglie setaglian le palle e allora convienvire a tirere tutti la caretta da brevisomeri e sperere nella fata turchi-na .La destra se agita, il Berlusca semisso in terza fila dopo Matteo ela Gloria, dice che artornarà insella, a Arcore s’arraprono icancelli e i cuochi se dan da ferenon più festini ma riunioni a tuttocampo, se son rose fioriranno elvedremo dopo le feste e quandofiniranno i panettoni, per mò seson giocheti il seggiolone allaconsulta . I grillini strombazzano ai quattroventi de vule prendere il comandodella baracca, dicheno dessepronti, me sembra che sieno unpò in confusione un dò sono oraun né che veda tutto liscio comel’olio, cè un ditto “tra el dire e elfere c’è de mezzo el mere “e ilmere bisogna conoscerlo, anco seil Beppe è de Genoa un me risultache sia steto a suo tempo uncapiteno marinero, Termeno facendo a Tutti gli auguridi Bone Feste e speremo d’artro-vesse più in là con un mondomigliore il vostro affezionato.

Tonio de Casele

Amici di Vada

Un anno ricco di novità e soddisfazioniQuando un' anno fa, di questi

tempi, ci siamo ritrovati con ilpresidente Marco Bassini e lavolontaria Simona Frescucci, alleselezioni per i nuovi candidati alServizio Civile Regionale, ci lascia-vamo alle spalle un anno ricco dieventi, iniziative e collaborazioniproficue.

Sembrava difficile potersiconfermare o addirittura migliora-re in tutti gli aspetti in cui l'asso-ciazione si impegnava, ma tuttaviaeravamo fiduciosi.

A distanza di dodici mesi,grazie all'inserimento dei trevolontari Agnese, Luca e Niccolò,possiamo dire che tutti gli obbietti-vi che ci eravamo prefissati sonostati raggiunti con risultati più chesoddisfacenti.

Oltre alla conferma delleiniziative classiche che hannocontraddistinto l'associazione,come le pesche di beneficenzaestive a Monsigliolo e alleTavarnelle, il torneo di briscola inricordo di Maurizio Capacci, ilraduno delle Auto e Motod'Epoca, la collaborazione con ilcanile dell'Ossaia, la manifestazio-ne sportiva "Memorial DonAntonio Mencarini", la lotteria difine anno e ovviamente il soggior-no di dieci giorni al mare con iragazzi assistiti dall'associazione,si sono moltiplicate le iniziative acui gli "Amici di Vada" hannopartecipato e le attività giornaliereche hanno svolto i ragazzi insiemeai volontari del Servizio Civile.

Infatti, da quest'anno, la sededell'associazione si arricchita dielementi didattici per lo svolgi-mento di attività ludico-ricreativevolte all'incremento, per quantopossibile, dell'apprendimento deiragazzi, mentre grazie alla colla-borazione rinnovata con Fran -cesco Fanicchi abbiamo potutosvolgere attività di palestra e dipiscina, per incrementare l'attivitàmotoria degli assistiti.

L'incontro con Paolo Valianiin vece ha permesso ai ragazzi dimantenere il contatto con il mon -do agricolo e rurale attraverso unaserie di incontri e di cene presso

l'agriturismo “Il Frantoio”, dove èstato possibile rivivere la civiltàcontadina nel solco della nostratradizione locale.

Non solo, ma grazie al suoapporto e al suo sostegnoabbiamo avuto la possibilità direalizzare molte iniziative dibeneficenza e si è reso disponibileper una buona parte del progettodel prossimo anno del ServizioCivile.

nfatti presso la struttura da luiamministrata, verrà previsto che iragazzi svolgano delle attività voltea insegnargli a preparare ecucinare semplici alimenti, apescare, a cavalcare o accudire icavalli, a raccogliere e frangere leolive, con le quali si produrrà unolio portante il nome dell'associa-

uomo dove vai

VERNACOLO

Una citta particolareIn alto, quanto basta a dominare,da levante a ponente e mezzogiorno,dal monte tuo si scorge anche il mare,all’universo tu, gli giri intorno.

Sei “vecchia” ma non mostri fatica,le tue rughe ti donano freschezza,sobria, elegante, di quella stirpe antica,Stemmi “parlanti”, di Nobiltà e saggezza.

Tu sei la perla, che ha incastonato,la collina che non produce ombra,per questo tutto il mondo ti ha amato,di ogni macchia e nuvola sei sgombra.

La tua cintura, color tortora rosata,ti ha protetto da barbari e briganti,l’ampia gonna, verdastra ed azzurrata,di quegli ulivi, qui tanto importanti.

I tetti, le tue Chiese, i tuoi artisti,scultori del metallo, pietra, e legno,maestri del pennello e musicisti,che nel mondo, han lasciato il segno.

Chi ti ha lasciato è pien di nostalgia,e per tornar non perde un’occasione,vive bei ricordi e della tua magia,orando la tua Santa in processione.

Da tutto il mondo vengono a trovarti,quel’azzurrina pietra a calpestare,fra gli Etruschi sei la più importante,fibule d’oro, per le tue vesti ornare.

L’amor che ti circonda non ha uguali,la luna che ti ammanta, amor ti dona,i tuoi tramonti, dolci splendor serali,Grazie di esistere, splendida Cortona.

Bruno Gnerucci

zione. Da quest'anno è iniziata anche

una nuova collaborazione con la“Polisportiva Pietraia” e il suopresidente Giuseppe Basanieri,che ci ha ospitato durante la festadello sport con la nostra tradizio-nale pesca di beneficenza che hapermesso l'incremento dei ricavatiche sono andati interamente per ilsoggiorno di dieci giorni al marepresso Marotta (PU).

Le uscite mensili dell'associa-zione si sono arricchite per varietàe quantità dell'offerta proposta.Per esempio, quest'anno abbiamoavuto la possibilità di recarci aRoma per la visita del Bio-parco alcui interno erano presenti moltespecie animali esotiche e nostra-ne. Mentre in ottobre ci siamorecati a Firenze alla visita guidatadel museo paleontologico e delmuseo dedicato al grande genio diLeonardo da Vinci, suscitandol'interesse e la curiosità di moltiragazzi riguardo a quello cheabbiamo ammirato.

Tutto questo ha portato ancheall'incremento del numero deiragazzi assistiti quotidianamentefino ad un numero di diecielementi, che si sono integratiperfettamente con gli altri assistitie con i volontari dell'associazionee che hanno partecipato assidua-mente alle uscite programmate.

La collaborazione con l'ammi-nistrazione locale si è certamenterafforzata grazie anche alla parte-cipazione degli “Amici di Vada”all'iniziativa “Puliamo il mondo”che ha portato una maggioreconsapevolezza sul tema dell'am-biente e della sua preservazioneper il bene comune. Mentre lasinergia con le altre associazioni egli altri enti benefici del territoriosi è sicuramente consolidata erafforzata permettendo, da unaparte, la realizzazione del monta-scale per carrozzine donato allamisericordia di Cortona e, dall'al-tra, l'incontro con il Moto ClubCortona e il BJ Racing Team con lequali si sono create le basi perfuture collaborazioni ed iniziativebenefiche.

In attesa di un nuovo annoricco di soddisfazioni, sembradoveroso fare i ringraziamenti aivolontari tutti dell'associazione,alle famiglie dei ragazzi assistiti,agli enti pubblici locali, alleassociazioni di volontariato chehanno collaborato con noi, allepersone che si sono esposte inprima persona nell'organizzazionedegli eventi e a tutta la popolazio-ne del comune di Cortona e agliesercizi commerciali che hannorisposto con consistenti donazioniagli appelli dell'associazione percreare nel nostro piccolo unmondo più alla portata delledisabilità.Il volontario dell'associazione

Amici di VadaFrancesco Cioni

Foto Ramacciotti

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con scambi di notizie e paradossiche s’usano in quell’ambientepopolare. Racconti e paradossinon incongrui al suo modo dipensare. Prendiamo la battuta sullasua simpatia per il ramo familiaredei Colonnesi, anche se nondiscendente, ma di attinenze colla-terali sia pur remote. Sarà stato unmodo per esemplificare il suoanticlericalismo, ma di quella as -serzione non fui unico testimone.Lo stesso potrei dire sulla vicendadello sparo alla Tv, di cui non ebbisolo io conoscenza. Tuttavia, cedre-rete anche voi come me che,trattandosi di chiacchiere da bar,vadano considerate per quel chesono, non scalfendo affatto ilricordo d’un personaggio popolaree stimato.

Per cui insieme ad aspettimarginali, ritenuti magari fantasio-si, mi è premuto ricordare la per -sonalità di vostro padre Alessandro,per le stesse qualità citate nellavostra lettera, che condivido in toto.Qualità - presenti nel suo profilotracciato nei miei libri - rilevantinon solo per Camucia ma perl’intera comunità cortonese, che glideve memoria grata e imperitura.Per questo ne ho rinverdito ilricordo utilizzando un contestonarrativo spontaneo, in cui l’iro-nia si mescola alla nostalgia -capace di coinvolgere un pubbli-co più esteso d’una fredda croni-storia. Stati d’animo, scevri di re -torica, che ci accomunano allorchéevochiamo persone care in contestiamichevoli.

Con stima.Ferruccio Fabilli

IL FILAtELICo

Riteniamo doveroso fare delleprecisazioni riguardo a quanto leiafferma nel suo libro "Tutti dor -mo no sulla collina di Dardano":nostro padre Alessandro Ferrettinon era un esibizionista come leilo ha definito, era una personacolta, intelligente, sicura delle suescelte, improntate sempre a unaestrema onestà morale e materialee poco si curava del giudizio al -trui.

L'episodio che lei definisce es -se re di dominio pubblico, in cuino stro padre avrebbe sparato sulte levisore, non è affatto vero, lechie diamo prove concrete di

L’ETRURIA N. 4 ATTUALITÀ 29 febbraio 2016

a cura di MARIO GAZZINI

Gentili signore Patrizia e Ales -sandra Ferretti, rispondo volentieri,co gliendo l’occasione per ribadirela sti ma verso vostro padre Ales -sandro, alla cui storia politica e ci -vile dedicai pagine anche nel libro IMezzadri. Sindaco e assessore delComune di Cortona (uscito a pezzidalla seconda guerra mondiale),esponente del Partito di Azione dicui fu segretario. Onesto, generoso,culturalmente avveduto, dimostròsenso civico lodevole in quel de -licato frangente, militando in unadelle formazioni politiche più attivenella rinascita del Paese in sensolaico e democratico, contraria alrinnovo tout-court del Concordatocon la Chiesa e propensa allaradicale rigenerazione dei quadridirigenti dello Stato. E affrontando,in prima persona da amministrato-re pubblico, problemi complessinella ricostruzione come la miseriadiffusa e persino la carenza dipane. Con pari stima l’ho inseritotra i personaggi importanti del pa -sato, raccontando come lo ve devoda ragazzo in Tutti dormono nellacollina di Dardano.

Dove, sintetizzando in pochepagine in una narrazione incalzan-te, può esser parso “esibizionista”il fatto che frequentava in tenuta dalavoro, guidando il trattore colcarrello, il centro di Camucia, a -vendo terreni nell’immediate adia -cenze.

L’intenzione era tutt’altra. De -scrivendo un uomo imponentequal era (non passava inosserva-to), al tempo stesso alla mano egioviale che non sdegnava tratte-nersi a chiacchiere anche al bar

La mostra Etruschi, mae -stri di scrittura per suana tura evoca fascinazioniche costruiscono fili tra lastoria e la fantasia. AION

Cultura per intrecciarli ha ideato:“ScribiAmo! Narrazioni Etrusche”,un Concorso letterario per rac -con ti brevi inediti con tema ilmon do degli Etruschi, la loro cul -tura e la loro scrittura.

Il Concorso si articola in duesezioni: una riservata alle classidelle scuole (primaria, media esuperiore) e l'altra ai singoli au -tori e sarà gratuito per i parteci-panti; la scadenza per la presenta-zione dei testi è il 31 marzo 2016.

Tutte le informazioni possonoessere richieste a [email protected] o scaricate direttamente dal sitodel MAEC www.cortonamaec.orgnella sezione dedicata alla mostra.

I premi verranno offerti daAION (quelli per le classi vincenti)

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Inizia così, intorno a un fo co -lare questa storia, dove Fer -ruccio ci allieta di piccoli a -neddoti che, l’uno dopo l’al -tro, tratteggiano l’indole di

Cor tona e del suo territorio.Un luogo, la grande storia si e -

sprime in siffatta maniera in questaserata che scorre piacevole e cal -da. Sentirsi a casa, e sentirsi appar-tenere ad un tempo ed un luogoanche sconosciuti ma che avvolgo-no la tua vita.

Fioriscono i racconti in questolibro fatto di fatti, di ritratti acque-rellati che tracciano le sembianzedi persone che, come ovunque, ca -ratterizzano, si fanno portavoce di

un’i dentità, di un modo tutto ti -pico, di radici culturali, di trame erami familiari, sociali che si esten-dono fin nel futuro. La tensionenar rativa è racchiusa nei personag-gi che si svelano e disvelano losguar do e la fisionomia di una cittàche, come “Ademaro, dongiovannidiscreto e romantico”, seduce ele -gantemente chi vi si avvicina.

Uno squisito stile quello del -l’autore, figlio e profeta di questoluogo e in quest’impresa, dove o -gni singolo dettaglio è espressionedi ricerca e gusto di un uomo ap -passionato e attento che, con lieveironia, allieta i presenti e accarezzamordente chi si lascia toccare daciò che la sua penna imprime sullacarta. Esilarante e delicato - lo hadefinito Lorenzo, in uno scambiodi battute che ci porta con avidità ascoprire quanti più succulentiparticolari di una cronaca, di unanovella che tocca le corde dellacuriosità e muove il sorriso.

Il cuore pulsa dove sente la vita- e “Tutti dormono sulla collina diDar dano”, con in copertina l’im -magine di una veduta dall’alto che,

di Cortona, pone in primo piano ilcimitero, paradossalmente rappre-senta bene uno spirito, lo spirito dipersone, che lì si acquietano manon muoiono. Non si spengono,

quan to lei afferma. Le chiacchieredi paese non si scrivono in unlibro soprattutto se si tratta dipersone che non ci sono più.

La lapide che si trova nel pa -laz zo Ferretti a Cortona è stata fattaaffiggere da nostro nonno Angelo Ferretti in memoria della primamoglie Maria Pia Colonnesi, mortagiovanissima e senza figli.

Alessandro Ferretti è figlio del -la seconda moglie Olga Ricci.

Non esiste perciò nessuna pa -rentela con la famiglia Colonnesi.

Patrizia Ferretti Alessandra Ferretti

Silvia Baracchi, ci stupisceancora una volta, con il suolibro fresco di stampaRosso di Gusto. Passioni inCucina.

Un libro dedicato agli inna -morati, con ricette per un tête-à-tête, ma che soprattutto vuol pun -tare alla seduzione del palato.

“Rosso è il colore della pas -sione dell'amore, ed in ogni piattoho voluto dare un tocco di rosso -ci racconta Silvia Bracchi.-

Si possono trasformare i pro -dotti che usiamo tutti i giorni, inveri e propri piatti di elisir d’a -more; non fatevi spaventare dalfrigorifero, ma lasciatevi trasporta-re dal desiderio di unire tutti gliingredienti che rendono unica latavola attraverso un percorso fatto

di sapore, profumo e colore.” Il risultato è un'intrigante av -

ven tura culinaria che intreccia lacreatività e la maestria di unagran de chef, come Silvia Baracchiche da 26 anni crea e sperimenta imenù del Ristorante il Falconiere.

La famiglia Baracchi, ha por -tato Cortona, nel circuito deiRelais et Chateaux, dove la parolad'ordine è eccellenza dall'acco-glienza alla gastronomia, tanto dameritarsi una Stella Michelin, conil Ristorante Il Falconiere.

Ma accanto a questo porta a -vanti, sempre con la stessa dedi -zione le strutture La Locanda delMolino e Bottega Baracchi, oltre aBaracchi Winery.

Il libro edito da Trenta Editoredi Milano, è diviso in 6 capitoli,ciascuno dei quali tratta un ar -gomento amoroso corredato daun menu specifico.

Si passa dal capitolo L’in con -tro, Sguardi piccanti a La con -quista, Sorpresa in rosso; daL’an niversario, Rosso di sera aPer dersi e… ritrovarsi, Guerra ePa ce.

Il V capitolo è incentrato su Laten tazione, Tradire con amoremen tre l’ultimo ha per tema Lapas sione, Gita d’Amore.

Prisca Mencacci

e dal B&B La scala di AntonellaLamagna (per il singolo vincito-re); inoltre il racconto vincitorenella sezione “Autori singoli” ver -rà stampato e offerto a tutti i visita-tori di lingua italiana che verrannoal MAEC nel periodo della mostra.

Il concorso fa leva sul temadel la scrittura e del suo ruolocome strumento di comunicazio-ne e, allo stesso tempo, è unostimolo per promuovere la creati-vità di autori esordienti o nonancora affermati attraverso uncanale non convenzionale comequello di una esposizione tempo-ranea all’interno di un museo ar -cheologico.

L’archeologia è tante cose, sariannodare i legami tra passato epresente facendo parlare manufat-ti, reperti, oggetti… Sa narrarnele vicende, le storie private epubbliche di chi li ha utilizzati.

Sa mettere in equilibrio lastoria scientifica e temporale conil mito fantastico e rituale.

Di questo sono fatti gli uomini:scelte e presagi, ricerca e astrazio-ne, fatica e sogno, materia e pa -rola…

Accadimenti e narrazioni. Ver -bo e scrittura.

Gli Etruschi ne erano maestri.Albano Ricci

Tutti siamo più o meno a co -no scenza almeno per sommi capi,cosa rappresenti per il filatelicol'istituto della Consulta: per poifinalizzarlo attendiamo gli ultimieventi, che poco dovrebbero ag -giun gere a quanto sappiamo.

Adesso dedichiamo qualcheriga a quel catalogo italiano chenel marzo dovrebbe completareanche questo argomento: parlia-mo del catalogo Bolaffi che vieneatteso con molta suspense, con lasperanza che la realtà come alsolito, disti molto dalla previsioni,che non sono un gran che. Infatti,a quanto si vocifera nel mondo delfrancobollo, sembra che le valuta-zioni in merito non si allontaninomolto da quelle degli altri listiniusciti qualche mese fa.

Per le quotazioni dei franco-bolli italiani sono pochi gli au -menti e modesti, di qualche puntosuperiore all'inflazione: anche inquesto caso, come sempre hodetto, bisogna ricordarsi che le se -

rie rare edi francobolli rari, corre-dati da certificato peritale, rappre-sentano una garanzia, dimostran-do una stabilità dovuta al fattostorico ed una immunità dallaciclicità del mercato e dalla va -rian te, sempre speculativa.

Le stelle che brillano nel fir -mamento filatelico, quello che co -mu nemente i tecnici con la Tmaiuscola chiamano" blue chips"sono sempre i soliti, cioè i franco-bolli definiti "universali", come ilPen ny Black, la Colomba di Ba si -lea (il primo policromo) che perla loro mondialità finiscono perrappresentare la premessa di tuttele collezioni nazionali: in questocaso sembra che la crescita siaggiri sul 3%, con il picco del10% per il Penny red dentellato,che mantiene il mercato non soloinglese ma anche internazionale.

Medesima situazione di eliteinternazionale è tenuta da alcunivalori di "antichi stati italiani" co -me le prime due emissioni di Sar -de gna, Napoli e Toscana che siaggirano su un rialzo del 3%; altranota specifica è quella che interes-sa con un aumento del 2% il 15cen tesimi rosa di Parma, mentreal cuni esemplari dello Stato Pon -tificio oscillano fra il 5 ed il 10%.

Nelle collezioni del Regno ab -bia mo un aumento generico del 2-3%, però finalizzato al periodo1862-1909, come del resto sto di -cendo io da gran tempo: sarà ilca so di applicare il detto che gal li -na vecchia fa buon brodo!

risponde Ferruccio Fabilli

Alcune precisazioni su Alessandro Ferretti

un racconto tratteggiato di volti“Tutti dormono sulla collina di Dardano”, di Ferruccio Fabilli. Un invito alla lettura di un’opera dall’insolita cornice

Concorso letterario ispirato alla Mostra Etruschi maestri di scrittura

“ScribiAmo! Narrazioni Etrusche”

rosso di GustoPassioni in cucina: un manuale di passione, amore e cucina scritto

da Silvia Baracchi, chef del Relais e ristorante Il Falconiere

Via Dell’Esse 30/A Camucia di Cortona (Ar)Tel. 0575 - 630.572 - Fax 0575 - 606.719Cell. 340-97.63.352

Rieducazione posturale globale individuale e di gruppo

Ci scrivono le figlie

così come la loro memoria checorre tra i fili di un quotidianonarrarsi; lui, che tiene sveglio etignoso, con la battuta semprepronta, quel carattere tanto bestia-le e così poeticamente dionisiacoda raccontare il volto e la dignitàspeciale di uomini e donne con co -sì tanto gusto e rispetto per la vita.

È geniale come questo animocritico, attento al cambiamento,scevro dai moralismi dei tempi,castrati, bacchettoni e ipocriti cilibera con il gioco accogliente escoppiettante del fuoco di ognifardello e ci invita a sorseggiarequel banchetto offerto in questosplendido casale della campagnatoscana.

E l’atmosfera conviviale che misovviene è la stessa che ripercorrocon la lettura di questi attoritratteggiati con tatto e discrezione,fatti “di radici profonde e un durocarattere per reggere tanto gustoper la vita”, ordinati e dipinti con“labbra strette e amare che ave va -

no baciati tanti uomini e non peramore, un’immagine diversa dallasolita bocca di rosa”, ma con “unsorriso felice che non ha mai fattopesare la fatica e che a ricordarlofa tremare il cuore”.

Un’esperienza che spero possaripetersi, iniziata con la presenta-zione di un’opera capace dirappresentare lo spirito di corpo diquesto paese, e superare l’estra-neità in questo incantevole spazioche fedelmente ha saputo ripro-porre il “topos”, in un’amichevolealleanza tra chi la cultura la ama echi la cultura la crea, la vera naturae l’autentica personalità di luoghi epersone che sanno al pari incanta-re e prendersi gioco umilmente disé. Ebbra e densa i sapori intensila cornice, come l’opera in questaserata organizzata dalla Libreria“Le Storie” di Federica Marri, in -torno al focolare dell’agriturismodi Chiara Vinciarelli in via dellaStell a, venerdì 12 febbraio.

Silvia Rossi

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“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, ho letto che lalegge sulle unioni civili preve-derà che tutte le coppie di fatto(quindi anche coppie omoses-suali) possano adottare bam bi -ni, è vero? Grazie.

(lettera firmata) Da tempo si discute sul disegno dilegge c.d. “Cirinnà” sulle unionici vili, approdato in Senato il 28gennaio 2016 e sul quale l’Italia ègià stata sanzionata per essere inritardo rispetto i dettami dell’U -nione Europea. Non sembrano esservi contrasticirca il riconoscimento dei diritticivili alle coppie che scelgano diavere una relazione stabile chenon sia fondata sull’istituto delmatrimonio. La linea adottata èquindi quella di non qualificarlecome famiglia (né del resto lovorrebbero) ma quella di ricono-scere loro tutta una serie di diritticivili, quali quello all’assistenzaospedaliera, di subentro nel con -tratto di affitto, di successione opensionistico ecc. Tra le novità piùdiscusse e controverse c'è poi laquestione delle adozioni da partedi una coppia che scelga l’unionecivile. L'articolo 5 del ddl Cirinnà pre -vede infatti anche per le coppiequa lificate come unione civile(sia no esse eterosessuali o omo -ses suali) l'estensione della cosid-detta "stepchild adoption" (l'ado-zione del figliastro), ovvero l'ado-zione del figlio biologico o adotti-vo di uno dei due partner da partedell'altro, che di fatto diventa ilsecondo genitore. Il procedimento è già contemplatoper le coppie sposate eterosessualied è regolato nei "casi particolari"previsti dall'articolo 44 della leggesulle adozioni (la 184/83): inquesto caso per la legge è possibi-le la "adozione particolare" di unminore "per il coniuge conviventedel genitore del minore, per fa vo -rire il proseguimento dell'unitàfamigliare e garantire, quindi, unacrescita armonica del minore". Secondo le modifiche introdottedal ddl Cirinnà, un'unione civile

formata da una coppia (eteroses-suale (non sposata) o omosessua-le (non sposata) che volesse ri -chiedere la "stepchild adoption"seguirebbe lo stesso iter giudizia-rio previsto finora per le coppiesposate eterosessuali, definito dalCodice civile, ovvero la domandadi adozione a un Tribunale per iMinorenni che dovrà accertare sel'adozione particolare rispondaall'interesse del minore. La "stepchild adoption" non si puòconcedere per i minori che hannogià entrambi i genitori legalmentericonosciuti, anche se separati,per questo i contrari al ddl sosten-gono che estendere questa possi-bilità alle coppie omosessuali si -gnifichi di fatto incentivare per lecoppie di uomini la pratica dell'u-tero in affitto (possibile all'esteroin Stati Uniti, Canada, Sud Est A -siatico, India) e della fecondazio-ne eterologa per una coppia didonne. Il punto è che se non passassel’art. 5 del ddl Cirinnà si creereb-be una disparità di trattamento tracoppie sposate e coppie unitecivilmente e se si desse la possibi-lità solo alle unioni civili eterolo-ghe si farebbe una discriminazio-ne nei confronti delle omosessua-li. In conclusione, se si ha riguardoai diritti civili, l’art. 5 prevedesemplicemente che il figlio biolo-gico e riconosciuto di un compo-nente l’unione civile venga adotta-to da colui o colei che essendocompagno/a costante del genitorebiologico svolge di fatto già unruolo genitoriale nei confronti delminore. L’art. 5 pone di fatto acarico del secondo genitore degliobblighi per garantire il minoreche di fatto già vive con l’adulto inruolo genitoriale. Il ddl Cirinnà non contempla co -munque la possibilità per un'unio-ne civile di adottare bambini ester -ni alla coppia, provenienti dall'e-stero o residenti in Italia.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

L’ETRURIA N. 4 ATTUALITÀ 29 febbraio 2016

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Unioni Civili: il nodoè la stepchild adoption

Distanze tra fabbricati, condizionenecessaria per applicare l’art. 9del DM 1444 (10 m) è l’esistenzadi due pareti che si contrappongo-no di cui almeno una finestrata!Il DM 1444/1968 all’articolo 9 de -finisce le distanze minime di si cu -rezza da rispettare in caso di nuo -va costruzione.In particolare, le distanze minimetra fabbricati per le diverse zoneterritoriali omogenee sono stabili-te come segue:• zona A: per le operazioni dirisanamento conservativo e per leeventuali ristrutturazioni, le distan-ze tra gli edifici non possono es se -re inferiori a quelle intercorrentitra i volumi edificati preesistenti,computati senza tener conto dicostruzioni aggiuntive di epocarecente e prive di valore storico,artistico o ambientale;• nuovi edifici ricadenti in altrezo ne: è prescritta in tutti i casi ladi stanza minima assoluta di 10 mtra pareti finestrate e pareti diedifici antistanti;• zona C: è prescritta, tra paretifi nestrate di edifici antistanti, ladistanza minima pari all’altezzadel fabbricato più alto; la norma siapplica anche quando una solaparete sia finestrata, qualora gliedifici si fronteggino per uno svi -luppo superiore a 12 m.Le distanze minime tra fabbricatitra i quali siano interposte stradede stinate al traffico dei veicoli(con esclusione della viabilità afondo cieco al servizio di singoliedifici o di insediamenti) devonocorrispondere alla larghezza dellasede stradale maggiorata di:• 5 m per lato, per strade di lar -ghezza inferiore a 7 m;• 7,5 m per lato, per strade dilar ghezza compresa tra 7 m e 15m;• 10 m per lato, per strade dilarghezza superiore a 15 m.Qualora le distanze tra fabbricati,come sopra computate, risultinoinferiori all’altezza del fabbricatopiù alto, le distanze stesse sonomaggiorate fino a raggiungere lamisura corrispondente all’altezzastessa.Sono ammesse distanze inferiori aquel le indicate nei precedenticom mi, nel caso di gruppi di e -difici che formino oggetto di pianipar ticolareggiati o lottizzazionicon venzionate con previsioni pla -novolumetriche.Distanze tra fabbricati e sentenzadel 5365/2015 del Consiglio diStatoUn Comune aveva concesso il per -

messo di costruire per la realizza-zione di un intervento edilizio sudue unità immobiliari di loro pro -prietà. I lavori assentiti prevedeva-no, tra l’altro, la demolizione di unvano a piano terra, sul cui lastricosolare si apriva una porta-finestradel vicino, e la conseguente ri co -struzione del medesimo a unaquo ta più bassa con l’apertura diun accesso a servizio del nuovoap partamento.Ritenendo il permesso di costruireillegittimo, il vicino (che aveval’ac cesso al lastrico con la portafinestra) lo ha impugnato, denun-ciando tra le altre cose la violazio-ne dell’art. 9 del D.M. n. 1444/1968.Il Tar Puglia ha respinto il ricorso.Ritenendo la sentenza erronea eingiusta, il vicino ha presentatoricorso al Consiglio di Stato, ilquale chiarisce che, in base ad unconsolidato orientamento giuri-sprudenziale, condizione in di -spen sabile per potersi applicare ilregime della distanza minima paria 10 metri, è l’esistenza di duepareti che si contrappongono dicui almeno una finestrata.Questa regola si riferisce esclusi-vamente a pareti munite di finestrequalificabili come vedute e nonricomprende anche quelle su cuisi aprono finestre cosiddette lu ci -fere (v. articolo “Distanze tra e -difici, quali interventi devono sem -pre rispettarle?“).Pertanto, secondo i giudici, poichéla porta finestra non costituisceuna veduta, l’invocato art. 9 del D.M. n. 1444/1968, non risulta ap -pli cabile al caso di specie.

[email protected]

“Chi studia dentro D.I.M.A.(Do remy International Music Aca -demy) potrà scegliere se la musicaresterà una passione o diventeràuna professione e una meravigliosacompagna per tutta la vita”. Paroleche, da Santa Maria delle Grazie adArezzo, riecheggiano tra professio-nisti e semplici amanti della musica

in una comunicazione trasversaleche unisce due paesi, Italia e SudAmerica, dentro un gemellaggio delsuono, un gemellaggio musicale.Che cosa è DIMA? Convenzionionatacon il Conservatorio Statale “B. Ma -derna” di Cesena, l’Universidad de

las Artes di Buenos Aires (Ar gen -tina), l’Universidad de Playa Anchadi Valparaiso, la Corporacion Cul -tural di Vina del Mar (Cile) e l’I -stituto Universitario Patagonico de

las Artes, questa accademia dellamusica nasce da un’idea dell’argen-tino Omar Cyrulnik e l’aretino Gio -gio Albiani, rispettivamente Diret -tore e Direttore Artistico con un lo -ro e personale obiettivo: sperimen-tare e farlo prima di tutto per loro

Arezzo nel mondo

Distanze tra fabbricati; la distanza di 10 m. va considerata tra pareti finestrate

Accademia D.I.M.A.

Vino e promozione: Cortona Doc protagonista

Importante appuntamento dipro mozione per il Consorzio Vi -ni Cortona che ha preso parte aBuy Wine, il workshop B2B, or -

ganizzato dall’Agenzia regionale To -scana Promozione per favorire l’in -contro tra la Toscana del vino e iltra de internazionale, che si tiene o -gni anno a febbraio.

Il 13 febbraio, presso lo StarHo tel Michelangelo di Firenze, un -dici aziende della Cortona Dochanno avuto così modo di incontra-re da vicino i 240 buyer stranieri traimportatori, distributori, GDO e Ho--ReCa, provenienti da mercati sto -rici, ma anche da piazze “nuove”per un totale di 36 paesi rappresen-tati. Tra questi un ruolo importanteè giocato da Stati Uniti (44), Canada(39), Cina (25), Brasile (12), Au -stra lia (12), Giappone (11), Da -nimarca (10), Germania (8), Coreadel Sud (7) e Messico (7) che,com plessivamente, rappresentanooltre il 72.9% dei buyer internazio-

nali partecipanti. Oltre agli operato-ri erano presenti anche circa 150giornalisti della stampa di settore,anche in questo caso provenienti datutto il mondo. «Un’occasione im -portante per una realtà come quelladi Cortona - ha commentato il pre -sidente del Consorzio, Marco Gian -noni - perché ci permette in unasola occasione di poter presentarela nostra denominazione e il nostroterritorio a centinaia di operatori divari mercati internazionali e propriopromuovere l’internazionalizzazioneè uno degli obiettivi di questo con -sorzio». A presentare i vini è statapresente la miglior sommelier d’I ta -lia della Fisar, Anna Cardin, per tutto

è stata impegnata presso il desk delConsorzio.

Il giorno successivo la promo-zione si è trasferita a Cortona. 35 o -peratori in rappresentanza dei prin -cipali Paesi del mondo, hanno vi si -tato la città partendo proprio dauno dei simboli della storia del bor -go toscano in provincia di Arezzo, ilMuseo dell’accademia etrusca edel la città (Maec). Proprio qui, do -po una visita del museo, hanno de -gustato i prodotti tipici accompa-gnati dai vini del territorio nellasuggestiva Sala della Roccia. Nelpomeriggio la delegazione ha fattovisita ad alcune aziende vitivinicole.

Il vino a Cortona rappresentasem pre di più un importante in -dotto economico. Dalla creazionedella Cortona Doc le aziende si sonomoltiplicate di anno in anno e ilsettore ha richiamato numerosiinvestimenti. Attualmente vengonoprodotte in media oltre un milionedi bottiglie all’anno, mentre il valore

economico, con un fatturato medioche supera i 3 milioni di euro. Oltre500 sono gli addetti ai lavori coin -volti, senza contare l’indotto (tra tu -ri smo e aziende artigiane) che rap -presenta per questo borgo toscano.A livello di mercati nel 2015 labilancia è protesa verso l’estero peril 60% circa. Usa, Nord Europa so -no i principali mercati, ma sono incre scita il Canada, Brasile, Cina eGiappone. La restante fetta percen-tuale va in Italia, Toscana, Lom bar -dia e Lazio in particolare.

Attualmente le aziende conso-ciate sono 29 e rappresentano laqua si totalità dei produttori.

L.L.

stessi perché suonare è ciò chevogliono donare in questa vita. “E’possibile trasmettere ciò che faccia-mo?” Da questa domanda, DIMA di -venta un sogno, un luogo dove, al dilà dell’età e dei titoli di studio, siriesce a vivere la musica comepunto di partenza di aggregazione eac crescimento personale e in re la -zione agli altri. Omar Cyrulnik an -nuncia le novità che il progetto A -rezzo nel Mondo ha incorporatoper rafforzare la rete di rapporti in -

ternazionali: l’apertura del Di par -timento di Pianoforte coordinato dalMaestro Luigi Tanganelli, docente alConservatorio Maderna di Cesena;DIMA A VIVAVOCE!, laboratorio de -di cato alla coralità per bambini, ra -gazzi e adulti con due progetti: unco ro di voci bianche curato dallasoprano Gaia Matteini e un coro perragazzi (dai 15 anni in su) e adultiseguito dalla soprano Silvia Vajente;il 4 e 5 marzo si terrà il ConcorsoDIMA/DAMus, importante risultato

della convenzione tra l’Accademiaaretina e l’Universidad de las Artesdi Buenos Aires (U.N.A.).

Al vincitore spetterà una borsadi studio che consentirà a un gio -vane studente argentino di svolgereun periodo di studio presso l’Ac ca -demia DIMA di Arezzo, a partire danovembre 2016. In seguito, sarà un

giovane studente aretino a esserese lezionato per trascorrere un pe -riodo di studio all’U.N.A. di BuenosAires. Inoltre, il prossimo luglio, siterrà il II° Festival Internazionale ILROSETO DELLA MUSICA. Quella chesi respira in DIMA è un’atmosferaintensa e plurale con la tendenza acostruire e a creare.

Un’opportunità unica per avvici-narsi alla musica attraverso la voce,il canto e lo stare insieme.

Martina Maringola

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spinali, è impegnata quotidianamen-te nell'attività diagnostica specialisti-ca neurologica TAC e RM (risonanzamagnetica).

Essa si occupa in modo specificodi malattie cerebrovascolari, neopla-sie cerebrali, sclerosi multipla, epi -lessia, malattie infettive e rare delsistema nervoso centrale e perifericoe malattie dell'orecchio.

Con cadenza mensile inoltrepresso la Sezione viene effettuata unasessione di risonanze magnetiche innarcosi per piccoli pazienti, ancheneonati, con problemi neurologici.

Globalmente si può concludereche l'attività specialistica neuroradio-logica interventistica e diagnosticadella Sezione di Arezzo proponeottima qualità, procedure all'avan-guardia, riduzione della “fuga” dipazienti verso centri universitari.

Nonostante i grandi pro -gressi della medicinamo derna, le patologiecar diovascolari rappre-sentano ancor oggi una

delle più frequenti cause di mortenei paesi occidentali. Decisivonella storia naturale delle patolo-gie cardiologiche è stato il ruolodelle terapie farmacologiche enon farmacologiche attualmentedisponibili.

Tuttavia è da tempo noto agliesperti quanto anche i fattori am -bientali rappresentino un bersa-glio terapeutico su cui poter ope -rare in prevenzione primaria e se -condaria. In particolare la dietamediterranea ricca di olio extra-vergine di oliva, mandorle, noci,pesce, verdura e legumi, se poveradi alimenti industriali e troppolavorati, si è rivelata un salvavita,riducendo il rischio di patologiecardiovascolari fino al 30%, comedimostrano studi clinici pubblicatisu riviste internazionali.

E’ buona prassi medica consi-gliare genericamente l’esclusionedella carne rossa, dei lipidi saturie del sale, ed aumentare il con su -mo di frutta e verdura. In realtà lepossibilità di intervento alimentarevanno ben oltre tali indicazionigeneriche e se si considera l’utiliz-zo di associazioni alimentari e mo -dalità di cottura opportune, la die -ta può rappresentare non solo unsistema di controllo del peso maun vero e proprio alleato nel rag -giungimento di obiettivi terapeuticimirati, che nel cardiopatico sonorappresentati sostanzialmente da:

Stabilizzazione della glicemia:è questo il cardine di ogni tratta-mento alimentare ragionato, ilper no della prevenzione del dia -be te di tipo II e delle dislipidemie(patologie associate con estremafrequenza alla cardiopatia ische-mica). Suggerire al paziente di ri -durre il consumo di grassi, se ciòsi traduce in un aumento del con -sumo di carboidrati semplici, èassolutamente controproducentecon conseguenze devastanti sul -l’insulina e sulla dilagante tenden-za all’obesità. Viceversa non è suf -ficiente evitare i carboidrati perottenere un equilibrio glicemicoottimale. Essi possono essereconsumati anche quotidianamen-te, purchè rallentati nel loro assor-bimento: ciò contribuirà a di mi -nuire il carico glicemico dei pasti,ad evitare brusche iperglicemietran sitorie con conseguente ipe -rinsulinismo ed ipoglicemia se -con daria (il cuore si nutre di zuc -chero e tollera poco l’ipoglice-mia!). E, udite udite, ciò che piùral lenta l’assorbimento degli zuc -che ri sono i grassi! In particolarel’olio extravergine di oliva, patri-monio di polifenoli e vitamina Eed ingiustificatamente troppospes so limitato o proibito, va con -sumato a cuor leggero.

L’acido oleico au menta il cole -sterolo HDL (quello buono) e mi -gliora l’insulino-sensibilità deitessuti. Usato cotto, per friggere osof friggere in opportune associa-zioni alimentari, abbassa l’indiceglicemico ed offre uno stimolo

LA PAGINA DI AMICI DI FRANCESCAL’ETRURIA N. 4 29 febbraio 2016

La sezione di Neuro ra dio lo -gia del Dipartimento Car -dio vascolare e Neurologicodell'Ospedale San Donatodi Arezzo già dal 2004 si

occupa di terapie TAC guidate per lacura di ernie discali e lombalgiecroniche, con l'utilizzo di ozono-ossigenoterapia ed iniezioni intraver-tebrali di steroidi ed anestetici.

L’attività clinica della Sezione ègestita dal dottor Gian Luca Cuneo,Specialista in Neurologia e Ra dio -logia, amico e sostenitore della no -stra ONLUS e impegnato nel sostegnoal malato in difficoltà. Gli abbiamoposto alcune domande sulla sua e -sperienza.

Per quali patologie e su qua -li pazienti eseguite terapie TACguidate?

Queste terapie si eseguono, inregime di day hospital, in pazienticon ernie discali resistenti alle tera -pie farmacologiche e fisiche o in pa -zienti con lombalgie croniche soste-nute da artrosi della colonna verte-brale e da instabilità vertebrale.

In particolare, nelle sciatalgiesostenute da ernia discale l'utilizzodella TAC consente di raggiungerel'ernia con assoluta sicurezza perpoterla ridurla mediante iniezione alsuo interno di miscela con ozono-ossigeno oppure con un gel specialea base di etilcellulosa gelificata(discogel).

Un’altra tecnica utilizza un pic -colo trapano che riduce la pressioneintradiscale mediante la formazionedi piccoli tunnel al suo interno(Dekompressor). Nella lom balgiacro nica determinata da artrosi dellepiccole articolazioni che con sentonoil movimento delle vertebre una conl'altra, la tecnica utilizzata consentedi desensibilizzare i piccoli fascinervosi che conducono l'impulsodolorifico, tramite un sonda chegenera radiofrequenze. Anche questaprocedura si esegue in anestesialocale ed allevia in modo significativoil dolore per un periodo di circa 2anni.

Come vengono individuati ipazienti da sottoporre a questeterapie mininvasive?

Ovviamente questi interventi mi -ni nvasivi vengono effettuati in pazien-ti selezionati in cui non è stata posta,almeno per il momento, indicazionechirurgica.

Qual è la vostra casistica?Dal 2004 ad ora sono state

eseguite circa 1500 procedure conrisultati da buoni a ottimi senza nes -suna complicanza.

Quali le prospettive nelfuturo prossimo? Ho sentitoparlare di vertebroplastica.

Nel 2016 entrerà a regime pres -so la Sezione di Neuro ra dio logia unatecnica molto importante e ormaiaffermata nei principali centri italianied esteri: la vertebroplastica.

Essa trova indicazione nellefratture vertebrali traumatiche, osteo-porotiche e neoplastiche.

In anestesia locale, sotto guidaradiologica, viene introdotto un agodedicato all'interno della vertebrafratturata tramite il quale sono iniet-tate piccole quantità di cementochirurgico che rinforzano la vertebra

“La Repubblica tutela la salute co -me fondamentale diritto dell'indi-viduo e interesse della collettività, egarantisce cure gratuite agli in -digenti. Nessuno può essere obbligato a undeterminato trattamento sanitariose non per disposizione di legge. Lalegge non può in nessun caso vio -lare i limiti imposti dal rispetto del -la persona umana.”

L'art.32 della Costituzione Italianaè molto chiaro in merito ai diritti delpaziente. Il paziente deve essereadeguatamente informato sui tratta-menti a cui potrebbe essere sottopo-sto nella pra tica clinica; da qui, lanecessità del consenso informatoscritto, unico documento che legitti-ma l'attività sa nitaria. Nel passato, erail medico o altro operatore sanitarioche decideva, in maniera insindacabi-le, di sottoporre o meno un assistito adeterminate procedure o terapie.

A partire dai primi anni del '900in poi, la voce del paziente in questoambito è di ve nuta mano a mano sem -pre più rilevante. Si è reso necessarioperciò san cire alcuni principi, oltreche nella Co stituzione italiana, anchea livello in ternazionale (con laConvenzione di Oviedo del 1997,approvata in Italia con la legge n.145del 28 Marzo 2001) al fine di garanti-re al paziente la libertà di una sceltainformata e consapevole in meritoalla propria salute.

In ricerca clinica, il consensoinformato è una pratica strettamentenecessaria per poter sottoporre ilpaziente alle visite ed i trattamenti cheil protocollo sperimentale richiede. Ilmedico ricercatore, dopo aver valuta-to il paziente come potenziale parteci-pante ad uno studio clinico, spiegaanzitutto verbalmente le pratiche chesaranno seguite secondo protocollo;azione immediatamente successiva èquella di far leggere e comprendere ilconsenso informato scritto al pazien-te.

Nel consenso informato devonoessere specificati gli scopi dello stu -dio, le procedure, i possibili rischi ebenefici, la privacy, la riservatezza e la

possibilità del ritiro del consensostesso. Se il paziente concorda e ac -cet ta i trattamenti del protocollo spe -ri mentale firma e data il documento.

Nella comune pratica clinica nonac cade diversamente. Il medico ver -ba lmente deve spiegare al paziente lasituazione clinica obiettiva riscontrata,la descrizione del trattamento a cuidovrebbe essere sottoposto, le possi-bili alternative e il rapporto ri schio/ -be neficio della pro ce du ra/te ra pia; dise guito propone il documento in for -ma scritta che il paziente, se accetta,de ve firmare.

Risulta dunque necessario pro -porre un consenso informato che siachiaro, non molto lungo e privo, perquanto possibile, di tecnicismi.

Inoltre, sarebbe necessario e utileinserire nel consenso informato infor-mazioni sull'incidenza delle compli-canze a cui il paziente potrebbe an -dare incontro secondo la letteraturascientifica internazionale ed anchel'in cidenza di tali complicanze nellastruttura dove si dovrebbe svolgere iltrattamento. Il consenso informatopuò essere firmato da tutti i pazientiin piena capacità di intendere e divolere; in caso di urgenza, tuttavia, ilmedico è in dovere di intervenire, perpoter salvare la persona da un rischiograve. Per i pazienti minorenni è ne -cessaria la firma del consenso del ge -nitore, mentre in caso di pazienti in -terdetti è il tutore nominato dal giu -dice che ha titolo di firmare il consen-so per l'assistito. Inoltre, se il pazienteè illetterato o impossibilitato a firmareper patologie intercorrenti (ma pursem pre in grado di intendere e vo -lere), il medico, dopo aver spiegatoverbalmente al paziente la procedu-ra/trattamento a cui dovrebbe esseresottoposto, chiede la firma del con -senso ad un testimone imparziale(che non deve essere un familiare).

In conclusione, il consenso infor-mato risulta un documento di deter-minante importanza, in grado di ga -rantire un trasparente rapporto me di -co-paziente.

Beatrice MariottoniStudy Coordinator “FondazionePer il Tuo Cuore-HCF Onlus”

stessa accelerando il consolidamen-to della frattura.

La procedura determina unarapida scomparsa del dolore e l'eli-minazione pressoché immediata delbusto, dei farmaci antidolorifici edell'allettamento prolungato a cui èsottoposto solitamente il pazientecon frattura vertebrale.

Tramite l'introduzione di questainnovativa terapia, si auspica dialleviare in modo rapido la notevolesofferenza dei pazienti affetti da talipatologie, riducendo in modo signi-ficativo anche i costi assistenziali.

Oltre alle attività terapeuti-che mininvasive, in cosa consistel’attività routinaria quotidianadella Sezione?

La Sezione di Neuroradiologia,accanto allo sviluppo di questa bran -ca interventistica rivolta alle patologie

metabolico sul fegato (per esem -pio nel metabolismo del coleste-rolo dal momento che quello pro -dotto dal nostro organismo èl’80% del colesterolo totale).

Avete capito bene: persino lafrittura può essere concessa alcardiopatico, opportunamente as -so ciata in assenza di controindica-zioni specifiche.

Fluidificazione ematica: preoc-cupazione costante di noi cardio-logi, spesso si accompagna adabu so di farmaci antiaggreganti.Ma non bisognerebbe prescriverel’antiaggregante dimenticando cheun eccesso di vitamina C (potenteantiossidante, ma forte pro-coagu-lante) contrasta l’azione del far -

maco prescritto: quindi cautelanel consumo di arance, kiwi e altrialimenti che ne sono ricchi; che lavitamina K (indispensabile peruna corretta coagulazione ema -tica) è liposolubile e per rendersibiodisponibile deve passare nelmezzo lipidico attraverso la cot -tura: inutile vietare tutte le verdurea pazienti in terapia anticoagulantecon conseguente impoverimentodella dieta e frequente stipsi, sug -gerire piuttosto come consumaretali alimenti (ad esempio sì a ca -rote crude, no a carote fritte in cuila modesta quota di vitamina kviene resa disponibile dalla fritturacon potentissimo effetto coagulan-te); che esistono in natura alimen-ti contenenti acido acetilsalicilico,fluidificanti e con effetto protettivosul microcircolo come le fragole,la melagrana ed i frutti di bosco:perché non impiegarli in preven-zione primaria al posto degli an -tiaggreganti in soggetti selezionati?

Protezione renale: organo ber -saglio di tante patologie cardiachecome l’ipertensione arteriosa ed ildiabete mellito, il rene nel cardio-patico va protetto SEMPRE. Si sce -glieranno alimenti diuretici, poveridi ossalati e ricchi di acqua, quin -di drenanti, soprattutto quando sipropongono le proteine. Questeandranno consumate soprattuttonel pasto del mezzogiorno pernon sovraccaricare il rene nelleore notturne; da preferire quellevegetali, delle uova, del pesce e

della carne bianca, limitando lacar ne rossa, ricca di scorie azo -tate, ad un uso saltuario. Si dovràricordare tuttavia che la proteinanemica del rene per eccellenza è ilglutine. Esso è contenuto in gran -de quantità nel grano, ed è spessodi pessima qualità nella pasta e nelpane industriali. Quindi la parolad’ordine per tutti sarà VARIETA’nel consumo dei carboidrati: esi -stono riso, avena, farro, quinoa,kamut, grano saraceno ecc.

Equilibrio sodio-potassio-cal -cio: l’attività del muscolo car diacodipende dall’integrità anatomicadel sistema nervoso e dal giustoequilibrio di ioni sodio, potassio ecalcio. La diffusissima raccoman-

dazione di ridurre o escludere ilsale dalla dieta del paziente car -dio patico, soprattutto in caso di i -pertensione arteriosa, non sem precomporta un reale vantaggio per ilpaziente, anzi spesso si rivela con -troproducente innescando un ef -fet to paradosso. Molto più utile èla riduzione DEI SALI contenutinel le verdure, specialmente quan -do bollite in acqua salata (i salidel vegetale cristallizzano divenen-do scarsamente gestibili da partedel rene) o quando assunte inpre parazioni miste come i mine -stroni in cui si ingeriscono i sali ditroppe verdure oltre quelli passatinell’acqua di cottura. Utilissimasarà la prescrizione di potassioattraverso gli alimenti che ne sonoricchi: esso è un potente miorilas-sante sulla muscolatura liscia equindi favorisce la vasodilatazione.

Sedazione neuro-psichica: lepatologie cardiovascolari sonospes so fonte di tensione, ansia epreoccupazione. Ciò determina unaumento del tono adrenergico, giàpatologicamente elevato in alcunecondizioni cardiologiche, aggiun-gendo una quota di rischio per ilcuore. Si può ottenere una neuro-sedazione del paziente scegliendo,soprattutto nel pasto serale, asso -ciazioni alimentari sedative ed ingrado di favorire il sonno. Quindisì alla pasta di sera, ai pinoli, alpesto e a tutti gli alimenti ricchi dical cio e potassio.

Simona D'Orazio

L’esperienza della Neuroradiologia di Arezzo nel trattamento di ernie discali e dolori lombari La salute vien mangiando!Intervista con il dottor Cuneo, amico e sostenitore di “Amici di Francesca” Il cibo è un alleato contro le malattie cardiovascolari. Si può mangiar bene e nello stesso tempo proteggere il cuore

Informazione e tutela della salute dei pazienti nella pratica medica e negli studi clinici

Il consenso informativo nella pratica clinica

Lutto in casa degli “Amici di Francesca”L’Organizzazione “Amici di

Fran cesca”, interpretando il senti-mento dei nostri iscritti, partecipaal dolore della Famiglia Oc chio lini

per la recente scomparsa delnostro caro Socio e collaboratoreprof. Ottone.

Il prof. Occhiolini ha ricopertoimportanti incarichi nella scuolamedia aretina, nella vita pubblicae politica e nell’Associazione Ma -lati Reumatici di Arezzo, con pro -fonda e palese professionalità espiccata sensibilità umana.

Alla famiglia giungano senti-menti di profonda e affettuosa par -tecipazione.

Page 12: -Tel .( 057 ) 632 Depuratore: cosa sta succedendo? Gli ... · de ll’oro e del tessile lasciando l’at-tività turisticaa in fondo ai suoi pro- ... presenti nel nostro Comune (soprattutto

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L’ETRURIA N. 4 MOMENTI DI RIFLESSIONE

Dopo il breve escursus suisal mi per documentare il voltodel la misericordia di Dio nei no -stri con fronti, e per quanto riguar-da i pec cati e per quanto riguardale no stre difficoltà e afflizioni, en -triamo ora direttamente nella sto -ria della salvezza, iniziandopro prio dalle origini e precisa-mente dal peccato dei nostri pro -genitori: A da mo e Eva.

Sappiamo che Adamo è no -me collettivo e vuol dire uomo,rap presenta l’umanità, così comeEva, la madre dei viventi.

Ricordiamo appena: Dio crea inostri progenitori al culmine dellacreazione. Li forma con le sue ma -ni. Il linguaggio suona puerile epe rò è manifestamente significati-vo: dice tutto l’amore che Dio haper queste due sue creature: lemodella con le sue stesse mani!...Ecco perché siamo così mirabili,fatti a sua immagine e per la suasomiglianza.

Pone Adamo e Eva nell’Eden,un giardino a oriente, dove vivonofelici in compagnia di tutti gli ani -mali, fra le piante di ogni frutto.

Dio alla brezza della serascen de a passeggiare nel giardino,come un visir. Quanto è umanoque sto dio!... Quanto sentore diincarnazione c’è dentro! Quantoamore di Dio per noi!

Ebbene, sappiamo come a undato momento Adamo e Eva com -mettono un peccato: una disobbe-dienza, una ribellione, un peccatodi orgoglio: si appropriano diqual cosa che è solo di Dio - in di -cata nel frutto proibito.

Dio, offeso, giustamente inter-viene.Notiamo: Adamo e Eva hannopeccato e però non hanno alcun

ravvedimento, anzi si allontananoda Dio; ne hanno paura; si na -scon dono.

Notiamo: è Dio che viene asco varli. Ha scritto sant’Agostinoche il nostro cuore è inquieto sen -za Dio, meglio dire: Dio è inquietosenza l’uomo. L’uomo può staresenza Dio (male!), ma Dio non sastare senza l’uomo, e va a cercar-lo.

Interessante: le prime paroleche Dio rivolge all’uomo sonoque ste: Adamo, dove sei?!... Maeccoci al centro del racconto: Dio,rivolto al diavolo, pronunciaquesta pro fezia: Porrò ostillità frate e la don na fra la tua discenden-za e la sua; tu le insidierai il calca-gno, ma essa (discendenza) tischiaccerà il ca po.

Dio dunque promette vittoriasul male, su satana, sul peccato.Già fin dagli albòri dell’umanità,dal buio dei millenni è assicuratala redenzione, la salvezza, il per -dono: la misericordia di Dio sichi na sulla miseria umana. Sap -piamo come i Padri della Chiesahanno visto in questa Discendenzail Signore Gesù salvatore del mon -do, e nella donna a lui associatanella vittoria la Madre Maria, etutta l’umanità chiamata a lottarecontro il male.

San Paolo, nella lettera ai ro -mani fa il paragone fra il primoAdamo peccatore, che ha portatola morte e Gesù salvatore che haridato la vita: per la grazia di unsolo Gesù Cristo, si sono riversatisu tutti gli uomini l’abbondanzadella grazia e l’opera della giustifi-cazione.

Il peccato provoca la reden-zione. Rivela il volto della miseri-cordia di Dio.

Dio, assistita amorevolmente dallasua amata maestra S. Margherita.Un giorno Costei piangendo lamorte di questa cara compagna,udì una voce che Le disse: «Nonpianger più che l'anima di Adrianaper il merito dell'indulgenza ac -qui stata, è già nella gloria dei Bea -ti».

Il suo beato Corpo parimentevenne sepolto in Francesco.

L'elogio che ne tesse ilMartirologio francescano ai 14Luglio è il seguente; «Cortonae,Beatae Adrianae Tertiariae,multarum praerogativa virtu-tum insignis».

Altra Compagna è l'omonimaSuor Margherita da Siena di cuipiù volte si parla nella Leggenda.Sebbene non ascritta nel Catalogo

29 febbraio 2016

B.B. Compagne di Santa Margherita

Varie furono le Compagneche liberamente seguironoMar gherita nella via dellapenitenza, della solitudine

e della carità, che la emularononella via del bene fino alla morteper arricchirsi di preziose virtù eche dal nome di «Poverella » datoun giorno da G. Cristo alla Santadettero principio a quel S. Istitutodi Terziarie francescane dettodella «Poverella» dedicato poste-riormente al grande Dottore S.Girolamo.

Fra queste ci si presenta la B.Egidia o Gilia, caratterizzata piùvolte nella Leggenda col titolo di«Signora». Ciò ci fa supporreessere stata costei di nobilefamiglia Cortonese. Fino dai primianni della venuta di S. Margheritain Cortona Egidia amò laPenitente, le si affezionò, l'aiutòcon le sue ricchezze e le si unì pernon separarsi che con la morte.Per le sue rare virtù meritò diassistere ai colloqui che la Santateneva col Crocifisso, di ammirarlanelle frequenti estasi, di sovvenirla

nei suoi deliqui e di essere fattapartecipe di tante celesti dolcezze.

Dietro l'esempio di Margheritafu ammirabile nella carità verso ipoveri ed i sofferenti dell'Ospe -dale, nell' asprezza della penitenzae nel disprezzo delle gioie delmondo. Essa morì fra le bracciadella Santa sul principio del 1295e fu sepolta nella Chiesa di S.Francesco. La sua gloria vennerivelata alla Santa, che piangeva eche pregava per Lei da Gesù, ilquale le rivelò di avere liberataEgi dia da ogni dolore del Pur -gatorio e di averla collocata per isuoi grandi meriti nel coro deiCherubini.

Il Martirologio francescano nericorda la preziosa memoria nelgiorno 23 Settembre dicendo:«Cortonae in Thuscia BeataeGillae Tertiariae, quae ingentiumsplendore virtutum pollens, sanctofine quievit».

Nello stesso anno passò all'al-tra vita la B. Adriana altra fervidaCompagna della Santa, da alcunistorici creduta consanguinea edanche sorella germana di S. Mar -gherita. Questa illustre imitatricedella Santa nella penitenza, sidistinse in modo particolare peruna tenera devozione al SS.Crocifisso ed al Serafico P. S.Francesco d'Assisi.

Nell'anno suddetto 1295 vollerecarsi ad Assisi allo scopo dilucrare l'indulgenza della Por ziun -cola che tanto entusiasmo avevasuscitato nelle anime dei fedeli. Lafolla accorsa fu talmente numero-sa che Adriana rimase compresaai fianchi in modo che a stentopotè ritornare a Cortona.

Appena giunta rese lo spirito a

dei Beati, pure la sua grandesantità si fa manifesta nell'avere ilSignore rivelato alla Santa di«amarla più di qualunque altradonna dimorante in Cortona,essergli stata gradita la sua conver-sione, dolce essergli la suaconversazione, e che copiosi doniavrebbe a Lei elargito»,

A Suor Margerita da Siena faseguito Manentessa illustresignora di Laviano consigliera econsolatrice di Margherita, laquale colpita dalla sua mirabileconversione, venne a Cortona,vestì l'abito del Terz'Ordinefrancescano, servì con grandeannegazione ai poveri dell'ospeda-le e visse santamente fino allamorte.

A queste si possono agiungere

Festeggiamenti per S. Margherita

Si sono svolti i quattro giornidedicati a Santa Margheritada Cortona. Dopo la firma,avvenuta lo scorso dicem-bre, del protocollo d’intesa

per la creazione del "percorsomargheritiano" fra i Comuni di diCastiglione del Lago, Cortona e

Montepulciano, i festeggiamenti diquest'anno sono stati l'occasioneper promuovere e comunicarealla popolazione civile e al mondocattolico questa collaborazionenata dalla volontà delle tre am mi -

nistrazioni legate ai luoghi dellavita terrena della Santa.

E’ iniziato venerdì 19 febbraioper arrivare fino a lunedì 22 feb -

braio a Laviano, luogo di nascitadi Margherita.

Il primo comune ad entrare inscena è stato Montepulciano chenel la serata di venerdì 19 feb -braio, all’interno della Sala Civicadel centro storico di Valiano, hapresentato il progetto “Cam mi -ni… sulle orme di Santa Mar ghe -rita”.

Sabato è stata protagonistaCor tona con la presentazione alleore 11 del “Bruscello di SantaMar gherita”, conferenza spettaco-lo realizzata da David Riondinocon la partecipazione di FrancescaBreschi e Monica Demuru, all’in-terno della splendida cornice dellaBasilica di S. Margherita.

Il programma delle celebra-zioni è continuato domenica 21febbraio nella chiesa di Laviano,nei pressi di Pozzuolo, per la

celebrazione alle ore 11 dellames sa solenne che è stata conce-lebrata dal cardinale GualtieroBas setti, dal vescovo di Mon te -pulciano e Pienza Stefano Manettie dal parroco don Piero Becherinidi Pozzuolo, con i sacerdoti pre -senti. Al termine gli amministratoricomunali dei comuni di Mon te -pulciano, Castiglione del Lago eCortona hanno presentato il pro -getto “Il Cammino di Santa Mar -gherita” un itinerario dalle caratte-ristiche plurime di natura religio-sa, culturale, artistica e naturalisti-ca.

I festeggiamenti sono prose-guiti nella giornata di lunedì all’in-terno delle Parrocchie dei tre Co -muni.

Dal 19 al 22 febbraio 2016

Il “Cammino frutto di una intesa fra i Comuni di Castigliondel Lago, Cortona e Montepulciano, come documenta la foto

Contabilità, paghe, consulenze aziendali, amministrazioni condominiali, internazionalizzazioneVia A. Sandrelli, 2 - 52044 Camucia Tel. 0575 - 197.52.49

Orario invernale - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO– S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S.Pietro a CEGLIOLO - S. Biagio a RONZANO - S. Bartolomeo a PERGO16,30 - Cristo Re a CAMUCIA - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA - 17,00 - S. Filippo a CORTONA - S. Maria a MER CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano aMONTECCHIO - Eremo delle CELLE - 17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA - S. Francesco a CORTONA18,00 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Margherita a CORTONA

DOMENICA mattina7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - S. Agata alla FRATTA.8,30 - S. Filippo a CORTONA - Sauore a TERONTOLA - S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) a CORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. Celestino aFOSSA DEL LUPO (Camucia) - S. Donnino a MERCATALE9,30 - S. Maria a RICCIO 9,40 - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re aCAMUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Giusto a FRATTICCIOLA - S. Ca te rinaalla FRATTA - S. Eusebio a TAVARNELLE - S. Leopoldo a PIETRAIA - S. Francesco a CHIANAC-CE - S. Giovanni Battista a MONTANARE10,30 - Eremo delle CELLE - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Gio van ni Battista a MONTANARE -SS. Michele Arcangelo a S. ANGELO11,00 - Cattedrale di CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - San Bartolomeo aPERGO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA 11,15 - S. Lorenzo a RINFRENA - S. Maria a MERCATALE - S. Marco in VILLA - S. MariaAssunta a FARNETA - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA11,30 - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA11,45 - SS. Ippolito e Biagio a CRETI

DOMENICA pomeriggio15,30 - S. Pietro a POGGIONI 16,00 - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Eurosia a PIAZZANO (4 ̂domenica del me se) -S. Martino a BOCENA16,30 - Cristo Re a CAMUCIA 17,00 - S. Maria a MERCATALE - Eremo delle CELLE17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA18,00 - S. Domenico a CORTONA - S. Margherita a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

turno settimanale e notturnodal 29 feb. al 6 marzo 2016Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 6 marzo 2016Farmacia Ricci (Tavarnelle)turno settimanale e notturnodal 7 al 13 marzo 2016Farmacia Comunale (Cortona)

Domenica 13 marzo 2016Farmacia Comunale (Cortona)

turno settimanale e notturnodal 14 al 20 marzo 2016Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 20 marzo 2016Farmacia Boncompagni (Terontola)

GUARDIA MEDICA

Cortona, vicolo Mancini 0575/30.37.30

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Riflessioni di Padre Samuele Duranti

Il volto della misericordiaAdamo e Eva

Su una bancarella a Cor to na ho trovato questo libro e, at tratto soprattutto dalla grafica e dal titolo, l’ho acqui-stato. E’ un volume del 1916 scritto da P. Domenico Bacci dei Mi nori. Come tutti libri acquistati per impulsosono entrati in libreria e ... dimenticati. Da tempo volevo proporre su L’Etruria la vita, in breve, dei nostri“Beati”. Ho chiesto aiuto a chi pensavo potesse avere notizie, ma non sono mai giunto a conclusione. Una sera,

per caso, ho ripreso questo libro, ho iniziato a sfogliarlo e, con sorpresa, nella seconda parte del volume contitolo “Meda glion cini sacri di Francescani Cor tonesi”, ho trovato brevi cenni di quindici beati cortonesi, moltidei quali non ne conoscevo neppure l’esistenza. Ho deciso di ripubblicarli uno per uno nel linguaggio del l’epocaa partire da questo numero. (E.L.)

altre due Nobili Signore, di cui piùvolte parla la Leggenda, cioè Isottadi Baciallo, delle vicinanze diCortona, la quale in una secondaDomenica d'Avvento assistè esorresse nelle sue braccia S. Mar -gherita venuta meno per la visioned'un angelo; e Diabella di Cortonache per la prima raccolse in unasua casetta presso S. Francesco imalati di Margherita alla quale poidonò e la corredò delle suericchezze, gettando così i fonda-menti dell'odierno Ospedale.

Si potrebbe altresì annoverarele due pietose Signore Raineria eMarineria che furono le prime

Benefattrici fino dal giorno in cuiMargherita si rifugiò a Cortona, eche mai l'abbandonarono nellesue necessità. Però rimane incertose tutte queste pie Donne vestisse-ro l'abito del Terz'Ordine.

Nella Leggenda si fa menzioneancora di un certo F. Marziomantellato che si trovò presentead un'estasi di S. Margheritanell'Oratorio di S. Francesco,insieme alla B. Egidia o Gilia, chefu ripreso dalla Santa di alcunidifetti per ordine del Signore e chepoi fu adibito da Ser Badia diVentura al servizio della Chiesa diS. Basilio.

di Angori e BarboniVendita e assistenza tecnica

Riscaldamento e CondizionamentoP.zza Sergardi, 3 - Camucia

Tel. 0575/63.12.63Socio sostenitore “Amici di Francesca”

Portale della Chiesa di Laviano

Page 13: -Tel .( 057 ) 632 Depuratore: cosa sta succedendo? Gli ... · de ll’oro e del tessile lasciando l’at-tività turisticaa in fondo ai suoi pro- ... presenti nel nostro Comune (soprattutto

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L’ETRURIA N. 4 ATTUALITÀ

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

RICORDATO CHE: in diverse zonedel nostro territorio si stannosvolgendo i lavori per la messa aterra dei cavi per la rete in fibraottica.RICORDATO ALTRESÌ: che talilavori , qualora vengano adeguatidai cittadini gli impianti privati ,consentiranno di utilizzare serviziinnovativi ed a grande velocità ditrasmissione. CONSIDERATO: la grande impor-tanza nel portare a compimentoquesto intervento per tutto il terri-torio.CONSIDERATO: che questi lavoririguarderanno il manto stradale .CHIEDE DI : sapere quando sonoprevisti i tempi di realizzo di tale

opera.CHIEDE DI: sapere se tutte lefrazioni del territorio sarannoinvestite da questa opportunità ese no quali rimarranno fuori eperché. CHIEDE ALTRESÌ: che il Comunecontrolli le zone dove l'interventoè già stato fatto e verifichi chequesto sia stato realizzato a regolad'arte , ripristinando il mantostradale così come era prima dell'intervento. Certo di un vostro interessamentocelere e fattivo rimango a disposi-zione per qualsiasi chiarimento eattendo risposta verbale e scritta.

Nicola CariniConsigliere

Il Comune di Cortona da tem -po è impegnato in numerosi pro -getti volti a promuovere la culturadella prosocialità quale fattorepre ventivo e protettivo rispetto aifenomeni di disagio giovanile, inparticolare per prevenire il bulli-smo.

La giornata di confronto inprogramma sabato 6 febbraio2016, presso il centro Convegni S.Agostino, denominata “Lo Sport -Star Bene Insieme” è stata l’occa-

sione per fare il punto su tutte leiniziative realizzate e per rilanciarequeste tematiche.

L’obiettivo è la promozione didinamiche relazionali positiveall’interno dell’ambiente sportivo,stimolando e sensibilizzando alle -natori, insegnanti di ginnastica,genitori e cittadinanza, favorendo,così, il benessere e la sana crescitadei giovani all’interno del propriocontesto sportivo e, più in genera-le, all’interno della propria co -munità di appartenenza.

Tutto ciò troverà spazio in unspecifico Protocollo tra i soggettiche parteciperanno al percorso

formativo del progetto “Sport eProsocialità”.

Il progetto si propone di: 1)fa cilitare un clima di ascolto e dicomunicazione efficace; 2) au -mentare la consapevolezza diruolo degli adulti di riferimento;3) implementare le conoscenzesulle dinamiche dei gruppi; 4)lavorare sugli atteggiamenti diprevaricazione, favorendo lo svi -luppo di competenze di mediazio-ne e di problem solving; 5) favori-

re il riconoscimento e la regola-zione delle emozioni connesse al -l’attività sportiva; 6) aumentare lamotivazione allo sport; 7) Chiun -que esercita una funzione educati-va e di tutela nei confronti di chipratica sport è tenuto a guidarnel’impegno psicofisico nel rispettodella centralità, affermata dalla Co -sti tuzione, della persona umana;8) promuovere il concetto di mi -gliorarsi stando all’interno di ungruppo; 9) contrastare l’abbando-no sportivo.

Ass.re allo Sport Comune di Cortona

Ing. Andrea Bernardini

29 febbraio 2016

Questa pagina “aperta” è dedicata

ai movimenti, ai partiti ed all’opinione

di cittadini che vogliono esprimere le loro idee

su problemi amministrativi del Comune di Cortona

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

NECROLOGIO

continua Simona Buracci -Perché alla fine, quello del ma -trimonio, resta una dei giorni

più emozionanti della vita diuna persona”.

Ma l’attività di scrittura di unlibro può anche essere slegata dalmatrimonio.

“Per esempio, ho appenascritto un libro su richiesta diuna ragazza, per il compleanno

del marito, in cui lei ripercorreil loro fidanzamento.

Abbiamo inserito alcunefoto, parti di canzoni che hannocaratterizzato la loro storia ealcune lettere che lui le hascritto.

Insomma, un libro vero eproprio, con tutti i crismi. As -solutamente personalizzato: dal -la scelta del formato al tipo dicarta”.

Nell’era del virtuale, e del web,esistono piaceri che non passanodi moda.

“Sarà che, per deformazioneprofessionale, adoro la carta,ma per me i libri sono sacri. El’idea di scriverne uno sui fattiimportanti della vita, come lanascita di un figlio, per esem -pio, o un amore o un’amicizia,mi emoziona” conclude SimonaBuracci.

E' possibile contattare SimonaBu racci anche attraverso Fa ce -book alla pagona “La WeddingReporter”. L.L.

Professione Wedding reporter per trasformare in libro la tua storia d’amore

A terontola bene la consegna dei kit del “Porta a Porta”

Promuoveredinamiche positive

nello sport: starbene insieme

SIDERATO CHE: durante la seratadi dicembre dove la giunta si èrecata alla fratta per comunicare ipropri intenti sulla situazione i ne -rente il plesso sito nella frazione.CONSIDERATO CHE: durante laserata tra le altre cose fu affermatoche sarebbero stati effettuati alcunilavori durante le vacanze.CONSIDERATO ALTRESÌ CHE: oltrei lavori fu sostenuto dal sindaco diaver fatto richiesta all'agenzia delterritorio per una valutazione dell'immobile al fine di poter meglioportare avanti la trattativa con il

proprietario, sia ai fini di locazio-ne che ai fini di acquisizione dell'edificio.CHIEDE: di sapere se la relazionedell'agenzia è a disposizione dellagiunta CHIEDE: di sapere se le trattativecon la proprietà sono riprese e seci siano degli sviluppi.CHIEDE: di sapere se questagiunta si sia data un termine entroil quale dirimere in un senso onell'altro la "questione Fratta" e diavere delle delucidazioni in me -rito. Nicola Carini

che si affianca agli altri professio-nisti del mondo delle nozze, dan -do quel tocco di originalità chenon guasta.

“Il libro sul giorno del matri-monio può essere anche unregalo che fanno gli amici agli

sposi, per esempio. Io partecipoall’intera giornata e, prendendoappunti, racconto poi l’evento.E’ possibile inserire anche lefoto. Ne verrà fuori un vero eproprio libro, con tanto dicopertina, titolo, dedica ecc -

La raccolta differenziata è un gestodi civiltà perché conferma il ri -spetto delle persone verso l'am -biente, diventando un'abitudineculturale da insegnare ai figli,perché la civiltà è alla base di ognisocietà. Con questo spirito è par -tito con grande successo il proget-to della raccolta "porta a porta" aTerontola, secondo centro abitatoper popolazione del comune diCortona.

La popolazione ha rispostocon serietà e senso civico e inpochi giorni la consegna dei kit hasuperato quota 800 utenti sui 950previsti, oltre l'85%.

Naturalmente chi non lo aves -se ancora fatto può ritirarlo neiprossimi giorni sempre al CentroSociale di Terontola nel pomerig-gio dalle 14.00 alle 18.00.

Qui verranno consegnati sotto-lavelli, sacchi per il multimateria-

le, per la carta e per l'indifferen-ziato insieme al calendario contutte le istruzione e gli orari diconferimento.

Per il conferimento dell'orga-nico e del vetro saranno posizio-nati, al momento dell'inizio delporta a porta, dei bidoncini per lestrade in cui ognuno liberamentee in qualsiasi orario potrà conferi-re.

In questi giorni poi inizierà laseconda e delicata fase che èquella dell'eliminazione dei casso-netti stradali così da permettereun positivo ed efficace servizio diporta a porta.Informazioni e contatti:numero verde SEI TOSCANA800127484�dal lunedì al giovedìdalle 9,00 alle 12,30 e dalle 14,00alle 16,30; il venerdì dalle 9,00alle 12,30Sito web: www.seitoscana.it

Fibra ottica. Controllare il ripristino

La Scuola della Fratta

Gli anni trascorrono veloci, ma ilrimpianto per non averti più con noi edil no stro amore per te non passerannomai.

Franca, Gioia, Paola

V Anniversario20 febbraio 2011

MuzioChieli

Verso la seraAlla mezz’ombra del pesco d’autunno,quando l’inverno bussava preciso,minacciando gelo tutto all’intorno,minacciando gelo con passo deciso.

Il pettirosso gonfiava le penne,appisolato tra le foglie e le spine,mentre il randagio dritte le antenne,mentre il randagio, dal palato fine.

Le mani scarne resistono al tempo,del vecchio calvo, dal passo incerto,verso la vite al bordo del campo,verso la vite con l’occhio esperto.

Com’eran belli quei giorni di brezza,quell’aria increspata, senza profumo,sfidando l’ignoto, senza incertezza,sfidando l’ignoto, tra nebbia e fumo.

E l’ultimo bivio che ho incontrato,difficile scegliere, la parte giusta,sempre la strada, ho spesso sbagliato,sempre la strada si è fatta più angusta.

La notte fredda, ha un breve lamento,con una stretta il respiro ti toglie,che la fatica, non era un tormento,che la fatica, l’amar non distoglie.

Com’eran belli quei giorni di brezza,quell’aria sana di leccio e castagno,su quella guancia una strana carezza,Su quella guancia un bacio da sogno.

Bruno Gnerucci

L’idea nasce grazie all’intraprendenza della giornalista Simona Buracci

I futuri sposi potranno avereun libro che racconti il loro gior -no più importante.

Un libro da rileggere nel corsodegli anni, per rivivere quelleemo zioni.

A scriverlo ci pensa SimonaBuracci, giornalista di CastiglionFiorentino, che lancia l’idea dellaWedding Reporter.

“La tradizione vuole che glisposi abbiano l’album delle fotocome ricordo, ma penso sia

bello avere anche un libro cheracconti le emozioni del giornodel Sì, con le testimonianze diamici e parenti, con le promessee i colori della giornata - spiegaSimona Buracci - Per questo hopen sato di iniziare questa at ti -vità, perché credo che a duesposi faccia piacere diventare iprotagonisti di un libro. Quelloche racconta il loro amore”.

La Wedding Reporter è unafigura poco conosciuta in Italia ma

tona Città Aperta, che a mio avvisoha delle grosse lacune di imposta-zione (una recente Sentenzaindica che non vanno bene imoduli spillati ...) ci sono unaserie di circostanze che fannopensare ad una vera rincorsa perimpedire un sano e democraticoballottaggio (si parla di pochedecine di voti).

Fino ad oggi ho cercato, es -sendo io il candidato che avrebbesubito il presunto "torto" di stare avedere, guardando e valutando idati, le informazioni ricevute,tuttavia non posso più accettareche non si ricontrolli il risultatodelle elezioni, che ad oggi ripetolascia dubbi non solo al sottoscrit-to.

Se le Autorità vorranno saperedi più io sono pronto, mi assumocome sempre le proprie responsa-bilità,magari informando le stessesu fatti e circostanze che mivengono riferiti, non solo a me maanche ad alcune persone che nonfanno parte del mio schieramento.

Affermo anche che questa si -tuazione scatenerà un possibile"polverone", attirando anche versodi me antipatie ed altro, ma percome sono fatto non accetto e non

accetterò mai che le elezioni"vinte" da questa maggioranzasiano frutto (per ora è tutto daverificare ) di azioni poco chiare etrasparenti, manovre di "palazzo". Spero che si faccia luce al piùpresto, che si possa dimostrareche è stato tutto trasparente(voglio au spicare questo ), chenon esista nes suna violazione dellebasilari norme legate alle elezioniamministrative, tuttavia se verràalla luce una qualche forma diingiustizia e violazione di quantosopra esposto, qualcuno dovràrispondere!

Luciano Meoni

da pag. 1Lettera denuncia....

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L’ETRURIA N. 4 SPORT

Promozione Girone “B” A otto giornate alla fine del

cam pionato, già si delineano le 7squadre che ambiranno alla vittoriafinale e a partecipare agli spareggiplay off.

In primis, da quello che ab -biamo visto fino ad ora la vittoriafinale dovrebbe essere conquistadalla Società Chiu si, che veleggia inprima po sizione con 43 punti,quindi a 39 segue l’Antella, poi ilSansovino con 36, a 34 c’è ilSubbiano. Se guono Badesse eAudax Rufina a 33 punti, poi ilCortona con punti 32.

Questo è il novero delle squa -dre che potranno rien trare permantenre le posizioni importantiper la classifica finale.

Per la lotta a non retrocedere,le più indiziate sono, la San -giustinese, ultima in classifica con13 punti (quasi spac ciata), poi ilResco Reggello con punti 16, alterz’ultimo posto il Bibbiena a 21.Risalendo la graduatoria troviamocon 26 punti tre 3 squadre, Prato -vecchio, Caste nuovese e AudaceLegnaia.

Altre tre società potrebberoessere riassorbite nei bassifondidella classifica, Arno Laterina 28punti, Soci con 30 e Lucignano con31 punti. Anche il Cortona, aquesto punto dovrà fare moltaattenzione. Dovrà riprendere il belpercorso del girone di andata efare punti fin dal prossimo turno!.

Cortona CamuciaDopo a conclusione della venti-

duesima di campionato è moltopeggiorata la posizione in classificadegli arancioni di Testini. Attualmente con 32 punt il Cor tonaoccupa la settima posizione, chepotrebbe sembrare tranquilla, maconsiderando che la classifica nonè lunga, la nostra squadra si trovapiù vicino a quelli che occupano leposizioni di bassa classifica. La solacausa di tutto questo dipende daisoli due punti ottenuti per altrettantipareggi, soprattutto quel lo casalin-go, 1-1 rimediato addirittura conl’ultima in classifica. Se oggi avessi-mo questi due punti persiavremmo potuto respirare meglio e

stare tranquilli al 4°, o 5° posto.Comunque non allarmiamoci

più di tanto. Cerchiamo i tre punticontro il Lucignano che scenderànel prossimo turno al Maestà delSasso.

Seconda Categoria Girone “N”

In questo girone dove parteci-pano quattro squadre cortonesi,diciamo subito, che per la vittoriafinale c’è un quasi sicuro preten-dente, il Bettolle, che turno dopoturno, aumenta il suo vantaggio giàcospicuo.

I punti totali conquistati dallacompagine senese sono 56 laseconda è a 45, il Mon tagnano, chegià dista 11 punti dalla prima. Labella nota è che al terzo posto sonoappaiate a 44 punti Terontola eFratta S.Caterina che sono quasicerte di partecipare ai play off.Questo perché chi segue è ilPienza, con 37 punti, Ol moponte35 ben distanziati.

Tra le squadre, che non vorran-no retrocedere (sembra che daquesta stagione le retrocessioni sia -no solo due), il Don Bosco ePalazzo del Pero con 11 punti eultime in classifica e le più indiziate,a 16 punti il nostro Montecchio,poi in zone più tranquille, ilChianciano con 24 punti e con 25la Frat ticciola, che già è impegnatanello sprint finale per conquistarela sospirata salvezza.

TerontolaIl Terontola è in fortissima ri -

presa.Conquista quattro punti negli

ultimi due turni, pareggio per 2-2casalingo contro il sempre forteTegoleto, quindi vittoria 1-0 ottenu-ta in trasferta ad Arezzo contro iltemutissimo Olmo ponte.

I biancocelesti di GianpaoloMarchini si piazzano adeguatamen-te al 3° posto, cioè nei piani altidella classifica generale.

La compagine terontolese do -vrà mantenere questa ottima po -sizione, naturalmente se, dopo lagara del prossimo turno, incon-trando al Farinaio il Mon tec chio,otterranno un risultato che, sullacarta, è già scontato?

Zona P.I.P. Vallone, 34/I - 52042 Cortona (Ar)

Tel. 0575/67.83.44 - Fax 0575/67.97.84

29 febbraio 2016

Ricordiamo però che questoincontro è un derby tra i più sentiti,dunque tutto è possibile sul pratoverde del Farinaio.

Fratta S.CaterinaEccelso fino adesso anche il

comportamento dei rossoverdidella Fratta.

In questo campionato, mi sterBernardini ha saputo dimostrarealla prima esperienza, tutto la suacapacità di allenatore.

Attualmente anche la Fratta sitrova al 3° posto appaiata con i cu -gini di Terontola.

Nelle ultime due gare disputate,la Fratta ha conquistato il pieno di6 punti, i primi tre presi all’EnnioViti, per 3-0 nel derby contro ilMontecchio poi al Burcinella, 2-1contro i senesi del Chianciano.

Nel prossimo turno i Ber nar -dini-Boys dovranno affrontare fuoricasa la capolista Bettolle.

Nel calcio tutto ci può stare.Restiamo fiduciosi.

Circolo FratticciolaNonostante la conquista di un

solo punto nelle ultime due gare,sconfitta in casa per 3-0 contro la

dono le ultime due gare, prima incasa contro la Fratta per 3-0.

Altro incontro casalingo addi -rit tura contro la prima della classeBettolle, dove senza nessuna pietàvengono sconfiti i ragazzi di Mas -simo del Gobbo per 4-1.

Il Montecchio a 8 gior nate dal -la fine del campionato, è terz’ulti-mo con 16 punti. Con 11 punti ciso no Don Bosco e Pa lazzo delPero. Pensiamo che se il Mon -tecchio saprà mantenere que stovantaggio sulle ultime due, ci sonomolte probabilità di salvezza.

Forza Montecchio!Danilo Sestini

Sede di Cortona: Loc. Le Piagge, 5/A52044 Cortona (Ar)Phone: +39 0575 63.02.86Web: www.tamburiniauto.it

Sede di Arezzo: Via Edison, 1852100 Arezzo

Phone: +39 0575 38.08.97Web: www.tamburiniauto.it

vice capolista Montagnano, parteg-gio molto utile, 1-1 nello scorbuti-co campo del Palazzo del Pero.

Questo punticino fa restare lasquadra giallorossa al quint’ultimoposto con un totale di 25 punti econ molte speranze di salvezza.

Nel prossimo turno i i ragazzidel presidente Emilio Beligni,dovranno giocare tra le muraamiche contro il Guazzino, unincontro che vede questa squadraormai salva, quindi più facile daincontrare.

MontecchioPurtroppo i biancorossi del

Mon tecchio restano al palo, per -

terontola e Fratta terze in classifica

E’ del Clanis il derby degli Etruschi

Ventunesima e ventiduesima giornata dei nostri campionati

In promozione il Cortona Camucia fatica nelle ultime due gare conquistando due punti. Il Circolo Fratticciola è quint’ultimo in classifica, il Montecchio terz’ultimo

Grande impegno del Valdipierle

Termina 2-2 l’impegno inPrima categoria con il Ri -pa. Gara sofferta con il Val -dipierle in vantaggio ma

rimontato fino al 1-2. Pareggio apoco dal termine con un tiro dalladistanza di Raspati.

Dif ficile par tenza per gli Esor -

dienti contro due "scuole calcio".Ottimo 1-1 in trasferta con tro laJunior Tiferno su un cam po resodifficile dalla pioggia. Sconfittaonorevole per 0-2 contro il "C.Castello F. Giunti".

Prossimo impegno contro ilCerbara. Un’altra squadra delValdipierle che tiene alto l’onorespor tivo della nostra valle.

Nella foto il "Valdipierle Fem -mi nile C.5". Disputa il campionatou.i.s.p. femm.umbro. Si erano fer -

mate per due anni, poi grazie allavolontà di chi ama il calcio comeCristina Caprini, Chiara Orsini,Elisa Occhini, Ilaria Zoccolini,Mar tina Negroni e altre sono ri -partite. Hanno trovato in EmilioRaspati un buon mister, nel UPDValdipierle e Proloco una buona

col laborazione e disponibilità de -gli impianti sportivi.

Hanno trovato sponsor comeDeLicius, lo Scoiattolo, Merca tal -market, i Giardini, il Quadrifoglio.

Non contano molto i risultati,ma vederle giocare e lottare in unaserata fredda e piena di pioggiac’è da pensare "che brave, forzalupe": Chiara O., Martina, Ilaria,Sara, Simona, Elisa D., Gloria,Elisa P., Cristina, Elisa O., Chiara B,Martina. L. Segantini

Chianciano battuto 34-10

Un Clanis ben organizzato econ quasi tutto l’organicofinalmente a disposizionesi aggiudica quello che èor mai diventato un classi-

co della stagione rugbistica, il sentitoderby degli Etruschi contro il Chian -ciano padrone di casa.

I cortonesi, apparsi da subito ingrande condizione, impongono im -me diatamente il proprio gioco, oc -cupano con continuità la metà cam -po avversaria, continuano a guada-gnare terreno, mettendo sotto pres -sione la difesa del Chianciano e co -stringendola a numerosi falli neltentativo di contenere le incursioni eil gran lavoro di una mischia apparsaa tratti incontenibile.

Il risultato viene sbloccato pro -prio grazie alla trasformazione diuna punizione, Villanacci dalla piaz -zo la si dimostra preciso e porta isuoi in vantaggio (0-3).

Gli ospiti appaiono superiori inogni reparto, ma a fare la differenzaè soprattutto la mischia chiusa, chevince ogni pallone, ed è proprio unodei piloni, Pacchi, che sfonda la lineadifensiva dei padroni di casa eschiac cia l’ovale in meta, la successi-va trasformazione di Villanacci portail risultato sullo 0-10.

Passano pochi minuti e il Chian -ciano è ancora costretto a ricorrere

al fallo nel vano tentativo di arginarelo strapotere dei cortonesi, Villanaccisi dimostra infallibile e fa lievitareulteriormente il vantaggio (0-13).

Unica pecca di un primo tempogiocato a grandi livelli dagli uominidi Mammone, è forse la poca con -cretezza in fase realizzativa, peccache non fa corrispondere il risultatoalla gran mole di gioco prodotta, al -

meno fino a quando Bennati riesce aschiacciare alla bandierina dopo unaserie di pick and go, Villanacci tra -sforma e il tabellino può segnare unpiù veritiero 0-20.

Nel secondo tempo il Clanissem bra adagiarsi e accontentarsi diquanto fatto fino a quel momento,prestando il fianco al ritorno di unpiù determinato Chianciano che ha ilmerito di riaprire un match chesembrava già finito, e che grazie adun calcio prima e ad una meta poiaccorcia le distanze e si riporta sul10-20.

I cortonesi, pungolati dal tentati-vo di rimonta degli avversari e decisia non gettare al vento una vittoriafino a quel momento mai in discus-sione, premono sull’acceleratore, siriportano in attacco e grazie soprat-tutto alla tre quarti, che con una se -rie di azioni corali si dimostradifficil mente contrastabile, vanno a

se gno per due volte con Lusini e Cel -li, le trasformazioni di Pinceti e Vil -lanacci I fissano il risultato sul defini-tivo 10-34.

Prestazione di spessore per gliuomini di Mammone, che hanno evi -denziato una buona condizione fi si -ca, un’ottima organizzazione e tramedi gioco efficaci e a tratti spettacolari;buona prova di tutti i singoli, con unamischia protagonista del primo tem -

po e una tre quarti devastante nellari presa.

Resta grande il rammarico pernon aver avuto a disposizione, in piùdi un’occasione, tutto l’organico e dinon aver potuto, di conseguenza,sfruttare al massimo le potenzialità diuna squadra che, al completo, var -rebbe senza dubbio una delle primeposizioni in classifica.

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

The Danish GirlNella Copenhagen degli anni 20, lapittrice Gerda Wegener (AliciaVikander) chiede a suo marito, Einar,di posare per lei al posto di unamodella. Questa è la favola triste delprimo transgender raccontata dalbritannico, Tom Hooper, premioOscar per Il Discorso del Re (2010).The Danish Girl è la parabola esisten-ziale di un Eddie Redmayne/ EinarWegener che, con disinvoltura, sitramuta in Lili Elbe: la prima personaa sottoporsi all’intervento chirurgicodi riassegnazione sessuale. Per prepa-rarsi al ruolo, l’attore premio Oscarha incontrato persone della comunità transgender, avvalendosi dei preziosiconsigli di Lana Wachowski (nata Laurence) che l’ha co-diretto in Jupiter – Ildestino dell’Universo (2015). Il film è basato sul libro “La danese”, scritto daDavid Ebershoff. Si tratta di un resoconto romanzato e non di una biografiareale. L’artista Gerda Wegener era lesbica e preferiva la femminilità di Lili allamascolinità di Einar: la coppia visse una relazione aperta. La storia d’amoreraffigurata nel romanzo e al cinema è, dunque, una finzione. I dipinti sonostati creati dalla scenografa Eve Stewart e dall’artista inglese SusannahBrough. I quadri non sono repliche, esatte, dei lavori della Wegener ma sonostate adattati perché somigliassero a Redmayne. Alicia Vikander ha rivelatoche i produttori erano ossessionati dal fatto che non sembrasse danese:Gerda era bionda naturale con occhi azzurri e niveo incarnato, al contrariodell’attrice: bruna con gli occhi marroni e pelle olivastra.Giudizio: Buono

Ragget, Villanacci,(Frumiento), Bardelli (Lusini), Pinceti, Celli, Villanacci,Polvani, Monteleone, Menci, Giustinelli, Aretini, Bennati, Pacchi, Balducci,Gambella (Quaglia).

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Direttore Responsabile: Vincenzo LucenteVice direttore: Isabella BietoliniRedazione: Ivo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Laura LucenteOpinionista: Nicola CaldaroneCollaboratori: Antonio Aceti, Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta relli, Piero Borrello, Olimpia Bruni, Fran ce -sco Cenci, Gemma Forcucci, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Emanuele Mearini, MartinaMaringola, Prisca Mencacci, Mario Pa ri gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Ma rioRug giu, Da ni lo Se sti ni, Mo nia Tarquini, Elena Valli, A les sandro Ven turi, Carlo Viviani, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola Caldarone - Vice Presidente: Mario ParigiConsiglieri: Piero Borrello, Ivo Camerini, Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin cen zo Lucente, UmbertoSan ticcioli

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 22 è in tipografia martedì 23 febbraio 2016Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 4 SPORT

to il girone di andata a 17 punti eper una squadra formata da Under19 e alla loro prima esperienza inserie C si può già ritenere un buonrisultato essere sopra la zona retro-cessione.

Alle prime due giornate del gi -rone di ritorno la squadra poi eraat tesa da due incontri proibitivicontro le terze in classifica.

In queste due gare non c'è statal'impresa e la squadra cortonese harimediato due sconfitte contro laLiberi e Forti all'esordio nel gironedi ritorno per tre a zero e allaseconda di ritorno contro L'AstraChiusure Lampo per tre a uno dopoaver vinto il primo set.

Troppo il divario in classificacon queste due contendenti per leragazze Cortonesi che pure si sonobattute bene. La terza del girone diri torno in programma c'era la par ti -ta possibile ovvero quello control'Im pruneta Robur Scandicci, a Te -rontola .

La squadra si trovava a 14 puntiin classifica, tre punti sotto alleCortonesi; all'andata era stata tre auno per il Cortona ed era quindilecito attendersi un risultato positi-vo. La gara era molto sentita e va -leva molto anche per la classifica: leragazze di Carmen non hanno az -zec cato la "giornata" giusta e hannoceduto, in casa per 3 a zero eadesso si trovano sempre a 17 puntima assieme allo Scandicci e al Ca -lenzano che evidentemente si sonorafforzate rispetto all'andata!

La posizione è la terzultima.Quindi per entrambe le squadre

del Cortona Volley ci sarà un gironedi ritorno molto combattuto edimportante. Non c'è in palio solo lasalvezza per entrambe le formazionima anche la conferma della validitàe dell'importanza di un progetto cheè stato intrapreso diversi anni or so -no e viene portato avanti con serietàe lungimiranza.

Si è puntato sui giovani in as -so luto sia per il maschile che peril femminile ed era logico atten-dersi che ci sarebbe stato da lot ta -re sino all'ultima partita per la sal -vez za. R. Fiorenzuoli

Camucia di CortonaPrimo piano arredamenti

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AbbonamentiOrdinario € 35,00 - Sostenitore € 80,00 - Benemerito € 105,00

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Il 20 febbraio si è disputata laterza giornata del girone di ri -torno per entrambe le squadredel Cortona Volley. Il girone diandata per la squadra maschi-

le pur tra le tante difficoltà eraterminato con il benaugurante tie-break contro la squadra Shooting diArezzo e la squadra Cortonese avevadato segni di ripresa: grazie al rien -tro di alcuni infortunati, la maggioredeterminazione e concentrazioneaveva fatto intravedere una squadradiversa più completa e combattiva.

La squadra maschile allenata daMarcello Pareti aveva iniziato benela seconda fase di questo campiona-to vincendo contro la Norcineria To -sca na. Alla prima giornata del gi ro -ne di ritorno infatti contro i cuginidi Foiano i ragazzi Cortonesi eranoriusciti a strappare una vittoria im -portantissima per tre a uno al ter mi -ne di una vera e propria battagliaso prattutto nel terzo set terminatoper 27 e 29.

Gara che aveva permesso di so -pravanzare i Foianesi in classifica.Purtroppo a questa prima vittorianon è seguita la continuità: infattialla seconda del girone di ritornocontro le Terre Cablate Cus Siena iragazzi del presidente Lombardini

otto gare alla fine del campionatohan no perso per tre a uno dopoaver conquistato il primo set. Con -tro una squadra di fondo classificaci si aspettava un risultato diversovi sto il trend delle ultime gare e so -prattutto la necessità di dover re cu -perare punti e posizioni in classificaper allontanarsi dalla zona retroces-sione.

Così la terza giornata del gironedi ritorno era una gara davveroproi bitiva: infatti il Cortona volleyera atteso dalla difficile trasfertacon tro la Sales Volley, quarta in clas -sifica. Nella gara del 20 febbraio iragazzi di Pareti hanno combattutobene ma contro i più forti avversarisono riusciti a strappare solo il se -condo set!

Per centrare la salvezza occor-rerà che la compagine si compattimag giormente: sia più determinatae agonistica e soprattutto ritrovi tuttiquegli elementi che finora non han -no potuto fornire il loro apporto, almassimo della forma.

Ci sarà da lottare fino all'ultimopunto dell'ultima partita ed inquesto dovrà essere bravo l'allena-tore a mantenere unità e concentra-zione.

La squadra femminile allenatada Carmen Pimentel aveva termina-

Le prime tre giornate nel girone di ritorno

Domenica 21 febbraio siè giocata la 22ª giorna-ta del campionato dipromozione girone B.La squadra allenata da

En rico Testini sta disputando unbuon campionato e anche se altermine del girone di andata era inuna posizione di classifica migliori

dopo sette giornate del girone diritorno si trova comunque a ri dos -so delle prime in classifica con 32punti a soli 4 dalla terza posizione.Nel distanziarsi piano piano dallavetta stanno pesando i numerosipareggi che la compagine sta ot -tenendo anche contro compagininon trascendentali.

Di recente parlando con l'alle-natore era proprio questo il cruc -cio che aveva, cioè quello di nonriuscire a vincere le partite possi-bili pur restando quello della suasquadra un ottimo livello di giocoe un ottimo rullino di marcia.

L'arrivo dell'esperto difensoreTori e dell'attaccante italobrasilia-no hanno risolto solo in parte iproblemi che la squadra avevapre sentato nel confronto con lecompagini più quotate.

Si è detto anche che stannope sando mentalmente sulla squa -dra e sull'approccio alle gare lafatica, mentale e fisica, di aversopperito a qualche mancanza nel

girone di andata con una concen-trazione e una determinazionedav vero notevoli in tutte le garedella prima parte della stagione eanche se a livello inconscio ci puòessere stato un rilassamento cheha portato a una minore cattiveriaagonistica che hai influito in mododeterminante in alcune gare.

Si sta comunque parlando didettagli per raggiungere la presta-zione ottima visto che la squadrapur pareggiando si mantiene nelleparti alte della classifica, complicianche i pareggi delle dirette avver-sarie.

Così non si può essere certoessere scontenti della gara control'Antella, seconda in classifica cheè stata pareggiata appunto in sferta, con un pizzico di fortuna èvero, ma che comunque hai e -spresso appieno il potenziale della

squadra arancione. Resta un po'di rammarico semmai per il pa -reg gio casalingo contro l'ultima inclas sifica quella Sangiustinesecon tro la quale i tre punti pareva-no scontati. Un uno a uno che hascontentato molti soprattutto per ilmodo in cui è arrivato.

Infine raccontiamo la terzapartita di questo trittico quellacon tro il Badesse squadra che so -pravanzava il Cortona Camucia diun solo punto in classifica.

In trasferta la compagine diTe stini ha lottato tenacemente,come nella gara contro il Soci manon si è andati oltre l'ennesimopa reggio.

Risultato che incontra moltocomunque in questa giornata vistoche ben 6 delle 8 gare sono termi-nate in parità.

Così quando mancano otto ga -re al termine del campionato re -go lamentare la squadra arancione

ha 32 punti in classifica.Occorrerà giocare tutte le re -

stanti gare con molta attenzione acominciare dalle prossime duecontro il Lucignano a ridosso degliarancioni in classifica e contro ilBibbiena che ha diversi punti inmeno della squadra Cortonesema che è pur sempre molto te mi -

bile.Il lavoro di Testini fin qui è

stato ineccepibile e con l'arrivodella primavera il suo gioco do -vrebbe trarne vantaggio.

La squadra è in forma e atleti-camente allenata molto bene. Igio vani della Juniores stanno dan -do un buon rapporto e i fuoriquo ta sono ben inseriti.

Se le energie saranno suffi-cienti siamo certi che da qui allafine del campionato le potenzialitàancora inespresse di questo grup -

po si vedranno.Basterà ritrovare quella con -

centrazione e determinazione equel pizzico di spavalderia che hacaratterizzato la squadra del gi -rone di andata e che ne ha fattauna delle realtà rivelazione di que -sto campionato all'esordio.

Riccardo Fiorenzuoli

ASD Cortona CamuciaCortona Volley

Presentato il cartellone gare della stagione golfistica 2016

Campione interprovinciale

La squadra Under14 maschi-le del Cortona Volley, con labella vittoria del 13 feb -braio per 3 set a 0 sulla

squadra Star Volley di Rigutino, silaurea campione interprovincialedi Arezzo e Siena ed accede al gi -rone regionale.

La squadra di Marcello Paretie Federico Ciampi era arrivataall’ultima giornata di campionatocon un ritardo di due punti dallacapolista: la Star Volley degli ag -guerriti ragazzi di Emiliano Nan -desi e, al Palaciotola, ha cercatocon determinazione, fin dal fischiod’inizio, di ottenere il risultato pie -no e strappare il titolo provincialedi categoria.

I ragazzi del Cortona Volley ciriescono e arrivano a conquistare

tre punti in modo netto, con unbuon gioco ed una buona presta-zione di tutti gli atleti. Complimentia Federico Ciampi, al direttoretecnico Marcello Pareti (che conla vittoria di oggi bissa il successoUnder 14 del 2013) e soprattuttoai terribili ragazzi bianco-azzurri:Giovanni Sposato (Capitano),Federico Presentini, Edoardo Neri,Lorenzo Rapini, Razvan Gilcoaia,Lorenzo del Santo, Lorenzo Cosci,Francesco Ridoni, Francesco In fe -lici, Damir Salijevic, ed anche igiovanissimi Under 12 che si sonoalternati nell’arco del campionato:Lorenzo Berti, Riccardo Bottacin,Lo renzo Suardi, Mattia Fragai,Leo nardo Ferrari, Andrea Va -lentini.

ASD Cortona Volley

Presentato dal Direttore delGolf Club Valdichiana An -drea Guerrini e dalla ViceSin daco del Comune di Si -

nalunga Vanessa Bastreghi, il ca -lendario delle gare e manifestazio-ni dell'anno 2016 del circolo gol -fistico.

Il circolo nasce nel 2003, edal 2011 sotto la Presidenza diMar co Iannucci, nonché vice pre -sidente del Comitato RegionaleToscano della Federazione ItalianaGolf, è stato oggetto di notevoli tra -sformazioni sia in termini di mi -gliorie al campo che organizzative,tra cui la nomina nel 2014 del di -rettore Andrea Guerrini, che at -tualmente è il regista degli eventisportivi in calendario. “Il golf tor -na protagonista, anche nelle Olim -piadi che si svolgeranno quest'an-no in Brasile, e noi abbiamo lafortuna di avere un bel percorsonella splendida cornice della Val -dichiana - dichiara Vanessa Ba -stre ghi, Vice Sindaco del Comunedi Sinalunga - Un circuito che vedela presenza di numerosi giocatorie un calendario di eventi intenso.Elementi che contribuiscono adarricchire un’offerta sportiva chenel nostro territorio è moltoelevata e che rappresenta un veroe proprio fiore all’occhiello”.

Il campo è composto da 9 bu -che e si estende per circa 15 ettaricon un par di gioco 34, che ad og -gi conta circa 130 atleti frequenta-tori, e con un trend in continua dicrescita, richiamando anche gio -catori di secondo circolo e tesse-rati liberi. “Il calendario gare diquesto 2016, tra l'altro già partitoalla grande, con una presenzaconstante di circa 50-60 giocatorinel week end, provenienti nonsolo dal territorio senese, ma an -che aretino e da fuori regione co -me l'Umbria, - racconta AndreaGuer rini - fa capire che è unosport che sta diventando semprepiù popolare, con nuovi giocatori,di ogni età e che rispecchia lenuove regole volute dalla Fe de -razione Italiana Golf, di voler fargiocare tutti, ammettendo peresempio alle gare i neofiti sin dasubito, e questo credo sia straor-dinario. Si gioca sempre, siamosempre aperti e ci sono competi-zioni anche infrasettimanali per isuper patiti di golf e per tutti ilivelli di gioco, e direi di tempo,come le gare a 9 buche. Molte conle iniziative per i ragazzi conPINOCCHIO SUL GREEN promossodalla Fig e dal Comitato Regionale- conclude Guerrini."

Prisca Mencacci

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52042 CAMUCIA (Arezzo)

Golf Club Valdichiana

Cortona Volley Under 14 maschile

Giovanissimi A Cortona Camucia

Pulcini Cortona Camucia