Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

11
Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici

Transcript of Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Page 1: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici

Page 2: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Artefatti da movimento

Durante ciascun esame RM si possono presentare degli artefatti da movimento di una o piu’ parti anatomiche del paziente

Gli artefatti sono praticamente sempre indesiderati, e devono essere ridotti al minimo possibile per evitare il degrado dell’immagine.

Page 3: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Artefatti da movimentoQuesti artefatti possono essere:

-Fisiologici (prevedibili): respirazione, peristalsi intestinale, battito cardiaco, pulsazione vascolare, movimento degli occhi, pulsazione liquido cefalo rachidiano, deglutizione

-Non prevedibili: movimenti volontari o involontari (ma non fisiologici) del paziente.

Page 4: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Movimenti non prevedibiliQuesto tipo di movimento, definiti non prevedibili, sono sicuramente i piu’ problematici da gestire.

E’ da specificare che, spesso, durante la preparazione del paziente ci si pu0’ gia’ rendere conto se il paziente creera’ dei problemi durante l’esame (pazienti claustrofobici, pazienti insofferenti o poco collaboranti, bambini, pazienti con spasmi o tic)

Solitamente esistono poche tecniche utili:a)Maggior immobilizzazioneb)Utilizzo di sequenze velocic)Esecuzione delle sequenze nei periodi di maggior immobilita’d)Sedazione

Tra le novita’ tecnologiche sono anche da citare delle sequenze specifiche che permettono, tramite particolari acquisizioni e ricostruzioni, a diminuire notevolmente gli artefatti.

Page 5: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

DeglutizioneQuesto artefatto e’ ovviamente completamente paziente-dipendente, ma bisogna anche considerare che e’ impossibile mantenere l’immobilita’ assoluta per 3-5 minutiSoluzioni:-Massima collaborazione del paziente-Deglutizione anche ripetuta ma molto leggera-Banda di presaturazione coronale posizionata sui tessuti del collo (non attuabile nello studio del collo, ma solo per il rachide cervicale)

Page 6: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

RespirazioneQuesto movimento e’ molto fastidioso in molti studi RM, torace, addome, colonna, pelvi.

Soluzioni possibili:-Apnea-Sincronizzazione Respiratoria (fascia esterna o rilevatore virtruale)-Presaturazione coronale sui tessuti sottocutanei della parete addominale

Page 7: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Movimento degli occhiAltro movimento paziente dipendenteE’ un movimento difficile da controllare o limitareSoluzioni:-Sequenze veloci-Fissare un punto preciso-Se non devono essere studiate le orbite si possono posizionare delle presaturazioni che cancellano il segnale dei globi oculari

Page 8: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

PeristalsiL’unica soluzione per ridurre la peristalsi intestinale e’ utilizzare farmaci specifici.

L’uso di sequenze veloci puo’ essere di aiuto, ma non e’ sempre possibile soprattutto per le risoluzioni richieste in zona pelvica

Farmaci antiperistaltici (buscopan ecc….)

Page 9: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Pulsazione vascolareDovuti al movimento ritmico delle pareti vascolari, e al passaggio del sangue al loro interno.Solitamente presenti solo a livello delle arterie.

Soluzioni:-Le presaturazioni possono annullare il segnale intravascolare-Sincronizzazione cardiaca per i movimenti delle pareti

Page 10: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Battito cardiacoPer eliminare gli artefatti da movimento cardiaco:-Se non e’ da studiare il cuore si puo’ posizionare una presaturazione-Se e’ da studiare il cuore e’ necessaria la sincronizzazione cardiaca

Page 11: Tecniche di riduzione degli artefatti fisiologici.

Pulsazione liquido cefalo rachidiano

Il liquido cefalo rachidiano circola negli spazi subaracnoidei, con ritmo sincrono al ritmo cardiaco, movimento che puo’ causare zone di segnale vuoto.

Uso della compensazione di flusso

Uso di sincronizzazione cardiaca