Tecniche Compositive della Musica Contemporanea
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TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 1 of 161
Tecniche Compositive Moderne eContemporanee(v1.0.1-6-g6de4749 2015-12-13)
Nicola Bernardinicon Anna Terzaroli e Giuseppe Silvi
Conservatorio “S.Cecilia” Roma - A.A. 2014-2015
Copyright c© 2015 Nicola Bernardini, Anna Terzaroli, Giuseppe Silvi<[email protected]>This work comes under the terms of theCreative Commons c© BY-SA 2.5 license
(http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5/)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 2 of 161
Contesti Storici (1)
Secolo XIX 1mo sviluppo industria-le (mobilita fisica, nuo-va definizione delle clas-si sociali, nascita delproletariato)
Siderurgia
Fine Secolo XIX –Inizio Secolo XX
2do sviluppo industria-le (sviluppi tecnologici,crescita demografica)
Fonti energe-tiche,chimica
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 3 of 161
Contesti Storici (2)
Secolo XX Capitale monopolistico efinanziario (welfare, na-scita del terziario, prole-tariato “nazionale”)
Fonti energetiche
Fine Secolo XX –Inizio Secolo XXI
Societa dell’informazio-ne (globalizzazione, pre-cariato)
Informazione
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 4 of 161
Crescita demografica
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 5 of 161
Aspettative di vita
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 6 of 161
Contesti Storici – K-waves (1)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 7 of 161
Contesti Storici – K-waves (2)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 8 of 161
Contesti Storici – K-waves (3)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 9 of 161
1800 1900
Compositori
Musica
Politica
ScienzaTecnologia
Cultura
1895
Freud: Studienüber Hysterie
1848
Marx & Engels:Manifest der
Kommunistischen Partei
1882
SIAE
1815
Congressodi Vienna
1870
Unitàd’Italia
1860
Meucci:Telefono
1877
Edison’sPhonograph
1880
Edison’sLight Bulb
1824
Beethoven:Symphonie n.9
1871
Verdi:Aida
1876
Wagner: Der Ringdes Nibelungen
1888
Mahler:Symphonie n.1
Ludwig Van Beethoven (1770-1827)
Fryderyk Chopin (1810-1849)
Franz Liszt (1811-1886)
Richard Wagner (1813-1883)
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Johannes Brahms (1833-1897)
Claude Debussy (1862-1918)
Gustav Mahler (1860-1911)
Arnold Schœnberg (1874-1951)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 10 of 161
1900 2009
Compositori
Musica
Politica
ScienzaTecnologia
Cultura
1921
Wittgenstein:Tr actatus
Logicus-Philosophicus
1922
Joyce:Ulysses
1927
Proust: À laRecherche duTemps Perdu
1949
Adorno:Filosofia della
Musica Moderna
1966
Baran & Sweezy:Il Capitale
Monopolistico
1979
Ly otard:La ConditionPostmoderne
1996
Castells:The Rise of the
Network Society
2000
Klein:No Logo
1916
RelativitàGenerale
1928
NastroMagnetico
1941
Computers
1954
Sintesi Digitaledei Suoni
1974
Internet
1975
PersonalComputers
1979
CD
1983
YamahaDX7
1984
Il SoftwareLibero
1914
Prima GuerraMondiale
1918
RivoluzioneRussa
1922
Fascismo
1933
Nazismo
1939
Seconda GuerraMondiale
1968
MovimentoStudentesco
1989
Crollo delBlocco Est
2001
Attacco alleTorri Gemelle
1906
Ives: CentralPark in the Dark
1909
Schönberg: FünfOrchesterstücke op.16
1923
Schönberg:Suite op.25
1931
Varèse:Ionisation
1936
Webern:Variationen op.27
1952
Cage:4’33"
1956
Xenakis:Metastasis
1960
Stockhausen:Kontakte
1968
Berio:Sinfonia
1984
Boulez:Répons
1985
Nono:Prometeo
Arnold Schœnberg (1874-1951)
Anton von Webern (1883-1945)
Alban Berg (1885-1935)
John Cage (1912-1992)
Bruno Maderna (1920-1973)Debussy (1862-1918)
Pierre Boulez (1925-)
Karlheinz Stockhausen (1928-2007)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 11 of 161
Caratteristiche della Musica del ’900 (1)
Tecniche compositive della prima meta del secolo (1):
Armonia: tardo–romanticismo, necessita evolutiva dellefunzioni armoniche tonali:
Sostituzioni funzionaliProgressivo allontanamento delle polaritaPerdita di funzionalita e nascita di progressioni nonfunzionaliAtonalita (pantonalita)altre strade: recupero della modalita, formule cadenzalialternative
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 12 of 161
Sostituzioni funzionali (1)
armonia classica – note funzionali: tonica, mediante,settima
sostituzioni classiche (accordi con note funzionali incomune):
funzione tonica: accordi sul primo grado, accordi sul sestogrado, accordi sul terzo gradofunzione sottodominante: accordi sul quarto grado, accordisul secondo gradofunzione dominante: accordi sul quinto grado, accordi sulsettimo grado
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 13 of 161
Sostituzioni funzionali (2)
la sostituzione funzionale permette l’estensione dellatavolozza di colori armonici senza variare la funzionalitatonale degli accordi
Il meccanismo si estende attraverso le dominantisecondarie, le dominanti estese, ecc.
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 14 of 161
Sostituzioni funzionali (3)
All’inizio del ’900 il meccanismo delle sostituzioni e statoormai sfruttato in tutto l’insieme cromatico
Schonberg chiama le funzioni “regioni tonali” riassumendocosı le relazioni tra la tonica e gli altri accordi (in base allaquantita di note in comune):
diretteindirette vicineindiretteindirette remotedistanti
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 15 of 161
Sostituzioni funzionali (4)
SM
mM
sm
MMMm
smsm
MD mqMSMMsm
SMMSMmSMSMSMsm
STM
STSMSTm
STsm
mqmq
mqmq
mmmm
smsm
TON
DOM
SDOM
sm
m
ton
sd
q
SM
M
SMsm
Np
dorST
MmSMsm
Mm
smSM
Mm
vicine e diretteindirette vicineindiretteindirette remotedistanti
DO
FA
SOLmi
la
re
SOL#sol#DO#do#
DO#do#FA#fa#
FA#fa#SIsi
RE
LA
MI sol
do
fa
RE
SI
MI
LA
si
mi
la
SOLsol
DOdoFAfa
SOL
reRE
solDOdo
Figura: Regioni delle tonalita maggiori (cf. Arnold Schonberg, TheStructural Functions of Harmony, W.W.Norton & Company, 1954,p.20)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 16 of 161
Sostituzioni funzionali (5)
Np
q
ton
sdom
DOM
M TONm
sm SM SDOM
sm# SM#
m# M#subTsubt
vicine e diretteindirette vicineindiretteindirette remote
do
sol
fa
SOL
LA
Re
la
SIsi
MImi DO
FA
mi MI
la LA
Figura: Regioni delle tonalita minori (cf. Arnold Schonberg, TheStructural Functions of Harmony, W.W.Norton & Company, 1954,p.30)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 17 of 161
Armonia Cromatica
Nell’armonia cromatica il meccanismo si inverte. Mantenendoil principio delle note comuni e/o vicine vengono stabiliterelazioni non funzionali dal punto di vista tonale:
relazione cromatica delle medianti
sequenze per toni vicini
sequenze reali (trasposizioni non-diatoniche)
movimenti paralleli delle voci
sistemi alternativi di composizione degli accordi
sospensione della tonalita
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 18 of 161
Relazioni cromatiche delle medianti (1)
due accordi si trovano in relazione cromatica dellemedianti quando sono della stessa qualita (maggiore ominore) e le loro note fondamentali si trovano ad unintervallo di terza (maggiore o minore)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 19 of 161
Relazioni cromatiche delle medianti (2)
Esempi (1):
�� ��
���
�� ����
���� �� ���
�������
����
Figura: Relazioni cromatiche delle medianti maggiori
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 20 of 161
Relazioni cromatiche delle medianti (3)
Esempi (2):
��� �
������
�� ���
� ����
�� ����� �
����
����
Figura: Relazioni cromatiche delle medianti minori
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 21 of 161
Relazioni cromatiche delle medianti (4)
Estensioni: relazioni doppiamente cromatiche (ad es. Domib)
. . .
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 22 of 161
Sequenze per toni vicini (1)
Figura: Liszt, Nuages Gris (1881), batt.33–48
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 23 of 161
Sequenze per toni vicini (2)
tre gesti indipendenti: (uno ascendente, uno discendente,uno statico)
dissonanze non risolte, tonalita sospesa (anche alla fine)
nell’elemento centrale, a partire dalla battuta 35, armonieaumentate (divisione simmetrica dell’ottava)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 24 of 161
Sequenze reali (1)
63
63
63
63
63Re Sol Si Sol Do faDo La
Quinta diminuita al bassoMediante cromaticaSequenza a trasposizione reale
Figura: Wagner, Siegfried (1871), Atto II, Scena I
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 25 of 161
Sequenze reali (2)
In questo esempio si notano:
due relazioni non canoniche di quarta aumentata (Labemolle-Re e Sol bemolle-Do)
una sequenza reale
toniche “locali”
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 26 of 161
Movimenti paralleli (1)
Figura: Wagner, Gotterdammerung (1874), Atto III, Scena 2
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 27 of 161
Movimenti paralleli (2)
Per rappresentare un volo di uccelli, Wagner utilizza:
una successione non funzionale di accordi di settimasemi-diminuita
in questo caso, le voci perseguono ciascuna un proprioobbiettivo separato
muovendosi cromaticamente o per toni vicini
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 28 of 161
Composizione degli accordi (1)
Oltre alle alterazioni degli accordi convenzionali utilizzate inabbondanza nella musica romantica, si osservano:
accordi di terze con doppie medianti, toniche, quinte esettime
configurazioni diverse, quali
accordi costruiti su seconde (settime) (anche soli toniinteri)accordi costruiti su quarte (quinte)accordi costruiti su intervalli misti
accordi politonali
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 29 of 161
Composizione degli accordi (2)
Esempio: l’accordo Petruska (Do/Fa#)
64
64
Fa#
Sol SolDo Do
Figura: Stravinksij, Petruska (1911), Second Tableau
(parte inferiore) (parte superiore)
Introduzione
Contesto
Musica
Armonia
Sostituzioni
Cromatismo
Toni Vicini
Seq. Reali
Mov. Paralleli
Comp. Accordi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 30 of 161
Composizione degli accordi (3)
La politonalita si distingue dagli accordi di terze con11me/13me aggiunte, ecc. quando vengono utilizzati altrimezzi per asserirla, come:
la separazione del movimento delle voci
la separazione dei registri
la separazione dei timbri
la separazione delle progressioni
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 31 of 161
La dimensione orizzontale
recupero modale delle scale diatoniche
altre scale di sette note non-diatoniche
scale con meno di sette note:
scale pentatonichescale esatonali
scale di otto note (ottatoniche)
scale cromatiche
scale microtonali
modi a trasposizioni limitate
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 32 of 161
Recupero modale delle scale diatoniche (1)
Recupero modale (1):
�� � � ��� �� Do ionico
��� � ���� � �� Do dorico
���� ����� �� �� Do frigio
��� � ��� �� � Do lidio
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 33 of 161
Recupero modale delle scale diatoniche (2)
Recupero modale (2):
��� � ��� �� �Do misolidio
���� ���� ��� �Do eolico
���� � ���� �� ��� Do locrio
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 34 of 161
Recupero modale delle scale diatoniche (3)
����� ���
� � ���� � �� ��� �� ��� ��� � � ��� ��
������ ��� ���
Figura: Bartok, Musica per Archi, Percussioni e Celesta, IV, batt.5-9 (solo melodia)
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 35 of 161
Altre scale di sette note non-diatoniche (1)
Ci sono altre scale di sette note (senza modalita definita)costruibili sui due modi seguenti:
���� ���� � � ������ ���� � ��
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 36 of 161
Altre scale di sette note non-diatoniche (2)
Entrambi:
sono costruite da sequenze di seconde maggiori e minori
non sono riproducibili mediante trasposizione di modidiatonici
assieme alle scale diatoniche, queste scale (e le loro 14permutazioni) esauriscono le possibilita scalari di settenote
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 37 of 161
Scale pentatoniche (1)
Le scale pentatoniche “classiche” possiedono le seguenticaratteristiche:
cinque note per ottava
costruite con sequenze di seconde maggiori e terze minori
senza semitoni
non permettono una costruzione agevole di accordi tonali
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 38 of 161
Scale pentatoniche (2)
Figura: Bartok, Il Castello del Duca Barbablu (rid. per piano)
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 39 of 161
Scale pentatoniche (3)
In tempi piu recenti sono state utilizzate scale pentatonichecostruite in altri modi (ad es. seconde minori/terze maggiori)
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 40 of 161
Scale esatonali (1)
E possibile costruire solo due tipi di scale esatonali a toni interi:
� ���� � �� � � ���� ���� � ���
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 41 of 161
Scale esatonali (2)
Figura: Paul Dukas, Ariane et Barbebleue, (1906) Atto III
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 42 of 161
Scale esatonali (3)
Caratteristiche:
scale simmetriche
ancora piu limitate, armonicamente, delle scalepentafoniche
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 43 of 161
Scale ottatoniche (1)
Termine generico che si riferisce ad una scala specifica, anchedetta
scala a toni/semitoni
scala diminuita
����� ��� � �������� ������ ����
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 44 of 161
Scale ottatoniche (2)
Figura: Alexsandr Scrijabin, Preludio op.74 n.5, (1914), batt.14-17
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 45 of 161
Scale cromatiche
Nella musica del novecento l’uso di scale ed armoniecromatiche riveste una funzione ed un’importanzaparticolare (saturazione cromatica ecc.).
Talvolta pero l’uso del cromatismo serve a soluzionidiverse, come ad esempio:
�� ��� �� �� �� � �� � ��� ���23
� �� �����
Figura: Paul Hindemith, Sonata per trombone e pianoforte,(1941) batt. 1-5
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 46 of 161
Scale microtonali (1)
La musica del novecento ha visto una riscoperta ed unarivisitazione della microtonalita.
Le scale microtonali hanno le seguenti caratteristiche:
gli intervalli sono suddivisi in divisioni piu piccole delsemitonopossono essere temperate o non-temperatevengono utilizzate in termini espressivi o integrate in undiscorso compositivo piu ampio
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 47 of 161
Scale microtonali (2)
Figura: Witold Lutoslawski, Livre pour Orchestre (1968),batt.1-4 (solo Vln I)
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 48 of 161
Modi a trasposizioni limitate (1)
Identificati da Olivier Messiaen, i modi a trasposizionelimitata sono scale da sei a dieci note che hanno meno didodici trasposizioni senza duplicazione di classi di altezze.
I modi a trasposizione limitate consistono in questo:
sequenze qualsiasi di intervalli ammettono 12 trasposizionicromatiche diverse all’interno di un’ottavatuttavia, sequenze di intervalli simili, come ad esempio lescale a toni interi, le scale a toni e semitoni, ecc.ammettono un numero di trasposizioni minore di dodici epoi si ripetono
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 49 of 161
Modi a trasposizioni limitate (2)
���� ������� � ������ � ��� ���
Figura: Modi a trasponibilita limitata
esistono 16 modi a trasponibilita limitata
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 50 of 161
Sviluppi ritmico/metrici
Terminologia:Ritmo Organizzazione del tempo musicalePulsazione Segmentazione del tempo in parti
ugualiMetro Raggruppamento delle pulsazioni in
gruppi di due, tre, quattro, ecc. consuddivisione degli accenti
Battuta Raggruppamento intero del metroRitmo semplice Suddivisione binaria delle pulsazioniRitmo composto Suddivisione ternaria delle pulsazioni
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 51 of 161
Suddivisioni Tradizionali del Ritmo
RaggruppamentiDue Tre Quattro
Semplice 22
24
28
32
34
38
316
42
44
48
416
Composto 64
68
616
94
98
916
124
128
1216
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 52 of 161
Suddivisioni Tradizionali del Metro
Doppio 1 2 | 1 2 |> – > –
Triplo 1 2 3 | 1 2 3 |> – – > – –
Quadruplo 1 2 3 4 | 1 2 3 4 |> – (>) – > – (>) –
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 53 of 161
Ritmo scritto e ritmo percepito (1)
Lo iato che separa ritmo scritto da ritmo percepito(contrasto/separazione tra metro, battuta e suddivisone) vienespesso usato nella musica contemporanea per:
dissonanza ritmica
raddoppiare il significato ritmico di un dato passaggio
condizionare l’interpretazione
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 54 of 161
Ritmo scritto e ritmo percepito (2)
Figura: Anton Webern, Variationen Op.27 n.2, batt.1–4
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 55 of 161
Tecniche metriche contemporanee (1)
Metri variabili
Metri asimmetrici
Metri tradizionali con disposizioni metriche asimmetriche
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 56 of 161
Tecniche metriche contemporanee (2)
Figura: Milton Babbit, Three Compositions for Piano (1947), n.1,
batt.9–12
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 57 of 161
Tecniche metriche contemporanee (3)
dove :batt.9 batt.10 batt.11 batt.12
MD: pausa 6+6 6+6 1+5+2+4MS: 5+1+4+2 4+2+5+1 6+6 pausa
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 58 of 161
Tecniche metriche contemporanee (4)
Dispositivi polimetrici (1):
A) stesso metro sfasato
B) metri diversi con battute coincidenti
C) metri diversi e battute non coincidenti
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 59 of 161
Tecniche metriche contemporanee (5)
Esempio di polimetro di tipo B (raro):
Figura: Igor Stravinskij, Petruska (1911), primo quadro
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 60 of 161
Tecniche metriche contemporanee (6)
Dispositivi polimetrici (2):
polimetri nascosti:
Figura: Bela Bartok, Quartetto n.3 (1927), II
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 61 of 161
Tecniche metriche contemporanee (7)
che in notazione esplicita diventano:
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 62 of 161
Valori aggiunti e ritmi non-retrogradabili (1)
Alcune formalizzazioni di Oliver Messiaen (1):
Valori aggiunti:
Figura: Olivier Messiaen, La Technique de Mon Langage Musical, Ex.13
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 63 of 161
Valori aggiunti e ritmi non-retrogradabili (2)
Alcune formalizzazioni di Oliver Messiaen (2):
Ritmi non-retrogradabili (palindromi):
Figura: Olivier Messiaen, La Technique de Mon Langage Musical, Ex.16
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 64 of 161
Ametricita e politempo (1)
Le modulazioni ritmiche sono un’altra tecnica molto utilizzatanelle composizioni del ’900.Un esempio semplice:
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 65 of 161
Ametricita e politempo (2)
Modulazioni ritmiche molto serrate portano all’ametricitacaratteristica di molta musica contemporanea. L’ametricitapone, tra le altre difficolta, seri problemi di notazione.Esempio risolto con notazione proporzionale:
Figura: Luciano Berio, Sequenza I (1958), primo rigo
Melodia
Modi Diat.
Scale non-diat.
Pentatoniche
Esatonali
Ottatoniche
Cromatiche
Microtonali
Transpos. Lim.
Ritmo
Tradizione
Percezione
Tecniche
Politempo
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 66 of 161
Ametricita e politempo (3)
Esempio di politempo, con notazione simultaneamentepolimetrica e proporzionale:
Figura: Nicola Bernardini, D’Altro Canto (1991), pg.18
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 67 of 161
Sviluppi Formali
sviluppi delle forme tradizionali:
forme ternarierondoforma sonatavariazioniforme contrappuntistiche
nuovi sviluppi:
forme geometricheforme aperteforme non-organiche
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 68 of 161
Forme ternarie (1)
Con la dissoluzione dell’impianto tonale le formetradizionali perdono il loro impatto espressivo. Per questomotivo, queste forme subiscono notevoli scostamenti dalleloro accezioni tradizionali.
Forme Ternarie - Esempio: Claude Debussy, Danseuses deDelphes, dal primo libro dei preludi (1910).
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 69 of 161
Forme ternarie (2)
Figura: Claude Debussy, Danseuses de Delphes, batt.1-6
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 70 of 161
Forme ternarie (3)
Figura: Claude Debussy, Danseuses de Delphes, batt.25-31
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 71 of 161
Forme ternarie (4)
A B A’
batt.1–10 batt.11–24 batt.25–31(per la veritasolo 25–26)
nell’esempio, la segmentazione della forma e moltosfumata, e basta solo un accenno di ripresa per dare ilsenso ternario
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 72 of 161
Forme rondo e forme ad arco (1)
TradizionalmenteA B A C A (cinque parti)
oppureA B A B A (cinque parti)
oppureA B A C A B A (sette parti)
normalmente le parti sono a contrasto (armonico,timbrico, di tessitura, ecc.)
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 73 of 161
Forme rondo e forme ad arco (2)
utilizzate in forma non convenzionale nella musica del’900, e in particolare:
sequenze di tonalita non convenzionaliriduzioni a forme ad arco con sequenze non convenzionaliecc.
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 74 of 161
Form(e) Sonata (1)
La forma sonata, la cui espressivita risiede in gran partenell’esposizione e nella risoluzione di conflitti fra tonalita,perde la sua forza in un contesto tonale indebolito opolverizzato.
Cio nonostante, molti autori utilizzano la forma sonatacome canovaccio re-interpretandone i principi.
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 75 of 161
Form(e) Sonata (2)
Esempio: Bela Bartok, Quartetto n.6 primo mov. (1939)Esposizione Primo Tema batt.24 Re maggiore
Secondo Tema batt.81⇒94 Do maggiore⇒Fa maggiore
Terzo Tema batt.99⇒110⇒157 Mi bemolle⇒Fa maggiore
Sviluppo batt.158⇒267
Ricapitolazione Primo Tema batt.268 Re maggioreSecondo Tema batt.312 Do diesis mag-
gioreTerzo Tema batt.343⇒352 Si bemolle
⇒Re maggiore
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 76 of 161
Variazioni come forma (1)
Tema e variazioni
revisione degli schemi, ad esempio: Anton Webern,Variationen op.27 (1936), variazioni su una seriedodecafonica la cui forma primaria appare nell’ultimavariazione, e che potrebbero essere riassunte come segue:
Prima Seconda Terzaspecularitavertica-le (figurepalindrome)
specularitaorizzontale(simmetriaacuto-grave)
combinazionedelle primedue
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 77 of 161
Variazioni come forma (2)
Variazioni continue (e.g passacaglia, ecc.)
revisione degli schemi, ad esempio: Olivier Messiaen,Quatuor pour la fin des temps (Liturgie de Crystal) (1941)
talea color17 attacchi 29 note (10 classi di
altezze diverse)= ciclo di 493 note
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 78 of 161
Canoni e fughe (1)
forme contrappuntistiche che si adattano bene allenecessita espressive della musica del novecento.
Esempi:
Arnold Schonberg, Funf Orchesterstucke – Farbenop.16 n.3 (1909)
Arnold Schonberg, Suite, op.25 (1923), trio delminuetto
Anton Webern, Funf Kanons, op.16 (1924)
Terry Riley, In C (1964) canone formalizzato comesegue: 53 frasi musicali additive suonate da ciascunostrumentista partendo da frasi diverse e facendo percorsidiversi
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 79 of 161
Canoni e fughe (2)
Esempi:
Paul Hindemith, Ludus Tonalis, (1942), dodici fugheseparate da undici interludi, nelle tonalita che seguono:
Do Sol Fa La Mi Mib Lab Re Sib Reb Si Fa#
Bela Bartok, Musica per Strumenti ad Arco,Percussioni e Celesta, op. 36 primo movimento (1936)
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 80 of 161
Forme derivate da suggestioni geometriche (1)
La proporzione aurea:
a b
φ
c
cioe: ba = a
c
oppure φ = 0.618033
o ancora, seguendo la serie di Fibonaccini = ni−2 + ni−1 per i = 1, 2, 3, 5, . . .
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 81 of 161
Forme derivate da suggestioni geometriche (2)
Esempi:
molta musica di Bela Bartokmolta musica di Karlheinz Stockhausen (in part.Telemusik (1966))
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 82 of 161
Forme derivate da suggestioni geometriche (3)
Il quadrato magico:
S A T O R
A R E P O
T E N E T
O P E R A
R O T A S
ecc. ecc.
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 83 of 161
Forme aperte (1)
seguendo logiche di indeterminazione completa o parzialedella partitura
Esempi:
la musica di John CagePierre Boulez, Troisieme Sonate (...)Bruno Maderna, Musica su due dimensioni (1958)
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 84 of 161
Forme aperte (2)
improvvisazioni strutturate (gruppi distrumentisti–compositori);
Esempi:
MEV Musica Elettronica VivaGruppo d’improvvisazione Nuova Consonanzaecc.
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 85 of 161
Approcci non narrativi (1)
Astrattismo
Esempi:
molta musica di Earle Brownla musica di Aldo Clementi
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 86 of 161
Approcci non narrativi (2)
Figura: Earle Brown, 4 Systems (1952-54)
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 87 of 161
Approcci non narrativi (3)
Minimalismo
Esempi:
la musica di Morton Feldmanla musica di Steve Reich, Philip Glass, ecc.ecc.
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 88 of 161
Approcci non narrativi (4)
Forme momentanee (moment form); ad esempio:Karlheinz Stockhausen, Kontakte (1960)
Spettralismo; Esempi: la musica dei compositoridell’Itineraire (Grisey, Dufourt, Murail, ecc.)
ecc.
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 89 of 161
Atonalita e Serialita classica
Caratteristiche della musica atonale:
Mancanza di centro tonale, e quindi
dissonanze non risoltepreponderanza di accordi ad intervalli mistipreponderanza di elementi scalari cromaticitendenza alla saturazione cromaticatessuto contrappuntisticoorganizzazione metrica non cadenzale ne ridondante
reiterazione degli elementi intervallari
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 90 of 161
Esempio atonale (1)
Figura: Arnold Schonberg, Tre pezzi per pianoforte op.11 n.2 (1909),
batt.1-5
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 91 of 161
Esempio atonale (2)
1
34
5 6 7
11
2
10
9
8
12
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 92 of 161
Esempio atonale (3)
2
7
4
5 6
3
1
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 93 of 161
Esempio atonale (4)
3aM 4+
2aM
2aM4+
3aM
3am
4
4+
2am
3aM
2aM
3aM
4
4
4+
2aM
2am
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 94 of 161
Esempio atonale (5)
4
3aM
4
2aM
4+
2am
4
3aM
2am
2am
4+
3am
4
3aM 3aM
2am
3am
4+
2aM
2am
2aM
2aM
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 95 of 161
La dodecafonia (1)
Funzioni della dodecafonia:
eliminare metodicamente la gerarchia delle tonalitaciascuna classe di altezze dell’insieme cromatico riveste lastessa importanza
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 96 of 161
La dodecafonia (2)
Regole classiche del metodo dodecafonico:
ciascuna classe di altezze dell’insieme cromatico puo essereribattuta, ma non ripetuta prima di aver suonato tutte lealtre classile sequenze dirette di intervalli dell’armonia tonaletradizionale (ottave, quinte, ecc.) sono da evitare
naturalmente, come e spesso accaduto nella storia dellamusica, le regole vengono spesso infrante (anche) daglistessi che le promulgano l’importante e capirne lafunzione
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 97 of 161
La dodecafonia (3)
Impianto costruttivo dodecafonico:
la serie dodecafonica nelle sue 48 trasformazioni (12trasposizioni per le 4 forme: Originale, Inversa,Retrograda, Inversa-Retrograda)
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 98 of 161
Esempio dodecafonico 1 (1)
Figura: Arnold Schonberg, Suite op.25 (1923) Preludio, batt.1–5
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 99 of 161
Esempio dodecafonico 1 (2)
Figura: Arnold Schonberg, Suite op.25 (1923) Preludio,(manoscritto)
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 100 of 161
Esempio dodecafonico 1 (3)
Serie usata nell’op.25:
originale:� ����� ��� ���� � � ����
inversa: � ����� ��� ���� ����� �
retrograda:� ������ �� ����
A
��B
� � � �H
�C
�
retrograda-inversa:������ �� ������� � �����
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 101 of 161
Esempio dodecafonico 1 (4)
RETROGRADI
INVERSIONI
INVERSIONI RETROGRADE
ORIGINALI
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 102 of 161
Esempio dodecafonico 1 (5)
O0
O6
I6
I7
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 103 of 161
Esempio dodecafonico 2 (1)
Figura: Arnold Schonberg, op.33a (1929), batt.14–18
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 104 of 161
Esempio dodecafonico 2 (2)
Serie utilizzate in questo frammento:
O0
I5
saturato saturato
Forma
Ternarie
Arco
Sonata
Variazioni
Canoni e fughe
Geometria
Aperte
Non–narrativita
Atonalita
Esempio
Dodecafonia
Esempi
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 105 of 161
Esempio dodecafonico 2 (3)
Serie utilizzate in questo frammento:
O01−6 O
01−6
O07−10 O
07−11
O09−12
I51−2
I51−8
I57−12
I57−9
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 106 of 161
Tecniche compositive del secondo dopoguerra(1)
I compositori del secondo dopoguerra si concentranosull’aspetto pre-compositivo (progettuale) delle tecnicadodecafonica, estendendo il concetto alla serializzazione di altriparametri come:
ritmo
dinamica
registro
articolazione
forma delle serie
timbro
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 107 of 161
Serialismo integrale - Esempio 1 (1)
Figura: Pierre Boulez, Structures Ia, (1952) batt.1–7
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 108 of 161
Serialismo integrale - Esempio 1 (2)
Organizzazione del pezzo:
La serie delle altezze e:
10
�� ��8
�7
�9
� �11
�12
��� �2
�1
� O-0� �5
�6
� �4
�3
(basata sulla serie di Modes de valeurs et d’intensites diOlivier Messiaen (1949))
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 109 of 161
Serialismo integrale - Esempio 1 (3)
Viene costruita una matrice di trasposizioni basata sulnumero d’ordine progressivo delle note:
11
� �10
� ��7
�8
� �9
�12
����2
�3
��1 6
�5
�� ��4
7
�12
�3
�� ��1
��9
�10
��T-11
2
�8
� �4
�� �6
� � �115
��
7
� � ���10
�6
�5
�12
�11
��T-6
3
�4
� � �1
��9
�8
��2
��
una matrice simile viene costruita per la serie inversa
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 110 of 161
Serialismo integrale - Esempio 1 (4)
Structures Ia consta di 576 note, cioe 12 note per 48forme serialiil pianoforte I suona tutte le trasposizioni dell’originale edell’inversione retrogradail pianoforte II suona tutte le trasposizioni dell’inversione edell’originale retrogradole durate delle note dipendono dalle due matrici, ed ilnumero d’ordine delle note indica la durata insemibiscrome:
il pianoforte I inizia con il retrogrado dell’ultimatrasposizione delle inversioniil pianoforte II inizia con il retrogrado dell’ultimatrasposizione dell’originale
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 111 of 161
Serialismo integrale - Esempio 1 (5)
le dinamiche sono serializzate attraverso dodici livelli (dapppp a ffff) che dipendono da uno scorrimento diagonaledelle matrici
l’articolazione e serializzata attraverso 10 “modalita”,sempre dipendenti da uno scorrimento diagonale dellematrici
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 112 of 161
Serialismo integrale - Esempio 1 (6)
Parametri non serializzati:
timbroregistro (unica costrizione: quando una nota apparesimultaneamente nei due pianoforti essa viene suonatanello stesso registro)metro
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 113 of 161
Serialismo integrale - Esempio 2 (1)
Figura: Luigi Nono, Il Canto Sospeso (1956), II, batt.108–110
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 114 of 161
Serialismo integrale - Esempio 2 (2)
Caratteristiche della serie delle note utilizzata:
� ����� ��� ����� � � ����
serie “cuneiforme”
interpretabile anche come:���������
� �������� (un esacordo a
cluster seguito dal suo retrogrado trasposto ad una quartaaumentata)
in questo movimento ne viene utilizzato solo l’originale
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 115 of 161
Serialismo integrale - Esempio 2 (3)
Serie dei ritmi:
serie palindroma basata sui primi sei numeri della dellosviluppo in serie di Fibonacci
1 2 3 5 8 13 13 8 5 3 2 1
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 116 of 161
Serialismo integrale - Esempio 2 (4)
Serie dei ritmi (cont.):
i valori della serie sono distribuiti secondo quattro tipologiedi durata:
A croma Contralto 2B terzina di
cromeSoprano 2 - Basso 1
C semicrome Soprano 1 - Sopra-no 1 + Tenore 2 -Tenore 2
D quintinedi semi-crome
Alto 1 - Basso 2 -Soprano 1
(segue)
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 117 of 161
Serialismo integrale - Esempio 2 (5)
Serie dei ritmi (cont.):
quintinedi
semicrome
terzinedi
crome
cromeA
D
semicrome
B
C
la serie dei ritmi viene permutata circolarmente per evitarela corrispondenza ritmo ⇒ altezza
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 118 of 161
Tecniche compositive del secondo dopoguerra(2)
Altre tecniche indagate in profondita nel secondodopoguerra sono riconducibili al caso eall’indeterminazione.
E possibile suddividere queste tecniche nelle seguenticategorie:
il caso come principio estetico/poeticol’indeterminazione come principio formale e costruttivol’uso di matematiche legate al caso ed alla probabilita‘ perla definizione di processi compositivi
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 119 of 161
Il caso come princio estetico/poetico (1)
Grazie al lavoro di John Cage (e in rispostaall’iper–determinismo del serialismo integrale) negli anni ’50 sie‘ affermata la casualita e l’indeterminazione come principopoetico. Esempi:
uso dell’I-Ching (due tiri di tre monete per stabilire unesagramma = 64 combinazioni) come principiocompositivo in
Imaginary Landscape n.4 (1951)
Williams Mix (1952)ecc.
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 120 of 161
Il caso come princio estetico/poetico (2)
Grazie al lavoro di John Cage (e in rispostaall’iper–determinismo del serialismo integrale)
uso della mappa delle stelle per
Atlas Eclipticalis (1962)Etudes Australes (1974-75)ecc.
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 121 of 161
Caso come principio estetico: un esempio (1)
Williams Mix, insieme dettagliato di istruzioni per:
scegliere frammenti sonori da sorgenti di sei tipi diversitagliarligiuntarlisovrapporlicondizionarne gli inviluppi
E possibile farne realizzazioni multiple, ed ognirealizzazione costituisce un unicum.
partitura di 193 pagine che riproduce l’esatta disposizionedei frammenti di nastro
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 122 of 161
Caso come principio estetico: un esempio (2)
Figura: John Cage, Williams Mix, (1952), pag.5
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 123 of 161
Indeterminazione come principio costruttivo
Nel secondo dopoguerra vengono anche recuperate, grazieall’influenza del jazz, le pratiche improvvisatorie che eranoscomparse dal periodo barocco.
Le modalita sono varie:
definizione di parti improvvisate all’interno di partituredeterminatecostituzione di gruppi di improvvisazione (improvvisazionetotale)partiture con aspetti indeterminati
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 124 of 161
Indeterminazione come principio costruttivo -Un esempio (1)
Figura: Bruno Maderna, Serenata per un satellite, (1969)
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 125 of 161
Indeterminazione come principio costruttivo -Un esempio (2)
Le indicazioni indicate nella partitura di Serenata per unSatellite sono:
“possono suonarla: violino, flauto (anche ottavino), oboe(anche oboe d’amore - anche musette), clarinetto(trasponendo naturalmente la parte), marimba, arpa,chitarra e mandolino (suonando quello che possono!) –tutti insieme o separati o a gruppi – improvvisandoinsomma MA! – con le note scritte.”
“durata: da un minimo di 4’ a 12’ ”
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 126 of 161
Indeterminazione come principio costruttivo -Un esempio (3)
Rimangono quindi indeterminati:
la forma del branol’organicoi frammenti suonati da ciascuno strumento (anche se lascrittura indica che il compositore ha scritto determinatiframmenti con un strumento particolare in mente)
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 127 of 161
Processi statistici e probabilistici (1)
L’introduzione di principi statistici e probabilisticinell’elaborazione di processi musicali e riconducibileall’opera del compositore greco naturalizzato franceseIannis Xenakis.
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 128 of 161
Processi statistici e probabilistici (2)
Tra le tecniche usate e descritte da Xenakis nelle suecomposizioni:
distribuzioni probabilistiche di elementi (ad es.distribuzioni gaussiane di frequenze, del loro movimento,ecc.)matematica insiemistica per regolare insiemi discreti (ades. spazi temperati, insiemi strumentali, ecc.)processi stocastici (catene di Markov, moto browniano,ecc.) per la concatenazione di eventi
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 129 of 161
Processi statistici e probabilistici - Esempio 1 (1)
Figura: Iannis Xenakis, Metastasis (1953-54), batt.309–314(progetto)
Secondo Dopoguerra
Serialismo Integrale
Alea
Indeterminazione
Statistica
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 130 of 161
Processi statistici e probabilistici - Esempio 1 (2)
Figura: Iannis Xenakis, Metastasis (1953-54), batt.309–317
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 131 of 161
Tecniche compositive del secondo dopoguerra (3) (1)
Durante gli anni ’60 gli schemi del serialismo integraleelaborati nel decennio precedente hanno incontratonumerosi limiti ai quali i compositori hanno trovatosoluzioni diverse.
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 132 of 161
Tecniche compositive del secondo dopoguerra (3) (2)
Piu che di superamento in senso stretto del serialismo, sitratta di una integrazione delle tecniche messe a puntocon il serialismo all’interno di una strumentazionetecnico-compositiva piu vasta.
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 133 of 161
Tecniche compositive del secondo dopoguerra (3) (3)
Il segno lasciato dal serialismo e stato comunqueprofondo: le problematiche che esso cercava di risolvere ele soluzioni individuate fanno comunque parte del bagaglioodierno della composizione contemporanea.
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 134 of 161
Limiti del serialismo integrale
I luoghi comuni sulla musica contemporanea lascianointendere che i compositori sarebbero stati sopraffatti dalledifficolta esecutive e d’ascolto del serialismo integrale.
Piuttosto, l’estremizzazione del serialismo integrale e, diconverso, la lezione cageana hanno mostrato che:
il massimo della variabilita (i.e. dei gradi di potenzialevariazione, o se si vuole il minimo della ridondanza) delmateriale (offerto con la sistematizzazione del serialismointegrale) corrisponde all’uniformita percettiva (labilita diriferimenti)la riduzione dell’attivita compositiva a schemi altamentecombinatori conduce paradossalmente alridimensionamento delle aspettative nell’ascolto
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 135 of 161
Superamento del serialismo integrale
Durante gli anni ’60 vengono quindi riscoperte e sviluppatetecniche compositive vecchie e nuove, tra le quali:
il recupero di elementi espressivil’elaborazione di nuove forme tematicheutilizzazione avanzata di elementi connotativila composizione nel/col suono
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 136 of 161
Recupero di elementi espressivi
Uno sforzo compiuto da parte di molti compositori e statosicuramente quello del recupero di elementi espressivi,favorendo l’approfondimento di alcuni mantenendocostanti altri parametri.
Esempi:
dinamiche (esempio sonoro: Michael Obst, Inferno -Ein Spiel von Menschen unserer Zeit (1993), per ensemblestrumentale e live-electronics)
agogica (esempio sonoro: Helmut Lachenmann,Tanzsuite mit deutschandlied (1979-1980), per orchestracon quartetto d’archi)
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 137 of 161
Elaborazione di nuove forme tematiche
Un altro sviluppo e stata l’elaborazione di nuove formetematiche, cioe l’applicazione dello sviluppo tematico adaltri parametri, come ad esempio:
registro (esempio sonoro: Luciano Berio, Requies,(1984))
combinazioni strumentali (esempio sonoro:Johann-Sebastian Bach – Anton Webern, Fuga Ricercata a6 voci, trascrizione per orchestra da camera (1935))
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 138 of 161
Utilizzazione di elementi connotativi (1)
La riproducibilita dei suoni ha messo in luce le valenzeconnotative di questi ultimi, rimaste inesplorate
i compositori contemporanei hanno colto ed elaboratoquesti elementi in modi diversi, quali:
neo–naturalismosovrapposizioni stilistichesovrapposizioni letteralitematismo connotativo
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 139 of 161
Utilizzazione di elementi connotativi (2)
neo–naturalismo (esempio sonoro: Charles Ives,Central Park in the Dark (1906), per orchestra sinfonica)
sovrapposizioni stilistiche (esempio sonoro: AlfredSnitke, Concerto Grosso n.1, I◦ mov. (seconda parte)(1976-77), per due violini, clavicembalo, pianofortepreparato e orchestra d’archi)
sovrapposizioni letterali (esempio sonoro: LucianoBerio, Sinfonia, III◦ mov. (1968), per ottetto vocaleamplificato e orchestra sinfonica)
tematismo connotativo (esempio sonoro: NicolaBernardini, Partita per voce sola (1985), per vocefemminile)
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 140 of 161
Comporre nel/col suono (1)
Naturalmente, le tecniche elettroacustiche hanno portatonumerosi compositori a riconsiderare radicalmentel’articolazione globale degli elementi musicali, e molti sonostati coloro che si sono dedicati all’approfondimento dellepotenzialita intrinseche dei suoni stessi.
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 141 of 161
Comporre nel/col suono (2)
Anche in questa visione si possono constatareatteggiamenti diversi, quali:
il suono come elemento tematico (esempio sonoro:Edgar Varese, Octandre (1923), per settimino di fiati econtrabbasso)la composizione come “lente d’ingrandimento” sul suono(esempio sonoro: Luigi Nono, Post-Prae-Ludium perDonau, (1987), per tuba e live-electronics)
il suono come sorgente espressiva (esempio sonoro:Jonathan Harvey, Mortuos plango, vivos voco, (1980),musica elettronica)
il suono come sorgente espressiva (esempio sonoro:Giacinto Scelsi, Pfhat (1974), per grande orchestra, coro eorgano)
Dopo il serialismo
Nuova Espressivita
Nuovo Tematismo
Elementi Connotativi
Il Suono
Conclusioni
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 142 of 161
Riflessioni sul pensiero compositivocontemporaneo
A conclusione di questa panoramica, e opportunosottolineare che oggi l’evoluzione dei linguaggi compositivi
non e piu univocanon riguarda piu un’evoluzione di tipo grammaticale: laricerca tende ad espandere i suoi confini oltre gli aspettipuramente sintattici dell’espressione musicale perabbracciare il timbro, gli aspetti connotativi, ecc.rivolge un’estrema attenzione, dividendosi nettamente incontrapposizioni estetiche, agli aspetti articolatori delmateriale e cioe:
l’articolazione del silenziouna musica fatta di note vs. una musica fatta di suoni
Musica Elettronica
GRM
WDR
RAI
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 143 of 161
Gli Studi di Musica elettronica degli anni ’50 (1)
Le radio nazionali escono rafforzate dopo il secondoconflitto mondiale. In molte di esse nascono studi dimusica elettronica per far fronte a necessita interne quali:
la realizzazione di laboratori con strumentazione di misurae di manutenzionela ricerca di nuovi sistemi di produzione del suonola realizzazione di sigle e stacchi pubblicitari
Dell’utilizzazione e dell’interesse limitati da parte dellestesse stazioni radio approfittano una serie di giovani edintraprendenti compositori per esplorare le possibilita deinuovi strumenti elettronici.
Musica Elettronica
GRM
WDR
RAI
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 144 of 161
Gli Studi di Musica elettronica degli anni ’50 (2)
Gli studi che sorgono alla fine degli anni ’40 e durantetutti gli anni ’50 (entrando in crisi con l’affermazione dellatelevisione a discapito della radio) sono molti.
Musica Elettronica
GRM
WDR
RAI
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 145 of 161
Gli Studi di Musica elettronica degli anni ’50 (3)
Vale la pena di ricordarne, per la produzione di lavoriormai entrati nel repertorio classico, almeno tre:
Il Groupe de Recherches Musicales (GRM) sortoufficialmente all’interno di Radio France a Parigi nel 1951(ma gli esperimenti dei suoi fondatori erano cominciati nel1948)Lo Studio fur Elektronische Musik della West-DeutschenRundfunk creato a Colonia nel 1951Lo Studi di Fonologia Musicale creato nella sede RAI diMilano nel 1954 (e ufficializzato nel 1955)
Queste esperienze sono emblematiche di tre atteggiamentiiniziali rispetto alle tecnologie elettroniche.
Musica Elettronica
GRM
WDR
RAI
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 146 of 161
Il GRM - (1)
Il GRM nasce dalle prime esperienze compiute da PierreSchaeffer, allora dirigente di Radio France, nel 1948. Taliesperienze erano mirate all’utilizzazione di suoni concreti(cioe di suoni e rumori ambientali registrati) a finimusicali.Il GRM nasce quindi ufficialmente nel 1951 dallacollaborazione di Schaeffer con il compositore PierreHenry, e immediatamente attira l’interesse di compositoriquali Messiaen, Boulez, Stockhausen, Milhaud, ecc.La caratteristica principe di questo centro e da sempre
l’attenzione per il suono concretola tecnologia necessaria alla sua elaborazione
Il GRM e tuttora attivo.
Musica Elettronica
GRM
WDR
RAI
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 147 of 161
Il GRM - (2)
Il GRM ha anche una forte tradizione di invenzionitecnologiche che arriva sino al giorno d’oggi con iGRM-tools, plugins per sequencer creati da EmmanuelFavreau; all’inizio furono creati:
magnetofoni a velocita variabileil phonogene (Schaeffer e Poullin), magnetofono conscorrimento del nastro variabile secondo la scala temperatail morphophone (Poullin e Moles), sistema di echi artificialimultipli
Musica Elettronica
GRM
WDR
RAI
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 148 of 161
Il GRM - (3)
Figura: Pierre Schaeffer nel primo studio del GRM, 1951
Musica Elettronica
GRM
WDR
RAI
TCMC 6de4749 Roma 2014-2015 149 of 161
GRM – Esempio Sonoro
Pierre Schaeffer, Etude aux Chemins de Fer (1948)
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Lo Studio fur Elektronische Musik – (1)
Lo Studio fur Elektronische Musik e stato costruito nel1951 negli studi della West-Deutschen Rundfunk diColonia per volonta di Herbert Eimert ed assieme a RobertBeyer e Werner Meyer-Eppler, ordinario di Fonetica eScienza delle Comunicazioni all’Universita di Bonn.
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Lo Studio fur Elektronische Musik – (2)
L’impronta iniziale data dai suoi fondatori e dai primicompositori che utilizzarono lo studio (Stockhausen,Goeyvaerts, Konig, ecc.) fu estremamente caratterizzatada un atteggiamento rigoroso orientato allo sviluppo delserialismo integrale (lo Studio fur Elektronische Musik erauna sorta di controparte elettronica dei DarmstadterFerienkurse).
Conseguentemente, sia l’attenzione compositiva che letecnologie utilizzate erano orientati alla sintesi artificialedei suoni.
Lo Studio fur Elektronische Musik e tuttora in funzione.
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Lo Studio fur Elektronische Musik – (3)
La strumentazione iniziale dello Studio fur ElektronischeMusik comprendeva:
uno dei primi registratori a nastro magnetico (ilMagnetophon AEG)il Melochord di Harald Bode (una sorta di Trautonium chepossedeva anche un filtro controllabile da una secondatastiera ed un dispositivo per il vibrato)un generatore di rumoreun oscillatoreun modulatore ad anelloun filtroecc.
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Lo Studio fur Elektronische Musik – (4)
Figura: Lo Studio fur Elektronische Musik negli anni ’50
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Lo Studio fur Elektronische Musik – (5)
Durante tutti gli anni ’50,nello Studio fur ElektronischeMusik si costruiscononumerosi strumenti moltopeculiari per soddisfareesigenze particolari di alcunilavori musicali.
Alcuni esempi sono:
le linee di ritardo variabilerealizzate con magnetofonie nastro magnetico
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Lo Studio fur Elektronische Musik – (6)
Alcuni esempi sono(continua):
una piattaforma girevole digrandi dimensioni perl’altoparlante rotante usatoin Kontakte di KarlheinzStockhausen
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WDR – Esempio Sonoro
Karlheinz Stockhausen, Komposition n.2 – Studie n.1(1952)
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Lo Studi di Fonologia Musicale – Milano (1)
Lo Studi di Fonologia Musicale viene creato ufficialmentenel 1955 nella sede della RAI di Milano. I fondatori sonoBruno Maderna e Luciano Berio, allora programmisti RAIin quella sede i quali avevano gia creato insieme un lavoroelettronico nel 1954 (Ritratto di Citta), con il quale eranoa convincere i dirigenti RAI a costituire lo studio.
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Lo Studi di Fonologia Musicale – Milano (2)
La caratteristica di questo studio, legata soprattutto allapoliedrica personalita del tecnico Marino Zuccheri, eraquella di una apertura e di un interesse a tutte le varietadi elaborazione sonora.
A questa versatilita e probabilmente legata la sostanzialequantita di composizioni di notevole importanza storicacreate in questo studio, da compositori diversissimi qualiPousseur, Cage, Clementi, Castiglioni, Donatoni ed infineNono.
Lo Studi di Fonologia Musicale e stato chiuso nel 1983.
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Lo Studi di Fonologia Musicale – Milano (3)
La strumentazione presente nello Studi di FonologiaMusicale rispecchia la diversificazione di trattamenti quali:
oscillatori (all’inizio erano 9)generatori di rumoremodulatori vari (d’ampiezza, ad anello, ecc)un pannello di filtri progettati dal fisico Alfredo Liettiil tempophon, un regolatore di tempo e frequenza chepermetteva di variare la durata del tempo di registrazionemantenendo inalterata l’altezzaecc.
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Lo Studi di Fonologia Musicale – Milano (4)
Figura: Lo Studi di Fonologia Musicale