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A.A. 2011-12 Rinaldi Michele 1 TECNOLOGIA DEI MEDIA INTERNET CI RENDE MENO INTELLIGENTI? (Internet ci rende più stupidi?) Siamo proprio sicuri che i computer ci rendano più intelligenti? Nicholas Carr attento studioso dei nuovi media, è convinto del contrario

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Tecnologie dei Media

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

INTERNET CI RENDE MENO INTELLIGENTI?

(Internet ci rende più stupidi?)

Siamo proprio sicuri che i computer ci rendano più intelligenti?

Nicholas Carrattento studioso dei nuovi media, è convinto del contrario

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GRIDO D’ALLARME

• Seneca

«essere dappertutto significa non essere da nessuna parte»

• Mc Luhan «il mezzo è il messaggio»

• Carr spiega come questo celebre slogan sia in realtà un grido di allarme contro l’immenso potere delle nuove tecnologie.

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I DIBATTITI

– Vertono quasi sempre

sui contenuti veicolati e non sul medium in quanto tale.

– Ignorano

gli effetti che ogni supporto tecnologico ha sulla percezione della realtà alterando il cervello e il sistema nervoso.

A chi, un po’ superficialmente, sostiene che la tecnologia è neutra, ed è l’uso che se ne fa a stabilirne la differenza

• McLuhan e Carr rispondono: “l’opaca posizione dell’idiota tecnologico”,” ignaro

sonnambulo destinato a un brusco e sgradevole risveglio.”

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CarrPiazza pulita di luoghi comuni

Alla convinzione che il cervello sia paragonabile a un computer cioè a una macchina/hardware dotata di una memoria limitata, per quanto estesa, che funziona grazie ai programmi/software installati una volta per tutte durante l’età evolutiva.

Carr risponde

“il cervello è, invece, dotato di una memoria illimitata che continua a modificarsi per tutta la vita, rispondendo alle varie sollecitazioni ricevute.”

Più che a una macchina, secondo Carr, “il cervello è paragonabile a un fiore, dotato di una crescita

organica, continua e indeterminata.”

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

CarrPiazza pulita di luoghi comuni

Il sapere acquisito on line incoraggia la dispersione verso frammenti di conoscenza

che privilegiano rapidità ed intuito.

studiato sulle pagine di un libro, alza la soglia della nostra attenzione.

– La conoscenza tecnologica, inoltre, deriva dall’etica taylorista del massimo rendimento col minimo sforzo, che potrà forse funzionare alla catena di montaggio, ma che fa scempio del delicato equilibrio che presiede le facoltà intellettuali e immaginative.

– La creatività, non è figlia della rapidità o dell’efficienza, ma dell’ozio creativo e dello spreco.

– da Carr viene tralasciata l’analisi dell' istruzione on line, invocata spesso come panacea di tutti i mali.

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Articolo Avvenire di L.Gallesi

«Il vero pericolo è il taylorismo digitale»

Carlo Formenti insegna Teoria e tecnica dei nuovi media all’Università di Lecce, condivide l’ipotesi avanzata da Nicholas Carr che Internet ci renda più stupidi?

«L’idea di fondo, che condivido, è che la nostra delega nei confronti della tecnologia riguarda soprattutto la memoria e la sua esternalizzazione. Tutta la storia dell’umanità è la storia di un processo che ci ha portato a esternalizzare la memoria, dalle prime forme di scrittura in poi. Il problema è che, a partire dalla rivoluzione digitale, questo processo ha subito una spaventosa accelerazione che riguarda direttamente la nostra stessa memoria, e, a questo proposito, secondo me Carr fa bene a porsi delle domande...».

Quali sono i lati oscuri delle nuove tecnologie?«Io mi preoccuperei di quello che chiamo "taylorismo digitale"; si tratta di un

mutamento di quelle che erano state salutate come innovazioni creative, il cosiddetto lavoro cognitivo, che in realtà sta subendo un processo di parcellizzazione.

Il software è una macchina, anche se non fisica come le catene di montaggio, che disciplina e standardizza i processi mentali e lavorativi esattamente come il taylorismo materiale classico standardizzava i movimenti delle braccia e delle mani.

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Articolo Avvenire di L.Gallesi

«Le informazioni sono tante, il sapere poco»Pier Cesare Rivoltella, ordinario di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimentopresso l’Università Cattolica di Milano,Qual è l’influenza della Rete sul modo di avvicinarsi alla conoscenza, rispetto al sapereappreso tramite la carta stampata? E quanto Internet ha modificato le modalità di

apprendimento da parte degli studenti? «Non ci sono rigidi rapporti di causa ed effetto tra esposizione alla Rete ed approccio alla

conoscenza: occorre mantenersi a distanza di sicurezza da tentazioni deterministiche. Tuttavia mi pare che due degli aspetti più interessanti con cui confrontarsi a questo riguardo siano:

• l’intotalizzabilità del sapere presente in rete (molte informazioni, troppe per essere ricondotte a una visione in qualche modo unitaria e non disorientata)

• la superficialità (detto non in senso valoriale, ma come evidenza se si pensa all’attività di surfing, il rapido "scivolare" da un sito all’altro). Internet – i media digitali e sociali in genere – stanno modificando i ritmi e le forme dell’attenzione, ridefiniscono la funzione e i modi della memoria».

Ritiene che, alla fine, le nuove tecnologie presentino più lati oscuri che vantaggi? «L’approccio deve essere sempre positivo. Le tecnologie sono parte dell’uomo, sono ciò che da sempre gli consente di sostituire la funzione che nel resto del mondo animale è svolta dall’istinto: Prometeo, dopo che Epimeteo ha distribuito agli altri esseri tutti gli attributi disponibili, è costretto a "rubare" la tecnologia agli dèi per compensare questo fatto. Quindi le tecnologie sono profondamente "umane". Il problema è etico: come usarle significa saper interpretare o meno il mandato biblico della signoria/custodia sul/del creato. In futuro, dovremo essere bravi a governare complessità e innovazione. E’ un problema di saggezza, anche in relazione al mondo digitale. Saggezza digitale».

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Le culture dei media

Oralità

Scrittura

Stampa

Tecnologia Elettronica

Nelle rivoluzioni i Media si sono evoluti; tutti si sono mantenuti e ridefiniti

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LA STORIA

Negli ultimi sei millenni

4 Culture

e Quattro tipi di Tecnologie:

la cultura orale (la sua tecnologia è la parola parlata) la cultura manoscritta (la sua tecnologia è la scrittura, parola silenziosa) la cultura tipografica (la sua tecnologia è la stampa) la cultura dei media elettrici/elettronici (la sua tecnologia sono i mass media )

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LA STORIAI

Le innovazioni nelle comunicazioni di dati, di massa e nelle telecomunicazioni: Le evoluzioni dal telegrafo (1847) ad oggi. Le rivoluzioni della comunicazione sono avvenute attraverso l’evoluzione nelle

coordinate spazio/tempo:

Fine ‘800: televisione, radio e tv; Fine XX secolo: memorie artificiali digitali: la rivoluzione digitale con riduzione delle

coordinate spazio/tempo a proporzioni insignificanti ma soprattutto:INTEGRAZIONE E INTERATTIVITA’

– Integrazione = multimedialità (suoni,dati,testo,immagine)

– Interattività: fra uomini, fra uomini e media, fra media.

• Azioni e reazioni con una comprensione del contenuto.

• La nascita delle reti integrate implica una combinazione in un singolo medium di voce, dati e testi in un unico messaggio.

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

RIVOLUZIONE Tecnologica

Dal telegrafo, radio, cinema, televisione

al Computer e internet

La Rivoluzione tecnologica

Ha costruito il mondo

nelle Relazioni e

nella Comunicazione Virtuale

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

A) LA COMUNICAZIONE CHE INFORMA

– La comunicazione commerciale diventa strumento per fare informazione. – Le aziende veicolano i loro messaggi commerciali attraverso iniziative info-promozionali

B) LA COMUNICAZIONE CHE EMOZIONA

– La comunicazione pubblicitaria diventa anche momento di identificazione tra messaggio e destinatario, perché si assiste ad una fusione sentimental-identitificativa.

– Il destinatario della comunicazione si sente partecipe di un sentimento che l’oggetto del messaggio veicola.

C) LA COMUNICAZIONE CHE DIVERTE E SI ANIMA

– La comunicazione assume il connotato nuovo dell’interazione, cioè il messaggio si veicola attraverso il coinvolgimento dell’utente in un’attività, che può definirsi PROMO-ANIMAZIONE.

NUOVI MODI DI COMUNICARE

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I NUOVI LUOGHI di Comunicazione

Nello sviluppo dei nuovi media e della comunicazione del futuro assumono valore determinante:

I luoghi della comunicazione

intesi come nuovi mercati caratterizzati da:

– Aggregazione di persone predisposte alla ricezione dei messaggi pubblicitari

– Network di più luoghi con le medesime caratteristiche

– Semplicità di raggiungimento del target

– Accessibilità dei luoghi

– Riconoscibilità in un brand comune

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

IL NUOVO CHE VERRA’ ? Il nuovo” che esiste…

INTERNET, SATELLITE, TELEFONO e le SUE APPLICAZIONI …….

ma il “nuovo” che verrà ?

– L’evoluzione dell’innovazione dei media va verso la direzione di una piu’ forte applicazione della tecnologia.

– Si lavora per trasferire attraverso il veicolo dei media nuovi tipi di “informazioni”, oltre ai testi, ai suoni e alle immagini.

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

Considerazioni

La centralità dei media

– ridefinisce i confini della nostra esperienza, di ciò che è vicino e di ciò che è lontano, di ciò che avviene adesso e di ciò che è avvenuto in passato.

– ridefinisce il concetto di spazio e di tempo.

Mai nella storia le persone:– hanno avuto accesso a tanta conoscenza

(si trova in pochi istanti la risposta ad ogni domanda).

– hanno potuto esprimere le proprie idee liberamente

(su un blog si scrive ciò che si vuole);

– hanno potuto influire sugli altri senza disporre di capitali

(è sufficiente la connessione a internet).

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

Considerazioni

25 milioni di utenti, di cui una buona percentuale è rappresentata dai giovani, non vedono più la Rete come semplice piazza virtuale per fare nuove amicizie o scambiare opinioni e foto, bensì come una vera e propria finestra informativa su ciò che accade nel proprio Paese e nel resto del mondo.

“Internet – i media digitali e sociali in genere – stanno modificando i ritmi e le forme dell’attenzione, ridefiniscono la funzione e i modi della memoria”.(Pier Cesare Rivoltella Università Cattolica di Milano).

Con la nascita dei nuovi spazi in Rete, con i social network si delinea una nuova tipologia di individuo definito multitasking, che nello stesso momento svolge varie attività: chatta su Facebook, aggiorna il profilo su Linkedin, aggiunge foto su Twitter, risponde ad una mail, ascolta musica, ecc. Tutte attività che anni addietro era impensabile che si potessero concentrare nello stesso spazio ed arco temporale e che solo il web ha reso possibile

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I RISCHI

– La dipendenza da Internet, spesso, è una manifestazione, o una conseguenza di depressione o di difficoltà nelle relazioni faccia a faccia, problematiche che inducono l'individuo a segregarsi davanti alla fredda luce del monitor.

– McLuhan afferma che è importante studiare i media non tanto in base ai contenuti che essi veicolano, ma in base ai criteri strutturali con cui organizzano la comunicazione.

Che effetto cognitivo produce la TV e come trasforma la nostra mente?

Le osservazioni di McLuhan, riprese ed approfondite da DeKerkhove, hanno dimostrato come:

– l’emisfero sinistro sia deputato alle funzioni simbolico-astratte, ( il linguaggio e la concettualizzazione),

– l'emisfero destro costituirebbe lo spazio del pensiero iconico ed analogico.

La televisione, alimentando l’attività cerebro-destra– inibirebbe la concettualizzazione a vantaggio dell’associazione analogica

consentendo di trovare una possibile causa non solo alla crisi di immaginazione, ma anche giustificando le osservazioni di molti insegnanti quando affermano che l’esposizione televisiva provoca: scarsa attitudine alla verbalizzazione, incapacità di attenzione, disabitua allo studio ed alla applicazione costante.

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I RISCHI

Alcuni studiosi sostengono che :

“i bambini sono vittime sedute che la televisione assale”.

– Questi approcci sembrano autorizzare comportamenti difensivi nei confronti degli effetti presunti della televisione, riproducendo la dialettica tra il presente che usa tecnologie e il passato senza tecnologie, risolvendo il problema rimpiangendo i tempi della cultura del libro.

– Un ricercatore svedese, P.M.Greenfield ha stabilito un rapporto tra esposizione alla televisione e potenziamento dei processi mnemonici,( ad esempio il movimento visivo delle immagini facilita il ricordo in proporzione maggiore rispetto alle immagini fisse di una fotografia o di codici verbali, inoltre agevolerebbe lo spettatore nel coordinamento spaziale, etc etc..)

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ALTRI RISCHI

– da gioco d'azzardo patologico on line

– da cyber-relazioni (Pedo-porno on-line)

– da cybersesso

– da giochi di ruolo on line

– da eccesso di informazioni

– da droghe on-line

– da truffe on-line

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EFFETTI COGNITIVIEffetti cognitivi a breve termine Indicatori

Proiezione formazione dei ruoli sociali e dei quadri valoriali

Identificazione strutturazione della personalità

Effetti cognitivi a lungo termine Indicatori

Morte dell’immaginario stereotipizazione e inibizione dell’attività ludica

Atrofia del cerebro sinistro inibizione della concettualizzazione, disturbi dell’attenzione, problemi di verbalizzazione

Formazione di identità deboli destrutturazione, esteriorizzazione, frattura emotività/razionalità

Scomparsa dell’infanzia consapevolezza elevata, adultizazione precoce

Trasformazione del ruolo sociale infantile smitizzazione delle figure parentali, educazione parallela, stereotipizazione del consumo

Trasformazione del linguaggio impoverimento del lessico, modi-ficazione dell’uso linguistico

Soddisfazione del bisogno di narrazione tranquillizazione emotiva, effetto maquette

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il pensiero di JOHNSON

“Gli artifici linguistici sono molteplici, ma il più significativo consiste nella rappresentazioni di trame narrative multiple e

più complesse”

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

LA DIFFUSIONE DI NUOVI MEDIA Nell’ambito dell’apprendimento alcuni studiosi classificano le tecnologie emergenti

in tre categorie:

– tecnologie di supporto all’apprendimento cooperativo in rete;

– tecnologie per il reperimento delle informazioni e la gestione delle fonti in rete;

– tecnologie di supporto all’apprendimento per utenti mobili.

Nate in ambiti e con finalità diverse, hanno una caratteristica comune:

– adatte alla diffusione e condivisione di contenuti

– adatte alla cooperazione tra utenti.

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LA SCUOLA e le Nuove Tecnologie Digitali

Con le nuove tecnologie digitali si Apprende vedendo e facendo e non più soltanto ascoltando e leggendo

Le visualizzazioni, le animazioni, gli ambienti interattivi, le simulazioni, i computer games (“serious games”), la realtà virtuale, i robot, permettono di imparare vedendo le cose, e non ascoltando o leggendo descrizioni e spiegazioni verbali delle cose, e soprattutto agendo sulle

cose e osservando le conseguenze delle proprie azioni.

L’uso delle tecnologie digitali può avere per l’apprendimento gli stessi effetti positivi che l’adozione del metodo sperimentale ha avuto per la scienza.

Apprendere in un laboratorio reale a scuola non è possibile per ragioni

– tecniche

– economiche

Quasi tutto si può apprendere all’interno di un laboratorio sperimentale virtuale L'Apprendente:

– osserva visualizzazioni/animazioni/simulazioni di ogni tipo di fenomeni (fisici, sociali, astratti)

– cambia le condizioni e i fattori che hanno una influenza su questi fenomeni.

– vede quali sono le conseguenze

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

Oggi

• I Ragazzi usano molto le ICT per Comunicare, interagire e Apprendere in modo:

– Asincrono (Posta elettronica, Newsgroup Mailing list, Blog, WiKi, Podcating e Streaming) (mediata dal computer usando linguaggio testuale, scritto, uno ad uno, uno a molti, di carattere privato, semiprivato, pubblico, senza vincoli spaziali e temporali fra gli interlocutori)

– Sincrono (Videoconferenza, Chat, Streaming Cellulari, IPod, Video games, Internet, Google,Blog, Social Network)

– una scuola senza tecnologie è estranea ai ragazzi che accettano sempre meno di imparare dagli adulti

• Gli Insegnanti – non appaiono più come la fonte delle conoscenze

• La Scuola– Sono decenni che si parla delle potenzialità di queste tecnologie ma i risultati in

termini di cambiamento del sistema sono quasi nulli.

– La discussione pubblica e politica ignora la questione del nuovo modo di Apprendimento e del ruolo delle nuove tecnologie.

LA SCUOLA e le Nuove Tecnologie Digitali

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TECNOLOGIA DEI MEDIA

• Le ICT – creano un nuovo ambiente per la mente, ma la mente non è qualcosa di

indipendente dall’ambiente in cui si sviluppa e interagisce

Come è questo nuovo ambiente?

Internet ci rende più stupidi?

Queste tecnologie oggi invadono tutta la società ma non hanno nessun posto nella scuola

• Fuori al contesto Scuola tutti le usano:

– nel lavoro

– nel sistema economico

– nella vita di tutti i giorni

– per cercare, ricevere e produrre informazioni

– per interagire con gli altri

– per giocare

– per altre forme di intrattenimento

LA SCUOLA e le Nuove Tecnologie Digitali

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CONCLUSIONI

Media e formazione: quale relazione?

• I media come veicolo di divertimento e cultura

• I media come supporto didattico

• I media come oggetto di studio

• I media come strumento di scrittura

• I media come contesto formativo

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FINE PRESENTAZIONE

GRAZIE

PER L'ATTENZIONE