TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

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SECONDA EDIZIONE LUCCA, 1925 SETTEMBRE 2011 RASSEGNA STAMPA

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Un'avventura dello spirito. Una città come palcoscenico. Lucca 19 - 25 settembre 2011

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SECONDA EDIZIONELUCCA, 19�25 SETTEMBRE 2011

RASSEGNA STAMPA

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ROSSELLA BATTISTIINVIATA A LUCCA

Voglia di teatro. Suc-cede, anche sequest’aria frizzantenon soffia negli uffi-ci ministeriali chedovrebbero riattiva-

re la circolazione dello spettacolo einvece lo soffocano smantellandoenti e spazi. Ignari (volontariamen-te?) di come il «virus» del teatro siadiventato contagioso, un luogo diaggregazione spontaneo quantoentusiasmante. Lo dimostra a Ro-ma l’appassionante occupazionedel Valle o le accalcate platee peruna vetrina di avanguardie comeShort Theatre all’India. Ma, anco-ra più sorprendentemente, lo rive-la un giovane festival che si dedicaai «Teatri del sacro», la cui secondaedizione si è appena conclusa aLucca con ben ventisette debutti.

L’avventura dello spirito in «for-mato spettacolo» - progetto forte-mente promosso da Cei e Federgat- viene accompagnata in tutte le fa-si del viaggio, dalla produzione dellavoro vincitore alla circuitazione.«Abbiamo risvegliato un mondoche dormiva» - commenta soddi-sfatto uno degli ideatori di Teatridel Sacro, Fabrizio Fiaschini. Dai167 progetti inviati all’esame del

primo bando di concorso, si è pas-sati ai 228 del secondo. Da entram-bi sono usciti venti vincitori e alcu-ni progetti speciali (cinque nel2009 e sette in questa edizione),presentati nell’ambito del festivaldavanti a un pubblico di operatorinon solo «sacri» (i gestori delle va-rie sale parrocchiali attive - oltremille - che possono richiedere lospettacolo) ma anche «profani» co-me il Crt di Milano, il festival di Ar-munia, quello di Castrovillari e al-tri ancora (la prima edizione, delresto, fu patrocinata dall’Eti).Il vin-citore della prima edizione, Ales-sandro Berti, ha avuto trecento re-pliche in tutta Italia, mentre Amma-liata di Giuseppe L. Bonifati è en-trato a pieno titolo nei cartelloni difestival e rassegne tutt’altro che re-ligiose, come Short Theatre a In-dia.

La selezioneAvviene tramite bandoe una successivaaudizione pubblica

Repertori del sacroIn cartellone anchecoreografie espettacoli comici

www.unita.it

Angelo di carta Una «figurina» dallo spettacolo «Abramo ed Isac» dei Sacchi di Sabbia

DA QUAL PULPITOVIEN

LA SCENATeatro in chiesa Nato da un progetto della Cei e di Federgat per produrree circuitare spettacoli a tema spirituale, «Teatri del Sacro» a Lucca è giuntoalla seconda edizione. Un’oasi per artisti in tempi di crisi e chiusure di spazi

Culture42

MERCOLEDÌ5 OTTOBRE2011

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Il sospetto che possa trattarsi diuna rassegna troppo «schermata»dalla fede passa quando ci si trovadavanti a un allestimento come Mes-sa in scena diretto da Giorgio Costa.Sul palco, un giovanotto dall’aria fra-tesca (Marco Sgarbi) che si affaccen-da con panche di legno e tovagliettecandide, calici, ampolle e trine. In-somma, con ciò che lo Smilzo di Gua-reschi avrebbe definito «gli arnesidel mestiere» di Don Camillo. Appa-recchiato il rudimentale altare, ilpretino scenico passa a dir messa. In-tro, giaculatorie, preghiere, tuttonell’ordine. Una scansione di rito,tra un’asciugatina di sudore e un gi-rar di pagina. Quindi, le letture - scel-te da Costa (quanto abilmente lo sicapisce alla fine) da brevi ed enigma-tici passaggi dal vecchio Testamentoe dal Vangelo. Parola di Dio, conclu-de secondo prassi il pretino. E lì re-sta fulminato dalle numinose frasi,incapace di trarne un senso per l’hicet nunc. L’omelia si raggela nel silen-zio e in uno sguardo smarrito che va-ga nel vuoto. Giorgio Costa lascia al-lo spettatore il compito di trarre leconclusioni di una pièce che, nellasua struttura scarnificata, assomi-glia quasi a un’opera d’arte concet-tuale. Non siamo a Cattelan, ovvio,ma l’impatto in un ambiente ad altadensità religiosa fa un certo effetto.Costa, del resto, è uno che una paro-la buona ce l’ha per tutti: in una pro-vincia «rossa» come l’Emilia, ha crea-to e rappresentato Immobili, spetta-colo dove raccontava come l’ammi-nistrazione di sinistra avesse sman-tellato una storica Casa del popolo,densa di memorie partigiane, per ce-derla alle Coop che ne hanno fattomini-appartamenti.

Ha fatto discutere anche il testo die con Giovanni Scifoni, Guai a voi ric-chi, partito dagli anni Sessanta, epo-ca di dibattiti e preti operai, di lettu-re marxiane che a quei tempi nonerano affatto «marziane» negli orato-ri, di «peccati sociali», di chiese occu-pate per protestare contro il Viet-nam. Con scartamenti improvvisi inColombia, tra i preti guerriglieri, oriportando omelie contro l’avarizia.In un parallelo allusivo con un oggiaffollato di dubbi e domande sul sen-so ultimo - o semplicemente contem-poraneo - delle parole di Dio.

Non è riuscita a bissare il successodello scorso anno, invece, la nuovapièce di Alessandro Berti, Combatti-mento spirituale davanti a una cuci-na Ikea. Titolo curioso, che richiamaalla lontana quelli dell’iconoclastaregista argentino, Rodrigo García,ma che non mantiene lo stesso gra-do d’intensità all’interno, dove latemperatura è forzata, per un uomopreso da febbre mistica contro il con-sumismo. Un San Francesco fuoritempo massimo, troppo enfatico per

suonare sincero.Un racconto alato e pieno di poe-

sia è invece la proposta fatta dai Sac-chi di Sabbia che coglie libero spun-to dalla Rappresentazione di Abramoed Isac di Feo Belcari per farne unospettacolo-cartoon. Tre figurine fem-minili intorno a uno scranno (Arian-na Benvenuti, Giulia Gallo, GiuliaSolano), che alzano pile di libri e poile smontano metodicamente, apren-do un po’ alla volta finestre di raccon-to. Paesaggi e figurine di carta rita-gliata che affiorano dalle pagine deilibri come evocazione di un mondoin bilico tra quotidianità rurale elampi di divino. L’ombra di un ange-lo, l’ascesa di Abramo e Isacco sulmonte Moria, i bisbiglii degli anima-li notturni e la gioia dello scampatosacrificio: la regia di Giovanni Guer-rieri è una partitura fatta di nuancese di sonorità, segni arcani e silhouet-tes ironiche. Un colpo di vento chearruffa letture paludate e le riporta auna freschezza impensata. È la vicen-da di Abramo e Isacco raccontatacon la suspence misteriosa di un X-fi-le, la grazia leggera di un fumetto, lastilizzata eleganza di un canto grego-riano. Se Giovanni Guerrieri venissedelegato a riscrivere la «sceneggiatu-ra» di moderne omelie, immaginia-mo che farebbe un boom di ascolti.Siamo certi, invece, che questo pic-colo, delizioso spettacolo affascine-rà qualsiasi tipo di pubblico. Creden-te o no.●

Lo spot che ha inaugurato laConferenza Stampa di pre-sentazione della nuova sta-gione dell’Auditorium Par-

co della Musica, un simpatico dop-piaggio di quello che spinse la cam-pagna elettorale di Obama, ha se-gnato il debutto della web tvdell’Auditorium, da oggi presentecon un proprio canale (auditoriumtv) su Youtube. La struttura produr-rà backstage, interviste, approfon-dimenti e altro materiale su quantopassa ed è passato dalle sale di viaDe Coubertin. Una novità intrigan-te, di cui però nessuno ha poi parla-to nel corso della conferenza. Unadimenticanza comprensibile, c’erada lasciar spazio a tanti oratori, pri-mi fra tutti il Sindaco di Roma, laPresidente della Regione Lazio el’Assessore alla Cultura della Pro-vincia. Parole confortanti le loro,

sull’importanza della cultura come«volano produttivo», «segno diidentità nazionale», etc. che gradi-remmo sentire più spesso, così co-me gradiremmo vederle materializ-zate in una molteplicità di fatti con-creti anche oltre le mura dell’audi-torium, che peraltro ha incrementa-to dell’11% le vendite di bigliettinel 2011. Per la stagione2011/2012 Musica per Roma met-te in campo nomi internazionali digrande rilievo come Wayne Shor-ter, Chick Corea, Gary Burton,Thurston Moore, Marcus Miller; ita-liani del calibro di Pino Daniele,Claudio Baglioni, Gino Paoli, maanche tutta la ricca messe di festi-val, lezioni, incontri, spettacoli tea-trali (Ascanio Celestini col nuovospettacolo Pro Patria il 7 ed 8 otto-bre, Urge di Alessandro Bergonzonia marzo) l’arte, con la rassegna Flu-xus Biennal curata da Bonito Olivae molto altro ancora. L’auditoriumnon è solo un posto dove ascoltaremusica, ma un vero centro cultura-le, criticato da alcuni, osannato daaltri, ma comunque presenza im-portante non solo per Roma.●

Auditoriumda Chick Coreaa Celestini

Essere molto ricchi, sopra uncerto livello, secondo me èun crimine perché si sot-trae ricchezza agli altri». Er-

manno Olmi ha le idee chiare: allapresentazione del suo ultimo film,Il villaggio di cartone, nelle sale il 7ottobre, il regista ottantenne, catto-lico, fa un richiamo alla solidarietàcristiana e lancia anche un messag-gio alla Chiesa. Nella pellicola infat-ti racconta le vicende di un vecchioparroco (Michael Lonsdale) la cuichiesa viene dismessa, e che trasfor-ma quell’edificio da luogo di cerimo-nie liturgiche in luogo di accoglien-za di immigrati clandestini che sfug-gono alla polizia. «Quando Cristochiamò Pietro per fondare la Chiesanon intendeva certo una cattedralearchitettonica, ma la chiesa nellasua essenza» ha spiegato il regista,il cui film è un chiaro invito all’acco-glienza. «I popoli si muovono comesi sono mossi sempre, vanno dovepensano di migliorare le loro condi-zioni. È stupido pensare di fermar-li» ha affermato Olmi riferendosiall’attualità, e ha poi spiegato che asuo avviso «questo nuovo assetto dirazze può essere la premessa a unanuova idea di civiltà, può essere unnuovo Rinascimento. Siamo alla vi-gilia di un grande cambiamento,ma stiamo arrivando in ritardoall’appuntamento con la storia». Ilregista attraverso il film si interrogaanche sull’attualità: «Dopo 2.700anni a che punto è la democrazia?Per me dovremmo abolire tutte lechiese, quelle religiose, laiche, ideo-logiche, economiche, culturali, af-finché gli uomini possano recupera-re finalmente la facoltà di esseresoggetti liberi». Il regista de L’alberodegli zoccoli, che nei suoi film hasempre raccontato le vicende deipiù deboli, ha le idee chiare soprat-tutto nei confronti della Chiesa co-me istituzione: «Se la Chiesa nonsta al passo con i tempi perde il rap-porto con la realtà. Detto questo cre-do che anche quando il Papa parladi angeli, come ha fatto ieri, nonpensi ovviamente a degli esseri ala-ti, e occorre fare uno sforzo per capi-re le sue parole. Io ne ho incontratialcuni di angeli: erano persone cheportavano soccorso a chi ne avevabisogno. In questo senso gli angeliabitano dentro tutti noi». ●

Il cartellone

VALERIA TRIGO

L’operazione «teatro del sacro»ha un «effetto collaterale» al-

trettanto interessante rispetto a pro-mozione, produzione e circuitazionedel prodotto-spettacolo, ovvero la ri-qualificazione di spazi inutilizzati o ad-dirittura abbandonati. E non parliamosolo dei palcoscenici delle sale parroc-chiali (un migliaio che mantengonoun’attività costante, ma ce ne sono al-trettante «silenti» per mancanza di ini-ziativa), ma soprattutto di luoghi me-ravigliosi come San Cristoforo a Luc-ca (dove è andato in scena l’Abram eIsac dei Sacchi di Sabbia). Una chiesaromanica abbandonata da anni, puressendo in una delle strade centrali diLucca (che di chiese ne ha 105 e nonriesce, evidentemente, a star dietro al-la manutenzione di tutte). È stata (ri)aperta, sgombrata da piccioni e detri-ti e restaurata proprio in occasionedel Festival e ora restituita alla città.Cosìcome aperti in via eccezionale so-no stati il cinquecentesco ’OratorioSan Giuseppe e la trecentesca chiesadi Santa Maria dei Servi.

Palchi d’eccezione

FEDERICO [email protected]

Il recupero della bellachiesa di San Cristoforo

ErmannoOlmi«Aboliamotutte le chiese»

La nuova stagionetra musica, teatro, arteeventi. E una tv web

I cortidi scenaa Capalbio

Un focus sulla primavera araba, con corti e filmati che girano sul web (anche proibiti) el'omaggio a Raul Ruiz saranno fra gli appuntamenti, dal 6 al 9 ottobre, della 18/a edizione diCapalbioCinema,rassegnadedicataai filmbrevi(enonsolo)d'autoreitalianie internazionali.Filo conduttore del festival di quest'anno saranno «le mappe di un pianeta in cambiamento»

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Dir. Resp.: Marco Tarquinio da pag. 29

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Sole 24 Ore Domenicada pag. 45

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24SET2011

Il teatro è sacro

Si chiude domani a Lucca “I Teatri del sacro”, un festival promosso oltre cheda Federgat, Federazione gruppi attività teatrali e Fondazione Comunicazionee Cultura, dal Servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei, incollaborazione con l’Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei e l’Acec,associazione cattolica esercenti cinema.Arrivato alla seconda edizione, il festival ha ospitato qualcosa come 27spettacoli e cento artisti, da Lucilla Giagnoni a Lorenza Zambon, da AriellaVidach a Julie Ann Anzilotti e poi Alessandro Berti con uno spettacolo dal titoloevocativo “Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea”, Daniela Poggiprotagonista di L’amore impaziente , i Sacchi di Sabbia, Giovanni Scipioni…Insomma tutto molto ben organizzato. Mons. Domenico Pompili ha anchedetto che il festival riscopre”un’ arte che è tra le più antiche e che ha sempreavuto una stretta continuità con la ricerca del senso”. Tre, ha aggiuntoPompili, le dimensioni proprie del teatro che la Chiesa, con l’iniziativa, intendemettere in luce: la “corporeità” perchè “incontrare l’altro vuol dire innanzituttotrovarsi di fronte un corpo”; la “concretezza”, poichè “il sacro non è solo illuogo dei precetti e delle leggi ma anche quello dell’incontro con il singoloevento”; la “forza simbolica” perchè “in una cultura tecnicista che tende aschiacciare tutto sui dati di fatto, il teatro dà respiro e profondità”. E ancora:“Il teatro è una grande chance per la cultura, ma anche per la fede”.Personalmente resto colpita. Quattro secoli fa la Chiesa considerava il teatroluogo di perdizione, e gli attori uomini (e donne) di Satana, allontanati dailuoghi sacri. Successivamente non c’è mai stata un’attenzione alla scena, maal contrario una mal sopportazione.Dunque ben vengano le parole di mons. Pompili anche perchè in quanto aripensamenti è andata peggio a Galilei, se solo qualche anno fa la Chiesa hapubblicamente ammesso lo sbaglio circa la concezione tolemaica dell’universo.Fin troppo facile concludere: le vie del teatro sono infinite…

Tag:Cei, Chiesa, sacro, teatro

Scritto sabato, 24 settembre 2011 alle 23:40 nella categoria 1. Puoiseguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciareun commento, o fare un trackback dal tuo sito.

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A Lucca, il festival parla veneto - Corriere del Veneto

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2011/27-settembre-2011/a-lucca-festival-parla-veneto-1901653553348.shtml[27/09/2011 18:43:25]

Il rapporto tra madre e figlia,in scena in Io ti prendo permano

I TEATRI DEL SACRO

A Lucca, il festival parla venetoPremiato «Io ti prendo per mano» di Daniela Nicosia,prodotto dal Teatro di Belluno

Parla anche veneto il festival I Teatri del Sacro, svoltosi a Luccadal 19 al 25 settembre: un’iniziativa promossa dalla Federgat edalla Fondazione Comunicazione e Cultura Servizio Nazionaleper il Progetto Culturale della CEI, volta a dar voce a realtàteatrali sensibili alle suggestioni della spiritualità e del sacro. Trai venti spettacoli vincitori è stato selezionato, infatti, Io ti prendoper mano, una produzione del TIB Teatro di Belluno su testooriginale di Daniela Nicosia che ne ha curato anche la regia.

È il rapporto tra una madre e una figlia quello che l’autriceporta sulla scena, contestualizzandolo in un momentoparticolare e delicatissimo, quello della malattia terminale e deltempo che precede la morte. Madre e figlia si confrontano e anche si scontrano su frammenti delpassato che riaffiorano nella memoria tracciando una storia che si dipana attraverso gli anni. C’è unprogressivo svelamento di sensazioni, pensieri, emozioni che erano state tenute segrete e che oranella vicinanza indotta dal bisogno di assistenza emergono al di là delle stesse intenzioni. Non sipuò fingere in un momento così, anche se lo si è fatto a lungo: l’ora della verità è arrivata e la figlia simette progressivamente a nudo, metaforicamente e fisicamente, di fronte alla madre malata,spogliandosi della maschera che la velava e degli abiti stessi che davano di lei un’immagineadulterata.

Il testo è duro e intenso, e le due interpreti, Piera Ardessi nel ruolo della figlia e Paola Compostellain quello della madre, sanno imprimere allo spettacolo un senso di autenticità che colpisce lospettatore e arriva nel profondo dell’anima. I ricordi si intrecciano alla dura realtà del presente e amano a mano compongono il quadro dell’esistenza di persone che hanno vissuto vicine, ma senzaconoscersi mai veramente. La malattia e la morte diventano così un’occasione preziosa diconoscenza autentica e di condivisione. Io ti prendo per mano, su cui è stata incentrata una puntatadi Retroscena I segreti del teatro nel maggio scorso, diventerà, nella prossima stagione, unaproduzione televisiva che andrà in onda in prima serata all’interno di un progetto di TV 2000dedicato alle eccellenze del teatro contemporaneo italiano.

Caterina Barone27 settembre 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Citta Nuova - A Lucca il teatro è sacro

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01 10 2011 di Giuseppe Distefano Fonte: Città Nuova

Una rassegna spirituale e un luogo di domande sull'esistenza umana dove si incontrano sperimentatori ericerca di verità

Titoli come "Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea", o“Lazzaro, vieni dentro!” o la presenza di un testo di un autore come Copi,potrebbero far pensare ad una dissacrazione dell’argomento religioso.Invece rientrano in pieno nelle tematiche della seconda edizione delfestival I teatri del sacro che comprende una visione non solo religiosa,ma aperta ai grandi interrogativi dell’esistenza umana e alla ricerca disenso. Un festival che apre una possibilità di riflessione, di incontro, didialogo.

E quale luogo migliore del teatro per comunicare tra persone vive, inquello spazio vitale dove provocare domande, esercitare lo sguardo versol’altro è aprirsi all’ascolto. Promossa da Federgat (Federazione gruppiattività teatrali) e dalla Cei la rassegna lucchese mette insieme compagnie

professioniste e amatoriali. Attorno nomi affermati della scena italiana: Lucilla Giagnoni, AlessandroBerti, Giovanni Scifoni, Laura Nardi, Renzo Martinelli, Lorenza Zambon e anche due nomi noti delladanza contemporanea: Ariella Vidach e Julie Ann Anzilotti.

Affollatissima, la rassegna si è snodata per una settimana in vari luoghi della cittadina toscana trachiese, spazi pubblici, con proposte molto varie nelle modalità di scrittura scenica, nei linguaggi e stiliespressivi, e nella qualità artistica. Per cui a spettacoli meno riusciti, si sono aggiunti altri - la maggiorparte - capaci di affrontare storie e personaggi evangelici, tematiche attuali, interrogativi esistenziali,con una sensibilità contemporanea che non teme il registro anche ironico.È’ il caso di “Lazzaro, vieni dentro!” di Giampiero Pizzol con la regia di Carlo Rossi. Tornato in vita ilmiracolato soffre di claustrofobia dopo l’esperienza di tre giorni nel chiuso di una tomba e l’aver vistol’al di là. Teme il buio e ha paura di dormire. I due bravissimi interpreti, Carlo Pastori e MartaMartinelli, giocano con le parole e i doppi sensi, e sono irresistibili nel comporre un quadrettofamigliare della casa di Betania fatta solo di panni stesi.

Un differente approccio al personaggio di Lazzaro, è “Fratelli/Hermanos” di Adele Tirante. Due sorellein una immaginaria stanza del reparto di rianimazione assistono il fratello affetto da anomìa, nellasperanza che Gesù arrivi a salvarlo. Nell’attesa del miracolo cercano di sopperire alla sua mancanzadi memoria e identità ricordando e riscoprendo esse stesse il loro passato di emigranti italiani in Perù:un’autobiografia scenica dell’autrice. “Io ti prendo per mano” scritto da Daniela Nicosia dà corpo adun intenso dialogo tra una madre in punto di morte e una figlia (le straordinarie Piera Ardessi e PaolaCompostella). Riaffiora il bisogno di amore, di gesti e sentimenti mai espressi, uniti ad asprezze,rancori e segreti dell’anima.

“Il ponte di pietre e la pelle d’immagini” di Daniel Danis, è la storia dell’incontro e dell’amicizia di duebambini venduti inconsapevolmente dai loro genitori a trafficanti di schiavi dietro la promessa disalvarli dalle guerre che distruggono i rispettivi paesi. I due rievocano la loro odissea, la sofferenzache nasce dal duro lavoro e dalle umiliazioni, la fuga e gli incontri. Fa parte di una Trilogia dellaspiritualità "Apocalisse di Lucilla Giagnoni”, che nella maestosa chiesa di San Cristoforo, hariecheggiato in tutta la sua forza espressiva. L’attrice, che diventa testimone-narratore, fa incontrare iltesto sacro con quello teatrale dell’”Edipo re”, andando a cercare le assonanze tra cecità e

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Citta Nuova - A Lucca il teatro è sacro

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rivelazione (il vero significato della parola biblica), tra luce e mistero, per un’indagine sull’uomo esull’evoluzione della coscienza.

Impossibile soffermarsi su tutti gli spettacoli, ma è da lodare l’intero progetto, un’iniziativa importanteche «la Chiesa intende mettere in luce» , ha detto monsignor Domenico Pompili puntando acorporeità e concretezza; perché «incontrare l’altro vuol dire innanzitutto trovarsi di fronte un corpo epoi il sacro non è solo il luogo dei precetti e delle leggi ma anche quello dell’incontro con il singoloevento. In una cultura tecnicista che tende a schiacciare tutto sui dati di fatto, il teatro dà respiro eprofondità».

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A Siena, la grandemusicadi Mario Dal Bello Città

NuovaBrahms, Ein Deutsches Requiem.Händel, Concerti per organo eorchestra. 68ª Settimana musicalesenese.

Ecodi Aurelio Molé CittàNuova

Una radio può essere ecologica, “ecosolidale”, “eco sostenibile”?

Le icone e i cani diElliott Erwittdi Giuseppe Distefano

Città Nuova40 immagini, scelte tra i lavori piùcelebri, di uno dei più importantifotografi del XX secolo, in mostra aMerano

Festa dei nonni sull'Amiatadi RedazionewebAbbadia San Salvatore 30 settembre 10 ottobre

Adolescenti oggi. Problema orisorsa?di Redazione e webIspica, 5 ottobre dalle ore 20 pressoil cinema Diana, incontro pereducatorri e genitori con lopsicologo Ezio Aceti

SCEGLI I TUOIPREFERITI

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Page 13: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

È stato lui ad inaugurare, lunedì mattina, le inter-viste in diretta dalla postazione di Trentino inBluin Piazza Duomo, nell’ambito di “Sulle rotte delMondo”. Sarà lui a garantire agli ascoltatori del-l’emittente diocesana una salutare ”onda lunga”dell’evento che in questa settimana vede protago-nisti i missionari trentini in America, documenta-to nelle pagine speciali di questo numero. Monsi-gnor Guido Zendron, diocesano di Lisignago, ve-scovo dal 2008 di Paulo Afonso, nel Nord Est delBrasile, curerà da sabato 1° ottobre, per tutto ilmese missionario, le riflessioni sul Vangelo delladomenica. Vangelo vissuto, senza sconti, comechiede la missione.

VIA SAN GIOVANNI BOSCO, 538122 TRENTOwww.trentinoinblu.itE-MAIL [email protected] 0461 272.777(verde naz. 800 366 760)REDAZIONE 0461 272.721 [email protected] 0461 272.755PUBBLICITÀ 0461 272.618

sabato 12.40

7-9 Buongiorno inBlu Le prime notizie, le pagine dei quotidiani, un

pensiero di contenuto per iniziare al meglio lagiornata, l’almanacco e le curiosità

10-13 Mattinata inBlu Le prime due ore a cura delle redazione locale con

ospiti settimanali (L'editoriale), un ricchissimocartellone di cultura e spettacoli, lo spazio allenotizie di servizio (Infopoint) e il focus sull'at-

tualità Dopo mezzogiorno la rubrica gastronomicache esalta la cucina locale

13–15 inBlu pausa pranzo La nostra fascia prettamente musicale, con latravolgente ironia di DJ Nicco la classe di Jackie

(ex Montecarlo) per la classifica quotidiana sul-la base dei dati Fimi-Gfk

15–17 Pomeriggio inBlu Con Lucia Schillaci e un giornalista della redazione

centrale: ogni giorno due argomenti da appro-fondire, input al sondaggio fra gli ascoltatoriNon mancano i grandi incontri con gli artisti

17-19 Serata inBlu Con Marco Parce e Ida Guglielmotti, anche que-st’anno, nell'orario di punta del ritorno a casa,

ospiti e temi settimanali: la strada e i viaggiato-ri, il web, la televisione, il cinema e il teatro, psicolo-gia e pedagogia

21-24 Effetto Notte Il meglio della musica internazionale con Carlo Ma-

gistretti, mentre in chiusura di giornata Paola DeSimone propone incontri con i personaggi delmondo dell’arte

palinsestoinformazione

LetteredalBrasile

Gr nazionaliad ogni punto ora dalle 7 alle 20

Rassegne stampa7 30 e 8 30 locali; 7 06 e 7 40 nazionali

Gr locali10 30 - 11 30 - 12 30 - 16 30 - 17 30 - 18 30

Gr per stranieri (Cinformi news)6 30, 9 30, 13 30, 15 30, 20 30

Notizie in corso l'approfondimento nazionaledalle 9 06 alle 9 46

Gr Viabilità07 35 - 08 3009 30 - 10 3012 03 - 13 3015 30 - 16 3018 12 – 19 30

n collaborazione con Servizio Strade de la Provincia di Trento

in onda

DA

NZA

29 SETTEMBREConcerto-lancio del proget-to “Il Trentino per i trentininel mondo: Live @ Brasile”,coordinato dall’AssociazioneTrentini nel Mondo con ilpartenariato della Coopera-tiva Mercurio e la collabora-zione della Provincia. Fino amezzanotte si alternerannosul palco sei band: Nibrafor-be, Bob and the apple, NextPoint, Gio_veNaLe, Resando,Anansi. L’iniziativa, si propo-ne di realizzare uno scambioculturale tra i giovani trenti-ni e gli altrettanto giovanidiscendenti degli emigratitrentini in Brasile, attraversoil linguaggio della musica. Anovembre il concerto saràesportato in versione tour inBrasile.Trento, giardini S. Chiara, ore18.30

29 SETTEMBREE 1 OTTOBREGli Studenti dell’AccademiaGustav Mahler chiudono ilBolzano Festival 2011 conun doppio concerto in cuiproporranno un coinvolgen-te repertorio di Musica da ca-mera per archi e fiati: Mo-zart, Prokofieff, Reger, Dvo-rak, Haas e Mendelssohn-Bartholdy.Bolzano, Palazzo Mercantile,ore 20.30

1 E 2 OTTOBREAlla centrale di Fies intensofine settimana destinato an-zitutto alle scuole, invitate apercorrere i sentieri del tea-tro/danza d’avanguardia pertrovare nuovi codici comuni-cativi. I laboratori si conclu-dono domenica pomeriggiocon le performance di Fran-cesca Grilli, Teatro Sotterra-neo, Leonardo Mazzi, Babilo-nia Teatri. Sabato sera si esi-bisce invece la CompagniaAbbondanza/Bertoni con ilprogetto “il ballo del qua”, inprima nazionale.Dro, Centrale Fies, sabato ore20 e domenica pomeriggio.

ABBONAMENTIDa martedì 4 ottobre è possi-bile sottoscrivere i nuovi ab-bonamenti di prosa, danza,musical del S. Chiara. Possi-bili anche le “card famiglia”(22 spettacoli predefiniti) alprezzo unico di 100 euro.

2 ottobre 2011

vita trentina23RADIO - MUSICA - TEATRO

FF acciamo teatro per scoprireil mondo, ogni spettacolo èil tentativo dicomprenderne un aspetto

nuovo. Più o meno in questi terminisi esprimeva qualche tempo faEnrico Casagrande di Motus, unadelle più significative compagnie diteatro di ricerca in Italia. Il teatrodunque è espressione e strumentodella ricerca dell’uomo dentro eattorno a se stesso; logico quindi chei sentieri del teatro portinoall’incontro con i territori contiguidella ricerca spirituale e religiosa neltentativo di rimettere insieme i coccidi un uomo smembrato e smarrito.Logico, ma non scontato in tempi incui parlare di spiritualità e direligione fa storcere più di un naso.Eppure il festival I teatri del sacro, lacui seconda edizione si è appenaconclusa a Lucca, dimostra non soloche l’incontro tra teatro e sacro èpossibile, ma anche che è fontesorprendente di creatività, di temi,domande, percorsi di ricerca,linguaggi. Il festival, promosso dallaFedergat e dal Servizio nazionale peril Progetto Culturale della CEI, haportato in scena, dal 19 al 25settembre, ben 27 spettacoliselezionati e prodotti tra gli oltre 200progetti presentati, realizzati sia daprofessionisti che da amatoriali (peruna volta non in contrapposizione,ma affratellati proprio dal senso delfare teatro).Tra gli spettacoli visti nelle ultime duegiornate, due in particolare hannocolpito proprio per la capacità diabbandonare le “terre sicure” perandare alla ricerca di un linguaggionuovo più adatto, fosse solo anche, almomento, un “balbettio”, una formaibrida, spiazzante per l’artista e per ilpubblico. Messa in scenadi Arkadis

Nella seconda edizionede “I teatri del sacro”,a Lucca una feliceimmersione in un teatro vivo e rivitalizzante,capace di rischiare e di coinvolgere un pubblico sempre numeroso

a una cucina Ikeadi Alessandro Berti,riflessione sofferta e vibrante in cui leparole sommesse e affilate si insinuanonel profondo così come l’immaginefragile e forte dell’attore, simile ad unafalena, proteso verso la fiamma che glidarà nuova vita. Accanto a unospettacolo delizioso, ironico e poetico(e applauditissimo), Abram e Isacde Isacchi di sabbia, storia di Abramo eIsacco sospesa tra racconto popolare,teatro di figura, canto, ricordiamo altri

due spettacoli che in maniera diversaaffrontano il tema del rapporto trasacro e quotidiano, ovvero di come ilrapporto con Dio possa essere presentein maniera normale e naturale in ognimomento della nostra vita e dellenostre giornate, sia nei momenti difelicità che in quelli di sofferenza:Parabole di un clowndi teatro minimoePer quell’acerbo dolorede L’orto delleartiraccontano con grande efficacia,poesia, mescolando dramma ecomicità, dolore, risa, rabbia edolcezza, di un rapporto con Diodiretto, da pari a pari perché, come diceil vecchio clown al termine della suavita «Dio ha detto che non ci ha fattischiavi, ma amici, e come a un amico gliparlo».

Dal quotidianoall’assoluto

di Giacomo Anderle

Combattimento spiritualedavanti a una cucina Ikeadi Alessandro Berti

foto Perroni

MU

SICATEATRO

mette appunto in scena gesti e paroledella liturgia, recitati dall’attore MarcoSgarbi in una maniera volutamentepiatta, senza partecipazione, quasidistratta, senza mai guardare il pubblico,escludendolo dalla celebrazione, finoall’unico intenso e prolungato sguardofinale rivolto all’assemblea. Uno sguardooscillante tra l’imbarazzo, la preghiera ela sfida, a suggerire come il rito percompiersi, per avere senso, abbiabisogno di tensioni, di direzioni, di undialogo tra celebrante e assemblea(come tra attore e spettatore) chetrasporti entrambi in una dimensioneverticale verso l’Assoluto. Di tensioneverso l’Alto, di aspirazione ad un Amoreche scuote, scardina e che richiede uncambio radicale della nostra vita, trattaanche il Combattimento spirituale davanti

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> TEATRO: A LUCCA 27 SPETTACOLI PER PORTARE IN SCENA IL SACRO

> SPE S0B QBXB TEATRO: A LUCCA 27 SPETTACOLI PER PORTARE IN SCENA IL SACRO PROGETTO PROMOSSO DALLA CEI. MONS. POMPILI, UNA CHANCE PER LA FEDE (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 13 SET - «Lazzaro vieni dentro!», «Parabole di un clown...E Dio nei cieli ride», «Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea». Sono alcuni dei titoli dei 27 spettacoli teatrali che debutteranno dal 19 al 25 settembre alla seconda edizione del Festival di Lucca, momento culminante del progetto «I Teatri del sacro», promosso da Federgat, Federazione gruppi attività teatrali e Fondazione Comunicazione e Cultura, insieme al Servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei, all'Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei e all'Acec, associazione cattolica esercenti cinema. Lo scopo, ha spiegato mons. Domenico Pompili, presente alla conferenza stampa di presentazione presso la Radio Vaticana, «è quello di riscoprire un' arte che è tra le più antiche e che ha sempre avuto una stretta continuità con la ricerca del senso». Tre, ha aggiunto Pompili, le dimensioni proprie del teatro che la Chiesa, con l'iniziativa, intende mettere in luce: la «corporeità» perchè «incontrare l'altro vuol dire innanzitutto trovarsi di fronte un corpo»; la «concretezza», poichè «il sacro non è solo il luogo dei precetti e delle leggi ma anche quello dell'incontro con il singolo evento»; la «forza simbolica» perchè «in una cultura tecnicista che tende a schiacciare tutto sui dati di fatto, il teatro dà respiro e profondità». «Il teatro - ha quindi sottolineato mons. Pompili - è una grande chance per la cultura, ma anche per la fede». Vittorio Sozzi, responsabile del servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei, ha spiegato come nell'iniziativa vi sia «la sollecitazione, anche verso le professionalità non cristiane, a misurarsi con i temi del sacro che toccano tutti gli uomini indistintamente». L'esperienza, «emblematica» a Lucca, ha auspicato infine, «è da ripetersi in altre realtà del territorio», particolarmente, ha aggiunto Pompili, «in quei luoghi, come le piazze italiane, che non sono nè pubblici, nè privati ma patrimonio e risorsa della comunità intera». (ANSA). Y43-CNT 13-SET-11 15:10 NNN

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Teatro: mons. Pompili, era digitale ci invita a riscoprirlo. Come il web parla a tutti e con tutti ma in piu' ha la dimensione della fruizione unica

Roma, 13 set. (Adnkronos) - "L'era digitale oggi ci invita a riscoprire un medium antico come il teatro poichè, come il web, ha la forza di parlare a tutti e con tutti, ma rispetto alla Rete ha in più la dimensione della fruizione unica, capace di parlare direttamente all'individuo". Monsignor Domenico Pompili, sottosegretario della Cei, ha aperto così l'incontro con la stampa presentando il programma completo della seconda edizione de 'I teatri del sacro', la rassegna dedicata ai temi della spiritualità che sarà in scena a Lucca dal 19 al 25 settembre con 27 spettacoli gratuiti in prima nazionale. "La Chiesa ha deciso di investire nel teatro - ha spiegato Pompili - per quattro ragioni: la corporeità, assente negli altri medium, che colloca l'azione scenica in una relazione umana e viva con lo spettatore; la concretezza, il sacro infatti non è l'ambito delle leggi e dei precetti ma prima di tutto il momento dell'incontro fra gli uomini, il teatro è l'ambito di una nuova pedagogia, come quella delle parabole evangeliche, un incontro fra la persona e l'evento trascendentale". E ancora: "la forza simbolica, il sacro rimanda a qualcosa di oltre, a qualcosa al di là, senza fermarsi ad un violento materialismo, il simbolo unisce e non divide. I gesti, i silenzi del teatro sono porte verso l'infinito; l'intersezione fra arti diverse che vive non attraverso i concetti ma attraverso l'esperienza. Infine - ha concluso il Monsignore - 'I teatri del sacro' valorizza le piazze, i piccoli teatri, le sale della comunità. La piazza non è solo il contesto della rassegna ma un vero e proprio valore aggiunto, un segno distintivo di quest'iniziativa".

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da pag. 29

14-SET-2011

Diffusione: 106.363

Lettori: 311.000

Dir. Resp.: Marco Tarquinio da pag. 29

14-SET-2011

Diffusione: 106.363

Lettori: 311.000

Dir. Resp.: Marco Tarquinio

2

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da pag. 29

14-SET-2011

Diffusione: 106.363

Lettori: 311.000

Dir. Resp.: Marco Tarquinio da pag. 29

14-SET-2011

Diffusione: 106.363

Lettori: 311.000

Dir. Resp.: Marco Tarquinio

3

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da pag. 41

16-SET-2011

Diffusione: 53.221

Lettori: 317.000

Dir. Resp.: Claudio Sardo

1

Page 19: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

da pag. 10

14-SET-2011

Diffusione: 124.052

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Stefano Menichini da pag. 10

14-SET-2011

Diffusione: 124.052

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Stefano Menichini

1

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da pag. 84

18-SET-2011

Diffusione: 566.101

Lettori: 2.582.000

Dir. Resp.: Antonio Sciortino da pag. 84

18-SET-2011

Diffusione: 566.101

Lettori: 2.582.000

Dir. Resp.: Antonio Sciortino

1

Page 21: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

da pag. 4

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Giovanni Maria Vian da pag. 4

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Giovanni Maria Vian

1

Page 22: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

da pag. 20

17-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Luciano Olivari da pag. 20

17-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Luciano Olivari

2

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da pag. 21

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Mauro Tedeschini da pag. 21

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Mauro Tedeschini

1

Page 24: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

da pag. 6

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Roberto Bernabò da pag. 6

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Roberto Bernabò

3

Page 25: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

������� ���������� �������

�� ������ ��� ��� ���������� ����������� � ��������� �� �����-�� �� ���� ��� ���� �����-

���� � ������������� ���������liminare �������� ��������� ������������ ��� ������ �������� ������ ����� ������� ���������� ����������# $�� � ��� ����������� ��� ���% ���� ����������� ���� ��� ��������� ��-���������� �� �������� �������-tore dinanzi allo spettatore, un �������� �������� ������������� *���� ��� ���������� ����� ������������# +�������� ���-�� ��� ��������� ����������� ������������� ������� � ���������� ����� ��7 ��� ����� � �������������� ������ �������� � �������-�����< ����� *����� ������� �������� �� ��� ������ ����������=������� � ������� ����� � ����������� ������������ ������ ��������� ��������� ��������� *�������� ������������ � ���������#

La città di Lucca ospita la se-����� �������� �� ��� ������-stazione molto interessante, I Teatri del Sacro< �������� ������� ��������� K�� ������� �organizzata dalla Federgat QY�-��������� [����� \������� ]�����-��^ ��� � ��� ���� �� ������������� ��� ��������� �����-no in veste rinnovata. � ������ ��� �������� �������< ���-������� ����������selezionati, oltre �������� ������-ste di adesione, �� �������� �meditata alter-nanza di grup-pi professiona-

�� � ���������� Q����������������������� ��� ��� ���*�� ��� �����^����� ����������� ���������K�-�� ��� ����� K������� ����� ��-�������� �� ������ ������������� ����� *������ �������� ��� ������������ ����� ��*����� ����� ������� ��������# ]�� �� �����-���� ��� �� ���K������ ��������� ����������� *����� �������< ��������� ���������� ������������������ Teatro Giovani ���Miriam Q]����� �� `�� [�������^Nuovi Accordi �� j������ ���Quel che resta di Giobbe Q{��-����� `�� [�������^ Leele da `�� }������ ��� Eclissi Qj���-�� �� `���� }���� ��� `����^ ��

Compagnia XE �� `�� j�����-�� ~�� �� ���� ��� Judith e l’an-gelo Qj����� �� `���� }���� ���`����^ � ����� � �������������Sacchi di Sabbia ��� Abram e Isaac – Sacra rappresentazione in cartoon Qj����� �� `�� j�����-����^# �� ���������� ���� ����� ������ ������� ��� ��� �� ��������� �segnalare la presenza di artisti del ����K�� �� \��������� ����� +����}��������� �������� ����� ������������ ������� [������� \������ ~�-���� ������� ���K�� [�������`������ ����� $���� ������������� �� ��������� �������� �� ����della manifestazione, ossia www.���������������#��#

����������� ������� ����� �������-������ ��� ���� ��� direttore artistico Fabrizio Fiaschini Q����������� �� ���������� ��������������� ������ ����������������� `���� �� �����^ � *����� ��dare vita a «un’avventura arti-stica e culturale dedicata alle ����������� ��� �� �� �������fra il teatro e la ricerca spiritua-le e religiosa: un ‘corpo a corpo’ libero e sincero con le domande della fede, acceso dall’azione drammatica�# �� ������������� ��� ��K��� ������������ ����-

�� ����������� ���� ��������*���� �������������� �

������������ �� �� *��-��� ���������< �Ap-

parentemente uno ‘scandalo’, � ���-����� Y��������- ma in realtà, a nostro avvi-so, un valore aggiunto, nel-la convinzio-

I TEATRI DEL SACRO

Torna a Lucca la rassegna dedicata alla scena e ai legami con la ricerca spirituale e religiosa.

Ventisette allestimenti in esclusiva, una selezione di artisti professionisti e

compagnie amatoriali per una settimana di spettacoli

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Quel che resta di Giobbe $���� \������

Miriam Teatro Giovani

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Page 26: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

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ne che il desiderio di fare teatro affondi le sue radici e produca i suoi frutti in un terreno comune e indivisibile: quello del gioco ������� �� ��� ���� �� ��dall’infanzia cercato di conosce-re se stesso e di incontrare gli altri»# �� ������ ���� ���������� ��propria funzione di arte per tutti � �� ����� ��� ��� �un’occasione di partecipazione popolare, una festa a servizio della collettività e del suo ‘bene comune’, in nome di una bellezza concepita come gesto comunitario»

`���KK� ���7 ��������� �������-rare I Teatri del Sacro una sem-����� K����� �������� ���������� ������� �������� ��� ������� ��

����� ������������� ���� �� ��funzione del teatro si esaurisse ������������� ����� �����������-������������������������� ������������ ������������# �� �����-�� ��� �������� � ������� ������� ������� �� ������������ �� ���� ���-��� ���� ���������� ������������-�� � ����������� ��� ���� ��-�������� ���������� ���� ����������-K��� ��� ���� ������ ����� ��������#�������� ���� ��������� �� ��K���-torio denominato I 70, tenuto da Giorgio Testa e Gabriele Allevi, ���� ����� �� ����������� ��� ������-

ti in un viaggio intorno e dentro ����� ��� ���������� �� ���������#Un’avventura dello spirito, una città come palcoscenico, il sot-

�������� ����� �������������� ������� ����� � � ���� ��������������� ������� Q�� ������ �� `�� [�-������ �� ������ �� `�� j�����-���� � `���� }���� ��� `���� ��j������� �� `�� }��������� ��{-������� �� `�� [������� � ��{�����������^ ������� � ���������������� ����� ��������� ��� ��������non individua un punto di arrivo, K���% �� ������� �� ���������� �������� �����������< �� Feder-gat sta, infatti, studiando forme di promozione e distribuzione di ������� ��������� ��� ��� ��������-�� �� �������� ����� �����������

��� �� ���������� ������ ��KK������� ����� ����� ������������ ��������� �� ������ ������ ���� ��KK���� ��� ����� �����K���#�������� � �� ����� �� ������� ����teatrali, di spazi a volte dismessi o sottoutilizzati, e I Teatri del Sa-cro può rappresentare un nuovo ��������� ��� ������ ���� �����-�� Y�K����� Y�������� ���� �������������� ��� �� ����� ���������������� ����� � ����� �� ������-��� ������� ��� �������� ������-gioso dei teatri metropolitani, ma ������� ��� *����� ����� ��� ����-�� �� ��������� ������ ����� ��������-�� ��� ������ ��� ��� �� � �������<�� ������ ��� �� �����#

Eclissi Compagnia Leele

Judith e l’angelo Compagnia XE

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Page 27: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

da pag. 8

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Alessandro Rossi da pag. 8

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Alessandro Rossi

3

Page 28: TEATRI DEL SACRO 2011_ rassegna stampa

da pag. 19

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Alessandro Rossi da pag. 19

16-SET-2011

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Alessandro Rossi

1

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INVENTARIO TOSCANA OGGI11 settembre 2011 15

Per una nuova avventura

dello spiritoDI LORENZO MAFFEI

uando si aprirà il siparioin scena andrà il raccontodi esperienze e di storieche annodano fede e vita,con danze e dialoghi. E

così l’arte del teatro affondanell’intimo per far riemergere una

sacralità che ètradizione e storia.Fatta di corpi e dipopolo, di emozionie pensiero. Niente èlasciato al caso perquesto che vuoleessere un viaggio diricerca spirituale, unvero e proprio «corpoa corpo» con il sacro ele sue domande disenso.I Teatri del Sacro edizione 2011, laseconda, ripropone lastessa formula del2009 rinnovandoneperò contenuti eprotagonisti. Visto ilsuccesso di due annifa sempre nellospazio del centrostorico di Lucca, dal19 al 25 settembreprossimi sisusseguiranno ben 27nuovi spettacoligratuiti in primanazionale in 6 diversispazi (vedi programmaa lato). E gli spettacoliproposti sono statiscelti attraverso unbando nazionale a cuihanno partecipatoben 200 compagnieda tutta Italia. Tra gliartisti cheanimeranno larassegna lucchese cisaranno alcune fra levoci più interessanti,divertenti ed originalidella nuova scenaitaliana: AlessandroBerti, Renzo

Martinelli, I Sacchi di sabbia, PatriziaPunzo, Daniela Poggi, LucillaGiagnoni, Ariella Vidach, LorenzaZambon, Julie Ann Anzilotti,Giovanni Scifoni, Laura Nardi.Ma oltre ai professionisti ci sono lecompagnie amatoriali. E attraverso ilbando (realizzato dalla Federgat e laFondazione comunicazione e

cultura, in collaborazione con ilServizio nazionale per il Progettoculturale, l’Ufficio nazionale per leComunicazioni sociali della Cei el’Acec) proprio a tutte questeesperienze viene dato un contributoper la messa in scena dei loroprogetti, che saranno visti per laprima volta a Lucca, ma poi sarannosostenuti in un vero e proprio tournei teatri di tutto il paese e inparticolare nelle Sale di comunità,come già avvenne nell’edizione2009. Si tratta quindi diun’occasione davvero unica, visteanche le odierne scarse disponibilitàeconomiche per i teatri e per lecompagnie in genere. «È quindi ungrande aiuto che viene dato anumerosi giovani artisti chealtrimenti non avrebbero lapossibilità di fatto di portare acompimento i loro progetti,proponendosi ad un pubblico», dicedon Piero Ciardella coordinatore perl’Arcidiocesi di Lucca di questarassegna. Una opportunità per gliartisti dicevamo, ma anche per chifruirà delle loro opere. Il pubblicoinfatti affronterà tematiche, nelrapporto sacro-teatro, che hannouna valenza socio-culturale dialtissimo livello: «perché attraversoquesta arte vengono promosse alivello locale e nazionale» – diceancora don Piero Ciardella – «leistanze della persona, del dialogo,della solidarietà e della cittadinanza.Temi di assoluta rilevanza in uncontesto come il nostro, quellooccidentale. Una occasione per lachiesa locale e per la città di Luccache però si apre a tuttivisto il contestonazionale e l’arrivo diartisti e spettatori datutto il paese».In queste 27 opereprime vengonopresentatefigure eternecome Mariain primis, maanche

Abramo e Isacco, Giobbe, Ruth, poitanti richiami al Vangelo, all’esempioe alla vita dei santi. Ecco tutto questoe molto altro messo in scenasecondo don Piero «non farà chepromuovere l’ascolto, stimolare lerelazioni interpersonali e innescareprocessi profondi di identità,partecipazione e cambiamento». Einfatti diversamente da come spessoaccade negli altri festival teatrali, ITeatri del Sacro nasce con il precisointento di coinvolgere direttamenteil pubblico e anche quest’anno saràriproposto I 70-Visioni eCondivisioni, un laboratorio apertoa 70 spettatori che attraverserà i temi,le suggestioni e le riflessioni scaturitedagli spettacoli in scena guidato daGiorgio Testa e Gabriele Allevi. Unfiore all’occhiello per una rassegnanazionale di teatro.

I Teatri del sacro è ideato e realizzatodalla Federgat e la Fondazionecomunicazione e cultura, incollaborazione con il Servizionazionale per il progetto culturale,l’Ufficio nazionale per lecomunicazioni sociali della CeiEI el’Acec con il sostegno del Ministeroper i beni e le attività culturali,Regione Toscana, Provincia eComune di Lucca, Arcidiocesi diLucca, Fondazione Campus Lucca.

Infowww.iteatridelsacro.it [email protected]. 349-0734578

Q

il PROGRAMMA

UNA BELLAPROPOSTADI 27 NUOVISPETTACOLILUNEDÌ 19 SETTEMBREOre 18,30 Santa Maria dei Servi: Passinella memoria – FARE (Folk AtelierReggio Emilia)Ore 20,30 San Cristoforo: Infinitamentepiccolo – CreativamenteOre 22,15 Teatro San Girolamo: Maria– Oratorio con fiati e fisarmonica,Teatro I

MARTEDÌ 20 SETTEMBREOre 17 Giardino del S. Micheletto: Ilgiardino sacro – Casa degli alfieri, teatroe naturaOre 18,30 Teatro San Girolamo: Miriam – Compagnia Teatro GiovaniLuccaOre 20,30 Santa Maria dei Servi: Lagiornata di una sognatrice – TeatroAlkaestOre 22,15 San Cristoforo: L’amoreimpaziente – Intergea

MERCOLEDÌ 21 SETTEMBREOre 17 e ore 21 Giardino del S.Micheletto: Il giardino sacro – Casa deglialfieri, teatro e naturaOre 18,30 Teatro San Girolamo: Lastoria di Ruth – ArielOre 20,30 Santa Maria dei Servi: Isola – AfroditaOre 22,15 San Cristoforo: Guai a voiricchi – Compagnia di Diana

GIOVEDÌ 22 SETTEMBREOre 17 e ore 21 Oratorio San Giuseppe:Quel che resta di Giobbe – Nuovi AccordiOre 18,30 Teatro San Girolamo: Ilponte di pietre e la pelle di immagini – Causa ACOre 20,30 San Cristoforo: Lazzaro, vienidentro! – Ubi MinorOre 22,15 Santa Maria dei Servi: Eclissi– Compagnia Leele

VENERDÌ 23 SETTEMBREOre 17 e ore 21 Oratorio San Giuseppe:Fratelli/Hermanos, spettacolo-concertoper due voci e una chitarra – Cosa sonole nuvoleOre 18,30 Teatro San Girolamo: Io tiprendo per mano – Tib TeatroOre 20,30 San Cristoforo: Apocalisse – Fondazione Teatro Piemonte EuropaOre 22,15 Santa Maria dei Servi: Judithe l’angelo – Compagnia Xe

SABATO 24 SETTEMBREOre 10 e Ore 16 e Ore 21 Oratorio SanGiuseppe: Messa in scena – ArkadisOre 18.00 Teatro San Girolamo: Combattimento spirituale davanti a unacucina ikea – CasavuotaOre 19,30 Orto Botanico: La leggendadi Giuliano – O ThiasosOre 21 Santa Maria dei Servi: Empty_Less –Associazione CulturaleAriella Vidach, AiEPOre 22,30 San Cristoforo: Abram e Isac,Sacra rappresentazione in cartoon – Isacchi di sabbia

DOMENICA 25 SETTEMBREOre 11,30 e 17 Oratorio San Giuseppe: Parabole di un Clown... e Dio nei cieli ride– Teatro MinimoOre 16 Teatro San Girolamo: Vigilia – Teatro a pedali, in collaborazione conil festival deSideraOre 18,30 Santa Maria dei Servi: Laudes– MetisTeatroOre 20,30 San Cristoforo: Perquell’acerbo dolore – L’Orto delle Arti, in

collaborazione con ilfestival deSidera

Molta Toscana trale compagnie

ra le compagnie infineci sarà anche molta

Toscana. Tra quelle diprofessionisti in cartelloneci sono: I Sacchi di Sabbia(Pisa) in scena il 24settembre alle 22,30 nellachiesa di San Cristoforocon lo spettacolo «Abram eIsac, sacrarappresentazione incartoon»; la Compagnia Xe(San Casciano Val di Pesa -FI) in scena il 23 settembrealle ore 22,15 nella chiesadi Santa Maria dei Servicon lo spettacolo di danza«Judith e l’Angelo»;Compagnia Leele (SanMiniato PI) in scena il 22settembre alle ore 22,15nella chiesa di Santa Mariadei Servi con lo spettacolodi danza «Eclissi».Poi ci sono anche duecompagnie amatoriali:Nuovi Accorsi (Cascina –PI) in scena il 22 settembrealle ore 17 e ore 21all’Oratorio San Giuseppecon lo spettacolo «Quelche resta di Giobbe»; eCompagnia Teatro Giovani(Lucca) in scena il 20settembre alle ore 18,30 alTeatro San Girolamo conlo spettacolo «Miriam».

L. M.

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l’ EVENTO

Dal 19 al 25 settembresi svolge la seconda edizionedella rassegna lucchese che ospitain sei diversi spazi artisti e spettatorida tutta Italia. L’ingresso è libero

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Lucca, Il sacro va a teatro - Vatican Insider

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:: martedì 13 settembre 2011

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13/09/2011 Lucca, Il sacro va a teatro

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Dal 19 al 25 settembre un'avventura dello spirito con la cittàcome palcoscenico

REDAZIONE

ROMA

"Parabole di un clown...E Dio nei cieli ride", "La Storia di Ruth","Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea" e "Lazzaro vienidentro!", sono alcuni dei titoli dei 27 spettacoli teatrali allaseconda edizione del Festival di Lucca.

Il momento culminante del progetto «I Teatri del sacro», ideato da Federgat,Federazione gruppi attività teatrali e Fondazione Comunicazione eCultura, insieme al Servizio nazionale per il Progetto culturaledella Cei, all’Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Ceie all’Acec, associazione cattolica esercenti cinema.

I Teatri del Sacro non è solo un Festival e neppure una semplice vetrina di nuove produzioni. È in prima istanza un’avventuraartistica e culturale dedicata alle intersezioni, sempre più diffuse, fra il teatro e la ricerca spirituale e religiosa: un "corpo acorpo" libero e sincero con le domande della fede, acceso dall’azione drammatica.

Alla presentazione, svoltasi presso la sede della Radio Vaticana, sono intervenuti monsignor Pompili, sottosegretario Ceie Direttore Ufficio nazionale Comunizioni sociali, Vittorio Sozzi , responsabile del servizio nazionale per il progetto culturaledella Cei, Fabrizio Fiaschini, presidente di Federgat, Francesco Giraldo, segretario generale Acec e Giorgio Testacoordinatore laboratoio 70 Visioni e condivisioni.

Nel corso dell'incontro stampa Domenico Pompili ha affermato: "l'era digitale ci invita a riscoprire un mediumantico come il teatro poichè, come il web, ha la forza di parlare a tutti e rispetto alla rete ha in più ladimensione della fruizione unica, capace di parlare in modo diretto ad ogni persona".

"La chiesa ha deciso di investire nel teatro - ha continuato Pompili - per quattro ragioni: lacorporeità, assente negli altri medium, che colloca l'azione scenica in una relazione umana e viva con lo spettatore;la concretezza, il sacro infatti non è l'ambito delle leggi e dei precetti ma prima di tutto il momento dell'incontro fra gli uomini, ilteatro è l'ambito di una nuova pedagogia, come quella delle parabole evangeliche, un incontro fra la persona e l'eventotrascendentale; la forza simbolica, il sacro rimanda a qualcosa di oltre, a qualcosa al di là, senza fermarsi ad unviolento materialismo, il simbolo unisce e non divide: i gesti, i silenzi del teatro sono porte versol'infinito; l'intersezione fra arti diverse che vive non attraverso i concetti ma attraverso l'esperienza".

Vittorio Sozzi ha spiegato come nell’iniziativa vi sia "la sollecitazione, anche verso le professionalità non cristiane, a misurarsicon i temi del sacro che toccano tutti gli uomini indistintamente».

L’esperienza, «emblematica» a Lucca, ha auspicato infine, «è da ripetersi in altre realtà del territorio», particolarmente,ha aggiunto Pompili, «in quei luoghi, come le piazze italiane, che non sono nè pubblici, nè privati mapatrimonio e risorsa della comunità intera».

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Giornale dello Spettacolo - Lucca, successo di pubblico per 'I Teatri del Sacro'

http://www.giornaledellospettacolo.it/index.php/attualità/8135-lucca-successo-di-pubblico-per-festival-qi-teatro-del-sacroq.html[22/09/2011 15:16:58]

ROMA 22 SETTEMBRE 2011 Successo di pubblico per I Teatri del Sacro ,festival di prosa, musica, danza, ed arti moderne in scena a Lucca fino a domenica 25settembre. La manifestazione, cominciata il 19 settembre, prosegue domanicon Fratelli/Hermanos, spettacolo concerto spettacolo concerto per due voci e unachitarra della compagnia siciliana cosa sono le nuvole, in scena alle ore 17 e 21 conun doppio appuntamento.

Nella stessa giornata, in programma anche Io ti prendo per mano, dramma teatralediretto da Daniela Nicosiacon e con Piera Ardessi e Paola Compostella; la pièce

Apocalisse di e con Giulia Giagnoni; Judith e l'angelo, spettacolo di danza contemporanea firmato da Julie AnnAnzillotti. Info www.iteatridelsacro.it

Lucca, successo di pubblico per 'I Teatri del Sacro'

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L'uomo, in scena sette giorni - FESTIVAL A LUCCA

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Una scena di ''Laudes''.

FESTIVAL A LUCCA

L'uomo, in scena sette giornidi Paola Bergamini

21/09/2011 Per una settimana, la cittadina toscana si trasforma in palcoscenico per 27 spettacoli nella seconda edizione de "ITeatri del Sacro". «Una sfida su cui si apre un mondo. E c’è davvero chi ha un’esperienza seria da mettere in atto»

In questi giorni, tra le vie di Lucca, c’è un’insolita animazione. Passando davantialla chiesa di Santa Maria dei Servi, all’Oratorio di San Giuseppe e in altri luoghifamosi del centro storico è possibile sentire uno scrosciare di applausi. Dal 19 al25 settembre, infatti, la cittadina toscana si trasforma in un grande palcoscenicoper i 27 spettacoli della seconda edizione de "I Teatri del Sacro", tra cui"Lazzaro, vieni dentro!", "Laudes" e "Io ti prendo per mano". «Più di un Festival.È un’avventura artistica e culturale», spiega Gabriele Allevi, direttore artistico dideSidera Teatro Festival della diocesi di Bergamo, uno degli ideatori di questaavventura.Cosa significa oggi “Teatro Sacro”?Questo è il punto fondamentale. Teatro sacro non vuol dire necessariamentesacra rappresentazione o solo l’affronto del tema biblico, evangelico, bensì quello

antropologico.Cosa vuol dire?Il senso religioso. Le domande ultime dell’uomo sono già un modo di affrontare il tema religioso e di porlo nel linguaggio teatrale.Una sfida su cui si apre un mondo, e c’è davvero chi ha un’esperienza seria da mettere in atto.Un esempio?Nella scorsa edizione, una compagnia bergamasca di giovani ha approcciato il tema del sacro partendo dalla memoria deigenitori, dei nonni. Hanno studiato le tradizioni popolari, le giaculatorie, le preghiere. Hanno messo tutto se stessi tanto che ènato uno spettacolo di una religiosità splendida. È stato per loro un punto di riflessione che li ha portati quest’anno a mettere inscena il Caligola di Camus. E provenivano da esperienze lontane dal quella cristiana. Facciamo un passo indietro. Come è nata l’idea di questo Festival?Alcuni anni fa con Vittorio Sozzi, del servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei e altri responsabili come me diesperienze teatrali legate alle diocesi, è sorta l’esigenza di fare una riflessione sul tema del sacro in teatro. Bisogna tenerpresente che in Italia c’è la Federgat, un associazione di compagnie legate al mondo cattolico che svolgono animazione per lopiù nelle cosiddette Sale di comunità, che sta sempre più prendendo piede. Per intenderci: i vecchi cinema parrocchiali sono statiristrutturati e hanno una propria compagnia. Una galassia sconosciuta, ma molto interessante. Da una riflessione teorica è poinata l’idea, soprattutto da parte di chi segue sul campo queste esperienze, di fare un festival. La Cei ha messo a disposizione ifondi e così nel 2008 abbiamo fatto un bando nazionale e con nostra grande sorpresa hanno aderito 160 compagnie siaamatoriali che professioniste, tra cui anche alcuni teatri stabili. Nel 2009 la prima edizione del Festival.C’è quindi un anno di lavoro?Sì. Una prima selezione avviene dalla lettura dei progetti cartacei, in un secondo momento le compagnie vengono chiamate aesibire venti minuti del loro spettacolo. La commissione, di cui faccio parte, infine sceglie gli spettacoli che, finanziati nellaproduzione, vedranno la loro prima rappresentazione proprio al Festival. C’è anche una post produzione. Che è, a mio avviso,molto importante.In che senso?Abbiamo un occhio di riguardo per le compagnie di giovani che magari hanno formazioni molto lontane dall’esperienza religiosa,ma che affrontano questi temi con coraggio e con esiti sorprendenti. Per queste realtà cerchiamo di facilitare la strada delladistribuzione attivando il circuito delle Sale di comunità. La Federgat e l’associazione delle Sale di comunità usa parte delfinanziamento per agevolare le sale che chiamano questi spettacoli. Due anni fa alcune rappresentazioni hanno avuto fino a 70repliche. Lei coordina insieme a Giorgio Testa il laboratorio “I 70 visioni e condivisioni”. Un viaggio ermeneutico è

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L'uomo, in scena sette giorni - FESTIVAL A LUCCA

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Credits / © Soc. Coop. Editoriale Nuovo Mondo Via Porpora 127, 20131 Milano P.I. 02924080159 / © Fraternità di Comunione e Liberazione per i testi di Luigi Giussani e Julián Carrón / Notelegali

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stato definito. Ma cosa significa?Settanta spettatori, provenienti da tutta Italia, che fermandosi tutta la settimana e vedendo tutti gli spettacoli, fanno un percorsodi approfondimento. Quando non ci sono messe in scena questo gruppo si raduna e discute di quanto visto o di quello che siandrà a vedere. L’idea è quella di una pedagogia all’introduzione della visione, imparare a leggere il linguaggio teatrale. Chipartecipa sono per lo più operatori del settore ed la possibilità di acquisire degli strumenti di lettura per il teatro. Come mai Lucca?Cercavamo una città importante dal punto di vista dei beni culturali, ma non dispersiva. Nella scorsa edizione tutta lapopolazione si è coinvolta. All’inizio della settimana c’erano 50/70 spettatori ad ogni messa in scena a fine settimana…. Soloposti in piedi. Tutto esaurito. È stato uno spettacolo nello spettacolo. Come deve essere il teatro: un’occasione di partecipazionepopolare.

Per informazioni: www.iteatridelsacro.it

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I Teatri del Sacro. Gli innumerevoli volti dellaspiritualità

Non poteva essere che Lucca, la città dalle cento chiese,a ospitare dal 21 al 27 settembre la seconda edizionedella rassegna I Teatri del Sacro. Organizzata da Federgat (la federazione cattolica cheraccoglie gruppi amatoriali del teatro) e dalla FondazioneComunicazione e Cultura della Conferenza EpiscopaleItaliana, dopo una accurata selezione ha proposto alnumeroso pubblico 27 nuovi spettacoli.

“Un'avventura dello spirito, una città come palcoscenico",recitava il sottotitolo di questo benemerito festival, che si ètenuto in sette diversi spazi del centro storico. Spazimeravigliosi, quasi tutti ricavati da antiche chiese, chehanno dato un ulteriore valore aggiunto ad una iniziativadai moltissimi intenti, primo fra tutti quello di riportare ladimensione quasi perduta del sacro nel sentirecontemporaneo, e di cui il teatro dovrebbe a ragioneessere il naturale alveo. Ma non solo, vi è anche la coraggiosa sfida di riempire di

senso le migliaia di sale parrocchiali spesso avare di iniziative teatrali confacenti. Sfida raccolta da più di duecentosoggetti professionisti e non (altro valore aggiunto) che si sono misurati con il bando biennale de I Teatri delSacro.

“Quest'anno ci racconta Fabrizio Fiaschini, direttore artistico del festival abbiamo avuto più domande, lamaggior parte da gruppi professionisti che la crisi di risorse, oltre all'interesse per il tema, ha spinto verso il bando;molti meno i gruppi amatoriali, che faticano ad organizzarsi. Ma siamo contenti dei risultati, soprattutto per laqualità e la varietà dei temi che abbiamo riscontrato in molte proposte”.

Diverse infatti le declinazioni del Sacro presenti nei diciassette spettacoli da noi visti nei quattro giorni dipermanenza a Lucca. Come sempre, nel solco delle naturali aspirazioni della CEI, molte creazioni si rifanno a vite di santi, come lasuggestiva e classica narrazione di Sista Bramini dedicata San Giuliano, o ad episodi e personaggi presentinella Bibbia e nel Vangelo, spesso accompagnati dalla musica, come “La storia di Ruth” della compagnia Ariel,seconda tappa del progetto laico “Ti racconto la Bibbia” che affronta la storia di Noemi e Ruth; o ancora nel menoconvenzionale “Quel che resta di Giobbe” di Nuovi Accordi, in cui il tema del silenzio di Dio è narrato e cantatocon accenti sinceri e appassionanti.

Di tutt'altro tenore “Abram ed Isac” de I Sacchi di Sabbia, uno dei piccoli capolavori visti a Lucca. Qui lacelebre vicenda di Abramo e del figlio Isacco è narrata su un semplicissimo tavolino attraverso un concerto diimmagini regalate da libri pop up e ispirate a Saul Steinberg, mosse dal vero da tre attori che navigano benissimofra Mozart e le Lennon Sisters.Leggerezza e profondità, dunque, come sempre avviene negli spettacoli della compagnia diretta da GiovanniGuerrieri, che dà alla vicenda narrata una modernità del tutto particolare lasciando intatto il messaggio di fede.

La dimensione del comico consente a diversi gruppi di discettare in modo intelligente anche di temi ardui. “Guai a

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Thursday Sep 29th Cerca Text size

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011 08:38 MARIO BIANCHI

Xavier Le Roy: per

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voi ricchi”, per esempio, permette a Giovanni Scifoni di parlare efficacemente del binomio fede giustizia in unanarrazione che mescola la cronaca personale e la storia, raccontando con grande trasporto emozionale anche lavicenda di preti rivoluzionari come Camillo Torrez e la morte del vescovo Romero.Anche Carlo Pastori, accompagnato da Marta Martinelli con la regia Carlo Rossi, in “Lazzaro vienidentro”, su un bel testo di Gianpiero Pizzol , usa la comicità (a volte fin troppo) per parlare della morte,attraverso un Lazzaro malato di claustrofobia.Sempre di Lazzaro, in modo poeticamente sensibile, parla anche “Fratelli/Hermanos”, spettacolo concerto per duevoci e una chitarra della compagnia Che cosa sono le nuvole, che mescola in modo efficace diversi pianiemotivi.

Ma è la presenza del sacro nella vita contemporanea l'aspetto che più ci stimola, ed è quello che si manifestaattraverso la pietà e la comprensione. Come avviene in “Isola” della compagnia Afrodita, dove la figura diMaddalena diventa la metafora della terra dello straniero ed icona della badante; o in “Io ti prendo per mano” delTib Teatro di Belluno, regia di Daniela Nicosia, molto ben interpretato da Piera Ardessi e PaolaCompostella. Una figlia e una madre fanno i conti di tutta una vita in un intenso dialogo, prima di una morte chele separerà per sempre.Peccato solo che entrambi gli spettacoli manchino di misura, ma il messaggio forte giunge al pubblico e tutte lecorrezioni di registro e ritmo saranno possibili.

Insieme a I sacchi di Sabbia altri tre gli spettacoli che ci hanno molto intrigato. “Messa in scena” con Marco Sgarbi, ideazione e regia di Giulio Costa, dove appunto in scena vengonoripetuti tutti i segni della messa, amplificati nella loro naturalezza dal teatro, in una specie di gara con lo sguardodello spettatore, dove la forza del linguaggio rituale si esplica in modo semplice ed immediato.

“Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea” ripropone invece un attore che amiamo molto, AlessandroBerti, in un minimalismo quasi bisbigliato che rimanda al “risveglio spirituale di un uomo, l'arrivo del soffio fortedella grazia, l'addio alle paure e alle pigrizie del passato”. Siamo di fronte ad un uomo (o forse all'Uomo) che haperso tutte le certezze e non sa come andare avanti, se non sperando in un aiuto che non potrà che nascere“fuori” da lui.

Infine non resta che lodare ancora una volta la bravura di Lucilla Giagnoni che, con l'apporto fondamentaledella sonorizzazione e delle musiche originali di Paolo Pizzimenti e le luci di Massimo Violato, in“Apocalisse”, partendo dal “misterioso” libro di San Giovanni, conduce magistralmente una lezione spettacolosull'idea di “svelamento e rivelamento”, riconducendola attraverso il mito di Edipo al sentire contemporaneo. Unalezione di teatro in tutti i sensi, in cui vengono approfonditi in parallelo due testi fondanti della nostra civiltà persvelare come da ogni distruzione l'uomo debba imparare a vedere e a credere, al di là dell'orrore, per uscirneancora vittorioso.

Ovviamente non poteva mancare la danza, con diversi spettacoli interessanti: da “Eclissi” della CompagniaLeele su coreografie di Katia Frese, ispirato alla dolorosissima Pala di Isenheim di Matthias Grunewal, a“Judith e l'Angelo” della Compagnia Xe su coreografia di Julie Ann Anzi lotti, che mette in scena unacoppia gemella di danzatrici che dialogano tra loro in contrappunto.Ci è piaciuto molto anche “Empty Less” con la coreografia di Ariella Vidach, uno spettacolo chemetaforicamente unisce tecnologia e movimento, dove fra distorsioni acustiche, il sacro, incarnato nella musica diBach, tenta di farsi largo liberando il movimento dei performer.

Insomma, modi diversissimi di coniugare il sacro con la scena, ed è per questo che nel contesto del festivalGiorgio Testa ha tenuto un progetto di visione consapevole dove 70 spettatori (tra di loro molte espressioni delclero) ogni giorno, dopo aver visto gli spettacoli, hanno discusso e si sono confrontati.Teatro e spiritualità, dunque, ancora insieme, come strumenti supremi per comprendere chi siamo e comepossiamo affrontare meglio la realtà che ci sta intorno, e non solo quella.

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Giovedì

29 settembre 2011 66CULTURA SPETTACOLI

Nel cuore di Lucca si è chiusa con grande successo di pubblico la seconda edizione de “I teatri del sacro”

Una città come palcoscenico

In autunno, come è consuetudine, riprende la stagione dei cine-forum, tradizionale appuntamento per tutti gli amanti della settimaarte. Presso la Multisala Arcobaleno di Napoli (sita in via Carelli,13) le iscrizioni alla rassegna sono già in corso. Come lo scorso anno,è previsto un unico turno di proiezione, il martedì, e due differentiorari da scegliere al momento dell’iscrizione (17/21.30).

L’iniziativa ha preso il via la scorsa domenica con la proiezione di“Manuale d’amore 3” di Giovanni Veronesi, commedia ad episodicon un cast stellare di attori italiani e stranieri. Il cartellone, allestitodall’Associazione Culturale “Soluzione Napoli”, prevede, però, titoliben più validi da “Lo stravagante mondo di Greenberg” con il co-mico Ben Stiller a “The tree of life” di Terrence Malick, oltre ad unacarrellata di pellicole uscite in sordina sebbene meritevoli di atten-zione tra cui “Into Paradiso”, “La passione” e “Una vita tranquilla”.Un occhio di riguardo è stato dato al cinema americano che gli spet-

tatori mostrano sempre di gradire: sono previsti i solidi “Mr. Beaver”,“Il discorso del re” e l’action-movie “Red” con Bruce Willis.

La rassegna consta di diciannove film (di cui quattro appartenentialla nuova stagione cinematografica) ed intende coniugare l’intrat-tenimento con l’impegno nel sociale, come altre iniziative di benefi-cenza e di appoggio alle fasce deboli già attuate da “SoluzioneNapoli”. Da anni questa associazione culturale partenopea, aderentealla Federazione italiana cineforum (Fic), collabora con il Mam(Movimento adozioni missionarie) per le adozioni a distanza, con laCroce Rossa e l’Unitalsi. I soci potranno godere di alcune agevola-zioni, nonché della possibilità di vedere ad un prezzo ridotto i filmprogrammati presso il Cinema Arcobaleno. Va segnalato, infine, ilcosto decisamente accessibile del Cineforum (35 euro) che si con-cluderà il prossimo 5 giugno.

Monica Florio

Napoli, al via il cineforum Arcobaleno

La città occupa una parte importante e fon-damentale dell’esperienza della vita di cia-scuno. Nella città c’è tutto uno spazio di vitache racchiude, quale luogo di sintesi, le con-traddizioni, ma anche le ricchezze e le spe-ranze degli uomini e delle donne del nostrotempo. Che cosa vuol dire abitare una città?Abitare, secondo la filosofia contemporanea,costituisce l’elemento essenziale della condi-zione umana. L’abitare è vivere e il viverecomporta che ci sia un territorio, degli edificie degli spazi di incontro.

Certamente uno di questi spazi rimane il tea-tro, un luogo che non è un involucro vuoto daammirare con fugaci visioni. Il teatro storica-mente era forma di vita e di trasmissione, chenel corso degli anni è stata relegata a spazi de-terminati e talvolta limitanti. Il teatro è un pic-colo mondo, lo puoi guardare e analizzare datanti punti di vista, ma il suo vero cuore eanima rimane il cittadino, lo spettatore cheabita in un determinato luogo. Il teatro divieneallora strumento di espressione di spirito, di ri-cerca di senso, di luogo deputato a conservareed alimentare il sacro.

E in un momento nel quale appare evidentea tutti che esiste una strisciante e deleteriacorsa alla disumanizzazione delle nostre cittàe paesi, bisogna riscoprire, come diceva il fi-losofo e teologo Ernesto Balducci, che “la viad’uscita radicale della crisi dei nostri tempi stanel porre l’uomo al centro della città”.

Riscoprire il significato profondo dell’abi-tare. Non tanto una città come somma di case,edifici e negozi, quanto piuttosto come cittàdegli abitanti che hanno testa e cuore. Il teatropotrebbe essere luogo e spazio di questa uma-nità per intraprendere un cammino dove alcentro venga posta la difesa e la valorizzazionedelle singole dignità nel quale, partendo da esi-genze che la nostra cultura e il nostro tempopone, sia in grado di ripartire dalle esigenzedel cittadino, rivedere e reinterpretare i veriproblemi e contribuire a riprogettare un mododi fruire di cultura. Ciò premesso possiamocomprendere appieno il significato che la Fe-dergat (Federazione gruppi attività teatrali),Acec e la Fondazione Comunicazione e Cul-tura-Servizio nazionale per il progetto cultu-rale della Conferenza episcopale italiana e lacoraggiosa Amministrazione comunale diLucca hanno dato seguito con la seconda edi-zione de “I teatri del sacro”, che si è svolta aLucca dal 19 al 25 di settembre scorso.

Per intenderci, questo non è un mero rima-suglio di festival teatrali estivi che popolanoil Belpaese, alcuni di ottima qualità e di buongusto, altri da dimenticare velocemente, ma èuna vetrina offerta dall’organizzazione a labo-ratori teatrali professionisti e amatoriali chenella maggioranza dei casi, nell’anonimato enel disinteresse complessivo, si impegnano adare un senso compiuto all’arte recitativacome luogo di riflessione e di confronto conciò che si definisce sacro.

Sono ben 27 le rappresentazioni che persette giorni hanno inondato la città di Lucca.Questa la carrellata veloce deipartecipanti/vincitori: Fare-Folk Atelier Reg-gio Emilia ha presentato i “Passi nella memo-ria” da “Genti di Dio” di Monika Bulaj(coreografia e regia di Roberto Bagnoli), unpercorso di musica e danza fra popoli nomadi,minoranze etniche, piccole enclavi che sonola radice profonda di una civiltà, un serbatoioinesauribile di tradizioni, canti, racconti, lin-gue e religioni. Creativamente ha presentato“Infinitamente piccolo” da “Francesco e l’in-finitamente piccolo” di Christian Bobin, conPatrizia Punzo, regia Svetlana Kevral, unviaggio attraverso il mistero della semplicitàfrancescana e della grandezza di ciò che è piùpiccolo: un’agiografia dell’umiltà che diventauna riflessione sulla creazione e sul senso

della vita, vincitore del Bando Professionisti.Teatro I, “Maria” Oratorio con fiati e fisarmo-nica di Aldo Nove, la regia di Renzo Marti-nelli e con Elena Arcuri, GuidoBaldoni,Valentina Picello, Libero Stelluti;Casa degli alfieri-teatro e natura “Il giardinosacro” con ideazione e regia di Lorenza Zam-bon di e con Patrizia Camatel, MariangelaCeli, Fiona Sansone, Lorenza Zambon musi-che composte ed eseguite dal vivo da CarloActis Dato; Compagnia Teatro Giovani Lucca“Miriam” da “In nome della madre” di Erri DeLuca, regia e adattamento Nicola Fanucchicon Lucia Bianchi, Vania Della Bidia, AgneseManzini, Manuela Paoli, Martina Parenti, Sil-via Prioreschi chitarra Roberto Puccini; TeatroAlkaest “La giornata di una sognatrice” diCopi, Traduzione di Oreste Del Buono, con laregia di Giovanni Battista Storti.

Intergea ha presentato “L’amore impa-ziente” con Daniela Poggi di Valeria Morettie la regia di Silvio Peroni; Ariel: “La storia diRuth”, scritto e diretto da Alberto Baroni,Mauro Colombo e Luigi Galli con musicheoriginali di Fiorenzo Gualandris; Afrodita

“Isola” di Claudia Della Seta e Yossefa EvenShoshan con la regia Della Seta/Seval; Com-pagnia di Diana: “Guai a voi ricchi”, scritto,diretto ed interpretato da Giovanni Scifoni;Nuovi accordi: “Quel che resta di Giobbe” conAgostino Cerrai, Grazia Barsotti, Laura Bat-tini, Romina Bartoli, Paola Lombardi, CristinaValtriani; Causa AC: “Il ponte di pietre e lapelle di immagini” di Daniel Danis con LauraNardi e Lino Musella, regia Amandio Pin-heiro; Ubi minor: “Lazzaro, vieni dentro!” diGiampiero Pizzol, con Carlo Pastori e MartaMartinelli Regia di Carlo Rossi.

La Compagnia Leele ha presentato“Eclissi”, Progetto, ideazione e regia KatiaFrese; Cosa sono le nuvole: “Fratelli/Herma-nos”, spettacolo-concerto per due voci e unachitarra da testi di Nina e Rosi Carella, inter-pretato e diretto da Adele Tirante e Nella Ti-rante, chitarra Franco Pietropaoli; Tib Teatro:“Io ti prendo per mano”, drammaturgia e regiaDaniela Nicosia con Piera Ardessi e PaolaCompostella; Fondazione Teatro PiemonteEuropa: “Apocalisse” di e con Lucilla Gia-gnoni, musiche originali di Paolo Pizzimenti;

Compagnia Xe: “Judith e l’angelo”, coreogra-fia di Julie Ann Anzilotti, con Paola Del Cu-cina, Paola Bedoni, Giulia Ciani; Arkadis:“Messa in scena”, con Marco Sgarbi ideazionee regia Giulio Costa; Casavuota: “Combatti-mento spirituale davanti a una cucina Ikea”,scritto, diretto e interpretato da AlessandroBerti, musiche originali Andrea Biagioli; OThiasos: “La leggenda di Giuliano”, scritto enarrato da Sista Bramini, musica dal vivo in-terpretata da Carla Taglietti regia musicale diCamilla Dell’Agnola.

L’associazione culturale Ariella Vidach-AiEP ha presentato “Emty less”, regia AriellaVidach e Claudio Prati, coreografia Ariella Vi-dach, danzatori Compagnia AiEP; I sacchi disabbia: “Abram e Isac”, sacra rappresenta-zione in cartoon da “Rappresentazione diAbramo ed Isac” di Feo Belcari con AriannaBenvenuti, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri,Giulia Solano regia Giovanni Guerrieri e Giu-lia Gallo; Teatro minimo: “Parabole di unclown. (… e Dio nei cieli ride)” di Bruno Na-taloni e Umberto Zanoletti con Bruno Nata-loni, regia Umberto Zanoletti, musiche scritteed eseguite dal vivo da Mauro Ghilardini,Francesco Maffeis, Alberto Bigoni; Teatro apedali: “Vigilia”, drammaturgia e regia Ema-nuele Bergamaschi, con Alessandro Calabrese,Laura Foglio, Gianni Calabrese, TeodoroBonci del Bene, violoncello Sara Conti; Meti-sTeatro: “Laudes”, regia Alessia Oteri,; L’Ortodelle Arti: “Per quell’acerbo dolore”, con Fer-ruccio Filipazzi, Miriam Gotti musiche dalvivo Walter Biella, Emilio Maciel

Una città co-abitata da artisti professionistie amatoriali che, sostenuti nella realizzazionedell’organizzazione, hanno portato spettatorie cittadini a riflettere e sorridere con il teatro.Come critico, mi è stato chiesto quale sia il li-vello qualitativo delle opere selezionate e vin-citrici di un bando ed emerse da una duraselezione che è durata più di un anno. Non ri-spondo, riservandomi di segnalare all’atten-zione dei lettori qualche briciola di questofestival/evento, ma da subito non posso cherallegrarmi per il lodevole e apprezzabile ten-tativo da parte degli organizzatori di porre alcentro dell’attenzione città-persone-arte in unconnubio vitale per l’esistenza di ciascuno.

Ermanno Caccia

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Rassegna audio�video

RADIO

12 settembre RADIO VATICANA intervista Fabrizio Fiaschini13 settembre RADIO 24 intervista Fabrizio Fiaschini13 settembre RADIO IN BLU intervista Fabrizio Fiaschini14 settembre RADIO VATICANA in studio Giovanni Scifoni, intervista telefonica con Francesco Giraldo,Fabrizio Fiaschini, Alessandro Berti16 settembre RADIO IN BLU intervista Fabrizio Fiaschini17 settembre RADIO2000 intervista Federico Tognoni18 settembre RADIO RAI 3 intervista con Fabrizio Fiaschini, Alessandro Berti20 settembre RADIO ROSA intervista con Fabrizio Fiaschini, Federico Tognoni20 settembre RADIO VATICANA intervista Fabrizio Fiaschini, Amandio Pinhero21 settembre RADIO2000 intervista Giovanni Scifoni21 settembre RADIO VATICANA intervista Lorenza Zambon23 settembre RADIO 2000 intervista Francesco Giraldo

TV

13 settembre SAT2000 servizio telegiornale ore 20.0015 settembre � NOI TV telegiornale ore 20.30, 22.3015 settembre � DI’ LUCCA telegiornale ore 19.0015 settembre � CANALE 39 telegiornale ore 19, 20, 22.3016 settembre NOI TV editoriale del direttore Sergio Talenti17 settembre RAI 3 TOSCANA telegiornale ore 19.3027 ottobre SAT2000 RETROSCENA puntata sul festival

Alcuni spettacoli saranno mandati in onda in versione integrale suSAT2000 (gennaio/febbraio 2012)NOI TV (autunno 2011)