Tavolo 9 - Macroregione Adriatico-Ionica e Finanziamenti...
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Tavolo 9 - Macroregione Adriatico-Ionica e Finanziamenti Diretti
VERBALE
La riunione del tavolo tematico inizia alle ore 11: 00 e sono presenti:
N° Cognome e nome Ente, Istituzione
1 Giovanni Savini Regione Abruzzo – Direttore del Dipartimento della Presidenza e
Rapporti con l’Europa
2 Anna Tozzi Università de L’Aquila
3 Massimo Paolucci Parlamento Europeo
4 Luciano Monticelli Consiglio Regionale dell’Abruzzo
5 Elena Sico Regione Abruzzo - - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con
l’Europa - Dirigente del Servizio Autorità di Gestione Unica FESR-FSE
6 Palmina Romano Regione Abruzzo – Ufficio di diretta collaborazione della Presidenza
della Giunta
7 Giovanna Andreola Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con
l’Europa - Servizio Verifica e Coordinamento per la Compatibilità della
Normativa Europea, Aiuti di Stato
8 Sergio Natalia Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con
l’Europa
9 Rita Di Matteo Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con
l’Europa
10 Francesca Visione Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con
l’Europa
11 Massimo Luciani ANCI Abruzzo
12 Marcello Bonitatibus Project Manager
13 Francesca Buttari Comune di Francavilla
14 Annamargareth Consulente
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Ciccotosto
15 Fabrizio Cucù Confapi Abruzzo
16 Marina D’Orsogna Università di Teramo
17 Tommaso Di Biase Architetto
18 Alessandra Cerone Comune di Avezzano - Assessore
19 Simone Di Giovanni
20 Salvatore Florimbi Camera di Commercio di Teramo
21 Pietro Gargiulo Università di Teramo
22 Antonio Lucidi AGCI Abruzzo
23 Giovanni Marcantonio Camera di Commercio di Chieti
24 Roberta Di Pietro Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
25 Romina Margani Europrogettista
26 Mirco Mirabilio CNA Abruzzo
27 Sara Napoleone Centro Estero Abruzzo
28 Ciro Nardinocchi Polo AGIRE
29 Andrea Rosario Natale Rete aree protette
30 Donato Piccoli ANCI Abruzzo
31 Roberto Pierantoni Camera di Commercio di Pescara
32 Pia Pohjolainen Camera di Commercio di Pescara
33 Luisa Prayer Orchestra Sinfonica Abruzzese
34 Lucio Ricci Architetto
35 Simona Romiti Project Manager
36 Stefania Tomei Europrogettista
37 Giandomenico Scioletti Collegio Geometri di Chieti
38 Chiara Zappalorto Consigliere Comune di Chieti
39 Marina De Ascentiis AMP Torre del Cerrano
40 Annarita Iacopino Università de L’Aquila
41 Francesco Tuzi
42 Alberto Viskovic Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
43 Tina Ercole MS3
44 Tiziano Chiola
45 Federica Mancini
46 Marilena Primavera Assessore al Bilancio del Comune di Guardiagrele
47 Piero Di Carlo Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
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Apre il lavori il Direttore del Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa/AdG unica POR FESR-
FSE, Giovanni Savini che illustra le finalità del tavolo di lavoro e dell’iniziativa più in generale di questa
importante giornata.
Lo scopo dell’iniziativa odierna è quello di definire l’azione programmatoria della Giunta regionale nei
prossimi tre anni attraverso una giornata di riflessione con portatori di interesse, istituzioni ed esperti utile
ad immaginare funzione, collocazione ed identità dell’Abruzzo e delle politiche che andranno a comporre
l’Agenda Abruzzo 2019 e mettere la nostra Regione al passo degli obiettivi della Strategia Europea.
La particolarità di questo tavolo tematico sta nel non avere un tema specifico ma nell’affrontare strumenti
quali la programmazione, la governance e la capacity building in relazione alla strategia sulla Macroregione
Adriatico Ionica e all’utilizzo dei fondi diretti in ottica di complementarità con i fondi strutturali.
Viene presentato dal Dott. Savini il documento di sintesi sul Servizio Europrogettazione, stabilito presso il
Dipartimento, e il piano operativo dei POR FESR e FSE 2014-2020 (allegato).
Il dott. Savini sottolinea che il Partenariato socio economico è stato pienamente coinvolto per un ragionato
utilizzo delle risorse. Fa presente che a breve uscirà l’unico Bando sulla RICERCA con una dotazione
finanziaria di 45 ML di euro al quale potranno partecipare i principali operatori socio economici regionali.
Evidenzia che questa programmazione sarà una programmazione partecipata per un ragionato utilizzo dei
fondi. Il lavoro svolto dalle strutture regionali ha consentito alla Regione Abruzzo per la prima volta di
raggiungere il 100% del spesa.
Evidenzia che nei prossimi mesi ci saranno 40 CALL sul programma Horizon 2020, programma che ha una
dotazione finanziaria di 77 miliardi di euro. Su Horizon 2020, al fine di essere competitivi occorre costituire
grandi partenariati e la progettazione deve essere una progettazione condivisa. Informa che anche gli Uffici
di Bruxelles saranno a diposizione per un supporto alla progettazione.
Sul POR FESR la Regione Abruzzo potrà attivare circa 120 milioni di euro nei prossimi 18 mesi. Le priorità
individuate sono: la banda larga (con l’attivazione di circa il 42% del plafond disponibile), il rischio
idrogeologico (con l’attivazione della quasi totalità del plafond), il sostegno alle aree di crisi (con la quasi
totalità del plafond disponibile) e la priorità Ricerca, Sviluppo e Innovazione (attivato con oltre il 50% del
plafond).
Viene illustrata anche l’ipotesi di ripartizione delle risorse che saranno messe in campo nel 2016 e 2017 in
relazione ai diversi assi e azioni del POR FESR 2014-2020.
Di particolare importanza è l’asse VII, sviluppo urbano sostenibile, dedicato alle 4 città capoluogo, che
movimenterà 23 milioni di euro. Ad oggi sono stata elaborate le “Linee Guida per la definizione delle
strategie di sviluppo urbano sostenibile”, nei prossimi mesi verranno sviluppate le altre attività.
Sulla programmazione FSE 2014-2020 sarà approvato a giorni il Piano Operativo 2014-2017 che prevede un
investimento di oltre 65 milioni di euro suddivisi sull’Asse 1 – Occupazione, Asse 2 - Inclusione Sociale, Asse
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3 – Istruzione e Formazione. Sul POR FSE 2014-2020 sono state già individuate le tipologie di intervento, la
dotazione e la pubblicazione degli avvisi sui tre assi.
Il PSR prevede circa 75 milioni di euro investiti nel 2016 e 89 milioni di euro nel 2017. Anche in questo caso
sono stati illustrati gli importi che varranno messi bando nel 2016 e 2017 in relazione alle misure e alle
azioni.
Il Direttore Savini ha sottolineato l’importanza di realizzare le cose programmate con la giusta velocità ed
efficienza in relazione ai POR e migliorare la capacità di attrarre finanziamenti diretti della Commissione
Europea. Questa ambizione può essere concretizzata solo se vi sarà una capacità di progettazione forte
anche da parte del territorio, una progettualità molto strutturata che trovi nella Regione Abruzzo e in
particolare nel Servizio Europrogettazione un punto di riferimento e di coordinamento utile a sostenere le
migliori progettualità. In Abruzzo ci sono realtà, enti, istituzioni già particolarmente attrezzate in materia di
europrogettazione ma occorre superare la logica del familismo amorale e ragionare in termini di qualità
della progettazione. La competizione sui fondi diretti ora è fortissima e dobbiamo essere particolarmente
competitivi, per essere competitivi dobbiamo puntare alla qualità dei progetti e dei partenariati
scavalcando le logiche particolaristiche.
Prende poi la parola Luciano Monticelli, Consigliere Regionale e Presidente della IV COMMISSIONE:
Politiche europee, internazionali, Programmi della Commissione europea, Partecipazione ai processi
normativi dell'Unione europea, che illustra l’importante lavoro che viene fatto in Consiglio Regionale in
relazione al recepimento delle norme di carattere europeo. A fine luglio in Consiglio Regionale si discuterà
di un provvedimento di attuazione della direttiva Bolkenstein (legge sulle aree mercatali) che come
sappiamo, non regola solo le concessioni degli stabilimenti balneari, ma tutta la complessa materia delle
concessioni demaniali, compresa l’attività estrattiva in mare e a terra.
L’attività legislativa della Commissione deve però andare di pari passo con il supporto all’azione della
Regione Abruzzo in materia di progettazione e di corretto e costruttivo utilizzo delle risorse europee. E’
importante ricordare il richiamo di Nigri (Rapporteur della Commissione Europea) in occasione del
Comitato di sorveglianza del POR FSE e FESR dello scorso 25 e 26 maggio, sulla qualità e non solo sulla
quantità delle risorse spese. Nigri ci ha richiamato anche a rispettare e attuare il criterio della
complementarità dei diversi fondi, delle integrazioni con i principali programmi diretti e a tener conto della
strategia della Macroregione Adriatico Ionica/EUSAIR. Su quest’ultimo punto appare fondamentale
migliorare la già positiva progettualità del nostro territorio sulla cooperazione territoriale.
Occorre quindi lavorare sui fondi ma anche sulle normative e sviluppare anche le competenze in materia di
europrogettazione. I piccoli comuni, ad esempio, hanno maggiori difficoltà di accesso ai finanziamenti
europei per l’oggettiva difficoltà del progettare. Lo scorso anno la Regione Abruzzo ha finanziato gli uffici di
europrogettazione ai piccoli comuni associati in unione comunale, dando la possibilità di avvalersi di esperti
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nel campo. La giornata di oggi da atto del lavoro che sta facendo la Regione Abruzzo e raccoglieremo tutti i
vostri stimoli e contributi per andare avanti. Pensando alla Macroregione AI, il Consigliere Monticelli ci
tiene a ricordare anche l’importante risultato ottenuto con l’approvazione nel Parlamento Europeo del
prolungamento da Ravenna a Brindisi del Corridoio Baltico Adriatico che “giustificherà” la richiesta di
investimenti al nostro Governo e alla Commissione Europea utili a rafforzare e migliorare le infrastrutture
dedicate ai trasporti e all’intermodalità, fondamentali per lo sviluppo economico di un territorio e per le
relazioni tra le due sponde. L’approvazione dell’emendamento in Parlamento Europeo ha visto il
fondamentale supporto di tutti i nostri Eurodeputati, in primis Massimo Paolucci, presente oggi qui con
noi.
Prende la parola l’On. Massimo Paolucci, Parlamentare Europeo, componente della Commissione per
l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e della Commissione d'inchiesta sulla misurazione
delle emissioni nel settore automobilistico. I Fondi diretti rappresentano un terzo del plafond totale dei
finanziamenti dei fondi europei, a tutt’oggi però c’è un grave problema di coordinamento. Sulla stessa
area tematica e sullo stesso problema spesso intervengono una pluralità di fondi e misure, il vero problema
è la cabina di regia, la cui soluzione non è di certo quella di delegare il Governo nazionale, ma anzi
rafforzare ruolo e capacità delle Regioni e dei Comuni, che restano i principali interlocutori della
programmazione comunitaria, attraverso i fondi strutturali e i fondi diretti. E’ stato già detto giustamente
che il problema vero non è la percentuale di spesa ma la qualità della stessa: come spendiamo i fondi e cosa
ci facciamo.
Su questo concetto ci deve essere un forte impegno e un nesso nella programmazione, continuando a stare
dentro il dibattito europeo oggi molto concentrato sul alcuni temi. Il primo è quello della transizione verso
l’economia circolare, un modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti
di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Si tratta di un sistema opposto a quello
definito “lineare”, che parte dalla materia e arriva al rifiuto. Il 2 luglio scorso la Commissione Europea ha
approvato un pacchetto di misure economiche per facilitare questo processo. L’obiettivo generale è di
arrivare a produrre gli stessi beni utilizzando il 30% in meno di materia prime.
L'economia circolare è un'urgente necessità, una grande opportunità perché il primo mercato di consumo
mondiale non possiamo dipendere per il 60% da materie prime importate e recuperare solo il 5% di questa
materia.
Secondo tema fondamentale è quello delle emissioni di CO2, occorre incrementare i collegamenti marittimi
per tutelare l'ambiente abbattendo le emissioni di C02 fa un breve cenno sulle regole per l'assegnazione
gratuita delle quote di emissioni delle stesse.
Terzo tema è la riorganizzazione delle città in ottica green, ecosostenibile, ossia una migliore gestione dei
rifiuti e il miglioramento della qualità degli indicatori ambientali nelle aree densamente abitate.
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Organizzazione delle Smart Cities con l’obiettivo di mettere a punto strategie ad hoc per migliorare
l’impatto ambientale delle città con il ricorso alle fonti alternative di energie ed alla bioedilizia.
Quarto tema, l’Agenda Urbana Europea. Il 30 maggio si è tenuta ad Amsterdam una riunione informale dei
ministri dei Paesi UE responsabili per le questioni urbane dedicata alla nuova Agenda urbana dell’UE.
L’obiettivo della riunione, che ha visto anche la partecipazione della Commissione europea e dei
rappresentanti delle altre istituzioni europee e delle città europee, è stata l’approvazione del “Patto di
Amsterdam” che istituisce l’Agenda e stabilisce i suoi principi fondamentali.
Al centro dell’Agenda urbana dell’l’UE c’è lo sviluppo di 12 partenariati che si occuperanno di importanti
sfide individuate per le aree urbane, ovvero:
1) integrazione dei migranti e dei rifugiati;
2) qualità dell'aria;
3) povertà urbana;
4) alloggi;
5) economia circolare;
6) posti di lavoro e competenze professionali nell'economia locale;
7) adattamento ai cambiamenti climatici;
8) transizione energetica;
9) uso sostenibile del territorio e soluzioni fondate sulla natura;
10) mobilità urbana;
11) transizione digitale;
12) appalti pubblici innovativi e responsabili.
I partenariati permetteranno a Città, Stati membri, istituzioni UE e stakeholder, come ONG e imprese, di
lavorare insieme su un piano di parità per trovare soluzioni comuni a queste sfide e migliorare le aree
urbane del territorio UE.
I piani d'azione definiti nell'ambito dei partenariati punteranno a rendere più efficace e coerente
l'attuazione delle politiche dell'UE già esistenti nelle città. Inoltre saranno perseguiti ulteriori obiettivi
come la facilitazione dell'accesso ai finanziamenti dell'UE e la capacità di combinare vari fondi dell'UE, il
consolidamento del patrimonio di conoscenze sulle questioni urbane e lo scambio di migliori pratiche.
Dobbiamo quindi pensare ai fondi europei diretti e indiretti sapendo che sono la strada maestra per
raggiungere gli obiettivi di Europa 2020 e dare attuazione alle priorità indicate dalla Commissione Europea.
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A tal proposito il Direttore Savini pone l’accento sul fatto che l’asse VII del FESR, sviluppo urbano
sostenibile, dedicato alle 4 città capoluogo, indica dei possibili interventi anche in materia di tutela e
valorizzazione dei beni culturali e smart cities and communities. Illustra brevemente i contenuti del
documento “la carta di Pescara” Rassicura che si faranno controlli accurati sulla realizzazione dei progetti.
Prende la parola la prof.ssa Anna Tozzi, moderatrice del tavolo che fa una veloce presentazione sui
principali programmi europei (allegato).
La prof.ssa Tozzi ha illustrato i seguenti Programmi/Fondi:
1. ESIF (POR e PON)
2. I nuovi INTERREG
3. Horizon 2020
4. Connecting Europe Facility (CEF)
5. Competitiveness of Enterprises and Small and Medium Enterprises (COSME)
6. LIFE
7. Creative Europe
8. Employment and Social Innovation (EaSI)
9. Erasmus +
10. Third Health Programme
Secondo il seguente schema:
- Obiettivi
- Possibili azioni
- Partenariato necessario (al successo del progetto)
- Programmi/Fondi correlati
- Sostenibilità e effetti moltiplicatori
Nel corso della presentazione è stata illustrata anche una scheda di lavoro per la segnalazione di idee
progettuali che poteva essere consegnata alla fine della giornata o inviata via mail nel giorni seguenti. Il
format è stato pubblicato sul sito della “Fonderia Abruzzo” tra i documenti relativi al tavolo 9.
La prof.ssa Tozzi sottolinea il problema degli interventi sempre più parcellizzati mentre se si parte dalla
considerazione che le possibilità di vedersi finanziato un progetto sono sempre più rare, occorre,
approcciarsi ai finanziamenti diretti con tre premesse fondamentali:
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1. Conoscere le politiche e i programmi europei;
2. Avere già dei progetti spendibili su diversi bandi;
3. Avere una rete transnazionale di relazioni utili a costituire i partenariati.
Senza queste tre fondamentali premesse non è possibile pensare si approcciare la progettazione sui fondi
diretti.
Una volta finanziati, i progetti vanno gestiti non solo soddisfacendo l’avanzamento della spesa, ma anche e
soprattutto la qualità delle azioni sviluppate. Tra i fondi strutturali e i fondi diretti occorre sviluppare una
visione integrata.
Il Direttore Savini interviene anticipando un importante progetto che si intende lanciare e che riguarderà la
formazione dei Dirigenti Pubblici e dei Funzionari in materia di Strategia EUSAIR, si tratta di un corso
specifico su questo importante tema, sulla capacity building, che vedrà coinvolta l’ENA la Scuola nazionale
dell'amministrazione italiana ispirata al modello francese di assoluta eccellenza che ha la mission di attuare
un sistema unico del reclutamento e della formazione pubblica al fine di ottimizzare l’allocazione delle
risorse e migliorare la qualità delle attività formative dei dirigenti e dei funzionari pubblici, garantendone
l’eccellenza e l’interdisciplinarietà. La Regione Abruzzo si candiderà ad essere sede di questa scuola di alta
formazione.
Interviene la dr.ssa Palmina Romano, per conto dell’Ufficio di Presidenza della Giunta Regionale, che
illustra il documento pubblicato sul sito della Fonderia Abruzzo redatto allo scopo di proporre una cornice
entro la quale organizzare i diversi contenuti e contributi del tavolo tematico nelle settimane che
seguiranno l’evento. La particolarità di questo tavolo tematico sta nel non avere un tema specifico ma
nell’affrontare strumenti quali la programmazione, la governance e la capacity building in relazione alla
strategia sulla Macroregione Adriatico Ionica e all’utilizzo dei fondi diretti in ottica di complementarità con i
fondi strutturali.
Il ruolo delle Regioni italiane che sono comprese nella Macroregione Adriatico Ionica, è sempre più centrale
e strategico. Ne è la dimostrazione il fatto che i tre principali programmi di cooperazione territoriale che
interessano l’area, IPA – ADRION e Italia-Croazia, hanno l’Autorità di Gestione presso le Regioni Abruzzo,
Emilia Romagna e Veneto e i programmi di cooperazione rappresentano il principale strumento di
attuazione della Strategia EUSAIR, ma non solo … anche i POR, i PON e finanziamenti diretti sono e debbono
essere considerati validi strumenti di attuazione.
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La Regione Abruzzo ha pienamente inserito l’attuazione della Strategia nei suoi Programmi Operativi
perchè è realmente intenzionata a cogliere le opportunità derivanti dall’implementazione di questo nuovo
strumento di governance.
Come sappiamo EUSAIR è uno strumento di governance che prevede la piena cooperazione dei diversi livelli
di governo coinvolti e l’effettiva partecipazione degli attori sociali interessati e potenzialmente beneficiari
delle politiche macroregionali.
L’efficacia della Strategia dipende pertanto in egual misura tanto dalla volontà politica delle Istituzioni che
dal coinvolgimento degli attori sociali di tutti i paesi che prendono parte ad EUSAIR. Appare quindi
indispensabile l’emergere di un dibattito pubblico che trovi spazio anche nei media dei paesi interessati. Se
aumentano visibilità, comunicazione e consapevolezza riguardo agli obiettivi e ai risultati attesi dalla
Strategia, si incoraggia la partecipazione effettiva di tutti i portatori d’interesse nell’implementazione della
Strategia”. Il nostro compito non è solo quello di utilizzare al meglio le risorse dei fondi strutturali e della
cooperazione, ma promuovere la partecipazione attiva dei portatori di interesse rilevanti, gli attori
economici e sociali, la società civile in tutte le tappe di implementazione della Strategia.
Interviene la dr.ssa Elena Sico, Dirigente del Servizio Autorità di Gestione Unica FESR-FSE, in merito alla
complementarietà tra i fondi strutturali e le azioni che contraddistinguono la strategia EUSAIR.
Nei POR FESR e FSE sono stati già individuati gli elementi di complementarietà tra gli Obiettivi Tematici e i
pilastri EUSAIR, si tratta di indicazioni importanti che devono poi essere declinate nell’attuazione dei POR,
nei bandi, nelle azioni, nei progetti finanziati, nei risultati attesi, etc. A questo proposito è stata istituita una
Cabina di Regia nazionale sulla Strategia EUSAIR, presso l’Agenzia di Coesione Territoriale, che è chiamata a
lavorare con le Regioni, proprio sull’attuazione del principio di complementarietà tra i POR e i PON con i
pilastri della strategia. Questo vuol dire che nella declinazione degli interventi si dovrà mettere a sistema
una modalità di integrazione e coordinamento (con indicatori qualitativi e quantitativi) capaci di garantire la
complementarietà, anche eventualmente modificando i criteri di selezione delle operazioni.
L’On. Massimo Paolucci precisa che in diverse occasioni è intervenuto sul tema della Macroregione. Le
Macroregioni possono rappresentare anche il futuro dell’Unione Europea perché rendono concreta la
cooperazione tra i diversi Stati partendo dalle Regioni (e coinvolgendo anche i Comuni). Le Macroregioni
sono validi strumenti politici anche nelle relazioni con i Paesi dell’Est, che possono essere resi più semplici.
La Macroregione è una idea di Unione Europea diversa da quella centralizzata. Un risultato molto
importante è stato quello dell’estensione del Corridoio Baltico – Adriatico fino a Brindisi .
Il dott. Giovanni Savini ricorda le funzioni del Servizio Europrogettazione e l’importanza di rendere sempre
più maggiormente disponibile la sede delle Regione Abruzzo a Bruxelles per tutti quegli enti e imprese che
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avessero bisogno di un appoggio, contatto con le istituzioni UE, le agenzie, etc. Il Direttore anticipa anche la
prossima settimana si andranno a finanziare due progetti dedicati alle aeree interne (tema affrontato da
molti degli ospiti che sono intervenuti nel dibattito).
Chiusi gli interventi dei relatori, si iniziano a raccogliere le disponibilità per gli interventi dei partecipanti.
Quella che segue è una tabella riepilogativa, di sintesi. Molti interventi sono stati corredati da contributi
scritti, arrivati anche nei giorni successivi all’evento, che sono allegati al verbale, ai quali si rinvia per
maggiori dettagli.
Fanno parte della documentazione anche le schede predisposte della prof.ssa Tozzi che sono state
compilate nel corso dei lavori.
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N° Cognome e nome Tema Breve sintesi dell’intervento Contributo scritto
1 Massimo Luciani Macroregione AI
Agenda Urbana
Reti di Città
Strategia Aree Interne
Massimo Luciani, Direttore dell’ANCI Abruzzo, ha presentato il documento,
elaborato insieme all’arch. Donato Piccoli, sempre dell’ANCI Abruzzo,
sull’Agenda Urbana (si rinvia al documento allegato) e sottolinea l’importanza
di lavorare entro la cornice della Macroregione AI che si avvia ad essere la
terza in Europa, dopo quelle del Baltico e del Danubio. Questa modalità
innovativa di cooperazione territoriale di livello interregionale e
transnazionale, non sarà un nuovo livello istituzionale bensì una rete di quelle
esistenti, contribuirà alla piena integrazione dell’area, creando le opportunità
per uno sviluppo sostenibile in grado di favorire lo scambio di idee, persone,
merci e servizi.
Si
2 Marina D’Orsogna La governance della
Strategia EUSAIR
La Professoressa di diritto amministrativo dell’UNITE ringrazia per
l’opportunità di intervenire ai lavori del tavolo riportando brevemente le
risultanze della ricerca condotta nell’ambito del progetto ADRIGOV,
contenute nel documento “Governance multilivello per la Macro Regione
Adriatico-IONICA: ADRIGOV E EUSAIR per il rilancio della cooperazione
territoriale” (vedere allegato).
Il progetto ADRIGOV ha rappresentato un importante supporto operativo al
processo politico di affermazione strategia dell’EUSAIR, nella misura in cui si
propone, con le sue molteplici iniziative, di aumentare, utilizzando modelli di
governance innovativi, la capacità di assorbire i fondi UE delle autorità
Sì
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regionali e degli altri partecipanti al progetto Adrigov e che aderiscono allo
stesso tempo alla strategia EUSAIR.
Nella ricerca sono stati coinvolti tutti e tre gli Atenei abruzzesi dimostrando
anche il ruolo che possono svolgere le università abruzzesi
nell’implementazione della strategia EUSAIR.
La ricerca ha fatto emergere l’esigenza di una governance multilivello della
strategia soprattutto in relazione all’utilizzo dei fondi strutturali e diretti
perché, come tutti sanno, EUSAIR non mette a disposizione fondi aggiuntivi
ma indica azioni, obiettivi, risultati da raggiungere. Una governance a
“geometria variabile” che su 4 pilastri consente una complementarietà di
utilizzo tra fondi e programmi diversi. Lo studio ha messo in luce gli strumenti
di questa governance. Adesso sta a noi, come sistema regionale, far
esplodere questa progettualità.
3 Marina De Ascentis Il progetto dell’Area
Marina Protetta del
Cerrano
La dr.ssa De Ascentis ha presentato un progetto molto interessante che
riguarda l’aerea marina protetta del Cerrano.
Sì
4 Vanna Andreola – Dirigente
del Servizio Verifica e
Coordinamento per la
Compatibilità della
Normativa Europea, Aiuti di
Stato
Reti e connessioni
intermodali
La dr.ssa Andreola pone l’accento sui problemi di collegamento e
interconnessione con l’altra parte dell’adriatico e con le aeree interne. Non si
tratta solo di migliorare le infrastrutture e quindi trovare copertura per gli
investimenti, ma lavorare anche sulla normativa sugli aiuti di stato che è alle
base del mantenimento e dello sviluppo di porti e piccoli aeroporti.
Sottolinea l’importanza del ruolo attivo del Servizio nel definire la posizione
italiana in materia di “Consultazione Pubblica sul Progetto di regolamento
No
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(UE) della Commissione recante modifiche del regolamento (UE) n. 651/2014”
che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in
applicazione degli art. 107 e 108 del Trattato. In particolare la Regione
Abruzzo ha evidenziato la necessità di ricomprendere gli aiuti al
funzionamento degli aeroporti come aiuti in esenzione, come il dragaggio di
manutenzione per i porti. La posizione è condivisa anche con Spagna e
Francia. Altro tema importante è quello della pesca, occorre lavorare su un
marchio DOC del pescato dell’Adriatico e non specificare più se pescato in
Albania, Croazia o Italia, ma tutelare e promuovere un unico prodotto di
qualità. Sulla pesca occorre anche sviluppare l’acquacoltura. C’è un esempio
molto interessante in Albania che si invita a conoscere. Bisogna quindi
intervenire anche con le normative sulla macroregione AI, non solo con i
progetti, e con l’allungamento del Corridoio 5 che restano comunque
fondamentali.
5 Anna Margareth Ciccotosto EUSAIR e Cooperazione
con l’Albania
Si rinvia al documento allegato. Sì
6 Pietro Gargiulo Strategia EUSAIR Coordinatore del corso di progettazione europea dell’Università di Teramo e
Docente diritto internazionale. Sulla strategia EUSAIR una buona idea
potrebbe essere quella di studiare le buone pratiche della Strategia
Danubiana. Si rinvia al documento allegato.
Sì
7 Antonio Lucidi Presidente
AGCI Abruzzo
Internazionalizzazione
delle imprese
cooperative in Croazia
L’AGCI Abruzzo da diversi mesi sta portando avanti, per conto di AGCI
nazionale, un progetto di internazionalizzazione che interessa le società
cooperative croate. E’ stato sottoscritto un protocollo di intesa con il
Sì
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referente del sistema delle cooperative croate. Il protocollo prevede un
trasferimento di buone prassi e di know how in diversi settori quali:
agricoltura, sociale, turismo sostenibile, ICT, recupero aree dismesse, restauro
patrimonio e formazione. Si rinvia al documento allegato.
8 Tommaso Di Biase Progetti sull’area
Macroregione AI, Mare
blu, pesca, urbanistica
città adriatica lineare
(esportare un modello)
e waterfront.
Si rinvia al documento allegato . Sì
9 Sergio Natalia Strategia per le Aree
interne
L’intervento è sulla difficoltà di attrarre fondi europei diretti e strutturali per
le aree interne rispetto alla costa. La proporzione sembrerebbe essere di 1 a
10 (Studio Barca).
Occorre fare una strategia per lo sviluppo delle città ma anche capace di
trascinare le aree interne
Sottolinea che quando si partecipa a progetti bisogna già avere il progetto
pronto e che occorre abituarsi a fare buoni progetti. Occorre evitare di far
andare via i laureati e anche laddove dovessero avere delle esperienze
lavorative all’estero, occorre trovare un modo per farli tornare e mettere a
disposizione della nostra Regione le loro competenze. Occorre implementare
una strategia per le aree urbane che sia capace di trascinare le aree interne.
Sulle difficoltà dei piccoli Comuni di partecipare ai bandi diretti, il Direttore
Savini anticipa che ci sarà una misura del POR FSE dedicato a questo.
No
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10 Piero Rovigatti Progetti del DART –
Dipartimento di
Architettura
dell’Università G.
d’Annunzio.
Sottolinea l’importanza di fare Rete e la disponibilità dell’Università G.
d’Annunzio (CH-PE) e del Dipartimento DART nel mettersi a disposizione, le
università fanno poca rete anche tra loro, potrebbero giocare un ruolo
fondamentale anche nel riannodare il legame con la società civile,
l’associazionismo e il terzo settore.
Illustra i progetti che sta portando avanti il Dipartimento di Architettura e che
potrebbero essere di interesse per il tavolo di lavoro, rinviando il dettaglio a
un documento che ci invierà nei prossimi giorni.
1. Osservatorio della partecipazione e cittadinanza attiva del Comune
di Pescara tra cittadini e associazioni impegnate nella cura e nella
custodia dei beni comuni. Un’idea che potrebbe essere condivisa
anche con i paesi dell’area balcanica. Invita a prendere visione del
progetto sul sito e sulla pagina facebook.
2. Protocollo Abruzzo sottoscritto tra la Regione e i tre atenei abruzzesi
chiamati a collaborare su: slow mobility, corridoi fluviali e mobilità
sostenibile. La Regione ha chiesto alle Università di proporre anche
degli strumenti di dotarsi di strumenti regolatori. Il 12, 13, 14 luglio si
terrà un seminario presso il Dipartimento DART al quale parteciperà
anche il Presidente D’Alfonso. I tre Atenei stanno sviluppando un
programma di ricerca molto eterogeneo, uno di questi è il tema dei
tratturi come valorizzazione, cura e custodia dei beni comuni. Stanno
avviando un progetto di ricerca aperto anche al contributo delle
associazioni.
No
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3. Il 18 e 19 luglio ci sarà all’Aurum un convegno e una mostra sui
popoli e terre della lana dove si mettono a confronto la storia e le
tradizioni di Abruzzo e Iran. Da questo progetto potrebbero partire
importanti relazioni di cooperazione con l’Università di Teheran.
4. Un altro progetto che ci sembra importante condividere e la Summer
School del Dipartimento DART che quest’anno porterà circa 400
studenti delle università, corate, slovene, etc … a Pescara.
5. Ultimo progetto è quello che riguarda l’Unione dei Comuni in Albania
dove si sta procedendo anche con una riforma della legge urbanistica,
un processo di pianificazione territoriale sulla quale sta collaborando
la nostra Facoltà di Economia.
11 Andrea Natale Coordinatore Istituto
Abruzzese Aree
protette.
Rete Adriatico Ionica
delle Aree protette.
Sono state elaborate 30 schede progetto che riguardano le Aree protette, già
condivise con l’Assessore Pepe, si tratta quindi di progetti già a disposizione
sui quali collaborare e sui quali coinvolgere anche altri interlocutori. Invita ad
andare avanti con questi incontri chiedendo alla Regione Abruzzo un maggior
impegno sulla progettazione europea.
Si sta costruendo anche una Rete Adriatico Ionica sulle aree protette che si
potrebbe candidare su qualche programma con LIFE, Natura 2000, etc.
No
12 Annarita Iacobino La governance della
Strategia EUSAIR
Fa riferimento allo stesso progetto di ricerca sulla governance EUSAIR della
prof.ssa D’Orsogna, stesso gruppo di lavoro. Si rinvia al documento allegato.
Sì
13 Fabrizio Cucù Le difficoltà delle
piccole imprese nelle
aree interne
In qualità di Presidente di Confapi Abruzzo, interviene sulle difficoltà delle
piccole imprese delle aree interne, non solo ad accedere ai finanziamenti, ma
anche a convivere con problemi di natura logistica e infrastrutturale
No
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(mancanza di una rete internet efficiente, a volte mancanza anche di energia
elettrica …). Le nostre associate spesso sono imprese di piccole dimensioni
legate al settore agricolo. Nella Provincia di Teramo gli imprenditori hanno
chiesto di realizzare una piattaforma comune per mettere a disposizione delle
altre imprese le proprie competenze e sostenersi a vicenda. Dare risalto ai
marchi di qualità sui prodotti del territorio. Da la propria disponibilità ad
essere presente a successivi tavoli di lavori sugli argomenti trattati oggi.
14 Giammario Cauti Le imprese e la
partecipazione al
programma Horizon
2020
Pur lavorando per una società che utilizza con successo i finanziamenti
europea, parla in qualità di Presidente dei Giovani Imprenditori di
Confindustria Abruzzo. Appare oggettiva la forte difficoltà per il nostro
sistema regionale di riuscire ad ottenere finanziamenti su Horizon 2020 anche
perché le imprese hanno poca capacità di capitalizzazione sui progetti. Come
azienda (gruppo Metron) stiamo facendo rete con le università e con le
imprese per aumentare la possibilità di vincere progetti. La nostra impresa ha
seguito la strada dei poli di innovazione (CAPITANK) ed è stata per molti versi
una strada vincente, un altro passo è stata la Carta di Pescara e anche oggi è
molto importante essere qui. Molto importante è avere delle idee progettuali
vincenti già da prima di trovare il bando adatto.
No
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La sintesi dei lavori è della prof.ssa Anna Tozzi:
Dal produttivo incontro di oggi abbiamo messo a fuoco alcune indicazioni molto importanti:
Urgenza del tema delle aree interne, la Regione dovrà individuare politiche e interventi anche
utilizzando la programmazione europea in modo mirato;
Importanza delle competenze per lavorare sui finanziamenti diretti, conoscenza dei programmi,
delle politiche ma anche della lingua inglese;
Lavoro coordinato e integrato tra i fondi: ruolo fondamentale della Regione Abruzzo;
Valorizzazione delle competenze dei giovani talenti, rientro dei talenti che sono stati costretti ad
andare fuori dalla nostra regione per lavorare;
Enormi potenzialità della regione Abruzzo: mettiamole a sistema;
Ruolo fondamentale delle Università ma anche delle imprese nella costruzione delle Reti;
Approfondimento e progettazione sulla Blue Economy;
Lavorare a un marchio della Macroregione Adriatico Ionica, prodotti ma anche servizi (turismo,
trasporti, etc.);
Mettere in campo i progetti che già ci sono, con i partenariati che già ci sono e trovare più fonti di
finanziamento;
Analisi qualitativa e non solo quantitativa dei risultati ottenuti dai progetti finanziati con i fondi
europei (strutturali e diretti);
Alta formazione sull’utilizzo strategico dei diversi fondi e sulla Strategia EUSAIR;
Parole chiave:
1. Formazione;
2. Integrazione;
3. Sostenibilità;
4. Coordinamento;
5. Strategia;
I lavori dei tavolo 9 si chiudono alle ore16:00.
Civitella del Tronto (TE), 9 luglio 2016.