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Pag. 1 di 18 Tavolo 9 - Macroregione Adriatico-Ionica e Finanziamenti Diretti VERBALE La riunione del tavolo tematico inizia alle ore 11: 00 e sono presenti: Cognome e nome Ente, Istituzione 1 Giovanni Savini Regione Abruzzo – Direttore del Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa 2 Anna Tozzi Università de L’Aquila 3 Massimo Paolucci Parlamento Europeo 4 Luciano Monticelli Consiglio Regionale dell’Abruzzo 5 Elena Sico Regione Abruzzo - - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa - Dirigente del Servizio Autorità di Gestione Unica FESR-FSE 6 Palmina Romano Regione Abruzzo – Ufficio di diretta collaborazione della Presidenza della Giunta 7 Giovanna Andreola Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa - Servizio Verifica e Coordinamento per la Compatibilità della Normativa Europea, Aiuti di Stato 8 Sergio Natalia Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa 9 Rita Di Matteo Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa 10 Francesca Visione Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa 11 Massimo Luciani ANCI Abruzzo 12 Marcello Bonitatibus Project Manager 13 Francesca Buttari Comune di Francavilla 14 Annamargareth Consulente

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Tavolo 9 - Macroregione Adriatico-Ionica e Finanziamenti Diretti

VERBALE

La riunione del tavolo tematico inizia alle ore 11: 00 e sono presenti:

N° Cognome e nome Ente, Istituzione

1 Giovanni Savini Regione Abruzzo – Direttore del Dipartimento della Presidenza e

Rapporti con l’Europa

2 Anna Tozzi Università de L’Aquila

3 Massimo Paolucci Parlamento Europeo

4 Luciano Monticelli Consiglio Regionale dell’Abruzzo

5 Elena Sico Regione Abruzzo - - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con

l’Europa - Dirigente del Servizio Autorità di Gestione Unica FESR-FSE

6 Palmina Romano Regione Abruzzo – Ufficio di diretta collaborazione della Presidenza

della Giunta

7 Giovanna Andreola Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con

l’Europa - Servizio Verifica e Coordinamento per la Compatibilità della

Normativa Europea, Aiuti di Stato

8 Sergio Natalia Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con

l’Europa

9 Rita Di Matteo Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con

l’Europa

10 Francesca Visione Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e Rapporti con

l’Europa

11 Massimo Luciani ANCI Abruzzo

12 Marcello Bonitatibus Project Manager

13 Francesca Buttari Comune di Francavilla

14 Annamargareth Consulente

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Ciccotosto

15 Fabrizio Cucù Confapi Abruzzo

16 Marina D’Orsogna Università di Teramo

17 Tommaso Di Biase Architetto

18 Alessandra Cerone Comune di Avezzano - Assessore

19 Simone Di Giovanni

20 Salvatore Florimbi Camera di Commercio di Teramo

21 Pietro Gargiulo Università di Teramo

22 Antonio Lucidi AGCI Abruzzo

23 Giovanni Marcantonio Camera di Commercio di Chieti

24 Roberta Di Pietro Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara

25 Romina Margani Europrogettista

26 Mirco Mirabilio CNA Abruzzo

27 Sara Napoleone Centro Estero Abruzzo

28 Ciro Nardinocchi Polo AGIRE

29 Andrea Rosario Natale Rete aree protette

30 Donato Piccoli ANCI Abruzzo

31 Roberto Pierantoni Camera di Commercio di Pescara

32 Pia Pohjolainen Camera di Commercio di Pescara

33 Luisa Prayer Orchestra Sinfonica Abruzzese

34 Lucio Ricci Architetto

35 Simona Romiti Project Manager

36 Stefania Tomei Europrogettista

37 Giandomenico Scioletti Collegio Geometri di Chieti

38 Chiara Zappalorto Consigliere Comune di Chieti

39 Marina De Ascentiis AMP Torre del Cerrano

40 Annarita Iacopino Università de L’Aquila

41 Francesco Tuzi

42 Alberto Viskovic Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara

43 Tina Ercole MS3

44 Tiziano Chiola

45 Federica Mancini

46 Marilena Primavera Assessore al Bilancio del Comune di Guardiagrele

47 Piero Di Carlo Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara

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Apre il lavori il Direttore del Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa/AdG unica POR FESR-

FSE, Giovanni Savini che illustra le finalità del tavolo di lavoro e dell’iniziativa più in generale di questa

importante giornata.

Lo scopo dell’iniziativa odierna è quello di definire l’azione programmatoria della Giunta regionale nei

prossimi tre anni attraverso una giornata di riflessione con portatori di interesse, istituzioni ed esperti utile

ad immaginare funzione, collocazione ed identità dell’Abruzzo e delle politiche che andranno a comporre

l’Agenda Abruzzo 2019 e mettere la nostra Regione al passo degli obiettivi della Strategia Europea.

La particolarità di questo tavolo tematico sta nel non avere un tema specifico ma nell’affrontare strumenti

quali la programmazione, la governance e la capacity building in relazione alla strategia sulla Macroregione

Adriatico Ionica e all’utilizzo dei fondi diretti in ottica di complementarità con i fondi strutturali.

Viene presentato dal Dott. Savini il documento di sintesi sul Servizio Europrogettazione, stabilito presso il

Dipartimento, e il piano operativo dei POR FESR e FSE 2014-2020 (allegato).

Il dott. Savini sottolinea che il Partenariato socio economico è stato pienamente coinvolto per un ragionato

utilizzo delle risorse. Fa presente che a breve uscirà l’unico Bando sulla RICERCA con una dotazione

finanziaria di 45 ML di euro al quale potranno partecipare i principali operatori socio economici regionali.

Evidenzia che questa programmazione sarà una programmazione partecipata per un ragionato utilizzo dei

fondi. Il lavoro svolto dalle strutture regionali ha consentito alla Regione Abruzzo per la prima volta di

raggiungere il 100% del spesa.

Evidenzia che nei prossimi mesi ci saranno 40 CALL sul programma Horizon 2020, programma che ha una

dotazione finanziaria di 77 miliardi di euro. Su Horizon 2020, al fine di essere competitivi occorre costituire

grandi partenariati e la progettazione deve essere una progettazione condivisa. Informa che anche gli Uffici

di Bruxelles saranno a diposizione per un supporto alla progettazione.

Sul POR FESR la Regione Abruzzo potrà attivare circa 120 milioni di euro nei prossimi 18 mesi. Le priorità

individuate sono: la banda larga (con l’attivazione di circa il 42% del plafond disponibile), il rischio

idrogeologico (con l’attivazione della quasi totalità del plafond), il sostegno alle aree di crisi (con la quasi

totalità del plafond disponibile) e la priorità Ricerca, Sviluppo e Innovazione (attivato con oltre il 50% del

plafond).

Viene illustrata anche l’ipotesi di ripartizione delle risorse che saranno messe in campo nel 2016 e 2017 in

relazione ai diversi assi e azioni del POR FESR 2014-2020.

Di particolare importanza è l’asse VII, sviluppo urbano sostenibile, dedicato alle 4 città capoluogo, che

movimenterà 23 milioni di euro. Ad oggi sono stata elaborate le “Linee Guida per la definizione delle

strategie di sviluppo urbano sostenibile”, nei prossimi mesi verranno sviluppate le altre attività.

Sulla programmazione FSE 2014-2020 sarà approvato a giorni il Piano Operativo 2014-2017 che prevede un

investimento di oltre 65 milioni di euro suddivisi sull’Asse 1 – Occupazione, Asse 2 - Inclusione Sociale, Asse

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3 – Istruzione e Formazione. Sul POR FSE 2014-2020 sono state già individuate le tipologie di intervento, la

dotazione e la pubblicazione degli avvisi sui tre assi.

Il PSR prevede circa 75 milioni di euro investiti nel 2016 e 89 milioni di euro nel 2017. Anche in questo caso

sono stati illustrati gli importi che varranno messi bando nel 2016 e 2017 in relazione alle misure e alle

azioni.

Il Direttore Savini ha sottolineato l’importanza di realizzare le cose programmate con la giusta velocità ed

efficienza in relazione ai POR e migliorare la capacità di attrarre finanziamenti diretti della Commissione

Europea. Questa ambizione può essere concretizzata solo se vi sarà una capacità di progettazione forte

anche da parte del territorio, una progettualità molto strutturata che trovi nella Regione Abruzzo e in

particolare nel Servizio Europrogettazione un punto di riferimento e di coordinamento utile a sostenere le

migliori progettualità. In Abruzzo ci sono realtà, enti, istituzioni già particolarmente attrezzate in materia di

europrogettazione ma occorre superare la logica del familismo amorale e ragionare in termini di qualità

della progettazione. La competizione sui fondi diretti ora è fortissima e dobbiamo essere particolarmente

competitivi, per essere competitivi dobbiamo puntare alla qualità dei progetti e dei partenariati

scavalcando le logiche particolaristiche.

Prende poi la parola Luciano Monticelli, Consigliere Regionale e Presidente della IV COMMISSIONE:

Politiche europee, internazionali, Programmi della Commissione europea, Partecipazione ai processi

normativi dell'Unione europea, che illustra l’importante lavoro che viene fatto in Consiglio Regionale in

relazione al recepimento delle norme di carattere europeo. A fine luglio in Consiglio Regionale si discuterà

di un provvedimento di attuazione della direttiva Bolkenstein (legge sulle aree mercatali) che come

sappiamo, non regola solo le concessioni degli stabilimenti balneari, ma tutta la complessa materia delle

concessioni demaniali, compresa l’attività estrattiva in mare e a terra.

L’attività legislativa della Commissione deve però andare di pari passo con il supporto all’azione della

Regione Abruzzo in materia di progettazione e di corretto e costruttivo utilizzo delle risorse europee. E’

importante ricordare il richiamo di Nigri (Rapporteur della Commissione Europea) in occasione del

Comitato di sorveglianza del POR FSE e FESR dello scorso 25 e 26 maggio, sulla qualità e non solo sulla

quantità delle risorse spese. Nigri ci ha richiamato anche a rispettare e attuare il criterio della

complementarità dei diversi fondi, delle integrazioni con i principali programmi diretti e a tener conto della

strategia della Macroregione Adriatico Ionica/EUSAIR. Su quest’ultimo punto appare fondamentale

migliorare la già positiva progettualità del nostro territorio sulla cooperazione territoriale.

Occorre quindi lavorare sui fondi ma anche sulle normative e sviluppare anche le competenze in materia di

europrogettazione. I piccoli comuni, ad esempio, hanno maggiori difficoltà di accesso ai finanziamenti

europei per l’oggettiva difficoltà del progettare. Lo scorso anno la Regione Abruzzo ha finanziato gli uffici di

europrogettazione ai piccoli comuni associati in unione comunale, dando la possibilità di avvalersi di esperti

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nel campo. La giornata di oggi da atto del lavoro che sta facendo la Regione Abruzzo e raccoglieremo tutti i

vostri stimoli e contributi per andare avanti. Pensando alla Macroregione AI, il Consigliere Monticelli ci

tiene a ricordare anche l’importante risultato ottenuto con l’approvazione nel Parlamento Europeo del

prolungamento da Ravenna a Brindisi del Corridoio Baltico Adriatico che “giustificherà” la richiesta di

investimenti al nostro Governo e alla Commissione Europea utili a rafforzare e migliorare le infrastrutture

dedicate ai trasporti e all’intermodalità, fondamentali per lo sviluppo economico di un territorio e per le

relazioni tra le due sponde. L’approvazione dell’emendamento in Parlamento Europeo ha visto il

fondamentale supporto di tutti i nostri Eurodeputati, in primis Massimo Paolucci, presente oggi qui con

noi.

Prende la parola l’On. Massimo Paolucci, Parlamentare Europeo, componente della Commissione per

l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e della Commissione d'inchiesta sulla misurazione

delle emissioni nel settore automobilistico. I Fondi diretti rappresentano un terzo del plafond totale dei

finanziamenti dei fondi europei, a tutt’oggi però c’è un grave problema di coordinamento. Sulla stessa

area tematica e sullo stesso problema spesso intervengono una pluralità di fondi e misure, il vero problema

è la cabina di regia, la cui soluzione non è di certo quella di delegare il Governo nazionale, ma anzi

rafforzare ruolo e capacità delle Regioni e dei Comuni, che restano i principali interlocutori della

programmazione comunitaria, attraverso i fondi strutturali e i fondi diretti. E’ stato già detto giustamente

che il problema vero non è la percentuale di spesa ma la qualità della stessa: come spendiamo i fondi e cosa

ci facciamo.

Su questo concetto ci deve essere un forte impegno e un nesso nella programmazione, continuando a stare

dentro il dibattito europeo oggi molto concentrato sul alcuni temi. Il primo è quello della transizione verso

l’economia circolare, un modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti

di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Si tratta di un sistema opposto a quello

definito “lineare”, che parte dalla materia e arriva al rifiuto. Il 2 luglio scorso la Commissione Europea ha

approvato un pacchetto di misure economiche per facilitare questo processo. L’obiettivo generale è di

arrivare a produrre gli stessi beni utilizzando il 30% in meno di materia prime.

L'economia circolare è un'urgente necessità, una grande opportunità perché il primo mercato di consumo

mondiale non possiamo dipendere per il 60% da materie prime importate e recuperare solo il 5% di questa

materia.

Secondo tema fondamentale è quello delle emissioni di CO2, occorre incrementare i collegamenti marittimi

per tutelare l'ambiente abbattendo le emissioni di C02 fa un breve cenno sulle regole per l'assegnazione

gratuita delle quote di emissioni delle stesse.

Terzo tema è la riorganizzazione delle città in ottica green, ecosostenibile, ossia una migliore gestione dei

rifiuti e il miglioramento della qualità degli indicatori ambientali nelle aree densamente abitate.

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Organizzazione delle Smart Cities con l’obiettivo di mettere a punto strategie ad hoc per migliorare

l’impatto ambientale delle città con il ricorso alle fonti alternative di energie ed alla bioedilizia.

Quarto tema, l’Agenda Urbana Europea. Il 30 maggio si è tenuta ad Amsterdam una riunione informale dei

ministri dei Paesi UE responsabili per le questioni urbane dedicata alla nuova Agenda urbana dell’UE.

L’obiettivo della riunione, che ha visto anche la partecipazione della Commissione europea e dei

rappresentanti delle altre istituzioni europee e delle città europee, è stata l’approvazione del “Patto di

Amsterdam” che istituisce l’Agenda e stabilisce i suoi principi fondamentali.

Al centro dell’Agenda urbana dell’l’UE c’è lo sviluppo di 12 partenariati che si occuperanno di importanti

sfide individuate per le aree urbane, ovvero:

1) integrazione dei migranti e dei rifugiati;

2) qualità dell'aria;

3) povertà urbana;

4) alloggi;

5) economia circolare;

6) posti di lavoro e competenze professionali nell'economia locale;

7) adattamento ai cambiamenti climatici;

8) transizione energetica;

9) uso sostenibile del territorio e soluzioni fondate sulla natura;

10) mobilità urbana;

11) transizione digitale;

12) appalti pubblici innovativi e responsabili.

I partenariati permetteranno a Città, Stati membri, istituzioni UE e stakeholder, come ONG e imprese, di

lavorare insieme su un piano di parità per trovare soluzioni comuni a queste sfide e migliorare le aree

urbane del territorio UE.

I piani d'azione definiti nell'ambito dei partenariati punteranno a rendere più efficace e coerente

l'attuazione delle politiche dell'UE già esistenti nelle città. Inoltre saranno perseguiti ulteriori obiettivi

come la facilitazione dell'accesso ai finanziamenti dell'UE e la capacità di combinare vari fondi dell'UE, il

consolidamento del patrimonio di conoscenze sulle questioni urbane e lo scambio di migliori pratiche.

Dobbiamo quindi pensare ai fondi europei diretti e indiretti sapendo che sono la strada maestra per

raggiungere gli obiettivi di Europa 2020 e dare attuazione alle priorità indicate dalla Commissione Europea.

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A tal proposito il Direttore Savini pone l’accento sul fatto che l’asse VII del FESR, sviluppo urbano

sostenibile, dedicato alle 4 città capoluogo, indica dei possibili interventi anche in materia di tutela e

valorizzazione dei beni culturali e smart cities and communities. Illustra brevemente i contenuti del

documento “la carta di Pescara” Rassicura che si faranno controlli accurati sulla realizzazione dei progetti.

Prende la parola la prof.ssa Anna Tozzi, moderatrice del tavolo che fa una veloce presentazione sui

principali programmi europei (allegato).

La prof.ssa Tozzi ha illustrato i seguenti Programmi/Fondi:

1. ESIF (POR e PON)

2. I nuovi INTERREG

3. Horizon 2020

4. Connecting Europe Facility (CEF)

5. Competitiveness of Enterprises and Small and Medium Enterprises (COSME)

6. LIFE

7. Creative Europe

8. Employment and Social Innovation (EaSI)

9. Erasmus +

10. Third Health Programme

Secondo il seguente schema:

- Obiettivi

- Possibili azioni

- Partenariato necessario (al successo del progetto)

- Programmi/Fondi correlati

- Sostenibilità e effetti moltiplicatori

Nel corso della presentazione è stata illustrata anche una scheda di lavoro per la segnalazione di idee

progettuali che poteva essere consegnata alla fine della giornata o inviata via mail nel giorni seguenti. Il

format è stato pubblicato sul sito della “Fonderia Abruzzo” tra i documenti relativi al tavolo 9.

La prof.ssa Tozzi sottolinea il problema degli interventi sempre più parcellizzati mentre se si parte dalla

considerazione che le possibilità di vedersi finanziato un progetto sono sempre più rare, occorre,

approcciarsi ai finanziamenti diretti con tre premesse fondamentali:

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1. Conoscere le politiche e i programmi europei;

2. Avere già dei progetti spendibili su diversi bandi;

3. Avere una rete transnazionale di relazioni utili a costituire i partenariati.

Senza queste tre fondamentali premesse non è possibile pensare si approcciare la progettazione sui fondi

diretti.

Una volta finanziati, i progetti vanno gestiti non solo soddisfacendo l’avanzamento della spesa, ma anche e

soprattutto la qualità delle azioni sviluppate. Tra i fondi strutturali e i fondi diretti occorre sviluppare una

visione integrata.

Il Direttore Savini interviene anticipando un importante progetto che si intende lanciare e che riguarderà la

formazione dei Dirigenti Pubblici e dei Funzionari in materia di Strategia EUSAIR, si tratta di un corso

specifico su questo importante tema, sulla capacity building, che vedrà coinvolta l’ENA la Scuola nazionale

dell'amministrazione italiana ispirata al modello francese di assoluta eccellenza che ha la mission di attuare

un sistema unico del reclutamento e della formazione pubblica al fine di ottimizzare l’allocazione delle

risorse e migliorare la qualità delle attività formative dei dirigenti e dei funzionari pubblici, garantendone

l’eccellenza e l’interdisciplinarietà. La Regione Abruzzo si candiderà ad essere sede di questa scuola di alta

formazione.

Interviene la dr.ssa Palmina Romano, per conto dell’Ufficio di Presidenza della Giunta Regionale, che

illustra il documento pubblicato sul sito della Fonderia Abruzzo redatto allo scopo di proporre una cornice

entro la quale organizzare i diversi contenuti e contributi del tavolo tematico nelle settimane che

seguiranno l’evento. La particolarità di questo tavolo tematico sta nel non avere un tema specifico ma

nell’affrontare strumenti quali la programmazione, la governance e la capacity building in relazione alla

strategia sulla Macroregione Adriatico Ionica e all’utilizzo dei fondi diretti in ottica di complementarità con i

fondi strutturali.

Il ruolo delle Regioni italiane che sono comprese nella Macroregione Adriatico Ionica, è sempre più centrale

e strategico. Ne è la dimostrazione il fatto che i tre principali programmi di cooperazione territoriale che

interessano l’area, IPA – ADRION e Italia-Croazia, hanno l’Autorità di Gestione presso le Regioni Abruzzo,

Emilia Romagna e Veneto e i programmi di cooperazione rappresentano il principale strumento di

attuazione della Strategia EUSAIR, ma non solo … anche i POR, i PON e finanziamenti diretti sono e debbono

essere considerati validi strumenti di attuazione.

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La Regione Abruzzo ha pienamente inserito l’attuazione della Strategia nei suoi Programmi Operativi

perchè è realmente intenzionata a cogliere le opportunità derivanti dall’implementazione di questo nuovo

strumento di governance.

Come sappiamo EUSAIR è uno strumento di governance che prevede la piena cooperazione dei diversi livelli

di governo coinvolti e l’effettiva partecipazione degli attori sociali interessati e potenzialmente beneficiari

delle politiche macroregionali.

L’efficacia della Strategia dipende pertanto in egual misura tanto dalla volontà politica delle Istituzioni che

dal coinvolgimento degli attori sociali di tutti i paesi che prendono parte ad EUSAIR. Appare quindi

indispensabile l’emergere di un dibattito pubblico che trovi spazio anche nei media dei paesi interessati. Se

aumentano visibilità, comunicazione e consapevolezza riguardo agli obiettivi e ai risultati attesi dalla

Strategia, si incoraggia la partecipazione effettiva di tutti i portatori d’interesse nell’implementazione della

Strategia”. Il nostro compito non è solo quello di utilizzare al meglio le risorse dei fondi strutturali e della

cooperazione, ma promuovere la partecipazione attiva dei portatori di interesse rilevanti, gli attori

economici e sociali, la società civile in tutte le tappe di implementazione della Strategia.

Interviene la dr.ssa Elena Sico, Dirigente del Servizio Autorità di Gestione Unica FESR-FSE, in merito alla

complementarietà tra i fondi strutturali e le azioni che contraddistinguono la strategia EUSAIR.

Nei POR FESR e FSE sono stati già individuati gli elementi di complementarietà tra gli Obiettivi Tematici e i

pilastri EUSAIR, si tratta di indicazioni importanti che devono poi essere declinate nell’attuazione dei POR,

nei bandi, nelle azioni, nei progetti finanziati, nei risultati attesi, etc. A questo proposito è stata istituita una

Cabina di Regia nazionale sulla Strategia EUSAIR, presso l’Agenzia di Coesione Territoriale, che è chiamata a

lavorare con le Regioni, proprio sull’attuazione del principio di complementarietà tra i POR e i PON con i

pilastri della strategia. Questo vuol dire che nella declinazione degli interventi si dovrà mettere a sistema

una modalità di integrazione e coordinamento (con indicatori qualitativi e quantitativi) capaci di garantire la

complementarietà, anche eventualmente modificando i criteri di selezione delle operazioni.

L’On. Massimo Paolucci precisa che in diverse occasioni è intervenuto sul tema della Macroregione. Le

Macroregioni possono rappresentare anche il futuro dell’Unione Europea perché rendono concreta la

cooperazione tra i diversi Stati partendo dalle Regioni (e coinvolgendo anche i Comuni). Le Macroregioni

sono validi strumenti politici anche nelle relazioni con i Paesi dell’Est, che possono essere resi più semplici.

La Macroregione è una idea di Unione Europea diversa da quella centralizzata. Un risultato molto

importante è stato quello dell’estensione del Corridoio Baltico – Adriatico fino a Brindisi .

Il dott. Giovanni Savini ricorda le funzioni del Servizio Europrogettazione e l’importanza di rendere sempre

più maggiormente disponibile la sede delle Regione Abruzzo a Bruxelles per tutti quegli enti e imprese che

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avessero bisogno di un appoggio, contatto con le istituzioni UE, le agenzie, etc. Il Direttore anticipa anche la

prossima settimana si andranno a finanziare due progetti dedicati alle aeree interne (tema affrontato da

molti degli ospiti che sono intervenuti nel dibattito).

Chiusi gli interventi dei relatori, si iniziano a raccogliere le disponibilità per gli interventi dei partecipanti.

Quella che segue è una tabella riepilogativa, di sintesi. Molti interventi sono stati corredati da contributi

scritti, arrivati anche nei giorni successivi all’evento, che sono allegati al verbale, ai quali si rinvia per

maggiori dettagli.

Fanno parte della documentazione anche le schede predisposte della prof.ssa Tozzi che sono state

compilate nel corso dei lavori.

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N° Cognome e nome Tema Breve sintesi dell’intervento Contributo scritto

1 Massimo Luciani Macroregione AI

Agenda Urbana

Reti di Città

Strategia Aree Interne

Massimo Luciani, Direttore dell’ANCI Abruzzo, ha presentato il documento,

elaborato insieme all’arch. Donato Piccoli, sempre dell’ANCI Abruzzo,

sull’Agenda Urbana (si rinvia al documento allegato) e sottolinea l’importanza

di lavorare entro la cornice della Macroregione AI che si avvia ad essere la

terza in Europa, dopo quelle del Baltico e del Danubio. Questa modalità

innovativa di cooperazione territoriale di livello interregionale e

transnazionale, non sarà un nuovo livello istituzionale bensì una rete di quelle

esistenti, contribuirà alla piena integrazione dell’area, creando le opportunità

per uno sviluppo sostenibile in grado di favorire lo scambio di idee, persone,

merci e servizi.

Si

2 Marina D’Orsogna La governance della

Strategia EUSAIR

La Professoressa di diritto amministrativo dell’UNITE ringrazia per

l’opportunità di intervenire ai lavori del tavolo riportando brevemente le

risultanze della ricerca condotta nell’ambito del progetto ADRIGOV,

contenute nel documento “Governance multilivello per la Macro Regione

Adriatico-IONICA: ADRIGOV E EUSAIR per il rilancio della cooperazione

territoriale” (vedere allegato).

Il progetto ADRIGOV ha rappresentato un importante supporto operativo al

processo politico di affermazione strategia dell’EUSAIR, nella misura in cui si

propone, con le sue molteplici iniziative, di aumentare, utilizzando modelli di

governance innovativi, la capacità di assorbire i fondi UE delle autorità

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regionali e degli altri partecipanti al progetto Adrigov e che aderiscono allo

stesso tempo alla strategia EUSAIR.

Nella ricerca sono stati coinvolti tutti e tre gli Atenei abruzzesi dimostrando

anche il ruolo che possono svolgere le università abruzzesi

nell’implementazione della strategia EUSAIR.

La ricerca ha fatto emergere l’esigenza di una governance multilivello della

strategia soprattutto in relazione all’utilizzo dei fondi strutturali e diretti

perché, come tutti sanno, EUSAIR non mette a disposizione fondi aggiuntivi

ma indica azioni, obiettivi, risultati da raggiungere. Una governance a

“geometria variabile” che su 4 pilastri consente una complementarietà di

utilizzo tra fondi e programmi diversi. Lo studio ha messo in luce gli strumenti

di questa governance. Adesso sta a noi, come sistema regionale, far

esplodere questa progettualità.

3 Marina De Ascentis Il progetto dell’Area

Marina Protetta del

Cerrano

La dr.ssa De Ascentis ha presentato un progetto molto interessante che

riguarda l’aerea marina protetta del Cerrano.

4 Vanna Andreola – Dirigente

del Servizio Verifica e

Coordinamento per la

Compatibilità della

Normativa Europea, Aiuti di

Stato

Reti e connessioni

intermodali

La dr.ssa Andreola pone l’accento sui problemi di collegamento e

interconnessione con l’altra parte dell’adriatico e con le aeree interne. Non si

tratta solo di migliorare le infrastrutture e quindi trovare copertura per gli

investimenti, ma lavorare anche sulla normativa sugli aiuti di stato che è alle

base del mantenimento e dello sviluppo di porti e piccoli aeroporti.

Sottolinea l’importanza del ruolo attivo del Servizio nel definire la posizione

italiana in materia di “Consultazione Pubblica sul Progetto di regolamento

No

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(UE) della Commissione recante modifiche del regolamento (UE) n. 651/2014”

che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in

applicazione degli art. 107 e 108 del Trattato. In particolare la Regione

Abruzzo ha evidenziato la necessità di ricomprendere gli aiuti al

funzionamento degli aeroporti come aiuti in esenzione, come il dragaggio di

manutenzione per i porti. La posizione è condivisa anche con Spagna e

Francia. Altro tema importante è quello della pesca, occorre lavorare su un

marchio DOC del pescato dell’Adriatico e non specificare più se pescato in

Albania, Croazia o Italia, ma tutelare e promuovere un unico prodotto di

qualità. Sulla pesca occorre anche sviluppare l’acquacoltura. C’è un esempio

molto interessante in Albania che si invita a conoscere. Bisogna quindi

intervenire anche con le normative sulla macroregione AI, non solo con i

progetti, e con l’allungamento del Corridoio 5 che restano comunque

fondamentali.

5 Anna Margareth Ciccotosto EUSAIR e Cooperazione

con l’Albania

Si rinvia al documento allegato. Sì

6 Pietro Gargiulo Strategia EUSAIR Coordinatore del corso di progettazione europea dell’Università di Teramo e

Docente diritto internazionale. Sulla strategia EUSAIR una buona idea

potrebbe essere quella di studiare le buone pratiche della Strategia

Danubiana. Si rinvia al documento allegato.

7 Antonio Lucidi Presidente

AGCI Abruzzo

Internazionalizzazione

delle imprese

cooperative in Croazia

L’AGCI Abruzzo da diversi mesi sta portando avanti, per conto di AGCI

nazionale, un progetto di internazionalizzazione che interessa le società

cooperative croate. E’ stato sottoscritto un protocollo di intesa con il

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referente del sistema delle cooperative croate. Il protocollo prevede un

trasferimento di buone prassi e di know how in diversi settori quali:

agricoltura, sociale, turismo sostenibile, ICT, recupero aree dismesse, restauro

patrimonio e formazione. Si rinvia al documento allegato.

8 Tommaso Di Biase Progetti sull’area

Macroregione AI, Mare

blu, pesca, urbanistica

città adriatica lineare

(esportare un modello)

e waterfront.

Si rinvia al documento allegato . Sì

9 Sergio Natalia Strategia per le Aree

interne

L’intervento è sulla difficoltà di attrarre fondi europei diretti e strutturali per

le aree interne rispetto alla costa. La proporzione sembrerebbe essere di 1 a

10 (Studio Barca).

Occorre fare una strategia per lo sviluppo delle città ma anche capace di

trascinare le aree interne

Sottolinea che quando si partecipa a progetti bisogna già avere il progetto

pronto e che occorre abituarsi a fare buoni progetti. Occorre evitare di far

andare via i laureati e anche laddove dovessero avere delle esperienze

lavorative all’estero, occorre trovare un modo per farli tornare e mettere a

disposizione della nostra Regione le loro competenze. Occorre implementare

una strategia per le aree urbane che sia capace di trascinare le aree interne.

Sulle difficoltà dei piccoli Comuni di partecipare ai bandi diretti, il Direttore

Savini anticipa che ci sarà una misura del POR FSE dedicato a questo.

No

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10 Piero Rovigatti Progetti del DART –

Dipartimento di

Architettura

dell’Università G.

d’Annunzio.

Sottolinea l’importanza di fare Rete e la disponibilità dell’Università G.

d’Annunzio (CH-PE) e del Dipartimento DART nel mettersi a disposizione, le

università fanno poca rete anche tra loro, potrebbero giocare un ruolo

fondamentale anche nel riannodare il legame con la società civile,

l’associazionismo e il terzo settore.

Illustra i progetti che sta portando avanti il Dipartimento di Architettura e che

potrebbero essere di interesse per il tavolo di lavoro, rinviando il dettaglio a

un documento che ci invierà nei prossimi giorni.

1. Osservatorio della partecipazione e cittadinanza attiva del Comune

di Pescara tra cittadini e associazioni impegnate nella cura e nella

custodia dei beni comuni. Un’idea che potrebbe essere condivisa

anche con i paesi dell’area balcanica. Invita a prendere visione del

progetto sul sito e sulla pagina facebook.

2. Protocollo Abruzzo sottoscritto tra la Regione e i tre atenei abruzzesi

chiamati a collaborare su: slow mobility, corridoi fluviali e mobilità

sostenibile. La Regione ha chiesto alle Università di proporre anche

degli strumenti di dotarsi di strumenti regolatori. Il 12, 13, 14 luglio si

terrà un seminario presso il Dipartimento DART al quale parteciperà

anche il Presidente D’Alfonso. I tre Atenei stanno sviluppando un

programma di ricerca molto eterogeneo, uno di questi è il tema dei

tratturi come valorizzazione, cura e custodia dei beni comuni. Stanno

avviando un progetto di ricerca aperto anche al contributo delle

associazioni.

No

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3. Il 18 e 19 luglio ci sarà all’Aurum un convegno e una mostra sui

popoli e terre della lana dove si mettono a confronto la storia e le

tradizioni di Abruzzo e Iran. Da questo progetto potrebbero partire

importanti relazioni di cooperazione con l’Università di Teheran.

4. Un altro progetto che ci sembra importante condividere e la Summer

School del Dipartimento DART che quest’anno porterà circa 400

studenti delle università, corate, slovene, etc … a Pescara.

5. Ultimo progetto è quello che riguarda l’Unione dei Comuni in Albania

dove si sta procedendo anche con una riforma della legge urbanistica,

un processo di pianificazione territoriale sulla quale sta collaborando

la nostra Facoltà di Economia.

11 Andrea Natale Coordinatore Istituto

Abruzzese Aree

protette.

Rete Adriatico Ionica

delle Aree protette.

Sono state elaborate 30 schede progetto che riguardano le Aree protette, già

condivise con l’Assessore Pepe, si tratta quindi di progetti già a disposizione

sui quali collaborare e sui quali coinvolgere anche altri interlocutori. Invita ad

andare avanti con questi incontri chiedendo alla Regione Abruzzo un maggior

impegno sulla progettazione europea.

Si sta costruendo anche una Rete Adriatico Ionica sulle aree protette che si

potrebbe candidare su qualche programma con LIFE, Natura 2000, etc.

No

12 Annarita Iacobino La governance della

Strategia EUSAIR

Fa riferimento allo stesso progetto di ricerca sulla governance EUSAIR della

prof.ssa D’Orsogna, stesso gruppo di lavoro. Si rinvia al documento allegato.

13 Fabrizio Cucù Le difficoltà delle

piccole imprese nelle

aree interne

In qualità di Presidente di Confapi Abruzzo, interviene sulle difficoltà delle

piccole imprese delle aree interne, non solo ad accedere ai finanziamenti, ma

anche a convivere con problemi di natura logistica e infrastrutturale

No

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(mancanza di una rete internet efficiente, a volte mancanza anche di energia

elettrica …). Le nostre associate spesso sono imprese di piccole dimensioni

legate al settore agricolo. Nella Provincia di Teramo gli imprenditori hanno

chiesto di realizzare una piattaforma comune per mettere a disposizione delle

altre imprese le proprie competenze e sostenersi a vicenda. Dare risalto ai

marchi di qualità sui prodotti del territorio. Da la propria disponibilità ad

essere presente a successivi tavoli di lavori sugli argomenti trattati oggi.

14 Giammario Cauti Le imprese e la

partecipazione al

programma Horizon

2020

Pur lavorando per una società che utilizza con successo i finanziamenti

europea, parla in qualità di Presidente dei Giovani Imprenditori di

Confindustria Abruzzo. Appare oggettiva la forte difficoltà per il nostro

sistema regionale di riuscire ad ottenere finanziamenti su Horizon 2020 anche

perché le imprese hanno poca capacità di capitalizzazione sui progetti. Come

azienda (gruppo Metron) stiamo facendo rete con le università e con le

imprese per aumentare la possibilità di vincere progetti. La nostra impresa ha

seguito la strada dei poli di innovazione (CAPITANK) ed è stata per molti versi

una strada vincente, un altro passo è stata la Carta di Pescara e anche oggi è

molto importante essere qui. Molto importante è avere delle idee progettuali

vincenti già da prima di trovare il bando adatto.

No

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La sintesi dei lavori è della prof.ssa Anna Tozzi:

Dal produttivo incontro di oggi abbiamo messo a fuoco alcune indicazioni molto importanti:

Urgenza del tema delle aree interne, la Regione dovrà individuare politiche e interventi anche

utilizzando la programmazione europea in modo mirato;

Importanza delle competenze per lavorare sui finanziamenti diretti, conoscenza dei programmi,

delle politiche ma anche della lingua inglese;

Lavoro coordinato e integrato tra i fondi: ruolo fondamentale della Regione Abruzzo;

Valorizzazione delle competenze dei giovani talenti, rientro dei talenti che sono stati costretti ad

andare fuori dalla nostra regione per lavorare;

Enormi potenzialità della regione Abruzzo: mettiamole a sistema;

Ruolo fondamentale delle Università ma anche delle imprese nella costruzione delle Reti;

Approfondimento e progettazione sulla Blue Economy;

Lavorare a un marchio della Macroregione Adriatico Ionica, prodotti ma anche servizi (turismo,

trasporti, etc.);

Mettere in campo i progetti che già ci sono, con i partenariati che già ci sono e trovare più fonti di

finanziamento;

Analisi qualitativa e non solo quantitativa dei risultati ottenuti dai progetti finanziati con i fondi

europei (strutturali e diretti);

Alta formazione sull’utilizzo strategico dei diversi fondi e sulla Strategia EUSAIR;

Parole chiave:

1. Formazione;

2. Integrazione;

3. Sostenibilità;

4. Coordinamento;

5. Strategia;

I lavori dei tavolo 9 si chiudono alle ore16:00.

Civitella del Tronto (TE), 9 luglio 2016.