Tavole Di Riduzione de Pesi e Delle Misu
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Q , LJ) U TAVOLE DI RIDUZIONE
DELLA SICILIA CITERIORE
in quelli dalla legge de6 aprile del 1840
DEL COMMENDATORE
( / @f2wvl
Esse formano parte integrante della seconda edizione dell'operadellaulore stesso intitolata: Della restituzione del nostra sistem
di misure pesi on/ alla .ma antica perfziune.
N . fJDALLA STAMPERIA E CARTIERE DEL-FIBRENO
Strada Trinit Maggiore; NJ 26.
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1840.
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-
DISCORSO PRELIMINARE.
La misure ed i pesi sono i primi ministri della giu
stizia, il cui precipuo attributo sta nel distribuire a
ciascuno ci che gli spetta per dritto o per conven
zione. A questi ministri han dovuto ricorrere i popoli
pi rozzi, dacch han riconosciuto il dritto di pro
priet, bench nello stato di rozzezza non avesseropotuto stabilirne l esattezza l uniformit ed il buon
ordinamento. E siccome le leggi che fanno innova
zioni nelle antiche consuetudini ed abitudini dellu_ni~versale, debbono superare gravi ostacoli nellapplica
zione, cos la riforma delle misure e dei pesi che concerneva glinteressi materiali delluniversale, ha fatto
presentire in tutti i tempi a legislatori la pi pertinace opposizione. A queste difficolt vuolsi attribuire
che quando in Europa la civilt faceva rapidi progressi e s immegliavano tutte le civili instituzioni,
non si osava intraprendere la necessaria riforma del
respettivo sistema metrico. La Francia che nella sua
tremenda rivoluzione innovava tutte le instituzion-i
civili, ad onta delle incessanti cure del governo e ad
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4onta del concorso delle persone colte e degl impiegati
in tutti i rami dell amministrazione pubblica, non ha
potuto dopo mezzo secolo in circa riuscire a rendere
generale lapplicazione del nuovo perfezionato siste
ma metrico. Le commozioni popolari avvenute nel
corso di questo anno , quando la legge plrescriveva
che dal 1 gennaio 1840' si dovesse rendere generale
l applicazione del sistema metrico , porgono un lumi
minoso esempio della pertinace resistenza del popolo1
quando si vuol costrignere a divezzarsi dalle idee di
grandezza e di quantit che ha acquistato co sensifin dall infanzia. i
Lesempio della Francia si citava in appoggio da
coloro che oppugnavano la convenienza di perfezionare e rendere in tutti i Reali Domini uniforme il no
stro antico sistema metrico. Sarebbe per certo cessata
la loro opposizione SG scevri di prevenzione si fos
sero convinti che il nostro sistema metrico statuito da
sei secoli per lo meno era perfettissimo : che lunifor
mit delle misure e dei pesi era stata prescritta da
Ferdinando I di Aragona colleditto dei 6 aprile 1480
che non stato mai abrogato; e che depositati in Ca
stelcapuano e spediti in tutte le provincie i campioni
delle misure e dei pesi , essi soltanto si debbono con
siderare come legali. Si trattava quindi d ingiugnere
la rigorosa osservanza di una legge patria che resti
tuendo nella sua integrit il nostro antico sistema metrico era in vigore da 4 secoli in circa senza essere
stata mai abrogata. Di tale restaurazione era neces
saria conseguenza che si fossero vietate le alterazioni
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5e le intrusioni avvenute nel nostro sistema metrico
durante il corso di 360 anni dalla promulgazione del
mentovato editto. Siamo altresi certi che gli opposi
tori saranno i pi caldi fautori della restaurazione di
una nostra antica patria instituzione, tosto che ne co
nosceranno gli alti pregi da noi esposti nella seconda
edizione dell opera che porta il titolo della restituzione del nostro sistema di misure pesi e monete alla
sua antica perfezione.
Dobbiamo per certo esser compresi della pi alta
ammirazione nellosservare che quando nel medio evo
la barbarie diffondevasi in tutte le regioni soggette al
vasto impero romano le due Sicilie conservavano i
germi della loro antica splendida civilt i quali co
minciarono a svilupparsi tosto che sotto i principi
normanni furono costituite in monarchia indipenden
te. Tra le molte sapienti instituzoni civili che ne ren
dono luminosa testimonianza, vuolsi annoverare quel
la del loro perfettissimo sistema di misure pesi e mo
nete. Per difetto di documenti storici non si pu as
severare se fosse stato inventato ed ordinato dai nostri coltissimi popoli della magna Grecia, o se pi
tardi le sue basi fondamentali fossero state tolte dagli
Egizi o dagli Arabi. Qualunque per fosse stata la
sua origine , egli certo che era comune alle due Si
cilie prima della loro separazione avvenuta nel 1282,
e la nostra citata opera ne porge inrefragabili prove.
Giova qui far cenno desuoi principali pregi che nella
nostra opera sono stati diffusamente esposti e com
mendati.
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6Unica e tolta dalla natura era la base fondamentale
su cui era sapientemente ordinato il nostro sistema
metrico. Era per definizione statuito dover il nostro
miglio equivalere alla sessagesma parte dell arco di
un grado medio del meridiano terrestre, ossia allarco
di un minuto medio del meridiano medesimo. Divi
devasi il miglio in cento catene ed in mille passi, ed
erano perci il passo , la catena ed il miglio aliquote
esatte degli archi de minuti primi, e dei gradi del
meridiano e di ogni cerchio massimo del nostro globo.
Con diligenti osservazioni celesti tracciandosi sur una
pianura la linea di un meridiano della lunghezza dipi minuti e dividendosi pel numero di questi ultimi
la lunghezza misurata con somma accuratezza si
poteva dedurre quella di un miglio corrispondente
all arco di un minuto primo. Suddividendosi il miglio in cento parti uguali, ognuna di queste indicava
la lunghezza della catena , e la decima parte di quest ultima rappresentava il passo il quale era il mo
dulo delle misure tolto dalla natura, ossia dalle di
mensioni che la sapientissima mano della Creazione
avea assegnato al nostro globo. Egli ben da notarsi
che le anzidette divisioni del miglio seguivano la pro
gressione decimale cio il passo , la catena di dieci
passi il decuplo della catena di cento passi ed il mi
glio di mille passi.
Era il passo una misura troppo grande ed incomo
da per la misurazione delle piccole estensioni. Per talragione fu diviso in sette parti o palmi, per ottenersi
una misura che un uomo di alta statura avea seco .
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nell' apertura della mano distesa tra l estremit del
mignolo e del pollice. Cosi ognuno scandagliando la
diH'erenza tra l apertura della sua mano ed il palmo si abituava a tenerne conto nel servirsi della propria
mano per misurare discrete lunghezze con prontezza
e sufficiente approssimazione. Forse per la divisione
del passo in Sette parti uguali si volle anche conser
vare una certa equivalenza coll antico palmo ed un
certo rapporto coll antico piede. Il palmo quindi si
consider come unit delle misure, ed era aliquota
esatta del passo , della catena, del miglio e degli ar
chi dei minuti primi e dei gradi del meridiano e diogni cerchio massimo del globo. Inoltre constando ilpasso di un numero impari di palmi, la sua met , o _la quarta o oa parte era affetta di frazioni di
palmo. Per rimediare a questo inconveniente fu pre
scelta la canna di 8 palmi da adoperarsi come unit
nella misurazione delle grandi dimensioni. Ai tempi
di Ferdinando I di Aragona trovavasi stabilita la
canna come unit delle misure , e della sua met si
formarono i campioni. da credersi che come l antico palmo dividevasi in dodici once, cosi si conserv
per gli usi comuni la stessa divisione del nuovo pal
mo. La divisione delloncia in cinque minuti mostra
bene che tali divisioni erano applicate a grossolaniusi comuni.
Il sapiente che : i1 nostro sistema metrico, hen
conosceva che due soltanto sono i mezzi esatti per de
terminare la grandezza de corpi. ll primo consiste
nella misurazione delle dimensioni, per conoscerne
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8la lunghezza la pere ed il volume. Col secondose ne deduceva la quantit dal loro peso. Le misure
di capacit delle quali aveano fatto e facevano uso
tutti i popoli per misurare gli aridi ed i liquidi, sono
mezzi imperfetti, i quali non possono mai dare l e
sattezza nella misurazione mentre nell eseguirsi taloperazione porgono facile occasione alle frodi. Atem
pi di Ferdinando I di Aragona tutti i liquidi si misu
ravano col peso, e per conseguenza nelle istruzioni
de6 Aprile 1480 relative alluniformit delle misure
e de pesi non si fa menzione di alcun campione delle
misure di capacit pe_liquidi. Per non contrariare leabitudini del popolo si dava il campione di una sola
misura di capacit detta tomolo per la misurazione di
alcuni pochi aridi di picciola mole. Intanto sebbene vifosse lanzidetta misura legale di capacit, pure in
molti luoghi l"universale si serviva del peso per misu
rare alcuni aridi, pequali in altri luoghi si faceva usodella misura di capacit. Quando poi si trattava di un
grande interesse nella misurazione di una gran quan
tit di grano di grano d india e di biada si associa
va sempre il peso alle misure di capacit. Il Real Go
verno traendo profitto di quest accorta consuetudine nelle tariffe doganali fa uso del solo peso per la misu
razione di tutti gli aridi. Sotto questi rapporti era per
fettissimo il nostro sistema metrico che assegnava i
mezzi pi esatti per la misurazione delle sostanze.
Nelle costrutture civili e navali, nella composizione
e congegnatura delle macchine ed in generale nelle
scienze fisiche duopo conoscere e calcolare nel tem
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9po stesso il volume ed il peso demateriali che si adoperano. perci indispensabile che vi fosse una re
lazione ben definita tra il volume ed il peso di una
sostanza, che essendo men soggetta a variazioni si
prende per norma. Indi stabilitasi una tavola di rap
porti de pesi specifici delle diverse sostanze col peso
di quella presa per norma , con una semplice molti
plicazione o divisione dal volume si deduce il peso di
una sostanza , e dal peso il volume. Fin da tempi dei
nostri principi Normanni l unit delle nostre monete
era il peso di un oncia d oro ed alla sua divisione in
valore era identica quella dell oncia peso. La prima
dividevasi in 30 tari e ciascuno di questi in 20 grani._ La seconda si divideva similmente in 30 parti dette
trappesi, cio tari pesi, ed ognuno di questi in 20
acini che si chiamarono anche grani. Or per una felice combinazione dividendosi il palmo in dieci parti
uguali, il cubo di un decimo di oro puro pesa 400
trappesi. Non si potrebbe attribuire ad altra ragione
se non a quella di attenersi al sistema decimale la de
terminazione del peso del nostro rotolo di mille trap
pesi. In fatti il-cantajo di 100 rotoli ed il rotolo di
mille trappesi presentano tre termini della progres
sione decimale, alla quale si debbono adattare gl in
termedi. Posto dunque il rotolo di mille trappes , ilpeso di un decimo cubico di palmo di oro puro era
uguale a ," o a di rotolo. Per fare sparire la
frazione moltiplicandosi i due termini pel denomina~
tore 10 risultava il decuplo di un decimo cubico di
oro equivalente a 4 rotoli. Per questa ragione al de
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cuplo del peso di norma , cio , a 4 rotoli si diede il
nome di decina, e con le istruzioni dei 16 aprile 1480
se ne form e pe il campione. Era perci ben de
terminata la relazione tra il volume di un palmo cu
bico di oro ed il peso di 400 rotoli o di 4 cantaia , o
tra il volume del cubo di mezzo palmo di oro ed il peso
di 50 rotoli. Cosi gli anzidetti cubi di oro nel tempostesso esbivano nei loro lati la lunghezza del palmo
o del mezzo palmo , ed il peso di 4 cantaia , o di 50
rotoli. Cos unico era il campione delle basi fonda
mentali del nostro sistema metrico, o per meglio dire
de due mezzi esatti per misurare i corpi.
Anche per mezzo dell acqua distillata era stabilitoil rapporto tra il palmo cubico ed il peso. Sebbene
secondo il nostro sistema metrico fosse prescritto che
tutti i liquidi si misurassero col peso pre per la co
medit della vendita a minuto del vino generalmente
nelle due Sicilie s introdusse luso delle piccole misure
di capacit dette caraffa foglietta cannata o quar
tuccio, la grandezza delle quali era generalmente de
finita dal peso dellacqua pura in esse contenuta. Que
sta norma era talmente osservata che quando nel 1809
nella Sicilia ulteriore e nel 1819 nella citeriore fu or
dinato a sindaci d indicare la grandezza delle misure
di capacit in uso nei respettivi comuni , quasi tutti
ne diedero l indicazione per mezzo del peso dell acqua pura in esse contenuta. Da questa generale con
suetudine vuolsi conghietturare che quella gran dif
formit delle misure di capacit pe liquidi sussistesse
prima dell instituzione del nostro antico sistema me
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Il
trico, e che prescritta la norma di misurarsi col peso
tutti i liquidi, fosse stato tollerato l uso delle misure
di capacit pel vino, purch con diligenza se ne fosse
definita la grandezza col peso dell acqua pura in esse
contenuto. Ci importava rendere da per tutto noto
per un applicazione di fatto il rapporto tra il palmocubico ed il peso. Per mezzo di accurati sperimenti e
del calcolo si dedotto essere di 20 rotoli e 736 trap
pesi il peso di un palmo cubico di acqua distillata pesata in Napoli nell' aria alla temperatura di 16, 144
del termometro centigrado e sotto la pressione baro
metrica di palmi 2,865 o di 76 centimetri in circa.
Quindi il volume d acqua distillata equivalentente ad
un decimo cubico di palmo pesa trappesi 20,736.
Questi pochi cenni valgono a mostrare che il no
stro antico sistema metrico cos semplice nelle sue basi
fondamentali e nel suo ordinamento non cede per nulla
in pregio al tanto vantato sistema metrico francese.
Come dianzi si notato, per deinizione era statuitodover essere il palmo settemillesima parte dellarco di
un minuto primo medio del meridiano. Comparatonel 1811 col metro francese il campione del nostro
antico palmo, si rinvenne la diffferenza di un trecente
simo tra esso ed il palmo dedotto dalla misurazione di
un grande arco del meridiano eseguita dai Francesiverso la fine del secolo scorso. Una si fatta picciola
differenza che negli usi comuni sfugge al tatto, poten
dosi attribuire alla rozza struttura di quel campione,
vuolsi perci considerare conforme alla definizione la
sua lunghezza. E siccome per consentimento di tuttii
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dotti si tiene come archetipo di norma il metro dedotto
dallanzidetta misurazione di un grande arco del meri
diano , cosi anche noi senza sensibile alterazione pos
siamo rapportare a quello archetipo il nostro pal
mo. Il medesimo quadrante del meridiano essendo da
noi diviso in 37800000 palmi (1) e dai Francesi in
10000000 di metri, identico il principio dal quale
si deduce la base fondamentale de due sistemi metri
ci. Sta per per noi il pregio dell anteriorit, ed oltre
a ci il nostro offre due importantissimi vantaggi. Il
primo consiste nell essere il nostro palmo aliquota
esatta degli archi deminuti primi e de gradi , e del
quadrante del meridiano, e nellessere il nostro miglio
equivalente all arco di un minuto primo del meridia
no da potersi sostituire l uno all altro. All incontro
il metro soltanto aliquota esatta del quadrante, e
bisogna fare un calcolo per conoscere a quanti gradi
e minuti primi corrisponda un dato numero di chilo
metri. di molto maggiore considerazione il secondo
vantaggio di conservarsi da noi quel medesimo palmo
che per definizione fu statuito da sei secoli per lo me
no. Per la qual cosa consultando gli antichi libri o
registri nequali si fa menzione dellantico palmo, n
noi n i nostri posteri dovremo fare lalcun calcolo di
(1) Il quadrante del meridiano si divide in 90 gradi e ciascuno di questi
in 60 minuti primi e per conseguenza consta di 540'0 minuti primi. E sic
come il nostro miglio di 7000 palmi equivale alla grandezza dell arco di
un minuto primo medio del meridiano , cosi moltiplicandosi 5400 per7000 , la lunghezza del quadrante risulta di 57800000 palmi. Quindi il
metro equivale a palmi 5,78 ed il palmo a metri 0,264550264550. . . . .
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riduzione. Per l opposto in Francia , anche quando
sar divenuta generale l applicazione del nuovo siste
ma metrico , la presente generazione e le susseguenti
debbono fare un calcolo di riduzione nel consultare i
loro antichi libri e registri, ne quali le dimensioni
sono espresse in piedi, in tese o in leghe.
Il secondo vantaggio comune al peso del nostro
.rotolo che si conserva intatto datempi denostri prin
cpi normanni fin oggi. Come di sopra si notato , il
cantaio di cento rotoli, che l unit dei grandi pesi,
il rotolo di mille trappesi unit de pesi mediocri, ed
il trappeso unit dei piccioli sono tre termini della
progressione decimale. Inoltre per mezzo dell oro .puro e dell acqua distillata era definito il rapporto
tra esso ed il palmo cubico. l Francesi hanno il van
taggio del rapporto dellunit tra il peso dell acqua
distillata e le misure cubiche mentre tra noi l anzi
detto rapporto espresso da cinque cifre. Vale a dire,
essendo il peso di un palmo cubico di acqua distillataequivalente a rotoli 20,736 , noi dobbiamo moltipli
care per questo coefficiente costante il numero che
indica il peso specifco di una data sostanza compa
rato a quello dellacqua, quando ci occorra conoscere
il peso di un palmo cubico dell anzidetta sostanza.
Ma questo picciolo pregio costa troppo caro a Francesi, poicli sono per sempre condannati a fare un
calcolo di riduzione nel consultare ilibri ed i registri
ne quali i pesi sono espressi in libbre.
Il solo perfezionamento bisognevole al nostro siste
ma metrico consiste nellapplicarvi la progressione
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decimale. Tanto nelle misure come ne pesi era trac
ciata una tal progressione, e questa si trova da tre
secoli incirca applicata perfettamente alle nostre mo
nete. Il nostro popolo perci ben preparato ad adattarvisi. Imperocch facilmente concepisce che come
il carlino decimo del ducato che consta di 10 carli
ni , cos il palmo decimo della nuova canna di 10
palmi. Parimente comprender che il decimo del pal
mo, ossia il centesimo della canna ha con questa ilmedesimo rapporto che v ha tra il grano ed il ducato
che consta di 100 grani. Esso sperimenter una fa
anche maggiore rispetto apesi, perch il rotolo
consta di mille trappesi. In fatti se il rotolo di una
derrata costi un ducato, il prezzo di un decimo di
rotolo,ossia di cento trappesi sar di un carlino deci
mo del ducato , ossia di cento decimi di grano ed. il
prezzo di un centesimo di rotolo, ossia di dieci trap
pesi sar di un grano centesimo del ducato. La facilit con cui il nostro popolo si adatta alla progressio
ne decimale, comprovata dalla sperienza di dieci
anni , dacch prescrivemmo che nel servizio delle
opere pubbliche sifosse applicata la progressione de
cimale alle misure lineari superficiali e cubiche.
Ferdinando ll il nostro sapientissimo principe con
la pi nitida chiarezza ha compreso i pregi del nostro
antico sistema metrico e l imperioso bisogno di con
fermarne la rigorosa uniforme osservanza, sceveran
dolo di tutte le alterazioni e di tutti gli abusi intro
dotti. Egli con miglior accorgimento ha seguito l esempio di Ferdinando I di Aragona , che con l editto
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l 5
de6 Aprile 1480, dopo di aver fatto restituire le
misure ed i pesi nella loro integrit prescrisse l uni
forme osservanza del nostro antico sistema metrico e
ne fece spedire i campioni in tutte le province. La
legge del 6 aprile 1840 ha confermato l uniforme os
servanza del mentovato editto che non era stato mai
abrogato. Nel tempo stesso si renduto pi sempliceil sistema delle misure e de pesi, se ne sono mostrati
il nesso c le relazioni , si definita con precisione la
loro grandezza , si comparata a quella delle misure
e de pesi simili del sistema metrico francese , ed in
fine vi si adattata la progressione decimale.
La seconda edizione della nostra opera che porta
il titolo della restituzione del nostro sistema di misurepesi e monete alla sua antica perfezione , precipua
mente esibisce i motivi giustificativi della legge. In
nanzi tutto si dimostra che quella nostra antica patria
instituzione era fondata su i medesimi princip scien
tifici che i moderni Francesi han seguito nella forma
zione del loro sistema metrico; che il suo ordina
mento era semplice e ben adattato agli usi comuni ed
ahisogni delle scienze e delle arti dilicate; e che sce
verata dei vizi intrusi e corredata dei perfezionamenti
prescritti non cede per nulla al tanto vantato sistema
metrico francese. In secondo luogo si fa notare chenon essendo necessaria alcuna sostanziale novazione
per restituirla perfettissima , noi soli tra tutte le na
zioni possiamo avere un perfetto sistema metrico che
non contraria le attuali abitudini, n costringe l uni
versale a divezzarsi dalle idee di grandezza e di quan
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l 6
tit delle sostanze, le quali idee si acquistano coi sensi
iin dall infanzia. Opportunamente si rendono mani
festi i difetti e glinconvenienti delle attuali alterazio
ni ed i pregi ed i vantaggi delle correzioni, affinch
col pieno convincimento della convenienza e dell uti
.lit gli animi sieno preparati alla riforma. In Iine
pregio dell opera il mostrare con chiari ragionamenti
c con esemp la facile e spedita applicazione del no
stro sistema corretto nella soluzione de due problemi
inversi di trovare il prezzo corrispondente ad una
data quantit di una merce , di una derrata , di un
lavoro , 0 la quantit la quale corrisponde ad un
dato prezzo. Qui cade in acconcio esibire in succinto
sulle disposizioni della legge alcuni comenti che si tro
vano sparsi nella nostra opera. ,
1. I pesi e le misure di Napoli capitale co multiplici e summultiplici stabiliti nei seguenti articoli sa
ranno comuni a tutte le provincie di questi reali domini.
Il pi essenziale requisito di un sistema metrico
quello dell uniformit , affinch in tutto lo stato sia
chiara e non soggetta ad equivoci l intelligenza delle
misure e dei pesi che costituiscono parte integrante
delle leggi. E siccome nella capitale si sono meglio
conservatii campioni aragonesi, cos saggiamente
prescritto nellarticolo I della legge che i pesi e le mi
sure di Napoli co loro multiplici e summultiplici fos
sero comuni a tutte le provincie di questi reali domi
. Non si poteva meglio esprimere l intendimento di
non doversi apportare alcuna sensibile alterazione nel
nostro antico sistema metrico.
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2. Il palmo considerato come base dell'ntero sstema met-rico. Esso settemlleslma parte de' un minuto
prima del grado medio del meridiano terrestre , ovvero
la settemllesma parte del miglio gg/{o d'ltala ,
e del miglio nautico dz' 60 a grado medio del meridianomedesimo. Sar. diviso n parti decimali e dieci palm:l
costituiranno la canna. La canna lineare, la canna qua
drata e la aa cubca sono le unit di misura di
lunghezza , di ; e di solidit per tutti gli usi.
La prima uguale a 1o palm lineari , la seconda a
cento palmi quadrat e la terza a mille palmi cubicl.Cento mem' uguagliano 378 palmi, cio lil metro equ
valente a palmi 3,78 ed ll palmo a 0,26455.
Il palmo che costituiva la base del nostro antico si
stema metrico stato ridotto al rigore della de6n1210
ne, e secondo questa stato ricavato dalla grandezza
del quadrante del meridiano terrestre determinata per
mezzo della misurazione di un grande arco del meri
diano eseguita dai Francesi verso la fine del secolo
scorso. L aumento di lunghezza consiste in 33 dieci
millesimi, la qual differenza sfugge al tatto in tuttigli usi comuni. Si divide in decimi, centesimi e mille
simi, invece dell antica divisione in 12 once ed in 60
minuti.
Erano in uso tra' noi il passo di 7 palmi, la canna( 8 palmi e nel servizio di ponti e strade la pertica
di 10 palmi, oltre al braccio di diversa grandezza che
adoperavasi in alcuni comuni. Dovendo essere unica
la misura di ogni specie, la legge ha statuito la sola
canna di 10 palmi. Quindi la canna quadrata constaB
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1 8
di 100 palmi quadrati e la canna cubica di 1000 pal
mi cubici.Affincll fosse meglio definita la lunghezza del pal
mo , stato questo comparato al metro francese che
per consentimento di tutti idotti si considera come
l archetipo delle misure lineari.
sotto tutti i rapporti perfetto il sistema delle no
stre misure. Il palmo che n il modulo , aliquota
esatta degli archi deminuti primi, degradi, del qua
drante e dell intero meridiano terrestre, e non gi del
solo quadrante,com il metro francese. di una grandezza pi acconcia per tutti gli usi. ll suo decuplo alquale si d un nome distinto di convenzione , pari
mente di una grandezza pi opportuna per indicare
grandi dimensioni. Similmente come al sistema me
trico francese vi applicata la progressione decimale.
Non vha dunque altro perfezionamento da desiderare
per gli usi comuni e scientifici.3. L unit super/ciale delle misure agrarie sar
il maggio di diecimila palmi quadrati , o sia un gua
drato che abbia uno de'lati di cento palmi , o di canne
dieci. Esso sar diviso in parti decimali.Oltre a 200 diverse misure agrarie sono in uso nei
reali domini continentali. La loro diversit deriva dal
diverso numero di passi o canne che le costituiscono ,e dalla diversa grandezza di 'questi fattori. Essendo
per identica la grandezza dei palmi che compongono
ogni passo o canna ,_ la superfcie di ogni misura espressa in palmi quadrati, bench vi sia applicata
una diversa capricciosa divisione. Il nuovo moggio
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19
consta di diecimila palmi quadrati, vale a dire, un
quadrato che ha per lato cento palmi; ed perci si
mile all'ettare francese il quale un quadrato di 10000metri quadrati. Esso vuolsi considerare come la co
mune misura di tutte le attuali misure agrarie; poich
hasta separare con una virgola quattro cifre a destra
dal numero dei palmi quadrati che n esprimono la
superficie , per averne la riduzione in nuove moggia.Cos il moggio napoletano che consta di 48400 palmi
quadrati, si trasforma in nuove moggia 4,8400, o in
nuove moggia 4,84.
4.0 Il tomolo l' unit delle misure di capacit
per gli aridi. Esso equivale a tre palmi , e sidivide in due mezzette o in quattro quarte o in venti
quattro misure , ciascuna delle quali uguaglia il cubo
del mezzo palmo. La misura degli aridi sar eseguita
sempre a raso e non a colmo.
Nel riordinamento del nostro antico sistema metricoin virt dell editto de6 aprile 1480 fu statuita una
sola misura di capacit per gli aridi detta tomolo , la
quale era equivalente a tre palmi cubici. La legge dei
6 aprile 1840 ha conservato la stessa identica misura,
ma considerandola come parte secondaria ed accessoria del sistema metrico , non ha applicato la progres
sione decimale alle sue divisioni.
5. Il barile delle misure di capacit
per alcuni liquidi come il vino , l' aceto , l' acqua ec. ,
e si divide in sessanta cara. Esso equivale ad un ci
lindro retto del diametro di un palmo e di tre palmi di
altezza. La botte si compone di dodici barili; ed pero
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20
ci uguale ad un cilindro retto di tre palmi di diame
tre e quattro palmi di altezza. '
Secondo il nostro antico sistema metrico tutti i liqnidi si misuravano col peso. Dopo i tempi degli Ara
gonesi s introdussero da per tutto diverse misure dicapacit per la misurazione del vino, dellaeeto e del
lacqua. Per conservare questa consuetudine e per to
gliere nel tempo stesso la difi'ormit di tante diversemisure, la legge ha conservato il barile di Napoli come
quello che era meglio conosciuto in tutto il regno ed
era il solo usitato nelle tariffe doganali. Similmente
non si adattata la progressione decimale alle divisioni
di questa misura che forma parte secondaria ed accessoria del nostro sistema metrico. Cos con somma sagea senza un riconosciuto oggetto di utilit non si
sono contrariate le abitudini del popolo.6. L olio sar misurato sempre a peso , cio, a
cantaia , a rotoli ed a frazioni decimali di rotolo. Pel
commercio a minuto potr misurarsi a capacit. Le mi
sure dovranno essere di figura cilindrica e corrispon
denti al peso di olio che debbono contenere alla tempe
ratura di 20. del termometro centigrado.
opo1 tempi degli Aragonesi si erano introdotte
molte diverse misure di capacit per la misurazione
dell olio. cagione della viscosit di questo prezioso
liquido e delle grandi variazioni alle quali soggetto
per le diverse temperature , la legge non poteva tol
lerare le anzidette intrusioni. Ha perci confermato
la regola del nostro antico sistema metrico di misurarsi l olio col peso e soltanto per agevolezza nella
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21
vendita a minuto ha permesso l uso delle piccolemisure di capacit di forma cilindrica , le quali deb
bono essere equivalenti in peso alle parti decimali
del rotolo. E siccome attualmente la grandezza ditutte le diverse misure di capacit espressa in pe
so , cos la legge non fa alcuna sostanziale nova
zione , e soltanto prescrive l uniformit e l unit
del peso.7.o Il rotolo Vanit di misura pepesi e si di
0540111 in parti decimali: la sua parte millesima il
trappeso. Il cantaio si compone di cento rotoli. Un ro
tolo equivale a chilogrammi 0,890997. Un palmo cu
bico di acqua distillata pesa in Napoli nell'aria rotoli 20 trappesi 736 a temperatura di 16'.o 144 del ter-mo
metro centigrado, ed alla pressione barometrica di pal
mi 2,865 ( 76 centimetri in circa. )Sebbene il nostro antico rotolo di mille trappesi
fosse in uso da per tutto, pure in molti luoghi per diverse sostanze si erano introdotti diversi pesi. La lib
bra di 12 once o di 360 trappesi che nel riordinamento
del nostro sistema metrico sotto Ferdinando l di Ara
gona consideravasi come peso di eccezione per le cose
sottili e preziose , era indistintamente adoperata per
pesare le sostanze voluminose. Si erano quindi for
mati molti diversi rotoli di libbre 2i , di tre , di 4 edi 41'.. Per conseguire l uniformit e l unit del peso
la legge ba confermato il nostro identico antico rotolo
di mille trappesi, prescrivcndo che nelle sue divisionisi compiesse la progressione decimale che si trova
tracciata in [rc termini, quali sono il cantaio di cento
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22
rotoli, il rotolo e mille trappesi che costituiscono ilpeso di quest ultimo.
Noi dunque conserviamo senza la menoma altera
zione quel medesimo peso che si trova statuito fin daitempi de nostri principi normanni. Per le disposizioni
della legge si sono ottenute l unit e l' uniformit delpeso, e vi si perfezionata la progressione decimale
nelle sue divisioni. stata ben anche definita con pre
cisione la sua relazione col palmo cubico, per potersireciprocamente dedurre dal peso il volume delle so
stanze e 1a1 volume il loro peso. Non vha dunque
altra perfezione da desiderare.
8. Fino a nuova disposizione si tollera che pei soliusi farmaceutici sia adoperato il peso della libbra con
le suc attuali divisioni.
La legge volendo prevenire che qualche equivoco
nella compilazione o spedizione delle ricette potesse
riuscire di danno a! infermi, ha tollerato che fino anuova disposizione pe soli usi farmaceutici fosse ado
perato il peso della libbra con le sue attuali divisioni.I farmacisti e soprattutto i medici ed i cerusici che si
distinguono per la loro scientifica istruzione, non tar
deranno a riconoscere l utilit dell uniformit e del
l unit dei pesi. - .
9.0 Il Ministro Segretario di Stato degli
terai fara costruire i campioni del sistema metrico come
sopra sanzionato, ( ima serie compiuta dovr cs
sere depositata conservata in ciascuno de capoluoghi
di provincia e di distretto. Per la figura c le dimensioni
de diversi campioni, o anche per la materia della
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23
quale dovranno essere costruiti, e per tutto altro che
potr riguardare l' esecuzione della presente legge , e
l'andamento di questo ramo di pubblica amministra
zione, lo stesso Ministro presenter alla Sovrana appro
vazione tutti i regolamenti che stimer necessarjurera
pare che sieno compilate le tavole di rapporto delle misure di sopra stabilite con quelle sinora adoperate in
ciascuna provincia, o in ciascun comune come potra
oecorrere.
Saggssimi sono i provvedimenti intorno alla co
Struttura de campioni delle misure e dei pesi statuiti ed
alla loro spedizione ne capi luoghi delle province ede'distretti. Una commessione composta da noi, dal co
lonnello Visconti, dal direttore del Real osservatorioastronomico di Napoli, e dal Cav.lr Ruggiero sotto
l immediata direzione di S. . il Ministro degli affari
interni sta regolando con solerzia e somma diligenzalanzidetta costruttura. Rispetto alle prescritte .tavole
di rapporto delle misure e depesi legali con quelli si
nora adoperati, abbiamo assunto il grave carico di
compilarle. In questo complicato ed esteso lavoro ab
biamo adoperato la massima cura e solerzia , e non
abbiamo risparmiato fatica per renderlo quanto picompiuto si potesse, e per meglio adattarlo all intel
ligenza dell universale. _1o.o Oltre alla serie di campioni' in ciascun capo
luogo di provincia in un posto garantito da ogni peri
colo di alterazione sarl esposto al pubblico il campione
della mezza canna o del qaintuplo palmo , base
tere sistema , in metallo rosso, incastrato nel marmo
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ci insso in un solido muro, colic loro divisioni e sud
divisioni decimali, perche possa ognuno con comodit
ed a piacimento misurare la lunghezza di tutto, o parte
di esso , secondo il bisogno.
santo officio delle leggi di ben definire e rendere
a tutti note .le cose delle quali singiungne losservanza.
Rispetto alle misure fu costume degli antichi di depo
sitarne ne temp i campioni, affinch ad ognuno fosse
stato permesso di comparare con essi le misure e neltempo stesso si reputassero come sagre ed inviolabili.
Ferdinandol di Aragona dopo di avere stabilito l'atenticit delle misure ne form un permanente pub
blico monumento in Castel Capuano. Oltre alla spe
dizione di una serie compiuta di campioni in ogni
capo luogo d provincia e di distretto ,l la legge pre
scrive che in ogni capo luogo di provincia fosse espo
sto al pubblico il campione della mezza canna affinch , senza ricorrere all autorit , ciascuno potesse
aggiustare le proprie misure. Cos in ogni capo luogodi provincia si espone al pubblico l' archetipo del
l unit della misura , su cui fondato il restaurato
sistema metrico. questo il pi efficace mezzo per
impedire ogni alterazione nelle misure..11.0 A cominciare dal prima del venturo anno.
1841 tutte le autorit e tutte le pubbliche amministra
zioni non potranno adoperare altre misure ed altri pesi
diversi du quelli 0a. Sara solamente permesso a
tutto l anno 1845 , cio per cinque anni, di far uso
_ nelle contrattazioni tra'privati delle misure e de pesi
de'quali potr convenirsi, purch sieno enunciati nello
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stesso contratto, e le cifre che le rappresentano, sieno
immediatamente seguite da valori corrispondenti nelsistema metrico statuito.
Nel riordinarsi il nostro antico sistema metrico era
d uopo convincere l universale che non si altera per
nulla il valore delle cose, e senza misure coercitiveindurlo a riconoscere per la propria sperienza lutilitdel riordinamento. questo il pi sicuro ed efficace .
mezzo di evitare le opposizioni che gli uomini tenacinelle vecchie consuetudini sogliono presentare ad ogni
miglioramento. Con tale saggio intendimento la legge
prescrivendo che il restaurato sistema metrico dal
1.0 gennaio 1841 si mettesse in esecuzione da tutte leautorit e da tutte le amministrazioni pubbliche , e
mette durante il corso di cinque anni l nso delle at
tuali misure e degli attuali pesi nelle contrattazioni trai
privati. A questa concessione per annessa la condizione di doversi enunciare nel contratto i pesi e le
misure che si adoperano, ed aggiugnere la loro ridu
zione in quelli stabiliti dalla legge. Cos ogni uomo
di grossolano intendimento si convincer che per la
sostituzione de pesi e delle misure legali non si produce la menoma alterazione nella grandezza o quantit , e nel valore delle cose. Affinch poi la prescrittariduzione si potesseleseguire con facilit, singiugne
la compilazione di opportune tavole. In questo modo
si deve tenere per fermo che ben pochi saranno coloro
che faranno scorrere il conceduto periodo per confor
marsi al restaurato sistema metrico. Lostinazione dei
pi pertinaci sar vinta dalla vergogna di non saper
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26
adattarsi ad un ordinamento Semplice e reputato migliore dall universale.
Quantunque nella nostra citata opera avessimo in
dicato tutti gli elementi e l ordinamento da darsi alletavole di riduzione , pur nondimeno conoscendo la
moltiforme variet di migliaia di pesi e di misure
delle due Sicilie, ci reputavamo inabili nella strettezza del' tempo a togliere sulle nostre spalle il carico
della loro compilazione. Intanto il nostro dilettissimofiglio D. Vincenzo uffiziale del corpo reale di Artiglieria con l alacrit e solerzia della prima giovent
ci concitava ad accignerci all impresa. Egli animoso
si profferiva di far i calcoli e compilare le tavole su
gli elementi da stabilirsi da noi. Mossi da questi ecci
tamenti non mettemmo pi tempo in mezzo per intra
prendere il lavoro., ed il nostro figlio raddoppiando
sempre il suo ardore con la propria sperienza si con
vinto della gravezza della fatica. Sentimmo perci lanecessit di coadiuvarci anche dell assistenza del va
loroso alunno della scuola di applicazione di Acque e
Strade D. Giuseppe Cerretelli , il quale ha calcolato
e compilato molte tavole concernenti le misure agra
rie dell una e dell altra Sicilia. Anche nella dimora
che facemmo in Palermo durante il mese di luglio, ci
giovammo dell assistenza dell altro nostro dilettissimo figlio D. Gaetano capitano del sesto reggimento
di linea. Con questi soccorsi abbiamo potuto condurre
a compimento l opera' in breve tempo.Nel servizio delle opere pubbliche essendo impe
rioso il bisogno delluniformit e della precisione delle
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27
misure per potersi intendere tra loro gl ingegneri,
la commesslone di revisione , il consiglio e la Direzione generale , non tralasciammo di provvedervi fin
dal 1830. A tal oggetto con la maggior esattezza de
ducemmo il palmo dal metro francese ed applicammo
alle misure lineari superficiali e cubiche la progres
sione decimale. Era molto pi necessario adattare il
medesimo ordinamento al servizio delle opere pubbliche della Sicilia ulteriore , ove le misure erano molto
diverse da quelle della citeriore, allorch fu decretato
che quel servizio dipendesse dalla Direzione generale
di Ponti e Strade. Con questo intendimento sin d al
lora raccogliemmo gli elementi necessarj alla compi
lazione di opportune tavole per la facile reciproca ri
duzione delle misure della Sicilia ulteriore in quelle
che si adoperavano nel servizio delle opere pubbliche
della citeriore , ed al contrario. Accelerammo poscia
il nostro lavoro, tosto che con la legge de6 aprile
1840 fu pienamente confermato l ordinamento delle
misure da noi stabilite fin dal 1830. Quindi allorch
ci decidemmo a compilare le tavole di riduzione dellemisure e de pesi delle due Sicilie , per un doppio
oggetto cominciammo dal pubblicare quelle concer
nenti lulteriore. Primieramente per potersi esaminaredalla Commessione di revisione e dal Consiglio i pro
getti e le misure de lavori di quella parte de Reali
Domini, era importante che al pi presto si fosse
adattato al servizio di quelle opere pubbliche il no
stro restaurato sistema metrico. In secondo luogo
avendo raccolto maggiori materiali per compilare le
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28
corrispondenti tavole , potevamo tosto farne la pub~
blicazione. Con effetto verso la fine di luglio fummo
in grado di fare la distribuzione del primo fascicolo.che comprendeva la riduzione delle misure lineari su
pcrficiali e cubiche , di quelle di capacit e de pesi ,e di prescrivere che dal primo di settembre ne pro
getti , nelle misure e nelle altre carte di servizio le
misure ed i pesi della Sicilia ulteriore si fossero ri
dotti in quelli del sanzionato sistema metrico.
Quantunque si fossero prima impresse ed in parte
pubblicate le tavole di riduzione delle misure e dei
pesi della Sicilia ulteriore , pure ogni ragione consiglia di premettere ad esse quelle della citeriore. Come
si di sopra notato , il sistema metrico statuito dalla
legge def-6 aprile .1841)',tranne ''lcu perfezionamenti che non apportano alterazione , quello stesso
nostro antico sistema metrico che da Ferdinando I di
Aragona fu restaurato coll editto de 6 aprile 1480che non stato mai abrogato. Per la qual cosa alle
tavole di riduzione delle misurel e de' pesi che si sono
aholili per essersi introdotti in contravvenzione del
citato editto , d uopo far precedere l esposizionedella grandezza, delle propriet e depregi delle misue
re c de pesi legali che sempre sono conformi agli an
tichi. ln questo modo si esibiscono esatte e particola
rizzate nozioni di ogni parte del restaurato sistema
metrico , del quale in questo discorso si presentato
un prospetto generale. Con tale disegno abbiamo do..
vuto distribuire in due parti distinte le tavole di ,ri~
duzione delle misure e de pesi delle due Sicilie e dare
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29
la precedenza a quelle della citeriore, le quali presentano l esposizione del sistema metrico che si deve
mettere in esecuzione.
ll colto lettore che sapr giudicare del merito delnostro lavoro e della grave fatica che abbiamo do
vuto durare per compilarlo , scorger con quale zelo
ed ardore ci siamo dedicati a renderlo quanto pi
perfetto per noi si potesse. Osserver che abbiamo
posto ogni studio nell immaginare il metodo pi op
portuno per rendere le tavole di facile intelligenza e
di agevole uso. Dovendo servire principalmente per
coloro che non hanno studiato laritmctica come scien
za , n posseggono nozioni delle ragioni e proporzioni , abbiamo dovuto adattarle alla loro intelligenza ed
aggiugnervi minute spiegazioni e parecchi esemp per
mostrare il modo pratico di farne l applicazione. N
pu essere pi semplice il metodo da noi tenuto. Indue sole colonne sono esposti i rapporti delle misure
che si comparano tanto rispetto alla grandezza quanto
rispetto al prezzo. Per quelle che sono pi importanti
e di un uso pi generale le tavole si sono compilate
distesamente secondo inumeri progressivi da 1 a 100,
e per conseguenza senza bisogno di alcun calcolo ba
sta leggere il numero nella respettiva colonna accantoal dato numero progressivo per avere la riduzione.
Per quelle di minor importanza 1e tavole sono formate
coll ordine medesimo da 1 a 10 e poscia si seguono inumeri delle decine. Ci importa che bisogna primacercare la riduzione corrispondente alle decine e po
scia quella che corrisponde alle unit , ed indi som
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30
mare insieme le due partite. Rispetto alle altre di
molto minore importanza, come sono le misure di ca
pacit pe liquidi , il numero delle quali ascende a
parecchie centinaja per ogni specie , abbiamo dovuto
limitarci ad esibire la sola reciproca riduzione relativa
all unit. Quindi per ottenere la riduzione di un dato
numero di ogni misura, o del prezzo espresso in pi
ducati o grani, d uopo moltiplicare questi numeripel corrispondente rapporto notato nella tavola.
ll maggior imbarazzo consisteva nell ordinare le
tavole per le misure agrarie , per quelle di capacit
da vino e per le altre di capacit da olio in modo che
riuscisse agevole rinvenire quelle che sono in uso
ne diversi comuni. Dopo molti faticosi tentativi ci
sembrato migliore spediente numerare con ordine pro
gressivo le tavole per ogni specie di misure ed in unadistinta tavola de comuni dell una e dell altra Sicilia
notare accanto ad ogni comune i numeri co qualisono contrassegnate le tavole di riduzione o le sem
plici riduzioni delle misure che in esso si adoperano.
Rispetto a pesi nella Sicilia ulteriore dopo 30 anni sisono generalmente stabiliti il peso del rotolo di 30 once
e quello della libbra di 12 once, e per conseguenza in
due tavole di riduzione si sono comparati gli anzidettipesi col rotolo legale. Rispetto alla Sicilia citeriore in
un altra distinta colonna della mentovata tavola dei
comuni accanto a ciascuno di essi si sono segnatiinumeri progressivi della tavola che contiene irap
porti di ciascun peso col rotolo legale.Non riuscito met) difiicile il raccogliere le noti
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zie delle diverse misure che si adoperano ne diversi
comuni delle due Sicilie. Per riguardo dell ulteriore
ci siamo serviti delle indicazioni esibite nel volumi
noso codice metrico siculo ristampato in Palermo nel
1835. Nella Sicilia citeriore si diresse nel 1819 una
lettera circolare a tutti i sindaci interessandoli di dare
con precisione le notizie delle misure e de pesi dei
quali si faceva uso nel respettivo comune. L egregio
colonnello Visconti in un voluminoso registro per ogni
diversa specie di misure e di pesi compil per distretti
una tavola de comuni, ed accanto a ciascuno di essi
not la grandezza delle misure e depesi in uso. Come
era da attendersi molti sindaci diedero notizie incerteo manifestamente erronee. Pei supplire a questi di
fetti abbiamo dovuto dirigere le nostre preghiere a
400 sindaci incirca, pregandoli di darci migliori noti
zie intorno alle misure agrarie in uso nel respettivocomune. Altrettanto abbiamo dovuto fare relativamente alle misure di capacit pel vino e perl olio.
In un lavoro cos esteso e tanto complicato, per la
compilazione del quale si richiesto il concorso ditutte le autorit amministrative del regno, non si pu
sperare l esattezza in tutte le sue parti. Per la qual
cosa porgiamo a tutti i nostri concittadini le pi caldepreghiere di compiacersi offerirci le correzioni degli
errori ne quali siamo incorsi, affinch se ne potesse
tenere il debito conto in una seconda edizione.
Per tutti coloro che sono dediti al commercio, della pi grande necessit il conoscere i rapporti delle
nostre misure e de nostri pesi con quelli principali
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delle altre nazioni, affin di essere in grado di regolarecon precisione le loro speculazioni. La medesima co
noscenza parimente necessaria per tutti coloro che
per la loro professione debbono consultare libri scien
tifici stranieri, ne quali la grandezza e la quantitdelle sostanze sono indicate con le respettive misure e
co respettivi pesi. A tal oggetto abbiamo compilato
un quadro nel quale non solamente le misure ed ipesi delle principali nazioni sono espressi in parti di
quelli simili del sistema metrico francese, ma sonoben anche ridotti .in quelli del nostro sistema metrico.e reciprocamenteii secondi sono trasformati neprimi.
In somma non abbiamo tralasciato n cure n fatiche
per rendere della maggior utilit le nostre tavole alparagone di tutte le altre' 'che ra 51 50n0 pubbli
cate. Ove le riduzioni sono state compilate distesa
mente , occorre cercare il numero richiesto della ri
duzione accanto a quello progressivo corrispondente
tanto rispetto alla grandezza quanto rispetto al prez
zo. Ove poi le riduzioni sono notate per la sola unit,
si deve moltiplicare pel numero dato quello dal quale dinotata la riduzione. Per tutti questi titoli invo
chiamo la benevola indulgenza del lettore.
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Delle misure lineari superficiali e cubiche delle
respettive tavole di riduzione.
Il nostro antico palmo che costituisce la base del
nostro sistema metrico , stato conservato dalla legge de6 aprile 1840 in conformit della sua origi
naria definizione di dover essere la settemillesima par-te del miglio geografico d[talia di 60 a grado , o del
larco di un minuto primo medio del meridiano ter
restre. La legge stessa riconoscendo , come han fat
to le altre nazioni, la grandezza del quadrante , qual stata determinata da Francesi dietro la misura
zione di un grande arco del meridiano, ha indicato
il rapporto del palmo col metro francese. Vale a di
re, il palmo sta al metro come 1 a 3,78, o come
0,26455026455... a 1, e quindi il metro equivale a
palmi 3, 78 ed il palmo a millimetri 264, 55. Questopalmo ricavato secondo lantica definizione dal mede
simo quadrante del meridiano , dal quale si dedotta
la lunghezza del metro, differisce per 33 dieci mille
simi in pi dal palmo dellantico campione comparato
col metro, e per tale picciola differenza che non si
avverte negli usi comuni, il palmo definito dalla legge
non si pu considerare come diverso dall antico. Intanto tale perfezionamento che non estende la sua in
fluenza su gli usi comuni,non apporta alterazione nelle
operazioni scientifiche. Lofficio topografico nella mi
surazione della base di Castelvolturno e nelle altre ope
razioni geodetiche sin dal 1815 dietro sovrana ap
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provazione si servito del palmo eorretto.La direzionegenerale di ponti e strade sin dal 1830 ne ha seguito
lesempio. Nelle costrutture dellartiglieria ed 1n quelle navali si fatto sempre uso del piede del Re di
Francia o del metro. Non v ha perci bisogno di alcuna riduzione per ci che concerne le pi importanti
operazioni scientifiche gi eseguite. Rispetto alle pian
te levate dagli agrimensori ed alle opere degli artefi
ci e degli artisti le differenze ne limiti di tolleranza
sono molto maggiori di quella della correzione.
Laltro perfezionamento consiste nella divisione del
palmo in decimi, centesimi e millesimi , in vece del
l attuale in 12 once ed in 60 minuti. Avuto riguar
do alla lunghezza del palmo, vuolsi reputare come
troppo grossolana l attuale divisione che si ferma alla
sessagesima parte , cio al minuto. Per un dilicato la
voro di un ebanista , di nn fabbro , di un Orefice e di
un macchinista troppo grande il centesimo, e biso
gna ricorrere amillesimi i quali ben si distinguono sur
una regola di metallo senza il soccorso -del nonio.
Rispetto alle livellazioni dilicate forza assegnare i
millesimi. Secondo la nuova divisione il palmo linea
re consta di 10 decimi, o di 100 centesimi,il quadrato
di 100 decimi quadrati 0 di 10000 centesimi quadrati, ed il cubico di mille decimi cubici o di un milione
di centesimi cubici. Secondo luttuale divisione il pal
mo lineare si divide in 12 once ed in 60 minuti, il
quadrato in 144 once quadrate ed in 3600 minuti
quadrati, ed il cubico in 1728 once cubiche ed in
216000 minuti cubici. Quindi il decimo di palmo sta
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all'oncia come a I'-, , o come 12 a 10 , o come 6
a 5. Il decimo al minuto come 6 a 1 ed il centesimoal minuto come 6 a 10. Il decimo quadrato sta allon
cia quadrata come 144 a 100, ed il centesimo qua
drato al minuto quadrato come 36 a 100. Il decimo
cubico sta all oncia cubica come 1728 a 1000, ed il
centesimo cubico al minuto cubico come 216 a 1000.
Secondo questi rapporti nel seguente quadro le nuove
frazioni decimali del palmo lineare quadrato e cubicoe quelle antiche sono reciprocamente espresse le une
in parti delle altre.
di riduzione delle nuove ed antiche frazioni
del palmo.
RIDUZIONE RIDUZIONEns'nI-:c1M1 E aNTIM1 DELLE oN a EMU1
in once e minuti. in decimi e centesimi.
. decimo linz: i, 2 oncia lin.
. centes. lin.::o, 6 min. lin.
. dec. quadr.: |, 44 o. quad.
. cent. quadro, 56 min. quad.
. decm. cub.: 1,728 one. cub.
. cent. cub. :0,216 min. cub.
. oncia lin. : 0,85555 dec. lin.
. 1. lin. : 1,66666 cent.lin_
. onc.quad. : 0,69 444 dec.quad.
. min.quad.: 2,77777 cen.quad.
. onc. cub. : o5787o dec. cub.. min. cub. : (62965 cent.cub._'_'
'_-
Col soccorso di questa tavola riesce agevole ridurre idecimi e centesimi lineari quadrati e cubici in
once e minuti lineari quadrati e cubici ed al contra
rio. Volendosi per esempio ridurre 7 decimi, o 46
centesimi in once o minuti, convien moltiplicare 7l
-
36
iper 1,2 e 46 per 0,6, ed i prodotti 8,4 e 27,6 indi
cheranno il numero delle once e deminuti equivalen
te a quello dato de decimi e centesimi. Similmente
volendosi ridurre 7 once o 46 minuti in decimi o cen
tesimi bisogna moltiplicare 7 per 0,83333 e 46 per
1, 66666 , ed i prodotti 5,8333 e 76,6666 sarannoi numeri richiesti. Nel modo stesso si opererebbe per
trasformare i decimi ed i centesimi quadrati o cubici
in once e minuti quadrati o cubici, ed al contrario. E
siccome occorre con frequenza ridurre i decimi e cen
tesimi lineari in once e minuti lineari, o le once ed 1
minuti lineari in decimi e centesimi lineari, cos per
agevolezza se n esibisce qui appresso una tavola di
riduzione.ll palmo una misura troppo picciola per poter
visi applicare le variazioni del prezzo delle cose o
de lavorii di tenue valore. Cos per esempio i nastri
ed i lacci di cotone costano qualche decimo di granoa palmo. L imbiancamento delle mura , e lo spiana
mento di una superficie di terreno importano meno
di un decimo di grano per un palmo quadrato. Simil
mente il prezzo del cavamento di una terra leggiera
non giugne ad un decimo di grano per ogni palmo
cubico. Per questo riguardo da nostri maggiori fu
prescelta per unit delle misure lineari la canna di 8
palmi , il cui quadrato di 64 palmi quadrati, ed il
cubo di 512 palmi cubici. A prima giunta pu sembrare acconcia la scelta di un multiplo del palmo che
si pu dividere due volte per 2. Ma i divisori 8,64 .e
512 della canna lineare, della quadrata e della cubica,
-
37
come quelli 12 e 60 del palmo lineare, 144 e 3600del palmo quadrato e 1728 e 216000 del palmo cu
bico rendono indispensabile il calcolo de denominati
e danno facilmente occasione ad errori. Per liberare
di questa molestia il servizio delle opere pubbliche
nel 1830 facemmo sostituire alla canna di 8 palmi
la pertica di 10 palmi, ed applicare al palmo la divi
sione decimale in decimi, in centesimi ed in millesimi.
Questo vantaggioso provvedimento che non alterava
per nulla il valore delle misure , stato confermato
ed esteso a tutti gli usi dalla legge de6 aprile 1840.
Essa statuendo l'unit delle misure di ciascuna spe
cie , ha conservato il nome di canna a quella di 10
palmi, e quindi la canna quadrata risulta di 100 pal
mi quadrati c la canna cubica di 1000 palmi cubici.
La lunghezza del palmo considerato come unit
delle misure molto pi acconcia di quella del me
tro. Primieramente nella misurazione delle cose digrande estensione o di tenue valore si sogliono trascurare le frazioni del palmo, mentre il metro linea
re equivale quasi a 4 palmi lineari, il quadrato a 14
palmi quadrati ed il cubico a 51 palmi cubici. In se
condo luogo il millesimo di palmo si distingue bene
sur una regola di metallo , e per conseguenza abbia
mo per gli usi dilicati le minime divisioni assegna
bili senza il soccorso del nonio. All incontro quando si tratta di sostanze o di lavori di tenue valore, si
possono meglio proporzionare 1 piccioli prezzi alla
canna quadrata di cento palmi quadrati ed alla canna cubica di mille palmi cubici. N si pu notare
-
38
come inconveniente il darsi il nome speciale di can
'na a questa misura maggiore che serba la progres
sione decimale rispetto al palmo , per potersi meglio
distinguere.Sotto il rapporto della facilit decalcoli evidente , ed stato pur troppo confermato dalla sperienza
di 10 anni nel servizio delle opere pubbliche il van
taggio dell applicazione del sistema decimale alle mi
sure. Con questa disposizione stato bandito per sem
pre l incomodo calcolo dedenominat. Nel tempo stes
so vi ha guadagnato il volgo , la cui opposizione si
mette in campo da contradittori per oppugnare ogni
utile miglioramento. Come altrove si notato , il no
stro popolo essendo abituato al sistema decimale delle
monete con prontezza sapr adattarsi al medesimo si
stema applicato alle misure. Non v ha perci uomo
idiota o donnicciuola che non concepisca chiaramente
che come il carlino ed il grano sono rispetto al ducatoche consta di 10 carlini e di 100 grani, cos il deci
mo ed il centesimo sono rispetto al palmo che si divi
de in dieci decimi ed'in cento centesimi. Inoltre alle
tele , alle stoffe ed a panni assegnandosi il prezzo perogni canna , ognuno comprende che al palmo corri
spondano un carlino per ogni ducato che si trova nel
prezzo di quella, un grano per ogni carlino ed undecimo di grano per ogni grano. Per la qual cosa i
venditori ed i compratori si risparmiano la pena di
fare con la mente divisioni per 2 , per 4 e per 8 , af
di proporzionare al palmo il prezzo della canna.
Rispetto alla canna quadrata .ed alla cubica, secon
-
39
110 le quali si misurano e si valutano diverse specie di
lavori, gli artefici e gli operai nelle divisioni decima
li sperimenteranno grande agevolezza per farsi i con
ti con la mente. Constando la canna quadrata di cento
palmi quadrati, facile comprendere che per ogni du
cato indicato nel prezzo della canna corrisponde alpalmo un grano centesimo del ducato,e per ogni car
lino un decimo di grano centesimo del carlino. Simil
mente constando la canna cubica di mille palmi cubi
ci , per ogni ducato indicato nel prezzo della canna
cubica corrisponde al palmo cubico un decimo di gra
no millesimo del ducato, e per ogni carlino un cente
simo di grano il quale millesima parte del carlino.
Di questa sperimentata agevolezza rendono testimo
nianza gli artefici e gli operai che han lavorato nelle
opere pubbliche. Dopo l introduzione del sistema de
cimale nel servizio della Direzione generale di ponti
e strade in ogni controversia relativa alla misura e
valutazione de lavori gl imprenditori ripetono non
aver bisogno dellaltrui soccorso per farsi i loro conti.
Per la qual cosa provvidamente la legge ha applicato
alle divisioni delle misure lineari superficiali e cubi
che il perfezionamento della progressione decimale, che
apportando agevolezza 1n ogni maniera di calcoli fa
cilmente si comprende da ogni ceto di persone.Gl imprenditori gli artefici e gli operai speditaente sogliono proporzionare alla pertica lineare qua
drata e cubica i prezzi assegnati all attuale canna li
neare quadrata e cnca, ed al contrario. Rispetto al
la pertica lineare equivalente alla nuova canna di 10
-
40
palmi, d'uopo aggiugnere al prezzo della canna attuale il quarto per avere quello corrispondente alla
pertica , ed al contrario dal prezzo di quest ultima sideve dedurre il quinto per ottenere il prezzo dellat
tuale canna. Constando lattuale canna quadrata di 64
palmi quadrati e la legale di 100 , nelle cose di poco
valore si suol far uso del rapporto di approssimazione
di 2 a 3. Similmente constando la canna cubica at
tuale di 512 palmi cubici e la legale di 1000 si suole
adoperare il rapporto di approssimazione di 1 a 2.
Quando poi si tratta di lavori di molto valore ,
gl imprenditori e gli artefici non ignorano che per
ogni ducato compreso nel prezzo dell antica canna
quadrata corrisponde alla nuova quello di ducato1,56 , e che alla nuova canna cubica spetta quello di
ducato 1,95 per ogni ducato indicato nel prezzo del
l antica.
Constando la canna lineare attuale di 8 palmi e la
legale di 10 , il rapporto della prima alla seconda
di 8 a 10, e 10 canne antiche equivalgono ad 8 can
ne legali. L attuale canna quadrata essendo di 64 pal
mi quadrati e la legale di 100 , la prima sta alla sc
conda come 64 a 100 , e 100 canne quadrate attualisono equivalenti a 64 canne quadrate legali. L attua
le canna cubica essendo di 512 palmi cubici e la le
gale di 1000, la prima sta alla seconda come 512
a 1000 , e mille canne cubiche attuali equivalgono a
512 canne cubiche legali. Or prendendosi per unit
la nuova canna lineare, la quadrata e la cubica , le
antiche corrispondenti sono espresse in parti delle
-
41
nuove da 0,8 da 0,64 c da 0,512. Similmente pren
dendosi per unit lantica canna lineare , la quadratae la cubica , le nuove corrispondenti sono espresse in
parti delle prime da 1,25, da 1,5625 e da 1,953125.Quindi volendosi ridurre per esempio 8 antiche can
ne lineari quadrate o cubiche nelle nuove corrispon
denti, bisogna moltiplicare il numero 8 per 0,8 , per
0,64 , o per 0,512 ed i prodotti 6,4 , ovvero 5,12 ,ovvero 4,096 indicheranno le riduzioni richieste. Se
all incontro si debbano ridurre 8 nuove canne linea
ri, quadrate o cubiche nelle antiche corrispondenti,
si deve moltiplicare il numero 8 per 1,25, per 1,5625
e per 1,953125, ed prodotti 10 , ovvero 12,5 , ov~vero 15,625 daranno le chieste riduzioni.
I prezzi delle cose medesime essendo proporzionati
alla grandezza delle misure , essi debbono avere ime
desimi rapporti che hanno rispetto alla grandezza le
misure della stessa specie. Per la qual cosa dato ilprezzo assegnato ad una canna antica o legale, si
trova quello corrispondente alla legale o all antica
moltiplicandosi il numero che lo rappresenta,per quel~
lo che indica la riduzione della canna legale o dellan
tica espressa in parti dellaltra. Cosi per esempio se
un'antica canna quadrata di ammattonato costi ducati
6 , e si voglia conoscere il prezzo corrispondente alla
legale , bisogna moltiplicare pel numero 6 l altro1,5625 il quale rappresenta la canna legale espressa
in parti dell antica , ed il prodotto 9,375 indicheril prezzo richiesto. ben da notarsi che dato un n11mero di palmi lineari, quadrati o cubici, quello si
-
'42
riduce in canne legali lineari quadrate o cubiche ,
separandosene con una virgola una due o tre cifre
destra. Cosi per esempio, se il numero 1265 rappre
senti palmi lineari, si riduce in canne legali linea
ri 126,5; se palmi quadrati, la sua riduzione in can
ne legali quadrate 12,65; e se dinoti palmi cubici,
si trasforma in canne legali cubiche 1,265. All.in
contro se il medesimo numero di 1265 pa1m1 lineari
quadratic cubici si debbano ridurre in antiche can
ne lineari quadrate o cubiche , nel primo caso si de
ve dividere per 8, nel secondo per 64 e nel terzo per
512, ed i quozienti 158 i, 19 e 2 indicheranno le riduzioni in 15 canne lineari e 1 palmo ,
in 19 canne quadrate e 49 palmi quadrati, ed in 2canne cubiche e 241 palmi cubici. Ci premesso, per
ridurre in canne antiche le legali canne lineari 126,5
si deve questo numero moltiplicare per 1,25 ed il
prodotto 158,125 ossia 158 ossia 158 ed 1 palmo
indicher la riduzione come di sopra si trovata. Sele canne quadrate legali 12,65 si debbano trasforma
rc in antiche canne quadrate, bisogna moltiplicare
quel numero per 1,5625, ed il prodotto 19,765625
indicher la chiesta riduzione. qui da avvertirsi cheIa frazione decimale 0,765625 appartiene alla canna
quadrata che consta di 64 palmi quadrati, e moltipli
candosi perci per 64 , si riduce a 49 palmi quadra
ti. Ci mostra che la frazione equivale a quella
decimale 0,765625. Qualora le canne cubiche legali
1,265 si debbano trasformare in antiche canne cubi
che, d'uopo moltiplicare quel numero per 1,953125,
-
43
ed il prodotto 2,470703125 d la chiesta riduzione.
Similmente moltiplicandosi per 512 la frazione deci
male 0,470703125 che appartiene alla canna cubica
di 512 palmi cubici, essa si trasforma in 241 pal
mi cubici; e quindi si scorge che l'anzidetta frazione,
decimale equivale a quella ordinaria
Come dianzi si notato, per trasformare le antiche
misure in legali,i numeri che le rappresentano,si deh
bono moltiplicare per 0,8, se si tratti di canne lineari,
per 0,64 , se sieno quadrate , e per 0,512 , se sieno
cubiche. Cos moltiplicandosi 158,125 per 0,8 si avr
il numero di 126,5 canne lineari legali. Parmente
moltiplicandosi le canne quadrate antiche 19,765625
per 0,64, ne risulter il numero delle legali in 12,65.
Finalmente moltiplicandosi le canne cubiche antiche
2,470703125 per 0,512 , si ottiene la loro trasfor
mazione in canne cubiche legali 1,265. Quantevolte
per le anzidette antiche misure sieno affette di fra
zioni ordinarie, in vece delle decimali, come 158 ,
19 %% e 2 :_P , allora conviene moltiplicarle per 8 ,
per 64 e per 512 e si ridurranno in 1265 palmi li
neari quadrati o cubici. Ottenuto questo numero rie
sce agevole la riduzione in canne lineari legali, sc
parandosene l ultima cifra a destra con una virgola ,
in quadrate distaccandosene due cifre , ed in cubichc
con la separazione di tre cifre.Gli esibiti esempj valgono a mostrare che fa duo
po avere adeguate nozioni delle ragioni e proporzio
ni e molto esercizio nel calcolo, per eseguire le ridu
zioni delle misure antiche nelle legali e delle seconde
-
44
nelle prime. E siccome non si pu presumere che lu
niversale abbia tali nozioni ed un tal esercizio, c051
la legge ha provvidamente disposto che si compilas
scro opportune tavole di riduzioni. A tal oggetto per
la reciproca riduzione delle canne lineari quadrate e
cubiche tanto antiche come legali si sono compilate
tre distinte tavole, ciascuna delle quali consta di tre
colonne. La prima colonna contiene i numeri pro
gressivi da 1 a 100 , e questi rappresentano tanto il
numero delle une e delle altre canne , quanto quello
de ducati 0 11e grani che costituiscono il loro prezzo.
Posto che i numeri progressivi rappresentino le can
ne legali, nella seconda colonna notata la loro ri
duzione in canne antiche. Supponendosi allincontro
che le canne antiche sieno indicate da numeri pro
gressivi, la loro riduzione si esibisce nella terza colon
na. Qualora i numeri progressivi dinotino i prezzi,
quelli corrispondenti alle canne legali si trovano nella
seconda colonna e quelli delle antiche nella terza. Le
riduzioni si sono eseguite secondo gli accennati rap
porti. Vale a dire , posta la canna legale lineare qua
drata 0 cubica uguale allunit, il valore della cor
rispondente antica canna espresso in parti della pri
ma da 0,8, 0 da 0,64 , o da 0,512. All incontro fa
cendosi uguale all unit la canna antica lineare qua
drata o cubica , il valore della corrispondente canna
legale espresso in parti di quella da 1,25, da 1,5625
o da 1,953125. ln oltre essendo i prezzi proporzio--
nali alla grandezza delle misure, essi possono essere
rappresentati da'rapporli che queste ultime hanno tra
-
'45
loro rispetto alla grandezza. Stabiliti in fine gli anzi
detti rapporti, essi sono moltiplicati pel corrisponden
te numero progressivo , accanto al quale sono notati.
Con questo semplice artificio sono state ordinate
tutte le tavole di riduzione delle diverse misure e dei
diversi pesi. Si deve per notare che siccome gli an
zidetti rapporti sono espressi da numeri interi affetti
di frazioni decimali o da queste ultime soltanto , co
si risultano anche decimali le frazioni corrispondentialleoantiche misure. Cade qui in acconcio osservare
che le frazioni ordinarie indicano una divisione da
eseguirsi, e che eseguendosi la divisione quelle si tras
formano in frazioni decimali. Cosi nell esempio ac
cennato di sopra 1265 palmi quadrati sono equiva
lenti a canne quadrate di 64 palmi quadrati 19Or dividendosi 49 per 64 , il quoziente espresso
dalla frazione decimale 0,765625. Quindi essendo
0,765625 uguale a , per ottenere la riduzione
della frazione decimale in ordinaria si deve quella
moltiplicare pel denominatore 64 , e deve di ne
cessit risultarne 49:49. Questa osservazione vuol
si tener presente quando occorra ridurre in frazioni
ordinarie quelle decimali che per effetto delle tavole
di riduzione si trovano aggiunte alle antiche misure.
Ci mostra che il sistema decimale inerente all'artificio col quale ordinata l aritmetica , e che il far
uso di denominatori diversi da quelli decimali si ri
duce ad accennare un operazione da eseguirsi.
L oggetto essenziale delle tavole deve consisterenel rendere esatte e facili le riduzioni. Rispetto all'e
-
46 -
sattezza. si sono aggiunte cinque e talvolta sei cifre
decimali per ottenere una grande approssimazione
Per riguardo dellagevolezza bisogna saper prendere
que ripieghi che rendano facile l uso delle tavole. In
generale riesce pi agevole la riduzione delle antiche
misure nelle legali che sono ordinate secondo il siste
ma decimale seguito nella formazione delle tavole. Esiccome dalla legge prescritto clic facendosi uso del
le antiche si debba sempre aggiugnere la loro ridu
zione nelle legali, cosi quasi sempre occorrer ese
guire l operazione pi. facile. Non si possono poi ac
cennare in astratto i ripieghi di agevolezza , che deb
bono essere adattati acasi speciali e dipendere dal
esercizio del calcolo e dalla facilit acquistata nelluso
delle tavole. o seguenti esemp si dar migliore spie
gazione sull uso delle tavole e si mostrer meglio
l' applicazione dell esposte osservazioni a casi speciali.
I. Si dimanda la riduzione di 19 antiche canne
quadrate e 49 palmi quadrati.
Nella terza colonna della tavola di riduzione delle
canne quadrate si trova accanto al numero progres
sivo 19 quello delle canne quadrate legali 12,16. Ag
giunto ad esso quello di 49 palmi quadrati, si avr
la riduzione in canne quadrate legali 12,65. Si noti
in generale che quantevolte alle canne antiche si trovino aggiunte frazioni in palmi, si deve cercare nel
le tavole la riduzione corrispondente al numero inte
ro e poscia al numero trovato si aggiugue quello del
la frazione in palmi. Se il numero delle canne anti
che affetto di una frazione ordinaria di i per esem
-
47
pio , si deve questa ridurre in palmi per mezzo della
divisione. Vale a dire , si debbono dividere per 3i
numeratori 8, 64 , ovvero 512, secondo che si tratti
di canne lineari quadrate o cubiche.
II. Si chiede la riduzione di canne cubiche antiche
2 e palmi cubici 241 , in canne cubiche legali. Nella
tavola concernente la riduzione delle canne cubiche
accanto al numero progressivo notato nella terza
colonna 1,024. Aggiugnendosi a questo numero 241
palmi cubici che sono millesimi della canna cubica le
gale , si otterr la richiesta riduzione in canne cubi
che legali 1,265.
III. Si desidera la riduzione di canne quadrate le
gali 12,65 in canne quadrate antiche.
Accanto al numero progressivo 12 nella seconda
colonna della tavola di riduzione delle canne quadra
te si rinviene quello corrispondente a canne quadrate
antiche 18,75. Rispetto a palmi quadrati 65 si deve
notare che essi sono centesimi della canna quadrata
legale. Per la qual cosa cercandosi nella seconda co
lonna il numero 101,5625 corrispondente a 65, di
esso si deve prendere la centesima parte, cio1,015625.
Aggiunto questo numero a quello gi trovato 18,75
si otterr la riduzione richiesta in canne quadrate an
tiche 19, 765625. Moltiplicandosi poscia questa fra
zione decimale per 64, essa si ridurrebbe come si e
indicato di sopra a palmi quadrati 49. Per abbrevia
re queste operazioni si deve avvertire che i 75 cen
tesimi della canna quadrata antica di 64 palmi qua
drati corrispondono a 48 palmi quadrati. Per la qual
-
48
cosa alle canne quadrate 18 e 48 palmi aggiugnen
dosi 65 palmi quadrati, cio lantica canna quadrata
e 1 palmo quadrato,si otterrcbbe prontamente la chie
sta riduzione in canne quadrate antiche 19 e palmi
quadrati 49.IV. Si propone la riduzione di canne cubiche lega
li 1,265 in canne cubiche antiche.
Come si osservato di sopra , riesce difficile la ri
duzione delle canne cubiche legali in quelle antiche ,
perch essendo il rapporto delle seconde alle prime
come 1 a 1,953125 , il numero delle prime si deve
moltiplicare per 1,953125. Col soccorso della tavola
corrispondente accanto al dato numero progressivo
che indica quello delle canne cubiche legali, si trova
laltro che dinota le canne cubiche antiche ed affetto di frazioni decimali. Si debbano per esempio ri
durre 8 canne cubiche legali in canne cubiche anti
che. Accanto al numero progressivo 8 si troverebbe
nella seconda colonna il chiesto numero 15,625. Quan
tevoltc occorresse conoscere il numero de palmi cu
bici che corrisponde alla frazione decimale 0,625 ,
si dovrebbe qucstnltima moltiplicare per 512 e si
otterrebbe il chiesto numero 320. Molto pi compli
cato riesce loperazione, se si debba ridurre un nume
ro di canne cubiche legali affetto di una frazione. Sia
per esempio da ridursi 1,265. Nella seconda colonna
della tavola accanto al numero 1 notato 1,953125.Accanto al numero 2 corrisponde 3,90625 , e sicco
lne il 2 rappresenta decimi della canna cubica , cos
se ne deve prendere il decimo, scrivendosi 0,390625. '
-
49
Inoltre accanto al numero 65 si trova 126,953125 e
rappresentandosi dal numero 65 i millesimi della can
na cubica , se ne deve prendere il millesimo, scriven
dosi 0,126953125. Sommando insieme itre numeri
si avrebbe 2,470703125, come si trovato di sopra
moltiplicandosi 1,265 per 1,953125. Infine moltiplicandosi la frazione decimale 0,470703125 per 512
si avrebbe il numero di 241 palmi cubici.
Prescrivendosi dalla legge la riduzione delle anti
che misure in quelle legali e non gi quella delle se
conde nelle prime, le tavole ne facilitano grandemen
te l operazione , come si osservato negli esempj 1.
e 2.0 richiedendosi una semplice somma , quando il
numero delle canne antiche affetto di una frazione.Rispetto all esempio 4.o luso delle tavole non appor
ta facilit e pu meglio convenire dividere i palmi cu
bici 1265 per 512, affin di avere il quoziente 2,che rappresenta la chiesta riduzione. Intanto abbiamo
voluto indicare le operazioni della riduzione dell esempio 4.o per mezzo delle tavole con l intendimento
di mostrare che col loro soccorso si possono ottenere
risultamenti esatti o di una grande approssimazione
a cagione delle cinque o 5e1 cifre decimali che sono
aggiunte a numeri. p '
V. Suppongasi che un pavimento di lastre di mar
mo costi ducati 12 e grana 65 per una canna quadrata antica. Si vuol conoscere il prezzo corrispon
dente ad una canna quadrata legale.
Accanto al numero progressivo 12 nella seconda
colonna della tavola di riduzione delle canne quadraD
-
50
te si trova il numero 18,75. Inoltre accanto al nu
mero 65 che indica grana , si trova l' altro 101,5625
che parimenle esprime grana. Quindi sommando in
sieme i ducati 18,75 e ducato 1,015625 si avrebbe
la somma richiesta in ducati 19,765625, cio in du
cati 19 , grani 76 e 5 decimi di grano, trascurandosi
le frazioni minori.
Vl. Posto che si sia convenuto il prezzo di duc.2,60
per ogni canna cubica di tagliamento di una data roc
cia , si vuol sapere il prezzo corrispondente ad una
canna cubica legale.
Accanto al numero 2 della tavola di riduzione delle
canne cubiche nella seconda colonna si trova il nu
mero 3,906 trascurandosi le frazioni minori di un _
decimo di grano. Accanto al numero 60 che rappre
_ senta grani, notato laltro 117,18 che parimente de
ve rappresentare grani. Quindi trascurandosi le frazioni minori di un decimo di grano, al prezzo di du
cati 3,906 si deve aggiugnere l altro di ducati 1,178per avere quello richiesto in ducati 5,072.
Vll. Sia il prezzo di ducati 19,76 per una canna
quadrata di pavimento di lastre di marmo, si vuol c0
noscere quello corrispondente ad una canna quadra
ta antica.Accanto al numero progressivo 19 nella terza co
lonna della tavola di riduzione delle canne quadrate
51 trova 12,16. Accanto all'altro 76 che rappresenta
( notato 48,64 il quale parimente deve rappre
sentore grani. sommando insieme i due numeri si
avrebbe il prezzo di ducati 12,646 che dilferiscc per
-
51
4 centesimi di grano dal prezzo convenuto secondo
loperazione inversa del 5. esempio , quando si tra
scurano le picciole frazioni.
VIII. Suppongasi che il prezzo convenuto per unacanna antica legale di tagliamento di una data roccia
sia di ducati 5,07; si dimanda il prezzo corrispon
dente ad una canna cubica antica.
Nella terza colonna della tavola di riduzione delle
canne cubiche accanto a1 numero 5 notato 2,56.
Inoltre accanto al numero 7 che indica grani, si tro
va 3,68 che parimente rappresenta grani. Aggiugnen
dosi quindi grani 3 e 7 decimi all altro di ducati 2,56
si avrebbe il prezzo di ducati 2,597 con la difierenza di 3 decimi di grano dal prezzo convenuto di ducati 2, 60 secondo l operazione inversa del 6.o
esempio.
Col soccorso delle tavole si rendono facilissimo le
riduzioni prescritte dalla legge. Imperocch per eseguirle si richiede soltanto che si sappia fare una sem
plice somma e scrivere i numeri corrispondenti nella
stessa colonna verticale, cio le unit sotto le unit, le
decine sotto le decine , i decimi sotto i decimi , i cen
tesimi sotto i centesimi. Anche coloro che hanno li
mitate nozioni di aritmetica pratica , non possono spe
rimentare difficolt nel comprendere che come il carlino decimo del ducato , il grano centesimo del
ducato,ed il decimo del grano millesimo del ducato,
cos il palmo lineare decimo della canna lineare , il
palmo quadrato centesimo della canna quadrata , ed
il palmo cubico millesimo della canna cubica. Peri
-
52
la qual cosa come si scrive 2,54 per indicare duca
ti 2 e grani 54 , cosi si deve scrivere 2,54 per indi
care canne quadrate 2 e palmi quadrati 54. Parimen
te come si scrive 3,245 per indicare ducati 3 , gra
ni 24 c 5 decimi di grano, cos si deve scrivere 3,245
per indicare 3 canne cubiche e 245 palmi cubici.
hen da desiderarsi che coloro i quali sogliono sedere
a scranna per censurare a dritto ed a rovescio ogni
cosa , spiegassero col farne l applicazione l uso delle
tavole a coloro che non comprendono le nostre spie
gazioni, comunque ci fossimo sforzati di adattarle,
per tutto ci che riguarda la maniera di servirsi delle
tavole medesime , all intelligenza del volgo.
-
53
TAVOLA I.
Reciproca riduzione de'centesimz' in minuti e de'minutiin centesimi.
RIDUZIONE RIDUZIONE . RIDUZIONE RIDUZIONE"d g ,_1 5
in minuti. in centesimi. 111 minuti. in centesimi.
PREZZO PREZZO ,BELLO PBEZIO
" d0 centesimi. de minuti. de centesimi. de minuti.
l 0,6 1,66686 3 19,8 55l 1,2 3,33333 34 20,4 56,666663 1,8 5 35 21 68,33333. 4 2,4 6,66666 36 21,6 60
5 3 833333 37 22,2 61,666666 3,6 10 38 22,8 63,333337 4,2 11,66666 30 23,4 658 4,8 13,33333 4o 24 66,666669 5,4 15 41 24\,6 68,3333310 6 16,66666 42 25,2 70
11 6,6 18,33333 43 25,8 71,6666612 7,2 2o 44 26,4 73,33333
13 7,8 21,66666 4s 27 75I4 8.4 23,33333 46 27,6 76,6666615 9 25 47 28,2 78,3333316 2,6 26,66666 48 28,8 8017 10,2 28,33333 49 29,4 81,66666
Is 10,8 30 50 30 83,3333319 11,4 31,66666 51 30,6 8520 12 33,33333 52 31,2 86,66666
21 12,6 35 53 31,8 88,3333322 13,2 36,66666 54 32,4 9023 13,8 38,33333 55 33 91,6666624 14,4 4o 56 33,6 93.33333
25 15 41,66666 57 34,2 9526 15,8 43,83333 5s 34,8 96.66666
27 16,2 45 59 35,4 98,3333328 16,8 46,66666 en 36 1002o 17,4 48,33333 61 36,6 101,666663o 18 5o 62 37,2 103,3333331 18,6 51,66666 63 37,8 10532 12,2 53,83333 64 38,4 106,66666
-
lh
_ RIDUZIONE RIDUZIONE RIDUZIONE RIDUZIONE-I E
in minuti. in centesimi. in minuti. in centesimi.
Pauzzo rnnzzo rnnzzo x de centesimi. de minuti. E de centesimi. de minuti.
65 39 108,33333 83 49,8 138,33333
66 39,6 110 84 50,4 14067 40,2 111,66666 85 51 141,6666668 40,8 113,33333 86 51,6 143,3333369 41,4 115 87 52,2 14570 42 116,66666 88 52,8 146,6666671 42,6 118,33333 89 53,4 148,33333
72 43,2 120 90 54 15073 43,8 121,66666 91 54,6 151,6066674 44,4 123,33333 92 55,2 153,3333375 45 125 93 55,8 155
76 45,6 126,66666 94 56,4 156,6666677 46,2 128,33333 95 57 158,33333
78 46,8 130 96 57,6 160
79 47,4 131,66666 87 58,2 161,6666680 4