TAVOLA ROTONDA SULLE PROBLEMATICHE NELLA … · Nell’infanzia la preferenza verso un dato cibo è...

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Incontro di approfondimento sulle tematiche relative all’alimentazione a scuola. Intolleranze, allergie alimentari, celiachia e diete etico/religiose. 7 maggio 2014 TAVOLA ROTONDA SULLE TAVOLA ROTONDA SULLE PROBLEMATICHE PROBLEMATICHE NELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA NELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA REGIONE DEL VENETO UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 16 – PADOVA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione

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Incontro di approfondimento sulle tematiche relative all’alimentazione a scuola. Intolleranze, allergie alimentari, celiachia e diete etico/religiose.

7 maggio 2014

TAVOLA   ROTONDA  SULLE TAVOLA   ROTONDA  SULLE PROBLEMATICHEPROBLEMATICHE

NELLA RISTORAZIONE SCOLASTICANELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGIONE DEL VENETOUNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 16 –

PADOVADIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione

domande frequenti

posso somministrare solo pasta in bianco?il pesce non piace …i legumi non piacciono…i bastoncini findus?il tonno sott’olio?la salsiccia? la panna?il burro?i funghi?le olive?l’acqua di rubinetto va bene?la merendina ?c’è un bambino allergico, come devo comportarmi? la mamma mi chiede la dieta vegetariana ?la mamma mi chiede la dieta vegana ?posso somministrare prosciutto crudo ?insaccati lasciare solo prosciutto cotto senza polifosfati senza lattosio senza albumina e lisozima da uovo aggiunti oppure bresaola ?

Stefania TessariServizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN)

Le garanzie dell’adeguatezza nutrizionale quali-quantitativa dagli asili nido alle primarie. 

Linee guida nazionali e regionali – diete speciali

• 70 % VEGETARIANI VIVONO IN ORIENTE • 30% CARNIVORI VIVONO IN OCCIDENTE

4 MILIARDI DI ANIMALI DA ALLEVAMENTO

7.2 MILIARDI DI ABITANTI

10 MILIARDI DI POLLI ECC…

1/3 dei cereali e legumi (prodotti dell’agricoltura) vengono utilizzati per produzione di mangimi animali che servono solo il 30% della popolazione

36.000.000 di persone 36.000.000 di persone all’anno muoiono di fameall’anno muoiono di fame

tra le cause…

1/3 dei cereali e prodotti di agricoltura 1/3 dei cereali e prodotti di agricoltura vengono utilizzati per mangimi per animali vengono utilizzati per mangimi per animali che servono solo il 30% della popolazione che servono solo il 30% della popolazione

•1,5 miliardi di persone non ha 1,5 miliardi di persone non ha acquaacqua

•2 miliardi di persone sono mal 2 miliardi di persone sono mal serviteservite

8 milioni di persone all’anno muoiono 8 milioni di persone all’anno muoiono per siccità, malattie legate alla per siccità, malattie legate alla mancanza di servizi igienico-sanitari e mancanza di servizi igienico-sanitari e di acqua potabile di acqua potabile

e se i cinesi e gli indiani si mettessero in testa di diventare onnivori? (crescita culturale e reddito)

non ce la faremo ad allevare animali per tutti

1 kg di carne 15/30 mila litri d’acqua1 kg di pane 800 litri

ridurre il consumo di carne

diventa un obbligo

manca l’acqua e l’uomo che fa?

1 kg di pomodori 214 litri

I paradossi su cibo e nutrizione

NON TOGLIERE CIBI ANIMALI MA AUMENTARE I CIBI VEGETALI FINO AD

UN UTILIZZO ABITUALE E CONSEGUENTE RIDUZIONE DELLO

SPAZIO NELLA DIETA DI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

REGIONE DEL VENETOUNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 16 – PADOVA

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONEServizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione

piramide alimentareIstituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

DISTRIBUZIONE DEI NUTRIENTI DISTRIBUZIONE DEI NUTRIENTI in un’alimentazione sanain un’alimentazione sana

CARBOIDRATI55%

PROTEINE15%

LIPIDI30%

1 g. carboidrati = 4 Kcal.1 g. carboidrati = 4 Kcal.1 g. proteine = 4 Kcal.1 g. proteine = 4 Kcal.1 g. lipidi = 9 Kcal.1 g. lipidi = 9 Kcal.

DISTRIBUZIONE DEI PASTI DISTRIBUZIONE DEI PASTI NELL’ARCO DELLA GIORNATANELL’ARCO DELLA GIORNATA

COLAZIONE20%

MERENDA5%

PRANZO40%

MERENDA5%

CENA30%

COLAZIONE MERENDA PRANZO MERENDA CENA

Nell’infanzia la preferenza verso un dato cibo è direttamente proporzionale alla frequenza delle precedenti esposizioni a quel cibo (meccanismo che non è più presente in età adulta)

ripresentare più volte, con pazienza l’ alimento che era stato inizialmente rifiutato.Tempo variabile da bambino a bambino.

cosa fare perché mangi???

La socializzazione aiuta l’accettazione da parte del bambino di un cibo nuovo o generalmente poco gradito.

E’ di fondamentale importanza

• elevare la qualità nutrizionale e sensoriale dei pasti• mantenere saldi i principi di sicurezza alimentare

La ristorazione scolastica deve essere vista come un importante e continuo momento di educazione e di

promozione della salute diretto ai bambini, che coinvolge anche docenti e genitori.

Linee di indirizzo nazionale

facilitare, sin dall’infanzia, l’adozione di abitudini alimentari corrette per la promozione della salute e la prevenzione delle patologie cronico-degenerative (diabete, malattie cardiovascolari, obesità, osteoporosi, ecc.) di cui l'alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio.

Obiettivo Linee di indirizzo sulla ristorazione collettiva scolastica

ristorazione scolastica :

linee di indirizzo nazionali e regionali

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONEServizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione

Stesura dei menù e…

Il menù deve essere elaborato secondo i principi di una alimentazione equilibrata dal punto di vista nutrizionale

Varietà con l’utilizzo di prodotti di stagione

rotazione di almeno 4/5 settimane

va preparato sulla base dei LARN per le diverse fasce di età.

È determinante che gli addetti alla distribuzione siano adeguatamente formati sulla porzionatura

spuntino deve fornire un apporto calorico pari all’8% - 10% del fabbisogno giornaliero ed essere costituito preferibilmente da frutta e ortaggi di semplice consumo

menù

qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica con tabelle dietetiche e griglie di menù per fasce d’età

ALIMENTI SC. INFANZIA

SC. PRIMARIA

SC. SECONDARIA DI I° GRADO

SUP./UNIV

Pasta o riso asciutti (g) 50/60 70/80 80/90 90

Pasta o riso in brodo vegetale (g) 30 30 40 40

Gnocchi di patate (g) 120 150 200 250

Parmigiano o Padano grattugiato (g)

5 5 10 10

Sugo con base di pomodoro (g) 20 30 50 50

Olio extra vergine di oliva (g) 5 5 7 7

Carne (g) 50 60 80 100

Pesce (g) 70 100 120 120

Uova (unità) 1 1 1 e ½ 2

Prosciutto cotto (g) 30 40 60 70

Formaggi a pasta molle o filata (g)

40 50 60 70

Formaggi a pasta dura (g) 20 30 50 60

Olio extra vergine di oliva (g) 5 5 8 8

Pane comune (g) 40 50 60 70

Pane integrale (g) 50 60 70 80

stesura dei menù per allergie ed intolleranze alimentaristesura dei menù per allergie ed intolleranze alimentari

ALLEGATO 6ALLEGATO 6DIETE SPECIALIDIETE SPECIALI

Nelle intolleranze e nelle allergie ad alimenti Nelle intolleranze e nelle allergie ad alimenti l’alimentazione svolge un ruolo paragonabile ad l’alimentazione svolge un ruolo paragonabile ad una una vera e propria terapiavera e propria terapia e per questo motivo e per questo motivo che vi è necessità che il Medico Curante dopo che vi è necessità che il Medico Curante dopo un iter diagnostico rigoroso compili un un iter diagnostico rigoroso compili un certificato con “la diagnosi certa” e prescriva certificato con “la diagnosi certa” e prescriva la terapia dietologica appropriata alla diagnosi. la terapia dietologica appropriata alla diagnosi.

PROTOCOLLO PER RICHIESTA DIETE SPECIALI PROTOCOLLO PER RICHIESTA DIETE SPECIALI PER MOTIVI SANITARI E COMUNICAZIONE AL PER MOTIVI SANITARI E COMUNICAZIONE AL SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA

NUTRIZIONE NUTRIZIONE

La sostituzione di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali sono ammesse previa presentazione di autocertificazione sottoscritta da entrambi i genitori purché sia garantito, dal pediatra di libera scelta, un adeguato apporto di nutrienti ed oligoelementi in relazione all’età del bambino

Diete per motivi etico religiosiDiete per motivi etico religiosi

I modelli alimentari dei vegetariani possono variare in modo considerevole in relazione al grado di esclusione dei prodotti animali.Omississ… in particolar modo quello vegano, espongono ad un alto rischio di carenze nutrizionali a causa delle maggiori difficoltà nel rendere adeguato l’apporto calorico, vitaminico e minerale (vitamina B12, vitamina D, calcio, zinco e acidi grassi omega-3); pertanto non si ritengono applicabili durante il periodo dello sviluppo psicomotorio di lattanti e bambini

Diete vegetarianeDiete vegetariane

In riferimento alla richiesta di utilizzo di menù vegano per ……… frequentante la scuola dell’infanzia di ….., a seguito di Vs. invio di certificato medico, si ritiene opportuno comunicare quanto segue.

Si prende atto del fatto che la bambina è seguita da un centro specialistico che ha redatto il menù adeguato alle richieste della famiglia ed eventualmente integrerà l’alimentazione con le supplementazioni in micronutrienti necessarie.

Le linee guida sulla ristorazione scolastica del Ministero della Salute e quelle della Regione Veneto prevedono che la ristorazione scolastica somministri ai bambini una dieta equilibrata in nutrienti (macro e micro nutrienti) che in un’alimentazione vegana a scuola risulta di difficile composizione (es. mancano vit. B12, calcio, ferro, zinco).

Lettera SIANLettera SIAN

Quanto sopra, premesso e fatto salvo il principio di libera scelta dei familiari per convinzioni etiche, lo scrivente Servizio ribadisce che la proposta di menu’ vegano per il pasto scolastico non può essere definita “Equilibrata in nutrienti” e prevede l’assunzione degli stessi extramenù scolastico. Pertanto tale regime alimentare richiederà un’attenta valutazione dello stato nutrizionale del singolo soggetto vegano la cui responsabilità sarà a carico del curante e/o dello specialista.

Nel 1994 il Comitato Europeo dell’EAACI (Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica) ha classificato le patologie legate a reazioni avverse agli alimenti in base al meccanismo biologico coinvolto suddividendole in due categorie:

allergie ed intolleranze alimentariallergie ed intolleranze alimentari

Reazioni non tossicheReazioni non tossiche

Reazioni non tossiche

Allergie alimentari(reazioni immunologiche)

Intolleranze alimentari (reazioni non immunologiche)

IgE mediate

Non IgE mediate

Enzimatiche

Farmacologiche

Indefinite

L'intolleranza agli alimenti indica un'esagerazione della risposta fisiologica ad un alimento o ad un additivo

Qualsiasi reazione indesiderata scatenata dall'ingestione di uno o più alimenti

Le intolleranze alimentari

Reazioni Non TossicheReazioni Non Tossiche

si manifestano da qualche ora a qualche giorno (anche 36 ore) dopo l’ingestione di uno o più alimenti

Sono riconducibili all'accumulo, nel tempo, delle sostanze responsabili di ipersensibilità, fino ad un livello che ad un certo punto supera la "dose soglia“

La reazione è sempre dose-dipendente, non è modulata dal sistema immunitario, ma da meccanismi biochimici specifici

Si classificano in tre sottogruppi:

• ENZIMATICHE o METABOLICHE

• FARMACOLOGICHE

• INDEFINITE

Le intolleranze alimentari

disturbi più comunidisturbi più comuni

gastro intestinaligastro intestinali

Intolleranze alimentariIntolleranze alimentari

Incidenza più elevata delle allergie alimentariIncidenza più elevata delle allergie alimentari

Le intolleranze enzimatiche più frequenti sono:

1. Intolleranza al lattosio:

lattasi

digestione ed assorbimento del lattosio mancato assorbimento e la permanenza del lattosio nell’intestino ne

promuovono la fermentazione ad opera della flora batterica intestinale (produzione di gas e ac. organici)

è osmoticamente attivo quindi richiama nel colon acqua e sodio impedendo la formazione di feci solide

sintomi:

meteorismo, diarrea, crampi add., dimagramento

Diagnosi

• test del respiro (breath test)• biopsia duodenale• esame del sangue

Terapia alimentare

Alimenti da escluderelatte vaccino, latte di capra, latticini freschi, gelati, panna e molti dolci e biscotti contenenti latte, prosciutti cotti o insaccati dove il lattosio viene aggiunto come additivo, cibi precotti, alcuni tipi di pane da toasts e molti farmaci.

esistono comunque prodotti trattati quasi privi di lattosio, in particolare il latte ad alta digeribilità.

riduzione od esclusione totale dalla dieta dei cibi contenenti il lattosio (latte e derivati)

Intolleranza al lattosio

2. Galattosemia: Grave malattia ereditaria dovuta alla mancanza di un enzima deputato

al metabolismo del galattosio. Tale zucchero, non potendo essere assimilato, si accumula nel fegato

e nei reni, danneggiandoli; se non diagnosticata in tempo può risultare mortale.

Esistono tre forme di deficit • galattosio-1-fosfato uridiltransferasi: 1 su 62.000 bambini nati vivi • galattochinasi:• uridina difosfato galattosio 4-epimerasi:

1 su 40.000 bambini nati vivi 1 su 23.000 bambini nati vivi

Galattosemiasintomi :alterazioni epatiche, grave malnutrizione, cataratta, ritardo mentale. si manifestano progressivamente dai primi giorni di vita.

Quando la diagnosi è stata effettuata la futura madre deve smettere di assumere il galattosio e il lattosio,se invece il bambino è nato deve seguire una dieta priva, in modo assoluto, di lattosio e di alimenti contenti acidi lattici e legumi.

terapia :

3. G6PD-carenza: costituisce il difetto enzimatico più comune nella specie umana

quadro patologico ereditario, legata al cromosoma X, determinata dal deficit funzionale o dalla carenza dell’enzima glucosio 6 fosfato deidrogenasi (G6PDH).

enzima necessario per la metabolizzazione del glucosio

La carenza enzimatica è espressa principalmente nella linea cellulare eritroide, da cui si sviluppano i globuli rossi, e, in grado minore, nelle altre cellule ematiche.

Gravi conseguenze nei globuli rossi – emolisi

anemia emolitica in risposta a numerose cause ( infezioni o esposizione a sostanze chimiche o farmaci)

Favismomanifestazione clinica caratterizzata da una crisi emolitica in risposta al consumo di fave.

sintomi :G6PD-carenza

non sempre il deficit di G6PD da reazione clinicamente osservabile al consumo di questi legumi.

all'interno dei semi sono presenti sostanze ossidanti

divicina convicina

che agiscono da "fattori scatenanti", inibendo cioè l'attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi eritrocitaria, impoverendo ulteriormente i globuli rossi che sono già carenti dell'enzima

evitare le sostanze che possono innescare una crisi emolitica Terapia = Prevenzione

fave, piselli, Verbena Hybrida varie droghe vegetali alcuni farmaci (ad esempio sulfamidici, salicilici, chinidina, menadione, ecc.,) inspirare naftalina

Alimenti che Alimenti che inducono la inducono la liberazioneliberazione di istamina e di istamina e possono dare orticaria possono dare orticaria (soprattutto se assunti in (soprattutto se assunti in grandi quantità):grandi quantità):

Cioccolatofragoleananas e frutti esoticicrostaceialbume d’uovoformaggi fermentati,cavoli,alcool

Alimenti che Alimenti che contengonocontengono elevate quantità di istamina e elevate quantità di istamina e possono dare orticaria (se possono dare orticaria (se assunti in grande quantità):assunti in grande quantità):

tonno, sarde, aringhe, sgombri, formaggi (es.gorgonzola, emmenthal, camembert),salsicce,salame, coppa, pancetta affumicata, pomodori,spinaci, crauti, alcuni vini (bianchi e rossi) e birra

Ogni alimento, al termine dei processi di produzione e di trasformazione, può contenere oltre ai principi nutritivi anche additivi alimentari e, talvolta, contaminanti immessi non intenzionalmente.

Alcuni soggetti possono sviluppare intolleranze agli additivi, molecole naturali o di sintesi usate nell’industria alimentare allo scopo di migliorare l’aspetto e il gusto degli alimenti e la loro conservazione, consentite dalla legge.

Intolleranze indefinite Intolleranze indefinite

Intolleranza al glutine Intolleranza al glutine

celiachiaceliachia

Legge 4 luglio 2005, n. 123Pubblicata nella G. U. 7 luglio 2005, n. 156

Definizione.1. La malattia celiaca o celiachia è una intolleranza permanente al glutine ed è riconosciuta come malattia sociale.

prevalenza 0,5 -1%

REGIONE DEL VENETOREGIONE DEL VENETOUNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 16 – PADOVAUNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 16 – PADOVA

Dipartimento di PrevenzioneDipartimento di PrevenzioneSERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONESERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE

epidemiologia

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Dipartimento di PrevenzioneDipartimento di PrevenzioneSERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONESERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE

Il glutine attiva in misura anomala il sistema immunitario, danneggiando l'intestino. Il segno istologico della malattia è una profonda modificazione della mucosa dell'intestino tenue. Normalmente questa presenta, a livello microscopico, un andamento sinuoso, caratterizzato da strutture, i villi, allungate e sottili che formano una serie di anse. E' da questa struttura che dipende il corretto assorbimento dei nutrienti da parte dell'intestino.

Nel morbo celiaco la mucosa intestinale risulta piatta, cioè scompaiono i villi e di qui ha origine la principale conseguenza della malattia: la malnutrizione dovuta appunto a malassorbimento.

E’ una condizione cronica

Reazioni Non TossicheReazioni Non TossicheLe allergie

Sono causate da una reazione del sistema immunitario ad un alimento o suo ingrediente

(mediate dalle Ig E ed IgG)

Non dipendono dalla dose di alimento ingerita e scompaiono con l’eliminazione dell’allergene

Prevalenza : 1-2% adulti

3-8% bambini

Sintetizzando le principali caratteristiche delle allergie, possiamo affermare che:

Avvengono solo in alcuni individui

Non dipendono dalla quantità di cibo ingerita

L’80/90% dei bambini sviluppa tolleranza dopo il

3°anno di vita

Possono essere gravi (shock anafilattico)

Le reazioni più frequenti coinvolgono il cavo orale, il canale digestivo, la cute e/ o l’apparato respiratorio.

La conseguenza più temibile dell’allergia alimentare è l’anafilassi che in alcuni casi può essere scatenata anche da quantità minime di alimento.

bocca

Vie respiratorie

Canale digestivo

pelle

Le allergie alimentari

Latte e derivati

Uova e derivati

Frutta secca e derivati

Pesci, crostacei e derivati

Soia e derivati

Frumento

Nichel

Le allergie alimentari più comuniLe allergie alimentari più comuni

- No carne suina  - No tutte le carni  - No carne bovina e suina  - No alimenti di origine animale  -No carni e pesce-Ecc… 

Le scuole però hanno a che fare anche Le scuole però hanno a che fare anche con menù etico - religiosicon menù etico - religiosi

grazie

ALLERGIA ALLE PROTEINE DELLE UOVAALLERGIA ALLE PROTEINE DELLE UOVAEscludere dalla dieta:

• Uova intere (sia albume che tuorlo)• Alimenti contenenti uova come ingrediente • Alimenti contenenti derivati dell’uovo (indicazione obbligatoria in etichetta ai sensi del D.Lgs. n.114/2006)

Alimenti che contengono o possono contenere uova o derivati: pasta all’uovo, pasta fresca, gnocchi, sformati, prodotti da forno, dolci, biscotti, merendine, torte, budini, pasta frolla, pasta sfoglia, maionese, salse, polpette, salsicce, carni in scatola, hamburger pronti, impanature, meringa, cereali per la prima colazione, cono gelato, sorbetti, cacao al malto, gelatine, caramelle, zuppe, soufflé, cialde, panini dolci,pancarrè, budini e puddingÈ sempre necessario controllare le etichette: gli emulsionanti (lecitine) possono derivare dall’uovo oltre che dalla soia,il lisozima, che viene utilizzato come coadiuvante tecnologico nella produzione del grana padano DOP, provolone, montasio e dell’asiago.

Termini sulle etichette che indicano la presenza di uova: albumina, lisozima (E1105) da uovo, lecitina (E322) da uovo, globulina, livetina, ovoalbumina, ovoglobulina, ovomucina, ovomucoide, ovovitellina, polvere d’uovo, uovo (tuorlo e albume inclusi), vitellina.Alcuni soggetti con spiccata allergia all’uovo possono avere reazione crociata con la carne di pollo.

- albume, bianco d’uovo- tuorlo- polvere d’uovo- rosso d’uovo- uovo sodo- globulina- livetina- lisozima (usato in Europa), E1105- maionese- meringa- ovoalbumina- ovomucina- ovovitellina- ovomucoide- lecitina, E322- emulsionanti- frittate- bevande a base di cacao maltato- biscotti, torte dolci e salate

-budini e pudding- alcune caramelle (sopratutto le gelatine)- cereali per la prima colazione (alcuni tipi)- cialde (alcuni tipi)- condimenti per insalate a base di crema- crema, crema limone, farcitura crema- gelato- liquore vov- crema marsala- miscele per prodotti da forno (alcuni tipi)- muffin, pancake- vino (se chiarificato con albume)- salse in genere- sorbetti- souffle’- zuppe- prodotti di trasformazione della carne (salsicce, polpette, polpettoni, ripieno per arrosto, hamburger preconfezionati).

ingredienti e gli alimenti che contengono uovo:

- burro- aromi artificiali del burro- grassi del burro o grassi animali- caseina- caseinati (di ammonio, calcio, magnesio, potassio e sodio)- formaggi di tutti i tipi- caglio- panna, panna acida- lattoalbumina e lattoalbumina fosfato- lattoglobulina- lattosio se non ben purificato- latte condensato, acido, in polvere, solido, intero, parzialmente scremato, scremato- yogurt- siero (proteine, concentrato, demineralizzato, delattosato)- margarina (alcuni tipi)- aromi e aromi naturali- alcuni alimenti per l’infanzia (pappe, minestre, pasta)- besciamella- caffe’, cappuccino e ciccolata istantanei- alcune caramelle- carne in scatola- budini, dessert, creme per dolci, creme vegetali- cioccolato al latte, fondente (tracce)- cereali prima colazione (alcuni tipi)- colorante e aroma caramello, E150 (caramello)

- - dolci, dolciumi, snacks- fette biscottate (alcuni tipi), pane (alcuni tipi), crackers (alcuni tipi), grissini (alcuni tipi)- pizza bianca e rossa e preparati base per pizza- alcuni tipi di formaggio di soia (tofu)- frappe’, gelati, sorbetti- alcune gomme da masticare- hot dogs- succhi di frutta (alcuni tipi)- insaccati vari- maionese (alcuni tipi)- muesli (alcuni tipi)- pastella- purea istantaneo o preparati per purea industriali- ragu’ prodotto industrialmente- salsicce, salame, prosciutto cotto (alcuni tipi) ed alcuni tipi di insaccati- wurstel- zuppe in scatola- ripieni per arrosti- polpette, polpettoni ed hamburger preconfezionati- alcuni sciroppi ricostituenti

SCHEMA DIETETICO PER ALLERGIA AL LATTESCHEMA DIETETICO PER ALLERGIA AL LATTE

fagioli, fave, lenticchie, ceci, piselli, cicerchie, fagiolini e lupini; appartengono inoltre alla famiglia dei legumi, anche se hanno un utilizzo diverso, la soia, le arachidi e le carrube, queste ultime vengono utilizzate come farina usata come addensante nell’industria alimentare.

Escludere dalla dieta:• Fagioli, lupini, fave, lenticchie, piselli, ceci, fagiolini, soia, arachidi e carrube• Alimenti contenenti come ingrediente fagioli, lupini, fave, lenticchie, piselli, ceci, fagiolini, soia, arachidi e carrube•Alimenti contenenti derivati del lupino (indicazione obbligatoria ai sensi del D.Lgs n. 114/2006 sue modifiche ed integrazioni), che viene utilizzato anche come emulsionante

ALLERGIA AI LEGUMIALLERGIA AI LEGUMI

Alimenti che contengono o possono contenere legumi:

minestre, passati di verdura, minestroni e contorni pronti o surgelati

Alimenti che contengono o possono contenere lupino e derivati (farine e concentrati proteici mescolati a farina di frumento o usati come emulsionanti):

pane, pasta, crackers, insaccati, carne in scatola, prodotti gluten-free (prodotti per celiaci). Inoltre il lupino ha un impiego potenziale in: sostituti del latte, yogurt e formaggi, formule per neonati con allergie, gelati, creme spalmabili (es: maionese), bevande.

Termini sulle etichette che indicano la presenza di legumi: fagioli, lupini, fave, lenticchie, piselli, ceci, fagiolini, soia e carrube, farine di lupino ecc, concentrati proteici di lupino ecc, proteine vegetali

SCHEMA DIETETICO PER ALLERGIA AI LEGUMI

ALLERGIA ALLE ARACHIDIALLERGIA ALLE ARACHIDI

Le arachidi, dette anche noccioline americane, possono essere utilizzate come ingredienti oppure consumate tal quali come frutta secca, salate o tostate

Escludere dalla dieta:

• Arachidi• Alimenti contenenti come ingrediente le arachidi• Alimenti contenenti derivati dell’arachide (indicazione obbligatoria in etichetta ai sensi del D.Lgs. n.114/2006)

Alimenti che contengono o possono contenere arachidi e derivati: arachidi, frutta secca, olio di arachide, olio di semi vari, oli vegetali, estratti per brodo, salumi, bevande al latte, burro di arachide, farina di arachide, margarina, dolci, merendine, torrone, marzapane, snacks,barrette ai cereali, muesli, gelati, torte e pasticcini, biscotti, cioccolato, salse, caramelle, cioccolata spalmabile, pesto, ecc.

Termini sulle etichette che indicano la presenza di arachidi: arachidi, frutta secca, olio diarachide, olio di semi vari tra cui olio di arachide, oli e grassi vegetali tra cui olio di arachide,burro di arachide, proteine vegetali, farina di arachide, margarina, grassi vegetali idrogenatitra cui olio di arachide, “può contenere tracce di arachidi” o “di frutta a guscio”, “prodotto inuno stabilimento dove si utilizzano anche ingredienti a base di arachidi” o “di frutta a guscio”

SCHEMA DIETETICO PER ALLERGIA ALLE ARACHIDI