Targa Florio 1906-2006 Cronache di un Mito

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Gianfranco Mavaro Dario Lucchese Sergio Mavaro Targa Florio 1906 2006 da un idea di Pietro Rizzo cronache di un mito

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Targa Florio 1906-2006 Cronache di un Mito is a 225 pages book about the "oldest race in the world".

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Gianfranco Mavaro Dario LuccheseSergio Mavaro

Targa Florio1906 2006

da un idea di

Pietro Rizzo

cronache di un mito

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1906, 6 maggio - Alle sei del mattino dal retti lineo di Bonfornello parte la prima edizio ne. Alla gara, organizzata dal «Comitato per l’incremento delle feste e riunioni sportive», prendono parte

10 vetture che affrontano i tre giri del Grande Circuito delle Madonie.

Il primo vincitore è il piemontese Alessan dro Cagno su Itala, che si impone alla me dia di 46,8 km/h.

1909, 2 maggio - Le tribune vengono spostate in prossimità della Stazione di Cerda, La crisi del settore automobilistico ed il recen te terremoto di Messina (di-cembre 1908) fan no sì che la gara venga disputata solo da gentle-men siciliani.

1912, 25-26 maggio - La Targa Florio emi gra per la prima vol-ta. Per far conoscere la Sicilia e

per sensibilizzare l’opinione pub-blica sulla neces-sità di un piano stradale, Florio la fa disputare sul percorso del Giro di Sicilia di 1050 km. La gara, indet-ta con il patrocinio del quotidiano “L’Ora”, di pro prietà dei Florio, è vinta dall’inglese Cyril Snipe su Scat.

1915-1918 - La Targa non si disputa a causa della Prima Guerra Mondiale.

1919, 23 novembre - Per il ritorno sulle Ma-donie viene approntato un nuovo tracciato lungo 108 chilometri e denominato Medio Circuito delle Madonie.

1920, 24 ottobre - Na-sce Floriopoli. Vengono costruite delle moderne tri-bune in muratu ra in gra-do di ospitare anche tutti i servizi indispensabili per lo svolgimento della ga ra. Per un chilometro a valle e a monte del le Tribune la strada viene recintata con pa lizzate in legno i cui sostegni sono costituiti da eliche per idrovolanti della Aeronautica Ducrot, una delle industrie dei Florio.

Le tappe di una lunga storia

Caltavuturo

Scillato

Castellana

Petralia Soprana

Petralia Sottana

Polizzi Generosa

Geraci

Castelbuono

Isnello

Collesano

Cerda

Campofelice

Caltavuturo

ScillatoPolizzi Generosa

Collesano

Cerda

Campofelice

Il Grande Circuito

Il Medio Circuito

Palermo

Partinico Termini Imerese

CefalùTrapani

Marsala

Castelvetrano

Sciacca

Agrigento

Vittoria

Noto

Gela Siracusa

Catania

Taormina

MessinaPatti

Giro di Sicilia - 1050 km

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Gli scioperi contemporanei degli ope rai francesi e dei marittimi del-le Compagnie di navigazione, privano la pri ma edizione di otto delle 18 vetture iscritte. Anche se la maggior parte dei conduttori proviene d’oltre confine, l’in dustria italiana fa la sua bella figura con le cinque Itala di Ca-gno, Graziani, Rigal, Pope e De Caters e la solitaria Fiat di Vin cenzo Lan-cia, che apre le partenze alle sei in punto dal rettilineo di Bonfornello.

I dieci corridori si gettano con impeto sui quasi 150 chilometri che attraversano tutte le Madonie. Il tracciato è stato “vestrumitato” con fix per evitare che il pas saggio delle vetture sollevi polvere. I di spacci, che con cadenza regolare segnala no l’andamento della corsa, indicano Ca-gno dopo 50 chilometri già in vantaggio di due minuti nei confronti di Lan cia.

L’arrivo del primo pilota è segnalato da Campofelice di Roccella con un colpo di cannone. È Lan cia che passa per primo, ma Cagno, che è par-tito 20 minuti dopo, transita dopo 13 minuti. Il pilota dell’Itala è il primo leader, con quasi sette minuti di vantaggio su Lan cia e Bablot (Berliet). Con distacchi mag giori seguono Maurice Fournier (Bayard Clé ment), Ri-gal, Graziani, De Caters e Le Blon (Hotchkiss). Quest’ultimo ha a fianco la moglie, la prima don na che partecipa alla Targa Florio.

Il tem po ottenuto da Cagno in questa tornata iniziale è di 2h.50’10” e non sarà battuto nel prosieguo della gara. Pope - per la rottu ra di una canalizzazione della benzina - e Achille Fournier, uscito di strada, sono i primi due ritirati. Cagno è ancora in testa al termine del secondo giro. Rigal gli si è avvicinato ed ora lo insegue a circa 12 minuti, mentre al le sue spalle ha Graziani e Bablot. Una grave avaria al propulsore della sua Fiat mette fuori gara Lancia, che guadagna lentamente i box. Maurice Fournier deve procedere con prudenza per un’uscita di strada che gli ha provocato la piegatura dell’assale posteriore.

L’attacco previsto di Rigal alla prima posizione di Cagno non può però avere luogo per un imperdonabile errore dei mecca nici, i quali ver-sano acqua nel serbatoio al posto della benzina. Dello stesso inconve-niente è vittima Bablot. La corsa è così nelle mani delle Itala di Ca gno e Graziani, che precedono gli sfortu nati Bablot e Rigal. Fuori tempo massi-mo giungono, quindi, Le Blon e Maurice Four nier.

L’Itala di Alessandro Cagno apre l’Albo d’OroSulle polverose strade delle Madonie il pilota piemontese si impone a 46 km/h di media

1a 6 maggio 1906

190619066 maggio

Pochi mesi dopo la sfortunata partecipazione con una Fiat, Vincenzo Lancia fonde-rà la Casa che porta il suo nome e che ha la stessa anzianità della Targa Florio.

Alessandro Cagno ed il meccanico Moriondo al traguardo di Bonfornello. La loro Itala, mossa da un 4 cilindri di 7,5 litri, sarà in testa per tutti i tre giri della gara.

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Partenza: ore 6.00, con 10’ di distacco. Organizzatore: Comitato per l’incremento delle feste e riunioni sportive. Circuito: Grande Circuito Madonie, chilometri 148,823; percorso: Bonfornello, Cerda, Caltavuturo, Castellana, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collesano, Campofelice di Roccella, Bonfornello; distanza: 3 giri, chilometri 446,469. Vetture: gara aperta alle vetture da turismo. Il costo del telaio non deve superare il prezzo di lire 20.000 di vendita al pubblico. Il peso delle vetture non deve superare i 1.000 chilogrammi per quelle da lire 15.000 ed i 1.800 chilogrammi per quelle di costo compreso tra lire 15.000 e lire 20.000. Montepremi: lire 50.000. Media vincitore: km/h 46,800. Giro più veloce: Alessandro Cagno (Itala 24/40 HP) in 2h.50’10”, alla media di km/h 52,474.Partiti 10; arrivati 7; classificati 5; fuori tempo massimo 2.

La tranquilla operosità di Termini Imerese, cittadi-na a poco più di trenta chilometri da Palermo scelta da Vincenzo Florio per ospitare il quartier genera-le della prima Targa Florio, viene sconvolta dalla presenza di decine e decine di vetture. L’Hotel delle Terme, unica struttura alberghiera di tutta la zona, ospita i piloti ed i numerosi inviati delle agenzie di stampa e delle testate presenti. Tra queste il New York Herald, il Frankfurter Zeitung, Le Sports Modernes, e l’Illustration. Si registra il tutto esaurito anche per i garages, o meglio, per cantine e botteghe trasformate in animate officine. Il 4 maggio le cronache registra-no il primo incidente, senza gravi conseguenze, del-la storia della gara, occorso al francese Montard la cui vettura si impenna ricadendo al suolo.

1a

Classifica assoluta

1. Alessandro Cagno (Itala 24/40 HP) in 9h.32’22”0

2. Ettore Graziani (Itala 24/40 HP) a 43’05”2

3. Paul Bablot (Berliet 24/40 HP) a 47’43”2

4. Victor Rigal (Itala 24/40 HP) a 52’46”8

5. Pierre De Caters (Itala 24/40 HP) a 1h.06’04”2

La G

ara

Il rettilineo di partenza all’alba del 6 maggio. Si vedono schierate le vetture di Graziani (10), Rigal (9) e De Caters (8), protagoniste del successo dell’Itala.

Il belga Pierre De Caters transita sotto lo sguardo di due uomini armati. Furono 3000 i fanti mobilitati per la gara.

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Il clamore suscitato dalla prima riu scita edizione, ha calamitato sulla cor sa siciliana l’interesse dell’automobilismo europeo. Al via si contano 46 vetture, in rappresentanza di tutta l’industria conti nentale. Le favo-rite sono, ovviamente, le Case italiane e francesi, presenti in massa al-l’avvenimento. Ma al termine del giro iniziale, bisogna scen dere fino al sesto posto per rintracciare la Darracq di Wagner, preceduta dalla Fiat di Lancia, dall’Itala di Cagno, dall’Isotta Fraschini di Trucco e da Nazzaro e Minoia.

Il tem po di Lancia è inferiore al vecchio record di Cagno, che viene migliorato anche da altri sette piloti. Si ritirano Rigal ed il tedesco Hie-ronimus, che si ribalta prima di Ca stelbuono. Gli abbandoni sono già sette. Il regolare Nazzaro è l’unico a ripetere il tempo del primo giro, balzando al co mando. Wagner, più veloce in assoluto nella secon da tornata, lo tallona ad oltre tre minuti, precedendo Lancia, Duray (Lorraine Dietrich) e Cagno.

Dopo il passaggio da Petralia scompare anche Trucco, imitato a Castel buono da Opel.

Tutti temono l’attacco di Wagner alla vettura italiana, ma il pericolo sfuma ben presto per il suo ritiro prima di Caltavutu ro. Nazzaro viene in vitato a rallentare ed il compagno di squa dra Lancia gli copre agevol-mente le spalle, anche perché Duray, al pari di Cagno, è in grave difficol-tà per via degli pneumatici.

Il già considerevole successo dell’industria nazionale, è coronato dal terzo po sto dell’Itala di Fabry, autore di un veloce ultimo giro, che pre-cede sul traguar do Duray e Cagno, tra loro distaccati di soli 13’’.

Il progresso dell’automobile, con la vit toria di Nazzaro, fa un altro passo concreto in avanti. La media oraria del vincito re è nettamente superiore a quella del 1906 e ben 20 conduttori si classificano con un tempo inferiore a quello della pri ma edizione.

Fiat e Itala respingono l’attacco dei francesiTra quarantasei concorrenti Felice Nazzaro stabilisce i nuovi record

2a 21 aprile 1907

1907190721 aprile

È l’anno di Nazzaro, che vince anche il G.P. di Francia. Non brilla la stella di Cagno e l’Itala deve accontentarsi del terzo posto grazie alla rimonta del francese Fabry.

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Partenza: ore 5.40, con 3’ di distacco. Organizzatore: Comitato per l’incremento delle feste e riunioni sportive. Circuito: Grande Circuito Madonie, chilometri 148,823; percorso identico a quello del 1906: Bonfornello, Cerda, Caltavuturo, Castellana, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collesano, Campofelice di Roccella, Bonfornello; distanza: 3 giri, chilometri 446,469. Vetture: gara aperta a vetture con motori 4 cilindri, 4 tempi, con alesaggio tra 120 e 130 millimetri; vetture con motori 6 cilindri, 4 tempi, con alesaggio compreso tra 85 e 90 millimetri; vetture con motore tipo Gobron con alesaggio massimo 110 millimetri e corsa massima 200 millimetri. Peso: 1.000 chilogrammi per un alesaggio di 120 millimetri per cilindro. Per alesaggi superiori, e sino al massimo di 130 millimetri, le vetture devono pesare altri 20 chilogrammi per ogni millimetro in più. Per le 6 cilindri il peso base di 1.000 chilogrammi è aumentato di 40 chilogrammi per millimetro. Per i motori tipo Gobron il peso base di 1.000 chilogrammi per 102 millimetri di alesaggio è aumentato di 25 chilogrammi per ogni millimetro in più. Tassa iscrizione: lire 1.000. Montepremi: lire 30.000.Media vincitore: km/h 53,834. Giro più veloce: Vincenzo Lancia (Fiat 28/40 HP) in 2h.43’08”6, alla media di km/h 54,733.Partiti 46; arrivati 30; classificati 30.

Il pubblico risponde con entusiasmo al fascino della Targa, una gara giovane ma già evento di costume e cultura nel contesto della “bella epoque”. Dalla stazione ferroviaria di Palermo viene organizzata la partenza di numerosi convogli passeggeri diretti alla località di Bonfornello. Il prezzo del biglietto viene ridotto del 50 per cento, ma il viaggio dura quasi tre ore. Proprio nei pressi delle tribune, luogo di incontro della nobiltà, viene inoltre istituito un servizio di ristorazione gestito dal Caffè del Massimo. A scatenare il tripudio al traguardo è la vittoria del piemontese Felice Nazzaro, popolarissimo tra i siciliani per essere stato l’autista ed il meccanico personale di Vincenzo Florio. La Fiat e l’industria italiana trionfano e questo nonostante l’agguerrita concorrenza francese e tedesca.

2a

Classifica assoluta

1. Felice Nazzaro (Fiat 28/40 HP) in 8h.17’36”4

2. Vincenzo Lancia(Fiat 28/40 HP) a 11’53”0

3. Maurice Fabry(Itala 35/45 HP) a 15’11”2

4. Arthur Duray (Lorraine Dietrich 40 HP) a 21’26”0

5. Alessandro Cagno(Itala 35/45 HP) a 21’39”8

6. Fernand Gabriel (Lorraine Dietrich) a 22’09”8

7. Giuseppe Tamagni (Isotta Fraschini) a 24’09”2

8. Aldo Weillschott (Fiat ) a 25’16”0

9. Marc Sorel (Isotta Fraschini) a 34’34”2

10. Ferdinando Minoia(Isotta Fraschini) a 35’43”2

11. Garcet (Clément Bayard) a 36’04”6; 12. Maggioni (Züst 28/45 HP) a 42’31”; 13. Yson (Daimler) a 43’45”8; 14. Dureste (Gobron Brilliè) a 51’47”6; 15. Erle (Benz) a 53’39”2; 16. Gremo (Junior) a 56’02”; 17. Spamann (Benz) a 58’20”2; 18. Buzio (Diatto Clement) a 1h.02’29”; 19.Gaudermann (Clément Bayard) a 1h.11’24”; 20. Le Blon (Daimler) a 1h.13’55”8; 21. Conti (Züst) a 1h.20’19”; 22. Collinet (Clément Bayard) a 1h.21’40”2; 23. Gallina (Rapid) a 1h.32’33”6; 24. De Boiano (Benz) a 1h.35’32”2; 25. Da Zara (Züst) a 1h.41’17”2; 26. Hemery (Daimler) a 1h.58’39”; 27. Gastè (Radia) a 2h.15’48”6; 28. Marnier (Radia) a 2h.21’36”4; 29. Faure (Gobron) a 2h.59’39”2; 30. Pizzagalli (Rolland Pilain) a 3h.24’16”2.

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Vincenzo Lancia giunge secondo e realizza il giro più veloce, ma è poi frenato da problemi agli pneumatici. Wagner, qui a Petralia, era secondo prima del ritiro.

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1906Dopo un lungo viaggio sulle navi della flotta Florio & Rubattino, le vetture che parteciperanno alla prima edizione vengono sbarcate al porto di Palermo.

1907Dopo una parentesi siciliana come

“capo-garage” di Ignazio Florio, Felice Nazzaro torna a Torino, richiamato da Agnelli, che lo vuole come pilota

nella sua squadra. Il 1907 è l’anno delle sue grandi affermazioni: alla Targa

Florio aggiunge le vittorie nella Coppa dell’Imperatore, in Germania, e nel Gran Premio di Francia, a Dieppe.

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1907Gli echi della prima edizione richiamano ben quarantasei concorrenti. Nei box, sempre allestiti a Bonfornello, vengono poste sul terreno assi di legno per facilitare il lavoro dei meccanici, qui all’opera sulla Clement Bayard del francese Leon Collinet.

Matteo Ceirano, qui al volante della SPA da lui fondata, fa parte di una famiglia che ha scritto la storia dell’automobile in Italia agli albori del ventesimo secolo. Il nome dei fratelli Ceirano lo si trova legato ad almeno undici Case torinesi, fra le quali le più note furono l’Itala, la SCAT, la SPA, la Junior e la Rapid.1908

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La decisione della Commissione Spor tiva Automobilistica Italiana di ri durre la durata della corsa da dieci a ot to giri, rende agitata la vigilia della Tar ga del cinquantenario. A tale riduzione, comunicata appena sei giorni prima del la gara, si oppongono numerosi concor renti e, fra questi, la squadra della Ferra ri ed anche i commissari sportivi. Dopo aspre polemiche viene trovata una media zione: le vetture Sport avreb-bero corso sui dieci giri regolamentari, le Gran Turismo e le Turismo solo su otto. Una decisione inutile poiché, per concorrere ai premi della classifica assoluta, tutte le vetture proseguiranno sino al traguardo dei 720 chilometri.

A contendersi un’edizione così im portante sul profilo storico, sono in Sici lia anche la Porsche 1500 di Umberto Ma glioli e la Mercedes 300 Sl di Mortesen-von Trips, ma con poche speranze di contrastare il passo alla squadra Ferrari che sulle Rosse 3500 4 cilindri ha Castellotti-Collins e Gendebien-Herrmann. Per la Maserati c’è solo Piero Taruffi, men tre l’Osca schiera Cabianca sulla 1500 e Villore-si con una piccola 750 Sport. Le attese sono confermate dal primo respon so cronometri-co che dà Castellotti in van taggio di tre minu-ti su Cabianca e Ma glioli.

La Mercedes di von Trips scompare dalla scena, mentre Gendebien è in note vole ritar-do per un’uscita di strada. Ci si avvia verso la conclusione del se condo giro quando, sul rettilineo di Bon fornello, cede l’albero di tra-smissione del la Ferrari di Castellotti. Maglioli passa così al comando seguito ad una decina di secondi da Cabianca e dalle Maserati di Ta-ruffi e Scarlatti a quasi un minuto e mezzo. Al terzo giro Taruffi sferra il suo attacco e si porta a sette secondi dalla Porsche del pilota biellese, ma alla tornata suc cessiva deve fer-marsi a Caltavuturo per rifornirsi di benzina. La sua Maserati 3000 ha un serbatoio bucato

ed il vinci tore della 38a Targa Florio sarà costretto da quel momento in poi a numerose fer mate.

A metà gara Villoresi esce di stra da a causa di un cane e si ritira, raggiun gendo poi i box a piedi e sostituendo Ca bianca alla guida del-l’Osca che insegue la Porsche di Maglioli. Villoresi non risul ta, però, iscritto quale seconda guida e per tanto i commissari squalificano la vettu ra, che continua agevolmente la gara e termina al secondo posto. La fase finale non offre par ticolari emozioni: Maglioli procede crono-metricamente, mentre alle sue spalle, die tro Cabianca e Taruffi, è risalita la Fer rari di Gendebien, per soli due giri sosti tuito dal meno efficace Herrmann.

A Castellotti rimane la soddisfazione del giro più veloce, il primo, con parten za da fermo. Per la classifica finale si do vrà attendere il giorno successivo, quan do l’esclusione della brillante piccola Osca di Cabianca diverrà definitiva.

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Alla sua prima Targa, Gendebien deve guidare per nove dei dieci giri in programma.

La piccola Porsche di Maglioli beffa FerrariL’Osca di Cabianca, giunta seconda, squalificata per l’irregolare sosti tuzione del pilota

40a 10 giugno 1956

1956195610 giugno

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“Imprevista ma convincente”. Così viene commentata dalla rivista specializzata “Auto Italiana” la vittoria del-la Porsche di Maglioli.

Partenza: ore 9.00, con 30” di distacco per le vetture Turismo ed 1’ per le altre vetture.Organizzatore: Società Incremento Attività Sportive Turistiche Siciliane. Circuito: Piccolo Circuito Madonie, chilometri 72; percorso identico a quello del 1932: Floriopoli, Cerda, Caltavuturo, Scillato, Collesano, Campofelice di Roccella, Bonfornello, Cerda; distanza: 10 giri, chilometri 720. Vetture: gara aperta alle vetture Turismo, Gran Turismo e Sport. Non c’è obbligo di cambio pilota. Validità: gara valida per il Campionato Italiano Conduttori categoria Sport classe oltre 2000 c.c.. Montepremi: lire 14.000.000. Media vincitore: km/h 90,970. Giro più veloce: Eugenio Castellotti (Ferrari 860 Monza Spider Scaglietti) in 44’54”0, alla media di km/h 96,213. Chilometro lanciato: Franco Bordoni (Maserati 300 S) in 14”9, km/h 241,610.Partiti 50; arrivati 34; classificati 33; squalificati 1.

Qualche polemica movimenta la vigilia della Targa Florio edizione 1956; la Ferrari, infatti, aveva preparato le sue vetture per una gara di lunga durata e si oppone con grande veemenza alla proposta degli organizzatori di ridurre di due giri la corsa madonita. La decisione viene influenzata a favore dell’alto “comando” della Casa di Maranello, e la formula di gara viene mantenuta inalterata, ma la vittoria andrà egualmente alla Porsche. Proprio al volante di questo modello, la 550 di 1500 c.c. della Casa di Stoccarda, in quello stesso anno si accenderà il mito e si spegneranno i sogni, la carriera e la vita dell’attore americano James Dean. È anche l’anno del debutto di Olivier Gendebien: negli anni a seguire vincerà ben tre edizioni della “Florio”.

40a

Classifica assoluta

1. Umberto Maglioli (Porsche 550 A/1500 RS) in 7h.54’52”6

2. Piero Taruffi (Maserati 300 S) km 697,582

3. Gendebien-Herrmann (Ferrari 860 Monza) km 688,914

4. Scarlatti-Manzini (Maserati A6 GCS/53) km 659,855

5. Bordoni-Carini (Maserati 300 S) km 651,576

6. Pottino-Ravetto (Maserati 300 S)

km 647,975a 1 giro

7. Zampiero-Sacchiero (Mercedes 300 SL)

km 644,374a 1 giro

8. Aldo Pedini (Maserati A6 GCS/53)

km 632,421a 1 giro

9. Cestelli Guidi-G. Musso(Mercedes 300 SL)

km 627,987a 1 giro

10. Arezzo-Alterio (Fiat 8V)

km 624,849a 1 giro

11. Tagliavia-Santonocito (Osca 1100) km 617,625, a 1 giro; 12. Garavaglia-Gramegna (Maserati 1500) km 611,839, a 1 giro; 13. Sbordone (Osca 1100 Spider Morelli) km 608,655, a 1 giro; 14. “Ivanhoe” (Alfa Romeo Giulietta) km 608,131, a 1 giro; 15. Piccolo-Gugliotta (Giaur 750) km 607,915, a 1 giro; 16. Rotolo-Allotta (Osca 1100) km 603,627, a 1 giro; 17. Perrella-Sorrentino (Maserati 1500) km 599,179, a 1 giro; 18. Querci-Pelloni (Alfa Romeo 1900 TI) km 597,889, a 1 giro; 19. Maggiorelli-Maggiorelli (Fiat 8V) km 576,860, a 1 giro; 20. Margulies-Piper (Jaguar C-Type) km 576,348, a 1 giro; 21. Coco-Sabbia (Fiat 1100) km 575,740, a 2 giri; 22. Sirchia-Di Pasquale (Giaur 750) km 574,595, a 2 giri; 23. Garufi-Santonocito (Alfa Romeo Giulietta) km 569,326, a 2 giri; 24. Scaletta-Ghitti (Alfa Romeo) km 563,692, a 2 giri; 25. Taormina-Tacci (Alfa Romeo 1900 TI) km 561,545, a 2 giri; 26. Franzitta-Masacci (Fiat 1100 TV) km 559,405, a 2 giri; 27. Cucinotta (Maserati 2000) km 557,826, a 2 giri; 28. Di Salvo-Picone (Raor Fiat 1100) km 552,887, a 2 giri; 29. Mentesana-Dagnino (Fiat 1100 TV) km 542,151, a 2 giri; 30. Fondi-Bellomare (Fiat Fondi 750) km 524,811, a 2 giri; 31. De Roberto-Fiordelisi (Stanguellini 1100) km 501,967, a 3 giri; 32. Dari (Alfa Romeo 1900 TI) km 492,129, a 3 giri; 33. Boffa-Maresca (Lancia Aurelia 2500).

N.B. Agli effetti della classifica, la gara si ritiene conclusa subito dopo l’arrivo del primo. Per gli altri viene conteggiata la distanza percorsa.

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Il 15 maggio del 1977 sarà ricordato come uno dei giorni più tristi della Targa Florio. La sua lenta agonia di cor sa di velocità che tenta di resistere ana cronisticamente alla logica evoluzione delle vetture ha una brusca interruzione poco dopo la conclusione del quarto gi ro di gara. L’Osella del pilota marchi giano Gabriele Ciuti, che in quel momen to procedeva senza il cofano posteriore ed in ritardo, urta un terrapieno alla fine del rettilineo di Bonfornello e, rimbalzan do, falcia quattro spet-tatori, uccidendo ne due. La sbandata fatale viene attribuita all’incauto attraversamento della sede stradale da parte degli stessi spettatori. Ciuti viene trasporta to in gravi condizioni alle Tribune da un concorrente e poi a Palermo.

La corsa viene sospesa. Sul Piccolo Circuito delle Madonie cala de-finitivamente il sipario. L’incidente ha il suo prologo nel pri mo giro, quando Ciuti si gira sull’asfalto reso viscido da una leggera pioggia ca-duta nella mattinata. Arrivato ai box con il co fano sbilenco lo fa quindi eliminare comple tamente riprendendo in queste condizio ni la gara. Al termine di questo giro i lea der sono Restivo-“Apache” (Chevron) con meno di dieci secondi di vantaggio sull’O sella di “Amphicar”-Virgilio e circa venti su Schon-Pianta.

Dopo 144 chilometri di corsa la situa zione rimane immutata, ma alla conclu sione del terzo giro, “Amphicar” balza al comando con un margi-ne di oltre due mi nuti e mezzo su Schon e di quasi quattro su “Apache”.

Moreschi, Agazzotti e Ana stasio seguono con distacchi superio-ri ai sei minuti. Virgilio, che ha rilevato “Am phicar” alla guida dell’Osella di testa, si ferma, però, poco dopo Scillato con un se miasse fuori uso. Schon-Pian-ta retroce dono in terza posizio-ne alle spalle di “Apache” che guida la corsa con un mi nuto e mezzo di vantaggio su Ana-stasio- De Bartoli. Siamo alla conclusione del fatidico quarto giro. Mentre i leader affrontano per la quinta volta i settantadue chilometri del Pic colo Circuito sul rettilineo di Bonfornel lo si sta compiendo la tragedia.

Per or ganizzare i soccorsi viene dato lo stop al la gara. La classifica dopo quattro giri di-venta quella definitiva.

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Dopo un secondo ed un terzo posto nelle ultime tre edizioni, Raffaele Restivo ed “Apache” colgono una vittoria che sa di amaro.

Cala il sipario sul Piccolo CircuitoL’Osella PA5 del marchigiano Gabriele Ciuti falcia ed uccide due spettatori

61a 15 maggio 1977

1977197715 maggio

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145

Solo quarta l’auto più potente, la Chevron 3000 condotta da due specialisti delle cronoscalate, Nesti e Grimaldi.

Partenza: ore 9.00. Organizzatore: Automobile Club di Palermo. Circuito: Piccolo Circuito Madonie, chilometri 72; percorso identico a quello del 1932: Floriopoli, Cerda, Caltavuturo, Scillato, Collesano, Campofelice di Roccella, Bonfornello, Cerda; distanza: 8 giri, chilometri 576. Vetture: gara aperta alle vetture Turismo (Gruppo 2), Gran Turismo (Gruppo 4), Silhouette (Gruppo 5) e Sport (Gruppo 6). Validità: gara valida per il Campionato Italiano di Velocità Gruppi 4 e 6. Tassa iscrizione: lire 15.000 (Gruppo 2); lire 18.000 (Gruppo 4); lire 20.000 (Gruppo 5); lire 24.000 (Gruppo 6). Montepremi: lire 6.000.000. Media vincitore: km/h 107,140. Giro più veloce: “Amphicar” (Osella PA5 2000) in 37’06”0, alla media di 116,442 km/h.La gara è stata sospesa al quarto giro a causa del grave incidente avvenuto al concorrente Ciuti; la classifica è stata pertanto stilata al termine di questa tornata.Partiti 64; arrivati 50; classificati 50; non classificati 7; ritirati 7.

Il tragico incidente dell’Osella condotta da Ciuti lascia un segno di profondo sgomento e provoca tensione tra il pubblico ed i partecipanti. Ciuti è trasportato ai box dalla Fiat 124 del pilota Nicola Gitto. Le Forze dell’Ordine non riescono a gestire la delicata situazione e, nel trambusto generale, la pilotessa Anna Cambiaghi viene arrestata insieme ad un meccanico, subito rilasciati per l’intervento dell’avvocato Nino Sansone, presidente dell’Automobile Club. Palermo. La sospensione della gara consegna il successo a Raffaele Restivo, figlio dell’ex presidente della Regione Siciliana e Ministro degli Interni, e ad “Apache”, il cui pseudonimo cela la vera identità di Alfonso Merendino, che diverrà il “capostipite” di

una generazione da corsa, con i figli Francesco e Michele che saranno protagonisti di alcune edizioni della Targa Florio Autostoriche.

61a

Classifica assoluta

1. Raffaele Restivo“Apache” (Chevron B 36-BMW )

in 2h.41’17”0

2. Anastasio-De Bartoli (Osella PA5 1300) a 1’33”4

3. Schon-Pianta (Osella PA5 2000) a 1’39”1

4. Nesti-Grimaldi (Chevron 3000) a 2’49”6

5. Barraja-Agazzotti (Porsche Carrera) a 7’33”1

6. Rubino-Carrotta (Renault Alpine A110) a 10’57”3

7. Moreschi-“Pam”(Porsche Carrera) a 12’45”4

8. “Ivan”-“Cucè” (Renault Alpine A110) a 16’34’”7

9. Giulio Pucci-Vigneri (Alfa Romeo GTV) a 23’14”3

10. Vintaloro-Runfola (Lancia Stratos) a 23’29”4

11. Gitto-Tramontana (Fiat 124 Abarth) a 24’20”8; 12. De Luca-Savona (Volkswagen Scirocco GTI) a 24’42”6; 13. Virzì-“Frank McBoden” (Lancia Stratos) a 30’52”2; 14. “Amphicar”-Virgilio (Osella PA5 2000) a 1 giro; 15. Spatafora-Gravina (Chevron 1600) a 1 giro; 16. Cammarata-Barba (Volkswagen Golf GTI) a 1 giro; 17. “Amerix”-Cappello (Renault Alpine A110) a 1 giro; 18. Veninata-Cilia (Chevron 2000) a 1 giro; 19. Comito-Semilia (Porsche Carrera) a 1 giro; 20. Caruso-Russo (Alfa Romeo GTV) a 1 giro; 21. Bellavia-Casiglia (Volkswagen Scirocco) a 1 giro; 22. Rizzuto-Messina (Porsche) a 1 giro; 23. Lo Jacono-Gattuccio (Fiat 124 Abarth) a 1 giro; 24. Bruno-Di Maria (Lancia Fulvia HF) a 1 giro; 25. Pezzino-“Robrix” (Lancia Stratos) a 1 giro; 26. Piraino-Traina (BMW 2002 TI)a 1 giro; 27. Garaffa-“Isidoro” (Lancia Fulvia HF) a 1 giro; 28. Lucà-Trapani (Opel Commodore) a 1 giro; 30. Stancampiano-Messina (Fiat 124 Abarth) a 1 giro; 31. Prestianni-Mazzola (Fiat 124 Abarth) a 1 giro; 32. Daverio-Galmozzi (Renault Alpine A110) a 1 giro; 33. Lo Jacono-Mantia (Fiat 124 Abarth) a 1 giro; 34. Pennisi-“Franco” (Fiat 124 Abarth) a 1 giro; 35. D’Amico-Brucia (Alfa Romeo GTV) a 1 giro; 36. Picone-Di Buono (Lancia Fulvia HF) a 1 giro; 37. Ruggirello-Chini (Dallara 1300) a 1 giro; 38. “Day Cruiser”-“El Cordobes” (Fiat X1/9) a 1 giro; 39. Ramirez-Ramirez (Alfa Romeo GTV) a 1 giro; 40. Maggio-Leo (Opel Manta) a 1 giro; 41. Petrolà-Federico (Lancia Fulvia HF) a 1 giro; 42. “Jodolmar”-Farina (Alfa Romeo GTV) a 1 giro; 43. Maurici-Fodale (Dallara 1000) a 1 giro; 44. Pastorello-Pastorello (Porsche) a 1 giro; 45. Sabato-Greco (Alfa Romeo GTV) a 1 giro; 46. Russo-Dispenza (Alfa Romeo GTV) a 1 giro; 47. Ciuti-Scattoni (Osella PA5 2000) a 2 giri; 48. Gallo-“Pibo” (Osella PA5 1300) a 2 giri; 49. Triboldi-Pasolini (Renault Alpine A110) a 2 giri; 50. Chiappisi-Messina (Opel Ascona) a 2 giri.

La G

ara

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148

1970Condurre alla Targa un

“mostro” con un motore cinque litri come la Ferrari 512 S è quasi impresa impossibile.

Non per Ignazio Giunti e Nino Vaccarella, che nonostante

la fatica, le mani piagate ed il maggior numero di

rifornimenti necessari rispetto alle agili Porsche, riescono ad

aggiudicarsi il terzo posto.

1969

1969Sulla Porsche 908/2 di Elford-Maglioli sono evidenti i segni

dell’urto con la vettura di “Nanni”-Giunti. Nonostante il “fattaccio”, Elford riesce ad abbassare di quasi un minuto

il tempo record sul giro, da lui stesso detenuto.

Col quinto posto, Pinto-Alberti salvano l’onore della Casa del Biscione, che aveva perso dopo sei giri le altre “33” schierate per Vaccarella-De Adamich, Casoni e Giunti-“Nanni”.

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19701971

1971Una Targa non si conclude mai con l’abbassarsi della bandiera a scacchi. Pochi giorni dopo la sua vittoria con l’Alfa Romeo 33, Nino Vaccarella viene festeggiato dagli amici di Collesano e portato in trionfo per le strade del piccolo centro madonita attraversato dalla gara.

Il nome del piccolo finlandese Leo Kinnunen, compagno di Pedro Rodriguez, rimarrà nella storia della Targa Florio grazie al fantastico ultimo giro record in 33’36”0 ad oltre 128 km/h di media.

Una vettura Sport alle prese con una Gran Turismo. Una scena frequente alla Targa, spesso costata cara a tanti piloti in lizza per la vittoria. Quella ritratta a Collesano, nel sorpasso di una Lancia Fulvia, è l’Abarth 1000 di Barone-Campanini.

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Con la 62a edizione si apre il nuovo capitolo della Targa in versione rally, sancendo il definitivo matrimonio tra la “vecchia signora” ed il gio-vane Rally di Sicilia nato nel 1972. Il maltempo, calato come una scure sulla parte finale della gara, è il pro tagonista della prima edizione del nuovo corso. Gli organizzatori, presi alla sprovvista dalla neve e dalla pioggia che paralizzano i servizi della gara nelle zone più alte delle Ma-donie, sono costretti ad annullare cinque delle ventitre Prove Spe ciali in programma.

Nella migliore tradizione della Targa la gara si rileva durissima e so-lamente quaran tuno equipaggi giungono a Cefalù, nuovo quartier gene-rale della corsa. La vittoria, peraltro scontata, va alla Lancia Stratos della coppia Carello- Perissinot, che si aggiudicano tredici delle diciotto Prove Speciali regolarmente disputate. La Lancia vince così, per la settima vol-ta consecutiva, il Rally di Sicilia e per la sesta volta la Targa Florio.

La prima frazione vede ben presto uscire di scena le Opel di Or-mezzano, Tognana e Zan donà, la Stratos di Bettega, finito fuori strada, e l’attesa Ferrari 308 Gtb di Liviero, al de butto nei rallies e testimone del ritorno del “Cavallino” sulle strade della “Florio”. Carello, in tutta scioltezza, sotto il pri mo traguardo di Cefalù ha già più di due minuti di vantaggio sulla Fiat 131 di “To ny” Fassina, con la frizione in disordi ne, quindi Pittoni (Lancia Stratos), Pre gliasco (Alfetta Gtv) e Vudafieri (Lan-cia Stratos).

La seconda tappa è una sequenza di colpi di scena. “Tony” rompe subito il differenziale della sua 131 Abarth e nel giro di due prove tra la pioggia e la neb bia spariscono, fuori strada, anche Pit toni e Preglia-sco che avevano rilevato in successione la seconda posizione. La piazza d’onore sembra proprio es sere stregata, ma quando è il suo turno ad occuparla, Vudafieri tira i remi in bar ca e conclude tranquillamente alle spalle di Carello e davanti alla 131 Abarth di Pasetti. Le Opel Kadett Gte di Cerrato e Lo renzelli, quarta e quinta, vincono rispet tivamente il Grup-po 1 ed il Gruppo 2. Nella gara riservata al Campionato pro mozionale Autobianchi A 112, le cui vet ture prendono parte soltanto alla seconda tappa, si impone il giovane Fabrizio Tabaton.

152

La Fiat 131 Abarth di Tony-Mannini al via da Piazza Politeama.

Carello passeggia nel la prima Targa RallyLa Lancia Stratos del piemontese si aggiudica una gara tormentanta dalla neve e dalla pioggia

62a 23-25 marzo 1978

1978197823-25 marzo

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Con la vittoria di Carello, la Stratos è l’unica auto ad aver vinto la Targa come gara di velocità e come rally.

Partenza: prima tappa, 23 marzo, ore 21.01; seconda tappa, 24 marzo, ore 19.01. Organizzatore: Automobile Club di Palermo. Percorso: 2 tappe, 23 Prove Speciali (disputate 18); distanza: chilometri 980. Vetture: gara aperta alle vetture Turismo di Serie (Gruppo 1), Turismo (Gruppo 2), Gran Turismo di Serie (Gruppo 3), Gran Turismo (Gruppo 4). Validità: gara valida per il Campionato Europeo Conduttori (coefficiente 2), per il Campionato Italiano Rallies Internazionali (coefficiente 3) e per il Campionato Autobianchi A112 70Hp. Tassa iscrizione: lire 120.000. Montepremi: lire 15.000.000.Iscritti 129; partiti 105; arrivati 41; classificati 62; ritirati 42; squalificati 1.

Quella del 1978 è un’edizione parecchio “movimentata”. Le poco clementi condizioni atmosfe-riche durante la seconda tappa, accompagnano di buon grado alcuni ritardi organizzativi. Cominciando dalla partenza che viene data mezzora oltre quanto previsto dal programma uf-ficiale: motivo di questo grave contrattempo è la mancata tempestiva consegna delle tabelle di marcia alla partenza di Cefalù. Ma non è tutto: sono ben tre le Prove Speciali annullate (quelle di Santa Lucia, Munciarrati e Gibilmanna) a causa di gravi problemi di congestione del traffico e della “latitanza” di alcuni ufficiali di gara e cronometristi, che mancano addirittura di presen-tarsi presso le rispettive postazioni. Anche le verifiche si erano svolte in un contesto di confusione generale, questa volta determinata dall’arrivo in extremis di alcune vetture per il maltempo che aveva provocato disagi ai traghetti sulla rotta per il porto di Palermo.

62a

Classifica assoluta

1. Tony CarelloMaurizio Perissinot (Lancia Stratos)

in 4h.18’46”

2. Vudafieri-De Antoni (Lancia Stratos) a 7’58”

3. Pasetti-Barban (Fiat 131 Abarth) a 12’47”

4. Cerrato-Guizzardi (Opel Kadett GTE) a 13’10”

5. Lorenzelli-Tuccini (Opel Kadett GTE) a 22’02”

6. Anna Cambiaghi-Meli (Lancia Stratos) a 23’35”

7. Dean-Dean(Ford Escort RS) a 24’33”

8. Presotto-Sghedoni (Ford Escort RS) a 28’20”

9. Cappelli-Boggio (Opel Ascona) a 28’31”

10. Gerbino-Cresto (Opel Kadett GTE) a 34’33”

11. Bordonaro-Bertolini (Volkswagen Golf GTI) a 40’55”; 12. “Popsy Pop”-Ceraolo (Opel Kadett GTE) a 42’20”; 13. Montalto-Donato (Alfa Romeo GTV) a 43’32”; 14. Pons-Zappia (Opel Kadett GTE) a 44’43”; 15. De Luca-Varvaro (Volkswagen Golf GTI) a 48’23”; 16. Picciurro-Pollara (Opel Commodore GSE) a 49’09”; 17. Giallombardo-Valenziano (Lancia Fulvia HF) a 51’33”; 18. Dell’Aria-Luna (Fiat X1/9) a 54’14”; 19. “Hirrera”-Saladino (Opel Ascona) a 58’37”; 20. Pucci-Minolfi (Alfasud TI) a 1h.09’17”; 21. Puglisi-Inga (Alfa Romeo GTV) a 1h.10’35”; 22. Mazzola-Cushera (Fiat 124 Rally) a 1h.22’24”; 23. Moro-Girardi (Simca Rally 2) a 1h.22’45”; 24. Caccamisi-Abate (Fiat 128) a 1h.35’12”; 25. Giliberto-Picone (Volkswagen Golf GTI) a 1h.35’27”; 26. D’Amico-Mazzola (Alfa Romeo GTV) a 1h.38’18”; 27. Allegra-Cinà (Lancia Fulvia HF) a 2h.10’01”; 28. Lo Jacono-Carrotta (Autobianchi A112) a 4h.54’09”; 29. Priulla-Pivetti (Opel Kadett GTE) a 5h.29’18”; 30. Bellanca-Li Pira (Fiat X1/9) a 5h.30’50”; 31. Restivo-Marino (Volkswagen Golf GTI) a 5h.32’15”; 32. Casano-“Steno” a 5h.34’03” (Opel Kadett GTE); 33. Donato-Cavallaro (Simca Rally 2) a 6h.00’57”; 34. Parlavecchio-Villa (Fiat 127) a 6h.14’18”; 35. Maggio-Leo (Fiat 127) 6h.26’13”; 36. Lipari-Lipari (Simca Rally 2) a 6h.27’07”; 37. Palma-Avorio (Volkswagen Golf GTI) a 6h.28’01”; 38. “Joker”-“Che” (Alfa Romeo GTV) a 6h.28’39”; 39. Rizzo-Nicolai (Fiat 124) a 6h.33’45”; 40. Bortolotti-Musumeci (Ford Escort RS) a 6h.36’46”; 41. Ghelfi-Isidoro (Fiat 127) a 6h.39’57”; 42. Pennica-Di Falco (Fiat 127) a 6h.43’23”; 43. Anello-Messina (Autobianchi A112) a 6h.55’01”; 44. Bottoni-Villano (Simca Rally 2) a 6h.55’16”; 45. Cicero-Ranzino (Autobianchi A112); 46. Martinez-Crisà (Fiat 128) a 6h.58’14”; 47. Catalano-“Halifax” (Fiat 124) a 7h.01’06”; 48. Giannola-Sciortino (Simca Rally 2) a 7h.12’39”; 49. Borriello-Leoncavallo (Porsche Carrera) a 7h.20’36”; 50. Attardi-Russo (Fiat 124 Rally) a 7h.24’11”; 51. Vitale-Costanza (Simca Rally

2) a 7h.24’35”; 52. Agozzino-Capraro (Peugeot 104 ZS) a 7h.29’49”; 53. Barone-De Franchis (Fiat 128) a 7h.33’57”; 54. Pregliasco-Reisoli (Alfa Romeo Alfetta GTV) a 7h.35’14”; 55. D’Angelo-Tagliavia (Opel Kadett GTE) a 7h.46’30”; 56. Gioia-Calabrese (Autobianchi A112) a 8h.21’44”; 57. “Tony”-Scabini (Fiat 131 Abarth) a 9h.06’55”; 58. Pittoni-Vittadello (Lancia Stratos) a 9h.07’07”; 59. Teresi-Rizzo (Fiat 128) a 10h.23’06”; 60. Giambanco-Fiorelli (Fiat 124 Sport) a 10h.23’06”; 61. Arena-Rossitto (Fiat 124 Rally) a 14h.14’34”; 62. Mentesana-Modica (Audi 80 GTE) a 14h.19’18”.

La G

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Con un parco partenti che non si vedeva da decenni, la Targa Florio festeggia nel più degno dei modi il suo centenario. Al ritorno della Fiat con la nuova Punto Super 2000 rispondono le Case giapponesi con una massiccia presenza: Subaru si schiera con Longhi, Aghini e Cantamessa e la Mitsubishi con Travaglia, Cunico, Dallavilla, Ratiglia ed il rinforzo dei locali Riolo e Guagliardo. Nella S1600 scendono in lizza la Renault Clio di Bizzarri, la Peugeot 206 di Rossetti e le Citroën C2 di Chentre e Mogavero. Dopo la cerimonia di partenza da Piazza Politeama, dove il pubblico non fa mancare il suo tradizionale e caloroso abbraccio, la gara vera scatta all’alba del 6 maggio, esattamente come cento anni fa. Inaspettatamente sulle Madonie fanno capolino densi nuvoloni che sca-ricano la pioggia soprattutto durante la prima prova di Montemaggiore, dove un trio di Mitsubishi (Dallavilla-Cunico-Riolo) stacca Andreucci, mentre finiscono lontanissimi Aghini, Travaglia e Cantamessa. Sul tratto successivo, sull’asciutto, Andreucci vince e saluta tutti: nessuno avrà la forza e la costanza per proporre una reazione, dando vita soltanto ad un

continuo cambiamento delle posizioni a ridosso della prima. Così la ter-za prova è vinta da un sorprendente Guagliardo e la successiva dalla 206 S1600 di Rossetti, mentre Andreucci resta al comando ed incrementa il vantaggio aggiudicandosi le restanti quattro prove della prima tappa. Cunico, dall’alto della sua esperienza, riesce a mantenersi al secondo po-sto, ma è incalzato da Longhi, che ha superato Riolo, in calo sul finire di tappa così come Guagliardo. A metà gara Andreucci ha già un margine di 46” su Cunico e 54” su Longhi, seguito da Aghini, Bizzarri e Dallavilla. Settima è l’altra Punto S2000 di Navarra. La seconda tappa, alla quale sono ammesse, con penalizzazione, anche le vetture ritirate nel corso della prima, non inizia bene per Travaglia, che non riesce ad avviare in tempo la sua Mitsubishi, pagando 12’ al primo controllo. Rossetti torna alla ribalta vincendo la prima e la terza prova della giornata, ma nella seconda tocca col posteriore e perde 5’. Nella stessa gioiscono Trava-glia, per il primo successo, e Longhi, per aver superato Cunico, mentre abbandona Riolo a causa di una foratura. A due prove dal termine sol-

tanto Andreucci e Longhi possono considerarsi tranquilli; per il terzo posto lottano racchiusi in 11” Cu-nico, Bizzarri e Navarra. Tutto si decide sull’ultimo passaggio della “Santa Lucia”: Cunico fa un dritto e fora, Navarra vince la prova e si porta così sul podio scavalcando Bizzarri, dietro al quale si classifica Guagliardo grazie al sorpasso finale su Dallavilla.

212

Paolo Andreucci fa Grande la Fiat PuntoSubaru e Mitsubishi si arrendono alla nuova Super 2000

90a 5-7 maggio 2006

220620065-7 maggio

Dopo Cunico e Cerrato, è Paolo Andreuc-ci il nuovo “re” della Targa-Rally. La nuo-va Fiat Punto Super 2000, nelle sue mani si conferma imbattibile sull’asfalto.

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Partenza: cerimonia di Partenza (Palermo - Piazza Politeama), 5 maggio, ore 21,01; prima tappa (Termini Imerese - stabilimento Fiat-Lancia), 6 maggio, ore 7,31; seconda tappa (Termini Imerese - stabilimento Fiat-Lancia), 7 maggio, ore 8,25.Organizzatore: Automobile Club di Palermo.Percorso: 2 tappe, 12 prove speciali (chilometri 189,520); distanza chilometri 428,400.Vetture: gara aperta alle vetture Produzione (Gruppo N), Turismo (Gruppo A) e Kit Car (1400-1600 c.c.).Validità: gara valida per il Campionato Italiano Rally e per la Fia European Rally Cup South-West (coefficiente 2).Tassa iscrizione: € 1.020,00 fino a 1400 c.c.; € 1.440,00 oltre 1400 c.c..Iscritti 105; partiti 94; arrivati 60; classificati 60.

90a

La G

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Classifica assoluta

1. Paolo Andreucci Anna Andreussi (Fiat Abarth Super 2000)

in 1h.55’13”9

2. Longhi-Imerito (Subaru Impreza STI) a 1’13”2

3. Navarra-D’Amore (Fiat Abarth Super 2000) a 1’31”3

4. Bizzarri-Bosi (Renault Clio S1600) a 1’34”4

5. Guagliardo-Consiglio (Mitsubishi Lancer Evo VIII) a 2’00”7

6. Dallavilla-Vernuccio (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 2’04”2

7. Aghini-Cerrai (Subaru Impreza STI) a 2’25”2

8. Chentre-Canton (Citroën C2 S1600) a 2’28”9

9. Cantamessa-Biondi (Subaru Impreza STI) a 2’48”5

10. Medici-Cicognini (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 2’50”4

11. Sottile-Mari (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 3’23”2; 12. Ratiglia-Zanella (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 3’47”0; 13. Perego-De Luis (Subaru Impreza STI) a 4’20”7; 14. Colombini-Guglielmini (Subaru Impreza STI) a 4’48”0; 15. Cunico-Pirollo (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 5’32”6; 16. Laganà-Guzzardi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 5’55”2; 17. Di Miceli-Delle Vedove (Mitsubishi Lancer Evo VIII) a 6’15”0; 18. Parisi-Tuminello (Renault Clio Williams) a 6’24”7; 19. Rossetti-Chiarcossi (Peugeot 206 RC S1600) a 7’05”6; 20. Plano-”Davis” (Mitsubishi Lancer Evo VIII) a 7’17”2; 21. Galipò-Merendino (Renault Clio S1600) a 7’20”8; 22. Manfrinato-Pisano (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 7’28”8; 23. Lunardi-Ranno (Peugeot 206 RC) a 7’59”4; 24. Mistretta-Angileri (Renault Clio RS Light) a 8’06”6; 25. Perico-Carrara (Subaru Impreza STI) a 8’45”1; 26. Pelassa-Mancini (Peugeot 206 RC) a 10’31”6; 27. Calandrino-Melia (Renault Clio RS) a 10’41”6; 28. Granata-Chambeyront (Subaru Impreza STI) a 11’01”; 29. Sicilia-Cambria (Mitsubishi Lancer Evo VIII) a 11’15”5; 30. Guerra-Barreca (Renault Clio RS Light) a 11’26”1; 31. Bertolotti-Arena (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 11’39”6; 32. Mogavero-Arcidiacono (Citroën C2 S1600) a 12’17”3; 33. Pascale-Forlini (Peugeot 206 RC) a 12’34”6; 34. Provenza-Glorioso (Peugeot 206 RC) a 12’44”3; 35. Insarauto-Eucaliptus (Renault Clio Williams) a 13’40”2; 36. Bruno-Amato (Opel Astra GSI) a 13’45”6; 37. Sottile-“Krilù” (Peugeot

306 Rally) a 15’07”9; 38. Cologgi-Pizzuti (Peugeot 206 RC) a 16’04”6; 39. Capraro-Gelardi (Renault Clio Williams) a 17’10”1; 40. Mazzola-Giannone (Peugeot 106 Rally) a 17’36”4; 41. Maffessoli-Mazzoli (Citroën C2) a 20’00”4; 42. Amendolia-Venuti (Mitsubishi Lancer Evo VI) a 20’27”2; 43. Tripolino-Saporito (Mg 105 ZR) a 20’36”2; 44. Di Giorgio F.-Di Giorgio G. (Renault Clio RS Light) a 20’47”1; 45. Vitrano-Pugliese (Peugeot 106 Rally) a 22’08”8; 46. Iacuzzi-Mazzola (Peugeot 106 Rally) a 22’55”2; 47. Manzella-Durante (Peugeot 106 Rally) a 24’22”7; 48. Galfano-Pittella (Fiat Uno Turbo) a 24’27”4; 49. Fertitta-Fertitta (Peugeot 106 Rally) a 24’50”0; 50. Lo Scrudato-Gibella (Peugeot Rally) a 27’36”7; 51. Romano-Speciale (Honda Civic Type R) a 29’15”3; 52. Capraro-Catalano (Peugeot 106 Rally) a 29’55”8; 53. Di Palermo-Felicetti (Opel Astra OPC) a 30’12”3; 54. Spata-Nicchi (Renault Clio Williams) a 30’36”1; 55. Martino-Martino (Peugeot 106 Rally) a 31’22”3; 56. Zafonti-Zafonti (Citroën Saxo VTS) a 34’53”3; 57. Candela-Porrovecchio (Peugeot 106 Rally) a 46’06”5; 58. Scannella-Impero Grasso (Peugeot 106 Rally) a 46’32”2; 59. Li Fonti-Vasco (Opel Astra GSI) a 48’46”6; 60. Rizzuto-Aiello (Opel Corsa GSI) a 48’48”7.

Partito guardingo, Piero Longhi sfruttando la sua esperienza sulle strade della Targa, ottiene alla fine il miglior risultato possibile per la sua Subaru Sti.

Eccellente la prestazione di Domenico Guagliardo, che risulta il migliore dei siciliani e dei piloti Mitsubishi.

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Edizione Anno Percorso Km Vincitore Vettura1 1906 Grande Circuito 446,469 Alessandro Cagno Itala 35/40 HP2 1907 Grande Circuito 446,469 Felice Nazzaro Fiat 28/40 HP3 1908 Grande Circuito 446,469 Vincenzo Trucco Isotta Fraschini4 1909 Grande Circuito 148,823 Francesco Ciuppa Spa 28/405 1910 Grande Circuito 297,646 Tullio Cariolato Franco6 1911 Grande Circuito 446,469 Ernesto Ceirano Scat7 1912 Giro di Sicilia 1050 Snipe-Pedrini Scat8 1913 Giro di Sicilia 1050 Felice Nazzaro Nazzaro Tipo 29 1914 Giro di Sicilia 1050 Ernesto Ceirano Scat10 1919 Medio Circuito 432 Andrè Boillot Peugeot L2511 1920 Medio Circuito 432 Guido Meregalli Nazzaro GP12 1921 Medio Circuito 432 Giulio Masetti Fiat Grand Prix 191413 1922 Medio Circuito 432 Giulio Masetti Mercedes G.P. 450014 1923 Medio Circuito 432 Ugo Sivocci Alfa Romeo RL TF15 1924 Medio Circuito 432 Christian Werner Mercedes 200016 1925 Medio Circuito 540 Bartolomeo Costantini Bugatti Type 3517 1926 Medio Circuito 540 Bartolomeo Costantini Bugatti Type 35 T18 1927 Medio Circuito 540 Emilio Materassi Bugatti Type 35 C19 1928 Medio Circuito 540 Albert Divo Bugatti Type 35 TC20 1929 Medio Circuito 540 Albert Divo Bugatti Type 35 TC21 1930 Medio Circuito 540 Achille Varzi Alfa Romeo P222 1931 Grande Circuito 595,264 Tazio Nuvolari Alfa Romeo 8C 230023 1932 Piccolo Circuito 576 Tazio Nuvolari Alfa Romeo 8C 230024 1933 Piccolo Circuito 504 Antonino Brivio Alfa Romeo 8C 2300 Monza25 1934 Piccolo Circuito 432 Achille Varzi Alfa Romeo P3 290526 1935 Piccolo Circuito 432 Antonino Brivio Alfa Romeo P3 290527 1936 Piccolo Circuito 144 Costantino Magistri Lancia Augusta28 1937 Circuito di Palermo 314,6 Francesco Severi Maserati 6CM29 1938 Circuito di Palermo 171,6 Franco Rocco Maserati 6CM30 1939 Circuito di Palermo 228,8 Luigi Villoresi Maserati 6CM31 1940 Circuito di Palermo 228,8 Luigi Villoresi Maserati 4CL32 1948 Giro di Sicilia 1088 Biondetti-Troubetzkoy Ferrari 166 S Inter Spider33 1949 Giro di Sicilia 1088 Biondetti-Benedetti Ferrari 16634 1950 Giro di Sicilia 1088 Bornigia-Bornigia Alfa Romeo 2500 Competizione35 1951 Piccolo Circuito 576 Franco Cortese Frazer Nash36 1952 Piccolo Circuito 576 Felice Bonetto Lancia Aurelia B2037 1953 Piccolo Circuito 576 Umberto Maglioli Lancia D2038 1954 Piccolo Circuito 576 Piero Taruffi Lancia D24 Spider Pinin Farina39 1955 Piccolo Circuito 936 Moss-Collins Mercedes 300 SLR40 1956 Piccolo Circuito 720 Umberto Maglioli Porsche 550 A/1500 RS41 1957 Piccolo Circuito 360 Fabio Colonna Fiat 60042 1958 Piccolo Circuito 1008 Musso-Gendebien Ferrari 250 TR5843 1959 Piccolo Circuito 1008 Barth-Seidel Porsche 718 RSK 44 1960 Piccolo Circuito 720 Bonnier-G. Hill Porsche 718 RS 6045 1961 Piccolo Circuito 720 Von Trips-Gendebien Ferrari 246 SP46 1962 Piccolo Circuito 720 R. Rodriguez-Mairesse-Gendebien Ferrari Dino 246 SP 47 1963 Piccolo Circuito 720 Bonnier-Abate Porsche 718 GTR Coupè48 1964 Piccolo Circuito 720 Pucci-Davis Porsche 904 GTS49 1965 Piccolo Circuito 720 Vaccarella-Bandini Ferrari 275 P50 1966 Piccolo Circuito 720 Mairesse-Muller Porsche 90651 1967 Piccolo Circuito 720 Hawkins-Stommelen Porsche 910/8

L’Albo d’Oro della Targa Florio

216

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A

Aaltonen, Rauno 128, 129Abate, Carlo Mario 101, 110, 112, 113Agazzotti 144, 145Aghini 172, 174, 175, 176, 178, 180,

181, 198, 199, 206, 212, 213

Agnese 191, 193Agostinelli 199Airoldi, Guido 18, 19, 24, 36, 37Alberti, Giovanni 128, 129, 131, 134Alessandrini, Alessandro 189, 190,

191Alessi 203, 211Alfano 175, 187Alizzi 193Allison 102, 106Alterio, Gennaro 81, 85, 87, 97Amara, Ornella 156, 157, 159Amati, Paolo 165, 169, 173, 175,

177, 185Ambrosioni 210Amendola 81Amphicar 140, 141, 142, 143, 144,

157, 159Anastasio 139, 144, 145Andreucci, Paolo 174, 181, 184,

185, 193, 198, 204, 205, 206, 207, 208, 209, 212, 213

Andreussi, Anna 205, 207, 209, 213Andruet, Jean Claude 136, 137, 138,

156, 158, 159, 160, 161Ansaldi 73Anselmi, Enrico 88, 89Antinori, Giglio 71Anzeloni 140Apache 138, 139, 140, 141, 142,

143, 144, 145, 155, 157Apy 174, 175, 176, 186, 187Arcangeli 63Arcidiacono 211Arena 111, 117, 118, 119Arezzo, Francesco 93, 97Armand 181Arnone 25Ascari, Alberto 80, 84Ascari, Antonio 30, 38, 40, 41, 42,

43, 44

Ascone 25Attwood 128, 130, 131, 133Augello 167Autet 164, 165

BBablot, Paul 12, 13Baghetti 110, 111, 112, 113, 116,

118, 119Bagnasco 193Baiamonte 187Baldini 199Baldoni, Giuseppe 31Balestrero, Renato 47, 49, 67, 69,

70, 71, 77Ballestrieri, Amilcare 138, 139Balzarini 101, 114, 115Bandini 110, 111, 112, 113Bandini, Lorenzo 116, 117Barbagallo 143Barban 153Barbieri, Ferdinando 69, 70, 71, 74Barbieri, Guido 76, 77Barigelli 193, 199Barone 137Barraco 143Barraja 145Barreca 187Barth, Edgar 100, 102, 103, 106,

107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115

Barth, J. 135Bartolich, Ergy 162, 163Baruffi 75Basso, Giandomenico 206, 207,

208, 209Battaglia, Gianni 75Beccaria 185Becchi, Antonio 43Beguin, Bernard 156Behra 100, 101, 102Bellini 25Bellucci, Luigi 93, 95Belmondo, Vittorio 71, 74Benedetti, Carlo 82, 83Benoist 48Bentivogli 159, 163, 165, 176, 177,

179, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189

Berliet 12

Bernabei 80, 83, 85, 86, 87, 142, 143Bernacchini, Arnaldo 161Bernacchini, Giovanni 205Berra 26, 27Berro 157, 161, 163, 165Bertone 83, 173Bertoni 133Besana 81Besenzoni 196, 197Bettega 152Bianchi 169Bianchi, L. 117, 119Bianco 142, 143Bianco, Ettore 74, 77Biasion 157, 158, 159, 160, 161Biche 161Bignami 90Bini 103Biondetti, Clemente 62, 81, 82, 83,

84, 93Biondi 173, 213Biscaldi 124, 125Bitter 129Bizzarri 197, 209, 212, 213Blomqvist, Stig 174, 175Boeris 139Boffa 103Boggio 153Boillot, Andrè 30, 31, 42, 44, 45, 46,

47, 48, 50, 51Boillot, Georges 20, 21Bologna 141Bond 125Bonetto, Felice 88, 89, 90, 134Bonnier, Joachim 102, 106, 107,

108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 116, 117, 118, 133

Bonomi, Roberto 91Bordeu 113Bordino, Pietro 26, 27, 38, 44, 45Bordogna 197Bordonaro, Luigi 89Bordoni, Franco 90, 91, 97, 101Borghesio, Piercarlo 99Bornigia, Franco 84, 85, 89, 91Bornigia, Mario 84, 85Borri 137Borzacchini, Baconin 49, 50, 51, 54,

62, 63, 64, 65, 66Bosi 209, 213

Bossini 168, 169, 173, 180Bosurgi 173Bourillot 115, 119Bracco, Giovanni 80, 81, 84, 86, 87,

88, 90Briguglio 155Brilli-Peri 40Brilli Peri, Gastone 42, 44, 45, 46,

48, 54, 55Brivio, Antonio 65, 66, 67, 70, 71Bronson 167Brooks 102Bruni 81Bruschetta 207Bulgari 112, 113, 114Busseni 163Bussinello 114, 115, 119Buttitta, Nicola 154

CCabianca, Giulio 88, 91, 92, 95, 96,

101, 102, 107Cacicia 176, 178, 179Cagno, Alessandro 12, 13, 15, 22Cahier 125Calascibetta 113, 117, 133Caldani 193, 208, 209Caliceti 141Cambiaghi, Anna 142, 153, 155,

168, 173Cambria 203, 209Cammarata 101, 103, 155, 157Cammarata, Bernardo 73Campari, Giuseppe 30, 36, 38, 39,

42, 45, 52, 53, 54, 55, 60, 61, 62, 63

Campochiaro 175Candrilli, Saverio 49Caneva 168, 169Cannatella 187Cantamessa 206, 207, 212, 213Canton 205, 207, 209, 213Cantoni 203Capelli, Ovidio 76, 80, 81, 83, 89Capolongo 207Capone 162, 163Cappelli 153Capra 139, 143Caproni, Giovanni 99Capuano 119

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Indice dei nomi

I nomi inseriti in questo elenco sono relativi ai piloti citati nelle cronache e nelle prime dieci posizioni della classifica.-