TARATURE VALVOLE: il martinetto N.B.: insieme · valvola di sicurezza (sollevamento...

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Mercurio Ingegneria Srl Sede Legale e Operativa Contatti Cod. Fisc. e P. IVA 02924000132 Via Garibaldi, 118 Tel. 031.539.163 Capitale Sociale i.v. € 120.006,00 Reg. Imprese Como n° 286151 22073 Fino Mornasco | Como www.verificheperiodiche.pro Fax. 031.539.160 [email protected] TARATURE VALVOLE: “il martinetto” Riferimento al DECRETO 329/04 La verifica di funzionalità degli accessori di sicurezza può essere effettuata con prove a banco o con simulazioni, se non si va ad intaccare l’esercizio dell’insieme in cui sono inseriti. N.B.: in particolare per le valvole di sicurezza, la verifica può consistere nell’accertamento di avvenuta taratura entro i limiti temporali stabiliti dal fabbricante e comunque entro i limiti relativi alle periodicità delle verifiche di riqualificazione. La verifica consiste nella taratura delle valvole dopo aver verificato l’ubicazione delle stesse nell’impianto e l’analisi dello schema tecnico riguardante l’istallazione e la funzione che svolgono. La caldaia, ovvero gruppo impianto, secondo normativa PED, la possiamo considerare un insieme. In tali impianti le valvole sono installate sul vapore risurriscaldato a 35 bar e ad una temperatura di 540°C, sul corpo cilindrico vapore saturo secco e surriscaldato SH con temperatura di 540°C e 200 bar. Queste valvole sono installate per limitare gli eccessi di pressione che il vapore potrebbe raggiungere prima dell’ingresso (SH) e il reingresso (RH) nel corpo di turbina (AP e MP). Per tale applicazione possiamo catalogare le valvole in esame, secondo normativa PED, come accessori di sicurezza, con l’ulteriore distinzione di dispositivo di limitazione della pressione. La normativa PED prevede per gli accessori di sicurezza una categoria identica all’attrezzatura che deve proteggere. In questo caso si parla di valvole di sicurezza di caldaia, per cui si implica la massima categoria (IV), in quanto la valvola in esame deve garantire la sicurezza dell’intero insieme, per cui è fondamentale la funzionalità della stessa, quindi un controllo più serrato. Essendo già assegnata la categoria, risulta inutile definire il gruppo d’appartenenza del fluido e i requisiti tecnici.

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TARATURE VALVOLE: “il martinetto”

Riferimento al DECRETO 329/04 La verifica di funzionalità degli accessori di sicurezza può essere effettuata con prove a banco o con simulazioni, se non si va ad intaccare l’esercizio dell’insieme in cui sono inseriti. N.B.: in particolare per le valvole di sicurezza, la verifica può consistere nell’accertamento di avvenuta taratura entro i limiti temporali stabiliti dal fabbricante e comunque entro i limiti relativi alle periodicità delle verifiche di riqualificazione. La verifica consiste nella taratura delle valvole dopo aver verificato l’ubicazione delle stesse nell’impianto e l’analisi dello schema tecnico riguardante l’istallazione e la funzione che svolgono. La caldaia, ovvero gruppo impianto, secondo normativa PED, la possiamo considerare un insieme. In tali impianti le valvole sono installate sul vapore risurriscaldato a 35 bar e ad una temperatura di 540°C, sul corpo cilindrico vapore saturo secco e surriscaldato SH con temperatura di 540°C e 200 bar. Queste valvole sono installate per limitare gli eccessi di pressione che il vapore potrebbe raggiungere prima dell’ingresso (SH) e il reingresso (RH) nel corpo di turbina (AP e MP). Per tale applicazione possiamo catalogare le valvole in esame, secondo normativa PED, come accessori di sicurezza, con l’ulteriore distinzione di dispositivo di limitazione della pressione. La normativa PED prevede per gli accessori di sicurezza una categoria identica all’attrezzatura che deve proteggere. In questo caso si parla di valvole di sicurezza di caldaia, per cui si implica la massima categoria (IV), in quanto la valvola in esame deve garantire la sicurezza dell’intero insieme, per cui è fondamentale la funzionalità della stessa, quindi un controllo più serrato. Essendo già assegnata la categoria, risulta inutile definire il gruppo d’appartenenza del fluido e i requisiti tecnici.

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Periodicità: Le valvole di sicurezza, appartenendo alla stessa categoria dell’attrezzatura o dell’insieme che proteggono, hanno già fissato la periodicità delle verifiche di funzionamento. In questo caso per una valvola di sicurezza montata su una caldaia per la generazione di vapore con presenza di fiamma (categoria IV), da tabella B Decreto 329/04 otteniamo:

Ricordiamo che l’eccezione ai 2 anni prescritti dalla normativa PED sono dettate dalle istruzioni di utilizzo e manutenzione che il costruttore fornisce nella documentazione allegata all’accessorio di sicurezza (manuale). In tal caso la periodicità consigliata dal costruttore solitamente è di 2 anni, pertanto ci atteniamo a ciò che prescrive la legge. Come si svolge la taratura: La taratura viene effettuata con la caldaia in esercizio. Si individua la valvola di sicurezza da tarare e si legge, nella immediata vicinanza, tramite manometro, la pressione d’esercizio. In seguito si smonta il cappello della valvola, si pone il martinetto1 nella parte superiore della valvola e si manda in pressione il martinetto, con aria compressa. Si genera pertanto l’annullamento della forza della molla antagonista, e successivamente l’intervento della valvola di sicurezza (sollevamento dell’otturatore). In seguito si legge il valore di Forza (misurata in [N]) che ha prodotto l’intervento della valvola di sicurezza. Conoscendo il valore della superficie di sfogo (sezione di spinta) si risale alla pressione massima d’intervento ( A

FP = )

Tale valore di pressione per garantire la sicurezza dell’insieme deve soddisfare la seguente relazione:

PSPP te <≤ Pe = pressione d’esercizio Pt = pressione di apertura valvola (quella rilevata dall’operazione di taratura) PS = pressione di bollo.

ATTREZZATURE E/O INSIEMI FUNZIONAMENTO INTEGRITA' Generatori di vapor d'acqua 2 anni 10 anni

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Martinetto: Dispositivo di misura che agisce sullo stelo delle valvole di sicurezza da tarare, diminuendo la forza della molla antagonista di una quantità nota e controllabile; tale forza è rilevabile al momento dello scatto della valvola con strumento a indice trascinato, che mantiene la posizione (quindi l’indicazione) della massima forza applicata. VALVOLA DI SICUREZZA

Leva

Molla

Vite di riferimento

inferiore

Vite di riferimento superiore

Piastra di guida

Prigioniero

Corpo

Guida molla

Disco otturatore

Tappo

Flangia Vapore in pressione

Flangia di scarico

Sezione di spinta

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MARTINETTO

Manometro e

Misuratore forza

Attacchi condotto

idraulico di comando e

sollevamento

Pompa idraulica

Stelo di sollevamento

Aggancio alla valvola

Appoggio alla valvola

Sostegni del martinetto

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Calcoli di Verifica:

1. Calcolo della forza da applicare e relativa scelta del manometro del martinetto: F = forza applicata; Pt = pressione di taratura o di intervento o di apertura; Pe = pressione d’esercizio; A = sezione di spinta; ( ) APPF et ⋅−= (forza della molla antagonista) Dopo aver calcolato la forza da applicare e scelto il manometro idoneo, si posiziona lo strumento sulla valvola, si effettua la taratura agendo sulla pompa molto lentamente fino all’apertura della valvola.

2. Calcolo, infine, della pressione di taratura:

et PAFP +=

Il Direttore Tecnico

Ing. Domenico Bisceglie Nato a Molfetta nel 1948, si laurea in Ingegneria Meccanica ad Indirizzo Energetico nel 1990. Dal 1991 al 2001 è il responsabile della sezione apparecchi a pressione e dal 2002 al 2011 è il Direttore del Servizio Impiantistico del Dipartimento di Prevenzione Medico nell’Asl di Lodi. Nel 2005 è stato relatore presso l’ASSOLOMBARDA, l’ ASCHIMFARMA e La Fiera di Bologna per AMBIENTE E LAVORO; nel 2010 per l’ARPA prov. LODI. Fino al 2010 è stato il coordinatore del gruppo regionale apparecchi a pressione. È stato anche componente del gruppo REGIONE LOMBARDIA/INAIL, ASL/VIGILI DEL FUOCO, ASL/ARPA e del gruppo interregionale macchine; è stato inoltre componente esperto nella commissione DPL-ASL-INAIL. Fino al 2011 ha avuto la nomina prefettizia come componente esperto impianti nella commissione “vigilanza provinciale pubblico spettacolo”, nella commissione “grandi rischi” e nella commissione “materie esplodenti”. È stato docente presso il CFP e aziende private per corsi di “generatori di vapore e impianti termici”. Attualmente è il Direttore Tecnico delle Verifiche Periodiche presso Mercurio Ingegneria S.r.l.