Tanto Per Cominciare...That's Flash !!
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Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 1
Immagina estratta da digitalcameraworld
QUATTRO CONCETTI SUI FLASH IN GENERALE
E SULL’ESPOSIZIONE FLASH
Tutto quello che mi incuriosiva e non ho trovato su nessun manuale
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QUATTRO CONCETTI SULL’ESPOSIZIONE FLASH E SUI FLASH IN GENERALE
INDICE
1 - L’ESPOSIZIONE FLASH
2 - GESTIONE DELLA LUCE AMBIENTE
3 - INFLUENZA DEL PUNTO DI MESSA A FUOCO SULL’ESPOSIZIONE FLASH IN i-TTL E TTL-BL
4 - 2° TENDINA E SYNCRO SU TEMPI LENTI
5 - FLASH CON TEMPI VELOCI OLTRE QUELLO SYNCRO O FUNZIONE HSS
6 – IL BLOCCO FV
7 - NOTE SU RIDUZIONE OCCHI ROSSI E LAMPO STROBO
8 - FLASH POP UP O SULLA SLITTA A CONTATTO CALDO
9 - FLASH IN SLAVE (A DISTANZA E SENZA CAVI)
10 - TRIGGER SU4 NIKON
11 - NIKON CLS ED IL PROBLEMA DEI PRELAMPI
12 - MODALITA’ A-AA NEI VECCHI FLASH E NEI NUOVI NIKON
13- TRIGGER OTTICI E RADIO
14- USO MISTO DI FLASH – TRIGGER – CAVI
15 - CAVALLETTI E SUPPORTI FLASH
- ALLEGATI
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16 - RIFERIMENTI
L’ESPOSIZIONE FLASH
Il primo concetto da capire è che quando si scatta una foto con il flash è in realtà una combinazione di due esposizioni, una legata alla luce a disposizione ( luce
ambiente ) e l'altra legata al flash (luce flash).
Già si può essere in grado di capire intuitivamente che l’esposizione flash sarà più semplice al buio o con pochissima luce che con molta luce ambiente perché il
contributo ambientale è pari a zero!
Questo concetto è fondamentale per capire l’esposizione con il flash.
E’ intuitivo anche il capire che se l’ambiente è molto luminoso le cose diventano molto più complesse, la giusta esposizione deve ora tentare di bilanciare i due
contributi luminosi dati dalla luce flash più la luce ambiente nell’immagine, senza che la luce ambiente prevarichi la luce flash che colpisce il soggetto, altrimenti
si avrebbe uno sfondo eccessivamente luminoso ed il soggetto sottoesposto.
Chiaramente qui si parla di fotocamere e flash (anche compatibili) Nikon anche se Canon ha qualcosa di simile ma che io non conosco così bene ma ritengo che
questi concetti siano universali.
Nikon ha cercato di renderci le cose più facili sviluppando le proprie macchina fotografiche ed sistemi di misurazione flash Ad hoc, esistono, quindi, due sistemi
di misurazione dell’esposizione che sono completamente separati e possono essere utilizzati insieme o separatamente a seconda di come abbiamo impostato
la nostra fotocamera ed il flash e del risultato che vogliamo ottenere.
Partiamo dalla situazione più semplice, una stanza buia in cui vi è solo un poco di luce ambientale, per fare un esempio, l’illuminazione ambiente presente di
sera in una appartamento.
Se si scatta una foto in un ambiente poco luminoso senza flash in una delle modalità automatica (ad esempio A) l’impostazione potrebbe essere f / 4 e 1/4 sec.
a 100 ISO.
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A questo punto, mettendo la fotocamera in manuale (M) aumentiamo la velocità dell'otturatore ad 1/80 sec. lasciando il diaframma a f / 4 e scattiamo un altro
fotogramma.
L’ambiente risulterà sicuramente molto buio al punto che l'immagine potrebbe essere appena percepibile. Attiviamo ora il flash in modalità i-TTL ea andiamo a
rifare lo scatto lasciando l'otturatore a 1/80 sec. e il diaframma a f / 4, (mantenendo sempre la fotocamera modalità manuale).
Vedrete che tutto il fotogramma sarà correttamente esposto dal flash, questo perché il sistema di misurazione flash ha gestito l'esposizione e aggiunto solo la
giusta quantità di potenza del flash per ottenere una corretta esposizione dell’ambiente.
Ora, inseriamo un soggetto (una persona, un peluche o altro che vi possa venire in mente) posizionandolo relativamente vicino alla fotocamera (diciamo circa 1
o 2 metri di distanza) facendo in modo di non occupare tutto il mirino ma solo una parte di esso, lasciando quindi un sfondo dietro il soggetto che sia illuminato
dalla luce della camera.
Mantenendo ora soggetto al centro del mirino impostando il flash in i-TTL (non in TTL-BL di cui parleremo dopo), lasciando immutate le impostazioni della
fotocamera a f / 4 e 1/80th sec. sempre in M , eseguite in altro scatto.
Vedrete che ancora una volta il soggetto è uscito correttamente esposto, in quanto il sistema di misurazione flash ha gestito l'esposizione per illuminare il
soggetto. mentre lo sfondo dietro il soggetto è tornato ad essere molto scuro, proprio come nella ripresa senza flash.
Questo è avvenuto perché la potenza del flash, che si riduce molto rapidamente in funzione della distanza, è stata dosata per una giusta esposizione del
soggetto in funzione della sua distanza ma non sufficiente per illuminare lo sfondo a distanza maggiore.
Proviamo ora a diminuire la velocità dell'otturatore per 1/10 sec. e scattiamo di nuovo.
Lo sfondo sarà più luminoso (ricevendo il sensore più luce per via del tempo di scatto maggiore), ma il soggetto sarà correttamente esposto dal flash che ha
mantenuto la stessa luminosità dello scatto precedente.
Un problema o pregio, dipende da quello che vogliamo realizzare, potrebbe essere che ad 1/10 sec. si potrebbe verificare l’effetto “fantasma” cioè se il
soggetto fosse in movimento o la nostra mano non fosse ferma vedremmo delle scie di movimento (qui entra in gioco il discorso della 2° tendina ma qui non ne
parliamo)
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Dal momento che l’illuminazione flash era primaria rispetto all’ambiente quest’ultimo è stato sopraffatto dal flash, e, visto che la durata del lampo flash è
normalmente superiore a 1/1000 sec., il soggetto risulta nitido, senza effetto fantasma.
Ciò dimostra che in una stanza buia l'esposizione flash del soggetto è controllato dal sistema di misurazione del flash e l'esposizione dello sfondo è controllato
dalle impostazioni della camera.
Da quanto detto sino ad ora risulta chiaro che è possibile regolare separatamente l’esposizione flash da quella ambiente ed è questo uno dei motivi per cui,
lavorando con il flash, è molto meglio utilizzare il flash in modalità i-TTL e la fotocamera in modalità manuale.
Anche quando la l’illuminazione ambiente è più luminoso rispetto a quella del caso precedente è comunque possibile utilizzare questa tecnica, se si regola
l'apertura del diaframma chiudendolo abbastanza per fare far diventare la luce flash primaria rispetto alla luce ambiente (riducendo quindi la luce ambiente
che colpisce il sensore) lo sfondo diventerà scuro perché noi lo volgiamo più scuro e non perché in realtà lo è.
E se si tenta ora di illuminare lo sfondo diminuendo la velocità dell'otturatore, la luce ambiente inizierà a influenzare troppo la luminosità del soggetto e si
rischia la sovraesposizione del soggetto.
In questa situazione di scatto apertura del diaframma e potenza del flash influiscono insieme sulla luminosità del soggetto, in questi casi, di solito, è meglio
accettare uno sfondo leggermente più scuro e lasciare che il flash dia l’illuminazione principale.
Se ci si trova invece in ambienti molto luminosi (come all'aperto in pieno giorno) risulta impossibile trovare il giusto bilanciamento soggetto/ambiente con la
semplice regolazione dei settaggi macchina e flash, ecco quindi la necessità di bilanciare l’illuminazione del flash e quella ambiente in altro modo (si potrebbe
fare regolando manualmente il flash ma la cosa risulta abbastanza complessa).
Quando il contributo della luce flash nello scatto sarà inferiore al contributo della luce ambiente allora si parla di Flash riempimento (Fill flash).
Quando vi è molta luce ambiente risulta difficile equilibrare lo sfondo con il soggetto e non sempre si ha l’esperienza e si è in grado di regolare in modo
indipendente l’esposizione flash e quella della fotocamera, a questo punto usare la fotocamera in modalità manuale diventa difficile.
Viene allora da molti consigliato di passare il flash in modalità TTL-BL e la fotocamera in una delle modalità automatiche (S, A o P).
La fotocamera effettua ora la misurazione esposimetrica per la luce ambiente impostando l’apertura o la velocità dell'otturatore o entrambe (dipende dalla
modalità impostata A-S-P) e invia queste informazioni al flash, dopo di che il sistema di misurazione flash imposta la potenza del flash per cercare di dare al
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soggetto la stessa luminosità dello sfondo (il termine “equilibrare” usato da Nikon ha lascito adito a diverse interpretazioni, si parla di equilibrare, bilanciare,
ecc.) .
Vorrei fare una ulteriore precisazione e cioè che utilizzando il flash in modalità SLAVE (a distanza senza fili in wireless) questi lavora sempre in TTL-BL e non
credo sia possibile passare in modalità i-TTL me potrebbe essere che sia possibile il passaggio qualora il flash lo consenta (?)
I ragionamenti precedenti valgono sino al limite max di velocità di scatto consentito della fotocamera (in genere 1/200-250 sec.) oltre tale limite, per velocità di
scatto da 1/250-8000, occorre disporre di una fotocamera e di un flash che abbiano la funzione HSS, ma questo argomento è da trattarsi a parte.
GESTIONE DELLA LUCE AMBIENTE
L’uso del flash può sicuramente portare giovamento in ogni situazione, con poca luce, con molta luce, all’aperto ed al chiuso.
Per poter agire al meglio occorre essere in grado di determinare le condizioni di luce di una scena, in genere questa determinazione può essere fatta con
l’esposimetro incorporato nella fotocamera o con un esposimetro esterno manuale.
Utilizzando in esposimetro noi possiamo lavorare in 2 modi
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- luce diretta posizionandosi vicino al soggetto e misurando la luce che lo colpisce (esposimetro rivolto verso la fotocamera) per tale uso la cellula esposimetrica
deve essere coperta da una calottina bianco opaca
immagini tratte da Nikon School
-luce riflessa, misurando dal punto dove scatteremo e puntando il soggetto e la luce che lo colpisce (praticamente quello che la fotocamera fa misurando
l’esposizione TTL.
immagini tratte da Nikon School
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Taluni siti affermano che montando sull’obiettivo della fotocamera il noto Expodisc http://www.expoimaging.com/ sia possibile, anche con la fotocamera,
misurare la luce diretta.
Per quanto riguarda l’ExpoDisk sono rimasto anch’io in po' nel dubbio ma in quest è uno degli articoli viene esposta la cosa
http://jimdoty.com/learn/exp101/exp_expodisc/exp_expodisc.html
http://thedigitalstory.com/2007/04/expodisc-as-an-incid.html
http://www.expoimaging.com/product-detail.php?cat_id=1&product_id=27&keywords=Zach_and_Jody_Gray_ExpoDisc_Tutorial_Videos (dal sito ExpoDisc il 4°
video “Using the ExpoDisc to Set or Check Exposure”)
Sostanzialmente con l’ExpoDisc montato sulla lente ed usando l’esposimetro TTL della fotocamera quest’ultimo si si comporta come se fosse un esposimetro
esterno usato per luce incidente. In pratica l’ExpoDisc sostituirebbe la calottina che viene montata sull’esposimetro esterno quando viene usato per lettura
incidente, in pratica diventerebbe quindi un diffusore traslucido che permette la diffusione della luce pari al 18% , in effetti è un diffusore tanto quanto la
calottina quindi dovrebbe trasformare l’esposimetro interno a luce riflessa in un apparecchio per la lettura della luce incidente se puntato sulla sorgente
luminosa.
Non ho mai provato ma prossimamente lo farò e ti saprò dire, intanto mi era sembrata una notizia curiosa ed interessante e degna di approfondimento.
A questo punto, forse, un qualsiasi diffusore translucido (tipo i vecchi coperchi delle Pringles o uno di quei simil ExpoDisc che si trovano a poco su Ebay)
potrebbe andare bene.
Dobbiamo ora inserire nel discorso il concetto di EV (exposition value) più comunemente noti come STOP.
L’EV sta per Valore di Esposizione ed è collegato alla luminosità effettiva della scena ed al valore di ISO del sensore, maggiore è il valore degli E.V. e maggiore è
l'intensità luminosa.
Gli E.V. sono calcolati in modo tale che quando la luce varia di +/- 1 E.V. per riequilibrare l’esposizione è sufficiente aprire o chiudere di un valore di diaframma,
se la luce cala di un E.V. basta aprire di un
diaframma e, al contrario, se la luce aumenta di un E.V. basta chiudere di un diaframma.
Interessante per capire il concetto è l’osservazione di questa tabella
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Vediamo i valori EV per alcune scene che facilmente capita di fotografare
16 - Soggetti in piena luce. Paesaggi con sabbia o neve in pieno sole
15 - Soggetti in piena luce. Paesaggi in pieno sole.
14 Luna piena. Paesaggi luminosi con ombre leggere.
13 - Luna a metà. Paesaggi nuvolosi ma con forte luminosità e soggetti privi di ombre.
12 - Luna a quarti. Paesaggi ben illuminati o appena prima del tramonto.
11 - Luna a falce. Paesaggi al tramonto. Soggetti in forte ombra.
10 - Paesaggi subito dopo il tramonto. Neon ed insegne luminose. Gallerie illuminate.
9 - Paesaggi dopo il tramonto. Soggetti sotto una luce artificiale. Sport notturni. Interni con forte luce fluorescente.
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8 – Piazze ben illuminate di notte. Strade illuminate. Vetrine di negozi. Fuochi e incendi.
7 - Sport al coperto. Circhi e spettacoli al coperto. Uffici e ambienti di lavoro.
6 - Interni di notte ben illuminati. Fiere e Luna Park.
5 - Traffico notturno. Interni domestici con luce media. Chiese e Auditorium. Soggetti illuminati da candelabri.
4 - Ritratti a lume di candela. Luci natalizie, edifici illuminati, fontane, e monumenti. Soggetti sotto la luce dei lampioni.
3 - Fuochi d’artificio.
2 - Fulmini. Eclisse totale di luna.
1 - Vedute con edifici illuminati in distanza.
0 - Soggetto illuminato da luce ambiente artificiale
-1 - Notte distante dalle luci della città. Paesaggio con la neve e la luna piena.
-2 -Soggetto di notte illuminato dalla luna piena.
-3 - Alba.
-4 - Soggetto con mezza luna.
-5 - Soggetto con falce di luna.
-6 - Soggetto sotto il cielo stellato.
Possiamo ora dividere le situazioni migliorabili con il flash in
EV Tempo di
scatto
Situazione ambientale Scenari più comuni
< 7 < 1/15 Luminosità scarsa Interni illuminato con luci al tungsteno, spettacoli
teatrali, fiere
> 7 – 10 < > 1/15-1/125< Luminosità normale Interni illuminato con luci fluorescenti
> 10 > 1/125 Luminosità alta Soggetti all’aperto durante il giorno
Come valutare in quale delle tre condizioni precedenti ci si trova, abbiamo due possibilità
- utilizzo dell’esposimetro esterno
- utilizzo dell’esposimetro della fotocamera
Con il primo sistema non i sono particolari difficoltà in quanto l’esposimetro ci fornisce il valore degli EV,
coni il secondo (fotocamera) occorre effettuare una semplice procedura
- impostare la fotocamera in A (priorità di diaframma)
- impostare f. 4, ISO 200 e lettura esposimetrica ponderata centrale
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- inquadrare il soggetto e leggere il tempo di scatto
A questo punto il valore di EV e la tabella precedente ci diranno lo scenario in cui stiamo operando.
INFLUENZA DEL PUNTO DI MESSA A FUOCO SULL’ESPOSIZIONE FLASH IN i-TTL E TTL-BL
Cominciamo con il dire che tutti i flash compatibili Nikon lavorano sia in i-TTL che in TTL-BL, anche i pop up incorporati, su taluni flash potrebbe apparire la
scritta sul visore su altri no, la cosa non ha importanza, basta ricordare che:
- lavorando con lettura esposimetrica MATRIX o PONDERATA CENTRALE il flash lavora sempre (salvo sia possibile disattivare la funzione) in TTL-BL
- lavorando in SPOT il flash lavora sempre in i-TTL
questo perché, probabilmente, per una corretta esposizione TTL-BL, che tenga conto dello sfondo, servono tutti i dati esposimetrici del database di riferimento
memorizzato nel software della fotocamera e la lettura SPOT risulta relativa solo al solo punto centrale senza tenere conto del contorno.
Aggiungo inoltre che usando la modalità TTL-BL uno dei dati che concorrono ad una corretta esposizione flash è la distanza fotocamera/soggetto, naturalmente
questo solo nel caso si utilizzino obiettivi Nikon serie D e G (il chip interno comunica alla fotocamera la distanza) con obiettivi di altro tipo, se non ho
interpretato male ciò che ho letto, il flash torna a lavorare in i-TTL.
Sull’argomento punto di lettura e corretta esposizione flash si è scritto poco e in modo contraddittorio, una cosa è certa, in i-TTL la fotocamera esegue la lettura
dell’esposizione flash sul punto centrale di messa a fuoco e relativamente ad un area circoscritta evidenziate dal colore rosso.
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Il i-TTL cerca, cioè, di esporre sul grigio medio entro l’area che circonda il punto di messa a fuoco centrale
In TTL-BL il discorso è diverso , qualsiasi punto di messa a fuoco entro l’area di lettura esposimetrica può
essere utilizzato.
Questo sconvolgerebbe alcune convinzioni radicate sull’uso del TTL-BL
In rete ho trovato solo due siti che hanno trattato approfonditamente la cosa con prove e verifiche eseguite seriamente, uno dei siti (il meno recente)
affermava che sia in i-TTL che in TTL-BL la lettura esposimetrica avveniva sul solo punto centrale mentre il secondo (più recente) afferma invece che negli
ultimo modelli (dalla D90 in poi) Nikon aveva modificato il sistema e in TTL-BL fosse possibile ottenere una corretta esposizione con uno qualsiasi dei punti di
messa a fuoco.
Chi legge queste considerazioni potrebbe dire “tanto è lo stesso”, ma la cosa non è perfettamente esatta, se le affermazioni più recenti sono esatte in TTL-BL
non sarebbe più necessario usare la funzione Blocco FV (vedi parte .
Cosa è dunque questo “Blocco FV” ? Per chi non è un conoscitore del flash dirò che il blocco FV è paragonabile al Blocco AE-AF, un tasto (non presente sulle
entry level Nikon) che blocca l’esposizione flash permettendoci di reinquadrare l’immagine.
In tale modalità si inquadra il soggetto decentrato al centro del mirino, si schiaccia il Blocco FV, il pop up (flash integrato)o il flash sulla slitta emette i prelampi
per la lettura esposimetrica e blocca il risultato della lettura.
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A questo punto si reinquadra con il soggetto decentrato ma l’esposizione flash non cambia essendo stata bloccata all’inizio con l’FV ed il risultato sarà ottimale.
Se non fosse effettuata questa operazione, al momento dello scatto il flash emetterebbe i prelampi di settaggio su cosa è inquadrato al centro del mirino e non
vedrebbe il soggetto decentrato come oggetto d’interesse dello scatto .
Se l’affermazione fatta precedentemente corrispondesse a realtà (non vedo motivo per non crederlo) l’uso del Blocco FV sarebbe quindi limitato durante l’uso
del flash in i-TTL, cosa questa che risulterebbe un ulteriore comodità.
2° TENDINA E SYNCRO SU TEMPI LENTI
Nella parte precedente ho citato l’uso del flash sulla 2° tendina. Come tutti sapete l’otturatore è composto da 2 tendine con scorrimento verticale, quando
l’otturatore si apre la 1° tendina scende scoprendo l’otturatore e, dopo il tempo di scatto prefissato, la seconda tendina si chiude e copre nuovamente il
sensore.
Se fotografassimo di notte una macchina in corsa con il flash sulla 1° tendina cosa avverrebbe
- allo scatto l’otturatore si apre ed il flash scatta
- sul sensore viene immortalata una macchina che sta passando con le sue luci poi il il flash si spegne
- lavorando in notturna i tempi di scatto sono sicuramente lunghi (se vogliamo oltre all’auto lo sfondo) per cui lo spegnimento del flash non è contemporaneo
alla chiusura della 2° tendina e l’otturatore rimane aperto
- per il periodo di apertura sino al completamento del tempo di scatto impostato il sensore registra lo sfondo, la macchina in movimento e le luci della stessa
anch’esse in movimento
- il sensore si chiude e lo scatto è registrato.
Registrato come però ?
Registrato con la macchina in primo piano bella illuminata e ferma (bloccata dal flash) poi la scia della macchina che si allontana con relative scie luminose che
la seguono e lo sfondo. Il problema è che la macchina si è allontanata nel suo senso di marcia e quindi è andata avanti, ecco allora che avremo l’ombra della
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macchina e le scie dei fari DAVANTI alla macchina che abbiamo ben immortalato appena iniziato scattare, l’ombra della macchina e le scie luminose sono
quindi in senso opposto a quello di marcia, invece
di essere dietro sono davanti.
immagini tratte da Nikon School
Come evitare ciò ? Semplice, scattare con il flash sulla 2° tendina, allora avremo che
- l’otturatore si apre ed immortala la scia della macchina e delle sue luci e lo sfondo
- un attimo prima che l’otturatore si chiuda il flash scatta e blocca la macchina che si è allontanata.
Il risultato sarà però che le scie sono messe esattamente nel senso giusto.
immagini tratte da Nikon School
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Io ho usato un esempio classico riportato da tutti i manuali (guardate il vostro) ma lo stesso ragionamento vale ad esempio in un battesimo quando il sacerdote
muove le mani merso l’alto, avremo le mani ben bloccate in alto e la scia delle stesse che si alzano che seguono il movimento e non viceversa.
Anche se apparentemente simile il discorso del syncro su tempi lenti è leggermente diverso, in questo caso scattiamo sulla 1° tendina ma l’otturatore non si
chiude dopo il colpo di flash ma rimane aperto per immortalare lo sfondo (come nel primo esempio precedentemente visto). In questo caso, il classico esempio
è la foto di amici di notte sulla spiaggia con sfondo visibile, se l’oggetto fotografato (gli amici) si muove durante lo scatto ci troveremo uno sfondo a fuoco e i
soggetti fotografati mossi.
Su talune fotocamere è possibile impostare manualmente il minimo tempo per il Syncro su tempi lenti essendo questo di default di 1/60 sec. per evitare scatti
che diano del mosso, su tali fotocamere è possibile utilizzare la funzione Syncro su tempi lenti sino ad 30 sec. , la funzione è attiva solo in modalità Program, A
(priorità diaframmi) e Auto, per le modalità automatiche solo in Foto Notturne.
FLASH CON TEMPI VELOCI OLTRE QUELLO SYNCRO O FUNZIONE HSS
Sulla funzione HSS si è detto molto e nel contempo molto poco, cominciamo a precisare che (e mi riallaccio a quanto detto prima) che entro 1/200-250 sec.
(tempi syncro di tutte, o quasi, le fotocamere) scattando la 1° tendina dell’otturatore si apre e solo dopo aver esposto completamente il sensore, la 2° tendina
si chiude.
Con tempi più veloci questo non può avvenire, la 1° tendina si apre e scorre verso il basso e contemporaneamente la 2° tendina si chiude anch’essa. Avviene
allora che, lavorando contemporaneamente le due tendine, il sensore non risulta esposto mai completamente ma risulta esposto solo per una fessura fra le
due tendine che si muovono in contemporanea (una si apre mentre l’altra si chiude).
Il flash, scattando, non coprirà mai l’area del fotogramma ma solo la fessura che è aperte nel momento in cui avviene lo scatto. Come ovviare a ciò ?
Usando il flash in modalità HSS, in tale modalità il flash non emette un singolo lampo ma una serie brevissima di lampi ognuno dei quali illumina la fetta di
sensore esposta fra le tendine in movimento, la cosa avviene talmente velocemente che l’occhio no la percepisce.
Ecco che, allora, il lampo in HSS non è un lampo unico ma una serie velocissima di lampi ognuno dei quali illumina la propria fetta di sensore. Per poter fare ciò
il flash deve essere in grado di avere potenza sufficiente e, per averla, i lampi saranno di potenza ridotta. Per tale motivo in HSS il Numero guide si abbatte
molto e per poter lavorare con potenza sufficiente i professionisti lavorano spesso con più di un flash in HSS contemporaneamente.
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Il caso più noto relativo all’uso della funzione HSS è quello del ritratto e della macro con molta luce alle spalle e profondità di campo ridotta al minimo. Per
avere poca PDC occorrono diaframmi molto aperti ma la cosa ci obbliga ad usare tempi di scatto molto veloci (oltre il tempo syncro max), così facendo la
fotocamera non scatta perché, insieme al flash, è programmata per non superare il tempo di 1/200-250 sec. onde evitare bande nere nello scatto (le tendine
che si muovono, vedi prima).
Sulle fotocamere ove è previsto il blocco si disattiva automaticamente impostando la funzione HSS (detta anche funzione FP) e qualsiasi tempo superiore al
massimo di sincronizzazione può essere impostato da 1/250 a 1/8000 di sec.
IL BLOCCO FV
La funzione Blocco FV è una funzione che deve essere utilizzata nell’esposizione flash e ricorda molto il blocco dell’esposizione e autofocus nella fotografia
normale.
In molti casi se, in scatti con soggetto che vogliamo laterale , noi impostiamo inizialmente la fotocamera esponendo e mettendo a fuoco il soggetto
posizionandolo al centro del fotogramma, quando andiamo a ricomporre, riportando il soggetto a lato, la fotocamera modifica la sua esposizione e la messa a
fuoco con considerando più il soggetto laterale ma il punto di messa a fuoco centrale. Sappiamo tutti che vi sono diversi modi per cui ciò non accada
(soprattutto usando il tasto AE-L/AF-L presente sul corpo macchina).
Allo stesso modo il flash in i-TTL considera per il calcolo dell’esposizione flash l’area centrale del fotogramma, in questo caso se noi inquadriamo il soggetto
laterale al centro del fotogramma e schiacciamo (senza scattare) il bottone di scatto, facciamo emettere al pop up i prelampi di monitoraggio, quando andiamo
a ricomporre con il soggetto a lato ed eseguiamo lo scatto, il pop up emette però nuovamente dei prelampi per corregge l’esposizione in considerazione della
variazione apportata.
Ecco allora che ci viene in aiuto il Blocco FV, con tale funzione, selezionabile da menu o impostandola come attivabile dal tasto AE-L/AF-L (vedere manuale
fotocamera), noi, all’emissione di prelampi sul soggetto decentrato blocchiamo tutto e, anche reinquadrano con il soggetto a lato non avremo emissione di
nuovi prelampi che valutino le variazioni avvenute.
Occorre ricordare che la funzione si disattiva rischiacciando il tasto AE-L/AF-L altrimenti resta attivata con il rischio di errori nell’esposizione flash.
Come si nota sulle foto sottostanti, senza il blocco FV (foto sx) la pianista viene sovraesposta in quanto il flash, ricomponendo, si è resettato per lo sfondo, con il
blocco FV anche se la pianista è a lato il flash ha mantenuto l’esposizione corretta su essa e non ha considerato lo sfondo..
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foto tratta da Nikon Europe
NOTE SU RIDUZIONE OCCHI ROSSI E LAMPO STROBO
Riduzione occhi rossi
Sulla riduzione occhi rossi non vi è molto da dire anche perché, credo, sia la funzione meno usata, il flash montato sulla slitta emette dei piccoli deboli lampi al
fine di contrarre la pupilla dei soggetti fotografati ed evirare il fastidioso fenomeno dell’occhio rosso. Tale funzione risulta però ampiamente superata dalla
identica funzione presente in tutti i software fotografici di un certo livello.
Lampi stroboscopici
La funzione lampo strobo o multi è una funzione che consente di emettere una brevissima serie di lampi durante l’apertura dell’otturatore, il lampi bloccano il
movimento del soggetto in più posizioni dando un bell’effetto di movimento in successione.
Il problema dei lampi strobo è simile a quello della funzione HSS, se il flash deve fare da 10 a 100 lampi in pochi secondi non può farlo se non riducendo la
potenza. Per un calcolo delle impostazioni di scatto nel manuale del flash dovrebbe esservi una apposita tabella. Qui, per comodità vi riporto un esempio di
tabella e di calcolo delle impostazioni.
Quando si utilizza il flash in modo stroboscopico è necessario utilizzare la seguente formula per calcolare la velocità dell'otturatore:
Tempo di scatto = N° lampi flash / Frequenza in Hz (n° lampi secondo)
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La potenza si regola in funzione del n° di scatti sec. che si vogliono effettuare e tenendo conto che 4 Hz corrispondono a 4 lampi/sec.
Ad esempio, si imposta il flash per sparare 20 lampi flash a 10 Hz ( 10 lampi sec.), la velocità dell'otturatore deve essere impostato su 20/10 = 2 secondi.
N° Lampi in funzione della potenza del flash (esempio)
1/4 > 2 lampi sec.
1/8 > 2–5 lampi sec.
1/16 > 2–10 lampi sec.
1/32 > 2–10,15 lampi sec.
1/64 > 2–10,15, 20, 25 lampi sec.
1/128 > 2–10,15, 20, 25, 30, 35 lampi sec.
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 19
effetto strobo (foto da Canonclub)
FLASH POP UP O SULLA SLITTA A CONTATTO CALDO
Le fotocamere Nikon si dividono in due categorie (lasciando fuori le super professionali che non hanno il flash pop up)
D40-D3000-D3100-D3200-D5000-D5100 che possono usare il flash pop up in 2 modi
- TTL (regolano in automatico il lampo in funzione di apertura ed ISO )
- Manuale (emettono un lampo di cui regoli l potenza manualmente dal menu) es. 1/1-1/2-1/4-1/8 ecc. sino ad 1/128 della potenza piena.
e le altre D80-D90-D7000-D200-D300-D700-D800 che hanno 3 modalità
- TTL (come sopra)
- Manuale (come sopra)
- Master (dal pop up comandi flash esterni a distanza sia in TTL che in Manuale)
-
Flash TTL pop up o flash esterno montato sulla slitta (tutti i modelli)
La regolazione del lampo tramite TTL prevede che dal pop up partano dei prelampi che raggiungono il soggetto e rimbalzano verso la fotocamera, un
esposimetro flash sotto lo specchio (o vicino al pentaprisma, non ricordo bene) raccoglie la luce riflessa e dice al pop up che potenza usare.
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Nel caso si montasse sulla slitta un flash Nikon o compatibile (es. il mio YN565EX) avverrebbe la stessa cosa, il flash esterno sulla slitta emette dei prelampi
al posto del pop up per permettere all’esposimetro flash interno alla fotocamera di regolare la potenza del lampo.
In TTL, quindi, vengono sempre emessi dei prelampi per settare la potenza del flash.
I prelampi normalmente non si vedono perché velocissimi ed emessi un attimo prima del lampo vero, se si volesse vedere i prelampi per curiosità, occorre
settare la fotocamera con tempo di scatto 2 secondi, in modo TTL e con attivazione flash sulla seconda tendina. A questo punto quando si schiaccia il
pulsante di scatto si aprirà l’otturatore e si vedranno dei piccoli lampi quando scatti (i prelampi del TTL ), dopo 2 secondi, prima della chiusura
dell’otturatore, si vedrà il vero lampo flash in esposizione TTL che scatta sulla 2° tendina. Questo sia con il pop up che con il flash esterno TTL montato sulla
slitta.
Flash in modalità Manuale
In questo caso si setta la potenza del flash pop up manualmente dal menu o, se si dispone di un flash esterno montato sulla slitta, direttamente sul flash (in
flash Nikon o compatibili è possibile settare il flash esterno sulla slitta direttamente dalla fotocamera)
FLASH IN SLAVE (A DISTANZA E SENZA CAVI)
Sino a questo punto abbiamo parlato di flash pop up o flash esterno montato sulla fotocamera, ora trattiamo del comandare un flash esterno posto lontano
dalla fotocamera sempre in modalità TTL.
Anche qui dobbiamo distinguere vari casi, chiariamo prima di tutto il concetto di
- Master (flash pop up o flash esterno montato sulla fotocamera che comanda altri flash, il tutto in TTL)
- Slave (flash che riceve i comandi dal master e lavora anch’esso in TTL)
Su questo sito sono spigate bene le procedure di settaggio dei vari flash e della fotocamere con funzione master della Nikon (non è aggiornatissimo ma
sino alla D700 ed all’SB900 ci arriva, in genere poi i settaggi sono sempre sula stessa linea)
http://www.momentcorp.com/review/wirelessflash.html
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Flash in modalità Master TTL
In questo caso il pop up o il flash TTL master montato sulla fotocamera emette i prelampi per tarare l’esposizione flash e dire al flash posto a distanza
(slave) come regolare la potenza in TTL. Usando il pop up o il flash esterno sulla slitta occorre impostare in macchina la modalità Master (mi sembra che su
flash originali ed alcuni compatibili si possa farlo anche direttamente sul flash).
Praticamente avviene lo stesso procedimento del caso precedente, vengono emessi dei prelampi che determinano l’esposizione e che, in più, istruiscono
nel contempo il flash slave sulla potenza da emettere.
Flash in modo Slave TTL
Flash in modalità Slave, in questo caso il flash riceve i prelampi e si regola in modo da emettere la potenza calcolata dall’esposimetro flash della fotocamera ,
questo, naturalmente, sempre in TTL.
Flash in modo Slave Manuale (non TTL) tramite Master ( fotocamere tipo D80-D90-D200-D300-D700-ecc. con funzione master)
Disponendo di un flash pop up o esterno sulla slitta che sia Master è possibile lavorare in modo Manuale sul flash slave settando la potenza del flash
direttamente dalla fotocamera o sul flash direttamente, In questo caso vi sono sempre i prelampi che, per questa volta, servono a dire al flash Slave con che
potenza scattare (1/1-1/2-1/4-……1/64-1/128)
Altre modalità Slave senza che sia necessaria la funzione Master (comandare un flash esterno posto a distanza in modalità Manuale non in TTL) fotocamere
tipo D40-D3000-D3100-D3200-D5000-D5100 senza funzione master
Preciso innanzitutto che la modalità manuale del flash esterno deve essere settata direttamente sul flash in quanto non utilizzando alcuna modalità Master non
è possibile dire al flash Slave come settarsi in potenza. Aggiungo inoltre che non essendovi flash in modalità Master non esiste il problema dei prelampi che
non vengono emessi non dovendo istruire nulla.
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NIKON CLS ED IL PROBLEMA DEI PRELAMPI
Pur non disponendo di flash originali Nikon, ho notato che, cercando di dare risposte riguardanti il flash Nikon o compatibili, non esiste una vera informazione
raggruppata su almeno tre punti che ritengo fondamentali per un corretto uso dei nostri flash (esiste, in realtà, qualcosa in inglese), in particolare parlo di:
- prelampi
- funzione slave con trigger ottico e funzione SU4 nei flash Nikon (credo dal SB 700 in su)
- modalità A (auto) – AA (Auto-Aperture) nei Nikon SB 800/900 e superiori e solo A nei vecchi flash
Thyristor
Naturalmente il ragionamento non riguarderà solo l’uso del flash in slave ma anche l’uso del pop up (quando presente) o del flash esterno on camera usato
come master, così parlerò di trigger ottici compreso l’SU4 di Nikon.
PRELAMPI
Quando uno pensa ai prelampi pensa quasi sempre al pop up (dalla D80/90 sino all’ultima D800) o ad un flash esterno montato on camera utilizzato come
master (su tutte le fotocamere ed in particolare sulle D3/4 che non hanno il pop up) in realtà, i prelampi esistono anche nelle entry level con il pop up non
master.
Il prelampo è una prerogativa del sistema flash Nikon (e non solo) ed ogni volta che usiamo il flash (sia esso pop up che montato sulla slitta della fotocamera) in
i-TTL la macchina emette prelampi.
Vediamo ora il meccanismo del prelampo nelle varie condizioni d’uso
Flash pop up o i-TTL sulla slitta della fotocamera
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- Entry level (senza pop up master): il flash pop up al momento dello scatto emette i prelampi per settare l’esposizione flash TTL, i prelampi non vengono
emessi solo se il flash è settato in modalità Manuale
- Prosumer ecc. (con pop up master): il flash pop up può essere settato come i-TTL, Manuale, Lampi flash
strobo, Master
- in i-TTL come per le entry level il pop up emette prelampi di settaggio dell’esposizione flash
- in Manuale non vengono emessi prelampi essendo demandato al fotografo la scelta della potenza
del flash
- lampi flash strobo non vengono emessi prelampi non essendovi nulla da settare (da verificare)
- in Master abbiamo sotto menu per comandare i flash in slave ( i-TTL + valore della compensazione
flash, modalità AA, modalità Manuale con settaggio delle varie potenze da 1/1 ad 1/128, ed infine
“- -“, quest’ultimo settaggio che “dovrebbe” evitare la parte visibile del prelampo)
In tutte queste funzioni il flash master per i settaggi emette prelampi dovendo ordinare al flash in slave come comportarsi.
Sostanzialmente, ad una velocità che il nostro occhio non riesce ad apprezzare, nelle recenti fotocamere Nikon avviene questa sequenza di operazioni:
1. alla pressione del pulsante di scatto la fotocamera legge la distanza di messa a fuoco indicata dall’obiettivo (solo con obiettivi di tipo D o G) 2. il pop up o il flash master montato sulla slitta invia un segnale (prelampi) al flash ordinandogli di emettere i Pre-Flash di
monitoraggio. 3. Il flash emette uno o due prelampi. 4. la luce emessa da questi prelampi è riflessa dalla scena ed arriva sullo specchio della reflex attraverso l’obiettivo, la luce viene riflessa sul sensore i-TTL (quello demandato alla determinazione dell’esposizione flash) che si trova nella zona del pentaprisma. 5. i dati ricevuti dal sensore i-TTL, assieme ai dati di distanza provenienti dall’obiettivo e da quelli letti dal sensore della luce ambientale (l’esposimetro vero e proprio) vengo elaborati dal software della fotocamera per poter calcolare la giusta esposizione. 6. lo specchio si solleva e l’otturatore si apre. 7. il pop up invia allo flash il segnale di attivazione del lampo effettivo e una volta raggiunta l’illuminazione flash sufficiente per la giusta esposizione, il pop up ordina al flash di interrompere il lampo. 8. l’otturatore viene richiuso e lo specchio ritorna nella sua posizione originale per una nuova inquadratura.
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La presente sequenza è molto simile ma non identica a quella dei primi modelli di digitale non recenti (in alcuni casi nella sequenza
lo specchio si apre prima) che usano il sistema D-TTL o nelle analogiche in quanto, nelle analogiche, essendovi la pellicola e non il sensore
(che riflettono in modo diverso la luce flash di monitoraggio) la metodologia risulta essere completamente diversa, tale sistema viene
chiamato “bounced Off The Film o più comunemente OTF.
Per questo motivo i nuovi flash non sono compatibili o sono parzialmente compatibili con le prime digitali e con le analogiche Nikon.
Lo stessi discorso fatto sino ad ora vale per il flash esterno montato sulla fotocamera.
I prelampi dal flash in slave vengono emessi per permettere alla fotocamera di regolare l’esposizione in i-TTL, il bilanciamento colore, la compensazione
flash, per il settaggio in modalità Manuale e regolare la relativa potenza di emissione (il flash in realtà non diminuisce la sua potenza da 1/1 a
1/128 ma solo il tempo di emissione del lampo), bracketig flash, slow sync, occhi rossi, scatto sulla 2° tendina, FP, blocco FV, modalità AA, modalità FP,
ecc.)
- Professionali (D3/D4, fotocamere senza pop up): il discorso è identico a quello sulle prosumer (avendo
tutti i settaggi nei menù) ma necessita per forza di un flash esterno sulla slitta non avendo il flash incorporato
Flash esterno Nikon o compatibile TTL/Manuale in slave
Una volta che i prelampi sono stati inviati dalla fotocamera il flash recepisce il messaggio si setta come ordinato e “risponde” alla fotocamera con prelampi per
il settaggio dell’esposizione e per comunicare di essersi settato come richiesto.
Ecco allora che appare chiaro che i prelampi non vengono emessi solo dal master ma anche dal flash usato in slave.
La lunghezza ed il numero di prelampi aumenta a seconda che il flash sia sulla fotocamera o si dialoghi in slave ed, infine, dal numero di flash presenti e da
quanti canali sono in uso
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A questo punto si inserisce una complessità in più quando si lavora con un flash in slave usando un trigger ottico, elemento essenziale di questo ragionamento è
che, pur lavorando con alcuni flash in TTL, si possa lavorare contemporaneamente con altri anche in manuale. Non dimentichiamo che un trigger ottico scatta
“normalmente” al primo lampo che vede e, quindi, in teoria scatta sui prelampi andando fuori sync .
Attualmente, rimanendo in casa Nikon e compatibili, possiamo avere diverse possibilità
- trigger ottico separato da applicare sotto il flash
- trigger ottico incorporato nel flash
- trigger SU4 esterno o incorporato nei flash Nikon ( SB 800/900 e superiori)
Esaminiamo ora le differenze importanti
- trigger ottico separato, come detto precedentemente il trigger scatta al primo lampo e quindi non sarebbe possibile usare altri flash in TTL, in realtà esiste in
commercio un modello di trigger ottico il Seagull SYK5 che avendo la funzionalità per non scattare quando si utilizza la funzione “anti occhi rossi” del flash, allo
stesso modo, non risente ei prelampi (occorre fare alcune prove per la sua taratura in funzione del tempo di scatto) Il trigger può essere montato con il sensore
sul davanti o sul retro affinché possa vedere il master. Naturalmente con il flash triggerato si potrà operare solo in modalità Manuale
- trigger ottico incorporato nel flash (modalità S1-S2 con Youngnuo e SD-SF nei Nissin, non sono informato di altre marche di flash con tale funzione).
In modalità S1 il trigger ottico incorporato reagisce al 1° colpo di flash, in S2 non vede i prelampi e scatta al lampo effettivo, la stessa cosa dicasi per i Nissin.
Naturalmente con il flash triggerato si potrà operare solo in modalità Manuale
- trigger ottico SU4 sia esso montato sulla fotocamera che incorporato nei flash Nikon, in merito a questo particolare trigger la cosa si fa più complessa e mi
costringe ad un capitolo a parte.
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TRIGGER SU4 NIKON
Il trigger SU4 può essere un accessorio esterno da montare sulla slitta della fotocamera oppure può essere incluso nel flash montato sulla fotocamera. Nello
specifico tratteremo della funzione SU4 incorporata nei flash Nikon.
La modalità SU4 ha diverse varia a seconda che il flash sa montato sulla slitta o sia in slave, per poter avere un idei più chiare della modalità occorre partire dal
presupposto che l’SB800 sia un flash l’SB800+un trigger SU4, le due cose devono essere considerate come entità separate.
On camera
Quando si utilizza sulla fotocamera in modalità SU4 il flash serve esclusivamente come master, infatti occorrerebbe schermarlo per evitare che il suo lampo
interferisca nell’esposizione della scena; Praticamente l' SU4 serve per sostituire un cavo PC che collega la macchina al flash. Naturalmente il discorso on
camera riguarda esclusivamente le fotocamere senza il flash pop up.
In slave
- SU-4 in Auto, in tale combinazione il flash slave lampeggia per tutta la durata del lampo del flash principale quindi l'esposizione è controllata dal flash
principale.
- SU-4 in Manuale, in tale combinazione il lampo viene emesso in syncro con quello del flash principale, in questo caso l'esposizione è regolata dalle
impostazioni del flash in slave.
Queste sono funzioni identiche a quelle dell'accessorio esterno SU-4 relativamente alla regolazione A-M.
Per quanto riguarda i prelampi si possono disattivare, nel caso del SB800 si utilizza la funzione “prelampi di monitoraggio” per altri modelli occorre verificare sul
manuale del flash specifico.
In modalità SU-4 con flash in salve sono possibili anche impostazione relativa alla modalità di esposizione flash, in particolare possiamo impostare le modalità:
- TTL;
- Auto.
- Manuale.
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Essendovi 3 possibilità sia in modalità A che in modalità M si potrebbero avere 6 possibili combinazioni ma non comprenderei i casi in antitesi fra loro che,
probabilmente non darebbero i risultati voluti (M+TTL ed A+A).
Partendo ora dal presupposto che il flash on camera sia il principale e che si lavori in Manuale con SU4, possiamo avere solo 2 possibilità effettive legate al fatto
che in M l’SU4 emette il lampo in sincronia con il lampo principale ma non lo interrompe quando si interrompe quello del flash principale (lavora in completa
autonomia e potrebbe interrompere il lampo anche prima del flash principale).
a) SB800 settato in Manuale ed SU-4 settato in Manuale, in questo caso si sommano gli effetti dei due flash (principale e slave), sommandosi le due potenze e
non è possibile avere alcun controllo preciso dell’esposizione.
b) e SB800 settato in Auto ed SU-4 settato in Manuale: il flash in slave controlla l'esposizione in Automatico, tenendo conto anche dell’apporto del flash pilota (
con molta probabilità in modalità Auto il sensore Thyristor dello slave legge la luminosità complessiva ed interrompe il lampo, il sensore probabilmente legge
di riflesso anche la luminosità del flash principale e ne tiene conto ).
Settiamo ora SU4 in Auto ed avremo altre 2 possibilità effettive legate al fatto che in A, l’SU4 emette il lampo in sincronia con il lampo principale e lo
interrompe quando viene interrotto dal flash principale ( lavora esattamente come copia del principale )
c) SB800 in Manuale ed SU-4 in Auto: i due flash scattano in contemporanea e si spengono in contemporanea, come nel caso a) le due potenze si sommano e
non risulta semplice avere un preciso controllo dell’esposizione.
d) SB800 in TTL ed SU-4 in Auto : in questo caso l’esposizione TTL del flash pilota è identica a quello dello slave, è quindi possibile regolare globalmente dalla
fotocamera l’esposizione variando diaframma e potenza di emissione del lampo.
I ragionamenti precedenti inevitabilmente ci portano al 3° punto in esame, le modalità A ed AA.
MODALITA’ A-AA NEI VECCHI FLASH E NEI NUOVI NIKON
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La modalità A (Auto) e quella AA (Auto Aperture) sono due modalità che consentono una corretta esposizione utilizzando non la lettura TTL della fotocamera
ma un sensore (Thyristor) presente sul flash che legge la luce di rimbalzo del flash ed interrompe il lampo al momento giusto.
Nei vecchi flash per poter usufruire di questa funzione occorre
- impostare sul flash il valore ISO della fotocamera
- su una tabella (spesso a cursori mobili) posta sul retro del flash scegliere come proposto 1 o più aperture
possibili (il valore egli f proposti varia a seconda del valore ISO e della lunghezza della parabola zoom (se presente), la tabella vi fornirà inoltre la copertura in
mt. dell’automatismo
- impostare sulla fotocamera il valore f scelto
- scattare, al resto pensa il flash.
Tale funzione viene indifferentemente applicata sia che il flash si trovi sulla slitta della fotocamera sia che si lavori con in flash in slave
Esempio di impostazione su due potenze di emissione (pallino rosso o blu) e modo manuale
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Esempio di apertura da impostare sulla fotocamera, della distanza coperta in auto in funzione degli ISO impostati sulla fotocamera
Naturalmente, se il flash non è dotato di fotocellula (trigger ottico incorporato) si dovrà ricorrere ad un trigger ottico (che non risenta dei prelampi se si usa
anche un flash TTL, vedi dopo), la funzione Auto lavora anche con i trigger radio indifferentemente.
Fatta questa premessa per cercare di spiegare il funzionamento della funzione Auto, passiamo ora alla stessa funzione presente nei recenti flash Nikon.
Nei recenti flash Nikon troviamo, analogamente a quanto detto prima, la funzione A ed in aggiunta la funzione AA, quest’ultima è il risultato della nuova
elettronica presente nelle recenti fotocamere.
Vediamo ora la differenza fra le due vecchie/nuove funzioni.
In realtà dovremmo distinguere 3 casi possibili
- A sulla slitta della fotocamera
- AA sulla slitta della fotocamera
- AA in modalità slave
Modalità A sulla slitta della fotocamera
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Con l’SB800 in modalità A il flash tramite i contatti slitta/flash il valore degli ISO viene comunicato al flash automaticamente, dovremo, poi, inserire il valore di
diaframma manualmente sul flash ed a questo punto siamo pronti per scattare. La procedura di scatto non prevede prelampi di alcun tipo.
Modalità AA sulla slitta della fotocamera
In questa modalità le cose si complicano leggermente anche se materialmente si semplificano, si complicano perché ci ritroviamo ancora in mezzo i prelampi e
si semplificano perché non dobbiamo impostare nulla, legge tutto il flash dalla fotocamera tramite i contatti della slitta.
Il flash legge in automatico diaframma, valore ISO, ed emette dei prelampi (non usa come in A il ritorno del lampo principale) per poter settare la cellula
Thyristor e regolare l’esposizione, i vantaggi dell’uso della modalità AA sono però diversi, con il settaggio tramite prelampi si setta anche il bilanciamento del
bianco ed è possibile utilizzare la funzione FV Lock (blocco dell’esposizione) .
Ecco allora che in modalità AA on camera è necessario tenere conto della presenza dei prelampi, esattamente come se ne tiene conto con l’esposizione TTL.
Modalità AA in slave
Utilizzando la funzione commander del pop up o di un flash master sulla slitta è possibile comandare a distanza un flash in modalità AA. Una volta selezionata in
modo commander la modalità AA, al momento dello scatto il master emette dei prelampi per “avvisare” il flash di utilizzare la modalità AA, A questo punto il
flash in AA emette i prelampi per settare la cellula Thyristor e tutte le impostazioni viste precedentemente.
Una volta esaurita questa sequenza basta scattare pensa a tutto il flash.
Ecco allora che, anche qui, in modalità AA slave è necessario tenere conto della presenza dei prelampi, esattamente come se ne tiene conto con l’esposizione
TTL.
Per la disattivazione dei prelampi si rimanda a quanto specificato nella parte SU4
Non ho trovato documentazione che parli di una modalità solo A in slave ma nel caso di flash Nikon non credo sia una funzionalità necessaria.
TRIGGER OTTICI E RADIO
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Per comandare un flash Slave (staccato da la fotocamera) devono essere usati i trigger, esistono 2 tipi di trigger
- Trigger ottici (che reagiscono al lampo di un altro flash)
- Trigger radio (che reagiscono ad un impulso radio che viene emesso al momento dello scatto)
I pro ed i contro dei due modelli sono abbastanza noti, diciamo, sintetizzando, che
Trigger ottici
- I trigger ottici non funzionano bene con molta luce ambiente
- possono essere disturbati da flash di altri fotografi
- hanno una portata limitata (da 15 a 20/25 mt.)
- il sensore ottico deve vedere il lampo principale per cui non possono essere nascosti alla vista, non devo esserci ostacoli che impediscano la visione del lampo
principale, ecc.
- se si usa in contemporanea un flash TTL principale (pop up o altro esterno) reagiscono al primo lampo che vedono e scattano quindi sul prelampo e non sul
lampo principale.
In merito a questa ultima considerazione occorre precisare che
- esistono dei trigger ottici (Seagull SKY-5) che sono dotati di una funzione che permette l’uso del flash con modalità anti occhi rossi. Tale modalità non fa
scattare il lampo sui piccoli lampi emessi prima del lampo definitivo per evitare in foto il fenomeno degli occhi rossi, se lo fanno per la funzione anti occhi rossi,
lo fanno anche con l’emissione dei prelampi TTL. (il trigger può anche essere montato rovesciato con il sensore lampo verso il retro del flash)
- I più recenti flash esterni compatibili (Youngnuo ed altri) hanno il trigger ottico incorporato con due possibili modalità S1 ed S2, S1 fa scattare il flash slave al
primo lampo che vede, la modalità S2 non reagisce ai prelampi e scatta solo al lampo definitivo.
- I flash Nikon dispongono di una funzione trigger ottico interna detta SU-4 che credo sia assimilabile alla funzione S1 di cui si è parlato prima (non ne sono
certo al 100% ma in SU-4 i prelampi potrebbero interferire lavorando in TTL e quindi sarebbe usabile solo in manuale)
Trigger radio
- I trigger radio hanno una portata di ca. 100 mt.
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- Si possono scegliere i canali di trasmissione radio (in genere 16) in modo da evitare interferenza da altri flash
- Possono comandare un flash nascosto, essendo un impulso radio non importa che vi siano ostacoli fra la fotocamera ed il flash
- Funzionano solo con il flash cui sono collegati in modalità manuale (il flash master o il lampo principale potrebbe essere anche in TTL)
- Possono essere usati anche come scatto remoto radio
- Senza l’uso di un cavo esterno TTL tipo il YN FC-682 (che è dotato di 2 slitte flash, una al terminale ed una che viene posizionata sulla slitta della fotocamera) il
pop up della fotocamera deve restare chiuso e quindi non è possibile avere contemporaneamente funzione master TTL e trigger insieme o montare un flash TTL
sulla slitta.
Note finali
- Esistono in commercio anche dei trigger radio TTL che si sostituiscono alla modalità master ottico TTL, il loro costo, per il momento risulta abbastanza elevato.
Con essi le istruzioni che il master da con i prelampi (per via ottica) sono sostituiti da istruzioni inviate via radio.
- Molti flash, fotocamere, trigger (ottici e radio) dispongono di una presa PC cui è possibile collegare un ulteriore flash che disponga della stessa presa PC
tramite apposito cavetto syncro PC
- Il prelampo del flash pop up non può essere disattivato, poiché spesso (soprattutto nelle macro) il lampo potrebbe dare fastidio, per eliminarlo del tutto
forzatamente si consiglia un piccolo accessorio Nikon che null’altro è che una tendina da porre davanti al pop up che fa passare solo gli infrarossi e non la luce,
visto il costo (oltre 15€.) viene consigliati di fissare sopra al pop up un pezzo di pellicola negativa non impressionato (le cosiddette foto venute nere)e fissarla
con un elastico, del nastro adesivo, ecc., tale spezzone di pellicola ottiene lo stesso effetto dell’accessorio Nikon a costo di 0 €., fa passare le istruzioni TTL ma
non la luce del flash.
Altri tipi di automatismi flash non TTL
In alternativa alla modalità TTL o a quella Manuale esistono flash che dispongono di automatismi di esposizione di vecchia generazione ma tuttora presenti su
alcuni flash recenti (Nikon e Nissin), tale modalità è definita Auto ed era presente su molti flash dell’era analogica
La modalità auto prevede che un sensore posto sul flash legga la potenza di luce che colpisce l’oggetto fotografato e interrompa il lampo al momento giusto per
una corretta esposizione.
In tale modalità occorre dire al flash il valore di ISO impostato sulla fotocamera, leggere sull’apposito schema l’apertura (per il corrispondente valore ISO) ed
impostarlo sulla fotocamera.
Il flash farà, a questo punto, tutto lui, una specie di vecchio TTL.
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Nei flash Nikon tale modalità è indicata con il simbolo A se le impostazioni devono essere fatte manualmente ed AA se esiste un colloquio fra fotocamera e
flash, in quest’ultimo caso occorre però ricordare che lavorando in slave il flash emette dei prelampi per dire al flash di usare la funzione Auto e quindi occorre
ricordare quanto detto in merito ai trigger ottici e la loro reazione ai prelampi.
Se usate un vecchio flash analogico con modalità Auto (comunemente detta thyristor ) tale funzione non viene persa sia usando trigger ottici che trigger radio
ed è quindi tranquillamente usabile.
USO MISTO DI FLASH – TRIGGER - CAVI
Per trattare questo argomento farò riferimento sempre alla mia attuale dotazioni di flash ed accessori
- flash YN 565EX
- flash YN 460 Mk II (solo manuale e slave ottico S1-S2)
- flash MAXWELL DT700-Zoom modalità Manuale ed Auto Thyristor
- trigger radio YN RF603
- trigger ottico Seagull SYK-5
- cavo TTL off camera YN FC-682
- cavetti syncro tipo PC
un parco apparecchiature che, anche se variegato e con prodotti non recentissimi, deve poter essere sfruttato al meglio.
in merito ai prodotti sopra elencati vorrei precisare che:
- il cavo TTL rappresentato è stato scelto appositamente per la presenza di una slitta a fine cavo ed una che (posizionando il terminale sulla slitta della
fotocamera) permette di montare un flash ulteriore. Secondo il produttore utilizzando sia la slitta del cavo posto sulla fotocamera che quello staccato con due
flash TTL uno dei due flash perde la modalità TTL, secondo alcune discussioni su “Strobist” questo non avviene se i due flash sono identici e quindi si
equivalgono.
- il trigger ottico Seagull SYK-5 dispone della funzione anti occhi rossi, in parole povere non scatta al primo lampo che vede (funzione anti occhi rossi), ma scatto
dopo con ritardo regolabile dal fotografo (io l’ho regolato al minimo), quindi, per non saper ne leggere ne scrivere, non scatta neanche quando vede i prelampi
del flash pop up (VERO!!!!!! VERIFICATO con la prova del flash sulla seconda tendina), dopo alcune prove posso aggiungere inoltre che lo SYK-5 può essere
montato al contrario (con il sensore verso il retro del flash il che significa il poter posizionare il flash in avanti oltre la fotocamera (come se fosse ruotato di
180°)
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- il vecchio flash Maxwell ha la funzione Auto (regola da solo il lampo in funzione della posizione del soggetto, dell’apertura e del valore ISO, tale funzione è
presente tuttora in alcuni flash Nikon e Nissin di recente fattura), con due possibilità di diaframma ed inoltre dispone della regolazione manuale sino ad 1/64 d
potenza.
- entrambi i flash Youngnuo presentano la modalità slave S1 ed S2 (se ne trovano anche di altre marche con tale funzione, per Nikon è definita SU-4) per cui in
S1 il flash scatta al primo lampo, in S2 scatta sul lampo effettivo e non tiene conto dei prelampi (tipo l’ottico SYK-5)
- il flash pop up (quello incorporato nella fotocamera) emette sempre i prelampi se settato in TTL anche in assenza di altri flash ed usato quindi come unica
fonte di luce flash. Con il pop up impostato in TTL occorrerà quindi lavorare in slave ottico modalità S2 (o il SYK-5 in modalità eliminazione occhi rossi) sia con i
modelli con funzionalità master (D80-D90-D7000-D200-D300-D700 ecc.) sia con modelli non dotati di funzione master (D40-3000-3100-3200-5000-5100 ecc.). Il
flash pop up non emetterà prelampi solo se impostato in M (manuale), in questo caso si potrà usare la modalità slave S1 (o il SYK-5 in modalità senza
eliminazione occhi rossi).
cavo sincro Nikon cavo TTL off camera FC-682 - notare l’attacco alla fotocamera
e la slitta superiore
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trigger ottico Seagull SYK-5 YN RF-603
le modalità S1 – scatta al primo colpo di flash
S2 – scatta non tenendo conto dei prelampi
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Prima di continuare premetto che tutti devono sapere che prima di montare sulla slitta qualcosa, collegare più flash collegarsi con il cavo PC o, infine, usare un
cavo TTL usando vecchi flash può essere pericolosissimo per la mostra fotocamera.
Se aveste dei dubbi su come comportarvi per montare un vecchio flash sappiate che la corrente di trigger, quella che dal flash (sulla slitta o collegato tramite
cavo PC o tramite cavo TTL) passa alla fotocamera , consultate questi due siti
http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=60407
http://www.botzilla.com/photo/strobeVolts.html (archivio tensioni di trigger vecchi flash)
fortunatamente la tensione di trigger del mio flash Maxwell arriva a 10/12 volt (Nikon dichiara max 250 volt mentre Canon solo 6 volt)
Tutti sappiamo che i trigger ottici hanno una serie di difetti (anche quelli originali)
- non arrivano oltre i 30 mt. con poca luce e con troppa luce spesso non funzionano del tutto
- sono sensibili ai preflash dl sistema TTL (non, però, il Seagull SYK-5)
i trigger radio hanno invece una serie di vantaggi
- funzionare sulla soglia dei 100 mt.
- con 3 o piu trigger puoi comandare 3 e più flash (teniamo conto che è possibile usare anche la presa PC sul retro del trigger)
- puoi usarli come scatto remoto utilizzando il trigger collegato al flash o un trigger da solo non collegato ad alcun apparecchio
Tutti i trigger radio hanno però lo svantaggio che, dovendo essere posizionati sulla slitta della fotocamera, impediscono l’apertura del flash pop up.
A questo punto se uso un qualsiasi trigger devo dire sicuramente addio al sistema TTL on camera o of camera della mia fotocamera, o no ??
Sicuramente no !!!, deve esserci un modo per conservare il TTL almeno per un flash predisposto (nel mio caso il YN 565EX) per lavorare sulla slitta oppure
staccato, per gli altri flash (non avendo trigger TTL) so già di poter lavorare solo in manuale.
Qui ho due possibilità per mantenere almeno un flash in TTL
1) lavoro con il trigger sulla fotocamera
2) lavoro con il flash pop up della fotocamera
Caso 1) lavoro con il trigger sulla fotocamera
Il sistema è semplicissimo (confermato via email dalla Youngnuo stessa), uso il cavo TTL off camera FC-682
- monto un terminale del cavo sulla slitta della fotocamera
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 37
- monto su questo (che dispone di slitta TTL sulla parte superiore) il trigger RF 603 (si auto setta come trasmettitore)
- monto sulla slitta posta sul terminale del cavo il flash (YN 565EX) in modalità TTL
- monto il trigger ricevente (anch’esso si auto setta) sotto al vecchio flash Maxwell
ed il gioco è fatto !!!
Lo YN 565EX scatta in TTL, il Maxwell scatta in manuale comandato dal trigger radio. Chiaramente, più flash. ho, più trigger radio devo avere.
Se poi uso il trigger come scatto remoto posso eseguire lo scatto utilizzando uno qualsiasi dei trigger che ho off camera sotto ad un qualsiasi flash (magari
girando intono al soggetto per vedere i vari effetti luce).
Invertire il flash con il trigger sul cavo FC-682 non dovrebbe cambiare il risultato finale.
Una precisazione, il trigger non si auto setta come trasmettitore se non recepisce di essere stato montato sulla slitta di una fotocamera., ergo, sulla slitta ci
deve per forza essere il trigger radio o il complesso non va assolutamente.
Naturalmente se avessi altri flash TTL in slave dovrebbero funzionare appoggiandosi al flash sul cavo FC-682 (sia sulla slitta posta sul terminale che su quella
posta sulla fotocamera), in questo caso il mio YN 565EX non può essere utilizzato non essendo master ma qualsiasi Nikon o Nissin o Metz o altro con tale
funzionalità dovrebbero andare. Quindi, concludendo, per usare altri flash in modalità TTL slave il flash posto sul cavo deve essere master in quanto il flash pop
up della fotocamera è chiuso e non si può aprire per la presenza del terminale sulla slitta. Un ultima avvertenza, ricordate che il flash collegato al trigger deve
essere impostato in manuale perché se lo lasciate in TTL il trigger non funziona. Nel caso di vecchi flash (come il mio Maxwell) non si perde la funzione Auto ed
è quindi possibile utilizzarla in alternativa alla modalità manuale.
Caso 2) lavoro con il flash pop up della fotocamera
A volte non si gradisce avere il flash TTL esterno montato sulla fotocamera o collegato ad un cavo TTL tipo FC-682 , si vorrebbe lavorare solo in slave usando il
pop up della fotocamera.
Oppure si vorrebbe avere un flash TTL in slave sul soggetto e due flash sempre in slave ma nascosti alla vista del pop up. A questo punto le cose si complicano,
se apro il pop up della fotocamera non posso montare il trigger ma non posso neanche montare il cavo TTL FC-682, e adesso che faccio????
Anche qui, con un poco di buona volontà si può fare !!!!!
Mi viene ancora da ricordare che con i trigger radio, se il trasmettitore non è posto sulla slitta della fotocamera, tutto il complesso non funziona, ed allora che
faccio????
Perché voglio usare il trigger ottico (wireless) se posso usare il cavo FC-682 ed i trigger radio, i motivi possono essere diversi, ad esempio
- non voglio il flash TTL sulla fotocamera o troppo vicino ad essa (niente cavi vari)
- voglio il flash TTL in slave sul soggetto e due flash, sempre in slave, di appoggio
- voglio comandare il flash TTL dalla fotocamera
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 38
In questo caso la cosa si presenta semplicissima, con lo YN 565EX non ho problemi a lavorare in TTL modo slave, con lo YN 460 Mk. II (modalità manuale)
neanche, avendo il trigger ottico incorporato che, se impostato in modalità S2, non viene influenzato dai prelampi, con il Maxwell, invece, un normalissimo
trigger ottico farebbe scattare il flash con i prelampi, ma con il Seagull SYK-5 (selezionando il modo anti occhi rossi) il flash non risente dei prelampi (si
comporta come se fosse in S2)
Caso 3) Miscellanea flash e trigger ottici e radio
Ci sono, poi, altre condizioni operative in cui devo fare il cosiddetto “fritto misto”, cioè usare sia trigger ottici che radio in contemporanea, ad esempio
- flash principale in slave (usando il pop up della fotocamera) oppure usando il cavo FC-682 (vedi caso 1) e flash secondari posti dietro il soggetto e
nascosti da qualcosa (es. delle quinte) per non farli vedere nello scatto o casi in cui che per la presenza di un ostacolo li nasconde e non vedono il
master ed i suoi lampi (quindi non funziona nulla)
- flash secondari oltre la portata del trigger ottico oppure in condizioni di luce forte che non attivano il trigger stesso
In questo caso la soluzione più semplice si può prospettare in questo modo
- monto un terminale del cavo sulla slitta della fotocamera
- monto su questo (che dispone di slitta TTL sulla parte superiore) il trigger RF 603 (si auto setta come trasmettitore)
- monto sulla slitta posta sul terminale del cavo il flash (YN 565EX) in modalità TTL (in questo modo supero distanza eccessiva, la luce forte o la presenza
di ostacoli)
- monto il trigger ricevente (anch’esso si auto setta) sotto al vecchio flash Maxwell
- uso il YN 460 Mk. II in modalità S1 (scatta al primo colpo di un altro flash) e faccio in modo che da esso si veda il Maxwell e che la distanza non sia
eccessiva
in alternativa posso invertire le cose
- monto il trigger ricevente (anch’esso si auto setta) sotto al YN 460 Mk. II
- monto il trigger ottico Seagull SYK-5 sotto al vecchio flash Maxwell senza la modalità anti occhi rossi (come se fosse in S1 o un normale trigger ottico)
un altro caso potrebbe essere quello di avere il flash TTL in slave ed un flash esattamente dietro il soggetto (per porlo in controluce o illuminare lo sfondo)
situazione che, per vari motivi non consentono di usare il trigger ottico ( per esempio non vi sono pareti che riflettano il lampo e comandino di riflesso il trigger
ottico del flash dietro al soggetto, oppure si lavora di giorno con un flash posto dietro al soggetto a fare da controluce, si sa che di giorno, in esterni, molto
probabilmente il trigger ottico non funziona più di tanto), per cui si usa il “sistema misto”.
Naturalmente, usando il vecchio flash Maxwell, anche in questo caso, come in tutti quelli precedenti, posso operare sia in modo Auto che in modo Manuale.
Un ultima considerazione, viene spesso, in rete sconsigliato un solo trigger a cui collegare più flash, pare che le diverse correnti di trigger disorientino
l’apparecchiatura elettronica. Se si dovesse ricorre a tale metodo (trigger con più flash di cui uno sulla slitta e gli altri al trigger con cavetto PC multiplo), gli
strobisti consigliano di farlo con flash la cui corrente di trigger sia prossima. o molto simile.
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 39
Certamente di possibilità che si possono presentare nella realtà se ne possono trovare tante altre ma, come mi sembra, tutte si raggruppano o sono simili ai
casi esaminati, da questi ragionamenti ho volontariamente escluso la possibilità di disporre di trigger radio con funzionalità TTL il cui costo è pari a tutta
l’attrezzatura elencata nell’introduzione.
CAVALLETTI E SUPPORTI
Nelle attrezzature per flash, oltre che a flash, trigger, ecc. non possono mancare
- cavalletti
- supporti flash
CAVALLETTI
In Cina e limitrofi si trovano vari modelli di cavalletti per flash detti light stand, io ne ho acquistato uno cinese costato poco più di 20 €. Ed ho sfruttato supporti
che avevo in casa
Nella foto il primo a sx è il supporto del telo per proiettare diapositive, ho rimosso il gancio plastico del telo e il cilindro in cui lo stesso e avvolto. Chiarisco che
la rimozione non è definitiva in quanto basta inserire nuovamente il cilindro con avvolto il telo ed il gancio plastico in cima al cavalletto ed il tutto torna come
nuovo. Il cavalletto mi consente di posizionare un flash sino a 1,80 mt. da terra.
Il secondo da sx è un cavalletto studiato appositamente per flash, consente di posizionare un flash sino a 2,10 mt. da terra, ne esistono vari modelli con altezza
da 50 cm. sino a più di 3,00 mt. per illuminazione dal basso o dall’alto. Che sia studiato appositamente per flash si nota soprattutto dal terminale dell’asta
verticale che ha un apposito perno sagomato per inserire un supporto per flash.
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Il terzo da sx non è altro che il cavalletto di quei vecchi caschi da pettinatrice casalinghi che molte delle nostre mamme o mogli usava per “farsi i capelli”,
purtroppo la sua altezza non super i 1,60 mt. da terra.
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A questo punto la logica porta a chiedersi, se il cavalletto fatto appositamente ha in cima un attacco sagomato per il supporto flash, come è possibile attaccare
tale supporto ai due cavalletti che non ne dispongono ?
Andiamo ora, quindi, a parlare dei supporti per flash.
Di supporti per flash ne esistono un tot di modelli, dal più spartano al più raffinato.
SUPPORTI SEMPLICI PER FLASH
Lo stesso supporto per flash, spesso compreso nella scatola del flash, potrebbe essere montato su un cavalletto infatti sulla parte inferiore ha una filettatura
proprio per questo motivo.
Questo supporto, normalmente da tavolo, in genere ha un foro che collima con il pistoncino di fermo presente sulla slitta del flash, in caso contrario potrebbe
essere difficoltoso il bloccaggio con rischio di scivolamento del flash, soprattutto se non dotato di vite o meccanismo di blocco.
Un altro semplicissimo attacco è questo
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anch’esso ha una filettatura nella parte inferiore per essere avvitato ad un cavalletto, il grosso difetto di questo tipo di attacco è la mancanza di un fermo per il
flash che, quindi, potrebbe scivolare via dalla sua sede.
L’ultimo modello di fissaggio e, sicuramente, il migliore è questo
Detto anche attacco rapido per flash, il flash si infila nella rotaia e viene bloccato con la vite esterna (tipo gli attacchi rapidi dei cavalletti per macchina
fotografica. Anch’esso ha una foilettature nella parte inferiore per essere fissato al cavalletto.
Personalmente ritengo sia il migliore ma a condizione che sia in metallo e non in plastica (verificare all’atto dell’acquisto) perché in caso contrario la vite di
serraggio dopo pochissimo rovina la filettatura interna in plastica e si deve buttare il tutto. Spesso questi attacchi fanno parte di supporti più complessi.
Questi tre semplicissimi accessori di base per fissare un flash al cavalletto presuppongono che la testa del cavalletto disponga di una vite o di una filettatura, o
si disponga di un supporto per flash.
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Con uno di questi è anche possibile montare un flash su un cavalletto per macchina fotografica.
Cavallettino da tavolo
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cavalletto fotografico in cui il flash si fissa utilizzando la piastra di attacco rapido
Esempio di flash montati su cavallettini da tavolo, i morsetti avvitati sulla vite superiore sono del tipo “rapido”
SUPPORTI COMPLESSI PER FLASH
Sono gli accessori per montare un flash sulla testa di un cavalletto e, proprio con questi, è possibile anche usare dei cavalletti non specifici.
Ecco alcuni esempi di supporti per flash
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1) 2)
3) 4)
Come si puo notare questi suppotri ci danno la possibilità non solo di fissare il flash al cavalletto ma anche di inclinarlo, poter inserire un ombrello nell’apposito
foro (foto 1-3) , esistono poi modelli particolari (foto 3-4) che consentono il montaggio di 3 flash sullo stesso cavalletto o più sofisticati, completi con il supporto
per modificatori di luce quali snoot, griglie, soft box, ecc.
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Se andiamo ad esaminare le foto 1-2 è possibile notare che i supporti vengono forniti con diversi attacchi flash, attacchi che sono già stati visti
precedentemente.
Torniamo ora alla possibilità di attacco del supporto flash al cavalletto.
Ognuno dei supporti delle foto precedenti dispone di un attacco superiore per il flash e di un attacco inferiore al cavalletto o supporto di fissaggio, nella foto
successiva si vede un supporto scomposto nei suoi elementi
5) 6)
Nella foto è possibile individuare la piastra di attacco flash (vedi prima), eventuali elementi studiati per poter collegare il cavalletto al supporto e, soprattutto,
il foro inferiore di incastro fra il cavalletto ed il supporto (vedi foto 6 nella parte alta).
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Tornando ora ai cavalletti “misti” (vedere le due foto all’inizio ) l’incastro del supporto flash puo avvenire
- nel caso del cavalletto centrale (l’unico cavalletto studiato appositamente) attraverso l’apposito elemento terminale sagomato
- nel caso dei due cavalletti (improvvisati) di sx e dx attraverso l’inserimento diretto della parte inferiore del supporto sull’asta verticale. Unica avvertenza, il
diametro del foro del supporto deve essere sufficiente per contenere l’asta verticale, in genere il diametro del foro è di ca. 16 mm.
Esistono inoltre alcuni accessori per adattare, a seconda del passo le varie filettature (1/4”-3/8” di pollice)
Ecco i supporti montati sui due cavalletti “improvvisati” di cui dispongo
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SUPPORTI PARTICOLARI
Esistono in commercio dei supporti particolari per flash che ci consentono di fissarli con morsetti a vari elementi presenti sulla scena (tubolari, piani, quinte,
ecc.)
Un esempio classico è rappresentato in queste foto
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a pinza a morsa
Ecco, come esempio, una soluzione possibile con uno di questi supporti, l’altra è chiaramente intuibile.
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ALLEGATI
NIKON CLS-AWL unità flash compatibili (da DPanswerFlashfinder)
Qui di seguito sono riportati di tabelle che dà una visione d'insieme CLS unità flash compatibili prodotte da Nikon e selezionati produttori di terze parti.
Per una selezione sempre più ampia di CLS unità flash compatibili, utilizzare il DPanwsersFlash finder per cercare nel nostro database.
È possibile visualizzare una descrizione più dettagliata, fare clic sul nome del flash. La maggior parte delle colonne dovrebbe essere auto-esplicativo. La colonna "WL" riassume built-in modalità wireless: il carattere "m" significa che AWL maestro, "r" AWL remoto "sf" significa trigger ottico incorporato, e "sd" significa trigger ottico digitale incorporato (modalità che ignora i prelampi).
Unità di prodotto da Nikon CLS-AWL :
Modello Copertura GN WL Prezzo
Nikon SB-400 27 millimetri 21 USD 110
Nikon SB-600 14, 24-85mm 30 r [EUR 215]
Nikon SB-700 14, 24-120mm 28 m / r, sf USD 330
Nikon SB-800 14, 24-105mm 38 m / r, sf [EUR 315]
Nikon SB-900 14, 17-200mm 34 m / r, sf [EUR 440]
Nikon SB-910 14, 17-200mm 34 m / r, sf USD 550
Nikon SB-R200 Macro 24 millimetri 10 r USD 160
CLS unità compatibili CLS-AWL prodotte da Metz, Nissin, Sigma, Sunpak e Yongnuo:
Modello Copertura GN WL Prezzo
Metz 15 MS-1 Macro 35 millimetri 15 r, sf, sd USD 400
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 53
Metz 24 AF-1 35 millimetri 24 USD 90
Metz 28 AF-3 24, 35, 85mm 22 [EUR 110]
Metz 36 AF-4 28-85mm 24 [EUR 112]
Metz 36 AF-5 28-85mm 24 USD 112
Metz 44 AF-1 12, 24-105mm 27 r USD 200
Metz 44 AF-4 12, 24-105mm 28 USD 200
Metz 44 MZ-2 28-105mm 26 USD 249
Metz 48 AF-1 12, 24-105mm 29 r, sf [EUR 225]
Metz 50 AF-1 12, 24-105mm 29 r, sf USD 230
Metz 54 AF-1 20, 24-105mm 31 USD 405
Metz 54 MZ-4 20, 24-105mm 31 USD 400
Metz 58 AF-1 18, 24-105mm 32 m / r, sf [EUR 405]
Metz 58 AF-2 12, 24-105mm 32 m / r, sd USD 400
Metz 76 MZ-5 20, 24-105mm 45 USD 875
Nissin Di28 35 millimetri 20 USD 80
Nissin Di446 16, 24-105mm 22 sf, sd USD 139
Nissin Di622 20, 28-105mm 26 sd [EUR 150]
Nissin Di622 II 16, 24-105mm 26 r, sf, sd USD 160
Nissin Di866 18, 24-105mm 40 m / r, sf, sd [EUR 329]
Nissin Di866 II 18, 24-105mm 40 m / r, sf, sd USD 349
Sigma EF-500 DG ST 17, 28-105mm 29 [EUR 150]
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 54
Sigma EF-500 DG Super 17, 28-105mm 29 m / r, sf [EUR 219]
Sigma EF-530 DG ST 17, 24-105mm 31 [EUR 150]
Sigma EF-530 DG Super 17, 24-105mm 31 m / r, sf [EUR 219]
Sigma EF-610 DG ST 17, 24-105mm 36 USD 165
Sigma EF-610 DG Super 17, 24-105mm 36 m / r, sf USD 255
Sigma EM-140 DG Macro 14 m USD 379
Sunpak PZ40X 24-80mm 20 USD 70
Sunpak PZ42X 20, 24-105mm 28 USD 149
Yongnuo YN-460-RX 35 millimetri 33 r, sf, sd USD 110
Yongnuo YN-465 35 millimetri 33 USD 66
Yongnuo YN-467 II 24-85mm 33 sf, sd USD 75
Yongnuo YN-468 II 18, 24-85mm 33 sf, sd USD 91
Yongnuo YN-560EX 15, 24-105mm 39 r, sf, sd USD 110
Yongnuo YN-565EX 15, 24-105mm 39 r, sf, sd USD 175
Yongnuo YN-568EX 15, 24-105mm 39 r, sf, sd USD 182
Note finali
Si noti che se si utilizzano i numeri guida (GN) per fare i confronti, il numero guida che si trova nelle caratteristiche del produttore è per la testa zoom alla sua massima regolazione (ad esempio, f = 105mm). Questo rende difficile fare paragoni di potenza diretti con unità flash di altri produttori, che possono utilizzare un altro elenco di zoom come riferimento per GN. Per i flash che hanno la parabola zoom, le tabelle di cui sopra mostrano il GN con la testa zoom impostato a 35 di copertura mm (FX), ISO 100, metri come per i flash che non dispongono della parabola zoom (normalmente fissi a 35 mm.). Nel l'elenco completo di specifiche per ogni flash, sono elencati il GN per tre diverse impostazioni della parabola zoom (35mm, 50mm, e massima).
Per i lampeggiatori che offrono modelli alternativi di illuminazione (vale a dire l'SB-700 e SB-910), le GN
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NIKON USA D-SLR Nikon Speedlight e compatibilità tratto da NIKONUSA - ID risposta 886 Pubblicato il 2003/04/10 02:17 PM | aggiornamento 2013/01/23 10:54
Tabella che descrive la compatibilità fra fotocamer e Nikon DSLR e lampeggiatori Nikon.
Nikon D-SLR
Lampeggiatore
modello
D4, D3X, D3S, D3, D800, D700, D600, D300s,
D300, D7000, D200, D90, D80, D70s, D70,
D60, D50, D40X, D40
D5100, D5000, D3200, D3100, D3000 D2Xs, D2X, D2Hs, D2H, D1X, D1H, D1
SB-900 / SB-910
i-TTL, AA, Auto non TTL, GN, M, RPT, AutoFP
sincronizzazione ad alta velocità(D4, D3-serie,
serie D2, D800 (E), D700, D600, D300s, D300,
D200, D80 solo) , blocco FV, AF-Assist per il
multi-area AF, Comunicazione Informazione
colore flash, Sincro, riduzione effetto occhi
rossi, Auto Zoom, illuminazione avanzata
senza cavi., in grado di aggiornamento del
firmware
i-TTL, AA, A, GN, M, RPT, AF-assist per il multi-
area AF, Comunicazione Informazione colore
flash, illuminazione avanzata senza cavi, tenda
posteriore, riduzione effetto occhi rossi, lo
zoom automatico, controllo automatico della
sensibilità ISO, aggiornamento firmware
capace
D2-serie: D-TTL, AA, manuale, tende
posteriore, ripetere Flash, Riduzione occhi
rossi, AF-Assist
D1-serie: AA, manuale, tenda posteriore,
ripetere Flash, Riduzione occhi rossi, AF-Assist
SB-800
i-TTL, AA, Auto non TTL, GN, M, RPT, AutoFP
High Speed Sync, blocco FV, AF-Assist per il
multi-area AF, Comunicazione informazioni
i-TTL, AA, A, GN, M, RPT, AF-assist per il multi-
area AF, Comunicazione Informazione colore
flash, illuminazione avanzata senza cavi, tenda
D-TTL, Auto, Manuale, tenda posteriore,
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colore flash trasferite alla fotocamera, Sincro,
riduzione occhi rossi , Zoom automatico,
illuminazione avanzata senza cavi, auto sincro
FP
posteriore, riduzione effetto occhi rossi, lo
zoom automatico, controllo automatico della
sensibilità ISO
ripetere Flash, Riduzione occhi rossi, AF Assist
SB-700
i-TTL, M, GN, illuminazione avanzata senza
cavi (Master, a distanza, o SU-4 mode), le
informazioni filtro a colori trasferite alla
fotocamera, blocco FV, Rear curtain sync,
l'illuminazione ausiliaria AF, riduzione effetto
occhi rossi, ad alta velocità AutoFP sync,
aggiornamento firmware in grado
i-TTL, M, GN, illuminazione avanzata senza
cavi (Master, a distanza, o SU-4 mode), le
informazioni filtro a colori trasferite alla
fotocamera, rear curtain sync,
sincronizzazione lenta, riduzione effetto occhi
rossi, l'illuminazione ausiliaria AF, aggiornare il
firmware in grado
D2-serie: D-TTL, Manuale, GN, tenda
posteriore, riduzione effetto occhi rossi, AF-
Assist
D1-serie: modalità manuale
SB-600
i-TTL, AA, M, AutoFP High Speed Sync, blocco
FV, AF-Assist per il multi-area AF, di colore
flash informaiton Comunicazione, Sincro,
riduzione effetto occhi rossi, Auto Zoom
i-TTL, M, AF-assist per il multi-area AF,
Comunicazione Informazione colore flash,
tenda posteriore, riduzione effetto occhi rossi,
lo zoom automatico, controllo automatico
della sensibilità ISO
D-TTL, Manuale, Riduzione occhi rossi, AF-
Assist, Posteriore Sipario
SB-400
i-TTL, M modo (con D40), tenda posteriore,
posteriore lenta, Riduzione occhi rossi
i-TTL, tenda posteriore, posteriore lenta,
Riduzione occhi rossi D2-serie: i-TTL, tenda posteriore, posteriore
lenta, Riduzione occhi rossi
D-1 serie: Non supportato
SB-R1C1/SB-R200
innescato da SU-800
i-TTL, AA, manuale, RPT, AutoFP High Speed
Sync (D200/D80 solo), blocco FV, AF-Assist per
l'area AF Multi, Sincro
i-TTL, M, AF-assist per il multi-area AF, Flash
Communication informazioni sul colore
D2-serie: i-TTL, M, tenda posteriore, ausiliario
AF
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D1-serie: Nessun supporto per SU-800.
SB-R1
SB-R200 innescato da
fotocamera flash
incorporato
i-TTL, M, Sincro, Velocità di sincronizzazione
AutoFP alta (D700, D300s, D300 solo a causa
del flash incorporato)
bilanciamento i-TTL flash di riempimento per
reflex digitale, M, Sincro.
No flash incorporato
Nikon D-SLR
Lampeggiatore
modello D4, D3X, D3S, D3, D700,
D300s, D300, D7000
D2Xs, D2X, D2Hs, D2H
(NON-CLS)
D200, D90, D80, D70s, D70,
D60, D50, D40X, D40
D1X, D1H, D100, D1
(NON-CLS)
D5100, D5000, D3200,
D3100, D3000
SB-80DX
Auto non TTL, M, RPT, Sincro D-TTL, Auto Aperture (AA),
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
D-TTL, Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
SB-50DX Manuale, Sincro D-TTL, Manuale, Posteriore
Sipario
Manuale, Posteriore Sipario D-TTL, Manuale, Posteriore
Sipario
Manuale, Posteriore Sipario
SB-28DX
Auto non TTL, M, RPT, Sincro D-TTL, Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
D-TTL, Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
SB-24 Auto non TTL, M, RPT, Sincro Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
SB-25 Auto non TTL, M, RPT, Sincro Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
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SB-26
Auto non TTL, M, RPT, Sincro Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
SB-28
Auto non TTL, M, RPT, Sincro Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash,
Riduzione occhi rossi
Auto, Manuale, tenda
posteriore, ripetere Flash
SB-30 Auto non TTL, M, Sincro Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
SB-20, 16B, 15 Auto non TTL, M, Sincro Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
SB-29 M, Sincro Manuale, Posteriore Sipario Manuale, Posteriore Sipario Manuale, Posteriore Sipario Manuale, Posteriore Sipario
SB-27 Auto non TTL, M, Sincro Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
SB-23 M, Sincro Manuale, Posteriore Sipario Manuale, Posteriore Sipario Manuale, Posteriore Sipario Manuale, Posteriore Sipario
SB-22s Auto non TTL, M, Sincro Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Auto, Manuale, Posteriore
Sipario
Modalità flash Descrizione
Fotocamera
controlla l'uscita del
flash
through-the-lens
La fotocamera controlla potenza del flash. Si tratta di una modalità flash auto TTL nel sistema di illuminazione creativa. Pre-lampi di
monitoraggio vengono sparati in ogni momento. Il soggetto è esposto correttamente con la luce del flash e l'esposizione è meno
influenzata dalla luce ambientale che in modo convenzionale TTL.
Fotocamere supportate: serie D3, serie D2, D700, D300 (s), D200, D80, serie D70, D60, D50, serie D40
La fotocamera misura la quantità di luce riflessa dal soggetto attraverso l'obiettivo di controllare automaticamente il livello di
emissione flash e dare un'esposizione corretta
Fotocamere supportate: D1X, D1H, D100
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 59
La fotocamera controlla potenza del flash. Flash TTL standard di controllo non tiene la luminosità dello sfondo in considerazione, ma
si adegua potenza del flash in modo che il soggetto principale è esposto correttamente.
Fotocamere supportate: D1
Flash controlla
l'uscita del flash
Auto Aperture
Il flash utilizza il suo sensore per controllare l'emissione del flash in combinazione con i dati trasmessi automaticamente dalla
fotocamera e l'obiettivo per il flash inclusa la sensibilità ISO, diaframma, lunghezza focale e exp. comp. valore.
Auto non TTL
Il flash usa il suo sensore per misurare l'illuminazione flash riflessa dalla potenza del flash soggetto di controllo per offrire
un'esposizione corretta.
Con distanza con priorità manuale del flash il numero guida è determinato automaticamente dal SB-800 in base al valore di distanza
e diaframma impostato.
Manuale
Il flash si attiva sempre in un determinato output specificato dall'utente sullo stesso flash.
Posteriore
Sipario
Il flash si accende appena prima la seconda tendina inizi a chiudersi.
Lampi flash
strobo
Il flash lampeggia ripetutamente nel corso di una singola esposizione, creando stroboscopici di esposizione multipla effetti.
Riduzione
effetto occhi
rossi
Disponibile con le telecamere con riduzione effetto occhi rossi con sincronizzazione lenta.
Lampeggiatore Caratteristiche Descrizione
Progetti LED luce su questo argomento, che permette di mettere a fuoco il soggetto anche nel buio più totale.
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Illuminatore ausiliario AF
Power Zoom automatico
La testa zoom viene regolata automaticamente in base alla lunghezza focale della lente in uso.
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 61
ELENCO TRIGGER RADIO E LORO CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Marchio Prezzo,
USD Hotshoe TTL Manuale HSS Otturatore HV Range,
m Frequenza Canali Batterie Collegamento
Aputure Trigmaster 45,5 . . . .
100 433 MHz 16 AAA Recensione
Aputure Trigmaster 2.4G 27,99 . . . .
120 2.4 GHz 16 AAA Recensione
Aputure Trigmaster Plus. 60 . . . .
100 433 MHz 16 AA
Aputure Trigmaster Inoltre 2.4G
60 . . . .
120 2.4 GHz 6 AAA Recensione
Bowens Pulsar Transceiver 229,98 . .
100 433 MHz 4 AAA
Bowens Pulsar Tx 189,95
25 433 MHz 24 CR2032
Cactus V2 32,95 . .
10 433 MHz 4 CR2
Cactus V4 39,95 . . . .
30 433 MHz 16 AAA Regge corrente di trigger sino a 300 v.
Cactus V5 59,95 . . . . . .
100 2.4 GHz 16 AAA Recensione Regge corrente di trigger sino a 300 v.
Canon ST-E3 + 600EX-RT 948 . . . . . . . . . .
30 2.4 GHz 3 AA
ComTrig G430 59,99 . . . . . .
150 2.4 GHz 5 AAA Recensione
ComTrig H550 119,99 . . . . . . . .
150 2.4 GHz 16 AAA Recensione
CononMk 3G bidirezionale 93,34 . . . . . .
100 2.4 GHz 32 AA Recensione
eBay PT-04TM 19,99 . . . .
10 433 MHz 4 AAA
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Marchio Prezzo,
USD Hotshoe TTL Manuale HSS Otturatore HV Range,
m Frequenza Canali Batterie Collegamento
Elinchrom Skyport 180 . . . .
120 2.4 GHz 8 Agli ioni di litio
Fomex Dr. Ray 249,6 . . . .
300 2.4 GHz 16 AAA
Fotodiox PocketWonder Elite 69,95 . . . .
100 2.4 GHz 16 AAA Recensione
Godox Reemix 29,99 . . . .
100 433 MHz 16 AAA Recensione
Hahnel Combi TF 89,95 . . . .
100 2.4 GHz 16 AAA
Hahnel Tuff TTL 160 . . . . . .
200 2.4 GHz AA Recensione
Interfit i SYNC 4 59,99 . . . .
30 433 MHz 4 23A
iShoot PT-04 A 24,99 . .
30 433 MHz 4 AAA
iShoot PT-04 B 19,99
30 433 MHz 4 AAA
iShoot PT-04 C 24,99 . .
30 433 MHz 4 AAA
iShoot PT-04 CN 14,99 . . . .
30 433 MHz 4 AAA
iShoot Sniper 79,99 . . . . . .
300 2.4 GHz 16 AA Recensione
Meike MK-RC7 28,79 . . . .
100 2.4 GHz 16 AAA Recensione
Ojecoco H-430 57,6 . . . . . .
150 2.4 GHz 5 AAA Recensione
Ojecoco H-550 90,24 . . . . . . . .
150 2.4 GHz 16 AAA Recensione
Paul C. Buff CyberSync 159,9 . . . .
100 2.4 GHz 16 AA
Paul C. Buff CyberSync + 180 . . . . . .
45 2.4 GHz 16 AA
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 63
Marchio Prezzo,
USD Hotshoe TTL Manuale HSS Otturatore HV Range,
m Frequenza Canali Batterie Collegamento
Phottix Aster 52,07 . . . .
30 433 MHz 4 CR2
Phottix Atlas 113 . . . . . .
100 433 MHz 4 AA
Phottix Odin 350 . . . . . . . . . .
100 2.4 GHz 4 AA
Phottix Strato 83 . . . . . .
100 2.4 GHz 4 AAA Recensione
Phottix Strato II Multi 98 . . . . . .
150 2.4 GHz 4 AAA Recensione
Pixel Vescovo 120 . .
200 2.4 GHz 7 AA Recensione
Pixel Re 130 . . . . . . . .
100 2.4 GHz 7 AA Recensione
Pixel Cavaliere 180 . . . . . . . .
65 2.4 GHz 15 CR2
Pixel Opas 144 . . . . . .
400 2.4 GHz 4 AA Recensione
Pixel Pawn 74 . . . .
80 2.4 GHz 16 AAA
Pixel Rook 90 . . . .
200 2.4 GHz 4 AAA Recensione
Pixel Soldier 74 . . . .
100 2.4 GHz 16 AAA Recensione
FlexTT5 PocketWizard 428 . . . . . . . . . .
33 433 MHz 32 AA Recensione
PocketWizard MultiMax 295 . . . .
500 433 MHz 32 AA
PocketWizard Plus II 338 . . . .
500 433 MHz 4 AA
PocketWizard Plus III 278 . . . .
500 433 MHz 32 AA
Profoto Air Remote 521 . . . .
300 2.4 GHz 8 AAA
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 64
Marchio Prezzo,
USD Hotshoe TTL Manuale HSS Otturatore HV Range,
m Frequenza Canali Batterie Collegamento
Profoto Air Sync 446 . .
300 2.4 GHz 8 AAA
RadioPopper JRX di base 139,95 . .
530 900 MHz 16 CR123A
RadioPopper JRX Studio 159,95 . . . .
530 900 MHz 16 CR123A
RadioPopper PX 498 . . . . . .
530 900 MHz 16 AAA
Seculine Twinlink 149,99 . .
183 2.4 GHz 16 CR2032
SMDV FlashWave 2 250 . .
50 433 MHz 10 AA
SMDV FlashWave 3 149,99 . . . . . .
180 2.4 GHz 16 AA Recensione
Strobeam FSK 2.4G 83,95 . . . .
100 2.4 GHz 16 Litio
Tamrac MicroSync 149,95 . .
30 433 MHz 4 CR2032
Tamrac MicroSync II 129,95 . .
60 433 MHz 16 AA
Viltrox JY-2410 62,25 . . . .
100 2.4 GHz 4 AA
Yongnuo CTR-301P 20 . . . .
30 433 MHz 4 CR2
Yongnuo RF-602 30 . . . .
100 2.4 GHz 15 AAA Recensione
Yongnuo RF-603 30 . . . .
100 2.4 GHz 16 AAA
Yongnuo YN-04 II 28,99 . . . .
30 433 MHz 4 CR2
Yongnuo YN460-TX + YN460-RX
365 . . . . . .
200 2.4 GHz 7 AA
Mario Bollani – Tutti i diritti riservati – v. 1 10-03-2013 65
Hotshoe: è nativamente compatibile con i lampeggiatori? In caso contrario, avrete bisogno di un cavo.
TTL: è possibile utilizzare le off-camera flash in modalità TTL con questi trigger?
Manuale: è possibile controllare i livelli di potenza manuale di flash a distanza tramite il trigger?
Sync veloce: è possibile sincronizzarla al di sopra della fotocamera X-sync?
= High Speed Sync o FP TTL Sincronizzazione con lampeggiatori
= Sincronizzazione manuale veloce o 'HyperSync' con i flash da studio
Shutter: fa il dispositivo funziona anche come pulsante di scatto senza fili per una fotocamera?
HV: è sicuro di utilizzare i ricevitori con i flash che hanno un alta tensione di sincronizzazione?
Massima velocità di sincronizzazione
Le figure che seguono sono da mie prove con la Nikon D700 e Nikon D40. Quest'ultimo ha un otturatore elettronico ibrido che permette di sincronizzare a velocità più elevate (fino a 1/4000 di secondo) rispetto possibile con un convenzionale piano focale. Il D700 ha un otturatore meccanico normale con una velocità di sincronizzazione fino a 1/250 di secondo. Tratto da http://www.lightingrumours.com/flash-triggering-guide
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RIFERIMENTI
Molte delle considerazioni fatte su queste righe possono essere approfondite su questi siti
http://dpanswers.com/content/nikon_flash.php
http://www.scantips.com/lights/flashbasics2b.html
http://desmonddowns-ttlblflash.blogspot.it/2009/06/nikons-new-ttlbl-flash-and-cls-wireless.html
http://nikonclspracticalguide.blogspot.it/