Tai Chi Chuan - Yang - Itcca - 01di2

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ITCCA Il Tai Chi Chuan Originale della Famiglia Yang © International Tai Chi Chuan Association

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Tai Chi

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Sommario

1. Cos’è il Tai Chi Chuan pag.1

2. Taoismo e Tai Chi Chuan pag.2

3. Tai Chi Chuan e benessere pag.4

4. Le origini del Tai Chi Chuan pag.5

5. Il Tai Chi Chuan della Famiglia Yang pag.7

6. ITCCA, organizzazione e didattica pag.9

7. L’ITCCA e l’impegno sociale pag.12

Bibliografia pag.13

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1. Cos’è il Tai Chi Chuan

Il Tai Chi Chuan è un’antica disciplina psicofisica cinese basata sui principi della filosofia taoistaed è estremamente interessante per i molteplici aspetti che la caratterizzano. Infatti il Tai Chi Chuanpuò essere considerato molto semplicemente una forma di ginnastica dolce, ma allo stesso tempo unmetodo terapeutico basato sui principi della medicina tradizionale cinese, oppure un’arte marziale,così come anche una forma di meditazione ed infine una via alla trascendenza.Ebbene, possiamo affermare che questa disciplina non è nessuna di queste singole cose, ma èl’insieme di tutte contemporaneamente. Ovviamente per avvicinarsi al Tai Chi Chuan non èobbligatorio approfondirne tutti gli aspetti, ma è importante conoscerli tutti se si desidera arrivaread avere una piena comprensione di questa arte. In questo ambito solo inizialmente la parola“comprensione” ha il significato di processo logico-razionale, che le viene comunemente attribuitonel mondo occidentale, in quanto, più si procede nell’apprendimento, e più risulta evidente come lenozioni acquisite razionalmente debbano essere lasciate sedimentare dentro di noi, per poi far postoprogressivamente a sensazioni ed a percezioni di altra natura, che si fondano sulla nostra sensibilitàintuitiva e non sulla nostra ragione.Tai Chi Chuan significa letteralmente “Lotta del Grande Termine”, infatti “Tai Chi” sta per“Grande Termine” o “Suprema Unità”, mentre “Chuan” significa “lotta” e ci riporta alla mente leorigini marziali di questa arte, caratterizzata dalla ricerca dell’armonia e dell’equilibrio di Yin eYang in quel microcosmo che è l’essere umano.Con Yin e Yang la filosofia taoista indica le due forze opposte che governano l’intero universo, lacui armonia deriva proprio dallo stato di equilibrio dinamico in cui esse si trovano. Queste due forzesi manifestano in vari modi e sotto varie forme, come ad esempio il nero e il bianco, il femminile eil maschile, la terra e il cielo, l’acqua e il fuoco, il basso e l’alto, la difesa e l’attacco, e così via inuna successione di coppie senza fine.L’efficacia del Tai Chi Chuan come arte marziale nasce proprio dal perfetto equilibrio di Yin eYang sia nei movimenti esterni che negli organi interni. Tale equilibrio permette quello scorrimentodi energia interna (“Qi” o “Chi”) grazie alla quale il praticante esperto, con estrema facilità emorbidezza, può neutralizzare attacchi e scagliare a metri di distanza anche gli avversarimuscolarmente più forti e potenti.Questo è il motivo principale per cui il Tai Chi Chuan viene definito arte marziale “interna”, vale adire un’arte che fa essenzialmente uso dell’energia interna anzichè della forza muscolare, comeaccade invece nella maggior parte delle arti marziali (Kung Fu Shaolin, Karate ecc.), definite perquesto motivo “esterne”.Ma i nemici più importanti contro cui combattere questa “lotta” molto spesso non sono gli altriesseri umani, bensì i malesseri interiori ed i malanni fisici, che spesso a questi malesseri sonostrettamente connessi, se non proprio da essi direttamente causati.E’ naturale quindi che il Tai Chi Chuan venga praticato dalla stragrande maggioranza delle personeper mantenersi in salute e in buona forma fisica.Il nostro corpo reagisce negativamente allo stress della vita moderna irrigidendosi e incurvandosi, larespirazione diventa affannosa e superficiale, l’organismo invece di aprirsi si chiude sempre piùcomprimendo gli organi interni (cuore, polmoni, stomaco, fegato, intestino, reni) e provocandodisfunzioni che col passare del tempo possono trasformarsi in malattie.Il Tai Chi Chuan invece, lavorando sulla correttezza della postura e sull’armonia e fluidità deimovimenti, favorisce l’apertura del corpo e restituisce libertà agli organi interni, conferisceequilibrio e bel portamento, ridona flessibilità alle articolazioni e rilassamento ai muscoli.Grazie alle tecniche di respirazione e di sviluppo energetico, note come Chi Kung (Qi Gong),permette di ottenere una respirazione profonda e rilassata, nonchè di incrementare progressivamentela propria energia interna fino ad inondare beneficamente con essa tutto l’organismo.Infine grazie alla pratica della meditazione dona armonia e chiarezza alla mente e permette direcuperare l’equilibrio interiore perduto.

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2. Taoismo e Tai Chi Chuan

L’arte del Tai Chi Chuan può essere considerata una vera e propria applicazione pratica dellafilosofia del Taoismo, una delle due principali scuole di pensiero fiorite nella Cina del sesto secoloa. C. ad opera di Lao-Tzu, il cui nome significa letteralmente “Vecchio Maestro”. I contenuti di talecorrente filosofica furono sin dall’inizio radicalmente opposti ai principi di quell’altra importantedottrina nota come Confucianesimo, nata nello stesso periodo ad opera di Confucio, da cui il suonome. Mentre il Confucianesimo si poneva come obiettivo principale quello di fornire all’individuouna serie di rigide regole etiche e morali, così da garantire una perfetta organizzazione del nucleofamiliare e quindi della società, il Taoismo viceversa si volgeva all’osservazione della natura e allaricerca della “Via” o “Tao”. In realtà Tao è un termine intraducibile, che esprime ed oseremmo diresintetizza concetti come l’armonioso fluire di tutte le cose, la spontaneità dell’ordine naturale, laciclicità infinita dei mutamenti microcosmici e macrocosmici. Quindi per il Taoismo l’essereumano riuscirà a raggiungere la serenità solo se saprà seguire il Tao, e divenire tutt’uno con il Tao,cioè se sarà in grado di raggiungere quell’armonia interiore che lo condurrà ad entrare in sintoniacon il movimento di tutto l’universo. Il concetto di Tao fu ripreso in seguito dai Confuciani, che gliattribuirono però il significato di una via lastricata da regole necessarie per il raggiungimento dellarettitudine morale, in netto contrasto con il Taoismo, per il quale l’essere umano non dovrebbesottostare a vincoli che lo costringano ad agire in modo predefinito, ma dovrebbe semplicementenon agire (“wu wei”) seguendo la Via senza sforzo.Abbiamo già accennato in precedenza al concetto di Yin e Yang nella filosofia Taoista. Ebbenequesti due poli di forza sono i responsabili della ciclicità presente nel moto del Tao, poiché quandouno dei due ha raggiunto il suo massimo comincia gradualmente ed inevitabilmente a ritrarsicedendo all’avanzamento dell’altro.

Tai Chi Tu

Nel “Tai Chi Tu” ( “Diagramma del GrandeTermine”), simbolo principe del Taoismo, laparte bianca rappresenta lo Yang, mentre la partenera rappresenta lo Yin ed è evidente, dalla lineadi demarcazione ondeggiante che le separa, comequeste due forze non si oppongano rigidamente,ma coesistano in uno stato di equilibrio dinamicodato da un movimento ciclico continuo. Inoltre lapresenza di un piccolo cerchio di colore oppostoin ognuna delle due metà del simbolo ci vuolecomunicare che la realtà delle cose non è mainetta, bensì “sfumata”, cioè niente è maicompletamente Yin o completamente Yang; nelloYin è sempre presente un pò di Yang e viceversa,e di questo si hanno infinite prove in natura.

Tutti i concetti sino ad ora espressi si possono ritrovare più o meno esplicitamente nelle variesezioni del “Tao Te Ching” (Libro della Via e della Virtù) di Lao-Tzu, come anche nelle opere diChuang-Tzu e Li-Tzu, oppure in alcuni interessanti passi dell’“Arte della guerra” di Sun-Tzu.Di seguito riportiamo alcuni brani tratti dal Tao Te Ching e dall’Arte della guerra, che rivestono ainostri occhi particolare interesse proprio per l’enunciazione di alcuni principi fondamentali ancheper il Tai Chi Chuan. Questo è il motivo che ci ha spinto a definire il Tai Chi Chuan come una“applicazione pratica della filosofia taoista”.

Niente al mondo è più molle e debole dell’acqua; ma nell’avventarsi contro ciò che è duro e forte, niente può superarla.

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La cosa diventa facile per essa grazie a ciò che non esiste.Che il debole prevale sul forte e il molle sul duro, nessuno al mondo lo ignora,

ma nessuno è capace di metterlo in pratica.Tao Te Ching Sez. LXXVIII

La cosa più molle al mondo si precipita contro la cosa più dura al mondo.Senza sostanza essa penetra in ciò che non ha interstizi.

Così io so che il non agire ha il sopravvento.Insegnare senza parole e trarre profitto dal non agire, pochi al mondo vi riescono!

Perciò il Santo si attiene alla pratica del non agire e professa un insegnamento senza parole.

Tao Te Ching Sez. XLIII..........

Si ha un bel lavorare l’argilla per fare vasellame,l’utilità del vasellame dipende da ciò che non c’è.

Si ha un bell’aprire porte e finestre per fare una casa,l’utilità della casa dipende da ciò che non c’è.

Così, traendo partito da ciò che è, si utilizza ciò che non c’è.

Tao Te Ching Sez. XI

La bontà suprema è come l’acqua.La bontà dell’acqua consiste nel fatto che essa reca profitto ai diecimila esseri senza lottare.

............Tao Te Ching Sez. VIII

L’abile comandante soggioga gli eserciti senza combattere, conquista le città senza assediarle,sconfigge le nazioni senza impegnarsi in operazioni eccessivamente lunghe.

L’Arte della guerra Sez.3 L’assedio

La forza non ha schieramento costante, l’acqua non ha forma costante.La capacità di assicurarsi la vittoria cambiando e adeguandosi al nemico

è chiamata genialità

L’Arte della guerra Sez.6 Il pieno e il vuoto

In questi passi sono espressi alcuni dei concetti che stanno alla base della pratica del Tai Chi Chuan,come l’esortazione a vincere la durezza con la morbidezza, a non opporre forza alla forza, al nonagire e a non prendere mai iniziative bellicose o aggressive, a fare il vuoto adattandosiarmoniosamente ai movimenti dell’avversario.Di particolare interesse è il parallelismo con l’acqua, poiché i movimenti del Tai Chi Chuan devonoavere la continuità, la fluidità e la scorrevolezza dell’acqua per essere efficaci, e, se vorremoriuscire ad ottenere effetti positivi concreti sulla nostra salute, dovremo far scorrere l’energia internanel nostro corpo proprio come fosse acqua.Potremmo spendere ore a discutere di questi affascinanti argomenti e di altri ancora, ma percomprendere la vera essenza del Tai Chi Chuan c’è una sola cosa da fare: praticare per provare sunoi stessi quelle sensazioni di cui finora abbiamo solamente parlato.

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3. Tai Chi Chuan e benessere

Come abbiamo già accennato in precedenza, secondo gli antichi filosofi taoisti, l’essere umano erala perfetta riproduzione in piccola scala dell’intero universo, la cui armonia scaturiva dalcomplessivo bilanciamento di due forze opposte: lo Yin e lo Yang.E’ quindi ovvio che la medicina tradizionale cinese, affondando le sue radici proprio nel Taoismo,sostenga principalmente che lo stato di salute di ogni individuo è dovuto all’equilibrio di Yin eYang in tutte le parti del corpo.La pratica del Tai Chi Chuan permette di raggiungere tale equilibrio, lavorando sia a livello“esterno” che a livello “interno”.Per lavoro esterno intendiamo quello studio volto a ricercare la correttezza della postura e deimovimenti, in modo da recuperare il giusto assetto della colonna vertebrale, la flessibilità dellearticolazioni, l’elasticità dei tendini, il rilassamento muscolare ed infine la salute degli organiinterni, troppo spesso compressi a causa di posture incurvate e asfittiche. Bisogna però precisareche, per ottenere il completo benessere di tali organi, il lavoro “esterno” non è sufficiente se non èaccompagnato appunto dal cosiddetto lavoro “interno” basato sull’utilizzo del “chi” (“Qi”),l’energia vitale che scorre o dovrebbe scorrere nel nostro organismo.Il “chi” che ognuno di noi ha a disposizione deriva dalla combinazione di “ching”, l’essenza vitalepropria dell’individuo, con l’energia proveniente dal cibo, e quella proveniente dall’ossigeno.L’obiettivo principale delle tecniche di sviluppo energetico, note come Chi Kung, è proprio quellodi permettere all’energia di fluire liberamente in tutto l’organismo, rimuovendo quei blocchi chesono la causa delle principali affezioni dei nostri organi interni.

Per ottenere questi risultati si lavora sui principali canali energetici o“meridiani”, che percorrono tutto il nostro corpo e attraversano gliorgani vitali a cui sono associati. L’equilibrio di Yin e Yang simanifesta quindi internamente solo se l’energia è libera di scorrere,consentendoci di vivere in armonia con il ciclo eterno dei cinqueelementi della tradizione filosofica cinese (legno, fuoco, terra,metallo, acqua), a cui gli organi vitali sono associati in maniera benprecisa. Tali elementi si trovano in uno stato di mutua dipendenza, asignificare che il nostro organismo non potrà essere in salute seanche una piccola parte di esso non lo è, poiché nell’universo comenel corpo umano lo stato di una parte influisce sullo stato del tutto enon esistono dicotomie. I cinque elementi sono simbolicamentecollegati a stagioni, colori e animali, come riportato nella tabellasottostante.

Elemento Legno Fuoco Terra Metallo Acqua

Stagione Primavera Estate Fine estate Autunno InvernoColore Verde Rosso Giallo Bianco Blu

Direzione Est Sud Centro Ovest NordOrganiinterni

FegatoCistifellea

CuoreIntestino tenue

StomacoMilza

PolmoniIntestino crasso

ReniVescica

Animale Drago verde Fagiano rosso Fenice gialla Tigre bianca Tartaruga blu

Concludiamo sottolineando che i processi alchemici interni tipici della meditazione taoistaprevedono la trasformazione del “ching” in “chi” fino ad arrivare allo “shen”, lo spirito, in uncammino di elevazione spirituale che influisce positivamente sul nostro equilibrio interiore,permettendoci di trovare la quiete e la chiarezza mentale anche nel flusso apparentementedisordinato della vita.

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4. Le origini del Tai Chi Chuan

Come abbiamo già detto nel primo capitolo, “Tai Chi” significa “Grande Termine” o “SupremaUnità”, mentre “Chuan” sta per “Lotta”. Quindi la parola “Tai Chi Chuan” può essere tradotta come“Lotta del Grande Termine”, espressione che ci permette di intuire chiaramente le origini marzialidi questa arte.Si narra che già nei primi secoli dopo Cristo fossero presenti vari stili di arti marziali nati in senoalla filosofia taoista e inquadrabili come stili “interni”, vale a dire basati sulle pratiche tradizionalitaoiste di alchimia energetica interna.Ad esempio, nel periodo della Dinastia Tang (618-905 d.C.), visse un eremita taoista di nome HsaSuan Ming, il quale elaborò una disciplina marziale costituita da trentasette posizioni da praticareuna dopo l’altra, in una sequenza non necessariamente predefinita, in modo da dar luogo ad ununico movimento fluido e continuo.Nello stesso periodo nacque Li Tao Tzu, un longevo taoista che, secondo la leggenda, arrivò ad unpasso dal carpire il segreto dell’immortalità e visse più di mille anni. Anch’egli creò uno stile dicombattimento basato sul flusso di energia interna e composto da quattordici posizioni di base,alcune delle quali sembra fossero simili a certe figure del Tai Chi Chuan della famiglia Yang.Si narra che successivamente vi furono molti altri personaggi, al confine tra la realtà e la leggenda,che contribuirono allo sviluppo di discipline simili al Tai Chi Chuan, ma l’unico che riuscì adottenere l’unificazione di tutte queste arti marziali, fu il Gran Maestro Chang San Feng.

Il Gran MaestroChang San Feng

Chang San Feng nacque nel 1247, nel periodo della DinastiaYuan, e sin da giovane, dopo aver letto i classici dellaletteratura cinese, intraprese quel cammino di ricerca spiritualeche lo avrebbe portato a diventare un monaco taoista. Vagò pertrent’anni tra templi e montagne fino a stabilirsi in una localitàimprecisata dei monti Pao Gi nello Henan, Cina Occidentale,dove conobbe l’arte dello “Shaolin Chuan” o “Kung FuShaolin”.Shaolin è il nome del famoso tempio Buddhista fondato dalMonaco indiano Bodhidarma nel terzo secolo d.C., tempio chedivenne poi un importante centro di arti marziali “esterne”, cioèdiscipline che pongono molta enfasi sul vigore e sulla forzamuscolare come fonti di velocità e di potenza.Chang San Feng rimase per circa dieci anni presso il tempio edimparò tutti gli esercizi del “Kung Fu Shaolin”.

Nel 1300 venne finalmente in contatto con eremiti e monaci taoisti, che gli trasmisero i segretidell’energia e della longevità, e si stabilì quindi sul Monte Wudang, la montagna sacra del Taoismo,dove, come monaco taoista, secondo la leggenda divenne immortale.Forte della approfondita conoscenza delle pratiche taoiste, Chang San Feng modificò radicalmenteil “Kung Fu Shaolin”, relativamente duro, in uno stile più morbido noto come “Lungo ChuanWudang”, eliminando l’uso di pesi e sacchetti di sabbia per l’allenamento, ed introducendo invecele tecniche taoiste di meditazione e sviluppo energetico, il controllo del respiro, le visualizzazioni.Perciò il tipo di pratica da lui concepita trascendeva nettamente l’arte marziale e si configuravapiuttosto come un metodo per lo sviluppo interiore e spirituale, da cui l’abilità marziale scaturivacome una naturale conseguenza, insieme al benessere fisico e mentale.Narra la leggenda che Chang San Feng traesse ispirazione, per la creazione del Tai Chi Chuan, daun combattimento tra un serpente ed una gru, a cui si era trovato accidentalmente ad assistere.

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Il serpente riusciva a schivare e neutralizzare i veloci attacchi rettilinei portati con il becco dallagru, grazie ad altrettanto veloci movimenti a spirale, senza però mai perdere la propria formacircolare.Chang San Feng capì allora come la morbidezza fosse vincente sulla rigidità e da qui sviluppò il TaiChi Chuan, che ancora oggi fà della frase “vincere cedendo” la sua bandiera.Dai tempi di Chang San Feng si succedettero varie generazioni di Maestri fino ad arrivare a ChenWang Ting, vissuto nel 1600 d.C. e fondatore dello stile Chen, da cui sono derivati poi tutti gli altristili di Tai Chi Chuan come lo Yang e il Wu.

Albero Genealogico del Tai Chi Chuan(In grigio il Lignaggio della famiglia Yang)

( Fondatore dell’ ITCCA nel 1971 a Hong Kong )

( Responsabile ITCCA per l’Europa )

Yang Cheng Fu(1883-1936 d.C.)

Yang Sau Chung(1905-1985 d.C.)

Yang Chien Hou(1839-1917 d.C.)

Yang Chao Hsiung(1860-1930 d.C.)

Chu King Hung

Wu Yu Hsing(1812-1890 d.C.)

Zhang San Feng(1247-1459 d.C.)

Hen Kon -Yu , Chen Lin Hsi(907-1200 d.C.)

Hsa Suan Ming , Li Tao Tze( Dinastia Tang 618-905 d.C.)

Chen Wang Ting(1600 d.C.)

Chen Chin Ping(1795-1868 d.C.)

Chen Chang Hsin(1771-1853 d.C.)

Chen Gun Yun(1800 d.C.)

Chen Fu Ku(1887-1957 d.C.)

( “ L’ immortale ” )

Yang Lu Chan(1799-1872 d.C.)

Ip Tai TakChu Gin Soon

( USA ) ( Asia )

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5. Il Tai Chi Chuan della famiglia Yang

Yang Lu Chan Yang Chien Hou Yang Chen Fu Yang Sau Chung

Il fondatore dello stile Yang fu il Gran Maestro Yang Lu Chan (1799-1872). Prima del suo avvento,il Tai Chi Chuan era considerato un tesoro esclusivo della Famiglia Chen e per i suoi membrirappresentava un segreto prezioso da custodirsi gelosamente, tanto che anche il solo mostrarlo apersone esterne alla famiglia costituiva quasi un reato. A maggior ragione chi avesse “rubato” untale segreto, avrebbe recato un’offesa estremamente grave alla Famiglia Chen, offesa punibileanche con la morte. Eppure Yang Lu Chan sopravvisse, pur essendosi impossessato di tali segreti.Yang Lu Chan si fece assumere come servo in casa dei Chen, capeggiati a quel tempo dal GranMaestro Chen Chang Hsin, e dopo poco cominciò ad osservare di nascosto le lezioni chequotidianamente il Maestro impartiva ai membri della sua famiglia. Passò le notti a studiare e adesercitarsi da solo raggiungendo un livello elevatissimo, finché non venne scoperto.Il Maestro Chen lo invitò a battersi con i suoi allievi ed egli li sconfisse tutti con tale bravura che ilMaestro ne rimase impressionato e lo prese come suo discepolo perdonandolo, davanti a tutti i suoistudenti riuniti nella Sala di Famiglia, di aver rubato l’arte segreta e dichiarandosi orgoglioso diaccoglierlo come nuovo praticante del Tai Chi Chuan della Famiglia Chen.In seguito Yang Lu Chan viaggiò per tutta la Cina visitando palestre e monasteri, alla ricerca deipiù famosi maestri di Kung Fu, che regolarmente sfidava e immancabilmente sconfiggeva,guadagnandosi così l’appellativo di “Yang l’invincibile”.La sua bravura era tale che, con il solo uso dell’energia, riusciva a scagliare a metri di distanzaanche gli avversari muscolarmente più forti e potenti, ma senza ferirli.Yang Lu Chan fu convocato anche alla corte dell’Imperatore, che però era manciù e questo fu unodei principali motivi che lo spinsero a non insegnare alla famiglia imperiale l’arte del Tai ChiChuan nella sua interezza, bensì a trasformarla in una specie di ginnastica dolce basatasull’apparenza e quindi priva dei principi interni che la rendevano veramente potente.Il suo Tai Chi Chuan divenne così il più conosciuto e diffuso di tutta la Cina, ma in realtàl’autentico Tai Chi Chuan, completo di tutti i segreti, Yang Lu Chan lo trasmise solo all’internodella propria famiglia.I suoi due figli Yang Yu (1837-1892) e Yang Chien Hou (1839-1917) proseguirono la tradizionepaterna.Si racconta che Yang Chien Hou fosse incredibilmente abile con le armi, in particolare col bastonee che avesse una sensibilità straordinaria grazie alla quale riusciva ad impedire agli uccelli dispiccare il volo dal palmo della sua mano. Infatti quando questi cercavano di darsi la spinta pervolare via, lui abbassava la mano quel tanto che bastava per impedire loro di utilizzarla come based’appoggio.

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Dei due figli di Yang Chien Hou , Yang Chen Fu (1883-1936) fu sicuramente il più famoso.Cominciò a studiare il Tai Chi Chuan all’età di vent’anni e dopo la morte del padre intensificòulteriormente la sua attività praticando notte e giorno, fino a raggiungere un livello altissimo e adivenire anche più abile del padre. Si narra che fosse apparentemente morbido come il cotone, mache avesse una potenza interna come di acciaio. Yang Chen Fu viaggiò molto e definì conprecisione lo stile Yang insegnandolo pubblicamente nei parchi, però anche lui differenziò la suapratica in “forma pubblica” e “forma privata”. Solo la forma privata conteneva i segreti dello stiledella famiglia Yang e pochissimi dei suoi innumerevoli allievi vennero iniziati ad essa.

Questo spiega perché lo stile Yang attualmente diffuso e pubblicamente insegnato in Cina sidiscosta sensibilmente dallo stile Yang originale. Alla stragrande maggioranza dei suoi allievi YangChen Fu insegnava la “forma pubblica”, un dolce esercizio ginnico privo di qualsiasi contenuto siaenergetico che marziale, e solamente ai membri della famiglia e ad alcuni allievi particolarmentemeritevoli insegnava la “forma privata”.

La sua eredità fu raccolta dal figlio Yang Sau Chung (1905-1985), il quale iniziò ad imparare il TaiChi Chuan all’età di otto anni e studiò con il padre per più di venti anni. Nel 1949, dopo l’avventodi un regime politico intollerante nei confronti del Taoismo, si rifugiò ad Hong Kong dove nel 1971fondò l’International Tai Chi Chuan Association (ITCCA) in modo da diffondere e preservare loStile Originale della Famiglia Yang.

Attualmente il responsabile per l’Europa dell’ITCCA è il Maestro Chu King Hung, uno dei trediscepoli a cui il Gran Maestro Yang Sau Chung svelò tutti i segreti della Famiglia Yang.Il Maestro Chu King Hung aveva dodici anni quando la sua famiglia si trasferì ad Hong Kong e lìincominciò l’apprendistato col Maestro Yang Sau Chung, che sarebbe durato 26 anni. Apprese laTradizione completa della famiglia Yang e fu in seguito autorizzato dal Gran Maestro ad insegnarelo stile Yang nella sua forma originale. Il Maestro Chu King Hung vive ed insegna a Londra dal1970 ed organizza stage in tutta Europa.

Il Maestro Chu King Hung

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6. ITCCA, organizzazione e didattica

L’ITCCA (International Tai Chi Chuan Association) è un’associazione internazionale fondataappositamente nel 1971 dal Gran Maestro Yang Sau Chung per preservare e diffondere lo StileOriginale della famiglia Yang.In Europa il responsabile è il Maestro Chu King Hung, che vive ed insegna a Londra dal 1970 edorganizza stage in tutta Europa.Responsabile per l’Italia è il Maestro Carlo Lopez, allievo diretto del Maestro Chu King Hung, chevive ed insegna a Milano ed organizza stage in varie località d’Italia.L’ITCCA si sta diffondendo in Italia proprio grazie ad una rete di insegnanti qualificati istruiti eselezionati direttamente dal Maestro Lopez e tenuti a seguire una formazione permanente presso ilMaestro Chu King Hung in modo da garantire la buona qualità del loro insegnamento.Quindi anche gli insegnanti si configurano come allievi diretti del Maestro Chu, recandosiannualmente da lui per delle lezioni private, al termine delle quali, e solo allora, sono autorizzati adinsegnare ai propri allievi ciò che durante tali lezioni è stato verificato e corretto “direttamente” dalMaestro Chu.Infine i Discepoli sono quei responsabili nazionali che hanno raggiunto un livello diapprofondimento tale da meritare di accedere a tutti i segreti della Famiglia Yang.Di seguito riportiamo uno schema esplicativo dell’organizzazione “gerarchica” dell’ITCCA Europa.

Maestro Chu King Hung(Londra)

Maestro Chu King Hung(Londra)

Discepoli

ResponsabiliNazionali

Insegnanti

Allievi anziani(assistenti o coordinatori)

Allievi

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Il programma di insegnamento dell’ITCCA affronta in maniera metodica ed approfondita tutti gliaspetti dell’ampio panorama di esercizi tramandato di generazione in generazione dalla famigliaYang.

Meditazione Taoista, Chi Kung (Qi Gong), I Kung :

Con tutte queste pratiche si ricerca il potenziamento dei centri energetici, con particolare attenzioneal centro energetico inferiore (Dan Tien), e ci si propone di rimuovere i blocchi fisici e mentali cheimpediscono all'energia interna di scorrere liberamente nei meridiani, cioè nei canali energetici delnostro corpo. Grazie a questi esercizi la mente si rasserena, le membra si rilassano, l’equilibrioaumenta e ci si sente stabili e radicati al terreno, ma allo stesso tempo leggeri come l’aria e pervasidi energia.Gli esercizi di Chi Kung sono specificatamente finalizzati allo sviluppo energetico, infatti “Chi” staper energia e “Kung” significa lavoro, mentre gli esercizi di I Kung lavorano più sull’intenzione,infatti “I” sta per intenzione, e servono a sviluppare l’intenzione e la volontà necessarie a incanalaree dirigere il “chi” dove serve, facendogli percorrere i meridiani del nostro corpo.Tutto ciò non provoca solo piacevoli sensazioni, ma apporta anche un effettivo beneficio al nostroorganismo essendo i meridiani strettamente connessi agli organi interni.Durante tutte queste pratiche ci si avvale naturalmente delle visualizzazioni tipiche dellameditazione taoista, la quale viene ovviamente approfondita anche tramite le tecniche piùconosciute, come l’“orbita microcosmica” ed altre.Gli esercizi di I Kung sono esercizi segreti della famiglia Yang, ma anche buona parte degli esercizidi Chi Kung proposti sono praticamente introvabili al di fuori della ITCCA.

Esercizi Taoisti e Respirazione Interna :

Altrettanto sconosciuti al di fuori della ITCCA sono gli “Esercizi Taoisti”, i quali possono essereeseguiti sia come esercizi di Chi Kung, sia come semplici esercizi volti a conferire flessibilità allearticolazioni, elasticità ai tendini e rilassamento ai muscoli, lavorando pur sempre in modo profondosui principali canali energetici del nostro corpo.Sempre a partire dalle principali posizioni di Chi Kung sono di basilare importanza gli esercizi direspirazione interna, che lavorano sull’apertura e sul corretto posizionamento del diaframma inmodo da potenziare lo scorrimento del “chi” e inondare beneficamente con esso tutto l’organismo.

Forma:

Alla base della pratica del Tai Chi Chuan originale della famiglia Yang troviamo la “Forma”.Con il termine “Forma” si intende una successione di posizioni predefinite da ripetersi sempreesattamente nella stessa sequenza in modo lento, fluido e continuo. Quando si raggiunge un buonlivello nell’esecuzione della Forma e i movimenti sono morbidi e armoniosi, si ha l’impressione dieseguire una specie di danza rituale, ed infatti non a caso la Forma è stata denominata anche “danzadel guerriero”. Durante l’esecuzione della Forma si deve sgombrare la mente da tutti i pensiericoncentrandosi solo sul flusso del “chi”; in tal modo si ha la sensazione di entrare in un’altradimensione, il tempo sembra fermarsi ed ogni problema svanisce. Questo è il motivo per cui si sentespesso dire che il Tai Chi Chuan è una specie di “meditazione in movimento”.La forma è suddivisa in tre parti: la prima simboleggia la terra, la seconda il cielo e la terza l’essereumano, il quale secondo la tradizione taoista rappresenta il collegamento vivente tra cielo e terra efruisce dell’energia del cielo sotto forma di ossigeno e dell’energia della terra sotto forma di ciboper potenziare la propria energia. Per eseguire tutta la forma sono necessari circa trentacinqueminuti.

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Per imparare le posizioni di base della Forma non servono particolari doti fisiche, ma è ovviamentenecessario un piccolo sforzo di memorizzazione ed un pò di pazienza. Non si può pretendere dieseguire subito in modo corretto le posizioni, perché anche quando sono già state memorizzate èdifficile controllare tutte le parti del proprio corpo che sono fuori posto. E’ quindi necessario unprocesso di raffinamento graduale, che per approssimazioni successive porterà l’allievoall’esecuzione corretta di tutti i movimenti.Quando si è memorizzata tutta la Forma e si è in grado di eseguirla in maniera accettabile, si puòpassare ad approfondirne ulteriormente la conoscenza.

Ogni livello di approfondimento lavora su un particolare aspetto della Forma.Riportiamo di seguito l’elenco dei principali livelli di approfondimento.

1. Forma yin e yang2. Forma del centro3. Forma del chi delle braccia4. Tre yin e tre yang delle braccia5. Forma del chi delle gambe6. Yin e yang dei piedi7. Forma del chi della testa e del collo8. Respiro interno nella Forma

Tui Shou, Ta Loi, Forma di combattimento, applicazioni marziali :

Oltre agli aspetti meditativi e salutari, la ITCCA si propone di approfondire anche gli aspettimarziali del Tai Chi Chuan, sia tramite esercizi a coppia volti ad aumentare la sensibilità neiconfronti dei movimenti del proprio avversario, sia tramite vere e proprie applicazioni marziali.Il “Tui Shou” è comunque un esercizio a coppia che può essere svolto da chiunque anche inmaniera completamente a-marziale, ed è basato su movimenti di spinta reciproci e alternati. Durantela pratica di questo esercizio si spinge il partner dopodiché si accoglie dolcemente la sua spintaneutralizzandola, e si procede così fino a quando l’equilibrio dinamico instauratosi nella coppia sirompe a causa dell’irrigidimento o della chiusura di uno dei due, il quale non riesce più adarmonizzarsi con l’altro e finisce per perdere l’equilibrio.L’insieme armonico costituito da due persone che praticano il Tui shou correttamente, modificandoin modo complementare il proprio stato yin-yang, in un movimento oscillatorio senza fine, è forseuna delle più fedeli rappresentazioni viventi del “Tai Chi”.Grazie al Tui Shou l’allievo imparerà a concentrarsi sul proprio centro e a divenire sempre piùstabile, con effetti apprezzabili anche nella vita di tutti i giorni.E’ fondamentale sottolineare che questo tipo di pratica, insieme alle applicazioni marziali, non siesegue mai con lo scopo di partecipare a gare di combattimento, ma semplicemente per svilupparele proprie qualità di velocità, sensibilità e determinazione, importanti anche nella vita quotidiana.

Forma con la spada, con la sciabola e col bastone :

L’apprendimento delle Forme con le armi è più semplice, una volta che si è imparata esufficientemente approfondita la Forma a mani nude, in quanto i principi che le regolano sono glistessi. Ad ogni arma è associato un elemento: mani nude -> terra, spada -> acqua, sciabola -> fuoco,bastone -> legno, lancia -> metallo. Da notare però che, essendo il bastone una lancia senza lapunta, la Forma del bastone e quella della lancia coincidono.

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ITCCA - Il Tai Chi Chuan Originale della Famiglia Yang

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7. L’ITCCA e l’impegno sociale

L'Itcca ed i Parchi

L'ITCCA Italia ritiene il Tai Chi Chuan un'attività che valorizza i Parchi Pubblici in Italia e proponedelle pratiche aperte a tutti.

La Comunità di San Gallo

In collaborazione con la UISP di Bergamo si è istituito un nuovo corso di Tai Chi Chuan presso laComunità per tossicodipendenti di San Gallo Famiglia Nuova comune di San Giovanni Bianco(BG).

Il Tai Chi negli Istituti Penitenziari (S. Vittore)

Nell'autunno del 1999 un gruppo di volontari operanti nella sezione femminile della CasaCircondariale di S.Vittore con attività culturali di vario tipo da circa dieci anni, ha per la prima voltaottenuto il patrocinio e il finanziamento del Ministero di Grazia e Giustizia per lo svolgimento delproprio programma di recupero. All'interno del progetto, chiamato "Casina", rivolto principalmentealle detenute con problemi di tossicodipendenza, è stato inserito, per la prima volta, un corso di TaiChi Chuan.

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Il Gran Maestro Yang Chen Fu in una foto di gruppo con familiari e allievi

Bibliografia

1. “Tao Te Ching, il libro della Via e della Virtù” di Lao-Tzu a cura di J.J.L. Duyvendak, Adelphi2. “L’arte della guerra” di Sun Tzu a cura di Thomas Cleary, Ubaldini Editore3. “Testi Taoisti”(Lao-Tzu, Chuang-Tzu, Lieh-Tzu) a cura di F. Tomassini e L. Lanciotti, Classici

UTET4. “Il Tao del Tai Chi Chuan” di Jou Tsung Hwa, Ubaldini Editore5. “Il Libro del Tai Chi Chuan” di Wong Kiew Kit, Ubaldini Editore