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È stato Monsignor Gaetano Bonicelli, ad aprire i lavori della 67a assemblea provinciale di Avis Bergamo: “Non è obbligatorio essere credenti per donare sangue - ha sottolineato l’Arcivescovo emerito di Siena, ricordando il suo passato di avisino a Vilminore di Scalve - ma ci vuol poco a capire che è uno dei gesti più semplici per dimostrare il bene che si vuole al prossimo. E il Vangelo è questo”. Il bilancio La sintesi dell’ultimo quadriennio è stata illustrata dal presidente dell’Avis provinciale, Oscar Bianchi, nel corso dell’assemblea, a cui hanno partecipato oltre 500 avisini e che si è tenuta a marzo presso la Fiera di Bergamo. Inarrestabile la crescita di Avis con quasi 35.000 donatori attivi (+ 2% rispetto al 2011), 71.941 donazioni e 3574 nuovi iscritti nel 2012. “Un risultato davvero importante, quello dei nostri do- natori, soprattutto in un periodo difficile come questo in cui la crisi sembra portare piuttosto ad atteggiamenti di chiusura”, ha ricordato Bianchi consegnando la fascia bianca del presidente a Enrico Fornoni, alla guida della nuova sezione di Ardesio che porta a quota 158 il numero della Avis comunali della nostra provincia. Sono stati quattro anni impegnativi, ma densi di risultati – ha continuato Oscar Bianchi – Tutti insieme abbiamo contribuito a far crescere e migliorare la nostra Associazione con iniziative qualificanti anche in ambito nazionale come la donazione di sangue da cordone ombelicale, lo screening sulla celiachia, il progetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari. Abbiamo cercato inoltre di agevolare la donazione dei nostri generosi iscritti e in questo senso ci siamo mossi con l’apertura di nuove sedi per la raccolta in aferesi di Romano di Lombardia e Piario: il prossimo obiettivo sarà la Valle Brembana. Per tutto questo desidero ringraziare ogni singolo avisino per l’impegno, la solidarietà, l’amicizia e la condivisione con cui ha accompagnato l’operato del Consiglio Direttivo Provinciale che ho avuto l’onore di presiedere”. Una targa speciale è stata consegnata dal Presidente Bianchi a Oreste Castagna e Bruno Boz- zetto per la collaborazione al progetto Rosso Sorriso, la nuova iniziativa di Avis che sta coinvol- gendo le scuole della bergamasca (tutti i dettagli a pagina 3). Gli avisini d’oro Al termine dell’incontro è stato siglato con l’assessore provinciale Fausto Carrara il rinnovo del protocollo d’intesa con la Protezione civile, e sono stati premiati dalla Provincia di Bergamo tre donatori che si sono distinti per l’eccezionale esempio. I premi sono stati attribuiti a Angelo Belloli dell’Avis di Bariano, Natale Agazzi dell’Avis di Bergamo (208 donazioni) e Pierangelo Mazzoleni dell’Avis di Cene (206 donazioni). Riconoscimenti sono stati attribuiti anche a Sergio Fabiani, storico direttore sanitario di Avis provinciale e ai donatori più rappresentativi di ogni singola zona, ecco l’elenco: Zaverio Samotti (zona 1 Bergamo), Silvano Vassalli (zona 2 Bassa Val Seriana), Alessandro Guerini (zona 3 Media Val Seriana), Carlo Chitò (zona 4 Alta Val Seriana), Mario Gherardi (zona 5 Val Brembana), Claudio Vavassori (zona 6 Isola 1), Cesare Combi (zona 7 Isola 2), Antonio Verzeri (zona 8 Val Cavallina), Rolando Cadei (zona 9 Basso Sebino), Mario Martino Rossi (zona 10 Val Calepio), Severino Pa- ratico (zona 11 media bassa bergamasca), Antonio Sala (zona 12 Sovracomunale Gera D’Adda), Francesco Annoni (zona 13 Bassa Bergamasca), Ugo Todeschini (zona 14 Valle Imagna), Cesare Persiani (zona 16 Bassa Val Brembana). BIANCHI CONFERMATO PRESIDENTE NASCE UNA NUOVA AVIS AD ARDESIO L’associazione cresce ancora con 35.000 donatori attivi Oscar Bianchi guida un consiglio provinciale in cui siedono cinque donatori under 35 e tre donne. All’insegna della continuità il prossimo mandato. “Con una particolare attenzione al mondo giovanile – sottolinea il presidente Bianchi – e alla ricchezza rappresentata dalle 158 Avis comunali della nostra provincia”. Tra gli obiettivi di quest’anno ci sono l’adeguamento ai requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta (in provincia sono nove), come previsto dalla recente normativa regionale; la realizzazione di nuovi corsi di formazione per i suoi dirigenti e il completamento del progetto dedicato alle scuole. L’Ufficio di presidenza, oltre Bianchi, vede la presenza dei vicepresidenti Franco Cortinovis (vicario) e Elisabetta Lanfranchi, dell’amministratore, Paolo Moro, e del segre- tario, Artemio Trapattoni. Siedono tra i banchi del consiglio, Italo Accardi, Natalina Balduzzi, Alessandro Borgogno, Pasquale Busetti, Fernanda Canzi, Ismaele Carne, Gianni Civera, Alfredo Finazzi, Roberto Fontanino, Simone Ghilardi, Andrea Guerini, Michele Gotti, Adriano Nava, Giovanni Paris, Pierluigi Plebani, Maurizio Santinelli, Francesco Scandella, Fulvio Zanchetti. Revisori dei conti sono stati confermati Stefano Romano, Giuseppe Capella e Paolo Perico. IL NUOVO CONSIGLIO Spedizione in AP – 45% – art. 2 comma 20/B Legge 662/96 BG GIUGNO 2013 DONATORE la voce del Linda Giacalone - Concorso “Io dono positivo”

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La Voce del Donatore: la rivista di Avis Provinciale Bergamo

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È stato Monsignor Gaetano Bonicelli, ad aprire i lavori della 67a assemblea provinciale di Avis Bergamo: “Non è obbligatorio essere credenti per donare sangue - ha sottolineato l’Arcivescovo emerito di Siena, ricordando il suo passato di avisino a Vilminore di Scalve - ma ci vuol poco a capire che è uno dei gesti più semplici per dimostrare il bene che si vuole al prossimo. E il Vangelo è questo”.

Il bilancioLa sintesi dell’ultimo quadriennio è stata illustrata dal presidente dell’Avis provinciale, Oscar Bianchi, nel corso dell’assemblea, a cui hanno partecipato oltre 500 avisini e che si è tenuta a marzo presso la Fiera di Bergamo. Inarrestabile la crescita di Avis con quasi 35.000 donatori attivi (+ 2% rispetto al 2011), 71.941 donazioni e 3574 nuovi iscritti nel 2012. “Un risultato davvero importante, quello dei nostri do-natori, soprattutto in un periodo difficile come questo in cui la crisi sembra portare piuttosto ad atteggiamenti di chiusura”, ha ricordato Bianchi consegnando la fascia bianca del presidente a Enrico Fornoni, alla guida della nuova sezione di Ardesio che porta a quota 158 il numero della Avis comunali della nostra provincia.Sono stati quattro anni impegnativi, ma densi di risultati – ha continuato Oscar Bianchi – Tutti insieme abbiamo contribuito a far crescere e migliorare la nostra Associazione con iniziative qualificanti anche in ambito nazionale come la donazione di sangue da cordone ombelicale, lo screening sulla celiachia, il progetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari. Abbiamo cercato inoltre di agevolare la donazione dei nostri generosi iscritti e in questo senso ci siamo mossi con l’apertura di nuove sedi per la raccolta in aferesi di Romano di Lombardia e Piario: il prossimo obiettivo sarà la Valle Brembana. Per tutto questo desidero ringraziare ogni singolo avisino per l’impegno, la solidarietà, l’amicizia e la condivisione con cui ha accompagnato l’operato del Consiglio Direttivo Provinciale che ho avuto l’onore di presiedere”.

Una targa speciale è stata consegnata dal Presidente Bianchi a Oreste Castagna e Bruno Boz-zetto per la collaborazione al progetto Rosso Sorriso, la nuova iniziativa di Avis che sta coinvol-gendo le scuole della bergamasca (tutti i dettagli a pagina 3).

Gli avisini d’oroAl termine dell’incontro è stato siglato con l’assessore provinciale Fausto Carrara il rinnovo del protocollo d’intesa con la Protezione civile, e sono stati premiati dalla Provincia di Bergamo tre donatori che si sono distinti per l’eccezionale esempio. I premi sono stati attribuiti a Angelo Belloli dell’Avis di Bariano, Natale Agazzi dell’Avis di Bergamo (208 donazioni) e Pierangelo Mazzoleni dell’Avis di Cene (206 donazioni).Riconoscimenti sono stati attribuiti anche a Sergio Fabiani, storico direttore sanitario di Avis provinciale e ai donatori più rappresentativi di ogni singola zona, ecco l’elenco: Zaverio Samotti (zona 1 Bergamo), Silvano Vassalli (zona 2 Bassa Val Seriana), Alessandro Guerini (zona 3 Media Val Seriana), Carlo Chitò (zona 4 Alta Val Seriana), Mario Gherardi (zona 5 Val Brembana), Claudio Vavassori (zona 6 Isola 1), Cesare Combi (zona 7 Isola 2), Antonio Verzeri (zona 8 Val Cavallina), Rolando Cadei (zona 9 Basso Sebino), Mario Martino Rossi (zona 10 Val Calepio), Severino Pa-ratico (zona 11 media bassa bergamasca), Antonio Sala (zona 12 Sovracomunale Gera D’Adda), Francesco Annoni (zona 13 Bassa Bergamasca), Ugo Todeschini (zona 14 Valle Imagna), Cesare Persiani (zona 16 Bassa Val Brembana).

BIANCHI CONFERMATO PRESIDENTE NASCE UNA NUOVA AVIS AD ARDESIO

L’associazione cresce ancora con 35.000 donatori attivi

Oscar Bianchi guida un consiglio provinciale in cui siedono cinque donatori under 35 e tre donne. All’insegna della continuità il prossimo mandato. “Con una particolare attenzione al mondo giovanile – sottolinea il presidente Bianchi – e alla ricchezza rappresentata dalle 158 Avis comunali della nostra provincia”. Tra gli obiettivi di quest’anno ci sono l’adeguamento ai requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta (in provincia sono nove), come previsto dalla recente normativa regionale; la realizzazione di nuovi corsi di formazione per i suoi dirigenti e il completamento del progetto dedicato alle scuole. L’Ufficio di presidenza, oltre Bianchi, vede la presenza dei vicepresidenti Franco Cortinovis (vicario) e Elisabetta Lanfranchi, dell’amministratore, Paolo Moro, e del segre-tario, Artemio Trapattoni.Siedono tra i banchi del consiglio, Italo Accardi, Natalina Balduzzi, Alessandro Borgogno, Pasquale Busetti, Fernanda Canzi, Ismaele Carne, Gianni Civera, Alfredo Finazzi, Roberto Fontanino, Simone Ghilardi, Andrea Guerini, Michele Gotti, Adriano Nava, Giovanni Paris, Pierluigi Plebani, Maurizio Santinelli, Francesco Scandella, Fulvio Zanchetti. Revisori dei conti sono stati confermati Stefano Romano, Giuseppe Capella e Paolo Perico.

IL NUOVO CONSIGLIO

Spedizione in AP – 45% – art. 2 comma 20/B Legge 662/96 BG

GIUGNO 2013

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Nell’ambito del Consiglio provinciale di Avis, per consentire un maggior coinvolgimento di ciascun consigliere e l’approfondimento di proposte e attività sono state individuate sette commissioni così articolate

- Comunicazione: Elisabetta Lanfranchi (referente), Pasquale Busetti, Fulvio Zanchetti, Roberto Fontanino

- Giovani: Michele Gotti (referente), Roberto Fontanino, Simone Ghilardi, Fulvio Zanchetti

- Informatica: Artemio Trapattoni (referente), Paolo Moro, Italo Accardi, Pieluigi Plebani

- Scuola e formazione: Alessandro Borgogno (referente), Natalina Balduzzi, Fernanda Canzi

- Nuove Avis: Franco Cortinovis (referente) Giovanni Civera, Andrea Guerini, Maurizio Santinelli, Francesco Scandella, Pasquale Busetti

- Eventi: Adriano Nava (referente), Ismaele Carne, Giovanni Civera, Natalina Balduzzi, Simone Ghilardi, Maurizio Santinelli, Francesco Scandella

- Scientifica: Tiziano Gamba (referente), Alfredo Finazzi, Giovanni Paris

Sarà un iter di accreditamento “facilitato” quello che attende la nostra Avis, che già dal 2000 ha la certificazione di qua-lità ISO9000. “E questo – spiega Barbara Giussani, responsabile sanitaria delle Unità di raccolta provinciale – in un certo senso ci ha obbligati ad un percorso continuo di formazione e ag-giornamento del personale per mantenere alti gli standard qualitativi. Le norme contenute nell’accordo Stato-Regioni quindi non ci colgono impreparati. Siamo provider Ecm in ambito nazionale e tutti i nostri corsi sono accreditati”. Avis provinciale in questi giorni sta fornendo, come previsto dalla normativa, a tutte le artico-lazioni organizzative periferiche i defibrillatori. E il personale è già stato preparato con tre sessioni di corso in collaborazione con il 118.

COMMISSIONI AL LAVORO E BERGAMO FA SCUOLA

IL SOSTEGNO ALLA RICERCA

COSA SUCCEDE A MILANO E ROMA

Grazie alla popolazione avisina sarà possibile sostenere una nuova ricerca scientifica. Si tratta di un progetto finanziato da Airc, Associazione italiana ricerca sul cancro, volto allo studio del legame tra la trombosi (eccessiva coagulazione del sangue) e il tumore, e a cui lavoreranno i ricercatori del laboratorio di emostasi e trombosi del reparto di Immunoema-tologia e medicina trasfusionale dell’A.O. Papa Giovanni XXIII di Bergamo, diretto da Anna Falanga. L’obiettivo dello studio è di stabilire se i livelli di alcuni marcatori della coagulazione del sangue possono essere d’aiuto nella diagnosi precoce dei tumori. Possono partecipare donatori di ambo i sessi, di età compresa tra i 35 e i 65 anni che non abbiano effettuato una donazione di sangue intero da almeno due mesi o di plasmaferesi da almeno 15 giorni; il prelievo per la ricerca non deve essere eseguito contestualmente ad una donazione. Per aderire è possibile prenotare l’appuntamento (per le giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 7.30 alle 11 presso la sede del Monterosso) al centralino di Avis (tel. 035.342222 dalle 8.30 alle 12 dal lunedì al sabato). La partecipazione al progetto comporta la compilazione di un questionario sullo stile di vita, un prelievo di sangue di circa 30 ml. da effettuarsi al momento dell’adesione allo studio e un secondo prelievo da effettuarsi tra i 6 e i 10 mesi dal primo.

Assemblee elettive anche per Avis regionale e nazionale che hanno visto la riconferma alla presidenza rispettivamente di Domenico Giupponi e Vincenzo Sarturni. Tra gli obiettivi, su cui torneremo, del prossimo quadriennio in Lombardia, Giupponi ha elencato i percorsi di accompagnamento alle Unità di raccolta per l’adeguamento ai requisiti minimi, la pro-grammazione della chiamata, il ruolo della nostra associazione e la revisione delle tariffe di rimborso. Abbiamo invece chiesto a Vincenzo Saturni notizie in merito alla Carta etica e alla programmazione nazionale della raccolta.

Cos’è la Carta etica?Avis è un’organizzazione complessa e come tale prevede forti momenti di dialettica interna, che diventano ancora più evidenti all’avvicinarsi di momenti significativi come i rinnovi associativi. Pertanto il richiamo ai valori fondanti, ad un etica della responsabilità e della partecipazione è quanto mai opportuno. Abbiamo quindi ritenuto di avviare un percorso per la realizzazione della Carta Etica di Avis “Un patrimonio di bene comune”. L’obiettivo del gruppo di lavoro guidato da Giuseppe Scaratti, referente dell’unità di ricerca ‘Laboratorio Culture organizzative’ dell’Università Cattolica di Milano è stato di: - intercettare e precisare le principali dimensioni e problematiche etiche riconosciute come

rilevanti e significative nell’ambito dell’esperienza associativa Avis;- individuare ed esplicitare i riferimenti valoriali, i principi e le aspettative socialmente

riconosciute nell’agire relazionale, professionale e organizzativo di Avis;- orientare modalità di appartenenza e rapporto nell’organizzazione in grado di consolidare

l’identità associativa e di prevenire/ridurre palesi difformità, incongruenze e contenziosi. La disponibilità di una Carta etica impostata secondo tali coordinate potrà costituire un importante patrimonio di riferimento per il consolidamento di una diffusa e radicata cultura operativa, che consenta spazi per una costante negoziazione e rinegoziazione di accordi e dei significati condivisi, quando gli accordi presi vengono per vari motivi disattesi o non rispettati. Ci immaginiamo un’organizzazione come processo sociale, in cui il raggiungi-mento degli obiettivi è garantito da una buona integrazione tra sistema tecnico e sistema sociale. Dipende cioè sia dalle dotazioni tecniche, strutturali, economiche e professionali disponibili, sia dall’affidabilità e proattività degli attori organizzativi, dalla qualità delle relazioni interne, da atteggiamenti e culture lavorative e professionali in cui si apprende dagli errori, si è attenti ai segnali deboli rilevati, ci si attiva per fronteggiare problemi, ci si assume la responsabilità ricercando congiuntamente soluzioni e percorsi per raggiungere i risultati attesi.

Si sta ipotizzando una programmazione nazionale della raccolta?È uno degli obiettivi di questo mandato. La programmazione rappresenta uno strumento strategico ed essenziale per adempiere a quanto previsto dalle nostre normative in materia. Perché sia anche realmente efficace occorre che:- sia inserita nella programmazione sanitaria di ogni Regione, con un’ottica nazionale nel

rispetto del suo inserimento nei Lea e con puntuali finanziamenti;- abbia una visione di medio - lungo periodo (3 – 5 anni) per permettere adeguati investi-

menti e scelte organizzative funzionali e sostenibili anche per le Associazioni e Federazioni dei donatori (es. adeguamento delle Unità di Raccolta, gestione della chiamata);

- sia predisposta dalle Strutture regionali di Coordinamento che devono essere adegua-tamente sostenute o rinforzate stante il loro ruolo essenziale di raccordo con il Centro Nazionale Sangue e quindi con il Sistema Trasfusionale nel suo complesso;

- veda il reale coinvolgimento delle Associazioni e Federazioni dei donatori, nella coproget-tazione delle strategie, con la condivisione costante delle informazioni quali/quantitative del sistema

Appare quindi chiaro che la programmazione della raccolta è uno dei fattori essenziali dell’intero processo.

Bruno Borgogno Consigliere nazionale Avis

I consiglieri bergamaschi eletti in regione sono Vinicio Balossi, Bruno Borgogno, Domenico Giupponi (Presidente) e Maurizio Santinelli; in ambito nazionale Bruno Borgogno.

IL CUORE DI AVIS Ha rappresentato un momento di grande commozione per i presenti in assemblea la con-segna dell’assegno, che il Presidente Bianchi ha affidato a Andrea Tieghi e Valter Belluzzi (nella foto), rispettivamente presidente di Avis Emilia Romagna e di Avis Mantova: “Grazie - hanno dichiarato - per averci aiutato a far rinascere le associazioni in quattordici piccoli paesi colpiti dal terremoto. Adesso che l’attenzione su questo disastro sembra venuta meno, non dimenticateci”.La raccolta di Avis provinciale a favore delle popolazioni terremotate era stata avviata nel mese di giugno dello scorso anno. Dopo aver acquisito la disponibilità da parte delle Avis comunali al versamento di 1 euro per ogni donazione effettuata nel periodo dal 1 luglio 2012 al 31 dicembre 2012, la sede provinciale ha a sua volta aggiunto all’euro di ciascuna Avis, l’importo di euro 0,50 per tutte le donazioni che hanno partecipato all’iniziativa. I fondi raccolti e versati direttamente ai Presidenti Tieghi e Belluzzi hanno raggiunto il significativo importo di circa 34.000 euro.

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Con Rosso sorriso donare è una meraviglia, e lo è ancora di più se la meraviglia è quella degli occhi sgranati dei bambini che ascoltano rapiti la favola raccontata da un “cartastorie”. L’interno potrebbe essere quello di una qualsiasi scuola elementare della nostra provincia, nell’aula, seduti tranquilli, ci sono i piccoli di prima e seconda elementare: non si sente volare una mosca. “C’era una volta un Paese alquanto singolare…”, attacca Oreste Castagna, e il resto è tutto da scoprire. A sperimentare per primi, direttamente sul campo, e a condividere con entusiasmo il progetto di Avis dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni, è la scuola elemen-tare San Giuseppe di Alzano Lombardo (nelle foto). I motivi ce li spiega Veronica Effendi, di professione maestra: “Solitamente si affrontano l’educazione alla salute e il tema del corpo umano in quinta elementare. Questo progetto così coinvolgente, semplice e divertente ci ha consentito di anticipare i tempi e soprattutto di far capire ai bambini il valore della vita. Ognuno di loro, dopo aver ascoltato la favola, la rielaborerà in termini personali e l’aspetto positivo sta proprio in questo bel collegamento tra il mondo della fantasia e la proiezione nel reale”. Un rapporto che verrà ripreso, nel tempo, a scuola, ma anche a casa con mamme e papà. “Conoscevo già Avis e tradizionalmente – continua Veronica Effendi – dedicavamo un paio di ore in quinta elementare all’associazione e al dono del sangue. La bellezza del lavoro che ci viene proposto ora è che non si limita ad un incontro, ma è una storia che si

Il progetto “Rosso Sorriso” firmato Avis provinciale Bergamo e Avis nazionale con la col-laborazione di Rai YoYo e il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è una storia di altruismo, amore e responsabilità per spiegare ai più piccoli – ma non solo – la bontà della donazione, attraverso una favola e il gioco. “Rosso Sorriso – La meraviglia del donare” è infatti una produzione multimediale che, dopo quelle della provincia di Bergamo, verrà distribuita nelle scuole primarie di tutta Italia attra-verso le 3.200 Avis comunali. La partecipazione della Rai, mossa dall’attenzione e dall’im-pegno che la contraddistinguono verso la cittadinanza attiva e il sociale, si è dimostrata attraverso la messa in onda lo scorso aprile, su Rai YoYo (Canale della Direzione Rai Ragazzi) della favola scritta dagli autori Rai Silvia Barbieri e Oreste Castagna e interpretata proprio da quest’ultimo, volto celebre della Melevisione. Il progetto vede inoltre la collaborazione del cartoonist Bruno Bozzetto, sempre in prima linea nell’affrontare tematiche sociali e di solidarietà, che ha disegnato il logo di Rosso Sorriso.“Da ben 86 anni Avis è impegnata nella promozione della donazione di sangue ed emo-componenti – ha commentato Vincenzo Saturni, Presidente di Avis Nazionale, intervenuto alla conferenza stampa presso la sede del Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) con Oscar Bianchi, presidente di Avis provinciale Bergamo e Gianfranco Noferi, vice direttore Rai Ragazzi - In questa costante opera di sensibilizzazione, particola-re attenzione è stata sempre rivolta alle nuove generazioni. Il progetto di “Rosso Sorriso” ben si inserisce in tale percorso dal profondo valore sociale, etico e civico, in cui il dono è espressione concreta di valori come la solidarietà, la generosità e la responsabilità che sono alla base della cittadinanza attiva”. “Con questo progetto abbiamo risposto ad un’esigenza del territorio: le Avis comunali ci chiedevano di poter entrare nelle scuole per parlare con i bambini ma anche con le famiglie attraverso una modalità innovativa. L’incontro e la sintonia con Oreste Castagna, maestro dell’arte del racconto ai più piccoli e ai genitori, hanno chiuso il cerchio e dato vita al pro-getto”, ha dichiarato Oscar Bianchi, Presidente provinciale Avis Bergamo. Oltre alla favola, che attraverso la metafora del regno di Pallidonia spiega il senso del donare, il dvd Rosso Sorriso contiene due percorsi didattici e ludici:- il laboratorio manuale indica, attraverso l’uso fantastico di materiale cosiddetto “povero”,

la costruzione di oggetti e degli elementi del racconto.

- il secondo laboratorio propone giochi teatrali che permettono di ricreare un clima di fiducia attra-verso l’idea di festa, avvicinando ciascuno al desiderio e all’attitudine del dare.

“Rai Ragazzi - ha dichiarato vice direttore Gianfranco Noferi, - ha voluto sposare questo progetto attraverso il suo Canale più seguito, Rai Yoyo ed un suo noto testimonial, Oreste Castagna, per far si che pos-sano essere promossi i valori della solidarietà, dell’altruismo e della partecipazione fra i bambini italiani e le loro famiglie”.

Sarà l’evento clou della stagione avisina: torna l’adunata dei donatori di sangue. L’appuntamento è di quelli a cui non si può mancare, tutti in Città Alta per bissare il successo dell’edizione 2011. “Dobbiamo essere in tanti – è l’invito del presidente provin-ciale di Avis, Oscar Bianchi – deve sfilare l’entusiasmo e l’orgoglio dei 35.000 donatori orobici e delle loro famiglie”. Saranno infatti i bambini i grandi protagonisti della manifestazione durante la quale verrà lanciata la campagna nazionale per le scuole “Rosso Sorriso. La meraviglia del donare” con il nuovo spettacolo di Oreste Castagna.Il ritrovo è alla Fara (per i dettagli e le tante sorprese vi aggiorneremo), da cui si snoderà il grande corteo avisino e i labari delle 158 sezioni del territorio.Vi daremo in seguito maggiori informazioni e il programma dell'evento.Seguici su www.avisbergamo.it

può portare avanti in maniera continuativa e coinvolgendo le famiglie. La collaborazione e il confronto con i genitori sono fondamentali, dobbiamo viaggiare nella stessa direzione perché il momento educativo della scuola non rimanga fine a se stesso”. E Oreste Castagna sa come catturare l’attenzione. “Raccontare è donare se stessi con parole che inondano l’aria – dice - e creano sentimenti di pace. Racconto una storia ai bambini, alle loro famiglie, alle scuole, alle maestre, insomma a chi vuole ascoltare, o meglio a chi ha cuore per ascoltare”. La risposta dei piccoli alunni – principesse e cavalieri di Rosso Sorriso, la favola nata dalla fantasia di Silvia Barbieri e fondata sulla convinzione che la donazione del sangue sia un evento intimamente legato al sorriso, alla festa, alla gioia - è immediata e positiva. C’è Ni-cola a cui della fiaba è piaciuto tutto, soprattutto il momento del disegno, mentre il collega Alex si riguarderà di sicuro il dvd a casa con la sorella Sara. E se Andrea aspetta con ansia la grande festa di settembre, Greta e Beatrice stanno già pensando al fiore e alla farfalla che costruiranno insieme a mamma e papà. “Accanto alla favola due sono i percorsi didattici e ludici – a spiegarlo è la regista Silvia Barbieri – in cui il gioco diventa un evento di incontro e sorriso tra generazioni e contesti: la famiglia e la scuola. Educare all’incontro e allo scambio fin dall’infanzia alimenta un progetto importante e indispensabile quale è quello dell’Avis”. M.M.

ROSSO SORRISO: SI PARTE!

LA FAVOLA A RAI YOYO

SETTEMBRE 2013

SAVETHE DATE!

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Che cos’è il tumore alla mammella?Il tumore della mammella, nella varietà maligna, è un’entità che cresce all’interno della ghiandola mammaria, può avere le forme più diverse, da mi-crocalcificazioni a noduli di varie dimensioni. È il tumore più frequente nella donna, oggi sono circa 45.000 i nuovi casi-anno in Italia. I tumori al seno sono tutti dello stesso tipo?No, esistono vari tipi di tumore, diversi sia da un punto di visto istologico che biologico e quindi anche con diversa prognosi. Quali sono i maggiori fattori di rischio per il tu-more alla mammella?I fattori di rischio più noti sono: fumo, obesità, sedentarietà, alimentazione scorretta, ma soprat-tutto un uso prolungato o un abuso di terapia ormonale estro-progestinica, sia in pre che post menopausa. A che età iniziare i controlli?Il consiglio è una visita senologica annuale dall’età di 20 anni, a maggior ragione se si usa terapia ormonale, una ecografia mammaria ogni 3-4 anni fino ai 40 anni; poi una visita senologica ogni 8-10 mesi, una mammografia ogni 18-24 mesi (se non necessità diverse) e un ecografia mammaria, complementare, a discrezione dello specialista radiologo. Da cosa posso sospettare il tumore alla mammella?Le caratteristiche di una lesione sospetta sono: nodulo duro, a limiti irregolari, poco mobile sui piani profondi e superficiali, dimpling cutaneo (retrazione della cute), secrezione dal capezzolo di tipo ematico o simil ematico o ad “acqua di roccia”, retrazione del capezzolo. Se si sente un nodulo al seno, scoperto tramite l’autopalpazione, cosa bisogna fare?La prima cosa da fare è una visita senologica, specialistica e, sottolineo, specialistica!

Quali sono i principali esami per scoprire il tumore al seno?La visita senologica è il momento fondamentale della prevenzione (esistono fino a un 13% di tumori mammograficamente negativi), associata, in relazione all’età e al caso specifico, alla mammografia, ecografia, risonanza magnetica nucleare (Rmn) e cito-istologia.

E le terapie più efficaci?La terapia chirurgica, la radioterapia e la terapia medica (chemio, ormono, immuno, anticor-po)…la prevenzione! In cosa consiste la chirurgia in caso di tumore al seno?La chirurgia, oggi, nell’assoluto rispetto dei criteri di radicalità oncologica, mira a soddisfare l’aspetto estetico, importante per ogni donna. Perché aumenta la percentuale di donne colpite da cancro al seno?Le cause possono essere molte, vedi i fattori di rischio. Sicuramente è stata determinante la maggior attenzione della popolazione alla salute e quindi la possibilità di effettuare una dia-gnosi sempre più precoce.

Si parla anche di dieta preventiva…Un’alimentazione priva di grassi e di condimenti e ricca di frutti e vegetali (in particolare soia e derivati), privilegiando il pesce rispetto alle altre proteine, permette di ridurre il rischio di ma-lattia. Ma questo in fondo è un discorso che vale in generale.

Mariagrazia Mazzoleni

Investire sulla prevenzione è un obiettivo ben esplicitato dal Decreto ministeriale attualmente in vigore, che stabilisce i “Protocolli per l’accertamento di idoneità del donatore di sangue ed emocomponenti”, e all’art 16 cita che “…le regioni, con il sup-porto delle strutture trasfusionali e delle Unità di Raccolta esistenti sul territorio pro-muovono iniziative di prevenzione ed educazione sanitaria, sulla base dell’analisi e della valutazione epidemiologica dei dati rilevati sui donatori e sulle donazioni”. È chiaro quindi che i progetti di Avis non nascono sulla spinta di proposte personali

o sull’onda di mode mediatiche, ma dall’analisi dei dati sanitari obiettivi che indaga-no sulla stato di salute dei nostri donatori.In particolare le ultime iniziative promosse riguardano:- progetto “Smaschera la celiachia”, di cui abbiamo più volte fornito i dettagli e che ci ha per-

messo di screenare oltre 20.000 donatori per l’intolleranza al glutine;- progetto di Prevenzione delle malattie cardiovascolari, del cui stato dell’arte vi informiamo

alla pagina seguente e che ha lo scopo di analizzare lo stato di rischio cardiovascolare dei nostri associati, allo scopo di identificare i soggetti a maggior rischio, offrendo loro canali di prevenzione e soprattutto potenziando fattori utili alla salute;

- implementazione di un ambulatorio di consulenza senologica tramite visita effettuata da due colleghi esperti nel settore e rivolto agli avisini periodici di entrambi i sessi, con una particolare attenzione alle donne che non hanno ancora compiuto i 50 anni, età non “coper-ta” dalla prevenzione di questa frequente patologia tramite lo screening mammografico al quale la Asl già indirizza le donne ultra cinquantenni. L’analisi dei dati statistici di sospensioni definitive in ambito di neoplasie maligne di avisini periodici degli ultimi due anni ha infatti evidenziato un aumento di diagnosi per tale patologia in donne sotto i 50 anni, dato del resto in linea con l’epidemiologia di questa malattia nella popolazione generale.

Ed è questo uno dei motivi per cui l’associazione offre ai propri iscritti, oggi come e più di ieri, un ritorno positivo in termini di attenzione alla loro salute e non solo garantendo gli accertamenti obbligatori per legge, ma investendo in nuovi servizi di prevenzione che, senza volersi sostituire a quelli del Sistema Sanitario pubblico (dove esistono), possano però integrare delle carenze.

Barbara GiussaniResponsabile sanitario unità di raccolta

PREVENIRE, SI DEVE

UN INVESTIMENTO PREZIOSO

COME VIVEREPIU’ A LUNGOE SENTIRSI MEGLIOLa prevenzione delle malattie è da sempre al centro della politica sanitaria della nostra associazione, a dimostrarlo ci sono le risorse umane ed economiche rivolte alla tutela della salute dei nostri associati. È un preciso dovere deontologico e statutario, ma soprattutto è il modo più concreto per ringraziare i donatori del loro altruistico gesto.Senza dimenticare che la prevenzione si ripercuote in termini positivi sulla sicurezza trasfusionale ed ha un effetto di moltiplicazione esponenziale sulla popolazione, perchè l’avisino diventa a sua volta portatore e promotore di stili di vita sani, in particolare nella rete familiare e di relazioni sociali.

IN AVIS CONSULENZA SENOLOGICA DA SETTEMBREAppuntamento a settembre con il nuovo servizio di Avis dedicato alla consulenza senologica. Saranno due i medici che si alterneranno nelle visite: Massimo Grassi e Antonio Corapi rispetti-vamente responsabile e aiuto dell’Unità operativa di senologia di Humanitas Gavazzeni a Ber-gamo. Una volta al mese, previo appuntamento al numero telefonico 035 342222, donatrici (e donatori) potranno incontrare i professionisti, oltre che per la visita, anche per informazioni su screening, prevenzione e autopalpazione.

Massimo Grassi è responsabile dell’Unità operativa di senologia di Humanitas Gavazzeni a Bergamo. Specialista in chirurgia generale, si è diplomato alla Scuo-la Italiana in Senologia (diretta dal Prof. Umberto Veronesi) e ha frequentato il Ja-mes Cancer Hospital della Ohio State University a Columbus (in Ohio, Stati Uniti). Ha svolto attività di ricerca all’Istituto nazionale Tumori di Milano e attività profes-sionale all’azienda ospedaliera di Cinisello Balsamo in qualità di responsabile di Senologia e Chirurgia Senologica. Collabora partecipando a convegni e seminari all’attività della Lilt.

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LO SCREENING PER IL CARCINOMA MAMMARIO L’Asl di Bergamo, attraverso le campagne di screening, assicura un percorso di diagnosi e te-rapia, gratuito ed accessibile. La popolazione a rischio, appartenente ad una specifica classe d’età, è invitata dalla Asl ad eseguire un test di screening per la diagnosi precoce di una lesione tumorale o suscettibile alla trasformazione maligna. A questa indagine di primo livello seguono esami di approfondimento della diagnosi (invasivi e non) per effettuare eventuali trattamenti delle lesioni. Tra gli screening oncologici c’è quello per il carcinoma mammario.

Cos’è Lo screening è il test di I° livello - effettuato sulla popolazione femminile residente di età com-presa tra i 50-69 anni - che offre nei soggetti a rischio generico un percorso di diagnosi gratuito per tutelare la propria salute e prevenire alcune malattie; fare regolarmente la mammografia, ad intervallo biennale, permette l’individuazione del tumore della mammella quando ancora non è palpabile (diametro inferiore a 1-1,5 cm) rendendo quasi certa la guarigione. Sopra i 50 anni il test deve essere fatto ogni 2 anni. Tra 40 e 49 anni, come detto, la consistenza del seno introduce fattori di incertezza nella lettura per cui l’esame è consigliato soprattutto in presen-za di fattori di aumentato rischio. In questa fascia d’età, tuttavia, se ne esiste l’indicazione è consigliata una periodicità annuale (invece che ogni 2 anni) a causa della maggiore rapidità di crescita di un eventuale tumore. Fare una mammografia significa fare una radiografia per ogni mammella. L’esame dura 10 minuti e le immagini sono lette da due radiologi.

InfoCentro Screening, tel. 800.512330, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Il progetto ha avuto come obiettivo l’individuazione di soggetti donatori a rischio ed il loro suc-cessivo indirizzamento e facilitazione nello svolgere attività fisica mirata e controllata in alcune strutture ginnico-sportive esistenti sul territorio della nostra provincia (piscine, palestre, altro), tramite convenzioni mirate tra Avis e queste strutture.

Reclutamento donatori.La ricerca, effettuata per la prima volta a livello provinciale, si è conclusa con successo a fine 2012, ed ha coinvolto molti avisini che hanno donato almeno una volta nei mesi da aprile a novembre.Sono stati distribuiti a tutti i donatori durante le collettive nelle unità di raccolta periferiche e presso il centro di Monterosso un opuscolo informativo ed un questionario da compilare e restituire dopo la donazione per identificare “donatori a rischio” di sviluppo di patologie cardio-vascolari, dato fornito dalla presenza di due o più dei seguenti fattori di rischio:- elevata quantità di tessuto adiposo addominale valutata mediante la misurazione della cir-

conferenza della vita (sono considerati patologici valori superiori a 94 cm nell’uomo e supe-riori a 80 cm nella donna).

- indice di massa corporea (BMI) maggiore di 27.- colesterolo totale maggiore di 240 mg/dl e/o basso colesterolo HDL (meno di 40 mg/dl

nell’uomo e meno di 50 mg/dL nella donna).- elevati livelli di trigliceridi: valori superiori a 150 mg/dL.- elevati valori di pressione arteriosa: superiore a 135/85 mmHg o qualora sia già in corso una

terapia antipertensiva.- storia familiare positiva per diabete mellito, cardiopatia ischemica, ictus.- elevati livelli di glicemia: a digiuno superiore a 100 mg/dL.

RisultatiBen 7610 donatori hanno contribuito alla buona riuscita della ricerca compilando, con la con-sueta attenzione e disponibilità, il questionario che è stato proposto, mettendo a disposizione preziosi dati sulle loro abitudini e presenza di fattori di rischio cardiovascolare.L’analisi dei risultati ci ha consentito di estrapolare un gruppo di avisini maggiormente a rischio che presenta, oltre ad un elevato Indice di Massa Corporea (Superiore a 27 per le donne e a 29 per gli uomini) la presenza di almeno un altro fattore di rischio per le malattie al cuore.In particolare, ad un campione di 283 donatori, 203 maschi ed 83 femmine, si è prospettata la possibilità di un ulteriore approfondimento con lo scopo di consigliare atteggiamenti o azioni

preventive che possano migliorare e diminuire concretamente la predisposizione ad eventi patologici cardiovascolari.Un medico sarà a disposizione alcuni sabati mattina, su appuntamento, per consigliare a chi lo desidera un approfondimento su un’eventuale attività ginnico-sportiva, sul regime di educazione alimentare mediante valutazione del dietologo nutrizionista e con lo scopo di calare di peso, e/o infine su una valutazione medica cardiologica o diabetologia a seconda dei fattori di rischio evidenziati dalla ricerca.

Anche a nome di Cristina Albertoni, direttore associativo di Avis e coordinatrice della ricerca, desidero ringraziare tutti i generosi avisini che hanno contribuito con un po’ del loro tempo al soddisfacente esito di questa iniziativa.

Giovanni CornaMedico e consulente del progetto

UN AVISINO STUDIA IL FARMACO CONTRO IL TUMORE AL SENO L’avevamo lasciato alla vigilia delle nozze con Elisa, e poco meno di quattro anni dopo lo ritroviamo, oltrechè papà di Alessandro e Giorgia, al lavoro in uno dei più famosi ospedali americani per la ricerca sul cancro, il Memorial Sloan-Kettering di New York.Fabio Vanoli, 36 anni di Petosino, biologo e ricercatore di scienze genetiche e biomolecolari, è stato consigliere provinciale di Avis e coordinatore del Gruppo giovani. Abbiamo approfit-tato di una sua brevissima vacanza bergamasca per re-incontrarlo in Avis.

Di che cosa ti stai occupando al Memorial Sloan Kettering?Insieme ad altri ricercatori sto approfondendo i meccanismi di ricombinazione e riparazione del DNA. Il DNA danneggiato se non viene riparato correttamente può portare all’insorgen-za di tumori. In particolare il mancato funzionamento di due proteine (Brca1 e 2), che sono coinvolte nella riparazione del DNA, è associato con insorgenza di tumori al seno. Persone con mutazioni in questi due geni hanno alta probabilità di sviluppare questo tipo di tumore. Sto quindi studiando e testando un composto molto specifico che, usato sin dall’adolescen-za su queste persone, potrebbe prevenire il tumore senza creare eccessivi effetti collaterali.

Nel tuo ospedale ci sono esperienze di volontariato simile a quella della nostra asso-ciazione? Una volta l’anno il Memorial Sloan Kettering chiede ai suoi dipendenti di donare sangue. Niente a che vedere con il lavoro quotidiano capillare che si fa qui in Italia e ancor più a Bergamo. C’è comunque molta sensibilità tra le persone e sono apprezzabili sia lo spirito e l’iniziativa ma non sanno proprio cosa significhi la fidelizzazione del donatore.

Ti sei portato qualcosa della tua esperienza avisina negli States?L’organizzazione e le motivazioni forti – gli americani sono molto vivaci dal punto di vista della raccolta fondi, anche se a New York le procedure sono molto precise e standardizzate – ma soprattutto mi sono portato il prezioso insegnamento di Tiziano Gamba e il ricordo dell’entusiasmo e della passione che ha trasmesso alla nostra bella realtà bergamasca.

M.M.

AVIS HA A CUORE IL DEI DONATORI

TOTALEQUESTIONARI DONATORI

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TOTALE DONATORIFEMMINE

TOTALE MASCHI A RISCHIO

TOTALE FEMMINE A RISCHIO

TOTALE A RISCHIO

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CLUSONE: QUATER PASS IN DA SELVA La comunale di Clusone, ha collaborato alla manifestazione organizzata con successo dal Gruppo sportivo Fiorine: una suggestiva marcia non competitiva, che si svolge lungo la pineta di Clusone. Un’iniziativa aperta agli sportivi, ai gruppi di amici, ma specialmente alle famiglie. I partecipanti sono stati 900, e con la loro quota d’iscrizione hanno contribuito alla raccolta fondi, totalmente devoluta al concittadino Tino Trussardi, che in Malawi ha costruito

una scuola materna dove provvede ad ospitare quotidianamente 300 bambini.

CALCIO SFILA CON I CARRIIn attesa dei prossimi eventi - Avis on the beach, la seconda edizione di RunningAvis, per chiudere con FantasyAvis, giornata di giochi fantasy live - che prenderanno il via dal 5 all’8 luglio, i donatori di Calcio si sono tenuti in attività, anche durante la primavera, dando sfogo alla vena artistica per creare un carro di carnevale, Oktoberfest, con cui hanno sfilato in numerose manifestazioni.

Elisa Berta

UNA NUOVA SEDE PER FILAGOL’Avis di Filago ha una nuova sede in via don Belli 14: bella, funzionale, accogliente, spaziosa, con giardino e deposito. In pochi mesi, grazie al lavoro del presidente Gianbattista Ghezzi e di alcuni soci avisini, sono stati rimessi a nuovo tetto e serramenti ed è stato tinteggiato l’intero edificio. L’intervento di ristrutturazione è stato totalmente sostenuto dall’Avis di Filago. Autorità locali e religiose hanno partecipato alla cerimonia d’inaugurazione

complimentandosi con tutti i soci per la preziosa attività svolta a favore della comunità.

BERGAMO PREMIA LE SCUOLE E SOSTIENE IL CUAMMNell’auditorium gremito della Casa del Giovane a Bergamo si sono tenute le premiazioni del concorso “Il dono del sangue” promosso dall’Avis comunale. L’obiettivo dell’iniziativa è far comprendere agli allievi di quinta elementare e di seconda media l’importanza di donare il sangue. A questa edizione hanno partecipato un migliaio di bambini in rappresentanza di 30 scuole. Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la scuola Cavezzali dell’Istituto

comprensivo Nullo di Longuelo con “Goccia dopo goccia nasce un fiume di solidarietà”.E vola oltre confini l’attività di Avis Bergamo che per il secondo anno garantisce trasfusioni di sangue sicure anche in Etiopia, collaborando con l’associazione non governativa “Cuamm - Medici con l’Africa” per assicurare il servizio trasfusionale all’ospedale St. Luke di Wolisse, nella regione etiope di Oromia. Il supporto di Avis è esclusivamente finanziario, di circa 10 mila euro l’anno e nel 2013 sosterrà anche la scuola per infermieri dell’ospedale, garantendo borse di studio che copriranno i costi per la formazione biennale di due infermiere. “Assicurare trasfusioni di sangue sicure è il primo passo - spiega il neopresidente dell’Avis comunale Roberto Guerini - per controllare la mortalità materna e infantile”. All’iniziativa è abbinato “Concertare per la vita”, iniziativa organizzata in collaborazione con il Collegio Vescovile Sant’Alessandro e l’Accademia Musicale S.Cecilia. La manifestazione coniuga lo sviluppo dell’Orchestra giovanile all’intento di sensibilizzare la popolazione alla donazione del sangue attraverso concerti pubblici.

AAA.CERCASIGIOVANI CORISono aperte le iscrizioni alla rassegna di cori di voci bianche organizzata da Avis provinciale di Bergamo in collaborazione con l’Usci (Unione società corali italiane).

La manifestazione si terrà il prossimo 11 dicembre al Teatro Donizetti di Bergamo.

Sono previsti premi in materiale didattico per i cori scolastici che interverranno. I presidenti delle Avis comunali sono invitati a coinvolgere i cori di voci bianche pre-senti nel proprio paese e a segnalare la loro adesione all’iniziativa direttamente alla segreteria dell’Usci bergamasca con sede in via Papa Giovanni XXIII a Ponteranica (Tel. e Fax. 035/41.28.045; [email protected]).

VITA ASSOCIATIVALA ZONA DELL’ISOLA FESTEGGIA CON I GIOVANI Ultimi preparativi per ospitare la festa (di cui vi raccontiamo i dettagli nella pagina seguente) di Avis giovani, che si preannuncia come l’evento clou dell’estate avisina. Quest’anno infatti è stata scelta una location, quella di Minitalia-Leolandia di Capriate San Gervasio, cara alle Avis della zona per le numerose attività che tradizionalmente svolgono con i bambini. E sebbene tutte le Avis comunali siano nella fase di rinnovo dei quadri dirigenziali c’è stato anche il tempo a metà giugno di dedicarsi allo sport, con il torneo di calcetto e di beach volley che ha visto impegnata l’Avis dell’Isola a Suisio.

Adriano Nava

SCENDONO IN CAMPO I PULCINI DELLA ZONA 8 Grande festa al centro sportivo di Costa di Mezzate per il primo Torneo di calcio a 7, categoria Pulcini dell’ Avis Zona 8 Seriate – Valcavallina, che ha visto l’avvicendarsi di dieci squadre di bambini nati negli anni 2002 e 2003. La manifestazione è stata organizzata al fine di sensibilizzare le famiglie, attraverso i bambini e lo sport, alla donazione del sangue. Una giornata all’insegna della lealtà, del divertimento, ma soprattutto della solidarietà. Hanno

aderito all’iniziativa le società: Asd Casazza Calcio, Polisportiva Carobbio degli Angeli, Colle Alto, Oratorio Costa di Mezzate, Grassobbio, Zandobbio, Interseriatese, Media Valcavallina, Entratico e Torre de’ Roveri. Fischio d’inizio della fase a gironi alle ore 8.30, le squadre si affrontano con grinta e determinazione, mettendo in scena uno spettacolo divertente per il grande pubblico accorso a fare il tifo. Dopo la pausa pranzo si riprende con le ultime gare, per completare le classifiche e decretare le quattro squadre che si aggiudicano la semifinale. Finale tutta in famiglia: Media Valcavallina ed Entratico sono le protagoniste di uno scontro bello ed avvincente. Alla fine è l’Entratico ad avere la meglio, vincendo di misura per 2 – 1 e aggiudicandosi così il torneo. Ospite d’onore per le premiazioni, l’ex allenatore di Atalanta e Palermo, Bortolo Mutti.

Carlo Andreoletti

A CAPRIATE L’AVIS VOLATrecento frisbee targati Avis hanno svettato a Capriate San Gervasio, in occasione della Festa patronale dell’oratorio della frazione di San Gervasio: li ha donati la locale sezione a tutti i ragazzi che hanno partecipato al Torneo di calcio “Don Mario Polini”. E come se non bastasse i gadget si sono moltiplicati con la fornitura di tovaglioli e bicchieri, rigorosamente col marchio Avis, per il servizio bar-ristorante. Non poteva mancare il puntuale servizio di informazione e distribuzione del materiale informativo sulla nostra associazione, grazie ai volontari che si sono alternati al gazebo.

Franco Magni

I DONATORI DI GORLAGO IN TRASFERTA Hanno fatto tappa a Innsbruck e Merano (insieme ai colleghi dell’Aido) gli avisini di Gorlago. Due giorni intensi alla riscoperta delle meraviglie dell’Austria più vicina a casa nostra – come lo scintillante museo Swarosky - ma soprattutto un’importante occasione per rinsaldare vecchie amicizie e trovarne di nuove, lungo il percorso comune della solidarietà e dell’impegno sociale.

Vincenzo Rudi

TREVIGLIO COMPIE 65 ANNI Ricorre quest’anno il 65° anniversario della fondazione dell’Avis di Treviglio. Fautore di questa iniziativa fu il dottor Pizzetti, figura ancora oggi nota e stimata nel panorama medico e sociale di Treviglio che non finiremo mai di ringraziare per la sua tenace dedizione. E per festeggiare al meglio la ricorrenza, nell’anno del rinnovo delle cariche del Consiglio direttivo con orgoglio sottolineiamo l’elezione della prima donna a presidente, Daniela Remonti, già al lavoro con la sua squadra. L’Avis, grazie all’impegno di tutti i consiglieri che ci hanno preceduti, nel corso di questi 65 anni è costantemente cresciuta sia in numero di iscritti (1869 al 31 marzo 2013) sia in termini di visibilità per le numerose iniziative attuate. Oltre all’attività con le scuole ci piace ricordare, tra le altre, l’Avis nel verde, la festa del neogenitore, i riconoscimenti ai neolaureati e agli sposi novelli, e la consegna di 10 borse di studio ai soci o figli di soci che hanno frequentato con maggior profitto una scuola secondaria superiore. Niente festeggiamenti eclatanti per il nostro 65° compleanno, perché ogni anno è un anniversario importante e soprattutto uno stimolo ulteriore per dedicarsi sempre meglio alla nostra missione per il bene comune.

Antonio Mazza

E DALMINE NE FESTEGGIA 60 Grande successo la manifestazione per il compleanno dell’Avis di Dalmine che ha impegnato il Consiglio e i volontari in un’intensa attività. Si è cominciato a maggio con una commedia dialettale, ma il clou dell’evento è stato a giugno tra un concerto rock e il corteo con i labari per le vie cittadine, senza dimenticare pranzo e premiazione dei soci benemeriti e gran finale con la Fanfara Città dei Mille.

Stefano Pontillo

LA ZONA 5 ALL’ARENA DI VERONA L’Avis Zona 5, Valle Brembana, ha organizzato due eventi particolarissimi per passare in allegria l’imminente estate. Si comincia sabato 24 agosto con la gita all’Arena di Verona per godersi dal vivo lo spettacolo lirico de “Aida”. Invece a settembre, precisamente dal 13 al 17, in collaborazione con Zani Viaggi, siete invitati alla crociera “Rosso Sangria” che salperà da Savona e farà tappa Barcellona, Ibiza e Marsiglia. Sia per l’Arena sia per la crociera i posti sono limitati. Info e prenotazioni: [email protected]

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RADIO SIVÀ“Donatori di Emozioni”: è questo il claim ufficiale di Radio Sivà, la nuova webradio (www.radiosiva.it/) di Avis nazionale che ha da poco iniziato le sue trasmissioni. Si tratta di un progetto innovativo che aprirà le porte dell’associazione per far conoscere le sue atti-vità, rivolgendo uno sguardo attento anche a ciò che di buono e positivo accade in diversi ambiti come quello scientifico, tecnologico e del volontariato.Dando voce ai suoi protagonisti - i volontari - Radio Sivà racconterà le loro esperienze, le sensazioni e le motivazioni che li spingono a compiere un gesto semplice, ma di vitale importanza: donare il sangue. Con un attento mix di successi del passato e novità del pa-norama discografico attuale, l’emittente accompagnerà gli ascoltatori nel corso di tutta la giornata, 24 ore su 24 ore, in un crescendo di ricordi di ieri e sensazioni nuove, forti e sempre coinvolgenti.Attraverso rubriche di approfondimento, Radio Sivà affronterà temi di grande rilevanza, raccogliendo interviste ed editoriali a dirigenti associativi e grandi nomi della ricerca scien-tifica, dell’Università, del Terzo settore, della comunicazione sociale e del Sistema trasfusio-nale italiano.

AVIS: SERVIZIO CIVILEAnche Bergamo ha aderito a “Avis: Si va! Cittadinanza attiva, impegno solidale, incontro tra i giovani”. Il progetto di servizio civile promosso da Avis Lombardia è stato pubblicato al primo posto della graduatoria definitiva regionale e verrà quindi presto finanziato, consentendo a quattro volontari tra i 18 e i 28 anni un anno di esperienza concreta di impegno e solidarietà da svolgere nelle sedi di Bergamo, Mantova, Milano o Vigevano.Il progetto è finalizzato alla promozione della cultura del dono, della cittadinanza attiva, dell’impegno solidale tra i giovani, e coinvolge i giovani in un progetto che, attraverso il ricorso alle proprie risorse personali e alle specifiche competenze, si pone l’obiettivo di incrementare iniziative promozionali sul territorio. Il bando per la selezione dei volontari sarà pubblicato nel prossimo mese di settembre. Info: [email protected]

ALLA RICERCA DI FUTURI DONATORI…Si è conclusa l’edizione 2012 – 2013 di Avis Giovani nelle Scuole, il progetto che ormai da 8 anni vede Avis Provinciale in prima linea nel portare la cultura del dono e della solidarietà tra i banchi degli istituti secondari di secondo grado (scuole superiori) di tutto il territorio provinciale. Con 29 scuole visitate tra statali e paritarie, 145 classi e 3287 studenti incontrati, i numeri di quest’anno, simili a quelli del 2012, confermano l’apprezzamento per gli incontri da parte dei docenti e dei ragazzi, dopo la forte crescita conosciuta negli anni passati.Avis Giovani nelle Scuole prevede incontri di un’ora e mezza, principalmente per le classi quarte e quinte, in cui le giovani relatrici avisine raccontano la realtà Avis agli studenti: storia e caratteristiche dell’associazione, tipi di donazione, percorso del sangue donato, caratteristi-che del donatore, criteri di idoneità, ecc…Come ogni anno, è bello osservare l’impatto immediato del progetto: non è raro scoprire che nuovi aspiranti donatori si sono avvicinati all’associazione grazie a questi incontri, oppure che nuovi volontari, che aiutano il gruppo giovani nelle sue attività di promozione, hanno conosciuto l’associazione grazie alla presenza di Avis nelle scuole.Cogliamo l’occasione per ringraziare, per l’ottimo lavoro svolto, le nostre relatrici Alessandra, Daniela, Federica, Michela e Valentina, sempre in prima linea per “mettere la pulce nell’orec-chio” a tanti futuri donatori. Avis Giovani nelle Scuole va quindi “in vacanza” (l’estate sarà dedicata, come sempre, alla for-mazione e all’aggiornamento del progetto) e torna a settembre: siete studenti o docenti di una scuola superiore della provincia di Bergamo? Non esitate a contattarci per richiedere un incontro con le vostre classi! Scriveteci a e-mail: [email protected]

Alessandro BorgognoReferente Scuola e formazione

AVIS GIOVANI AL LAVOROIn poco più di un mese il Gruppo giovani di Avis provinciale Bergamo ha preso parte a quattro eventi per promuovere la donazione volontaria, consapevole, periodica e gratuita del sangue. Il 19 maggio per tutta la giornata abbiamo informato passanti, curiosi e turisti nella suggestiva Piazza Vecchia di Città Alta in occasione della tradizionale Festa del volontariato, giunta all’XI edizione. La settimana successiva per due giorni (24 e 26 maggio) siamo stati ospiti presso lo Spazio Giovani Edoné per la festa “Sconfinfera” nel quartiere di Redona a Bergamo e sabato 25 maggio abbiamo allestito uno stand nel Nuovo Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo per la Giornata nazionale della Donazione di organi e tessuti per trapianto. Infine, sabato 2 giugno, il nostro gazebo è tornato ad abbellire Piazza Vecchia per il Palio di Città Alta. Non si può certo dire che ci annoiamo, tanto più che l’evento clou deve ancora arrivare! La tradizionale Festa dei giovani si terrà, infatti, il prossimo 13 luglio presso il parco Minitalia Leolandia a Capriate San Gervasio. Organizzato in collaborazione con l’Avis Zona 6 Isola l’e-vento rappresenta il fiore all’occhiello dell’estate avisina bergamasca. Dalle 15 alle 22 sarà pos-sibile visitare il parco e alle 18.30 è previsto un aperitivo con sottofondo musicale. Vale la solita regola: un avisino (dai 18 ai 40 anni) può farsi accompagnare gratuitamente da un’altra persona (non necessariamente avisino) con la speranza che l’allegria della festa la convinca ad unirsi all’associazione! Come potete vedere, l’impegno dei giovani volontari è costante e le iniziative a cui siamo invitati, oltre a riempierci di orgoglio, richiedono nuove leve pronte a collaborare e a proporre qualcosa di nuovo. Invitiamo pertanto tutti i giovani donatori (dai 18 ai 35 anni) a met-tere un “Mi piace” sulla pagina Facebook di Avis Giovani Provinciale Bergamo, a partecipare alle nostre riunioni e soprattutto di entrare presto a far parte di questa famiglia allargata di giovani volontari. Vi aspettiamo! Non ve ne pentirete! Info: [email protected]

Michele Gotti Referente Gruppo Giovani

FESTA AVIS GIOVANI: COME PARTECIPARE?Se sei un donatore Avis tra i 18 e 40 anni, collegati al sito www.avisbergamo.it e compila il modulo on-line relativo alla FESTA!Riceverai successivamente via e-mail il biglietto elettronico da stampare e consegnare il giorno della Festa presso il gazebo Avis a Minitalia-Leolandia.Ricordiamo che l’ingresso alla Festa è dalle 15 fino alle 22.I posti sono limitati: affrettati!

…E DI NUOVI TUTOR: CERCASI COLLABORATORIAvis Provinciale Bergamo cerca studenti universitari per il progetto “Avis nelle scuole”. Il progetto prevede incontri formativi presso le scuole superiori di Bergamo e provincia per far conoscere Avis e la sua attività sensibilizzando gli studenti ai valori della donazione di sangue e della solidarietà attraverso un percorso interattivo.Il progetto si svolge durante l’anno scolastico in base alla richieste degli istituti.

Al candidato si chiedono:- buone doti comunicative- eventuali esperienze formative nel mondo del volontariato e/o nella scuola - forte motivazione a lavorare in un’associazione non-profit.- essere automuniti.

Info: [email protected]

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Giugno 2013Pubblicazione Quadrimestrale – Anno XL – N. 1Spedizione in AP – 45% – art. 2 comma 20/B legge 662/96 Bergamo”Dir. e Amm.ne: 24123 Bergamo – Via Leonardo Da Vinci, 4 Tel.035.342.222 – fax 035.343.248

Legale rappresentante Oscar BianchiDirettore responsabile Mariagrazia MazzoleniRegistrazione Tribunale di Bergamo n.8 dell’11 maggio 1973

Fotocomp. Stampa Legatoria: CPZ – Costa di Mezzate (Bg)Rivista stampata su carta riciclata 100%

www.avisbergamo.it

INFO Orari Avis provinciale Bergamo

* Per donazioni di sangue interoAccettazione, ambulatori e sala prelievi:da lunedì a sabato: ore 7.30 – 10.30domenica e festivi: ore 7.00 – 10.30

Presso le articolazioni organizzative periferiche per le donazioni di sangue intero sono attivi due canali di accettazione:• accesso libero, negli orari sopraindicati;• per appuntamento, da lunedì a venerdì ore 8.00 – 10.00. (Per l’appuntamento è

necessario telefonare allo 035/34.22.22 da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle 15.30)

* Per donazioni in aferesiAccettazione e sala prelievi:da lunedì a sabato: ore 7.30 – 10.30Il primo martedì del mese: ore 11.00 – 14.00Le donazioni in aferesi avvengono nell’Unità di Raccolta di Bergamo solo su appuntamento.Per prenotare, telefonare allo 035/34.22.22 da lunedì a sabato dalle ore 8.00 alle 12.00.

* Segreteria e uffici sanitarida lunedì a venerdì: ore 7.30 – 16.00sabato: ore 7.30 – 12.00

* Segreteria e uffici amministrativida lunedì a venerdì: ore 8.00 – 16.00sabato: ore 8.00 – 12.00

Si può donare sangue intero, in giornate specifiche come da calendario scaricabile dal sito www.avisbergamo.it, nelle articolazioni organizzative periferiche Avis Provinciale Bergamo di Calcinate, Gazzaniga, Piario, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, San Giovanni Bianco, Sarnico, Trescore e Zingonia.Si può donare anche presso i centri trasfusionali di Alzano, Gazzaniga, Lovere, Romano, Sarnico, Seriate e Treviglio, e presso le Avis di Brembilla, Valle di Scalve, Grumello del Monte, Chiuduno, Cividino Quintano.

La donazione in aferesi è attiva anche nelle sedi di Piario (lunedì e martedì) e Romano di Lombardia (venerdì e sabato). Sempre previo appuntamento allo 035/34.22.22 da lunedì a sabato dalle ore 8.00 alle 12.00.

Zingonia oltre ovviamente al centro Avis del Mon-terosso. E anche presso i centri trasfusionali di Al-zano, Gazzaniga, Lovere, Romano, Sarnico, Seriate e Treviglio e presso le Avis di Brembilla, Valle di Scalve, Grumello del Monte, Chiuduno, Cividino Quintano)

Al centro del Monterosso è possibile anche su appuntamento, così da consentire ai donatori di scegliersi il giorno preferito, evitando i tempi di attesa. E contemporaneamente permette ad Avis di rendere più omogenee le sedute di donazione, sia qualitativamente che quantitativamente, ga-rantendo un flusso costante di sangue ed emo-derivati al Simt (servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale) e di programmare le do-nazioni di gruppi particolari destinate a pazienti selezionati, come i politrasfusi, i trapiantati, i neo-nati prematuri. L’appuntamento può essere fissa-to telefonicamente allo 035.342222 o attraverso la pagina del donatore di www.avisbergamo.it

ATTENZIONE ALL’WEST NILE VIRUS!Anche quest’anno è stata riattivata fino al 30 no-vembre 2013 la sospensione temporanea della donazione a causa del West Nile Virus (28 giorni dal rientro dalle zone interessate anche per chi vi ha soggiornato solo una notte).Consulta il sito www.avisbergamo.it per restare aggiornato sulle città e regioni coinvolte, tra cui le italiane Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e provincia di Ma-

tera. Il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese è West Nile Virus) è un Arbovirus che solo accidentalmente può infettare l’uomo. L’infezione uma-na è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. In un caso su 150 (comprensivi dei sintomatici ed asintomatici), l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo me-ningite, meningo-encefalite.

Buone vacanze!

Ritorna puntuale ogni estate il sollecito di Avis Provinciale per la donazione di sangue. Gli avisini “pronti” per donare sono quelli in buone condizioni di salute, non sospesi, con esami sulla donazione precedente nella norma, che non abbiano donato sangue negli ultimi 90 giorni, se maschi, e negli ultimi 6 mesi se donne in età fertile.L’invito è del presidente provinciale Oscar Bianchi, “Non siamo in emergenza, ma voglia-mo evitare che, soprattutto i mesi di luglio e agosto, lo diventino. Malattie e trasfusioni non vanno in vacanza”.Si può donare nelle articolazioni organizzative periferiche di Calcinate, Gazzaniga, Pia-rio, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, San Giovanni Bianco, Sarnico, Trescore e

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