[TABLOID - 7] CQDL/TABLOID/7 17/10/157.1164:1445853712... · le della Cisl Medici, ha aperto...

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A bano Terme (PD) (dal no- stro inviato).Unsindaca- to che si ritiene a prova di critica e di cambia- mento è un sindacato che non ha futuro. Con queste parole Bia- gio Papotto, segretario genera- le della Cisl Medici, ha aperto l'assemblea programmatica or- ganizzativa della Federazione nel percorso che porterà la Cisl alla conferenza nazionale che si svolgerà a Riccione dal 16 al 19 novembre dalla quale scaturirà un nuovo modello di sindacato all'altezza delle sfide del XXI se- colo. Innovazione, cambiamento, nuovi modelli organizzativi sono stati il leit motive dell'inter- vento di Papotto. Linee guida per i lavoratori del settore che prima che sindacalisti sono me- dici di professione che operano inuncontestononsemprefavo- revole visti i continui tagli lineari al servizio sanitario e i continui attacchi alla professione. “Pu - rtroppo oggi i governi gestisco- no le risorse nel tentativo di far quadrareiconti-affermaPapot- to - ma quando parliamo di pro- fessionalità medica non possia- mo parlare solo di cifre. Un me- dico ha scelto questa strada per passione e amore per il prossi- mo perciò quando parliamo di strategie future dovremmo te- ner conto anche della grande professionalità dei lavoratori delsettoreche,ilpiùdellevolte, si assumono rischi senza avere gratificazioni”. Un intervento preciso e puntuale quello di Pa- potto che dopo aver affrontato le mutazioni del mercato del la- voro,lebasseelealteprofessio- nalità, il blocco del turn over e la precarietà dei giovani medici, non poteva non soffermarsi sul- la questione degli accorpamenti tra le categorie della Cisl, ed in particolare sul progetto di inte- grazione della Cisl Medici con la federazione del Pubblico Impie- go lanciando un'idea nuova. “Nella nostra federazione - af- ferma Papotto - abbiamo un’in - discutibile maggioranza di iscrit- ti della dirigenza e poiché, in questi anni, i dirigenti sembra- no disaffezionarsi al sindacato, noi ci proponiamo come nucleo centrale di rotazione per una nuova prospettiva associazioni- stica e di gestione o co-gestione politica e organizzativa di tutti i dirigenti del pubblico impie- go”. Un progetto nuovo e inno- vativo la cui proposta è stata ac- colta dal segretario confederale Giovanna Ventura: “Bisogna ri- fletterci bene - sostiene Ventu- ra-edomandarsiqualiserviziof- friamo per le alte professionali- tà. Ma certamente la strada che laCislsièdataèquelladelleuni- ficazioni delle federazioni”. In un contesto politico che non la- scia molto spazio al confronto sindacale è importante creare al- leanze sia a livello territoriale, maancheaziendaleedicompar- ti al fine di essere più forti nelle rivendicazioni e nelle istanze che si vogliono portare avanti. “Dobbiamo essere soggetto so- ciale riconosciuto come punto di riferimento per i giovani, per i lavoratori e per tutti i cittadini che hanno bisogno di sistemi di welfare e di servizi, ma anche il sindacato deve diventare una guidaperaiutareigiovaniaden- trare nel mondo del lavoro”. E ancora: “Il sindacato deve esse- re vissuto come una vera e pro- pria palestra di democrazia - insi- ste Ventura - con un regolare e continuo confronto tra gli asso- ciati”. Molti gli interventi che si sono alternati durante la due giorni di lavoro ad Abano Terme che hanno portato contributi im- portanti sia sul versante della professione medica e dei proble- mi del sistema sanitario, sia sul tema più interno del cambia- mento e della riorganizzazione sindacale, per un futuro da ca- valcare con modelli virtuosi. Sara Martano UnaCislaperta,aprova dicriticaedicambiamento Assemblea Cisl Medici. Ventura: sindacato come palestra di democrazia, con un continuo confronto tra gli associati Assemblea organizzativa della Cisl Medici: le parole d’ordine sono innovazione, cambiamento, nuovi modelli organizzativi. La federazione si propone come nucleo centrale di rotazione per una nuova prospettiva associazionistica e di gestione o co-gestione politica e organizzativa di tutti i dirigenti del pubblico impiego. Nel corso dell’assise di Abano Terme, delegati e operatori raccontano la battaglia di resistenza quotidiana in un settore difficile, flagellato da anni di continui tagli lineari al servizio sanitario nazionale e di attacchi sistematici alla professione. Biagio Papotto, segretario generale della categoria, attacca i Governi che continuano a gestire le risorse nel solo tentativo di far quadrare i conti: “Quando parliamo di professionalità medica non possiamo parlare solo di cifre. Un medico ha scelto questa strada per passione e amore per il prossimo. Quando parliamo di strategie future dovremmo tener conto della grande professionalità dei lavoratori del settore che, spesso, si assumono rischi senza avere gratificazioni” G iovani medici senza futuro in Ita- lia. Sembrerebbe proprio così vi- stoilnumerocrescentedimedi- ci precari che sempre più spesso scel- gono di andare all'estero per riuscire a svolgere la professione. Nel 2009 i giovani del settore migrati all'estero sono stati 396, mentre nel 2013 in 2.400 hanno fatto la valigia e hanno lasciato il territorio nazionale. Il pre- cariato rischia di essere un boome- rang per la categoria e, anche e so- prattutto, per la nostra sanità che va via via impoverendosi di giovani cer- velli. Ricordiamo un dato su tutti: ben il 29% dei medici fino ai 45 anni è oc- cupato in lavori atipici contro il 17% degli altri settori. Una vera e propria criticità per i giovani professionisti medici che, entrando in età avanzata nel mondo del lavoro, vivono nell'in- certezza di un futuro non programma- bile. Il blocco del turn over, i tagli li- neari, le carenze e le inefficienze del sistema, in questi ultimi anni, hanno portato ad una situazione al limite dell'emergenza, per questo i giovani medici della Cisl hanno individuato una serie di punti e proposte su cui intervenire per un nuovo modello di rinnovamento e sviluppo della profes- sionedimedico:dallarevisionedelte- st di ingresso per gli studenti, che de- ve comunque rimanere per garantire una formazione adeguata ai futuri medici, all'aumento delle borse di stu- dio, visto che solo il 45% dei neolau- reati riesce ad entrare nelle scuole di specializzazione. Tra le altre propo- ste c'è la valorizzazione della medici- na territoriale quale punto di accesso fondamentale del cittadino alle cure mediche, per questo, i giovani medici sollecitano la trasformazione del cor- so di formazione in medicina genera- le in una vera e propria scuola di spe- cializzazione con gli stessi diritti e do- veri delle altre specializzazioni. Da tempo il sindacato è in campo per trovare soluzioni al precariato che og- gièsemprepiùpresentenelsettorea causa del blocco del turn over nel pubblico impiego che mette un freno all'accesso alle strutture del sistema sanitario nazionale da parte dei giova- ni specialisti. Troppo spesso, infatti, la precarizzazione del rapporto di la- voro è anche l'unica via alla riduzione dei costi degli ultimi anni decisa dai nostri governanti a scapito di lavora- tori e cittadini. I giovani medici oggi trovano impiego solo in strutture private o convenzio- nate che, quasi sempre, contrattualiz- zano il rapporto di lavoro con forme precarie, spesso riconducibili alla col- laborazione professionale con parti- ta iva. Al riguardo, i giovani speciali- sti,chiedonocheancheinquestocon- testo venga applicato il contratto na- zionale di lavoro. Insomma,lebasicisonopersottoscri- vere un vero e proprio patto genera- zionaleconigiovanimediciedinserir- li da subito nel mondo del lavoro evi- tando così la fuga in altri stati che sta indebolendo il livello di professionali- tà e innovazione nella sanità italiana. Sa.Ma. Giovanimediciinbilico traprecarietàefugaall’estero 7 sabato 17 ottobre 2015 7 Verso l'Assemblea Organizzativa

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Abano Terme (PD) (dal no-stro inviato). Un sindaca-to che si ritiene a provadi critica e di cambia-

mento è un sindacato che nonha futuro. Con queste parole Bia-gio Papotto, segretario genera-le della Cisl Medici, ha apertol'assemblea programmatica or-ganizzativa della Federazionenel percorso che porterà la Cislalla conferenza nazionale che sisvolgerà a Riccione dal 16 al 19novembre dalla quale scaturiràun nuovo modello di sindacatoall'altezza delle sfide del XXI se-colo.Innovazione, cambiamento,nuovi modelli organizzativisono stati il leit motive dell'inter-vento di Papotto. Linee guidaper i lavoratori del settore cheprima che sindacalisti sono me-dici di professione che operanoin un contesto non sempre favo-revole visti i continui tagli linearial servizio sanitario e i continuiattacchi alla professione. “Pu -rtroppo oggi i governi gestisco-no le risorse nel tentativo di farquadrare i conti - afferma Papot-to - ma quando parliamo di pro-fessionalità medica non possia-mo parlare solo di cifre. Un me-dico ha scelto questa strada perpassione e amore per il prossi-mo perciò quando parliamo distrategie future dovremmo te-ner conto anche della grandeprofessionalità dei lavoratoridel settore che, il più delle volte,si assumono rischi senza averegratificazioni”. Un interventopreciso e puntuale quello di Pa-potto che dopo aver affrontatole mutazioni del mercato del la-voro, le basse e le alte professio-nalità, il blocco del turn over e laprecarietà dei giovani medici,non poteva non soffermarsi sul-la questione degli accorpamentitra le categorie della Cisl, ed inparticolare sul progetto di inte-grazione della Cisl Medici con lafederazione del Pubblico Impie-go lanciando un'idea nuova.“Nella nostra federazione - af-ferma Papotto - abbiamo un’in -discutibile maggioranza di iscrit-ti della dirigenza e poiché, inquesti anni, i dirigenti sembra-no disaffezionarsi al sindacato,noi ci proponiamo come nucleocentrale di rotazione per unanuova prospettiva associazioni-stica e di gestione o co-gestionepolitica e organizzativa di tutti i

dirigenti del pubblico impie-go”. Un progetto nuovo e inno-vativo la cui proposta è stata ac-colta dal segretario confederaleGiovanna Ventura: “Bisogna ri-fletterci bene - sostiene Ventu-ra - e domandarsi quali servizi of-friamo per le alte professionali-tà. Ma certamente la strada chela Cisl si è data è quella delle uni-ficazioni delle federazioni”. Inun contesto politico che non la-scia molto spazio al confrontosindacale è importante creare al-leanze sia a livello territoriale,ma anche aziendale e di compar-ti al fine di essere più forti nellerivendicazioni e nelle istanzeche si vogliono portare avanti.“Dobbiamo essere soggetto so-ciale riconosciuto come puntodi riferimento per i giovani, per ilavoratori e per tutti i cittadiniche hanno bisogno di sistemi diwelfare e di servizi, ma anche ilsindacato deve diventare unaguida per aiutare i giovani ad en-trare nel mondo del lavoro”. Eancora: “Il sindacato deve esse-re vissuto come una vera e pro-pria palestra di democrazia - insi-ste Ventura - con un regolare econtinuo confronto tra gli asso-ciati”. Molti gli interventi che sisono alternati durante la duegiorni di lavoro ad Abano Termeche hanno portato contributi im-portanti sia sul versante dellaprofessione medica e dei proble-mi del sistema sanitario, sia sultema più interno del cambia-mento e della riorganizzazionesindacale, per un futuro da ca-valcare con modelli virtuosi.

Sara Martano

UnaCislaperta,aprovadicriticaedicambiamento

AssembleaCislMedici.Ventura: sindacatocomepalestradidemocrazia, conuncontinuoconfronto tragli associati

Assemblea organizzativa della Cisl Medici: le parole d’ordinesono innovazione, cambiamento, nuovi modelli organizzativi.

La federazione si propone come nucleo centrale di rotazione per una nuovaprospettiva associazionistica e di gestione o co-gestione politica e organizzativadi tutti i dirigenti del pubblico impiego. Nel corso dell’assise di Abano Terme,

delegati e operatori raccontano la battaglia di resistenza quotidianain un settore difficile, flagellato da anni di continui tagli lineari al servizio

sanitario nazionale e di attacchi sistematici alla professione.Biagio Papotto, segretario generale della categoria, attacca i Governi

che continuano a gestire le risorse nel solo tentativo di far quadrare i conti:“Quando parliamo di professionalità medica non possiamo parlare solo di cifre.Un medico ha scelto questa strada per passione e amore per il prossimo. Quandoparliamo di strategie future dovremmo tener conto della grande professionalità

dei lavoratori del settore che, spesso, si assumono rischi senza avere gratificazioni”

Giovani medici senza futuro in Ita-lia. Sembrerebbe proprio così vi-sto il numero crescente di medi-

ci precari che sempre più spesso scel-gono di andare all'estero per riuscirea svolgere la professione. Nel 2009 igiovani del settore migrati all'esterosono stati 396, mentre nel 2013 in2.400 hanno fatto la valigia e hannolasciato il territorio nazionale. Il pre-cariato rischia di essere un boome-rang per la categoria e, anche e so-prattutto, per la nostra sanità che vavia via impoverendosi di giovani cer-velli. Ricordiamo un dato su tutti: benil 29% dei medici fino ai 45 anni è oc-cupato in lavori atipici contro il 17%degli altri settori. Una vera e propriacriticità per i giovani professionistimedici che, entrando in età avanzatanel mondo del lavoro, vivono nell'in-certezza di un futuro non programma-bile. Il blocco del turn over, i tagli li-neari, le carenze e le inefficienze delsistema, in questi ultimi anni, hannoportato ad una situazione al limitedell'emergenza, per questo i giovanimedici della Cisl hanno individuatouna serie di punti e proposte su cuiintervenire per un nuovo modello dirinnovamento e sviluppo della profes-sione di medico: dalla revisione del te-st di ingresso per gli studenti, che de-ve comunque rimanere per garantireuna formazione adeguata ai futurimedici, all'aumento delle borse di stu-dio, visto che solo il 45% dei neolau-reati riesce ad entrare nelle scuole dispecializzazione. Tra le altre propo-ste c'è la valorizzazione della medici-

na territoriale quale punto di accessofondamentale del cittadino alle curemediche, per questo, i giovani medicisollecitano la trasformazione del cor-so di formazione in medicina genera-le in una vera e propria scuola di spe-cializzazione con gli stessi diritti e do-veri delle altre specializzazioni.Da tempo il sindacato è in campo pertrovare soluzioni al precariato che og-gi è sempre più presente nel settore acausa del blocco del turn over nelpubblico impiego che mette un frenoall'accesso alle strutture del sistemasanitario nazionale da parte dei giova-ni specialisti. Troppo spesso, infatti,la precarizzazione del rapporto di la-voro è anche l'unica via alla riduzionedei costi degli ultimi anni decisa dainostri governanti a scapito di lavora-tori e cittadini.I giovani medici oggi trovano impiegosolo in strutture private o convenzio-nate che, quasi sempre, contrattualiz-zano il rapporto di lavoro con formeprecarie, spesso riconducibili alla col-laborazione professionale con parti-ta iva. Al riguardo, i giovani speciali-sti, chiedono che anche in questo con-testo venga applicato il contratto na-zionale di lavoro.Insomma, le basi ci sono per sottoscri-vere un vero e proprio patto genera-zionale con i giovani medici ed inserir-li da subito nel mondo del lavoro evi-tando così la fuga in altri stati che staindebolendo il livello di professionali-tà e innovazione nella sanità italiana.

Sa.Ma.

Giovanimediciinbilicotraprecarietàefugaall’estero

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sabato 17 ottobre 2015 7Verso l'Assemblea Organizzativa