T R I A N G O L O IT R O S S O · verso i governi di destra” ma “non ne ha mai trovata ......

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www.deportati.it Periodico a cura dell’Associazione nazionale ex deportati politici e della Fondazione Memoria della Deportazione Nuova serie - anno XXVII Numero 7-9. luglio- dicembre 2011 Sped. in abb. post. art. 2 com. 20/c legge 662/96 - Filiale di Milano IT T R I A N G O L O R O S S O euro 2,50 Le nostre storie Le nostre storie Le nostre storie Falsificate le pro v e p e r p o t e r f u c i l a re l ’e roico part i g i a n o P i e t ro Pagliolico Pagina 24 Ricordo e memoria Il tragico viaggio dei fratelli Tre v e s , Luciano e Renato, da Torino al lager Pagina 30 A Rignano sull’Arno, presso Firenze il crimine nazista della famiglia Einstein Pagina 32 Pagina 10 I GRANDI DELLA DEPORTAZIONE ELLEKAPPA Nunzio Di Francesco Dalla sua Sicilia alla Resistenza e tutta una vita a far c o n o s c e re la tragedia dei lager L’identità irrinunciabile del ’Tr i a n g o l o R o s s o ’ La risposta alle critiche di un lettore Riceviamo e pubblichiamo I l signor Alberto Campolongo, nipote di Vittorio Mognon, deportato politico nel campo di Gusen - Mauthausen, ci scrive che riceve “la rivista Trian- golo Rosso” nella quale trova “vignette con ironie verso i governi di destra” ma “non ne ha mai trovata una con ironie verso i governi di sinistra”. Da pagina 3 la lettera integrale e la risposta di Gianfranco Maris Gentili signori, mio nonno fu deportato al campo di Mauthausen e io ricevo la rivista "Triangolo rosso". Talvolta trovo vignette con ironie verso i governi di destra Totò Di Benedetto dall’antifascismo all’impegno come sindaco Pagina 20

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www.deportati.it

Periodico a cura dell’Associazione nazionaleex deportati politici e della Fondazione Memoria della Deport a z i o n e

Nuova serie - anno XXVIINumero 7-9. luglio- dicembre 2011 Sped. in abb. post. art. 2 com. 20/clegge 662/96 - Filiale di Milano

ITT R I A N G O L OR O S S O

euro 2,50

Le nostres t o r i e

Le nostres t o r i e

Le nostres t o r i e

Falsificate le pro v ep e r p o t e r f u c i l a rel ’e roico part i g i a n oP i e t ro Pagliolico Pagina 24

Ricordo em e m o r i a

Il tragico viaggiodei fratelli Tre v e s ,Luciano e Renato,da Torino al lagerPagina 30

A Rignano sull’Arno, p resso Fire n z eil crimine nazistadella famiglia EinsteinPagina 32

Pagina 10

I GRANDI DELLA D E P O RTA Z I O N E

ELLEKAPPA

Nunzio Di F r a n c e s c o

Dalla suaSicilia alla Resistenzae tutta una vitaa far c o n o s c e re la tragedia dei lager

L’identità irrinunciabile del ’Tr i a n g o l oR o s s o ’

La risposta alle critiche di un lettore

Riceviamo e pubblichiamo

Il signor Alberto Campolongo, nipote di Vi t t o r i oMognon, deportato politico nel campo di Gusen -Mauthausen, ci scrive che riceve “la rivista Tr i a n-

golo Rosso” nella quale trova “vignette con ironieverso i governi di destra” ma “non ne ha mai trovatauna con ironie verso i governi di sinistra”.Da pagina 3 la lettera integrale e la risposta diGianfranco Maris

Gentili signori,mio nonno fu deportato al campo di Mauthausen e io ricevo la rivista "Triangolo rosso".Talvolta trovo vignette con ironie verso i governi di destra

Totò Di Benedettodall’antifascismo a l l ’ i m p e g n ocome sindaco Pagina 20

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ITTriangolo RossoPeriodico dell’Associazione nazionaleex deportati politici nei campi nazisti e dellaFondazione Memoria della Deportazionee-mail: s e g r e t e r i a @ f o n d a z i o n e m e m o r i a . i t

Una copia euro 2,50, abbonamento euro 10,00Inviare un vaglia a: A n e d - via San Marco 4920121 MilanoTelefono 02 76 00 64 49

e-mail Aned nazionale: [email protected] Aned di Milano: [email protected]

Direttore Gianfranco MarisComitato di presidenza dell’AnedGianfranco Maris p r e s i d e n t eMaria Bolla vice presidenteDario Ve n e g o n i vice presidenteGuido Lore n z e t t i t e s o r i e r eMiuccia Gigante segretario generale

Triangolo RossoComitato di redazioneGiorgio Banali, Bruno Enriotti, A n g e l oFerranti, Franco Giannantoni, Ibio Paolucci( c o o r d i n a t o re), Pietro RamellaSegreteria di redazione Elena Gnagnetti

Gli organismi dellaFondazione Memoria della Deport a z i o n eBiblioteca A rchivio Pina e Aldo RavelliVia Dogana 3, 20123 MilanoTelefono 02 87 38 32 40

Gianfranco Maris p r e s i d e n t eGiovanna Massariello vice presidenteBruno Enriotti d i r e t t o r eRita Innocenti attività didatticaElena Gnagnetti segreteria e bibliotecaVanessa Matta a r c h i v i o

Comitato dei garanti Osvaldo CorazzaConsiglio di amministrazione Gianfranco MarisGiovanna MassarielloFloriana MarisIonne Edera Biff iGuido Lore n z e t t iAlessio DucciDivo Capelli

Collaborazione editorialeFranco Malaguti, Isabella Cavasino Chiuso in redazione il 20 novembre 2011Stampato da Stamperia scrl - Parma

Questo numeroU N A L E T T E R A A L L A REDAZIONE

Pag. 3 L’identità irrinunciabile del “Triangolo Rosso” di Gianfranco Maris

Pag. 6 A 50 anni dal processo al criminale nazista Adolf Eichmann di Antonella Ti b u r z i

Pag. 10 I GRANDI DELLA D E P O RTA Z I O N ENUNZIO DI FRANCESCODalla sua Sicilia alla Resistenza e tutta una vita a far conoscere la tragedia dei lager di Saro MangiameliUn uomo moderno con una profonda cultura contadina

di Giovanna D’AmicoPag.20 Ricordo di Totò Di Benedetto dall’antifascismo all’impegno come

sindaco di Raff a d a l iPag.22 Italo Tibaldi ad un anno dalla sua scomparsa di Pietro Ramella

LE NOSTRE STO R I EPag. 24 Falsificate le prove per poter fucilare l’eroico partigiano

Pietro Pagliolico di Franco GiannantoniPag. 30 Il tragico viaggio dei fratelli Treves, Luciano e Renato, da

Torino al lager di Liliana Treves Pag. 32 A Rignano sull’Arno, presso Firenze l’orrendo crimine nazi-

sta della famiglia Einstein di Ibio PaolucciN O T I Z I E

Pag. 27 Studenti e insegnanti di Bologna in visita a Flossenbürg e DachauP a g . 2 9 L’Aned di Sesto e Monza in visita a S. Anna di Stazzema

M E M O R I EPag. 35 La morte di Ida Marcheria:...perché ogni notte torno a Birkenau Pag. 36 Andrea Zanzotto: grande poeta e uomo della Resistenza Pag. 38 Onorina Brambilla: è morta “Sandra” eroina della ResistenzaPag. 39 In ricordo di Giuseppina (Pina) Clerici Ravelli

In ricordo di Martino ChiaraAldo Gregorin si è spento a Ronchi dei Legionari

C O N T R I B U T IPag. 40 Cinema: “Faust” da mito arcaico a moderno “uomo in bilico”

di Sauro Bore l l iPag. 42 L’ignobile tratta dei bambini tolti alle madri dei franchismi

di Pietro RamellaPag. 44 La strage della Benedicta ricostruita attraverso le biografie

delle vittime di Alessandra ChiappanoL I B R I

Pag. 50 La “generazione zero” nell’Italia del dopoguerra di Alessandra Chiappano

Pag. 53 Luigi Fonti, un socialista italiano in Ticino Pag. 54 Inediti ricordi di Primo Levi sugli orrori di Auschwitz

di Ibio PaolucciPag. 55 Augusto Campari: vita dura ed esaltante di un funzionario del PCI

di Bruno EnriottiB I B L I O T E C A

Pag. 56 Suggerimenti di lettura d i Franco Giannantoni

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IT

Il signor Alberto Campolongo,nipote di Vittorio Mognon,deportato politico nel campo

di Gusen - Mauthausen, ci scriveche riceve “la rivista Tr i a n g o l oRosso” nella quale trova“vignette con ironie verso igoverni di destra” ma “non ne hamai trovata una con ironie verso igoverni di sinistra”.

Di qui il suo dilemma: “seil giornalino vuole tenereviva la memoria dei

campi nazisti…..oppure se èanche un giornalino politico disinistra”, nel qual caso gradirebbenon riceverlo più.Il dilemma merita una risposta,puntuale e serena.

La risposta diGianfranco Maris

Gentili signori,mio nonno fu deportato al campo di Mauthausen e io ricevo la rivista "Tr i a n g o l or o s s o " .Talvolta trovo vignette con ironie verso i governi di destra. Non ne ho mai trovata unacon ironie verso i governi di sinistra. L’ultima vignetta è nel numero 4-6 di aprile-giu-gno 2011 e consiste in una velata felicitazione sulla sconfitta del governo Berlusconi.

Desidero chiedervi se il vostro giornalino vuole tenere viva la memoria dei campinazisti affinchè l’uomo non ripeta più atrocità così insensate oppure se è anche ungiornalino politico di sinistra. Siccome non ritengo che la memoria di tali deportazionisia solo di sinistra ma di tutti, se mi confermate che il vostro giornalino è anche ungiornalino politico di sinistra gradirei non riceverlo più.

Mio nonno nascose le armi di partigiani in fuga, non so se quei partigiani fossero rossio bianchi, penso che lui lo fece perchè aveva capito che il fascismo era ingiusto. Fu catturato e deportato.Grazie e un cordiale saluto Alberto CampolongoIl giornalino viene spedito a: Famiglia Mognon, Milano

Mio nonno si chiama Vittorio Mognon, matricola 114036, campo Gusen 2

La risposta alle critiche di un lettore

L’identità irrinunciabiledel “Triangolo Rosso”

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...principi che sonocontenuti

nel giuramento che i superstitivotarono il 16maggio 1945 nellapiazza dell’appello di Mauthausen...

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Anche se il signor A l b e r t oCampolongo leggeTriangolo Rosso s o l o

perché perviene nella sua casa,anche dopo la morte del nonno,di ciò gli siamo grati, sperandoche il “giornalino”, come lui lodefinisce, al di fuori della satirasul passato governo diBerlusconi, possa aver riscosso ilsuo consenso per tutto quello chedi storico e di ricerca e di culturail periodico contiene.

Il signor Alberto Campolongoscrive che riceve “la rivista”Triangolo Rosso.

Questo lessico rappresental’impatto psicologico che lostampato suscita in lui, quando loriceve, senza evidentementeleggerlo, perché, in tal caso, laqualificazione dello stampatocome “rivista”, dovrebbe essereanche per lui inconcepibile,perché non è uno stampato checontenga notizie e giudizi suifatti, sui libri, sugli spettacoli,sulle vicende molteplici dellacomunità, uno stampato, quindi,neutro dal punto di vista dellescelte identitarie, ideologiche op o l i t i c h e .

Triangolo Rosso, come èprecisato nella primapagina, nella facciata, è il

“periodico a curadell’Associazione Nazionale exDeportati Politici e dellaFondazione Memoria dellaD e p o r t a z i o n e ” .Il suo contenuto è il costantemantenimento di unestremamente incisivo, doloranteimpegno culturale e politico sullarievocazione dei campi disterminio e sulla memoria dellevittime del nazismo e delfascismo, sul rischio di unr i g u rgito del neonazismo inEuropa, sulla selezione operata inGusen dei deportati italianiarrivati il 5 agosto 1944 cheportò alla gassazione dei nonidonei al lavoro, sulladeportazione del direttoredell’Accademia di Brera A l d oCarpi e sulla sua operarievocativa delle vicende delcampo mediante i suoi disegni,sull’assassinio del sacerdoteaustriaco Gruber del fronteantinazista, sulla deportazione deilavoratori civili dalle caseminime di via Zama il 12

La nostra risposta alle critiche di un lettore

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settembre 1943, sulla resistenzatedesca al regime di Hitler e sulromanzo di Hans Fallada“Ognuno muore solo”, sulcentocinquantesimo dell’Unitàd ’ I t a l i a .

Questo è il Triangolo Rosso,sempre, in tutti i suoinumeri, nessuno escluso.

Questo è il periodico a curadell’ANED, A s s o c i a z i o n ericonosciuta per legge dall’Italiacome unica rappresentante delladeportazione politica nei campi disterminio nazisti, riconosciutainternazionalmente per unaassociazione che unitariamente,senza esclusioni, ha rappresentatosempre il pensiero e prospettatosempre l’azione di tutta ladeportazione e di tutta la lottaantifascista della Resistenza.

Il “Triangolo Rosso” è ilperiodico dei deportati politici,espressione di una fedeltà

assoluta ai principi che sonocontenuti nel giuramento che isuperstiti di Mauthausen votaronoil 16 maggio 1945 nella piazzadell’appello di Mauthausen.Tra i superstiti italiani, in quel

giorno, vi era con ogni probabilitàanche il nonno del signor A l b e r t oCampolongo, accanto a me ed aisuperstiti cecoslovacchi, spagnoli,tedeschi, francesi, belgi, greci,iugoslavi, ungheresi, austriaci,polacchi, russi, albanesi, olandesi,svizzeri, lussemburghesi, rumeni.È un giuramento perché la pace ela solidarietà vivano per semprefra tutte le nazionalità, ungiuramento che condanna lag u e r r a .

Aquesto giuramento sia ffiancano, per l’Aned,come valore assoluti, lo

Statuto che le Nazioni Unitepresentarono il 20 giugno del1945 in San Francisco, inteso apreservare le future generazionidal flagello della guerra, laCostituzione italiana del 1°gennaio del 1948, con tutte le suenorme, tra le quali anche quellache vieta che in Italia possaessere ricostituito il partitof a s c i s t a .Mi basterebbe ricordare cheproprio un parlamentare del PDLha presentato recentemente allaCamera un disegno di legge perabrogare la norma che nella

nostra Costituzione formula taledivieto, per chiedere al signorCampolongo se ritiene che questarichiesta possa essere accettata dalnipote di un deportato che fuarrestato e inviato a Mauthausen“perché aveva capito che ilfascismo era ingiusto”.

Se la censura del signorAlberto Campolongo ruotasoltanto intorno ad una

vignetta satirica sul governoBerlusconi, posso rispondere chetale vignetta deve essere vista nelcontesto dell’enorme valoreculturale e storico, etico e politicodel periodico dell’aprile 2011 checonteneva quella vignetta.

Se la censura della vignettafosse, invece, un pretesto,mi dolgo molto e mi auguro

che il signor Campolongo possaattingere a livelli diversi diconsapevolezza storica di quelloche è stato il fascismo e di quelloche rappresenta oggi nel nostroPaese, per tutti, per la sinistracome per la destra, un periodicocome Triangolo Rosso.

L’identità irrinunciabile del “Triangolo Rosso”

...tra is u p e r s t i t iitaliani,

in quel giorno, vi era con ogniprobabilità ancheil nonno delsignor A l b e r t oCampolongo...

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