SVILUPPO SOSTENIBILE E AGENDA 2030 Cosa sono e perché ...

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Gianluigi Bovini – Fondazione Unipolis PROGETTO FERRARA FAIR – 20.2.2020 SVILUPPO SOSTENIBILE E AGENDA 2030 Cosa sono e perché perseguirli

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Gianluigi Bovini – Fondazione Unipolis

PROGETTO FERRARA FAIR – 20.2.2020

SVILUPPO SOSTENIBILE E AGENDA 2030

Cosa sono e perché perseguirli

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INDICE

• Il mondo oggi: cosa sta succedendo?

• L’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile

• La situazione in Italia ed in Europa

• Gli SDGs: una panoramica

• Quali conclusioni?

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IL MONDO OGGI: COSA STA SUCCEDENDO?

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UN MONDO DI CONTRADDIZIONI… 4

736 milioni di persone vivono in povertà estrema

9 persone su 10 respirano

aria inquinata

821 milioni di persone

soffrono la fame

785 milioni di persone non

hanno accesso ad

acqua potabile

1 bambino su 5, tra i 6 e i 17

anni, non frequenta la

scuola

Nel 2016, prodotti 2 miliardi di

tonnellate di rifiuti solidi

urbani

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… E INTERCONNESSIONI 5

Tra i trend più rilevanti: ₋ cambiamento climatico₋ crescita delle disparità

nella ricchezza₋ invecchiamento della

popolazione₋ crescita dei

nazionalismi₋ incremento di

polarizzazione della società

₋ dipendenza in aumento dalla tecnologia dell’informazione

Fonte: http://www3.weforum.org/docs/WE

F_Global_Risks_Report_2019.pdf

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RISCHI 6

Fonte: http://www3.weforum.org/docs/WE

F_Global_Risks_Report_2019.pdf

SEMPRE MENO BLU, SEMPRE PIU’ VERDE

Le paure dei CEO del mondo: da rischi economici a rischi ambientali

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TREND ESPONENZIALI 7

Fonte: http://globaia.org/#anthropocene

24 parametri per descrivere

l’Antropocene

Andamento negli ultimi 250 anni:negli ultimi 50 anni crescita esponenziale

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NECESSITA’ DI AGIRE IL CAMBIAMENTO 8

Fonte: Graham Turner (2008). “A Comparison of `The Limits to Growth` with Thirty Years of Reality”

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L’AGENDA 2030 PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

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PERCHE’ UN’AGENDA GLOBALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 10

«Noi decidiamo che, entro il 2030, metteremo fine alla povertà e alla fame, ovunque; combatteremo le disuguaglianze all’interno e tra le nazioni; costruiremo società pacifiche e inclusive; proteggeremo i diritti umani, la parità di genere e l’empowerment delle donne

e delle bambine; assicureremo la protezione del pianeta e delle sue risorse naturali. Noi decidiamo di creare le condizioni per una crescita economica sostenibile, inclusiva e sostenuta e lavoro decente per tutti, tenendo conto dei diversi livelli di sviluppo e delle

diverse capacità dei vari paesi»Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development

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ORIGINE E STRUTTURA 11

Visione integrata dello sviluppo, basata su 4 PILASTRI: • Economia• Società• Ambiente• Istituzioni

3 PRINCIPI:• Integrazione• Universalità• Partecipazione

Il 25 settembre 2015 viene approvata dall’Onu (193 Paesi)l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17

OBIETTIVI di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) articolati in 169 TARGET (con

oltre 240 INDICATORI)

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I TARGET AL 2020 12

Nel 2020: scadenza di 21 dei 169 Target dell’Agenda 2030

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UN SEGNALE DI SPERANZA 13

«La nuova agenda è una promessa dei leader a tutte le persone in tutto il mondo. È un'agenda per le persone, per porre fine alla povertà in tutte le

sue forme - un'agenda per il pianeta, la nostra casa comune»Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite

L’Agenda 2030 è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Per la prima volta i leader mondiali si sono impegnati in uno sforzo e in un’azione comune attraverso un’agenda politica vasta e universale.

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IL VALORE DELL’AGENDA 2030 14

Chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo,

dal punto di vista sociale, ambientale ed economico

AFFERMAZIONE DI UNA VISIONE INTEGRATA DELLE DIVERSE

DIMENSIONI DELLO SVILUPPO

OGNI PAESE DEVE IMPEGNARSI A DEFINIRE UNA PROPRIA STRATEGIA DI

SVILUPPO SOSTENIBILE CHE CONSENTA DI RAGGIUNGERE GLI

SDGS, RENDICONTANDO SUI RISULTATI CONSEGUITI

Tutti i Paesi, a prescindere dal livello di sviluppo, sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile

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Link al video

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MONITORAGGIO SUI PROGRESSI E RITARDI 16

• Ogni anno a luglio, secondo quanto previsto dall’Agenda, al Palazzo di vetro di New York si svolge l’High Level Political Forum (Hlpf) che fa il punto su progressi e ritardi nella realizzazione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

• Tra i Paesi che hanno accettato di sottoporre al giudizio mondiale (mediamente 40) le loro strategie, nel 2017 ha partecipato anche l’Italia che ha presentato la propria Voluntary National Review (VNR).

Con l’adozione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile, i Paesi si sono volontariamente sottoposti al processo di monitoraggio effettuato direttamente dalle Nazioni Unite rispetto

allo stato di attuazione degli SDGs.

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LA SITUAZIONE IN ITALIA ED IN EUROPA

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L’ASVIS IN ITALIA PER L’AGENDA 2030 18

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS è nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

• È la più grande coalizione della società civile mai creata in Italia, con più di 230 organizzazioni aderenti, come università, centri di ricerca, associazioni di imprese, fondazioni, sindacati e reti di istituzioni locali.

• Oltre 600 esperti delle organizzazioni aderenti partecipano a 20 gruppi di lavoro sugli SDGs e su tematiche trasversali come indicatori statistici, comunicazione e advocacy, cultura e finanza per lo sviluppo sostenibile.

• L’ASviS svolge un’ampia gamma di attività, che si possono ricondurre a quattro aree principali: comunicazione e advocacy, educazione, ricerca e dialogo istituzionale.

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A CHE PUNTO SIAMO? 19

Il Rapporto ASviS 2019 mette in evidenza che nel suo percorso verso i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, l’Italia:

• Migliora in nove aree: salute, uguaglianza di genere, condizione economica e occupazionale, innovazione, disuguaglianze, condizioni delle città, modelli sostenibili di produzione e consumo, qualità della governance e cooperazione internazionale.

• Peggiora in sei: povertà, alimentazione e agricoltura sostenibili, acqua e strutture igienico-sanitarie, sistema energetico, condizione dei mari ed ecosistemi terrestri.

• E’ stabile in due: per l’educazione e la lotta al cambiamento climatico.

• Restano forti i ritardi rispetto a gran parte dei 21 Target che il nostro Paese si è impegnata a raggiungere entro quest’anno, cioè nel 2020.

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L’ANDAMENTO DEGLI SDGs: EUROPA E ITALIA A CONFRONTO 20

Andamento della media europea e dell’Italia rispetto ad ogni Goal 1/2

Fonte: ASviS

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L’ANDAMENTO DEGLI SDGs: EUROPA E ITALIA A CONFRONTO 21

Andamento della media europea e dell’Italia rispetto ad ogni Goal 2/2

Fonte: ASviS

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LE INIZIATIVE DEL GOVERNO IN ITALIA 22

• Cabina di regia “Benessere Italia”: struttura di coordinamento e sostegno delle politiche economiche, sociali e ambientali, nell’ambito degli impegni sottoscritti dall’Italia per l’Agenda 2030 - costituzione a maggio 2019 e prima convocazione luglio 2019

• Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS): visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilità per affrontare le sfide globali del nostro paese - approvazione a dicembre 2017

• Forum per lo sviluppo sostenibile, previsto dalla Strategia: piattaforma multi-stakeholder a supporto della coerenza delle politiche per la sostenibilità, organizzata in gruppi di lavoro corrispondenti alle aree identificate dalla Strategia stessa - Prima Conferenza nazionale per lo sviluppo sostenibile, svoltasi a Napoli nel dicembre 2018

• Collegamento degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) alla programmazione economica e di bilancio: Italia primo Paese che attribuisce agli indicatori BES un ruolo nell’attuazione e nel monitoraggio delle politiche pubbliche

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LE PRIORITÀ DELLA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA 23

La nuova Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha proposto un programma di azione per il prossimo quinquennio che ruota intorno ad una visione in cui politiche economiche, sociali e ambientali appaiono coerentemente orientate all’obiettivo di fare dell’Europa il primo continente carbon-neutral e leader globale dell’economia circolare.

Linee di interventoo European Green Deal

Fare dell’Europa il primo continente neutrale dal punto di vista climatico. o Piano straordinario basato su:

“Giusta transizione” energetica dal punto di vista sociale.o Piano di investimenti per un’Europa sostenibile e trasformazione della BEI in

Banca europea per il clima.

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• Tutela della biodiversità, lotta all’inquinamento e agricoltura sostenibile.• Un’economia incentrata sulle persone.• Un’Europa pronta per l’era digitale.• Proteggere il modello di vita europeo.• Un’Europa più forte nel mondo.• Una nuova spinta per la democrazia europea.

In questo quadro, l’Italia deve fare la sua parte e prepararsi adeguatamente, così da poter beneficiare delle risorse che l’Unione europea investirà nella direzione della sostenibilità.

LE PRIORITÀ DELLA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA

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GLI SDGs: UNA PANORAMICA

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Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondoL'obiettivo 1 mira a eliminare la povertà in tutte le sue manifestazioni, a garantire la protezione sociale per i poveri e i vulnerabili, aumentare l'accesso ai servizi di base e sostenere le persone danneggiate da catastrofi naturali, crisi economiche e sociali.

A livello globale, circa 1,3 miliardi di persone, vive in povertà multidimensionale, che prende in esame fattori determinanti come la salute, l’educazione, gli standard di vita.Nel 2017 in Italia il 20,6% della popolazione si trovava in condizione di povertà di reddito e il 12,1% in condizione di grave deprivazione materiale.

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Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibileGran parte dei target di questo Goal sono dedicati alla promozione di un’agricolturasostenibile. In particolare, una governance più puntuale nel presidio del sistema di produzione e distribuzione alimentare migliorerebbe la componente reddituale dei piccoli agricoltori e delle comunità locali, oltre a limitare l’impattonegativo sull’ambiente e preservare le biodiversità.

Attualmente, a livello globale, soffrono la fame 821 milioni di persone. In Italia diminuisce la percentuale della popolazione in sovrappeso, aumenta la produttività del lavoro delle aziende agricole e si espande la superficie delle coltivazioni biologiche, ma occorre accrescere il contrasto alla povertà alimentare.

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Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le etàSi rivolge a tutte le principali priorità per una vita sana: salute materna e infantile; tutela dalle malattie trasmissibili, non trasmissibili e ambientali; copertura sanitaria universale; accesso per tutti a farmaci e vaccini sicuri, efficaci, di qualità e a prezzi accessibili; sicurezza stradale.

Dal 2005 al 2016 il 90% dei paesi meno sviluppati ha beneficiato di meno di un medico ogni 1.000 persone e oltre il 60% meno di tre infermieri o ostetriche. L’Italia si colloca tra i paesi più virtuosi per mortalità infantile, e dal 2004 è in costante diminuzione anche il tasso di mortalità tra 30-69 anni per tumori maligni, diabete mellito, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche.

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Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tuttiUn livello di istruzione soddisfacente si associa, di norma, a un minor rischio di povertà, a un’alimentazione più sana, a una più elevata speranza di vita, a una maggiore sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, e così via. Il quarto obiettivo rappresenta, quindi, una precondizione necessaria (ma non sufficiente) per il conseguimento dell’insieme delle mete previste dall’Agenda 2030.

Oltre 214 milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo in età scolastica non stanno frequentando le scuole primarie e medie. In Italia aumenta il tasso di completamento degli studi terziari e diminuiscono le uscite precoci dal sistema di istruzione e formazione, ma molti quindicenni non raggiungono la soglia minima delle competenze per potersi orientare negli studi e sul lavoro.

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Raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazzeL'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne e delle ragazze sono un tema trasversale a tutti gli SDGs e hanno registrato alcuni successi negli ultimi decenni: l'accesso delle bambine all'istruzione è migliorato, il tasso di matrimoni precoci è diminuito, siamo progrediti nel campo della salute sessuale e riproduttiva. Tuttavia, la parità di genere rimane una sfida permanente per i paesi in tutto il mondo. La mancanza di tale uguaglianza è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile.

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Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarieL’obiettivo 6 non solo affronta le questioni relative all'acqua potabile e ai servizi igienici, ma anche alla qualità e alla sostenibilità delle risorse idriche in tutto il mondo.

Nel 2018, 844 milioni di persone nel mondo ancora non hanno accesso all’acqua potabile e 2,3 miliardi non hanno servizi igienici di base. In Italia i sistemi idrici civili presentano forti carenze nell’efficienza delle reti di distribuzione con perdite di circa il 40%. Si assiste a situazioni locali in cui l’acqua a disposizione non è sufficiente per coprire la domanda complessiva, a causa di una disuguale ripartizione.

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Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderniL'energia è fondamentale per il raggiungimento di quasi tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile; gioca un ruolo cruciale nella lotta contro la povertà attraverso progressi nella salute, nell'istruzione, nell'approvvigionamento idrico e nell'industrializzazione, alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Nel 2017 l’89% della popolazione mondiale aveva accesso all’elettricità mentre nel 2000 la percentuale era del 72%. Ma ancora 840 milioni di persone vivono senza corrente e quasi tre miliardi non hanno modo di cucinare in modo pulito. In Italia il rapporto ASviS 2019 evidenzia un miglioramento nell’uso delle rinnovabili, ma con una battuta d’arresto a partire dal 2014/2015.

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Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tuttiL’obiettivo 8 tratta in maniera congiunta i temi dello sviluppo economico e del lavoro e presenta punti di contatto significativi con molti altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile; inoltre, è coerente con buona parte della Strategia "Europa 2020" per una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile.

A livello globale, il tasso di disoccupazione nel 2017 è stato del

5,6%, in calo rispetto al 6,4% nel 2000. I giovani, però, continuano a essere i più

vulnerabili avendo tre volte più probabilità di essere disoccupati

rispetto agli adulti.

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Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibileL’obiettivo 9 è finalizzato a creare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e sicure, che supportino lo sviluppo economico e umano, con l’obiettivo di abbassare i costi e di essere accessibili, promuovendo un’industrializzazione sostenibile, innovazione, ricerca scientifica e capacità tecnologica. In questo modo, si aumenterà in maniera significativa l’accesso alle informazioni attraverso internet.

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Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le NazioniL’obiettivo 10 punta l’attenzione sulla riduzione delle disuguaglianze, monitorando, attraverso specifici indicatori, l’inclusione sociale, economica e politica dei cittadini.

Nel 2017 l’82% dell’incremento di ricchezza globale è andato a

vantaggio dell’1% più ricco della popolazione, mentre oltre un

miliardo di persone vive ancora con meno di 1,25 dollari al giorno.

In Italia, le famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta sono quasi raddoppiate negli ultimi dieci anni (6,9% nel 2017), raggiungendo

nel Mezzogiorno il valore più elevato (10,3%).

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Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibiliL’obiettivo 11 punta alla trasformazione dei centri urbani in città sostenibili attraverso l’accesso di tutta la popolazione ad alloggi, servizi basilari e mezzi di trasporto adeguati, economici e sicuri, soprattutto per le persone più vulnerabili. Inoltre, le città del futuro dovranno essere green, obiettivo raggiungibile attraverso la riduzione degli impatti negativi sull’ambiente, il potenziamento delle aree verdi e degli spazi pubblici sicuri ed inclusivi, con un’attenzione specifica rivolta alle periferie urbane. Infine, dovrà essere garantita la preservazione del patrimonio artistico e culturale comune.

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Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumoCon l’obiettivo 12 le Nazioni Unite aspirano a cambiare il modello attuale di produzione e di consumo per ottenere una gestione efficiente delle risorse naturali mettendo in moto, ad esempio, processi per l’azzeramento degli scarti alimentari, l’impiego di prodotti chimici eco-sostenibili e la diminuzione degli sprechi in generale. Nella promozione di un approccio efficiente, responsabile e sostenibile alle risorse naturali, questo SDG si rivolge sia alle imprese (processi produttivi), che alle persone (consumi e pratiche come il turismo sostenibile), ai Governi (al livello normativo/ad esempio, disincentivazione dell’uso dei combustibili fossili).

A livello globale, il Material footprint, che indica i flussi di risorse minerali e organiche che sono state rimosse dall’ambiente per produrre un bene, è passato dai 48,5 miliardi di tonnellate del 2000 a 69,3 miliardi di tonnellate nel 2010. In Italia aumentano riciclo e raccolta differenziata e diminuisce il consumo di energia e materia, ma bisogna lavorare di più sulla dimensione sociale.

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Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenzeLa principale e più urgente crisi ambientale è il cambiamento climatico. Con l’Accordo di Parigi di dicembre 2015 (parte integrante dell’Agenda 2030), si è stabilito di contenere l’incremento della temperatura media globale molto al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali, perseguendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1,5°C. Si ridurrebbero così i rischi e gli impatti del cambiamento climatico e si potrebbe raggiungere la neutralità carbonica (emissioni uguali agli assorbimenti) nella seconda metà del XXI secolo. Per questo saranno necessari profondi cambiamenti del modello di sviluppo globale e dei singoli Paesi, una rapida avanzata della green economy e una drastica riduzione del consumo di combustibili fossili.

Il 2018 è stato il quarto anno più caldo della storia e la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto un nuovo record. Per limitare a 1,5°l’aumento medio della temperatura è necessario bloccare subito l’aumento delle emissioni, poi scendere rapidamente. L’Italia deve aggiornare il Piano integrato energia e clima ai nuovi e più ambiziosi obiettivi europei.

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Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibileL’obiettivo 14 vuole proteggere gli ecosistemi marini e costieri, riducendo la contaminazione marina e l’acidificazione degli oceani, porre fine a pratiche ittiche non sostenibili, promuovere la ricerca scientifica sulla tecnologia marina ed incentivare la crescita degli stati insulari in via di sviluppo.

Insieme alle coste e alle risorse marine, gli oceani hanno un ruolo fondamentale per il benessere dell'umanità e per lo sviluppo sociale ed economico del pianeta. Gli oceani e i mari caratterizzano profondamente il nostro Pianeta, coprendolo per più dei due terzi della sua superficie. Essi producono la metà dell’ossigeno che respiriamo e assorbono il 30% delle emissioni antropogeniche di anidride carbonica, mitigando l’effetto del cambiamento climatico.

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Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologicaL’obiettivo 15 intende dare impulso all’utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, soprattutto attraverso la lotta alla deforestazione e alla degradazione del suolo. Questo obiettivo vuole anche adottare misure adatte a conservare la diversità biologica, proteggendo le specie animali e vegetali minacciate, e combattere il bracconaggio e il traffico delle specie protette.

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Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelliL’obiettivo 16 vuole promuovere la legalità al livello nazionale ed internazionale, e garantire a tutti l’uguaglianza nell’accesso alla giustizia, riducendo la corruzione e creando istituzioni responsabili e trasparenti.

Con questo obiettivo si vuole anche mettere fine a tutte le forme di violenza e delinquenza organizzata, incentivare la partecipazione dei paesi in via di sviluppo alle decisioni globali, e facilitare leggi e politiche a favore dello sviluppo sostenibile al livello internazionale.

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Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, è fondamentale instaurare alleanze e collaborazioni fra i differenti attori del

pianeta, del settore pubblico (i Governi), del settore privato e della società civile. Queste alleanze devono essere costruite su principi e

valori condivisi nel perseguimento di obiettivi comuni. Per dare implementazione all’Agenda 2030, è necessario adottare

misure per mobilizzare e ri-orientare le risorse di tutti gli attori globali verso la crescita dei paesi in via di sviluppo.

L’obiettivo 17 promuove, quindi, la nascita di un’Alleanza Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile, attraverso la mobilitazione e lo scambio

di conoscenze, capacità tecniche, tecnologie e risorse finanziarie tra tutti gli attori dello sviluppo sostenibile affinché gli SDGs siano

raggiunti in tutti i paesi del mondo.

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QUALI CONCLUSIONI?

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CHE FARE? 44

Le sfide davanti a noi sono grandi ed importanti, forse ci sembrano irraggiungibili…

Dormire ci sembra la risposta migliore?

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CHE FARE? 45

O forse la vera sfida è agire, ciascuno insieme agli altri?