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Sviluppo e Differenziamento Delle Piante

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Sviluppo e Differenziamento Delle Piante

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Prof. Mauro Marra stanza 349

Libri di testo

Altamura : “Elementi di Biologia dello Sviluppo delle Piante “ EdiSES

Taiz-Zeiger “Fisiologia vegetale” Piccin

Buchanan “Biochimica e biologia molecolare delle piante” Zanichelli

Articoli da riviste scientifiche

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Programma del corso

Sviluppo delle piante: basi molecolari della crescita e del differenziamento

Embriogenesi, meristemi e sviluppo degli organi.

Basi genetiche dello sviluppo del fiore.

Controllo della fioritura.

(La Senescenza e la morte cellulare programmata nelle piante)

(La maturazione dei frutti)

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DEFINIZIONI

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Sviluppo: ha inizio negli eucarioti multicellulari con la fecondazione

Zigote: prolifera a formare un EMBRIONE multicellulare; si stabilisce una POLARITA’ e degli ASSI DI SIMMETRIA: quadro di riferimento per il differenziamento di gruppi di cellule in ORGANI e TESSUTI

Come viene generata l’asimmetria?

Come da una singola cellula iniziale, con poche divisioni si arriva ad una progenie di cellule con proprietà diverse le une dalle altre?

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ASIMMETRIA: può essere generata in maniera diversa da organismo a organismo

Cellula uovo simmetrica: acquisizione asimmetria dipende dai cicli iniziali di divisione (mammiferi)

Cellula uovo asimmetrica: componenti distribuiti asimmetricamente (Drosophila, piante)

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Da un punto di vista molecolare: diversi tipi cellulari = diversi pattern di espressione genica

Regolazione attraverso il controllo della trascrizione genica

Asimmetria iniziale tradotta in controllo della espressione digeni specifici, in modo che regioni specifiche della cellula uovo acquisiscano proprietà differenti

Diversa localizzazione di fattori di trascrizione

Controllo localizzato della loro attività

CONTROLLO SPAZIALE E TEMPORALE DELL’ESPRESSIONE GENICA

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STADIO INIZIALE seguito da uno stadio successivo in cui si determinano

le IDENTITA’ delle varie parti dell’EMBRIONE, dal quale si formeranno le

diverse parti dell’organismo adulto

Geni regolatori: GENI OMEOTICI

(mutazioni causano l’assenza la duplicazione o lo scambio di organi;codificano per fattori di trascrizione)

AZIONE GERARCHICA

CONTROLLO A CASCATA

Un gene attivato in un certo stadio controlla l’espressione di un set genicodello stadio successivo

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Lo sviluppo di un organismo adulto da una cellula uovo fecondata

segue una via predeterminata in cui geni specifici sono attivati o

repressi in momenti particolari

I meccanismi cellulari possono essere diversi in specie diverse ma i principi di base (drosophila) sono validi in generale

Una cascata di eventi regolativi determina il pattern appropriatodi espressione genica che porta all’organismo adulto

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Regolazione della trascrizione (cascate trascrizionali)

Processamento RNA

Stabilità e trasporto mRNA

Degradazione delle proteine (Proteosoma)

MECCANISMI DI REGOLAZIONE

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DIFFERENZE TRA PIANTE ED ANIMALI NEL PROCESSO DI SVILUPPO

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Sviluppo meno determinato: le cellule vegetali mantengono un certogrado di TOTIPOTENZA. Tessuti differenziati possono essere indotti a sdifferenziarsi (calli) e di qui a rigenerare organi specifici e l’intera pianta (embriogenesi somatica)

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Cellule vegetali possono cambiare identità se isolate dal contesto originario o se cambia la loro posizione nella pianta

Transdifferenziamento: da celllula parenchimatica a xilematica (colture in vitro)

Cambiamento da una condizione meristematica ad un’altra: da cellule del procambio a cellule del centro quiescente nell’apice radicale

Da uno stato adulto a uno meristematico nello stesso tessuto: da cellule dell’epidermide (meristemoidi) a cellule di guardia degli stomi

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Il movimento di cellule che è un aspetto importante dell’embriogenesi animale, nelle piante è fortemente limitato dalla presenza della parete cellulare.

Capacità di divisione cellulare ristretta alle ZONE MERISTEMATICHE; attività meristematica associata anche al differenziamento cellulare

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STRUTTURA DELLE PIANTE

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Il corpo vegetativo delle piante consiste di due parti:

Il sistema radicale

Il sistema di parti aeree

Sistema di parti aeree:fusto primario, rami

Sistema radicale:radice primaria eradici secondarie e terziarie

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Caratteristiche strutturali comuni a tutte le angiosperme, tuttavia tra monocotiledoni e dicotiledoni alcune differenze anatomiche

M: orchidee, gigli, palme, riso, maisD: rose fagioli, spinaci, girasole, querce

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Ogni organo vegetale consiste di diversi tessuti e ogni tessuto contiene molti tipi di cellule

Gli organi vegetali consistono di tre diversi tessuti DERMICO

VASCOLARE

FONDAMENTALE

In complesso questi tessuti contengono circa 40 diversi tipi cellulari

Il corpo umano contiene diverse centinaia di tipi cellulari

Piante organismi più semplici

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Organizzazione dei tre sistemi di tessuti nel corpo della pianta

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Tessuti dermici

Epidermide: in piante giovani: singolo strato di cellule con parete cellulare ispessita rivestita dalla cuticola (differenziamento in tricomi o celluledi guardia nelle foglie e in peli radicalinella radice)

Periderma: in piante mature,comprende la corteccia; compare all’inizio dell’ispessimento

e dopo la caduta dell’epidermide

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Tessuti fondamentali

Parenchima: cellule con parete sottile, si trovano in tutti i tessuti.Foglie: fotosintesi (mesofillo)Fusto e radice: accumulo di amido e saccarosioSemi: amiloplasti, corpi proteici e corpi oleosiFloema: cellule compagne

Collenchima: pareti cellulari più spesse, allungate, raggruppate in file verticali al di sotto dell’epidermide, con funzione di supporto meccanico.

Sclerenchima: cellule morte con pareti ispessite e lignificate. Formano fibre che sostengono e proteggono il floema nei fusti

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Tessuti vascolari

Xilema: elementi dei vasi (tracheidi), cellule allungate, morte con pareti ispessite e lignificate;Trasporto di acqua e soluti dalle radici alle foglie

Floema: elementi dei tubi cribrosicellule cribrose), cellule vitali prive di nucleo e tonoplasto. Trasporto dei fotoassimilati nelle regioni sink della pianta.

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Piante: immobilità

Maggiore capacità di adattamenti fisiologici

Minore complessità anatomica rispetto agli animali

Anatomia rigida: cellule incapaci di migrare (parete cellulare)Negli animali cellule migrano negli stadi precoci di sviluppo per formare gli organi

Crescita mediante attività dei meristemi durante tutto il ciclo vitale(sviluppo vegetativo)Negli animali sviluppo stabilito essenzialmente durante l’embriogenesi

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La fase vegetativa dello sviluppo della pianta comincia con l’embriogenesi ma continua per tutta la vita della pianta.

Le piante a differenza degli animali hanno tessuti specializzati, i meristemi, che generano continuamente nuove cellule ed organi

Crescita indeterminata

Ciò fornisce alle piante un modo semplice di risolvere il problema dell’invecchiamento: quando un organo è vecchio viene sostituito da uno nuovo

ES: abscissione fogliare

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ANIMALI: durante l’embriogenesi definite le caratteristiche basilari del piano del corpo (assi di polarità) e vengono formati tutti gli organi dell’individuo adulto

PIANTE: durante l’embriogenesi definito il piano basilare del corpo ma vengono abbozzati pochissimi organi: la maggior parte viene formata nello sviluppo post-embrionale

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I Meristemi

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Meristema apicale del germoglio (SAM): all’apice del germoglio una piccola massa di cellulea forma di cupola in continua divisione.Sono le progenitrici di tutte le cellule del germoglio.Le cellule immediatamente al di sotto sono anche meristematiche e la loro divisione contribuisce alla formazione degli organi, in particolare il fusto.Dalla superfice del SAM emergono delle piccole protrusioni, i primordi, che evolveranno in piccole foglie. Inoltre si formano nuovi meristemi che daranno luogo alle gemme ascellari, quiescenti fino all’arrivo di uno stimolo ormonale

Nell’insieme il meristema apicale (SAM) e i primordi formano la gemma apicale

Stimoli ambientali, in primo luogo luce e temperatura regolano l’attività del SAM, attraverso la variazione dei livelli di alcuni ormoni

Gli ormoni a loro volta attivano cascate geniche che controllano nel meristema la velocità di divisione cellulare,la dimensione del meristema, l’esatta posizione in cui si formano gli organi (primordio fogliare) e la velocità di crescita dell’organo

doma

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Meristema apicale della radice (RAM) :

Il meristema apicale della radice è presente all’apice di ogni radice, appena al disotto della cuffia, la struttura che protegge il meristema quandola radice cresce nel suolo. La cuffia ha le proprie cellule

meristematiche o iniziali che continuano a produrre cellule della cuffia, le quali poicadono durante la crescita mantenendo costanti le dimensioni della cuffia. La radice stessa si origina da poche cellule iniziali(da tre a sei). Durante la crescita le radici laterali non si formano dal meristema apicale ma da un meristema secondario che si differenzia dal periciclo per effetto dell’auxina.Come nei fusti, il pattern di sviluppo è quello di continuo accrescimento della radice e di formazione di RAM.

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SAM e RAM:

cellule più piccole di quelle parenchimatiche (100-1000 volte). Hanno nuclei prominentie citoplasma denso ricco di ribosomi e plastidi poco sviluppati. La loro funzione principale è quella di dividersi (ogni 36-48 ore). Hanno parete cellulare sottile che viene riformata dopo la divisione. Alla periferia dei meristemi le cellule cominciano ad uscire dal programma di divisione e cominciano ad espandersi e poi a differenziarsi mediante l’espressione di migliaia di geni non espressi nelle cellule meristematiche.

SAM

ha la funzione di produrre la parte aerea del corpo vegetativo della pianta (foglie e fusto) ma per effetto di stimoli ambientali e/o ormonali il SAM può convertirsi nel meristema fiorale che produrrà i primordi fiorali e poi la struttura riproduttiva matura (fiore) con i vari organi ( sepali, petali, stami , carpelli)

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Gli stimoli ambientali e gli ormoni attivano programmi genetici che regolano lo sviluppo delle piante

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Specifici stimoli ambientali sono richiesti per far procedere una pianta da uno stadio di sviluppo al successivo

Interruzione dormienzaDeeziolatura luce

Fioritura fotoperiodo vernalizzazione

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Le piante a seme (spermatofite) hanno sviluppato una strategia riproduttiva

basata sulla produzione di semi che contengono gli EMBRIONI i quali sono spesso

disidratati e dormienti

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Nel primo stadio di sviluppo, dalla cellulauovo fecondata si origina il seme

Celule specializzate nello stame e nel carpello vanno incontro a meiosi, producendo cellule spermatiche(stame) e cellule uovo (carpello) aploidi.

Nell’ovulo si forma una singola cellula uovo Nel tubetto pollinico sono presenti due cellulespermatiche

La fecondazione produce lo zigote diploide che si sviluppa nell’embrione, parte del seme.Un secondo evento di fertilizzazione produrrà il nucleo polare da cui si genera l’endosperma del seme. La formazione dell’embrione e del seme avviene nei tessuti (ovario) della pianta madre.

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EMBRIOGENESI: il processo in generaleDopo la fecondazione, lo zigote va incontro a numerose divisioni fino a formare l’embrioneLa crescita dell’embrione ha luogo dentro l’ovulo in un mezzo ricco di nutrienti: l’endosperma liquido (crescita eterotrofica)L’endosperma sintetizza i nutrienti da saccarosio e aminoacidi forniti dalla pianta madre.Mano a mano che si accresce, l’embrione acquisisce capacità biosintetiche ma rimanedipendente dal rifornimento di saccarosio e aminoacidi dalla pianta madre.

aspetto chiave: formazione dell’asse embrionale

•SAM e RAM situati ai poli opposti dell’embrione

formazione del seme:Formato l’embrione, vengono sintetizzate le riserve di nutrienti (proteine, lipidi, amido) e si accumulano nelle cellule parenchimatiche di riserva dei cotiledoni o di altri tessuti. Nelle dicotiledoni: accumulo nei cotiledoni che diventano molto grandiNei cereali e altre erbacee accumulo nell’endosperma Accumulo in organelli specializzati: amiloplasti (amido), corpi proteici (proteine), corpi oleosi (lipidi)

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Dallo zigote al seme maturo:

Attivazione di complessi programmi genetici:

Divisione cellulare, formazione di tessuti ed organi dell’embrione

Espansione degli organi di riserva e biosintesi dei composti di riserva

Resistenza alla disidratazione (accumulo di proteine, zuccheri e oligosaccaridi idrofilici con funzione protettiva)

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EMBRIOGENESI

Dà inizio allo sviluppo della pianta

Comincia con l’unione di una cellula uovo e una cellula spermatica a formare lo zigote, ma in casi particolari anche cellule somatiche possono andare incontro a embriogenesi (embriogenesi somatica)

Trasforma lo zigote a singola cellula in una piantina multicellulare, microscopica, embrionale.

L’embrione completo ha la stessa organizzazione del corpo vegetale della pianta matura e buona parte dei tessuti, anche se alcuni di questi sono presenti in forme più rudimentali.

La fecondazione dà luogo in realtà ad altri tre processi di sviluppo: formazione dell’endosperma, del seme e del frutto. Nelle angiosperme oltre alla formazione dello zigote c’è un secondo evento di fecondazione in cui un’altra cellula spermatica si unisce con due nuclei polari e dà luogo all’endosperma triploide

L’Embriogenesi ha luogo nel sacco embrionale all’interno dell’ovulo. altre strutture associate all’ovulo danno luogo alle altre parti del seme.

L’ embriogenesi e lo sviluppo dell’endosperma decorrono parallelamente allo sviluppo del seme; l’embrione è parte del seme.L’endosperma è anche parte del seme ma in alcune specie può scomparire nel seme maturo.

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EMBRIOGENESI SOMATICA

Generazione di embrioni da cellule diverse dallo zigote

da cellule uovo non fecondate

da cellule dei tessuti materni dell’ovulo

APOMISSIA

da cellule vegetative: Kalanchoe

In vitro: colture embriogeniche di Daucus carota,

Espianti di ipocotile trattati con auxina sintetica (2,4 D)

TOTIPOTENZA

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EMBRIOGENESI: dallo zigote monocellulare all’embrione pluricellulare

Elaborazione della forma: MORFOGENESI

Formazione di strutture funzionali: ORGANOGENESI

Differenziamento delle cellule nei tessuti: ISTOGENESI

Risposta fisiologica: DORMIENZA / GERMINAZIONE

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Pianta modello: Pianta modello: Arabidopsis thaliana

Dicotiledone

appartiene alla famiglia delle brassicacee

Piccola, dal ciclo vitale breve, particolarmente adatta agli studi di genetica e biologia molecolare

Genoma piccolo e completamente sequenziato

Sforzo comune della ricerca per comprendere la funzione di ogni suo gene entro il 2010

Arabidopsis 107 bp Fritillaria 1011 bp

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