Suola dell’Infanzia, Primaria e Seondaria di primo grado ... PTOF... · specifiche azioni e...

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1 Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Tommaso Campanella – 88051 Cropani (CZ) UFFICIO ( e FAX 0961/965038 PRESIDENZA ( 0961/965135 C.M.. CZIC82400E C.F. 97035160791 * Email [email protected] PEC [email protected] Sito Internet www.scuoladicropani.gov.it

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Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado

Via Tommaso Campanella – 88051 Cropani (CZ) UFFICIO ( e FAX 0961/965038 PRESIDENZA ( 0961/965135 C.M.. CZIC82400E C.F. 97035160791

* Email [email protected] PEC [email protected] Sito Internet www.scuoladicropani.gov.it

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SOMMARIO

1 PREMESSA ............................................................................................................................................. 3

2 ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO ....................................................................................... 4

2.1 CONTESTO SOCIO CULTURALE ...................................................................................................... 4

2.2 LE SCUOLE DELL’ISTITUTO ............................................................................................................. 6

2.3 RISORSE INTERNE ED ORGANIGRAMMA ...................................................................................... 7

2.4 RISORSE ESTERNE .......................................................................................................................... 9

3 PRIORITA’, TRAGUARDI ED OBIETTIVI DI PROCESSO (RAV-PDM) ...................................................... 10

4 PROGETTAZIONE CURRICULARE ......................................................................................................... 11

4.1 IL CURRICOLO VERTICALE............................................................................................................ 12

4.2 AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ....................................................................................... 14

4.3 AZIONI DELLA SCUOLA PER LA DIDATTICA INCLUSIVA ............................................................... 18

4.4 VALUTAZIONE ............................................................................................................................. 23

4.4.1 SCUOLA DELL’INFANZIA ...................................................................................................... 23

4.4.2 SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO ............................................................... 25

5 FABBISOGNO ORGANICO PERSONALE DOCENTE E ATA ..................................................................... 31

6 FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI ............................................................................... 32

7 PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA ................................................................ 33

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1 PREMESSA

Il presente documento è inteso come adeguamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa,

per l’anno scolastico 2017/2018.

In esso sono riportati i dati aggiornati riguardanti la struttura organizzativa e i tratti sostanziali

dell’Offerta Formativa dell’Istituto. Riconfermando i nuclei portanti dell’azione educativo-

didattica dell’Istituto, evidenziati nel documento redatto nell’a.s. 2015/2016, per il corrente

anno scolastico si allegano i seguenti documenti rivisitati e rielaborati: Curriculo d’Istituto,

ampliamento dell’Offerta Formativa, dossier di valutazione per la Scuola Primaria e Scuola

Secondaria di I grado, dossier osservazione sistematica e verifica Scuola dell’Infanzia. Tenuto

conto degli obiettivi di processo evidenziati nel Piano di Miglioramento, l’impegno collegiale dei

docenti e di tutto il personale concretizzerà le direzioni operative assunte.

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2 ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

2.1 CONTESTO SOCIO CULTURALE Il territorio in cui si inserisce l’Istituto Comprensivo si presenta

allungato in direzione Nord –Sud con morfologia tipica di collina

medio – alta (650 – 700 m SLM) a Nord, e degradante verso Sud,

sino a divenire pianeggiante nel tratto limitrofo la zona costiera

ionica dove è inserito all’interno del Golfo di Squillace.

Esso è ubicato sul margine delle propaggini orientali del Gruppo Montuoso della Sila Piccola

rappresentando, di fatto, un’area di transizione con la prospiciente fascia costiera ionica

catanzarese. Dal punto di vista morfologico – idrografico il territorio è attraversato da tre corsi

d’acqua principali: Torrente Frasso, Fiume Crocchio ed il suo affluente Fiume Nasari, nei quali

confluiscono numerose Fiumare accessorie (Fossi e Valloni) fortemente incassate e

caratterizzanti il reticolo idrografico.

Il clima mite mediterraneo e la fertilità del suolo hanno favorito, da un lato, lo sviluppo delle

attività agricole e, dall’altro, una vocazione turistica durante la stagione estiva.

L’agricoltura si è sviluppata con una diversificata produzione di agrumi, olive, cereali ed altri

prodotti orto-frutticoli.

Il turismo da sempre di tipo stagionale, e quindi particolarmente intenso nel periodo estivo, è

ancora rappresentato dal solo turismo balneare; mentre le valenze storico culturali offerte,

soprattutto, dal territorio collinare, sono poco valorizzate e fruite nel rimanente periodo

dell’anno. Di fatto potrebbero rappresentare, invece, un’importante risorsa di sviluppo.

Nel centro storico dell’abitato di Cropani si segnalano diverse opere di elevata valenza artistica

e storica quali il Duomo della Collegiata, del secolo XV; la Chiesa di S. Lucia del XII secolo; la

Chiesa di S. Caterina; il Convento di S. Antonio e quello di S. Giovanni. Da qualche anno, inoltre,

nella zona marina del Comune di Cropani sono stati rinvenuti alcuni siti archeologici di epoca

non ancora esattamente definita.

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Alle attività turistico – balneari è direttamente legata l'espansione urbanistica della zona

costiera dove sono sorti, accanto ad insediamenti residenziali, numerosi villaggi, impianti e

servizi ricettivi a servizio delle attività turistiche.

Dal punto di vista socio-culturale Cropani vanta numerose tradizioni folcloristiche e religiose

come la "Naca” (Processione del Cristo morto) e quella della "Farza” (rappresentazione comico-

popolare di personaggi carnevaleschi).

Contesto socio-economico e culturale:

Sul territorio, oltre alle scuole pubbliche, sono presenti altre agenzie educative, culturali e

sportive che offrono occasioni e stimoli per la crescita e la formazione socio-culturale delle

giovani generazioni. Esse sono rappresentate dalle Parrocchie, Associazioni sportive, un Museo,

vari circoli ricreativi, compagnie teatrali, bande musicali, palestre e scuole di danza, Associazioni

Culturali, il Centro di incontro per anziani, la Comunità Montana, la Proloco, il Consultorio

Familiare e la Guardia medica.

L’Amministrazione Comunale di Cropani garantisce per gli alunni dell’Istituto il servizio di

“Scuolabus” e servizio mensa.

Il contesto sociale del territorio risulta localmente caratterizzato da ridotti casi di abbandono e

evasione scolastica.

I fenomeni di criminalità e devianza, seppur ancora rappresentino eventi occasionali e sporadici,

risultano tuttavia crescenti nel contesto generale del territorio e costituiscono un fronte che

vede in trincea i docenti e le altre professionalità attivi all’interno della nostra Istituzione

scolastica, che con diverse azioni educative e didattiche si prefiggono di promuovere e favorire

lo sviluppo di comportamenti responsabili da parte degli alunni allo scopo di prevenire

l’insorgere di tali fenomeni.

La presenza, nel territorio in generale e nella popolazione scolastica in particolare, di stranieri è

in crescendo e costituisce una forte valenza interculturale che dovrà essere oggetto di

specifiche azioni e percorsi didattici, da concordare con le famiglie, finalizzati ad una completa

accettazione delle differenti culture attraverso sostegni individuali mirati, ed azioni di

valorizzazione ed integrazione degli alunni con religione, cultura e/o etnie differenti.

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2.2 LE SCUOLE DELL’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo di Cropani comprende tre ordini di scuola: Scuola dell’Infanzia, Scuola

Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado, collocati su sette plessi nei tre comuni di Cropani

centro, Cropani marina e Cuturella. Ha una struttura organizzativa e collegiale unitaria (un

Collegio Docenti unitario, composto cioè da tutti i docenti dei tre ordini di scuola, un unico

Consiglio d’Istituto, un’unica Direzione Amministrativa. È un'organizzazione che consente,

attraverso la collaborazione tra docenti dei diversi ordini di scuola, l'integrazione delle risorse

professionali, materiali e finanziarie, di strutturare un percorso formativo più coerente e

unitario per l’alunno, che viene seguito in tutto il suo cammino scolastico dai tre fino ai

quattordici anni.

Plessi scolastici e popolazione scolastica:

TOTALE ALUNNI 551

ISTITUTO COMPRENSIVO

DI

CROPANI SCUOLA

INFANZIA

SCUOLA

PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

1° GRADO

CROPANI Via

Campanella N° 34 alunni

CROPANI M. Via

Chiaravalloti N° 114 alunni

CUTURELLA Via Gorizia N° 22 alunni

CROPANI Via

Campanella N° 66 alunni

CROPANI M.

Via Tirana TP

N° 69 alunni

CROPANI M. Via Tirana TN N° 87 alunni

CUTURELLA

Via Gorizia

N° 31 alunni

CROPANI Via Campanella

N° 27 alunni

CROPANI M. Via Tirana

N° 101 alunni

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2.3 RISORSE INTERNE ED ORGANIGRAMMA La scuola è dotata delle seguenti risorse professionali:

PERSONALE DOCENTE

Scuola Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Sec 1° grado Classi di concorso

Posti comuni 18 25 14 N°4- A022; n°1- A245; n°2- A345; n°2 + 6h-A059; n°1-A030; n°1-A032; n°1-A033; n°1-A028

Specialisti // 2 5 AC77- AL77- AB77 - AJ77

Posti sostegno 4 4 6

IRC 2 2 1

Potenziamento // 3 1

A028

Per l’anno scolastico in corso i docenti su organico potenziato sono utilizzati nei seguenti

interventi progettuali:

Scuola Primaria: recupero e potenziamento.

Scuola Secondaria di primo grado: conoscenza del patrimonio artistico del territorio.

PERSONALE ATA

Funzione Area di competenza DSGA Chiarella Maurizio

Assistente amministrativo

Latassa Vincenza Gestione finanziaria, servizi contabili e gestione magazzino

Assistente amministrativo

Riga Marisa Settore alunni, supporto alla didattica

Assistente amministrativo

Faragò Norma Settore personale docente e personale ATA

Assistente amministrativo

Lamanna Carmina Protocollo, posta elettronica e affari generali

Collaboratori scolastici

Battaglia Luciano Rapporto con gli alunni. Sorveglianza generica locali. Pulizia di carattere generale. Supporto amministrativo didattico. Servizi esterni. Servizi di custodia.

Calzone Elisabetta

Cavigliano Antonio

Dara Antonio Felice

Dragone Pasquale

Funaro Maria

Grano Filomena Papillo Andrea

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Parrò Teresa

Piscitelli Luigi Rocca Francesco

Toscano Anna

ORGANIGRAMMA

DOCENTI INCARICATI DI FUNZIONE STRUMENTALE

Funaro Genoveffa Area 1 - gestione del piano dell’offerta formativa

Guzzi Raffaele Area 2 - sostegno al lavoro dei docenti

Greco Lucia Area 3 - interventi e servizi per gli studenti

Capellupo Mario Area 4 - realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterne

Zungrone Mario Area 5 - nuove tecnologie, gestione sito web

REFERENTI DI PLESSO

Funaro Genoveffa

Scuola dell’Infanzia Cropani centro

Aras Rita Fabiana Scuola dell’Infanzia Cuturella

Scarpino Lucia

Scuola dell’Infanzia Cropani Marina sez. II e VI

Madonna Maria

Scuola dell’Infanzia Cropani Marina sez. I, III, IV, V

Innocente Rita

Scuola Primaria Cropani centro

Lia Franca

Scuola Primaria Cuturella

PRIMO COLLABORATORE VICARIO:

PROF.SSA SANTINA LOGOZZO

SECONDO COLLABORATORE:

INS. MARIA MADONNA

DIRIGENTE SCOLASTICO

MARIALUISA LAGANI

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Franconeri Marisa

Scuola Primaria via Tirana Cropani Marina

Prato Beatrice

Scuola Primaria via Chiaravalloti Cropani Marina

Dragone Salvatore

Scuola Secondaria 1° grado Cropani centro

Guzzi Raffaele

Scuola Secondaria 1° grado Cropani Marina

COORDINATORI DIPARTIMENTI E REFERENTI ATTIVITA’

Funaro Genoveffa Dipartimento Scuola dell’Infanzia

Guzzi Raffaele Dipartimento area scientifica

Basile Giuseppina Dipartimento area linguistica

Militano Vincenzo Dipartimento area artistica

Caccavaro Maria Referente DSA e altri BES

Pavone Antonio RSPP

2.4 RISORSE ESTERNE Enti e associazioni

La scuola all’interno delle finalità istituzionali e delle scelte operate

in virtù della propria autonomia didattico-organizzativa, si apre al

contributo e alla interazione con altre agenzie presenti nel

territorio, costruisce sinergie, collaborazioni, integra risorse,

produce accordi e progetti di rete.

Si stabiliscono rapporti con:

MIUR: per i progetti e le sperimentazioni nazionali, per le iniziative di formazione

USR

Associazioni del privato sociale presenti nel territorio

ASL: per gli alunni diversamente abili e per progetti sull’educazione alla salute e

prevenzione del tabagismo e alcolismo

Forze dell’ordine, Polizia Postale, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale: per iniziative e

progetti sulla legalità, educazione stradale, uso sicuro di internet, sicurezza

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Comune di Cropani: per iniziative socio-culturali, manutenzione degli edifici,

riscaldamento

Regione Calabria e Provincia: per iniziative progettuali e per finanziamenti riferiti a

specifici bandi, per le iniziative di formazione;

3 PRIORITA’, TRAGUARDI ED OBIETTIVI DI PROCESSO (RAV-PDM)

Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente

sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi e Obiettivi di processo sono di seguito

riportati in funzione di punto di partenza per l’attuazione dell’offerta formativa dell’Istituto.

PRIORITA’ E TRAGUARDI

ESITI DEGLI STUDENTI

DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Risultati scolastici

Si dovrà privilegiare la dimensione

collegiale e condivisione di scelte e

pratiche relative alla progettazione ed

alla valutazione

Il processo educativo mirerà a

valorizzare le potenzialità e le

capacità individuali di ciascun allievo

cercando di ottimizzare i risultati

Si cercherà di correggere ed eliminare

le anomalie evidenziate dagli esiti delle

prove INVALSI, soprattutto nella Scuola

Primaria.

Si mirerà a ridurre il gap tra le prove

interne e quelle INVALSI con l'uso di

verifiche e criteri di valutazione

oggettive uguali per classi parallele

Competenze chiave di cittadinanza

Elemento qualificante dell’azione

educativa sarà quello di promuovere lo

sviluppo del senso civico e delle

competenze di cittadinanza con

attività specifiche

La scuola si prefigge il

raggiungimento di obiettivi alla base

di comportamenti basati sul rispetto

dell'ambiente e delle persone

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione

La scelta delle priorità appena descritte scaturiscono da un'attenta riflessione su quello che è

il ruolo della scuola all'interno della società contemporanea, caratterizzata da una incessante

e complessa evoluzione. La professionalità del docente oggi deve necessariamente superare

l'autoreferenzialità per aprirsi al confronto ed alla collegialità in modo da accrescere le

proprie competenze in un'ottica di condivisione di metodi e pratiche educative e didattiche.

Ciascun docente deve partire dal presupposto dell'unicità di ciascun allievo ed adeguare il suo

intervento formativo alle reali esigenze, valorizzando le potenzialità dello stesso allievo.

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Sviluppare il senso civico e le competenze di cittadinanza appaiono esigenze prioritarie per

contrastare il dilagante atteggiamento conformista delle giovani generazioni che ostentano

una preoccupante disattenzione nei confronti del patrimonio sociale e culturale e, quindi,

promuovere comportamenti mirati ad un positivo e proficuo inserimento nel modo civile e

del lavoro.

OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO OBIETTIVO DI PROCESSO

Curriculo, progettazione, valutazione Revisione ed adeguamento dei curriculi (personali

e verticali), dei parametri di valutazione e delle

prove strutturate per classi parallele.

Ambiente di apprendimento Creare un ambiente di apprendimento che

promuova il successo scolastico di tutti gli alunni e

contrasti fenomeni di disagio e abbandono.

In che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità Per raggiungere gli obiettivi prioritari, il collegio dei docenti deve operare in un clima di

collaborazione sinergica in cui ciascuno metta in condivisione le proprie esperienze e le proprie

competenze per renderle spendibili allo scopo di migliorare l'offerta formativa della scuola.

La revisione dei curricoli (personali e verticale) e dell'agenda di valutazione con criteri comuni,

nonchè la somministrazione di prove comuni per classi parallele comunque adattabili alle

singole situazioni, consentirà una stima maggiormente obiettiva dei risultati raggiunti.

La scuola deve comunque assicurare a tutti un ambiente di apprendimento in grado di

valorizzare le attitudini e le propensioni soggettive in modo da consentire a ciascuno la libera

espressione della propria individualità, con particolare riguardo ai ragazzi che, a diverso

motivo, esprimono situazioni di disagio e/o svantaggio.

4 PROGETTAZIONE CURRICULARE

L’Istituto Comprensivo di Cropani promuove la potenzialità di ciascun alunno/a adottando tutte

le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

Fulcro degli interventi della scuola è la crescita dell’alunno/individuo in tutte le sue dimensioni:

Cognitiva Operativa Relazionale

(Sapere) (Saper fare) (Saper essere)

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La scuola dell’autonomia formula le sue scelte educativo-didattiche con lo scopo di far

raggiungere ai suoi alunni:

Conoscenze: il “sapere”, inteso come acquisizione di contenuti, di principi, concetti,

metodi e procedure.

Competenze: il “saper fare”, inteso come utilizzazione di conoscenze precedentemente

acquisite, per risolvere e proporre soluzioni, creare e riprodurre.

Capacità: il “saper essere”, inteso come utilizzazione consapevole e responsabile di

conoscenze e capacità in relazione a un sistema di valori, come saper dare giudizi critici

motivati, collaborare per crescere, essere aperti agli altri, sapersi prendere la

responsabilità di ciò che si dice e si fa, essere affidabili.

Le scelte didattiche dell’Istituto Comprensivo sono volte all’obiettivo dello stare bene a scuola,

il che vuol dire:

Trovare un clima disteso in cui sia possibile lavorare

Trovare un clima positivo perché ciò favorisce la motivazione e la gratificazione nell’apprendere.

Il curricolo comprende:

Momenti propri e specifici dell’azione scolastica Continuità / orientamento Inclusione scolastica: indicazioni per alunni con Bisogni Educativi Speciali Percorsi individualizzati o per piccoli gruppi Progetti, laboratori e diverse attività che caratterizzano il processo di

apprendimento senza o con la collaborazione di interventi esterni.

4.1 IL CURRICOLO VERTICALE

…“ La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la

ricerca e l’innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla

continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni”… (Indicazioni per il curriculo 2012).

Nell’ottica della continuità educativa e didattica che caratterizza un Istituto Comprensivo,

particolare attenzione viene dedicata alla costruzione del curricolo verticale attraverso

l’individuazione delle competenze e degli indicatori essenziali del percorso di apprendimento

disciplinare nell’arco di tutto il primo ciclo dell’istruzione.

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Con l’autonomia scolastica, i curricoli disciplinari d’Istituto, elaborati collegialmente dai docenti

sulla base delle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”, costituiscono il punto di riferimento di

ogni insegnante per il curriculo didattico e la valutazione degli alunni.

Il Curricolo dell’Istituto è l’insieme dei saperi e delle attività che la nostra scuola propone ai

propri alunni. Esso costituisce il percorso formativo che uno studente compie dalla scuola

dell’infanzia alla scuola secondaria di I grado; rappresenta l’esito della riflessione condotta per

coniugare le nuove istanze culturali con i bisogni del territorio e mira a costruire una continuità

educativa, metodologica e di apprendimento dei tre ordini di scuola che costituiscono l’istituto.

I docenti dell’Istituto collaborano per la stesura del Curricolo Verticale d’Istituto, organizzandosi

in gruppi di lavoro dipartimentali; il curricolo diventa parte integrante del PTOF e rappresenta

la sintesi della progettualità formativa e didattica della scuola. Esso si caratterizza per tre

aspetti: verticalità (valorizzando la gradualità degli apprendimenti e la graduazione delle

competenze); coerenza (perché tutte le discipline concorrono in egual misura al

raggiungimento delle competenze trasversali); flessibilità (in quanto è adattabile nel tempo e

nelle diverse situazioni).

Il curriculo verticale disciplinare è allegato al presente documento.

Organizzazione del curricolo di classe

“Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di

competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena

realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono

orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio

della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di

apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina

può offrire”. (Indicazioni per curricolo)

Il Curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia e attraverso le

discipline nella Scuola del primo ciclo d’istruzione perseguendo finalità specifiche poste in

continuità orizzontale con l’ambiente di vita dell’alunno e verticale fra i due segmenti. Esso

costruisce le competenze partendo dalle conoscenze e dalle abilità, individuando percorsi che

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chiamano in causa i saperi, le abilità disciplinari, le risorse del territorio e dell’ambiente, le

attività laboratoriali e le uscite didattiche per concorrere allo sviluppo integrale dell’alunno.

Il curricolo delle sezioni della Scuola dell’Infanzia si articola in Percorsi formativi in cui vengono

esplicitati:

o Competenze chiave europee

o Traguardi per lo sviluppo delle competenze

o Obiettivi di apprendimento (abilità e conoscenze)

o Osservazione e verifica

Il curricolo delle classi del primo ciclo si articola in Percorsi disciplinari in cui vengono

esplicitati:

o Competenze chiave europee

o Traguardi per lo sviluppo delle competenze

o Obiettivi di apprendimento (abilità e conoscenze)

o Valutazione

4.2 AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

Proposte proge ttuali

Al fine di integrare e rafforzare l’offerta formativa, la scuola propone una serie di “Progetti” e

attività trasversali legate alle varie “Educazioni” e svolte in orario curriculare e o

extracurriculare:

Progetti trasversali ai tre ordini di Scuola, come pianificazione degli interventi che verranno

attuati all’interno dell’Istituto.

Progetti dell’area didattica specifici di ogni ordine di scuola, che coinvolgono direttamente gli

alunni in attività specifiche disciplinari e/o interdisciplinare.

Progetti in collaborazione con Enti, associazioni e altri soggetti esterni, mirati al

conseguimento di obiettivi formativi trasversali, integrati ai curricoli scolastici e finalizzati allo

sviluppo integrale dell’alunno.

Progetti finanziati da Enti Locali per la promozione di iniziative complementari e integrative

dell’iter formativo degli alunni.

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PROGETTI TRASVERSALI AI TRE ORDINI DI SCUOLE

DENOMINAZIONE ENTE PROMOTORE E/O REFERENTE

CLASSI COINVOLTE

CURRICULARE

“Continuità” F.S. AREA 4 Classi anni ponte SI

PROGETTI SPECIFICI ALLE VARIE SCUOLE

SCUOLA INFANZIA

DENOMINAZIONE ENTE PROMOTORE E/O REFERENTE

SEZIONI COINVOLTE

CURRICULARE

“Libri per crescere” Bianco Giuseppina Tutte SI

SCUOLA PRIMARIA

DENOMINAZIONE ENTE PROMOTORE e/o REFERENTE

CLASSI COINVOLTE

CURRICULARE

“Miseria e nobiltà” Innocente Rita Scuola Primaria Cropani centro

SI

“Gutemberg” Minoglio Marina Scuola Primaria Cropani centro

SI

“La piccola biblioteca“ Lavigna Filomena Tutte SI

“Sport di classe” Capellupo Francesca IV – V di tutti i plessi

SI

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

DENOMINAZIONE ENTE PROMOTORE E/O REFERENTE

CLASSI COINVOLTE

CURRICULARE

“Cropani Superiore e le sue sette chiese”

Guzzi Raffaele Classi II SÌ

“Suonare oltre la musica” Mario capellupo Ex-alunni Sc. Secondaria 1°

grado

NO

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PERCORSI E INCONTRI FORMATIVI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO

L’istituto, nell’intento di mantenere e di migliorare il clima di fattiva collaborazione con il

territorio consolidatosi negli ultimi anni e di consentire un’adeguata progettazione delle attività

didattiche, è aperto e recepisce proposte di intervento da parte di Associazioni e Istituzioni per

valorizzarne le potenzialità.

Per l’anno scolastico in corso sono state attivate le seguenti collaborazioni:

DENOMINAZIONE ENTE PROMOTORE E/O REFERENTE

CLASSI COINVOLTE

CURRICULARE

« Diffusione della cultura della sicurezza »

Associazione vigili del fuoco

Classi IV Scuola Primaria

« Educazione alla legalità »

Questura di CZ Classi III Scuola Secondaria I grado

“Scuola – Ferrovia” DLF CZ Lido Classi V Scuola Primaria

PROGETTI FINANZIATI DA ENTI LOCALI

DENOMINAZIONE ENTE PROMOTORE CLASSI COINVOLTE

CURRICULARE

PON 2014-2020 “Per la scuola, competenze ed ambienti per l’apprendimento”

Fondi europei Tutte //

« Legge regionale 27/85- diritto allo studio- sostegno all’handicap

Regione Calabria Alunni disabili SÌ

VISITE GUIDATE, USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Le Uscite didattiche, le Visite guidate e i Viaggi di istruzione costituiscono un arricchimento

dell’attività scolastica e rispondono a finalità formative e culturali. Costituiscono occasioni di

stimolo per lo sviluppo e la formazione della personalità degli alunni fornendo loro esperienze

di apprendimento e di maturazione della personalità che rientrano generalmente in progetti più

ampi di tipo disciplinare ed interdisciplinare.

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L’esperienza del viaggio consente agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali,

sociali, ambientali, storici, artistici. Consente, inoltre, di condividere, in una prospettiva più

ampia, le norme che regolano la vita sociale e di relazione.

OBIETTIVI CULTURALI:

Acquisizione di nuove conoscenze

Consolidamento delle conoscenze acquisite attraverso l’esperienza diretta

Sviluppo della capacità di “leggere” l’ambiente circostante, nei suoi aspetti naturali,

culturali, storici

Conoscenza di luoghi ed ambienti culturali nuovi e diversi.

Offrire occasioni privilegiate di socialità per consolidare l’educazione al vivere insieme

Considerata la valenza didattica delle Uscite didattiche, delle Visite guidate e dei Viaggi di

istruzione, è essenziale garantire la partecipazione di gran parte degli alunni delle classi

coinvolte.

I docenti dei Consigli di Classe, nel rispetto del Curricolo di studio, propongono, all’inizio

dell’anno scolastico le Uscite didattiche, le Visite guidate e i Viaggi di istruzione che intendono

effettuare.

Le uscite si attuaranno secondo le procedure organizzative e di sicurezza, attraverso:

• L’acquisizione delle informazione inerenti ai luoghi da visitare e il preventivo spese

• Il programma analitico di viaggio

• La compilazione degli elenchi degli alunni partecipanti

• La compilazione dell’assunzione di responsabilità degli accompagnatori

• La compilazione delle autorizzazioni da parte dei genitori

• L’attuazione della procedura per indire eventuali gare d’appalto

• L’acquisizione della documentazione da parte dell’agenzia turistica

• La raccolta delle quote di partecipazione

Le visite guidate sul territorio saranno effettuate in orario scolastico con i mezzi di trasporto

forniti dall’ente locale o a pagamento, a carico degli alunni. Per i viaggi di Istruzione, della

durata di più giorni, e le uscite didattiche, della durata di un giorno, il pagamento è previsto

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a carico delle famiglie. Gli accompagnatori degli alunni saranno i docenti della classe o della

scuola. E’ previsto un accompagnatore ogni 15 alunni e, nel caso di alunni disabili, si

designa, in aggiunta al numero degli accompagnatori, anche l’insegnante di sostegno per

consentire una sorveglianza più mirata. E’ richiesta la Polizza di assicurazione. Prima

dell’uscita, agli alunni vengono forniti gli strumenti e le conoscenze necessari per

partecipare attivamente all’attività extrascolastica: viene, quindi, predisposto il materiale

didattico che permette di preparare il lavoro da fare “sul campo” e fornisce le informazioni

relative alla visita. Durante l’uscita gli alunni raccolgono informazioni e materiale sulla base

d’istruzioni precedentemente ricevute. Dopo l’uscita viene rielaborato il materiale raccolto

e vengono predisposti strumenti per l’illustrazione dell’attività svolta (filmati, materiale

fotografico, cartelloni) I lavori realizzati servono anche come verifica del raggiungimento

degli obiettivi programmati.

4.3 AZIONI DELLA SCUOLA PER LA DIDATTICA INCLUSIVA

Inclusione degli alunni diversamente abili

Il potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio

degli alunni diversamente abili è un obiettivo di processo che

interessa da sempre il nostro Istituto. Obiettivo fondamentale è

lo sviluppo delle competenze dell’alunno negli apprendimenti,

nella comunicazione, nella relazione e nella socializzazione, raggiungibile attraverso la

collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti scolastiche nonché attraverso la

presenza di una pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi, formativi e

riabilitativi ciò al fine di dare risposte precise ad esigenze educative individuali.

Partendo da quanto sottolineato dalla legge quadro 104/92, sono garantite attività di sostegno

mediante l’assegnazione di docenti specializzati (art. 13, comma 6); il progetto educativo

individualizzato coinvolge tutti i docenti impegnati nella programmazione, nella sua attuazione,

nonché nella verifica degli interventi didattico-educativi.

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I percorsi scolastici per i diversamente abili vengono attuati attraverso una programmazione

personalizzata, o una programmazione equipollente (legge Quadro n. 104/92 art.16 commi

1,3,4; O.M. n° 80 / 95 Art. 13 commi1,2,3,4).

Ogni anno il Consiglio di Intersezione, di interclasse o di Classe, in cui è inserito l'alunno

elabora (in collaborazione con le ASP di competenza, gli Enti Locali e le famiglie) un Piano

Educativo Individualizzato (PEI) che, pur essendo collegato alla programmazione della

classe, individua contenuti, tempi di lavoro, metodi e strumenti di verifica idonei alle

potenzialità dell’alunno e ai suoi ritmi di apprendimento. Poiché si ritiene che l'esperienza

dell'alunno con bisogni educativi speciali vada esaminata in una prospettiva che non

consideri la disabilità come problema, ma al contrario come occasione di arricchimento, la

Scuola si pone come obiettivo prioritario l'integrazione degli alunni all'interno del gruppo

classe e dell’Istituto.

Consideriamo quindi essenziale:

Sviluppare le capacità comunicative e di relazione con adulti e coetanei.

Far acquisire consapevolezza della propria identità, delle proprie potenzialità.

Promuovere la ricerca di un ruolo sociale e professionale anche attraverso mirate azioni di

orientamento.

Far acquisire abilità nell’utilizzo del computer ed, in particolare, del programma di video

scrittura.

Favorire lo sviluppo di abilità e competenze di tipo non solo scolastico, ma anche

extrascolastico legate al potenziamento dell'autonomia sia individuale che sociale.

STRATEGIE – DIDATTICHE – STRUMENTI

La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e

metodologie favorenti quali:

Apprendimento cooperativo;

Lavoro di gruppo e/o a coppie;

Tutoring;

Apprendimento per scoperta;

Suddivisione del tempo in ”tempi”;

20

Utilizzo di mediatori didattici, attrezzature e ausili informatici, sussidi specifici di cui la

scuola è fornita;

Laboratori di manualità, allo scopo di migliorare le capacità percettive e di fine motricità;

Partecipazione a progetti in orario scolastico e/o pomeridiano che hanno come

intendimento la conoscenza del territorio, la rivalutazione delle tradizioni locali,

l’incremento dell’autonomia e la comunicazione personale e sociale dell’alunno.

Va sottolineato che la presenza dell’insegnante di sostegno in classe è un ulteriore

arricchimento dell’offerta formativa, perché consente, in base alla normativa, di offrire

interventi individualizzati a tutti gli altri alunni della classe in difficoltà. A tal fine gli

insegnanti di sostegno propongono laboratori aperti per il recupero e lo sviluppo delle abilità

anche in attività laboratoriali.

G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)

Con l’approvazione del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 attuativo della legge 107

relativo all’inclusione scolastica, viene modificato definitivamente l’art. 15 della legge 104/92 e

vengono istituiti nuovi gruppi di lavoro per l’inclusione scolastica. Nel comma 7 del nuovo art.

15 della legge 104/92, come riportato nel comma 9 del D.L. approvato, si stabilisce che presso

ogni istituzione scolastica è istituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), composto da

docenti curriculari, docenti di sostegno e da specialisti dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Il

gruppo è nominato e presieduto dal Dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il

collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione nonchè i docenti

contitolari e i consigli di classe nell’attuazione del PEI. Il gruppo si riunisce secondo un

calendario compatibile con le attività dell’Istituto e con gli impegni degli operatori esterni.

Inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali

La Direttiva 27/12/2012 del Ministero della

Pubblica Istruzione (C.M.n°8) fornisce indicazioni

relativamente agli “Strumenti d’intervento per

alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e

21

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, al fine di realizzare pienamente il

diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà marcando

l’importanza della personalizzazione dell’apprendimento secondo i principi enunciati dalla

Legge 53/2003. In essa viene definita l’intera area dei Bisogni Educativi Speciali

comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o

disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della

lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. La Direttiva richiama l’attenzione su

quell’area dei BES che riguarda lo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La

Direttiva, a tal proposito, ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi,

può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per

motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata

risposta”. Tali tipologie di BES dovranno essere individuati sulla base di elementi oggettivi

(come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali, richieste dei genitori

accompagnate da diagnosi che però non hanno diritto alla certificazione di disabilità o di

DSA e che quindi non stiano nell’alveo né della legge 170/10 o della legge 104/92) e, in tal

caso, il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un

Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione.

Nel caso di difficoltà non meglio specificate, soltanto qualora nell’ambito del Consiglio di

classe (nelle scuole secondarie) o del team docenti (nelle scuole primarie) si ravveda la

necessità di strumenti specifici, questo potrà comportare l’adozione e quindi la

compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, con eventuali strumenti compensativi

e/o misure dispensative. Si ricorda che non è compito della scuola certificare gli alunni BES,

ma individuare quelli per cui è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie

didattiche, mentre la certificazione é propria dell’Asp.

Si ravvisa inoltre che, per quanto riguarda gli alunni con cittadinanza non italiana, è

necessario attuare anzitutto interventi didattici relativi all’apprendimento della lingua e solo

in via eccezionale della formalizzazione tramite un Piano Didattico Personalizzato.

Alla luce di tutto ciò per ogni insegnante è necessario, quindi: conoscere e classificare i BES,

saperli riconoscere precocemente nella realtà scolastica, poter contare su un sistema di

22

supporto, dominare le procedure da attivare, possedere strumenti per l’intervento didattico-

educativo.

All’interno della nostra scuola è stato istituito il Dipartimento per l’inclusione scolastica le cui mansioni

sono:

- Coordinamento degli interventi a favore degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;

- Coordinamento delle attività di formazione in servizio sui temi relativi alla diversa abilità;

- Coordinamento della documentazione e aggiornamento della modulistica.

IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ E’ ALLEGATO AL PRESENTE DOCUMENTO.

23

4.4 VALUTAZIONE

4.4.1 SCUOLA DELL’INFANZIA

RIFERIMENTI NORMATIVI

INDICAZIONI NAZIONALI DM 16/11/2012, n. 254:

“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione,

nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le

verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e

i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da

intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.

Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento

e di stimolo al miglioramento continuo”.

“… L’attività di valutazione nella Scuola dell’Infanzia risponde ad una funzione di carattere

formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di

classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare

lo sviluppo di tutte le loro potenzialità”

MODALITA’ DI OSSERVAZIONE E VERIFICA

Le insegnanti della SCUOLA DELL’INFANZIA dell’istituto Comprensivo di Cropani, intendono

privilegiare sempre più la metodologia della documentazione, come processo che “produce

tracce, memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e che,

soprattutto, rende possibili gli adattamenti del progetto educativo iniziale alle concrete risposte

dei bambini”.

Pur considerando il percorso evolutivo di ogni bambino come processo unitario, vengono

tuttavia considerati alcuni ambiti entro cui poter considerare la crescita individuale.

IDENTITA’: costruzione del sé, consapevolezza delle proprie caratteristiche, autostima, fiducia

AUTONOMIA: consapevolezza, capacità operative, controllo emotivo, spirito critico, azioni

efficaci e responsabili.

24

CITTADINANZA, SOCIALITA’, RELAZIONE: attenzione alle dimensioni etiche e sociali,

condivisione di regole, attenzione agli altri ed alle diversità, rispetto degli altri e dell’ambiente,

collaborazione, partecipazione, interazioni positive.

RISORSE COGNITIVE: elaborazione di conoscenze ed abilità, stile di apprendimento efficace,

attenzione e concentrazione, utilizzo di capacità logiche.

RISORSE ESPRESSIVE: comunicazione e comprensione di messaggi, acquisizione ed elaborazione

efficace di informazioni, rappresentazione e codificazione.

Nel corso dell’anno scolastico, le verifiche saranno effettuate mediante griglie di osservazione

relative ad ogni percorso formativo programmato o ai campi di esperienza. Gli indicatori

individuano solo positività, quindi andranno presi in considerazione, per eventuali

potenziamenti, solo i dati negativi. L’osservazione verrà registrata ponendo la legenda negli

appositi spazi; per i bambini che, in seguito all’osservazione, evidenziassero cadute in una o più

aree, le insegnanti metteranno in atto misure di potenziamento, rivolte a tutto il gruppo di

alunni e comunque tali da non essere oggetto discriminante. I tempi in cui sarà effettuata

l’osservazione sistematica saranno ad inizio dell’anno, a fine quadrimestre e a fine anno. Al

termine del ciclo La Scuola dell’Infanzia elabora un documento di passaggio che formalizzi il

livello di competenze raggiunto da ogni alunno. Esso viene consegnata ai docenti della classe prima

della Scuola Primaria per il passaggio delle informazioni, le quali verranno discusse dettagliatamente

nell’incontro di continuità didattica.

Poiché la valutazione nella Scuola dell’Infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo,

come esplicitato dalle Indicazioni Nazionali, saranno utilizzati altri strumenti quali:

Osservazioni occasionali con l’annotazione, nel corso dell’attività, del numero e della qualità

degli interventi (domande e/o risposte pertinenti, interventi coerenti al contesto...)

Documentazione (elaborati grafici, individuali e di gruppo, documentazione fotografica)

Ogni strumento non ha finalità diagnostiche, ma offre spunti di osservazione che le docenti

possono utilizzare nella pratica quotidiana, al fine di rilevare le atipie di

comportamento/apprendimento.

25

4.4.2 SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

RIFERIMENTI NORMATIVI

Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo –“ Agli insegnanti competono la responsabilità della

valutazione e la cura della documentazione, nonchè la scelta dei relativi strumenti, nel quadro

dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche

finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati

nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le

azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte

a termine. Assume una preminente azione formativa, di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle

famiglie un'informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni

effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la

partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.

Decreto del Presidente della Repubblica 13 Aprile 2017, n. 62 riguardante il Primo Ciclo

dell'istruzione

VALUTAZIONE DISCIPLINARE

In conformità alle nuove direttive ministeriali, la valutazione degli apprendimenti nelle singole

discipline sarà espressa in decimi in relazione agli obiettivi, ai descrittori e agli indicatori fissati

dagli specifici gruppi disciplinari e articolati in criteri generali stabiliti dal Collegio Docenti.

I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza (Lo

Statuto delle studentesse e degli studenti e il Patto educativo di corresponsabilità ne

costituiscono i riferimenti essenziali).

La valutazione del comportamento degli alunni viene espressa collegialmente dai docenti

attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione secondo quanto

specificato nel comma 3 dell’articolo 1 del DL 62/2017.

26

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

OTTIMO

Comportamento pienamente rispettoso delle persone e ordine e cura della propria postazione e degli ambienti e materiali della scuola.(CONVIVENZA CIVILE) Partecipazione attiva e propositiva alla vita della classe e alle attività scolastiche.(PARTECIPAZIONE) Assunzione consapevole e piena dei propri doveri scolastici; attenzione e puntualità nello svolgimento di quelli extrascolastici. (RESPONSABILITA’) Atteggiamento attento, leale e collaborativo nei confronti di adulti e pari.(RELAZIONALITA’)

DISTINTO

Comportamento rispettoso delle persone e ordine e cura della propria postazione e in generale degli ambienti e materiali della Scuola. Partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Assunzione dei propri doveri scolastici; puntualità nello svolgimento di quelli extrascolastici. (RESPONSABILITA’) Atteggiamento attento e leale nei confronti di adulti e pari. (RELAZIONALITA’)

BUONO

Comportamento generalmente rispettoso delle persone, degli ambienti e dei materiali della scuola. Partecipazione costante alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Generale assunzione dei propri doveri scolastici; assolvimento di quelli extrascolastici seppure non sempre in modo puntuale.(RESPONSABILITA’) Atteggiamento corretto nei confronti di adulti e pari. (RELAZIONALITA’)

SUFFICIENTE

Comportamento non sempre rispettoso verso le persone, gli ambienti e i materiali della scuola. Partecipazione discontinua alla vita della classe e alle attività scolastiche (PARTECIPAZIONE) Parziale assunzione dei propri doveri scolastici; discontinuità e/o settorialità nello svolgimento di quelli extrascolastici.(RESPONSABILITA’) Atteggiamento quasi sempre corretto nei confronti di adulti e pari. (RELAZIONALITA’)

INSUFFICIENTE

Comportamento non rispettoso delle persone; danneggiamento degli ambienti e/o dei materiali della scuola. Mancata partecipazione alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Mancata assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici. Mancato svolgimento delle consegne nella maggior parte delle discipline. (RESPONSABILITA’) Atteggiamento gravemente scorretto nei confronti di adulti e/o pari. (RELAZIONALITA’)

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VALUTAZIONE BES

Il Decreto Legislativo n. 66/2017, all’art. 11 “Valutazione delle alunne e degli alunni con

disabilità e disturbi specifici di apprendimento”, introduce nuove norme in materia di

valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo dell’istruzione ed esami di Stato.

L’ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

degli alunni con disabilità avviene tenendo a riferimento il Piano Educativo Individualizzato

(comma 3). Il consiglio di classe può prevedere adeguate misure compensative o dispensative

per lo svolgimento delle prove standardizzate INVALSI e, ove non fossero sufficienti,

predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l’esonero della prova (comma 4). Per lo

svolgimento dell’esame di Stato, i docenti, sulla base del PEI, predispongono, se necessario,

prove differenziate idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e

ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del

superamento dell’esame e del conseguimento dell’esame finale. Agli alunni con disabilità che

non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo (unico caso in cui

si prevede l’attestato e non il diploma).

Per gli alunni con DSA certificato ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, la valutazione degli

apprendimenti, inclusa l’ammissione e la partecipazione all’esame finale del primo ciclo di

istruzione, sono coerenti con il Piano Educativo Personalizzato predisposto dal Consiglio di

classe. Per la valutazione degli alunni con DSA certificato, si adottano modalità che consentono

all’alunno di dimostrare il livello di apprendimento conseguito mediante l’applicazione delle

misure dispensative e degli strumenti compensativi indicati nel PDP. Per l’esame di Stato

conclusivo la commissione può prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari (comma 11), prova

orale di lingua straniera e dispensa dalla prova scritta. In casi di particolare gravità del disturbo

di apprendimento, gli alunni con DSA, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione

del consiglio di classe, sono esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e non

sostengono la prova nazionale INVALSI di lingua inglese (comma 13 e 14); anche se

completamente dispensati, possono ottenere il diploma del primo ciclo invece dell’attestato

come previsto dal D. M. del 12/6/2011. In sede di esame di Stato sostengono prove

28

differenziate con valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento

del diploma.

Per gli alunni con altri BES non sono previste modalità differenziate di verifica, si può prevedere

l’uso di misure compensative, ma non dispensative (tranne sostituzione della prova scritta con

prova orale di lingua straniera), occorre far riferimento al PDP.

Le modalità di valutazione degli alunni stranieri tengono conto dei tempi e delle modalità di

ingresso dell’alunno, l’alfabetizzazione della lingua, la partecipazione. Le indicazioni espresse

dal MIUR (CM 24/2006) sono orientate ad una valutazione più comprensiva e diluita in un arco

di tempo più lungo, per rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione della lingua italiana.

Non si abbassano gli obiettivi, ma si adattano gli strumenti e le modalità della valutazione.

Nel caso in cui a più docenti di sostegno sia affidato lo stesso alunno/alunna con disabilità, la

valutazione è espressa congiuntamente.

VALUTAZIONE INSEGNAMENTO IRC

I docenti incaricati nell’insegnamento della religione cattolica, secondo il D.L.62/2017,

partecipano alla valutazione degli alunni che si avvalgono del suddetto insegnamento. La

valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli

apprendimenti raggiunto.

VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’IRC

I docenti incaricati di attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica, partecipano

alla valutazione degli alunni e tale valutazione è resa su una nota distinta con giudizio sintetico

sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti.

CRITERI DI AMMISSIONE E DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O AGLI

ESAMI DI STATO

Gli alunni della scuola Primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di Scuola

Secondaria di 1° grado, secondo il D.L.62/2017, anche in presenza di livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. L’istituzione scolastica, nell’ambito

dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei

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livelli di apprendimento. I docenti della classe in sede di scrutinio all’unanimità, possono non

ammettere l’alunno/alunna alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da

specifica motivazione.

L’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo effettua rilevazioni nazionali sugli

apprendimenti degli alunni in italiano, matematica e inglese. Tali rilevazioni sono svolti nelle

classi seconda e quinta di Scuola Primaria, ad eccezione della rilevazione di inglese effettuata

esclusivamente nella classe quinta. Per la rilevazione di inglese, l’INVALSI predispone prove di

posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua coerenti con il Quadro comune

di riferimento Europeo.

Nella Scuola Secondaria di 1° grado, le prove INVALSI si svolgono entro il mese di aprile e la

relativa partecipazione rappresenta requisito di ammissione all’esame conclusivo del 1° ciclo di

istruzione.

Per gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati è prevista una sessione suppletiva.

Ai fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione finale degli alunni è richiesta la

frequenza di almeno tre quarti del monte ore personalizzato.

Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali degli alunni indichino carenze nell’acquisizione

dei livelli di apprendimento in una o più disciplina, l’istituzione scolastica attiva specifiche

strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.

Per quanto riguarda lo svolgimento dell’esame di Stato presso le istituzioni scolastiche è

costituita la commissione d’esame, articolata in sottocommissioni per ciascuna classe terza,

composta dai docenti del consiglio di classe; svolge le funzioni di Presidente il Dirigente

Scolastico o un docente collaboratore del dirigente (in caso di assenza o impedimento o di

reggenza di altra istituzione scolastica). L’esame di Stato è costituito da tre prove scritte

(italiano, logico-matematica, lingue straniere) ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi.

L’esame si intende superato se il candidato consegue una votazione complessiva di almeno sei

decimi. La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata

dalla lode.

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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La certificazione delle competenze nel primo ciclo descrive lo sviluppo dei livelli delle

competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite dagli alunni.

La certificazione è rilasciata al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione.

I modelli nazionali per la certificazione della competenza sono emanate con decreto del

Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla base dei seguenti principi:

a) Riferimento al profilo dello studente

b) Ancoraggio alle competenze chiave

c) Definizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze

d) Valorizzazione delle competenze significative

e) Coerenza con il Piano educativo individualizzato

f) Indicazione del livello raggiunto nelle prove nazionali INVALSI.

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5 FABBISOGNO ORGANICO PERSONALE DOCENTE E ATA

a) POSTI COMUNE E DI SOSTEGNO

Ordine di scuola Annualità Fabbisogno posti

Comuni Sostegno

Scuola Infanzia 2018-2019 18 4

Scuola Primaria 2018-2019 24 2 + 2 x ½

Scuola Secondaria 1° grado

2018-2019

A043 - 4 A245 - 1

A345 - 1 + 3 ORE A059 - 3 + 6 ORE

A030 - 1 A032-1 A033-1 A028-1 AC77-1

AL77-1

AB77-1

AJ77-1

2 + 2 x ½ + 2 x 1/3

b) POSTI PER IL POTENZIAMENTO

Tipologia N° Motivazione

Posto comune Scuola

Primaria

4

N° 1 - esigenza progettuale: potenziamento in lingua italiana. N° 2 - esigenza progettuale: potenziamento competenze italiane e matematiche. N° 1 - esigenza progettuale: potenziamento competenze lingua inglese

Posto comune Scuola Secondaria 1° grado

3

N° 1 - esonero 1° collaboratore per esigenza organizzativa (Istituto a reggenza, complessità: più plessi dislocati nel territorio) N° 2 - esigenza progettuale: potenziamento competenze linguistiche e matematiche.

c) FABBISOGNO POSTI PERSONALE ATA

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno nel

triennio di riferimento, è così definito:

Tipologia N°

DSGA 1

Assistenti amministrativi 4

Collaboratori scolastici 15

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6 FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI

L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla

concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle

autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

Infrastruttura /Attrezzatura Motivazione in riferimento alle priorità strategiche ed alla progettazione

Dotare tutti i plessi di connessione internet

Migliorare accessibilità della comunicazione interna/esterna. Eliminazione in tutti I plessi di circolari e documentazioni cartacee

Implementare/dotare ogni plesso di attrezzature adeguate (pc, Lim, video proiettori di ultima generazione)

Migliorare la didattica. Utilizzare programmi specifici per gli alunni diversamente abili e con bisogni speciali; Creare e favorire l’accesso ad una “banca dati d’Istituto” per raccogliere documentazione “; Migliorare lo studio delle Lingue straniere e della Musica mediante l’utilizzo di laboratori mobili; Valorizzare le attività dei singoli plessi

Sostituire gli arredi scolastici obsoleti Rendere le classi più accoglienti, funzionali e adatte alle esigenze delle diverse fasce d’età degli alunni

Palestra e attrezzature sportive Laboratorio per l’alfabetizzazione motoria e per il potenziamento sportivo

Microfoni, amplificazione e tendaggi Laboratorio teatrale per la lotta alla 32ispersion e per favorire l’inclusività

Biblioteca Uso efficace dell’informazione in qualsiasi forma e mezzo. Favorire l’abitudine e la passione per il libro

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7 PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

E ATA

“La formazione in servizio rappresenta, eticamente oltre che giuridicamente, il presupposto

fondamentale per lo sviluppo professionale individuale e della intera comunità docente, oltre che

obiettivo prioritario da raggiungere per il 2020 nello spazio europeo dell’istruzione e della formazione,

che individua nel corpo docente la risorsa chiave per il miglioramento della qualità dei sistemi educativi

in Europa” (Piano Formazione Docenti, punto 3).

Premesso che la formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:

costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica, innalzamento della qualità della proposta formativa e

valorizzazione professionale, il Piano di Formazione, vuole offrire ai docenti una vasta gamma di

opportunità e si sviluppa nel rispetto delle seguenti priorità:

Essere coerente con i bisogni rilevati all’interno del RAV e del PdM;

Essere coerenti con le priorità dei piani nazionali, assicurando la partecipazione dei docenti alle

attività nelle modalità indicate dai diversi piani nazionali.

Fornire occasioni di riflessione sui vissuti e le pratiche didattiche;

Fornire occasioni per l’acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo

e alla facilitazione degli apprendimenti;

PROPOSTE DI FORMAZIONE

Ciò premesso il piano di Formazione prevede:

Attività formative per i docenti impegnati nel percorso di miglioramento (azioni conseguenti

al RAV e PdM)

Percorsi per i docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione

metodologica

Percorsi per il team docenti impegnati nei processi di inclusione e integrazione

Percorsi per i docenti impegnati in innovazioni curriculari ed organizzative

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DOCENTI

annualità destinatari modalità

Formazione sul percorso di miglioramento dell’Istituto

2016-2017 Gruppo valutazione In rete con Istituzioni scolastiche del territorio

Processo di digitalizzazione triennale Consigli di classe, funzione strumentale

In sede

Processo di inclusione ed integrazione

triennale Team docenti di posto comune e di sostegno. Docenti referenti

In rete con Istituzioni scolastiche del territorio

Innovazione curriculare ed organizzativa

Triennale Funzioni strumentali, staff del DS, team docenti

In sede

PERSONALE ATA

Dematerializzazione

2016- 2017 Assistenti amministativi In sede

Sicurezza e prevenzione degli infortuni

2016- 2017 2017- 2018

Assistenti amministrativi e collaboratori scolastici

In rete con Istituzioni scolastiche del territorio

Efficientamento 2016- 2017 Assistenti amministrativi In sede

La realizzazione del Piano comprenderà anche l’espletamento di iniziative promosse da reti di scuole, la

costruzione di percorsi personali di sviluppo professionale, formazione a distanza e apprendimento in

rete.

Il piano, altresì, sarà integrato dalle iniziative che verranno proposte nel Piano Nazionale di Formazione

(comma 124 L. 107).