SULLE ALI DELLA POESIA : percorso laboratoriale di ... · ACROSTICI POETICI Poesia vuol dire Ordine...

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SULLE ALI DELLA POESIA : percorso laboratoriale di scrittura creativa Classe IV B “Don L. Balbiano” A.S.2013/2014 INS. Mainero Lorena

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SULLE ALI DELLA

POESIA :

percorso laboratoriale

di scrittura creativa

Classe IV B “Don L. Balbiano”

A.S.2013/2014

INS. Mainero Lorena

LA NOSTRA RISPOSTA AL SALUTO DEL

NUOVO DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Rosa Anna Landi.

Mi piace la gente gentile e intelligente,

sincera e che fa ridere.

Mi piace la gente buona

e che sa fare amicizia.

Mi piace la gente che rispetta le regole del mondo,

anche se qualche volta sbaglia.

Mi piace la gente che è felice di essere quello che è.

Mi piace la gente simpatica e generosa,

che fa tornare il sorriso a tutti.

Mi piace la gente esplicita e divertente,

che non è permalosa e accetta gli scherzi.

Mi piace la gente che non si arrende mai.

ACROSTICI POETICI

Poesia vuol dire

Ordine delle lettere

Essere giusta

Semplice,

Inventare e

Ammirare. (Andreea)

Poesia significa ballare,

O cantare

Essere felici

Sempre contenti

Insieme con i bambini

Amici. (Simona)

Poesia è...

Osserva la poesia!

Esprimi la poesia!

Sempre bella la poesia!

Ispira la poesia!

Amicizia la poesia! (Matteo M.)

Poeta è uno che lavora molto

Osserva tutti i colori

E una persona brava

Simpatica e

Ispirata dall’

Amicizia e dall’ amore. (Alessia)

Poesia è una cosa bella

Osservata dai bambini

Emozionante, è

Scritta bene,

Innovativa e piena di

Amicizia. (Niccolo’)

Poesia è una cosa molto bella

Osservata e scritta per bambini

Emozionante e

Scritta bene

Innovativa e piena di

Amicizia. (Luca)

Poeta

Osserva tante poesie

Esprime la

Sua opinione si

Ispira e inventa una poesia con

Attenzione e con amore. (Matteo D.)

Poesia è la passione di un poeta

Osservare la bella filastrocca,

E’ come una farfalla che vola in una bocca

Su un bel foglio bianco disegnerò

Incantevoli uccelli con delle rime, non lo so

Ah che bello sono soddisfatto! (Marco)

Poesia è ciò che dà

Opportunità per

Esprimersi

Sempre al meglio

Ispirandosi

A belle cose. (Monica)

Poesia è scrivere

Osservare e immaginare

Esprimere emozioni e

Sentimenti felici

Ispirato e immaginato

Al meglio dai propri sentimenti. (Rebecca)

Poesia è un

Oggetto inventato

Emozioni fantastiche, è un

Sogno bellissimo per tutti

Ignora le cose cattive

Allieta le persone. (Giulia)

Poetare, incantevole è

Osservare, sognare, cantare

E gridare, quando il gioco si fa duro

Sempre più bello è

Incoraggiare un

Amico nel momento del bisogno. (Giorgia)

Poesia è un

Oggetto reale o fantastico

Eppure rende felice tutti fa

Sorprendere ed emozionare

Infatti

Arriva nel cuore. (Irene)

Poesia significa

Osservare e pensare,

Esibire le proprie idee

Sempre illuminate dal sole e la luna.

Ispirarsi con

Aperta la mente. (Martina)

Poeta è un uomo gentile

O ci osserva con attenzione

E lui ci ama

Sì noi amiamo lui

Il papà poeta

Ama tutti. (Simone)

Poesia per me significa

Osservare una emozione, cioè

Esprimere sensazioni che escono

Sia dal cuore sia dall’

Immensa di

Amicizia. (Andrea)

Poesia è rima

O scritta

E letta da uno

Scrittore

Italiano: è pieno di

Amore e felicità. (Michele)

Poesia è

Osare esprimere

Emozioni,

Sentimenti

Inaugurare

Amicizia e amore. (Giorgio)

Poesia significa

Osservare e fare

Emozionare, far

Sognare e

Incantare e far scoprire il valore dell’

Amicizia. (Matteo A.)

PER FARE UNA POESIA Per fare una poesia Si prende una P Come pizza, pazzo, pane; poi si prende una O come oro, orso, ombra; poi si prende una E come elica, economia, ecco; poi si prende una S come strada, striscio, sasso; poi si prende una I come India, Irlanda, isola; poi si prende una A come Andreea, amo, aria; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Andreea) Si prende una P Come pizza, pozzo, pazzo; poi si prende una O come ottone, octopus, onda; poi si prende una E come errore, era, elmo; poi si prende una S come santo, sasso, silos; poi si prende una I come immagine, istrice, imbuto; poi si prende una A come angeli, ago, agricoltore; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Simone)

Per fare una poesia Si prende una P Come piuma, palla ,palo; poi si prende una O come orma, orso, oro; poi si prende una E come elmo, erba, edera; poi si prende una S come serpente, seme, silos poi si prende una I come istrice, imbuto, istruzioni poi si prende una A come arco, ala, anguilla poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Michele) Per fare una poesia Si prende una P Come patatine, pulizie, papà; poi si prende una O come orsetto, orso, orzo; poi si prende una E come elefante, elicottero, ecco; poi si prende una S come stazione, stato, scogli; poi si prende una I come Irlanda, Irene, informazione; poi si prende una A come Alessia, Alessandra, Andreea; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Alessia) Per fare una poesia Si prende una P Come panda, penna, passare; poi si prende una O come onda, oro, ombrello; poi si prende una E come Emma, elfo, Empoli; poi si prende una S come Sara, Sabrina, sognare; poi si prende una I come istrice, inverno, imbustare;

poi si prende una A come Aurora, ambra, affettività; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Monica) Per fare una poesia Si prende una P Come pazienza, papà, Paola; poi si prende una O come oro, ombra, onda; poi si prende una E come edera, elfo, erba; poi si prende una S come Sassari, solare, Sonia; poi si prende una I come isola, istrice, HImalaya; poi si prende una A come Alessandro, aereo, ambra; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Rebecca) Per fare una poesia Si prende una P Come patatine, pizza, Pina; poi si prende una O come oro, orso, otto; poi si prende una E come elefante, elicottero, elfo; poi si prende una S come sole, stelle, storia; poi si prende una I come Irene, istrice, Igor; poi si prende una A come aquila, albero, altalena; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Irene)

Per fare una poesia Si prende una P Come pomelli, prati, prateria; poi si prende una O come orso, ombrello, occhio; poi si prende una E come elfo, erba, elmo; poi si prende una S come sbadiglio, serpente, sonno; poi si prende una I come Igor, immergere, incredibili; poi si prende una A come amo, aquila, anguilla; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Matteo A.) Per fare una poesia Si prende una P Come pallone, passero, prato; poi si prende una O come oro, orso, osso; poi si prende una E come eco, eletto, esito; poi si prende una S come sereno, sei, serpente; poi si prende una I come ipopotamo, isola, Igor; poi si prende una A come ape, aereo, arco; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Matteo D.) Per fare una poesia Si prende una P come patatine, pallone, pizza poi si prende una O come orso, onore, oro poi si prende una E come elefante, elica, elicottero poi si prende una S come sole, scogli, stato poi si prende una I come Irlanda, Islanda, Italia poi si prende una A come acqua, amico, arancione

poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta senza rabbia senza malinconia e si fa la poesia. (Niccolò) Per fare una poesia Si prende una P come pannelli, prato, pastelli poi si prende una O come orso, arma, orco, poi si prende una E come elica, epoca, elfo: poi si prende una S come sussuro, Simone, Simona poi si prende una I come imbuto, Irene, ingranaggio poi si prende una A poi si mettono insieme come ape, acido, asso senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Matteo M.) Per fare una poesia Si prende una P Come pizza, pere, piante; poi si prende una O come orsetti, osso, oro; poi si prende una E come erba, elfo, elicottero; poi si prende una S come sole, stilista, Simba; poi si prende una I come Irene, Ines, isola; poi si prende una A come albero, angelo, ali; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Martina)

Per fare una poesia Si prende una P Come passione, pensieri, più; poi si prende una O come onda, onore, osare; poi si prende una E come elfo, esclamare, eleganza; poi si prende una S come solitudine, santa, scuola; poi si prende una I come iride, inizio, istrice; poi si prende una A come amore, amicizia, amo; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Giorgio) Per fare una poesia Si prende una P Come pipistrello, passero, padella; poi si prende una O come osservare, orso, occhiali; poi si prende una E come elfo, enciclopedia, elefante; poi si prende una S come separare, sale, sentire ; poi si prende una I come ignorare, Igor, impiattare ; poi si prende una A come asino, assegnare, acino; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia senza malinconie, e si fa la poesia. (Giulia)

Per fare una poesia Si prende una P Come pensare, poetare, passare; poi si prende una O come onda, osservare, oro ; poi si prende una E come elfo, eccezione, elica; poi si prende una S come sogno, stelle, solare; poi si prende una I come ignorare, imparare, Irene poi si prende una A come acqua, ampia, Andrea; poi si mettono insieme senza odio, senza noia senza fretta ,senza rabbia senza malinconie, e si fa la poesia. (Giorgia) Per fare una poesia Si prende una P Come prato, passato, pantegana, poi si prende una O come ombrello, orso, oro, poi si prende una E come elefante, elica, elfo, poi si prende una S come sasso, sale, serpente, poi si prende una I come istrice, istituto, imparare, poi si prende una A come anguilla, aquila, animale; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Marco) Per fare una poesia Si prende una P Come piuma, pala, palo poi si prende una O come oro, onda, orso, poi si prende una E come elmo, erba, edera, poi si prende una S come serpente, silos, salmone, poi si prende una I come istrice, istruzioni, intralcio;

poi si prende una A come ala, albero, arco; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Luca) Per fare una poesia Si prende una P Come pensiero, prato, pantera, poi si prende una O come ordine, oro, ombra; poi si prende una E come elicottero, elfo, elica, poi si prende una S come simbolo, sacco, serpente, poi si prende una I come impatto, incanto, incontro, poi si prende una A come anguilla, aquila, arco; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Andrea) Per fare una poesia Si prende una P Come palloncino, pane, pallone, poi si prende una O come orso, onde, ola; poi si prende una E come elefante, elicottero, elica, poi si prende una S come salame, Simona, sale, poi si prende una I come ippopotamo, imbuto, isola, poi si prende una A come animali, Andrea, Alessia; poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta, senza rabbia, senza malinconie, e si fa la poesia. (Simona)

ACROSTICI CON IL NOME

UN SOGNO....

UN DESIDERIO...

Sogno un cucciolo Immacolato Monello Organizzato Nel preparare guai A casa mia

Simona vuole Imparare a Migliorare Ogni Natale per gli Animali

Avere poteri Nuotare nel mare Dandomi grinta Rivolare nel cielo arrivo all’ Erba acerba Asso di picche pieno di cose ricche.

Andrea vuole volare Nuotare o giocare con Dino il suo amico invisibile Rincorrere non fa male E metterci, per scrivere, un po’ di sale. Arrabbiare fa urlare.

Girando e rotolando Io scendo giù da una collina, Oh! Arrivo in un prato, pieno di fiori Rido e mi diverto Girando nel mio letto. Io ero rotolata giù. Ah! Che male! Sono un soldato In guerra Mi sento Occupato Nell’ Esercito.

Giorgia, questa sono Io, con questo desiderio Ossia che i miei genitori Ritornino insieme, Gioia sprizzerei da tutti i pori, ma è Impossibile, lo so, da Adesso ho un nuovo desiderio che non ti dirò! Simone vorrebbe Insieme a Luca Maneggiare con cura un campo Ottenendo sempre terra buona Nel campo. E’ una cosa che non si può possedere.

Niccolò ha Imparato a fare il Calciatore grazie all’allenatore di Calcio e Ora Lo Onorano.

Niccolò Incontra Coach famosi che lo vogliono Comprare e Onorare al Liverpool O in tutte le squadre.

Alla sera Lungo il giorno Espressione e calore Sono i fuochi Scintillanti Invitanti A guardarli.

Amore felice Libertà E vorrei tutti felici Senza Scontentezza Insieme a tanto Amore per tutti quanti.

Molto belle Arriva una ragazza con lo sguardo dolce, Rispettoso e fantasioso, aveva un vestito Tutto bianco con le sfumature rosse. I capelli mossi biondi, in groppa a un cavallo, Non si girava mai e Aspettava non so cosa.

Martina vuole Ascoltare il proprio cuore e immaginare la Realtà in modo diverso Togliendo la realtà e Imparare da Natale ad Ascoltare il cuore.

Maestro ad Assassinare i Troll Trasparenti e gli Elfi Orribili. L’amicizia Unica, bella Così come piace A me e a Simone.

Matteo vola All’inizio del mondo e Trova la Tranquillità E si ferma ad Osservare. L’agricoltore voglio fare Un capo di agriturismo farò Con Simone che mi sta A cuore.

Giocando felicemente Ignorando le cose brutte. Urlando e cantando Là c’è il sogno che io ho. Io insieme ai miei cani Avrò un mondo buono.

Giulia che vola Insieme alla nuvola Ursula, che porta Lì al mio mondo dei desideri Insieme ai poveri ad Aiutarli e avere un mondo di cose molto belle.

Io sogno: Regalare Entusiasmare e Nel mio mondo Emozionare.

Irene desidera Regalare ai malati E ai poveri un sorriso Nel mondo felice E nell’universo contento.

Meravigliosi genitori Amati e onorati Ricominciamo, o ritagliamo Corriamo, corriamo! O scappiamo!

Marco, Marco sveglia! Accendi la luce e Racconta la tua storia. Cosa?! Sono diventato famoso? Oh sì! Sono bravo! Davvero!

Giocare Insieme O in gruppo a Rugby Già! Sono un campione Io penso che ho Ogni talento nel rugby.

Giorgio Immagina di giocare Oppure diventare campione di Rugby Girando Il mondo Oltre ogni stadio e squadra.

Meravigliosi Incantati Castelli e Hotel a forma di Elefante e pieni di Luci E cose da mangiare buonissime.

Mi piacciono i soldi Insieme ai mondi Che bisogni che Ho io E te e poi L’arcobaleno a forma di Elefante.

Mio fratello ed io A calcio stavam giocando Tirando e Tirando niente da fare, io E mio fratello stramazzammo a terra come Orsi in letargo.

Mamma, papà, Samu e io Andare alla Juve Tutto vero niente di finto Tenere in alto la nostra bandiera E diventar capitano O allenatore con la mia famiglia del cuore.

Restando nel letto Emozioni diverse e molto Belle Emergo Con un Cane bianco Abbracciandolo e guardandolo.

Rebecca E’ felice Ballando E Cantando Con Monica Attorno a tutti i fan!

Alì ho sognato Nulla di brutto ma Di là dal cancello il Re guardò attorno a sé. E’ bello questo giardino E’ così fantastico! Andreea sei una bella fata!

Andando nel cielo Nelle nuvole saltavo e Dietro di me c’era una nuvola e Rapidamente sono salita sopra E quando è venuto il vento Emozionata la nuvola volò Andando su e giù per il cielo.

Molto lontano, in una reggia nell’isola di Orbiterium, a Natale Insieme a Rebecca Con molti privilegi e regali Andando a divertirci.

Monica, io Oh quanti desideri nel cuore! E uno di questi Non è quello di lasciarla da sola, ma anzi starle Insieme e vicina, vicina Con molta voglia e Amicizia, parlo di lei…Rebecca!

Matteo nuota nell’acqua con una mitragliatrice Ammazza i cattivi Tutti stecchiti Tutti insanguinati E arriva al traguardo dal capo Ora Matteo può nuotare tranquillo.

Manovrare le Automobili Tutte Truccate E fantasiose O sterzare le auto in strada.

IO SONO

Io sono un bambino di nove anni, io guido, io sgommo, io faccio i compiti, io studio, io ascolto, io ammazzo io sono cattivo crudele e buono. Io sono come un aereo: gareggio per il mondo. Io gioco sempre alla Play. (Matteo M.) Io sono una bambina di nove anni, io ballo, io mi alleno, io gareggio, io provo, io vinco, io perdo. Io sono emozionata, bella e simpatica. Io sono come Rebecca: bella, giusta e magra. Io mi diverto con Cory e Reby. (Monica) Io sono una bambina di nove anni. Io vinco, io mi esercito, io canto, io ballo, io sorrido, io perdo. Io sono bella Carina e dolce. Io sono come una ginnasta, atletica. Io vinco tante gare. (Andreea)

Io sono una bambina di nove anni. Io ballo, io mi esercito, io canto, io provo io gioco, io parlo. Io sono simpatica, dolce e bella. Io sono come Monica: bella, magra e intelligente. Io mi diverto tanto con Mony e Deddy. (Rebecca) Io sono un bambino di nove anni. Io calcio, io volo, io gioco, io sgrido, io prendo, io vedo. Io sono simpatico, bravo e gentile. Io sono come un’aquila: volo e guizzo veloce. Io sono un campione, perché sono piccolo, magro e veloce. (Matteo D.) Io sono un bambino di nove anni. Io gioco, io corro io salto, io mangio io bevo, io scrivo. Io sono bello, alto e magro. Io sono come un ghepardo: forte, agile, veloce e con il ruggito forte. Io sono molto agitato. (Michele)

Io sono un bambino di nove anni. Io gioco, io mi alleno, io vinco, io festeggio, io corro, io dormo, io sono forte, scatenato e veloce. Io sono come un leone: corro libero. Io sono aggressivo. (Giorgio) Io sono un bambino di nove anni. Io cammino, io bevo, io taglio, io accarezzo, io incollo, io sono dolce. Io sono intellettuale e non antipatico. Io sono come un matematico che conta i numeri, li scrive e li riconta. Io sono affezionato, curioso e non antipatico, per questo sono bravo! (Marco) Io sono una bambina di nove anni. Io gioco, io dormo, io mangio, io corro, io compro, io ascolto. Io sono bassa, fantasiosa e chiacchierona. Io sono come un pulcino: corro, rido e gioco. Io sono sempre molto felice. (Irene)

Io sono una bambina di nove anni. Io dormo, io canto, io mangio, io gioco, io perdo, io cammino, io sogno, io scrivo. Io sono alta, io ballo e bevo. Io sono come una nuvola che vola nel cielo. Io chiacchierona, fastidiosa, biricchina e fantasiosa. (Giulia) Io sono un bambino di nove anni io addestro, io coltivo, io carico, io aro, io guido, io aiuto io sono divertente, pulito e profumato. Io sono come un allevatore che alleva molti animali. Io sono curioso di agricoltura. (Luca) Io sono un bambino di nove anni. Io so giocare, so correre, io so studiare, io so nuotare, io so mangiare, io so dormire. Io sono sincero, pulito e felice. Io sono come una pantera nera, perché mi piace essere furtivo e nascondermi e sbucare all’improvviso. Io sono sensibile. (Matteo A.)

Io sono una bambina di nove anni. Io suono, io mangio, io dormo, io corro, io sogno, io studio, io sono libera, io sono felice, io sono alta. Io sono come un cavallo: corro veloce verso la meta, salto, mi scateno. Io sono simpatica, chiacchierona e birichina. (Martina) Io sono una bambina di nove anni. Io gioco, io ho il ciuffo, io volo, io sono bionda, io corro, io ho bei genitori, io sono alta, bella e bellissima. Io sono come un maschio: capelli corti, mi vesto come un maschio. Io so giocare a calcio. (Alessia) Io sono un bambino di nove anni. Io so giocare, io so studiare, io so mangiare, io so nuotare, io so dormire, io ho il cane. Io sono bianco, divertente e curioso. Io sono come un ghepardo, perché corro veloce. Io sono anche basso. (Niccolò)

Io sono un bambino di nove anni. Io volo, io rido, io parlo, io gioco, io mangio, io corro. Io sono bravo, simpatico e profumato. Io sono come un puma: corro, sono coccolone, allegro e vivace. Io sono intelligente, io riesco a sentire i sentimenti del mio cane. (Andrea F.) Io sono una bambina di nove anni. Io canto, io ballo, io sogno, io volo, io scrivo, io vedo, io sono creativa, sensibile e gelosa dei miei amici. Io sono come una stella che brilla radiosa nel cielo. Io sono sempre contenta e felice, perché quando sono giù di morale ho un’amica fantastica di nome Giulia che mi tira su il morale. (Giorgia)

SE FOSSI…

Se fossi un sentimento sarei l’amicizia perché è quello che mi lega ai miei amici. Se fossi un colore sarei l’azzurro perché mi ricorda il mare. Se fossi un cibo sarei un muffin perché è piccolo, dolce e delizioso. Se fossi un personaggio famoso sarei Selena Gomez perché l’ammiro tanto. Se fossi Giorgia come io sono e fui starei con Giulia e Irene tutta la vita.

*** Se fossi un animale sarei il puma perché il puma per me porta armonia. Se fossi un personaggio dei cartoni sarei uno dei Monsuno, perché portano allegria a tutto il mondo. Se fossi un colore sarei il blu, perché fa vedere cose del mondo.

Se fossi un cantante famoso sarei Vasco Rossi, perché dà doni a tutti. Se io fossi Andrea come io sono e fui, farei tutto ciò che posso per aiutare.

*** Se fossi un personaggio famoso sarei un calciatore, perché mi diverto. Se fossi un oggetto sarei un pallone da calcio, perché mi ricorda il cerchio. Se fossi un cibo sarei una pizza, perché mi piace. Se fossi un colore sarei il granata, perché è il colore del mio cuore. Se io fossi Niccolò come io sono e fui direi: “Dai ragazzi!”. Se fossi una persona adulta sarei maschio, perché mi piace. Se fossi un colore sarei azzurro, perché mi piace il colore azzurro.

Se fossi un animale sarei un cane, perché ho un cane che mi piace. Se io fossi Alessia come io sono e fui, farei calcio.

***

Se fossi un cibo sarei la pesca perché è dolce, proprio come piace a me, matura, in estate. Se fossi un colore sarei l’azzurro perché è il colore del mare e del cielo. Se fossi un sentimento sarei la sincerità, perché essere sinceri è solo un bene, ti fa fare nuove amicizie sempre più belle. Se fossi un fenomeno atmosferico sarei l’uragano perché spazza via i sentimenti, le emozioni e le cose che mi fanno essere infelice. Se io fossi Martina come io sono e fui, starei a contatto con la natura e seguirei il mio cuore. Sarei una bambina che sta tutto il giorno con i suoi simpatici amici. Sarei libera come un cavallo.

Se fossi un fenomeno atmosferico sarei la neve perché ha una forma di cristallo. Se fossi un cibo sarei la torta, perchè è troppo buona. Se fossi un personaggio dei cartoni animati sarei il più alto dei fratelli Dalton. Se fossi una pianta sarei l’edera, perché è molto lunga. Se io fossi Matteo come io sono e fui volerei.

*** Se fossi una persona adulta sarei un agricoltore, perché sono appassionato di agricoltura. Se fossi un cibo sarei un gelato, perché è fresco e succulento. Se fossi un animale sarei un leone perché è biondo come i miei capelli. Se fossi un luogo sarei Milano, perché c’è la mia squadra che è il Milan.

Se io fossi Luca come io sono e fui, farei l’agricoltore e starei sempre sul trattore.

*** Se fossi un animale sarei un cane, perché i cani sanno sempre tutto, se ci vedono tristi portano sempre allegria. Se fossi un colore sarei l’arancione, perché porta allegria, felicità e sorriso. Se fossi un cibo sarei la banana, perché è buona e piena di vitamine. Se fossi un oggetto sarei un foulard, perché è morbido, profumato e ti tiene al calduccio. Se io fossi Giulia come io sono e fui, direi che c’è un mondo buono.

***

Se fossi un animale sarei un cane, perché è affettuoso e coccolone come il mio. Se fossi una persona adulta

sarei la mia mamma, perché per me è la miglior mamma del mondo. Se fossi un luogo sarei la Francia, perché ci sono molti dei miei cugini. Se fossi un colore sarei l’arancione, perché mi piace come colore. Se io fossi Irene come io sono e fui, direi che sono fortunata ad avere dei genitori così speciali.

*** Se fossi un personaggio dei cartoni animati sarei Scooby-Doo, perché è il primo cartone animato che ho visto da piccolo. Se fossi un colore sarei il blu, perché da piccolo mi piaceva il cielo di notte. Se fossi un animale sarei il cane, perché Scooby-Doo è un cane. Se fossi un sentimento sarei la simpatia, perché mi piacciono le persone simpatiche. Se io fossi Marco come io sono e fui, direi basta alle cattiverie del mondo e alle guerre.

Se fossi un personaggio famoso sarei un rugbista, perché mi ricorda il capitano della nazionale italiana di rugby. Se fossi un animale sarei il leone, perché è il sovrano della foresta. Se fossi un colore sarei il rosso, perché è il mio colore preferito. Se fossi un luogo sarei l’Italia, perché è il mio paese. Se io fossi Giorgio come io sono e fui, sarei un missionario.

*** Se fossi un animale sarei un cane, perché è molto fedele. Se fossi un colore sarei il blu, perché è il mio colore fortunato. Se fossi un luogo sarei l’Oceano Pacifico, perché è grande. Se fossi un personaggio famoso sarei Giorgio Napolitano, perché è molto famoso.

Se io fossi Michele come io sono e fui, giocherei e mi scatenerei tutto il giorno.

*** Se io fossi un personaggi famoso sarei un calciatore, perché vorrei regalare cose a quelli che non ne hanno. Se fossi un sentimento sarei la pace, perché la pace unisce sempre tutti. Se fossi una persona adulta sarei il mio papà Stefano, perché è un adulto responsabile e vuole tanto bene ai suoi figli. Se fossi un animale sarei un gatto, perché è agile, furbo e tranquillo. Se io fossi Matteo come io sono e fui, farei il bravo.

*** Se fossi un cibo sarei una torta alla marmellata, perché mi ricorda la torta che mia mamma mi fa per il compleanno. Se fossi un colore sarei il viola, perché è il mio colore preferito. Se fossi un sentimento

sarei l’amore, perché ci fa essere felici. Se fossi un fenomeno atmosferico sarei il sole, perché riscalda e c’è quando faccio il compleanno. Se io fossi Rebecca come io sono e fui, starei con Monica tutto il giorno.

*** Se fossi un animale sarei un cucciolo di cane, perché è l’animale più preferito del mondo. Se fossi un colore sarei l’azzurro, perché è il mio colore preferito. Se fossi un dolce sarei un tiramisù, perché è dolce. Se fossi un numero sarei il tre, perché mi piace. Se io fossi Andreea come io sono e fui, giocherei a fare ginnastica artistica.

*** Se fossi un colore sarei l’azzurro, perché mi ricorda la tranquillità e l’amicizia.

Se fossi un libro sarei “Quanta speranza hai nel cuore?”, perché è un libro bello e divertente. Se fossi un sentimento sarei l’amicizia, perché mi ricorda ciò che ho nel cuore. Se fossi una persona adulta sarei Carlotta, perché è brava e piena di esperienza. Se io fossi Monica come io sono e fui, darei qualcosa a chi qualcosa non ha.

*** Se fossi un colore sarei il nero, perché è il mio colore preferito. Se fossi un animale sarei una scimmia, perché fa un verso che mi piace. Se fossi una macchina sarei molto veloce, perché mi piace fare le gare. Se fossi un oggetto sarei una matita, perché così posso prendere appunti. Se io fossi Matteo come io sono e fui, sarei bravo.

SULLE NOSTRE TESTE Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero le stelle, sai che festa? La luna conoscerei e da lontano la Terra vedrei. Giulia e Irene con me porterò e a visitare la galassia andrò. Stelle grandi e piccole ci saranno e a ballare con noi si divertiranno. (Giorgia) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero cammelli, sai che festa? Si potrebbe viaggiare nel deserto in compagnia di Umberto. Le piramidi potrei esplorare, senza mai camminare. (Simone) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero cavalli, sai che festa? Potrei spazzolarli tutto il giorno e poi uno lo farei diventare un unicorno. Cavalcherei in grande compagnia tra le acque della magia; andrei in giro con la carrozza con i cavalli della Scozia. (Andrea) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero farfalle, sai che festa? Ci sarebbe un miscuglio di colori sulle nostre teste che formerebbero tante feste. Tutti volare sempre potranno senza fare nessun danno. Un profumo intenso riempirà il paese profumando tutte le cose stese. Tutte le persone scenderanno in piazza con un cane di razza.

Infine un gruppo di farfalle arriverà e tutte le persone di buon odore contagerà. (Rebecca) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero palloni, sai che festa? Colpirei sempre il pallone di testa con in mano una minestra e la butterei dalla finestra. Con i miei compagni che urlano e sempre mi incoraggiano. (Niccolò) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero occhi azzurri, sai che festa? Potrei vedere dappertutto e mangerei un bel frutto. Un morso darei e dopo dormirei. E se usassi i cannocchiali al posto degli occhiali godrei di una meravigliosa vista mentre faccio una pista. (Alessia) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntasse il sole, sai che festa? Sembrerà di essere in mezzo alla magia anche se non c’è grande compagnia. Staremo ben al calduccio anche se non c’è il caminuccio. Avremo luce tutti i giorni, però tu non torni. Non dormiremo quasi mai e io non mi addormenterò, sai? Dopo arriveranno le stelle e ci riempiranno la pelle. (Martina) Se invece dei capelli sulla testa mi spuntasse una cresta, sai che festa? Diventerò un gallo di colore giallo. Niente uova farò

ma cuocerle potrò. Se mi trovasse nel pollaio un grosso macellaio tanti coltelli riceverò ma niente soldi avrò. (Avaro) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero mucche, sai che festa? Berrei sempre latte insieme a te chiamerei degli aiutanti per fare il formaggio dall’estate fino a maggio. Alleverei bovini e ovini con i vicini. Aprirei un agriturismo con entusiasmo. (Luca) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero ombrelli, sai che festa? Andremmo sotto la pioggia camminando fino a Foggia. Ma anche sotto il sole a vedere la Mole. L’ombrello ci proteggerà ogni volta che pioverà, ma l’ombrello durerà finché non grandinerà. (Marco) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero cagnolini, sai che festa? Se fossero arancioni, se avessero occhi come meloni e mi trovassero una cuccia con una bella buccia sai che calduccio, mi addormenterei sempre alle sei! (Giulia)

Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero cricetini, sai che festa? Se fossero marroni si mangerebbero tutti i torroni. Momo e Coco si chiamerebbero, proprio belli sarebbero. Grigi e arancioni giocherebbero con dei palloni. (Irene) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntasse erba, sai che festa? Da me non si staccherebbero le pecore, mi sentirei la testa pesante per ore ed ore, avrei sempre il mal di testa con tutti quei belati in testa. Dei cani da guardia sarei il padrone insieme al mio amico Simone. (Giorgio) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero cavalli, sai che festa? Si potrebbero fare dei balli con un bel gruppo di galli e pappagalli, soprattutto gialli. Si potrebbe cavalcare un cavallo, ma senza cadere e farsi un callo. Con una sella color oro, ma senza sporcarla di pomodoro. Con gli zoccoli e le briglie grandi come conchiglie. Con la coda e la criniera sempre bella e nera. (Michele)

Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero frutti, sai che festa? Mangeremmo tutti sanamente e ci farebbe bene alla mente. Senza essere grassi, ma forti come massi.

Saremmo sempre pieni di energia senza fare nessuna magia. Correndo veloci come razzi i vecchi sembrerebbero ragazzi. (Matteo D.) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero gelati, sai che festa? Tutti i bambini verranno come dei conigliettini o come degli affamati pulcini. Potrei mangiarne in quantità e regalarli con generosità. Se i gelati si sciogliessero all’improvviso me li spalmerei sul viso. Se il mio quaderno si sporcherà la mamma lo pulirà. (Andreea) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero sogni d’oro, sai che festa? Si potrebbe dormire tutto l’anno senza fare un minimo danno. E se una persona mi venisse a svegliare gli direi che non potrebbe mai più sbagliare. Oh! Che bello non si fanno più sogni brutti, perciò tu non ti butti. Quanto è bello dormire io non voglio sparire. Quando dormo non penso a parlare ma neanche a giocare. (Monica) Se invece dei capelli sulla testa ci spuntasse la pizza, sai che festa? Potrei mangiare ogni volta che vorrei volare, greca e quattro stagioni, non cambia niente, ci sono sempre i tuoni. La pizza Ercole è così forte che sa mangiare anche le torte; mi sono stufato delle pizze, son meglio le salsicce. (Matteo M.)

NOMI IN RIMA

Mugnaini Marco detesta Gabriel Garko. Il suo cognome è Mugnaini e va matto per i biscottini. Questa è Monica Cirino e con sé porta sempre un girino; di nome fa Monica e le piace suonar la fisarmonica. Il suo nome è Matteo ma lo chiamano tutti Teo; si chiama Mastromauro e si trasforma in un minotauro. GRUPPO COOPERATIVO “I GRANDI MEMBRI DELLA FUOCUSTON SCHARLATAN” Simone a nord di None gioca a pallone. Bertoia è sempre pieno di gioia e a scuola ha tanta noia. Delpiano corre sempre lontano e suona tutto il giorno molto piano. Matteo a calcio viene chiamato Teo

e pesa meno di un tetto con sopra un letto. Ferrero riposa sotto un pero. Rebecca dà da mangiare alla civetta mentre becca. GRUPPO COOPERATIVO “THE THREE POWER” A Martina Nocetti piacciono i micetti. La mattina si veste e prepara delle ceste per le feste. Rana Michele guarda la tele e si mangia il miele. Si costruisce una tana e la riveste di lana. Niccolò Mirabella ha una donna bella, gli piace la caramella e anche la ciambella. GRUPPO COOPERATIVO “LE PANTERE” Irene Toscano vola nel cielo invano, guida un aereoplano trasportando un nano.

Bobarnac Andreea ha conosciuto la dea Gea desidera andare in Pangea con il suo amico Fanelli Andrea. A Giorgio Racca non piace la lettera H, il suo cane fa la cacca e si prende una pacca. GRUPPO COOPERATIVO “I LEONI” Matteo Avaro accende la luce del faro, illumina le strade mentre la gente cade. Di notte con il treno arriva e fischia sulla riva. Andrea Fanelli va sopra i cammelli e camminando suona i campanelli. Scavalcando la marea incontra la Pangea. Simona è molto coccolona con indosso una corona parla con Fiona che è una cicciona. Giulia Mugnaini fa molti pasticcini pulendo tutto trova un po’ di prosciutto. GRUPPO COOPERATIVO “I DELFINI”

Alessia Cardillo canta come un grillo; in giardino fa le capriole rotolando fra le viole. Luca Pronello fa sempre il monello; porta gli occhiali e alleva i maiali. Labagnara Giorgia corre fino a Foggia, poi quando torna indietro rompe una bottiglia di vetro. GRUPPO COOPERATIVO “LE TIGRI”

RIELABORAZIONE COLLETTIVA DELLA POESIA “TESTE FIORITE”

DI G. RODARI, SUL TEMA “GIORNO DELLA MEMORIA” 27 GENNAIO

Se invece dei capelli

sulla testa ci spuntassero arcobaleni,

sai che festa?

Nei campi di concentramento

le armi le avrebbe portate via il vento;

con tanta allegria

tutta la cattiveria andrebbe via;

senza uccidere il proprio fratello

il mondo sarebbe più bello;

e nel cuore dei soldati

tutti sarebbero amati;

a vedere i bambini sorridenti

sarebbero tutti contenti;

gli arcobaleni porterebbero la pace

in un mondo in cui la guerra tace.

IL LIMERICK

LIMERICK COLLETTIVO…

Una ballerina di Torino

al mattino sorseggiava sempre un marocchino,

perché aveva bisogno di energia

per andare alla fattoria,

quella campagnola ballerina di Torino.

LIMERICK A COPPIE…

Un buffone di None

si mangiava un bel melone

perché era il suo frutto preferito

che aveva sempre digerito,

quel mangiamelone buffone di None.

(Simone e Luca)

A una bimba di Tortoreto

non piaceva mai l’aceto,

perché ha un gusto amaro

che non piace neanche ad Avaro,

quella schizzinosa bimba di Tortoreto.

(Irene)

Un poeta di Nizza

farà poesie sulla pizza,

perché gli piace il pomodoro

e fa la caccia all’oro,

quel golosone poeta di Nizza.

(Rebecca e Giorgio)

L’insegnante di Volvera

era molto severa,

perché la classe era cattiva

e lei la puniva,

quella malvagia dell’insegnante di Volvera.

(Marco, Niccolò e Matteo D.)

Una pattinatrice di Bologna

di essere una campionessa sogna,

perché è molto brava a pattinare,

per poi non andare al mare,

quella determinata pattinatrice di Bologna.

(Andreea e Martina)

Un pescatore italiano

pescava murene grandi come un nano,

perché diceva:”Se voglio sfamare i bimbetti

non devo cacciare i coniglietti”,

quel murenifero pescatore italiano.

(Matteo A. e Matteo M.)

Una maestra della Spagna

fa una torta di fragole e pandispagna,

se la divora in un minuto

con un signore sconosciuto,

quella golosona maestra cuoca della Spagna.

(Giorgia e Andrea)

Un ragazzo del Giappone

era come un leone molto ciccione,

perché doveva andar al macello

per ripigliarsi la carne del fratello,

quel ragazzo pasticcione del Giappone.

(Monica e Michele)

Una sportiva di Calabria

canta con allegria,

perché era il suo sogno,

perché ne aveva bisogno,

quella canterina sportiva di Calabria.

(Giulia e Simona)

CONTE E NINNA-NANNE

SOLE SOLETTO

Sole soletto

che indossi un colletto,

tu dormirai

a qualcos’altro penserai,

quindi sognerai

e non ti sveglierai,

ti addormenterai

e alla tua mamma tanto bene vorrai,

ognuno ha il suo papà,

ognuno ha i sogni suoi,

dormi finchè vuoi.

(Rielaborazione delle ninna-nanna “Stella stellina” – Gruppo cooperativo “I grandi

membri della Fuocuston-Sharlatan”)

STELLA STELLINA

Stella stellina

il giorno si avvicina

la fiamma traballa

la mucca è nella stalla,

la mucca ed il vitello

stanno nell’ostello,

i cani e i cagnolini

inseguono i gattini,

ognuno ha i suoi bambini,

ognuno ha la sua mamma

e mangiano la panna.

(Rielaborazione delle ninna-nanna “Stella stellina” – Gruppo cooperativo “The three

power”)

STELLA MARINA

Stella marina

si chiama Martina,

il mare si è calmato

e il pesce se n’è andato,

la polipa ed il polpo,

la sirena ed il tritone

hanno un bastone,

ognuno ha la sua coppia

e tutti hanno una seppia.

(Rielaborazione delle ninna-nanna “Stella stellina” – Gruppo cooperativo “Pantere”)

COMETA COMETINA

Cometa cometina

sorge alla mattina,

la fiamma traballa

e il pavone balla.

La mucca ed il pavone

si siedono sul seggiolone

il gatto ed il gattino

il topo e il topolino.

Cala la notte

gli animali si addormentano

facendo il sonno lento.

(Rielaborazione delle ninna-nanna “Stella stellina” – Gruppo cooperativo “Delfini”)

HO UNA CAGNOLINA MALATA

Ho una cagnolina malata

ma non so chi me l’ha regalata,

me l’ha data mia sorella

che si chiama Trottorella,

me l’ha data mio cognato

che si è appena laureato.

Me l’ha data mio cugino

che sa fare il formaggino.

Alla fine si è curata

ed è pronta per la parata.

(Rielaborazione della conta “Ho una spilla regalata” – Gruppo cooperativo

“Pantere”)

LA BELLA LAVANDERINA

La bella lavanderina

che lava i vestitini,

per i più piccolini

che vanno dritti negli asili.

Fai un passo indietro

e fanne un altro avanti,

cadi in giù

e rivieni in su,

guarda di là

e guarda di qua

e non fare il baccalà.

(Rielaborazione della conta “La bella lavanderina” – Gruppo cooperativo “I grandi

membri della Fuocuston Sharlatan”)

HO UNA MARMELLATA COMPRATA

Ho una marmellata comprata,

ma l’ho già regalata,

l’ho data a mia sorella

che si chiama Frittella,

l’ho data a mia cognata,

che si chiama Fortunata,

l’ho data a mio cugino,

che è ancora piccolino,

l’ho data a mio papà,

che sorride di felicità.

(Rielaborazione della conta “Ho una spilla regalata” – Gruppo cooperativo “Tigri”)

HO UNA GOMMA ROVINATA

Ho una gomma rovinata,

ma non so chi me l’ha ridata.

Forse il mio gatto

che è un po’ matto,

forse il mio nonnino

che si chiama Leopoldino.

Forse ancora mia cugina

che si chiama Formaggina.

Me l’ha data mio papà,

che si chiama Baccalà.

(Rielaborazione della conta “Ho una spilla regalata” – Gruppo cooperativo “Leoni”)

L’ALLITTERAZIONE

La girandola gira

nel giardino di Gigetto

giocando, girando,

con le giuggiole per la testa,

gioiosa giardiniera,

che si mangia un bel gelato

l’aggettivo Gongolino,

che si frigge il gattino.

(Gruppo cooperativo “Tigri”)

Rane arrosto

con il broncio

offerte sul carretto

al paese di Rarretto,

rospi, carote, calamari

nel risotto cotto,

per fare figura

nel paese di Rarretto.

(gruppo cooperativo “The three power”)

Lallo lupo

ulula alla luna

che si è illuminata.

Al chiar di luna

nel Lazio la bilancia

lancia la lana

a Lucio con i lamponi.

(gruppo cooperativo “Delfini”)

LE ONOMATOPEE

Nel silenzio signori e signore,

ci sono molti suoni,

c’è molto rumore.

C’è uno SCRASH di una finestra rotta,

c’è GLOU GLOU di un pesce,

c’è HAAAA! Di un urlo,

c’è DING DONG di un campanello,

c’è CRAC di un’ascia rotta,

c’è VROOM di una macchina,

c’è CLAP CLAP di un applauso,

c’è PLOUF di un criceto che cade in acqua,

c’è un grosso BOOM di polvere da sparo.

Nel silenzio, come vedete,

c’è molto suono, signori e signore,

c’è molto rumore.

(rielaborazione delle poesia “Nel silenzio, signori e signore”, R.Piumini a cura del

gruppo cooperativo “I grandi membri della Fuocuston Sharlatan”)

Nel silenzio, signori e signore,

ci sono molti suoni, molto rumore;

c’è SCRASH di un vetro,

c’è ARRRGGH di un leone che sbadiglia,

c’è BLAM di quando hai voglia di vomitare,

c’è ZZZZZZZZZZ di quando russi,

c’è WOW di stupore,

c’è PLOUF di quando salti nell’acqua,

c’è VROOM di quando acceleri con l’auto,

c’è OUCH di quando singhiozzi,

c’è HAAA di risate,

c’è BOOM di scoppio

c’è TOC TOC di quando bussi,

c’è DING DONG di un campanello,

c’è CRAC di quando spezzetti dei rami.

Nel silenzio, come vedete,

c’è molto suono, signori e signore,

c’è molto rumore.

(rielaborazione delle poesia “Nel silenzio, signori e signore”, R.Piumini a cura del

gruppo cooperativo “Pantere”)

Nel silenzio, signori e signore,

ci sono molti suoni, molti rumori.

C’è CRAC di un bastone che si rompe,

c’è TOC TOC di una persona che bussa,

c’è GLOU GLOU delle bolle,

c’è CLAP CLAP di un battito di mani,

c’è BLAM di una porta che sbatte,

DING DONG delle campane,

ZZZZZZZ del russare,

WOUF di un cane.

Nel silenzio, come vedete,

c’è molto suono, signori e signore,

c’è molto rumore.

(rielaborazione delle poesia “Nel silenzio, signori e signore”, R.Piumini a cura del

gruppo cooperativo “Leoni”)

PERSONIFICAZIONE

ASCOLTAMI ESTATE

Ascoltami estate,

dai vieni dentro,

mi piaci nell’aria

in mezzo alle nuvole

nel tramonto caldo.

In mezzo alla cascata

che fai brillar

vicino alla mia casa.

Adesso ascoltami estate

vieni qui dentro,

nel mio cuore.

(rielaborazione delle poesia “Ascoltami inverno”, G.Quarenghi a cura del gruppo

cooperativo “Leoni”)

ASCOLTAMI PRIMAVERA

Ascoltami primavera,

con mille fiori colorati

giocando a nascondino

mi divertirò a trovarti,

ci sdraieremo sul prato a parlare

e andremo a prenderci un gelato.

Ascoltami primavera,

facendo capriole,

scoprendo i misteri della natura,

noi staremo sempre insieme

a divertirci a più non posso.

(rielaborazione delle poesia “Ascoltami inverno”, G.Quarenghi a cura del gruppo

cooperativo “Tigri”)

ASCOLTAMI PRIMAVERA

Ascoltami primavera,

entra pure nella mia casa,

fai germogliare i fiorellini,

con la tua allegria

mi arriva tutta la simpatia.

Quando ci sei tu

mi si apre il cuore

pieno d’amore.

Puoi uscire dalla mia casa senza fretta,

stai calmina e aspetta.

Tanto io ci sono sempre

Ogni minuto, ogni secondo.

Io ti aspetto, vieni a suonare

ti accoglierò nella mia casa,

con tanta gioia

piena di gloria.

(rielaborazione delle poesia “Ascoltami inverno”, G.Quarenghi a cura del gruppo

cooperativo “Delfini”)

METAFORE

…una ciotola di panna.

…una goccia di latte fresco.

…un cuscino azzurro.

…un letto soffice.

…uno zucchero filato.

…un fiore arancione.

LA NUVOLA è…

…un cuore.

…la chioma di un albero.

…la neve.

…un guscio di tartaruga.

(Gruppo cooperativo “The three power”)

…un paracadute.

…un pallone da rugby.

…un roseto.

…un ventaglio.

…un ombrello.

…uno scivolo.

…un albero minuscolo.

…una testa di coccodrillo.

…un piede solleticato.

…una barchetta.

…un foglio di carta.

…un serpente ingrassato.

…un coltello.

…un tagliere.

LA FOGLIA

è…

…una lancia dei soldati antichi.

…un ago.

…un’antenna televisiva.

…una bandiera.

…una caramella.

…un cuore.

(Gruppo cooperativo “Pantere”)

…un formaggio.

…un cratere.

…un’arancia a spicchi.

…una palla bucata.

…un frisbee.

…un flauto.

…una tromba.

…una patatina.

…un pezzo di pizza.

…un volante.

…una lampada.

…una margherita.

LA LUNA è…

…una biglia.

…una ciotola.

…uno scoglio.

…una banana.

…un ramo.

…un kebab.

…la coda di una volpe.

…una C di cavolo.

…un satellite.

…un tappo.

…un guscio di tartaruga.

(Gruppo cooperativo “I grandi membri della Fuocuston Sharlatan”)

SIMILITUDINI

Il nastro è fine fine,

sembra una collana di stelle

che volteggia nell’aria. (Monica)

I fiori sono come palloni infuocati. (Niccolò)

I pesci del mio acquario

assomigliano a una racchetta

da ping-pong subacquea. (Matteo M.)

Una maglia tutta colorata

sembra un arcobaleno

dopo che ha piovuto. (Rebecca)

Il cigno bianco sembra una nuvola

che galleggia. (Andrea)

Una lepre piccola e veloce

sembra un’automobile. (Matteo D.)

Un pastore tedesco

assomiglia a un nero cappello. (Alessia)

Un riccio appallottolato

assomiglia a una palla di spine. (Giorgio)

La collana d’oro appesa al collo

sembra una catena di ferro grigia,

pesante,

che ci tiene legati

per tutta la vita. (Marco)

Un cuore vicino vicino

assomiglia a un cuscino

profumato e colorato. (Giulia)

Le scarpette da ballo

piccole, dolci e carine

come mille ocarine,

rosa pallide

come rose appena sbocciate. (Giorgia)

Un pappagallo colorato

è un’esplosione di colori

come un arcobaleno. (Matteo A.)

L’albero nel bosco

assomiglia a un broccolo. (Simona)

Una maglia a cuoricini

è come una caramella alla frutta. (Irene)

Il cuore

è tutto rosso

come il sangue. (Andreea)

La palla da calcio

è simile a dei frutti

come mele e pere verdi,

come le foglie di alberi

sempre verdi. (Luca)

Un unicorno che vola

assomiglia a un aereo

che atterra. (Martina)

HAIKU

Il sole caldo

tra le montagne scure

brucia le piante. (Niccolò)

Sorge il mare

sulle nuvole bianche

per navigare. (Matteo M.)

La tempesta e

il tuono sbattono le

nuvole bianche. (Andrea)

Arancione e

rosa, bianco e rosso

il fiore mio. (Rebecca)

Il prato nasce

con gli alberi strani

così la vita. (Matteo D.)

L’aria è fredda

quando è forte l’aria

diventa vento. (Giorgio)

Il fiume nacque

dalle rocce del mare

piano e forte. (Marco)

La stella gialla

sorride, è felice

canta nel cielo. (Giulia)

Il mare salta

felice, creativo

e bellissimo. (Giorgia)

L’arcobaleno

piano pianino spunta

tra le nuvole. (Matteo A.)

Il mare verde

è lungo, è profondo

sporco e brutto. (Simona)

L’albero cresce,

diventa quercia vecchia

e poi muore. (Luca)

Le nuvole blu

tra il cielo stellato

nuvole alte. (Irene)

Il fiore ha il

profumo di rose e…

ed è più bello. (Andreea)

Corre, galoppa

il cavallo veloce

nel prato verde. (Martina)

Le margherite

che crescono nel prato

giocano tutte. (Monica)

POESIA E MUSICA

I CRISTALLI

I cristalli cadendo nell’acqua ballano,

luccicanti, brillano nell’oscurità,

dalle scalinate la principessa scende

e vedendoli rimane stupita.

Quatti quatti i gatti vanno a giocare.

I cristalli, ballando in tondo

scivolano giù dalla cascata

a ritmo di xilofoni.

Sul ghiaccio le ballerine ballano

con le scarpette luccicanti. (Martina)

LA PIOGGIA

Cade la pioggerella fine fine,

un telefono suona,

un campanello fa DLIN DLIN

una ballerina che balla

con un principe azzurro. (Luca)

I DUE BALLERINI SUI PATTINI

Due ballerini pattinano

sui pattini che adorano,

saltano su e giù

fino a quando fanno GLU GLU.

Fanno tanti giri rotondi

fino a quando si alzano tondi.

Hanno pattini d’oro

uguali tra loro,

fanno delle acrobazie

finché fanno ridere le zie. (Andreea)

LA DANZA MATTA

Un gatto e un campanellino

danzavano insieme a un violino

e un fiore

che balla a tutte ore

a più non posso

e il cane con l’osso

ballano sfrenati

e sembrano nati. (Matteo A.)

LA PENNA

La penna scrive, scrive

ma scrive grazie al polso.

Ma se non c’è il polso

come fa la penna a scrivere?

La penna piange e piange,

spettinando le frange,

mangiando l’inchiostro

che aveva comprato al chiosco. (Marco)

GATTO E TOPO

Il gatto fa passettini,

insegue un topo

va a caccia di canarini.

Il topo in una grotta nascosta

il gatto lungo una costa

piccola e bella. (Alessia)

LA NOTTE BALLANTE

Un signore in un castello

suonava dolcemente il suo pianoforte

andava su e giù nei corridoi

sbatteva le porte.

E suonava un carillon

e ballava con la sua fidanzata

ad alto volume

facendo suoni bassi e alti

sembrava un ladro.

Di notte ballava attentamente

musica classica. (Rebecca)

UN CANTANTE LIRICO

Un cantante lirico

tiene ogni strumento in bilico

con triangoli e campanelli

appaiono luci e alberi belli,

un barista e una tromba

appaiono come una bomba

e sono attrezzi in mille pezzi.

Con ombre al buio

appare tutto più scuro.

I cantanti sono come fiori che sbocciano.

Bacchette e strumentini,

suonano cavalli e bambini.

È nata la musica

fisica e importante

e l’apprezza pure l’elefante.

Con castelli e suoni

appaiono tutti di mille colori

con addosso mille fiori. (Andrea)