Sulla strada – Rassegna stampa 21 luglio 2016 - asaps.it · Fiora, il sessanta da anni ormai...

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Sulla strada – Rassegna stampa 21 luglio 2016 PRIMO PIANO Pokémon Go, al volante sono un pericolo. L’incidente stradale è dietro l’angolo Un giocatore si è schiantato contro un albero, un altro invece è finito addosso ad un'auto della polizia. E' emergenza per la distrazione che la popolare app provoca in chi è alla guida. Ma c'è chi ci guadagna di Alberto Sarasini 21.07.2016 - È trascorsa poco più di una settimana dal lancio di Pokémon Go, il gioco per smartphone al confine tra videogioco e mondo reale, ma la sua popolarità è esplosa con viralità ed impatto sociale così forti – ha più utenti quotidiani di Twitter e più interazioni sociali di Facebook – da influenzare attivamente la vita reale: l’area più colpita è proprio la mobilità. Pubblicato Mercoledì scorso, Pokémon Go è un gioco da dispositivo mobile che consente di catturare più di 150 Pokémon, mostri colorati e simpatici cartoni animati (la prima serie risale a circa vent’anni fa), che vengono “proiettati” con estremo realismo nell’applicazione fotocamera del telefono: tecnica informatica chiamata realtà aumentata. Per catturare tutti i Pokémon, i giocatori devono dunque avventurarsi fisicamente in lungo e in largo, facendo trekking a piedi o in sella o ancora su autobus e guidare/farsi guidare magari dall’altra parte della città, con il sogno di diventare maestro di Pokémon. Dal momento che il gioco dipende così pesantemente da elementi del mondo reale, però, sta sviluppando negli utenti un rapporto estremamente “adesivo” con i vari mezzi di trasporto, nonché nel modo in cui si decide di spostarsi di luogo in luogo. Per certi versi la cosa è divertente o persino affascinante, ma per altri può diventare addirittura pericolosa: ecco di seguito, in particolare, i modi più strani in cui la… moda dell’anno si intreccia con i mezzi di trasporto. La Polizia vede il gioco come un pericolo per la sicurezza, se si sceglie di guidare, ed in realtà alcuni utenti sono già stati coinvolti in incidenti stradali: un giocatore si è schiantato contro un albero mentre era alla ricerca di una cattura difficile, un altro è finito addirittura contro un’auto della polizia in Quebec. Parallelamente, diverse metropolitane stanno incoraggiando il gioco, come quella di Los Angeles attraverso il suo account Pokémon Go Twitter che anticipa i luoghi all’interno delle proprie linee. Divertente, ma molto promozionale. Ci sono poi giocatori che arrivano ad assumere autisti Pokémon Go: per i “Pokétours” si parte da 15 dollari l’ora. Commercialmente, sorridono le piccole imprese che stanno registrando picchi stellari di avventori pedonali: Pokémon Go incoraggia a camminare ancora di più, avvantaggiando il reddito di negozi e ristoranti prettamente urbani. Una pizzeria di New York ha aumentato il suo traffico ben del 75%, diverse altre stanno crescendo enormemente solo perché risultano “punti caldi” nella ricerca delle creature più rare o degli oggetti che aiutano nella caccia. Si sono però già registrati crimini organizzati correlati al gioco: in Missouri (Usa), diversi giocatori attirati in un parcheggio pubblico indicato come richiamo di numerosi Pokémon da catturare, si sono visti derubati a mano armata dalla banda che aveva organizzato la trappola. Il fenomeno di gioco incoraggia i viaggi su strada più tentacolari, con le relative esperienze di gioco che vengono poi diffuse via internet ad altri utenti. Dettagli e consigli non sono

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Sulla strada – Rassegna stampa 21 luglio 2016

PRIMO PIANO Pokémon Go, al volante sono un pericolo. L’incidente stradale è dietro l’angolo Un giocatore si è schiantato contro un albero, un altro invece è finito addosso ad un'auto della polizia. E' emergenza per la distrazione che la popolare app provoca in chi è alla guida. Ma c'è chi ci guadagna di Alberto Sarasini 21.07.2016 - È trascorsa poco più di una settimana dal lancio di Pokémon Go, il gioco per smartphone al confine tra videogioco e mondo reale, ma la sua popolarità è esplosa con viralità ed impatto sociale così forti – ha più utenti quotidiani di Twitter e più interazioni sociali di Facebook – da influenzare attivamente la vita reale: l’area più colpita è proprio la mobilità. Pubblicato Mercoledì scorso, Pokémon Go è un gioco da dispositivo mobile che consente di catturare più di 150 Pokémon, mostri colorati e simpatici cartoni animati (la prima serie risale a circa vent’anni fa), che vengono “proiettati” con estremo realismo nell’applicazione fotocamera del telefono: tecnica informatica chiamata realtà aumentata. Per catturare tutti i Pokémon, i giocatori devono dunque avventurarsi fisicamente in lungo e in largo, facendo trekking a piedi o in sella o ancora su autobus e guidare/farsi guidare magari dall’altra parte della città, con il sogno di diventare maestro di Pokémon. Dal momento che il gioco dipende così pesantemente da elementi del mondo reale, però, sta sviluppando negli utenti un rapporto estremamente “adesivo” con i vari mezzi di trasporto, nonché nel modo in cui si decide di spostarsi di luogo in luogo. Per certi versi la cosa è divertente o persino affascinante, ma per altri può diventare addirittura pericolosa: ecco di seguito, in particolare, i modi più strani in cui la… moda dell’anno si intreccia con i mezzi di trasporto. La Polizia vede il gioco come un pericolo per la sicurezza, se si sceglie di guidare, ed in realtà alcuni utenti sono già stati coinvolti in incidenti stradali: un giocatore si è schiantato contro un albero mentre era alla ricerca di una cattura difficile, un altro è finito addirittura contro un’auto della polizia in Quebec. Parallelamente, diverse metropolitane stanno incoraggiando il gioco, come quella di Los Angeles attraverso il suo account Pokémon Go Twitter che anticipa i luoghi all’interno delle proprie linee. Divertente, ma molto promozionale. Ci sono poi giocatori che arrivano ad assumere autisti Pokémon Go: per i “Pokétours” si parte da 15 dollari l’ora. Commercialmente, sorridono le piccole imprese che stanno registrando picchi stellari di avventori pedonali: Pokémon Go incoraggia a camminare ancora di più, avvantaggiando il reddito di negozi e ristoranti prettamente urbani. Una pizzeria di New York ha aumentato il suo traffico ben del 75%, diverse altre stanno crescendo enormemente solo perché risultano “punti caldi” nella ricerca delle creature più rare o degli oggetti che aiutano nella caccia. Si sono però già registrati crimini organizzati correlati al gioco: in Missouri (Usa), diversi giocatori attirati in un parcheggio pubblico indicato come richiamo di numerosi Pokémon da catturare, si sono visti derubati a mano armata dalla banda che aveva organizzato la trappola. Il fenomeno di gioco incoraggia i viaggi su strada più tentacolari, con le relative esperienze di gioco che vengono poi diffuse via internet ad altri utenti. Dettagli e consigli non sono

particolarmente sviluppati, quindi i giocatori si mettono in strada personalmente per “cercare” soluzioni e condividerle online. In generale, si registra molta più gente per strada: vengono favorite le interazioni personali dirette e la scoperta attiva del territorio, al posto dell’isolamento casalingo dei giochi tradizionali. Senz’altro un beneficio anche per città, imprese e sistemi di trasporto… per lo meno finché si tiene lo sguardo alto evitando di inciampare in un bidone della spazzatura. Fonte della notizia: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/21/pokemon-go-quando-si-e-al-volante-sono-pericolosissimi-lincidente-stradale-e-dietro-langolo/2922266/ NOTIZIE DALLA STRADA Caccia ai pirati della strada, controlli a tappeto della Stradale in tutta l'Umbria Controlli a tappeto lungo tutte le strade di Perugia e dell'Umbria. Si chiama "Truck and bus" ed è la campagna del Network Europeo delle Polizie Stradali "Tispol" in programma dal 25 al 31 luglio 21.07.2016 - Controlli a tappeto lungo tutte le strade di Perugia e dell'Umbria. Si chiama “Truck and bus” ed è la campagna del Network Europeo delle Polizie Stradali “Tispol” in programma dal 25 al 31 luglio. “Lo scopo della campagna “Truck and Bus” – spiega la Stradale in una nota - , è di operare un’intensificazione dei controlli, effettuati dalle Polizie Stradali di tutta Europa, dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci, degli autobus e dei veicoli destinati al trasporto di merci pericolose, sia d’immatricolazione nazionale sia straniera”. E ancora: “Durante le giornate di controlli, gli agenti della Polstrada procederanno alla verifica dello stato psicofisico dei conducenti, il rispetto dei limiti di velocità, il rispetto della normativa Adr sul trasporto delle merci pericolose e tutte le altre prescrizioni sull’autotrasporto previste dalla normativa nazionale e comunitaria”. Fonte della notizia: http://www.perugiatoday.it/cronaca/controlli-polizia-stradale-umbria.html Lascia bimbo in auto sotto il sole Piccolo di due anni sta bene, in osservazione in pediatria FORLI', 21 LUG - Ha lasciato il figlio di soli due anni chiuso in auto sotto il sole, con la sola precauzione di lasciare i finestrini leggermente aperti. Un operaio di 43 anni, residente a Ravenna, è stato denunciato dai carabinieri di Forlì per abbandono di minore. L'uomo, ieri alle 11.30, è andato a Forlì per sbrigare alcune faccende. Accortosi che il figlio si era addormentato ha deciso di lasciarlo in auto. Verso le 13 una passante ha notato il piccolo chiuso in auto che piangeva. Con l'aiuto di altri passanti si è tentato inutilmente di aprire le portiere della vettura, mentre il bimbo, visibilmente provato dal caldo e data la tenera età, non riusciva ad aprire lo sportello. Mentre arrivavano 118 e vigili del fuoco è comparso il genitore, il quale ha liberato il bambino che, nonostante fortemente accaldato, appariva vigile ed in buone condizioni complessive. Tuttavia il piccolo è stato accompagnato al pronto soccorso e trattenuto in osservazione in pediatria. Fonte della notizia: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/07/21/lascia-bimbo-in-auto-sotto-il-sole_07a4d194-cbaa-4dc8-b8b4-b4a3ac07fe38.html Morto in bici in via del Levante: imputato il responsabile del cantiere stradale Livorno, secondo l’accusa Lando Cafaggi rimase incastrato nella rete lungo via del Levante prima di essere investito da un camion di Federico Lazzotti LIVORNO 20.07.2016 - Secondo la perizia della Procura la dinamica dell’incidente mortale nel quale il 30 gennaio del 2013 ha perso la vita Lando Cafaggi, 69 anni, è chiarissima: mentre il pensionato tornava a casa in sella alla sua bicicletta è rimasto incastrato nella rete di

recinzione che allora costeggiava il cavalcavia via del Levante e che invece di essere fissata invadeva la strada. Quello che è avvenuto dopo: la caduta e l’urto con il camion che lo seguiva è stata una conseguenza tragica della cattiva gestione del cantiere. È questo il cardine dell’accusa che ha portato il giudice per le indagini preliminari Beatrice Dani a rinviare a giudizio con l’accusa di morte in conseguenza di altro reato Fabrizio Marconi, 55 anni, presidente del consiglio di amministrazione della società “Cooperativa la Variante”. Martedì 19 luglio davanti al giudice Carlo Cardi si è svolta la seconda udienza del processo nella quale sono stati ascoltati i tre agenti della polizia municipale che intorno alle 13 iniziarono i rilievi sul luogo dell’incidente. Non si è invece presentato, per un problema di notifiche, il conducente del camion che ha investito il ciclista (indagato in un primo momento, la sua posizione è stata poi archiviata). Al centro del processo, le condizioni di sicurezza a tutela non solo della vittima ma di tutta la popolazione che in quella circostanza non sarebbero state rispettate. In particolare - secondo l’accusa - il presidente della cooperativa, difeso dall’avvocato Laura Formichini, avrebbe omesso di accertarsi che la rete che delimitava il cantiere non presentasse lacerazioni oppure invadesse - come invece sostiene l’accusa - la carreggiata. È possibile - ma si tratta di una supposizione - nei giorni precedenti all’incidente - il forte vento abbia strappato parte della rete. A questo punto il presidente della cooperativa avrebbe omesso di dare disposizioni affinché venisse effettuato un controllo più frequente delle condizioni della rete o, ancora meglio, facendola sostituire con una rete elettrosaldata che non è soggetta al rischio di strappi, proprio a causa del maltempo. E dire che la vittima era un appassionato ed esperto di bicicletta. «Pedalava da quando aveva 17 anni», racconta chi lo conosceva. Cafaggi, il giorno della tragedia, stava tornando a casa, in via Cimabue, dopo un giro in bici e stava percorrendo il cavalcavia del Levante, dalla rotonda dei vigili del fuoco in direzione Salviano. Nato a Santa Fiora, il sessanta da anni ormai viveva in città. E viveva con la moglie Elsa nella zona della Leccia. I familiari della vittima si sono affidati agli avvocati Angela Galli e Mario Galdieri costituendosi parte civile nel procedimento. Negli anni non aveva mai abbandonato la bici e aveva anche un gruppo di amici cicloamatori con cui faceva vari giri in collina. «Era una persona ottimista e sempre allegra, non portava mai rancore: dopo 5 minuti gli passava tutto - lo descriveva la figlia Debora all’indomani della tragedia - Era pieno di vita e coltivava tanti hobby. Ultimamente torniva il legno e faceva penne e vasi: oggetti bellissimi». Il giudice al termine dell’udienza ha rinviato il processo al prossimo 9 settembre quando saranno ascoltati gli ultimi testimoni, a cominciare dal conducente del camion che ha investito il ciclista e che avrebbe assistito all’incidente che ha causato la caduta. Fonte della notizia: http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2016/07/20/news/morte-in-bici-via-del-levante-imputato-il-responsabile-del-cantiere-stradale-1.13847256?refresh_ce SCRIVONO DI NOI Isernia, fermata auto taroccata: fuori Ferrari, dentro Peugeot

21.07.2016 - La carrozzeria somiglia a quella di Ferrari F430 ma "gli organi interni" quelli di una Peugeot. La Polstrada di Isernia ha sequestrato l'auto taroccata sulla Statale 85. Una copia piuttosto maldestra perché la Ferrari nella sua lunga storia non solo non ha mai prodotto limousine, ma nemmeno vetture a quattro porte. La strana macchina sfrecciava nel tratto tra Isernia e Venafro quando è stata bloccata ed è poi stata mostrata ai giornalisti durante una conferenza stampa in Questura. La 'Ferrari' viaggiava con una targa prova quando una pattuglia della Stradale gli ha intimato l'alt per un controllo. Alla guida un dipendente di una ditta campana per il noleggio di auto. L'uomo non ha saputo dare molte spiegazioni ai poliziotti su alcune stranezze relative al motore e a tutti gli altri elementi dell'auto. Da qui il sequestro della "Ferrari" e l'apertura di un'indagine a carico della ditta e una denuncia per importazione illegale di prodotto alterato. Fonte della notizia: http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2016/07/21/foto/isernia_sequestro_auto_tarrocata_fuori_ferrari_dentro_peugeot-144563843/1/ Denunciati per furto i ladri, la loro auto è stata sequestrata Massa: tre malviventi che depredavano camper bloccati dalla polizia stradale MASSA 21.07.2016 – La Polizia Stradale ha neutralizzato tre persone che facevano parte di una banda specializzata nei furti su camper parcheggiati, durante la notte, nelle aree di sosta autostradali. Il fermo dei malfattori non è stato casuale. Il fenomeno era monitorato dagli equipaggi del Compartimento Polstrada della Toscana, tanto che i poliziotti della Sottosezione di Pontremoli erano sulle tracce dei malviventi, dopo un primo furto commesso un mese fa a Tugo Ovest, sull’A/15. Ma avevano un solo indizio: una Panda grigia, registrata dalle telecamere di sorveglianza che avevano ripreso la scena del crimine. Gli investigatori sono riusciti a risalire alla targa del veicolo, noleggiato da un cittadino bosniaco a Genova. Gli agenti hanno stretto la morsa dei controlli sull’A/15 e in località Pontremoli, presso la stessa area di servizio, un camionista ha scorto nell’oscurità due uomini che, convinti di passare inosservati, si aggiravano tra i camper in sosta e smanettavano sulle serrature delle portiere. Il camionista ha chiesto aiuto al gestore del bar che ha allertato la centrale operativa della Polstrada. I ladri nel frattempo avevano già forzato un camper, ma all’interno c’era una famiglia di Milano di quattro persone, che dormivano. Hanno quindi rinunciato al colpo e sono saliti su una Mercedes con targa straniera, ove alla guida li attendeva un complice. L’allarme è rimbalzato a tutte le pattuglie della Polizia Stradale e un equipaggio della Sottosezione di Viareggio ha fermato la Mercedes prima del casello di Sarzana (SP), impedendole di immettersi sull’autostrada per Genova. A bordo c’erano due bosniaci e un italiano, di origine slava, riconosciuti dal camionista che aveva dato l’allarme. I poliziotti hanno denunciato per furto i ladri, sequestrando l’auto noleggiata a Genova, ove i malviventi sono dovuti tornare a piedi. Gli investigatori di Pontremoli stanno lavorando per completare il difficile puzzle dei furti su camper avvenuti in quel tratto autostradale. Fonte della notizia: http://www.firenzepost.it/2016/07/21/massa-tre-malviventi-che-depredavano-camper-bloccati-dalla-polizia-stradale/ Senza assicurazione e senza patente fermato per due volte in due giorni dalla Polizia, che gli sequestra due furgoni 20.07.2016 - Né i poliziotti e neppure il maldestro conducente dell’autocarro fermato due volte in due giorni dalla Polizia, avrebbero mai pensato che, a distanza di poche ore, le loro strade si sarebbero ancora incontrate. La prima volta gli agenti della Polstrada di Siena, distaccamento di Montepulciano, lo avevano fermato e controllato il 18 luglio nel territorio del comune di Torrita di Siena, mentre viaggiava a bordo di un autocarro della ditta di famiglia, privo di assicurazione e con patente revocata. Dal controllo ne era conseguito, tra l’altro, il sequestro preventivo del mezzo. La seconda volta ieri, 19 luglio, stesso scenario e stesse modalità. A bordo di un altro furgone, sempre dell’azienda di famiglia, senza di assicurazione e ovviamente senza patente, nel territorio del comune di Torrita. Ancora tu?” hanno esclamato i poliziotti,

aggiungendo “Ma non dovevamo vederci più?”. Come la canzone di Battisti, sottofondo per questa scena da film. Ma era tutto vero. Era proprio lui infatti l’uomo, originario di Benevento, di 64 anni, vecchia conoscenza della Polizia di Stato, a cui gli stessi agenti, due notti fa, avevano sequestrato un altro furgone. L'uomo è peraltro già colpito da una misura di prevenzione adottata dal Questore di Siena Piccolotti lo scorso 4 aprile, a causa di precedenti condotte violente contro persone e cose. Oltre al sequestro del secondo furgone, gli investigatori hanno quindi inviato un dossier alla Questura di Siena, in modo da valutare un inasprimento delle misure di prevenzione a suo carico ed evitare che faccia maggiori danni. Chissà se oggi i due poliziotti del Distaccamento di Montepulciano lo incroceranno ancora. Fonte della notizia: http://sienafree.it/torrita-di-siena/82464-senza-assicurazione-e-senza-patente-fermato-per-due-volte-in-due-giorni-dalla-polizia-che-gli-sequestra-due-furgoni NO COMMENT… "Falsa sparatoria allo Zen per avere un premio". Arrestati due poliziotti Ai domiciliari un ispettore e un assistente capo della caserma Lungaro. Scagionato il rom che era stato accusato del raid, è rimasto in carcere per cinquanta giorni di SALVO PALAZZOLO 21.07.2016 - Un poliziotto urla via radio: "Stiamo inseguendo una Hyundai Atos allo Zen 2, ci stanno sparando". La città si riempie di sirene, parte una colossale caccia all’uomo. E mezz’ora dopo viene arrestato un rom, un piccolo ladro di auto. Sedici marzo dell’anno scorso, un pomeriggio concitato. Il giorno di un grosso abbaglio. Quel giovane rimasto in carcere 50 giorni non aveva mai sparato contro gli agenti, perché nessuna sparatoria c’era mai stata. Era tutta una messinscena. E ieri mattina sono finiti agli arresti domiciliari un ispettore e un assistente capo che all’epoca erano in servizio all’armeria della caserma Lungaro. Sono i protagonisti dell’allarme lanciato via radio alla centrale operativa. Si tratta di Francesco Elia, 56 anni, e di Alessandra Salamone, 49. Sono pesanti le accuse che vengono contestate dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Maurizio Bonaccorso: calunnia, simulazione di reato, falso, procurato allarme, danneggiamento. Il gip Maria Pino non ha avuto dubbi sulla ricostruzione. E il giovane rom è stato scagionato definitivamente: quel pomeriggio, aveva appena rubato un’auto e pensava che tutte quelle volanti fossero per lui, ecco perché scappava. Eppure, i segni di una sparatoria sembravano esserci tutti. Una ferita di striscio sul braccio dell’ispettore Elia, un proiettile conficcato sul cofano dell’auto della polizia. Ma sin dall’inizio di tutta questa storia qualche dubbio era sorto al questore Guido Longo. Gli investigatori del commissariato San Lorenzo hanno analizzato le immagini della telecamera sistemata nel parcheggio del centro commerciale “Conca d’oro”, che riprende un tratto di strada fra via Scordia e via San Nicola. E la verità è cominciata ad emergere: alle 18.15, si vede l’auto della polizia che procede ad andatura regolare, e davanti non c’è alcuna Atos che scappa. Da quel punto, ci vogliono trenta secondi per arrivare all’angolo fra via San Nicola e via Rocky Marciano, dove scatta l’allarme via radio. Trenta secondi. E, invece, la comunicazione radio è rimasta registrata nel server della sala operativa alle 18.24. È quel buco di nove minuti ad aver portato ai domiciliari i due poliziotti. La Scientifica ha aggiunto dettagli importanti: il colpo sul cofano della volante sarebbe stato sparato da cinque metri, e non da quaranta, come invece aveva raccontato l’ispettore. Le indagini della squadra mobile, diretta da Rodolfo Ruperti, hanno completato il quadro. Nei mesi scorsi, Elia ha presentato un’istanza al ministero dell’Interno: chiedeva di essere riconosciuto "vittima del dovere", chiedeva anche un "equo indennizzo" per "causa di servizio". Una brutta storia. Fonte della notizia: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/07/21/news/la_sparatoria_allo_zen_fu_inventata_arrestati_due_poliziotti-144461925/ PIRATERIA STRADALE Dopo l’incidente spostano l’auto a spinta: denunciati

Sacile. Via Francenigo: tamponano e non soccorrono una donna rimasta ferita. Poi spingono la vettura, sostenendo che a guidare era un altro, poi fuggito di Ilaria Purassanta SACILE 20.07.2016 - Spingono via a mano l’auto dopo l’incidente, un tamponamento a catena con una giovane ferita, portando la Fiat Marea in un parcheggio defilato poco distante. I carabinieri del Radiomobile di Sacile, intervenuti per i rilievi in via Francenigo alle 23.20 di lunedì, se ne avvedono. E i due occupanti della Fiat Marea, C.I.B. e C.T., entrambi cittadini romeni residenti a Gaiarine, vengono denunciati per omissione di soccorso e favoreggiamento personale. A inchiodarli i puntuali accertamenti condotti dal maresciallo Bernardo Muratori, comandante del Radiomobile. All’arrivo della pattuglia, infatti, in via Francenigo c’erano solo due auto: una Citroen C2, condotta da Z.M., giovane rimasta ferita con 25 giorni di prognosi e un Renault Traffic. Dalla ricostruzione dei carabinieri, la Fiat Marea ha tamponato la C2 che a sua volta è stata spinta contro il furgone. I carabinieri hanno proceduto a identificare gli occupanti del terzo veicolo, che aveva provocato l’incidente. I due romeni, ubriachi e con fare arrogante, hanno riferito che al volante della Fiat Marea ci sarebbe stato uno sconosciuto, che era già scappato. Sin dall’inizio la loro versione dei fatti è apparsa di dubbia credibilità, visto che la loro unica preoccupazione era stata quella di spostare il mezzo per intralciare i rilievi dell’incidente e impedire l’identificazione del conducente. Se non avessero compromesso gli accertamenti, i militari dell’Arma avrebbero potuto sottoporre all’alcoltest il guidatore misterioso. Da qui la denuncia di favoreggiamento. Allontanandosi dal luogo del sinistro, poi, non hanno prestato soccorso alla giovane ferita: questo ha implicato la denuncia per omissione di soccorso. Fonte della notizia: http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2016/07/20/news/dopo-l-incidente-spostano-l-auto-a-mano-denunciati-1.13845246 VIOLENZA STRADALE Picchia un’altra ragazza per un parcheggio a San Giovanni e fugge Una 28 enne ha afferrato una 32 enne per i capelli, sferrando calci e pugni molto violenti. di Simone Ricci 21.07.2016 - Quella che sembrava una normale lite per un parcheggio a piazza San Giovanni si è trasformata in un’aggressione vera e propria. Come riferito dal Corriere della Sera, una 32 enne è finita al pronto soccorso dopo che una 28 enne l’ha colpita con calci e pugni. Ad aggravare la situazione c’è il fatto che alla scena hanno assistito anche due agenti della Polizia Locale di Roma Capitale. Secondo il racconto della vittima, si trovava in zona per cercare un parcheggio e poco prima di fare manovra ha risposto al cellulare. Subito dopo si è ritrovata uno scooter parcheggiato dietro e che le impediva di muoversi. La 32 enne ha cercato la proprietaria, la 28 enne per l’appunto, e le ha chiesto se potesse spostarlo. L’altra ragazza è stata molto volgare e se n’è andata, a quel punto l’automobilista ha iniziato a suonare il clacson in quanto aveva molta fretta. Un ragazzo si è offerto di spostare il motorino, ma la 28 enne è tornata all’improvviso e ha preso la donna per i capelli, insultandola e spuntandole in faccia. Oltre ai calci e ai pugni, è stata investita da una ruota sul piede. I due vigili hanno spiegato di non essere intervenuti perchè il caso non era di loro competenza. La responsabile dell’aggressione è fuggita, ma due turisti spagnoli sono riusciti a prendere il suo numero di targa: la vittima ha denunciato tutto ai Carabinieri, inclusa l’eventuale omissione di soccorso. Fonte della notizia: http://newsgo.it/2016/07/san-giovanni-picchiata-da-unaltra-ragazza-per-un-parcheggio-e-fugge/ CONTROMANO Ai domiciliari era fuori in moto e guidava contromano in città. Un arresto a Cosenza

La squadra volante della Questura di Cosenza, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale Ordinario – Sezione Penale di Cosenza. COSENZA 21.07.2016 – La polizia ha arrestato ieri pomeriggio un pluripregiudicato di 23 anni, Francesco Noblea, per evasione degli arresti domiciliari, misura cautelare a cui era sottoposto in esecuzione ad ordinanza già emessa nel dicembre del 2015 dal GIP presso il Tribunale Catanzaro. Una volante, in servizio di controllo del territorio, transitando in questa Piazza dei Valdesi ha notato una persona che, a bordo di un motoveicolo, contro mano stava percorrendo via Lungo Crati. Inevitabilmente avvicinatosi, vista la direttrice di marcia, alla pattuglia della Polizia di Stato, il conducente è stato subito riconosciuto. Francesco Noblea, alla guida del mezzo con aria di sfida però, si è avvicinato alla pattuglia e dopo aver detto “Buongiorno” agli agenti ha tentato di darsi alla fuga. Immediatamente inseguito, dopo un rocambolesco inseguimento, Noblea è stato bloccato ed arrestato e accompagnato presso la Casa Circondariale di Cosenza. Fonte della notizia: http://www.quicosenza.it/news/le-notizie-dell-area-urbana-di-cosenza/cosenza/100920-arrestatonoblea-csoenza Corsa in auto e contromano. Arrestato 44enne dalle Volanti 21.07.2016 - I poliziotti delle Volanti lo hanno bloccato in via Vittorio Veneto, imboccata a velocità e in contromano. La folle corsa si è conclusa con l’immediato arresto per resistenza a pubblico ufficiale di Massimo Famà D’Assisi, 44 anni, messinese, pregiudicato. L’uomo era stato invitato a fermarsi per un controllo in via Acireale. Ha invece ingranato la marcia e accelerato lanciandosi in una folle corsa lungo via Fermi e via Bonino. Lampeggiante e sirena non sono serviti in alcun modo a far desistere il 44enne che ha ignorato semafori e sensi vietati. Incurante di quanti erano in strada in ora di punta – mezzogiorno – ha più volte sfrecciato lungo la linea ferrata sino ad sterzare bruscamente in via Bonsignore e procedendo poi lungo via Gazzi e via Catania. Sottoposto agli arresti domiciliari, sarà giudicato domani con rito direttissimo. Fonte della notizia: http://www.amnotiziemessina.it/2016/07/21/corsa-in-auto-e-contromano-arrestato-44enne-dalle-volanti/ INCIDENTI STRADALI Impatto mortale contro spartitraffico Centauro di 42 anni perde la vita 21.07.2016 - Brutto incidente lungo la Circonvallazione, all'altezza del quartiere Nesima. Non c'è stato nulla da fare. Gravissime le ferite riportate alla testa. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e la polizia per effettuare i rilievi di rito. La dinamica del sinistro è sotto investigazione delle forze dell'ordine. Un catanese di 42 anni, Giuseppe Di Giovanni, di Motta Sant'Anastasia, ha perso la vita alla guida del suo scooter, uno Yamaha modello T Max. Il traffico ha subito dei rallentamenti, anche a causa dei tanti curiosi che si sono radunati sul luogo dell'incidente. Fonte della notizia: http://road2sportnews.com/2016/07/21/impatto-mortale-contro-spartitraffico-centauro-di-42-anni.html Incidente nel Brindisino, coinvolta una famiglia: gravi mamma e figlio Una Mercedes ML350 si è scontrata con una bisarca carica di veicoli. A bordo c'era una famiglia composta da 4 persone MESAGNE 21.07.2016 - Grave incidente intorno alle 11 di oggi sulla circonvallazione di Mesagne nel tratto che conduce a San Donaci. Come ricostruito da BrindisiReport, una Mercedes ML350 si è scontrata con una bisarca carica di veicoli: a bordo dell'auto c’era una

famiglia composta da 4 persone di Campi Salentina, paese della provincia di Lecce. Un bambino di 10 anni e la sua mamma sono i feriti più gravi, sono stati portati in ospedale con diverse fratture e contusioni, il bambino avrebbe riportato ferite alla testa. Sul posto sono state inviate due ambulanze del 118. Illeso il papà e l’altro figlio che sono rimasti sul posto. La Mercedes in seguito all’urto è finita nelle campagne circostanti, si è distrutta nella parte anteriore, sono scoppiati gli airbag. Danni anche ad alcune auto trasportate dalla bisarca. Le cause che hanno provocato l’incidente sono al vaglio degli agenti della Polizia di locale di Mesagne. Alle operazioni di soccorso ha partecipato anche una Squadra del boschivo dei vigili del fuoco di Brindisi che in quel momento si trovava in zona. Il tratto di circonvallazione interessato dall'incidente ha subito rallentamenti di traffico. Fonte della notizia: http://www.today.it/citta/incidente-a-mesagne-brindisi-oggi-21-luglio-2016.html Incidente stradale a Sant'Anastasia: feriti gravemente due centauri Lo scontro tra uno scooter e un'auto è avvenuto sulla statale 268 21.07.2016 - Un grave incidente si è verificato a Sant’Anastasia sulla statale 268, che ha visto coinvolto uno scooter che si è scontrato con un'automobile. I due ventenni, come riporta Teleclub Italia, verserebbero in gravi condizioni di salute, nonostante l'intervento sul posto del 118. I giovani sono stati ricoverati al pronto soccorso dell'ospedale Loreto Mare, dove sono tenuti in stretta osservazione. Fonte della notizia: http://www.napolitoday.it/cronaca/feriti-scooter-sant-anastasia.html Incidente in autostrada ad Alseno, centauro ferito a Le Mose 21.07.2016 - Poco prima della mezzanotte del 21 luglio un incidente si è verificato lungo l'autostrada A1 tra Fiorenzuola e Fidenza, al confine delle province di Piacenza e Parma. In quel tratto sono in corso alcuni lavori. Un tamponamento tra due veicoli con un ferito grave, sul posto sono giunte le ambulanze della Pubblica Valdarda. Traffico difficoltoso per consentire le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza. Sempre intorno alla mezzanotte scontro sulla Caorsana a Piacenza nei pressi del cimitero, coinvolte un'auto e una moto. Trasportato all'ospedale il centauro rimasto ferito. Fonte della notizia: http://www.piacenzasera.it/app/document-detail.jsp;?id_prodotto=70231 LANCIO SASSI Lanciavano pietre sulle auto in transito, 3 minoreni presi a Motta dai carabinieri Fortunatamente i danni hanno interessato solo i mezzi, di cui tre danneggiati nella sola serata di ieri, e non i conducenti 21.07.2016 - Da alcuni giorni degli automobilisti avevano segnalato ai Carabinieri che un gruppo di persone lanciava sassi alle auto in transito lungo la Strada Provinciale 13, a Motta Sant'Anastasia. I militari hanno avviato immediatamente una indagine che ha permesso di individuare tre ragazzi di età compresa tra i 16 e i 17 anni, denunciandoli per "danneggiamento in concorso e getto pericoloso di cose in concorso". I piccoli teppisti si nascondevano in una struttura abbandonata posta in prossimità della strada. Fortunatamente i danni hanno interessato solo i mezzi, di cui tre danneggiati nella sola serata di ieri, e non i conducenti. Fonte della notizia: http://www.cataniatoday.it/cronaca/lancio-pietre-auto-motta-minorenni-21-luglio-2016.html MORTI VERDI

Monte San Giusto - Si scontra con un trattore, centauro perde la vita MONTE SAN GIUSTO 21.07.2016 - Tragico schianto in mattinata. Poco prima delle 9, lungo la strada che da Corridonia conduce a Monte San Giusto, uno scooter si è scontrato con un trattore. L’impatto è avvenuto all’altezza di Fosse Ronne. Per il centauro lo schianto è risultato fatale. Subito è stato dato l’allarme e l’elisoccorso è decollato dal Torrette di Ancona. Ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto, per i rilievi di rito e accertare eventuali responsabilità, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Corridonia. Fonte della notizia: http://www.veratv.it/notizia/2016/07/21/0066468/Monte-San-Giusto---Si-scontra-con-un-trattore,-centauro-perde-la-vita.aspx Trovato morto nei campi vicino al suo trattore E' stato trovato morto, a fianco del trattore, nei campi di Crocetta di Badia Polesine. Sul corpo, almeno a una prima valutazione, nessun segno di violenza o traumi che possano fare pensare a un infortunio sul lavoro o una causa violenta. Si pensa a un malore, visti anche alcuni problemi di cuore dei quali l'82enne secondo le prime ricostruzioni soffriva BADIA POLESINE (RO) 21.07.2016 - Non c'è stato nulla da fare, nonostante l'immediato intervento del personale del Suem di Rovigo, accorso a Crocetta, frazione di Badia Polesine, verso le 7.30 della mattinata di giovedì 21 luglio. Un 82enne era stato trovato a terra, esanime, vicino al suo trattore. Il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'anziano, senza che da un primo esame del corpo emergesse alcun segno di trauma che possa fare pensare a un infortunio sul lavoro. Anche lo stato del mezzo agricolo non ha dato adito a ipotesi di incidenti o simili. Visto l'orario, decisamente mattutino, appare anche da escludere che ci possa essere stata una influenza determinante delle alte temperature di questi giorni nella morte improvvisa dell'anziano. Si pensa a un malore, facilitato anche da precedenti problemi di cuore che l'anziano avrebbe accusato. L'accaduto è stato segnalato alla Procura che avrà ora facoltà di disporre tutti gli accertamenti e approfondimenti del caso, per quanto appaia piuttosto acclarata la causa naturale della morte. Restano da fissare i funerali. Fonte della notizia: http://www.rovigooggi.it/articolo/2016-07-21/trovato-morto-nei-campi-vicino-al-suo-trattore/ SBIRRI PIKKIATI Ubriaco aggredisce passanti e poliziotti: nuovi guai per il romeno che morse un cane Gli agenti dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico lo hanno bloccato in via Roma. Il 35enne prima ha colpito una saracinesca e un palo, tentando di scardinarli, poi stava per gettarsi su una donna che aveva in braccio un bambino 20.07.2016 - Lo scorso nove luglio ha cercato di affogare un cucciolo di cane per poi strappargli la punta delle orecchie a morsi ed era scattato l'arresto (anche se non era stata applicata alcuna misura cautelare perchè incensurato ndr), oggi Calin Vasile, romeno di 35 anni, è stato nuovamente arrestato. Deve rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I poliziotti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, durante un servizio di controllo del territorio in via Roma, lo hanno notato mentre colpiva ripetutamente una saracinesca e un palo, tentando di scardinarli. Vasile, che era a dorso nudo, stava per lanciarsi su una passante che aveva in braccio un bambino quando è stato bloccato. Il romeno non ha gradito l'intervento dei poliziotti e ha iniziato a colpirli con calci e pugni. Una volta immobilizzato, è stato condotto presso gli uffici della questura per gli accertamenti di rito e, successivamente, presso un ospedale cittadino dove si è verificato il suo stato di ebbrezza. Fonte della notizia: http://www.palermotoday.it/cronaca/via-roma-poliziotti-aggrediti-uomo-morde-cane.html