SUBCULTUREGIOVANILI Dott. Enrico Ponzoni. Cultura giovanile Il modo che una parte minoritaria di...
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SUBCULTURSUBCULTUREE
GIOVANILIGIOVANILIDott. Enrico PonzoniDott. Enrico Ponzoni
Cultura giovanileCultura giovanile
Il modo che una parte minoritaria di giovani e adolescenti sceglie per differenziarsi dalla cultura generale della società in cui vivono. Per questo motivo, in sociologia e antropologia tale atteggiamento viene definito subcultura
Gruppo di persone o di appartenenti ad un determinato segmento sociale che si differenzia da una più larga cultura di cui fa parte per stili di vita, credenze e/o visione del mondo. Ogni subcultura è espressione di particolari conoscenze, pratiche o preferenze e a volte è definita nell'ambito di una classe sociale, di una minoranza o di un'organizzazione
SubculturaSubcultura
EtàEtàEtniaEtnia
Credo religiosoCredo religiosoCredo politicoCredo politico
I membri di una subcultura a volte si differenziano dal resto della società con uno stile di vita e un modo di vestire simbolici e alternativi a quelli dominanti. Le varie subculture si differenziano enormemente tra di loro. Lo studio delle subculture consiste nello studio dei simbolismi collegati a queste forme di espressione esteriore e nello studio di come queste vengano percepite dai membri della società dominante. Spesso è difficile identificare una subcultura a causa del fatto che il suo stile è stato assorbito dalla cultura di massa per scopi commerciali.
Più diffusamente dagli Stati Uniti, grazie anche alle innovazioni nel campo della comunicazione.
ProvenienzaProvenienza
InternetInternet
MTVMTV
Le culture giovanili fanno uso di particolari stereotipi.
MusicaMusicaVestiarioVestiarioRelazioniRelazioni
Stili di vitaStili di vita
Le culture giovanili sono sempre in evoluzione.
GABBERGABBER
Il termine è nato in Olanda e deriva dalla parola yiddish khaverkhaver, che significa "amico". Altri fanno derivare la parola dall’inglese colloquiale gabbergabber, ossia "casinista”.Il movimento gabber in Italia cominciò nel ‘94, grazie a DJs (es. Lancinhouse) che portarono la subcultura a conoscenza dei frequentatori delle discoteche, con serate nel locale Number One di Cortefranca (BS).
Lo stile estetico nasce da una mixture tra lo stile ultras-hooligans dei sobborghi di Rotterdam, moda rave e abbigliamente sportivo.
Capelli: Testa rasata Varianti: Spazzola o lati della testa rasati con capelli ingellati all'indietro (tipico della zona di Rotterdam)
’’94-’9794-’97• Australian• Cavello• Fila• Sergio Tacchini• Oxbow• Kappa• Adidas• Nike air (classic)• Merchandise labels• Abb. sportivo da tennis
’’98-’02 98-’02 • Lonsdale
• Fred Perry• Ben Sherman
• Pitbull• Getta Grip
• Dr. Marten’s• Bretelle
• Abb. skinhead
AbbigliamentoAbbigliamento
MusicaMusicaL’hardcore è un genere musicale derivato dalla techno. Nasce a Rotterdam, e si distingue per le sonorità potenti e aggressive. Caratteristica principale è l'uso di una drum machine con un distorsore. L'hardcore old school dell'inizio e la metà dei ‘90 aveva poco più di 130 bpm ed era molto più morbida di quella attuale. Il ritmo della tipica musica hardcore moderna parte da circa 180 bpm in avanti (salvo alcune eccezioni).L'hardcore da discoteca non va confuso con la musica di corrente punk, detta hardcore punk.
Non si può dire che l'appartenenza alla
subcultura gabber implichi necessariamente l'assunzione di stupefacenti.
La cultura gabber venne demonizzata dai mass media a causa della commercializzazione del genere musicale e dalla sempre più comune contaminazione del suono, che portarono masse di giovani ad avvicinarsi al movimento pur non seguendo alcuno dei dettami della cultura gabber.
Tuttavia nei rave party e nelle discoteche si assumono spesso speed, ecstasy e anfetamine.
Questo provocò l'abbandono da parte dei gabber più moderati, lasciando i più estremisti, e alimentando così l'associazione tra musica Hardcore ed i movimenti di estrema destra.
Droghe & IdeologiaDroghe & Ideologia
ULTRASULTRAS
Ultras = “ultra-royaliste” Ultras = “ultra-royaliste” (fr.)
Tifoso organizzato di una determinata società sportiva
forte senso di appartenenza al proprio gruppo
impegno quotidiano nel sostenere la propria squadra
Collocazione nello stadio: curva o gradinata
Anni ’50Anni ’50Primi tifosi di squadre di calcio iniziano a riunirsi in gruppo
(Torino, Milano, Genova)
Anni ’60Anni ’60Sviluppo delle strutture aggregative
Nome simbolico e striscioneCoreografie (inni, bandiere, coriandoli, fumogeni)
Competizione
Anni ’70Anni ’70Fortemente influenzati dal clima politico e dalle tensioni sociali
(cori, striscioni, abbigliamento paramilitare, simbologia)
Anni ’80Anni ’80Espansione del modello italiano in Europa
(Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Slovenia, Croazia, Serbia)
Anni ’90Anni ’90Modello ultras: Irlanda, Scozia, Olanda, Germania, Canada, U.S.A., Australia
Risse (coltelli, razzi) e atti vandaliciImpegno delle forze di polizia
Anni ’90Anni ’90Aggravamento della violenza
Primo omicidio (1995, Genoa – Milan)Documento contro le armi da taglio
OggiOggiSedi, siti web, libri, riviste autoprodotte
No al calcio moderno (pay-tv)Inasprimento delle norme anti-violenza (D.A.SPO.)
No striscioni senza autorizzazioneNo fumogeni e petardi
Biglietti nominaliD.A.SPO. preventiva
Norme repressive
Cultura ultrasCultura ultras
Rivalità, astio, violenza
Campanilismo
Ideologia politica
Gemellaggio
DestraDestra - Lazio, Juventus, Hellas Verona, Inter, Varese, Siracusa, Reggina, Palermo, Ascoli, Treviso, Padova, Catania
SinistraSinistra - Livorno, Cosenza, Carrarese, Casertana, Ternana, Savona, Empoli, Milan, Roma, Virtus Verona
Ultras Ultras vsvs Hooligans Hooligans
Organizzazione(gerarchia, compiti, incarichi)
Coreografie(sciarpate, bandiere a due aste)
Autofinanziamento, collette, merchandising(berretti, bandiere, spille, magliette)
Lanciacori o capo curva(megafoni, tamburi)
Tifoseria maschile e femminile
Possibilità di amicizia con altre squadre
Spontaneismo(leader)
Tifoseria maschile
Ogni altra squadra è un nemico
SKINHEADSKINHEAD
Skinhead Skinhead = Testa rasataTesta rasata
Gran Bretagna, 1969
Connotazioni estetiche, iconografiche ed ideologiche
generi musicali abbigliamento comportamenti beni di consumo
Anni ‘70
politicizzazione frammentazione
Mod (Mod (ModernistModernist))
InglesiBianchiProletariMusica neraVespa, Lambretta
Rude BoyRude Boy
Immigrati (o loro figli)GiamaicaProletari
Scontri con poliziaAlcol, marijuana
+
Primi metà ‘70Primi metà ‘70
Appartenenza di classe
Fiero patriottismo
Maschilismo, sciovinismo
Orientamento conservatore (a volte)
Seconda metà ‘70Seconda metà ‘70
estrema sinistra apolitici estrema destra
SkaRocksteady
Reggae
Punk rockOi!
OriginalS.H.A.R.P. (Skin Heads Against Racial Prejudice)
R.A.S.H. (Red & Anarchist Skin Heads)
Skins88 – Boneheads
G.A.S.H.(Gay Aryan Skin Heads)
E.G.S.A.(European Gay Skinheads Association)
IIDDEEOOLLOOGGIIAA
Italia, 1980-1989
TorinoMilano
Genova Roma
Bologna
ToscanaVeneto
1985-1990 Campanilismo calcistico
Lombardia, Veneto Forte presenza dell’estrema destra
Mass media Stigmatizzano l’intero movimento
S.H.A.R.P. Sviluppo (centri sociali)
Anni ‘90
Testa rasata: il taglio viene dagli hard mod che adottarono un taglio piu corto rispetto agli original mod perché più adatto al lavoro nella classe operaia. Le skinhead girls (skingirls) adottano invece il cosiddetto taglio Chelsea: quasi interamente corto (a "spazzola"), con la frangia sulla parte anteriore e lunghe ciocche nella parte posteriore ed ai lati.
Bretelle: ereditate dai rude boy giamaicani emigrati in Inghilterra, di vari colori, a volte portate pendenti per metterle in evidenza. I rude boy inclusero le bretelle nel loro abbigliamento allo scopo di imitare il vestiario dei gangster mafiosi dei film americani.
AbbigliamentoAbbigliamento
Ben Sherman: camicia a scacchi a mezze maniche, era parte dell'abbigliamento dei mods, e venne tramandata agli skins. Sherman era di origine ebraica.
Fred Perry: polo usata dai mods e successivamente ripresa dagli skins. Oggi è un marchio prestigioso e costoso, ma un tempo era usato come indumento da lavoro. Perry era il più grande tennista d'oltremanica, anch’egli d'origine ebraica.
Lonsdale: è stata la prima palestra a Londra accessibile ai ragazzi di colore. I capi più usati, come le felpe e la giacca di tipo harrington, sono stati adottati dagli skins di tutto il mondo. Anche questi capi furono tramandati dai mods.
Anfibi (o boots): scarponi tipici della classe operaia britannica che gli skins usavano per il lavoro e per l'abbigliamento quotidiano, solitamente Dr. Martens o Solovair.A volte vengono sostituiti i lacci neri con lacci rossi, bianchi o gialli.
Scarpe da calcetto: l'indumento è stato ammesso nel vestiario "ufficiale" solo di recente, da alternare agli anfibi. Vengono usati modelli Adidas, Puma, spesso neri con strisce bianche. Le scarpe da calcetto vennero riprese per simboleggiare la forte passione degli skins per il gioco del calcio.
Bomber: giubbotto originariamente in uso tra gli aviatori inglesi, ereditato dai mods.
Blue jeans: pantaloni adatti al lavoro, solitamente vengono usati modelli attillati firmati Levi’s (501), o modelli a chiazze più chiare. Caratteristica comune, è quella di ripiegare i pantaloni per evidenziare gli anfibi o le scarpe da calcetto.
Coppola: questo tipo di cappello era usato soprattutto dagli skins original. Anche questo indumento, come le bretelle, venne tramandato dalla cultura rude boy. Questi inclusero la coppola nel loro allo scopo di imitare il vestiario dei gangster mafiosi. Questo cappello è infatti di origine siciliana e viene difficilmente usato dagli skins neonazisti, ma soprattutto dagli original o da coloro che sono più vicini alla musica giamaicana.
Ragnatela tatuata sul gomito: il tatuaggio della tela sta ad indicare appartenenza e fedeltà allo stile. La leggenda narra che l'idea sia nata nei pub ai disoccupati inglesi tra i quali era diffuso il modo di dire "ci cresceranno le ragnatele addosso" a causa della disoccupazione. Secondo altre fonti, la tesi più improbabile secondo il quale ogni "giro di tela" simboleggerebbe un anno di carcere.
Rondine tatuata: significa libertà e fu ereditata dai galeotti e marinai inglesi.
PUNKPUNK
Punk = “di scarsa qualità”, “da due soldi”Punk = “di scarsa qualità”, “da due soldi”
Gran Bretagna, U.S.A., 1975
Influenza culturale
musica letteratura arti visive moda
U.S.A.
Gran Bretagna
U.S.A.RamonesDead BoysHeartbreakersVoivods
Sex PistolsClashShame 69DamnedGeneration XThe Jam
Minor threat
IdeologiaIdeologia
rifiuto per qualsiasi forma di controllo (sociale, politico, religioso)
Punk 77Punk 77 Street punkStreet punk Nazi punkNazi punk Anarcho punkAnarcho punk Straight edgeStraight edgeFine anni ‘70
Nazismo
Primi anni ’80
No tabaccoNo alcol
No drogheNo sesso occ.
1977-1979
ApoliticismoAnarchismoChaosSex PistolsHardcore punk
Fine anni ‘70
AnarchismoPacifismo
AnimalismoFemmismo
VegetarismoAnticapitalismo
Vestiti neri
Fine anni ’70
ApoliticismoAnarchismoComunismo
NazismoGiubbe di pelle
BorchieCreste
ItaliaItalia
Primi anni ’80, Milano
Punk non ideologicoPunk non ideologico Punk ideologicoPunk ideologico Punk nichilistaPunk nichilista
SkiantosHitler SS Tampax
Kandeggina Gang
Mercenary God
Bloody RiotKlaxon
Traumatic Wretched
Nabat
Nerorgasmo
Attualmente = in voga il filone non ideologico (Punkreas, Pornoriviste, Derozer)
- Spille, borchie, braccialetti di pelle
- Creste, tagli corti asimmetrici o capelli lunghi
- Anfibi, Converse, Vans o scarpe grandi da skater
- Piercing, spille da balia usate come orecchini
- Catene al collo con un lucchetto.
- Giubbotti, jeans personalizzati, t-shirts o felpe con cappuccio,jeans attillati e spesso strappati e usurati, o jeans larghi da skater
AbbigliamentoAbbigliamento
HIP-HOPHIP-HOP
Comunità afroamericane e latine del Bronx (NY – U.S.A.), inizi degli anni 1970
Hip HopHip Hop
Block Party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e portoricani interagivano suonando, ballando e cantando
Graffiti writing: contribuì a creare un'identità comune in questi giovani che vedevano la città sia come spazio di vita
sia come spazio di espressione
Italia: Jovanotti, Articolo 31, Sangue Misto, Kaos, Sud Sound System, 99 Posse, Frankie HI-NRG, Piotta, Sottotono, Fabri Fibra, Mondo Marcio, Dogo, Neslie, …
1986 - 1993: fenomeno mondiale musica danza abbigliamento design
Elementi della culturaElementi della cultura
MC'ing(o rap)
Afroamericani
DJ'ing
Giamaicani
Writing (o graffiti)
Portoricani
Breakdance
Afroamericani e portoricani
Beatboxing
Afroamericani
L'Mc (Master of Cerimonies) intrattiene il pubblico con il suo rap (espressione ritmica di rime).
Le battles (battaglie) sono competizioni tra due Mc a colpi di rime rap.
il DJ utilizza due giradischi simultaneamente, con un mixer, un amplificatore, altoparlanti, ed altri diversi pezzi . Può così produrre vari giochi (tricks) tra i due album presenti sui giradischi. Il risultato è un suono unico.
Sono un modo per etichettare una crew o una gang. La prima forma di graffiti era un veloce marchio fatto con vernice spray, detto tag . I graffiti si svilupparono artisticamente e cominciarono a definire fortemente l'aspetto delle aree urbane.
Stile dinamico di danza, che iniziò a formarsi nel South Bronx.I danzatori delle feste eseguivano i loro migliori movimenti sui break dei pezzi selezionati dal DJ.
E’ l’imitazione vocale delle percussioni tipiche dell'hip hop. Consente di creare beat, rythm e più in generale melodie utilizzando solo la bocca.
MC
DJ
Writer
Breaker
Beatboxer
Stile di vita Stile di vita
Alla fine degli anni novanta, nel rap si è molto diffuso il "bling bling", incentrato su simboli di ricchezza ed elevazione sociale come denaro, gioielli, auto di lusso ed abiti firmati. Gli artisti undeground l'hanno apertamente criticato come stile di vita materialistico.
I modi di fare di certi artisti non rispecchiano il resto dell'hip hop, e gli effetti dei loro testi sui giovani di questa cultura sono molto dibattuti. Molto spesso i ragazzi adottano la
personalità "gangsta", molto edonista e modaiola, senza essere parte di una gang. Simili comportamenti inducono più volte a comportamenti antisociali, come la persecuzione
del proprio pari, l'avversione alla buona educazione, il rifiuto dell'autorità, e a crimini minori come il vandalismo.
Poiché la musica hip hop pone quasi sempre enfasi all'"ipermascolinità", i suoi testi riflettono per molti atteggiamenti tendenti all'omofobia.
L'hip hop ha un gergo distintivo (yo, flow, phat). Grazie al successo del genere negli ultimi decenni, molte di queste parole sono state assimilate in vari dialetti differenti in
tutto il mondo.
Negli anni recenti l'hip hop ha incontrato con la censura più problemi che il resto della musica, per l'uso di imprecazioni.
Gli elementi fondamentali della moda erano le Puma sneakers slacciate, i berretti Kangol, pesanti gioielli d’oro, e vestiti over-size.
Le marche più utilizzate sono: Cross Color, Karl Kani, Tommy Hilfiger, Fubu, Pelle Pelle, Avirex, Rocawear, J.Lo, Ecko Red, Mecca.
AbbigliamentoAbbigliamento
I colori brillanti dei vestiti riflettono gli elementi cromatici dei graffiti. I pantaloni larghi e le scarpe slacciate sono perfette per gli acrobati della breakdance.
DARKDARK
Gran Bretagna, fine ‘70 – inizio ‘80
OriginiOrigini
Gothic rock Letteratura gotica (XIX sec.) Cinema horror
Goth, gotici, dark (in Italia)
Influenze = musica, moda
Origine del termineOrigine del termine““GOTH”GOTH”
• Goti, popolo proveniente dall'attuale Germania dell'est che ha giocato un ruolo chiave nella caduta dell'Impero Romano d'Occidente
• Architettura gotica medioevale, disprezzata nel Rinascimento, ma apprezzata in senso nostalgico nel ‘700 inglese
• Romanzo gotico, genere creato da Horace Walpole nel 1764 (Il Castello di Otranto), legato all'orrore, alla morbosità, all'oscuro e al soprannaturale
• Cinema horror, creato dall’espressionismo degli anni ’20 (succesivamente B-movie)
Letteratura e film Letteratura e film
• Letteratura = Keats, Baudelaire, Poe, Rice
• Film = Miriam si sveglia a mezzanotte, Intervista col vampiro, Matrix, Il corvo, Shutdown
IdeologiaIdeologia
Movimento apolitico
individualismo tolleranza creatività
intelletualismo cinismo
anti-conservatorismo
ReligioneReligione
Cristianesimo Ebraismo
IslamInduismoTaoismo
Buddhismo
AgnosticismoAteismo
WiccaNeopaganesimo
Occultismo
New age
MusicaMusica
Prima metà ‘80(gothic rock, death rock)
BauhausSiouxsie & the BansheesThe DamnedJoy DivisionThe CureDead Can DanceAlien Sex FiendChristian DeathSex Gang Children45 GraveUK DecayThe Virgin Prunes
Seconda metà ‘80(gothic rock, death rock, industrial, electronic body music, ambient, experimental, synthpop, shoegaze, punk rock, glam rock, indie rock, dance)
The Sisters of Mercy The Mission UK Xmal DeutschlandThe BolshoiFields of the Nephilim
Anni ‘90(cybergoth)
VNV NationApoptygma Berzerk CovenantThe Cruxshadows
Oggi(death rock, gothic metal)
Cinema Strange Bloody Dead And Sexy Black IceAntiworldTheatre of Tragedy TiamatTristaniaSins of thy beloved SireniaApocalypticaType O Negative Sentenced EntwineTo/Die/For
AbbigliamentoAbbigliamento
Le caratteristiche della moda gotica consistono in un uso massiccio del colore nero con dettagli argentati o di peltro. Si ha l'uso di un trucco marcato, principalmente nero (ma può comprendere altri colori, se pur in misura minore), borchie, stivali pesanti con talvolta inserti in metallo (come quelli New Rock) oppure i più classici pikes (stivaletti a punta di pelle o velluto con le fibbie laterali), gonne stratificate con dettagli in pizzo, pantaloni o jeans neri molto aderenti e rigidi, mantelli, giubbini di pelle, spesso decorati con scritte o spillette, cappotti molto lunghi e calze a rete.
Sono inoltre comuni piercing e tatuaggi, inseriti nella moda a partire dalla metà degli anni '90. I capelli vengono spesso tinti; dal nero come colore di base, aggiungendo blu, viola o rosa.
Non c'è molta differenza tra la moda gotica femminile e quella maschile. Inoltre il trucco è usato da entrambi i sessi ed un paio di calze a rete può essere usato da un uomo tagliando alcune parti e facendone una sorta di maglietta.
BibliografiaBibliografia
ULTRASULTRAS1.Daniele Segre, Ragazzi di stadio, Milano, Mazzotta, 1979. 2.Franco Ferrarotti, All'ultimo stadio, Milano, Rusconi, 1983. 3.Alessandro Dal Lago, Descrizione di una battaglia: i rituali del calcio, Bologna, Il Mulino, 1990. 4.Fabio Bruno, Vita da ultrà. Dentro le curve d'Europa, Bologna, Conti, 1992. 5.Alessandro Dal Lago; Roberto Moscati, Regalateci un sogno: miti e realtà del tifo calcistico in Italia, Milano, Bompiani, 1992. 6.Nanni Balestrini, I Furiosi, Milano, Bompiani, 1994. 7.Valerio Marchi, Ultrà: le sottoculture giovanili negli stadi d'Europa, Roma, Koinè, 1994. 8.Maurizio Marinelli, Ultimo Stadio, Bergamo, Centro Studi Polizia, 1996. 9.Daniele De Luca; Dario Colombo, Fanatics: voci, documenti e materiali dal movimento ultrà, Roma, Castelvecchi, 1996. 10.Rocco De Biasi, You'll never walk alone, Milano, Shake ed., 1998. 11.Valerio Marchi, Il derby del bambino morto. Violenza e ordine pubblico nel calcio, Roma, Derive Approdi, 2005. 12.Cass Pennant, Congratulazioni, hai appena incontrato la ICF (West Ham United), Milano, Baldini & Castoldi, 2004. 13.[Ciao Emi...] libro in ricordo di Emiliano Del Rosso Ultrà - Centro di Coordinamento tifosi Azzurri Empoli - di Fabizio Fiorananti - Paolo Lunghi - Claudio Del Rosso 14.Giovanni Francesio, Tifare contro. Una storia degli ultras italiani, Sperling & Kupfer, 2008. 15.Maurizio Martucci, Nobiltà Ultras dal 1900, De Marco Piscitelli Edizioni, 1996. 16.Nicola Guerra, "La celtica nel mondo ultras e nell’attualità politica" in "Storia ed uso della croce celtica nella destra politica italiana", , Settentrione - Rivista di Studi italo-finlandesi n.20/2008 a cura della Società finlandese di Lingua e Cultura Italiana.
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BibliografiaBibliografia
PUNKPUNK1. Jon Savage (critico e storico del rock ). Il Sogno Inglese. Quando i Sex Pistols e il Punk Rock diedero alle
fiamme il Regno Unito. Arcana edizioni pp. 686.. 2. Marco Philopat, Costretti a sanguinare. Milano, Shake edizioni, 1997 (ripubblicato da "Einaudi Stile libero",
2006). 3. Marco Philopat, Lumi di punk. La scena italiana raccontata dai protagonisti. Agenzia X, 2006.4. Gillian McCain, Legs McNeil. Please kill me. Il punk nelle parole dei suoi protagonisti. Baldini Castoldi Dalai,
2006. 5. Stefano Gilardino. Cento dischi ideali per capire il punk. Editori Riuniti, 2005. 6. Stewart Home. Marci, sporchi e imbecilli. Attraverso la rivolta punk. Shake, 2007. 7. Federico Guglielmi. Punk. Giunti Editore, 1997. 8. Piero Scaruffi. Storia del rock. 3.Dal 'Glam' al 'Punk'. 1974 - 1980. Arcana, 1990. 9. Alberto Campo, Guido Chiesa. Rockin' Usa. La musica americana dal punk ai nostri giorni. Arcana, 1986. 10. E. Guarneri. Punx. Creatività e rabbia. Con DVD. Shake, 2006.
SKINHEADSKINHEAD1. Maurizio Blondet, I nuovi barbari, gli skinheads parlano, Effedieffe, 1994.2. Riccardo Pedrini, Skinhead, Nda Press, 2004.3. Riccardo Pedrini, Skinhead. Lo stile della strada, Castelvecchi, 1996.4. Nicola Mariani, Skinheads, Storie e culture dagli Original ai Red ai naziskin, Datanews, 2001.5. Gianpaolo Gadalanu, Skinheads, Dalla musica giamaicana al saluto romano, Argo, 1994.6. Alessandra Castellani, Senza chioma né legge. Gli Skins italiani, Manifestolibri, 1995.
BibliografiaBibliografiaHIP HOPHIP HOP1. David Toop (1984/1991). Rap Attack II: African Rap To Global Hip Hop. New York. New York: Serpent's Tail2. Francesco Adinolfi, Suoni dal ghetto: la musica rap dalla strada alle hit-parade, Genova, 19893. David Toop, Rap: Storia di una musica nera, Torino, 19924. Olivier Cachin, Rap: l'offensiva metropolitana, Torino, 19965. Giuseppe Pipitone, Bigger than hip hop: storie della nuova resistenza afroamericana, Milano, 2006
DARKDARK1. AA.VV. ("Ver Sacrum“), Gothica. La generazione oscura degli anni '90, Tunnel edizioni, 19972. Lauren M. E. Goodlad, Michael Bibby (2007). Goth: Undead Subculture, Duke University Press. ed. 3. Ken Gelder (2005). The Subcultures Reader, Routledge. ed.