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Vacca EDILMOV Srl Via Sassari n°7 Sarroch (Ca) P.IVA 00632420923 @@@ Località: SALOMONI Foglio 16 - Parte Mappali 53, 54, 57, 58, 59 Comune di Pula - Provincia di Cagliari STUDIO PRELIMINARE DI IMPATTO AMBIENTALE IN UN AREA SOGGETTA AD ATTIVITA DI STOCCAGGIO, DEPOSITO TEMPORANEO, E, MEDIANTE OPPORTUNO IMPIANTO, DI RICICLAGGIO PER MISCELE DI MATERIALI NATURALI INERTI, PROVENIENTI DA SCAVI E BONIFICHE AUTORIZZATE; SFRIDI CERAMICI, MATERIALI EDILI, PROVENIENTI DALL ATTIVITA DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE. Studio relativo alla variazione in aumento dei quantitativi già autorizzati al deposito temporaneo ed al riciclaggio dei materiali inerti, sfridi e residui edili, ceramici da costruzione e demolizione. CARBINI ® Mineral Hydraulic Engineering L AUTORE SI RISERVA TUTTI I DIRITTI SU QUESTO DOCUMENTO CHE NON PUÒ ESSERE RIPRODOTTO IN ALCUN MODO, NEPPURE PARZIALMENTE, SENZA LA SUA AUTORIZZAZIONE SCRITTA

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Vacca EDILMOV SrlVia Sassari n°7Sarroch (Ca)

P.IVA 00632420923

@@@

Località: SALOMONI

Foglio 16 - Parte Mappali 53, 54, 57, 58, 59

Comune di Pula - Provincia di Cagliari

STUDIO PRELIMINARE DI IMPATTO AMBIENTALE IN UN AREA SOGGETTA ADATTIVITA DI STOCCAGGIO, DEPOSITO TEMPORANEO,E, MEDIANTE OPPORTUNOIMPIANTO, DI RICICLAGGIO PER MISCELE DI MATERIALI NATURALI INERTI,PROVENIENTI DA SCAVI E BONIFICHE AUTORIZZATE; SFRIDI CERAM ICI,MATERIALI EDILI, PROVENIENTI DALL ATTIVITA DI COSTRUZIONE EDEMOLIZIONE.

Studio relativo alla variazione in aumento dei quantitativi già autorizzati al depositotemporaneo ed al riciclaggio dei materiali inerti, sfridi eresidui edili, ceramici dacostruzione e demolizione.

CARBINI®Mineral Hydraulic Engineering

L AUTORE SI RISERVA TUTTI I DIRITTI SU QUESTO DOCUMENTO CHE NONPUÒ ESSERE RIPRODOTTO IN ALCUN MODO, NEPPURE PARZIALMENTE, SENZA LA SUA AUTORIZZAZIONE SCRITTA

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Dio ci ha dato la terra e, poiché noi siamo i guardiani che Egli ha scelto, dobbiamo assicurarci, quando ci occupiamo di affari, di non danneggiarla

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INDICE

Precisazione 5

Motivazione delliniziativa 6

Aspetti normativi 7

Presentazione 8

1-Inquadramentogeografico 9

2-Inquadramento geomorfologico 12

3-Inquadramento geologico 14

4-Inquadramento idrografico 19

5-Inquadramento idrogeologico 20

6-Piezometria della falda libera 22

7-Bilancio idrologico 24

8-Sismicità 27

9-Presenza dacqua destinata al consumo umano 27

10-Flora, Fauna 28

11-Censimento Abitanti ed Abitazioni 30

12-Uso del suolo 30

13- Identificazione, analisi e stima degli impatti 31

- Rumore 31

- Emissioni in atmosfera 33

- Polveri 33

14-Modificazioni del sistema geo-idrologico nelle zone di scavo 35

15-Utilizzazione e/o alterazione delle risorse idriche 35

16-Traffico 37

17-Incidenti 37

18-Infortuni e malattie professionali 38

19-Il progetto proposto 39

20-Opere di protezione 40

21-Ciclo dell acqua 41

22-L Impianto di Granulazione Vagliatura e Selezione Inerti 42

23-Tipologia dei materiali trattati 42

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24-Percorso del materiale 43

25-Produzionee Selezione Granulometrica 44

26-Utilizzazioni dei prodotti finiti 45

27-Caratteristiche dell'Impianto e Macchine 46

28-Flow Sheet Impianto 47

- Schema Assemblaggio Impianto Mobile 48

- Schema Impianto mobile di Vagliatura 49

29-Abbattimento Polveri 50

30-Calcolo del fabbisogno Idrico nel ciclo di trattamento 51

- Schema Impianto di Nebulizzazione 52

31-Opere di Regimazione acque meteoriche di ruscellamento 53

- Dimensionamento canalette di raccolta

- Dimensionamento vasca di regimazione e chiarificazione acque

32-Programma Lavori 57

33-Produzioni giornaliere 58

34-Mercato 59

35-Valutazioni economiche 59

36-Considerazioni finali 60

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Precisazione

Lo Studio Preliminaredi ImpattoAmbientalequi presentato esamina gli effetti, prevedibili, di unaattività di deposito temporaneo e riciclaggio di materiali inerti, sfridi e residui edili, ceramici dacostruzione e demolizione, proposta da una società privata al Comune di appartenenza delsito, allaProvincia competente e al servizio SAVI della Regione Sardegna motivata da una richiesta divariazione in aumento dei quantitativi da trattare rispetto ai precedenti già autorizzati.

Tale procedura è dovuta al fatto che la richiesta in aumento in oggetto riconducel attività in esamealla tipologia elencata alpunto 2.b dellarticolo 2 dell allegato B e al punto w) dellarticolo 7dell allegato B1 del D.Lgs. 152/2006come modificato dalD.Lgs. n. 24/23 del 23/04/2008 epertanto assoggettata alla preventivaVerifica di Assoggettabilità disciplinata allart.20 delpredetto decreto legislativo.

Come recita lallegato B succitato, laverifica di assoggettabilità è la procedura da attivare alloscopo di valutare, ove previsto, se determinati progetti di opere o impianti possono avereunimpatto significativo sullambiente e devono essere sottoposti alla fase di valutazione di impattoambientale.

Si precisa infatti che lattività in argomento, abilitata allesercizio sulla base di una comunicazionedi inizio attività (prot. Albo 688 del 08.02.2007) effettuata presso lallora competente Albo GestoriAmbientali in data antecedente allentrata in vigore del citatoD.Lgs. 4/2008, risulta esclusa dallaprocedura di verifica di assoggettabilità (vedasi in tal senso parere RAS-SAVI prot. 14533 del03.06.2008); per converso, la richiesta di modifica di integrazione dei quantitativi annuali, riconducel intera attività nellambito della disciplina normativa a tuttoggi vigente ed applicabile compresa lacitata verifica.

La Società Vacca EDILMOV Srl- Sarroch (CA) ha affidato la redazione dello StudioPreliminare di ImpattoAmbientale allo studio di Ingegneria CARBINI®, con sede in Iglesias.

Lo studio è stato eseguito sotto il coordinamento del Dott.Ing. Alessandro Càrbini (*), da un gruppodi lavoro interdisciplinare composto come indicato:

Studio Tecnico CARBINI® Progettodeposito temporaneo e riciclaggio inertiStudio Preliminare di Impatto Ambientale

Dott.Geol.Stefano Guaita Studio di Caratterizzazione ed AnalisiDott.Ing. Roberto Zanda Geologico Idrogeologico

Dott.Ing. Farhad Gorji Studio di Caratterizzazione ed AnalisiImpatto Acustico

(*) Albo A Ordine Ingegneri Provincia di Cagliari n.5388

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Motivazione delliniziativa

L idea che ha spinto la SocietàVACCA EDILMOV Srlad ampliare, completare e migliorare lapropria attività inserendo nel processo delle lavorazioni già in essere anche il recupero, trattamentoe riutilizzo di materiali inerti naturali, sfridi di materiali edili, provenienti da scavi e demolizioni, eriutilizzarli per lavori civili, ha solo lo scopo di mantenere e migliorare il livello del mercato dellavoro, rendere lattività più competitiva e migliorarne le prestazioni anche al di fuori del territoriodi Pula, Villa San Pietro e dellarea industriale del comprensorio cagliaritano.

Facciamo nostro il problema della collocazione dei materiali provenienti dalle demolizioni e dascavi resesi necessari per nuove opere civili dettate dalle nuove e crescenti esigenze abitative.Necessità che fanno aumentare lo stoccaggio e la loro collocazione in discarica, sempre piùproblematica per difficoltà di reperire siti idonei.

Inoltre viste lenumeroserichieste di smaltimento in sito, si è più che certi di contribuire al nondiffondersi di discariche abusive di materiali da risulta disseminate nel territorio circostante, che almomento sono del tutto scomparse ma che verrebbero senzaltro a ricrearsi nelleventuale nondisponibilità dellarea adibita al loro stoccaggio e riciclaggio.

Inoltre si risente della crescente difficoltà di approvvigionamento di inerti naturali per una notevoleriduzione di aree disponibili per lestrazione di aggregati ed il loro maggior costo.L esubero dei materiali non smaltiti nel mercato verrà utilizzato per il ripristino di aree degradate.

Il sottoscritto Vacca Antonio per conto della suddetta Società, è concessionario, con regolarecontratto dappaltorep. n.1234 del 21/09/2006, dell area di proprietà del Comune di Pula in cuiintende accumulare provvisoriamente i materiali di cui in oggetto, ove si intende rendere operanteun semplice impianto per la Granulazione e Selezione granulometrica qualitativa dei materiali(terre pietrame) per uso ornamentale, civile ed industriale.

Ai fini della presente relazione si deve intendere con il termineinerte i materiali che sonoinseriti nella categoria 7 ( Miscugli di rifiuti ceramici e da demolizioni, terre e rocce ) del suballegato 1 del Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998 che con idoneo processo tecnologico possonoessere utilizzati in sostituzione di materiali (minerali) di seconda categoria ai sensi dellart. 2comma 3 del R.D. 29 luglio 1927 n° 1443.

Il recupero e riutilizzo degli inerti come sopra definiti permette di ottimizzare ilciclo rifiuti e snellire la produzione di materiali per ledilizia sia pubblica cheprivata.

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Aspetti Normativi

Per rifiuti inerti e da demolizioni, le possibilità di riutilizzo consentite dal D.M. 5 Febbraio1998integrato con il decreto del 5 Aprile 2006, sono:

- Realizzazione di rilevati e sottofondi stradali, ferroviari piazzali industrialiprevia omogeneizzazione edintegrazione con materia prima inerte- Recuperi e bonifiche ambientali- Utilizzo per isolamenti e impermeabilizzazioni e ardesia espansa- Coperture di discaricheRSU- Cementifici, come aggiunta al clinker, come additivo nella carica al forno per la produzione di

cementi ferrici- Produzione di conglomerati cementizi, calcestruzzi e manufatti per edilizia- Industria ceramica e dei laterizinelle forme usualmente commercializzate- Edilizia in genere,materiale lapideo nelle forme usualmente commercializzate

Per quanto riguarda il riutilizzo dei materiali derivanti dalle demolizioni e costruzioni, il decretostabilisce la possibilità di produrre materie prime secondarie per ledilizia mediante fasimeccanicamente interconnesse quali:

1. Macinazione2. Lavaggio3. Vagliatura4. Selezione granulometrica con separazione della frazione metallica

Le frazioni cosi ottenute secondo granulometrie idonee devono superare i test di cessione(D.M. 05-02-1998:Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22)che specificano i requisiti a cui devono rispondere gli aggregati di origine naturale o artificiale o gli aggregati riciclati per poter essere usati nel confezionamento dei calcestruzzi strutturali.

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Presentazione

La Soc.VACCA EDILMOV Srl, iscritta al Registro delle Impresedella Camera di CommercioIndustria Artigianato Agricoltura di Cagliariin data 19/02/1996 con il numero00632420923, èregolarmente iscritta dal 08/02/2007 allAlbo Nazionale Gestori Ambientali, Sezione Regionaledella Sardegna,iscrizione n.00905 prot.n.CA6856/2007del 02/11/2007, ai sensidell articolo 212,comma 8, del D.Lgs. n.152 del 3/04/2006

in questi 2 anni di intensa attività ha ampliato, completato e migliorato le attività inserendo nelprocesso delle lavorazioni già in essere, il recupero, trattamento e riutilizzo di materiali inertinaturali, sfridi di materiali edili, provenienti da scavi e demolizioni, e riutilizzarli per lavori civili.

Oggi,

- visto gli ottimi risultati ottenuti nel breve lasso di tempo di soli due anni di esercizio,

- vista la sempre più problematica difficoltà di reperire siti idonei per lo smaltimento e / o della sempre più difficile collocazione in discariche, dei suddetti materiali,

vista la totale scomparsa, dal momento dellapertura della discarica controllata di inerti, diabbancamenti selvaggi di materiale di risulta con la nascita di vere e proprie discariche abusive acielo aperto con il conseguente depauperamento delle campagne e dei boschi del circondario,

- considerando la crescente disponibilità di inerti non pericolosi riciclabili,

- vista la crescente richiesta ed utilizzo dei nostri prodotti ottenuti dal trattamento dei materiali ed inerti non pericolosi riciclabili,

la Società è in grado di trattare e riciclare quantità di materiali inerti non pericolosi superiori aquelle richieste in precedenza senza alcuna variazione di superficie dellarea o modifiche allimpiantogià autorizzati poiché, insede di prima istanza, nella realizzazione del progetto, si era previsto di ottenere un areasufficientemente grande ove montare un impianto sovra dimensionato per soddisfare futuremaggiori esigenze di riciclare grandi quantità di materiali inerti non pericolosi.

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1. L Inquadramento Geografico

L area oggetto del presente studio fa parte del settore costiero Sud-Orientaledella Sardegna, è sitanel Comune di Pula ed è rappresentata nella cartografia dellIGM in scala 1:25.000 nel foglio 566sez.III e nella nuova carta tecnica CTR scala 1:10.000 nel foglio 573 sez. 040. Nel catasto terrenidel Comune di Pula è distinta dal foglio n. 16, mappale 53, 54, 57, 58, 59 (parte).I suoi limiti areali possono essere individuati ad NW e W con i rilievi granitici e E-SE con il mare.

I riferimenti cartografici sono:

- Foglio 565 PULA dell' I .G.M.I. (scala 1:50.000)

- Foglio 565 sez. II PULA dell' I.G.M.I. (scala 1:25.000)

- Foglio 566 Sez. C1 PULA della C.T.R. (scala 1:10.000)

- Foglio 566-010 PULA della C.T.R. Numerica (scala 1:10.000)

- Carta Geologica della Sardegna: Cagliari scala 1:100.000

Identificativi Catastali: Scala 1:4000 Foglio 16 Pula parte mappali 53, 54, 57, 58, 59

Vista generale dal satellite

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La zona presa in considerazione è individuata a circa 3 Km a Ovest del centro abitato del comune di Pula, provincia di Cagliari, in localitàSalomoni . La quota è di circa 74 m slm.Vi si giunge comodamente percorrendo la S.S. n°195 che daPula porta aVilla S.Pietroe svoltandoa sinistra nella Strada Vicinale Sa Gruxittadi Campu Braxiuche porta allaziendaBaustella.

L autorizzazione allesercizio dellattività di accumulo e stoccaggio provvisorio di materiali inertinaturali e sfridi da scavi e demolizioni, è stata richiesta per un lotto di terreno comunale percomplessivi mq 15000 (1,5 Ha).

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2. Inquadramento Geomorfologico

Il territorio in esame è caratterizzato da una fascia pedemontana limitata a ponente dalle montagne granitiche e scistose del Sulcis e a levante da una vasta area pianeggiante (in passato per un largo tratto impaludata) contornata dalle basse colline andesitiche.

Nell area sono presenti depositi di versante e torrentizi che documentano una intensa attività della dinamica di versante che ha portato ad un approfondimento delle valli e a un conseguente ringiovanimento del rilievo.

Dal punto di vista geomorfologico il territorio dell area vasta, per quanto articolato, è suddivisibilein tre unità di paesaggio:

Zona montuosa

E costituita prettamente da litologie del basamento paleozoico della Sardegnameridionale,caraterizzato in massima parte da graniti e metamorfiti originatisi in conseguenza dellintrusione deigraniti nell Orogenesi Ercinica e del conseguente termometamorfismo.

I rilievi granitici sono allineati in direzione NW-SE ed hanno una dorsale di altezza limitata (500-600 m s.l.m); le valli che li separano presentano comunemente sezioni profonde e strette, tipiche di un attività erosiva molto intensa da parte dei corsi dacqua.

Il basamento granitico-metamorfico è anche interessato dalla presenza di tipiche forme residuali quali thor, inselberg, blocchi sferoidali e torrioni di roccia più frequenti in corrispondenza dei lembi residuali delle antiche superfici di spianamento.

Zona pedemontana

Questa zona può essere considerata come una fascia di transizione tra la zona montuosa e quella costiera, è principalmente costituita da materiale clastico, più o meno ossidato, che si è accumulato ai piedi dei versanti proprio per lo smantellamento degli stessi ad opera degli agenti atmosferici. Gli accumuli sono stati modellati dai corsi dacqua e quindi terrazzati nellealterne fasi di ritiro e avanzamento del mare (riferibili rispettivamente alla prima fase del Riss, al Post-Wurmiano e all Olocene). Questi terrazzi che presentano clasti molto arrotondati e con un alto grado di maturitàsono disposti in una sequenza assai ben gradata, indice di un previo trasporto ad opera di un idrografia ben sviluppata. La coltre alluvionale che caratterizza la fascia pedemontana si estendedalle falde del massiccio granitico fino al mare, poggiando sopra i terreni arenacei e andesitici terziari. Lungo la costa, questa coltre subisce una forte erosione marina e in taluni casi si interrompe a falesia sul mare, mentre in altri si collega armoniosamente alle spiagge attuali creando dei glacìs.

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Nella zona pedemontana sono anche presenti forme cupoliformi isolate e disposte su direzioni determinate. Si tratta di piccoli affioramenti andesitici, spesso ricoperti da un sottile strato alluvionale. Alcuni esempi sono sono situati proprio nellentroterra, come ad esempio Su Casteddu(65 m), Guardia Santu Miali (55 m), Guardia Longa (29 m) e Guardia SOllastus (32 m).

Zona costiera

La zona litorale rappresenta lestremo settore orientale dellarea che è caratterizzata dalla presenzadi coste basse in relazione ai depositi recenti e più alte in corrispondenza dei rilievi collinari andesitici.

Il limite tra i rilievi granitici e metamorfici la successiva zona pedemontana è rappresentato dalla faglia Sarroch-Pula che ha ribassato la piana di Pula di centinaia di metri rispetto alla zona in rilievo e mettendo quindi in contatto i rilievi granitici con le arenarie della formazione del Cixerri.

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3. Inquadramento Geologico

Il territorio oggetto di studio ha subito fin dalle ere più antiche una complessa evoluzione geologica, che ha influenzatoprofondamente sia la costituzione litologica, sia lassetto strutturale che quellogeomorfologico attuali.

Le osservazioni geologiche generali hanno messo in evidenza la presenza nellarea in studio leseguenti litologie che si sono formate in un lasso di tempo che va dal paleozoico (le cui roccecostituiscono lossatura dei rilevi) fino al quaternario.

In particolare si distinguono, a partire dalle più antiche, le seguenti unità litostratigrafiche:

Metarenarie

Sono metamorfiti di medio grado, prevalentemente arenaceo-pelitiche in strati e bancate di spessore variabile, talora massive, di colore grigioverdastro, associate a lenti carbonatiche silicizzate e scisti di colore scuro intercalate da rari livelli di liditi. Tutto il complesso litologico è interessato da una elevata deformazione polifasica avvenuta durante lorogenesi ercinica, che, associata a una fortefratturazione, ha prodotto un insieme piuttosto caotico di rocce. Le metarenarie sono state interessate anche da un elevato grado di metamorfismo termico che ha ulteriormente trasformato le varie litologie e favorito la formazione di cornubianiti e rari marmi. [Carbonifero inf.].

Graniti ercinici

Dal punto di vista geologico rappresentano larea montuosa (compresa tra Teulada, Santadi e Pula)costituita quasi esclusivamente da graniti e dalle varie differenziazioni filoniane appartenenti al vasto batolite che caratterizza il basamento ercinico.

Dal punto di vista petrografico i graniti sono identificabili come leucograniti equigranulari a grana media, di colore rosato e con rara biotite. Si presentano molto fratturati e caratterizzati da elevata alterazione che localmente ha determinato la formazione di discrete quantità di caolino per effetto di fenomeni legati probabilmente ad idrotermalismo.

I fi loni sono prevalentemente di tipo quarzoso e subordinatamente aplitico-pegmatitico e più raramente lamprofirici di genesi idrotermale legati alle fasi tardive della Orogenesi ercinica. [Carbonifero med.- Perm.].

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Formazione del Cixerri

E costituita da arenarie quarzose grigiastre ben cementate fino a sabbie quarzose immerse in una matrice siltosa-argillosa di colore rosso o violaceo e sabbie grossolane di colore più chiaro, argille e conglomerati di ambiente continentale. Laspetto è solitamente lapideo, soprattutto nelle bancate arenacee; lelevata cementazione delle arenarie ad opera di ossidi ferrosi e lelevato addensamentodelle siltiti fanno sì che tali litologie siano dotate di una porosità estremamente bassa. Gli affioramenti principali sono concentrati in prossimità dellareale studiato essendo compresi, in lineadi massima, tra il Rio Baustellae l azienda Farina (loc.Mannu Sannu). [Eocene Medio-OligoceneInferiore].

Vulcaniti calcalcaline

Sono rappresentate da brecce e conglomerati andesitici oligomiocenici più o meno cementati talora da lave andesitiche di colore da bruno scuro a grigio verdognolo la cui messa in posto segue l andamento delle linee di discontinuità strutturale dei due cicli orogenici più antichi (caledonianoed ercinico) poi riprese durante la più recente orogenesi alpina. Frequenti, allinterno dellammassovulcanico sono gli episodi piroclastici a prevalente composizione tufaceo-cineritica, spesso alterate e argillificate.

Le maggiori aree di affioramento sono concentrate soprattutto nel settore meridionale dellareastudiata (loc. Perdu Collu e dintorni) dove le vulcaniti andesitiche formano deboli rilevi collinari di qualche decina di metri, ricoperti da depositi alluvionali antichi e da depositi eluviali e colluviali recenti ed attuali (non visibili in carta). [Oligocene Sup. Miocene Inf.].

Alluvioni antiche

Sono composte da clasti eterometrici di varia natura (quarziti, porfidi, graniti e scisti), caratterizzati da un elevato grado di maturità, immersi in un abbondante matrice sabbiosa-argilloso-limosaarrossata, solitamente ben costipate e cementate. Si tratta di un materiale proveniente da località molto distanti, trasportato e deposito da unidrografia molto sviluppata in situazioni climatiche piùumide delle attuali (Pleistocene). Il colore risulta variabile dal rosso mattone a giallastro-beige in funzione dellossidazione dei sedimenti che risulta variabile da elevata a scarsa, con i picchimaggiori entro le alluvioni più antiche. Tali depositi sono impostati in vari ordini di terrazzi fluviali perché ripresi ed incisi più volte dai corsi dacqua. Locali eteropie laterali e verticali, conseguentialle variazioni di regime idrico dei corsi dacqua caratterizzano il materasso alluvionale dandoluogo a depositi più fini (limi e argille), in genere limitati a lenti e lingue. Gli spessori crescono man mano che ci si sposta verso la costa anche se generalmente essi non superano la decina di metri se non in prossimità degli abitati di Villa San Pietro e di Pula. [Pleistocene].

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Alluvioni recenti ed attuali

Sono presenti in tutta la valle e nella piana delimitata dal Rio di Pula e dal Rio S.Margherita. Si tratta di Depositi alluvionali dei principali corsi dacqua costituiti da materiali eterometrici epoligenici talora frammisti a materiali fini, in coltri di modesta potenza. Il grado di cementazione e di ferrettizzazione è inferiore a quello delle alluvioni antiche da cui si distinguono dalla colorazione bruna. [Olocene-Attuale].

Detrito di versante

Si tratta di depositi detritici di versante, incoerenti, formati generalmente da elementi clastici di dimensioni variabili da sub centimetriche a centimetriche (raramente sub metriche) provenienti dallo smantellamento degli adiacenti rilievi di rocce metamorfiche e granitiche e trasportati dal dilavamento diffuso sui pendii nonché da fenomeni gravitativi.

La matrice, abbondante, è granulometricamente ascrivibile a sabbie e limi e ha un colore generalmente grigio-beige. Gli affioramenti principali sono localizzati in località Campu Mendula,nel settore nord-occidentale dellarea studiata. Altri affioramenti sono distribuiti lungo i versanticollinari sia granitici sia metamorfici ma a causa degli spessori esigui non sono stati riportati nella cartografia geologica allegata [Olocene].

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Geologia dellarea di studio

L area oggetto di studio è ubicata a monte di una valle, rappresentata geologicamente dallealluvioni antiche costituite da clasti eterometrici di varia natura (quarziti, porfidi, graniti e scisti) immersi in un abbondante matrice sabbiosa-argilloso-limosa arrossata, a diretto contatto con ilsubstrato impermeabile della formazione del Cixerri a tratti affiorante (vedi foto sottostante).

Essendo in passato larea adibita a discarica RSU, nel tempo, lo stoccaggio dei rifiuti ha colmato la depressione valliva che allo stato attuale si presenta come un area sub-pianeggiante delimitata dal bordo sommitale dei versanti della valle originaria.

I versanti, durante il periodo di vita della discarica, sono stati riprofilati con una pendenza regolare di circa 45° in modo tale da farli assumere una stabilità maggiore

Il piazzale dellex discarica è ora autorizzato ad attività di stoccaggio e deposito provvisorio permateriali naturali inerti, sfridi di materiali edili, materiali provenienti da scavi, demolizioni e bonifiche. (foto allo stato attuale)

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In generale lareain oggetto presenta una bassa permeabilità, per via del materiale di granulometria medio-fine utilizzato per la copertura, che favorisce nei periodi piovosi il ristagno dacqua.

Il ristagno superficiale è inoltre favorito dalla pendenza dellarea che risulta essere troppo deboleper far scorrere le acque meteoriche e quelle di ruscellamento provenienti dagli argini e dagli assestamenti naturali del corpo di discarica con conseguente formazione di leggere concavità.

Solamente a valle della discarica larea presenta una lieve gradonatura e una maggiore pendenzache favorisce il deflusso superficiale, dal sito di stoccaggio verso valle, sino a raggiungere l alveodel rio Giovanni Daga.

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4. Inquadramento Idrografico

Gli elementi idrografici di maggior rilievo appartenenti al bacino idrologico del Riu SOrecanusono i corsi dacquaRio Giovanni Daga, Riu Perdera e il Rio Barrixiu presenti a sud della discarica con andamento NW-SE che, come altri vari piccoli canali presenti, seguono una direzione influenzata dai lineamenti neotettonici.

In particolare a valle della discarica scorre il Rio Giovanni Daga, che si immette nel Rio SOrecanudopo circa 3 Km di sviluppo lineare.

In generale i corsi dacqua si presentano abbastanza brevi e di deflusso fortemente variabile aseconda della stagione; le portate dei suddetti sono strettamente legate altipo e all intensità delleprecipitazioni: il deflusso delle acque aumenta a partire dalle prime piogge autunnali raggiungendo dei massimi nei mesi di febbraio e marzo. Successivamente le portate subiscono una progressiva diminuzione mantenendo talora un debole deflusso in sub-alveo.

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5. Inquadramento Idrogeologico

In base alle litologia presenti nella zona si posso distinguere le seguenti unità idrogeologiche differenziabili fra loro in base al diverso grado e tipo di permeabilità e quindi alla differente capacità di accumulo delle risorse idriche sotterranee.

L area in oggetto è ubicata entro una vallecola, che circoscrive un bacino idrografico secondario, dove il Rio Giovanni Daga si imposta sulle litologie eoceniche impermeabili.

Nell area gli affioranti maggiormente presenti sono quelli della Formazione del Cixerri, in parte ricoperti dai sedimenti alluvionali quaternari. Solamente in direzione Ovest (N.ghe Perdu Becciu) si rinviene la presenza dei Leucograniti ercinici, mentre a Sud-Est più distanti troviamo le andesiti oligomioceniche.

Unità metamorfica

Le discontinuità (macro e microfratture) presenti allinterno dellammasso roccioso cristallino,indotte dalle deformazioni tettoniche subite nelle diverse ere geologiche, hanno permesso la presenza di falde acquifere in questa formazione.

Tali falde sono a bassa produttività, con basso grado di permeabilità; quanto detto è testimoniato anche dalla scarsa presenza di sorgenti in corrispondenza dellunità metamorfica.

Unità intrusiva ercinica

Come per lunità metamorfica le acque di infiltrazione possono essere immagazzinate grazie alla presenza di fratture o in particolari condizioni di alterazione, con larenizzazione del granito che nefavoriscono laccumulo idrico.

Per via della scarsa porosità primaria e il basso grado di trasmissività dell ammasso roccioso, anchein questa unità idrogeologica sono scarse le sorgenti e di portate insignificanti.

Unità clastica della Formazione del Cixerri

La presenza di questa unità idrogeologica ampiamente diffusa un poin tutto il settore, ed in modo particolare alla base e in corrispondenza delle pareti della discarica, ha impedito nel tempo, l eventuale rilascio nel sottosuolo del percolato.E' costituita da conglomerati poligenici con matrice arenaceo-siltosa, alternati a lenti di arenarie, siltiti ed argilliti della Formazione del Cixerri; si tratta di una formazione sedimentaria in facies continentale.La permeabilità è generalmente nulla; può essere presente una limitata circolazione con permeabilità bassa nelle lenti arenacee e nelle lenti conglomeratico-sabbiose scarsamente cementate. Tale condizione ha favorito la realizzazione di piccoli bacini collinari impostati su questa unità, mentre raramente ha permesso tramite trivellazioni anche profonde, il rinvenimento di cospicue quantità dacqua.

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Unità delle vulcaniti oligo-mioceniche

Questa litologia è presente a sud-est della discarica, ma affiora solo localmente per via della copertura alluvionale (qualche metro di potenza) e caratterizza i deboli rilievi del settore pedemontano di passaggio con la piana costiera.

L'unità comprende i prodotti di un vulcanismo a carattere essenzialmente calco-alcalino, che nell area ha dato luogo a lave prevalentemente andesitiche.

La permeabilità di tale unità, che presenta valori da medio-bassi a medi a localmente medio-alti,può essere messa in relazione ad una fratturazione primaria indotta dai meccanismi di raffreddamento e contrazione delle lave e delle ignimbriti, e una fratturazione secondaria provocata sia dalla tettonica che dagli eventi idrotermali; un contributo subordinato può essere dato dalla porosità dei livelli piroclastici, caratteristica variabile sia verticalmente che lateralmente.

Il movimento delle acque sotterranee avviene prevalentemente lungo la rete di macro e micro fratture generate dai meccanismi sopra descritti.

In alcuni casi la permeabilità tende notevolmente a diminuire, in modo particolare quando si verifica l alterazione della roccia andesitica, dovuta alloriginarsi di minerali argillosi capaci dioccludere le microfessure e generando quindi una diminuzione della porosità primaria.

L'interpretazione della struttura dell'acquifero potrebbe schematizzarsi come un sistema unico a circolazione preferenziale nelle zone di maggiore tettonizzazione, e possibile presenza di falde sospese in corrispondenza di livelli tufacei ben cementati o colate laviche non fratturate.

Unità delle alluvioni quaternarie

E' costituita da alternanze ciottoloso-sabbiose e limoso-argillose, deposte a più riprese nella principale piana.

La permeabilità di questi depositi, legata alla porosità, è nell'insieme media; nelle successioni alluvionali (soprattutto se appartenenti al Pleistocene antico) dove è presente una maggiore componente argillosa nei livelli conglomeratici ferrettizzati (con corpi lentiformi variamente orientati e distribuiti nello spazio) legati ad un'intensa alterazione, la permeabilità si riduce a un valore medio-basso con notevoli difficoltà del flusso idrico.

Solo le sabbie ed i ciottolami poco o affatto ferrettizzati, perché di deposizione recente (Olocene) o perché rapidamente coperti da altri depositi e perciò sottratti all'alterazione, hanno conservato una discreta permeabilità, con scarso grado di addensamento, mostrando quindi le maggiori potenzialità idrogeologiche. Si presentano come depositi terrazzati e bordano i principali corsi dacqua.

Il letto impermeabile può essere costituito da livelli argillosi quaternari, da depositi della Formazione del Cixerri e da lave non fratturate e quindi saldate e compatte del complesso andesitico.

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6. Piezometriadella Falda Libera

Sono state effettuate diverse ricerche idriche sia nell'area di studio che nell'intorno territoriale significative al fine di determinare l'assetto idrogeologico della falda superficiale. Tale assetto è definito dalle seguenti Unità idrogeologiche principali: quella dei depositi quaternari olocenici e quella del substrato vulcanico oligo-miocenico.

La falda superficiale è soggetta a variazioni stagionali in ragione dell intensità e della durata delleprecipitazionied è caratterizzata da una trasmissività molto lenta dovuta sia a una matrice limo-argillosa che allelevato grado di compattezza delle alluvioni conglomeratiche.

Lo spessore della falda è variabile in dipendenza dalla morfologia vulcanica (particolari condizionidi discontinuità allinterno dellammasso roccioso) e/o dellunità clastica della formazione delCixerri sottostante che funge da substrato impermeabile.

A scala dell'indagine si evince che nell'area risulta definita una principale direzioni di deflusso da NW a SE verso la linea di costa. La falda superficiale simposta sui terreni olocenici ad unaprofondità di qualche metro; mentre quella profonda viene intercettata a profondità mediamente superiori ai 50 m dal p.c. in corrispondenza delle vulcaniti oligomioceniche.

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7. Bilancio Idrologico

Il bilancio idrologico rappresenta l'analisi volta ad individuare tutti i volumi d'acqua complessivamente entranti e uscenti dal bacino in un arco temporale prestabilito, fissato in tale analisi pari ad un anno idrologico. Esso rappresenta quindi l'applicazione di un'equazione di continuità in un certo tempo e in un certo volume fisico e l'espressione che lo regola è la seguente:

P=D+ET+I con:

P = precipitazioni totali nell' intervallo di tempo considerato (mm/anno);

D = deflusso totale (mm/anno);

ET = evapotraspirazione reale (mm/anno);

I = infiltrazione (mm/anno).

Per rendere attendibile la stima idrologica è stata considerata la superficie relativa allarea a montedel sub-bacino del rio Giovanni Daga pari a circa 30.000 mq (3 Ha) comprendente lex discarica.

Evapotraspirazione potenziale e reale

- L'evapotraspirazione reale:è il volume d'acqua realmente perso per evapotraspirazione, può essere calcolata in maniera indiretta dallevapotraspirazione potenziale con la formula del Thornthwaite.

- L'evapotraspirazione potenziale:rappresenta il volume che potrebbe essere perso e può non coincidere se P<EP, in tal caso risulta ET <EP mentre in caso contrario le due grandezze coincidono.

L'espressione più comunemente utilizzata per il calcolo di EP è la formula di Thornthwaite:

EP =K x 16 x (10 x T / ic)a dove:

EP(mm) = evapotraspirazione media mensile;

T(C°) = temperatura media mensile dell'aria;

ic = indice mensile di calore dato da: ic = (T / 5)1,514

con T 0 (C °) (se T<0 si pone T=0);

a = (675 x ic3 / 109)- (771 x ic2 /107)+ (1792 x ic /105)+ 0,49239;

K = coefficiente correttivo che tiene conto dell'insolazione.

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L elaborazione numerica basata su tali valori ha consentito di pervenire ad una stima delle seguenti grandezze:

evapotraspirazione potenziale mensile (EP);

differenza P-EP;

acqua trattenuta dallo strato superficiale (Rs);

evapotraspirazione reale (ET), coincidente con EP se PEp;

surplus idrico; deficit idrico.

Di seguito si riporta la tabella riassuntiva contenente i valori numerici delle grandezze coinvolte:

Mesi Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Annuo

Temperatura(°C) 19,30 15,00 11,80 10,60 11,00 12,60 14,90 18,40 22,50 25,30 25,50 23,10 17,5

Indici termici (i) 7,73 5,28 3,67 3,12 3,30 4,05 5,22 7,19 9,75 11,64 11,78 10,15 82,88

Coeff. di latit. (K) 0,96 0,84 0,82 0,85 0,84 1,03 1,11 1,23 1,24 1,26 1,18 1,04

Evapo-Potenziale (mm) 72,3 39,9 25,1 21,3 22,6 35,5 52,0 84,9 123,7 155,8 148,0 108,8 889,8

Precipitazioni(mm) 56,4 60,1 68,3 57,8 60,3 51,3 36,5 30,8 7,7 1,6 5,3 32,3 468,4

P-Epi (mm)-15,9 20,2 43,2 36,5 37,7 15,8 -15,5 -54,1

-116,0

-154,2

-142,7 -76,5

Riserve Idriche (mm) 0,0 4,4 47,6 84,1 100,0 100,0 84,5 30,4 0,0 0,0 0,0 0,0

Evap. Reale (mm) 56,4 39,9 25,1 21,3 22,6 35,5 52,0 84,9 38,1 1,6 5,3 32,3 414,9

Eccedenza idrica (mm) 0,0 15,9 0,0 0,0 21,8 15,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 53,5

Deficit idrico (mm) 15,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 85,5 154,2 142,7 76,5 474,9

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Infiltrazione

L infiltrazione (I) è quel fenomeno per il quale le acque di precipitazione penetrano nel sottosuolograzie alla capacità di assorbimento ed alla permeabilità del terreno.

L infiltrazione è stata calcolata assegnando un coefficiente di infiltrazione potenziale (C.I.P.) che individua la quota percentuale di pioggia netta che si infiltra nel terreno. Considerando la bassa permeabilità delle litologie presenti nel bacino attorno allarea di discarica si è stimato uncoefficiente di infiltrazione medio dellarea pari al 3% dellafflusso medio annuo, decurtato deltermine relativo allevapotraspirazione.

I = (P-ET)* CIP = 1,60 mm

Deflusso

Il deflusso rappresenta il volume dacqua che scorre superficialmente e rappresenta quindi una quota parte dell'afflusso.

Esso è espresso dalla relazione che viene ricavata per differenza fra gli altri termini del bilancio:

D = P - I ET = 468,4 1,6 414,9 = 51,90 mm

Calcolo del Bilancio Idrologico

Per il calcolo del bilancio idrologico sono stati utilizzati i valori di temperatura e precipitazione facenti parte della media mensile ricavata dalla stazione pluviometrica e termometrica di Pula nel periodo 1922-1992:

G

E

N

F

E

B

M

A

R

A

P

R

M

A

G

G

I

U

L

U

G

A

G

O

S

E

T

O

T

T

N

O

V

D

I

C

T

O

T

T19,30

15,00

11,80

10,60 11,00 12,60 14,90 18,40 22,50 25,30 25,50 23,10 17,5

P 7,73 5,28 3,67 3,12 3,30 4,05 5,22 7,19 9,75 11,64 11,78 10,15 82,88

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Il calcolo del bilancio idrologico riferito alla porzione del sub -bacino del rio Giovanni Daga ha portato a stimare i seguenti valori:

infiltrazione media annuaI pari 1,60 mm;.

deflusso superficiale medio annuoD pari a 53,5 mm

Come detto precedentemente, nella definizione dei parametri di calcolo, la superficie presa in considerazione non è quella relativa a tutto il sub-bacino del rio Giovanni Daga (di modesta estensione), ma solo ad una sua frazione.

Nonostante le metodologie di calcolo applicate al caso in esame si adattino meglio a bacini idrologici di maggiore estensione, i risultati ottenuti relativi allevapotraspirazione (seppur sovrastimati per le motivazioni suddette) sono utilizzabili e rappresentativi delle caratteristiche ideologiche dellarea in esame.

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8. Sismicità

Per quanto concerne il problema sismico, in base alla normativa vigente ed alleproposte di

classificazione sismica del territorio della Regione Sardegna, i comuni di Pula, Sarroch,Villa

S.Pietro, come del resto tutto il territorio della Regione Sardegna, non compaiono nell elenco delle

località in cui esistono, allo stato attuale delle conoscenze minime di pericolo sismico e/o elementi

di particolare preoccupazione.

9. Presenza dacqua destinata al consumo umano

Ciò che risulta dalle informazioni acquisite nella zona circostante, mediante laiuto di privati,

conferma che nel settore al contorno del sito di discarica e per un raggio compreso di almeno 1000

m dal sito (loc. Perderedda, località Sa Sarpa, Località Baustella, loc. Azienda Farina) le ricerche

idriche effettuate hanno dato esito sempre negativo anche per profondità superiori ai 100 m.

Comunquenelle immediate vicinanze e per un raggio di 1500 metri dal perimetro esterno dell area

interessata dallattività posta in essere non sussistono pozzi o strutture di derivazione e captazione

acquedestinate al consumo umano erogate da terzi mediate acquedotto di pubblico interesse.

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10.Flora, Fauna

Si è rilevata unarea di circa 80 ha, comprendente larea in cui è ubicato limpianto in oggetto,osservando sia la vegetazione spontanea che coltivata, oltre alla fauna presente. L area che circoscrive lavvallamento naturale in cui è ubicato limpianto, è caratterizzataattualmente da una vegetazionespontanea, che comprende le specie avventizie più diffusedellazona,tipichedei pascoli erbosi cespugliati della zona circostante.

Essendol idrografia dellarea in oggetto costituita da corsi dacqua a carattere torrentizio a regimestagionale e occasionale(rio Baustella, Rio Giovanni daga, Rio Sa Perdera, rio SOrecanu), losvilupponon è stato di rilievoriguardoalle formazioni vegetaliigrofile (pianta terrestre che vegetabene in un ambiente permanentemente umido).Sulle alluvioni sabbiose e ciottolose dei torrenti sono presenti popolamenti quasi monospecie tipooleandro. Lungo le sponde si può trovare erica e altre speciecome carici, tife e giunchi, conpresenza di alcune endemiche (presenza limitata in un territorio circoscritto di specie o varietàanimali o vegetali) (menta).

Macchia mediterraneaIn termini fisionomici con questo nome si definisce un tipo di vegetazione densoe intricato,difficile da attraversare anche per la frequenza di specie spinose.Nell area di interesse è costituita prevalentemente da arbusti, ma anche da vegetazioni di alberi ealberelli tipo olivastro. La macchia in genere non presenta un grande sviluppo inaltezza (max 3 m),ed è generalmente un tipo di vegetazionesecondaria, derivante cioè dalla degradazione più omeno irreversibile delle formazioni boschive originarie, per cause direttamente o indirettamentecollegate allattività antropica (soprattutto incendio e in subordine taglio), quindi esterne aldinamismo naturale.Vi si trova carrubo, ginepro, olivastro.Nella macchia bassa rientrano le formazioni a prevalenza dicisti, erica e lavandae con la presenzadi varie specie erbacee bulbose, in particolareasfodelo; meno frequenti sonolentisco e mirto. Sitratta di un aspetto tipico e durevole di una vegetazione ripetutamente percorsa dagli incendi e conuna degradazione del suolo spesso irreversibile.Talora su tale vegetazione si osservano le presenze di quercia da sugheroche, rispetto alle altrespecie arboree, risulta più resistente al passaggio del fuoco.La macchia media è data in genere da formazioni caratterizzate da lentisco, corbezzolo e mirtocon presenza diasparagi, cisto, lentiscoederica; anche in questo caso si tratta di una vegetazionein stretta relazione alla ciclicitàdegli incendi.

Boschi artificialiNell area in questione, tale tipologia di vegetazione è limitata alla presenza di filari di eucaliptoaventi funzione di frangivento o di delimitazione tra proprietà e ad altri impianti di varia tipologiache interessano limitati areali allinterno delle zone agricole.

Per quanto riguarda le terre agricole e antropizzate troviamo- Superfici coltivate - Colture erbacee annuali in aree irrigue e non irrigue, colture foraggere

generalmente sottoposte ad un sistema di rotazione.- Colture legnose permanenti, non sottoposte ad un sistema di rotazione (vigneti, frutteti,

mandorleti, oliveti).- Prato pascolo e/o terreni incolti

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In fase di progettazione il sistema di protezione, attualmente in realizzazione, prevede di porre adimora, in aggiunta alla già presente fila di mascheramentoe protezione di alberi ad alto fusto ed alarga chioma come ilsalice, eucalipto,pioppo,rovere, di alberi forti a rapida radicazione e crescitaed ad ampia chioma; alberi scelti opportunamente secondo le essenze vegetali tipiche della zona,quali ulivi, querce da sughero lecci ed olivastri, posti in duplice fila sfalsate per creare, una barrierafrangivento allarea dellimpianto ed una barriera per una migliore attenuazione della visibilità alturista ed al passante occasionale.

Grazie alle foltepresenze di alberature, di arbusti e di siepi, vi è unimportante presenza di granivoritipici di ambienti incolti: onnivori ed insettivori nidificanti o di passo.

Le vecchie alberature danno rifugio a diverse specie di uccelli quali:merlo, capinera, codirosso,tordo, picchio, cinciallegra, passero, cardellino, quaglia, poiana, falco, civetta, gufo comune.Specie cacciabili presenti sono la lepre, il coniglio, il cinghiale.

Si può ipotizzare la presenza direttili e anfibi, oltre allagallinella d acquaed almartin pescatore,presentinegli specchi dacqua artificiali nelle zone circostanti, creati per lirrigazione privata(Golfdi Is Molas).

Più a valle a circa 1500 metri dal sito interessato allimpianto di riciclaggio inerti, le aree sonocostituite da appezzamenti privati e parti di aziende agricole.L estensioni totali di taliaziende sonodi diversiHa e sono dotate di stalle, che mediamente si compone di vacche lattifere e vitelli, cavalli, pecore, capre, maiali, oltre checonigli da allevamento egalline ed anatrealimentati conprodottiprovenienti dai terreni stessicircostanti.

A parte alcuni dislivelli ed i laghetti irrigui privati, non sussistono ostacoli naturali, tali da bloccare i movimenti della fauna. Eraramentecostante la presenza umana, limitata al passaggiosporadicoper raggiungere le zone boschive più a monte.

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11.Censimento abitanti ed abitazioni

L indagine è stata condotta su un discreto intorno dellarea di interesse, assommante ad unasuperficie di circa 350Ha per un totale di 4 abitazioni. Le persone residenti sono complessivamente 10, il 50% delle quali rimane in casa o nelle immediate vicinanze per tutto larco della giornata.L altro 50% è presente media- mente solamente durante i pasti e per dormire. Le abitazioni distanomediamente dal perimetro di cava circa 1.3 Km.

Dal punto di vista del valore architettonico, possiamo notare che complessivamente siamo inpresenza di unedilizia rurale non molto ricca, ad esclusione di una villa. Pochissime sono leabitazioni recenti. Gli elementi di maggior pregio, ad esclusione della villa, sono di caratteretipologico e cioè abitazionirurali.

12.Uso del suolo

Il terreno coinvolto dallattività si presenta in una zona avvallata rispetto alla quota dei terrenicircostanti e pur essendo in zona agricola non comporta significativi cambiamenti alla destinazioned uso attuale in quanto si tratta di una zona di terreno precedentemente utilizzata come discaricacomunale ormai da tempo dismessa, lasciata comunque in una situazione di abbandono dopo untentativo di riutilizzazione mediante un impianto per il tiro al volo al piattello, dall anno 2005abbandonato e lasciato in una situazione di completo degrado.

L attività intrapresa dallaEDILMOV Srlcomporta un riutilizzo ed un netto miglioramento dellareadovuta al completo recupero ambientale durante e a fine attività in concessione.

La produttività agricola ditale area è comunquecomplessivamentemolto inferiore alla media per la notevole percentuale di ghiaia, terra di riporto e pietrisco del suolo, oltre al degrado dei bordidell appezzamento, coincidenti con le scarpate dellavvallamento originale.

L uso del suolo al contorno (in un raggio di circa 1,5 km) è indirizzato verso una agricoltura di tipoestensivo fortemente condizionata dalla scarsità dacqua nel sottosuolo(assenza di falde superficiali significative e di falde profonde), con ampi settori incolti e altri ricopertida fitta vegetazione amacchia discontinua più o meno degradata.

Le aree vicine, sono costituite da terreni incolti a destinazione duso pascolo cespugliato,utilizzate da pastori locali per il pascolo del bestiame.

Più a valle a circa 1500 metri dal sito interessato allimpianto di riciclaggio inerti, le aree sonocostituite da appezzamenti privati e parti di aziende agricole composte dadiversi membri, i qualitraggono la totalità dei loro proventi da tali attività.

L estensioni totali delle aziende sono di diversi Ha e sono dotate di stalle, che mediamente sicompone di vacche lattifere e vitelli, cavalli, pecore, capre, maiali, oltre che conigli da allevamento egalline ed anatrealimentati con prodotti provenienti dai terreni stessicircostanti.

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13. Identificazione, analisi e stima degli Impatti

Rumore

Le attuali fonti di rumore presenti nella zona sono date come da rumore di fondo, principalmente:

- dalla presenza della strada S.S. n°195 che daPula porta a Villa S.Pietro, comunqueabbastanza lontana e della Strada VicinaleSa Gruxitta di Campu Braxiuche portaall aziendaBaustella, poco frequentata se non da i proprietari delle zone agricole vicine,dagli sporadici percorrimenti dei mezzida e per l impianto di stoccaggio e riciclaggio inerti,al passaggio sporadico umano per raggiungere le zone boschive più a monte.Tutto il traffico si immette sulla pubblica viabilità attraverso un unico punto di allacciamento, attivato per leprecedenti funzioni dellarea e tuttora funzionante.

- dai mezzi meccanici in movimento, escavatore, pala meccanica, e dallimpianto mobile digranulazione e selezione inerti, comunque limitato al solo trattamento estoccaggioistantaneo.

A questo riguardo è stato eseguito uno studio da tecnico abilitato sulla valutazione delle immissionisonore dellattività in oggetto, secondolegge n.447 del 26-10-1995per il rapporto di conformità aldecreto 16-03-1998. In attesa della classificazione del territorio comunale nelle zone acustichepreviste dalla legge, si sono applicati i limiti di accettabilità (immissioni) stabiliti nella tabella di cui all art.6 del D.P.C.M. 1 marzo 1991, secondo la disciplina transitoria prevista dallart.15, comma 2.

Le misurazioni sono state effettuate su 4 postazioni differenti durante lamassima attivitàdell impianto; nella tabella si riportano i risultati e i livelli max di rumore consentiti dallalegislazione:

Postazioni Periodo diriferimento

Rumoreambientale

Rumoreresiduo

Correzioni(KT, KB, KI)

Valoredifferenziale

Limiteassoluto

note

1 Diurno 45.5 43.5 0 2.0 70 dB(A) Conforme

2 Diurno 58.5 43.5 0 2.0 70 dB(A) Conforme

3 Diurno 55.0 43.5 0 2.0 70 dB(A) Conforme

4 Diurno 52.0 43.5 0 2.0 70 dB(A) Conforme

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Dalle considerazioni effettuate sullo studio e dai risultati si evince che:

- L attività svolta dalla soc.EDILMOV Srl è situata in area classificabile cometutto ilterritorio nazionale e nelle vicinanze vi è la quasi totale assenza di abitazioni

- Il comune di Pula non ha ancora adottato la classificazione acustica del territorio, per cuioggetto dello studio sullimpatto sonoro dellattività in oggetto è stata la valutazione dellarispondenza ai valori assoluti di immissione come riportati al D.P.C.M. 01/03/1991

- Non si è riscontrata la presenza di rumori a tempo parziale

- Le immissioni di rumore rispetterebbero inoltre, i limiti di zona anche nel caso in cui lareadovesse essere classificata inzona III (come nella bozza di zonizzazione in fase diapprovazione)

A seguito delle misurazioni e delle considerazioni sopra esposte, lattività in oggetto rispetta ilimiti di legge imposti dal decreto del presidente del consiglio dei ministri 1° marzo 1991

Mitigazione dell impatto

In fase di progettazione il sistema di protezione, attualmente in realizzazione, prevede:

- di porre a dimora, in aggiunta alla già presente fila di mascheramento e protezione di alberiad alto fusto ed a larga chioma come ilsalice, eucalipto,pioppo, rovere, di alberi forti arapida radicazione e crescita ed ad ampia chioma; alberi scelti opportunamente secondo leessenze vegetali tipiche della zona, quali ulivi, querce da sughero lecci ed olivastri, oltre che una bordura di essenze da cespuglio (rosmarino, cisto ecc..) posti in duplice fila sfalsate cosìda creare,grazie alle diverse altezze, oltre ad una barriera frangivento, una vera e propriaschermatura dabbattimento sonoro, dellarea dellimpianto oltreché una barriera per unamigliore attenuazione della visibilità al turista ed al passante occasionale.

- i mezzi circolanti (Pale meccaniche gommate, Escavatori, Autocarri) così come il gruppomobile di frantumazione e di vagliatura, sono nuovi e di ultima generazione, muniti disistemi anti inquinamento edopportunamente silenziati secondo normativa CEE. Sonomantenuti in perfetta efficienza e vengono regolarmente manutenzionati.

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Emissioni in atmosfera

I titolari delle attività di produzione di calcestruzzo preconfezionato, di conglomerati bituminosi edi frantumazione inerti, che presentano alla Regione Sardegna Ass.to della Difesa dellAmbiente,la dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale alle emissioni in atmosfera,impegnandosi a rispettare le prescrizioni di cui allallegato C(Determinazione n.1180 del 23-05-2002), sono autorizzati in via generale ai sensi delp.to 18 del Capo III del D.P.C.M. 21.07.89 edegli artt. 6, 15 e 7 del D.P.R. n.203/88, con effetto dalla data di ricevimento della domanda daparte della Regione.I titolari delle attività in argomento che presentano richiesta di autorizzazione in viageneralepotranno ritenersi autorizzati in via definitiva trascorsi 90 giorni dalladata di ricevimento dellastessa dichiarazione da parte della Regione (silenzio/assenso).I titolari di cui sopra, che presentano richiesta di autorizzazione in via generale hannofacoltà, anche prima della scadenza dei sopraccitati 90 giorni, di intraprendere e/o proseguire l attività dichiarata,purché nel rispetto delle prescrizioni previste nelsopraccitatoallegato C.

La societàVacca EDILMOV Srlha presentato regolare domanda di autorizzazione per avvalersiaisensi delp.to 18 del Capo III del D.P.C.M. 21.07.89 e degli artt. 6, 15 e 7 del D.P.R. n.203/88alleemissioni in atmosfera per limpianto di frantumazione inerti in data 26/10/2006 con ladichiarazione che la messa in regime dellimpianto è del 10/02/2007 e la stessa è da ritenersiautorizzatain via definitiva in quanto trascorsi 90 giorni dalla data di ricevimento della stessadichiarazione da parte della Regione (silenzio/assenso).

La società ha dichiarato inoltre, in tale domanda di autorizzazione, di rispettare, nelleserciziodell attività, le prescrizioni tecniche di cuiall allegato C della Det. n.1180 del 23-05-2002

Polveri

Le polveri sollevate per una normale attività di movimento terra sono principalmente dovute alpassaggio di automezzi pesanti in strade non asfaltate e dal movimento terranel carico-scaricoetrattamento inerti nellimpianto di frantumazione e vagliatura. Tali polveri sono prevalentementeinerti e pertanto il loro effetto, ad esempio sulle colture, è essenzialmente di carattere fisico con lariduzione dello scambio del vegetale con latmosfera. Anche sulluomo queste polveri sonopraticamente inerti e presentano un effetto tossicologico modesto, effetto comunque da valutarsi infunzione dei tempi di esposizione che nel nostro caso sono molto limitati.

- Trasporto delle polveri dallazione del vento

Il percorso predominante è quello che dallarea di discarica versa in zone ubicate in direzioneE edW della stessa (Levante e Ponente); i successivi percorsi a cui sono soggette le polveri aereodispersevanno dallarea di discarica alle zone ubicate in direzioneNW (scirocco) e in direzioneNE(Libeccio). Tale tipo di trasporto si presuppone sia attivo in prevalenza durante il periodod esercizio dellimpianto a causa della produzione di polveri al momento dello scarico dei rifiuti edella successiva loro trattamento nellimpianto di granulazione e selezione nonché dal lorosuccessivo abbancamento in cumuli e perciò esposti allazione del vento.

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Alla luce delle direzioni prevalenti dei venti (venti diPonente e di Levante) nelle areepotenzialmente interessate da diffusione area di eventualipolveri non sono presenti attivitàproduttive intensive o residenziali se non in direzioneEst e ad una distanza dioltre 600 m (AziendaBaustella).L attuale pressione antropica della zona, vede la presenza di alcuni fabbricatiper uso abitazione aduna distanza di oltre 500 metri dal sito di discarica. Verso nord e ovest lassetto del territorio èattualmentecaratterizzato invece da estese condizioni di seminaturalità e di bassissima densitàabitativa.Per le considerazioni esposte si ritiene che lentità dellimpatto ambientale negativo dovuto allepolveri aereodisperse sia da considerarsipriva di significato realese non nellimmediate adiacenzedell area diabbancamento e comunque entro i terreni di proprietà comunaleinteressati allattività.

Mitigazione dell impatto

Comunque, per attutire tale impatto, limpianto per il trattamento, frantumazione, selezionemateriali naturali inerti, è corredato di un moderno sistema per la captazione ed abbattimentopolveri che si creano nelle diverse fasi del ciclo di lavorazione.

Il processo di abbattimento polveri da noi adottato, si basa sul principio dellacaptazione dellepolveri mediante irrorazione di acqua nebulizzata micronizzata spinta a pressione.

Il sistema consente leliminazione del problema immissione polveri, contenendolo entro i limiti dilegge non superiore a 10 mg/mc e 0,101 / MPA.

Questo sistema, viene preferito ad altre tecnologie per i suoi vantaggi peculiari e lo rendonoparticolarmente utile quando si è costretti a disporre di limitate quantità dacqua.

In seguito la descrizione particolareggiata di tale sistema (pag. 50)

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14. Modificazioni del sistema geo-idrologiconell area della ex discarica

Nella zona in cui è operativo limpianto in oggetto, il terreno in posto mostra una buona potenzialità di deflusso

Nella zona operativaPer quanto riguarda i terreni intorno all impianto, vista lubicazione dellarea in studio, dal puntodi vista idrologico si può asserire che gli apporti meteorici esterni allarea in oggetto sono dilimitata entità in quanto tale area è ubicata in prossimità del limite superiore del bacino idrograficodel rio Giovanni Daga.In caso di pioggia, vi sarà accumulo di acque meteoriche sul lato SW dellarea da dove dovrannoessere eliminate mediante il sistema di regimazione descritto in seguito.L attività in oggetto non provocherà però modificazioni apprezzabili della situazione idrologicarispetto allattuale perché i terreni della copertura alluvionale sono caratterizzati da una permeabilitàrelativa medio-bassa per porosità ed i quantitativi di materiali inertimessi a giorno dai lavori sicomporteranno allo stesso modo, perché verranno lasciati sui piazzali in cls appositi del tuttoimpermeabili, a protezione del terreno sottostante dal contatto con le acque di pioggia.Nel sito anche le modificazioni indotte al sistema idrogeologico saranno deltutto trascurabili vistala permeabilità modesta delle litologie come provato pure dallassenza di una falda acquifera di unacerta consistenza nella zona interessata dai lavori.

15.Utilizzazione o alterazione di risorse idriche

Analisi del fattore dimpattoL alterazione del regime idrologico superficiale può essere determinata dall eduzione diportaterilevanti dai corsi dacqua o anche dalla realizzazione di accumuli che interferiscano con lacorrivazione creando sbarramenti non drenati e rilasciando solidi in sospensione.L alterazione dellidrologia sotterranea può invece essere imputata allemungimentoeccessivo dalle falde, alla loro intercettazione da parte degli scavi, a modifiche allapermeabilità dei suoli.L alterazione delle risorse idriche può inoltre derivare dalle azioni di dilavamento, erosione,trasporto di solidi in sospensione e dalla contaminazione dei corpi idrici superficiali osotterranei ad opera di sostanze estranee.

Effetti sulle componenti ambientaliDallo studio idrogeologico condotto è emerso che non vi sono possibilitàdi interazioni significative tra l attività in oggetto e le risorse idriche superficiali e profondedel territorio. In particolare, il progetto non prevede prelievi dacqua significativi (il consumo dacqua è limitato ai quantitativinecessari per bagnare piste e piazzali al fine di ridurre la polverosità, per lirrigazione delle aree inripristino) né immissioni di sostanze inquinanti neicorpi idrici superficiali e profondi.

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L attività non provocherà modificazioni apprezzabili della situazione idrologicarispetto allattualeperché i terreni della copertura alluvionale sono caratterizzati da unapermeabilità relativa medio-bassaper porosità ed i quantitativi di materiali inerti messi a giorno dai lavori si comporteranno allo stesso modo, perché verranno lasciati sui piazzali in cls appositi del tutto impermeabili.L impatto potenziale del fattore considerato sulla componente ambientaleacque superficiali esotterraneeè valutato complessivamente di rilevanza bassa.

Azioni di contenimento e impatti residuiLe azioni di contenimento relative al fattore dimpatto in esame sono compendiate nella voce operedi regimazione delle acque meteoriche, descritte nel progetto.Le opere di regimazione delle acque meteoriche sono decisive ai fini della sostanzialeeliminazionedel problema del dilavamento, dellerosione e del trasporto solido. Leffetto di tale azione èconsiderato pertanto alto e limpatto residuo trascurabile. Tale azione ha effetto anche sullariduzione del rischio dinfortuni, poiché determina un maggiore controllo della stabilità dei frontidell avvallamento in cui si trova limpianto.

I ripristini ambientali comportano la stabilizzazione dei suoli superficiali. L effetto di taleazionesull alterazione delle risorse idriche è valutato di rilevanza trascurabile. L innaffiatura di piste epiazzali (azione prevista per il contenimento delle polveri) comporta un incremento del consumod acqua, peraltro di entità limitata.

Reticolo Idrografico SuperficialeIl reticolo idrografico superficiale nellarea della concessione e i bacini imbriferi di interesse èrappresentato nella tavola allegata. Dalla tavola è evidente che lareadi interesse riguarda una zona tra due spartiacque superficiali secondari che convogliano le acque nel Rio Giovanni Daga, per cui prevalentementel acqua chepuò interessare la zona è quella derivante dalla pioggia che cade direttamente sullarea.

Modificazioni del sistema geo-idrologico indotte dai lavoriPer il calcolo delle canalette e della vasca di raccolta delle acque superficiali di ruscellamento si è tenuto conto di un area di influenza di circa 2 Ha.

La situazione sotto laspetto idrogeologico non subirà particolari modifiche: infatti come è statofatto notare nello studio, nell area in esame le permeabilità non sono molto elevate.

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16.Traffico

Analisi dell Elemento dImpattoCome già descritto, il trasporto avverrà su strade provinciali e strade statali che risultano in grado di assorbire senza problemi lincremento di traffico ascrivibile allattività in esame.È possibile che i mezzi di trasporto coinvolti nellattività attraversino il centro abitato dei comunivicini per raggiungere cantieri smaltitrici e/o utilizzatrici.In ogni caso il volume di traffico giornaliero non è tale da creare disagi alla popolazione.Occorre inoltre ricordare che lattività non verrà svolta con continuità ma per campagne di forniturae/o smaltimento: di conseguenza nei periodi di inattività il traffico sarà ulteriormente ridotto.

Effetti sulle Categorie Ambientali e Criteri di ContenimentoGli effetti del traffico indotto dalliniziativa sulle varie categorie ambientali è da ritenersitrascurabile. Non si prevede pertanto di attuare alcun criterio di contenimento.

17. Incidenti

Analisi dell Elemento dImpattoL elemento dimpatto in esame si riferisce agli incidenti che comportino conseguenze dannose perl esterno, a persone, beni e attività estranee alla Società, con effetti sulla popolazione sotto ilduplice profilo dellincolumità pubblica e del livello di consenso sulliniziativa industriale in esamenel suo complesso.I possibili incidenti collegabili alle attività dellaVacca EDILMOV Srlpreviste in progetto sonoriconducibili da un lato ai trasporti e al traffico di veicoli, dallaltro all utilizzo dei macchinari varidell impianto.

Criteri di Contenimento ed Effetti sulle Categorie: Traffico ed Incidenti Per quanto riguarda i trasporti e il traffico, i viaggi quotidiani effettuati sonoridotti ed avvengonotutti su strade provinciali e/o statali.All ingresso dellarea dellimpianto è apposta lopportuna segnaletica ed è disposta la limitazionedella velocità dei mezzi in ingresso e in uscita, nonché il senso e le direzioni di marcia .È cura del personale assicurarsi che i mezzi che si immettono sulla stradaprovinciale abbiano leruote pulite per evitare che depositi di materiali sulla carreggiata determinino possibiliinconvenienti al traffico degli altri veicoli.Le problematiche relative alla stabilità deiversanti, (tenuti sempre a pendenze adeguate edopportunamente piantumati), della buona efficienza delle vie di percorrimento interne sono valutateattraverso studi approfonditi eseguiti in ottemperanza al D. Lgs. 624/96.La ripetizione periodica delle valutazioni di sicurezzae il monitoraggio quotidiano sistematico adopera di personale qualificato rappresentano unadeguata garanzia al controllo del rischio diincidenti.

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18. Infortuni e Malattie Professionali

Analisi dell elemento dImpatto

Il settore su cui occupa laVacca EDILMOV Srlè tradizionalmente caratterizzato da valori elevatidegli indici di frequenza e gravità infortunistica.Tra le cause (con particolare riferimento agli infortuni gravi) prevalgono:le cadute (dallalto e in piano), gli infortuni legati a frane e cadute di massi e i seppellimenti, leinterferenze tra i mezzi mobili e gli investimenti, gli infortuni derivanti dal contatto con parti dimacchine o impianti in moto, gli infortuni elettrici, gli infortuni legati alluso di attrezzi.Il quadro delle malattie professionali del settore è altrettanto preoccupante, vista la marcataprevalenza delle pattologie a carico del sistema respiratorio, delleotopatie, delle patologie derivantidall uso di strumenti vibranti e di quelle riconducibili a fattori ergonomici.

Criteri di Contenimento

La societàVacca EDILMOV Srlapplica un sistema di gestione della sicurezza conforme allenormative vigenti e, in particolare, alD. Lgs. 626/94, alD. Lgs. 624/96e alle norme di leggecollegate.Si effettuano, periodicamente, la valutazione del rischio di esposizione deilavoratori al rumore ealle polveri aereodisperse e la valutazione delle problematiche di operatività in cantiere.

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19. Il Progetto proposto

Come si può dedurre, dallesposizione dello stato iniziale dellambiente, la precedente attività a cuiè stata soggetta larea ha provocato una situazione di abbandono e degrado ambientale stimabile, inmodo intuitivo, come un fatto ambientale negativo. La mitigazione dellimpatto dellinterventoconsta nel miglioramento ambientale del territorio, salvaguardando ed integrando la vegetazioneesistente, piantumazione per il perimetro dellarea di essenze vegetali a rapida crescita e radicazioneposte a frangivento, a protezione e mascheramento dellattività. Miglioramento fondiario eproduttivo del terreno a fine attività.

Vediamo ora quali sono le caratteristiche principali della nuova proposta di attività, sulla qualeanalizzarne limpatto. I lavori di predisposizione del sito, per i quali ci si è adoperati in prima fasedi inizio lavori sono stati:

- Ripristino e bonifica della recinzione esistente, sostituzione di pali in ferro zincato distantitra loro 3 metri e rete metallica zincata a disegno romboidale di altezza pari a 2.50 metri, ecompletamento nel lato mancante (circa 160 metri).

- Costruzione e posa in opera di cancellata in profilato di ferro trattato chimicamente contro la corrosione, di apertura 5 metri ed altezza di 3 metri, di ingresso al cantiere.

- Bonifica e messa in sicurezza delle scarpate con addolcimento delle pendenze, allo scopo difacilitare la fase di piantumazione e favorire lattecchimento delle specie vegetali,salvaguardando la vegetazione esistente ed integrando, piantumando per tre lati, il perimetrodell area con essenze vegetali a rapida crescita e radicazione, a frangivento, in triplice fila, aprotezione e mascheramento dellattività.

- Bonifica della pista di accesso e della rampa con lutilizzo di escavatore cingolato entro ilimiti del tracciato esistente (4 m); messa in opera di uno strato diinerte frantumato (classe15-40) opportunamente rullato.

- Livellamento del fondo del terreno in tutta larea in concessione con particolare attenzione aipunti di stoccaggio materiale dove sono state predisposte delle piazzole opportunamentelivellate e rullate e protette dadistinte platee di calcestruzzo armato di circa 10-15 cm dispessore come prevede la normativa sullo stoccaggio dei rifiuti non pericolosi.

- L area delle piazzole di stoccaggio dei materiali in entrata occupa una superficie di circa 300 mq cad. ( 15x20) per una superficie totale di circa 1000 metri.

- Realizzazione di canali, allinterno dellarea,per la captazionedelleacque di ruscellamentosuperficiale,che le convogliano ele scaricano in uno scavo interra opportunamentedimensionato,con funzionedi vasca di decantazione e chiarificazione prima diriutilizzarlenel ciclo di lavorazione dellimpianto.

- Realizzazione di impianto di illuminazione con posizionamento di 3 fari a completailluminazione dellarea, alimentato da normale allaccio correnteENEL.

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- Posizionamento di un box mobile prefabbricato adibito ad ufficio e ricovero personale,munito di un moderno e versatile sistema di smaltimento liquaminonperdente per lo smaltimento delle acque reflue del bagno, autorizzato dalla ASL n° 8 di Cagliari, installato nel lotto in oggetto, in quanto la località è sprovvista di un sistema fognario comunale. Losmaltimento delle acque reflue e disciplinato dal D.L. n° 152 del 11.05.1999.

20.Opere di protezione

Tutta l area dellimpianto posto in essere dispone di opere di protezione per arginare o limitare idanni che eventi naturali a carattere eccezionale, quali nubifragi e forti venti, potrebbero causare alterritorio circostante.

- Una piantumazionea frangivento lungo tutto il perimetro dellarea interessata,nasconde al profano la vista dellarea di stoccaggio provvisorio e dellimpianto, e neattutisce il propagarsi dei rumori e delle polveri aereodisperse.

- Un opera di regimazione idraulica(vasca di decantazione, canalette di raccolta edeflusso), realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica, atta a garantire laraccolta delle acque di percolazione e di ruscellamento superficiale naturale e quelledi processo dei piazzali e convogliarle, mediante canalette in terra opportunamentedimensionate, e qualora si raggiungesse il troppo pieno, verso le vie di deflussonaturale esterne allarea dellimpianto (compluvi naturalirio Giovanni Daga) previopassaggio suvasca che ne assicura il rallentamento, la decantazione echiarificazione, proteggendo così larea dellimpianto e del territorio circostantedall azione erosiva di un ruscellamento selvaggio. Le acque così trattate,trattenutenella vasca, vengono riutilizzate nel ciclo di trattamento dellimpianto.

Questi interventi sono stati realizzati già nella prima fase di insediamento, in modo sincronizzatoagli interventi dellattività, e favoriscono in modo mirabile il lavoro della Società nellarea inconcessione.

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21. Ciclo dellacqua

L acqua utilizzata nellimpianto proviene in parte dalla raccolta delle precipitazioni naturali tramitei compluvi realizzati opportunamente (canalette di raccolta lungo tutto il perimetro dellarea dilavorazione) che la convogliano nello scavo in terra (vascadi decantazione), e in parte, quandonecessita un apporto esterno supplementare, dallausilio di serbatoi riempiti alloccorrenza da sitiesterni allarea. Oltre che per tenere umide le zone di transito ed i piazzali, le acque di processo e di nebulizzazionesono impiegate esclusivamente per labbattimento delle polveri al frantoio, alvaglio; vengono raccolte e convogliate su di un vaglio asciugatore sgocciolatore per il recuperoanche delle classi più fini.

Le acque di processo non sono libere di scorrerepoiché, vengono dapprima ciclonate per unulteriore recupero di parti solide grossolane, e quindi chiarificate mediante vasca di decantazioneche garantisce la quiete delle acque e favorisce la naturale e spontanea sedimentazione edecantazione anche delle particelle più fini.Le acque così chiarificate vengono ripescate e riutilizzate a riciclo perle esigenze del processodell impianto.

Periodicamente le vasca viene ripulita, ed i materiali finissimi così recuperati (Slames), miscelaticon altre classi granulometriche, vengono riutilizzati in vari settori (vedi sotto).

Riutilizzo dei materiali finissimi

- nei cicli industriali per la produzione di ceramiche e laterizi- nei cicli industriali per la preparazione di colle e malte premiscelate per intonaci- opportunamente miscelati a terre, omogeneizzati e concimati con stallatico naturale

vengono utilizzati in agricoltura per la ricostituzione dei suoli produttivi

Questi residui finissimi non sono inquinanti, sono esclusivamente costituiti damiscele omogenee diterre vegetali, fini di rocce e materiali edili frantumati e limitate percentuali di argille.

Il beneficio è dimostrato dagli stessi utilizzatori agricoli, i quali hanno ottenuto ottimi risultati neldissodare e sciogliere terreni scisto argillosi con un risparmio di concimie quantità dacqua perinnaffiare prodotti ortofrutticoli.Da tenere presente, che le classi granulometriche non sono vincolanti, poiché la versatilitàdell impianto permette la loro variazione secondo percentuali diverse a seconda delle necessità e leesigenze dellacquirente.

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22. L Impianto di Granulazione Vagliatura e Selezione Inerti

L impianto rispetto alla precedente autorizzazione rimane inalteratoed è così strutturato:

1) Gruppo mobile di frantumazione comprendente:

- Tramoggia di carico- Alimentatore a piastre - Frantumatore- Nastro trasportatore- Deferrizzatore statico o a nastro

2) Gruppo mobile di vagliaturae selezione comprendente

- Vibro vaglio a 3 tele - Nastri trasportatori per laccumulo delle classi selezionate- Ciclone- Sistema di chiarificazione acque

L area dellimpianto è corredato da

- Piazzali per lo stoccaggio dei materiali grezzi e dei prodotti - Piste per la circolazione interna dei mezzi pesanti

23.Tipologia dei materiali trattati

I materiali provenienti allarea di stoccaggio e destinati al riciclaggio sono sempre i seguenti: e nonvariano per qualità

- materiale inerte in pezzatura e forma varia da scavi, spietramenti, bonifiche autorizzate- demolizioni di opere in calcestruzzo- scarti e sfridi di laterizi con o senza la presenza di frazioni metalliche - rottami edili - scarti e sottoprodotti di manufatti in cemento, calcinacci in genere- frammenti di pavimentazioni stradali non bituminosi

I materiali vengono sempre stoccati in cumuli separati per controllarne la qualità e la tipologia.

Tutte le granulometrie prodotte a fine lavorazione dallimpianto, vengono suddivise in cumuliseparati per granulometria e qualità ed usate in edilizia: per sottofondi stradali, per rilevati e piazzali ed in agricoltura: per prato verde allaperto ed in serra.

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24.Percorso del materiale

I materiali giungono allimpianto, nellarea di stoccaggio temporaneo, auto trasportati mediantecamions, e scaricati in cumuli diversificati per tipologia e qualità in appositi piazzali cementati dadove vengono ripresi da una pala meccanica gommata e da uno escavatore e versati alla tramoggiadi alimentazione del gruppo mobile di frantumazione primaria.

Un alimentatore a portata variabile scarica il materiale al frantumatore.

Il materiale frantumato tramite nastro trasportatore viene fatto scorrere sotto un elettrocalamita,(deferrizzatore statico o a nastro), che provvede alla captazione di tutti i materiali ferrosieventualmente presenti ed al loro stoccaggio in apposito contenitore (cassone scarrabile) per esseresmaltiti in seguito.

I materiali frantumati vengono scaricati su di un vibro vaglio a 3 tele per la selezionegranulometrica.

Ogni singola classe granulometrica viene ripresa da nastri di accumulo e scaricati in cumulidifferenziati, pronti al loro riutilizzo.

Ricordiamo che tutto limpianto di trattamento è munito di nebulizzatori per labbattimento dellepolveri.

Il sotto griglia, e le acque di nebulizzazione vengono convogliate, mediante canale, su di un vagliovibrante sgocciolatore-asciugatore, a maglie finissime ( 0,5 mm) che lascia cadere le acque in unsilo polmone ove vengono riprese mediante pompa centrifuga per torbide per alimentare unidrociclone per il recupero delle particelle finissime.

Le acque di risulta (Over del ciclone) vengono immesse nel sistema della vasca di decantazioneprima di essere rimesse in ciclo opportunamente chiarificate.

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25.Produzione e SelezioneGranulometrica

La produzione è prevista in45.000 tonnellate/anno suddivisa secondo le seguenti quantità perclasse granulometrica:

Classe Granulometrica Quantità %mm mc

(0 5) (0 7) 12.856,50 28,57

(5 18) (7 -18) 15.426,00 34,28

(18 25) 6.430,50 14,29

(25 - 70) 6.430,50 14,29

Trattenuto al Vaglio 3.856,50 8,57Tout Venant

45.000,00 100.00

Tenuto conto degli impieghi e dei vari utilizzi cui è destinata lintera produzione dellimpianto, sideve procedere ad una accurata selezione granulometrica a seconda della destinazione finale. Più precisamente

Classe (0 5) ; (0 7)Destinata quasi totalmente all'industria edile come parte essenziale nella costituzione dellemalte e dei calcestruzzi.Queste quantità vengono destinate allindustria per la bitumazione stradale, mentre perl industria siderurgica modiche quantità vengono impiegate come agglomerante delle scoriedi fusione e come catalizzante nella trafilatura nelle colate dei metalli

Classe (5 18) ; (7 18) : ( 18- 25)Destinata totalmente come parte essenziale dall'industria edile, sia per la costruzione dielementi prefabbricati, blocchi, recinzioni, pavimentazioni, sia per la fabbricazione deicalcestruzzi

Classe (25 70)Destinata totalmente come parte essenziale delle pavimentazioni stradali, rifacimento dellemassicciate ferroviarie, gabbie di contenimento argini fluviali, per sottofondi epavimentazioni drenanti

Classe (0 - 40) (0 60) tout venantViene destinata essenzialmente per la preparazione di sottofondi e pavimentazioniperpiazzali e strade e riempimenti di aree depresse.

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26.Utilizzazioni dei prodotti finiti

Il materiale proveniente dallimpianto, opportunamente trattato e vagliato può essere utilizzato invari impieghi a seconda delle frazioni ottenute per selezione granulometriche che consentonol integrale smaltimento.

Le diverse classi granulometriche vengono destinate per il 50 % per soddisfare le esigenze delleindustrie utilizzatrici Comunali e Provinciali, il 30 % per soddisfare il mercato di industrieRegionali, il 20 % per soddisfare le esigenze di industrie di altre attività e comunità locali.Il Tout Venant viene interamente venduto a terzi in un raggio di circa 40 Km.

Per la frazione granulometrica con diametro superiore a 15 mm esiste la possibilità di riutilizzonella realizzazione di rilevati e sottofondi stradali, ferroviari e piazzali industriali.

La frazione + 5 15 mm opportunamente miscelata e combinata per via ponderale con la classe0 5, può essere utilizzata per la confezione dei calcestruzzi strutturalicon soddisfacentiprestazioni meccaniche che ne consentono lutilizzo in una vasta gamma di lavori ed opere edili.

La sola frazione fine 0 5 può essere utilizzata efficacemente in altre applicazioni, tra lequalicitiamo:

- la preparazione di malte premiscelate per restauro, le quali così preparate mostrano eccellenticaratteristiche di aderenza al laterizio mantenendo ottime proprietà di reversibilità, diconsolidamento ed una buona resistenza allo sfilamento di barre di reti metallicheelettrosaldate.

- Per riempimento di scavi per cavidotti stradali e posa in opera di tubazioniin genere, usata incombinazione con il terreno rimosso durante lo scavo con laggiunta di basse percentuali dicemento e additivi chimici per modulare le proprietà elastiche del terreno.

- Per la preparazione di calcestruzzi auto compattanti conferendo loro proprietà viscose atte adevitare lo smiscelamento dellimpasto in fase di getto.

Le frazioni cosi ottenute secondo granulometrie idonee devono superare i test di cessione (D.M. 05-02-1998: Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degliarticoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22) che specificano i requisiti a cui devonorispondere gli aggregati di origine naturale o artificiale o gli aggregati riciclati per poter essere usati nel confezionamento dei calcestruzzi strutturali.

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27. Caratteristiche dell' Impianto e Macchine

I macchinari sono stati scelti con visione futuristica in modo da consentireuna versatilità diproduzione intesa come adeguamento alle esigenze di mercato sulle variazioniquantitative equalitative delle scale granulometriche.

Naturalmente è stato previsto di utilizzare macchinari ed attrezzature moderne in modo da garantirci una produzione di ottima qualità.

L impianto ha una potenzialità di circa35 tonnellate/ora e comprende le seguenti sezioni:

Frantumazione Granulazione Vagliatura e Selezione dei prodotti Captazione delle polverimediante nebulizzazione idrica Stoccaggio dei prodotti.

Tutti i materiali vengono auto trasportati con mezzi propri o di terzi reperiti nell interland mediantecontratti individuali.

Nel progettare l'impianto, si è previsto di scegliere macchinari nuovi e moderniper consentire unaversatilità di produzione intesa, come adeguamento alle esigenze di mercato sulle variazioniquantitative e qualitative delle granulometrie.

Si sono quindi assemblati macchinari ed attrezzature moderne in modo da garantire una discretaquantità produttiva e di ottima qualità.

Si producono le scale granulometriche precedentemente descritte utilizzando:

- Inerti misti di rocce miscelate per medie ponderali con inerti naturali e materiali da riciclo,miscugli di cemento mattoni e mattonelle

- Sfridi di materiali inerti provenienti da attività di costruzioni e demolizioni praticamentestabilizzati e selezionati secondo le classi granulometriche, (sopra ed in altro paragrafomeglio descritte), destinate e richieste dalle esigenze delle stesse industrie acquirenti.

Le macchine e le strutture per la realizzazione dell'impianto sono denominate e descritte nelloschema di flusso successivo (Flow Sheet).

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28.Flow Sheet Impianto

Il percorso del materiale è schematizzato nel seguente Flow Sheet

Tramoggia (5 mc) :-------Acqua nebulizzata per abbattimento polveri -::Alimentatore a piastre:-------------------- ------- Acqua nebulizzata per abbattimento polveri -

: Vaglio sgrossatore- - - - --- - - - - -: @ Tout Venant (0 60) : (0-40)mm: @@@

: Nastro + 60 : + 40mm ::Frantoio a mascelle::Nastro trasportatore:------- Acqua nebulizzata per abbattimento polveri -::Deferrizzatore- - - - - - - - - -: @ Materiali ferrosi: @@@

:

Granulatore::Nastro:--------- Acqua nebulizzata per abbattimento polveri -------------- @ -----Vasca raccolta H2O: Pompa:Vaglio a 4 Tele

: : Nastro Nastro Nastro Nastro Nastro : :: : : : : :: : : : : : : : : @ @ @ @ @

@@@ @@@ @@@ @@@ @@@ Utilizzo (25 60) (18 25) (7 18) (7 18) (0 -5) (0-7)

Tutto il processo dell'impianto non è inquinante, ne degrada l'ambiente circostante, e specialmente non si produconosostanze inquinanti. I mezzi circolanti (Pale meccaniche gommate, Escavatori, Autocarri) sono nuovie di ultimagenerazione, muniti di tutti i confort e sistemi anti inquinamento ed opportunamente silenziati secondo normativa CEE.Sono in perfetta efficienza e vengono regolarmente manutenzionati.

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29.Abbattimento Polveri

Il nostro impianto per il trattamento, frantumazione, selezione materiali naturali inerti, è corredatodi un moderno sistema per la captazione ed abbattimento polveri che si creano nelle diverse fasi del ciclo di lavorazione.Il processo di abbattimento e captazione polveri da noi adottato, si basa sul principio dellacaptazione delle polveri mediante irrorazione di acqua nebulizzata micronizzata spinta a pressione.Il sistema consente leliminazione del problema immissione polveri, contenendolo entro i limiti dilegge non superiore a 10mg/mc - 0,101 / MPA.Questo sistema, viene preferito ad altre tecnologie per i suoi vantaggi peculiari e lo rendonoparticolarmente utile quando si è costretti a disporre di limitate quantità dacqua.Con esso si ottiene una aspersione uniforme e regolare similmente ad una lentapioggia finissima,senza effetti nocivi o declassificanti per i materiali o prodotti finiti.La dosatura dellacqua è regolata in modo appropriato alla qualità e quantità delle polveri.

Si crea così una barriera allespandersi della nuvola di polvere garantendo la captazione anche delleparticelle più leggere e volatili.

Il sistema garantisce ottimi prodotti poiché conferisce ai materiali più grossolani delle diverse classi granulometriche solamente una umidità superficiale.Si hanno perciò minime perdite di acqua per evaporazione, per limitata porosità deimateriali e delterreno, ma nessuna perdita per lo scorrere delle acque.

Nei cumuli dei prodotti finiti, la dosatura della nebulizzazione è resa in modo che soltanto lo stratosuperficiale del cumulo (circa 2 - 3 cm) sia reso umido senza che vengano abbondantementeribagnate le parti sottostanti. Ciò garantisce la protezione dei cumuli dall azione del vento,impedendo il trasporto in atmosfera delle particelle più fini.

Altri vantaggi dovuti al solo inumidimento superficiale consistono nellevitare processi didilavamento nei cumuli e nel terreno per eccesso di quantità e velocità delle acque di processo.

L applicazione del sistema abbattimento e captazione polveri per nebulizzazione e micronizzazionedelle particelle di acque di processo non richiede alcuna particolarità nella scelta delle condutture.Condutture rigide o semirigide si adattano benissimo alle esigenze dellimpianto e possono esserespostate a seconda delle esigenze e qualità dei materiali o del processo dellimpianto.Il sistema permette di irrorare o aspergere anche aree o cumuli di materiali decentrati dallareadell impianto, utilizzando tubiflessibili spostabili diramati dalle condutture principali.

Per le piste di accesso e nei piazzali di manovra si provvede alla nebulizzazione mediante un mezzo munito di serbatoio corredato da sistema di spruzzatori a terra che mantengonoumida tutta lareaevitando il propagarsi di polvere al normale transito dei mezzi.

Nel ciclo dell impianto, con una regolare aspersione a nebulizzazione micronizzata, quasi ognigranello di polvere o di materiale ottiene un inumidimento che ne evita la dispersione nellaria.

Gli ugelli per la nebulizzazione micronizzata sono posti in punti strategici dell impianto ditrattamento o passaggio dei materiali quali: punti di introduzione (tramogge); transito (nastri,scivoli); punti di caduta (testate di nastri prodotti finiti).

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I nebulizzatori per micronizzazione sono montati su consigli e disposizioni delle case costruttrici,ma molte indicazioni determinanti per una perfetta efficienza del sistema vengono dallesperienzadel personale addetto al perfetto funzionamento dell impianto.Il sistema di nebulizzazione per micronizzazione è alimentato da una pompa volumetrica avariazione e regolazione di pressione che garantisce lefficienza del sistema e distribuisce lacquaad uguale pressione su tutti i terminali.

Un serbatoio polmone garantisce al circuito un flusso regolare e costante delle acque di processo.L acqua, prima di essere immessa nel circuito, attraversa un sistema di filtri a microfibre di cotoneche trattengono eventuali impurità dellacqua proveniente dalla vasca di raccolta e decantazione.

Le testine dei nebulizzatori a micronizzazione utilizzati, sono del tipomicroaspersore a baffo, conangolo di gittata regolabile 35° - 270°anchesse munite di microfiltro.

La portata di ogni singola testina e di 0,03 litri/sec con una pressione di 3,5 bar.

A bocca tramoggia sono montati 20 nebulizzatori posti a trattenere le polveri che si originano percaduta del materiale dal rovesciamento dalla benna dellescavatore.

Il materiale viene investito da una leggera coltre umida, similmente ad una fitta nebbia, checonferisce sui materiali una umidità capace di trattenere la polvere e non farla propagarenell aria.

In prossimità della bocca di carico del 1° frantumatore sono montati 2 nebulizzatori, ed altri 4 inprossimità della bocca di scarico, prima che i materiali passino sotto il deferrizzatore(elettrocalamita).

Sulle testate di scarico del nastro che alimenta il vaglio sgrossatore, e del nastro riciclo granulati,sono montati 2 nebulizzatori, mentre nelle testate del nastro che alimenta il vaglio a 3 tele, deinastri prodotti finiti, sono montati 4 nebulizzatori.

Complessivamente nelle diverse fasi di trattamento sono in esercizio58 nebulizzatorialimentati dauna pompa centrifuga ad alta prevalenza, con dispositivo per la regolazione di flusso e pressionecon una portata massima di 10 mc/ora.

30.Calcolo fabbisognoidrico nel ciclo di trattamento

Per una perfetta autonomia dellimpianto occorre una quantità dacqua di:

(n° 8 getti da 0,08 litri /sec) + n° 58 getti da 0,03 litri /sec = 2,38 litri/sec = 8,568 litri/h

pari = 8,57 mc/ora

Per cui otteniamo che complessivamente occorrono

8,57 litri/h x 6,5 ore/gg marcia impianto =55,70 mc/gg

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31.Opere di Regimazione acque meteoriche di ruscellamento

Calcoli relativi alle canalette per la raccolta del ruscellamento seperficiale

I calcoli relativi alle canalette sono stati eseguiti tenendo conto cheil bacino ha unestensione moltomodesta;il deflusso medio nellarea interessata risulta stimato in 53,5 mm. Si precisa che lecanalette hanno lo scopo di raccogliere le acque di ruscellamento superficiale provenienti dalle solepiogge che cadono sul rilevato.

Dimensionamento delle canalette

Le canalette scavate in terra, a sezione trapezia regolare, mediante lutilizzo di un escavatore a

benna trapezoidale, sono state dimensionate in base alla2a

formula di Bazin, attribuendo alla

cadente il valore J = 0,0042 e al coefficiente di scabrezza il valore= 0,85 m1/2

(terra irregolare).

Con riferimento ai parametri geometrici indicati nello schema riportato sotto, per ildimensionamento sono stati adoperati i valori seguenti:

H 0,50 ALTEZZA [m]

a 0,60 [m]

b 1,00 [m] 0,380506377 21,8

h 0,40 [m] 2,5 1,19028995 90

p 1,2% Pendenza

m 0,85 Coeff. di scabrosità di Kutter

Inclinazione scarpata 68,2 [°]

Contorno bagnato 1,462 [m]

Area di deflusso 0,3040 [m2]

Raggio idraulico 0,208 [m]

Dimensioni canalette

DATI RISULTANTI

CARATTERISTICHE SEZIONE

sen/2haPb

90tghahA

Pb

ARi

..si è scelta un altezza dacqua in canale di 40 cm (0.40 m) al fine di avere un franco di sicurezza dialmeno 10 cm prima che avvenga lesondazione dalle canalette.

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Dimensionamento delle vasca di raccolta e decantazione

Tenendo conto del reticolo idrografico superficiale, dei calcoli idrologici che hanno stimato portate di intensità di pioggia critica e, considerando che larea in oggettoè ubicata entro una vallecola, che circoscrive un bacino idrografico secondariodel rio Giovanni Dagae quindi le acque che possono interessare la zona sono solo quelle derivanti dalla pioggia che cade direttamente sullarea, è statoeseguito il dimensionamento della vasca di raccolta delle acque considerando le portate dacqua diprogetto e sovrastimandone le dimensioni in caso di eventi eccezionali in maniera tale da assicurare la completa regimazione delle acque e loro smaltimento, una volta chiarificate, nel corpo recettore (rio Giovanni Daga).

La vasca, scavata in terra, con una profondità dalla quota di progetto del piazzale ove verrà ubicata(75 m) di 1 metro ha le dimensioni rettangolari di:

superficie: lunghezza 12 metri e larghezza 10 metri

Il volume totale della vasca risulta essere di 120 m3 (120.000 litri)

Tale dimensionamento garantisce un ambiente di calma allinterno della vasca che consente unacompleta decantazione del materiale trasportato nel ruscellamento e garantendo un successivodeflussodi acque chiarificate, qualora si raggiungesse il troppo pieno, lungo il compluvio naturale.

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Considerazioni

Sistema di opere di regimazione idraulica

È stato già evidenziato che larea è ubicata entro una vallecola, che circoscrive un bacinoidrografico secondario delrio Giovanni Daga: le acque che possono interessare la zona sono soloquelle derivanti dalla pioggia che cade direttamente sullarea.Già dalla fase iniziale delle attività tali acque di ruscellamento superficiale saranno convogliatetramite le canalette scavate ai piedi dellescarpatee lungo il perimetro dei piazzali di lavoro verso ilsistema di raccolta delle acque (SW del piazzale) ed immesse nella vasca di decantazione doveverranno chiarificate naturalmente, senza aggiunta di altre sostanze, peressere poi riutilizzatenelciclo del sistema ovvero per linnaffiamento dei piazzali, per labbattimento delle polveri e perl umidificazione degli inerti. Una volta raggiunto il colmo, in caso di evento eccezionale, le acqueverranno convogliate verso il compluvio naturale mediante una canalizzazione. Tale canalizzazioneviene interrotta poco primail compluvio naturale delrio Giovanni Dagada un pozzetto in cls dicirca 1 m3 di volume che consentirà una comoda campionatura delle acque, da parte degli organicompetenti,ogni qual volta si volesse accertarne la bontà prima del rilascio finale.

Messa in sicurezza

Per la salvaguardia della sicurezza, lungo tutto il perimetro della vasca verrà predispostaunarecinzionecon una rete metallica sostenuta da paletti in ferro zincato dellaltezza di 2,50 metri.

Le tavole allegate, rappresentano graficamente il sistema di intercettazione e controllo delle acqueadottato nel cantiere della concessione.

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32.Programma Lavori

L'attività d' esercizio dellimpianto insistente nellarea dellaDiscarica Controllata Autorizzata, è esarà articolata sempre su di un unico turno di 8 ore per 20 gg/mese per 11 mesi anno.

Tenendo conto che l'attività sarà interrotta per un mese per garantire al personale il normalegodimento delle ferie e garantire le manutenzioni straordinarie alle macchine dell impianto

Orario di lavoro: 07,00 12,30 = 14,00 16,30

Fasi di lavoro:

Controllo macchine, controllo livelli e rabbocco lubrificantiprove di perfetto funzionamento impianto scarico 40,00 minMarcia ed alimentazione Impianto 360,00 minPiccole riparazioni intasamenti 40,00 min Manutenzione ordinariaRiordino e pulizia impianto (fermata) 40,00 min

======================================Totale 480,00 min

L'attività operativa dellimpianto garantisce il nostro livello occupativo e garantisce l'impiego din°5 persone, senza prendere in esame lindotto ed il personale di terzi che vengono a portare e aprelevare i materiali selezionati.

n. 1 sorveglianten. 1 operatore addetto al controllo dellimpianton. 1 operatore escavatore idraulico tipo cat 235 o pala Meccanica tipo cat 643 carico prodotti sui mezzi, riordino piazzali di cantiere (alimentazione impianto)n. 2 operatori Autocarro tipo Fiat 330

fornitura e trasporto prodotti allimpianto ed ai clienti.

riassumendo:

Ore complessive disponibili Impianto 8,00 h/gg x 20gg/mese x 12mesi/anno = 1.920 h/anno

Ore effettive marcia Impianto 6,00 h/gg x 20gg/mese x 11 mesi/anno = 1.320 h/anno

Ore complessive personale 5 operai x 8,00 h/gg x 20gg/mese x 12mesi/anno = 9.600 h/anno

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33.Produzioni Giornaliere

Vengonotrattati e ceduti giornalmente circa 35 tonnellate/h x 6,00 h/gg = 210 tonnellate/ggsecondo le diverse classi granulometriche:

Classe Granulometrica Quantità %mm t/gg

(0 5) (0 7) 59,997 28,57

(5 18) (7 -18) 71,988 34,28

(18 25) 30,009 14,29

(25 - 70) 17,997 8,57

Trattenuto al Vaglio 30,009 14,29Tout Venant

210,00 100.00

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34.Mercato

Secondo nostre stime, i rifiuti inerti rappresentano circa il 45 % in peso dei rifiuti prodotti nelterritorio; essi derivano principalmente dalle attività di costruzione e demolizione sia di opere civilie stradali, mentre quantitativi minori vengono prodotti da attività per bonifica diterreni destinati almiglioramento delle attività agro pastorali.

La società si compiace di far parte di quelle imprese che contribuisce a questi confortanti risultati:per quanto riguarda il recupero di tali materiali, mettendo in relazione la nostra stima del potenzialemercato, con i dati forniti da gestori di discariche autorizzate diII Cat. tipo 2 A, e di impianti dimacinazione e selezione, si deduce che nel territorio la percentuale dei detriti riutilizzato orecuperato ha subito una notevole variazione in aumento, e viene oggi stimata intorno al30 - 35 %del totale.

35.Valutazioni Economiche

Facendo riferimento alle nostre osservazioni, dei prezzi, dei materiali per opere edili riferiti al primo semestre del corrente anno 2009, i costi di una sabbia di fiume e di un ghiaietto di frantumazionesono rispettivamente di Euro 1,55 / 100Kg 1,29 /100Kg.

Per quanto riguarda le rispettive frazioni granulometriche di aggregato riciclato, facendo riferimento sempre alle nostre osservazioni riferite sempre al primo semestre delcorrente anno 2009, i costisono rispettivamente di Euro 0,80/100 Kg 0,70/100 Kg pari a circa la metà del costodell aggregato naturale.

Un aumento dei consumi dellaggregato riciclato porterebbe ad un ulteriore abbassamento del costoconseguente alla nascita di un nuovo mercato.

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Studio Preliminare di Impatto AmbientaleImpianto di Stoccaggio temporaneo e Riciclaggio Inerti- loc. Salomoni, comune di Pula (CA) -

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36.Considerazioni finali

Effetti sulle Componenti Ambientali di maggior rilievo

Dallo studio idrogeologico condotto nellambito dello studio sulle componenti ambientali a rischiopotenziale,è emerso che non vi sono possibilità di interazioni significative tra le attività distoccaggio e riciclaggio inerti e le risorse idriche superficiali e profonde del territorio. In particolare, il progetto non prevede prelievi dacqua significativi (il consumo dacqua è limitato ai quantitativinecessari per bagnare piste e piazzali al fine di ridurre la polverosità, per lirrigazione delle aree inripristino) né immissioni di sostanze inquinanti nei corpi idrici superficiali e profondi. Lattività nonprovocherà modificazioni apprezzabili della situazione idrologica rispettoall attuale perché i terreni della copertura alluvionale sono caratterizzati da una permeabilità relativa da media a bassa perporosità ed i cumuli di inerti si comporteranno allo stesso modo, perché verranno lasciatisuipiazzali in cls appositi del tutto impermeabili, a protezione del terreno sottostante dal contatto con le acque di pioggia.Dallo studio geologico della zona ed in particolare delle litologie presenti nell area interessatadall impianto in oggetto, si deduce che in tale contesto la probabilità che sostanzecontaminantieventualmente trasportate dalle acque superficiali provenienti dagli spartiacque che circondanol area e che confluiscono poi nel Rio Giovanni Daga possano infiltrarsi durante il percorso inprofondità e venire in contatto con gli acquiferi sotterranei risulta effettivamente molto bassa o nondegna di nota.

L impatto potenziale del fattore considerato sulla componente ambientale acque superficiali esotterranee è valutato complessivamente di rilevanza bassa.

Azioni di Contenimento e Impatti Residui

Le azioni di contenimento relative al fattore dimpatto in esame sono compendiate nelle voci operedi regimazione delle acque meteoriche e ripristini ambientali, descritte nel progetto.

- Le opere di regimazione delle acque meteoriche sono decisive ai fini della sostanzialeeliminazione del problema del dilavamento, dellerosione e del trasporto solido.L effetto di tale azione è considerato pertanto alto e limpatto residuo trascurabile.

Tale azione ha effetto anche sulla riduzione del rischio dinfortuni, poiché determina un maggiorecontrollo della stabilità dei fronti dell area e dellarea di esercizio in genere.

- I ripristini ambientali (messa in sicurezza, livellamento, piantumazione, ecc..) comportano lastabilizzazione dei suoli superficiali.L effetto di tale azione sullalterazione delle risorse idriche èvalutato di rilevanza trascurabile.

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- L innaffiatura di piste e piazzali (azione prevista per il contenimento delle polveri) comporta unincremento del consumo dacqua, peraltro di entità limitata e comunque sempre riutilizzata ericiclata dalla vasca di contenimento realizzata per la raccolta del ruscellamento superficiale dellepiogge.

- La messa a dimora, in aggiunta alla già presente fila di mascheramento e protezione di alberi adalto fusto ed a larga chioma, oltre che una bordura di essenze da cespuglio, oltre aduna barrierafrangivento, crea una vera e propria schermatura dabbattimento sonoroal fine di attenuareulteriormente limpatto dellattività nell area circostante.

- Oltre a ciò i mezzi circolanti (Pale meccaniche gommate, Escavatori, Autocarri) così come ilgruppo mobile di frantumazione e di vagliatura,essendonuovi e di ultima generazione, muniti disistemi anti inquinamento edopportunamente silenziati secondo normativa CEE, mantenutiinperfetta efficienza, regolarmente manutenzionati fanno siche l effetto sulla componenteambientale rumore è tale da considerarsi di trascurabile rilevanza.

Concludendo possiamo affermare che la progettazione degli interventirelativi al ciclo di

trattamento dellimpianto per lo stoccaggio provvisorio e riciclaggio inerti della soc.Vacca

EDILMOV Srl, così come le opere create per attenuare ed eliminare gli impatti dellattività sulle

componenti suolo, aria, acqua, nonchè la messa in sicurezza definitiva dei luoghi,

sono tali da consentire una riqualificazione territoriale dei luoghi coerente con la necessità di

tutelare l ambiente circostante, la salute dei cittadini e un utilizzo dellareale di discarica

differente, compatibilmente con le caratteristiche paesaggistico-ambientali al contorno.

E bene evidenziare ulteriormente che lattività in oggetto, per la quale è richiesta la variazione in

aumento dei quantitativi di materiali trattati, non provocherà alcuna variazionerispetto

all autorizzazione precedente, sia nella superficie dellarea sia riguardo a modifiche allimpianto

poiché, in sede di prima istanza, nella realizzazione del progetto, si era prevista un area

sufficientemente grande ove montare un impianto sovra dimensionato per soddisfare future

maggiori esigenze di riciclare grandi quantità di materiali inerti non pericolosi.