Stretching dei meridiani a cura di Cristian Sinisi · pensiero Cinese che ha dato origine alla...

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Stretching dei meridiani a cura di Cristian Sinisi Con sei esercizi ristabiliamo il corretto fluire dell’energia 1 ° METALLO (Polmone\Intestino crasso) Sfregare il viso vicino alla bocca e al naso, sbadigliare, stirarsi aprendo la bocca sollevare le braccia, inarcarsi, guardare verso l'alto e ruotare le braccia fermarsi inarcati e ascoltare il chi. Posizione eretta, piedi paralleli, gambe tese non bloccate, braccia tese dietro la schiena, pollici agganciati, indici tesi, altre dita piegate 1. inspirando inarcare la schiena e piegare indietro la testa 2. espirando piegare il tronco in avanti e lasciarlo cadere rilassato, puntare i palmi al cielo 3. respirare profondamente 2-3 volte 4. risalire espirando e piegando leggermente le ginocchia 2° TERRA (Milza-Pancreas \ ST) Masticare, spalancare la bocca, ruotare la mandibola, vocalizzare Far scorrere la lingua lungo le gengive, deglutire e rilassarsi in seiza1. espirando appoggiare le mani dietro la schiena, poi i gomiti, la testa e la schiena 2. stendere le braccia e respirare 3. risalire lentamente 4. rilassare la schiena prostrandosi in avanti in alternativa, la posizione del cammello: in ginocchio, inarcarsi all'indietro e mettere le mani sui talloni, spingere il bacino verso l'alto con la testa abbandonata all'indietro

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Stretching dei meridiani a cura di Cristian Sinisi

Con sei esercizi ristabiliamo il corretto fluire dell’energia

1 ° METALLO (Polmone\Intestino crasso)

Sfregare il viso vicino alla bocca e al naso, sbadigliare, stirarsi aprendo la bocca sollevare le braccia, inarcarsi, guardare verso l'alto e ruotare le braccia fermarsi inarcati e ascoltare il chi. Posizione eretta, piedi paralleli, gambe tese non bloccate, braccia tese dietro la schiena, pollici agganciati, indici tesi, altre dita piegate

1. inspirando inarcare la schiena e piegare indietro la testa 2. espirando piegare il tronco in avanti e lasciarlo cadere rilassato, puntare i palmi al cielo 3. respirare profondamente 2-3 volte 4. risalire espirando e piegando leggermente le ginocchia

2° TERRA (Milza-Pancreas \ ST)

Masticare, spalancare la bocca, ruotare la mandibola, vocalizzare Far scorrere la lingua lungo le gengive, deglutire e rilassarsi in “seiza”

1. espirando appoggiare le mani dietro la schiena, poi i gomiti, la testa e la schiena 2. stendere le braccia e respirare 3. risalire lentamente 4. rilassare la schiena prostrandosi in avanti

in alternativa, la posizione del cammello: in ginocchio, inarcarsi all'indietro e mettere le mani sui talloni, spingere il bacino verso l'alto con la testa abbandonata all'indietro

3° FUOCO (Cuore, Intestino Tenue)

Posizione seduta con le piante dei piedi unite afferrare i piedi con le mani, spingere le ginocchia a terra e allargare i gomiti oltre le ginocchia

1. inspirare 2. espirando piegare il busto in avanti, partendo dal bacino 3. poggiare la testa sui piedi e respirare

4° ACQUA (Rene\Vescica)

Rotazioni della vita: gambe divaricate e flesse, mani alla vita, ruotare il busto a un lato, poi piegarlo in avanti al centro, poi rialzarsi ruotando verso l'altro lato Invertire la rotazione Sfregare energicamente la regione renale Posizione seduta a gambe tese divaricate come le spalle braccia verso l'alto con le palme all'interno

1. inspirare 2. espirando flettere il busto in avanti, partendo dal bacino 3. respirare

5° FUOCO supplementare (Maestro Del Cuore\ Triplice Riscaldatore )

Sfregare energicamente le mani Con mano a pugno battersi il petto, la spalla anteriore, il bicipite, il braccio e la palma (MDC); ruotare i braccio e battere il lato esterno (TR); infine alzare il braccio e battere la gabbia toracica (VB) In piedi con gambe divaricate, ginocchia flesse, bacino rilassato e sacro all'indietro, ruotare sulla vita, lasciando libere le mani di oscillare posizione seduta gambe incrociate incrociare le braccia e poggiare il palmo delle mani sul ginocchio opposto

1. inspirare 2. espirando flettere il busto in avanti a braccia tese e spingere le mani all'esterno 3. respirare 4. ripetere cambiando l'incrocio delle gambe e braccia

6° LEGNO (Fegato \ Cistifellea)

Posizione seduta a gambe tese e divaricate al massimo Braccia verso l'alto

1. inspirare 2. ruotare il busto da un lato, fletterlo verso l'altro lato, spingere indietro il braccio superiore per

poter guardare il cielo 3. respirare 4. ripetere dall'altro lato 5. flettere alcune volte il busto in avanti

Meditazione sul TAO

Lo Yang e lo Yin sono come due carpe che si inseguono in uno stagno circolare, non è possibile capire chi è l’inseguitore e chi l’inseguito; i due principi si fondono l’un l’atro senza che nessuno dei due perda la sua identità. Come il giorno e la notte, la luce e l'ombra, l’alto e il basso, uno non esiste senza l'altro.

Le parole non possono che esprimere un singolo pensiero per volta e se proviamo ad applicarle al concetto di TAO (DAO) risultano ancora meno adeguate per esprimerne la profondità e la potenza; come ricorda Lao Tzu:

La Via che uno enuncia, Non è la Via. Il nome che uno pronuncia, Non è il Nome.

Per questo, secoli orsono, è stato creato il SIMBOLO del TAIJI o più comunemente noto come il simbolo del TAO (DAO) o dello Yin-Yang.

La sua semplicità è disarmante, ma la sua ricchezza i significato è così potente da far risuonare tutti i molteplici strati dell’intelletto e dello spirito umano. La sua capacità espressiva è così profonda che da solo, questo simbolo, può riassumere pressoché l’intera filosofia Taoista e molta parte della cultura e del pensiero Cinese che ha dato origine alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC), alle Arti Marziali, al Feng Shui ed ad infinite altre arti ancora.

Il simbolo del Taiji è capace di rispondere semplicemente a domande semplici e in modo complesso a domande più complesse.

Fermiamoci ad osservarlo, in silenzio, e la risposta arriva.

Certo non è l'oracolo, ma riuscirà a portarci verso il Centro e quando siamo sul nostro centro, troveremo le nostre risposte.

Osservandone la forma, subito si nota la sua circolarità; richiama l'orizzonte e si lega al CIELO (TIAN), la prima delle Tre Potenze (SAN CAI) e per estensione, a ciò che è sottile, spirituale e divino.

Allo stesso tempo, la sua circolarità è il simbolo di ciò che è CICLICO e ripetitivo; il Taiji non ha inizio né fine, né direzione né orientamento (come nella Pratica del Taiji Quan, le tecniche non hanno fine o inizio, la fine di una è già l’inizio della successiva e spesso, le forme iniziano e finiscono nella stesso punto proprio per specificare questa idea del ritorno, del ciclo senza fine).

Nel Buddismo Zen, ad esempio, il cerchio indica l'illuminazione, la perfezione dell'uomo in sintonia con il principio originario. Spesso, dei cerchi disegnati concentricamente raffigurano l'intera tappa del perfezionamento interiore, l'acquisizione dell’armonia dello spirito (Vedi Parabola del Bue).

Allontanandosi dal centro, tutto si divide e si moltiplica, al centro tutto coesiste ed è contenuto in un punto, l'unità, la perfezione.

La sua circolarità non si ferma però nelle due dimensioni, ma si estende anche nello spazio.

Il Simbolo del Taiji è sferico, come lo sono il Sole e la Luna, come tutti i pianeti e le stelle (nell'astronomia tradizionale un cerchio con il centro segnato è il simbolo del sole, in alchimia è il simbolo del metallo analogo, l'oro). La sfera è dunque l'evoluzione diretta del cerchio verso la completezza e la totalità, fornisce a quest'ultimo un volume, una consistenza, la terza dimensione, la superficie sulla quale l'uomo rappresenta il tempo e l'eterno riprodursi di tutte le cose.

Osserviamo ora le sue due componenti: una zona più chiara, che chiameremo YANG, sale; mentre l’altra, più scura, che chiameremo YIN, scende. Una è dunque più leggera e l’altra più pesante.

C'è Tao e... Tao

Come diceva un mio Maestro di Dao Yin Qi Gong, Paolo Raccagni: "C'è Tao e Tao..".

Il Simbolo è un elemento potente che riassume in un immagine relativamente semplice tutta una serie di significati, spesso molto complessi e sfacettati.

Questa sua potenza sia espressiva che energetica fa del "Simbolo" un elemento prezioso che molto raramente viene usato o posto a caso in un determinato luogo o testo; se questo vale in generale, ancora più valido è per la Tradizione Taoista, che non usa mai simboli in modo casuale o improprio...

E' quindi interessante notare in che modo può essere usato il Simbolo del Taiji.

Rotazione in Senso ORARIO (Tonificazione, Nutrizione, Generazione, ecc..)

1. Tao di Generazione 2. Tao di Generazione (Inverso)

Rotazione in Senso Anti-Orario (Distruzione, Rivolta, Dispersione, ecc..)

3. Tao di Dominio 4. Tao di Distruzione

Il Tao nel Movimento del Taiji Quan e del Dao Yin Qi Gong

Il Simbolo del TAO è così potente che in pochi disegni può rappresentare l'idea del movimento che permea tutta la pratica del Taiji Quan e delle parti Dinamiche del Dao Yin Qi Gong e del Qi Gong in generale.

Dall'Immobilità in cui Yin e Yang sono presenti ma immobili, si genera un piccolo movimento che comincia a rendere dinamici i due opposti: se una parte del corpo diventa legera, un altra comincerà a diventare pesante; se una salirà, un altra scenderà, se da una parte si avanza, dall'altra si arretra, l'attacco contiene già la difesa e la difesa contiene già l'attacco e così via...

Il movimento aumenta e con esso, aumenta la fusione dei due opposti, è sempre più difficle capire quali parti sono Yin e qual Yang, ma entrambi permangono.

Alla massima espressione del movimento, lo Yin e lo Yang sono comunque presenti, ma si fondono nel centro, ben rappresentato dal cerchio centrale nell'ultimo Simbolo: il corpo si muovo come un unità, la Mente, Lo Spirito e la Forma sono una cosa sola...

Movimento Orario (YIN)

Immobilità... Lento... In Movimento... Veloce...

Movimento Anti-Orario (YANG)

Immobilità... Lento... In Movimento... Veloce...

Tratto da: http://nuke.tuiillago.it/MTCeFilosofia/IlSimbolodelTAO/tabid/576/Default.aspx