STRATEGIE DI COLLABORAZIONE NEI MERCATI DEL VINO · Barolo 302.698.000 Oltrepò Pavese 298.463.000...
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STRATEGIE DI COLLABORAZIONE NEI MERCATI DEL VINO
“Irpinia e Vino: l’analisi del comparto e le opportunità legate al territorio”
Giuseppe Festa
Professore Aggregato di “Wine Business” (in lingua inglese)Università degli Studi di Salerno
Direttore Scientifico del Corso di Perfezionamento Universitarioe Aggiornamento Culturale in “Wine Business”
Chairman dell’Euromed Research Interest Committeesul “Wine Business”
Coordinatore Scientifico del Rapporto Nazionale sul Turismo del Vinodell’Associazione “Città del Vino”
Direttore Marketing AISAssociazione Italiana Sommelier Campania
[email protected] (contatti, autorizzazioni all’uso e informazioni sulle fonti)
Il sistema delle relazioni nella catena del valore del comparto vitivinicolo
(da Ghelfi, R. La creazione del valore nelle filiere viticole-enologiche. Il caso delle imprese emiliano-romagnole, www.aivv.it)
× N
(da it.wikipedia.org/wiki/Catena_del_valore)
TURISMO
DEL
VINO
Gli strumenti organizzativi e giuridici in tema di collaborazione
Economie
di
Transazione
Economie
di
Relazione
COOPETIZIONE
COLLABORAZIONE
COOPERAZIONE
CONSORZIO
D’IMPRESE
RETE
D’IMPRESA
COOPERATIVA
CONSORZIO
DI TUTELA
Asso.Temp. /
Ragg.Temp.
D’IMPRESA
aggregazione
TERRITORIALE
esempi in
IRPINIA
NET WINE ITALY
(AZI.AGR. DI MARZO S.S.)
CONSORZIO
DIVERSI VIGNAIOLI IRPINI
OTTO
TERRE
CONSORZIO
TUTELA VINI D’IRPINIA
ATI GOOD MORNING NY
(DONNACHIARA, …)
ASSOCIAZIONEVI.TE.
(VITICOLTORI NEL TEMPO)
VI.T.I.
(VIGNAIOLI IN TERRE D’IRPNIA)
Valore del brand di alcuni vini italiani Euro
Chianti 1.628.663.000
Prosecco Valdobbiadene 1.230.709.000
Montepulciano d'Abruzzo 1.112.688.000
Barbera 1.097.649.000
Soave 1.066.151.000
Brunello di Montalcino 688.275.000
Lambrusco 591.675.000
Franciacorta 578.180.000
Amarone Valpolicella 495.977.000
Bardolino 482.674.000
Marsala 446.249.000
Barolo 302.698.000
Oltrepò Pavese 298.463.000
Castelli Romani 253.890.000
Barbaresco 233.697.000
Bonarda dell'Oltrepò Pavese 201.065.000
Primitivo di Manduria 193.775.000
Cannonau di Sardegna 187.157.000
Morellino di Scansano 162.733.000
Bolgheri Sassicaia 93.517.000
Sannio Falanghina 88.841.000
Cirò 60.628.000
Greco di Tufo 59.271.000
Grignolino d'Asti 22.153.000
Sforzato della Valtellina 9.423.000
Fonte: Stima 2014 dell’Ufficio Studi della Camera d i commercio di Monza e Brianza, relativo al progett o ERI (Economic Reputation Index) a partire da Anholt Brand Index, su dati Registro I mprese, Istat, Istituto Tagliacarne, Federdoc, Isme a, CONSORZI DI TUTELA.
I principali limiti alla collaborazione delle impre se vitivinicole italiane
1) La più numerosa varietà di vitigni al mondo (>500)
2) Enorme varietà di territorialità geografica
3) Abnorme varietà di terroir (suolo, vitigno, clima, uomo, reputazione)
4) Tradizione secolare dell’Italia “dei mille borghi e dei mille campanili” (6.000!)
5) Tradizione italiana dell’artigiano più che dell’imprenditore
6) Resistenza psico-socio-culturale alla collaborazione con l’altro
7) …
PLACE
REPUTATION
Local
governance
Local
social
environment
Local
social
responsibility
Local
emotional
appeal
Local
services,
products
and
cultural
goods
REPUTAZIONE
DEL
TERROIR
Governance
del territorio
Percezione
delle
comunità
locali
Etica
d’impresa
Politiche
di promozione
Turismo
enogastro-
nomico
Fattori alla base della reputazione di un luogo
(Siano et al., 2009)
Fattori alla base della reputazione di un terroir
(ns. adattamento)
TERROIR
Tradizionali componenti del terroircon conseguente reputazione
(Seguin; Vadour; Van Leeweun, Seguin)
La reputazione come componenteaggiuntiva / antecedente del terroir
(ns. elaborazione)
TERROIR
(VITIGNO) SUOLO
CLIMAUOMO
REPUTAZIONE
REPUTA-
ZIONE(VITIGNO)
SUOLO
CLIMA
UOMO
TAKE AWAY MESSAGE
1) Necessità di un nuovo approccio culturale
alla relazionalità dell’impresa vitivinicola
2) Motivazioni e ambizioni del “fare sistema”
nel mondo del vino (p.e., nel turismo del vino)
3) “Territorio” come fattore di aggregazione
e collaborazione
STRATEGIE DI COLLABORAZIONE NEI MERCATI DEL VINO
“Irpinia e Vino: l’analisi del comparto e le opportunità legate al territorio”
Giuseppe Festa
Professore Aggregato di “Wine Business” (in lingua inglese)Università degli Studi di Salerno
Direttore Scientifico del Corso di Perfezionamento Universitarioe Aggiornamento Culturale in “Wine Business”
Chairman dell’Euromed Research Interest Committeesul “Wine Business”
Coordinatore Scientifico del Rapporto Nazionale sul Turismo del Vinodell’Associazione “Città del Vino”
Direttore Marketing AISAssociazione Italiana Sommelier Campania
[email protected] (contatti, autorizzazioni all’uso e informazioni sulle fonti)