Stranieri, migrazioni,convivenza, razzismo...

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L'equipe torna a riflettere.... Grazie alle sollecitazioni di un nostro ospite abbiamo deciso di dedicare un paio d’ore per ragionare insieme su un tema specifico e cioè su ciò che pensiamo delle persone straniere con cui ci troviamo a lavorare ogni giorno all’interno del nostro dormitorio. Abbiamo deciso di affrontare anche il tema dell’accesso ai servizi sociali e dei diritti. Riguardo agli STRANIERI – MIGRATI sono emersi alcuni concetti chiave: Legislazione: spesso non si conosce e di conseguenza non tutela nessuno. Servizi specifici: è giusto inserire stranieri ed italiani nelle stesse struttura anche se hanno problematiche diverse? Non sarebbe meglio se ci fossero strutture specifiche per stranieri in modo da avere minori problemi di razzismo? Corso italiano: per alcuni operatori dovrebbe essere obbligatorio per tutti. Insulti: come si sente una persona che viene insultata con commenti razzisti? Risorse: dovrebbero essere distribuite meglio le risorse tra italiani e stranieri. Formazione: spesso gli studi portati a termine in patria non garantiscono nulla agli immigrati che sono poi indirizzati verso una formazione spesso di minor livello che a volte non porta da nessuna parte. Riguardo al tema dei SERVIZI E DIRITTI SOCIALI emerge che : Diritti da garantire: spiegare a tutti quali sono i diritti individuali. Se i servizi non funzionano i diritti non vengono garantiti. Priorità: quali sono le priorità dei servizi? Flessibilità: ai servizi è richiesta capacità di garantire cose diverse, con poche risorse, in tempi brevi. Guerra tra poveri: nuove povertà, reali o fittizie? Da dove arrivano? Cultura: conoscenza delle religioni e delle culture dei vari gruppi differenti come necessità formativa dei servizi.

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riflessioni su coloro che giungono in Italia da vari paesi, accoglienza, non accoglienza?

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L'equipe torna a riflettere....

Grazie alle sollecitazioni di un nostro ospite abbiamo deciso di dedicare un paio d’ore per ragionare insieme su un tema specifico e cioè su ciò che pensiamo delle persone straniere con cui ci troviamo a lavorare ogni giorno all’interno del nostro dormitorio.

Abbiamo deciso di affrontare anche il tema dell’accesso ai servizi sociali e dei diritti.

Riguardo agli STRANIERI – MIGRATI sono emersi alcuni concetti chiave:

Legislazione: spesso non si conosce e di conseguenza non tutela nessuno. Servizi specifici: è giusto inserire stranieri ed italiani nelle stesse struttura anche se hanno

problematiche diverse? Non sarebbe meglio se ci fossero strutture specifiche per stranieri in modo da avere minori problemi di razzismo?

Corso italiano: per alcuni operatori dovrebbe essere obbligatorio per tutti. Insulti: come si sente una persona che viene insultata con commenti razzisti? Risorse: dovrebbero essere distribuite meglio le risorse tra italiani e stranieri. Formazione: spesso gli studi portati a termine in patria non garantiscono nulla agli

immigrati che sono poi indirizzati verso una formazione spesso di minor livello che a volte non porta da nessuna parte.

Riguardo al tema dei SERVIZI E DIRITTI SOCIALI emerge che:

Diritti da garantire: spiegare a tutti quali sono i diritti individuali. Se i servizi non funzionano i diritti non vengono garantiti.

Priorità: quali sono le priorità dei servizi? Flessibilità: ai servizi è richiesta capacità di garantire cose diverse, con poche risorse, in

tempi brevi. Guerra tra poveri: nuove povertà, reali o fittizie? Da dove arrivano? Cultura: conoscenza delle religioni e delle culture dei vari gruppi differenti come necessità

formativa dei servizi.

La discussione prosegue si ragiona sulle risorse disponibili, sarebbe interessante capire quali sono, per chi sono e come vengono utilizzate.Questo potrebbe smontare il luogo comune secondo cui i soldi sono destinati in maggior parte agli stranieri e potrebbe favorire anche negli utenti stessi una maggiore consapevolezza e responsabilità.

Anche la discriminazione è un aspetto interessante da analizzare, alcuni sostengono che gli stranieri in alcuni casi si comportino da vittime di atti razzisti e discriminatori solo per ottenere privilegi, quando in realtà non è così. Altri invece si ponevano la domanda: “ chissà come ci si sente ad essere oggetto di discriminazione? Chi sa cosa si prova? Anche all’interno della nostra equipe questo tema controverso e carico di contraddizione mostra tutta la sua complessità.

Quasi tutti concordano sul fatto che lavorare con gli stranieri sia più complesso e richiede maggiore attenzione, maggiore lavoro sulla conoscenza e sull’ascolto, il fatto di non conoscere la lingua di origine e la cultura di origine rende più difficile la costruzione di una relazione di fiducia.

Tutto questo è invece di fondamentale importanza per poter costruire un percorso condiviso che faccia emergere le competenze e i desideri della persona.

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Sarebbe quindi molto importante e faciliterebbe la buona riuscita del nostro lavoro dedicare più attenzione e avere maggiore consapevolezza rispetto a:

conoscenza del contesto di origine degli ospiti stranieri; cosa significa e in che forme si manifesta la discriminazione; sviluppare un maggiore senso di empatia verso gli stranieri che hanno un vissuto spesso

difficile da decifrare; bisognerebbe fare più attenzione alle competenze e capacità della persona e rendere questo

aspetto più centrale nel percorso; importante sviluppare una buona capacità di ascolto che favorisca la costruzione di una

relazione di fiducia; Conoscere meglio le risorse e i servizi disponibili per gli stranieri;

Per migliorare il nostro lavoro possiamo fare diverse cose concrete:

evitare di dare giudizi senza conoscere bene la persona, il contesto di provenienza e la sua situazione attuale.

bisogna avere un comportamento più professionale: maggiore ascolto, empatia, capacità di accogliere e di creare un rapporto di fiducia

creare un archivio sui paesi e i contesti di origine degli ospiti stranieri; formazione sul tema della discriminazione; confronto tra colleghi per sistematizzare le conoscenze che riguardano i servizi e le risorse

del territorio;

Come equipe riteniamo che ci siano dei diritti fondamentali come il diritto al lavoro, alla casa, alla salute,all’istruzione, ecc che debbano essere tutelati, indipendentemente da chi si è e da dove si viene, crediamo che sia stupido e inutile rinchiudere le persone in categorie e poi farne la lista di chi ha più diritti e più doveri, ognuno di noi è una persona unica, portatrice di diritti e doveri e di un vissuto e di una storia che non crediamo vada giudicata ma solo ascoltata e capita se possibile.

Nella speranza di riuscire ad essere sempre coerenti con quanto scritto, pur sapendo che non ce la faremo speriamo che molti di voi la pensino come noi!!!!!!!