Storia dellÕAntropologia Filosofica - ESD · Di qui lÕimportanza della antropologia filosofica:...

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Storia dellÕAntropologia Filosofica

VOLUME 1

BATTISTA MONDIN

Nato a Monte di Malo (Vicenza) nel 1926; ordinato sacerdote presso iSaveriani nel 1952. Ha conseguito il Dottorato di ricerca (PH. D.) in Storiae Filosofia delle Religioni presso lÕUniversit� di Harvard; Libero Docentepresso lÕUniversit� Cattolica del S. Cuore di Milano; Ordinario di Filoso-fia medievale e Antropologia filosofica presso la Pontificia Universit� Urbaniana di Roma, dove � anche decano della Facolt� di Filosofia; Presi-dente dellÕADIF e della SITA; Direttore della rivista ÒPer la FilosofiaÓ,nonch� collaboratore ordinario per 25 anni dellÕÒOsservatore RomanoÓ edelle principali riviste di filosofia; Consultore di quattro Congregazioniromane: Educazione Cattolica, Clero, Evangelizzazione dei Popoli, Causedei Santi.

Ha al suo attivo una settantina di volumi ( di cui una ventina tradotti indiverse lingue straniere) e oltre mille articoli di carattere filosofico e teolo-gico. Da segnalare: I grandi teologi del secolo X, 2 voll., Borla 1972, 2a ed.;LÕuomo. Chi �?, Massimo 1993, 7a ed.; Dio chi �?, Massimo 1990; Introduzionealla filosofia, Massimo 1986, 7a ed.; Introduzione alla teologia, Massimo 1991,2a ed.; Una nuova cultura per una nuova societ�, Massimo 1982, 2a ed.; Il valore uomo, Dino 1987, 2a ed.; Il sistema filosofico di S. Tommaso dÕAquino,Massimo 1993, 2a ed.; La Chiesa primizia del Regno, Dehoniane (EDB) 1992,3a ed.; Dizionario enciclopedico di filosofia, teologia e morale, Massimo 1994, 2a ed.; Dizionario enciclopedico del pensiero di S. Tommaso dÕAquino, ESD 2000 2; Dizionario dei teologi, ESD 1992; Dizionario enciclopedico dei Papi,Citt� Nuova 1995; Corso di teologia dogmatica, 5 voll., ESD 1992-1994, Storiadella Teologia, 4 voll., ESD 1996-1997; Storia della Metafisica, 3 voll., ESD 1998.

BATTISTA MONDIN

Storiadell’Antropologia

Filosofica

Volume 1

DALLE ORIGINI FINO A VICO

EDIZIONI STUDIO DOMENICANO

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Finito di stampare nel mese di dicembre 2001 presso le Grafiche Dehoniane - Bologna

PREFAZIONE

Qualsiasi storia della filosofia riserva largo spazio allÕuomo, perch�quasi tutti i problemi filosofici sono problemi antropologici. Sono infattiproblemi che riguardano lÕuomo quelli della logica, della gnoseologia,dellÕetica, della politica, della estetica e in larga misura gli stessi problemidella metafisica e della religione. Cos� scrivere una Storia dellÕAntropologiaFilosofica significa scrivere in una certa misura la stessa storia della filo-sofia. Ci� tuttavia non significa che la stesura di una storia dellÕantropo-logia sia un lavoro inutile. Focalizzare, nella storia del pensiero umano,lo studio dellÕuomo �, anzi, singolarmente interessante, perch� non sitratta della storia di qualche realt� che ci sia estranea, ma della nostrastessa realt�.

é inoltre una storia assai istruttiva e avvincente perch� ci presentauna enorme variet� di immagini dellÕuomo che vanno da quelle che lodipingono come un essere ragionevole, un animale politico, uno spiritoincarnato, una coscienza riflessa, un grande enigma, una canna pensan-te, un essere religioso, fino alle immagini pi� recenti che lo presentanocome un animale simbolico, un essere culturale, un essere eccentrico, unessere dialogante e comunicativo, un essere aperto e autotrascendente,una persona, ecc. Sono immagini che fanno della storia dellÕantropolo-gia pi� che una galleria di quadri isolati, un enorme affresco in cui levarie immagini si richiamano e si completano a vicenda.

é con questo spirito di simpatia per una storia che ci interessa perso-nalmente che ho cercato di ricostruire la Storia dellÕAntropologia Filosofica.é unÕopera che ho scritto su esplicita richiesta di padre Vincenzo Bene-tollo o. p., a cui desidero esprimere la mia pi� viva riconoscenza.

Pontifica Universit� UrbanianaRoma, 15 maggio 2001

1) AGOSTINO, De ordine II, 18, 47.2) PICO DELLA MIRANDOLA, De hominis dignitate, cc. 5-6.

INTRODUZIONE GENERALE

La grandezza dellÕuomo e la complessit� del suo mistero

LÕuomo �, insieme a Dio, il tema pi� affascinante che la nostra intelligen-za possa prendere in considerazione. Scrive S. Agostino nel De ordine:

ÇDuplice � il problema della filosofia, lÕuno riguarda lÕanima, lÕaltroDio. Il primo ci induce a conoscere noi stessi, lÕaltro il principio del no-stro essere. LÕuno � per noi pi� dilettevole, lÕaltro pi� prezioso. QuellodellÕanima ci rende degni della felicit�, quello di Dio ci fa felici. Il pri-mo spetta a coloro che ancora apprendono, il secondo a coloro che han-no appreso. Questo � il procedimento razionale del filosofare. Con essolÕuomo si rende idoneo a comprendere il principio razionale dellÕuni-verso, cio� a distinguere due mondi e lo stesso creatore dellÕuniversoÈ.1

LÕuomo � una creatura meravigliosa, la pi� bella dellÕuniverso visibile.In una celebre pagina del De hominis dignitate, Pico della Mirandola ladescrive cos�:

ÇIl sommo Padre ed Architetto, Dio (...) prese dunque lÕuomo, e posto-lo in mezzo al mondo cos� gli parl�: O Adamo, noi non ti abbiamodato n� una sede determinata, n� un aspetto proprio, n� alcun donoparticolare, affinch� tu possa avere e possedere quella sede, quellÕa-spetto, quei doni che tu abbia consciamente bramati, secondo il tuodesiderio e secondo il tuo sentimento. La natura degli altri viventi gi�definita � costretta dentro leggi da noi prescritte: e tu, non limitato daalcuna costrizione, potrai secondo il tuo arbitrio, al cui potere io ti affi-dai, definire la tua natura. Ti ho posto al centro dellÕuniverso affinch�tu possa contemplare intorno a te ci� che il mondo contiene. Noi nonti abbiamo fatto n� celeste n� terreno, n� mortale n� immortale, affin-ch� tu quasi arbitrario ed onorario plasmatore e fondatore di te stesso,possa collocarti in quella forma che tu avrai preferita. Potrai degenera-re verso i gradi inferiori che sono i bruti; potrai rigenerarti nei gradisuperiori, che sono divini, secondo le decisioni del tuo animoÈ.2

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8 Introduzione generale

3) W. SHAKESPEARE, Amleto, Atto III, scena II.4) Sal 8, 5-10.5) M. HEIDEGGER, Kant e la metafisica, Genova 1962, pp. 275-276.

Ancora pi� famosa la declamazione dellÕAmleto di Shakespeare:

ÇChe capolavoro � lÕuomo!Nobile dÕintelletto, dotato di una illimitatavariet� di talenti;esatto nelle sue forme e in tutti i suoi atti;compiuta ammirevole creazione:pari a un Dio nella mente, e nellÕazione a un angelo.Lui la bellezza del mondo.Lui la misura dÕogni animata cosa!È.3

E come non ricordare le parole del Salmista?

ÇO Signore, che cosÕ� lÕuomo perch� te ne ricordi?e il figlio dellÕuomo perch� ti curi di lui?Eppure lÕhai fatto poco meno degli angeli,di gloria e dÕonore lÕhai coronato:gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,tutto hai posto sotto i suoi piedi, tutti i greggi e gli armenti,tutte le bestie della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci che percorrono la via del mare.O Signore nostro Dio, quanto � grande il tuo nome su tutta la terraÈ.4

Tuttavia lÕuomo, sovrano dellÕuniverso visibile, � stato da sempre undifficilissimo problema, un fitto mistero, una magna quaestio, come diceSantÕAgostino. N� i grandi progressi delle scienze sperimentali e umanenella conoscenza dellÕuomo, compiuti negli ultimi secoli, hanno contri-buito in alcun modo a risolvere questa questione, n� sono riusciti a dareuna sicura risposta allÕinterrogativo: ÒChe cosÕ� lÕuomo?Ó. Anzi, nuovi epi� arditi interrogativi sono venuti alla ribalta dopo che lÕingegneriagenetica ha acquistato il potere di modificare lo stesso codice cromosomi-co che fissa i connotati essenziali dellÕessere umano. Martin Heidegger,uno dei pi� appassionati studiosi dellÕuomo del XX secolo, ha scritto:

ÇNessunÕepoca ha avuto, come lÕattuale, nozioni cos� numerose e sva-riate sullÕuomo. NessunÕepoca � riuscita come la nostra a presentare ilsuo sapere intorno allÕuomo in modo cos� efficace ed affascinante, e acomunicarlo in modo tanto rapido e facile. é anche vero per� che nes-sunÕepoca ha saputo meno della nostra che cosa sia lÕuomo. Mai lÕuo-mo ha assunto un aspetto cos� problematico come ai nostri giorniÈ.5

9Introduzione generale

6) M. SCHELER, Mensch und Geschichte, in ÒPhil. WeltanschauungÓ, Berna 1954, p. 48.

7) Ricordo in particolare: LÕuomo. Chi �?, 7» ed., Milano 1997; Il valore uomo, 2» ed.,Roma 1987; Antropologia filosofica e filosofia della cultura, Bologna 2000.

La ricchezza e la complessit� dei problemi filosofici relativi allÕuomovengono cos� descritte da Max Scheler: ÇIn un certo senso i problemifondamentali della filosofia si possono ricondurre alla domanda checosa sia lÕuomo e quale posto e posizione metafisica egli occupi dentrola totalit� dellÕessere, del mondo, di DioÈ.

Di qui lÕimportanza della antropologia filosofica:

ÇSe cÕ� un problema filosofico, del quale la nostra epoca richiede conparticolare urgenza la soluzione, � quello dellÕantropologia filosofica.Intendo con ci� una scienza fondamentale intorno allÕessenza e allastruttura eidetica dellÕuomo; al suo rapporto con i regni della natura(minerali, piante, animali) e con il principio di tutte le cose, alla suaessenziale origine metafisica e al suo inizio fisico, psichico e spiritualenel mondo; alle forze e alle potenze che agiscono su di lui e quelle sul-le quali egli agisce; alle direzioni e alle leggi fondamentali del suo svi-luppo biologico, psichico, spirituale e sociale, considerate nelle loro es-senziali possibilit� e realt�. I problemi del rapporto tra anima e corpo(tra psichico e fisico) e il rapporto tra lo spirito e la vita sono compresiin una siffatta antropologia, la quale soltanto potrebbe dare un validofondamento di natura filosofica e insieme finalit� determinate e sicurealla ricerca di tutte le scienze, che hanno come oggetto lÕuomo: scienzenaturali e mediche, preistoria, etnologia, scienze storiche e sociali, psi-cologia normale ed evolutiva, caratteriologiaÈ.6

Di questi problemi cos� complessi e affascinanti noi ci siamo gi� occu-pati in vari saggi di carattere teoretico 7 nei quali abbiamo cercato didimostrare il valore assoluto della persona umana analizzando le sueattivit� spirituali: la conoscenza intellettiva, la volont�, la libert�, e fa-cendo vedere che lÕuomo non � n� solo materia (corpo) n� solo spirito(anima), bens� uno Òspirito incarnatoÓ.

In questo nuovo lavoro affronteremo il problema dellÕuomo in sedestorica: ripercorreremo le varie tappe della storia trimillenaria dellÕan-tropologia filosofica. Il nostro intento non vuol essere semplicementenarrativo ma storico: attraverso lo studio delle molteplici antropologieelaborate dai filosofi nel corso dei secoli cercheremo di scoprire laÒverit� dellÕuomoÓ.

10 Introduzione generale

8) I. KANT, Antropologia dal punto di vista pragmatico, Prefazione.9) C. MAZZANTINI, ÒPsicologia FilosoficaÓ, in Enciclopedia filosofica, III, 1722.

Definizione dellÕantropologia filosofica

Del trattato sullÕuomo esistono svariate denominazioni. Le principalisono due: psicologia filosofica o razionale e antropologia filosofica. La prima sirif� ad Aristotele, autore del Per� Psyches (De anima), che � il primo trattatosistematico intorno allÕanima umana. SullÕesempio di Aristotele sono statiscritti innumerevoli trattati che portano la stessa denominazione, De anima.Il titolo fu cambiato in Psychologia rationalis da Christian Wolff, il quale ladistingueva dalla Psychologia empirica. A ciascuna di queste due discipli-ne egli dedic� una delle sue numerose e poderose opere. La secondadenominazione, antropologia, trae origine dai Padri della Chiesa, chehanno scritto molti trattati sullÕuomo, De homine. Anche dellÕantropolo-gia si danno due versioni principali: lÕantropologia filosofica e antropologiascientifica o culturale.

La prima si ottiene con lÕuso del metodo filosofico e si propone discoprire la natura profonda dellÕessere umano; la seconda si costruiscemediante il metodo dellÕosservazione sperimentale e si propone di sco-prire il comportamento sia della persona singola sia dei gruppi sociali.

Secondo la definizione generale che ne d� Kant, lÕantropologia � Çunadottrina della conoscenza dellÕuomo trattata sistematicamenteÈ.8 Pi�precisa la definizione che ne d� C. Mazzantini: Ç� la trattazione me-tafisica intorno allÕanima: studio del principio ontologico dellÕattivit�psichicaÈ.9

Senonch�, mentre la definizione di Kant risulta troppo generica, quel-la del Mazzantini � troppo restrittiva. Infatti lÕantropologia filosoficanon � n� semplicemente una qualsiasi trattazione sistematica intornoallÕuomo, n� esclusivamente una trattazione sistematica che riguardasoltanto lÕanima. Ma studia tutto lÕuomo: � una trattazione integrale, cheperci� non si occupa soltanto dellÕanima e delle sue attivit�, ma anchedel corpo e delle sue funzioni. Per� � una trattazione speciale, che sidistingue da tutte le altre scienze dellÕuomo (psicologia sperimentale,sociologia, antropologia culturale ecc.), grazie al suo metodo, che � quel-lo speculativo e ai suoi obiettivi: scoprire le Òcause ultimeÓ dellÕuomo: lacausa efficiente, formale, materiale e finale.

LÕantropologia � una metafisica speciale. Diversamente dalla ontologiache studia lÕente in generale, lÕente in quanto ente, lÕantropologia studialÕente vivente di natura razionale. Essa cerca le cause ultime di questoparticolare tipo di ente e non dellÕente in generale.

11Introduzione generale

10) I. KANT, Logica 25A.11) ID., Antropologia da un punto di vista pragmatico I, 1.

In sede filosofica lÕuomo pu� essere studiato sia come persona singo-la sia come membro di una societ�, e come persona singola pu� esserestudiato nel suo essere oppure nel suo dover essere. Da queste distinzio-ni si ricavano tre discipline filosofiche intorno allÕuomo: lÕantropologia fi-losofica che studia lÕuomo nella specificit� del suo essere; la morale chestudia lÕuomo nel suo dover essere; e la politica, la quale studia lÕuomocome membro di una societ�, e pi� precisamente di uno stato.

Importanza e necessit� dellÕantropologia filosofica

Per un motivo o per lÕaltro, tutte le scienze sono importanti e necessa-rie per la societ� ma non per le singole persone. Cos�, per esempio, lamedicina � importante e necessaria ma non � necessario n� possibile chetutti diventino medici; anche lÕarchitettura � importante e necessaria madi nuovo non � necessario e neppure possibile che tutti diventino archi-tetti. Questo vale anche per lÕantropologia filosofica. Essa � una cono-scenza ad alto livello speculativo dellÕuomo, molto importante e neces-saria, ma che non pu� essere coltivata da tutti, ed � riservata a pochispecialisti.

Nella gerarchia del sapere, lÕantropologia filosofica, in ordine di im-portanza e necessit�, occupa uno dei gradini pi� alti e viene subito dopola teologia e la metafisica.

Questa � una celebre espressione di Kant della sua Logica: ÇIl campodella filosofia si pu� racchiudere nelle seguenti questioni: 1) che cosa ioposso pensare; 2) che cosa debbo fare; 3) che cosa posso sperare; 4) che cosa � lÕuomo (Was ist der Mensch)È.

La prima domanda si riferisce alla metafisica, la seconda alla morale,la terza alla religione. Per�, nota lo stesso Kant, le prime tre si possonoridurre allÕultima questione, in quanto tutto si fonda sullÕuomo: ÇIn fondo tutto questo si potrebbe ridurre allÕantropologiaÈ.10

La nobilt� e la grandezza dellÕuomo consistono precisamente nel pote-re che egli ha di conoscersi: di mettersi cio� dinanzi allo specchio dellapropria intelligenza e di fare un ritratto di se stesso. Questo potere in-nalza lÕuomo al di sopra di tutti gli esseri che vivono sul nostro pianeta.Grazie a questo potere Çegli � una persona, e mediante lÕunit� dellacoscienza in tutti i cambiamenti che gli possono accadere, egli � la stessapersona, cio� un essere interamente differente, in rango e dignit�, dallecose quali sono gli animali privi di ragione, dei quali si pu� disporre aproprio piacimentoÈ.11

12 Introduzione generale

12) L. GOLDMANN, Le Dieu cach�, Paris 1959, p. 16.13) M. SCHELER, La posizione dellÕuomo nel cosmo, Milano 1970, p. 15.

LÕantropologia filosofica � importante, perch� dallÕidea che ci si fa del-lÕuomo dipende tutto il resto: il rispetto dellÕuomo o il suo sfruttamento,lÕimpegno per il prossimo e la stima di se stessi. Le stesse grandi battagliepedagogiche, etiche, politiche, sociali, religiose, culturali si combattonosul fronte della concezione dellÕuomo, del suo fine, del suo destino, dellasua dignit�, del suo valore. Si pu� pertanto affermare con L. Goldmann:ÇLÕoggetto principale dÕogni pensiero filosofico � lÕuomo, la sua coscienza,la sua condotta. Al limite, ogni filosofia � unÕantropologiaÈ.12

Ma oltre che importante lÕantropologia � anche necessaria e questo persvariati motivi.

- é necessaria perch� lÕuomo vuole conoscere se stesso pi� di qualsia-si altra cosa. La nostra brama di conoscere il mondo � enorme, ma anco-ra pi� grande � il bisogno che sentiamo di conoscere noi stessi. Voglia-mo sapere se siamo insignificanti abitanti del nostro pianeta, dove ab-biamo fatto la nostra scomparsa molti milioni dÕanni dopo i pesci, i retti-li, i dinosauri, le scimmie e dal quale siamo destinati a scomparire milio-ni dÕanni prima delle formiche, dei grilli e delle zanzare. Quanto pi� cre-sce il potere dellÕuomo sul pianeta, tanto pi� si acuisce la coscienza dellanostra impotenza nei confronti della natura; da essa noi siamo generatima ad essa siamo anche tutti richiamati. Da qui i pungenti e ineludibiliinterrogativi: qual � il senso della nostra esistenza? La nostra � unÕesi-stenza per la morte, come ha affermato Heidegger, oppure � unÕesistenzaper lÕeternit� come insegnava Platone? Che valore ha il nostro spirito?Quali sono in definitiva le possibilit� dellÕuomo? é un progetto possibileo � destinato al completo fallimento?

- é necessaria per assicurare un solido punto di riferimento allamorale, alla cultura, alla educazione, alla politica, alla religione, perch�tutte queste attivit� riguardano lÕuomo e sono, quindi, legate, come si �detto, al concetto che si ha dellÕuomo. Secondo Max Scheler, in nessunaltro periodo della storia, lÕuomo � diventato cos� problematico a se stes-so come ai giorni nostri, Çtalch�, avendo una antropologia scientifica,unÕantropologia filosofica e una antropologia teologica, noi manchiamo di unÕidea unitaria dellÕuomo. Inoltre, nonostante il loro innegabile valore,le scienze sempre pi� specializzate che si occupano dellÕuomo, anzich�chiarirla, ci nascondono sempre pi� la sua essenzaÈ.13

Ma proprio per la situazione denunciata da Scheler, lÕantropologiafilosofica diviene ancora pi� necessaria che nelle epoche precedenti, lequali mentre possedevano una conoscenza assai pi� limitata della natu-

13Introduzione generale

14) G. F. MORRA, La cultura cattolica e il nichilismo contemporaneo, Milano 1979, p. 56.

15) GIOVANNI PAOLO II, Conferenza di Puebla. Discorso inaugurale, n. 9.16) L. GABRIEL, Uomo e mondo in decisione, Torino 1972, p. 186.

ra, avevano indubbiamente una conoscenza pi� profonda dellÕuomo. Inrealt�, apparentemente Çla cultura moderna sa tutto sullÕuomo, ma nonsa pi� chi � quellÕuomo di cui sa tuttoÈ.14 Giovanni Paolo II, autenticodefensor hominis, che a favore dellÕuomo ha sostenuto innumerevoli bat-taglie a tutti i livelli ha osservato che

Çforse una delle debolezze pi� vistose dellÕattuale civilt� consistenella visione inadeguata dellÕuomo. La nostra �, senza dubbio, lÕepo-ca nella quale molto si � scritto e parlato intorno allÕuomo, lÕepocadellÕumanesimo e dellÕantropocentrismo. Tuttavia, paradossalmente,� anche lÕepoca delle angosce pi� profonde dellÕuomo circa la propriaidentit� ed il proprio destino, delle retrocessioni dellÕuomo a livelliprima insospettati, lÕepoca dei valori umani conculcati come mai inprecedenzaÈ.15

é, perci� necessario e urgente uscire da questo stato di dubbio eincertezza e gettare le basi di una solida antropologia filosofica.

ÇIl nuovo mondo dovÕessere costruito sul fondamento spirituale dellaconoscenza pi� profonda della realt� specifica dellÕuomo. Costruitosul nuovo muro, che deve essere innalzato e messo al posto di quellovecchio quando questo sar� caduto e non potr� pi� costituire lÕargineche pu� respingere la marea montante della rovina e della dissoluzio-ne che sale con ondate sempre pi� forti e pi� alteÈ.16

- Inoltre, lÕantropologia filosofica � necessaria per mostrare che moltecorrenti filosofiche del nostro tempo, come lÕesistenzialismo, lo storici-smo, il relativismo, il pensiero debole, il nichilismo, lo strutturalismo ecc.hanno conseguenze devastanti per lÕuomo: esse insinuano che lÕuomo �Çuna passione inutileÈ (Sartre) e conducono al suicidio. La diffusionedel suicidio tra i giovani � la logica conseguenza di tali filosofie profon-damente disumane. DallÕhybris dellÕumanesimo faustiano si � passatialla disperazione dellÕumanesimo nichilista e suicida.

- Infine, lÕantropologia filosofica � necessaria per accendere nellÕuo-mo la fiaccola della speranza, non la speranza illusoria delle utopie, ma la speranza certa di una filosofia che sa che lÕuomo � anzitutto esoprattutto spirito e che, quindi, la sua vita � destinata a durare per tuttalÕeternit�.

14 Introduzione generale

17) F. NIETZSCHE, Cos� parl� Zaratustra, Milano 1906, p. 182.18) M. SCHELER, op. cit., p. 98.19) Cf. TOMMASO DÕAQUINO, S. Th., I, q. 87, a. 1.

Difficolt� dellÕantropologia filosofica

Entrare in noi stessi e scoprire quale sia il nucleo essenziale della per-sona umana � molto pi� difficile che andare sulla Luna o su Marte, spe-cialmente alla fine di un secolo pieno di tragedie e di olocausti, che han-no svuotato di senso il concetto di persona e hanno fatto smarrire il va-lore della vita umana. Di fatto la realt� umana � un profondo mistero inse stessa. Un grande appassionato dellÕuomo come Nietzsche, che vole-va condurlo a superare se stesso per realizzare il Superuomo, scriveva:ÇDifficile � scoprire lÕuomo; pi� difficile che egli si riveli a se stesso;molte volte lo spirito mente sul conto dellÕanimaÈ.17 DÕaltronde, ÇlÕuomo� un ente cos� vasto, vario e poliforme che ogni definizione si dimostratroppo limitata. I suoi aspetti sono troppo numerosiÈ.18

LÕantropologia filosofica � indubbiamente una disciplina difficile,perch� riguarda una realt� che, mentre da una parte � impastata dimateria e pertanto verificabile e calcolabile, dallÕaltra � intrisa di spirito,che � invece impalpabile e incommensurabile. Credo che non sia erratoaffermare che la soluzione del problema antropologico sia ancora pi�difficile della soluzione del problema teologico. In entrambi i casi ci�che � in gioco � la trascendenza. Ma � pi� facile capire la trascendenzadi Dio rispetto al mondo, che la trascendenza dellÕanima rispetto alcorpo; inoltre � pi� facile chiarire i rapporti tra Dio e il mondo dei rap-porti tra lÕanima e il corpo; infine � pi� facile stabilire lÕeternit� di Dioche lÕimmortalit� dellÕanima.

Per� nessuna di queste difficolt� pu� arrestare unÕindagine che, comesi � visto, � di capitale importanza e di assoluta necessit� per lÕuomo. Eglinon pu� camminare in questo mondo alla cieca, senza sapere n� chi �, n�da dove viene, n� dove va. Per questo motivo il nosce teipsum (conosci testesso) � un imperativo cui hanno prestato attenzione tutti i filosofi,grandi e meno grandi, dÕogni tempo.

Come osserva S. Tommaso, la conoscenza dellÕanima esige una diligens et subtilis inquisitio (una ricerca diligente e sottile),19 ma � unaricerca che vale la pena di intraprendere per capire fin dove lÕuomo pu�giungere non solo con la propria intelligenza ma anche con la propriaesistenza.

15Introduzione generale

20) M. HEIDEGGER, op. cit., p. 276.

Il metodo dellÕantropologia filosofica

Per definizione lÕantropologia filosofica � uno studio dellÕuomo con-dotto sistematicamente. Ora, per svolgere uno studio sistematico occorreun metodo. In logica abbiamo visto che esistono due metodi principali: il metodo deduttivo o compositivo, che va dalle cause agli effetti, dai prin-cipi universali ai fatti particolari; e il metodo induttivo o risolutivo, che vadagli effetti alle cause, dai fenomeni particolari alle leggi universali.

Del metodo induttivo esistono per� due tipi: quello filosofico e quellosperimentale. Nel primo, le conclusioni non sono verificabili empirica-mente; mentre nel secondo la verificabilit� � sempre possibile almeno inlinea di principio.

Negli ultimi due secoli molti filosofi, sedotti dai successi delle scienzedella natura, le quali praticano il metodo sperimentale, hanno credutodi poter ottenere gli stessi risultati applicando anche allÕuomo questostesso metodo. Ma i risultati raggiunti sono piuttosto deludenti. Abbia-mo gi� riportato lÕespressione di Heidegger, secondo cui nessunÕepoca �riuscita ad accumulare tante informazioni intorno allÕuomo come lanostra, e tuttavia ÇnessunÕepoca ha saputo meno che cosÕ� lÕuomoÈ.20

In realt�, le metodologie delle scienze della natura non sono applicabiliallo studio della realt� umana. Non si possono confondere le scienze delcervello con quelle dello spirito, le scienze del comportamento somaticocon quelle dellÕattivit� mentale. LÕautocoscienza, lÕobiettivit�, la cono-scenza universale, il giudizio, il ragionamento, la libert� sono attivit�spirituali, che si manifestano allo stadio pi� elevato della evoluzionedella materia, ma non hanno le caratteristiche della materia bens� carat-teristiche opposte ad essa.

Inoltre le singole discipline scientifiche offrono una conoscenza par-ziale e superficiale dellÕuomo. Nessuna abbraccia il quadro completodella realt� umana e nessuna si propone di rispondere alla domanda:ÇChi � lÕuomo in quanto tale?È. Certo anche il biologo, il fisiologo, ilsociologo, il medico, lÕantropologo culturale, lo storico si interroganosullÕuomo. Ma nessuno di loro avanza la pretesa di dare una rispostacompleta, una soluzione esaustiva del problema. Invece il filosofo, pro-prio perch� � filosofo, ossia ricercatore delle ragioni pi� profonde, delleÒcause ultimeÓ, si propone di trovare una risposta completa, esaustiva,in grado di chiarire pienamente che cosa sia lÕuomo considerato inte-

16 Introduzione generale

21) A. HESCHEL, Chi � lÕuomo?, Rusconi, Milano 1971, p. 15.

gralmente; che cosa egli sia effettivamente, al di l� e al di sopra delle ap-parenze; che cosa sia in se stesso, al di fuori delle differenza causate dal-lÕambiente, dalla et�, dalla educazione e dal sesso. Come ha scrittoH. Heschel,

ÇLÕuomo ci interessa nella sua totalit�, non per questo o quello deisuoi aspetti. Le singole scienze specializzate (antropologia, linguisti-ca, fisiologia, medicina, psicologia, sociologia, economia, scienze poli-tiche), malgrado i loro sforzi tendono a limitare la totalit� dellÕindivi-duo, considerandolo dal punto di vista di una funzione o di un im-pulso particolare. La nostra conoscenza dellÕuomo ne risulta frantu-mata: troppo spesso scambiamo una parte per il tutto. é questo lÕerro-re che ci proponiamo di evitareÈ.21

Ma a quale metodo cl dobbiamo affidare per conseguire questo obiettivo?

In questo secolo il problema del metodo dellÕantropologia filosofica �stato al centro di innumerevoli dibattiti, e per risolverlo sono state avan-zate molte proposte. Husserl ha suggerito il metodo fenomenologico;Scheler, Heidegger, Sartre, Merleau-Ponty e in generale gli esistenzialistilÕhanno seguito; Fabro ha proposto il metodo della introspezione;Marcel la riflessione trascendentale; L�vy-Strauss il metodo strutturale;Gadamer e Ricoeur hanno usato il metodo ermeneutico; Buber e L�vinasquello dialogico.

A me pare che in tutti questi metodi si tenda a sottolineare eccessiva-mente lÕaspetto specifico dellÕindagine antropologica, dimenticandociche essa ha in comune con qualsiasi ricerca che abbia di mira lÕacquisi-zione di cognizioni che hanno valore universale. Inoltre, per sottrarsiallo scontro con la scienza, spesso si assumono metodi che non dannonessuna garanzia di raggiungere un autentico sapere filosofico: � il casodel metodo fenomenologico, di quello ermeneutico, di quello strutturalee di altri ancora.

A mio giudizio lÕantropologia filosofica esige un metodo assai com-plesso, in cui si possono distinguere due fasi principali: fenomenologicae trascendentale. Nella fase fenomenologica si raccolgono tutti i datirelativi allÕessere dellÕuomo; nella fase trascendentale si cerca di svelareil significato ultimo dei dati, quel significato profondo che conferisceloro un senso e li rende possibili.

Il metodo dellÕantropologia filosofica si distingue da quello dellescienze sperimentali gi� nella fase fenomenologica perch� non abbracciasolo lÕosservazione oggettiva, ma anche lÕintrospezione. La ragione �

17Introduzione generale

22) L. BOROS, Mysterium mortis, tr. it., Queriniana, Brescia 1969, p. 19. Senza ricono-scerlo esplicitamente, il metodo trascendentale � stato adoperato dalla maggiorparte dei filosofi antichi (Platone, Aristotele, Plotino, Agostino, ecc.) e moderni(Pascal, Locke, Hume, Kant, Nietzsche ecc.). M. Blondel lo fa suo quando formu-la il metodo della sua filosofia cristiana. Scrive Blondel: ÇNoi, prendendo comepunto di partenza i dati reali e i pensieri concreti, dobbiamo rendere esplicitoci� che questi pensatori e questi dati implicano, ci� che essi suppongono, nelsenso etimologico della parola, ci� che li rende possibili e solidi (É). Implicarenon significa inventare, dedurre; significa piuttosto scoprire ci� che � gi� pre-sente ma non osservato, non ancora esplicitamente riconosciuto e formulatoÈ(M. BLONDEL, Exigences philosophiques du christianisme, Paris 1950, p. 71).

abbastanza ovvia: poich� le attivit� umane posseggono due aspettiessenzialmente legati e complementari tra di loro, lÕuno fisico ed ester-no, lÕaltro psichico e interno, non si pu� studiarle adeguatamente chevalendosi di due procedimenti: quello dellÕosservazione oggettiva dauna parte, e quello introspettivo dallÕaltra.

Ma lÕantropologia filosofica differisce dalle scienze sperimentali so-prattutto nel momento trascendentale. Mentre infatti il procedimento del-lÕantropologia scientifica �, essenzialmente, un procedimento orizzontale,ossia va da fenomeno a fenomeno e intende ottenere una classificazione euna regolamentazione generale dei fenomeni, il procedimento dellaantropologia filosofica muove in linea verticale, ossia procede dai feno-meni alle cause e intende scoprire le ragioni ultime dei fenomeni. Pertantoil punto di partenza delle due antropologie � identico, ma � diverso ilpunto di arrivo. LÕantropologia sperimentale non pu� trattare dellÕanima;questa � invece lÕargomento specifico della antropologia filosofica.

Il metodo trascendentale, cos� come viene da noi inteso, ha lo stessoobiettivo che gli assegnava Kant: stabilire le condizioni supreme cherendono possibile una conoscenza (oppure una cosa); ma segue un pro-cedimento diverso da quello kantiano. Mentre nellÕautore della Criticadella ragion pura il procedimento � di tipo deduttivo (Kant giustifica certiconcetti dimostrando la loro capacit� di rendere possibile un certocampo di soggettivit�), nel nostro caso il metodo trascendentale possie-de invece un carattere induttivo: muoviamo dai fenomeni e li studiamoin profondit� al fine di scoprirne le radici, le cause ultime.

NellÕantropologia filosofica il metodo trascendentale cerca una giusti-ficazione e una spiegazione ultima, conclusiva ed esaustiva per tutti icomportamenti umani, per tutte le attivit�, per tutte le manifestazioni,per tutti i prodotti culturali, arguendo le condizioni che li rendono pos-sibili. Come dice bene il Boros: Çil metodo trascendentale � la via perosservare la penetrazione nella sfera fondante e lÕemergere delle profon-dit� dellÕessere, costantemente presente nei nostri attiÈ.22

18 Introduzione generale

Mediante il metodo trascendentale cerchiamo quindi di risalire, nellÕagire umano, alle condizioni ontologiche che lo rendono possibile;cerchiamo cio� di risalire allÕessere dellÕuomo.

LÕessere � sempre e ovunque radioso e misterioso insieme; con la sualuce d� attualit�, consistenza, realt� alle cose: esse vivono e sussistonotutte nella luce dellÕessere; quando la luce dellÕessere viene meno ognicosa ripiomba nelle tenebre del nulla, ma lÕessere in se stesso rimanesempre occulto dietro alla luce che esso diffonde: le sue manifestazionisono sempre puramente allusive e simboliche: maschere piuttosto cheimmagini.

Ci� vale anche per lÕessere dellÕuomo. AnchÕesso si esibisce, si espri-me, si evidenzia soltanto attraverso lÕagire, e anche lÕagire umano � taleper cui non riesce mai a tradurre e a rivelare chiaramente e interamentelÕessere dellÕuomo. E tuttavia quella dellÕagire � lÕunica pista da batterese si vuole giungere a risolvere lÕenigma dellÕessere dellÕuomo. Per que-sto, tanto pi� ci avvicineremo alla sua soluzione, quanto pi� piena, ade-guata e profonda sar� la nostra comprensione del suo agire.

Divisione della storia dellÕantropologia filosofica

LÕobiettivo del presente lavoro � ricostruire la storia della antropolo-gia filosofica. Questa coincide praticamente con la storia della filosofia ene condivide la periodizzazione. E come la storia della filosofia, anchelÕantropologia filosofica si divide in tre grandi epoche: classica, medioe-vale e moderna. é una periodizzazione che ha come fondamento lÕuomostesso. Infatti lÕepoca classica � unÕepoca cosmocentrica: la comprensio-ne dellÕuomo � fatta dal punto di vista del mondo (cosmo): per il pensa-tore greco lÕuomo realizza se stesso soltanto quando si comporta secon-do le leggi della natura (cosmo). LÕepoca medioevale � teocentrica: gli autori cristiani studiano lÕuomo nellÕorizzonte di Dio e pertanto,secondo il loro giudizio, lÕuomo si comporta rettamente e raggiunge lapiena realizzazione di se stesso se si conforma alla legge di Dio e prendeDio stesso come proprio modello (imago Dei). Infine, la comprensione inprospettiva antropocentrica fu attuata dal pensiero moderno; lÕuomo daimoderni � studiato alla luce e nellÕorizzonte dellÕuomo: lÕuomo � lÕesseresupremo e la misura di tutte le cose, e pertanto non ci pu� essere nessunorizzonte pi� largo del suo.

Il punto di vista cosmocentrico, teocentrico e antropocentrico costi-tuisce pertanto la ragione della nostro periodizzazione della storia dellaantropologia in tre epoche. Tuttavia allÕinterno delle tre epoche trovia-mo unÕaltra ragione che contribuisce a definire pi� precisamente un determinato paradigma antropologico: � il metodo, che pu� essere

19Introduzione generale

dallÕalto oppure dal basso. Costruire lÕantropologia filosofica ÒdallÕaltoÓsignifica leggere lÕuomo partendo dallÕanima; invece costruire unÕantro-pologia filosofica Òdal bassoÓ significa leggere la realt� umana partendodal corpo (o dallÕanimalit�). La prima concepisce lÕuomo come spiritoincarnato; la seconda concepisce lÕuomo come animale razionale, auto-cosciente, libero. In tutte le epoche della storia dellÕantropologia abbia-mo paradigmi antropologici costruiti sia dellÕalto sia dal basso.

NellÕepoca classica � dallÕalto lÕantropologia di Platone, dal bassoquella di Aristotele; nellÕepoca cristiana � dallÕalto lÕantropologia diAgostino, dal basso quella di Tommaso dÕAquino; nellÕepoca modernasono dallÕalto le antropologie di Cartesio, Malebranche, Pascal, Spinoza,Leibniz, Fichte, Hegel; sono dal basso le antropologie di Hume, Kant,Rousseau, Kierkegaard, Rosmini, Feuerbach, Marx, Nietzsche, BergsonFreud, Heidegger, Scheler, Buber, Levinas, Gehlen ecc.

AllÕinterno dei paradigmi antropologici costruiti ÒdallÕaltoÓ o Òdal bassoÓci sono per� molte varianti, a seconda che si privilegi lÕessenza oppurelÕesistenza, lÕIo (il Soggetto) oppure il Tu o lÕAltro, lÕintelletto oppure lavolont�, la memoria oppure la fantasia, lÕinconscio oppure il conscio, laragione oppure la libert�. Nel tratteggiare i paradigmi dellÕantropologiafilosofica terremo conto di tutte queste differenziazioni, che contribui-scono ad arricchire la galleria delle immagini dellÕuomo e giovano adefinire meglio la sua Òverit�Ó.

INDICE

PREFAZIONE ...................................................................................................p. 15

INTRODUZIONE GENERALE .............................................................................p. 17La grandezza dellÕuomo e la complessit� del suo mistero...................p. 17Definizione dellÕantropologia filosofica..................................................p. 10Importanza e necessit� dellÕantropologia filosofica ..............................p. 11Difficolt� dellÕantropologia filosofica ......................................................p. 14Il metodo dellÕantropologia filosofica .....................................................p. 15Divisione della storia dellÕantropologia filosofica.................................p. 18

Dal mito alla filosofia ...............................................................................p. 23LÕuomo omerico ..........................................................................................p. 24La scoperta dellÕanima: gli Orfici e Pitagora ..........................................p. 26

Gli Orfici ..................................................................................................p. 26Pitagora ....................................................................................................p. 27

Suggerimenti bibliografici.........................................................................p. 30

Socrate, creatore dellÕantropologia filosofica ......................................p. 31La vita di Socrate ........................................................................................p. 31La missione di Socrate ...............................................................................p. 32La scoperta dellÕessenza dellÕuomo .........................................................p. 33LÕimmortalit� dellÕanima...........................................................................p. 37Socrate e la religione ..................................................................................p. 40LÕinflusso di Socrate ...................................................................................p. 40Suggerimenti bibliografici.........................................................................p. 42

Platone .......................................................................................................p. 143La grandezza di Platone ..........................................................................p. 143Vita ed opere .............................................................................................p. 144La centralit� del problema antropologico in Platone ..........................p. 146Natura dellÕuomo .....................................................................................p. 148LÕimmortalit� dellÕanima.........................................................................p. 149

Difficolt� del problema ...........................................................................p. 149LÕimmortalit� dellÕanima: teorema metafisico e istanza morale .............p. 155

I miti escatologici......................................................................................p. 157Il problema delle tre anime .....................................................................p. 160I gradi della conoscenza ..........................................................................p. 164La dottrina della reminiscenza ...............................................................p. 166La conversione dellÕanima alla Verit�: il mito della Caverna ............p. 169La pratica della virt�................................................................................p. 174LÕantropologia politica.............................................................................p. 177Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 181

Aristotele ...................................................................................................p. 182Vita e opere ................................................................................................p. 182Una antropologia Òdal bassoÓ ................................................................p. 183LÕimportanza della questione antropologica........................................p. 185Il metodo....................................................................................................p. 186Definizione dellÕanima e rapporti tra anima e corpo ..........................p. 188Le funzioni dellÕanima vegetativa: nutrizione e riproduzione..........p. 191Le funzioni dellÕanima sensitiva: sensazione e appetizione ..............p. 191Le attivit� dellÕanima razionale..............................................................p. 194Immortalit� dellÕanima............................................................................p. 197La pratica della virt�................................................................................p. 199Le virt� politiche ......................................................................................p. 103LÕeducazione dellÕuomo e del cittadino ................................................p. 106Conclusione...............................................................................................p. 109Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 109

LÕepicureismo ...........................................................................................p. 110Vita e opere di Epicuro.............................................................................p. 110Genesi e caratteristiche dellÕepicureismo ..............................................p. 111La fisica.......................................................................................................p. 113LÕanima umana e le sue facolt�...............................................................p. 115Il sommo bene ...........................................................................................p. 117Conclusione...............................................................................................p. 121Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 122

622 Indice

Lo stoicismo ..............................................................................................p. 123Vita e opere di Zenone .............................................................................p. 123Il messaggio dello stoicismo ...................................................................p. 125Il Logos, la divina provvidenza, il Fato.................................................p. 129La natura umana.......................................................................................p. 130Il sommo bene...........................................................................................p. 132La virt�.......................................................................................................p. 134Il destino ultimo dellÕuomo.....................................................................p. 137Conclusione...............................................................................................p. 138Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 139

Filone di Alessandria ..............................................................................p. 140Vita e opere ................................................................................................p. 141La natura umana.......................................................................................p. 141LÕuomo immagine del Logos ..................................................................p. 143

Libert� ....................................................................................................p. 145Ascesi e contemplazione .........................................................................p. 148

Conclusione...............................................................................................p. 153Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 154

Plotino........................................................................................................p. 155Vita e opere ................................................................................................p. 155Gli obiettivi di Plotino..............................................................................p. 156Le tre Ipostasi eterne: lÕUno, lÕIntelligenza e lÕAnima.........................p. 158La terza ipostasi: la Psych� (lÕAnima).....................................................p. 159

LÕessenza dellÕanima...............................................................................p. 159La processione dellÕAnima dal Nous ......................................................p. 161Le propriet� dellÕAnima .........................................................................p. 162

La natura umana.......................................................................................p. 163Le facolt� dellÕanima................................................................................p. 166Il ritorno dellÕanima allÕUno ...................................................................p. 169LÕImmortalit� dellÕanima.........................................................................p. 172Conclusione...............................................................................................p. 173Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 174

623

LÕantropologia cristiana..........................................................................p. 175

Clemente Alessandrino ..........................................................................p. 178Vita e opere ................................................................................................p. 178La filosofia propedeutica alla fede cristiana.........................................p. 179Origine e natura dellÕuomo.....................................................................p. 180LÕuomo immagine di Dio ........................................................................p. 182La libert� umana.......................................................................................p. 184LÕimmortalit� dellÕanima.........................................................................p. 187Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 189

Tertulliano.................................................................................................p. 190Vita e opere ................................................................................................p. 190Fede e ragione: la filosofia del senso comune ......................................p. 191LÕantropologia cristiana ...........................................................................p. 194LÕuomo icona di Dio.................................................................................p. 200Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 200

Origene ......................................................................................................p. 201Vita e opere ................................................................................................p. 202Il sistema dei Principi ...............................................................................p. 202La creazione dellÕuniverso ......................................................................p. 204LÕuomo .......................................................................................................p. 206

LÕuomo � essenzialmente libero ..............................................................p. 206Corpo e anima ........................................................................................p. 209ÒImago DeiÓ e assimilazione a Dio ........................................................p. 211

Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 213

SantÕAgostino ...........................................................................................p. 214Vita ed opere .............................................................................................p. 214Il paradigma agostiniano ........................................................................p. 216La conoscenza della verit� ......................................................................p. 218Libert�, peccato, grazia ............................................................................p. 220LÕascesa a Dio ............................................................................................p. 224Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 229

624 Indice

Gregorio Nisseno.....................................................................................p. 230Vita e opere ................................................................................................p. 230LÕimportanza del trattato De hominis opificio ........................................p. 231La nobilt� dellÕuomo nella creazione.....................................................p. 232LÕuomo icona di Dio.................................................................................p. 233LÕessere culturale dellÕuomo ...................................................................p. 235La duplice creazione dellÕuomo .............................................................p. 236Anima e corpo...........................................................................................p. 238LÕascesa dellÕanima a Dio ........................................................................p. 241Conclusione...............................................................................................p. 243Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 244

Flavio Magno Cassiodoro ......................................................................p. 245Vita ed opere .............................................................................................p. 245Il ÒcurriculumÓ degli studi umanistici e teologici ...............................p. 245LÕantropologia cristiana ...........................................................................p. 246Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 250

Giovanni Scoto Eriugena .......................................................................p. 251Vita e opere ................................................................................................p. 251Fede e ragione: il razionalismo teologico di Scoto Eriugena .............p. 252La natura e lÕuomo ...................................................................................p. 254Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 257

Alcuino ......................................................................................................p. 258Vita e opere ................................................................................................p. 258Organizzazione del sistema scolastico carolingio................................p. 258LÕantropologia cristiana ...........................................................................p. 260Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 262

LÕantropologia scolastica ........................................................................p. 263

Bernardo di Chiaravalle .........................................................................p. 266Vita e opere ................................................................................................p. 266Il paradigma monastico...........................................................................p. 267Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 270

625

Alberto Magno .........................................................................................p. 271Vita e opere ................................................................................................p. 271Il metodo dellÕantropologia filosofica ...................................................p. 272Le principali dottrine antropologiche....................................................p. 273Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 276

Tommaso dÕAquino.................................................................................p. 277Vita e opere ................................................................................................p. 277Le fonti del pensiero antropologico tommasiano ................................p. 278LÕuomo nella sua struttura essenziale ...................................................p. 279La dimensione politica dellÕuomo..........................................................p. 289LÕuomo nella storia della salvezza .........................................................p. 292Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 299

Bonaventura di Bagnoregio ...................................................................p. 300Vita e opere ................................................................................................p. 301LÕuomo, icona di Dio................................................................................p. 301LÕanima umana e le sue propriet�..........................................................p. 304Le facolt� dellÕanima................................................................................p. 307

LÕintelletto ..............................................................................................p. 307Volont� e libert�......................................................................................p. 311

La beatitudine e lÕascesa dellÕanima a Dio............................................p. 315Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 318

Giovanni Duns Scoto..............................................................................p. 319Vita e opere ................................................................................................p. 319UnÕantropologia della libert�..................................................................p. 320

Che cosÕ� lÕuomo?...................................................................................p. 321Che cosa pu� fare lÕuomo?......................................................................p. 321Che cosa pu� sperare lÕuomo? ................................................................p. 323

Il concetto di persona...............................................................................p. 324La dimensione etica della persona.........................................................p. 326Conclusione...............................................................................................p. 328Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 329

626 Indice

LÕantropologia umanistica rinascimentale .........................................p. 330Precisazioni intorno al concetto di ÒumanesimoÓ e di ÒrinascimentoÓ ..................................................................................p. 330Le principali interpretazioni dellÕumanesimo......................................p. 331Le caratteristiche della cultura umanistica ...........................................p. 334Gli autori pi� rappresentativi .................................................................p. 338

Marsilio Ficino .........................................................................................p. 339Vita e opere ................................................................................................p. 339Il platonismo cristiano di Ficino.............................................................p. 339La centralit� dellÕuomo............................................................................p. 341Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 344

Pico della Mirandola...............................................................................p. 345Vita e opere ................................................................................................p. 345Il progetto culturale e teologico di Pico della Mirandola ...................p. 346LÕoriginalit� dellÕantropologia di Pico...................................................p. 348Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 351

Pietro Pomponazzi ..................................................................................p. 352Vita e opere ................................................................................................p. 352Gli obiettivi di Pomponazzi ....................................................................p. 353UnÕantropologia ÒchiusaÓ .......................................................................p. 353Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 357

Erasmo da Rotterdam..............................................................................p. 358Vita e opere ................................................................................................p. 358La filosofia cristiana .................................................................................p. 360Per unÕantropologia ÒludicaÓ..................................................................p. 363Il potere del libero arbitrio ......................................................................p. 368Conclusione...............................................................................................p. 372Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 372

Tommaso Moro ........................................................................................p. 373Vita e opere ................................................................................................p. 373Il paradigma utopico................................................................................p. 373Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 376

627

Bernardino Telesio ..................................................................................p. 377Vita e opere ................................................................................................p. 377UnÕantropologia dualistica......................................................................p. 378Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 381

Giordano Bruno .......................................................................................p. 382Vita e opere ................................................................................................p. 382Il neoplatonismo di Giordano Bruno.....................................................p. 383Il metodo....................................................................................................p. 384La visione cosmologica............................................................................p. 386Il misticismo antropologico.....................................................................p. 387Conclusione...............................................................................................p. 390Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 390

Le caratteristiche dellÕantropologia moderna ....................................p. 391

Francesco Bacone .....................................................................................p. 393Vita e opere ................................................................................................p. 393Una svolta culturale epocale...................................................................p. 394Un nuovo metodo per la scienza: lÕinduzione .....................................p. 395Un umanesimo empirico .........................................................................p. 400Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 403

Tommaso Hobbes ....................................................................................p. 404Vita e opere ................................................................................................p. 404Fenomenologia delle principali dimensioni dellÕuomo......................p. 405

La dimensione linguistica ......................................................................p. 405La dimensione conoscitiva......................................................................p. 406La dimensione volitiva ...........................................................................p. 407La dimensione emotiva ...........................................................................p. 409La dimensione religiosa ..........................................................................p. 410

LÕuomo come cittadino ............................................................................p. 412Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 416

628 Indice

Cartesio (Ren� Descartes) ......................................................................p. 417Vita e opere ................................................................................................p. 417LÕordine della trattazione ........................................................................p. 419La priorit� del problema gnoseologico .................................................p. 420Il metodo cartesiano.................................................................................p. 421Il ÒCogitoÓ, cardine della filosofia cartesiana.......................................p. 424La dimensione religiosa dellÕuomo........................................................p. 425Il volontarismo..........................................................................................p. 428Anima e corpo...........................................................................................p. 432Immortalit� dellÕanima............................................................................p. 434La fenomenologia delle passioni............................................................p. 436La dimensione etica..................................................................................p. 438Conclusione...............................................................................................p. 440Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 441

Baruch Spinoza ........................................................................................p. 442Vita e opere ................................................................................................p. 442Il carattere etico-matematico della filosofia di Spinoza ......................p. 443Il preambolo metafisico dellÕantropologia spinozista.........................p. 443La natura umana.......................................................................................p. 447La dottrina della conoscenza: il razionalismo......................................p. 448La dimensione affettiva: la forza delle passioni...................................p. 454La liberazione dalle passioni e la felicit�...............................................p. 457LÕimmortalit� dellÕanima.........................................................................p. 459Conclusione...............................................................................................p. 461Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 463

Nicolas Malebranche ..............................................................................p. 464Vita e opere ................................................................................................p. 464Fede e ragione ...........................................................................................p. 465Dualismo antropologico ..........................................................................p. 466LÕorigine delle idee ...................................................................................p. 469Libert� e grazia .........................................................................................p. 471Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 474

629

Blaise Pascal .............................................................................................p. 475Vita e opere ................................................................................................p. 475La questione dei metodi ..........................................................................p. 477LÕenigma umano .......................................................................................p. 480Soluzioni filosofiche e religiose dellÕenigma umano...........................p. 484La soluzione cristiana dellÕenigma umano ...........................................p. 485Conversione del cuore e follia della croce ............................................p. 486Conclusione...............................................................................................p. 487Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 489

Gottfried Wilhelm Leibniz ....................................................................p. 490Vita e opere ................................................................................................p. 491Gli avversari di Leibniz ...........................................................................p. 491La conformit� tra fede e ragione ............................................................p. 492La conversione al ÒdinamicismoÓ ..........................................................p. 495Dottrina della conoscenza .......................................................................p. 497La monade .................................................................................................p. 499Anima e corpo: armonia prestabilita .....................................................p. 501Il migliore dei mondi possibili e il problema del male .......................p. 504Conclusione...............................................................................................p. 507Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 509

LÕantropologia degli empiristi ..............................................................p. 510

John Locke.................................................................................................p. 511Vita e opere ................................................................................................p. 511Locke e Cartesio........................................................................................p. 512Il mondo umano .......................................................................................p. 514Origine sensoriale o empirica della conoscenza ..................................p. 516Il valore della conoscenza........................................................................p. 520La dimensione linguistica .......................................................................p. 525La dimensione etica e politica.................................................................p. 527Conclusione...............................................................................................p. 531Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 531

630 Indice

David Hume .............................................................................................p. 532Vita e opere ................................................................................................p. 532Fondazione antropologica della filosofia..............................................p. 533Il principio fondamentale della filosofia di Hume ..............................p. 536Origine della conoscenza.........................................................................p. 536Origine della relazione di causa ed effetto ...........................................p. 540La dimensione emotiva ...........................................................................p. 545La dimensione etica..................................................................................p. 550La dimensione religiosa...........................................................................p. 553Conclusione...............................................................................................p. 556Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 557

LÕantropologia degli illuministi ...........................................................p. 558Che cosÕ� lÕilluminismo ...........................................................................p. 558Le origini dellÕilluminismo .....................................................................p. 560Gli articoli essenziali dellÕantropologia illuministica..........................p. 561

Montesquieu ............................................................................................p. 563Vita e opere ................................................................................................p. 563Il pensiero antropologico.........................................................................p. 564Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 567

Voltaire ......................................................................................................p. 568Vita e opere ................................................................................................p. 568Frammenti di antropologia filosofica ....................................................p. 569Morale e religione.....................................................................................p. 571Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 575

Condillac ...................................................................................................p. 576Vita e opere ................................................................................................p. 576Una nuova antropologia e un nuovo metodo ......................................p. 577LÕorigine delle facolt� e delle idee dalla sensazione............................p. 578Il linguaggio e le idee universali ............................................................p. 581Volont� e libert� ........................................................................................p. 582Immortalit� dellÕanima ed esistenza di Dio..........................................p. 583Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 584

631

Rousseau ...................................................................................................p. 585Vita e opere ................................................................................................p. 585Le contrastanti interpretazioni del pensiero di Rousseau ..................p. 586La personalit� di Rousseau .....................................................................p. 587I principi essenziali dellÕantropologia di Rousseau.............................p. 588

LÕantropologia dello stato di natura .......................................................p. 589LÕantropologia dellÕuomo civile ..............................................................p. 592

La dottrina pedagogica di Rousseau .....................................................p. 595Illuminismo e Romanticismo in Rousseau ...........................................p. 600Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 601

Lessing .......................................................................................................p. 602Vita e opere ................................................................................................p. 602Il pensiero antropologico e religioso......................................................p. 602Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 607

Vico.............................................................................................................p. 608Vita e opere ................................................................................................p. 608Una nuova gnoseologia ...........................................................................p. 609La filosofia della storia.............................................................................p. 611LÕazione divina nella storia .....................................................................p. 614UnÕantropologia storica ...........................................................................p. 615Suggerimenti bibliografici.......................................................................p. 620

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