Storia Dell'Antropologia - sintesi

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STORIA DELL' ANTROPOLOGIA – Ugo Fabietti CAPITOLO I – NASCITA DELL'ANTROPOLOGIA -Prima dell'antropologia: letteratura esotica e di viaggio. I missionari Jean de Lery e Lafitau. Montaigne e Rousseau, il filosofo in viaggio. 1724 Lafitau, I costumi dei selvaggi americani, l'idea di essere superiore nei popoli, contro ateismo naturale. -1799 Societè des Observateurs de l'homme, Jauffret. L'eredità dell'illuminismo, l'Egitto con Napoleone, l'Oriente. L'eurocentrismo. Gerando, Considerazioni sui metodi da seguire nell'osservazione dei popoli selvaggi. Lo studio dei selvaggi per le tappe dell'umanità, lo sviluppo come ascesa tecnologica. 1805 la Società viene sciolta da Napoleone, gli ideologues. -teorie della degenerazione del selvaggio, la reazione all'Illuminismo. Joseph de Maistre, Le serate di San Pietroburgo. Il selvaggio e il peccato originale. -Creazionismo VS Evoluzionismo: la cronologia biblica (4004 a.C.); 1859 Charles Darwin, l'Origine delle specie, lente mutazioni e adattamento, natura animale dell'uomo. Restaurazione, tecnologia e benessere: immagine progressiva della società, il positivismo di Comte e Spencer. Il progresso materiale come stadio dell'evoluzione. Cumulatività e continuatività culturale, azioni di leggi sempre identiche. Uniformismo di Lyell (geologia). -John Lubbock, Prehistoric Times: paleolitico e neolitico, relazione fra i selvaggi e l'uomo primitivo. Analisi della tecnologia materiale. La scala evolutiva secondo il progresso tecnologico. CAPITOLO II – L'ANTROPOLOGIA EVOLUZIONISTA NELL'ETA' VITTORIANA -1837 1901 regno della Regina Vittoria in Gran Bretagna: sfruttamento coloniale e sviluppo economico, sociale, militare e politico. -1871 Primitive Cultures di Edward B. Tylor: il concetto di cultura come insieme complesso, indipendente dalla razza, acquisito, onnipresente, diversificato e collettivo. Cumulatività della cultura. Complessità scomposta per lo studio dell'evoluzione dei singoli fenomeni, senza considerare le interazioni fra essi. Ideologia evoluzionista, suddivisione dell'evoluzioni in diversi stadi, visibili nelle culture selvagge. La riflessione sulla religione: l'animismo e il sogno contro il materialismo, la restrizione del campo dell'anima al cristiano civilizzato; la

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Storia Dell'Antropologia - sintesi

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STORIA DELL' ANTROPOLOGIA Ugo Fabietti

CAPITOLO I NASCITA DELL'ANTROPOLOGIA

-Prima dell'antropologia: letteratura esotica e di viaggio. I missionari Jean de Lery e Lafitau. Montaigne e Rousseau, il filosofo in viaggio. 1724 Lafitau, I costumi dei selvaggi americani, l'idea di essere superiore nei popoli, contro ateismo naturale.

-1799 Societ des Observateurs de l'homme, Jauffret. L'eredit dell'illuminismo, l'Egitto con Napoleone, l'Oriente. L'eurocentrismo. Gerando, Considerazioni sui metodi da seguire nell'osservazione dei popoli selvaggi. Lo studio dei selvaggi per le tappe dell'umanit, lo sviluppo come ascesa tecnologica. 1805 la Societ viene sciolta da Napoleone, gli ideologues.

-teorie della degenerazione del selvaggio, la reazione all'Illuminismo. Joseph de Maistre, Le serate di San Pietroburgo. Il selvaggio e il peccato originale.

-Creazionismo VS Evoluzionismo: la cronologia biblica (4004 a.C.); 1859 Charles Darwin, l'Origine delle specie, lente mutazioni e adattamento, natura animale dell'uomo. Restaurazione, tecnologia e benessere: immagine progressiva della societ, il positivismo di Comte e Spencer. Il progresso materiale come stadio dell'evoluzione. Cumulativit e continuativit culturale, azioni di leggi sempre identiche. Uniformismo di Lyell (geologia).

-John Lubbock, Prehistoric Times: paleolitico e neolitico, relazione fra i selvaggi e l'uomo primitivo. Analisi della tecnologia materiale. La scala evolutiva secondo il progresso tecnologico.

CAPITOLO II L'ANTROPOLOGIA EVOLUZIONISTA NELL'ETA' VITTORIANA

-1837 1901 regno della Regina Vittoria in Gran Bretagna: sfruttamento coloniale e sviluppo economico, sociale, militare e politico.

-1871 Primitive Cultures di Edward B. Tylor: il concetto di cultura come insieme complesso, indipendente dalla razza, acquisito, onnipresente, diversificato e collettivo. Cumulativit della cultura. Complessit scomposta per lo studio dell'evoluzione dei singoli fenomeni, senza considerare le interazioni fra essi. Ideologia evoluzionista, suddivisione dell'evoluzioni in diversi stadi, visibili nelle culture selvagge. La riflessione sulla religione: l'animismo e il sogno contro il materialismo, la restrizione del campo dell'anima al cristiano civilizzato; la sopravvivenza, fossile sociale; forte uso del metodo comparativo fra gli evoluzionisti, anche se attraverso i libri e le possibilit divergenti di sviluppo culturale, applicazione della scienza statistica per lo studio dei costumi di parentela (la couvade, societ matrilineari e patrilineari).

- William Robertson Smith, lo studio della religione come rito comunitario, studio sul campo delle religioni nei popoli semitici (ebrei, arabi, preislamici, fenici). Spostamento dall'origine individualista della religione come riflessione, al ruolo fondante di riti e simboli nella societ. L'omologazione ai riti comunitari come integrazione sociale e conformazione allo standard. Comparazione fra beduini d'Egitto e Palestina con i patriarchi biblici, studio delle sopravvivenze.

Primo studio sui popoli arabi e sulle societ segmentate (assenza di un forte potere centrale).

-Augustus Pitt-Rivers e Mantegazza: musealizzazione della cultura materiale secondo una classificazione evoluzionista.

-Alfred C. Haddon: Evolution in Art 1895, scienza delle forme, studio delle arti decorative in relazione allo stadio di evoluzione delle societ; illusione di studio oggettivo sull'arte, non estetico.

- James G. Frazer: Il ramo d'oro 1890, magia, religione e scienza come cammino evolutivo. Declino dell'ottimismo positivista.

CAPITOLO III LE ORIGINI DELL'ANTROPOLOGIA AMERICANA E LEWIS H. MORGAN

- Lewis Henry Morgan:

1851 La lega degli Irochesi, il problema indiano e la ricerca di una soluzione democratica, il legame con con la caccia, la causa in difesa dei Seneca. Il sistema di relazioni, le trib fra le 6 nazioni; organizzazione sociale democratica, confronto con le grandi societ antiche. La ricerca delle origini degli Indiani d'America in Asia: meglio i sistemi di parentela che i fossili linguistici.

1871 Sistemi di consanguineit e di affinit della famiglia umana : sistemi classificatori e descrittivi, distinzione fra parenti affini e consanguinei. Processo evolutivo dei sistemi di parentela, dalla promiscuit originaria (poliandria adelfica) alla monogamia. Sistemi classificatori come sopravvivenza. Punto di passaggio, probabilmente la comparsa della societ politica e l'affermazione della propriet privata.

1877 La societ antica: ricerca del significato delle terminologie di parentela, dell'idea di governo, dell'idea di propriet. I periodi etnici e i sotto-periodi: selvaggio, barbaro, civilizzato inferiore, intermedio, inferiore. Segnati dai diversi livelli di progresso scientifico, scoperte e invenzioni. Civilizzazione distinta dall'utilizzo di un alfabeto fonetico.

L'America come laboratorio dello storico, il confronto fra diverse et della societ umana.

1888 fondazione dell'American Anthropologist e generalizzazione del sistema delle riserve.

CAPITOLO IV DALLA FINE DELL'OTTOCENTO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

- L'eredit di Comte: legame antropologia sociologia. La sociologia come studio e strumento di costruzione della societ. Normativit sociale. I tre stadi: metafisico, teologico, positivo. Crisi con la guerra civile del 1870. Meccanismi irrazionali imprescindibili.

- Emile Durkheim: 1893 La divisione del lavoro sociale, la coscienza collettiva come insieme di credenze e sentimenti comuni medi, appartenente a tutte le societ, non solo a quelle pre-positive. Prospettiva comparativa della sociologia, sul piano delle diverse coscienze collettive.

Diversa intensit di manifestazione della coscienza collettiva, diverso rapporto individuo-societ: solidariet meccanica e solidariet organica.

1912 Le forme elementari della vita religiosa: la religione come fatto universale, possibilit di comparazione delle rappresentazioni fondamentali e atteggiamenti rituali. Il totemismo degli aborigeni, individuazione del gruppo con un animale, come forma religiosa pi semplice, proiezione del gruppo sociale su un piano ideale (il totem). Religione come fenomeno unitario e il dominio della societ. I fatti sociali come un insieme di azioni e rappresentazioni non frutto di uno sviluppo, ma da analizzare in base al ruolo che hanno nell'esercizio di un potere sugli individui.

-Lucien Levy-Bruhl: impossibilit di definire una morale universale, oggettiva. Interesse etnologico per l'esperienza morale e le forme di pensiero delle societ primitive.

1910 Psiche e societ primitive: l'importanza delle rappresentazioni collettive come fatti sociali, impossibilit di individuarne l'origine. Non sono frutto dell'ingenuit individuale, ma fortemente radicate nella societ. La simbologia del primitivo, espressa nel rito e nel culto esercita un potere assoluto sulla sua volont di giudizio. Pratica della magia indipendentemente dai risultati. Mentalit mistica. Mentalit coordinata fra gli individui, partecipazione. Ragionamento pre-logico, non anteriore o inferiore. C' la ricerca della causa di ci che accade ma per vie diverse, dove l'atto rituale pu sostituirsi con il reale. Imperialismo ideologico, appiattimento delle differenze ideologiche sia civilizzate che primitive. Ammissione di tracce di atteggiamenti mistici e pre-logici anche nella societ positiva.

CAPITOLO V - TRADIZIONI POPOLARI ED ETNOLOGIA IN ITALIA

-Demologia: tardivo interesse per le radici culturali, legato alla tardiva unit nazionale. Nasce da studi folklorici e studi storico-guiridici sull'et classica. Coscienza dell'eterogeneit del popolo italiano e delle sue tradizioni. Primi studi di carattere geografico-statistico e sui canti popolari. Studi di La Marmora in Sardegna. Studio della diffusione delle forme liriche nella Penisola, d'Ancona e Nigra. Il sostrato etnico: area a nord dell'Appennino tosco-emliano legato alle forme narrative storico-romanzesche, area a sud alle forme lirico-amorose, divisione fra mondo Italico e mondo Celtico, sotto il grande strato Latino. Figure di pionieri italiani: Mantegazza, Vignoli e Pitr.-Lamberto Loia: etnologia come studio degli aspetti fisici in antropologia. Studi prima in Africa e poi in Italia. Fondazione del Museo di Etnografia 1906. 1911 a 50 anni dall'Unit, Mostra di Etnografia Italiana, identit regionale e nazionale, manipolazione del materiale, finzione e realt.

1911 convegno della Societ Etnografica, apertura internazionale. Prevalere degli studi demologici su quelli etnologici in senso stretto: idealismo che prevale sul naturalismo positivistico, breve esperienza coloniale, particolare eterogeneit interna.

CAPITOLO VI L'ETNO-SOCIOLOGIA FRANCESE

-Robert Hertz: rappresentazioni collettive della morte e preminenza della mano destra, polarit religiosa. Influenza delle rappresentazioni collettive sulla societ, non solo semplici spiegazioni. Relazione fra morte dell'individuo e coscienza collettiva, ineguaglianza delle morti; riti funebri come riequilibratori sociali. Rituali funebri nel Borneo: doppia sepoltura, transizione dalla comunit dei vivi a quella dei morti; continuit ultraterrena con valore universale.

La prevalenza della mano destra come istituzione sociale: principio bipolare dell'universo, da sacro e profano. destra radice sanscrita unitaria, sinistra come concetto contrario.

-Arnold Van Gennep: in contrasto con la scuola di Durkheim. 1909 I riti di passaggio. Riti con la funzione di rendere meno traumatici i passaggi a diverse fasi della vita sociale. Maggiore tasso di ritualizzazione nelle societ meno civilizzate. Tripartizione dei riti di passaggio: separazione (prelimiani), margine (liminari), aggregazione (postliminari). Maggior importanza per quella di margine, transizione centrale. Importanza delle connessioni logiche nei riti rispetto ai contenuti per lo studio etnologico. La classificazione dell'universo sociale precede anche il rito totemico.

-Marcel Mauss: 1901 Su qualche forma primitiva di classificazione: classificazione naturale non spontanea, ma derivata dalla classificazione sociale, omologia fra i due tipi di classificazione. Studio sulla societ aborigena australiana. Legame diretto fra classi con nomi totemici ed elementi della natura ad essi collegati. Al variare dell'organizzazione sociale varia anche il sistema classificatorio (omologia strutturale). Il fatto sociale totale, un fatto che coinvolga tutta la complessit dei livelli sociali: variazioni stagionali delle societ eschimesi, riunione nell'inverno, maggiore concentrazioni di eventi sociali in quel periodo, riflesso sul bipolarismo sociale simbolico. 1923 Saggio sul dono: analisi di fenomeni di scambio e circolazione di beni materiali, su materiali di Boas e Malinowski, altro esempio di fatto totale. Prestazioni di carattere interessato, volontario e apparentemente libero, secondo logiche che sfuggono agli stessi interessati, ma che seguono il principio di reciprocit: dare, ricevere, ricambiare. Forza magica attribuita al dono: lo hau, lo spirito Maori della cosa donata (teoria indigena).

CAPITOLO VII GLI SVILUPPI DELL'ETNOGRAFIA AGLI INIZI DEL NOVECENTO

Divisione per tutto l'Ottocento fra Antropologi ed Etnografi: riflessioni teoriche e raccolta di dati. Utilizzo di questionari, etnografi corrispondenti, Howitt e Frison, missionari in Australia scrivono anche per proprio conto Kamilaroi and Kurnai 1880 sulla societ aborigena.Survey (ricognizioni) etnografiche nella Gran Bretagna del XIX secolo, raccolta sistematica di dati su base regionale in Canada e in India. Raccolte di dati da parte di pi ricercatori che soggiornano nelle aree interessate per un breve periodo, oppure militari o funzionari coloniali. Radicamento della disciplina etnografica nelle universit che si fanno promotrici, soprattutto dal campo scientifico, influenza sulle modalit di raccolta dati. Haddon e la spedizione nello Stretto di Torres 1898: collezione di oggetti conservati oggi a Cambridge, consacrazione accademica dell'antropologia. Seguirono nuove e pi numerose spedizioni. Affermata la necessit del soggiorno fra i nativi. Cambiamenti metodologici: concentrazione su gruppi singoli e abbandono della comparazione, la monografia etnografica.Concorrenza di geografi, storici delle religioni, filologi e sopratutto missionari. Antropologi = condotta scientifica. Missionari: interesse approfondito mirato alla modificazione dei costumi.

-Etnografia Mittleuropea: Adolf Bastian, meno interesse per le teorie evoluzioniste. Superiorit dell'osservazione sulla speculazione. Prolificit etnografica, tendenza all'antropologia speculativa reazionaria, natura diasporica. Da Bastien deriva un'intera scuola etnografica, Von den Steinen, Musil. Studio diretto e prolungato sul campo. Diaspora verso i paesi anglofoni dopo la dissoluzione dell'impero e a met anni Trenta. Dopo la diaspora si affermano teorie di tipo degenerazionista, ancora non esplicitamente razziste.

-le similitudini culturali sono imputabili ad un fenomeno di diffusione culturale. Prospettiva diversa dall'evoluzionismo. Diffusionismo tedesco, parte dallo studio del materiale. Ciclo o strato culturale: insieme di elementi compresenti in un'area del pianeta, espressione di una fase storica.

-Fritz Graebner 1905 Cicli culturali e strati culturali in Oceania; lavoro di classificazione dei tratti caratterizzanti dei cicli. Eterogeneit ed arbitrariet nella scelta degli elementi caratterizzanti. Elusione dell'elemento geografico con la teoria delle migrazioni.

-Wilhelm Schmidt: missionario, fondatore della Scuola di Vienna. Due forme primitive dello sviluppo culturale: madre-terra e padre-cielo. Studio sullo sviluppo delle idee religiose e sull'idea di Dio. 1910 L'origine dell'idea di Dio. Accentua il lato degenerazionista del diffusionismo. Diffusione come causa della corruzione dalla perfezione originaria. Concezione onnipresente dell'esistenza di un essere superiore, resto dell'idea di Dio, divinit unica delle origini dell'umanit.

CAPITOLO VIII LO SVILUPPO DELL'ANTROPOLOGIA NELI STATI UNITI E LA SCUOLA DI BOAS

- Importanti ricerche promosse dal Bureau of American Ethnology sui nativi americani.- Franz Boas: tedesco, collabora prima con Hale per un istituto britannico in una spedizione sugli Inuit del Canada. Studio sul campo di singole culture o aree culturali. Antirazzista: 1911 L'uomo primitivo sostiene il carattere unitario del genere umano.1896 I limiti del metodo comparativo dell'antropologia: critica l'evoluzionismo ancora imperante negli States e al tentativo di ricostruire una storia sistematica dell'evoluzione culturale. Rifiuta l'idea che culture simili nascano indipendentemente e l'unit psichica del genere umano come mezzo di ricostruzione degli sviluppi storici. Esempio sull'associazione clan totem alla struttura matrilineare delle societ primitive, dovuta piuttosto alla scissione di trib in elementi pi piccoli.

L'etnologia deve ricercare le cause storiche di un tratto culturale, individuandone i processi psicologici del tempo: studio delle relazioni fra i tratti interni alla trib e delle relazioni con i tratti delle trib limitrofe metodo storico o particolarismo storico. Studio delle culture singole.

1897 L'organizzazione sociale delle societ segrete degli Indiani Kwakiutl. Collaborazione dell'indiano Hunt, addestrato ai rilevamenti etnografici. Il potlatch: insieme di pratiche nella Columbia Britannica. Distruzione di grandi quantit di beni materiali come dimostrazione del proprio rango. Societ fortemente stratificata: pratica che consente il mantenimento dell'equilibrio sociale. Il prestigio dato dalla generosit nella distruzione e distribuzione dei proprio beni. Utilizzo del linguaggio economico da parte di Boas: ideologia economico-etnocentrica. Importanza dei processi psicologici e della reazione degli individui ai fatti sociali nella stessa costruzione di questi.

Validit della ricerca data dalla fedelt alla rappresentazione che la popolazione studiata ha della propria realt sociale. Teoria non sviluppata nella pratica.

-Alfred L. Kroeber: critica la prospettiva causale, cio l'individuazione di una origine unica di fenomeni simili come i miti, come l'animismo di Tylor, per spiegare l'origine dei fenomeni.

1909 Sistemi classificatori di relazioni: critica l'evoluzionismo culturale di Morgan, soprattutto riguardo i sistemi di parentela. Per Kroeber i termini utilizzati non esprimono la natura dei rapporti sociali, ma la psicologia dei soggetti culturali, i sentimenti verso i propri parenti. La terminologia della parentela parte del linguaggio. Individuazione di 8 principi costanti nella terminologia utilizzata da 12 gruppi di nativi, validi per tutti i sistemi di nomenclatura, considerati in parte o in totale.Differenza generazionale, linea diretta e collaterale, differenza d'et intra-generazionale, sesso del parente, sesso del parlante, sesso dell'individuo che lega chi parla ad un altro, differenza consanguinei e acquisiti, condizione di vita fra chi parla e il parente. L'analisi linguistica nega il rapporto fra il sistema di nomenclatura e le pratiche matrimoniali.Boas contro il razzismo e il darwinismo sociale. Legame delle differenze culturali con il contesto sociale e non con la razza. Contrapposizione cultura/natura. Posizione super-organica della cultura. Livello diverso dai fenomeno biologici e psicologici. 1917 Il superorganico.

-Diffusionismo negli Stati Uniti: distribuzione geografica culture indiane, contatti e prestiti, societ e religione. Area culturale, determinata dalla comunanza di alcuni tratti culturali: tecniche materiali, credenze, parentele. Studio dei processi di diffusione di questi tratti. Influenza nelle politiche museali, Clark Wissler.-Area cronologica: nozione che completa quella di area culturale, per spiegare il progressivo allontanamento dei tratti dal centro verso la periferia. Maggiore distanza dal centro, maggiore antichit. Critiche di Edward Sapir, etno-linguista: diffusione non uniforme in tutte le direzioni, diversit dei ritmi di diffusione, problematica delle migrazioni. Maggiore persistenza temporale delle teorie diffusioniste negli States, limitatamente allo studio delle culture indiane.

CAPITOLO IX LA RIVOLUZIONE ETNOGRAFICA IN GRAN BRETAGNA.

DA RIVERS A MALINOWSKI

-William H.R. Rivers: confronto fra nativi di Torres e studenti Cambridge, unit psico-fisica del genere umano. Implicazioni sociali nella terminologia della parentela. Metodo genealogico: intervista e quadro sulla parentela; ricerca su piano concreto, vicinanza fra ricercatore e nativo. Ricerca sul campo, metodologia e professionismo: prospettiva olistica.

-Smith e Perry: diffusionismo Gran Bretagna, scontento per evoluzionismo e fascino dell'archeologia. Iperdiffusionismo e degenerazione a partire dall'Egitto: mummificazione e culto solare. Marginalit accademica.

-Brodislaw Malinowski: osservazione partecipante. Il mito dell'avventuriero e lo scandalo dei diari segreti. Problema metodologico del calarsi nel punto di vista del nativo.

1922 Argonauti del Pacifico occidentale (Isole Trobriand). Il cerimoniale kula, forma di scambio sacro di collane di conchiglie rosse con bracciali di conchiglie bianche, accompagnato da scambi profani. Prospettiva olistica e non settoriale dell'osservazione partecipante, analisi di parti correlate dell'osservazione. Analisi economica del fenomeno, per civilizzare l'aspetto del selvaggio, per rigettare l'idea di comunismo primitivo. Principio di reciprocit nella rete di rapporti, diritti e doveri nei confronti degli altri. 1926 Diritto e costume nella societ primitiva. Distruzione del mito dell'economia primitiva.

1913 La famiglia degli Aborigeni australiani, sui riti sessuali che riteneva non indiscriminati.

1927 Sesso e repressione sessuale tra i selvaggi, universalit della famiglia elementare e proibizione dell'incesto come fondamenti per l'esistenza della specie.

1944 Una teoria scientifica della cultura (postumo USA) funzionalismo ristretto: mantenimento dell'equilibrio sociale e del suo funzionamento; funzionalismo allargato: apparato con cui venire a capo dei problemi dell'uomo. Relazione fra bisogni fondamentali e risposte culturali. Possono generarsi cos ulteriori bisogni, chiamati secondari o derivati (politica, economia, ecc)

1948 Magia, scienza e religione (postumo): la magia come risposta emotiva a fenomeni incontrollabili (magia agricola degli aborigeni). La magia legata all'esistenza, la religione a ci che viene dopo di essa. Soddisfazione del funzionalismo allargato.

1961 La dinamica del cambiamento culturale (postumo): la terza cultura generata dalla novit dell'incontro fra civilt bianca e nera, rifiutando l'idea di scambio e prestito.

Critica per il disinteresse al diacronismo. Pi duratura la sua influenza negli States.

CAPITOLO X L'ANTROPOLOGIA PSICOANALITICA E LO STUDIO DELLA CULTURA

-Sigmund Freud: 1913 Totem e tab, suggestione da Frazer e Robertson Smith, totemismo ed esogamia. Famiglia poligamica originaria, non promiscua: il figlio in conflitto con il padre per le femmine, lo ammazza e lo divora. Per il senso di colpa proietta lo spirito del padre nell'animale totemico e si vieta l'accoppiamento con le femmine della propria famiglia. La societ nasce dall'atto violento. Fondamento della scienza psicoanalitica, legame fra selvaggi e nevrotici. Tab = tapu (polinesiano) = il re e tutto ci che in contatto con lui, il padre. Natura speciale e proibitiva. Relazione solo esteriore fra tab e malattia ossessiva. La nevrosi come risultato dell'ambivalenza fra tab e pulsione interna, timore e trasgressione. Ostilit e venerazione: nemici uccisi, sovrano e morti (Frazer).Malinowski critica l'universalit edipica. Descrive un complesso matriarcale nella societ aborigena. La prole come incarnazione della linea materna, il padre come confidente affettuoso, lo zio come padre-sociale. Incesto proiettato verso la sorella e omicidio verso lo zio.

-Geza Rohein: 1943 Origine e funzione della cultura. La cultura come il risultato del tentativo di realizzazione delle fantasie infantili. La sublimazione, spostamento di energie istintuali su capi superiori (scienza, arte, poesia, ecc.). Cultura come nevrosi collettiva.

-John Layard: 1942 Gli uomini di pietra di Malekula. Allievo di Rivers, influenzato dalla psicologia di Jung. Spedizione del 1914-15. Jung: critica dell'interpretazione sessuale di tutto fratta da Freud, libido come energia vitale, nevrosi non solo legata all'infanzia, ma all'eterno rapporto fra l'essere umano, il suo inconscio e la societ (individuazione), l'archetipo come residuo della memoria collettiva, espresso attraverso un simbolo.

Il rituale maki: sacrificio da parte dell'uomo di maiali maschi, per avere la forza vitale di combattere uno spirito preposto alla distruzione del suo spirito dopo la morte e raggiungere i suo antenati. Viene eretta una pietra verticale. Seconda parte del rito: rinascita sociale, cambio del nome. Eretta una pietra orizzontale. Legame dei monumenti con sesso maschile e femminile.

Il maki come individuazione, continua rinascita e isolamento post-rituale. Il vulcano, luogo della morte e della fusione fra maschile e femminile, simbolo della totalit spirituale.

CAPITOLO XI - GLI STUDI ETNOLOGICI IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE

Influenza di Schmidt a inizio secolo, diffusionismo e degenerazionismo. Survey etnologici dell'Africa Orientale Italiana. Vinigi Grottanelli: 1940 I Mao. Ricostruzione accurata e puntuale della societ, intento ancora civilizzatore. Studi sulle colonia in Eritrea e Nordafrica, tenuti da militari e funzionari. Inclinazione italiana all'indirizzo storico-giuridico.Asservimento dell'etnologia all'ideologia fascista: antropologia fisica di Cipriani, la razza pura, il Manifesto della razza, il Convegno Volta. Preservazione degli studi demologici, non contaminati dal tema della razza.

-Ernesto de Martino: stampo filosofico crociano. 1941 Naturalismo e storicismo nell'etnologia: critica la ricerca che scinde l'aspetto empirico dagli aspetti storici, incapace di inscrivere questi aspetti in una filosofia dello spirito dei nativi che ne trovi il senso. Valore solo pratico delle discipline scientifiche.

-La scuola di Milano, Antonio Banfi, alternativa filosofica pi europea che italiana. Attenzione per le forme della vita, quindi apertura all'antropologia. 1941 Il pensiero dei primitivi, di Remo Cantoni, indirizzo di Levy-Bruhl e polemica su Studi Filosofici. La filosofia della cultura di Banfi mette in discussione la posizione superiore della filosofia e concepisce l'esigenza di razionalit in campi specifici, critica alla storicizzazione universalizzante crociana di de Martino, a sostegno di un'autonomia del pensiero selvaggio, non solo frutto dello spirito. Lo storicismo idealistico come blocco del naturalismo positivistico e delle ricerche socio-antropologiche.CAPITOLO XII L'ETNOLOGIA FRANCESE (1920-1940)

-Funzionari coloniali in Africa subsahariana. -Marcel Griaule: La Missione Dakar-Gibuti, oggetti per il Museo di Parigi e studi linguistici, finanziamento statale. La cosmologia dei Dogon, agricoltori del Mali. Rapporto tra sistema mitico e vita sociale. Maschere Dogon 1938 e Dio d'acqua 1948. Riflesso fra realt sociale e rappresentazione delle idea cosmiche. Manipolazione delle informazioni da parte dei nativi. Il problema della coerenza interna. Monografia preferita alla comparazione. Accusa di destoricizzazione e eccessiva staticit della concezione di sistemi di pensiero.

-Maurice Leenhardt: oceanistica. Missionario in Melanesia, est dell'Australia. Nuova Caledonia, i Canak. Necessit evangelizzazione, inserendosi sull'impianto di credenze. 1947 Do Kamo. La persona e il mito nel mondo melanesiano. Legame fra mito e persona, come sistemi di pensiero e non solo come aspetti simbolici.

-Robert Montagne: sociologia maghrebina, protettorati francesi (Marocco, Algeria, Tunisia), aree ad alta e complessa civilizzazione. 1947 La civilt del deserto. Sedentarizzazione dei beduni. 1930 I berberi e il Makhzen (governo del sovrano). Sistema di equilibri fra potere democratico o oligarchico e tirannico, modello oscillatorio.CAPITOLO XIII USA 1930-1950: L'INDIVIDUO NELLA SUA SOCIETA'

-Ruth Benedict: configurazionismo, cultura come risultato dell'interazione fra diversi modelli culturali. Critica al diffusionismo: concezione della cultura come insieme di elementi isolati. Significato di un tratto culturale nella sua interazione con altri all'interno della configurazione.Il concetto dello spirito guardiano 1923, diversa modellizzazione dell'idea di spirito nella diverse culture indiane. Modelli di cultura 1934 modello culturale medio, prodotto dalla modellizzazione interna alla societ, 4 tipi di societ psicologiche: apollinei, dionisiaci, paranoici, megalomani.Il modello si riflette nel carattere degli individui. Ogni modello irriducibile ad un altro, diversit delle culture. Stile divulgativo e successo letterario.

-Gregory Bateson: studia gli Iatamul della Nuova Guinea. Naven 1936 rito di travestimento maschi-femmine come cerimonia di passaggio. Ethos (tono emotivo) ed eidos (ideale locale) come costruzioni convenzionali all'interno di una configurazione. Ruolo uomo-donna. Schismogenesi, divergenza di atteggiamenti e meccanismi frenanti per evitare la disgregazione sociale.

-Abram Kardiner: allievo di Boas e Freud. Interazione individuo-societ psicologicamente. 1939 L'individuo e la sua societ, con Linton. Personalit di base come risultante media in una cultura, sotto l'azione di istituzioni primarie (soddisfazione, punizione, inibizione) e istituzioni secondarie (religione, mito, tab, leggende). Proiezione delle figure parentali sulle istituzioni secondarie. Costrutto ipotetico, non elaborato da singoli casi etnici, ma su pazienti in analisi.

-Margaret Mead: dopoguerra e crisi economica. L'adolescenza a Samoa 1928. Differenza dei metodi educativi, delle attese e delle ansie create dalla societ dei consumi e dalla ampiezza delle scelte nel mondo occidentale. Non considera l'individuo che rifiuta il modello proposto. Utile per un confronto con diversa realt educativa. 1949 Maschio e femmina. I ruoli sessuali determinati dalla cultura e non dalla natura. Origine dei Gender Studies. Il relativismo culturale, non giustificazione.

CAPITOLO XIV IL FUNZIONALISMO STRUTTURALE BRITANNICO:

DA RADCLIFFE-BROWN A EVANS-PRITCHARD

-Radcliffe-Brown: succede Malinowski a Oxford. Ricerche nella isole Andamane, Oceano Indiano. 1922 Gli isolani delle Andamane. Funzione sociale del mito-religione. L'oggetto dell'antropologia e il metodo. Le leggi che determinano il funzionamento delle societ e i processi che rendono possibile la riproduzione delle forme sociali, attraverso identificazione dei meccanismi e loro funzionamento, comparazione e formulazione leggi generali, studia i popoli primitivi attuali, come una scienza naturale. La struttura sociale: realt empirica (parentela, economia, lavoro); processo sociale: interazione fra gli umani; funzione sociale: rapporto fra struttura e processo. Funzione simile al funzionalismo ristretto. 1931 L'organizzazione sociale delle trib australiane, predizione su base deduttiva della pratica matrimoniale del kariera in una determinata area. Divisione in 4 ordini matrimoniali, l'individuo non pu sposare qualcuno del quadrante suo, del padre e della madre. 1941 Studio dei sistemi di parentela. Relazione fra terminologia e comportamenti reali. Unit del gruppo dei fratelli come principio strutturale della terminologia classificatoria.

1929 La teoria sociologica del totemismo. Critica l'arbitrariet del simbolo sostenuta da Durkheim. Totemismo economico: debito della societ verso un certo animale o una certa pianta importanti nella propria economia. Importanza dell'elemento precedente al totem, non arbitraria. Principio strutturale della scelta del totem, accostati simili e opposti, aquila e corvo, cacciatori e predatori, parte della stessa societ (teoria pi avanzata).

-Evans-Pritchard: 1937 Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande (Sudan-Congo). Stregoneria-morte-magia-difesa e vendetta. Pensiero logico e irrazionalit. La razionalit dei primitivi.

1940 I Nuer (Sudan). Dinamiche di alleanza e di conflitto in una societ sostanzialmente anarchica. Segmentazione ed equilibrio. Schema riproducibile su diversa scala. Societ di tipo estremamente dinamico, legami creati dagli antenati pi o meno vicini.

1956 La religione nei Nuer. Difficolt nello spiegare concetti irrazionali secondo un sistema culturale diverso, maggiore importanza al contesto che alla coerenza concettuale. Abbandono della pretesa scientificit e avvicinamento alla scienza storica, interpretazione pi che spiegazione.

Riduzione di scala nell'applicazione del metodo comparativo.

CAPITOLO XV ETNOLOGIA E ANTROPOLOGIA IN ITALIA NEL SECONDO DOPOGUERRA

-Ernesto de Martino: 1948 Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo. Il magismo recuperato rispetto all'irrazionalit della guerra. Messa in discussione del concetto di realt, necessit di osservazione dall'interno e non dall'alto (critica al metodo crociano).

La presenza, oltre l'esserci di Heidegger, necessaria all'uomo per sfuggire all'idea del non-esserci. Nello sforzo di essere nel mondo, l'uomo genera la cultura. Il magismo il primo tentativo coerente di affermare questa presenza, continuamente messa in discussione. Il dramma storico del mondo magico. 1958 Morte e pianto rituale. 1959 Sud e magia. 1961 La terra del rimorso. Avvicinamento al marxismo tramite le idee di Gramsci, il mondo subalterno. Marxismo umanistico e avvicinamento alle tematiche meridionaliste. Destorificazione delle masse, stanno nel mondo come se non ne facessero parte. Sopportare storia e realt escludendosene. Antropologia del negativo. Etnocentrismo critico e umanesimo etnografico: il problema del rapporto fra osservatore e osservato. Messa in discussione continua della proprie categorie interpretative.

-Altri: Giuseppe Cucchiara, valore sempre contemporaneo della tradizione per il popolo. Storia del folklore in Europa 1952, Il paese di cuccagna 1956. Studi demoetnoantropologici. Vinigi Grottanelli, Vittorio Lanternari, Bernardo BernardiCAPITOLO XVI L'ANTROPOLOGIA AMERICANA ALLA META' DEL NOVECENTO

1950-60 prospettiva nomotetica: ricerca di leggi generali come obbiettivo delle scienze, contrapposto a idiografica, descrizione del particolare. Generalizzazione dell'antropologia.

-Leslie A. White: Pueblo del Sud-Ovest USA, teorie dell'evoluzione culturale, recupero dell'evoluzionismo di Morgan, adottato dall'URSS. Marxismo riduttivo: le condizioni tecnico-economiche determinano la vita delle societ umane.

1949 La scienza della cultura 1959 L'evoluzione della cultura.

Capacit di produzione di energia pro-capite come sistema di misurazione della crescita culturale.

Critica al concetto di libero arbitrio e all'importanza dei grandi uomini nella storia.Culturologia: riflessione sui fenomeni materiali, sociali, simbolici.

-Julian H. Steward: ecologia culturale, l'ambiente determina le condizioni materiali di vita. L'adattamento degli Shoshoni del Nevada. Archeologia, modelli d'insediamento e sfruttamento delle risorse. 1955 Teoria del cambiamento culturale: evoluzionismo multilineare, complessit crescente e successione di livelli di integrazione socioculturale. Livelli come segmenti, non come tappe.

-Marvin Harris: materialismo culturale, White+Steward+Marx. Condizioni materiali, pressione demografica e variabili ecologiche come cause dell'organizzazione socioculturale, schemi di pensiero del comportamento. Necessit di un punto di vista esterno, etico. Creazione di rapporto causale fra fatti e loro rappresentazioni: divieto della carne bovina negli hindu.

-Antropologia economica: formalismo, economica un attivit in qualunque contesto sociale, in cui gli umani mirano sempre ad adeguare con calcolo determinati mezzi a fini determinati. Lionel Robbin, la massimizzazione dell'utile come fondamento di ogni comportamento, utilizzo di nozioni psicologiche.

-Karl Polanyi: prospettiva sostantivista, critica alla massimizzazione dell'utile. Studio di come i processi economici si articolano all'interno di contesti e sistemi sociali funzionanti in base a logiche diverse. Economia come processo istituzionalizzato di apporto di mezzi materiali per soddisfare bisogni e non come costante comportamentale. 3 forme di scambio e 3 istituzioni: reciprocit e simmetria, ridistribuzione e centralit, scambio e mercato. Parentela, autorit e legge di mercato. Dimensione economica subordinata alle regole sociali, imbricate (embedded)

-Etnoscienza o antropologia cognitiva: 1950 USA. Ricostruzione di come una cultura organizza la conoscenza sul piano linguistico, percettivo, categoriale. Confronto fra pensiero primitivo e civilizzato. Studio della scienza posseduta da una data civilt. Sapir e Whorf, relativismo linguistivo, influenza fra lingua e sistema culturale, impossibilit di traduzione profonda. Boas estremizza meno e mette sullo stesso piano il livello di pensare e astrarre delle diverse civilit.

Studio della relazione fra sistema di pensiero e campo esperienziale. Influenza della linguistica.

La cultura come sistema di pensiero formato da elementi che interagiscono fra loro. Comprendere i principi alla base del comportamento. Il problema del punto di vista etico/emico, ambiti semantici. Il nativo conosce l'eccezione che rompe la regola, illusione della ricerca emica.

-Analisi componenziale dei termini di parentela: esistenza di connessioni e opposizioni tra i termini dei sistemi. Esempio: schema nonno, nonna, padre, madre, figlio, figlia, nipote maschio, nipote femmina. Relazione di contrasto dal punto di vista del sesso e della generazione, con i livelli complanari. Relazione gerarchica (di inclusione) con i livelli superiori.

- percezione e terminologia del colore (di base): da 2 a 11. Basic Color Terms 1969 Berlin e Kay. Ipotesi evolutiva, relazione con la complessit socioculturale. Problema: gli inuit hanno solo 2 colori base, ma hanno 40 modi di dire neve. Relazione problematica.

Relazione fra diverse terminologie e diversi ambienti, legame con la pigmentazione della retina e distanza dall'equatore e con la complessit sociale. Critica culturalistica, terminologia particolare, colori caldi e freddi, secchi o umidi, variazioni individuali della percezione.

CAPITOLO XVII L'ANTROPOLOGIA STRUTTURALE DI CLAUDE LEVI-STRAUSS.

-Claude Levi-Strauss: influenza di Durkheim, rigetto di filosofia e sociologia. Rifugiato francese in USA dal 1941, prima in Brasile. Contatto e influenza con la linguistica strutturalista di Roman Jakobson. Influenza fra etnologia, estetica, filosofia.-1949 Le strutture elementari della parentela: Morgan motivazione eugenetica, Westermark motivazione psicologica in contrasto con Freud. Durkheim legame di sangue fra totem e ciclo delle donne del clan, relazione arbitraria. Divieto dell'incesto universale come passaggio dalla natura alla cultura. Valore positivo: rifiutare le donne del proprio gruppo, mettendole a disposizione degli altri, innescando una logica di scambio reciproco. Atomo di parentela: mare, padre, figlio e zio o nonno materno. Affetto e autorit fra padre e nonno/zio = teoria generale della parentela.

-La teoria ristretta analizza le strutture elementari, in cui il matrimonio vietato con un tipo di parente e prescritto con un altro tipo. Struttura pi elementare: matrimonio fra cugini incrociati (fratelli di sesso differente), distinti da cugini paralleli. I bororo dell'Amazonia: sistema duale, divisione est-ovest del clan, met esogamiche, l'uomo dopo il matrimonio cambia met. La reciprocit come struttura fondamentale.

-La struttura come categoria dello spirito, inconscia, funzionante in base al principio di dualismo con cui si ordina il mondo. Strutture di base identiche di pensiero primitivo e civilizzato.

L'etnologo deve superare i modelli creati a partire dalla strutture nascoste della mente e superare le apparenze. Il modello dei bororo in realt tripartito: divisione di ogni clan in 3 sezioni: inferiore, medio e superiore, matrimonio solo fra livelli uguali.

-Sistemi di trasformazione: possibilit di passare da un sistema all'altro , individuano analogie e parallelismi. Totemismo aborigeno e Caste hindu, esogamia-endogamia, da naturale a culturale, da culturale a naturale. Non sono istituzioni autonome e distinti, ma modus operandi.

-L'analisi dei miti: 1958 Antropologia strutturale 1964-70 Mitologiche. Mitemi, unit costruttive del mito, hanno valore in relazione fra loro.1962 Il totemismo oggi e Il pensiero selvaggio, mito come comprensione della natura. Il mito come speculazione dello spirito su s stesso.

-Tristi tropici 1955: riflessione sulla memoria autobiografica dei viaggi dal Brasile al Pakistan, societ primitive vicine allo stato di natura. Societ calde e fredde, creazione di squilibri interni ed energia propulsiva di progresso e cambiamento. Il rimorso antropologico della devastazione portata dalla cultura occidentale, che ha perso completamente il suo stato di natura e il suo equilibrio.

CAPITOLO XVIII LA PARABOLA DEL FUNZIONALISMO BRITANNICO: DALL'EQUILIBRIO AL CONFLITTO

-Max Gluckman: sudafricano, fondatore della scuola di Manchester, equilibrio sociale come aggiustamento dei fenomeni contraddittori e conflittuali, instabilit media. Zulu, Barotse, Tonga, Bemba, Sudafrica e Rhodesia. Competizione: opposizioni individuali; lotta: contrasti ricorrenti con implicazioni profonde; conflitto: processi che alterano nel personale delle posizioni, ma non nel loro modello che ne la causa reale (guerre civili dei Bemba causate dalle regole per la successione al trono); contraddizione: relazione tra principi e processi discrepanti interni alla struttura sociale che conducono al cambiamento radicale del modello. Il rituale come metafora del conflitto che esplicita il ruolo degli individui. Analisi guidata dai processi di cambiamento sotto la pressione conflittuale, attenzione per l'azione rispetto agli aspetti integrativi della struttura.

-Victor Turner: 1957 Scisma e continuit in una societ africana, villagio ndembu della Rhodesia nord (Zambia). Il dramma sociale: interazione fra individui, comportamenti e manipolazione delle credenze e delle norme sociali. Ndembu, contraddizione fra discendenza matrilineare e residenza virilocale, opposizione fra padri e zii per trattenere i loro figli e tutelare la discendenza. Competizione, espressa tramite accuse di stregoneria, mitigata dalla consanguineit.

1967 La foresta dei simboli. Il rituale come manifestazione simbolica delle contraddizioni. Livello esegetico: significato dei simboli per i nativi; livello operazionale: utilizzo dei simboli; livello posizionale: polisemia del simbolo, relazione con il contesto. Struttura-anti-struttura = communitas-societas, rapporti non espressi e rapporti strutturali.

-Edmond Leach: interesse orientalistico, Sudest asiatico, Asia meridionale, kurdi dell'Iraq. Studio di societ complesse. Critica al concetto di equilibrio, considerazione dell'interazione con forze economiche e politiche esterne che potevano causare stravolgimenti; critica alla considerazione dei sistemi chiusi. Sistema costituito da interazione generate da interessi conflittuali e attitudini divergenti; Sistemi politici birmani 1954, i kachin, ricorrenti collassi strutturali causati dal complesso meccanismo di scambio matrimoniale come contraddizione interna che causa continue oscillazioni fra sistemi oligarchici ed egualitari (gumalo e gumsa); discrepanza fra ideale e realt, sfruttamento da parte degli individui dell'insieme di credenze per arrivare al potere.

-Ricerca di nuove strategie di analisi delle societ: nozione di rete e di network analysis. Considerazione delle relazioni sociali che esulano dalla norma e sono comunque decisive per la struttura sociale, interazione fra realt tribali e nazionali; Raymond Firth: differenza fra struttura sociale, sistema di relazioni normative tipiche e organizzazione sociale processi di interazione fra azione e relazioni finalizzate socialmente.

-Frederik Barth: Gruppi e confini etnici 1969. Critica al concetto di gruppo etnico come gruppo chiuso, caratterizzato dall'equazione di razza, cultura, lingua e collocazione geografica. Il gruppo definito dalle pratiche attuate dagli interessati per distinguersi dagli altri gruppi etnici e contemporaneamente per relazionarsi con loro, stabilendo confini. Il confine pu essere attraversato e serve anche a produrre la distinzione. Carattere dinamico del gruppo etnico e delle relazione inter-etniche.CAPITOLO XIX PROSPETTIVE CRITICHE NELL'ANTROPOLOGIA FRANCESE

-Georges Balandier: antropologia dinamista, impatto coloniale, estensione dei mercati, nascita dei culti sincretici, storicizzazione del primitivo. Rapporto fra societ tradizionali africane e societ occidentale colonialista che si impone. Sociologia attuale dell'Africa nera 1955. Le societ comunicanti 1971. Dinamica interna ed esterna nella trasformazione delle societ tradizionali. Il Terzo mondo (terzo stato)

-Roger Bastide: dinamiche causate da contatti prolungati. Mato Grosso. Alla causalit esterna aggiunge l'azione della storia passata di una cultura su questa. Cultura afroamericana, gli schiavi dall'Africa al Brasile, la nevrosi culturale, creazione di una nuova memoria e di una nuova cultura, le religioni sincretiche. Le religioni africane del Brasile 1961.acculturazione: trasferimento di modelli culturali da societ dominanti a societ dominate.Antropologia applicata: via di mezzo fra l'analisi scientifica e l'asservimento alle agenzie governative. Analisi volta a tutelare gli interessi degli osservati.

-L'antropologia marxista, processo evolutivo lineare che arriva alla societ socialista. Formazioni studiate come rappresentanti di fase arcaiche. Ortodossia sovietica contrastata dall'antropologia.

I modi di produzione sono determinati da: mezzi di produzione, manodopera e rapporti di produzione. Il rapporto cambia il modo. Capitalismo = lavoro salariato e alienato.

-Claude Melliassoux: Antropologia economica dei Gouro della Costa d'Avorio 1959. Modo di produzione lignatico, giovani e anziani (non assoluti), da sussistenza a piantagione con i francesi.Donne, granai e capitali 1975, il modo di produzione domestico, societ domestica tipica delle societ pre-coloniali africane. Produttivit di sussistenza e adatta alla riproduzione, terra come mezzo di lavoro, energia umana per ogni attivit, uso individuale dei mezzi di produzione.

Riproduzione del mezzo di sussistenza e degli uomini stessi. Il modo lignatico articolato degli stati africani fondati su guerra e tratta degli schiavi, infine capitalismo.

Il controllo nella societ domestica esercitato sulla produzione dei produttori, controllo della natalit e sfruttamento dei giovani per gli anziani. Il capitalismo considera la forza lavoro del singolo, causando la disgregazione della societ domestica, che dovrebbe comunque essere la sua fonte di manodopera a basso costo.

-Maurice Godelier: rapporto fra economia e rapporti di parentela su cui si organizzano le societ tradizionali. Revisione del rapporto infrastruttura-sovrastruttura. La parentela come rapporto di produzione, politico, ideologico, un campo autonomo di rappresentazione con leggi, non solo un livello biologico. Infr. e Sovr. Contemporaneamente.

Ruolo della religione come infrastruttura, impero inca, donazione del raccolto avanzato alla divinit, mezzo di controllo della classe dirigente e dello Stato. L'apparato rappresentazionale preesistente influisce sui cambiamenti di questo a contatto con un nuovo apparato materiale.Etnocidio, rivalutazione di Tristi tropici di Levi-Strauss.

-Pierre Claster: primitivismo. La societ contro lo stato 1974. Studio della filosofia politica di civilit indie, fra cui i guayaki del Paraguay. Il capo scelto in base ai meriti di donazioni e saggezza, pu praticare la poliginia come privilegio, ma non ha poteri coercitivi. Relegando il privilegio alla sfera naturale, lo si esclude da quella culturale. L'assenza di Stato, societ pacifiche del tempo libero e dell'abbondanza. Critica al marxismo statalista e burocratico. L'etnografia smentisce questa visione, presenti comunque forme di controllo, coercizione e violenza.

CAPITOLO XX L'ANTROPOLOGIA E I PARADIGMI DELLA CONTEMPORANEITA'

-crisi della rappresentazione etnografica, rapporto con il colonialismo, ricerca di nuovi soggetti di indagine (cultural e gender), riflessivit, sperimentazione etnografica e prospettiva emica, osservazione della partecipazione fra osservante e osservato, interazione e dialogismo.

-antropologia interpretativa: sociologia weberiana, ermeneutica, linguistica, semiotica, impostazione idiografica di Boas. Punto di vista del nativo, processi comunicativi instaurati, trascrizione etnografica dell'incontro fra culture. Negoziazione di significati. La cultura come sistema aperto, critica ai metodi estremamente etici o emici, circolarit ermeneutica. Uomo come animale simbolico e autointerpretante. Variabilit dei significati culturale nella complessit contestuale. Natura inter-soggetiva della ricerca antropologica.

-Clifford Geertz: Interpretazione di culture, riflessione su precedenti lavori su Bali, Indonesia e Marocco. Problema di esposizione sistematica della metodologia interpretativa, ragione di critiche esterne. Sfogliare i significati stratificati (texture) che costituiscono i testo (text) della cultura. Il significato pubblico, inter-soggettivo. Il metodo della descrizione densa, contestualizzazione (occhiolino tic o ammiccamento), comprensione del mondo concettuale del nativo per inserirsi nel dialogo. Identit fra etnologia e antropologia. Criticato per l'abbandono di lavori comparativi per lavori idiografici volti alla convalida della teoria. 1988 Dal punto di vista dei nativi: costruzione dell'idea di persona fra Giava, Bali e Marocco. Svuotamento del preconcetto di persona. Problemi derivati dalla scoperta dei diari segreti di Malinowski, il processo conoscitivo. Traduzione controllata dei concetti vicini all'esperienza (facilmente descrivibili oggettivamente) in concetti lontani (come sentimenti). Mediazione fra ottica emica ed etica, perdita di oggettivit e sterilit.

-antropologia della contemporaneit: l'interlocutore riportato nel tempo e nello spazio, considerata la contemporaneit dell'interazione con l'antropologo, la cultura considerata nell'interazione con altre culture, con la storia, le stratificazioni, scambi, incontri, tensioni.

-Pierre Boudieu: Lineamenti di una teoria della pratica 1972, riflessioni su suoi lavori di etnografia berbera. Conoscenza prassiologica: osservare pratiche sociali, considerandole come intimamente connesse con le strutture colte della conoscenza oggettivistica. Oggettivistica: collegamento di fenomeni simili per produrre generalizzazioni. Fenomenologica: osservazione del mondo cos com'. Habitus: il modo in cui noi ci esprimiamo in rapporto al mondo in cui viviamo, condizionati da strutture esterne. Il corpo il primo mezzo di questo habitus. La conoscenza incorporata: esperienza fisica del mondo che determina il nostro modo di essere innanzitutto. Thomas Csordas, Incorporazione ed esperienza 1994. Annullamento delle opposizioni tradizionali mente-corpo, soggetto-mondo. Il corpo produce conoscenza, il soggetto creatore.-Crisi dell'antropologia marxista causata dal marxismo ortodosso sovietico. Robert Redfiel, comunit folk (fra tribale e civilizzato).

-Paul Farmer: violenza e sofferenza strutturale. Parologie del potere 1993. Il circolo vizioso della sofferenza sociale che genera altra violenza. La scusante della cultura e la logica degli aiuti umanitari come giustificazione dell'ingiustizia sociale. Nancy Shepe-Hughes, Il traffico di organi nel mercato globale 2000, la disperazione causata dalla sofferenza strutturale.

-Cultural studies: dalla sociologia britannica che studia il paese nei suoi nuovi fenomeni (immigrazione dalle ex colonie, minoranze, diritti, sesso). Il problematico concetto di cultura: non come frammenti caratterizzanti, simile a razza, ma come arena di incontro-scontro per l'affermazione di idee e diritti di gruppi diversi. Agency: capacit individuale di dare significato a eventi e rappresentazioni, adattandosi o resistendo, promuovendo una propria soggettivit.

Ulteriore problematizzazione dalle migrazioni e dalla diffusione dei media, della rete.Utilizzo del termine dai non-antropologi. L'uso politico come ritardo di certe culture. Arjun Appadurai, utilizzo dell'aggettivo culturale insieme ad un sostantivo, per centrare meglio il campo semantico. Etno-rama, medio-rama, ideo-rama, nuovi flussi nell'era della globalizzazione.

-Marc Aug: la surmodernit, accelerazione del tempo, restringimento dello spazio, individualizzazione dei destini. Eccesso di informazioni che desemantizzano la storia, eccesso di immagini ed eccesso di riferimenti individuali che portano alla solitudine, fine delle religione delle ideologie. Analogia alla distruzione delle culture pre-coloniali. Non-luoghi 1992 Antropologia della mobilit 2009.