Storia del libro, Storie di libri

162
Storia del libro, Storie di libri Storia del libro, Storie di libri Prof.ssa Rosa Marisa Prof.ssa Rosa Marisa Borraccini Borraccini

Transcript of Storia del libro, Storie di libri

Page 1: Storia del libro, Storie di libri

Storia del libro, Storie di libriStoria del libro, Storie di libri

Prof.ssa Rosa MarisaProf.ssa Rosa Marisa BorracciniBorraccini

Page 2: Storia del libro, Storie di libri

«Gli autori non scrivono libri: essi scrivono testi che diventano oggetti scritti – manoscritti, incisi, stampati e, oggi, informatizzati – maneggiati in maniere diverse da lettori in carne ed ossa le cui modalità di lettura variano secondo i tempi, i luoghi, i contesti»Guglielmo Cavallo, Introduzione a Storia della lettura nel mondo occidentale , a cura di G. Cavallo e Roger Chartier, Roma-Bari, Laterza, 2004, p. IX

Page 3: Storia del libro, Storie di libri

Ambito disciplinareAmbito disciplinareDopo un lungo periodo in cui l’attenzione aimanufatti librari è stata focalizzata prevalentementesul contenuto e sull’antichità e il ‘pregio’ del libro,dalla metà del secolo scorso essa si è spostata sulvalore del libro come medium e come strumentoprincipale della comunicazione nella lunga era dellacultura scritta .cultura scritta .Il centro di interesse si è orientato sempre di piùsull’analisi dei processi che portano un testo adiventare libro , sulle procedure e i meccanismi diproduzione e di diffusione dei libri, sulle modalità diricezione dei testi e di formazione del lettore e sullepotenzialità di omologazione e creazione del sensocomune insite nel medium .

Page 4: Storia del libro, Storie di libri

Testo, libro, mediumTesto, libro, mediumCos’è un testo ? Un testo è una elaborazioneconcettuale che si manifesta per mezzo di segnialfabetici depositati su una forma fisica. Le formedei testi essendo le più svariate, a noi compete quil’analisi di quelle assunte dai testi ‘letterari’,concretizzatesi nel tempo in libri manoscritti, astampa e, di recente, in formato elettronico edigitale.Cos’è un libro ? Qualcuno lo ha definito, conCos’è un libro ? Qualcuno lo ha definito, concinismo e non del tutto a torto, “schegge di alberorivestite con la pelle di un animale morto” (Mitchell1995). Più semplicemente il libro è un oggettofisico, che contiene un testo, la cui forma fisica èmutata nel tempo per condizionamenti storici etecnologici.In quanto strumento di espressione e trasmissionedel pensiero il libro è un medium e per le suepotenzialità comunicative esso va assimilato aglialtri media .

Page 5: Storia del libro, Storie di libri

Origini e sviluppi dellaOrigini e sviluppi dellaStoria del libroStoria del libro

La storia del libro (ovvero lo studio delle formeassunte dai testi) si iscrive all’interno di una lungatradizione di studi che abbraccia altre disciplinecome la bibliografia, la letteratura, la filologia e lastoria economica e sociale.

L’interesse per lo studio degli aspetti materiali deimanufatti, soprattutto a stampa, si manifestò nellaprima metà del secolo scorso tra gli studiosi delleopere di Shakespeare, prive di testimonianzemanoscritte e tramandate solo in edizioni a stampa.Il metodo adottato dagli studiosi della corrente dellacosiddetta “New Bibliography” (McKerrow 1927,Greg 1950, Bowers 1950) fu quello di ricostruirel’attendibilità dei testi puntando l’attenzione sullefasi del lavoro editoriale in tipografia.

Page 6: Storia del libro, Storie di libri

Sociologia dei testi e nascita della Sociologia dei testi e nascita della nuova Storia del libronuova Storia del libro

A partire dagli anni ’60 la conoscenza sempre piùapprofondita della distribuzione del lavoro all’internodelle officine tipografiche e dei processi dicomposizione e produzione del libro, complessi eimprevedibili, che chiedevano l’azione simultanea di piùoperatori e il possibile intervento diretto dell’autore odel curatore editoriale durante le fasi di stampa, hadel curatore editoriale durante le fasi di stampa, haaperto nuove prospettiva di ricerca.

La teoria della “sociologia del testo”, elaborata daDonald McKenzie negli 60/70 ( Stampatori della mente ,1969) si collega strettamente al filone di studiinterpretato da Robert Darnton e Roger Chartier, che hacondotto alla nascita della nuova “Histoire du livre”incentrata sulla materialità dei manufatti e sui suoisignificati ai fini della ricezione dei testi.

Page 7: Storia del libro, Storie di libri

All’inizio fu All’inizio fu L’Apparition du livreL’Apparition du livre

L’approccio al libro come manufatto plurivalente si èmanifestato nell’opera di Lucien Fèbvre e Henri-JeanMartin, L’apparition du livre, Paris, Albin Michel, 1958,espressione della corrente storiografica interpretatadalla rivista Les Annales, fondata nel 1929 da L. Fèbvre eMarc Bloch.L’attenzione si appuntava in prospettiva globale sulleimplicazioni tecniche ed economiche ma anche sulleimplicazioni tecniche ed economiche ma anche sulledimensioni intellettuali, culturali e sociali cheinfluenzarono la nascita e lo sviluppo del nuovo mediume che, a loro volta, ne furono fortemente influenzate. Icontributi più innovativi furono enucleati nei capitoli «I llibro come merce» e «Il libro come fermento».In Italia è stato tradotto con molto ritardo, significativodella posizione di retroguardia degli studi bibliograficiitaliani: La nascita del libro , a cura di Armando Petrucci,Bari, Laterza, 1977.

Page 8: Storia del libro, Storie di libri

Il valore della ‘Sociologia dei testi’Il valore della ‘Sociologia dei testi’La portata innovativa del nuovo orientamento di studi èriassunta nelle frasi di Chartier (1999)«Contro l’astrazione del testo, esso dimostra che lostatuto e l’interpretazione di un’opera dipendono dallasua materialità; contro la “morte dell’autore” essosottolinea il ruolo che questi può avere, accanto allibraio-editore, nella definizione della forma data alla s uaopera ; contro l’assenza del lettore, esso ricorda che ilopera ; contro l’assenza del lettore, esso ricorda che ilsignificato di un testo è sempre una produzionestoricamente collocata, dipendente dalle letture,differenziate e plurime, che gli assegnano un senso».

I significati testuali «sono influenzati dalle formeattraverso cui vengono recepiti e interiorizzati dai lettori(o dagli ascoltatori?). […] Le forme sono produttrici disenso, e anche un testo definitivo è investito di nuovisignificati e di un nuovo statuto quando cambia la formafisica attraverso cui viene interpretato».

Page 9: Storia del libro, Storie di libri

Modelli interpretativi delle strutture librarieModelli interpretativi delle strutture librarie

Marshall McLuan (1962) e Walter Ong (1982) hannoevidenziato i mutamenti culturali e socialiconseguenti a tre fasi ‘rivoluzionarie’ nella storia dellibro individuate

� Nel passaggio dalla cultura orale a quella scritta, conlo sviluppo dell’alfabeto, l’acquisizione dellinguaggio, l’utilizzo di strumenti e la definizione disistemi e codici di scritturasistemi e codici di scrittura

� passaggio dalla scrittura manuale alla stampa, con losviluppo della cultura manoscritta, la nascita dell’ arsartificialiter scribendi , il suo graduale radicamentonelle istituzioni culturali e sociali, la produzionecrescente di materiali di consumo di massa …

� l’apparire delle nuove tecnologie elettroniche edigitali.

Page 10: Storia del libro, Storie di libri

Elizabeth Eisenstein e il concetto di ‘stabilità Elizabeth Eisenstein e il concetto di ‘stabilità tipografica’tipografica’

Ne La rivoluzione inavvertita. La stampa come fattore dimutamento (1979) Eisenstein sviluppa la teoria secondocui i modelli di comunicazione dell’Europa occidentalesono stati radicalmente trasformati dalla stampa grazieal fattore della ‘stabilità tipografica’, cioè alla capaci tàdei libri stampati di: “[…] dare alle parole e alle idee inessi contenute una forma sostanziale e duratura e diamplificare questa realtà verbale per mezzo dellaamplificare questa realtà verbale per mezzo delladistribuzione di numerose copie identiche della stessaorganizzazione delle parole sulla pagina”.

Il risultato fu che “il Rinascimento e la Riforma [furono]resi permanenti dalla stessa permanenza dei loro testicanonici, che il nazionalismo si sviluppò grazie allastabilizzazione delle leggi e delle lingue e che la stessascienza nacque allorquando i fenomeni e le teoriefurono documentati in maniera attendibile”.

Page 11: Storia del libro, Storie di libri

Alcune osservazioni …Alcune osservazioni …

• Condivisione dei risultati delle analisi.

• Attenzione alle generalizzazioni che non tengonoconto della fluidità dei passaggi da una fase all’altra(permanenza del manoscritto - anche dopol’invenzione della stampa - e a sua volta del libro, lacui morte ‘annunciata’ non si è mai realizzata acui morte ‘annunciata’ non si è mai realizzata aseguito della rivoluzione tecnologica), della culturaorale e della lettura ad alta voce, pubblica e privata;

• ‘Stabilità’ del testo tipografico versus ‘variabilità’ deltesto manoscritto > nascita della Filologia dei testi astampa.

Page 12: Storia del libro, Storie di libri

Alcune osservazioni …Alcune osservazioni …Altri elementi e momenti di trasformazioniepocali del libro :

• l’invenzione della forma “codex” rimasta immutata finoad oggi;

• l’invenzione dell’”autore” nei secoli XIV-XV, che conferìad alcuni autori dell’epoca ( per es. Petrarca) l’autoritàdel nome proprio, riservata sino ad allora agli antichi eai cristiani dell’età classica . L‘auctor medievale eraai cristiani dell’età classica . L‘auctor medievale eraconsiderato rielaboratore anonimo di testi collettivi(San Bonaventura); la riproducibilità dei testi a stampadiede alla scrittura connotazione di individualità, fontedi riconoscibilità e di apprezamento sociale;

• l’invenzione del diritto d’autore, come riconoscimentodella proprietà intellettuale dello scrittore che deveessere retribuito per il prodotto del suo ingegno,sancito solo nel secolo XVIII.

Page 13: Storia del libro, Storie di libri

Copyright• Nel 1710 in Inghilterra venne emanata la prima norma moderna sul copyright: lo

Statuto di Anna (Statute of Anna).• A partire dalla Statuto di Anna, gli autori, che fino ad allora non avevano avuto alcun

diritto di proprietà, ottennero in sostanza il potere di bloccare la diffusione delle proprie opere, mentre la corporazione degli editori incrementò i profitti grazie alla cessione da parte degli autori dei diritti sulle opere.

• In seguito il rafforzamento dell’istituto del diritto d'autore generò il declino delle precedenti forme di sostentamento degli autori, come il patronato, la sovvenzione, ecc., legando il sostentamento dell'autore al profitto dell'editore.

• Nei successivi due secoli anche la Francia, la Repubblica Cisalpina, il Regno d'Italia, il Regno delle Due Sicilie e il resto d'Europa emanarono legislazioni per l'istituzione del copyright (o del diritto d'autore).del copyright (o del diritto d'autore).

• nel 1836, il Codice civile albertino per la Sardegna. • nel 1840, il 22 dicembre, il decreto di Maria Luigia, per il Ducato di Parma e Piacenza • nel 1865, il 25 giugno, nel Regno d'Italia, con legge 2337. • Talune con ispirazioni maggiormente illuministe e democratiche rispetto a quella

anglosassone, pur tuttavia con la medesima radice.• Nel 1886, il 9 settembre, fu costituita l'Unione internazionale di Berna, per coordinare

i rapporti in questo campo, di tutti i paesi iscritti, ancora oggi operante.

• Cfr. Simone Aliprandi, Capire il copyright - Percorso guidato nel diritto d'autore, PrimaOra, 2007 www.copyleft-italia.it/libri/capire-copyright

• Chiara De Vecchis-Paolo Traniello, La proprietà del pensiero. Il diritto d’autore dal La proprietà del pensiero. Il diritto d’autore dal Settecento a oggiSettecento a oggi,, Roma, Carocci, 2012

Page 14: Storia del libro, Storie di libri

Storia del libro oggiStoria del libro oggiNel 1998 i responsabili della nascente rivista BookHistory ne hanno delineato il programma sostenendoche essa si sarebbe occupata“della storia della comunicazione scritta nel suocomplesso: la creazione, la diffusione e l’utilizzo dellascrittura e della stampa in tutti i media, inclusi i libri, igiornali, i periodici, i manoscritti e opuscoli e foglivolanti […]. La storia sociale, culturale ed economicadella paternità letteraria, dell’editoria, della stampa,volanti […]. La storia sociale, culturale ed economicadella paternità letteraria, dell’editoria, della stampa,delle arti del libro, del diritto d’autore, della censura,della vendita e della distribuzione dei libri, dellebiblioteche, dell’alfabetizzazione, della critica letterar ia,delle abitudini di lettura e delle risposte del lettore” (1,pp. IX-XI).Programma ambizioso che intende coprire tutti gliaspetti dell’attività di produzione e di comunicazionescritta, sia culturali, sia tecnici sia sociologici.

Page 15: Storia del libro, Storie di libri

Il libro e la sua storia: quale futuro?Il libro e la sua storia: quale futuro?

Partendo dall’assunto ormai acquisito che fare storiadel libro significa ricostruire e interpretare lecondizioni e i significati dell’incontro tra il mondodei testi (che è sempre mondo di forme, supporti,oggetti) e il mondo del lettore (che è semprecaratterizzato socialmente e storicamente dacompetenze, convenzioni, aspettative e pratiche dilettura condivise con altri)lettura condivise con altri)

possiamo dire che questi parametri sono validi ancheoggi: il libro ha perso il primato esclusivo di veicolodella comunicazione ma svolge ancora una funzione‘mediante’ autorevole nell’universo variegato deimedia, ovvero nel ‘circuito della comunicazione’ -felice espressione di Darnton 1982 – secondo lecoordinate persistenti che legano autore, editore,produttore, distributore e lettore .

Page 16: Storia del libro, Storie di libri

Bibliografia della I parteBibliografia della I parteTesto di riferimento•David Finkelstein – Alistair McCleery, Introduzione alla storia dellibro , Milano, Sylvestre Bonnard, 2006

Testi citati•Fredson Bowers, Principles of bibliographical description ,Princeton, University press, 1950•Roger Chartier, Testi, forme, interpretazioni , in Donald F.•Roger Chartier, Testi, forme, interpretazioni , in Donald F.McKenzie Bibliografia e sociologia dei testi , Milano, SylvestreBonnard, 1999•Robert Darnton, L’intellettuale clandestino , Milano, Garzanti,1990, ed. orig. 1982•Elizabeth Eisenstein, La rivoluzione inavvertita. La stampacome fattore di mutamento, Bologna, Il mulino, 1986, ed. orig.1979•W.W.Greg, The Rationale of copy-text , in “Studies inbibliography”, 3 (1950), pp. 19-36

Page 17: Storia del libro, Storie di libri

Bibliografia della I parteBibliografia della I parte

• Donald McKenzie, Stampatori della mente e altri saggi ,con un saggio introduttivo di Michael Suarez, Milano,Sylvestre Bonnard, 2003

• Ronald B. McKerrow, An introduction to bibliographyfor literary students , Oxford, Clarendon press, 1927

• Marshall McLuhan, La galassia Gutenberg : nascita• Marshall McLuhan, La galassia Gutenberg : nascitadell'uomo tipografico , Roma, A. Armando, 1976, edorig. 1962

• William J. Mitchell, La città dei bits. Spazi, luoghi eautostrade informatiche , Milano, Electa 1998

• Walter J. Ong, Oralità e scrittura: le tecnologie dellaparola , Bologna, Il mulino, 1986, ed. orig. 1982

Page 18: Storia del libro, Storie di libri

Ricapitolando …Testo e Ricapitolando …Testo e LibroLibro

Cos’è un testo ? Un testo è una elaborazioneconcettuale che si manifesta per mezzo di segnialfabetici depositati su una forma fisica.

Cos’è un libro ? Qualcuno lo ha definito, concinismo e non del tutto a torto, “schegge di alberocinismo e non del tutto a torto, “schegge di alberorivestite con la pelle di un animale morto” (Mitchell1995).

Più semplicemente il libro è un manufatto checontiene un testo, la cui forma fisica è mutata neltempo per condizionamenti storici, culturali etecnologici.

Page 19: Storia del libro, Storie di libri

Supporti della scrittura e forme del libroSupporti della scrittura e forme del libro

•• TavoletteTavolette sigillatesigillate inin scritturascrittura cuneiformecuneiforme•• PapiroPapiro•• TavoletteTavolette ceratecerate oo LibriLibri ligneilignei•• TavoletteTavolette ceratecerate oo LibriLibri ligneilignei•• PergamenaPergamena•• CartaCarta

Page 20: Storia del libro, Storie di libri

La scrittura cuneiforme è un sistema di scrittura che si eseguiva con uno stilo, imprimendo sull'argilla segni composti da brevi incisioni a forma piramidale e appuntita, che ricordano dei chiodini o dei cunei, da cui la definizione di scrittura cuneiforme.Si tratta di una delle prime forme di scrittura documentate nel Vicino Oriente.

Page 21: Storia del libro, Storie di libri

Scrittura cuneiforme accadica

Immagine di una non meglio identificata tavoletta in tavoletta in scrittura cuneiforme conservata presso il British Museum, Londra

Page 22: Storia del libro, Storie di libri

PapiroPianta palustre che crescevaspontanea sulle rive del Nilo, confusto a sezione triangolare altofino a 5 metri. La tecnica difabbricazione è narrata da Plinio,Naturalis Historia , XIII, 11).Tagliata la pianta, lo stelo venivadiviso in pezzi la cui lunghezzadeterminava l’altezza del rotolodeterminava l’altezza del rotoloche se ne traeva. I pezzi cosìtagliati venivano scortecciati e ilmidollo tagliato nel senso dellalunghezza in strisce sottili(Phylirae ). Queste venivanodisposte le une accanto alle altre,accavallate nei bordi, fino acostituire un primo strato a cui sene sovrapponeva un altro insenso perpendicolare. Il fogliocosì ottenuto si chiamava plagula.

Page 23: Storia del libro, Storie di libri

Formazione della Plagula mediante operazione di accostamento delle philyrae e sovrapposizione dei due strati sovrapposti in sen so perpendicolare. Le plagulae venivano asciugate al sole, levigate con la pomice e poi incollate l’una di seguito all’altr a con un impasto di farina e aceto fino a formare il rotolo della lungh ezza desiderata (mediamente 20 fogli, ma esistono cartae anche di 50). Su ciascun lato le fibre correvano nella medesima direzione: sulla superficie interna, destinata alla scrittura, l’andamento era orizzonta le (recto). In commercio il papiro era venduto in forma di rotolo (carta).

Page 24: Storia del libro, Storie di libri

P. Oxy. IV 663 © Cambridge University Library(2007)

Page 25: Storia del libro, Storie di libri

Frammento di Papiro Frammento di Papiro decoratodecorato

Page 26: Storia del libro, Storie di libri

Strumenti di scrittura e di lettura Strumenti di scrittura e di lettura calamo, umbilici, toga eburnea di protezionecalamo, umbilici, toga eburnea di protezione

• Testo articolato in colonne (in greco selìdes ) composte da linee di scrittura ( versusin latino, stìkoi in greco) di estensione corrispondente, anche per i testi in prosa, alla misura dell’esametro omerico (34-38 lettere).

• Il computo degli stìkoi (sticometria) misurava l’estensione del testo e stabiliva il compenso dello stabiliva il compenso dello scriba.

• I rotoli opistografi (scritti sulle due facce) sono rari e per lo più indicativi di riuso (come avverrà nel medioevo per i codici palinsesti).

• Umbilici o omphalòi , bastoncini di legno, osso o avorio fissati ai lati corti per lo svolgimento durante la lettura.

Page 27: Storia del libro, Storie di libri

VolumenVolumen , , umbiliciumbilici e contenitori in e contenitori in materiali preziosi e di fattura raffinatamateriali preziosi e di fattura raffinata

Page 28: Storia del libro, Storie di libri

Modi del leggereModi del leggere

• Sacerdote egiziocon libro in forma divolumen appoggiatosulle ginocchia

• III millennio a. C.

Page 29: Storia del libro, Storie di libri

Modi del leggereModi del leggere• La poetessa greca

Saffo presentata nell’atto di leggere svolgendo in senso orizzontale il rotolo tenuto con le due tenuto con le due mani sui lati corti (cornua ) e appoggiato sulle gambe.

• Ceramica greca a figurerosse , sec. V a. C .

Page 30: Storia del libro, Storie di libri

Modi del leggereModi del leggere

• Giovane uomo inatto di leggere

Ceramica attica a figureCeramica attica a figurerosse, sec. V-IV a. C.

Page 31: Storia del libro, Storie di libri

Modi del leggereModi del leggere

• Adolescente in atto di leggere

• Stele attica, sec. V a. C.• Stele attica, sec. V a. C.

• Badia greca di Grottaferrata, Museo

Page 32: Storia del libro, Storie di libri

Modi del conservareModi del conservareCapsaCapsa o teca dove i rotoli erano posizionati in posizione o teca dove i rotoli erano posizionati in posizione

verticale, chiusi da lacci, detti verticale, chiusi da lacci, detti lora,lora, e protetti da una e protetti da una fodera di pelle o di stoffa colorata, detta fodera di pelle o di stoffa colorata, detta togatoga

Page 33: Storia del libro, Storie di libri

Virgilio Mediceo (Laur. 39.1)Codice in pergamena della fine del V sec. (494), in scrittura capitale o maiuscola, tipica

dei testi letterari romani; prodotto a Roma in ambienti patrizi, entrò nella Biblioteca Mediceo-Laurenziana negli anni 1577/1579. Il disegno raffigura il poeta seduto tra la

capsa dei suoi libri e il leggio.

Page 34: Storia del libro, Storie di libri

Modi del conservareModi del conservarePaenulaPaenula: custodia in pelle: custodia in pelle

Page 35: Storia del libro, Storie di libri

Modi di conservazione e di fruizione istituzionaleModi di conservazione e di fruizione istituzionale

•• AmbienteAmbiente didi produzioneproduzione ee didistudiostudio delladella BibliotecaBiblioteca didiAlessandriaAlessandria inin fondofondo alalqualequale èè visibilevisibile lala nicchianicchiaconcon ii voluminavolumina adagiatiadagiati l’unol’unosull’altrosull’altro concon ii frontesfrontessporgentisporgenti dada cuicui pendevapendeva ililsìllabossìllabos oo titulutitulu ss inin cuicui eraerascrittoscritto ilil titolotitolo dell’operadell’opera e/oe/oilil nomenome dell’Autoredell’Autore ..ilil nomenome dell’Autoredell’Autore ..

•• LaLa disposizionedisposizione èè attestataattestatainin unun passopasso deldel DigestoDigesto(XXX,(XXX, 4141)):: “Bibliothecae“Bibliothecaeparietibusparietibus inhaerentes”inhaerentes”.. GliGliarmadiarmadi eranoerano didi legnolegno didicedro,cedro, resinosoresinoso ee resistenteresistenteagliagli insetti,insetti, oo didi avorioavoriointarsiatointarsiato (( bibliothecaebibliothecaeeboreaeeboreae ))..

Page 36: Storia del libro, Storie di libri

Callimaco e il catalogo della Callimaco e il catalogo della Biblioteca di AlessandriaBiblioteca di Alessandria

Callimaco di Cirene (300-240 ca.), erudito e grammatico di fama, fu chiamato a corte da Tolomeo II Filadelfo con l’incarico di poeta ufficiale della casa reale. Censì l’immenso patrimonio librario della biblioteca di Alessandria della biblioteca di Alessandria (700.000 volumina ) di cui redasse il catalogo in 120 libri. I Pinakes. Quadri o Indici di coloro che si distinsero in ogni campo dello scibile e delle opere da loro composte, pervenuti in frammenti ,costituiscono il catalogo ragionato delle opere raccolte nella Biblioteca e un primo abbozzo di repertorio bio-bibliografico degli autori.

Page 37: Storia del libro, Storie di libri

Dal rotolo al codice• Il latino codex (arc. caudex , tronco) in origine indicava la

tavoletta di legno cerata sulla quale si scriveva. Con questo termine fu designato l’aspetto assunto intorno al I II-IV secolo dal libro manoscritto, che soppiantò in breve tempo il rotolo. Numerose furono le ragioni pratiche che fecero pref erire l’assetto a fascicoli, piegati e cuciti in carte da sfogliare come le moderne pagine di un libro, piuttosto che lo svo lgimento di fogli arrotolati, legati o incollati uno dopo l’alt ro in forma di fogli arrotolati, legati o incollati uno dopo l’alt ro in forma di volumen (lat. volvo ):

• - il codice contiene mediamente una quantità di testo superi ore di 6volte a quella del volumen (non solo perché la superficie scrittoria ènormalmente ricoperta di testo su recto e verso – come i rotol iopistografi -, ma anche per la disposizione del testo in colon ne piùampie)

• - il codice consente riscontri del testo più rapidi e comodi, agevolandosia la lettura progressiva sia quella a tratti

• - il codice più antico, di norma pergamenaceo, è meno costoso delrotolo in papiro

• - il codice consente una lettura più maneggevole del testo

Page 38: Storia del libro, Storie di libri

Dal rotolo al codice• La ragione più profonda della trasformazione è però

ideologica (cfr. infra ): il codex connota in modo simbolico il libro cristiano a fronte del volumen, libro della letteratura pagana

• Il codice tuttavia non determinò la scomparsa completa del rotolo che proseguì la sua storia e fu utilizzato in particolari tipologie librarie - nei utilizzato in particolari tipologie librarie - nei documenti giuridici e nei libri liturgici (cfr. infra gli Exultet ).

• In ambienti diversi da quelli cristiani, i testi re ligiosi vengono ancora trascritti sui rotoli. Nella cultura ebraica il Talmud prescrive che le sacre scritture siano ospitate in rotoli di pergamena e vengano custoditi in uno specifico armadio che si trova in tutte le sinagoghe.

Page 39: Storia del libro, Storie di libri

Libri lignei oLibri lignei oTavolette cerateTavolette cerate

costituiti da tavolette unite permezzo di fili passanti attraversofori, chiamate C odices (dittici,trittici, polittici): “pluriumtabularum contextus caudexapud antiquos vocatur”(Seneca, De brevitate vitae , 13,4)

•Tavolette scavate al centro eriempite di cera su cui sigraffisce la scrittura in sensoparallelo al lato lungo.•Stilo con punta metallica e,all’altra estremità, raschietto aforma di spatola.

4)

Page 40: Storia del libro, Storie di libri

Tavoletta scolastica con fori per lacciTavoletta scolastica con fori per lacci•Scrittura maiuscola greca - intero corpo delle lettere entro sistema bilineare -graffita dal grammaticussulle prime due righe della tavoletta priva di cera, con gli esercizi di scrittura sottostanti degli studenti.

•Londra, British Museum, II•Londra, British Museum, IIsec. d.C.

•Uno dei più noti corporadi tavolette è costituito dall’archivio di atti contabili (52-60 d.C.) dell’ argentarius Lucio Cecilio Giocondo di Pompei, rinvenute nel 1875 e ora conservate nel Museo archeologico nazionale di Napoli.

Page 41: Storia del libro, Storie di libri

Matrona con tavoletta cerata per gli usi quotidiani

Affresco dall’insula occidentalis VI a Pompei: donna con tavolette cerate e stilo, ora nel Museo nazionale di Napolihttp://museodellascrittura.jimdo.com/visita-guidata/

Page 42: Storia del libro, Storie di libri

Convivenza di forme e supporti librari diversi Convivenza di forme e supporti librari diversi nel ritratto pompeiano di Paquio Proculo e di nel ritratto pompeiano di Paquio Proculo e di

sua mogliesua moglieVolumen con titulus colorato

pendente dal marginesuperiore ( frons ) stretto nelpugno e mostrato in primopiano con fierezza da Paquio

Tavolette nella mano sinistraTavolette nella mano sinistradella donna che con la destraaccosta al mento lo stiloutilizzato per graffire i segnisulla cera

Forme e supporti diversi persimboleggiare usi differentidella scrittura e differenticapacità di utilizzarla

Napoli, Museo archeologico nazionale,inv. 9058

Page 43: Storia del libro, Storie di libri

Forme del libro e strumenti di scrittura: una tavoletta cerata con tracce dei lacci che tenevano unito il dittico, un papiro greco (conservato sotto vetro), penne diverse tra cui uno stilo (il terzo dal basso) con una delle

estremità a forma di piccola spatola e contenitori per l'inchiostro.

Page 44: Storia del libro, Storie di libri

Polittico di tavolette cerate, rotolo e stilo

Page 45: Storia del libro, Storie di libri

Gli “Exultet”: rotoli liturgici illustrati, secoli XGli “Exultet”: rotoli liturgici illustrati, secoli X--XIVXIV

• Prodotti multimediali ante litteram, sono formati da fogli di pergamena di grandi dimensioni cuciti insieme sui quali è trascritto il testo della Benedictio cerei, corredato da notazioni musicali ed illustrato da miniature che corrono nel senso inverso alla scrittura in modo da essere funzionali alla destinazione d'uso: la liturgia del sabato santo.

• Durante la veglia pasquale, il diacono srotola dall'alto dell'ambone il volumen davanti al clero e ai fedeli in modo che essi possano appropriarsi del significato delle parole anche attraverso le immagini: l'illustrazione, la scrittura e il canto si del significato delle parole anche attraverso le immagini: l'illustrazione, la scrittura e il canto si fondono negli Exultet in una sintesi carica di significati religiosi, politici ed ideologici la cui riconoscibilità immediata è affidata all'immagine.

• Nel rapporto testo-immagine il Medioevo privilegia il testo cui l'immagine è subalterna: "In ipsa legunt qui litteras nesciunt”.

• Exultet: rotoli liturgici del medioevo meridionale. Catalogo della mostra: Recitare la devozione, Montecassino, 1994, direzione Guglielmo Cavallo, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 1994

Page 46: Storia del libro, Storie di libri
Page 47: Storia del libro, Storie di libri

Rotolo per documenti giuridici

• Bologna, Archivio di Stato, Comune, Società dei notai,

• Statuti, 1382, c. 1r• Statuti, 1382, c. 1r• Notaio che scrive un

atto giuridico

• Miniatura di Stefano Azzi della bottega di Nicolò di Giacomo da Bologna

Page 48: Storia del libro, Storie di libri

PergamenaPergamena• Come materiale scrittorio la pelle animale è stata usata

comunemente come supporto della scrittura: nel doppio aspetto del cuoio e della pergamena che si differenziano nel metodo di preparazione. Il nome è attestato per la prima volta nell’editto sui prezzi dell’imperatore Diocleziano dell’anno 301 d.C. (Edictum de pretiis rerum venalium VII, 38).

• L’etimologia si fa risalire al nome della città di Pergamo da una notizia di Varrone, tramandata da Plinio (Nat. Hist. XIII, 70), secondo cui essa fu usata a scopo librario durante la rivalità tra secondo cui essa fu usata a scopo librario durante la rivalità tra Eumene II (197-160 a.C), fondatore della biblioteca di Pergamo, e Tolomeo VI Filometore (180-145 a.C.) che impedì il commercio del papiro. La spiegazione dell’uso intensivo della pelle animale a Pergamo per produrre libri per la biblioteca reale sarà piuttosto da ricondurre all’assedio di Alessandria ad opera del re siriaco Antioco Epifane negli anni 170-168 a.C. e al blocco totale delle esportazioni per ragioni belliche.

• Con l’’invenzione’ della nuova forma libraria del codex la pergamena sostituì lentamente il papiro come materiale scrittorio.

Page 49: Storia del libro, Storie di libri

La PergamenaLa Pergamena

•• PellePelle didi oviniovini (pecora(pecora ee capra)capra) ee bovinibovini•• AA bagnobagno perper 33 giornigiorni inin acquaacqua ee calcecalce

spentaspenta perper liberarlaliberarla daidai pelipeli ee grassograsso•• Lavaggio,Lavaggio, depilaturadepilatura ee sgrassaturasgrassatura concon unun

strumentostrumento tagliente,tagliente, dettodetto “scarnitoio”“scarnitoio”strumentostrumento tagliente,tagliente, dettodetto “scarnitoio”“scarnitoio”•• AssottigliamentoAssottigliamento ee levigazionelevigazione concon pietrapietra

pomicepomice oo altroaltro mezzomezzo abrasivoabrasivo•• ApplicazioneApplicazione aa tensionetensione perper asciugaturaasciugatura

susu appositiappositi telaitelai•• SquadraturaSquadratura ee sagomaturasagomatura

Page 50: Storia del libro, Storie di libri

Telaio per asciugatura a tensione della pelleTelaio per asciugatura a tensione della pelle

Page 51: Storia del libro, Storie di libri

Sagomatura del foglio di pergamena con rifilatura d el Sagomatura del foglio di pergamena con rifilatura d el bordi vicini alla testa, alla coda e agli artibordi vicini alla testa, alla coda e agli arti

Page 52: Storia del libro, Storie di libri

Miniatura raffigurante la bottega del Miniatura raffigurante la bottega del produttore e rivenditore di pergameneproduttore e rivenditore di pergamene

Page 53: Storia del libro, Storie di libri

•• LaLa “storia“storia didi unauna tenacetenace fragilità”fragilità” (Cardona(Cardona19881988)) iniziainizia nellanella CinaCina deldel IIII secsec.. dd.. CC.. e,e,attraversoattraverso ilil MedioMedio OrienteOriente ee ilil mondomondomussulmano,mussulmano, arrivaarriva inin SpagnaSpagna dovedove unundocumentodocumento deldel 10561056 attestaattesta lala primaprima cartieracartieraeuropeaeuropea aa Xativa,Xativa, vicinovicino aa ValenciaValencia..

•• LaLa tradizionetradizione fissafissa alal 751751 dd..CC.. l’annol’anno inin cuicui lalacartacarta fufu conosciutaconosciuta daglidagli ArabiArabi ,, cheche nene

La CartaLa Carta

cartacarta fufu conosciutaconosciuta daglidagli ArabiArabi ,, cheche neneappreseroappresero lele tecnichetecniche didi produzioneproduzione dada dueduesoldatisoldati cinesicinesi fattifatti prigionieriprigionieri aa Samarcanda,Samarcanda,ee nellonello stessostesso secolosecolo impiantaronoimpiantarono cartierecartiere aaBagdadBagdad ee aa IlIl CairoCairo (carta(carta bombacinabombacina alalpostoposto dell’ormaidell’ormai raroraro papiro)papiro)

•• FraFra XX ee XIIXII secsec.. dall’Africadall’Africa ee dalladalla Spagna,Spagna, ililnuovonuovo supportosupporto scrittorioscrittorio approdaapproda inin SiciliaSicilia eedada lìlì sisi diffondediffonde nelnel restoresto d’Italiad’Italia..

Page 54: Storia del libro, Storie di libri
Page 55: Storia del libro, Storie di libri

FabrianoA Fabriano si verificano innovazioni importanti.I mulini menzionati nei documenti nel 1268, 1276 e 1283

sono dotati di un dispositivo tecnico nuovo, la pila idraulica con magli a pestelli multipli azionati dalla ruota a pale. I magli lavorano in verticale e rendono il processo di triturazione dei panni più efficiente ed efficace. Cambia anche la forma che viene immersa nel tino contenente la pasta e il metodo di collatura: si utilizza infatti una gelatina di origine animale che rende la carta contenente la pasta e il metodo di collatura: si utilizza infatti una gelatina di origine animale che rende la carta più lucida, impermeabile e resistente.

Grazie a queste innovazioni Fabriano riesce a conquistare il monopolio della produzione di carta a livello europeo, monopolio che termina solo intorno alla metà del XIV secolo, quando i principali consumatori di carta (francesi e tedeschi in testa) decidono di creare dei propri centri di produzione. E così, gradualmente, i centri cartari si spostano dal sud al nord europeo.

Page 56: Storia del libro, Storie di libri
Page 57: Storia del libro, Storie di libri

•• FasiFasi didi lavorazionelavorazionedelladella cartacarta ottenutaottenutadalladalla polpapolpa didi cellulosacellulosacheche sisi ricavaricava dalladallafermentazionefermentazione deglideglistraccistracci messimessi aamaceraremacerare nellenelle pilepile eesfibratisfibrati dada maglimaglichiodatichiodati azionatiazionati dalledalleruoteruote didi unun mulinomulino adadacquaacqua ..acquaacqua ..

•• “Tina”“Tina” ripienaripiena didi pastapastaraffinataraffinata ee “lavorente”“lavorente”nell’attonell’atto didi estrarreestrarre lala‘forma’‘forma’ costituitacostituita dadaunun telaiotelaio didi legnolegno conconfilifili metallicimetallici (filoni(filoni eevergelle)vergelle) ee dada unaunacornicecornice esternaesterna mobilemobiledettadetta ‘cascio’‘cascio’

Page 58: Storia del libro, Storie di libri

Operai in cartiera: lavorente, ponitore (di spalle) che Operai in cartiera: lavorente, ponitore (di spalle) che compone la “posta” dei fogli di carta e il separator e compone la “posta” dei fogli di carta e il separator e dei fogli dai feltri dopo averli pressati sotto il torchio dei fogli dai feltri dopo averli pressati sotto il torchio per togliere l’acqua in eccesso, prima di avviarli ad per togliere l’acqua in eccesso, prima di avviarli ad

asciugare nello stenditoioasciugare nello stenditoiohttp://www.museodellacarta.com/

Page 59: Storia del libro, Storie di libri

Nell’immagine non sono riprodotte levergelle, sottili fili metallici moltoravvicinati posti in senso parallelo ailati lunghi della ‘forma’ e quindi insenso perpendicolare rispetto aifiloni in modo da costruire il fittoordito destinato a lasciar passarel’acqua e trattenere la pasta distracci .

Filoni, vergelle e filigranaFiloni, vergelle e filigrana

stracci .

Filoni e vergelle lascianoun’impressione ben riconoscibile intrasparenza sul foglio di carta, comeanche la filigrana , un disegnoeseguito in rilievo sul piano dellaforma con un filo metallico.

L’utilizzo della filigrana, comemarchio di fabbrica, fu introdotto daicartai fabrianesi nel XIII sec.

Page 60: Storia del libro, Storie di libri

Libro e BibliotecaLibro e BibliotecaBreve storiaBreve storia

Page 61: Storia del libro, Storie di libri

Le grandi trasformazioni storiche, politiche e culturali de l IV sec. d. C.(sfaldamento della struttura statuale, crisi della cultur a laica e affermazionedel cristianesimo che diventa la religione dell’impero) si ripercuotono anchesul manufatto librario e determinano una profonda rivoluzi one nellapresentazione dei testi scritti e nelle modalità della lettu ra. Si assistecontestualmente infatti alla trasformazione•dei materiali scrittori (il passaggio dal papiro alla perga mena),•della forma del libro (il passaggio dal rotolo al codice•della scrittura (creazione di nuovi tipi di scrittura tipica mente cristiane,l’Onciale per i testi biblici, e la Semionciale per i testi pa tristici.Nella cosiddetta età della ‘codicizzazione’ dei secoli IV-V, i n un momento tantoideologicamente caratterizzato - è il momento di massimo sfo rzo apologeticoper l'affermazione della dottrina cristiana contro le eresie, come mostranoper l'affermazione della dottrina cristiana contro le eresie, come mostranol'attività di s. Girolamo e la redazione della Vulgata , di s. Agostino, dei padridella chiesa, dei concili -, nel trasferimento dei testi cla ssici sul nuovosupporto librario molta letteratura pagana non fu ricopiat a sui codici inpergamena e fu di fatto destinata a scomparire (‘naufragio d ella letteraturaclassica’).Anche la struttura chiusa all'esterno delle biblioteche el lenistiche greche nonfavorì la diffusione degli esemplari e la decadenza delle bib lioteche laicheantiche determinò la perdita totale di molte opere. Alcune d i esse, sconosciutealla tradizione medievale, sono state recuperate in tutto o i n parte attraverso icorpora di papiri riportati alla luce negli scavi archeologici di Os sirinco, di ElFayum, di Pompei e di Ercolano.

Page 62: Storia del libro, Storie di libri

Si sono salvati, perché ricopiati su pergamena e tramandati attraverso le BB.dei padri della chiesa o dei monasteri altomedievali, i test i degli autori chesembravano condividere il pensiero cristiano quasi antici pandolo (Virgilio,Ovidio, Seneca) e quelli che servivano per le controversie, come oggetto dipolemica e di condanna in quanto portatori di valori opposti al cristianesimo.In questo panorama fu fondamentale per la salvezza dei classi ci l'opera dialcuni personaggi come Cassiodoro (VI sec.) e Isidoro di Siv iglia (VII sec.)che, per redigere la prima enciclopedia cristiana ( Origines o Etymologiae ) siera procurato una b. ricchissima. Due intellettuali che si p ongono in occidentecome anello di congiunzione tra la cultura classica e la rinas cita carolingia,esponenti del sincretismo culturale romano-barbarico che è all’origine dellaciviltà europea .civiltà europea .

L’esperienza religiosa di Cassiodoro, già ministro di Teodo rico, èparadigmatica: il monastero di Vivarium comprende al suo interno unabiblioteca e prevede per i suoi monaci un’assidua attività d i copia, esercitataanche sui testi della letteratura classica. Alcuni di quest i codici passerannoalla biblioteca di Bobbio. Tuttavia non ci sono indizi di una q ualsiasicontinuità o diretta influenza fra questa esperienza e le più tarde bibliotechemonastiche o capitolari che fioriranno in età carolingia. Vivarium è dunque lariproposizione in occidente del modello di Alessandria e di C esarea e, comequelle, è concepito come laboratorio di lavoro intellettua le, di studio einterpretazione dei testi ed anche come officina libraria di trascrizione eproduzione di codici.

Page 63: Storia del libro, Storie di libri

Il movimento di Benedetto di Norcia, iniziato a partire da Mon tecassino,coprirà l’Europa intera di una fitta rete di monasteri. A Lor sch, Reichenau,Weissenburg, Bamberga e in particolare nei monasteri di fon dazionecolombaniana (San Colombano, monaco irlandese nato nel 543 e morto aBobbio nel 615), Luxeuil, Corbie, San Gallo, sarà allestita una bibliotecaprovvista di scrittorio, collocata per lo più in una cappell a o presso lasagrestia con i libri riposti in ‘armaria’.

La regola benedettina prevede una lettura ad alta voce e comu nitariadurante i pasti e una individuale la domenica, in funzione de lla quale sidiffonde la pratica della copia dei codici per moltiplicarne l’uso . Durantediffonde la pratica della copia dei codici per moltiplicarne l’uso . Duranteun’apposita cerimonia – praticata in tutta Europa agli inizi della Quaresima- i libri della biblioteca erano distribuiti ai monaci, per l a lettura privata: unuso che si perpetuerà ed evolverà nei conventi degli ordini m endicanti conl’assegnazione di libri “ad usum” dei singoli padri per la prep arazione allefunzioni del proprio ministero di predicazione, di insegname nto, di curad’anime.

L’importanza della biblioteca nel monastero è ben espressa dall’aforisma " Claustrumsine armario est quasi castrum sine armamentario " (“Il monastero senza l’armadio –cioè senza biblioteca - è come un accampamento militare senz a armamenti”).

Page 64: Storia del libro, Storie di libri

Armarium

Page 65: Storia del libro, Storie di libri

Armarium personaleCodici aperti, chiusi,

appoggiati in vario modo a rappresentare uno spazio privato frequentato in assoluta libertà > cappello vescovile appoggiato tra i libri

Dettaglio di una miniatura Dettaglio di una miniatura con sant’ Agostino allo scrittoio(Libro di preghiere di Clemente VII , Avignone, 1378-1383)

Avignone, Bibliothèque municipale, ms. 6733, f. 55

Page 66: Storia del libro, Storie di libri

Nelle strutture alto-medievali, monastiche e vescovili, l a tradizionescritta si afferma per motivi di ordine religioso e pratico:

•esigenza di testi per le funzioni religiose e per le cerimoni eliturgiche (liturgia come espressione del potere spiritua le e moralema anche temporale della Chiesa, da cui il valore simbolico d ellibro - libro taumaturgico –e il suo rilevante valore econom ico epatrimoniale);

•esigenza di testi scritti per i compiti di acculturazione eformazione delle nuove leve ecclesiastiche;

•esigenza di conservare la documentazione scritta dell’ist ituzione– memoria della sua storia e dei suoi diritti e privilegi – per lo piùtutelata in appositi armaria separati, dove si potevano trovaredocumenti originali, registri, cartulari, formulari nota rili e tipologialibraria simile.

Page 67: Storia del libro, Storie di libri

La biblioteca altomedievale si presenta pertanto come racc oltalibraria prodotta direttamente dallo scriptorium interno allastruttura monastica e vescovile in funzione delle proprie e sigenze.E’ una raccolta polifunzionale, concepita a sostegno delle attivitàdella struttura religiosa di riferimento. I libri vengono p rodotti econservati anche per il loro alto valore patrimoniale e cost ituisconouna parte non secondaria del potere economico del monastero . LaB. monastica non è uno spazio destinato alla lettura e allaconsultazione (si ricordi la felice definizione di Gugliel mo Cavallodi ’scriptorium senza biblioteca’) .di ’scriptorium senza biblioteca’) .

La lettura avviene in forma privata nelle celle dei monaci, o in formacomunitario-liturgica in chiesa, o comunitario-devozion ale nelrefettorio, o ancora in forma comunitario-didattica nell’ aulascolastica. La produzione libraria è limitata alle necessi tà dellacomunità e alle esigenze dei singoli, nondimeno la circolaz ionelibraria tra i monasteri dello stesso ordine è molto intensa cosìcome, peraltro, la circolazione dei chierici, che si sposta vano travari monasteri e davano vita a nuove fondazioni.

Page 68: Storia del libro, Storie di libri

Nei secc. XII-XIII la situazione politica, sociale ed econo micad'Europa cambia profondamente: si assiste al sorgere di un n uovoprotagonista politico che si inserisce nella dialettica de i rapporti traPapato e Impero. E' il comune, a cui Federico II riconosceautonomia con la pace di Costanza del 1183 e di conseguenza siassiste al fenomeno dell'inurbamento, alla crescita delle città,all'affermazione di una nuova agguerrita classe sociale - l aborghesia artigiana e mercantile -, al rifiorire dell'econ omiamercantile e monetaria.

La ripresa economica dei secoli XII e XIII comporta consegue nzerilevanti nel mondo del libro, non più appannaggio esclusiv o degliecclesiastici. Le città, ricostituite e organizzate in lib eri comuni,sedi di commerci e quindi bisognose di più complesse struttu reamministrative favoriscono l’istituzione di un sistema sc olasticocomplesso che prevedeva scuole pubbliche di base e scuolesuperiori, e, in taluni casi, Studia generalia o Universitates distudenti e professori.

Page 69: Storia del libro, Storie di libri

Alla accresciuta richiesta di libri, in particolare nell’a mbitouniversitario, si fa fronte con un particolare sistema diproduzione: quello degli stationarii , piccoli imprenditori titolaridel diritto di rendere disponibili agli studenti l’ exemplarautentico, cioè il testo autorizzato dal collegio dei docen ti, dalquale generare copie col sistema della pecia , ovvero dellascomposizione del libro di testo in fascicoli, ciascunoseparatamente noleggiato a diversi clienti che, personalm ente oa mezzo di copisti mercenari, provvedevano a ricopiarlo perproprio uso.

Nello stesso periodo riprende vita anche uno sviluppo cultu ralein ambito religioso ma fuori dalle ristrette mura delle scuo lemonastiche e vescovili, anche perché nuovi modelli diorganizzazione religiosa si affiancano a quelli tradizion ali: sitratta degli Ordini mendicanti, Francescani, Agostiniani eDomenicani, che nascono e si diffondono nelle città al servi ziodei loro abitanti per contenere e controllare i movimenti er eticaliche spuntano nel seno di questa nuova società, conflittuale pernuove ricchezze ma anche per gravi forme di povertà.

Page 70: Storia del libro, Storie di libri

Per le nuove forme di organizzazione sociale delle città nec essitanodi nuove modalità di educazione e di studio e nuovi strumenti :nascono biblioteche, dotate di alti banchi a cui i volumi spe ssosono fissati con catene, per consentirne l'apertura e laconsultazione agevole e sicura sul piano di lettura. Non è co sa dipoca importanza il rilevare che il circuito della produzion e,fruizione e conservazione dei testi universitari si innest a su quello,apparentemente estraneo, delle biblioteche conventuali.Agostiniani, Francescani e Domenicani sono strettamente l egati,per provenienza dei propri membri e per destinazione del pro priomessaggio pastorale, al ceto borghese urbano, da cui provienemessaggio pastorale, al ceto borghese urbano, da cui provienegran parte della popolazione studentesca non meno di quelladocente.

Ciò è a tal punto vero che, in genere, i docenti degli S tudiageneralia , accumulata una consistente raccolta libraria lungo tuttala vita di studio e di insegnamento, non esitavano a lasciarl a ineredità al più vicino convento, della cui comunità di studio essistessi avevano fatto parte in vita, secondo uno schema dicompenetrazione e di scambio fra istituzioni laiche e relig iose cherappresenta una tipica connotazione del periodo.

Page 71: Storia del libro, Storie di libri

La tipologia libraria e bibliotecaria che si impone nel bass o medioevo,dunque, è quella degli Ordini mendicanti. Le raccolte comun i deiconventi, costituite per lo più da ‘libri da banco’ e ‘libri d a bisaccia’,sono messe a disposizione dei membri della comunità religio sa e dilettori che ad essa facevano riferimento in appositi spazi c oncaratteristiche architettoniche e funzionali destinate a perpetuarsi finoa tutto il sec. XVI.

La “biblioteca senza scriptorium” (Cavallo 1987) del basso medioevosi presenta come aula oblunga con due navate laterali occupa te dabanchi o plutei disposti in più file parallele e con un corridoio dibanchi o plutei disposti in più file parallele e con un corridoio dipassaggio al centro, ispirata alle chiese coeve. È il modell o chetroverà la sua massima espressione nel '400 con la bibliotec a deiDomenicani di San Marco a Firenze e della Malatestiana a Cese na. Laprima realizzata da Melozzo da Forlì per volere di Cosimo de’ Medici,la seconda da Matteo Nuti di Fano su commissione di MalatestaNovello.

I libri erano assicurati con catene per garantirne continua mente ladisponibilità.

Page 72: Storia del libro, Storie di libri

La La Biblioteca Malatestiana di CesenaBiblioteca Malatestiana di Cesena : : modello delle biblioteche umanistichemodello delle biblioteche umanistiche

Page 73: Storia del libro, Storie di libri

Riproduzione di un Riproduzione di un Pluteo della Pluteo della

Malatestiana con i Malatestiana con i libri incatenati, libri incatenati, l’uno chiuso e l’uno chiuso e adagiato sul adagiato sul adagiato sul adagiato sul ripiano, altro ripiano, altro

appoggiato aperto appoggiato aperto

durante la letturadurante la lettura

Page 74: Storia del libro, Storie di libri

Gli strumenti di preparazione del Gli strumenti di preparazione del codice per la scritturacodice per la scrittura

• Strumenti per larigatura a piombo

Page 75: Storia del libro, Storie di libri

Calami e PenneCalami e Penne

Page 76: Storia del libro, Storie di libri

L’InchiostroL’Inchiostro

•• DalDal latinolatino encaustumencaustum•• NumeroseNumerose eranoerano lele ricettericette perper lala

preparazionepreparazione didi inchiostriinchiostripreparazionepreparazione didi inchiostriinchiostri•• LaLa piùpiù diffusadiffusa eraera unauna soluzionesoluzione didi

nocenoce didi galla,galla, gommagomma ee nerofumonerofumo

Page 77: Storia del libro, Storie di libri

Noce di gallaNoce di galla

Page 78: Storia del libro, Storie di libri

Tipi di Scritture librarieTipi di Scritture librarie , secc. II a.C., secc. II a.C.--XVXV

•• CapitaleCapitale “rustica”“rustica” ee “quadrata”“quadrata” oo “elegante”“elegante”•• OncialeOnciale ee SemioncialeSemionciale (sec(sec.. IVIV--VIII)VIII)•• TipizzazioniTipizzazioni grafichegrafiche nazionalinazionali altomedievalialtomedievali

(Merovingica,(Merovingica, Visigotica,Visigotica, seccsecc.. VIVI--VIII)VIII)•• Beneventana,Beneventana, scritturascrittura ‘nazionale’‘nazionale’ dell’Italiadell’Italia

meridionalemeridionale continentalecontinentale sviluppatasisviluppatasi neinei confiniconfinimeridionalemeridionale continentalecontinentale sviluppatasisviluppatasi neinei confiniconfinideldel ducatoducato didi Benevento,Benevento, secsec.. VIIIVIII--XIIIXIII

•• Carolina,Carolina, modellomodello graficografico unitariounitario deldel SacroSacroRomanoRomano ImperoImpero didi CarloCarlo MagnoMagno (secc(secc.. VIIIVIII--XII)XII)

•• Gotica,Gotica, tipicatipica deidei manoscrittimanoscritti universitariuniversitari (XII(XII--XV)XV)•• AntiquaAntiqua oo UmanisticaUmanistica (sec(sec.. XVXV--XVI)XVI)

Page 79: Storia del libro, Storie di libri

Capitale “Rustica”Capitale “Rustica”Vergilius Augusteus Vergilius Augusteus

((GeorgiconGeorgicon , I), I)

Page 80: Storia del libro, Storie di libri

OncialeOncialeVangelo secondo Matteo (Vangelo secondo Matteo ( MtMt. 27, 35ss.) . 27, 35ss.)

Page 81: Storia del libro, Storie di libri

BeneventanaBeneventanaMontecassino, Archivio dell'Abbazia, Montecassino, Archivio dell'Abbazia, Lezionario per le Lezionario per le

feste dei ss. Benedetto, Mauro e Scolasticafeste dei ss. Benedetto, Mauro e Scolastica

Page 82: Storia del libro, Storie di libri

CarolinaCarolinaRegistrum Gregorii VIIRegistrum Gregorii VII

Page 83: Storia del libro, Storie di libri

Gotica Gotica Statuta synodalia Pragensia dell'anno 1349Statuta synodalia Pragensia dell'anno 1349

Page 84: Storia del libro, Storie di libri

‘Antiqua’ o Umanistica‘Antiqua’ o UmanisticaAndrea Trapezunzio, Andrea Trapezunzio, Contra PlatonemContra Platonem

Page 85: Storia del libro, Storie di libri

• Miniatura con scena di preparazione dei colori

Page 86: Storia del libro, Storie di libri

Iniziale miniata con scena di preparazione del Iniziale miniata con scena di preparazione del “Liber”“Liber”

Page 87: Storia del libro, Storie di libri

Modi dello scrivereModi dello scrivere

Page 88: Storia del libro, Storie di libri

Luoghi e modi dello scrivere

Page 89: Storia del libro, Storie di libri

Luoghi e modi dello scrivereLuoghi e modi dello scriveresullo sfondo l’sullo sfondo l’ ArmariumArmarium con i libri adagiaticon i libri adagiati

Page 90: Storia del libro, Storie di libri

Luoghi e modi dello scrivereLuoghi e modi dello scrivere

• Il card. Ugo di Provenza rappresentato mentre scrive indossando un paio di occhialipaio di occhiali

• Treviso, Basilica di San Nicolò, Capitolo dei Domenicani, Affresco di Tommaso da Modena

Page 91: Storia del libro, Storie di libri

Luoghi e modi Luoghi e modi del leggeredel leggereIl Cardinale Nicolò di Rouen legge con la lente di ingrandimento rappresentata qui per la prima voltala prima voltaSullo scrittoio compaiono il calamaio e il raschietto

Treviso, ex convento di San Nicolò ora Seminario, Capitolo dei Domenicani, Affresco di Tommaso da Modena

Page 92: Storia del libro, Storie di libri

Antonello da Messina,

San Girolamo San Girolamo nello studio

London, National Gallery

Page 93: Storia del libro, Storie di libri

• Ginevra, Bibliothèque Publique et Universitaire, ms. Fr. 180

Christine de Pisan, La Cité des dames ,sec. XV, c. 3v.

Cfr. Catalogue des manuscrits français in linea all’URLhttp://www.ville-ge.ch/bge/manusc/f/catalogue_ms_fr_1_198.pdf

Page 94: Storia del libro, Storie di libri

Jan van Eyck

S. Girolamo nello studio

1430, olio su tela

The Detroit Institute for Arts, Detroit

Page 95: Storia del libro, Storie di libri

Miniatura eseguita sulle lettere di “Incipit”Miniatura eseguita sulle lettere di “Incipit”

Page 96: Storia del libro, Storie di libri

Poppi, Biblioteca Comunale, ms. 27, sec. XIII, f. 1r, Logica Antiqua

Mise en page tipica dei libri universitari: il testo al centro della pagina, con modulo più grande, e la glossa nei margini.

Libro “da bisaccia” (Petrucci, Alle origini del libro moderno, 1979)

Page 97: Storia del libro, Storie di libri

Macerata, Biblioteca MozziMacerata, Biblioteca Mozzi--Borgetti, Ms 376 Borgetti, Ms 376 Maimonide, Maimonide, Liber neutrorum vel dubiorum,Liber neutrorum vel dubiorum,

sec. XVI sec. XVI

• Mise en page su due colonne.

• Pagina iniziale con testo entro cornice e con capolettera testo entro cornice e con capolettera miniate

Page 98: Storia del libro, Storie di libri

Dal libro di ‘penna’ al libro di ‘forma’Dal libro di ‘penna’ al libro di ‘forma’la stampa a caratteri mobilila stampa a caratteri mobili

• La produzione libraria in Europa fu rivoluzionata, ametà del sec. XV, dal tedesco Johannes Gutenbergcon l’utilizzazione di un torchio e di ‘forme’tipografiche su cui erano disposte pagine di testocomposte con combinazioni di singoli caratterimetallici inchiostrati (ars artificialiter scribendi ).metallici inchiostrati (ars artificialiter scribendi ).

• Filmato su Gutenberg:• https://www .youtube.com/watch?v=bNRR 8c6SCeE• Il primo libro a stampa fu la Bibbia latina delle 42

linee, prodotta da Gutenberg a Magonza in duevolumi e tirata in 180 copie tra il 1452 e il 1455; inItalia la stampa fece la sua apparizione a Subiaco nel1465 introdotta dai prototipografi tedeschi ConradSweynheym e Arnold Pannartz.

Page 99: Storia del libro, Storie di libri

Libri xilograficiLibri xilografici• Tecnica di riproduzione di brevi testi e immagini

basata sull’utilizzo di matrici di legno duro incise arilievo o a incavo, inchiostrate e impresse su carta opergamena.

• Il procedimento, adottato in precedenza per lastampa su tessuto, fu adattato alla produzione dipiccoli libri devozionali, illustrati con immaginipiccoli libri devozionali, illustrati con immaginisacre, destinati per lo più all’istruzione religiosa dibase (Biblia pauperum , agiografie, leggendeedificanti, guide illustrate per i pellegrini).

• I libri xilografici ebbero grande successocommerciale e furono un utile strumento dipropaganda religiosa ma la tecnica si rivelò nonadatta alla produzione di libri di grande mole.

Page 100: Storia del libro, Storie di libri

Libri xilograficiLibri xilografici

• I libri xilografici (o silografici), in inglese blockbooks , sono edizioni interamente tirate da tavole dilegno incise.

• Un tempo ritenuti esempi della fase di passaggio dalms. alla stampa (anni ’50 del XV sec.), i librixilografici sono oggi più correttamente interpretatixilografici sono oggi più correttamente interpretaticome contemporanei all’invenzione di Gutenberg; ipiù antichi infatti, quelli xilochirografici (a testo ms.) ,risalgono al decennio 1450-1460.

• La più antica edizione xilochirografica è la Biblia pauperum , conservata alla Biblioteca Universitaria di Heidelberg

Page 101: Storia del libro, Storie di libri

Biblia pauperumpauperum

Page 102: Storia del libro, Storie di libri

Gli incunabula typographiae

• Nel XV si assiste al graduale passaggio dalle forme del libro manoscritto, in particolare da quelle del codice um anistico-rinascimentale, a quelle del libro tipografico. I t empi e i modi della rivoluzione impressoria sono stati variamente interpretati dagli studiosi, che accentuando ora la rottura (Feb vre-Martin, Cartier) ora la continuità (Balsamo) della stampa r ispetto alla tradizione manoscritta, hanno dato luogo a due oppo ste letture, riassunte per comodità in quelle che si sogliono de finire ‘tesi della continuità’ e ‘tesi della novità’.

• E’ stata anche avanzata l’ipotesi conciliatoria - pi ù giusta - che a quella data il libro manoscritto e il libro a sta mpa non possono e non debbono essere considerati due fenome ni separati e opposti, quanto piuttosto aspetti concor renti di un unico processo di produzione e di diffusione cultur ale (Petrucci).

Page 103: Storia del libro, Storie di libri

Gli incunabula typographiae

• Tra i primi esponenti della continuità è PellegrinoAntonio Orlandi (1660-1727), autore della primastoria della stampa pubblicata in Italia, il qualescrive: “Non nacque però tutta assieme l’Arte dellaStampa, ma crebbe a poco a poco, in quella guisa,Stampa, ma crebbe a poco a poco, in quella guisa,che il Feto conceputo nel ventre materno non escesubito alla luce, ma si ricerca molto di tempo perorganizarlo, e perfezionarlo” [ Origine e progressidella stampa... , Bononiae, Constantinus Pisarius,1722, p. 6, rist. anast. Sala Bolognese - 2005].

Page 104: Storia del libro, Storie di libri

Elementi di continuità con il libro manoscrittoElementi di continuità con il libro manoscritto

• Per tutta l’età degli incunaboli (origine-31 dicembre1500) e fino agli anni 20/30 del sec. XVI il libro astampa riflette nella forma esterna e interna imanoscritti contemporanei con i quali si mimetizzaper incontrare il gusto dei lettori:

• formati• caratteri disegnati sul modello grafico delle scritture• caratteri disegnati sul modello grafico delle scritture

coeve (umanistica e gotica)• mise en page e illustrazione• composizione e segnatura dei fascicoli• pagina iniziale (o occhietto) con titolo dell’opera e

nome dell’autore in assenza del frontespizio che siafferma solo negli anni ’20-’30 del XVI secolo

• colophon e registro finale.

Page 105: Storia del libro, Storie di libri

Elementi di discontinuità e di innovazioneElementi di discontinuità e di innovazione

• Negli anni 20/30 del sec. XVI si stabilizza l’uso delfrontespizio ( title page , page du titre ) dove trovano postoa fini promozionali i connotati testuali e iconologicirelativi alla paternità dell’opera e del manufatto.

• La marca editoriale, il ritratto dell’autore, lo stemma deldedicatario sono tutti elementi rivelatori dell’avventodella logica di mercato nella produzione libraria.

• A differenza del copista del manoscritto che lavorava sucommissione, l’editore investiva capitali per i costi delle

• A differenza del copista del manoscritto che lavorava sucommissione, l’editore investiva capitali per i costi dellematerie prime (carta), degli strumenti (caratteri, materi aliiconografici, torchio, inchiostro), del personale e digestione dell’officina, in cui il processo di lavoro a caten asi configura come un sistema proto-industriale.

• Nuove figure professionali interne all’officina -compositori, correttori, torcolieri (battitore e tirator e) – edesterne ad essa ma operanti nell’indotto – disegnatori,incisori e fonditori di caratteri, legatori, librai e agent icommerciali delle aziende con raggio d’azioneinternazionale.

Page 106: Storia del libro, Storie di libri

Laboratorio tipografico:Compositori e torcolieri al lavoro

Page 107: Storia del libro, Storie di libri

Definizione dell’oggetto• Libro a stampa antico> libro• Prodotto manualmente ( hand printed book )

prima che le innovazioni tecnologiche del sec. XIX lo rendano un prodotto seriale

• Macchina continua per la produzione della • Macchina continua per la produzione della carta (Robert, 1798-1799)

• Macchina piana da stampa che sostituì il torchio a mano (Koenig -Bauer, 1811)

• Rotativa (1866), linotype (1886) monotype 1889)

Page 108: Storia del libro, Storie di libri

Definizione dell’oggetto

• Libri prodotti dagli anni 40/50 del secolo XV ai pr imi decenni del XIX

• Il periodo di produzione coincide sostanzialmente con la categoria dell’”età moderna” o dell’A ncien régime (secoli XV -XIX) régime (secoli XV -XIX)

• In ragione della “lunga durata” delle tecniche di produzione e del monopolio della comunicazione esercitato dal libro per quattro secoli si può a ragione parlare di A ncien régime typographique

• Su tutta questa sezione cfr. il sito web Il libro in antico regime tipografico http://www.storiadellastampa.unibo.it/home.html

Page 109: Storia del libro, Storie di libri

Periodizzazioni• Le abituali suddivisioni in secoli non hanno alcuna

giustificazione scientifica considerata la sostanzial e immutabilità dei processi produttivi e del manufatt o-libro

• Dipendono piuttosto da ragioni di • Dipendono piuttosto da ragioni di • semplificazione didattica • periodizzazione applicata nelle bibliografie, nei

cataloghi e nei censimenti, sia in Italia sia negli altri paesi

• Incunaboli, cinquecentine, seicentine, settecentine , ottocentine

Page 110: Storia del libro, Storie di libri

Libro come oggetto materiale• Dando per acquisita la dimensione originaria e

permanente del libro come “veicolo di un testo”, che riceve e trasmette

• noi ne privilegiamo la dimensione “documentaria”• di testimonianza di attività complesse e articolate

che investono più attori e che nel loro quadro che investono più attori e che nel loro quadro d’insieme sono fortemente esemplificative dei tratt i di un’epoca e di una civiltà

• di testimonianza di attività intellettuali (autori, traduttori, curatori editoriali)

%

Page 111: Storia del libro, Storie di libri

Libro come oggetto materiale• di testimonianza di attività tecnologiche e manuali

nei processi produttivi, interne all’officina tipografica (compositori, torcolieri, mazzieri) ed esterne ma collegate ad essa in una forma preindustriale di indotto (fonditori di caratteri, cartai, legatori)

• https://www.facebook.com/video.php?v=10153067485459245&set=vb.96738939244&type=2&theater5459245&set=vb.96738939244&type=2&theater

• di testimonianza di attività commerciali(editore/capitale, librai)

• di testimonianza di fruizione privata e pubblica che si manifesta nelle legature non editoriali, nella decorazione, nei restauri, nei segni di lettura (postille, annotazioni), nelle antiche segnature, ne lle note di appartenenza, negli ex-libris

Page 112: Storia del libro, Storie di libri

I “segni” del libro• L’importanza delle informazioni sulla storia del li bro che

si ricavano dai diversi connotati presenti sul libr o stesso non è una acquisizione recente, al contrario.

• Ricordo quanto scriveva a questo proposito un frate fiorentino nel 1336 in una nota apposta su un codic e di Santa Croce:

“Quam male fratres faciunt destruentes titulos sive memorias “Quam male fratres faciunt destruentes titulos sive memorias scriptas in libris. Possunt enim addere suum ius si ne destructione prioris. Et sic conservatur longa memo ria superiorum sive antecedentium sine dampno succedent ium. Et homo gaudet scire preterita”.

• Perciò scongiurava i futuri proprietari del libro d i non cancellare il il suo ricordo e, per dare l’esempio, riepilogava tutti i possessori precedenti e destina va il codice, dopo la sua morte, al suo convento d’origin e di Barberino.

Page 113: Storia del libro, Storie di libri

I “segni” del libro• Per ultimo, ma non ultimo per importanza, il valore

testimoniale del libro si coglie appieno se inserit o nell’insieme librario più ampio a cui appartiene, s e esaminato cioè all’interno del contesto di appartenenza , nel suo rapporto con gli altri libri di una specifica raccolta, di uno specifico fondo, di cui si conosca la provenienza.

• L’insieme delle raccolte librarie di una biblioteca –• L’insieme delle raccolte librarie di una biblioteca –non il singolo pezzo anonimo, fosse anche il cimelio più “raro” e “di pregio” – riflettono e testimoniano il volto culturale dell’ambiente di riferimento di ess a.

• Il libro va pertanto esaminato in tutti gli aspetti di manufatto testimone di “scientia” (cultura) e di “ars” (tecnologia), portatore di “segni” importanti per la lettura e la comprensione del contesto di produzione e di uso

Page 114: Storia del libro, Storie di libri

La descrizione bibliografica

• E’ l’operazione attraverso la quale si rilevano i dati che consentono di conoscere il libro in rapporto a due elementi fondamentali:

• Il testo , cioè l’ opera• Il testo , cioè l’ opera

• L’edizione , cioè l’insieme delle copie stampate in una determinata circostanza

• %

Page 115: Storia del libro, Storie di libri

Ricognizione bibliologica• E’ l’operazione attraverso la quale si rilevano

i dati che consentono di conoscere il libro in rapporto a un terzo elemento fondamentale

• L’esemplare , cioè una particolare copia • L’esemplare , cioè una particolare copia dell’insieme prodotto in quella determinata edizione che assume significato in rapporto all’uso da parte del lettore e ai ‘segni’ che la connotano.

Page 116: Storia del libro, Storie di libri

Paratesto, Peritesto, Epitesto

L’atto di nascita del paratesto, come categoria concettuale e riflessione storiografica intorno a essa, è un libro di Gérard Genette, Seuils, cioè ‘soglie’. Il titolo fa riferimento al nome della casa editrice parigina che lo pubblicò nel 1987. E’ una scelta programmatica per sottolineare l’incidenza che le caratteristiche editoriali hanno sul testo dei libri a stampa. Il paratesto è un insieme di elementi dei libri a stampa. Il paratesto è un insieme di elementi funzionali alla ricezione del testo da parte del lettore; i suoi elementi, di natura verbale o non verbale, contornano il testo, ma non ne fanno propriamente parte. La funzione del paratesto è di introdurre il testo, di definirne i “contorni”: con le parole di Genette di «renderlo presente, per assicurare la sua presenza nel mondo, la sua ‘ricezione’ e il suo consumo».

Page 117: Storia del libro, Storie di libri

Paratesto, Peritesto, Epitesto

Costituito da ‘soglie’ di accesso al testo, il paratesto ne agevola e ne condiziona la fruizione, la orienta secondo le strategie editoriali adottate. In esso sono compresi gli aspetti materiali del libro, cioè il “peritesto”, perché contigui al testo vero e proprio: il formato, la copertina, il frontespizio, il modo di presentare il nome dell’autore, il titolo principale, i titoli correnti, gli intertitoli delle parti interne, le citazioni poste in epigrafe all’inizio di un testo, le prefazioni, le postfazioni, gli apparati di note, le immagini. Genette elabora, inoltre, una concezione ‘larga’ del paratesto, di Genette elabora, inoltre, una concezione ‘larga’ del paratesto, di cui fanno parte elementi non presenti nel libro e che si collocano fuori di esso: il cosiddetto “epitesto”, che può essere di tipo pubblico quando attiene all’ambito mediatico e alla promozione commerciale del libro (interviste, recensioni, dibattiti), o di tipo privato quando è costituito da carteggi e contatti interpersonali tra l’autore e l’editore (es.: Italo Calvino, I libri degli altri : lettere 1947-1981, Torino, Einaudi, 1991).Peritesto ed epitesto agiscono nel complesso sul rapporto tra il lettore, il testo e il suo contenitore materiale, ossia il libro.

Page 118: Storia del libro, Storie di libri

Standard o livelli di descrizione• Livello elementare (minimum entry ) = autore e titolo, si riferisce

solo all’opera di cui nel fondo che si esamina poss ono esistere una o più edizioni, una o più copie. Modello non pi ù praticato

• Livello immediatamente superiore (short-entry ) = autore, titolo, luogo di pubblicazione o stampa, editore, anno, for mato: anche questo modello privilegia l’informazione sull’opera trascurando le altre caratteristiche materiali dell’oggetto

• Livello breve di descrizione (short standard description ) che registra la trascrizione semplificata dei dati del frontespizio, registra la trascrizione semplificata dei dati del frontespizio, con indicazione delle omissioni tra parentesi tonde (…), luogo, editore, anno, formato, segnatura dei fascicoli, nu merazione delle carte o pagine, illustrazione. E’ il modello raccomandato per i cataloghi di biblioteca

• Livello più dettagliato (full standard description ) con la trascrizione quasi-facsimilare del frontespizio, in formazione sui caratteri tipografici, sulla marca editoriale, sull e illustrazioni, con un consistente corredo di note che informano su gli attori dell’edizione e sulla storia dell’esemplare

Page 119: Storia del libro, Storie di libri
Page 120: Storia del libro, Storie di libri

Formato• 2. elemento della descrizione, dopo gli elementi

editoriali desunti dal frontespizio e dal colophon• L’unità di base in un libro antico è, il fascicolo

ottenuto piegando più volte uno o più fogli. Ogni fascicolo è composto di carte, il recto e il verso delle quali costituiscono le paginequali costituiscono le pagine

• Il formato di un libro dipende pertanto• Dall’altezza del foglio di carta originario• Dal numero delle piegature effettuate• Dal numero delle carte di cui risultano composti i

singoli fascicoli

Page 121: Storia del libro, Storie di libri

Formati del libroFormati del libroA seconda del tipo di

testo il libro potevaassumere formatidiversi, consolidatinella tradizione delgenere. Il lettore eraabituato ad associarele tipologie librarie aparticolari generi ditesti e ciò ne facilitavail riconoscimento e neil riconoscimento e neattivava le relativepratiche di lettura.

Secondo lanomenclatura diArmando Petrucci, i“libri da banco ”equivalgono aiformati in folio , i “librida bisaccia ” agli inquarto , i “libretti damano ” agli in ottavo einferiori.

Page 122: Storia del libro, Storie di libri

Formati bibliografici del libro secondo la Formati bibliografici del libro secondo la piegatura del foglio di stampapiegatura del foglio di stampa

Il formato del libro a stampa è determinatodalla dimensione originaria del foglio di cartaripiegato, dopo essere stato impresso nelledue facciate.

Non sono dunque le misure esterne in mm. o inNon sono dunque le misure esterne in mm. o incm a determinare il formato del libro astampa – al contrario di quanto avviene per imanoscritti in pergamena o i libri moderni -,quanto piuttosto il sistema di imposizioneadottato nella forma tipografica, che fornisceil numero di pagine impresse per ognisingolo foglio, e il numero di piegature subitedal foglio di partenza dopo l’impressione.

Page 123: Storia del libro, Storie di libri

Formati bibliografici del libro secondo la Formati bibliografici del libro secondo la piegatura del foglio di stampapiegatura del foglio di stampa

• L’indicatore numerico che si adottaconvenzionalmente per qualificare i formati rimandaalle pagine che compongono la forma tipografica edè inversamente proporzionale alle dimensione delvolume: più è bassa la cifra, maggiori sono ledimensioni del libro, in ragione del fatto che il foglioha subito meno piegature dopo la stampa .ha subito meno piegature dopo la stampa .

• I volumi di massimo formato ( in plano ) sono quellistampati o a foglio intero (il folio atlantico ) o con unasola piegatura lungo il lato minore, il classico in folio(2°)

• A seguire, gli altri formati in quarto (4°), in ottavo(8°), in dodicesimo (12°), in sedicesimo (16°), intrentaduesimo (32°), ecc., dove ad un numeroprogressivo di piegature (2, 3, 4 …) corrisponde unnumero crescente di pagine nella forma (4, 8, 16 …).

Page 124: Storia del libro, Storie di libri

Formati bibliografici del libro secondo la Formati bibliografici del libro secondo la piegatura del foglio di stampapiegatura del foglio di stampa

Il metodo più affidabile per individuare il formato dei libr i èl’esame

•dell’orientamento, fisso e dunque rivelatore di ognipiegatura del foglio, dei filoni e delle vergelle, lineerispettivamente verticali e orizzontali che si vedono intrasparenza nel foglio, risultato dell’impronta dei fili ditrasparenza nel foglio, risultato dell’impronta dei fili dirame di cui è costituito il telaio utilizzato per produrre lacarta

•della posizione della filigrana che ha anch’essa unaposizione fissa – tre/quarti del foglio – e assume posizioniprecise a seconda delle diverse e progressive piegature.

Page 125: Storia del libro, Storie di libri

Formato Formato in folioin folio (2(2°°), 1 piegatura, 2 carte, 4 pagine, 2 nel ), 1 piegatura, 2 carte, 4 pagine, 2 nel prototipo e 2 nell’antitipoprototipo e 2 nell’antitipo

Page 126: Storia del libro, Storie di libri

Formato Formato in quartoin quarto (4(4°°), 2 piegature, 4 carte, 8 pagine, 4 nel ), 2 piegature, 4 carte, 8 pagine, 4 nel prototipo e 4 nell’antitipoprototipo e 4 nell’antitipo

Page 127: Storia del libro, Storie di libri

Segnatura dei fascicoli e formula della collazione

• Il 3. elemento della descrizione è la formula della collazione che consiste nel riepilogo dettagliato delle segnature

• Essa mostra come il libro fu concepito e prodotto e fornisce un sistema di riferimento sicuro per ciascuna sua part e

• Riguarda l’ordine e la consistenza dei fascicoli• La collazione consiste nel registrare il numero dei fascicoli di

cui il libro è costituito e il numero delle carte c he formano il cui il libro è costituito e il numero delle carte c he formano il fascicolo (dispositivo alfa-numerico)

• I tipografi usarono 23 lettere dell’alfabeto latino (uno solo tra I e J, e tra U V W) più alcuni segni convenzionali (* ? & +)

• La formula A-Z4 significa che il libro è composto d i 23 fascicoli, segnati in modo ordinato dalla lettera A alla lette ra Z, costituiti ognuno di 4 carte (8 pagine) per un totale di 92 c arte (23X4) e 184 pagine

Page 128: Storia del libro, Storie di libri

Alcuni esempi • Descrizione bibliografica quasi-facsimilare• Ricognizione bibliologica degli esemplari

Page 129: Storia del libro, Storie di libri
Page 130: Storia del libro, Storie di libri
Page 131: Storia del libro, Storie di libri

Petrarca censurato• Nel 1536 avvenne il primo intervento di “pulizia” d i un’opera

letteraria ed è caso clamoroso perché riguarda il C anzoniere di Petrarca di cui il Minore Osservante Girolamo Malip iero pubblicò un rimaneggiamento con il titolo di Petrarca spirituale . Condannati da tutti gli Indici dei libri proibiti d el ‘500 furono invece i Sonetti cosiddetti antiavignonesi, cioè anticuriali, ( Son . 106-108), che, fino al 1722, o non furono più pubbl icati dai tipografi che lasciarono le pagine in bianco, come nel nostro tipografi che lasciarono le pagine in bianco, come nel nostro caso, oppure furono sistematicamente censurati dai proprietari con tratti di inchiostro o con l’apposizione di eti chette incollate sopra il testo per impedirne la lettura.

• Per approfondire il tema si consiglia la lettura di• - I libri proibiti tra stampa e censura nelle pagine del sito Storia della

stampa > Approfondimenti

Page 132: Storia del libro, Storie di libri
Page 133: Storia del libro, Storie di libri
Page 134: Storia del libro, Storie di libri
Page 135: Storia del libro, Storie di libri

Altre immagini …

Page 136: Storia del libro, Storie di libri

Incunabolo con iniziali miniate ad imitazione dei manoscritti

Nel margine superiore, al centro, superiore, al centro, titolo corrente ‘Prologus’

Page 137: Storia del libro, Storie di libri

Nomenclatura delle parti del libroNomenclatura delle parti del libro

Page 138: Storia del libro, Storie di libri

Nomenclatura Nomenclatura delle parti del delle parti del librolibro

Page 139: Storia del libro, Storie di libri

La LegaturaLa Legatura

Page 140: Storia del libro, Storie di libri

Piatto anteriore diun libro copertocon assi di legnoe dorso rinforzatoin pelle, visibiliquattro doppinervi e due tenoninervi e due tenoni

Page 141: Storia del libro, Storie di libri

Taglio davanti dellostesso libro in cuisono visibili idispositivi dichiusura costituitida strisce (bindelleo lacci) di cuoioo lacci) di cuoiocon fermagli dimetallo (puntale etenone)

Page 142: Storia del libro, Storie di libri

LegaturaLegatura con p iatti coperti in seta e iatti coperti in seta e lo stemma del vescovo proprietariolo stemma del vescovo proprietario

Page 143: Storia del libro, Storie di libri

Immagini di frontespizi, colophon e Immagini di frontespizi, colophon e marche editorialimarche editoriali

Frontespizio di Frontespizio di una edizione una edizione in in foliofolio con ritratto con ritratto foliofolio con ritratto con ritratto dell’autoredell’autore

Page 144: Storia del libro, Storie di libri

Frontespizio di un’edizione in quarto con marca editoriale dei Manuzio: “àncora e “àncora e delfino” con il motto “Festina lente”

Page 145: Storia del libro, Storie di libri

Colophon e Colophon e Registro delle Registro delle segnature dei segnature dei fascicoli fascicoli dell’edizione dell’edizione fiorentina di fiorentina di fiorentina di fiorentina di Bernardo Giunta Bernardo Giunta (28 febbraio 1546) (28 febbraio 1546) dell’opera di Luigi dell’opera di Luigi AlamannoAlamanno

Page 146: Storia del libro, Storie di libri

Colophon

di un’edizione veneziana datata“pridie calendas Aprilis Aprilis MCCCCLXXXVIII”

(31 marzo 1488)

Page 147: Storia del libro, Storie di libri

Frontespizio con marca tipografica e motto di Frontespizio con marca tipografica e motto di Pietro BoselliPietro Boselli

Page 148: Storia del libro, Storie di libri

Frontespizio in rosso enero dell’edizionedell’Orlando furioso,Venezia, Marchiò Sessa,1533.

Il nome dell’editore sidesume dalla marcadella “gatta col topo indella “gatta col topo inbocca” dell’azienda deiSessa

Page 149: Storia del libro, Storie di libri

La gatta con il topo in bocca: notissimo marchio La gatta con il topo in bocca: notissimo marchio editoriale dell’azienda dei Sessaeditoriale dell’azienda dei Sessa

Page 150: Storia del libro, Storie di libri

Marca tipografica dell’editore veneziano Marca tipografica dell’editore veneziano Giovanni GriffoGiovanni Griffo

Page 151: Storia del libro, Storie di libri

La Fenice che guarda verso il soleLa Fenice che guarda verso il sole

marca editoriale di Gabriele Giolito de’ Ferrarimarca editoriale di Gabriele Giolito de’ Ferrari

Page 152: Storia del libro, Storie di libri

Biblioteca AmbrosianaBiblioteca Ambrosiana-- Milano Milano --

Page 153: Storia del libro, Storie di libri

Biblioteca CasanatenseBiblioteca Casanatense-- Roma Roma --

Page 154: Storia del libro, Storie di libri

Biblioteca comunale “Romolo Biblioteca comunale “Romolo Spezioli” di Fermo Spezioli” di Fermo – – Vaso seicentescoVaso seicentesco

Page 155: Storia del libro, Storie di libri

Riferimenti bibliografici: ManoscrittiRiferimenti bibliografici: Manoscritti

• Giorgio Raimondo Cardona, Storia di una tenacefragilità , in Charta. Dal papiro al computer , a cura diG. R. Cardona, Milano, Mondadori, 1988

• Pierre-Marc De Biasi, La carta avventura quotidiana,Milano, Universale Electa/Gallimard, 1999

• Guglielmo Cavallo, Dallo scriptorium senza• Guglielmo Cavallo, Dallo scriptorium senzabiblioteca alla biblioteca senza scriptorium, inDall'eremo al cenobio: la civiltà monastica in Italiadalle origini all'età di Dante , Milano, Libri Scheiwiller,1987, stampa 1989

• Libri e lettori nel medioevo: guida storica e critica , acura di Guglielmo Cavallo, Roma-Bar, Laterza, 1977

• Libri, editori e pubblico nel mondo antico. Guidastorica e critica , a cura di G. Cavallo, Roma-Bari,Laterza, 1975

Page 156: Storia del libro, Storie di libri

Riferimenti bibliografici: ManoscrittiRiferimenti bibliografici: Manoscritti

• Bruno Blasselle, Il libro dal papiro a Gutenberg, Milano,Universale Electa/Gallimard, 1997

• Breve storia della scrittura e del libro [di] Fabio M.Bertolo, Paolo Cherubini, Giorgio Inglese, Luisa Miglio,Roma, Carocci, 2004

• Armando Petrucci, Alle origini del libro moderno: librida banco, libri da bisaccia, libretti da mano , in Libri,da banco, libri da bisaccia, libretti da mano , in Libri,scrittura e pubblico nel Rinascimento. Guida storica ecritica , a cura di A. Petrucci, Roma-Bari, Laterza, 1979,pp. 137-156

• I luoghi della memoria scritta: manoscritti, incunaboli,libri a stampa di biblioteche statali italiane , direzionescientifica: Guglielmo Cavallo, Roma, Istituto poligrafi coe Zecca dello Stato, 1994

Page 157: Storia del libro, Storie di libri

Riferimenti bibliografici: ManoscrittiRiferimenti bibliografici: Manoscritti

• Guglielmo Cavallo, Tra ‘volumen’ e ‘codex’. La letturanel mondo romano , in Storia della lettura nel mondooccidentale , a cura di G. Cavallo e Roger Chartier,Roma-Bari, Laterza, 1995, pp. 37-69

• Exultet: rotoli liturgici del medioevo meridionale.Catalogo della mostra: Recitare la devozione,Montecassino, 1994, dir. scient. Guglielmo Cavallo,Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 1994Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 1994

• La production du livre universitaire au Moyen Age :«exemplar» et «pecia». Actes du symposium tenu auCollegio San Bonaventura de Grottaferrata en mai1983 . Textes réunis par L.J. Bataillon, B.G. Guyot,R.H. Rouse, Paris, Éditions du Centre national de larecherche scientifique, 1988

• Armando Petrucci, Prima lezione di Paleografia ,Roma-Bari, Laterza, 2002

Page 158: Storia del libro, Storie di libri

Riferimenti bibliografici: ManoscrittiRiferimenti bibliografici: Manoscritti

• Armando Petrucci, La scrittura. Ideologia erappresentazione , Torino, Einaudi, 1986

• Fabio Troncarelli, La comunicazione scritta , Napoli, ESI, 1995

• Antonello Mattone-Tiziana Olivari , Dal manoscritto alla stampa: il libro universitario italiano nel XV secolo, in “ Diritto @ Storia”, 4 (2005), consultabile anche in linea secolo, in “ Diritto @ Storia”, 4 (2005), consultabile anche in linea http://www.dirittoestoria.it/4/Contributi/Mattone-Olivari-Libro-universitario-XV-secolo.htm

• Marilena Maniàci, Archeologia del manoscritto.Metodi, problemi, bibliografia recente , Roma, 2002

• D. Muzerelle, Vocabulaire codicologique , Paris 1985,ora in traduzione italiana a cura di M. Maniaci nel sitohttp://vocabulaire.irht.cnrs.fr/vocab.htm

Page 159: Storia del libro, Storie di libri

Riferimenti bibliograficiRiferimenti bibliograficiLibri a stampa e nuovi mediaLibri a stampa e nuovi media

• Lorenzo Baldacchini, Il libro antico , Roma, Carocci,2002

• Valentino Romani Bibliologia : avviamento allo studiodel libro tipografico , Milano, Sylvestre Bonnard, 2000

• Frédéric Barbier, Storia del libro: dall’antichità al XXsecolo , Bari, Dedalo, 2004 (ed. orig .: Histoire du livre,secolo , Bari, Dedalo, 2004 (ed. orig .: Histoire du livre,Paris, 2000

• Jean-François Gilmont, Dal manoscritto all'ipertesto:introduzione alla storia del libro e della lettura , Firenze,Le Monnier, 2006

• Il libro: arte, tecnologia, conservazione. Catalogo dellamostra, Napoli, ottobre 1982-febbraio 1983 , a cura diCarlo Federici e Adele Quercia Tamburini, Roma,MBCA, 1982

Page 160: Storia del libro, Storie di libri

Riferimenti bibliograficiRiferimenti bibliograficiLibri a stampa e nuovi mediaLibri a stampa e nuovi media

• Ludovica Braida, Stampa e cultura in Europa , Roma-Bari, Laterza, 2000

• Elizabeth Eisenstein, La rivoluzione inavvertita. La stampa come fattore di mutamento, Bologna, Il mulino, 1986 (ed. orig. 1979)mulino, 1986 (ed. orig. 1979)

• Elizabeth Eisenstein, Le rivoluzioni del libro,Bologna, il Mulino,1995

• Walter J. Ong, Oralità e scrittura: le tecnologie della parola , Bologna, Il mulino, 1986 (ed. orig. 1982)

Page 161: Storia del libro, Storie di libri

Riferimenti bibliograficiRiferimenti bibliograficiLibri a stampa e nuovi mediaLibri a stampa e nuovi media

• Donald McKenzie, Stampatori della mente e altrisaggi , con un saggio introduttivo di Michael Suarez,Milano, Sylvestre Bonnard, 2003

• Libri, editori e pubblico nell’Europa moderna. Guidastorica e critica , a cura di Armando Petrucci, Roma-storica e critica , a cura di Armando Petrucci, Roma-Bari, Laterza, 1989

• Angela Nuovo, Il commercio librario nell'Italia delRinascimento , nuova edizione riveduta e ampliata,Milano, F. Angeli, 2003

• Ugo Rozzo, La letteratura italiana negli “Indici” delCinquecento , Udine, Forum, 2005

Page 162: Storia del libro, Storie di libri

Riferimenti bibliografici Riferimenti bibliografici Libri a stampa e nuovi mediaLibri a stampa e nuovi media

• Marshall McLuhan, La galassia Gutenberg: nascita dell'uomo tipografico , Roma, A. Armando, 1976 (ed. orig. 1962)

• W. Mitchell, La città dei bits. Spazi, luoghi e autostrade informatiche , Milano, Electa 1998autostrade informatiche , Milano, Electa 1998

• Fabio Ciotti, Gino Roncaglia, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media , Roma-Bari, Laterza, 2002

• Fabio Metitieri-Riccardo Ridi, Biblioteche in rete: istruzioni per l’uso , Roma-Bari, Laterza, 2005 (in rete: http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/