STIMA DEL RISCHIO ECOTOSSICOLOGICO DA PRODOTTI FITOSANITARI PER ECOSISTEMI TERRESTRI Mattia Meli...
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STIMA DEL RISCHIO ECOTOSSICOLOGICO STIMA DEL RISCHIO ECOTOSSICOLOGICO DA PRODOTTI FITOSANITARI PER DA PRODOTTI FITOSANITARI PER
ECOSISTEMI TERRESTRIECOSISTEMI TERRESTRI
Mattia MeliMattia Meli
Università degli Studi di Milano – Università degli Studi di Milano – BicoccaBicocca
MUSEO DI MAGGIO 2009MUSEO DI MAGGIO 2009
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
ECOTOSSICOLOGIA: La necessità ECOTOSSICOLOGIA: La necessità storica di una nuova disciplinastorica di una nuova disciplina
Anni ’40-50:Dal “paradigma della diluizione”
(il problema dell’inquinamento non esiste in quanto una sostanza emessa nell’ambiente si
diluisce rapidamente)al “paradigma della ritorsione”
(boomerang paradigm: ogni azione dell’uomo può avere delle conseguenze indesiderabili)
ECOTOSSICOLOGIA: ECOTOSSICOLOGIA: definizionedefinizione
L’ecotossicologia riguarda gli effetti tossici degli agenti chimici e fisici sugli organismi viventi, in
particolare su popolazioni e comunità all’interno di definiti ecosistemi; essa comprende anche lo
studio delle modalità di diffusione di questi agenti e le loro interazioni con l’ambiente
Butler, 1978 Definizione proposta dallo SCOPE (Scientific Committee on Problems of the Environment)
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
I PROBLEMI LEGATI ALL’USO DI I PROBLEMI LEGATI ALL’USO DI PRODOTTI FITOSANITARIPRODOTTI FITOSANITARI
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
PROCEDURA DI STIMA DEL PROCEDURA DI STIMA DEL RISCHIO ECOTOSSICOLOGICORISCHIO ECOTOSSICOLOGICO
• capacità di prevedere le conseguenze sulle comunità biologiche naturali molto scarsa: non tengono conto dei meccanismi omeostatici e delle interazioni tra componenti biotiche e abiotiche che regolano gli ecosistemi naturali • gli organismi non target non vengono esposti solamente ad una sostanza nociva, ma generalmente a una miscela di tossici e a stress diversi oltre quello da pesticidi
Queste procedure rappresentano lo strumento fondamentale per rispondere alle esigenze delle
normative per il controllo delle sostanze chimiche, ma hanno dei limiti:
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
MASSIMO LIVELLO DI REALISMO ECOLOGICO SOLO CON STUDI DI CAMPO
FINALITA’ DEL PROGETTOFINALITA’ DEL PROGETTO
i principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari hanno un effetto tossico non solo sugli organismi bersaglio
del trattamento
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
monitoraggio della comunità edafica
ORGANISMI SELEZIONATIORGANISMI SELEZIONATI
Sono attivi pre-decompositori del detrito organicoPartecipano alla strutturazione del suoloSono indicatori della qualità del suolo: indice QBS-ar
MICROARTROPODIMICROARTROPODI
In particolare
ACARIACARI COLLEMBOLICOLLEMBOLI
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
ATTIVITA’ PREVISTEATTIVITA’ PREVISTE
Identificazione del vigneto sperimentaleRaccolta delle informazioni su: trattamenti effettuati, parametri meteoclimatici e caratteristiche del suolo CampionamentiConta e classificazione degli organismi campionati
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
PRINCIPI ATTIVIPRINCIPI ATTIVI
Tra i principi attivi applicati sul vigneto in esame, quelli più tossici per gli organismi oggetto del presente studio sono i due insetticidi:
thiamethoxam (neonicotinoide) chlorpyrifos (organofosforico)
Pertanto i campionamenti sono stati pianificati in base alle date di applicazione di questi composti
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PRE-APPLICAZIONE (23-24 giugno
2008)
POST-THIAMETHOXAM
(15-17 luglio 2008)
APPLICAZIONE CHLORPYRIFOS POST-
CHLORPYRIFOS (28-30 luglio
2008)
POST-APPLICAZIONE II (15-16 settembre
2008)
POST-APPLICAZIONE III (previsto a inizio dicembre 2008)
INIZIO PRIMAVERA DELL’ANNO
SUCCESSIVO (previsto a marzo 2009)
UN ANNO DOPO L’INIZIO DEL PROGETTO (previsto a
maggio/giugno 2009)
RECOVERY?
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APPLICAZIONE THIAMETHOXAM
Pinot Grigio Prosecco
Meolo river
DN
V
10 m
4 m
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Per ragioni di tempo sono stati presi in considerazione soltanto i campioni di artropodi relativi a: situazione di pre-applicazione di insetticidi
(23/24 giugno)
situazione di post-applicazione post-thiamethoxam 15 luglio post-chlorpyrifos 29 luglio
fase transitoria tra una situazione di stress determinato dall’applicazione di pesticidi durante l’estate e la eventuale fase di recovery (16 settembre)
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FASI DEL LAVOROFASI DEL LAVORO
1. Valutazione teorica del rischio ecotossicologico
2. Lavoro di campo e di laboratorio per la caratterizzazione della comunità ipogea: campionamento, estrazione e conservazione dei campioni, conta e classificazione degli organismi
3. Elaborazione dei dati e confronto tra stima teorica del rischio e risultati dello studio di campo
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1.1. STIMA DEL RISCHIO TEORICOSTIMA DEL RISCHIO TEORICO
Principio attivo
Rata applicazione
(g/ha)
Crop interception
(%)
Crop interception
(g/ha)
Ricaduta al suolo (g/ha)
Concentrazione diluita in
(g/m3)
Esposizione al tempo 0 (C0) (μg/kg
suolo)thiamethoxa
m50 85 42,5 7,5 0,0075 5
chlorpyrifos 450 85 382,5 67,5 0,0675 45
Principio attivo
Rata applicazione (g/ha)
Crop intercepti
on (%)
Crop interception (g/ha)
Ricaduta al suolo (g/ha)
Concentr. diluita in (g/m3)
Esposizione al tempo 0 nel campo
(μg/kg suolo)
Esposizione al tempo 0 (C0) a 4 m
(μg/kg suolo)
thiamethoxam
50 70 35 15 0,015 10 0,25
chlorpyrifos 450 70 315 135 0,135 90 2,25
Principio attivo
Rata applicazione (g/ha)
Crop intercepti
on (%)
Crop interception (g/ha)
Ricaduta al suolo (g/ha)
Concentr. diluita in (g/m3)
Esposizione al tempo 0 nel campo
(μg/kg suolo)
Esposizione al tempo 0 (C0) a 10m
(μg/kg suolo)
thiamethoxam
50 70 35 15 0,015 10 0,05
chlorpyrifos 450 70 315 135 0,135 90 0,45
SITO V
SITO D
SITO N
Caratterizzazione dell’esposizione:
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1.1. STIMA DEL RISCHIO TEORICOSTIMA DEL RISCHIO TEORICO
Principio attivo
Organismo Taxon Endpoint ValoreR.A.
saggio (kg/ha)
Tempo (d)LC50
corrispondente
chlorpyrifos
Folsomiacandida
Collembola (isotomidae)
LC50 (mg/kg)
0,28 28
Folsomiacandida
Collembola (isotomidae)
LC50 (mg/kg)
0,24 35
Typhlodromus
pyri
Acari (mesostigmata
)LR50 (g/ha) 1986
1,32 mg/kg suolo
thiamethoxam
Typhlodromus
pyri(protoninfa)
Acari (mesostigmata
)% effetto 100 0,2
Caratterizzazione degli effetti:
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1.1. STIMA DEL RISCHIO TEORICOSTIMA DEL RISCHIO TEORICO
Sito
LC50 F. candida(mg/kg suolo)
PEC chlorpyrifos
(mg/kg suolo)
TER
V 0,26 4,5 E-02 6
D 0,26 2,25 E-03 116
N 0,26 4,5 E-04 578
SitoLC50 T. pyri
(mg/kg suolo)
PEC chlorpyrifos
(mg/kg suolo)
TER
V 1,32 4,5 E-02 29
D 1,32 2,25 E-03 587
N 1,32 4,5 E-04 2933
Folsomia candida
Typhlodromus pyri
Calcolo del TER per il chlorpyrifos:
50LCToxicityTER
Exposure PEC
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SCHEMA DI SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE CLASSIFICAZIONE
DEGLI ARTROPODIDEGLI ARTROPODI
Subphylum
ClasseInfraclas
seOrdine Sottordine Famiglia
CrustaceaMalacostrac
aIsopoda
Chelicerata
ArachnidaPseudoscorpioni
daChelicerat
aArachnida Araneae
Chelicerata
Arachnida Acari Astigmata
Chelicerata
Arachnida Acari Prostigmata
Chelicerata
Arachnida Acari Cryptostigmata
Chelicerata
Arachnida Acari Mesostigmata
Hexapoda Insecta HemipteraHexapoda Insecta OrthopteraHexapoda Insecta PsocopteraHexapoda Insecta ColeopteraHexapoda Insecta HymenopteraHexapoda Insecta Hymenoptera FormicidaeHexapoda Insecta DipteraHexapoda Entognatha ProturaHexapoda Entognatha DipluraHexapoda Entognatha Collembola Poduromorpha Poduridae
Hexapoda Entognatha Collembola PoduromorphaHypogastrurida
eHexapoda Entognatha Collembola Poduromorpha OnychiuridaeHexapoda Entognatha Collembola Poduromorpha Tullbergiidae
Hexapoda Entognatha CollembolaEntomobryomorph
aIsotomidae
Hexapoda Entognatha CollembolaEntomobryomorph
aTomoceridae
Hexapoda Entognatha CollembolaEntomobryomorph
aOncopoduridae
Hexapoda Entognatha CollembolaEntomobryomorph
aEntomobryidae
Hexapoda Entognatha Collembola Symphypleona ArrhopalitidaeHexapoda Entognatha Collembola Symphypleona BourletiellidaeHexapoda Entognatha Collembola Symphypleona DicyrtomidaeHexapoda Entognatha Collembola Symphypleona KatiannidaeHexapoda Entognatha Collembola Symphypleona SminthuridaeHexapoda Entognatha Collembola Symphypleona SminthurididaeHexapoda Entognatha Collembola Neelipleona Neelidae
Myriapoda DiplopodaMyriapoda ChilopodaMyriapoda PauropodaMyriapoda Symphyla
2.2. CARATTERIZZAZIONE CARATTERIZZAZIONE DELLA COMUNITA’DELLA COMUNITA’
2.2. CARATTERIZZAZIONE DELLA CARATTERIZZAZIONE DELLA COMUNITA’COMUNITA’
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2.2. CARATTERIZZAZIONE DELLA CARATTERIZZAZIONE DELLA COMUNITA’COMUNITA’
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2.2. CARATTERIZZAZIONE DELLA CARATTERIZZAZIONE DELLA COMUNITA’COMUNITA’
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2.2. CARATTERIZZAZIONE DELLA CARATTERIZZAZIONE DELLA COMUNITA’COMUNITA’
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3.3. ELABORAZIONE DEI DATIELABORAZIONE DEI DATI
Indice acari/collemboli
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
Osservazione F1 Osservazione F2
T 12,197 C_t 4,074
U 3,907 C_c 3,820
Prostigmata 2,355 Tullbergiidae 2,182
MA 0,398 U 1,764
Sminthuridae 0,261Hypogastrurida
e0,819
Mesostigmata 0,071 Onychiuridae 0,629
Astigmata -0,245 Prostigmata 0,521
FA -0,343 T 0,398
Isotomidae -0,556 Mesostigmata 0,370
Cryptostigmata
-0,848Cryptostigmat
a0,107
Katiannidae -1,058 Neelidae -0,008
Onychiuridae -1,150 NA -0,248
NA -1,256 Isotomidae -0,948
Tullbergiidae -1,376 Entomobryidae -0,949
Entomobryidae -1,497 Astigmata -1,176
Sminthurididae -1,520 FA -1,261
C_t -1,592 Sminthurididae -1,510
C_c -1,868 MA -2,453
Hypogastruridae
-2,826 Katiannidae -3,060
Neelidae -3,053 Sminthuridae -3,071
PCA: campioni singoli, valori di temperatura, umidità e concentrazioni di insetticidi,
normalizzati al valore massimo
Analisi multivariata
3.3. ELABORAZIONE DEI DATIELABORAZIONE DEI DATI
Osservazione F1 Osservazione F2
V1giu 7,690 V1set 4,061
N2giu 3,531 V2set 3,653
D2set 1,839 N2set 2,173
N2set 1,480 V1lug2 2,052
D1set 0,973 V2lug2 1,870
N2lug1 0,940 V1lug1 1,430
V1set 0,524 D1set 1,313
D2lug1 0,514 V1giu 0,980
N2lug2 0,421 V2lug1 0,784
V2set 0,247 N1set 0,760
N1lug1 0,170 D2set 0,151
D1giu -0,237 V2giu -0,107
V2lug1 -0,438 D1lug2 -0,497
N1set -0,492 N1lug2 -0,890
D2lug2 -0,668 D1lug1 -0,950
V1lug1 -0,992 N1lug1 -1,211
N1giu -1,214 D2lug2 -1,284
V2giu -1,244 D1giu -1,362
D2giu -1,755 N1giu -1,371
V1lug2 -1,758 D2lug1 -1,495
N1lug2 -2,226 D2giu -1,858
D1lug2 -2,260 N2lug2 -2,130
V2lug2 -2,362 N2lug1 -2,411
D1lug1 -2,682 N2giu -3,662
PCA sulla matrice trasposta: le variabili sono costituite da date e siti di campionamento
Analisi multivariata
3.3. ELABORAZIONE DEI DATIELABORAZIONE DEI DATI
Confronto tra stima del rischio teorico e risultati dell’analisi in campo
3.3. ELABORAZIONE DEI DATIELABORAZIONE DEI DATI
Mattia Meli - Stima del rischio ecotossicologico da prodotti fitosanitari per ecosistemi terrestri
CONCLUSIONICONCLUSIONI
Le analisi effettuate costituiscono solo una parte del monitoraggio completo, e sarà pertanto possibile trarre delle conclusioni
solamente quando saranno disponibili tutti i dati; è tuttavia possibile avanzare delle
ipotesi preliminari e fare alcune considerazioni utili per la prosecuzione del
lavoro di indagine.
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CONCLUSIONICONCLUSIONI
1. All’interno del vigneto la presenza di insetticidi nel suolo prevale sui parametri fisici come fattore di disturbo per la comunità.
2. Nelle PCA i campioni maggiormente sottoposti a stress sia di tipo chimico che fisico, sono correlati alla presenza di organismi che vivono in profondità.
3. I risultati della stima teorica del rischio sono sostanzialmente in accordo con quelli, seppur parziali, dello studio di campo.
4. Si ipotizza che il recovery della comunità sia più veloce al di fuori del campo.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE