Statica - people.unica.itpeople.unica.it/attiliovargiu/files/2014/10/statica.pdf · La statica è...
Transcript of Statica - people.unica.itpeople.unica.it/attiliovargiu/files/2014/10/statica.pdf · La statica è...
Statica
Equilibrio dei corpi Corpo rigido
Momento di una forza Condizione di equilbrio
Leve
La statica è la parte della meccanica che
studia l’equilibrio di un corpo materiale,
ovvero le condizioni necessarie affinché un
corpo, inizialmente in quiete, resti in quiete
anche dopo l’intervento di forze esterne.
Consideriamo ad esempio un corpo
appoggiato su un piano orizzontale.
Statica
Forza d’attrito Risultante macroscopica delle azioni tra
molecole che si oppongono allo scorrimento.
Quando proviamo a far scivolare un oggetto su un altro queste
microscopiche protuberanze si oppongono al moto. Questo tipo di
attrito viene chiamato "attrito dinamico". Quando un corpo è in moto lungo una superficie rugosa, la forza di attrito
dinamico agisce in direzione opposta alla velocità del corpo.
Il modulo della forza di attrito dinamico dipende dalla natura delle due superfici
che scivolano l’una sull’altra, ed è proporzionale al modulo della forza normale al piano di scorrimento.
Fad = fd N
fd coeff. attrito dinamico
Forza d’attrito
Esiste anche un attrito statico, forza parallela alle due superfici, che è
presente in assenza di moto relativo. Supponiamo di esercitare una forza orizzontale su un banco, ma questo
non si muove (la risultante delle forze è zero).
Deve quindi esistere una forza, detta di attrito statico, che agisce sul banco
che gli impedisce di muoversi. Anche l’attrito statico è proporzionale
al modulo della forza normale al piano di scorrimento.
Fas = fs N
fs coeff. attrito statico
Forza d’attrito
L’attrito fa venir meno la conservazione dell’energia
meccanica, che invece degrada in forme diverse di energia (calore).
Se si tiene conto di tutte le forme di energia, questa si conserva!!!
Si noti che è spesso più facile mantenere un oggetto pesante in
movimento, rispetto a muoverlo dalla sua posizione iniziale:
Fas ≥ Fad
Questo si traduce nella relazione:
fs ≥ fd
Lezione I 6
Esempi
Il momento di una forza rispetto ad un punto O ne misura la capacità di mettere in rotazione il punto o oggetto a cui è applicata rispetto ad O.
Momento di una forza
Il momento di una forza rispetto ad un punto è
definito come il prodotto vettoriale tra il vettore posizione e la forza:
M = r x F
Momento di una forza
Il modulo di M è r F sen θ = F b.
La grandezza r sen θ, distanza dell'asse di rotazione dalla retta su cui giace F, è detta braccio
della forza F.
Se F ed r sono perpendicolari, il braccio si identifica con r, ed il
momento è massimo.
M può essere nullo se F o b sono nulli, oppure se F ed r sono
paralleli.
Esempi Coppia di forze: 2 forze uguali in
modulo e direzione ma verso opposto, applicate in punti diversi di
un corpo rigido che può ruotare attorno ad un asse.
Un corpo rigido è per definizione indeformabile.
Esso è in equilibrio se le risultanti delle forze e dei
momenti sono identicamente nulle:
ΣiFi = 0 ΣiMi = 0
Le forze rendono conto dei moti di traslazione, i momenti dei moti di
rotazione.
Equilibrio di un corpo rigido
Centro di massa o baricentro
Rappresenta il punto in cui si può immaginare concentrata la
massa di un corpo esteso, quando se ne vogliono
determinare le condizioni di equilibrio o si vuole studiare il suo comportamento dinamico.
xCM = (m1/M)r1+(m2/M)r2
M = m1+m2
La bilancia
Una leva è una macchina semplice che trasforma il
movimento.
È composta da due bracci solidali fra loro (che
ruotano cioè dello stesso angolo e con la stessa
velocità angolare) incernierati per un'estremità ad un
fulcro, attorno al quale sono liberi di ruotare.
Le leve
Condizione di equilibrio di una leva
La condizione di equilibrio di una leva è che la somma
dei momenti delle forze ad essa applicate sia nulla:
F1b1=F2b2
Da cui b1/b2=F2/F1 ovvero il braccio e la forza su di
esso applicata sono inversamente proporzionali.
Perché sia garantito l’equilibrio, il braccio della forza
peso della palla di 5kg dev’essere 20 volte maggiore
di quello della forza peso della palla da 100kg.
Condizione di equilibrio di una leva
Il rapporto tra forza resistente e forza motore (o potenza), uguale al rapporto fra bp e br, viene chiamato G=guadagno
meccanico. È una proprietà geometrica della leva!
Le leve si distinguono in: • svantaggiose: se la forza applicata richiesta è maggiore della forza resistente, ovvero se il braccio-resistenza è più lungo del
braccio-potenza (bp / br < 1);
• indifferenti: se la forza applicata richiesta è uguale alla forza resistente, ovvero se il braccio-resistenza è uguale al braccio-
potenza (bp / br = 1);
• vantaggiose: se la forza applicata richiesta è minore della forza resistente, ovvero se il braccio-resistenza è più corto del
braccio-potenza (bp / br > 1).
Tipi di leve
Esercizio
Esercizio
Leve e conservazione energia meccanica
Leve e conservazione energia meccanica
In base alla posizione reciproca del fulcro e delle forze si ha un’ulteriore distinzione:
Tipi di leve
• I genere: il fulcro si trova tra le due forze (vantaggiose, svantaggiose o indifferenti)
• II genere: la forza resistente si trova fra il fulcro e la forza applicata (sempre vantaggiose)
• III genere: la forza applicata si trova fra il fulcro e la forza resistente (sempre svantaggiose)
Nel nostro corpo: i muscoli scheletrici (elemento attivo) inserendosi
sulle ossa (elemento passivo) per mezzo della contrazione muscolare
determinano il movimento.
Questo è possibile grazie anche alle articolazioni, le regioni di “snodo” tra le parti fisse.
Tutto l'apparato locomotore è basato su un
sistema di leve che possono essere di primo, secondo o terzo tipo.
Leve del corpo umano
Nelle leve del corpo umano:
• Il fulcro è dato dall'asse di rotazione (di solito l'articolazione, ma può anche essere
un punto di appoggio o di presa);
• la potenza è data dal punto in cui viene applicata la forza (di solito l'origine o
l'inserzione muscolare);
• la resistenza è data dal punto in cui viene generata la resistenza stessa (un peso, la
gravità, ecc.).
Leve del corpo umano
Esempi di sistemi di forze agenti sul corpo umano
Articolazione di appoggio della testa
L'intensità di Fm è tale da produrre un momento uguale
a quello prodotto da Fr.
Si noti che l'insieme delle due forze tenderebbe a causare un abbassamento del sistema: il
fulcro esercita anche una reazione vincolare che si
oppone alla traslazione. Per questo dopo un certo tempo l'articolazione è affaticata.
Per bilanciare il peso del capo ed evitare che la testa ciondoli in avanti, viene esercitata una
potenza da parte dei muscoli della nuca.
Equilibrio tronco-vertebrale
Leva del I genere: • FP = Forza peso (60 kg*g) che agisce sul baricentro del corpo, all’altezza del ventre e anteriore
alla spina dorsale • FM = Forza Motrice, forza
esercitata dai muscoli dorsali • R = Reazione vincolare sul
fulcro (la spina dorsale) all’altezza della settima
vertebra
Equilibrio traslazionale: R= FM+FP Equilibrio rotazionale: a*FM=b*FP FM= b/a * FP = 2 FP = 120 kg*g=1200 N R= 2 FP + FP = 3 FP = 180 kg*g=1800 N
Equilibrio tronco-vertebrale
Nel caso di obesità non solo cambia
il peso ma anche la sua distribuzione, se il baricentro si
sposta in avanti di soli 2 cm abbiamo (a parità di peso):
Equilibrio traslazionale: R= FM+FP Equilibrio rotazionale: a*FM=b*FP FM= b/a * FP = 5/2 FP = 150 kg*g=1500 N R= 5/2 FP + FP = 7/2 FP = 210 kg*g=2100 N
Innalzamento sulle dita del piede
FT = Forza Motrice, forza muscolare (polpaccio) applicata dal tendine sul calcagno. FO = Forza Resistente, forza esercitata dalle forze della gamba (tibia e fibula) sul piede. FP = reazione vincolare del suolo sulla pianta del piede, causata dalla forza peso del corpo che agisce sul fulcro (punto fermo).
Esempio di leva del II genere
10 cm
Innalzamento sulle dita del piede
Equilibri traslazionali • Verticale: FT cos(7o) + FP = FO cos(θ) • Orizzontale: FT sin(7o)= FO sin(θ) Equilibrio rotazionale rispetto al punto centrale:
5.6 * FT cos(7o) = 10 * FP
da cui si ricava
FT=10*FP/(5.6*0.992)=1.8*FP
Sostituendo nelle precedenti equazioni si ha:
1.8* FP *0.992+ FP= FO cos(θ)
1.8* FP *0.122= FO sin(θ)
tg(θ)=0.2196/2.7856 FP= 0.079
da cui
θ=4.5ο FO = 2.8 FP
10 cm
Abduzione del braccio
Esempio di leva del III genere
la potenza (esercitata dal bicipite) è molto vicina al fulcro (gomito), mentre la resistenza (data dal peso
del braccio, più un eventuale peso sostenuto
dalla mano) è più distante.