Statica dei Fluidi - Polinformatici | PoliMi | Appunti universitaripolinformatici.it/ARCHIVIO/Fisica...
Transcript of Statica dei Fluidi - Polinformatici | PoliMi | Appunti universitaripolinformatici.it/ARCHIVIO/Fisica...
Statica dei Fluidi Fisica Mattia Natali
1
Statica dei Fluidi Liquido perfetto:
È un fluido che è: Incomprimibile e indilatabile: non ha forma propria ma ha volume proprio.
Privo di attriti interni (viscosità nulla).
Sforzo: in generale lo sforzo che il fluido B esercita sul fluido A rispetto a una superficie dS è
φ= lim∆ S→0
dF
dS con φ= φN uN + φT uT .
Pressione:
La pressione è lo sforzo normale p = φN =
dF
dS·uN .
Unità di misura:
• Si misura in p[ ] = F[ ] L[ ]−2 , p si misura in N/m2 = Pa Pascal.
• bar è pari a 105Pa . • atm è pari a 1,013 · 105Pa .
• torr o mmHg =1760
atm=133,3Pa .
• Kgp / cm2 = 9,81·104 Pa .
Lo sforzo tangenziale nel liquido perfetto viene trascurato, a causa della viscosità nulla. Proprietà di isotropia delle pressioni:
Ipotesi: Fluido ideale in equilibrio statico. Prendiamo un contenitore a forma di tetraedro con 3 facce parallele ai piani formati dagli assi x, y, z.
uN è individuato dai suoi coseni direttori: cosα, cosβ, cosγ ; α,β,γ sono angoli formati da
uN con x, y, z rispettivamente.
dSx è ortogonale a x. dSy ,dSz ,dS sono ortogonali a y, z,uN rispettivamente. dV è il volume
dell’elemento infinitesimo di fluido considerato.
Se il fluido è in equilibrio statico allora ogni sua parte (infinitesima) è in equilibrio statico,
quindi Fi= 0∀∑ elemento di volume infinitesimo.
•
dFx
= pxdSxux
dFy
= pydSyuy
dFz
= pzdSzuz
dF= − pdSuN
+ forza di volume → dW
= ρgdV
⎧
⎨
⎪⎪⎪⎪
⎩
⎪⎪⎪⎪
• dW
è infinitesimo di ordine superiore a dFx,dFy,dFz
e dF essendo dV infinitesimo di
ordine superiore a dSx ,dSy ,dSz ,dS . Quindi al primo ordine dW
è trascurabile allora la
Statica dei Fluidi Fisica Mattia Natali
2
condizione di equilibrio statico si scrive semplicemente dFx
+ dFy
+ dFz
+ dF= 0
pxdSxux + pydSyuy + pzdSzuz − pdSuN = 0
dSuN = dS cosαux + cosβuy + cosγ uz( ) . Ricordando che
dSx = dS cosαdSy = dS cosβdSz = dS cosγ
⎧
⎨⎪
⎩⎪
per
costruzione dell’elemento infinitesimo di fluido considerato
pxux + pyuy + pzuz = pux + puy + puz ha soluzione se e solo se px = p, py = p, pz = p
quindi px = py = pz = p . Teorema di isotropia: la pressione in un fluido non dipende dalla superficie sulla quale viene
misurata.
• Quindi la pressione è uno scalare anche se formalmente discende da una grandezza vettoriale (lo sforzo).
Fluido omogeneo in un campo di forza per unità di massa F. Poiché vale l’ipotesi di equilibrio
statico di tutto il fluido allora ogni parte (infinitesima) del fluido è in equilibrio statico. Preso un
arbitrario punto P di posizione r all’interno del fluido, considerato l’elemento di volume cubico
nell’intorno di P, dovrà valere la legge di equazione (
Fi
i=1
n
∑ = 0 ) ∇p = ρF
.
Teorema principio di Pascal (Della Valle): la pressione di un fluido non soggetto a forze di volume è
la stessa in tutti i suoi punti. (Se F= 0∀r
⇒∇p = 0 quindi p è costante in tutti i punti r
del
fluido). Altro caso in cui la pressione in un fluido è la stessa in tutti i punti è per p molto bassa
(esempio gas). Legge di Pascal (Rosati): in un fluido in equilibrio la pressione è costante in tutti i punti che si
trovano alla stessa quota rispetto al suolo: Conseguenza diretta principio dei vasi comunicanti: se più recipienti contenenti lo stesso
liquido sono in comunicazione tra loro le superfici libere si trovano allo stesso livello qualunque siano le forme e le capacità dei recipienti. La dimostrazione verrà trattata più avanti.
Legge di Stevino:
F= g con F= forza di volume (forza per unità di massa e quindi comparabile con
un’accelerazione) allora FρdV = g
ρdV = Fp
del volumetto. dV di fluido di densità ρ
∇p = ρF
F= g= −guz . ∇
p = −ρguz dp = −ρgdz→ −ρgdz
p z1( )
p z2( )∫
p2 − p1 = −ρg z2 − z1( ) p1 − p2 = ρgh . La differenza di pressione tra due punti di un fluido in equilibrio è data dalla pressione
esercitata dalla colonna di fluido di altezza pari al dislivello tra i due punti.
p1 − p2 = ρ z( )F z( )dzz1
z2∫ .
Applicazioni:
Manometro è uno strumenti per la misura di pressione. Barometro è un manometro per la misura della pressione atmosferica.
Statica dei Fluidi Fisica Mattia Natali
3
Barometro di Torricelli: misura la pressione mediante la colonnina di mercurio.
Principio dei vasi comunicanti: Il livello di un liquido in un sistema di vasi comunicanti è il medesimo indipendentemente dalla
forma di tali vasi.
Dimostrazione: h1 = h2 , p1 = p2 per la condizione di equilibrio. Per Stevino p1 = ρgh1 + p0p2 = ρgh2 + p0
⎧⎨⎩
con p0 la pressione atmosferica p1 = p2 h1 = h2 . Il principio vale solo per un tipo di liquido, se ci sono due tipi di liquidi diversi può anche essere
h1 ≠ h2 perché i due liquidi hanno ρ1 ≠ ρ2 . Paradosso idrostatico:
Prendiamo 3 recipienti di uguale volume, uguale massa W , stessa area di base S ma diversa
forma (diversa altezza) W1 =W2 =W3
S1 = S2 = S3 = S⎧⎨⎩
p1 = p2 = p3 secondo Newton ma
h3 > h1 > h2 ρgh3 > ρgh1 > ρgh2 p3 > p1 > p2 secondo Stevino. Newton sta dicendo che la pressione esercitata dall’acqua sulla base d’appoggio del recipiente
è p1,N = p2,N = p3,N perché conta anche delle pressioni esercitate ai lati del recipiente mentre
Stevino dice che la pressione esercitata dall’acqua sulla base del recipiente è diverso. In conclusione sono entrambi vere.
Principio di Archimede:
Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto (spinta idrostatica di Archimede) pari al peso del volume di fluido spostato dal corpo.
La risultante delle forze di pressioni agenti sul corpo A dovute al liquido B equilibra la forza peso di A al fine di stabilire un equilibrio statico del fluido. su A agisce una spinta idrostatica diretta verso l’alto pari a Fp,A = ρVAg = mf g con ρ
densità del fluido e mf = ρVA massa del
fluido spostato dal solido A. Se ora sostituisco ad A un corpo di forma identica ad A, le azioni esercitate da B sulla frontiera
di A non cambiano. Quindi il corpo di volume VA riceverà la stessa spinta idrostatica ricevuta di A, quindi FA = ρVAg con FA = forza di Archimede. La forza di Archimede si sviluppa nel
centro di spinta del corpo, ossia nel baricentro del liquido spostato (questo punto lo chiameremo A ) dal corpo solido, mentre la forza peso si sviluppa nel centro di massa del
corpo CM . in generale A non coincide con CM del solido. Se il solido è omogeneo allora
A ≡ CM .
Equilibrio idrostatico di un corpo solido: Corpo solido è omogeneo A ≡ CM . Tutte le posizioni possibili del solido sono in equilibrio
equilibrio indifferente. FA = FP per ipotesi dell’equilibrio. Corpo solido non è omogeneo A ≠ CM .
• FA = FP ma CM è più basso del centro di spinta A equilibrio stabile. Se si tenta di
ruotare il solido esso tende a ritornare nella posizione originaria poiché nasce un momento τ ≠ 0 che tende a contrastare tale spostamento.
• FA = FP ma A è più basso del centro di massa CM equilibrio instabile. Se si ruota
anche di poco il solido esso si allontana dall’equilibrio instabile e cerca l’equilibrio stabile perché nasce un momento che tende ad allontanare ulteriormente il solido dalla posizione originaria.