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Supplemento N° 1 all’edizione n° 6/7 Luglio/Agosto 2005 di “Mondo Lavoro” Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona numero 3 F ra internazionalizzazione e innovazione, la sfida dell’impresa che guarda allo sviluppo ed alla cre- scita del territorio e della comunità. Occhi pun- tati, in questo numero, sull’Imesa e sulla positiva evoluzione imprenditoriale all’interno del Gruppo Schiavoni. The challenge of the company that aims at the development and growth of the territory and of the community lays between internationalization and innovation. In this num- ber we focus on the attention of the enterprise for a positive entrepreneurship evolution inside the Schiavoni Group. 2 L’editoriale di Gustavo Selva 3 Primo Piano Schiavoni: nuove partnership Schiavoni: the new partnership 4 Il Gruppo 6 Dentro l’azienda Imesa, l’innovazione Imesa, the innovation Level, realtà in crescita Level, the development

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Supplemento N° 1 all’edizione n° 6/7 Luglio/Agosto 2005di “Mondo Lavoro” Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in a.p.

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona

numero 3

Fra internazionalizzazione e innovazione, la sfidadell’impresa che guarda allo sviluppo ed alla cre-scita del territorio e della comunità. Occhi pun-tati, in questo numero, sull’Imesa e sulla positiva

evoluzione imprenditoriale all’interno del GruppoSchiavoni.

The challenge of the company that aims at the developmentand growth of the territory and of the community laysbetween internationalization and innovation. In this num-ber we focus on the attention of the enterprise for a positiveentrepreneurship evolution inside the Schiavoni Group.

2 L’editoriale

di Gustavo Selva

3 Primo Piano

Schiavoni: nuove partnershipSchiavoni: the new partnership

4 Il Gruppo

6 Dentro l’azienda

Imesa, l’innovazioneImesa, the innovation

Level, realtà in crescitaLevel, the development

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La strage di Sharm el Sheik è solo l’ultimo drammatico episodio.Già il secondo attentato di Londra si era rilevato più pericolosodel primo anche se non ha fatto vittime. Il fatto che gli ordigni

non siano esplosi “bene”, il fatto che l’operazione terroristica sembriorganizzata da una “seconda linea” di integralisti islamici un po’“pasticcioni”, contano poco, davanti alla dichiarazione dei conducentidella metropolitana londinese di non voler più guidare i treni.Pendolari, turisti, viaggiatori: tutti nel mirino. Siamo tutti nel mirino.Con il rischio che “mentre a Roma si discute, Sagunto venga espugna-ta”. La Francia ha sospeso il trattato di Schengen sulle frontiere; ha fattobene o male? Tutti affermano che il nostro Paese sarà “il prossimo” e leBrigate Al-Masri sembrano minacciare Roma: chi ci difenderà? OrianaFallaci afferma che l’Occidente porge la gola al decapitatore islamico eviene contestata”. Anche gli inglesi – nota preoccupato Magdi Allam –commettono errori dettati dalla paura. Nel loro bisogno di dire che nonsi tratta di una guerra con i musulmani discutono delle misure contro ilterrorismo con quegli “esponenti islamici” che hanno emesso una fatwa(responso legale coramico) contro gli attentatori del 7 luglio scorso. Ilfatto che alcuni musulmani abbiano condannato il terrorismo citandociò che il “Sacro Corano” insegna è stato considerato positivo. C’è,dunque molta confusione e a quanto pare, lo stillicidio di attentati rea-lizzati, il timore di quelli a venire, la sensazione d’impotenza davanti aun nemico inafferrabile, stanno minando la determinazione occidentale.Sergio Romano parla di “equilibrio tra normalità e sicurezza” e mi sem-bra di vedere i bracci della bilancia perfettamente orizzontali. Non è piùpossibile, a mio avviso, perché è vero che “sicurezza non vuol dire liber-tà”, ma è vero pure che “senza la sicurezza di ogni persona non c’èlibertà” per tutti coloro che vogliono vivere e lavorare onestamente; esono ancora la stragrande maggioranza dell’umanità.

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rical nets and industrial applications. Theresearch is another of the most importantcompany investments. A continuousresearch and a particular attention to theevolution of the special field of control sys-tems, beginning from the electronics panelsto more resistant and complex system ofsupervision and management. and industrialapplications. The research is another of themost important company investments. Acontinuous research ah is another of themost important company investments. Acontinuous research and a particular atten-tion to the evolution of the special field ofcontrol systems, beginning from the electron-ics panels to more resistant and complexsystem of supervision and management.and industrial applications. The research is

IMESA IN THE WORLD: A SUMMARY OFTHE PARTNERSHIP’S SITUATION

Terroristi,la rottura

dell’equilibrioU

n viaggio particolarmente ricco diopportunità e di grandi progetti sucui lavorare: questa è la Mongolia

che ha ricevuto a fine luglio la delegazioneformata dal Gruppo Schiavoni, Sergio e ilfiglio Claudio, insieme ai soci di ElettraEnergia e KTI, ed al responsabile del par-tner Enitecnologie, ing. Valentini.Domandiamo a Sergio Schiavoni: perchéproprio la Mongolia?“E’ un Paese eccezionale dove a fronte didimensioni enormi (è grande sette voltel’Italia) ed una popolazione scarsissima(appena 1,5 milioni di persone) possiederisorse naturali immense e ancora vergini,tanto che non sanno neanche come poter-le sfruttare al meglio. Qui però hanno dueordini di problemi: anzitutto il delicatissi-mo rapporto con Russia e Cina, le duesuperpotenze confinanti che stringonoquesto paese in una morsa d’acciaio. Inoltrela mancanza di tecnologie: a questo punto,

DA SINISTRA: L’AMBASCIATOREDELLA MONGOLIA IN ITALIA,IL GENERALE CAPO DELMINISTERO DELLA DOGANA,SERGIO SCHIAVONIE L’ING. VALENTINI, RESPONSABILEENI TECNOLOGIE.NELL’ALTRA PAGINA: SERGIOSCHIAVONI CON I NIPOTIDELL’AMBASCIATORE DELLAMONGOLIA IN ITALIA.SOTTO: FOTO DI GRUPPO CONLA DELEGAZIONE ITALIANA

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oMongolia, tre grandi progetti

per non far torto ad uno o all’altro e per affidarsi aduna qualità di know how indiscutibile e superiore,ecco che hanno pensato all’Italia e ci hanno chiama-to…”. Il viaggio chi l’ha organizzato?“Ci ha pensato il dott.Salvatore Restivo dellaPresidenza del Consigliodei Ministri con il patro-cinio dell’Ambasciata del-la Mongolia in Italia.Un’esperienza formativa,fruttuosa e davvero interes-sante anche dal punto divista della conoscenza diculture molto lontaneda quelle occidentalicui siamo abitua-ti”:

Ma veniamo aiprogetti…

“Ce ne sono molti.Partiamo dai tre più gran-

di. Sono previste le realizza-zioni di alcune centrali foto-

voltaiche per l’alimentazione energeticadi villaggi e postazioni di frontiera spes-so inaccessibili e lontane, dove non arri-vano allacci elettrici. Questa è la loro esi-genza più immediata..

Poi, secondo progetto allo studio, nell’incontro conl’Autorità del Petrolio della Mongolia, che ci ha pro-

spettato la situazione dei rifornimentipetroliferi del Paese (davvero ingenti) è

stata discussa la possibilità di nuove tec-nologiche soluzioni per laproduzione, tramite la raffi-nazione, di benzine e oli pro-venienti dagli sterminati oleo-dotti della Russia.

Hanno infatti tanta materiaprima grezza, ma non i

derivati dalla raffina-zione, cioè i prodotti

finiti, pronti alconsumo.

Ecco noi dob-biamo met-

tere a puntole loro analisidi fattibilità perla lavorazione,impiantare nuoveraffinerie moderne esicure. Grazie all’esperien-za e affidabilità del know howche rappresentiamo, in primiscon la KTI, l’Elettra Energia,con il partner Enitecnologie econ la nostra Imesa, possiamodavvero fare bene, rendendo aloro un grande servizio.Infine, altro importante pro-getto, è la costruzione di unacquedotto di 750 km neces-sario a prelevare le acque di unfiume che attraversa il paese eentra in Russia, portarle incima ad una montagna,costruire una centrale energe-tica dall’altro versante, sfrut-tando la discesa e spingere poila preziosa acqua verso duedirezioni del deserto delGobi”.

NON SOLO PETROLIO E RAFFINAZIONE, MA UN ACQUEDOTTOPER IL DESERTO E NUOVE CENTRALI FOTOVOLTAICHE

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Il 12 Maggio 2005, presso la sede dell’IMESASpA di Jesi (AN), la Divisione TecnicaUnificazione dell’ENEL DISTRIBUZIONE

SpA ha presentato ai responsabili tecnici delle n°11Unità Territoriali Costruzioni dei Centri di AltaTensione dell’ENEL in Italia, il nuovo quadrocompatto per Cabine Primarie di Distribuzionedell’Energia Elettrica. Tale nuovo quadro è statorealizzato da IMESA, in collaborazione con ENEL

DISTRIBUZIONE, in alcuni esemplari che sonostati mostrati agli intervenuti.IMESA, infatti, è il quadrista leader in Italia chenegli anni ha pesantemente investito nella ricerca,nella sperimentazione e nelle prove dei quadri a“prova d’arco interno”. La caratteristica principaledi questo tipo di quadro è la garanzia di incolumitàper il personale che dovesse malauguratamente tro-varsi di fronte al quadro, nel momento in cui si veri-

Imesa has got an important industrialautomation division, where work con-stantly five engineers, that take careof systems of supervision, control ofelectrical nets and industrial applica-tions. The research is another of themost important company invest-ments. A continuous research and aparticular attention to the evolution ofthe special field of control systems,beginning from the electronics panelsto more resistant and complex sys-tem of supervision and management.and industrial applications. Theresearch is another of the mostimportant company investments. Acontinuous research and a particularattention to the evolution of the spe-cial field of control systems, begin-ning from the electronics panels tomore r

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IMPORTANTE VISITA A JESI DI UNA DELEGAZIONEDI TECNICI PER AFFIDARE L’INCARICO INTERNAZIONALE

Enel commissionaall’Imesa il quadrodel futuro

GIUSEPPEABRAMUCCI

DIRETTOREGENERALE

IMESA

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ficasse un guasto all’interno del quadro stesso.Per questa competenza e specializzazione ENELDistribuzione ha commissionato all’IMESA laricerca, la progettazione, la prototipazione, le proveed i collaudi del quadro compatto unificato per:Tensioni di esercizio di 24 KV - Correnti nominali di 1600A - Corrente di breve durata per 1 sec. di 16 KA. Tale quadro di caratteristiche superiori a quelloattualmente in uso, verrà utilizzato in impianti finoa 40 MVA.Nella ridefinizione del quadro è stato tenuto contodi tutte le problematiche riscontrate dall’ENELnelle fasi di installazione e di esercizio di tali appa-recchiature sul territorio nazionale. Inoltre, oltre adavere potenziato il sistema di sbarre e di attacco deicavi (1600A) è stata anche irrobustita tutta la strut-tura del quadro in modo che possa sopportare cor-

renti di guasto di 16 KA che possono verificarsinelle cabine prossime ad impianti di generazione.Tale quadro può essere installato in edificio oppurein container mobile.Nel rispetto delle normative nazionali ed interna-zionali vigenti, le prove sperimentali sono state ese-guite presso i laboratori IMESA alla presenza deitecnici ENEL. Le prove di certificazione sono stateeseguite presso i laboratori CESI di Milano.Alle prove di certificazione c/o il CESI di MILA-NO hanno presenziato i tecnici ENEL, i tecniciIMESA ed anche i tecnici EDF (Elettricité deFrance). EDF, già in rapporto di collaborazionecon ENEL sull’oggetto, constatata la bontà delprogetto, ha iniziato una collaborazione conIMESA per la fornitura e posa in opera di questotipo di quadro per n°2 sottostazioni sperimentali,una situata in CORSICA ad OLETTA ed un’altranei pressi di Parigi a PECY.E’ di grande soddisfazione per IMESA poter forni-re l’Ente Elettrico Francese che normalmente, diffi-cilmente esce dai propri confini per reperire knowhow, forniture o servizi.

Prova di riscaldamento con misura delle sovratem-perature a regime termico.Misure di resistenza elettrica sui circuiti principaliProve di comportamento meccanico e robustezzameccanicaProve dielettriche (a frequenza industriale e adimpulso)Prove di vita meccanicaProve di guasto interno

LE PROVE DI CERTIFICAZIONE PREVEDEVANO:

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Il tavolo dei relatori

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Le crisi congiunturali che hanno caratte-rizzato gli ultimi tempi della nostra eco-nomia danneggiano soprattutto gli inve-

stimenti per la crescita delle imprese.Un esempio di tenuta e tenacia imprenditorialel’abbiamo invece nella Level, società milanesedel Gruppo Schiavoni, guidata da CamillaSchiavoni, che ha sede a Milano e produce indi-catori di livello e valvole . E’ con lei, imprendi-trice di seconda generazione, che da temposegue con successo le orme del padre Sergiofondatore dell’Azienda, che parliamo proprio diinvestimenti.“E’ il modo migliore per combattere ogni crisi– afferma Camilla Schiavoni – ma alla Level èanche un segnale di continuità: abbiamo sem-pre cercato di guardare avanti con una tecnolo-gia meccanica d’avanguardia. Penso che il rilan-cio parta sempre dalla volontà di essere dinami-ci e scoprire, brevettare e produrre nuovi pro-dotti. Solo così si può pensare di rimanere com-petitivi sui mercati odierni”.Che cosa sta brevettando la Level?“Abbiamo appena registrato due nuovi brevet-

ti riguardanti proprio l’indicatore di livello e ilrubinetto che va poi attaccato al serbatoio e liabbiamo presentati ai maggiori costruttori dicaldaie d’Europa. Dopo uno studio di base econtinue sperimentazioni, abbiamo brevettatoil frutto finale della ricerca che riguarda impor-tanti innovazioni sia per il corpo della livella siaper il rubinetto … il prodotto finale rivoluzio-na il mercato permettendo di adottare unupgrade più appetibile per le realtà medio pic-cole che producono caldaie e guardano moltoall’ottimale rapporto qualità/prezzo”.La Level teme la concorrenza cinese? E doveesportate adesso?“Abbiamo brevettato queste innovazioni pro-prio per proteggere il valore delle nostre idee daazienda leader del mercato. In realtà ci interessa la Cina, ma non la temia-mo, perché infatti rappresenta per noi un gran-de mercato da servire .L’Europa resta comunque oggi la nostra mag-giore opportunità per l’export, assieme al mer-cato medio orientale che in questo momento èin forte sviluppo.”

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CAMILLASCHIAVONI

The LEVEL RCM SRL, situated in Bollate, near Milano,lead

LEVEL, AN INCREASING REALITY

Brevetti... di livelloValvole e indicatori sul mercato mondiale e nord europeo in particolare, per battere crisi e concorrenza

LA LEVEL DI MILANO LANCIA SUL MERCATO PRODOTTI INNOVATIVI PER LE CALDAIE:PARLA CAMILLA SCHIAVONI

LA NUOVA LIVELLA

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Si consolida la simpatia, già testata, tra leMarche e la Bulgaria e si fanno più strettianche i rapporti istituzionali per poter intra-

prendere una via di sviluppo unendo le sinergie didue territori potenzialmente “forti”. L’Italia si conferma il primo mercato delle esporta-zioni bulgare, l’import - export italo bulgaro registraincrementi superiori a quelli della media degli altripaesi dell’UE e nei primi sei mesi del 2003 l’Italia hasuperato la Germania diventando il primo partnercommerciale del paese. Recentemente MarcoMontagna, presidente della commissioneInfrastrutture e Trasporti di Confindustria, si è reca-to in Bulgaria insieme al presidente della RepubblicaCarlo Azeglio Ciampi e al presidente diConfindustria Luca di Montezemolo per studiare lemigliori strategie volte a sostenere gli imprenditoriitaliani ad allacciare nuovi rapporti commerciali conle imprese locali e presentare settori di eccellenza delmade in Italy in un paese inforte crescita economica e vici-no all’ingresso dell’UnioneEuropea, nel 2007. Della delegazione di impren-ditori italiani e marchigianifaceva anche parte SetgioSchiavoni che vediamo nellafotografia scattata a Sofia strin-gere la mano a Ciampi in unmomento di pausa degliincontri.

L’attività italiana nel paesebulgaro si concentrerà su un

progetto infrastrutturale che avrà l’obiettivo dicostruire una serie di poli logistici di smistamentodelle merci made in Italy. Per lo sviluppo delleimprese italiane è fondamentale la presenza del siste-ma bancario; il gruppo Unicredito presente a Sofiaha acquistato la Bulbank, principale banca bulgara. Già nell’ambito degli scambi di lavoro il primo mini-stro della Repubblica di Bulgaria, Simeone II diSassonia, è stato ospite del capoluogo dorico in occa-sione dell’inaugurazione del Consolato onorario diBulgaria nelle Marche, momento propizio per “pen-sare” alla creazione di un distretto industriale mar-chigiano in Bulgaria. Simeone II era stato poi in visi-ta dell’ Imesa, del Gruppo Schiavoni, nello stabili-mento di Jesi, impresa leader nel settore dei quadrielettrici che ha già una sede in Bulgaria e ha creatopartnership con aziende locali.La Bulgaria vanta una lunga tradizione industriale edato il dinamismo dell’economia degli ultimi anni

essa può rappresentare un’op-portunità per le imprese italia-ne e marchigiane per i bassicosti della manodopera e per-ché cinque su dieci dei “corri-doi dei trasporti transeuropei”,ideati dopo la caduta del murodi Berlino per facilitare gliscambi multimodali di merci,persone, petrolio e altriapprovvigionamenti energeti-ci, sistemi di comunicazionetra l’Europa e gli stati balcani-ci, attraversano quel Paese.

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Fruttuosa stretta

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IN CAMMINO VERSO L’EST ANCHE L’IMPRESA DI CASA NOSTRA: L’IMESA A SOFIA

Si aprono le vie per lo sviluppo

del tessuto industrialemarchigiano e i più

grandi imprenditorisi sono già insediati

in Bulgaria

The LEVEL RCM SRL, situated in Bollate, nearMilano, leadThe LEVEL RCM SRL, situated inBollate

TITOLO PROVA

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Nata nel 1995 con un forte apporto di espe-rienza e tecnologie acquisite dai propriuomini nella realizzazione di importanti

progetti nazionali ed internazionali nel campopetrolchimico, produzione e distribuzione dienergia elettrica e delle grandi infrastrutture,ELETTRA ENERGIA (qui intervistiamo l’ammi-nistratore Fernando Poletti) si propone come for-nitore di servizi e assistenza al cliente in ogni sin-gola fase del progetto, dalla progettazione alla rea-lizzazione, gestione, manutenzione e conduzionedegli impianti.Quindi un fornitore integrato...Proprio così, anche se la nostra maggiore levacompetitiva è la capacità di essere flessibili e quin-di fornire ai nostri clienti anche solamente queiservizi che sono a supporto delle loro necessitàorganizzative e quindi solamente ingegneria,oppure pre commissioning e start up oppure con-duzione e manutenzione.Certamente il nostro obiettivo e quello delle for-niture integrate.In cui avete già avuto delle esperienze…Delle esperienze di successo, come quella dellacentrale da 280 MW a ciclo combinato di IBIRI-TE’ in Brasile dove, integrando in toto il gruppoingegneristico di Fiat Engineering, abbiamo forni-to dall’ingegneria di offerta all’ingegneria di basee di dettaglio alla manualistica ed alle procedureper le attività in cantiere realizzate poi da persona-le brasiliano. E’ stata una grande esperienza stimo-lante che ci ha fruttato l’apprezzamento sia delnostro cliente che del cliente finale Petrobras.Questo però non è la vostra unica esperienzainternazionale…

Certamente no. Stiamoportando a termine lafornitura di servizi allaconduzione e manuten-zione dell’ImpiantoTrattamento Gas diASSALUYEAH in Iranper conto di GPS,società del gruppo ENI .Un lavoro impegnativoche comporta l’utilizzo di circa 60 tecnici per unperiodo di due anni. Più in generale,abbiamo giàlavorato intensivamente nei paesi africani dellacosta mediterranea, nel medio oriente, doveabbiamo una collaborazione con il gruppo saudi-ta AKTE, siamo ora fortemente impegnati inKazakhstan sia con una nostra branch che gestiscele nostre attività nei campi petroliferi in forte svi-luppo di KARACHAGANAK e di KASHAGANsia con l’ELESA, società di diritto Kazako per lafornitura di materiale e servizi di ingegneria.Su quali altri paesi puntate?Certamente la Libia che, terminando l’embargo,si manifesta come paese estremamente prometten-te. Lì con IMESA stiamo perseguendo principal-mente l’obiettivo del revamping delle piccole /medie centrali per la produzione dell’energia elet-trica. Avete quindi cominciato a cooperare con lesocietà del gruppo Schiavoni?Non è solo un inizio. La nostra collaborazione conil gruppo data già da diversi anni e proprio per raf-forzarla si è provveduto, nel 2004, ad una entratadel gruppo nella compagine azionaria anche secon una partecipazione di minoranza.

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TITOLO INGLESE BOXDAL BRASILE AL KAZAKHSTANSERVIZI DI ENGINEERING, MANUTENZIONE ALLA PRODUZIONE E FORNITURA. LE ESPERIENZE E LE COLLABORAZIONI NEL SETTORE PETROLCHIMICO

Elettra Energiaper il mondo

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L’impianto di produzioneidrogeno costruito per laGreengas di Mantova,

basato sulla tecnologia di reformingdel metano con vapore, rappresentaun’altra realizzazione di TechnipKTI S.p.A. nel settore.L’impianto produce idrogeno ad ele-vata purezza (99,999 % vol) ed ècostituito da una sezione di purifica-zione della carica, una di steam refor-ming e una di purificazione del pro-dotto tramite PSA.Sono inoltre state progettate edinstallate tutte le utilities necessarie alcorretto funzionamento dell’unità di

processo.L’idrogeno prodotto viene utilizzato principal-mente come alimentazione all’unità diHydrockraking della vicina Raffineria IES,mentre una parte viene inviata alla sezione dicompressione e stoccaggio in bombole per lavendita dell’idrogeno per applicazioni tecniche.Quest’ultimo utilizzo, pur rappresentando unaquantità marginale della produzione totale diidrogeno, ne determina la purezza, particolar-

mente spinta rispetto alle nor-mali specifiche di raffineria.

The Consul is an intermediary figure and of connection ofall the activitieThe Consul is an intermediary figure and ofconnection of all the activitieThe Consul is an intermedi-ary figure and of connection of all the activitieThe Consulis an intermediary figure and of connection of all theactivitieThe Consul is an intermediary figure and of con-nection of all the activitieThe Consul is an intermediaryfigure and of connection of all the activitieThe Consul isan intermediary figure and of connection of all theactivitieThe Consul is an intermediary figure and ofconnectioThe Consul is an intermediary figure and ofconnection of all the activitieThe Consul is an intermedi-

TITOLETTO CAMPO INGLESE PROVA

Metano, vapore e... tecnologiaA MANTOVA UN IMPIANTO ALL’AVANGUARDIA PER LA PRODUZIONE DI IDROGENO

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Nel dicembre 2002 TECHNIP KTI ha acquisito un contrat-to per la fornitura di due nuovi forni (Ribollitore Colonnadi Debutanizzazione e Ribollitore del FrazionatorePrimario) completi di accessori, da Abu Dhabi Oil RefineryCompany (TAKREER) per l’unità di Hydrocracker dellaRaffineria di Ruwais (Abu Dhabi – EAU).Lo scopo del lavoro includeva un forno della capacità di24,2 milioni kcal/h e un forno della capacità di 27 milio-ni kcal/h con inclusa la sostituzione delle linee di trasferi-mento di processo fino alla colonna di topping e la colon-na di debutanizzazione, la sostituzione della strumenta-zione di campo e della sala controllo e le opere civili dainstallare nell’impianto esistente. Il programma del con-tratto era di 12 mesi per il completamento delle attivitàmeccaniche in cantiere e 30 giorni per il completamentodei tie-ins ed il ricollegamento dell’impianto (parte elet-trico-strumentale e meccanica) alle nuove apparecchiatu-re. Lo scopo del lavoro includeva anche le attività di pre-commisioning e commissioning.Le principali caratteristiche del progetto sono:Peso dei moduli installati (completi): 400 t/ciascunoMateriale delle parti in pressione: 4ASTM A335 P5Opere civili eseguite con l’impianto in marcia: 43.000 m3Strutture installate con l’impianto in marcia: 30 tTubazioni costruite durante la fermata (CS e P11):- 2 linee di trasferimento 30”- 300 mt di lunghezza ognunoTie-ins (meccanici) durante la fermata: 64 – misura media8”Per rispettare il programma si è fatto uso di strutture ecostruttori locali (prefabbricazione per la carpenteria deiforni, fornitura locale delle tubazioni e utilizzo di tubazio-ni prefabbricate) allo scopo di ridurre i tempi di traspor-to.

KTI, ECCO I NUOVI FORNI PER ABU DHABI

IMPIANTO IDROGENO(17.000 NM3/H)MANTOVA

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La Carnival LIBERTY èl’ultima nata nell’ambitodelle navi da crociera dimassima affidabilità: com-fort, sicurezza, potenza edeleganza, sono le qualità

ormai scontate per questatipologia di navigazione.

Ebbene, forse non tutti sannoperò che una gran parte della tecno-

logia che comanda l’energia e il movimen-to di giganti del mare di questa stazza… sono

made in Italy. Anzi, made in Marche, grazieall’Imesa di Jesi, azienda di spicco del GruppoSchiavoni. Si producono infatti qui “i cervelli” da inse-rire sul ponte di comando di navi come la Liberty. E’infatti nato a Jesi il quadro di comando principale cheanche questa nave da crociera monta per la Fincantieri.

CARATTERISTICHEDEL QUADROIMESAQuadro Principale 11 kV per il controllo e la protezionedell’energia elettrica, su nave da crocieracon propulsionediesel-elettrica delle seguenti caratteristiche.

Editrice: Mondo Lavoro SpAVia 1° Maggio60131 Ancona Registrazione Tribunale di Ancona n. 12 del Registro Periodici del 14/04/1994Direttore responsabile:Luca Guazzati

Hanno collaborato:Giacomo Bugaro,Giada Buscarini, Roberto Luconi, Valentina Muzzi, on. Gustavo SelvaGrafica e impaginazione:Mondo Lavoro SpaStampa:Tipografia Kennedy

IMESA SpAVia G. di Vittorio, 14

Zona Ind.le ZIPA - 60035 Jesi (An)T. 0039.0731.211034 - F. 0039.0731.211055www.imesa-spa.com - [email protected]

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TITOLO PROVA TESTO INGLESE

Quadro Principale 11 kV per il controllo e la protezione dell’energia elettrica, su nave da crociera con propulsionediesel-elettrica delle seguenti caratteristiche.Caratteristiche della nave Carnival Libertylunghezza: 290 m;stazza: 110.000 tonnellate;velocità massima di navigazione: 21 nodi;

capacità: 2.974 passeggeri, 1.150 componenti l’equipaggio.

Generazione— n°6 alternatori 14.000 kVA - 11 kV Propulsione — n°2 motori 21.000 kWDistribuzione — Tensione nominale 11 kV

Corrente nominale 2500 ACorrente di breve durata per 0,3 sec 50 KA

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Dopo i festeggiamenti,indimenticabili, delcentenario biancoros-so, tutti al lavoro performare la nuova squa-dra dorica.Due le conferme allaguida dello staff tecni-co: il direttore generale

Traini e l’allenatore Alessandrini. Grandeesperienza sia di livello che di categoria, perun team nuovo di zecca… con la serietàconfermata dalle intenzioni “trasparenti”che anche l’anno scorso avevano caratteriz-zato la società anconitana.L’Ancona Calcio è ancora saldamente gui-data dalla famiglia Schiavoni che non solovuole riprovarci, con una squadra più forte

e più motivata, ma vuo-le anche tentare la scala-ta alla C1 che, per l’im-portanza della piazzadorica e per la positivitàdei conti della società,potrebbe anche arrivareprematuramente a tavo-lino, con una promozio-ne “ripescaggio” a metàagosto. Infatti moltealtre società di calciohanno denunciato defi-cit gravissimi e qualcunaaddirittura è finita sottoprocesso o impossibili-tata ad iscriversi in diver-

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rt Riparte la nuovaAncona di Schiavoni

IN RITIRO ADARCEVIA CONTANTE SPERANZEE UNA FORTEMOTIVAZIONEIN PIÙ: STAVOLTALA C1 PUÒ ESSERE REALTÀ

Osimo city of the sport. In the last years the Town Council invest-ed more than ten million euro in this field, promoting a policyOsimo city of the sport. In the last years the Town Council invest-ed more than ten million euro in this field, promoting a policyOsimo city of the sport. In the last years the Town Council invest-ed more than ten million euro in this field, promoting a policyOsimo city of the sport. In the last years the Town Council invest-ed more than ten million euro in this field, promoting a policyOsimo city of the sport. In the last years the Town Council invest-ed more than ten million euro in this field, promoting a policyOsimo city of the sport. In the last years the Town Council invest-ed more than ten million euro in this field, promoting a policy

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si livelli di campionato: questo è accadu-to sia per compagini di serie B che in C1.Dopo che l’avv. Paoli ha infatti spiegatoin conferenza stampa che per l’acquisi-zione delle quote societarie nessuna del-le cordate che si erano fatte avanti ave-vano proposte concrete e tangibili,Giampiero Schiavoni ha ribadito la suaintenzione di andare avanti come presi-dente e Sergio Schiavoni, al suo ritornodal viaggio di lavoro in Mongolia, haacceso di nuovo i motori, rilanciando lacorsa per il nuovo team biancorosso. La

nuova squadra è partita per il ritiro adArcevia e adesso, con agosto, si presen-terà nelle prime amichevoli tentando diguadagnarsi fin da subito un posto alsole sia nel campionato che nella CoppaItalia.

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ALCUNI MOMENTIDEI FESTEGGIAMENTIPER IL CENTENARIOBIANCOROSSONEL SERVIZIOFOTOGRAFICO DIMORENO BORIA

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Osimo città dello sport. Negli ultimi anni ilComune ha investito oltre dieci milioni dieuro nel settore, promuovendo una politica di

programmazione, coordinamento, proponendo inter-venti per dotare la città di nuove strutture e permigliorare quelle già esistenti. Il Comune è stato il pri-mo, nelle Marche, a realizzare un campo da calcio inmon

Osimo city of the sport. In the last years the TownCouncil invested more than ten million euro in thisfield, promoting a policy of programming, coordina-tion, proposing interventions to equip the city withnew structures and to improve the ones alreadyexisting. (The Town Council was the first in theMarche Region to realize a soccer field made ofmono synthetic grass; restructured the Palace, thePalabellini and realized three geodetic structures).The sporting plants represent an important aggre-gation and socialization point in the city territory,that by now accommodate many societies for theyoung people.

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rt Roburla nuova

“LO SPORT È UNO STRUMENTO AL SERVIZIODELLA CRESCITA DELLA PERSONA”. IL SINDACO

LATINI E LA SUA POLITICA DEL “BENESSERE”

Il team Copparo festeggia 25 anni con il Gruppo Schiavoni

Ha compiuto quest’anno un quarto di secolo la Cicli Copparo, ilgruppo amatoriale di appassionati delle due ruote, nato nel 1980dalla passione per lo sport di 22 amici. L’entusiasmo e l’ambizione di raggiungere risultati che facessero“parlare” hanno stimolato l’adrenalina del Gruppo, che ha inco-minciato a conquistare i podi, con titoli provinciali, regionali e, ulti-mamente, una qualificazione a livello italiano e mondiale. Afesteggiare il venticinquesimo anno della squadra il GruppoSchiavoni che, da sempre sostenitore dello sport, di tutte le disci-pline giovanili, come il basket, il baseball, la vela, il calcio, ha volu-to sponsorizzare la formazione ciclistica anconetana, protagonistaa livello agonistico, forte, anche in questa nuova stagione, di atle-ti d’esperienza, degni di rappresentare la Copparo. L’amore per losport e un’attenta programmazione societaria sono gli elementi dibase che, oltre alla tenacia e alle ottime qualità competitive degliatleti, hanno fatto crescere la squadra, divenuta motivo d’ambizio-ne per grandi sponsor a livello territoriale. La società, che contaoltre 50 iscritti, non si accontenta dei trofei meritati e punta sem-pre più in alto, investendo su giovani talenti che continuino a tene-re alta la bandiera delle due ruote a pedali.

“Energia” per lo sport

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La Pinacoteca Civica di Jesi ha visto la pre-sentazione del dipinto “Mater Amabilis”di G.B. Salvi detto il Sassoferrato (1609-

1685), dal nome della località che diede i nataliall’artista, uno dei maggiori esponenti della pittu-ra del periodo della Controriforma.L’opera, un olio su tela di dimensioni cm. 41x34,raffigura, con un tratto estremamente raffinato edelicato, una Madonna in atteggiamento di pre-ghiera, corrispondente al tipo iconografico dettodella Vergine Orante o anche della MaterAmabilis, per via dell’espressione del viso dolce econcentrata, con gli occhi abbassati e semichiusi,il capo velato e le spalle ricoperte dal mantelloazzurro. Il soggetto è tra i più diffusi e apprezza-ti nella produzione sacra dell’artista marchigiano,passato alla storia appunto come il Pittore Delle

Madonne. La preziosa tela fa parte della collezio-ne della Pinacoteca Civica, grazie alla donazionedella Banca Popolare di Ancona, accolta con deli-bera di Giunta Comunale lo scorso fine dicembre2004. L’Istituto Bancario di origini jesine, rinve-nuta sul mercato l’opera del Sassoferrato ha fattapropria l’esigenza di disporne al solo scopo direnderla alla Pinacoteca della propria Città, avalorizzazione dei Valori Intellettuali dellaMarchigianità. La presentazione della MaterAmabilis giunge dopo un attento lavoro di ripuli-tura del dipinto, resosi necessario per rimuoveredalla polvere e dallo sporco i piccoli solchi paral-leli che compongono la magnifica trama di colo-re del dipinto e che originano dal modo di stesu-ra del colore stesso che era peculiare alSassoferrato.

Le sale della Salara di Palazzo della Signoria di Jesi hanno fatto da cornice a “Il marescolpito”, mostra di disegni e sculture dell’artista maceratese Valeriano Trubbiani, le

cui creazioni si caratterizzano per essere realizzate con montaggio di elementidiversi (oggetti, macchine, pezzi meccanici, riproduzioni di figure umane e animali)che danno luogo a composizioni molto teatrali. Il tema del mare in Trubbiani assu-

me la dimensione di fluttuanti avventure plastiche nelle acque marine, lacustri o flu-viali, quasi sempre abitate dalle varie specie animali. Circa ottanta opere, realizzatedall’artista in un arco di tempo che va dal 1980 al 2004, di cui la maggior parte ine-

dite: trenta sculture di varie dimensioni e trenta disegni. Un’altra sezione documen-taria ha riguardato la collaborazione di Valeriano Trubbiani con il regista Federico

Fellini per la realizzazione del film “E la nave va... ” del 1983, con visualizzazionigrafiche e plastiche dell’artista e documenti inediti. La prima edizione della presti-giosa mostra, a cura del noto critico d’arte marchigiano Armando Ginesi, fa parte

del progetto “Il Novecento e oltre”, ha contribuito a promuovere la città, divenutaanche oggetto di studi e al centro dell’attenzione dei media nazionali.

GIANBATTISTA SALVI

(Sassoferrato1609 - Roma 1685)

G. B. SALVI, MATER AMABILIS

Jesi, presentatoil dipinto di G. B. Salvi

Osimo city of the sport. In the last years the TownCouncil invested more than ten million euro in this field,promoting a policy of programming, coordination, pro-posing interventions to equip the city with new struc-tures and to

TITOLO ABSTRACTIN INGLESE

ARTE TRA LE ANTICHE MURA

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L’Assindustria di Ancona ha lan-ciato l’idea al Consorzio Zipa diJesi di r

breve titolo

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MATRIMONIO:Felicitazioni ad Alessia e Giovanni ScaranoNASCITE:Auguri a Michele Salvatore e Carmela per l’arrivo di AntonioEmanuele.Auguri ad Antonio e Gessica Lupoli per l’arrivo di Alice.Auguri a Roberto e Raffaella Greganti per l’arrivo di Francesco

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