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STALKING

Daniela Acquadro MaranDipartimento di [email protected]

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Linguaggio venatorio: ‘fare la posta’

“Obsessional followers”

Una serie di comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza, alla ricerca di un contatto e di comunicazione con una vittima che risulta infastidita e/o preoccupata da tali attenzioni o comportamenti

StalkingStalking

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C.p. art. 612-bis. Atti persecutori. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunquechiunque, con condotte reiteratereiterate, minaccia o molestaminaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di stato di ansia o di paura ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propriafondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le alterare le proprie abitudini di vitaproprie abitudini di vita.

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I protagonistiI protagonistiLe motivazioniLe motivazioni

I comportamentiI comportamentiLe conseguenzeLe conseguenze

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Stalker

Stalking victim

Vittime secondarie

Spettatori

I protagonistiI protagonisti

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Stalker: chi individua una persona nei confronti della quale sviluppa una polarizzazione ideo-affettiva, attua una serie di comportamenti con carattere di sorveglianza, comunicazione, contatto

I protagonistiI protagonisti

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Stalking victim: la persona che percepisce come intrusivi e sgraditi i comportamenti messi in atto dallo stalker

I protagonistiI protagonisti

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Vittime secondarie: parenti, amici, colleghi…

Spettatori: attivi o passivi?

I protagonistiI protagonisti

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Vittime: 8-25% della popolazione

Giovani: 18-35 anni

Genere: femminile

Professione: Health care professional

I protagonistiI protagonisti

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- Il 21% della popolazione è vittima - almeno una volta nella vita - di stalking

- Numero oscuro: ciò che non viene denunciato

- L’86% delle vittime è donna- 18-24 anni (20%)- Vittime di coniuge o ex-

partner

In Italia….

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Ex-partner, conosciuti, sconosciuti

Età: 18-40, over 55

Genere: maschile

I protagonisti: I protagonisti: StalkerStalker

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Stalker: In Italia - Uomo per il 70% dei casi- 18-25 anni in caso di

abbandono o amore - 55 anni in caso di

separazione o divorzio

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MotivazioneMotivazione

- Personalità debole o non ancora ben formata

- Per la paura di essere abbandonati (magari come ripetizione di esperienze infantili precoci di separazioni avvenute) si legano ossessivamente a qualcuno: lo stalker sviluppa disturbi relazionali legati ad eventi traumatici e che manifestano bisogno di affetto

- Modello di attaccamento insicuro (ansioso-ambivalente, evitante o disorganizzato) secondo la teoria dell’attaccamento

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MotivazioneMotivazione

- Iperprotettività paterna

- Mancata elaborazione del lutto (fasi negazione/rifiuto, rabbia, negoziazione, depressione, accettazione)

- Stile di vita: accettazione di un modello comportamentale violento

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Motivazione

Mullen e coll.:Rifiutato,

Cercatore di intimità, Incompetente,

Risentito, Predatore.

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Rifiutato

Motivazione: allontanamentoallontanamento da un partner, un familiare, un amico oppure dopo l’interruzione di una relazione professionale. Il timore dell’interruzione di un legame scatena l’attuazione di strategie volte a prolungare nel tempo il legame stesso, anche se questo era angosciante.

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Rifiutato

Questa tipologia di stalker spesso esperisce sia il desiderio di riconciliazionericonciliazione che di vendettavendetta: il senso di perdita può combinarsi a frustrazione, rabbia, gelosia, rivalsa, malinconia.

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Cercatore di intimità

Motivazione: identifica nell’oggetto delle sue attenzioni il suo vero vero amoreamore, può credere di essere a sua volta desiderato e amato. Può cercare una relazione affettiva con un familiare o di una relazione profonda con un amico. Cerca di stabilire una relazione attraverso comunicazioni ed approcci.

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Cercatore di intimità

La vittima ha caratteristiche desiderabili, risulta indifferente o incurante di fronte a risposte negative incapacità della vittima di riconoscere nello stalker caratteristiche altrettanto desiderabili. E’ un soggetto solitario stalking per creare un contatto con il mondo esterno.

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Cercatore di intimità

Diagnosi: disturbo erotomanico ritengono che il sentimento d’amore provato nei confronti della vittima è reciproco

Quasi la metà infatuazione patologica

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Incompetente

Motivazione: relazione intima con la vittima. E’ consapevole che l’oggetto del suo interesse nonnon ricambia il suo affetto.

scarso livello intellettivoincompetenza sociale

incapacità a stabilire una qualche forma di interazione sociale

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RisentitoMotivazione: impaurireimpaurire e angosciareangosciare la vittimascelta in quanto ritenuta (a torto o a ragione) causa di un qualche danno (a sé o a persone con cui ha un legame) oppure scelta casualmente, perché possiede una qualche caratteristica desiderabile per lo stalker in quel momento

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RisentitoPuò ritenere di lottare con forze più grandi lui, di cui si sente vittima, pertanto si sente giustificato a mettere in atto comportamenti molesti che danno la sensazione di potere e controllo sulla vittima. I comportamenti possono essere volti alla denuncia di coloro che percepisce arroganti e prepotenti, presentando quindi alcune somiglianze con i querulomani.

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PredatoreMotivazione: aggressione sessualeaggressione sessuale. L’attacco viene pianificato, il tempo che intercorre tra la scelta del soggetto e l’aggressione è prolungato in quanto il piacere deriva dal senso di potere e di controllo sulla vittima. Generalmente sono soggetti che hanno già commesso crimini di natura sessuale.

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Sindrome da falsa vittimizzazione

Motivazione: tentativo di ristabilire una relazione (reale o fantasmatica) o di attirare l’attenzione su di sé.

Disturbo istrionico della personalità

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Erotomania Síndrome de Clerambault

- sono convinti di essere oggetto di amore da parte delle loro vittime- il comportamento della vittima non dà adito a questa ipotesi- generalmente di sesso femminile - vittime di sesso maschile e con uno status socio-economico superiore

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Disturbi associati

Abuso di sostanze…

… ma non nelle stalker

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Caratteristiche delle stalker

Hanno un lavoroNon hanno precedentiHanno una relazione con la vittima, di solito un contatto professionaleComunicano di più e minacciano di meno rispetto agli stalkerDiagnosi: (più degli stalker) disturbo delirante, disturbo depressivo maggiore, schizofrenia

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Caratteristiche delle stalker

La vittima è più spesso dello stesso sesso

Tempo più prolungato (mediana 22 mesi 12 mesi uomini)

Motivazione: cercatore di intimità, rifiutato, risentito, incompetente.

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Grado di pericolosità

comportamenti violenti di tipo emozionale

vs comportamenti violenti

di tipo predatorio

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Comportamenti violenti di tipo emozionale

Conseguente ad uno stato di collera Tesi a provocare sofferenza in chi ha causato tale statoComportamento violento a seguito di un maltrattamento (reale o presunto), il rifiuto o l’abbandono (ad es. il termine di una relazione). Questo tipo di violenza è caratterizzata da un alto livello di arousal autonomico (sintomi quali insonnia, pressione alta, palpitazioni), rabbia, paura

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Comportamenti violenti di tipo predatorio

Coinvolge principalmente la sfera cognitiva, è premeditata, diretta ad un specifico soggetto (es. un personaggio famoso). Generalmente i comportamenti messi in atto non sono preceduti da avvisi o minacce, garantendo così allo stalker la possibilità di attaccare a sorpresa la sua vittima.

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Comportamenti violenti e grado di pericolosità

Attenzione a : -Relazione con la vittima (ex-intimi)-Abuso di alcool e droghe-Disturbi psicopatologici-Precedenti reati-Rapida escalation

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Analisi casi di omicidio (preceduti da stalking):

-Assenza di disturbo da abuso di sostanze-Assenza di psicosi-Presenza di un disturbo depressivo-Presenza di un lavoro-Visite frequenti alla casa della vittima -Tipologia Rifiutato

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Comunicazioni intrusive (telefonate, lettere, sms,

e-mail)Contatti

controllo in/diretto (pedinare, spiare…)

confronto diretto (minacce, violenza, visite sui luoghi di lavoro)

I Comportamenti dello I Comportamenti dello stalkerstalker

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I Comportamenti dello I Comportamenti dello stalkerstalker

Fare telefonate

Inviare sms

Inviare e-mail

Appostarsi sotto casa

Pedinare

Diffamare

Spiare

Manipolare terzi per ottenere informazioni

Appostarsi in luoghi frequentati dalla vittima

Molestare famigliari, amici, l’attuale partner

Minacciare violenza fisica

Inviare lettere

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I Comportamenti dello I Comportamenti dello stalkerstalker

Violenza fisica

Presentarsi sulla porta di casa

Inviare doni

Irrompere in casa

Atti di vandalismo sulla macchina

Atti di vandalismo sulla proprietà

Minacciare violenza sessuale

Fotografare di nascosto

Violenza sessuale

Minacciare violenze su animali domestici

Altro (ad es. Minaccia di suicidio, di atti autolesionistici)

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la risposta della la risposta della vittimavittima

Confrontativa (es. Tentare di far ragionare lo stalker)

Difensiva (ad es. Ignorare lo stalker)

Offensiva (es. Minacciare lo stalker)

Terapeutica

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la risposta della la risposta della vittima (frequenza)vittima (frequenza)

- Confronto diretto con lo stalker- Documentare i comportamenti - Piano di sicurezza - Chiedere aiuto a terzi - Ignorare lo stalker

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DocumentareDocumentare

Produrre proveTestimonianzeTenere un diarioConservare sms, messaggi, registrare telefonate e conversazioni

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Informare gli spettatori e le Informare gli spettatori e le

vittime secondarievittime secondarie

Comunicazione assertivaComunicazione assertiva

AmmonimentoAmmonimento

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AmmonimentoAmmonimento: La vittima di stalking può, in alternativa alla querela, e senza per ciò dover affrontare un processo penale, chiedere alle autorità di far pervenire allo stalker (attraverso il Questore) un ammonimento orale affinché questi desista dalle attività persecutorie. Ciò ovviamente non pregiudica la possibilità per la vittima, in un momento successivo, di proporre querela, ma costituisce solo un gradino intermedio rispetto alla consueta via giudiziale.

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La vittima di stalking può chiedere al Questore di ammonire il persecutore affinché non ponga più in essere comportamenti lesivi della libertà, della salute, dell’equilibrio psico-fisico. Tale ammonimento consiste in un richiamo orale del Questore rivolto allo stalker che viene diffidato dal tenere una condotta contraria alla legge: tanto onde evitare di essere successivamente indagato/imputato per il reato di stalking. Insomma: si tratta di un avvertimento verbale che evita al colpevole un processo penale e alla vittima di doversi avventurare nelle lungaggini della giustizia.   La procedura si articola in tre step.   Richiesta di ammonimento da parte della vittima. La vittima di stalking, prima di depositare la querela, può rivolgersi all’autorità di pubblica sicurezza e fare richiesta di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta persecutoria. La richiesta di ammonimento verrà, senza ritardo, trasmessa al Questore. La vittima deve semplicemente compilare un modulo in cui fa presente alle forze dell’ordine i comportamenti persecutori. Ivi deve indicare: il tipo di relazione che intercorre con il presunto stalker; i fatti e le azioni da questi posti in essere e produrre, in copia, i messaggi di testo e le e mail (se) ricevute; le generalità di eventuali testimoni ai fatti narrati; deve altresì specificare se la persona nei confronti della quale si richiede il provvedimento sia titolare di porto d’armi o se detiene o possiede, a qualsiasi titolo, delle armi; infine, deve descrivere in che modo gli atti persecutori o molestie hanno influenzato e/o alterato le sue abitudini di vita (cambio di domicilio, cambio del numero di telefono, ecc.).   Acquisizione di informazioni da parte del Questore. Il Questore, ricevuta la richiesta, convoca il presunto stalker per raccogliere le sue deduzioni, e sente le persone informate dei fatti. Può anche chiedere agli organi investigativi di acquisire ulteriori informazioni e/o prove sulla fondatezza di quanto esposto.   All’esito di tale attività istruttoria, il Questore può decidere per: a. il  rigetto dell’istanza: quando gli elementi raccolti sono insufficienti per procedere oppure quando, nel frattempo, sia intervenuta querela per il reato di stalking; b. l’archiviazione del procedimento: quando la vittima degli atti persecutori ne ha espressamente fatto richiesta. c. l’emissione del decreto di ammonimento: quando il questore si è convinto della fondatezza,  attendibilità e veridicità dei fatti esposti e dalla loro qualificazione in termine di atti persecutori. Tuttavia, non è necessario che, in tale sede, si raggiunga la certezza della sussistenza del reato di stalking, ma è sufficiente che vi siano indizi gravi sulla verosimile possibilità che il reato sarà consumato.   Con l’ammonimento, il Questore diffida il persecutore a tenere una condotta conforme alla legge e ad astenersi, per il futuro, dal compiere atti persecutori nei confronti della vittima o di terzi a questa legati da vincoli di qualsiasi natura. L’ammonimento deve avere la forma orale e deve essere motivato a pena di illegittimità. Di ogni step della procedura di ammonimento deve essere redatto verbale di cui deve essere fornita una copia alle parti.   Conseguenze dell’ammonimento sono: - possibile sospensione dell’autorizzazione per la detenzione di armi e munizioni o maggiore attenzione nel concedere tale licenza; - aumento della pena in caso di condanna per il reato di stalking; - procedibilità del reato d’ufficio: il che vuol dire che, nel caso in cui il reo venga sorpreso a perseverare nell’illecito, non ci sarà più bisogno della querela della parte danneggiata, ma la pubblica autorità potrà procedere autonomamente alla denuncia presso la Procura della Repubblica.

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soul-destroying (Littel, 1999)

impatto fisico, sociale e psicologico che provoca stress traumatico, interruzione delle attività sociali e professionali, stati d’ansia e paura

Conseguenze sulle Conseguenze sulle vittimevittime

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Conseguenze Conseguenze fisichefisiche

Disturbi del sonnoMal di testaStanchezza/debolezzaDisturbi a carico dell'apparato digerenteAttacchi di panicoFluttuazioni del pesoAutolesionismoFerite

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Conseguenze Conseguenze psichichepsichiche

RabbiaAnsiaPauraIrritazioneConfusioneParanoiaSfiduciaAggressivitàDepressionePensieri suicidiAgorafobia

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Trattamento delle Trattamento delle vittimevittime

PrimoPrimo: incolumità sia della vittima (attraverso l’utilizzo di strategie legali e comportamentali) che delle persone che possono esserne coinvolte (famigliari, amici, partner, ecc.). SuccessivamenteSuccessivamente: fornire un senso di sicurezza sul lungo periodo e di benessere psico-sociale in grado di ristabilire una soddisfacente qualità di vita e delle relazioni interpersonali

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Strategie difensive Strategie difensive legalilegali

La legge: art. 612/bis

Inoltre: cessazione della condotta criminosa, l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima

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Strategie difensive Strategie difensive comportamentalicomportamentali

fuga/evitamentorisposta verbale non

confrontativarisposta fisica non confrontativa

risposta oppositiva verbale resistenza oppositiva fisica

sottomissione

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EvitamentoEvitamento

Cambiamento delle abitudini di vita: utilizzare un diverso percorso per andare al lavoro, ad es.

Comunicare che si è vittima

Non recarsi ad appuntamenti da soli

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Risposta verbale non Risposta verbale non confrontativaconfrontativa

Tentativo di dissuadere il molestatore dall’azione intrapresasuscitare empatia (ad es. dire allo stalker che le sue motivazioni sono comprensibili)esprimere i sentimenti suscitati (ad es. mostrando la propria paura) negoziare per prendere tempo (elaborare una migliore e più utile strategia)

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Resistenza fisica non Resistenza fisica non confrontativaconfrontativa

Comportamenti simulati (ad esempio svenimento) Comportamenti involontari e spontanei (ad es. crisi di pianto)

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Resistenza oppositiva verbaleResistenza oppositiva verbale

Esprimere la propria rabbia (ad es. urla) nei confronti dello stalker e/o per attirare l’attenzione di altri Obiettivo : dimostrare allo stalker che non si è disposti alla sottomissione o all’accettazione passiva dei comportamenti messi in atto

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Resistenza oppositiva fisicaResistenza oppositiva fisica

Risposte difensive più o meno moderate o violente (divincolarsi, schiaffeggiare, colpire parti del corpo sensibili) autodifesa

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SottomissioneSottomissione

Frutto di sentimenti di timore e di paura (che possono letteralmente paralizzare la vittima)Oppure: convinzione che così facendo vi sia la possibilità di salvezza

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Approccio educativoApproccio educativo

Far sentire meno sola la vittimaLavorare sul senso di inadeguatezzaAspetto patologico dello stalker

… vantaggi: costi contenuti

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Approccio clinicoApproccio clinico«Merito quello che mi è accaduto»: giustificazione dello stalker

Lavorare sui sintomi e sul processo che ha dato via alla campagna di stalking

Attenzione alla vittime di SFV: rischio di ideazione disuicidio/omicidio

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L’intervento sugli stalkerL’intervento sugli stalker-Valutazione psichiatrica e diagnosi-Trattamento sulla base della tipologia di disturbo e terapia cognitivo-comportamentale -Colloquio motivazionale centrato sulla necessità del trattamento-Sviluppo di empatia per la vittima-Miglioramento delle abilità sociali-Valutazione periodica dei rischi per la vittima

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L’intervento sul RifiutatoL’intervento sul RifiutatoL’interesse per la propria persona è al di sopra di quello per la vittimaminaccia di una sanzione giudiziaria può essere sufficiente Non funziona nei soggetti psicotici, in coloro che credono che il comportamento messo in atto è l’unica via per una relazione con la vittima, e coloro che perseguono un interesse più alto, come la custodia dei figli (desistere significherebbe perdere più di un affetto).

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L’intervento sul RifiutatoL’intervento sul Rifiutato

Intervento terapeutico elaborazione del termine della relazione, passaggio da sentimenti di collera per quanto accaduto a sentimenti di tristezza che permettono di accettare la perdita.

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L’intervento sul RifiutatoL’intervento sul RifiutatoIn personalità dipendenti: modalità con cui lo stalker alimenta la fantasia d’amore nonostante la vittima neghi la possibilità di una relazione. La capacità dell’individuo di abbandonare l’investimento affettivo dipende dalla fiducia che ha nella possibilità di instaurare una nuova relazione, ovvero dal timore che la relazione con la vittima fosse l’unica possibilità di realizzare una relazione affettiva

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L’intervento sul RifiutatoL’intervento sul Rifiutato

Valutare la desiderabilità sociale della relazione con la vittima Valutare le competenze sociali possedute dallo stalker: intervengono nel regolare una visione più o meno pessimistica della realtà.

Fondamentale importanza: stabilire o ristabilire contatti e il proprio ruolo sociale

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L’intervento sul L’intervento sul Cercatore di IntimitàCercatore di Intimità

Meglio un amore non corrisposto che la mancanza di amoreE’ impermeabile alle sanzioni giudiziarieLa persecuzione e la detenzione prezzo da pagare per il raggiungimento dell’obiettivo Dato il rifiuto di consapevolezza del disturbo, un intervento efficace può essere il TSO e interventi tesi a superare l’isolamento e la mancanza di competenze sociali.

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L’intervento L’intervento sull’Incompetentesull’Incompetente

Spesso basta una comunicazione assertiva e decisa il cui contenuto è di chiarimento sulla necessità di interrompere i comportamenti messi in atto

Intervento volto a migliorare le abilità sociali.

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L’intervento L’intervento sull’Incompetentesull’Incompetente

Difficile la presa in carico percezione di essere vittime Non si lasciano coinvolgere dalla terapia Il terapeuta potrebbe diventare la loro vittima Intervento: farmacologico (antipsicotici o antidepressivi)Terapia: far comprendere il problema derivante da distorsione cognitiva ed da errori di pensiero.

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L’intervento sul predatoreL’intervento sul predatore

Gli stalker di questo tipo vanno gestiti all’interno di programmi dedicati ai crimini di tipo sessuale, il focus principale è la gestione della parafilia che è la vera motivazione della campagna di stalking.

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Rischio di recidivismoRischio di recidivismo

Su 189 casi… il 49.2% ha commesso lo stesso reato o reati connessi alla campagna di stalking per cui ha ricevuto più di una denuncia. In media il numero di comportamenti sanzionati è più di due.Tra i 93 detenuti recidivi, quasi l’80% ha commesso nuovamente un reato entro un anno dal primo arresto.

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Rischio di recidivismoRischio di recidivismo

- Sesso maschile- Hanno avuto una relazione intima con la vittima- Età media di 37 anni- Disturbi di personalità - Disturbi di dipendenza da abuso di sostanze

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Quindi… i trattamenti (sia farmacologici, che psicoterapeutici nonché gli interventi giudiziari) a cui vengono sottoposti gli stalker hanno un impatto sostanziale nel tentativo di fermare i comportamenti molesti, reiterati ed intrusivi