S.S. Faustino e Giovita Giorno Sagra 2012 solenne · fratelli di futura ordinazione diaconale...

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Sagra 2012 via Giardini, 231 - 41124 Modena - tel. 059 350.266 - fax 059 29.22.625 www.parrocchiasanfaustino.it - [email protected] Fra’ Massimo, religioso professo solenne dell’Ordine dei Frati Minori francescani, nostro parrocchiano, sarà ordinato diacono per l’imposizione delle mani e la preghiera di S.E. Mons. Antonio Lanfranchi, nostro Arcivescovo Sagra della Beata Vergine del Rosario Ordinazione Diaconale di Fra’ Massimo Travascio Domenica 14 ottobre si rinnova l’appuntamento più importante della parrocchia Sabato 22 settembre alle ore 16.30 nella nostra chiesa di San Faustino Parrocchia S.S. Faustino e Giovita Modena 137 Sagra 2012 13-14 Ottobre Sabato 22 settembre Giorno solenne Domenica 14 ottobre Giorno di festa

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Sagra 2012via Giardini, 231 - 41124 Modena - tel. 059 350.266 - fax 059 29.22.625

www.parrocchiasanfaustino.it - [email protected]

Fra’ Massimo, religioso professo solenne dell’Ordine

dei Frati Minori francescani,nostro parrocchiano,sarà ordinato diacono

per l’imposizione delle manie la preghiera

di S.E. Mons. Antonio Lanfranchi, nostro Arcivescovo

Sagradella Beata Vergine

del Rosario

OrdinazioneDiaconale

di Fra’MassimoTravascio

Domenica 14 ottobre si rinnova l’appuntamento più importante della parrocchia

Sabato 22 settembrealle ore 16.30

nella nostra chiesadi San Faustino

ParrocchiaS.S. Faustino e Giovita

Modena

137 Sagra 201213-14 Ottobre

Sabato 22

settembreGiornosolenne

Domenica

14 ottobre

Giornodi festa

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PREPARAZIONE SPIRITUALEOgni giorno da Lunedì 8 ottobrea venerdì 12 ottobreOre 9.00 celebrazione eucaristica Santo Rosario ore 18.00Ore 18.30 Breve riflessione, tenuta da un diacono, sulle Costituzioni Conciliari Lumen Gentium (sulla Chiesa), Gaudium et Spes (sul rapporto tra la Chiesa ed il mondo contemporaneo), Sacrosanctum Concilium (sulla liturgia) e Dei Verbum (sulla Parola di Dio)Ore 19.00 celebrazione eucaristica

Martedì 9 ottobreOre 19.00 Celebrazione eucaristica con mandato ai catechisti, educatori dei gruppi giovanili, capi scout e allenatori

Giovedì 11 ottobreOre 21.00 in cattedrale, apertura diocesana dell’Anno della fede in occasione del 50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II

Sabato 13 ottobreOre 8.40 Lodi mattutineOre 9.00 Celebrazione eucaristicaOre 10-12.30 e 15.30-18.00 confessioniOre 18.00 Santo RosarioOre 18.30 Primi vespri della Festa Ore 19.00 Celebrazione eucaristica

Domenica 14 ottobreGIORNO DELLA FESTACelebrazioni eucaristiche ore 8.30; 10.00; 11.30; 19.00Ore 17.00 Santo Rosario (Durante la recita del Santo Rosario verranno eseguiti alcuni canti mariani)

...E PER DIVERTIRCI INSIEME...Sabato 13 ottobre Dalle ore 20,30 Spettacolo di gruppi musicali giovanili

Domenica 14 ottobre Alle ore 13 pranzo assieme sul piazzale della chiesa (prenotarsi in ufficio entro il 7 ottobre)Alle ore 15,30 spettacolo per i bambini proposto da San Faustino Teatro Oratorio Alle ore 21 spettacolo presentato dei giovani della Parrocchia

Per tutta la durata della Sagra (sabato sera, domenica mattina, pomeriggio e sera) Saranno attive le mostre nel sottochiesa, la pesca, i vari stands ed il ristorante

Programma dellaSagra Parrocchiale

Celebrazioni, preghiera ma anche spettacoli e stands

Riprendono le attività parrocchiali con un’agenda ricca di appuntamenti Il 22 settembre alle 16,30 a san Faustino, fra’ Massimo sarà ordinato diacono32

Lunedì 1 ottobreOre 17.00 per i ragazzi con catechismo al lunedìMartedì 2 ottobreOre 17.00 per i ragazzi del martedìMercoledì 3 ottobreOre 17.00 per i ragazzi del mercoledìVenerdì 5 ottobreOre 17.00 per i ragazzi del venerdìSabato 6 ottobreOre 15.30-18.30 per i ragazzi delle Superiori, Universitari e ScoutSabato 13 ottobreOre 10-12.30/15.30-18.00 per gli adulti

Le Confessioni

Iniziano lunedì 1 ottobre le attività formative

Anno catechistico ’12-’13Si stanno svolgendo in questi giorni gli incontri dei genitori col Parroco in occasione delle iscrizioni al catechismo dei ragazzi dalla 2a elementare alla 2a media

Questa frase del Vangelo di Matteo che io e i miei sei con-fratelli di futura ordinazione diaconale abbiamo scelto

per annunciare la nostra ordinazione nelle nostre parrocchie di origine, credo che descriva in pieno a che cosa il Signore ci ha chiamato. Dopo aver professato per sempre i consigli evangelici nell’Ordine dei frati Minori, aiutati nel discernimen-to al ministero ordinato dai formatori e dalle nostre comunità di appartenenza, oggi possiamo rispondere a questa ulteriore chiamata che il Signore ci rivolge: configurazione a Cristo dia-cono, cioè servo di tutti.Il diacono attua il carattere della sua ordinazione mediante la partecipazione all’unico e triplice “ufficio” di Cristo nel mini-stero ordinato:- È maestro, in quanto proclama e illustra la Parola di Dio;- È santificatore, in quanto amministra il sacramento del Bat-tesimo, dell’Eucarestia e i sacramentali, partecipa alla celebra-

zione della Messa, in veste di “ministro del Sangue”. Proprio nell’Eucarestia infatti si incon-tra la spiritualità del diacono, evidenziata dallo specifico ser-

vizio del calice del Signore che in essa si compie. Nel calice del Sangue del Signore, il diacono ha il memoriale permanente della sua vita e del servizio al quale è chiamato dalla Chiesa.- È guida, in quanto è animatore di comunità.Anche il catechismo della Chiesa cattolica viene in aiuto nel definire la figura del diacono: «I diaconi partecipano in una maniera particolare alla missione e alla grazia di Cristo. Il sa-cramento dell’Ordine imprime in loro un segno (“carattere”) che nulla può cancellare e che li configura a Cristo, il quale

Pinnacolo della SagraIl torneo mensile di pinnacolo di beneficenza, aperto a parrocchiani e non, si svolgerà giovedì 18 ottobre alle 20,30 nei locali del sottochiesa.È previsto un ricco montepremi che premia numerose coppie. Le iscrizioni si ricevono recandosi in ufficio parrocchiale o telefonando allo 059 350266 dalle 9,30 alle 11,30 dei giorni feriali, chiamando o mandando un sms al 392 2998804, o via mail scrivendo a [email protected] per conoscere le date e i premi dei prossimi tornei, è attivo il sito www.parrocchiasanfaustino.it.

«Mi sento servo di tutti»Fra’ Massimo, alla vigilia della sua ordinazione diaconale, racconta la sua chiamata Quali sono i compiti e i doveri del diacono

all’interno della nostra comunità

29 maggio 1982, Veglia di Pentecoste. Sacrestia del Duo-mo. Ermanno Palazzi, Giancarlo Bacchelli, Felice Mi-

chele, Tino Paterlini ed io, in “alba” (per me e Tino preparate dalle sorelle Lugli, sulla foggia di ‘quella del Papa’ diceva-no!), tiratissimi, pronti per un evento “storico” per la nostra Diocesi: la reintroduzione del Diaconato Permanente dopo diversi secoli. Mons. Bruno Foresti raccolto ci guardava. Io gli ero molto vicino. “Tu sai che cosa farò di te? … Tu sarai Diacono per tutta l’eternità”. A queste parole, sussurrate con gravità, seguirono altre: “Se aumenterete di numero, vorrà dire che non abbiamo sbagliato!”. Credo che non esprimes-sero timore, ma un auspicio. Scendemmo processionalmen-te la lunga scalinata per accedere alla Cattedrale. Ci sono dei momenti in cui non hai consapevolezza della di-mensione di ciò che sta accadendo. Questo era uno di quel-li. A monte un grande lavoro che partiva da lontano. L’opera di Don Altana di Reggio, paladino instancabile del diaconato permanente in Italia, l’intuizione di Don Aldo Luppi, allora parroco della nostra comunità, sempre proteso in avanti se-minando su terreni non ancora sufficientemente dissodati e pronti ma capaci di germogliare segni di speranze future, il pragmatismo di Don Mauro Campani, suo successore nella cura pastorale a San Faustino, convinto che bisognava pro-muovere ministeri laicali e partire con la scuola di Teologia per Laici per poi indicare candidati per un cammino di pre-parazione al Diaconato.È passato un trentennio e ora siamo in molti a dimostrazione che la difficile e coraggiosa scelta di Mons. Foresti non fu azzardata.Ormai nella nostra parrocchia il Diaconato è una realtà ‘ac-quisita’ e visibile, se non altro per la costante presenza nella

Note sul diaconato permanenteGiancarlo Palazzi racconta come, trent’anni fa, ha vissuto la sua ordinazione

Reintrodotto dopo lunghi secoli, la figura del Diacono a vita scelto da cinque modenesi

Il Ministero diaconalesvolto in parrocchiao nella diocesi

Un grazie sentito a coloro che vorranno mettersi a disposizione per l’allestimento e lo svolgimento della Sagra e a quanti contribuiranno con le loro offerte.

Cresima per giovani e adultiDomenica 13 maggio 2012, durante la Messa delle ore 11.30, due dei partecipanti al corso di “Cresima per adulti”, che tutti gli anni si organizza nella nostra parrocchia, hanno ricevuto il Sacramento della Cresima. Dopo un cammino cominciato nell’ottobre 2011 e finito in aprile 2012, durato circa sei mesi con cadenza settimanale, i partecipanti hanno ricevuto un attestato di partecipazione che gli ha permesso di ricevere il Sacramento e gli è stata anche data la possibilità di riceverlo nella nostra Chiesa parrocchiale.Durante il cammino di preparazione sono stati trattati argomenti scelti dall’equipe che si occupa di questo percorso, avvalendosi dell’esperienza fatta negli anni passati, dei suggerimenti delle altre parrocchie della diocesi e di testi appropriati. Il più importate dei quali e anche il più meditato, è il Vangelo, consegnato ai partecipanti durante una piccola liturgia in chiesa tenuta dal Parroco. Non è mai mancata, durante questo cammino, la supervisione del Parroco e il suo aiuto nei momenti particolari di formazione e di riflessione. Anche per gli accompagnatori, questo percorso è sempre ricco di esperienze, di riflessioni e di doni spirituali.           Gli accompagnatori dell’équipe

Giovedì 25 ottobre 2012 alle ore 21in Parrocchia avrà inizio il Corso di preparazione alla Cresima per giovani e adulti. Chi è interessato telefoni in Parrocchia (059 350266) qualche giorno prima per informazioni più dettagliate e per iscriversi.

Lingua italianaper stranieri adultiA partire da novembre inizierà nei locali del sottochiesa il Corso gratuito di lingua italiana riservato ad adulti stranieri e gestito da insegnanti volontari. Iscrizioni presso il punto d’ascolto Caritas, nei locali del sottochiesa, al martedì dalle 10 alle ore 12.30.

Doposcuolaper ragazzi delle medieA partire da novembre inizierà in Oratorio l’attività di doposcuola per ragazzi delle scuole medie, gestita da insegnanti volontari. Per informazioni rivolgersi in Parrocchia, nella seconda metà di ottobre.

Corsi d’autunno

N.B. Il catechismo per tutte le classi si terrà dalle ore 17 alle ore 18. Inizierà da lunedì 1 ottobre nel giorno stabilito (esclusi i bambini di 2° elementare)

Martedì 9 ottobre alle ore 19 in chiesa per tutti ragazzi e i genitori sarà celebrata la S. Messaper la solenne inaugurazione dell’Anno Catechistico durante la quale verrà datoil mandato ai catechisti, agli educatori,agli allenatori e ai capi scout.

IL DIACONOÈ MAESTRO,

È SANTIFICATORE,È GUIDA

«Il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la vita»

(Mt 20,28).

si è fatto “diacono”, cioè il servo di tutti. Compete ai diaconi, tra l’altro, assistere il vescovo e i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri, soprattutto dell’Eucaristia, distribuirla, as-sistere e benedire il matrimonio, proclamare il Vangelo e pre-dicare, presiedere ai funerali e dedicarsi ai vari servizi della carità» [CCC n. 1570].Cari fratelli e sorelle, pensare di ricevere un tale dono, proprio a San Faustino... come faccio a esprimere quello che ho nel cuore? Per rispondere mi viene in aiuto proprio la Parola di Dio con le parole di due salmi: «Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invo-cherò il nome del Signore» (Sal 115) e «Ecco Signore io vengo per fare la tua volontà». Allora con gioia grande, vi aspetto per l’ordinazione, sabato 22 settembre 2012 alle ore 16.30 a San Faustino per condivi-dere con me questo importante momento di Chiesa riunita, un dono non solo per me, ma per tutta la Chiesa di Dio.Con gratitudine per la vostra vicinanza umana e di preghiera, anche io prego il Signore perché vi benedica e vi custodisca sempre. Con voi... Fr. Massimo Travascio (ofm)

Il diacono è, nella chiesa, sacramento di “Cristo Servo” perciò nella comunità è animatore della vocazione di tutti al servizio e all’amore gratuito a imitazione di Cristo.La missione del diacono, come animatore della comunità, si svolge principalmente nel triplice ambito della Parola, della Liturgia, della Carità. Il diacono annuncia autorevolmente la Parola di Dio e fa opera di catechesi. In particolare si impegna in un opera di evangelizzazione capillare e diffusa, perché l’annuncio del Vangelo raggiunga ogni persona nel suo ambiente naturale di vita.Il diacono trova nella liturgia la fonte e il punto culminante del suo ministero.Assiste durante le celebrazioni liturgiche il Vescovo e i sacer-doti, amministra solennemente il battesimo, benedice le noz-ze cristiane, presiede ai riti funebri, conserva e distribuisce l’Eucarestia, amministra i sacramentali, visita e benedice le famiglie, presiede la liturgia della Parola e distribuisce l’Euca-restia in assenza della S. Messa, celebra la “Liturgia delle ore”.Il diacono promuove in seno alla comunità lo spirito fami-liare del popolo di Dio; è chiamato a suscitare i vari servizi e ad aiutare tutti a riconoscere e valorizzare i propri carismi e le proprie funzioni nella comunità; stimola la comunità ad opere di carità con una attenzione particolare ai più poveri e bisognosi. Tino Paterlini

Ma oggi, in un mondo che cambia rapidamente, mi sembra di scorgere un diaconato più inserito nel tessuto sociale, nei luoghi del quotidiano: famiglia, professione, i vari ambiti emersi profeticamente nel Convegno di Verona con quella trasversalità che auspicava una ministerialità della “soglia”, cioè quel luogo di incontro tra le realtà umane e l’annuncio del divino, potenziale importante, quando essa si esprime nella semplicità dei rapporti e nella attenzione alle situazioni presenti nel vicinato.Il futuro sarà sicuramente ricco per le tante esperienze in atto nella nostra Chiesa, purchè non si abbia troppa preoc-cupazione di definire una identità nel diaconato. L’Arcivescovo Quadri, allora sull’argomento, con quella ar-guzia che lo distingueva, disse:”Da duemila anni il prete si chiede chi esso sia. Allora cosa volete sapere voi che siete appena nati!”. Ma credo che si possa terminare con la de-finizione che, all’inizio del suo mandato, ne diede Mons. Antonio Lanfranchi, che fra non molto consegnerà un do-cumento a ricordo di questa ricorrenza: “cellule staminali!”. Giancarlo Palazzi, diacono

liturgia.Perché tale scelta trenta anni fa? Fondamentale fu la determi-nazione conciliare, ma, credo, anche la constatazione dell’esi-genza di rendere più visibile nella chiesa il ministero del ser-vizio. Da allora le sperimentazioni furono tante e non tutte significative. È il prezzo di un rodaggio complesso. La liturgia assorbì quasi totalmente le risorse a causa di un approssimati-vo approccio al problema anche dei presbiteri che nel diaco-nato vedevano una novità a molti di loro sconosciuta anche se da loro posseduta. Per contro ci furono tentativi di dare peso e concretezza al ministero attraverso una anomala sua clericaliz-zazione. Ciò non favorì una stretta collaborazione.

Tino Paterlini, a sinistra, e Giancarlo Palazzi, a destra, in cattedrale,assistono il diacono Franco Gorni. Sullo sfondo Mons. Santo Quadri

I sette futuri diaconi dell’Ordine dei frati Minori.Fra’ Massimo è il terzo da sinistra

Diaconi permanenti presenti in parrocchiaPaolo Barani, Gabriele Benatti, Remo Feverati,Tiberio Guerrieri, Giancarlo Palazzi, Agostino Paterlini

In occasione del 60o anniversario dalla posa della prima pietra

Una Messa per ilVillaggio MartinelliVenerdì 1 giugno 2012 in via Bellei (laterale di via Vaccari) è stata celebrata una santa Messa da don Alberto e don Mauro in ricordo del 60° anniversario della posa della prima pietra del “Villaggio Martinelli”, inizio di una piccola comunità nel cuore di Modena ed esempio di amicizia e fraternità reciproca che continua

a tutt’oggi, poiché molti figli dei soci fondatori abitano attualmente nelle case del Villaggio. Alla celebrazione erano presenti gli ultimi due soci fondatori viventi e insieme alla comunità parrocchiale abbiamo ricordato nelle nostre preghiere i soci fondatori defunti. E’ stato un momento di intensa partecipazione e di sincera gioia.

ClasseIscrizione

al catechismo e incontro col parroco

Giorni di catechismo

2a elementare lunedì 1 ottobreore 21

lunedìo martedì

3a elementare mercoledì 19 settembre ore 21

mercoledìo venerdì

4a elementare lunedì 24 settembre ore 21

martedìo mercoledì

5a elementare mercoledì 26 settembre ore 21

lunedìo venerdì

1a media giovedì 27 settembre ore 21

martedìo venerdì

2a media venerdì 28 settembre ore 21

mercoledìo venerdì

Ore 17.45 Partenza della processione con l’immagine della Beata Vergine del Rosario per le vie della parrocchia. Al termine della processione esposizione del Santissimo Sacramento, adorazione e solenne benedizione eucaristica.

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4 A mezzo secolo dal Concilio Vaticano II, esistono alcuni aspetti della fede sottovalutati e poco conosciuti, vediamo quali

Le Costituzioni ConciliariBambini, ragazzi e giovani uniti dallo stesso sorriso5

Sintesi della Costituzione sulla Sacra Liturgia

SACROSANCTUM CONCILIUMpromulgata dal Concilio ecumenico Vaticano II

il 4 dicembre 1963

Proemio Il Concilio si propone di far crescere ogni giorno di più la vita cristiana tra i fedeli. Ritiene quindi di doversi interessare in modo speciale anche della riforma e dell’incremento della Liturgia. Essa contribuisce in sommo grado a che i fedeli espri-mano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della Chiesa.

1° capitolo. Principi generali per la riforma della liturgia.I- Natura della liturgia e sua importanza nella vita della Chiesa. L’opera della redenzione umana è stata compiuta da Cristo per mezzo del mistero pasquale della sua beata Passione, Ri-surrezione e Ascensione. Dal costato di Cristo, morente sulla croce, è scaturito il mirabile sacramento della Chiesa.

A 50 anni dal Concilio Vaticano II ci sono alcuni fondamentali aspetti della fede in Cristo e nella Chiesa che, benché trattati ampiamente nei documenti conciliari, non sono conosciuti, non solo da coloro che

non c’erano a quel tempo, né dai giovani di oggi, ma neppure da fedeli praticanti. In tempi di crisi, anche di fede, in vista del Sinodo sulla nuova evangelizzazione, a tutti comunque vanno ripresentati in occasione dell’anniversario,12 ottobre 2012, di quell’evento di Chiesa così importante che è stato il Concilio. Queste 4 semplici schede, con l’enunciazione dei principali contenuti, possono aiutare ad

approfondire la propria fede. Cristo, che è luce delle genti, con la sua Divina Rivelazione ci illumina, con la sacra Liturgia ci purifica e santifica,con la Chiesa ci unisce nel suo corpo e ci colloca in giusto rapporto

con il mondo contemporaneo.

Come Cristo è stato inviato dal Padre, così ha inviato gli apo-stoli non solo perché predicassero il Vangelo, ma anche perché attuassero per mezzo del Sacrificio della Messa e dei Sacramenti, sui quali si impernia tutta la vita liturgica, l’opera di salvezza. Da allora, la Chiesa non ha mai tralasciato di riunirsi in assem-blea per celebrare il mistero pasquale, mediante la lettura della Scrittura e la celebrazione dell’Eucarestia. Per realizzare un’opera così grande Cristo è sempre presente nella sua Chiesa; è presente: 1) nel Sacrificio della Messa (sia nella persona del ministro, sia sotto le specie eucaristiche), 2) nei Sacra-menti, 3) nella sua Parola, giacché è Lui che parla quando nella Chiesa si legge la Scrittura, 4) quando la Chiesa prega e loda. Ogni celebrazione liturgica è opera di Cristo sacerdote e del suo Corpo mistico che è la Chiesa; è azione sacra per eccellenza e nessun’ altra ne uguaglia l’efficacia. La Liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana la sua virtù. Dall’Eucarestia particolarmente deriva in noi la grazia e si ottiene la santificazio-ne degli uomini e la glorificazione di Dio. E’ raccomandato ai fedeli di prendervi parte, non solo con retta disposizione d’animo, ma consapevolmente, attivamente,

fruttuosamente.II- L’educazione liturgica e la partecipazione attiva. E’ desiderio della Chiesa che il popolo di Dio, che ha diritto e dovere in forza del Battesimo ad una piena ed attiva partecipa-zione, venga adeguatamente formato e preparato.III- La riforma della Liturgia. Essa consta di una parte immutabile, perché di istituzione di-vina, e di parti suscettibili di cambiamento, che possono variare nel corso dei tempi. Si auspica che i testi e i riti siano espressi più chiaramente perché il popolo cristiano possa capirne il senso e partecipare con più fede. Vengono dettate norme sia generali che particolari, riguar-danti il carattere gerarchico e comunitario, didattico e pasto-rale della Liturgia. Si chiarisce che le azioni liturgiche non sono private, ma celebrazioni della Chiesa; sono comunitarie, per la natura pubblica e sociale di ogni Messa e dei Sacramenti. Nel-le celebrazioni liturgiche ciascuno, ministro o fedele, si limiti a compiere tutto e soltanto ciò che è di sua competenza. Anche i ministranti, i lettori, i commentatori, i cantori svolgo-no un vero ministero liturgico; devono pertanto essere educati e formati allo spirito liturgico. Al fine di promuovere la partecipazione attiva, si curino le acclamazioni dei fedeli, i canti, i gesti, l’atteggiamento del corpo; si osservi anche, a tempo debito, il silenzio. Nella liturgia Dio parla al suo popolo e Cristo annuncia an-cora il suo Vangelo; il popolo a sua volta risponde a Dio con il canto e la preghiera. I riti splendano per nobile semplicità. Nelle celebrazioni, la lettura della Scrittura sia più abbondante, perché massima è la sua importanza. Il ministero della parola sia adem-piuto con fedeltà e nel debito modo.2° capitolo. Il Mistero Eucaristico. La Chiesa si preoccupa che i fedeli non assistano come spetta-

tori estranei al mistero di fede, ma partecipino consapevolmente, piamente e attivamente; siano istruiti nella parola di Dio; si nutra-no alla mensa del Corpo di Cristo, rendano grazie a Dio. Affinché la mensa della parola di Dio sia offerta con mag-giore abbondanza, vengano aperti più largamente i tesori del-la Bibbia, in modo che, in un determinato numero di anni, si leggano al popolo le parti più importanti della Scrittura. Si rac-comanda vivamente l’omelia, che è parte dell’azione liturgica; essa non va omessa la domenica e i giorni festivi, se non per grave motivo; in essa, nel corso dell’anno liturgico, vengano presentati i misteri della fede e le norme della vita cristiana. Viene ripristinata la preghiera dei “fedeli”, in modo che, con la partecipazione del popolo, si preghi per la Chiesa, per i gover-nanti, per coloro che si trovano in varie necessità, per tutti gli uomini e per la salvezza di tutto il mondo.

3° capitolo. Gli altri Sacramenti e i Sacramentali. Sono chiamati “Sacramenti della fede”, perché presuppon-gono la fede, la nutrono, la irrobustiscono, la esprimono. Essi conferiscono la grazia; sono segni, ordinati alla santificazione degli uomini, all’edificazione del Corpo di Cristo, a rendere culto a Dio. I “Sacramentali”sono segni sacri (benedizioni, li-turgie e preghiere varie), istituiti dalla Chiesa: producono effet-ti soprattutto spirituali; essi, insieme ai Sacramenti, santificano tutti gli avvenimenti della vita. Il Concilio, per chiarirne la na-tura e il fine, tenendo conto delle esigenze del nostro tempo, stabilisce alcune regole per una loro revisione.

4° capitolo. L’Ufficio Divino. La Chiesa, recitando il divino canto di lode al Signore, san-tifica tutto il corso del giorno e della notte ed intercede per la salvezza del mondo. I sacerdoti, i religiosi, i diaconi o altri a ciò deputati dalla Chiesa, compiendo con fervore questa preghiera, da una parte adempiono all’obbligo proprio della Chiesa, dall’altra sono la voce della Sposa di Cristo che parla allo Sposo. Per la riforma dell’Ufficio, sono dettate varie norme, intese a incentivarne la recita allo scopo della santificazione, la dif-fusione anche tra i laici, riuniti tra loro, da soli o coi sacerdoti, curando la partecipazione comune in chiesa, specialmente ai Vespri, nelle domeniche e feste solenni. 5°capitolo. L’anno liturgico. La Chiesa considera suo dovere celebrare in giorni deter-minati, lungo il corso dell’anno, l’opera della salvezza del suo Sposo. Ogni domenica, fa memoria della Risurrezione del Si-gnore; ogni anno, insieme alla Passione, celebra la Pasqua, la più grande solennità. Nel corso dell’anno ripropone tutto il mi-stero di Cristo, dall’Incarnazione e Natività fino all’Ascensione e alla Pentecoste. Ricordando in tal modo i misteri della Redenzione, i fedeli vengono a contatto con le azioni salvifiche di Cristo e sono ripieni della grazia della salvezza. Nella celebrazione di questo ciclo annuale dei misteri di Cristo, la Chiesa venera con particolare amore Maria, Madre di Dio, congiunta indissolubilmente con l’opera della salvezza del Figlio suo; proclama il mistero pasquale realizzato nei Santi e nei Martiri che hanno sofferto con Cristo e con Lui sono glori-ficati; propone ai fedeli i loro esempi e implora per i loro meriti i benefici di Dio. E’ comunque la domenica il fondamento e il nucleo di tut-to l’anno liturgico, il giorno del Signore nel quale i fedeli si devono riunire in assemblea, per ascoltare la parola di Dio e partecipare all’Eucarestia. Il Concilio dispone che le feste dei Santi non abbiano a prevalere sulle feste che commemorano i misteri della salvezza; molte di esse siano celebrate da ciascu-na Chiesa particolare; siano invece estese a tutta la Chiesa solo quelle che celebrano Santi di importanza universale.

6° capitolo. La musica sacra. Si riconosce che la tradizione musicale della Chiesa costitui-sce un patrimonio di inestimabile valore per il fatto che il canto sacro è parte integrante della Liturgia; essa riveste una forma più nobile quando i divini Uffici sono celebrati solennemente in canto, con i sacri ministri e la partecipazione attiva del popolo.

7° capitolo. Arte sacra e sacra suppellettile. Viene ribadita l’importanza dell’arte religiosa, delle immagini sacre, degli arredi, per la relazione che hanno con l’infinita bel-lezza divina e per l’efficace contributo a indirizzare gli animi alla lode a Dio. Seguono poi disposizioni per favorire un’autentica arte sacra e il buon uso delle opere e degli oggetti sacri.

Sacramenti e momenti di vitaBattesimi 17 giugno

Prima Comunione 13 maggio

Torneo di calcetto Sanfa Cup giugno

Chiusura anno catechistico 23 maggio

Prima Confessione 20 maggio

Pellegrinaggi in Francia... ...e in Terra SantaAnche quest’anno il pellegrinaggio (in Francia dal 5 al 13 agosto) è stato molto bello, anche se tutti abbiamo sentito la mancanza di Don Mauro, che ha dovuto rimanere a casa per motivi di salute. Ci ha accompagnati don Zbigniew Skuza, sacerdote polacco che in passato ha prestato servizio a san Faustino e che durante l’estate viene a trovarci. Abbiamo percorso ben 3500 km, ma per fortuna in un pullman talmente comodo che sembrava di essere in un salotto, con caffè ed acqua sempre fresca. Le ore passavano in fretta, fra lodi, rosari e canti che Lino, al quale non mancano nè la voce nè la fantasia, intonava per rallegrarci. Fra le città che abbiamo visitato, mi sono chiesta: qual è la più bella? Reims? Rouen? Lisieaux? Forse Mont Saint Michel? Parigi? Montmartre? Tutte bellissime, con

basiliche gotiche meravigliose ed imponenti, ma quello che più mi ha emozionato è stato Ars, un piccolo paesino nel quale è stato curato san Jean Marie Vianney, “il patrono di tutti i parroci del mondo”. Visitando la sua casa poverissima e conoscendo la sua umiltà e modestia, viene spontaneo chiedersi come abbia fatto questo umile parroco di campagna ad accogliere attorno a sè folle incredibili che si affrettavano per vederlo, sentirlo e ricevere tramite lui il perdono di Dio. Forse perchè si metteva al servizio di tutti? Forse per la sua incrollabile fede che ancora oggi senti aleggiare nella sua casa, nella basilica o nella

chiesa “del cuore?” La Messa che don Zbigniew ha celebrato in basilica ci ha fatto sentire

molto uniti nel pregare per tutti i sacerdoti, in modo particolare per quelli della nostra parrocchia.

Anna Maria

Il 25 aprile un discreto gruppo di persone della nostra parrocchia è partito per l’emozionante esperienza del pellegrinaggio in Israele. Sollecitati da don Alberto (che purtroppo all’ultimo non ha potuto accompagnarci), abbiamo aderito alla proposta lanciata dalla nostra diocesi di fare un cammino spirituale proprio nei luoghi santi, in cui è vissuto e ha predicato Gesù.Don Giacomo Violi, la nostra ‘eccezionale’ guida spirituale, ci ha fatto vivere momenti di forte intensità a Nazareth, a Cana, a Cafarnao, sul lago di Tiberiade, al fiume Giordano, dove, insieme al nostro Arcivescovo, abbiamo rinnovato le promesse battesimali. A Betlemme ci siamo calati nel mistero della nascita di Gesù, abbiamo conosciuto l’ambiente, i paesaggi e le abitudini del luogo dove Lui è nato. Abbiamo toccato con mano che la venuta di Gesù ha suscitato e continua a suscitare veramente lo spirito di amore che lui è venuto a insegnarci: l’apertura verso tutti e l’accoglienza e l’accettazione

gratuita dell’altro. Abbiamo, infatti, avuto l’opportunità di visitare un istituto di suore che accolgono, senza distinzione di etnie o idee politiche, i bimbi abbandonati spesso a causa di situazioni economiche o culturali: è il cristianesimo vissuto…A Gerusalemme abbiamo pregato nei luoghi della Passione e della Morte di Gesù; durante la via Crucis abbiamo rivissuto gli ultimi momenti della Sua vita, ‘abbiamo capito’ il Vangelo della Passione, meditato proprio sulla stessa strada al Calvario percorsa da Gesù. È’ stato un crescendo di emozioni, fino ad arrivare nell’ultimo giorno del nostro pellegrinaggio all’esperienza fortissima della celebrazione della S. Messa proprio davanti al Santo Sepolcro: solo noi, il gruppo modenese raccolto insieme al proprio Vescovo… E’ un’esperienza unica, che non può lasciare come prima. Ci sono, credo, luoghi preferenziali per ascoltare la Parola del Signore e parlare con Lui, e la Terra Santa è sicuramente luogo ideale!

Scuola parrocchiale San Faustino

5 Festa della classe quinta6 Camminata della scuola7 Ritrovo ex alunni a scuola

anno 1992

1

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3 7

6

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1 Benedizioni pasquali a scuola2 Apertura mese di maggio in

chiesa parrocchiale

3 Foto d’istituto a. s. 2011-124 festa della consegna dei diplomi

sezione cinque anni

Page 4: S.S. Faustino e Giovita Giorno Sagra 2012 solenne · fratelli di futura ordinazione diaconale abbiamo scelto per annunciare la nostra ordinazione nelle nostre parrocchie di origine,

6 Vacanze scout in montagna... 7 ...e campeggi formativi per bimbi, ragazzi e giovani di tutte le età

Tra il 25 luglio e il 5 agosto il nostro Reparto  ha vissuto diverse avventure ai piedi del monte Cusna, presso il paesino di Febbio (RE). Nonostante il tempo avverso nessuno si è scoraggiato e tutti hanno dato del proprio meglio per costruire il campo, realizzare le attività e esplorare le colline circostanti che ci hanno permesso di osservare panorami bellissimi.

Reparto OrioneFebbio (RE), 25 luglio/5 agosto

Dal 5 all’11 Agosto il Clan Camilo Torres è stato in route di strada con destinazione l’Alta via di Merano. Zaini, tende e cibo in spalla sono stati i nostri fedeli alleati per scalare alte vette, contemplare bellissimi paesaggi, fare il bagno nei laghi alpini e fare amicizia con caprette, mucche e marmotte. Grazie alla presenza di Don Maurizio, esperto camminatore, la route è stata un’occasione

Clan TorresAlta Via di Merano (BZ), 5-11 agosto

per stare nella natura e incontrare il Signore, grazie alla celebrazione

quotidiana della Messa e alle attività formative e di condivisione.

Il Branco della Rupe ha trascorso le sue Vacanze di Branco a Provazzano (PR) dal 23-29 Luglio. Durante questa settimana, in compagnia di cinque cavalieri, un menestrello e una strega abbiamo scoperto quanto sia bello vivere insieme, donando agli altri tutti i nostri talenti e imparando a perdonare i nostri fratelli. Soltanto unendo tutte le nostre qualità e facendo come sempre “Del Nostro Meglio” siamo riusciti a sconfiggere il perfido Joker.

Branco della RupeProvazzano (PR), 23-29 luglio

Risulta indispensabile nella nostra epoca distaccarsi dalla frenesia quotidiana della città per ricercare di nuovo il contatto con la propria anima. A questo proposito l’idea di una settimana in mezzo alle montagne della val di Fleres, un posto quasi ignoto al confine con l’Austria, dove la natura sovrasta l’uomo e ha ancora la meglio su di lui, stuzzica tutti i palati fini dei giovani, soprattutto se il piatto è condito con ingredienti segreti, quali amicizie e nuove conoscenze.

Quest’anno il Campo di Gioia, svoltosi all’Hotel Buona Stella del Cimoncino di Fanano dal 23 al 30 giugno, ha avuto come tema “I difetti che rendono brutto il mondo”, introdotti da una scenetta iniziale interpretata dai 18 animatori del campeggio. Ogni giorno i ragazzi, con l’aiuto dei sacerdoti, delle catechiste e degli animatori, affrontavano uno dei “difetti” (Spreco, Superbia, Invidia, Pigrizia ed Egoismo) e imparavano come eliminarlo, prendendo come esempio la vita e l’operato di alcuni Santi. Al termine di ogni attività veniva proposto un gioco a tema che concretizzava gli argomenti trattati. Le ore libere erano occupate da attività ludiche e passeggiate nei boschi adiacenti alla casa. La grande gita ha avuto luogo mercoledì 27: la destinazione è stata il monte Cimone,

Campo giovaniAnche quest’anno si è tenuto l’attesissimo campo giovani, che questa volta ha visto come protagonisti non solo i ragazzi di San Faustino, ma anche i nostri amici e coetanei della vicina parrocchia di San Giovanni Bosco.Capitanati da Don Maurizio: i ragazzi, gli educatori e i cuochi, nella settimana tra il 18 e il 25 agosto 2012, sono scappati dal caldo torrido di Modena per dirigersi verso la ridente località di Calalzo di Cadore, sulle Dolomiti.Questo graziosissimo paesino è stato ”invaso” da noi e dai nostri passatempi come la “totopapaveromania”e i coinvolgenti giochi notturni. È stato il coraggio il tema di

Campo GiovaniCampo di gioia

Campo Giovanissimi

Fleres (BZ), 29 luglio - 5 agosto

Cimoncino di Fanano (MO), 23-30 giugno

Calalzo di Cadore (BL), 18-25 agosto

Campo Cresima

Cimoncino di Fanano (MO) 30 agosto - 2 settembre

Un piatto che si è rivelato sempre di più un pout-pourri di esperienze, fatiche, talenti, risate, giochi e canti. Tutto quello che serve per fare di una settimana un’esperienza da ricordare. E quello che di certo si ricorderà di più di questo campeggio è il silenzio, ma semplicemente silenzio delle voci umane. Già, perché la “costrizione imposta” da educatori e don si è rivelata una delle esperienze più fini del campeggio, dal momento che a questa costrizione si è accompagnato il cinguettio degli uccelli, il

con sosta a Pian Cavallaro per la celebrazione della Santa Messa. Come ogni anno il campo si è svolto al meglio grazie alla collaborazione degli organizzatori, delle catechiste, delle insuperabili cuoche e degli immancabili animatori, componenti del Gruppo Giovani parrocchiale. Alice e Pietro

Al Campo di Gioia mi sono divertito molto. Abbiamo fatto tanti giochi: il gioco dell’ oca, la gara dei sacchi, il calcetto, il tiro alla fune e tanti altri ancora. Il mio preferito e’ stato il gioco del Paradiso con il quale noi bambini potevamo capire se eravamo stati bravi o non bravi, capire i nostri difetti. Abbiamo parlato delle cose che rendono brutto il mondo e di come anche noi possiamo renderlo più bello! L’ultimo giorno abbiamo fatto uno spettacolo emozionante perché c’erano anche i nostri genitori!Andrea, terza elementare

questo campeggio sotto tutte le sue sfumature; don Maurizio e i nostri educatori infatti ci hanno tenuti per mano facendoci capire il significato di una parola tanto importante per noi giovani. Questi momenti sono stati particolarmente forti e belli perché siamo stati guidati dalla parola del Signore. “Condivisione” è stata un’altra parola che ci ha fatto crescere, conoscere reciprocamente e donare

suono dell’impetuoso torrente di montagna e il canto dei grilli. Il silenzio è passato così da imposizione a piacere proprio perché una delle cose più difficili oggi, quando si è in mezzo a tanta gente, in città ma anche in campeggio è ascoltare la voce della nostra anima. Forse anche da questo deriva il dilagante problema dell’egoismo che caratterizza i nostri anni e che potremmo dire sia una inevitabile tensione ad ascoltare una volta per tutte se stessi ma che troppo spesso si rivela una tensione negativa. Il silenzio aiuta perciò proprio a questo, a “ridursi” ad ascoltare la voce della propria coscienza, della propria anima e soprattutto della voce di Dio, per conoscere se stessi e la nostra chiamata e sapere sempre cosa scegliere. Giacomo Baraldi

Al Campo di Gioia mi sono divertita tanto perché il gioco notturno parlava del Signore degli Anelli e anche perché abbiamo guardato la nazionale di calcio tutti insieme. La cosa più bella è stata trascorrere il tempo con i miei tanti amici. E’ stato molto importante il gioco del Paradiso per capire i nostri difetti e poi non l’ avevo mai sperimentato. Spero di fare questa esperienza anche nei

l’uno all’altro qualcosa di sé seguendo l’esempio di Gesù. Non sono mancate nemmeno le gite con panorami suggestivi.Grazie a chi ha pensato a noi in cucina, grazie a chi ci ha tenuti per mano in questa bella esperienza, vissuta insieme ad amici nuovi e “vecchi”.Quindi per tutti questi motivi aspettiamo impazienti l’arrivo del prossimo campo. Ceci Boldrini

Un nuovo anno sportivo sta per iniziare e la nostra società parrocchiale è pronta per affrontarlo.La stagione 2011-12 si è chiusa con la grande cena del 26 mag-gio che è stata occasione anche per premiare i partecipanti al Torneo misto Sanfa giunto quest’anno alla terza edizione. La manifestazione che ha visto confrontarsi oltre 150 atleti sud-divisi in 13 squadre, è stata vinta dai giovani “Pandorini”, che hanno sconfitto nella finale del 20 maggio, giorno dell’Invic-taday, i più maturi rappresentanti della “Banda Larga” in un combattutissimo match finito 3-1.Ma, lasciata ormai alle spalle una stagione assai intensa, ci accingiamo a viverne un’altra mettendo ai nastri di partenza gruppi e squadre di tutte le fasce d’età. Dai piccolissimi del-la Scuola S.Faustino, parte di un progetto di attività motoria approvato dal Consiglio di Istituto, ai più grandi delle squa-dre giovanili, fino alle prime squadre femminile e maschile, quest’anno in rispettivamente in 2° e 1° divisione provinciale, fino agli Over, gruppo misto che quest’anno si cimenterà in campionato.Novità di quest’anno sarà l’avvio di un ‘attività motoria rivolta ad adulti e anziani nella fascia oraria del mattino nella palestra Barani come risposta a un’esigenza manifestata da tempo e che ci auguriamo raccolga pertanto ampi consensi.Non mancano naturalmente i problemi, rappresentati dalla difficoltà di gestire al meglio gli spazi nella nostra palestra par-rocchiale e della necessità di dover svolgere parte delle attività in palestre comunali con i conseguenti sforzi organizzativi e oneri finanziari.Per proseguire e migliorare ancora di più la nostra attività

Invicta: il volley per tuttiRiprendono in settembre tutte le iniziative della nuova stagione

In programma anche attività motorie rivolte ad adulti e anziani

ci attendiamo un sostegno ancora più forte e convinto della comunità parrocchiale, affinché il nostro progetto educativo diventi sempre più parte integrante del più ampio percorso di formazione dedicato ai giovani… di tutte le età. Claudio Andreoli

prossimi anni!Anna, quarta elementare

Il Campo di Gioia, svoltosi alla fine di giugno con 88 bambini dalla seconda elementare alla prima media, è un’esperienza che riempie il cuore e la mente. Dopo un anno di impegno settimanale con le attività del catechismo, la settimana al Campo rappresenta la migliore conclusione: osservare i bambini e i ragazzi

vivere tutti assieme una settimana di svago, formazione, preghiera, è un’esperienza unitiva e unica. Un’occasione che consiglio a tutti!

Silvia, catechista

ConclusioneIl Campo di Gioia non è finito il 30 giugno! Ciascuno dei partecipanti ha continuato durante tutta l’estate, e continua ancora, a lottare contro i difetti che rendono

brutto il mondo con la consapevolezza che ciascuno contribuisce a renderlo più bello. Come? Ha ricevuto “il mandato” che lo ha aiutato durante tutta l’estate ad esaminare la propria giornata e ha capito che non si deve scoraggiare se non sempre si riesce, abbiamo un alleato imbattibile: Il Signore è sempre vicino per aiutarci!

Le attività, tutte fatte sul tema dei ‘cinque sensi’, sono state molto coinvolgenti ed istruttive. Merito del grande lavoro di

preparazione degli animatori, del nostro seminarista Max, delle catechiste e di don Maurizio Paolo Serri

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8 Le numerose attività del Circolo Acli, tra passato, presente e futuro

Un pullman pieno di catechiste (e di qualche parrocchiano nei pochi posti rimasti liberi) diretto a Firenze, sotto la guida di Don Alberto, alla scoperta di come la catechesi si possa fare anche attraverso l’arte dei grandi del rinascimento. E’ così che il 22 aprile il parroco ci ha condotti a Firenze e ci ha guidati al Convento domenicano di San Marco, una scoperta per i più, che si svolge attorno a un chiostro. Nel chiostro un grande affresco di “San Domenico che abbraccia il Crocefisso” del Beato Angelico che ha dipinto anche la sala del Capitolo e le celle del dormitorio: indimenticabile l’affresco dell’Annunciazione. Ci siamo poi recati nel vicino Cenacolo di S.Apollonia, parte di un convento benedettino, con l’imponente affresco dell’Ultima Cena di Andrea del Castagno. Tutti insieme poi dai banchi della Cattedrale di S.Maria del Fiore abbiamo partecipato alla S.Messa concelebrata dal nostro parroco; nel pomeriggio visita guidata alla stessa Cattedrale e alla Chiesa di Santa Maria Novella con la caratteristica facciata in marmi bianchi e verdi ove all’interno abbiamo potuto ammirare tra le altre opere il capolavoro della “Trinità” del Masaccio. Assistiti dal tempo, alla fine è comparso pure il sole, abbiamo fatto poi ritorno a Modena.

Catechiste, gita a Firenze

Quando lessi la prima volta i testi delle conferenze di padre Marco su bene, male e redenzione, avevo sullo scrittoio della cella una cartolina del Gran Canyon: il tramonto colorava di fascino l’asprez-za della roccia. Anche la filosofia può apparire arida. Serve come per il Gran Canyon un esperto della scalata e la luce che ne svela la bellezza. Queste pagine rischiarano la rocciosa materia filosofica e teologica inaccessibile a molti. Si può fotografare il Gran Can-yon da molti punti di osservazione; anche questo libro ha la sua angolatu-ra: ripercorre i sentieri del pensiero occidentale sui temi citati. Strade con le loro vertigini, ma pure con squarci panoramici mozzafiato. Viaggio impegnati-vo. Vale la pena affrontarlo per più motivi. Anzitut-to nessuno oggi sottovaluta il potere della filosofia e della letteratura, dopo gli esiti- non previsti- che hanno segnato la recente storia europea. Si sa, ad esempio, come la teoria di Hegel su stato, nazione, individuo abbia involontariamente fornito materia-le alle degenerazioni dittatoriali del nazionalsocia-lismo, al di là del contesto intenzionale dell’autore. Qui si cita come “l’oltreuomo” e la volontà di poten-za della filosofia di Nietzsche siano diventati miccia ideologica per una realtà di sopraffazione nel deli-rio di onnipotenza del Terzo Reich. Fin qui dunque la ricaduta storico-sociale che indiscutibilmente hanno le figure presentate; ma senza trascurare l’importanza dell’aspetto personale di lotta tra oscu-rità e luce che ogni personaggio incarna e che esi-ste in ciascuno di noi. Negare questa nostra volontà umana ferita e spaccata, nascondere a se stessi le conseguenze della lacerazione interiore è pericolo-so per l’equilibrio psichico e comportamentale. Chi non conosce l’infamia di cui è potenzialmente ca-pace, vive nell’illusione, mente a se stesso e soprat-tutto non sfuggirà a quella cattiveria che copre. E’ poi evidente l’attualità di questi temi: le domande su bene, male e redenzione sono un grido universale. “C’è un mistero dell’iniquità in atto”(direbbe S. Pa-olo) e nello stesso tempo un conflitto profondo in noi: “Quando voglio fare il bene, il male è accanto a me”. Tutti ne abbiamo esperienza e riceviamo scac-co matto dal dolore innocente. Lungo la salita con-frontiamo le nostre con le voci di alcuni personaggi chiave: Agostino di Ippona, il suo travaglio esisten-ziale sfociato nella certezza che il male non è asso-luto; non esiste un Dio del male e in Dio non c’è il male. Gli fa eco Tommaso d’Aquino , rispondendo

Padre Marco Salvioli e la filosofia

Iniziative pro terremotatiLe ACLI provinciali hanno avviato diverse iniziative per aiutare le popolazioni colpite dal recente terremoto. Una di questa ha riguardato la distribuzione di parmigiano reggiano proveniente da caseifici danneggiati dal sisma. In quest’ambito il circolo Domus ha distribuito 180 kg di parmigiano tra i propri soci e parrocchiani e farà seguire altre iniziative solidali in risposta alle tantissime necessità che ancora permangono nei territori della “bassa” modenese.

Incontro con Don GazzettiIl 14 Maggio si è tenuto nella nostra parrocchia un incontro con Don Giuliano Gazzetti, parroco di Formigine ed accompagnatore spirituale delle ACLI modenesi. Tema conduttore: la dignità del lavoro e l’integrazione tra valori cristiani ed economia. Il suo intervento è iniziato dalla constatazione che siamo in carenza di fede e che dobbiamo recuperare un rapporto quotidiano col Signore. Senza questo passo decisivo anche la Dottrina sociale della Chiesa diventa inapplicabile, perchè non tratta di “tecniche economiche” ma di riflessioni su come santificare il mondo attraverso la chiamata di ognuno di noi. Il lavoro va visto allora come sacrificio d’amore per

Acli Domus:fucina di idee

Notizie dal Circolo presente nella nostra parrocchia

Riscoprire la musica a plettroUn impegno della Piccola Orchestra Mutinae Plectri

I componenti della Piccola Orchestra “Mutinae Plectri” suonano insieme da anni in formazioni varie, più o meno ampie, che hanno avuto come denominatore comune l’interesse per lo studio e la riscoperta del patrimonio di musica a plettro della zona emiliana. L’attività del gruppo, che si incontra per le prove nei locali di San Faustino, nei primi mesi di quest’anno è stata intensa e dopo l’estate l’Orchestra ha già un calendario molto ricco:8 settembre ore 20,45 - “Il Mandolino a Modena tra ‘800 e ‘900” presso la Chiesa di S.Vincenzo29 settembre ore 17 - Concerto ispirato alla poetica Pascoliana delle cose, presso la Sala dell’Oratorio della Biblioteca Estense29 settembre ore 20,30 (in formazio-ne ridotta) - “Musiche, canti e testi france-scani” presso l’Istituto di Scienze Religiose “B.C.Ferrini” assieme ai cantanti Germano Salsi e Caterina Barbieri e all’arpista Gino Spezzani

Tel. 333 5958014 - [email protected] - www.ottocorde.it

La formazioneDirezione e primo mandolino: M.Cecilia Vaccari

Mandolini: Paolo Toffanetti, Marco Pisa,Maria Robaey Mandole: Giampaolo Parmeggiani,

Davide Pancetti Chitarre: Corrado Barbieri, Piergiorgo Pecorari, Federico Bedini, Lisa Bravaglieri

Abbiamo trascorso la settimana dal 19 al 25 agosto come volontari a Mirandola, in qualità di animatori abbiamo partecipato all’iniziativa Estate insieme: questa possibilità ci è stata offerta dal Centro Sportivo Italiano. In compagnia di altri volontari abbiamo provveduto ad animare le giornate dei ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 14 anni, per un totale di circa 80 bambini al giorno. Ci è stato fatto notare come i bambini avessero risentito del sisma, in particolare quelli di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, tuttavia sono riusciti a porre momentaneamente in secondo piano le loro paure per partecipare alle attività proposte. È stata una bella esperienza, anche l’aver vissuto non disponendo di una struttura di completo supporto e aver dormito sotto le stelle in compagnia di tanti amici. Emanuele, Francesco e Giovanni

Centro estivo a Mirandola

all’obiezione: “Se c’è il male, Dio non esiste”: il male è come una bruciatura su una stoffa , è corruzione del bene. Se non ci fosse il tessuto, non si cree-rebbe nemmeno la lesione. Se non ci fosse Dio, non potremmo nemmeno sentire il male. Se c’è il male, vuol dire che Dio c’è, perché se il male fosse il principio, non ci sarebbe nulla, dato che porta al nulla. Invece esiste l’universo, l’umanità, la creazione: allora il bene è più grande del male e il male è privazio-ne di questo bene. Incontriamo poi chi, come Kant, affronta il problema del male

non a partire da Dio, Sommo Bene, ma mettendo al centro l’io con la sua ragione che analizza e vaglia la Sacra Scrittura per scovarne il nucleo razionale e svalutare il resto. O chi, come Nietzsche, rivendica il diritto a volgersi all’irrazionale: è il viandante che si lascia alle spalle il conosciuto, la morale e cam-mina, avendo come meta lo stesso viaggiare. Vorrei chiedergli se questo vagabondare al di là del bene e del male non sia uno staccare gli strumenti di bordo di una nave per far come se gli scogli non ci fosse-ro. La sua risposta è danzare ridendo sull’abisso. Di abisso ci parla anche Dostoevskij: l’abisso sotto di noi, della degradazione e quello sopra di noi, della misericordia di Dio. Insieme ai personaggi dei suoi romanzi scopre la via di Gesù Cristo: conquistare il mondo con l’amore e lavare con la propria sof-ferenza i peccati del mondo. Una fede risorta dal dubbio e dall’ateismo, come quella di E.Stein: pro-prio nella notte più buia di Auschwitz rimane legata a Cristo e diventa onnipotente come Lui: capace di vincere il male con il bene. Chiuso il libro e salutati gli inconsueti compagni di viaggio, i nostri passi e pensieri avanzano solitari: ‘la triade tragica: dolore, morte, colpa’ - come la chiamava il fondatore della logoterapia, V.Frankl- resta una ferita aperta in ogni cuore di carne. Chi crede non soffre meno intensa-mente. Soltanto sa che il male è già vinto. Stiamo ancora giocando una partita ardua in cui il male può fare i suoi falli, le sue reti, strappare applausi, sembrare vincente. In tutto ciò il nostro apporto di bene seminato, sbriciolato quotidianamente non è per niente indifferente; ma l’esito della partita ci è noto: la vittoria di Gesù sul sepolcro. Saperlo fa la differenza in quanto a speranza, ma non toglie nulla alla nostra responsabilità.Grazie a chi , offrendoci questo libro, ce lo ricorda.

M. Lucia del Dio vivente, carmelitana(monastero S.Stefano, Ravenna)

essere pescatori di uomini. Nei prossimi mesi seguiranno altri incontri su temi analoghi e vorranno essere un contributo del circolo ACLI Domus per una riflessione sulla dottrina sociale della Chiesa all’interno della nostra parrocchia.

Gli Hobbies alla sagraDurante la prossima sagra parrocchiale il circolo ACLI Domus organizzerà l’ottava edizione della “Mostra degli Hobbies”. Possono partecipare tutti coloro che realizzano oggetti in decoupage, modellini, sculture,... tutto quanto la fantasia possa suggerire e l’abilità manuale riesca a realizzare. Per informazioni: [email protected] oppure telefonare al 3385203615.

Gite, incontro in sedeIl sito delle ACLI di Modena (www.aclimodena.it) e la rivista diocesana Nostro Tempo riportano le proposte aggiornate del Centro Turistico ACLI, circa soggiorni di vacanza, pellegrinaggi e visite alle città d’arte. Per presentarle a tutti gli amici, associati e simpatizzanti, abbiamo organizzato un aperitivo che si terrà lunedì 24 settembre 2012 a partire dalle ore17.30, presso il Circolo DOMUS di S. Faustino. Nel corso dell’incontro, oltre ai saluti, ci scambieremo impressioni e opinioni, raccoglieremo suggerimenti ed esporremo i nostri programmi futuri. Vi aspettiamo numerosi. E’ gradito un cenno di conferma. Tel. 331-3511454 / 338-4108554.

22 ottobre - Auditorium S.Margherita di Ca’ Foscari a Venezia - “Giappone - Emilia, un messaggio di solidarietà”Nella scia del cammino di divulgazione della cultura mandolinistica, la Mutinae Plectri ha organizzato “Dolce Visione”, un Seminario Interpretativo sulla musica a pizzico che si svolgerà dal 2 al 4 novembre 2012 a Modena.

Sopra, la tendopoli allestita a

Mirandola.A destra,

alcuni scout della nostra

parrocchia nei primi giorni

dopo il sisma