Sportweek - Cross country champions

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OLYmpIc/ Verso Londra 80 A RUOTA LIBERA marco aurelio col pallino della velocitÀ (anche in moto). eva che parla con dio e con i suoi purosangue. alla scoperta degli assi azzurri della mountain bike. che ai giochi puntano a una medaglia di luca castaldini ˜ foto di Fabrizio annibali Fontana & Lechner dAL BOscO ALL’OLImpIAdE marco aurelio Fontana, milanese (trasferitosi nel piacentino), 27 anni ed eva lechner, altoatesina, 26, nei boschi di Nalles (Bz). A Pechino 2008 Ƃnirono al 5° e al 16° posto. 81

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Italian cross-country mountain bike champions Marco Aurelio Fontana and Eva Lechner.

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OLYmpIc/Verso Londra

80

A RUOTALIBERAmarcoaurelio col pallino della velocitÀ(anche inmoto). eva che parla condioe con i suoi purosangue. alla scopertadegli assi azzurri dellamountain bike.che ai giochi puntanoa unamedaglia

di luca castaldini ˜ foto di Fabrizio annibali

Fontana & Lechner

dAL BOscO ALL’OLImpIAdE

marco aurelio Fontana, milanese (trasferitosi nel piacentino), 27 anni ed eva lechner,altoatesina, 26, nei boschi di Nalles (Bz). A Pechino 2008 Ƃnirono al 5° e al 16° posto.

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AEva e aMarco Aurelio ba-staavereunaselladamon-tare e loro sono a posto.Non solo quella dellamountainbike, il loro ferro

del mestiere. Quando lei smette di alle-narsi, senevadaMotowneedElba, i suoidue purosangue. Trascorre con loro an-che tre o quattro ore al giorno «perchéinsieme ai miei cavalli riesco a liberarela testa. Ci parlo,mi confido e lascio fuo-ri tutto il resto». Lui, invece, per sellaintende (anche) quella delle sue motoci-clette. Non due ruote qualunque, però:pezzi rari, realizzati in edizione limitata.Roba da intenditori.Eva Lechner, 26 anni e Marco AurelioFontana, 27, nel cross country sono i no-stri biker più forti. Due «da medagliaolimpica», come dice il direttore tecnicoazzurroHubert Pallhuber. Lei è altoate-sina, vive ad Appiano e da ragazzinavoleva fare l’infermiera.Riesce avincerela timidezza solo per confessare il suodebole per lo shopping: scarpe, vestiti,collane, orecchini, va bene tutto. Anchecolorarsi leunghiedellemanièunvezzo:ai Giochi di Pechino optò per dieci ban-diere tricolori, una per ciascun dito,mentre per iGiochi 2012 ancora non si èdecisa.E c’è quel brillante regalatoledal-la sorella che ha deciso di attaccarsi suun incisivo. Poi basta, stop ai “vizi”, per-

vo secondo i dettami della Bibbia». Èmolto difcile rintracciare tra gli sporti-vi di oggi un’idea così forte del sopran-naturale, che peraltro è incastonata nel-la vita di una ragazza di 26 anni pertutto il resto “comune”, dalla suapassio-nemai sopitaper il telefilm Supercar (chela spinse a chiamareKitt, cioè la vetturaprotagonista della serie, una delle suebici da corsa) all’hobby della pittura.«Disegno a matita o con gli acquerelli. Isoggetti? Ovviamente i cavalli, poi lanaturamaanche JackSparrow… (il pira-ta interpretato da Johnny Depp; ndr)».Marco Aurelio Fontana, che smentiscele nostalgie imperiali dei suoi genitori almomento di battezzarlo («Anzi, papàavrebbe preferito Gilles in onore di Vil-leneuveoLucaper celebrareCadalora»),dall’hinterland milanese in cui ha vis-suto fino a qualche anno fa si è trasferitoa San Lorenzo di Castell’Arquato, nelleprime colline piacentine, dove insiemealla fidanzata Elisabetta, che sposerà il20 ottobre, sta sistemando pezzo perpezzoarredi e suppellettili del suo rusti-co («Adesso siamo alla ricerca di un ta-volo importante»), girovagando tra ri-gattieri e mercatini dell’antiquariato.«Un lavoro che “va via piano”», confessaFontana. «Lo sto portando avanti all’in-segna della lentezza, una situazione in-solita per uno drogato di velocità come

olympic/Fontana & Lechner

il 23 giugno la gara di mtb

solo per gli “eroi”

l’eVento

che bacheche nel palmarès della lechner ci sono anche sette medaglie mondiali, tra cui l’oro nella staffetta 2009 e il bronzo individuale 2011.

ché nella sua vita c’è la mountain bike esoprattutto la religione. Sul sitoufcialescrive: “Sono una cristiana convinta ecredo in Gesù Cristo, che è morto sullaCroce per i miei peccati e per quelli ditutti gli uomini, afnché ognuno abbiavita eterna. Dio mi ha dato il talento diandare forte in bici (…), per questomoti-vo gareggio in suo onore”. «Prego tutti igiorni», spiega la Lechner, che si dichia-ra cristianamanon cattolica. «Dio occu-pa molto tempo nella mia vita. Ho unarelazione forte con lui, luimi “parla”.Vi-

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Di Pechino 2008, oltre

al 5° posto, ricordo la

telefonata pre-gara dei

miei. Erano Ƃeri di me.

Mi fecero commuovereMarco aurelio fontana

“me. Iodella velocitàhobisogno,maque-

sto non vuol dire andare a ricercare

sempre il massimo». Marco, più che

drogato, delle due ruote sembra lette-

ralmente innamorato perso. «Sono un

privilegiato, faccio una vita della ma-

donna e non posso chiedere niente di

più di quello che ho oggi. Mi sento ado-

rato dai miei tifosi, su Facebook credo

di aver quasi 6.800 “amici”».

Non è finita qui: «Più di tutto, a farmi

sentire l’emozione dell’adrenalina, sono

i giri nel bosco che faccio da solo in bici.

Sento il rumore, omeglio, il frusciodella

catena emi dico: questa è poesia». In ga-

rage, di Mtb, ne avrà una quindicina.

Quelle dagara sonomezzi chenonsupe-

rano gli 8 chili emezzo: il peso del telaio

non arriva a uno. Poi c’è il Cayenne a

quattro ruote e le moto da collezionista,

da una Gilera 150 che ha più di mezzo

secolo ed era appartenuta al nonno fino

alla GasGas 250 Enduro e alla Cannon-

dale S440. «Di cui hanno fatto solo cen-

to esemplari, io ho il numero 30».

Rispetto a Eva, Fontana ha un rapporto

assolutamente normale con la religione

(«Credonel Signore,manonvadoames-

sa alla domenica enonmimetto aprega-

re prima di una gara») e anche un po’

maldestro con la scaramanzia: «In corsa

indossavounpaio dimutandeportafor-

tuna chemi aveva regalatomio fratello,

poi però un giorno le ho appoggiate a

una lampada accesa e si sono bruciate».

Quella di Londra sarà la sua seconda

Olimpiade: a Pechino, quattro anni fa,

arrivò quinto a sorpresa. «Di quei Gio-

chi, oltre al risultato, ricordo la telefona-

ta chemi feceropocoprimadelvia imiei.

Dalla loro voce emozionata capii cheper

loro avevo già vinto e che erano fieri di

me. E questomi fece commuovere».

Secondo il d.t. Pallhuber, la Lechner e

Fontana sono entrambi tecnicamente

perfetti e col tempo hanno anche elimi-

nato tutti o quasi i loro difetti. «Marco è

un biker scattante, esplosivo e ha la cat-

tiveria del cavallo di razza. In passato

avevamenomotivazioni del dovuto, alla

sera gli piaceva divertirsi. Avere una

compagna fissa l’ha aiutato, oggi è un

perfezionista e, a diferenza di Eva, sen-

te poco la pressione prima di un grande

evento. Lei peròdaquestopuntodi vista

ha fatto grossi passi in avanti. E a Lon-

dra sarà tra la favorite, forse più diMar-

co, che dovrà vedersela con un numero

maggiore di rivali di alto livello».

Fontana, in parte, lo smentisce. Dopo

un terzo e un quarto posto conquistati

in Coppa tra aprile emaggio, il ragazzo

ha presomolta fiducia: «Posso andare a

medaglia e ho posto le condizioni per

vincere. In vista di Londra, ho buone

sensazioni».© riproduzione riservata

in quello di fontana, invece, ci sono tre medaglie iridate (oro e due bronzi, tutti nella staffetta) e altrettante europee, tra cui il bronzo individuale 2010.

customizzati

il logo (con cavallo) disegnato dalla lechnerper la sua auto e, sopra, il telaio

personalizzato della Mtb di fontana.

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